L'Industria della Gomma 05 2017

Page 1

l’estrusione: tecnologie INDUSTRIA 4.0 DINAMOMETRO E MESCOLE

648

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

maggio 2017 - NUMERO 4

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

focus materie prime

A leader in synthetic rubber supply



SISTEMA AUTOMATICO DI DOSAGGIO FORMAZIONE SACCHETTO

DOSAGGIO COMPONENTI

CONSEGNA SACCHETTO

RECIPE 1234/0

B T.

1

1

AUFTRAG 000000049 CHARGE

12

GEWICHT 1.000 Kg

BT000000377

29/10/13 08:17:00

ETICHETTA IDENTIFICATIVA CON INDICAZIONE DEI CONTENUTI

- ELEVATA ACCURATEZZA NEL DOSAGGIO - LAVORA IN AMBIENTE SALUTARE E PROTETTO - ELIMINAZIONE DEGLI SPRECHI E DEGLI ERRORI UMANI - RIDUCE IL PERSONALE IMPIEGATO - TRACCIABILITÀ DEL DOSAGGIO

Designed &Manufactured in Italy

COLOR SERVICE SRL Via Divisione Julia, 15, 36031 Dueville (Vi), ITALY Tel: +39 0444 366000 Fax: +39 0444 592 469 sales@colorservice.net www.colorservice.net


Mensile degli elastomeri e degli altri polimeri resilienti con il patrocinio di

SOMMARIO

ANNO 60 - MAGGIO - n. 4

Federazione Gomma Plastica

assogoMMa

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it

Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editoregarantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima.

L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

2

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

10 Rassegna della stampa tecnica estera FOCUS

14 MATERIE PRIME

Mercato e aumenti di prezzo. Quale 2017?

I principali protagonisti italiani nella produzione o distribuzione di materie prime, additivi e specialità per il settore della gomma descrivono questo primo scorcio di 2017, caratterizzato da forti turbolenze sui prezzi dei prodotti ma anche da buoni segnali di ripresa economica AZIENDA CHIMICA MILANESE BLUESTAR ITALIA BRENNTAG CALDIC EICO NOVACHEM EIGENMANN & VERONELLI IMCD ITALIA KPI LAGORIO & DUFOUR RDC ROGITEX INTERNATIONAL S.INT.A TORCHIANI VERSALIS WACKER ZEON EUROPE DALLE AZIENDE

28 La tecnologia dell’estrusione L’estrusione è uno dei sistemi più utilizzati nella produzione di articoli in gomma. La tecnologia adottata per i macchinari che la realizzano si sta evolvendo, rendendo il processo sempre più controllabile e meno discontinuo. Due esperti di Colmec, azienda dalla lunga tradizione nella produzione di estrusori per gomma, ci raccontano lo stato dell’arte

34 Pronti per l’Industria 4.0 L’iperammortamento introdotto dal cosiddetto piano Calenda sta spingendo le aziende del manifatturiero italiano a rinnovarsi e i produttori di macchinari devono essere pronti a fronteggiare le loro richieste. Siamo andati a vedere come IMG, importante produttore italiano di presse per lo stampaggio a iniezione, si sta attrezzando per fronteggiare la svolta verso l’Industria 4.0


‘‘ ‘‘


SOMMARIO

ANNO 60 - MAGGIO - n. 4

42 È mini ma fa le cose in grande

UTPVision ha introdotto sul mercato MiniMatliX, una macchina progettata per il controllo ottico automatico di pezzi stampati in gomma e anche altri materiali, come plastica e metallo, capace di ispezionare e rilevare difetti in articoli dalle dimensioni piccolissime

mondogomma

38 Trasforma il tuo dinamometro per “capire” le mescole vulcanizzate

Con un particolare metodo di indagine strumentale è possibile utilizzare un dinamometro, dotato di estensimetro ottico di nuova generazione, per misurare le deformazioni su un tratto specifico di un provino e determinare una curva di sforzo tipica per ogni mescola vulcanizzata. Questa risulta così caratterizzata in modo univoco dal modulo elastico e viscoso, in funzione della deformazione

28

NORMATIVE

52 Regolamento CLP: nuove norme per la salute

Un nuovo allegato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea del 23 marzo integra il Regolamento CLP con nuove norme su classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele particolarmente mirate sulle informazioni da fornire in caso di emergenza sanitaria. La nuova norma interessa in particolare da importatori e utilizzatori a valle

