L'Industria della Gomma 04 2014

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PREZZI MATERIE PRIME MISURA DELLE DEFORMAZIONI TEMPERATURA DEGLI STAMPI

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

aprile 2017 - NUMERO 3

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Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio di

SOMMARIO

ANNO 60 - APRILE - n. 3

Federazione Gomma Plastica

assogoMMa

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati

10 Rassegna della stampa tecnica estera L’INTERVISTA

14 Obiettivo Cina: sfide e opportunità

Martin Schürmann, direttore generale di Desma, tra i principali produttori tedeschi di macchine per lo stampaggio della gomma, spiega quali strategie è opportuno adottare per destreggiarsi sul mercato cinese, pieno di opportunità ma anche di tante insidie.

Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it

mondogomma

18 Prezzi alle stelle e shortage.

Che cosa succede? Dalla fine del 2016 si sono moltiplicate le segnalazioni di aumenti di prezzi sulle materie prime per il settore gomma ma anche su alcuni prodotti finiti in gomma. Come va interpretato questo fenomeno? È destinato a proseguire o a fermarsi? Le aziende del comparto come si devono regolare per gestirlo senza subirne impatti troppo pesanti? Rispondono alcuni protagonisti del settore

FOCUS

23 La sala mescole diventerà Industry 4.0? Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editoregarantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima.

L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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aprile 1957 aprile 2017

È CON VOI DA

ANNI


SOMMARIO

ANNO 60 - APRILE - n. 3

42 CINQUANT’ANNI E NON SENTIRLI

Dal 1967, anno in cui l’azienda fu fondata, Der-Gom ha compiuto una lunga strada. Ha cambiato strategia, abbandonando la produzione di articoli finiti, spostato la sede a Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco, superato la crisi del 2008 che ha comportato scelte difficili. Ora un’ulteriore svolta, che ha comportato anche il rinnovamento dei macchinari e l’inserimento di giovani laureati nell’organico

46 tubi di calore e isolamento dei piani

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per migliorare lo stampaggio La qualità dei piani pressa, l’omogeneità della temperatura sui piani di riscaldo e materiali isolanti adatti a sopportare temperature e pressioni elevate possono incidere molto sulla qualità dello stampaggio a iniezione. Ecco due soluzioni, sviluppate dalla società canadese Acrolab e commercializzate in Italia da ForLab

50 Nanopolveri al microscopio

Torniamo sulle cariche micronizzate, di cui abbiamo già parlato nel numero 645, per mostrarvi più nel dettaglio il particolare comportamento dell’AT900, ossido di zinco realizzato da De Grandi, che mostra una granulometria di dimensioni micrometriche ma si comporta “in modo nanometrico”

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52 L’appuntamento con l’automazione

è a SPS Italia dal 23 al 25 maggio, organizzata da Messe Frankfurt Italia. È una rassegna importante sulle tecnologie più innovative per l’automazione industriale e l’Industry 4.0, che possono interessare anche le imprese del settore gomma

54 taccuino • Gomma sintetica e naturale: i consumi nell’Unione Europea • Valcom dà vita a Terranova nel settore della strumentazione di processo • Una macchina mini per la visione artificiale di articoli piccolissimi • Le mescola Parker Prädifa alla Fiera di Hannover • Il Centro di Eccellenza di Leoben si presenta all’Università di Brescia • Arlanxeo aumenta il prezzo di altri prodotti destinati all’industria della gomma • Macchine per la gomma-plastica: riparte il mercato interno

64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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ELASTICA

Rassegna della stampa tecnica estera

PROCESSI PRODUTTIVI OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DI UNA SALA MESCOLE - PARTE 2

A. Limper, B. Weidenfeller, HF Mixing Group, Harburg Freudenberger Maschinenbau GmbH, Freudenberg (Germany), I. Wilson, Ferrel Ltd, Rochdale (UK) - email: andreas. limpere@hf-group.com - berthold. weidenfeller@hf-group.com - RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 228-235.

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i tratta della seconda parte di un articolo recensito sul numero di dicembre 2016, senza dubbio interessante per i produttori di mescole, a maggior ragione in questa sezione che, dopo le considerazioni generali introduttive e l’inizio dell’analisi dei risparmi possibili riportate nella prima parte, continua ad illustrare esempi concreti di situazioni produttive ottimizzate. Questa parte dell’articolo è molto pratica e affronta una casistica ben conosciuta dagli operatori delle linee di produzione delle mescole con gli argomenti citati qui di seguito. Riduzione del tempo di spinta del pistone in fase di caricamento della camera del Banbury (correlazione con la temperatura del rotore), soprattutto durante l’incorporazione e la dispersione di nero di carbonio. Automazione. Partendo dalla considerazione che i costi operativi sono un fattore importante della gestione di una sala mescole, si enuncia ciò che è ovvio, ma spesso trascurato, ossia che la prevenzione di fermi macchina imprevisti riduce tali costi. Qui gioca un ruolo fondamentale il sistema di automazione adottato, che deve essere

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

modulare e fornire una gamma completa di funzioni a coprire l’intero ciclo produttivo, dal ricevimento delle materie prime alla spedizione degli articoli finiti. Vale la pena di rinfrescarsi la memoria con una lettura accurata di tutti i dettagli esaminati, diligentemente esposti ed elencati in buon ordine. Efficienza energetica, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda. Sistemi idraulici per il movimento del pistone: parte corposa dell’articolo, che mette in evidenza vantaggi, ma soprattutto svantaggi dei pistoni pneumatici tra cui, in particolare, le loro perdite di energia nelle varie fasi di lavorazione, evidenziate in una figura che le quantifica in percentuale. I vantaggi dei sistemi idraulici sono parimenti esposti; tra questi un semplice controllo del movimento del pistone, che permette di evitare i trafilamenti della carica della mescola nella fase di abbassamento e successivi sollevamenti del pistone intesi a permettere alla mescola di formarsi senza aree di ristagno. Motori e trasmissioni. Si illustra la differenza tra sistemi a motore e trasmissione a corrente continua ed alternata: quest’ultima offre efficienze superiori al 60% e quindi notevoli vantaggi in termini di riduzione dei costi energetici. Miscelatore tandem, un concetto alternativo con potenziale enorme. Chi non conosce ancora questa tecnologia può imparare molto dalla lunga esposizione, che ne descrive le caratteristiche

con riferimenti precisi a mescole caricate con silice, alla reazione silice/silano, all’introduzione degli acceleranti etc. per arrivare, come in tutti gli altri paragrafi, alla esemplificazione di calcoli di risparmio dei costi. Apparecchiature complementari: rapido accenno all’utilità degli estrusori bivite e ad altre possibili automazioni nell’ambito del processo produttivo. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI EFFETTI DI ACCELERANTI SULFENAMMIDE SULLA VULCANIZZAZIONE DI GOMMA NATURALE

M. Wiedemeier-Jarad, Advanced Industrial Intermediates, H. Weidenhaupt, Rhein chemie additives, Lanxess Deutschland GmbH, Cologne (Germany) - email: melanie. wiedemeier-Jarad@lanxess.com - RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 236 -237.

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a classica vulcanizzazione della gomma naturale con zolfo utilizza di solito acceleranti sulfenammidici, grazie alla loro azione ritardata e alla maggiore velocità di vulcanizzazione in mescole caricate con nero di carbonio. Questo articolo prende in esame il comportamento di CBS e DCBS, usati singolarmente in due mescole con zolfo e con riferimento ad una mescola con solo zolfo, mentre la formulazione usata è quella di una mescola generica per pneumatico autocarro. Forse a causa della sua brevità e genericità la trattazione sembra essere poco consistente e di relativo interesse, ma è comunque valida come informazione sull’argomento.


Abbiamo letto per voi MATERIE PRIME E APPLICAZIONI AGENTI DI ADESIONE GOMMASUBSTRATO/LE SFIDE AFFRONTATE DA UNA TECNOLOGIA ANCORA GIOVANE

S. Dehnicke,P. Zutavern, B. Krtsch, Dow Automotive Systems,Schwalbach/Taunus (Germany) - email: sdehnicke@dow.com - RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 238-243.

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radizionalmente si pensa all’attacco gomma-metallo (acciaio o alluminio) quando si parla di agenti di adesione, ma oggigiorno il supporto può essere spesso plastica o materiale composito. Gli agenti di adesione devono avere buona processabilità, resistenza a temperatura ed agenti chimici sempre più richiesta a livelli elevati, adeguarsi alle generalizzate richieste di riduzione dei costi, soprattutto nell’ambito del settore auto, e rispondere alle esigenti richieste di norme legislative e ambientali. Questo articolo offre una breve panoramica della casistica dei parametri, che costituiscono le sfide affrontate dai produttori di adesivi per soddisfare i requisiti

di normative, le richieste di prestazioni e la sostituzione di materie prime. Si passa quindi all’interessante rassegna dei prodotti innovativi, supportata in ogni paragrafo da figure, tabelle e grafici davvero esaurienti. Il primo prodotto preso in esame, qui definito innovativo secondo le normative, è il Thixon P-21, esente da ottilfenolo. Vengono illustrate le prestazioni con NBR e copertura in NR (con utilizzo di Megum 128 e Megum 538). Di rilievo la prestazione del Thixon P-21 per la resistenza ad acqua calda, glicole caldo ed esposizione a nebbia salina sprayzzata. Innovativo secondo le dinamiche del mercato è invece il Thixon 526, messo a punto per integrare la crescente richiesta di efficienza dei nuovi agenti di adesione gomma-substrato. Si parla quindi del Megum 5386, innovativo per la risposta alla richiesta di prestazioni, dal momento che possiede un sistema molto potente di adesione. A questo proposito vengono preparate quattro mescole EV (efficiente vulcanizzazione)

o semi-EV su base gomma naturale, con durezze 40, 46, 50 e 53 Shore A, caricate con un masterbatch di nero N550 (vedi relativa tabella per gli altri ingredienti). Il compito del nuovo adesivo Megum 5386, in combinazione con il primer Thixon P-20 EF, è quello di fornire un’adesione stabile a tutte e quattro le mescole in oggetto anche dopo una pre-cottura a 160°C per 5 o 10 minuti. Lo spessore degli strati di film adesivo della copertura vanno da 4 a 6 micron, contro i normali 10-20 micron, e ai buoni risultati di adesione ottenuti si accompagnano così anche evidenti benefici economici. Ultimo argomento trattato è l’efficienza del Megum 5386 rispetto ai Megum 538 e 5382. Alla fine dell’articolo viene ribadito l’importante ruolo svolto dal produttore di adesivi, come collegamento tra le richieste legislative ed ambientali, le richieste del fornitore e i produttori di materie prime e di automobili. Di conseguenza il produttore di adesivi è legato al produttore di manufatti gomma-substrato,


ELASTICA tenendo conto del fatto che questa connessione non è a senso unico, ma che i cambiamenti delle normative stabiliscono nuove condizioni che spingono anche l’utilizzatore ad usare nuove formulazioni di adesivi. Occorre tenere ben presente che lo sviluppo di nuovi promotori di adesione gomma-substrato è determinato da tre forze, ossia normativa, economia e prestazione, spesso coesistenti nella situazione specifica. Queste forze non sono un freno allo sviluppo, bensì ne sono i catalizzatori: il Thixon P-21 è stato messo a punto per la nuova classificazione REACH dell’ottilfenolo, il Thixon 526 per le mutate condizioni di mercato riguardo ai prezzi delle materie prime e il Megum 5386 per la riduzione degli spessori dell’adesivo, sulla spinta di poter disporre di un adesivo molto reattivo per mescole di gomma meno reattive.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI LA PROSSIMA GENERAZIONE DI ACCELERANTE SOSTITUTIVO DELLA DOTG PER ELASTOMERI ACRILICI J. Forgue,Vanderbilt Chemicals, LLC, Norwalk, CT (USA) - email: jforgue@vanderbiltchemicals.com - RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 244-248. radizionalmente gli elastomeri acrilici, sia con etilene (AEM) che poliacrilici (ACM), ancora oggi in crescita sul mercato per le loro ottime prestazioni a temperatura etc., richiedono l’utilizzo di DOTG (diortotolilguanidina) come accelerante. Tuttavia le temperature usate nello stampaggio e nella post-vulcanizzazione in forno sviluppano, tra i sottoprodotti, l’ortotoluidina, un’ammina aromatica classificata come sostanza cancerogena. Il futuro della DOTG deve ancora essere definito, ma la sua sostituzione è già incominciata. L’americana Vanderbilt offre agli utilizzatori il Vanax 107 in pastiglie, un accelerante ad alte prestazioni messo a punto tenendo conto, nella caratterizzazione delle mescole di comparazione fra questo prodotto e la DOTG, di: viscosità, reologia, parametri originali (durezza, modulo 100%, carico di rottura e allungamento); valori dopo invecchiamento a caldo, come carico di rottura e allungamento; valori dopo invecchiamento a caldo come carico di rottura e allungamento re-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

sidui in percentuale e, in qualche caso, compression set. Ponendosi come obiettivo il mantenimento delle proprietà fisiche offerte dalla DOTG, si considera che specifici valori reologici come MH e T90 non siano importanti come le relative proprietà fisiche che si ottengono. Si è dapprima utilizzata una formulazione di controllo su base AEM per ottimizzare un sistema di vulcanizzazione sostitutivo e le sue proprietà e, una volta confermate le prestazioni del Vanax 107 in AEM e ACM, lo si è valutato in altri elastomeri e sistemi di vulcanizzazione. Dopo aver raggiunto e mantenuto le proprietà fisiche date dalla DOTG, ci si è focalizzati sul mantenimento di allungamento e compression set. Le tabelle delle formulazioni di comparazione tra DOTG e Vanax 107 su base AEM e ACM sono molto dettagliate, così come quelle su base policloroprene e gomma naturale, mentre semplici e di immediata evidenza esemplificativa sono i grafici della comparazione dei valori di allungamento e compression set residui dopo invecchiamento a diversi tempi e temperature. La conclusione dell’articolo è che la sostituzione della DOTG col Vanax 107 è un’opzione fattibile, sulla scorta dei risultati ottenuti in mescole di diversi elastomeri a parità di dosaggio.

Lo spunto, nonché titolo dell’articolo, è il prodotto di design “Ursula” della francese CVA Silicone, che lo ha così chiamato come tributo alla femminilità della prima James Bond girl: si tratta di un portabottiglia protettivo, la cui progettazione ha coinvolto simulazione classica e stampaggio virtuale in paragone. L’interesse dell’articolo risiede proprio nella comparazione di simulazione e realtà. Dopo che l’analisi dello stampaggio virtuale è stata completata, si è verificata la congruenza dei risultati calcolati e della realtà. La conferma dei risultati fornisce un esempio in cui l’approccio dello stampaggio virtuale va ben al di là delle capacità della simulazione classica. In questo senso, con l’inserimento di proprietà misurate del materiale e di dati di processo, la Sigmasoft Virtual Molding è in grado di aiutare a trovare la messa a punto ideale senza sprecare risorse sulla macchina. Un articolo su questa case history è stato pubblicato anche da L’Industria della Gomma nel 2016, n. 638, maggio 2016, pp. 34-39.

PROCESSI PRODUTTIVI

guanti di sicurezza antistatici ed ESD (Electric Static Discharge = scaricamento di elettricità statica) sono molto usati in elettronica, nei settori auto, farmaceutico, biotecnologico, chimico e dell’industria mineraria e quasi l’80% della totale produzione di guanti monouso (più di 150 miliardi/anno) avviene in Malesia e Tailandia. La nuova normativa europea EN 16350:2014 costituisce una sfida rilevante per i produttori poiché, oltre a fissare i requisiti minimi per resistività/ resistenza superficiali, stabilisce che la resistenza verticale di un guanto in lattice deve essere inferiore a 100 megaohms. Scartati i metodi di rivestimenti esterni, applicati con vari procedimenti di sprayzzazione o rivestimento per formare uno strato conduttivo sulla superficie, in quanto inadeguati a soddisfare la nuova normativa, solo agenti antistatici interni, come dispersioni di nero di carbonio o

STAMPAGGIO AD INIEZIONE FISICO E VIRTUALE DEL PRODOTTO DEL PROGETTO “URSULA”

O. Franssen, Momentive Performance Materials, Leverkusen (Germany), V. Schwittay, Sigma Engineering GmbH, Aaken (Germany) - email: oliver.franssen@momentive.com - RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 250-253.

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uesto è un articolo dedicato alla gomma siliconica liquida (LSR) che, introdotta sul mercato nel 1979, ha visto la richiesta di manufatti col suo utilizzo crescere più velocemente del mercato. Lo sviluppo dell’LSR si articola in molti settori applicativi (energetico, dei beni di consumo, elettrico ed elettronico, sanitario e dell’automobile), grazie alla sua versatilità di progettazione per manufatti elastomerici e alle sue prestazioni nei moderni processi di stampaggio a iniezione.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI NUOVA NORMA PER GUANTI PROTETTIVI ANTISTATICI E DISSIPATIVI

E. Gorbunova, R. Karpunin, OCSiAl Group, Novosibirsk (Russia) - email: kate.gorbunova@ ocsial.com - RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 254256.

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Abbiamo letto per voi fibre metalliche, risultano efficaci. Finora però non esistevano additivi conduttivi per produttori di guanti, che potessero soddisfare la normativa EN 16350:2014 ed essere facilmente applicati ai processi di lavorazione esistenti. I nanotubi di carbonio a parete singola (SWNCT = Single-Walled Carbon Nano Tube) si sono rivelati idonei a raggiungere il necessario livello di conduttività con carichi estremamente bassi (uguali o inferiori a 0.05%), mantenendo le proprietà meccaniche della matrice elastomerica. Tuttavia la non disponibilità di SWCNT di qualità idonea in grandi quantità ha reso finora difficile e di costo proibitivo un’applicazione di massa. Nel 2013 la russa OCSiAl ha sviluppato una tecnologia brevettata per la sintesi di SWCNT, che per la prima volta rende possibile un utilizzo commerciale su larga scala grazie ad un costo competitivo rispetto agli additivi conduttivi standard. Con il nome commerciale Tuball, questa azienda offre agli utilizzatori un prodotto contenente SWCNT in percentuale del 75% o supe-

riore, che può essere fornito sotto forma di sospensione acquosa con ingredienti compatibili con il lattice (Tuball Latex). Grazie alla bassissima concentrazione (0.03 – 0.06%) il Tuball permette di mantenere inalterate tecnologia e formulazioni esistenti. L’articolo illustra quindi i dati sperimentali sull’introduzione del prodotto nella matrice lattice, effettuata con ultrasuoni e stabilizzata con l’aggiunta di tensioattivi speciali. Processo e materiali utilizzati sono specificati in dettaglio e con chiarezza, così da permettere lettura e comprensione anche a lettori profani del settore. I risultati ottenuti sono riportati in una specifica tabella e le formulazioni con diversi carichi di SWCNT (0.03 - 0.06 e 0.1%) sono analogamente illustrate in una tabella, come i valori di resistività elettrica e di resistenza verticale. La maggior parte degli additivi conduttivi standard ha un impatto negativo sulle proprietà meccaniche dei guanti di sicurezza, mentre le sospensioni di Tuball hanno un effetto positivo (vedi grafico relativo).

I prodotti Tuball possono essere introdotti sia in matrici di lattice naturale che sintetico, con l’importante vantaggio di essere prodotti pronti all’uso, che non richiedono cambiamenti del processo produttivo e assicurano elevata conduttività elettrica ai guanti mantenendone la brillantezza dei colori. Alla luce della qualità dei guanti antistatici ed ESD realizzati con Tuball, che permette di soddisfare il livello di resistenza verticale richiesto dalla normativa EN 16350:2014 e allo stesso tempo di mantenerne le proprietà meccaniche, vari produttori di guanti dell’area Asia-Pacifico hanno già condotto prove industriali ed effettuato produzioni su scala pilota senza cambiare tecnologia o formulazione. È davvero interessante venire a conoscenza di un’applicazione sicura e facile di un nanoprodotto: c’è da augurarsi che dopo questo traguardo, che sembra ormai raggiunto, altri utilizzi di nanoprodotti in gomma compatta siano realizzabili in tempi brevi e con altrettanta efficacia.

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L’opinione

Obiettivo Cina: sfide e opportunità

di Riccardo Oldani

Martin Schürmann, direttore generale di Desma Un settore automotive in grande crescita. Necessità produttive che alimentano una forte richiesta di macchinari e che spingono molti produttori europei ad aprire impianti e filiali nel paese. La Cina si sta rivelando un mercato importantissimo. Dal vostro punto di vista come lo valutate? Il mercato cinese e le opportunità che offre sono grandi. Non è solo una questione di volume. Oggi è spinto sempre di più anche dalla qualità. Il settore automotive deve far fronte a leggi e regolamenti ambientali sempre più stringenti, che oggi si riflettono anche nei contenuti dell’attuale piano quinquennale, ma che sono ancor più sentiti necessari dalla popolazione, che soffre del pesante inquinamento da smog nei principali centri urbani. Che si tratti di forti limitazioni alle emissioni, tali da avvicinare il paese agli standard europei o americani o dell’intenzione di limitare il traffico urbano soltanto ai veicoli elettrici, una cosa è certa: stanno per verificarsi grandi cambiamenti in Cina, e succederanno molto più rapidamente di quanto oggi possiamo immaginare. Sull’altro piatto della bilancia c’è il grande sforzo cinese per competere con i produttori occidentali anche sul piano della qualità. Un terreno su cui le opportunità di crescita per il mercato della gomma sono ampie. Buoni esempi, soltanto per citarne alcuni, sono le soluzioni sempre più sfidanti per guarnizioni e collettori da impiegare nei motori a combustione ad alta efficienza oppure le sempre più complesse soluzioni antivibrazione 14

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Per la gomma il mercato del presente, ma anche del futuro, è la Cina. Il paese cresce, non solo in volume d’affari, ma anche in qualità, politiche di sviluppo, voglia di emergere. È il luogo del mondo dove, più che altrove, oggi un’azienda del settore deve essere presente, pur con tante sfide da fronteggiare. Abbiamo chiesto a Desma, azienda tedesca di riferimento nel settore gomma, come ha affrontato questo impegno, a 10 anni dall’apertura del suo stabilimento a Wuxi. Ci ha risposto Martin Schürmann, direttore generale dell’azienda


Martin Schürmann per la mobilità elettrica, i diaframmi richiesti per la catalisi dell’idrogeno, i connettori delle stazioni di ricarica realizzati in gomma o elastomeri. Ma, anche se forse in misura minore, ci sono buone opportunità per un’ulteriore crescita anche in settori diversi dall’automotive. La competizione è positiva finché è onesta e per noi di Desma è sempre stata un forte stimolo a migliorare nel servire i nostri clienti e per perseguire la nostra crescita. Nell’ultimo decennio siamo stati capaci di raddoppiare le dimensioni del nostro business nel paese, che ha fornito il suo contributo a questo sviluppo: circa il 20% della nostra produzione a livello mondiale avviene in Cina per la Cina. Qual è la situazione reale del mercato delle macchine per l’industria della gomma nel paese? In Cina si possono trovare molti produttori di macchine per la gomma. Alcuni scompaiono con la stessa velocità con cui appaiono, altri sono innovativi e veloci. L’unico modo per restare in questo mercato, esattamente come succede in tutti gli altri mercati, è essere rapidi e molto più veloci di loro. Soltanto in un’occasione ci è capitato che un concorrente ci “sfilasse” tre manager esperti. Un’incidente che però, guardandolo ora in retrospettiva, si è rivelato un’opportunità. Sono 10 anni che avete aperto il vostro impianto in Cina. Perché avete deciso di esserci e come avete scelto la location? Che supporto avete trovato dal governo locale e quali sfide avete dovuto affrontare? Abbiamo deciso di realizzare l’impianto a Wuxi semplicemente perché è vicino alla maggior parte dei nostri clienti, acquisiti e futuri. Senza il valido supporto

La sede di Desma Rubber Injection Machinery a Wuxi, in Cina.

del governo locale del Nuovo Distretto di Wuxi e delle sue persone non avremmo potuto, esattamente 10 anni fa, mettere in opera il nostro impianto in appena sei mesi da quando prendemmo la decisione di creare la Desma Wuxi Rubber Injection Moulding Machinery. Tanto infatti ci è voluto per produrre la prima partita di macchine. L’assistenza del governo locale è stata efficiente sotto tutti gli aspetti, dall’apertura dei conti bancari alla ricerca del personale e del sito. Quali sono i vantaggi nel produrre direttamente in Cina? Il vantaggio principale è il fatto di rendere rapidamente disponibili le macchine e i servizi. Oltre al fatto che è possibile definire politiche di prezzo più efficienti, determinate da costi inferiori in fatto di forza lavoro e di importazioni. La Cina è un mercato impegnativo non solo per il livello di competizione ma anche sotto un aspetto culturale, dal momento che il concetto di business è differente rispetto a quello europeo. Questo, almeno, è quanto abbiamo recepito da società che hanno cercato di avviare attività in loco e da esperti del mercato locale. Qual è stata la vostra esperienza diretta? Quali sono le aspettative di manager e addetti cinesi? E quali sono le sfide principali che si trova ad affrontare un’azienda proveniente dal mondo occidentale? Nelle nostre attività in Cina abbiamo sempre cercato di avere un buon mix tra addetti locali e provenienti invece da altre parti del mondo. I colleghi cinesi hanno una grande voglia di imparare e sono grandi lavoratori e anche molto svegli. Come succede ovunque si avviino attività in paesi con culture differenti dalla propria, è fondamentale mettere in atto la propria filosofia aziendale tenendo conto del luogo e delle sfide poste dai vari aspetti del proprio business. Il costo della vita sta crescendo velocemente in Cina e per questo motivo i lavoratori sono molto sensibile all’aspetto economico. È fondamentale tenerli motivati facendoli partecipare non soltanto idealmente, ma anche materialmente alla tua crescita. Oltre a questa attenzione, è importante essere in grado in ogni momento di adattarsi alle situazioni, avere un obiettivo strategico molto chiaro e ottenere l’eccellenza dal punto di vista operativo. Se capita che i tuoi addetti vengano avvicinati o anche portati via da un tuo concorrente devi essere in grado di colmare il vuoto rapidamente e accettare il fatto che possano L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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Martin Schürmann

L’INTERVISTA

decidere di lasciare la tua azienda anche quando sono trattati nel migliore dei modi. Pensate che in Cina il vostro know-how sia più a rischio che altrove di essere copiato, oppure non è un mercato diverso da tutti gli altri? Come già accennavo prima bisogna essere in grado di correre più veloce del tuo concorrente. Nel nostro caso, oltre ad applicare strettamente le regole di un’onesta competizione indicate dal governo e dalle autorità cinesi, dobbiamo essere sicuri di concentrarci sulle richieste del nostro cliente e di servirlo nel migliore dei modi. Se un’azienda comincia a pensare a come proteggere nel modo più completo ed estensivo del termine i propri diritti in Cina, o in qualsiasi altro paese, il rischio è di perdere il senso del proprio business e di non concentrarsi su nuove evoluzioni o sviluppi. Detto questo, se succede che nostre soluzioni brevettate sia usate da altri, abbiamo trovati i modi e gli strumenti per ridurre i danni e rivalerci su chi ha infranto le regole. La Cina sta investendo in ricerca e sviluppo molto più dell’Europa, con l’obiettivo di diventare il paese più

innovativo del mondo in pochi decenni. Diversi gruppi cinesi controllano ormai importanti aziende europee. Ritiene che la Cina possa diventare il centro mondiale per lo sviluppo delle tecnologie della gomma, scalzando la Germania e l’Europa da questo ruolo? C’è qualcosa che possiamo fare per evitarlo? Il primo obiettivo è cavalcare i megatrend e gli sviluppi richiesti dalla situazione. Il secondo è non lamentarsi per la competizione, ma capire che offre una grande opportunità per crescere. Il terzo punto è che, quando si investe in un paese come la Cina per sfruttare le potenzialità del mercato, costruire fabbriche o produrre i propri macchinari nel paese, non si deve temere il fatto che la ricchezza creata in Cina e grazie alla Cina possa anche tradursi nell’acquisizione di gruppi occidentali affermati. Non si può fare nulla per impedire alla Cina di migliorare o anche di diventare il leader mondiale in certi ambiti, se non cercare di essere più veloci, migliori e più impegnati. Considerando anche le importanti risorse e competenze accademiche che vediamo negli istituti di ricerca sui polimeri delle università di Pechino o di Tsingtao, pienamente dedicate alle tecnologie dei materiali e della produzione della gomma, posso dire che la sfida è aperta. 

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017



MONDOGOMMA

Prezzi alle stelle e shortage. Che cosa succede? di Riccardo Oldani

N

egli ultimi mesi abbiamo cominciato a ricevere comunicazioni da parte di aziende del settore della gomma, in particolare produttori di materie prime, ma anche di prodotti finiti come gli pneumatici, che segnalavano imminenti, quanto significativi, aumenti di prezzi. In alcuni casi come per il cloroprene, si tratta di rincari molto consistenti, superiori al 200%. In altri, come per esempio per l’SBR, l’NBR ma anche il carbon black, l’apprezzamento si misura in “SOLO” alcune decine di punti percentuali. A queste informazioni dirette che provengono dalle aziende si sono aggiunte poi voci, sempre più frequenti, che evidenziano una sempre maggior difficoltà a reperire sul mercato prodotti essenziali nella formulazione delle mescole, in particolare quelli provenienti dalla Russia o dalla Cina. Che cosa sta succedendo dunque, sul mercato? Ci troviamo di fronte a una situazione contingente, come già accaduto in passato, in cui a rincari, spesso abbinati anche a un aumento del costo del petrolio, si sono susseguiti assestamenti o addirittura ripiegamenti verso il basso? Oppure stiamo attraversando un cambiamento “sistemico”, destinato a protrarsi nel tempo ed a modificare gli scenari attuali del mercato?

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Dall’autunno del 2016 si sono moltiplicate le segnalazioni di aumenti di prezzi sulle materie prime per il settore gomma con primi effetti su alcuni prodotti finiti. I prezzi del settore, a lungo statici, si sono quindi rimessi in movimento. Come va interpretato questo fenomeno? È destinato a proseguire o a fermarsi? Le aziende del comparto come si possono regolare per gestirlo al meglio? Lo abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti del settore


Tecnologie

PIL ITALIA Il nostro PIL nel 2016 è cresciuto dello 0,9% pari a 1.568.691 miliardi di euro. Confrontando il dato con quello del 2007, anno pre-crisi, il dato è in calo del 7%. Se prendiamo come paragone la crisi del 1929 l’Italia recuperò il divario perso in sei anni. Quella iniziata nel 2007 si stima che ritornerà ai valori iniziali nel 2024 ovverossia 17 anni dopo, risultando così di gran lunga più significativa. Fonte dati: Centro Studi Promotor su dati Istat. Aggiornamento /3/17

L’osservatorio di Assogomma Abbiamo provato a interpellare su questo tema alcuni protagonisti del settore gomma, per capire se quanto abbiamo captato noi nella nostra redazione corrisponde a uno stato di cose reale. Ecco, per esempio, che cosa ci ha detto Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, un osservatorio tra i più qualificati e puntuali di tutta la filiera della gomma: «Abbiamo riscontrato, da segnalazioni che ci giungono quotidianamente, un aumento esponenziale delle materie prime in generale, concentrato, tra l’altro, in un lasso di tempo strettissimo. Purtroppo sarà inevitabile: questi aumenti si scaricheranno sul prezzo del prodotto finito, con tempistiche diverse ma comunque ravvicinate nel tempo. Semilavorati come le mescole hanno già subito immediati rincari, i principali produttori di pneumatici hanno annunciato aumenti già in gennaio/febbraio, mentre per gli altri prodotti gli adeguamenti sono avvenuti da marzo in avanti. Inoltre, data la situazione di tensione sarà difficile nell’immediato poter concludere ordini a programma con condizioni economiche congelate. Si tratta di un fenomeno mondiale indiscutibile a cui tutti dovranno rassegnarsi per gli effetti che ne deriveranno».

Tanti effetti concomitanti Assogomma ha, per esempio, riscontrato aumenti di prezzo molto elevati su quasi tutte le gomme sintetiche, manifestatisi a partire da dicembre 2016 e proseguiti anche nei primi tre mesi del 2017, un fortissimo aumento delle gomme naturali, iniziato ancora prima, dal settembre del 2016, un aumento significativo anche delle componenti metalliche, come raccordi, o sul “cord” di rinforzo e del nero di carbonio. «C’è anche un effetto legato al costo del petrolio – dice Bertolotti – le cui quotazioni sono aumentate a inizio del 2017, tanto che soltanto a gennaio gli italiani hanno speso, in carburanti per autotrazione, mezzo miliardo di euro in più rispetto allo stesso mese del 2016». Mentre scriviamo questo articolo il prezzo del greggio è in lieve calo con un andamento altalenante intorno ai 50 dollari/ barile. Per ora non si sono avuti ancora effetti né segnalazioni di riduzione sui prezzi delle gomme sintetiche.

Il peso della Cina I fattori in gioco in questa rincorsa agli aumenti di prezzo sono tanti e difficili da interpretare. Ma c’è un tratto comune che si può individuare e trova una possibile spiegazione, suggerisce Fabio Bertolotti, «nel mercato cinese, che ha avuto un’impennata dei consumi di gomma, dovuta al boom del mercato delle au-

tovetture, che ha avuto anch’esso una crescita esponenziale, anche per effetto degli incentivi all’acquisto previsti dal governo. Il mercato dell’auto cinese ha chiuso l’anno scorso con quasi 30 milioni di autoveicoli venduti, di cui oltre 24 milioni di sole autovetture. Tutto il mercato europeo vale 14 milioni, quello italiano, cresciuto del 15% nel 2016, ha totalizzato 1,8 milioni di vetture. Guardare al mercato dell’auto per interpretare gli effetti su quello della gomma è logico, visto che il settore automotive, tra pneumatici e articoli tecnici, assorbe circa il 70% dell’intero output dell’industria della gomma. Ora, autorevoli studi prevedono che il mercato cinese dell’auto al 2030 raggiungerà i 40 milioni di autovetture. Se si pensa che il mercato mondiale attuale vale 68 milioni di unità, la chiave di lettura è sotto gli occhi di tutti». Il mercato cinese, insomma, è destinato ad assorbire gran parte della produzione mondiale della gomma negli anni a venire. Ma già ora è il principale mercato del settore.

Durerà a lungo? Che cosa comporta questa situazione di predominio cinese nello scenario mondiale della gomma? Cosa succederà in futuro? «Qualunque previsione per il futuro risulta azzardata – dice Bertolotti – ma è possiL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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MONDOGOMMA

bile ipotizzare un assestamento nel corso dei prossimi mesi, non è escluso con qualche possibile ritocco dei prezzi, ma non ad un ritorno dei livelli di soltanto qualche mese fa. Il mercato cinese ha forte bisogno di articoli gomma e quindi sta acquistandone sempre di più con inevitabili effetti sia sulle quotazioni che sulla disponibilità di materiale».

La situazione per le mescole Qual è però la situazione che stanno riscontrando le imprese? Abbiamo provato a sentire alcuni protagonisti. Ecco per esempio l’opinione di Matteo Bernini, Direttore generale di Comet, uno dei principali produttori italiani di mescole in gomma. «Sì – dice Bernini – stiamo sperimentando da alcuni mesi un trend di aumento piuttosto generalizzato. Negli ultimi due mesi, in particolare, la questione ha assunto dimensioni preoccupanti soprattutto per i polimeri a base butadienica (BR, SBR ed NBR) e per il CR. Anche la disponibilità di alcuni materiali è molto critica. Quelli che sono in una situazione peggiore sono il CR ed il BR, seguiti a ruota dall’SBR; situazione tesa ma con meno problemi per l’NBR». E quali potrebbero essere i motivi che hanno generato questa situazione? «È difficile interpretare fenomeni che avvengono su scala planetaria e con velocità sempre maggiori – osserva Bernini –. Molto probabilmente una repentina inversione del rapporto domanda/offerta è alla base della situazione che si è venuta a creare; su questo si è innestata una componente speculativa che

sta gonfiando il fenomeno. Essere preparati a questo tipo di eventi è molto difficile anche se fa parte del nostro lavoro; la difficoltà principale risiede nella reticenza della catena a valle (clienti, distributori, fornitori di sistemi ed utilizzatori finali) ad accettare gli aumenti, ma la dimensione del fenomeno non consente tentennamenti e nemmeno ritardi». Riguardo al modo in cui si debba guardare a una situazione di questo tipo, però, Bernini non è così negativo: «Come tutte le situazioni che provocano e richiedono cambiamento può essere una opportunità. Dal nostro punto di vista riteniamo di aver sempre avuto nei confronti dei nostri clienti, un approccio aperto e trasparente, lo stesso che cerchiamo di instaurare con i fornitori. La speranza è quindi che questo periodo sia una delle tante difficili sfide che siamo chiamati ad affrontare nella nostra vita lavorativa».

Problemi per produttori e clienti Anche Dario Baessato, direttore generale di IGV Colbachini, storico produttore di tubi in gomma, nota che «da inizio 2017 stiamo subendo continui e consistenti aumenti. I prezzi di tutti gli elastomeri e i rubber chemicals sono fortemente aumentati con percentuali in doppia cifra. Inoltre gli shortage più gravi sono sugli elastomeri contenenti il monomero Butadiene, ma anche per gli altri la situazione degli approvvigionamenti è complessa e deve essere continuamente monitorata». In azienda ci si aspettava comunque che un aumento di prezzi si potesse

PRODUZIONE INDUSTRIALE Dopo una fase di stagnazione avvenuta tra il 2013 e il 2015, la produzione di mezzi di trasporto chiude l’anno 2016 con un incremento del 5,1% (a dicembre l’aumento è stato del 12.2%). I volumi rimangono comunque inferiori di circa il 25% rispetto al periodo ante-crisi. Fonte dati: Centro Studi Promotor su dati Istat. Aggiornamento /3/17

verificare. «Dopo un lungo periodo di stagnazione dei prezzi degli elastomeri – dice Baessato – eravamo preparati e temevamo una tale eventualità. Per questo ci eravamo già mossi in modo strategico in ambito di ricerca e sviluppo per individuare quelle soluzioni progettuali idonee a minimizzare le percentuali di aumento presso i nostri clienti». La scala del fenomeno ha un po’ sorpreso: «Ci si attendeva sì un leggero riposizionamento al rialzo – commenta ancora Baessato –, ma nessuno si aspettava un aumento così repentino e consistente in poche settimane. Tale fenomeno sembra sia dovuto a diversi fattori che ha determinato uno sbilanciamento tra domanda e offerta. Possiamo riassumere i principali in una minore quantità prodotta di gomma naturale, a causa di un ridotto raccolto in Thailandia, che è il principale produttore di gomma naturale; una maggiore richiesta, da parte dei paesi asiatici, di pneumatici e quindi conseguentemente di gomma, e anche una certa speculazione finanziaria dal Far East».