34

52 taccuino • Aumenta il traffico su strada, crescono le emissioni • La simulazione virtuale per il raffreddamento dello stampo • ETRMA punta sulla sostenibilità ambientale • Vacanze sicure con i pneumatici sotto controllo • Engel premiata per gli investimenti in Austria e la creazione di posti di lavoro • La gomma nell’automotive: una conferenza in Michigan • Bluestar Silicones annuncia aumenti del 10% sui suoi prodotti • Matrec ed Ecopneus presentano 15 materiali innovativi da PFU • A Bangkok un seminario sui trend emergenti nel mercato della gomma naturale • Il mercato globale del silicone in forte crescita entro il 2021 • Bridgestone propone una nuova gomma per bici senza pneumatico • Un nuovo processo per produrre butadiene da fonti rinnovabili

64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

4

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

38

42


Concordia parvae res crescunt

DA CINQUANT’ANNI AL SERVIZIO DEL CLIENTE DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DEL PARTICOLARE RICHIESTO.

LE FASI DI LAVORAZIONE SONO SUPPORTATE DA VERIFICHE COSTANTI DEL NOSTRO SERVIZIO QUALITÀ E DA UN LABORATORIO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA CON TECNICI E STRUMENTI TECNOLOGICI ALL’AVANGUARDIA.

Articoli tecnici in gomma naturale, sintetica, Neoprene, Silicone, VITON, Poliuretano, guarnizioni, trafilati a disegno, articoli di protezione individuale, ruote per carrelli, attacco gomma metallo, supporti antivibranti, lastre in gomma di qualsiasi tipo e dimensione STALG DI V. PALLOTTA di ROBERTO PALLOTTA Via di Cervara, 186 - 00155 Roma - Tel. 062294435 r.a. Fax 062294436 - Fax 1786080403 www.stalg.com


ELASTICA

TM

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

srl

All Around Gaskets

6

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017


aprile 1957 aprile 2017

È CON VOI DA

ANNI


ELASTICA

TM

Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333

Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara, contagocce). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.

COLMEC S.p.A. - Via Massari Marzoli, 6 Z. I. Sud-Ovest - 21052 Busto Arsizio (VA) Tel. +39 0331 342551 - Fax +39 0331 342559 www.colmec.it - colmec@colmec.it

• Produzione di linee complete di estrusione e

vulcanizzazione per tubi e profili in gomma e silicone.

• Produzione di forni di vulcanizzazione in continuo,

microonde, aria calda e a sali fusi. • Produzione di mescolatori bivite conici per gomma e silicone. • Produzione di estrusori gomma, a pioli, a pioli tangenziali, con pompa ad ingranaggi. • Produzione di impianti di filtratura, bivite conico con pompa ad ingranaggi. • Processi di compoundizzazione per mescole in gomma e silicone. • Personalizzazione di macchinari ed impianti a richiesta.

ARLANXEO Segreen Business Park - Palazzo Y Via San Bovio 1/3 20090 Segrate (MILANO) Tel: +39 02.3072.1 Fax:+39 02.3072.2017 www.arlanxeo.com HPE (High Performance Elastomers), TSR (Tyre & Specialty Rubbers). Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici.

srl

Compounds AG Barzloostrasse 1 - CH - 8330 Pfäffikon ZH Tel. +41 44 953 34 00-Fax +41 44 953 34 01 info@compounds.ch www.compounds.ch

Oltre 100 anni di esperienza nella produzione e lo sviluppo di mescole in gomma. Mescole certificate per il contatto acqua potabile. Mescole certificate autoestinguenti. Mescole certificate per il contatto gas. Mescole per rivestimento rulli. Produzione lastre e bobine rollerhead. Produzione profili in gomma e FKM in piccole serie.

Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR - EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali

All Around Gaskets

Laboratory Instruments for Rubber and Plastic Testing

Centro ACCREDIA per la Taratura di Durometri Shore e IRHD

Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

LANXESS S.r.l. Segreen Business Park - Palazzo Y Via San Bovio 1/3 20090 Segrate (MILANO) Tel: +39 02.3072.1 Fax:+39 02.3072.2017 www.lanxess.com Business Units: ADD (Rhein Chemie Additives), AII (Advanced Industrial Intermediates). Prodotti e Additivi Speciali per l’Industria della Gomma.

8

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

trattamento lubrificante di prodotti in elastomero per conto terzi I n t e rs e als S r l Via Liguria, 30 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Phone +39.030.7464611 Fax +39.030.7464699 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it

Sales: Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) Tel. +39 02 45 19 24 46 fax +39 02 36 26 39 19 www.parker.com/tecnocompounds Plant: PARKER Tecno Compounds Via Toscana 6, 8 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 infotecnocompounds@parker.com

Via Montenapoleone, 8 - 20121 Milano Tel. 02 76 01 38 66 - Fax 02 781 871 www.lagduf.it info@lagduf.it gomma naturale solida e lattice gomma sintetica magazzino gomma con laboratorio magazzino lattice naturale

Sede Legale: Via Breda, 11 25050 Ome (Bs) - Italy Sede Operativa e amministrativa: Via Cascina Croce 2/c 25050 Paderno Franciacorta (Bs) - Italy T. +39 030 6857425 - F. +39 030 6577486

info@rpm-srl.it www.rpm-srl.it Produzione di presse per lo stampaggio ad iniezione di elastomeri


Gli sponsor

RUBBERTECH S.R.L.

TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS

Sede Amministrativa Produzione e Magazzino

Via Maestrale, 4/6 48012 - Bagnacavallo (RA) Italy Tel. +39.0545.64135 - Fax +39.0545.62184 info@rubbertech.it - www.rubbertech.it Azienda di stampaggio articoli tecnici in gomma, avente i seguenti numeri:

 2 mescolatori a cilindri da 1500  18 presse a compressione con piani multipli, fino a 1100 x 2200 mm  1.200.000 Kg di mescola lavorata in un anno  Più di 2.000 articoli differenti in produzione

V. Platone, 21-20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2572811 / 937 Fax 02.2551316

produ e quazione itali lità Dal 1 ana 961!

www.tigerguarnizioni.com

· Produzione di articoli tecnici in NBR-EPDM-VITON -NEOPRENE-FLUOROSILICONE-SILICONE LSR · Esecuzione attacco gomma/metallo - silicone/metallo · Articoli a disegno nei vari materiali / produzione stampi anche per conto terzi · Magazzino O-ring pronta consegna · Prodotti stampati certificati FDA-BFR grado medicale · Certificato ISO 9001:2008

Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 www.sattecgomma.it Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.

AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008 COMPANY CERTIFICATED OPERATORE ECONOMICO AUTORIZZATO AUTHORISED ECONOMIC OPERATOR (AEO)

57123 Livorno - Italy - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 E-mail: sinta@sinta.trade Web: www.sinta.trade

z e o n E U RO P E G m b H

UESSETI 2000 s.r.l. Via Segantini, 21 F 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.66.01.46.28 - Fax 02.66.01.46.30 uesseti@uesseti.com www.uesseti.com • Divisione lavaggio ad ultrasuoni • Divisione controlli non distruttivi

s e d e s e c o n d a r i a i n I ta l i a

Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia Tel. +39 0267141707 Fax. +39 0236680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.

FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA Via S. Vittore, 36 - 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 www.federazionegommaplastica.it

LABORATORIO ITALIANO GOMMA - CERISIE s.r.l. LABORATORIO PER LA CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI

Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il LIG - Cerisie È un laboratorio fondato nel 1974 da ASSOGOMMA, CNR e il consorzio AIRIEL. Gli utenti I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti. I collegamenti È un laboratorio accreditato ISO 17025 e collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali per verificare la ripetibilità e la riproducibilità dei risultati. I servizi Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cicli produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata. Le agevolazioni Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%. Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 9880 443 - Fax 02 9828 1241 info@cerisie.it • www.cerisie.it

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

9


ELASTICA

Rassegna della stampa tecnica estera

MATERIE PRIME E PROCESSI PRODUTTIVI LE GUARNIZIONI DI TENUTA IN GOMMA ESPANSA OFFRONO MOLTE PROSPETTIVE

F. Kampf, Sonderhoff Holding GmbH, Cologne (Germany) - email: f.kampf@sonderhoff.com RFP n. 4/2016, Volume 11, pag. 258-263.

N

ella progettazione e nella realizzazione di componenti per il settore industriale o dell’automobile, spesso la guarnizione di tenuta riveste un ruolo secondario, il che non è giustificato. La tenuta infatti ha un’importanza critica per il funzionamento dell’intero sistema, per cui alloggiamento e guarnizione devono abbinarsi e lavorare insieme: quando si sceglie un sistema di tenuta occorre quindi non solo focalizzarsi sul liquido che si deve sigillare, ma anche tenere in considerazione le proprietà della tenuta e la progettazione del componente. Spesso il compito essenziale di una tenuta è quello di proteggere componenti elettrici e parti funzionali contro polvere, acqua e prodotti chimici. Per assicurarsi che la guarnizione di tenuta possa esercitare la sua protezione in modo affidabile per molti anni, prima della scelta l‘utilizzatore deve porsi le seguenti domande: • quanto è grande la forza di installazione o quanto è stabile il componente? • qual è l’intervallo di tolleranza del componente? • contro quali sostanze la guarnizione deve esercitare la protezione? • quali sono le condizioni di esercizio (compressione, temperatura, tempi di esposizione, luce, vibrazione, pres10