Aumenti formalizzati al mercato AZIENDA NEXEN TIRE MICHELIN GOODYEAR KUMHO BRIDGESTONE PIRELLI HANKOOK INTERSTATE TIRE MARANGONI Fonte: articoli stampa vari

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

% fino + 9% +8% in UE +8% da 5 a 9% +8% fino a 9% 4 - 5% +8% dal 4 all’8%

DECORRENZA 24 febbraio 2017 1° marzo 2017 1° marzo 2017 1° aprile 2017 1° aprile 2017 per estivi; 1° maggio 2017 per invernali 1° aprile 2017 1° marzo 2017 1° marzo 2017 1° febbraio 2017


Tecnologie

Riguardo alle conseguenze di questo forte aumento di prezzi, Baessato è sicuro: «Si tratta senza dubbio un duplice problema per l’industria manifatturiera che ha bisogno di stabilità nei prezzi. Prima di tutto un problema per noi produttori: di reperimento delle materie prime al giusto prezzo e nei volumi necessari oltre che di persuasione sulla inesorabile necessità di ribaltare almeno parte di questi aumenti a tutti i nostri listini di vendita. È poi un problema anche per i nostri clienti, che si trovano a dover far fronte in modo improvviso ad aumenti consistenti e obbligati ad avviare spiacevoli trattative su più fronti, con noi e con i loro utilizzatori finali. Infatti, in un mercato dell’articolo tecnico a cui noi ci riferiamo , che non è in crescita, aumenti di questo livello e così inaspettati sono difficilmente compresi. È nostro compito informare tempestivamente i nostri clienti ricercando, in un rapporto collaborativo, soluzioni che possano essere accettate al fine di poter continuare ad offrire e garantire un prodotto di qualità».

Osservare per capire come muoversi Un’altra prospettiva ancora ci è portata da Paolo Bellini, presidente di ArTex, tra i più importanti produttori di guarnizioni in gomma. «È dalla fine del 2016 – ci racconta – che viviamo una situazione di aumento di prezzi. Da febbraio c’è stata un’ulterio-

re accelerazione, in particolare sulle mescole NBR. Su altre commodity la situazione è di moderata crescita. Dal nostro punto di vista il fenomeno si spiega con fattori speculativi, innescati da un forte aumento della richiesta che proviene soprattutto dalla Cina e che interessa soprattutto il butadiene. Questo spiega anche perché il prodotto è anche difficile da reperire sul mercato. L’effetto si è riverberato sul nostro mercato e ha comportato un aumento di prezzi generalizzato un po’ su tutte le mescole, che si è aggiunto a un rincaro anche del carbon black». Come può reagire, a una situazione simile, un’azienda come Ar-Tex? Quali strategie può adottare? «Innanzi tutto vogliamo capire bene che cosa stia succedendo. L’opinione attuale è che potremmo avere nell’arco del 2017 un ulteriore aumento dei prezzi a doppia cifra percentuale, che finirà per forza di cose a comportare un aumento dei prezzi anche del prodotto finale. Al momento però stiamo guardando ogni situazione nel dettaglio, perché non possiamo ritoccare i prezzi continuamente, i nostri clienti non lo capirebbero. La strategia, quindi, è articolata. Innanzi tutto lavoriamo con ordini piuttosto “stretti”, con termini di consegna a 2/3 mesi, che quindi sono al riparo anche da aumenti repentini dei costi delle materie prime. Le negoziazioni vanno fatte

IMMATRICOLAZIONI AUTO Nell’Unione Europea le auto immatricolate sono state 14.641.356 con un incremento del 6,8%. Rispetto al dato del 2007 (15.574.000) i livelli attuali sono ancora sotto del 6%. In Italia le immatricolazioni hanno raggiunto 1.824.968 con un aumento del 15,8%. In Germania il dato è aumentato del 4,5%. Nel mercato mondiale il numero delle immatricolazioni ha superato le 68.000.000 di unità, con aumenti del 34% rispetto al 2007. (ndr: si contrappone al calo del 6% in UE). In Cina nel 2016 sono stati venduti 28.000.000 di veicoli di cui quasi 25.000.000 vetture. Fonti accreditate affermano che il mercato cinese potrebbe arrivare a 40.000.000 di veicoli nuovi venduti nel 2030. I fortissimi incrementi sono dovuti non solo ad una arretratezza del Paese ma soprattutto ad un sistema agevolativo che ha prodotto una fiammata delle vendite con crescite esponenziali di anno in anno. Fonte dati: Centro Studi Promotor su dati Istat. Aggiornamento /3/17

una volta nell’arco dell’anno, quindi, nel momento in cui ci siede al tavolo con il cliente, occorre avere ben chiaro l’orizzonte dei prossimi mesi. Al momento stiamo quindi cercando di capire il reale impatto di questi aumenti sulla nostra attività per arrivare preparati al momento della trattativa».

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Focus

INCHIESTA La sala mescole

Le nostre domande 1.

Dal vostro punto di vista come sta andando il mercato relativo al vostro settore in questo primo scorcio del 2017? In particolare quali segnali provengono dall’Italia?

2.

Il 2017 è un anno meno fitto di eventi fieristici dedicati all’industria della gomma, perlomeno per quanto riguarda l’Europa. Avete comunque in programma novità di prodotto o nelle vostre proposte che ritenete importante segnalare ai vostri potenziali clienti?

3.

Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento del prezzo delle materie prime che, stando alle prime analisi, non è episodico ma strutturale. Questo vuol dire che i costi delle mescole subiranno un aumento e che la competizione tra i compounder si giocherà sempre di più sulle economie che sarà possibile realizzare in sala mescole. Di fronte a questa constatazione scaturisce una duplice domanda. Innanzi tutto, che cosa state facendo voi per rendere più efficienti le macchine che producete?

4.

In secondo luogo, visto che il vostro è sempre più un ruolo di consulenza verso l’utilizzatore finale che di pura e semplice vendita di una soluzione, quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi deve gestire o rinnovare una sala mescole? Per esempio, ci sono strategie per gestire la manutenzione o le parti di ricambio in modo più efficiente?

diventerà Industry 4.0?

Tecnologie e sistemi di produzione stanno cambiando a gran velocità in molti settori. Potrà lo stesso percorso avvenire anche nella produzione delle mescole? Abbiamo interpellato alcuni tra i principali produttori di macchine per la filiera, dal dosaggio alla mescolazione, al confezionamento, per capire come stanno cambiando le cose. A monte e a valle della sala mescole il mutamento è in atto da tempo, ora comincia ad affacciarsi anche su macchinari come mescolatori e calandre, che adottano tecnologie consolidate. Il problema è convincere gli utilizzatori finali italiani a investire. Gli incentivi previsti dal Governo con il provvedimento Industry 4.0 potrebbero costituire la svolta.

5.

Il governo ha varato una serie di provvedimenti intesi a spingere le aziende a investire per rinnovare i propri parchi macchine in un’ottica Industry 4.0. Ritenete che queste misure possano essere di interesse anche per le vostre soluzioni? In questo caso quali vantaggi vedete per i vostri clienti?

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FOCUS

«

Gli ammodernamenti degli impianti di movimentazione e dosaggio rientrano tra quelli incentivati dal provvedimento Industry 4.0 in vigore quest’anno

»

Camimpianti Lorenzo Caggiano Export manager

1.

La prima parte del 2017 si presenta con buone prospettive sia per le industrie produttrici italiane, che non di rado hanno stabilimenti all’estero, sia per le industrie estere, che anche in paesi non all’avanguardia tendono comunque ad automatizzare almeno parzialmente gli impianti produttivi.

2.

Per aziende come Camimpianti che si occupano della movimentazione e dosaggio delle materie prime è estremamente importante sviluppare sempre di più migliorie alla precisione nei dosaggi e alla velocità nel realizzarli, per permettere una ripetibilità nelle mescole e mettere in grado gli utilizzatori finali di ottenere un prodotto di qualità costante nel tempo.

3.

L’economia produttiva, in primo luogo, si realizza riuscendo ad utilizzare al meglio l’impianto e ciò avviene quando si è in grado di aumentare la produzione mantenendo una qualità costante. Diventa fondamentale, in questo scenario, che gli impianti, sia di dosaggio sia di processo, siano duraturi e affidabili nel tempo. Per ciò che riguarda la parte di produzione di Camimpianti, stiamo ponendo sempre più attenzione alla qualità dei manufatti e studiando gli impianti con alcune “ridondanze” nei punti critici, in modo che un’eventuale avaria non sia motivo di interruzione della produzione, ma consenta di procedere comunque, magari a regime ridotto, per il tempo della riparazione. In ultimo cerchiamo di garantire interventi di assistenza straordinaria nel minor tempo possibile.

4.

La manutenzione ordinaria e il possesso di certi ricambi, che noi di norma consigliamo di tenere “in casa”, possono risultare fondamentali per rendere più affidabili gli impianti, anche nell’ottica di “stressare” maggiormente gli impianti. Si sa, sono costi. Ma spesso consentono risparmi ben maggiori della spesa affrontata. Per la parte di competenza di Camimpianti noi consigliamo una manutenzione ordinaria all’anno e un set dei principali ricambi che, spesso, anche il personale interno può essere in grado di sostituire in caso di emergenze.

5.

Certamente gli ammodernamenti degli impianti di movimentazione e dosaggio rientrano tra i requisiti richiesti dall’Industry 4.0, consentendo super e iper ammortamenti da parte dei nostri clienti produttori. Ciò facilità decisamente gli investimenti e consente di far fronte alle nuove situazioni del mercato che abbiamo sottolineato nei punti precedenti.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

«

La nostra rivoluzione è il CTM, mescolatore bivite conico, pensato per sostituire il mescolatore a cilindri in sale mescole completamente automatizzate

Colmec Marco Colombo

»

Project manager

1.

Nel settore gomma e silicone la ripresa è già cominciata da tre anni anche se non si vede ancora quella decisa crescita tipica degli anni pre-crisi. Il 2017 è, così come fu il 2016, un anno positivo, non solo per il consolidamento e la fidelizzazione dei vecchi clienti, ma anche per l’acquisizione nuovi. Per fornire qualche dato, il nostro market share è così suddiviso: 45% Europa; 15% Europa dell’est; 20% Asia; 10% USA; 10% Italia. Il mercato da cui stanno arrivando le maggiori soddisfazioni è quello americano. Con la fondazione della Colmec USA nel 2011 abbiamo messo saldamente un piede nel mercato statunitense, il quale è storicamente molto “difficile”. La crescita di questo mercato è stata a doppia cifra nell’ultimo biennio e già nel 2017 ha bissato i numeri dello scorso anno. Al contrario, nonostante i numeri siano gli stessi, il mercato italiano è in una condizione di stasi ormai da anni. La sua percentuale, dopo una decisa diminuzione, si è assestata, con alti e bassi, ormai da più di un lustro.

2.

Per quanto concerne l’Europa, il 2017 è un periodo avaro di grandi eventi nell’ambito gomma, che si trova a cavallo tra il K di Düsseldorf appena conclusosi l’anno scorso e il Plast di Milano previsto per l’anno che verrà. Colmec, seguendo la sua vocazione all’internazionalità, non è rimasta a guardare ed è stata attiva nella tre giorni del Rubber Expo a Chennai, in India, svoltosi il 19-20-21 gennaio 2017. La decisione è di essere presenti in un mercato importante, come quello indiano ed asiatico, negli ultimi anni in forte espansione. Importanza sottolineata anche dalla presenza in loco del nostro Presidente, l’ingegner Ubaldo Colombo, per tutta la durata dell’evento. Sempre quest’anno la Colmec Usa sarà presente all’International Rubber & Advanced Materials In Healthcare a Cleveland, stand 536, dal 9 al 12 ottobre. Nel nostro settore, la ricerca e lo sviluppo costante sono imperativi. Essere sempre all’avanguardia per offrire soluzioni tecniche e tecnologiche migliori dei concorrenti, in un mercato di nicchia come quello della gomma e del silicone, è di vitale importanza. Il nostro CTC (Colmec Technology Center), una struttura di 3.000 metri quadrati, moderno ed avanzato, esclusivamente destinato ai lavori di ricerca dell’azienda e all’effettuazione di prove con la nostra clientela, ci ha permesso di mettere in atto una strategia consolidata e vincente. Il centro ci permette di validare nuovi prodotti insieme con il cliente e di testare sul campo le innovazioni e migliorie tecnologiche sviluppate dal nostro reparto R&D. A sottolineare l’importanza di una struttura di questo genere e della vocazione di Colmec alla


Macchinari per il compounding ricerca continua, sono state recentemente sviluppate nuove tecnologie di estrusione, vulcanizzazione, mescolazione e filtratura.

3.

L’aumento del prezzo delle materie prime rappresenta l’ennesima sfida rivolta al mercato dei produttori di macchine. Oggigiorno, vi è un’attenzione molto più pronunciata, rispetto al passato, al contenimento degli sprechi e, di conseguenza, una maggiore oculatezza negli investimenti. La richiesta dei nostri clienti è quella di acquistare macchinari sempre più efficienti in termini di riduzione dei tempi di lavorazione. È altresì vero che le inefficienze più grandi e onerose sono da ricercarsi negli scarti e nei difetti di produzione ed è proprio a questo proposito che abbiamo portato avanti nell’ultimo decennio una vera rivoluzione nelle sale mescole, rendendole completamente automatiche e garantendo così risultati sicuri e costanti nel tempo. La nostra rivoluzione si chiama CTM, mescolatore bivite conico da noi brevettato che, prendendo il posto del mescolatore a cilindri, consente di realizzare sale mescole completamente automatizzate, sicure per l’operatore (dato che questo non è coinvolto direttamente nel processo produttivo), assicurando, allo stesso tempo, la riduzione dei tempi di ciclo con il conseguente aumento della produttività, la ripetibilità certa dell’impasto e la stabilità qualitativa del compound ottenuto. Questi vantaggi sono determinanti per poter competere a livello mondiale in un mercato sempre più agguerrito e competitivo.

4.

Per i motivi di cui abbiamo già parlato, gli investitori sono sempre più prudenti e sensibili. Il nostro consiglio è di puntare sempre alla massima qualità ed efficienza. Una sala mescole tradizionale è principalmente composta da due macchinari: mescolatore interno e mescolatore a cilindri. Del primo è recentemente occorso il centenario e, durante questa secolare storia, si è vista più di una trasformazione, a partire dalla geometria dei rotori, dai modelli tangenziali a quelli compenetranti, al pusher e alla forma della camera di mescolazione. Al contrario, il mescolatore a cilindri, coevo del mescolatore interno, è rimasto, tecnologicamente, sempre uguale a se stesso e, fino a qualche anno fa, era una scelta obbligata, dal momento che non esistevano valide alternative sul mercato quale il nostro attuale CTM. Quando proponiamo la nostra tecnologia CTM all’investitore che ha la necessità di rinnovare una sala mescole facciamo sempre questa domanda: “Vuole lavorare per i prossimi venti o trent’anni con la solita vecchia tecnologia, rischiando di rimanere indietro di decenni rispetto ai suoi concorrenti ormai attrezzati con queste nuove e collaudate soluzioni?” Il nostro consiglio è, quindi, di essere sempre attenti alle innovazioni e fermi nella volontà di non lasciarsi sfuggire l’occasione di poter essere continuamente un passo avanti ai propri concorrenti.

5.

Sicuramente questo provvedimento darà uno stimolo al rinnovamento del parco macchine delle aziende italiane del settore. Dal nostro punto di vista i vantaggi sono molteplici,

Le nostre domande 1. Dal vostro punto di vista come sta andando il mercato relativo al vostro settore in questo primo scorcio del 2017? In particolare quali segnali provengono dall’Italia? 2. Il 2017 è un anno meno fitto di eventi fieristici dedicati all’industria della gomma, perlomeno per quanto riguarda l’Europa. Avete comunque in programma novità di prodotto o nelle vostre proposte che ritenete importante segnalare ai vostri potenziali clienti? 3. Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento del prezzo delle materie prime che, stando alle prime analisi, non è episodico ma strutturale. Questo vuol dire che i costi delle mescole subiranno un aumento e che la competizione tra i compounder si giocherà sempre di più sulle economie che sarà possibile realizzare in sala mescole. Di fronte a questa constatazione scaturisce una duplice domanda. Innanzi tutto, che cosa state facendo voi per rendere più efficienti le macchine che producete? 4. In secondo luogo, visto che il vostro è sempre più un ruolo di consulenza verso l’utilizzatore finale che di pura e semplice vendita di una soluzione, quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi deve gestire o rinnovare una sala mescole? Per esempio, ci sono strategie per gestire la manutenzione o le parti di ricambio in modo più efficiente? 5. Il governo ha varato una serie di provvedimenti intesi a spingere le aziende a investire per rinnovare i propri parchi macchine in un’ottica Industry 4.0. Ritenete che queste misure possano essere di interesse anche per le vostre soluzioni? In questo caso quali vantaggi vedete per i vostri clienti?

poiché vediamo la possibilità di veder riconosciute le caratteristiche vincenti di sale mescole e linee di estrusione completamente automatizzate e gestibili in remoto, con l’obiettivo di una conduzione in assenza di operatori di linea. Ovviamente anche per l’utilizzatore finale una norma di questo genere non può che far bene. Purtroppo, come spesso accade, l’Italia è sempre costretta ad inseguire altre nazioni, come Stati Uniti, Germania e Francia, dove questa strada è già stata imboccata con anticipo.

«

Il consiglio è fare investimenti mirati alla qualità, supportati da software di autodiagnostica che consentano ai manutentori di individuare i problemi con la massima rapidità

Color Service Guido Fona

»

Direttore vendite

1.

Il mercato relativo al nostro settore è in crescita; il nostro lavoro sta attraversando una continua fase di espansione, soprattutto a livello internazionale. Questo inizio 2017 sta facendo registrare un trend positivo per la nostra azienda, con l’incremento di richieste ed interesse anche su scala nazionale.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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FOCUS

2.

La costante ricerca d’innovazione e progresso dei nostri sistemi automatici di dosaggio delle polveri è stata, e sarà sempre, alla base della nostra azienda. Attraverso la rete interna di R&S, abbiamo la concreta facoltà di sviluppare e gestire quotidianamente nuove strumentazioni, al fine di soddisfare le richieste provenienti da un mercato in continua evoluzione.

3.