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

sione) a cui è soggetta la guarnizione? • quanto spesso il componente sarà aperto e chiuso, oppure sarà installato una volta per non essere più aperto? • quali prove o normative devono essere soddisfatte o quale classe di tenuta [IP (XX), NEMA (X), UL (X) etc.] viene richiesta? • che quantità di produzione ci si aspetta? Dopo aver passato in rassegna le classi di tenuta (guarnizioni espanse a celle aperte e a celle chiuse, guarnizioni non espanse, guarnizioni espanse a celle miste) l’articolo illustra le proprietà positive e negative di guarnizioni di tenuta realizzate in EPDM (espansa e solida), NBR (solida), PU (espanso e solido) e silicone (espanso e solido). L’esposizione è sintetica ma sufficiente a fornire un’informazione di base in proposito, grazie anche alla tabella che riassume le proprietà tipiche dei polimeri presi in esame sia per i criteri di valutazione tecnici che economici. La parte dell’articolo più corposa e interessante è quella dedicata ai processi applicativi di guarnizioni FIP (Formed In Place = formate sul posto) e FIPFG (Formed In Place Foam Gasket = guarnizioni espanse formate sul posto), che costituiscono la nuova tecnologia che si affianca a quelle produttive tradizionali (stampaggio ed estrusione). Viene fatta una comparazione fra i due sistemi, basati su mescolazione e dosaggio, rispettivamente con tecnologia ad alta (HD) e bassa (LP) pressione, illustrandone in dettagli vantaggi e svantaggi. Interessante il paragrafo dedicato ai risparmi potenziali, che si ottengono producen-

do una guarnizione in EPDM espansa col processo automatico FIPFG rispetto alla guarnizione tradizionale prodotta prima dell’installazione, sia pure nel caso in cui la quantità in gioco sia molto grande (due milioni di pezzi all’anno). L’ultima parte dell’articolo è dedicata alle guarnizioni per il settore auto, nel quale i volumi dei componenti sono tanto alti da richiedere senz’altro processi ad alta automazione, come il processo FIPGC che si dimostra migliore dei tradizionali sistemi di inserzione manuale.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI LA GOMMA HA BISOGNO DI PROTEZIONE

M. Wiedemeier-Jarad, Advanced Industrial Intermediates, H. Weidenhaupt, Rhein chemie additives, Lanxess Deutschland GmbH, Cologne (Germany) - email: melanie. wiedemeier-Jarad@lanxess.com - RFP n. 1/2017, Volume 12, pag. 18 -19.

S

i tratta di un articolo di Lanxess molto semplice e breve, utile giusto per rinfrescare la memoria riguardo ai cambiamenti che i manufatti di gomma subiscono nel tempo a causa dell’invecchiamento ad opera di agenti atmosferici e calore. Vengono prese in esame gomma naturale, SBR, NBR e gomma butilica (IIR), riportando su grafico il loro assorbimento di ossigeno nel tempo. Partendo dall’assunto che antiossidanti e antiozonanti inibiscono i processi degradativi, si evidenzia l’effetto antiozonante delle tre ammine IPPD, 6PPD e 77PD in gomma naturale in una mescola di prova per battistrada di pneumatico autocarro.


Abbiamo letto per voi MATERIE PRIME E APPLICAZIONI MIGLIORATE PROPRIETÀ DI BARRIERA AI GAS DI NANOPARTICELLE DI GRAFENE CON INCORPORAZIONE DI LIQUIDO IONICO/COMPOSITI IN GOMMA BROMOBUTILE

A. Das1,2, A. Leuteritz1, P.K. Nagar1, B. Adhikari3, K.W. Stöckelhuber1, R. Jurk1, G. Heinrich1,2,4, Leibniz-Institut Für Polymerforshung Dresden1 (Germany), Tampere University of Technology2 (Finland), Indian Institute of Technology, Kharagpur3 (India), Institut für Werkstoffwissenschaft, Technische Universität Dresden4 (Germany) - email: das@ ipfdd.de - RFP n. 1/2017, Volume 12, pag. 20-25.

A

rgomento sempre di attualità quello delle proprietà di barriera contro i gas di compositi di gomma. In questo studio viene preso in esame un composito con gomma bromobutile (BIIR) e nanopiastrine di grafene con liquido ionico incorporato. Lo sviluppo di cariche rinforzanti, che assicurino il successo di manufatti di gomma, è una pietra miliare nella storia della

scienza e della tecnologia della gomma. Tuttavia si è quasi sempre cercato di migliorare le proprietà meccaniche dei polimeri in questione, trascurando di solito le proprietà barriera, che rivestono un ruolo fondamentale in applicazioni come i fogli nella struttura interna dei pneumatici e le camere d’aria. Per migliorare le proprietà barriera della matrice elastomerica occorre incorporare cariche impermeabili con dispersione uniforme in una giusta direzione. Gli additivi più utilizzati per migliorare le proprietà barriera ai gas sono grafite, caolino e grafene: il grafene è uno dei materiali più promettenti per largo rapporto dimensionale, eccellenti proprietà meccaniche e natura del tutto impermeabile. La necessaria incorporazione di fogli di grafene nella matrice elastomerica presenta una grande difficoltà di dispersione omogenea delle nanopiastrine GnP (Graphene nano Platelets) pure a causa delle forti interazioni vander-Waals tra i fogli stessi. La descrizione di quanto ottenuto finora in propo-

sito è fatta con una rassegna di prodotti, meccanismi e risultati, fino ad arrivare ad enunciare lo scopo di questo studio, ossia verificare l’efficacia dell’utilizzo di liquido ionico nei compositi in oggetto, per diminuirne la permeabilità ai gas mantenendo valori di proprietà meccaniche vicini a quelli della gomma bromobutile pura. Dopo la parte sperimentale, che descrive materiali, preparazione della mescola e caratterizzazione dei campioni, si passa ai risultati delle prove effettuate e relativa discussione, con analisi dei seguenti punti: • comportamento alla vulcanizzazione; • dispersione, con utilizzo delle apparecchiature WAXS (Wide Angle X-Ray Scattering = diffusione di raggi X a grande angolo) e TEM (Transmission Electron Microscope = microscopio elettronico a trasmissione); degno di nota il grafico che esemplifica la differenza fra i picchi di diffrazione cristallina di grafite e grafene; • proprietà meccaniche;

ITAPROCHIM Srl Milano ITALY TEL +39.02 57 30 37 26 EMAIL info@itaprochim.it

WWW.ITAPROCHIM.IT

I NOSTRI PRODOTTI

» PROCHIM GP

polimero termoplastico a base olefinica in polvere

DISTRIBUTORE UFFICIALE

» Gomma NBR cross-linked in polvere

Fibre di carbonio » materiali compositi » rivestimenti antistatici

PROCHIM GP01

I NOSTRI SERIVZI

PROCHIM GP05

Itaprochim offre, grazie alla sua esperienza pluriennale, una serie di servizi complementari per differenti settori.

» MACINAZIONE Mulino a biglie / mulino a martelli

» MISCELAZIONE

Grafiti naturali e sintetiche » lubrificanti » materiali antistatici

Resine fenoliche » termoindurenti per gomma

Mescolatore discontinuo a vomeri di alta qualità per polveri » granuli » fibre corte

» IMBALLAGGIO

Insaccamento e pallettizzazione automatica

EuroBrake 2017

International Congress Center Dresden Germany

2-4 maggio 2017 Visita il nostro stand n°

27


ELASTICA • invecchiamento termico; • proprietà dinamico-meccaniche; • proprietà barriera ai gas dei nanocompositi. Quest’ultimo è il paragrafo più interessante dello studio, in cui viene evidenziata la differenza di GRT (Gas Transmission Rate = tasso di trasmissione del gas) fra i campioni in esame. Il risultato pratico dello studio è che l’aggiunta di liquido ionico alle mescole di gomma bromobutile e nanopiastrine di grafene ha un effetto molto positivo sulla prestazione di barriera ai gas. Si arriva ad ottenere una riduzione di circa il 64% del tasso di trasmissione dei gas nel caso della mescola con 5 phr di nanopiastrine di grafene e 5 phr di liquido ionico, rispetto alla mescola con sola gomma bromobutile.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI SOSTITUZIONE DELL’OSSIDO DI ZINCO TERMICO IN SBR E CR

Ü. Özkütükcü, S. Mark, BrüggemannChemical, Heilbronn (Germany)- email: stefan.mark@ brueggemann.com - RFP n. 1/2017, Volume 12, pag. 26-28.

È

molto interessante questo sintetico studio di Brüggemann Chemical, che parla dello sviluppo della nuova famiglia di attivatori di vulcanizzazione a nome ZnO Pro, ottenuti con processo idrochimico. Tutti sanno che l’ossido di zinco è fondamentale per la vulcanizzazione a base zolfo: tuttavia i vari tipi di ossido di zinco termico contengono una notevole quantità di metalli pesanti come piombo, manganese e cadmio, oltre a essere essi stessi metalli pesanti. Anche sulla scorta della classificazione dello zinco, da parte dell’Unione Europea nel 2004, come altamente tossico per la vita acquatica con effetti di lunga durata sull’ambiente, è desiderabile ridurre al minimo zinco e altri metalli pesanti in gomma senza danneggiare prestazione tecnica ed economia di costi. Studi scientifici dimostrano la necessità di una piccola quantità di zinco per una vulcanizzazione efficiente, per esempio nel caso di utilizzo di zinco attivo che però, sia pure con poche impurità, alta superficie specifica e alta attività, richiede un adattamento o una modifica della formulazione e/o del processo di mescolazione. L’obiettivo di questo studio è lo 12