L’automazione dei nostri sistemi di dosaggio è la giusta risposta a una riduzione dei consumi e soprattutto degli sprechi in fase di pesatura delle materie prime durante la preparazione delle ricette delle mescole. Vengono completamente azzerati gli errori di dosaggio e di conseguenza anche l’accumulo di scarti, che poi devono essere smaltiti come rifiuti speciali. Vi è inoltre la completa riproducibilità e rintracciabilità dei dosaggi e niente viene lasciato al dubbio di un eventuale errore umano: questo si traduce in un risparmio di tempo e in una riduzione dei costi di produzione. Anche le giacenze delle materie prime all’interno dei sistemi di dosaggio sono completamente sotto il controllo di sistemi di supervisione e di memorizzazione dati sia della quantità che della rintracciabilità dei lotti di acquisto delle materie prime. Si ha quindi il completo controllo dei consumi reali, che devono per forza corrispondere con quelli teorici delle ricettazioni.

4.

L’efficienza dei sistemi di dosaggio deve essere garantita dall’utilizzo di apparecchiature che siano consolidate sul mercato e di facile reperibilità. Da sempre ci appoggiamo ai maggiori produttori internazionali di strumentazioni quali PLC, celle di carico, bilance, misurazioni di livello, controllo assi, ecc. Quindi il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di fare investimenti mirati alla qualità, che garantiscano un’efficienza dei sistemi molto elevata. È anche importante che tali sistemi automatici siano supportati da software di autodiagnostica che garantiscano ai manutentori tempi brevissimi di riconoscimento e risoluzione guasti. A livello interno, la nostra azienda fornisce ai clienti una lista di parti di ricambio mirata, allo scopo di renderli indipendenti e in grado di risolvere autonomamente eventuali guasti o sostituzioni necessarie.

5.

Certamente, i provvedimenti emanati dal governo in ambito di l’Industry 4.0 rappresentano una vera e propria occasione per i nostri clienti per acquistare i nostri prodotti, usufruendo della possibilità di ammortizzarne il costo in percentuale notevole.

«

È necessario essere fortemente orientati al rinnovamento dei processi produttivi per ottenere il massimo dei benefici dall’introduzione di un nuovo macchinario Industry 4.0

Comerio Ercole Riccardo Comerio

»

Managing director

1.

In generale vediamo molto interesse sulle nuove e più recenti innovazioni di prodotto presentate sul mercato e, quindi, siamo cautamente propensi a sperare in un anno che possa confermare i livelli produttivi già raggiunti che sono, almeno per gli ultimi anni, del tutto superiori al livello di copertura produttiva. Per l’Italia finalmente si vede un effettivo interesse per nuovi investimenti, sicuramente una spinta è data dai vari strumenti agevolativi promossi a livello governativo, sia in un primo tempo con il super-ammortamento e poi con il cosiddetto iper-ammortamento. Vediamo come si passerà concretamente dal livello di interesse a quello di effettiva concretizzazione, ma già in questi primi mesi abbiamo verificato concretezza nei progetti assegnateci con consegne richieste entro fine anno.

2.

Non è vero che il programma fieristico non sia così fitto: nel mondo ci sono una molteplicità di manifestazioni attinenti al mondo della gomma, magari piccole iniziative locali ma su mercati interessanti e che pertanto sono adeguatamente coperte dalla nostra azienda. In particolare abbiamo avuto modo di partecipare recentemente alla fiera di Hannover, denominata Tire Technology Expo, nella quale la Comerio Ercole ha presentato un innovativo sistema integrato idraulico Hydroplus per il controllo di altissima precisione in una calandra per lavorazione gomma. Abbiamo anche acquisito, proprio sulla base di questo innovativo sistema, un importante ordine per la realizzazione di una grande calandra in campo avionico, che è per eccellenza quella più spinta nella ricerca della massima precisione possibile e di costanza di prestazione di calandratura. Su tale proposta, oltretutto, siamo stati selezionati, proprio durante la manifestazione fieristica di Hannover, come finalisti per l’ambito premio di miglior fornitore innovativo dell’anno, unica azienda costruttrice italiana. È stato un riconoscimento particolarmente apprezzato per la valenza internazionale e per la preferenza avuta da un panel di ben 26 tecnici internazionali del mondo della gomma, che ha dato ulteriore sprone a tutto il team Comerio Ercole per puntare a sempre nuovi traguardi in futuro.

3.

Il processo per rendere più efficienti tutti gli ambiti di progettazione e costruzione dei nostri macchinari è

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017


Macchinari per il compounding Le nostre domande costantemente riverificato, non solo sulla base degli ultimi dati di aumento del costo delle materie prime, ma soprattutto sulla spinta delle richieste che riceviamo dai nostri principali clienti. Non pensiamo di poter disporre in sale mescole di innovazioni di prodotto stravolgenti, in quanto la tecnologia di base è sufficientemente definita, ma sicuramente operiamo sulla base di un costante programma di innovazione di processo, potendo agire su una migliore componentistica e soprattutto su nuovi accessori che, facilitando il processo, permettono di ottenere riduzioni di costo del manufatto. Ridurre i consumi energetici è una priorità, così come lo è la possibilità di disporre di strumenti predittivi per ridurre gli interventi di manutenzione straordinaria potendo programmare interventi che non incidano sul ciclo di produzione.

4.

Nella precedente risposta ho già anticipato una parte della risposta a questa nuova domanda. Negli anni il nostro ruolo è indubbiamente profondamente cambiato. Non siamo più “semplici” costruttori di macchine o di impianti, ma siamo fornitori di soluzioni industriali, quindi la componente di ser vizio accessorio alla realizzazione del bene è indubbiamente oggi divenuta di fondamentale importanza. All’interno di una azienda con processi che lavorano gomma (e quindi andando

1. Dal vostro punto di vista come sta andando il mercato relativo al vostro settore in questo primo scorcio del 2017? In particolare quali segnali provengono dall’Italia? 2. Il 2017 è un anno meno fitto di eventi fieristici dedicati all’industria della gomma, perlomeno per quanto riguarda l’Europa. Avete comunque in programma novità di prodotto o nelle vostre proposte che ritenete importante segnalare ai vostri potenziali clienti? 3. Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento del prezzo delle materie prime che, stando alle prime analisi, non è episodico ma strutturale. Questo vuol dire che i costi delle mescole subiranno un aumento e che la competizione tra i compounder si giocherà sempre di più sulle economie che sarà possibile realizzare in sala mescole. Di fronte a questa constatazione scaturisce una duplice domanda. Innanzi tutto, che cosa state facendo voi per rendere più efficienti le macchine che producete? 4. In secondo luogo, visto che il vostro è sempre più un ruolo di consulenza verso l’utilizzatore finale che di pura e semplice vendita di una soluzione, quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi deve gestire o rinnovare una sala mescole? Per esempio, ci sono strategie per gestire la manutenzione o le parti di ricambio in modo più efficiente? 5. Il governo ha varato una serie di provvedimenti intesi a spingere le aziende a investire per rinnovare i propri parchi macchine in un’ottica Industry 4.0. Ritenete che queste misure possano essere di interesse anche per le vostre soluzioni? In questo caso quali vantaggi vedete per i vostri clienti?

in tUtta sicUreZZa

Leader in precisione e affidabiLitË.


FOCUS

oltre il settore della sola mescolazione), ci sono oggi molteplici componenti tutte intrecciate tra loro che alla fine determinano il costo del processo stesso. Ci sono ad esempio componenti correlate al rispetto della sicurezza che, se affrontate in modo passivo, sono e rimangono unicamente componenti di costo, mentre se affrontate con il nostro supporto spesso possono divenire forme per acquisire maggiore consapevolezza del processo stesso e per portare anche a un miglioramento di conto economico. È molto più facile approcciare, per esempio, la programmazione degli interventi di manutenzione affinché una attività necessaria possa divenire, se organizzata e adeguatamente supportata da un intelligente utilizzo di ricambi originali, una posta “gestita”, invece che una malaugurata evidenza di costo straordinario non previsto. La Comerio Ercole con il suo team tecnico è sempre a disposizione per raffrontarsi su queste tematiche, che sono quelle oggi più apprezzate dalla clientela.

processi dei nostri cli enti, ed è per questo motivo che abbiamo negli ultimi tre mesi assunto ben 4 nuovi tecnici specialistici sulla materia, per garantire a chi si rivolge a noi che siano integralmente rispettate tutte le condizioni poste dal provvedimento di legge messo a disposizione di tutti gli investitori in beni strumentali.

5.

È presto per dire qualcosa su questo nuovo anno. Ciò su cui stiamo lavorando ora è lo sviluppo di quanto successo nel 2016. Dall’Italia ancora grande incertezza e, di conseguenza, pochi investimenti in beni strumentali.

Crediamo moltissimo nel programma di sviluppo lanciato, finalmente anche in Italia, a livello di Industria 4.0. E un programma su cui lavoriamo da tempo, considerando che operiamo a livello internazionale con una quota di export costantemente superiore al 90% e possiamo solo ricordare a tutti che il programma Industry 4.0 è stato originariamente inventato in Germania già nel 2011. È un programma che potrebbe impattare positivamente su tutto il sistema produttivo italiano ,ma è bene ricordare che non è, né tantomeno deve essere confuso con un semplice strumento agevolativo, pur aprendo l’opportunità per effettivi e importanti benefici per tutti i nostri clienti. È necessario, di base, un forte convincimento al cambiamento dei processi aziendali per arrivare a massimizzare effettivamente i benefici dell’introduzione di un nuovo macchinario che disponga della varie tecnologie abilitanti considerate in ottica Industria 4.0. Come Comerio Ercole ci crediamo da anni tanto da avere proprio quest’anno aperto una nuova sezione del nostro ufficio tecnico, con un investimento superiore a 1.2 milioni di Euro, dedicata interamente al mondo Industria 4.0 dove è possibile confrontare le varie tecnologie di controllo e soprattutto i nuovi dispositivi già resi disponibili per la nostra clientela e attribuiti al mondo Industria 4.0. Già oggi praticamente tutti i prodotti della Comerio Ercole sono conformati ai requisiti previsti dal piano di incentivazione governativo, cioè pronti alla “interconnessione” o, meglio, “IoT ready”, come più propriamente bisognerebbe dire. È necessaria una condivisione e analisi approfondita dei

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

«di ÈIndustry molto di moda parlare 4.0, ma nelle sale mescole oggi, in Italia, si riscontra una situazione molto diversa, a partire dalla sicurezza

»

G3 Pierpaolo Gagliardi General manager

1.

2.

Quest’anno la G3 ha in programma alcune importanti novità che a breve si concretizzeranno e renderanno visibili in maniera nuova a tutti i nostri clienti (pneumatico, articolo tecnico e mescole conto terzi) sia potenziali sia consolidati.

3.

Le novità di cui accennavo al punto precedente sono tutte volte ad aumentare non solo l’efficienza (troppo spesso sopravvalutata e “osannata”) ma anche l’efficacia (troppo spesso sottovalutata e trascurata) della sala mescole.

4.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di affidarsi a chi, come la G3, si occupa solo di macchinario per sale mescole, sia nuovo sia completamente ricostruito e garantito, per valutare la soluzione migliore per i diversi casi di gestione o rinnovamento della sala mescole, da dove tutto ha inizio nel processo della gomma.

5.

È molto di moda parlare di Industry 4.0 ma, se guardiamo alle sale mescole, siamo, salvo rare eccezioni, in una situazione molto diversa, considerando l’età dei macchinari in uso, lo scarso livello di sicurezza delle macchine, il livello di automazione ancora affidato più spesso all’operatore che ad hardware o software. Quanto proposto da G3, come macchine sia nuove sia completamente ricostruite e garantite, offre il vantaggio di ottenere prima di tutto il massimo livello di sicurezza possibile (perfettamente in linea con tutte le norme più attuali) per i propri operatori, poi un livello di macchinario e di automazione tale da raggiungere i massimi risultati in termini di produttività, qualità e ripetibilità, con tutti i vantaggi economici che ne sono la naturale conseguenza.


Macchinari per il compounding Le nostre domande

«

La progettazione dei nostri prodotti è sempre più indirizzata verso un crescente aumento della sensoristica a bordo macchina

»

Pomini Andrea Delmoro Sales manager

1.

Per quanto riguarda i mercati e i clienti di riferimento di Pomini, localizzati prevalentemente sui quadranti europei ed extra europei, notiamo con favore un mantenimento dei livelli di investimento già evidenziati nel 2016. Per quel che riguarda il mercato Italiano, invece, registriamo un livello di investimenti che, a discapito delle politiche incentivanti legate ai super ammortamenti, stenta ancora a decollare.

2.

Pomini, in quanto parte di HF Mixing Group, e insieme ad HF Tire Tech, ha partecipato con un proprio stand all’appuntamento annuale del Tire Technology Expo, che si è svolto lo scorso mese di febbraio, dal 13 al 16, presso il polo fieristico di Hannover. Tale appuntamento rappresenta l’evento più importante per le aziende fornitrici di materiali

1. Dal vostro punto di vista come sta andando il mercato relativo al vostro settore in questo primo scorcio del 2017? In particolare quali segnali provengono dall’Italia? 2. Il 2017 è un anno meno fitto di eventi fieristici dedicati all’industria della gomma, perlomeno per quanto riguarda l’Europa. Avete comunque in programma novità di prodotto o nelle vostre proposte che ritenete importante segnalare ai vostri potenziali clienti? 3. Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento del prezzo delle materie prime che, stando alle prime analisi, non è episodico ma strutturale. Questo vuol dire che i costi delle mescole subiranno un aumento e che la competizione tra i compounder si giocherà sempre di più sulle economie che sarà possibile realizzare in sala mescole. Di fronte a questa constatazione scaturisce una duplice domanda. Innanzi tutto, che cosa state facendo voi per rendere più efficienti le macchine che producete? 4. In secondo luogo, visto che il vostro è sempre più un ruolo di consulenza verso l’utilizzatore finale che di pura e semplice vendita di una soluzione, quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi deve gestire o rinnovare una sala mescole? Per esempio, ci sono strategie per gestire la manutenzione o le parti di ricambio in modo più efficiente? 5. Il governo ha varato una serie di provvedimenti intesi a spingere le aziende a investire per rinnovare i propri parchi macchine in un’ottica Industry 4.0. Ritenete che queste misure possano essere di interesse anche per le vostre soluzioni? In questo caso quali vantaggi vedete per i vostri clienti?

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FOCUS

e tecnologie per l’industria del pneumatico, nostro mercato di riferimento. Tra le novità di questo 2017 desideriamo segnalare, in particolare, l’inaugurazione ad Ansonia (USA), in maggio, del nuovo stabilimento Farrel Pomini dedicato ai sistemi di mescolazione in continuo. Ciò è estremamente significativo nell’ottica della politica di investimenti di HFMG, indirizzati al continuo miglioramento dei prodotti e dei servizi rivolti ai nostri clienti e al mercato.

3.

Già da qualche anno HF Mixing Group ha capito che il futuro della tecnologia nei propri settori di riferimento è profondamente legato all’evoluzione dei sistemi di controllo applicati ai macchinari. Tale evoluzione viene da noi declinata non solo in termini di progettazione e produzione di macchinari sempre più automatizzati, ma anche con lo sviluppo di sistemi di controllo votati a una crescente pervasività nella gestione dell’intero processo produttivo. Tali nuovi sistemi consentono infatti una gestione più puntuale e “intelligente” del processo e delle innumerevoli variabili che lo influenzano. La conoscenza che da ciò scaturisce mette il produttore di mescole nelle condizioni di ottimizzare i suoi cicli produttivi in termini di efficienza ed efficacia e, quindi, di competere su mercati globali anche laddove il prezzo del prodotto rappresenta un vantaggio competitivo fondamentale.

4.

La progettazione dei nostri nuovi prodotti è sempre più indirizzata verso un crescente aumento della sensoristica a bordo macchina che, unitamente all’evoluzione dei nostri sistemi di controllo, consente già oggi di monitorare il comportamento del macchinario stesso attraverso pacchetti applicativi di diagnostica, nonché di controllarne il funzionamento lungo l’intero arco del suo ciclo di vita. Obiettivo di tutto ciò è la possibilità di applicare protocolli e metodologie preventive per la pianificazione degli interventi di manutenzione per una gestione più ottimale del parco produttivo. Questi, infatti, permettono non solo di ridurre i fermi macchina imprevisti ma anche l’implementazione di politiche più razionali nella gestione dei ricambi.

5.

Come anticipato nei punti precedenti, il valore aggiunto che i nostri clienti possono trarre dal rinnovamento del loro parco macchine in virtù dell’investimento nelle nuove soluzioni da

noi proposte è legato a vantaggi competitivi in termini di aumentata efficienza e qualità del proprio processo produttivo che possono da ciò derivare e che rappresentano, a nostro giudizio, la chiave per affermarsi oggi sul mercato globale.

«

Gli incentivi permetteranno ai nostri clienti di introdurre nel processo di produzione tecnologie con maggiori controlli e di migliorare la qualità

»

Prodicon Alberto Ballabio Sales manager

1.

Il mercato ci sta riservando le medesime soddisfazioni degli ultimi anni: numerosi investimenti, non solo nel campo dei pneumatici, su linee di elevata produttività, altamente automatizzate e spesso innovative. Anche dall’Italia provengono segnali positivi, con investimenti importanti e lungimiranti da parte di realtà di eccellenza.

2.

Abbiamo sviluppato e stiamo sviluppando numerose novità nei diversi campi di applicazione: pneumatici, articoli tecnici e mescole conto-terzi. Alcune importanti innovazioni sono state definite o in corso di definizione insieme a primarie aziende nell’ambito della mescolazione gomma e direttamente con i clienti utilizzatori. Per loro natura, al momento si tratta di sviluppi con alto grado di confidenzialità.

3.

Prodicon sviluppa tecnologie per rendere le macchine più efficienti da ogni punto di vista e in rapporto al costo totale per il cliente; questa strategia include un processo che mira a ottimizzare produttività, livello di automazione e TPM (total preventive maintenance), nonché a introdurre elementi e funzionalità conformi agli standard di efficienza energetica più elevati e di Industry 4.0.

4.

Sulla scorta della nostra pluridecennale esperienza, possiamo proporre un kit di parti di ricambio essenziali e un programma di TPM. Utilizzando elementi di Industry 4.0 possiamo raffinare le attività di manutenzione preventiva e fornire programmi customizzati seconde le esigenze del cliente.

5.

Gli incentivi permetteranno ai clienti di introdurre nel processo di produzione tecnologie con maggiori controlli online, automatizzati e tracciati, e di migliorare la qualità complessiva del prodotto finale. Il mondo dell’Industry 4.0 è molto vasto: le esigenze specifiche del cliente e la nostra esperienza in materia permettono congiuntamente di arrivare a definire gli elementi da introdurre con il miglior ritorno sull’investimento.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017


Macchinari per il compounding

«Le nostre macchine garantiscono risparmi

energetici anche grazie alla possibilità di rigenerare energia elettrica e reimmetterla in rete, controllando le distorsioni armoniche

»

Rodolfo Comerio Nicola Fedele Sales and marketing manager

1.