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

sviluppo di nuovi tipi di ossido di zinco, che mantengano i benefici dell’ossido di zinco attivo ma offrano la sostituzione alla pari dell’ossido di zinco termico senza modificare formulazione e processo e dando vantaggi di redditività. Prendendo in esame due formulazioni a base SBR e CR, lo studio mette in comparazione le prestazioni dei nuovi tipi di ossido di zinco Pro A25a, A280 e R260 con quelle di ossido di zinco sigillo rosso. I relativi grafici non hanno bisogno di spiegazioni e fanno capire come i nuovi prodotti Zn Pro, efficaci nelle prestazioni, assicurino anche sicurezza di processo e soprattutto concentrazione ridotta di zinco presente nel manufatto finale.

PROCESSI PRODUTTIVI DEVULCANIZZAZIONE EFFICACE DI SBR VULCANIZZATA A ZOLFO

J.W.M.Noorder, W.K.Dierkes, Faculty of Engineering Technology, University of Twente (The Netherlands) - email: j.w.m. noordermeer@ utwente.nl - RFP n. 1/2017, Volume 12, pag. 30-37.

A

rgomento quanto mai attuale e dibattuto quello della devulcanizzazione della gomma. Questo lungo e dettagliato studio si occupa dell’SBR da pneumatici, la cui devulcanizzazione è difficile a causa della specifica struttura dell’elastomero, che può sì decomporsi ma al tempo stesso si ricompone durante il processo contrariamente a quanto fa, per esempio, la gomma naturale. Prendendo in esame un processo di devulcanizzazione termica, lo studio si concentra sul meccanismo che determina i cambiamenti della struttura molecolare dell’SBR, l’intervallo di temperatura considerato va da 180 a 300°C e i trattamenti vengono effettuati in aria e in azoto; vengono poi confrontate le proprietà meccaniche di vari vulcanizzati in SBR devulcanizzata e infine su verifica il riutilizzo di devulcanizzato in miscela con mescola vergine. La parte sperimentale dello studio, partendo dall’adozione di SBR 1723 come polimero vergine passa in rassegna: • mescolazione e vulcanizzazione; • macinazione dei fogli vulcanizzati; • devulcanizzazione termica, attuata in mescolatore interno a temperature variate da 180 a 300°C per 5 minuti;

dopo la devulcanizzazione il materiale si estrae dalla macchina sia in aria che in azoto liquido; le variazioni delle condizioni sperimentali sono identificate in TT (trattamento termico senza esclusione di ossigeno), TL (trattamento termico e raffreddamento in azoto liquido dopo devulcanizzazione) e TN (trattamento termico in atmosfera d’azoto e raffreddamento in azoto liquido dopo devulcanizzazione); • caratterizzazione dei devulcanizzati, comprendente esame della frazione solubile di gomma, della densità di reticolazione, della viscosità, analisi termogravimetrica, spettroscopia FTIR, rivulcanizzazione e proprietà meccaniche con definizione delle miscele SBR/D-TT, SBR/D-TL e SBR/D-TN. I risultati delle prove e la relativa discussione costituiscono la parte più impegnativa dello studio, che spiega dettagliatamente, con l’aiuto di numerosi grafici, sia quello che accade alla gomma durante la devulcanizzazione nelle diverse condizioni applicate, sia le prestazioni delle miscele SBR vergine e SBR devulcanizzata, mettendo l’accento sul fatto che le loro proprietà meccaniche dipendono dai seguenti fattori: • presenza di gel nel riciclato; • legame fra riciclato e matrice; • dimensione delle particelle del riciclato; • distribuzione dello zolfo fra matrice e riciclato; • densità e distribuzione della reticolazione. Lo studio si conclude ribadendo che la degradazione termica di SBR vulcanizzata a zolfo è caratterizzata da riarrangiamenti intramoleolari dei frammenti di catena, causati da una degradazione e ossidazione incontrollate che danneggiano le proprietà del materiale. Abbastanza stranamente l’aumento della temperatura di devulcanizzazione provoca dapprima una diminuzione della densità di reticolazione, che tuttavia aumenta di nuovo sopra la soglia di temperatura di 220°C. Anche se questo fenomeno si verifica indipendentemente dalla presenza di ossigeno durante il processo di devulcanizzazione, si rivela però più accentuato senza escludere l’ossigeno e le proprietà ottimali dell’SBR devulcanizzata si raggiungono lavorando alla temperatura ottimizzata di 220°C e sotto azoto in atmosfera priva di


Abbiamo letto per voi ossigeno. Le miscele 50/50% in peso di SBR vergine e SBR devulcanizzata a bassa temperatura e sotto azoto hanno mostrato migliori proprietà meccaniche del materiale trattato termicamente in presenza di ossigeno.