Partendo dal presupposto che la nostra azienda nel 2016 aveva già registrato un +15% per il fatturato 2017 rispetto al 2016, il nuovo anno si è presentato in modo molto positivo, dando un’ulteriore spinta alla nostra azienda che è in continua crescita e vanta importanti progetti a lungo termine già in programma. Con i primi mesi dell’anno si sono chiusi rilevanti contratti sia nel settore gomma che nel settore del PVC. L’azienda è da sempre coinvolta nei due principali settori della calandratura con grande successo e il 2017, con il lancio di nuove tecnologie applicate alla calandratura di elastomeri e resine termoplastiche, sta già suscitando notevole interesse da parte degli utilizzatori finali. Nel 2017 consegneremo anche una particolare calandra per la calandratura del silicone, un altro settore nel quale l’azienda si è affacciata con successo e per il quale all’inizio di questo anno sono arrivate parecchie richieste di offerta.

Le nostre domande 1. Dal vostro punto di vista come sta andando il mercato relativo al vostro settore in questo primo scorcio del 2017? In particolare quali segnali provengono dall’Italia? 2. Il 2017 è un anno meno fitto di eventi fieristici dedicati all’industria della gomma, perlomeno per quanto riguarda l’Europa. Avete comunque in programma novità di prodotto o nelle vostre proposte che ritenete importante segnalare ai vostri potenziali clienti? 3. Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento del prezzo delle materie prime che, stando alle prime analisi, non è episodico ma strutturale. Questo vuol dire che i costi delle mescole subiranno un aumento e che la competizione tra i compounder si giocherà sempre di più sulle economie che sarà possibile realizzare in sala mescole. Di fronte a questa constatazione scaturisce una duplice domanda. Innanzi tutto, che cosa state facendo voi per rendere più efficienti le macchine che producete? 4. In secondo luogo, visto che il vostro è sempre più un ruolo di consulenza verso l’utilizzatore finale che di pura e semplice vendita di una soluzione, quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi deve gestire o rinnovare una sala mescole? Per esempio, ci sono strategie per gestire la manutenzione o le parti di ricambio in modo più efficiente? 5. Il governo ha varato una serie di provvedimenti intesi a spingere le aziende a investire per rinnovare i propri parchi macchine in un’ottica Industry 4.0. Ritenete che queste misure possano essere di interesse anche per le vostre soluzioni? In questo caso quali vantaggi vedete per i vostri clienti?


FOCUS

Molti sono i progetti in cui siamo coinvolti sin dai primi dell’anno; nella gomma sono principalmente rivolti a produttori di pneumatici e produttori di nastri trasportatori per miniere. In particolare per questi settori abbiamo sviluppato nuove tecnologie e nuovi sistemi per garantire la miglior qualità di produzione. Dall’Italia arrivano segnali positivi, abbiamo da poco concluso un importante progetto per Chiorino; questa collaborazione con l’azienda biellese ci ha portato inoltre a sviluppare ulteriormente alcune delle nostre tecnologie applicate alla calandratura della gomma, incrementando ulteriormente il know-how nel settore.

2.

Le novità sono sempre tante e ricche. Per il 2017 saranno soprattutto su nuovi design delle calandre e su nuove tecnologie, specialmente per il settore gomma. Il 2016 è stato per noi un anno ricco di fiere in cui, oltre a stabilire nuovi contatti, abbiamo anche avuto l’occasione di rafforzare partnership già esistenti. Il 2017, meno denso di impegni fieristici, è il momento per raccogliere i frutti della semina delle scorse fiere. Rimaniamo comunque impegnati a livello fieristico fuori dall’Europa, sia per quanto riguarda il settore gomma che il settore plastica. Proprio il mese di marzo ci ha visti impegnati nello stesso periodo in due manifestazioni, una in Europa e una in Estremo Oriente.

3.

Già da tempo le nostre macchine e le nostre linee sono progettate per garantire la massima produttività con il minor consumo energetico possibile, grazie anche alla possibilità di rigenerare energia in rete, mantenendo un fattore di distorsione armonica in corrente al di sotto dei limiti standard. Questo permette agli utilizzatori di risparmiare innalzando i fattori produttivi.

fornitore al consumatore (Horizontal/Vertical Integration); la comunicazione multidirezionale tra processi produttivi e prodotti (Industrial Internet); la gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti (Cloud); la cybersecurity; l’analisi di un’ampia base dati per ottimizzare prodotti a processi produttivi (Big data). Ovviamente non tutte le tecnologie sono di interesse per le nostre soluzioni e per ogni singolo progetto bisogna, insieme al cliente, applicare la soluzione più adeguata alle esigenze per meglio usufruire dei vantaggi applicativi. I vantaggi sono, come ho menzionato sopra, la possibilità di avere una macchina “intelligente” in grado di elaborare i Big data o il monitoraggio tramite la sensoristica applicata per facilitare la manutenzione. Come ogni novità anche l’industry 4.0 porta con sé tanta utilità, un po’ di moda e qualche fattore negativo. L’utilità è quella di avere una macchina in grado di generare un’autodiagnosi per intervenire preventivamente con la manutenzione, evitare fermi macchina e utilizzare le macchine sempre alle massime prestazioni; la moda è rappresentata certamente dalla realtà aumentata, qualcosa di ben distante da una seria progettazione, soprattutto per macchine/linee complesse come le nostre, ma che punta a fare presa su un “pubblico” inesperto, per lo più non clienti, mentre sembra essere interessante, con assistenza a distanza, per guidare il cliente durante le operazioni di manutenzione. Il fattore negativo, invece, stando a recenti ricerche, potrebbe essere una diminuzione dell’occupazione. Infatti, secondo i ricercatori di Bruegel, influente think-tank di Bruxelles, è stato calcolato che tra il 45 e il 60 per cento della forza lavoro europea rischia, nel corso dei prossimi decenni, di essere sostituita da robot governati da sofisticati algoritmi. Certo, sarà difficile spiegare ai titolari delle professioni la quarta rivoluzione produttiva, dopo quelle del motore a vapore, dell’elettricità e delle forme di automazione introdotte negli anni Settanta.

4.

La manutenzione di una sala mescole dovrebbe essere uno dei fattori che rientra in una programmazione aziendale a scadenza fissa. Oggi si parla molto di Industry 4.0 o di quarta rivoluzione industriale; qui uno dei fattori dominanti è proprio la possibilità di rendere la macchina “intelligente” e in grado di gestire una serie di dati in autonomia, per esempio per la manutenzione, con la possibilità di avvisare quando è necessario sostituire un pezzo della macchina o di indicare il tipo di intervente da eseguire. Sicuramente un aiuto in più nella gestione degli impianti.

5.

La manovra del Governo è volta al progresso, ad aiutare il paese e gli imprenditori a tornare a investire dopo un lungo periodo di austerità. Le tecnologie abilitanti rispetto alle quali il Governo si propone di intervenire sono raggruppabili in otto aree: i robot collaborativi interconnessi e rapidamente programmabili (Advanced Manufacturing Solutions); le stampanti in 3D connesse a software di sviluppo digitali (Additive Manufacturing); la realtà aumentata a supporto dei processi produttivi (Augmented Reality); la simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi (Simulation); l’integrazione delle informazioni lungo la catena del valore dal

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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Abbiamo sviluppato evoluzioni delle nostre soluzioni per estendere l’automazione a lavorazioni di “fine linea”, finora penalizzate da eccessivi scarti

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Rubber Trade Sergio Bracaletti Titolare

1.

Anche questa prima frazione dell’anno in corso conferma fortunatamente l’interesse dei maggiori trasformatori della gomma verso le soluzioni da noi proposte per la fase finale del confezionamento e stoccaggio delle mescole. Abbiamo in corso di approntamento alcuni interessanti impianti, acquistati da primarie aziende italiane per loro ampliamenti sia in Italia che presso loro insediamenti all’estero, come anche da trasformatori esteri, di importanza mondiale, che tra le soluzioni presentate dal mercato hanno scelto le nostre



Macchinari per il compounding

FOCUS per la loro alta produttività e affidabilità. Quindi, per quanto ci attiene, possiamo sicuramente affermare che il settore è assolutamente vivo e intraprendente.

2.

Avendo scelto di orientare la nostra produzione alle più svariate esigenze delle aziende trasformatrici nostre clienti, abbiamo continue evoluzioni delle attrezzature realizzate, sempre più ricche di avanzamenti tecnologici che hanno il fine di estendere l’automazione, e quindi una maggiore competitività e conseguente remunerazione, a lavorazioni di ” fine linea”, fino ad ora penalizzate da un eccessivo impiego di mano d’opera e da alte percentuali di scarti. Per questo ci avvaliamo di sistemi in rete per informazione mirata e riservata, al fine di aggiornare i nostri potenziali clienti sulle diverse possibilità esistenti per le loro particolari esigenze.

3.

È proprio questo l’ oggetto delle nostre ricerche e la guida seguita nelle nostre realizzazioni; l’assoluto convincimento che l’innovazione, indispensabile per il successo, non debba essere a prescindere, ma debba sempre avere, come obiettivo primario, l’assoluta affidabilità e facilità di impiego. Le nuove realizzazioni non devono provocare fermi di produzione o, ancor peggio, motivi di contestazioni da parte dell’utilizzatore finale delle mescole con esse lavorate. Il nostro ufficio tecnico è costantemente alla ricerca di componenti di totale affidabilità e lunga durata, sempre vigilando sul rapporto qualità/prezzo, per consentirci di fornire ai nostri clienti mezzi di produzione totalmente affidabili.

4.

Oltre a fornire ai nostri clienti la documentazione più completa per il corretto utilizzo delle macchine fornite, diamo loro indicazioni di quei pochi componenti maggiormente a rischio di usura, perché possano immagazzinarne almeno un esemplare per una eventuale immediata sostituzione. Inoltre il nostro ufficio tecnico garantisce assistenza telefonica immediata con eventuali rapidi interventi per ovviare a improbabili arresti di produzione.

OGNI GIORNO NEWS E AGGIORNAMENTI

NOTIZIE SU: AZIENDE, MATERIALI, PRODOTTI, TECNOLOGIE E MERCATI

Le nostre domande 1. Dal vostro punto di vista come sta andando il mercato relativo al vostro settore in questo primo scorcio del 2017? In particolare quali segnali provengono dall’Italia? 2. Il 2017 è un anno meno fitto di eventi fieristici dedicati all’industria della gomma, perlomeno per quanto riguarda l’Europa. Avete comunque in programma novità di prodotto o nelle vostre proposte che ritenete importante segnalare ai vostri potenziali clienti? 3. Stiamo assistendo a un vertiginoso aumento del prezzo delle materie prime che, stando alle prime analisi, non è episodico ma strutturale. Questo vuol dire che i costi delle mescole subiranno un aumento e che la competizione tra i compounder si giocherà sempre di più sulle economie che sarà possibile realizzare in sala mescole. Di fronte a questa constatazione scaturisce una duplice domanda. Innanzi tutto, che cosa state facendo voi per rendere più efficienti le macchine che producete? 4. In secondo luogo, visto che il vostro è sempre più un ruolo di consulenza verso l’utilizzatore finale che di pura e semplice C vendita di una soluzione, quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi deve gestire o rinnovare M una sala mescole? Per esempio, ci sono strategie per gestire la manutenzione o le parti di ricambio Y in modo più efficiente? CM 5. Il governo ha varato una serie di provvedimenti intesi a spingere MY le aziende a investire per rinnovare i propri parchi macchine in un’ottica Industry 4.0. Ritenete che queste misure possano essere CY di interesse anche per le vostre soluzioni? In questo caso quali CMY vantaggi vedete per i vostri clienti?

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Le iniziative di supporto fiscale per investimenti compor tanti innovazione tecnologica e sviluppo produttivo, sicuramente agevolano gli imprenditori nella loro “lotta” con competitori esteri che possono contare su costi inferiori di gestione e carichi fiscali di gran lunga inferiori ai nostri. Sicuramente l’occasione deve essere colta tempestivamente per porsi ancora più facilmente nella posizione di preminenza che l’imprenditoria italiana certamente merita.

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Dalle Aziende

G10: generazione intelligente di Giuseppe Cantalupo

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EP nasce nel 1907 ad opera del francese Robert Esnault Pelterie, un pioniere dell’aviazione, e la sigla, derivata dal nome del fondatore, inizialmente indica un modello di aeroplano. Poi, la società sposta la sua attenzione dal settore aeronautico al metallurgico, ma ben presto coglie l’importanza sempre crescente che nel periodo post-bellico vanno assumendo i polimeri, quelli elastomerici in particolare, e decide di specializzarsi nella tecnologia dello stampaggio a iniezione di questi materiali. Incomincia col produrre macchine per lo stampaggio a iniezione della plastica - è del 1948 la prima pressa per questo settore - , ma poi si orienta decisamente verso la costruzione di macchine per la gomma. È il 1961, e dopo appena tre anni la società è già in grado di presentare sul mercato la sua prima serie di macchine verticali per lo stampaggio a iniezione di polimeri elastomerici. È il successo. E i miglioramenti che si susseguono negli anni successivi con sempre nuovi modelli consolidano l’immagine del produttore francese sui mercati come leader internazionale nella costruzione di presse per la gomma sia verticali che orizzontali.

A destra, la V710, la prima pressa della generazione G10 di REP. È disponibile con quattro volumi di iniezione: 2.000, 5.000, 8.500 e 11.000 cm3. La pressione di iniezione varia da 1.500 a 3.000 bar. Nella pagina a fianco, la pressa verticale V410, anch’essa parte della generazione G10 e la pressa verticale V510. 36

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

REP, società francese con sede a Lyon-Corbas, produce presse per lo stampaggio a iniezione della gomma da circa sessant’anni. Attraverso miglioramenti continui, ottimizzazioni e innovazioni tecnologiche, frutto di anni di studi e di ricerche, la società è arrivata alla decima generazione di presse. Una generazione “intelligente”, in linea con la rivoluzione Industry 4.0


Stampaggio a iniezione Successo innovativo «Oggi REP è presente nei cinque continenti con oltre 12.000 presse installate in 57 paesi del mondo - dichiara con soddisfazione Roberto Sandrone, direttore generale di REP Italiana, con sede a Druento, Torino - e, attraverso tutta una serie di ottimizzazioni e innovazioni tecnologiche, le sue macchine sono giunte, di generazione in generazione, alla decima. Segno inconfutabile del successo che hanno sempre riscosso sui mercati». G10 rappresenta una linea di macchine specificamente progettate per distinguersi dalle altre. Sono macchine capaci di prestazioni senza compromessi, in grado di soddisfare ogni esigenza dei cicli di stampaggio e di ottimizzare ogni aspetto tecnico delle prestazioni in entrambe le configurazioni, verticale e orizzontale. Macchine, in altre parole, capaci di soddisfare le richieste di oggi in previsione dell’evoluzione di domani.

Intelligenza, eleganza ed efficienza Robustezza potenziata, tecnologia intelligente, ergonomia ottimizzata, nuova estetica funzionale. Sono gli aspetti fondamentali di queste presse, il cui punto di forza risiede nella tecnologia all’avanguardia che ne è alla base. È la tecnologia “smart”, anzi, “infinitely smart”, come la definisce REP: intelligente senza tema di confronto. Le caratteristiche che contraddistinguono le macchine della linea G10 si articolano in un folto universo di innovazioni e dettagli migliorativi che investono tutte le funzioni coinvolte nel processo dello stampaggio a iniezione. L’unità di iniezione, per esempio, garantisce da sempre un ottimo trattamento

di ogni tipo di mescola e spiega da sola il successo che le macchine REP hanno sempre avuto sui mercati: è “un principio collaudato”, dichiara la casa francese, che assicura una produzione impeccabile di pezzi stampati grazie al preciso controllo della temperatura, al perfetto controllo del dosaggio, che evita le perdite di mescola e la sbavatura degli articoli, alla riduzione dei vincoli del flusso di mescola, che evita l’alterazione e il ristagno dei compound. La configurazione a tre tempi del gruppo di chiusura rappresenta una soluzione compatta altamente affidabile che apporta anche numerosi vantaggi tecnici ed economici come, per citare i principali, una notevole corsa di apertura anche con stampi di grande spessore, una manutenzione molto ridotta, e quindi più economica e anche più veloce grazie al più basso numero di vincoli meccanici, una maggiore stabilità della pressa con conseguente maggiore garanzia di qualità ottimale delle stampate. Con le macchine della G9 l’unità di chiusura arrivava fino a 8.000 kN, adesso si è spostata verso l’alto, arrivando fino a 10.000 kN nella serie delle verticali: una possibilità offerta allo stampatore di maggiori prestazioni senza, peraltro, nessun aumento dei prezzi. La gamma delle presse verticali, quindi, comprende ora i modelli V19, V29, V39, V410, V510, V710, V810 e V910, con forze di chiusura, rispettivamente, di 400, 500, 1.100, 1.600, 3.050, 5.100, 8.200 e 10.200 kN, e volumi di iniezione che vanno da 125 a 11.000 cm3 a seconda del modello e possono anche essere diversi nell’ambito di uno stesso modello. La V710, per esempio, che è stata la prima pressa della generazione G10 e ha tracciato la strada per le altre, è disponibile con quattro volumi di iniezione: 2.000, 5.000, 8.500 e 11.000 cm3. La pressione di iniezione varia da 1.500 a 3.000 bar. Le presse orizzontali (H49 e H59) sono dotate di una forza di chiusura di 1.950 e 3.100 kN e di una capacità di iniezione da 1.000 a 2.000 cm3. Ultima nata in configurazione G10 è una gamma di presse denominata “Core”, che presenta tre modelli identici a quelli dell’alta gamma denominata “Extended”, ma con qualche limitazione per quel che riguarda l’estensione di alcune opzioni (che non sono previste). Si tratta, comunque, solamente di opzioni che riguardaL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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Dalle Aziende

La gamma Core, composta dai modelli V410 (nella foto), V510 e V710, è caratterizzata da un design semplificato, funzioni base e un costo inferiore rispetto ai modelli della gamma Extended.

Una V510 in configurazione per lo stampaggio bimateriale, che può essere effettuato simultaneamente o in fasi successive.

no i sistemi di scarico automatico esterni. Queste macchine sono la V410, la V510 e la V710. Conservano le stesse caratteristiche delle corrispondenti “Extended”. Solo il design esterno è più semplificato, ma prestazioni e qualità sono le stesse. Ovviamente, questa gamma viene presentata con un listino prezzi decisamente più basso della gamma “Extended”. Un dettaglio tecnico importante: tutte le macchine REP della decima generazione sono caratterizzate da una grande facilità di rimozione dei pezzi stampati. L’attenzione all’ergonomia Importanti punti di forza di queste macchine sono, tra gli altri, la semplicità costruttiva e la facilità d’uso, non disgiunte da una grande versatilità. Una caratteristica, questa, certamente non di poco conto, perché consente allo stampatore di far fronte in breve tempo sia ad esigenze produttive diverse che ad esigenze di manutenzione. Un ruolo decisivo, in questo contesto, lo svolge l’ergonomia delle presse REP, alla quale il costruttore francese ha dedicato grande attenzione nel dar vita alla decima generazione delle sue macchine, che si distinguono anche per il nuovo design che ne migliora l’estetica. Molte le novità che caratterizzano la linea G10. Ne indichiamo le principali: migliorata l’accessibilità anche grazie al minor ingombro a terra, abbassati e portati ad altezza d’uomo il piano di lavoro e l’ingresso della trafila per l’alimentazione della mescola, notevolmente migliorata la visibilità all’interno dell’area stampo mediante ampie finestrature. Degno di rilievo, in particolare, il miglioramento dell’interazione uomo-macchina (IUM) attraverso l’inserimento di un pannello luminoso a cinque colori che segnala all’operatore lo stato della pressa. Importante anche l’adozione di una nuova interfaccia multi-attività, ossia di un nuovo terminale di dialogo con l’operatore di tipo intelligente, dotato di schermo tattile da 21,5 pollici intuitivo e facile da usare, che attraverso la consultazione simultanea di due pagine a video consente la programmazione delle impostazioni di processo e il monitoraggio di una regolazione.