Importante Azienda produttrice di articoli tecnici in gomma per il settore auto ed industriale, ricerca persone da inserire

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI ANALISI DI POLIMERI E FIBRE POLIMERICHE

M. Bischoff, G. Seide, T. Gries, Institut für Textiltechnik, Aachen University (Germany) - email: merle.bischoff@ita.rwthaachen.de - RFP n. 1/2017, Volume 12, pag. 38-43.

D

iventa sempre più importante sottoporre a prove polimeri e fibre polimeriche, poiché la tendenza globale del mercato è quella di sostituire le fibre naturali con fibre sintetiche, che possono essere progettate in funzione dell’applicazione con caratteristiche nettamente migliori. All’Istituto di tecnologia tessile di Aachen (ITA), in Germania, si fabbricano e si processano fibre sintetiche dai primi granuli al tessuto finito, conducendo prove in continuo per verificare la qualità della produzione e individuare la necessità di ulteriori sviluppi; queste prove su polimeri e fibre polimeriche sono effettuate per partner industriali, al fine di risolvere problemi di qualità o di produzione e/o specificare proprietà del materiale in esame. All’inizio dell’articolo vengono elencate in una tabella tutte le prove che l’istituto è in grado di effettuare, con indicazione dei metodi e delle apparecchiature utilizzate, nonché delle caratteristiche analizzate. L’articolo è impostato sulla trattazione dettagliata dei vari metodi di prova. L’esposizione è davvero chiara ed accurata, molto utile per rendersi conto, con una lettura di poche pagine, quali sono e in cosa consistono diverse prove, di cui si sente spesso parlare ma di cui solitamente si ha una conoscenza approssimativa se non si svolge attività di laboratorio applicativo o di ricerca. I metodi di analisi vengono suddivisi in: termici • DSC (calorimetria a scansione differenziale) • TMDSC (calorimetria a scansione differenziale con modulazione di temperatura) • TGA (analisi termogravimetrica) • DMA (analisi dinamico-meccanica) • fisici • reometria • WAXD (diffrazione a raggi X a largo angolo) • Picnometria • FTIR (spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier) chimici • titolazione Karl Fischer • Oltre alle prove elencate l’istituto offre ulteriori possibilità di investigazione su polimeri nel suo laboratorio di microscopia, attrezzato con microscopi ottici ed elettronici (SEM-microscopia elettronica a scansione e TEM-microscopia elettronica a trasmissione), oltre a tomografia computerizzata e normali prove di usura, tribologiche e di trazione.

Responsabile Ufficio Tecnico Gestisce e coordina i progetti,collabora con gli altri enti aziendali per risolvere problematiche,gestisce,monitora e coordina i propri collaboratori, con l'obiettivo di garantire il miglior supporto al commerciale, cliente e azienda. Requisiti preferenziali: · Laurea in Ingegneria Meccanica/Dei Materiali · Esperienza e competenza nel settore specifico · Ottima interpretazione e valutazione dei disegni tecnici · Gestione dei gruppi operativi

Responsabile Laboratorio È responsabile delle performance delle mescole e della gestione documentale, si attiva al fine di fare analisi di fattibilità in preventivazione identificando la mescola con le caratteristiche migliori sia per il cliente che per il processo produttivo. Requisiti preferenziali: · Laurea in Chimica · Esperienza e competenza nel settore specifico · Facilità e destrezza nell’interpretazione e valutazione dei capitolati

Product Manager Funzione di supporto strategico per il commerciale, ha una approfondita conoscenza delle mescole e processi produttivi, ha conoscenza delle necessità di installazione dei prodotti presso i clienti e propone soluzioni per il miglior offering, bilanciando, in fase di offerta, la domanda con i vincoli tecnici aziendali. Requisiti preferenziali: · Diploma / Laurea in Ingegneria Meccanica/Dei Materiali · Esperienza e competenza nel settore specifico · Conoscenza del processo produttivo · Buona interpretazione dei disegni tecnici

Competenze trasversali per le posizioni richieste: · Orientamento all’innovazione e al miglioramento continuo · Consapevolezza organizzativa · Gestione delle relazioni · Decisionalità · Disponibilità nel lavoro di gruppo · Lavoro di gruppo e cooperazione · Integrazione organizzativa · Buona conoscenza della lingua inglese

Si prega di inviare i CV al seguente indirizzo mail: Hrcvsel@gmail.com Luogo di lavoro: area del Sebino Le informazioni fornite saranno trattate con la massima riservatezza


Dott. Viola & Partners Chemical Research S.r.l.