Tecnologie che aiutano Tutte le macchine G10 sfruttano tecnologie “smart” integrate che si traducono in 38

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017


Stampaggio a iniezione A sinistra, una schermata della REP Net App per il controllo dei parametri di produzione. Sotto, la schermata generale della REP Net App che consente di vedere a colpo d’occhio tutte le macchine installate e accedere ai parametri di ciascuna.

il pacchetto eco-energetico Eco Pack col quale sono equipaggiate le presse REP della nuova generazione e che adotta tre soluzioni che consentono di ridurre notevolmente i consumi. La prima consiste nell’ottimizzazione dell’isolamento tra la traversa superiore e quella inferiore rispetto ai piani di riscaldo che permette di risparmiare fino al 16% di energia nel riscaldamento degli stampi; la seconda, nel miglioramento dell’isolamento termico del gruppo di iniezione mediante l’aggiunta di una serie di collari isolanti sul gruppo stesso che consente una riduzione del 15% dei consumi energetici per il riscaldamento dell’unità di iniezione per la preparazione della mescola; la terza è rappresentata dall’utilizzo di una nuova servopompa composta da un servomotore comandato da un variatore e da una pompa a portata fissa che consente di ridurre del 40% il consumo energetico per la parte idraulica. L’aspetto importante di questa soluzione è che la potenza che essa rende disponibile consente l’iniezione e altri movimenti di alta portata in maniera molto rapida, migliorando moltissimo le prestazioni in velocità della pressa.

La G10 e il REP Pack 4.0

una maggiore efficienza di rendimento e offrono agli stampatori numerosi e consistenti vantaggi sul piano economico e su quello ecologico. Ogni pressa della nuova linea, per esempio, è dotata, per la prima volta, di un software di manutenzione predittiva: la macchina emette segnali che avvisano l’operatore dell’usura dei componenti e, quindi, della necessità dei relativi interventi di manutenzione preventiva. Un altro perfezionamento tecnologico apportato alla nuova generazione è l’auto-tuning, che garantisce l’applicazione

automatica di un’impostazione ottimizzata della velocità di stampaggio. Particolarmente importante, inoltre, ai fini della diagnosi remota e dell’assistenza per la manutenzione è la dotazione delle macchine REP di un modem 3G, che consente il collegamento remoto col costruttore senza dover passare necessariamente per la rete interna del cliente.

L’Eco Pack per risparmiare Non mancano, nella linea G10, accorgimenti e nuove soluzioni che guardano all’economia e all’ecologia. Costituiscono

In periodo di quarta rivoluzione industriale la decima generazione di presse REP nasce col preciso obiettivo dell’integrazione nella “smart factory”, nella fabbrica intelligente, cioè, nella quale macchine e impianti dialogano tra loro grazie ai sistemi informatici per migliorare le condizioni di lavoro e innalzare la produttività e il livello qualitativo della produzione. È il nuovo sistema di lavoro prodotto dalle nuove tecnologie che regolano i moderni processi industriali. E il costruttore francese ne ha raccolto e organizzato l’operatività nel REP Pack 4.0: una serie di undici moduli che permettono di monitorare in tempo reale una molteplicità di funzioni quali, per citarne solo alcune tra le principali, la modellazione della fabbriL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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Dalle Aziende

A sinistra, il WattMeter tiene d’occhio momento per momento i consumi delle singole macchine e li registra. Sotto il software CostAdvisor, un aiuto per capire i costi di produzione di ciascun prodotto.

ca, la centralizzazione delle regolazioni, i calcoli di produttività, l’analisi statistica dei processi. È per questo motivo che con REP Pack 4.0 le presse della decima generazione sono “ infinitely smarter”, come le definisce la casa di Lyon-Corbas, cioè ancora più intelligenti e competitive.

Previsto tutto nei moduli REP Net 4.0 è il più importante dei moduli che costituiscono il Pack 4.0. Si integra nell’Industria 4.0 e provvede al controllo, alla supervisione e al coordinamento delle varie fasi del processo, monitora l’utilizzo delle presse per coordinarne l’impegno e la disponibilità, controlla in tempo reale la qualità della produzione, centralizza le regolazioni degli stampi, assicura 40

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

il controllo del piano di produzione, garantisce la tracciabilità di cicli macchina attraverso lo Statistical Process Control (CSP) ed è in grado di collegare le presse tra loro e col sistema dati centralizzato. Ma molte altre ancora sono le funzioni di questo software che, tra l’altro, è anche compatibile con le precedenti generazioni di presse G6, G7, G8 e G9. Il modulo REP Net App permette di controllare ed essere informati in tempo reale sulla situazione nel reparto di produzione, mentre REP Viewer 4G consente la connessione remota allo schermo della pressa, l’avviamento dell’interfaccia uomo-macchina e l’aggiornamento dei software tramite TeamViewer. REP Tag, il lettore dei codici a barre e dei

codici QR, ha il compito di garantire l’utilizzo della mescola corretta e provvede anche a salvare il numero di lotto o il codice operatore sul ciclo REP Net 4.0. Mediante il protocollo Euromap 67, invece, il modulo REP HandShake collega la pressa a un sistema automatizzato di interscambio dati tra la pressa e i software aziendali. Il pacchetto di software della società francese prevede anche la rilevazione del consumo istantaneo delle presse. È il compito di REP WattMeter, che non solo misura il consumo, ma lo registra anche per ciclo, per pezzo, per ora e per giorno o per produzione; la tracciabilità è in collegamento con REP Net 4.0. Interessante e prezioso il software REP CostAdvisor, che permette di calcolare il costo di produzione per singolo prodotto simulando diversi scenari in modo da fornire informazioni più accurate ai fini della scelta della soluzione migliore. Altrettanto utile è il REP Predict: il sistema che, attraverso il controllo dei parametri interni della pressa, le informazioni sul tasso di utilizzo dei componenti e il rilevamento degli stati di usura, stima la manutenzione preventiva mirata. Il REP Sequence consente all’utente di impostare la programmazione libera di cicli specifici. Grazie al modulo REP PressDoc, l’operatore può consultare direttamente sull’interfaccia i manuali della pressa. Il REP ProdDoc, invece, rende disponibile e consultabile sull’interfaccia della macchina la documentazione in formato pdf relativa ad ogni stampo (istruzioni per la postazione, disegno e foto dello stampo, procedura per il montaggio, eccetera). Tutta la documentazione relativa allo stampo può essere trasferita tramite REP Net 4.0 oppure tramite una chiavetta USB. G10 e REP Pack 4.0, quindi, sempre insieme. Un esempio di simbiosi perfetta progettata e realizzata dal costruttore francese di presse per lo stampaggio a iniezione della gomma per offrire ai clienti macchine e servizi di alto livello in termini di qualità, efficienza e tecnologia. 



Dalle Aziende

Cinquant’anni e non sentirli di Gian Paolo Brembati

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el dicembre 2014 avevamo incontrato Giorgio Bolis, amministratore delegato e direttore generale di Der-Gom, insieme al suo collaboratore Renato Cerchiaro: argomento dell’incontro era stato il rinnovamento dell’azienda, che era incominciato nel 2012 e si stava allora realizzando nelle sue varie fasi. Quest’anno siamo tornati nell’azienda di Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco, e abbiamo incontrato di nuovo Bolis e Cerchiaro, in occasione dell’anniversario del cinquantesimo anno di vita dell’azienda, per rivivere con loro il passato di Der-Gom e ripercorrerne le tappe più importanti, e per fare il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive future.

Una storia complessa Der-Gom fu fondata nel 1967 a Civate (Lecco) e nacque quasi come una scommessa fatta da un giovane intraprendente, Luigi Oppizzi, che insieme alla famiglia Bolis incominciò a produrre e commercializzare articoli in gomma, allestendo una sala mescole e attrezzandosi con alcune presse per lo stampaggio. A causa di alcune difficoltà di mercato, l’azienda abbandonò dopo pochi anni l’idea degli articoli finiti e, a partire dal 1974, si concentrò su quello

Giorgio Bolis, amministratore delegato di Der-Gom e, a destra, Renato Cerchiaro, Organization Manager dell’azienda. 42

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Dal 1967, anno in cui l’azienda fu fondata, Der-Gom ha compiuto una lunga strada. Ha cambiato strategia, abbandonando la produzione di articoli finiti, spostato la sede a Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco, superato la crisi del 2008 che ha comportato scelte difficili. Ora un’ulteriore svolta, che ha comportato anche il rinnovamento dei macchinari e l’inserimento di giovani laureati nell’organico, pone l’azienda nella posizione di guardare con fiducia al futuro


Compounding Il grafico a fianco mostra la crescita percentuale del fatturato di Der-Gom negli ultimi anni rispetto al 2012, anno in cui il business per l’azienda è tornato a crescere. In basso, la nuova linea di batch-off installata di recente in azienda.

che il mercato della gomma di quegli anni incominciava a chiedere con sempre maggiore insistenza, ossia la produzione di mescole conto terzi. Focalizzandosi su questa produzione, DerGom incominciò a specializzarsi in tut-

te le fasi del processo, dallo studio alla produzione e commercializzazione delle mescole, riuscendo ad essere tra le prime aziende a sfruttare il momento della crescita di questa attività, in tempi che oggi si potrebbero definire pio-

nieristici rispetto all’attuale situazione di mercato. Forse anche a causa della sua ubicazione l’azienda non riuscì a realizzare pienamente i progetti di sviluppo previsti e così, nella seconda metà degli anni Ottanta, Luigi Oppizzi decise, insieme agli altri soci, di investire in un nuovo sito produttivo. Finalmente, nei primi anni Novanta lo stabilimento fu trasferito a Garbagnate Monastero (Lecco) dove, grazie ai nuovi impianti, che permisero di raddoppiare la capacità produttiva, si cercarono nuovi mercati e nuovi clienti. In quel periodo la collaborazione col gruppo Pirelli assicurò un lavoro costante, che portò all’azienda tecnologia ed esperienza, facendola crescere con lo sviluppo di competenze importanti nell’ambito dei prodotti estrusi, nell’articolo tecnico, in particolare nello stampaggio, nei settori degli elettrodomestici e della calzatura. Nel corso degli anni Der-Gom spaziò in tanti campi applicativi, con l’acquisizione di esperienze diverse che si rivelarono tutte utili successivamente e che ancora oggi ritornano talvolta d’attualità. «Nel corso degli anni – commenta Giorgio Bolis – abbiamo lavorato un po’ tutti i polimeri. Purtroppo la crisi del 2008 lasciò il segno e Der-Gom perse alcuni importanti clienti e fu costretta a ridimensionare sia il personale che la capacità produttiva. «Ci sono momenti nella vita di una azienda in cui l’unica cosa che conta è resistere e sopravvivere, per poter esserci ancora quando la tempesta è passata», ci spiega Bolis. «Fu come addormentarsi in letargo per alcuni anni ma poi, passato il brutto momento contingente, nel 2012 l’azienda ripartì, anche grazie all’impulso di Cerchiaro, che senz’altro ha portato con sé un entusiasmo contagioso e fondamentale per iniziare un rinnovamento che ha investito ogni aspetto della Der-Gom».

Strategie di rinnovamento Il presente dell’azienda si è concretizzato negli ultimi cinque anni in cui, L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

43


Dalle Aziende

petitivi, stimolando inoltre comportamenti proattivi all’interno della nostra organizzazione».

Puntare sui giovani

sulla scorta di un’accurata diagnosi («Non può esserci la cura giusta – dice Renato Cerchiaro – senza la giusta diagnosi») è ripartita nel segno del rinnovamento. «Qualunque impresa – dice Cerchiaro – opera all’interno di sistemi competitivi costituiti da clienti, fornitori e concorrenti, e deve definire il proprio ruolo attraverso l’offerta di un “sistema prodotto” vantaggioso rispetto a quello della concorrenza. Possiamo dire, senza ombra di vergogna, che la situazione di Der-Gom fino a cinque anni fa era quella di un’azienda fragile e vulnerabile rispetto all’offerta data al mercato da altre società del settore. Tuttavia l’aver focalizzato l’attenzione sulle reali esigenze del mercato 44

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

ci ha fatto capire che esistevano ancora bisogni e necessità da soddisfare e che c’erano ulteriori spazi di crescita in alcuni segmenti. In effetti la domanda del mercato non si presenta omogenea, bensì eterogenea, e di conseguenza ci siamo organizzati affinché la segmentazione della domanda diventasse per Der-Gom un vantaggio competitivo attraverso il rapporto risultati/ risorse. La sensibilità dell’azienda si è indirizzata a cogliere i mutamenti della domanda per arrivare ad un adattamento sistematico dell’offerta. Questo ci ha consentito, e ci consente tuttora, di misurarci con le opportunità offerte dal mercato e ci spinge a cercare costantemente i possibili vantaggi com-

Il tutto non senza una severa analisi e una necessaria autocritica su quanto era stato fatto fino ad allora. «Prima di iniziare il rinnovamento – interviene Giorgio Bolis – la domanda che ci siamo posti è stata molto semplice: siamo capaci di fare mescole? La passione è stata davvero il carburante che ci ha fatto ripartire, ma sulla base di una realistica valutazione delle nostre capacità e di un’analisi degli impianti produttivi e della forza lavorativa per soddisfare le attuali richieste del mercato. Una volta verificata la potenzialità di mezzi e competenze abbiamo ricominciato ad investire su impianti e personale. Abbiamo così inserito parecchie persone giovani, motivate e capaci, che a distanza di qualche anno incominciano a dare buoni risultati: questa politica di cambiamento ha riguardato produzione, laboratorio e logistica, con un rinnovamento del personale che ha coinvolto circa il 50% di quello esistente, portando il numero dei dipendenti oltre le 30 unità». La presenza di giovani laureati, che si affiancano al personale più anziano e ai consulenti, riesce a garantire così all’azienda una sinergia importante di competenze e di esperienze che si accompagnano all’innovazione tecnologica. «Oggi – dice Bolis – nel reparto produttivo, grazie anche all’aumento degli spazi disponibili, abbiamo aggiunto alla esistente linea di mescolazione una nuova, gemella per quanto concerne mescolatore interno (entrambi da 160 litri) e attrezzature, con l’eccezione del nuovo e moderno batch-off. Queste due linee sono dedicate alla produzione di mescole nere e colorate rispettivamente, mentre nel corso di quest’anno sarà messa in funzione anche una piccola linea con mescolatore da 30 litri, molto versatile per prodotti speciali e campionature».

L’offerta al mercato e il futuro Con le attuali due linee di mescolazione, completate a breve da quella per prodotti speciali e campionature, Der-Gom è in grado di garantire ai suoi clienti la fornitura di mescole, idonee agli utilizzi previsti e a loro eventuali sviluppi in base alle richieste degli utilizzatori dei


Compounding Macchinari “storici” di Der-Gom. Nella pagina a fianco, alcuni esempi di mescole prodotte dall’azienda di Garbagnate Monastero.

manufatti prodotti. Questa offerta comprende studi e progettazione di nuove formulazioni, prove di caratterizzazione in laboratorio, campioni di mescole di laboratorio e campionature industriali. I polimeri utilizzati dall’azienda comprendono praticamente tutte le famiglie a disposizione, con particolare attenzione alle mescole in gomma naturale, gomma butilica, gomma nitrilica e policloroprene. Le mescole vengono fornite ai clienti nella forma fisica più adatta alle esigenze del loro processo produttivo e, cioé: • festoni e placche pretagliate con o senza antiadesivo, • strisce continue per estrusione e stampaggio a iniezione, • spezzoni pretagliati a misura, • bobine ed eventuali altre forme in diverse misure e dimensioni, con l’ulteriore possibilità di fornire mescole filtrate. I settori merceologici affrontati sono molteplici e vanno dall’automobile alla ferrovia, dal militare all’elettrodomestico, dall’industriale in generale a qualunque altra applicazione richiesta dal mercato, compresi i cavi elettrici. La conseguenza del rinnovamento complessivo dell’azienda è che la crescita ottenuta nel 2016 ha registrato un aumento delle mescole prodotte superiore del 30% rispetto al 2012, con la prospettiva di arrivare al 50% in un futuro non lontano. L’ottenimento, nel 2015, della certificazione Sistema di gestione ISO 9001-2008 costituisce per il mercato un’ulteriore garanzia della qualità della Der-Gom e della sua produzione. Con una pubblicità che testimonia il rilancio della sua immagine, con il rifacimento del sito internet, che offre a chi lo consulta un’esauriente panoramica su polimeri e loro caratteristiche, con la partecipazione mirata a specifiche fiere di settore, DerGom ora ha gli strumenti per affrontare il futuro con la certezza di essere in grado di soddisfare i clienti del mercato domestico ed estero, offrendo mescole di qualità e di alto contenuto tecnico.  L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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Dalle Aziende

Tubi di calore e isolamento dei piani per migliorare lo stampaggio di Gian Paolo Brembati

D

a trent’anni la For Lab Italia di Bergamo distribuisce strumenti per laboratorio e controllo qualità alle aziende della gomma, a cui ha offerto negli ultimi anni anche prodotti e servizi nell’ambito della pulizia tecnica (technical cleanliness VDA 19, ISO 16232). Mantenendosi sempre in stretto contatto con le numerose aziende del distretto del Sebino, che operano nel settore dello stampaggio gomma, For Lab Italia è oggi in grado di proporre ai suoi clienti un binomio sinergico di attrezzature, che riguardano riscaldamento e isolamento dei piani pressa, sia per macchine a iniezione che a compressione. In occasione dell’acquisto di una nuova pressa o di ricondizionamento di una vecchia pressa, di solito si presta molta attenzione alla pressione di chiusura, alla dimensione degli stampi, alla gestione PLC (Programmable Logic Controller = Controllore Logico Programmabile), ma si tende a trascurare altri aspetti del processo, quali riscaldamento e isolamento, considerandoli forse ininfluenti sulla ottimizzazione dello stampaggio. «Sono invece proprio questi due fattori - spiega Dario Locatelli, titolare di For Lab Italia - che possono migliorare notevolmente l’efficacia del processo produttivo, assicurando l’omogeneità della temperatura sul piano di riscaldo e l’isolamento dei piani pressa idoneo a sopportare temperature e pressioni della chiusu-

46

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Quando si ragiona su come migliorare il processo di stampaggio a iniezione, difficilmente si ragiona della qualità dei piani pressa, della omogeneità della temperatura sui piani di riscaldo e degli elementi isolanti adatti a sopportare temperature e pressioni elevate. Queste variabili variabili giocano però un ruolo importante nell’economia dell’intero processo produttivo. Ecco due soluzioni che tengono in conto questi aspetti, sviluppate dalla società canadese Acrolab e commercializzate in Italia da ForLab

ra, che tendono a diventare sempre più alte. Bisogna anche tener conto del fatto che sul mercato si sta diffondendo sempre di più l’utilizzo di mescole ad alte prestazioni, confezionate con polimeri che richiedono una maggiore attenzione nello stampaggio, con una scelta accurata dei tempi di vulcanizzazione e una perfetta impostazione della temperatura dello stampo».

La tecnologia Heat Pipe Un tubo di calore (heat pipe) è un cilindro cavo chiuso di rame termoconduttore, che contiene una piccola quantità di fluido con la funzione di trasferire calore da un’estremità (calda) all’altra (fredda) per mezzo dell’evaporazione e condensazione del fluido stesso. La tecnologia che utilizza i tubi di calore trova applicazione in svariati settori industriali, dal raffred-


Stampaggio

damento dei circuiti di potenza dei computer al controllo termico dei satelliti, ed è stato impiegato dalla società canadese Acrolab per le sue famiglie di superconduttori termici Isobar® e di piastre Isoplatens®. La figura 1 illustra il funzionamento

di un tubo di calore Isobar®, che ha la capacità di trasferire grandi quantità di calore ad alta velocità, sia in applicazioni di riscaldamento che di raffreddamento. In una prova comparativa tra un conduttore ad anima di acciaio solido e

Schema di funzionamento del tubo di calore (Heat Pipe) secondo la tecnologia Isobar® di Acrolab.

La differenza tra un’anima piena e un’anima attrezzata con un tubo di calore Isobar®.

Differenze nella distribuzione di calore tra un’anima piena e un’anima attrezzata con tubo di calore Isobar®.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

47


Dalle Aziende

Uniformità del piano di riscaldo con uno e due livelli di Isobar®.

Visione complessiva dello stampo in esercizio con piano di riscaldo Acrolab e isolante (spessore rosso).

un conduttore con Isobar®, la stabilità termica viene raggiunta dall’Isobar® in metà tempo con una resa termica del 40% più alta di quella dell’anima di acciaio solido. I tubi di calore Isobar® forniscono la linearità termica necessaria per raggiungere condizioni uniformi di stampaggio su tutte le superfici dello stampo, assicurando così lo stampaggio di pezzi complicati da cavità e sottosquadra. La struttura a reticolo su due livelli di tubi di calore del piano di riscaldo permette di ottenere una grande uniformità di distribuzione della temperatura dello stampo (foto in alto). Se si pensa che in un ciclo di stampaggio, composto da aper48

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Elementi isolanti dello stampo, realizzati da Acrolab, in rosso, insieme con la protezione in PTFE, che evita il contatto tra eventuali perdite d’olio della macchina.

tura, chiusura, riempimento e scarico pezzi, il riscaldamento rappresenta la voce più importante del consumo energetico, arrivando a una percentuale di circa il 70%, è facile arrivare alla conclusione che l’efficacia dell’utilizzo dei tubi di calore implica una diminuzione del consumo di energia di riscaldamento e, come conseguenza, un aumento della produttività, l’ottenimento di una maggiore uniformità dei pezzi stampati e, quindi, una migliore qualità del manufatto.

L’isolamento Un altro elemento importante per il processo di stampaggio è l’isolamento utilizzato per i piani pressa.

For Lab Italia è in grado di fornire varie tipologie di piani isolanti, che hanno le seguenti caratteristiche: • temperatura massima di esercizio - 250°C con picchi fino a 280°C • resistenza alla compressione - da 750 N/mm2 a 23°C fino a 500 N/mm 2 a 200°C • qualità dell’isolamento 0,12 W/mK Tutti i piani isolanti possono essere forniti secondo le specifiche dimensionali del cliente e con l’esclusiva caratteristica di un rivestimento in PTFE (elemento nero nella foto qui sopra a destra), che serve a proteggere l’isolante da eventuali dannose perdite d’olio della macchina. 



Dalle Aziende

Nanopolveri al microscopio

N

e avevamo già parlato nel numero 645, nell’articolo “Gli esperti della micronizzazione” di Gianpaolo Brembati (pag 48), ma ritorniamo sull’argomento della micronizzazione, il processo sviluppato da De Grandi, azienda di Tromello (Pavia), per illustrare più nel dettaglio che cosa avviene, a livello microscopico, nelle mescole trattate con speciali nanocariche. Nell’ottica di muoversi verso le nanopolveri, la De Grandi ha sviluppato un processo di lavorazione “top-down” per ottenere polveri con finezze dell’ordine dei nanometri. Tale processo è stato applicato in prima battuta all’ossido di zinco allo scopo di offrire un prodotto che possa esaltare i vantaggi delle nano-polveri, ma che elimini nel contempo la loro estrema volatilità, causa di gravissimi problemi ambientali prima e dopo l’inserimento nelle matrici alle quali sono destinate. L’ossido di zinco ottenuto, denominato commercialmente AT900, ha una granulometria rilevata tramite granulometro laser inferiore ai 3 micron (si veda la curva nella pagina a fianco), ma una volta disperso nel polimero le particelle hanno ordine di grandezza nanometriche. Le particelle stesse tornano a ricompattarsi in particelle micrometriche dopo la distruzione del polimero/matrice. Questo fatto elimina il pericolo di particelle in sospensione così fini da danneggiare in modo irreversibile i polmoni e l’apparato respiratorio in genere. In conclusione l’ossido di zinco AT900, 50

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Torniamo sulle cariche micronizzate, di cui abbiamo già parlato nel numero 645, per mostrarvi più nel dettaglio il particolare comportamento dell’AT900, ossido di zinco realizzato da De Grandi, che mostra una granulometria di dimensioni micrometriche ma si comporta come se avesse dimensioni nanometriche

L’immagine al microscopio mostra il confronto tra la granulometria di un ossido di zinco di riferimento (a sinistra) e l’ossido di zinco AT900 ottenuto da De Grandi con il suo processo di micronizzazione.

nonostante l’estrema finezza ottenuta dopo la dispersione nel polimero, ha una massa volumica superiore a tutti gli altri tipi di ossido di zinco, il che rende ragione di tutte le caratteristiche sopra evidenziate. Inoltre, l’altra fondamentale caratteri-

stica dell’ossido di zinco AT900 è il suo rivestimento che rende il prodotto perfettamente idrofobo. Questo aspetto, oltre a garantire grandi vantaggi nella resistenza all’umidità, è un fattore determinante in tutte quelle lavorazioni in cui si richiede una riduzione dell’e-


Nanocariche 100

1,65

AT 900 AT 820 micro GV Sigillo Verde

1,20

50

0,80

25

0,40

0,4

0,6

0,8

1,0

2

4

6

8

10

20

40

60

80

100

200

Distribuzione della densità q3*

Distribuzione cumulativa Q3%

75

0,00

Dimensione delle particelle/µm Il grafico indica come l’ossido di zinco AT 900, a fronte di una dimensione media delle particelle inferiore ai 3 µm, consenta di ottenere una distribuzione più uniforme nella matrice elastomerica rispetto ad altri due prodotti in commercio.

strazione dello zinco dal vulcanizzato. Lo stesso procedimento è stato applicato efficacemente anche al solfato di bario. In questo caso il processo è stato applicato principalmente per rendere idrofobo il prodotto in quanto il prodotto di partenza è già caratterizzato

da un’elevata finezza. Attualmente De Grandi ha iniziato a testare il prodotto idrofobo in sostituzione del prodotto standard in mescole di fluoroelastomeri al fine di eliminare l’assorbimento di umidità nella mescola e di migliorarne la dispersione nel polimero. 

ANNUARIO 2017 L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA GOMMA

250 pagine oltre 600 produttori di articoli in gomma più di 300 fornitori di macchine e materie prime centinaia di prodotti

www.industriagomma.it

EDIFIS


Dalle Aziende

L’appuntamento con automazione e Industry 4.0 è a SPS Italia S

ono aperte le registrazioni a SPS Italia 2017 per tutti coloro che vogliono visitare la fiera, in programma a Fiere di Parma dal 23 al 25 maggio prossimi. Per ottenere il biglietto d’ingresso basta seguire le indicazioni sul sito www.spsitalia.it. Intanto gli organizzatori di Messe Frankfurt Italia annunciano il dettaglio del programma dell’evento, i cui espositori crescono del 15% rispetto all’edizione 2016 e che, in questa settima edizione, si sviluppa su 4 padiglioni. Secondo Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia: «Gli auspici sono ottimi, la fiera infatti è cresciuta ancora. Complessivamente abbiamo in casa un +15% rispetto allo scorso anno. L’automazione industriale guarda a tutto il settore manifatturiero in modo trasversale. Certamente ci sono settori più dinamici e altri meno, ma ci aspettiamo che l’automazione nel suo complesso beneficerà di un nuovo incremento anche grazie all’impatto positivo che avranno gli investimenti in tecnologia grazie al Piano Calenda Industria 4.0». Ma SPS è anche un evento culturale, non solo una fiera, con eventi concentrati sia nei giorni dell’esposizione che lungo tutto l’arco dell’anno. Spiega il senso di questa attività Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia: «Nel corso dell’anno abbiamo organizzato appuntamenti itineranti, ad Ancona, Caserta e Torino, per creare un continuum con la manifestazione e diffondere una cultura 4.0 nazionale. Hanno partecipato importanti realtà italiane di diversi settori di provenienza e applicazione 52

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

Continua la crescita di SPS Italia di Parma, la fiera in programma dal 23 al 25 maggio organizzata da Messe Frankfurt Italia. È una rassegna importante sulle tecnologie più innovative per l’automazione industriale e l’Industry 4.0, che possono interessare anche le imprese del settore gomma. L’ingresso è gratuito per gli operatori previa registrazione

delle tecnologie che hanno riconosciuto l’importanza dell’attività di informazione, formazione e assistenza alle PMI. Anche per l’anno 2107/2018 è previsto un tour per andare a toccare i principali distretti industriali italiani».

Padiglione 4 Nel Padiglione 4 troveremo la seconda edizione del progetto Know how 4.0: 28 demo funzionanti di applicazioni in ottica 4.0 delle aziende più all’avanguardia nel panorama dell’automazione industriale. I visitatori potranno così toccare con mano e comprendere le dinamiche di que-

sto nuovo modo di produrre. Nella stessa area i principali player del digitale, indispensabili per lo sviluppo del manifatturiero, che hanno riconosciuto in SPS Italia una piattaforma importante per l’incontro con l’industria e che organizzeranno tavoli di lavoro, seminari e incontri incentrati su soluzioni e risposte digital in chiave 4.0. Si tratta di aziende come Cisco Italia, Winext, Sap, Hewlett-Packard Enterprise, Intel, Oracle, Cadland - Dessault, Reply, Antos, Fancy Pixel, Prisma, Tesar, Vision, Webratio, Orchestra, Eurek, Esisoftware, Icm.S. Gemalto. Per completare l’offerta il padiglione 4 ospiterà uno sportello in-


Eventi Momenti dell’edizione 2016 di SPS IPC Drives Italia. L’edizione 2017 si annuncia in crescita del 15% per il numero di espositori.

formativo, denominato “Pronto 4.0”, realizzato in collaborazione con ANIE Automazione e PwC per le realtà che vorranno mettersi alla prova sul proprio grado di adeguamento a Industria 4.0. In quest’area infatti potranno trovare risposte ai loro dubbi in merito al Piano Governativo Industria 4.0 sia dal punto di vista tecnico, sulle tecnologie che possono essere implementate usufruendo dell’iper-ammortamento, sia dal punto di vista fiscale e normativo. Passando da domande generali sulla quarta rivoluzione a incentivi, finanziamenti e software, gli esperti sapranno disegnare la situazione, dando consigli utili su come muoversi e organizzando tavoli di lavoro in fiera sulle tematiche ritenute più interessanti.

Padiglioni 3, 5 e 6 SPS Italia è una fiera di soluzioni e non solo di prodotti, che si caratterizza per la presenza di tutti i principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione e per l’attenzione alle nuove tecnologie e alla divulgazione delle stesse nei vari settori industriali. In ossequio a questa “mission” la fiera quest’anno amplia ulteriormente l’offerta con tre interi padiglioni espositivi e l’aggiunta di nuove categorie merceologiche

legate alle tecnologie cosiddette “disruptive”, cioè destinate a cambiare le regole del gioco nel prossimo futuro. Si tratta di meccatronica, IIoT, industrial Internet of Things, big data, cybersecurity, applicazioni robotiche, software di progettazione e simulazione. Due ingressi al quartiere, Est e Ovest, favoriranno il flusso dei visitatori.

Area esterna Anche quest’anno i padiglioni saranno collegati da una ricca area esterna “Open Lounge”, tra i padiglioni 5 e 6, lungo la quale i visitatori, utilizzando i coupon del ticket di ingresso, potranno godersi momenti di relax. Nella stessa zona prenderà forma un progetto legato annualmente a un particolare settore. Sulla base dei risultati scientifici di una ricerca McKinsey, è stato scelto quest’anno il settore agricolo, caratterizzato da un elevato contenuto di automazione e da nuove soluzioni in grado di ottimizzare processi, performance, analisi dati. Nel corso di una tavola rotonda di approfondimento, prevista nel programma per il 24 maggio, verrà presentato l’osservatorio realizzato in collaborazione con PoliMi e Assofluid sul settore macchine/movimento terra in Italia.

Programma convegnistico Le sale convegno saranno posizionate del padiglione 7. Per le Tavole Rotonde cosiddette “Fil Rouge”, che tradizionalmente mettono al tavolo fornitori e fruitori di automazione industriale, verranno illustrate case history concrete di soluzioni realizzate insieme ad un cliente. Queste le date e i contenuti. 23 maggio: Fil Rouge Manifattura 4.0 “Il rilancio del manifatturiero in Italia: investimenti tecnologici e formativi nella revisione dei processi produttivi”. 24 maggio: Fil Rouge Automotive “La catena del valore nel settore automotive: applicazioni delle nuove tecnologie abilitanti” 25 maggio: Food&Pharma “Le aziende alimentari e farmaceutiche: soluzioni innovative per settori industriali all’avanguardia”. I convegni scientifici, concentrati nel secondo e terzo giorno di fiera, verteranno sulle tematiche “Industrial Software e Servitizzazione” e “Robotic, visione, motion e IIoT”. Per i partecipanti che faranno richiesta è previsto il riconoscimento di Crediti Formativi Professionali.  L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

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News News Gomma sintetica e naturale: i consumi nell’Unione Europea

A

fronte di un sensibile aumento della produzione di gomma naturale e sintetica in EMEA, aumentano, in questa area, solo i consumi della sintetica, mentre quelli della naturale diminuiscono. E a livello mondo EMEA è l’unica area nella quale la variazione dei consumi di SR presenta il segno più. È quanto emerge dai dati del terzo trimestre 2016 pubblicati dall’IRSG (International Rubber Study Group). Spicca nell’area Europa-Medio OrienteAfrica l’aumento del 18,44% della produzione della gomma sintetica rispetto al terzo trimestre del 2015, con 1.092 kt su 922. Segno meno, invece, nelle altre aree: -2,60% nell’Asia-Pacifico (1.834 kt su 1.883) e -0,53% nelle Americhe (755kt su 759), che determinano a livello globale un incremento del 3,28% (3.681 kt su 3.564). Situazione perfettamente analoga sul fron-

te dei consumi di SR: aumento nella sola EMEA col +5,45% sul Q3 2015 (928 kt su 880) e calo nell’Asia-Pacifico (-1,59%, 1.976 kt/2.008 kt) e nelle Americhe (-2,88%, 742 kt/764 kt), con conseguente diminuzione anche a livello globale: -0,16% (3.646 kt/3.652 kt). Per quanto riguarda la gomma naturale, la produzione è cresciuta in Asia-Pacifico (+1,06%, 3.139 kt/3.106 kt) e, sensibilmente, in EMEA (+9,74%, 169 kt/154 kt), mentre è rimasta stabile nelle Americhe (69 kt su 69). A livello mondo si è avuto un incremento dell’1,44% (3.377 kt/3.329 kt). Per quel che riguarda i consumi di NR, questi sono aumentati solo nell’Asia-Pacifico (+2,02%, 2.324 kt su 2.278), mentre sono calati sensibilmente sia in EMEA (-5,57%, con 407 kt a fronte di 431) che nelle Americhe (-3,51%, con 412 kt su 427), determi-

nando una situazione di sostanziale stabilità a livello globale: +0,22%, con 3.143 kt su 3.136. Con i dati di produzione e consumo di NR e SR del terzo trimestre 2016 sono state pubblicate anche le quotazioni del quarto trimestre dell’anno scorso. Eccole in $ USA/t insieme a quelle dei trimestri precedenti e a confronto con quelle corrispondenti del 2015. 2016 • Gomma naturale (RSS3): 1.307 nel Q1; 1.660 nel Q2; 1.674 nel Q3; 1921 nel Q4. 2016 • Gomma sintetica (SBR USA): 2.003 nel Q1; 1.903 nel Q2; 2.069 nel Q3; 2.122 nel Q4. 2015 • Gomma naturale (RSS3): 1.734 nel Q1; 1.791 nel Q2; 1.462 nel Q3; 1.255 nel Q4. 2015 • Gomma sintetica (SBR USA): 2.396 nel Q1; 2.041 nel Q2; 2.108 nel Q3; 2.095 nel Q4.

Riepilogo statistico della gomma nel mondo (in migliaia di t) 2014 Anno

2015 Q1

Q2

Q3

2016 Q4

Anno

Q1

Q2

Q3

Anno

Δ% (Q3/Q3) (‘16/’15)

PRODUZIONE NR AsiaPacifico

11242

2610

2411

3106

3219

11346

2603

2493

3139

8235

1,06

EMEA

564

153

123

154

166

596

156

134

169

459

9,74

Americhe

335

92

98

69

75

334

89

99

69

257

0,00

12141

2855

2632

3329

3460

12276

2848

2726

3377

8951

1,44

Mondo

CONSUMO NR AsiaPacifico

8916

2111

2307

2278

2145

8841

2183

2356

2324

6863

2,02

EMEA

1553

392

399

431

376

1598

416

429

407

1252

-5,57

Americhe

1712

430

468

427

384

1709

412

463

412

1287

-3,51

Mondo

12181

2933

3174

3136

2905

12148

3011

3248

3143

9402

0,22

7480

1826

1834

1834

5494

-2,60

PRODUZIONE SR AsiaPacifico

7229

1839

1869

EMEA

3873

986

1038

922

967

3913

1050

1092

1092

3234

18,44

Americhe

2970

750

784

759

786

3079

751

755

755

2261

-0,53

Mondo

14072

3575

3691

3564

3642

14472

3627

3681

3681

10989

3,28

1883

1889

CONSUMO SR

54

AsiaPacifico

7706

1955

2053

2008

1914

7930

1908

2030

1976

5914

-1,59

EMEA

3523

902

941

880

910

3633

923

969

928

2820

5,45

Americhe

2930

736

775

764

797

3072

766

741

742

2249

-2,88

Mondo

14159

3593

3769

3652

3621

14635

3597

3740

3646

10983

-0,16

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017


Taccuino Valcom dà vita a Terranova nel settore della strumentazione di processo

V

alcom, azienda fondata a Milano nel 1974 e attiva sin dalla nascita nel settore della strumentazione per la misura e il controllo dei processi industriali, ha annunciato la sua fusione con Spriano Technologies di Terranova dei Passerini, Lodi, e ha assunto la nuova denominazione di Terranova Srl. Per effetto di questa operazione, la nuova realtà industriale raggruppa tre importanti brand italiani della strumentazione di processo: Valcom, Spriano e Mec-Rela. Valcom vanta un’esperienza ultraquarantennale nel settore degli strumenti di controllo, dalla quale sono scaturite soluzioni innovative per le misure di livello, pressione, vuoto, temperatura, portata, peso specifico, e altri controlli ancora, che ne hanno consolidato l’immagine di fornitore affidabile della strumentazione per il controllo di processi in svariati settori

industriali in Italia e negli altri paesi europei, in Russia, USA, Canada, Australia, Turchia, Egitto, Sud Africa, Israele, India, Corea del Sud, Cina, Taiwan, Giappone. Spriano, azienda alle soglie del centenario essendo nata nel 1923, progetta e realizza strumentazione pneumatica ed elettronica per la misura e il controllo di pressione, livello e temperatura nell’industria chimica e petrolchimica, farmaceutica e siderurgica, della gomma, dell’oil & gas e alimentare, navale e dell’energia. Nel 1976 progetta e costruisce una linea completa di valvole di controllo di processi industriali, efficienti anche in condizioni di esercizio critiche e difficili, commercializzate col brand Mec-Rela. Pochi anni, e le valvole Mec-Rela di tipo criogenico e quelle a tre vie con corpo monolitico e costruzione a doppia gabbia sono già affermate sui mercati come prodotti di qualità di un marchio rinomato a livello mondiale. Il gruppo Terranova, la cui sede amministrativa e commerciale rimane a Terranova dei Passerini, si presenta, quindi, sui

mercati forte dell’eccellenza raggiunta dai suoi marchi nei rispettivi settori di competenza che comprendono anche, in aggiunta a quelli citati, l’industria del trattamento acque e acque reflue e l’industria della carta.

Enio Valletti, presidente del gruppo Terranova.

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News

Una macchina mini per la visione artificiale di articoli piccolissimi

U

TPVision, l’azienda di Albano S. Alessandro, Bergamo, che occupa una posizione di rilievo nello scenario della progettazione e costruzione di macchine per l’ispezione visiva automatica di articoli in gomma e in materiali anche diversi dalla gomma, quali materie plastiche e termoplastiche, metalli e materiali speciali, ha ampliato il suo parco macchine per la visione artificiale con l’introduzione della MiniMatlix. Una macchina di ispezione visiva progettata per il controllo dimensionale e superficiale di pezzi toroidali e di altre forme geometriche di dimensioni piccole e piccolissime. Difetti come tagli, bave, mancanze, buchi e aloni, ristampati, rotondità, concentricità e altri ancora non sfuggono a questa nuova macchina grazie alla risoluzione molto elevata di cui è appositamente dotata per controllare, appunto, articoli dalle dimensioni molto ridotte.

Le mescole Parker Prädifa alla Fiera di Hannover

Un’immagine che riassume le qualità delle mescole Parker Prädifa per l’utilizzo nel settore alimentare.

E

tra gli altri prodotti, gli o-ring elastometici XXL, le guarnizioni in PTFE ed in metallo, parti composite multicomponente per varie applicazioni industriali e un’ampia gamma di sistemi di tenuta per il settore fluid power. In particolare è Parker Prädifa l’azienda del gruppo che sviluppa soluzioni di tenuta per i settori dei processi chimici, alimentare e farmaceutico, dai tradizionali O-Ring ai sistemi multicomponente complessi. Nel suo stand alla fiera (Hall 20, Stand C50), l’azienda presenterà i suoi materiali ultra-puri ottimizzati per le specifiche applicazioni nei gruppi di materiali di EPDM, NBR, FKM, FFKM, TPU, PK, PTFE e di metalli, come ad esempio: • Mescole EPDM per processi di produzione altamente sensibili nel settore alimentare e delle bevande, nelle biotecnologie e nelle tecnologie dei dispositivi medicali. Proprietà: ottima resistenza alle sostanze in acqua calda, vapore, alcali e acidi, sostanze CIP/SIP polari, con conseguente lunga durata anche nei processi di pulizia e sterilizzazione. Approvazioni/omologazioni: FDA, USP Classe VI, 3A, (CE) N. 1935/2004 • Mescole EPDM per applicazioni per acqua potabile. Proprietà: ottime proprietà meccaniche, eccellente deformazione plastica permanente, buone prestazioni a basse temperature fino a -50 °C.

ngineered Materials Group di Parker Hannifin, leader mondiale nelle tecnologie di movimentazione e controllo, ha annunciato che la propria presentazione alla fiera di Hannover, in programma dal 24 al 28 aprile, verterà sui nuovi sviluppi e sulle evoluzioni nell’ampia gamma di materiali puri a ultra-puri di Parker Prädifa per i processi di produzione sensibili. Oltre alla produzione alimentare e farmaceutica, sono incluse le applicazioni per acqua potabile e gli utilizzi nelle biotecnologie e nelle tecnologie dei dispositivi medici. Verranno inoltre presentati,

La MiniMatrix di UTP Vision (a sinistra) e, in basso, un o-ring di piccole dimensioni (in basso a destra nella foto) mentre viene controllato dalla macchina.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017


Taccuino

Approvazioni/omologazioni: FDA, WRAS, W270 • Mescole NBR per applicazioni alimentari. Proprietà: ottima resistenza alle sostanze contenenti oli e grassi, ottima resistenza all’usura. Approvazioni/omologazioni: FDA, (CE) N. 1935/2004. • Mescole FKM e HiFluor® per il settore alimenti e bevande, le biotecnologie e le tecnologie medicali . Proprietà: eccellente resistenza a fluidi e temperature . Approvazioni/omologazioni: FDA, 3A USP Classe VI, (CE) N. 1935/2004, BNIC. • Le mescole Parofluor® FFKM per i settori alimentare/delle bevande e farmaceutico. Proprietà: mescole pure a prestazioni elevate con durata maggiore e idoneità a requisiti chimici e termici estremi. Approvazioni/omologazioni: FDA, (CE) N. 1935/2004, USP Classe VI. • Mescole TPU per le applicazioni del settore alimentare tra cui gas alimentari ed elettrodomestici. dgts_210x146-TR.ai 1 28/02/17 Proprietà: elevata resistenza13.01 all’usura,

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buona resistenza all’idrolisi e buone proprietà di permeazione. Approvazioni/omolo gazioni: FDA, (CE) N. 1935/2004. • Mescole PTFE per il settore alimentare. Proprietà: resistenza ottimale delle sostanze e gamma di temperature in assoluto più elevata, comportamento di attrito eccellente. Approvazioni/omologazioni: FDA, (CE) N. 1935/2004, USP Classe VI. • Mescola PK nobrox® per gli elementi di tenuta e i componenti progettati nel settore alimentare. Proprietà: eccellente resistenza all’usura, resistenza chimica e resilienza. Approvazioni/omologazioni: FDA, (CE) N. 1935/2004, USP Classe VI. • Guarnizioni in metallo per condizioni applicative difficili al di fuori della gamma di utilizzi per i materiali polimerici.

Il Centro di Eccellenza di Leoben si presenta all’Università di Brescia

I

l 17 marzo scorso l’Università degli Studi di Brescia ha ospitato un seminario, tenuto da Gerald Pinter, direttore del dipartimento di Ingegneria e Scienza dei Polimeri alla Montanuniversität di Leoben in Austria (nella foto sopra). Pinter ha presentato il Centro di com-


News

petenza dei polimeri di Leoben, il più prestigioso “centro di eccellenza” austriaco per la ricerca collaborativa nell’area della tecnologia e della scienza dei polimeri. Due sono stati gli interessanti studi, proposti dai ricercatori Bernd Schrittesser e Winoj Balasooriya rispettivamente su: • Frattura e cedimento di elastomeri utilizzati nell’industria petrolifera e del gas, con un approfondimento sullo studio della resistenza alla decompressione esplosiva; • Influenza dell’invecchiamento di HNBR in applicazioni in campi petroliferi. Il seminario è stato promosso dall’Università di Brescia, nelle persone di Silvia Agnelli e Stefano Pandini, nell’ambito delle attività a carattere internazionale. L’obiettivo è quello di instaurare collaborazioni sempre più strette a livello internazionale, nell’ottica di favorire la realizzazione di progetti internazionali sullo sviluppo e la caratterizzazione dei materiali polimerici. Il centro di Leoben è molto attivo in fatto di produzione scientifica e ha già al suo attivo collaborazioni con aziende austriache, per esempio produttori di macchinari per lo stampaggio a iniezione della gomma.

Arlanxeo aumenta i prezzi di altri prodotti destinati all’industria della gomma

N

e parliamo anche nell’articolo sull’aumento dei prezzi nel settore gomma, a pag. 18. Questa notizia ci è giunta però proprio in chiusura di numero. Si tratta dell’annuncio da parte di Arlanxeo

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

di aumenti di prezzo sui suoi prodotti a marchio Therban®, gomma HNBR, che riguardano tutta la distribuzione mondiale. In Europa, Medio Oriente, Africa, America Latina e Asia si tratta di un aumento di prezzo per tonnellata di prodotto di 600 euro, pari a 650 dollari, ed è effettivo dal primo aprile 2017. In Nord America la filiale locale, Arlanxeo USA LLC, praticherà invece a partire dal primo maggio prossimo un aumento di 650 dollari a tonnellata. «L’aggiustamento – recita una nota di Arlanxeo – è necessario per assicurare una fornitura stabile e affidabile per tutti i nostri prodotti HNBR. Arlanxeo distribuisce HNBR (Hydrogenated Nitrile Butadiene Rubber) con il marchio Therban®. I prodotti Therban® sono utilizzati nella produzione di applicazioni come cinture, cinchie di trasmissione (foto sopra), collettori, guarnizioni ed elementi per pompe.

Evento Assogomma a Milano: Fare Sistema 0.2

I

n un’ideale prosecuzione dell’evento “Fare Sistema” del 2016, Assogomma organizzerà a Milano il 15 giugno prossimo un nuovo incontro, dal titolo “Fare Sistema 0.2 – L’industria 4.0 nel settore gomma”, per continuare ad affrontare il tema dell’innovazione e della competitività delle aziende italiane della gomma. Questo nuovo appuntamento, rivolto principalmente alle imprese di piccole e medie dimensioni, affronterà il tema dell’Industria 4.0 come spunto per un’analisi dei vantaggi che la giusta innovazione tecnologica può dare alle imprese del settore sia sotto il profilo dell’automazione dei processi sia sull’utilizzo dei cosiddetti “big data”.


Organizzatore: Promaplast srl - Assago (MI) www.plastonline.org

Co-organizzatore: Sviluppo Servizi Gomma srl con il supporto di Assogomma



Taccuino

Mercato italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma (milioni di euro) 2015

2016

produzione

4.150

4.230

1,9

export

2.920

2.970

1,7

import

755

850

12,2

mercato interno

1.985

2.110

6,3

saldo commerciale

2.165

∆% 2016/2015

2.120

Macchine per la gomma-plastica: riparte il mercato interno

I

l Centro Studi di Assocomaplast (l’associazione nazionale di categoria, aderente a CONFINDUSTRIA, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma) ha elaborato il consuntivo di settore del 2016, anche sulla base dei dati di commercio estero di fonte ISTAT. «Il confronto con il 2015 evidenzia in primo luogo un nuovo record storico per le esportazioni», dichiara con soddisfazione il presidente di Assocomaplast, Alessandro Grassi. «Infatti, mettendo a segno un incremento dell’1,7%, sfiorano il valore di tre miliardi di euro». Progressione ancora più sostenuta per l’import che, con un +12% abbondante, esito di un trend annuale in costante crescita, tocca gli 850 milioni. «Anche in questo caso», sottolinea ancora Grassi, «si tratta di un picco mai raggiunto prima, che conferma come il mercato interno stia riprendendo quota, dopo diversi, troppi anni di stagnazione». In robusta crescita gli acquisti di macchine a iniezione (+37%, provenienti in larga misura da Germania, Austria e Giappone), estrusori (+39%, da Austria, Belgio e Germania) e macchine per soffiaggio (+118%, da Francia e Germania). A livello di produzione Assocomaplast stima che lo scorso anno il fatturato di settore sia tornato ai livelli pre-crisi, superando 4,2 miliardi di euro. Tornando all’export, a cui è destinato oltre il 70% della produzione, dal punto di vista merceologico risultano particolarmente rilevanti le vendite all’estero di macchine a iniezione (+18%), estrusori (+5%) e termoformatrici (+10%). L’analisi della geografia delle esportazioni, a livello di macro aree evidenzia: • una contrazione della quota destinata ai mercati europei, dovuta alla performance non brillante delle vendite ai Paesi extra UE;

-2,1

2015

2016

Europa (UE)

60,2 (49,7)

58,5 (49,3)

Asia/Oceania

15,6

16,7

Nord America/NAFTA

13,7

14,5

Centro/Sud America

6,0

5,5

Africa

4,5

4,8

• un incremento dello share dell’Asia, con (al quarto, +13%), Cina (al quinto, +12%) e Iran e Arabia Saudita a sostenere il flusso Spagna (al sesto, +18%). verso il Medio Oriente, e Cina, India e Corea D’altro canto, con riferimento ad altri merdel Sud a spingere quello verso il Far East; cati di particolare interesse, è possibile cita• una progressione complessiva dell’exre le seguentiTecno dinamiche: Compounds port verso il Nordamerica, in funzione del • per la Germania, primo storico partner +70% delle forniture ai trasformatori mescommerciale, una riconferma dei valori sicani perché, come precisato più avanti, il delle forniture (+2% sul 2015); Tecno mercato statunitense lo scorso anno non • -11% perCompounds gliaStati Uniti (secondi in classifisuitable solution for every chall Tecno Compounds ha dato soddisfazioni ai costruttori italiani. ca), proseguendo il rallentamento già iniziaPiù nel dettaglio, nella “top ten” dei mercato verso la metà dello scorso anno; ti di destinazione si distinguono gli incre• per l’India, portatasi in undicesima posiziomenti a due cifre messi a segno dalle venne,suitable un incremento del 45%, particolarmena solution for every challenge a suitable solution for every challenge dite di tecnologia italiana in Messico (balzate significativo se si considera la complessito dall’ottavo al terzo posto, +71%), Polonia tà di questo mercato;

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Rubber Compounds

C

a suitable solution for every challenge

M

Y

C

CM

M

MY

Y

C

aree di destinazione dell’export italiano di macchine, attrezzature e stampi PER MATERIE PLASTICHE E GOMMA(%)

CY

CM

CMY

MY

M

K

CY

Y

CMY

CM

K

MY

CY

C

M

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Y

K

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CY

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News

• ancora in calo la Russia: -18 punti; • crollo (-38%) anche per il Brasile con l’economia locale in involuzione. L’ultima indagine congiunturale svolta da Assocomaplast tra i propri associati evidenzia un buon andamento del portafoglio ordini, con il 43% del campione che prevede un miglioramento nel semestre in corso, rispetto al luglio-dicembre 2016; una quota analoga di rispondenti ritiene che, in parallelo, migliorerà anche il fatturato. Le attese del settore per il 2017 sono pertanto piuttosto positive, anche in considerazione delle misure a sostegno degli investimenti in beni strumentali – superammortamento, iperammortamento, nuova Sabatini, detrazioni fiscali per attività di ricerca e sviluppo – messi in campo anche nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0. «Peraltro», conclude il presidente di Assocomaplast Grassi, «i costruttori italiani di macchine, attrezzature e stampi per la lavorazione di materie plastiche e gomma sono tradizionalmente all’avanguardia a livello tecnologico e sono quindi già pronti a fornire ai propri clienti sistemi di produzione avanzati e innovativi, in un’ottica di “Industria 4.0”».

Primi 10 mercati di sbocco dell’export italiano di macchine e attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma (migliaia di euro) Paesi

% sul totale

2015

Germania

395.459

Stati Uniti

260.206

8,9

Messico

101.415

Polonia

Paesi

2016

% sul totale

∆% 15/14

13,6 Germania

401.950

13,5

1,6

Stati Uniti

230.315

7,8

-11,5

3,5 Messico

172.950

5,8

70,5

145.085

5,0 Polonia

164.286

5,5

13,2

Cina

123.365

4,2 Cina

138.113

4,6

12,0

Spagna

116.322

4,0 Spagna

136.868

4,6

17,7

Francia

130.319

4,5 Francia

131.274

4,4

0,7

Regno Unito

112.031

3,8

117.981

4,0

5,3

100.497

3,4

6,1

98.671

3,3

4,5

1.692.905

56,9

7,6

1.275.619

43,1

-5,1

2.968.524

100,0

1,7

Regno Unito

Rep. Ceca

94.731

3,3 Rep. Ceca

Turchia

94.416

3,2 Turchia

totale “top 10”

1.573.349

54,0

totale “top 10”

altri Paesi

1.344.764

46,0 altri Paesi

mondo

2.918.113

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Calendario

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24 - 27 aprile

Mosca, Russia

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24 - 27 aprile

Taipei, Taiwan

Annual General Meeting Iisrp

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25 - 27 aprile

Beachwoo, OH, USA

191st Technical Meeting Rubber Division

www.iisrp.com

15 - 17 maggio

Guangrao, Cina

China International Rubber Tire & Auto Accessory

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16 - 19 maggio

Shanghai, Cina

Chinaplas 2017

www.chinaplasonline.com

23 - 26 maggio

Kielce, Polonia

Plastpol 2017

www.targikielce.pl

23 - 25 maggio

Parma, Italia

Sps Ipc Drives Italia

www.spsitalia.it

13 - 15 giugno

Ho Chi Minh City, Vietnam

Rubber & Tyre Vietnam 2017

veas.com.vn

11 - 13 luglio

Chennai, India

Tyrexpo India

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14 - 16 luglio

Panama City, Panama

The Latin American & Caribbean Tyre Expo

www.LatinTyreExpo.com

13 - 16 settembre

Ho Chi Minh City, Vietnam

VietnamPlas

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20 - 22 settembre

Shanghai, Cina

RubberTech China 2017

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15 - 18 novembre

Jakarta, Indonesia

Plastics & Rubber Indonesia 2017

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8 - 10 aprile

Qingdao, Cina

19 - 21 aprile

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

63


gli inserzionisti

Gli inserzionisti di questo numero

PREZZI MATERIE PRIME MISURA DELLE DEFORMAZIONI TEMPERATURA DEGLI STAMPI

647

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

APRILE 2017 - NUMERO 3

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58

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33

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ITAPROCHIM 13

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DGTS 57

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