THE FLUOROELASTOMER NETWORK DOTT. VIOLA & PARTNERS

R&S della sintesi e caratterizzazione molecolare di polimeri FKM Gestione della produzione di polimeri fluorurati Controllo di processo da remoto

www.elastomersunion.it

SERSAR

Gamma completa di copolimeri e terpolimeri fluorurati bisfenolici o perossidici Materiale sempre in stock Distribuzione esclusiva in Europa

ELASTOMERS UNION

Formulazione e realizzazione di mescole FKM Ottimizzazione del processo di stampaggio Supporto post-vendita sul campo


Focus MATERIE PRIME

INCHIESTA Mercato e aumenti

Le nostre domande 1.

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione?

2.

L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano?

3.

In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti?

4.

Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?

di prezzo. Quale 2017?

Le turbolenze di prezzo su materie prime e additivi (ne abbiamo parlato nello scorso numero), l’economia in ripresa ma a passo lento, almeno sul mercato interno, la difficoltà a reperire alcuni prodotti. Il 2017 si è aperto con una serie di problemi che complicano la vita delle aziende della gomma, e dei dealer e distributori di chemicals in primo luogo. Abbiamo sentito alcuni tra i principali protagonisti italiani del settore per farci raccontare come stanno affrontando questo primo scorcio di anno e come interpretano le tendenze attualmente in corso

15


FOCUS

«Fortunatamente la maggior parte delle nostre mandanti non ha esposto aumenti di prezzo fuori misura

»

Azienda Chimica Milanese Giovanni Arnò

Amministratore delegato

1.

Siamo distributori di cariche ed ausiliari, quindi non abbiamo una percezione diretta del rinnovo del parco tecnologico degli attori del settore, ma è vero che durante le visite ai clienti a volte dobbiamo prendere in considerazione l’efficienza delle nuove macchine e processi per consigliare dosaggi, utilizzi e diverse possibilità di imballo per i nostri prodotti.

2.

Le materie prime utilizzate nella produzione dei siliconi hanno subito un aumento nel primo trimestre del 2017 e le previsioni sono per ulteriori aumenti durante tutto il resto dell’anno, il che si rifletterà ovviamente sui prezzi delle gomme siliconiche.

3.

Fortunatamente la maggior parte delle nostre mandanti non ha esposto aumenti fuori misura. Bisogna distinguere l’origine della materia prima: le voci di costo sul prezzo finale possono essere molto diverse. Per esempio, i materiali a base di zinco risentono dell’andamento in borsa, mentre le cariche minerali risentono delle spese di gestione delle cave.

Da molto tempo, Bluestar Silicones è concentrata nel portare valore ai propri clienti non solo attraverso prodotti di alta qualità, ma, più importante, fornendo il giusto livello di servizi. Questo può essere fatto solo rimanendo vicini ai clienti al fine di comprendere le loro applicazioni e lavorare insieme per superare le sfide che devono affrontare nel loro settore. Quando Bluestar e i suoi clienti si trovano ad affrontare le sfide dei prezzi, agiamo insieme a loro per ottimizzare il più possibile le nostre soluzioni.

3.

4.

2.

Quando siamo costretti a rivedere i listini lo facciamo esclusivamente a fronte degli aumenti imposti dalle mandanti. Per contenere i prezzi cerchiamo di ottimizzare sia dal punto di vista logistico che tecnologico aiutando i clienti a sviluppare mescole e processi più efficienti. Quando è possibile assorbiamo in toto l’aumento o ne proponiamo una dilazione.

4.

Effettivamente alcuni clienti lamentano mancanza di reperibilità di polimero. Sui chemicals non abbiamo riscontri oggettivi ma sicuramente le aziende che hanno impianti delocalizzati avranno più difficoltà nell’armonizzare tutti i codici delle materie prime per garantire che le mescole siano prodotte in maniera speculare tra le varie sedi.

«

La domanda di silicone è cresciuta ben al di sopra del Pil, spinta dai requisiti sempre più impegnativi di vari settori industriali

»

Bluestar Italia Alessandro Strappazzon Sales manager REI Italia

1.

La domanda di gomma siliconica è molto alta e l’offerta sul mercato è limitata da alcuni anni. Infatti l’industria ha visto una crescita della domanda del silicone ben al di

16

sopra della crescita del Pil. Tale crescita è stata guidata dai requisiti sempre più impegnativi richiesti in mercati come quello automobilistico, ferroviario e medicale. Infatti, le applicazioni in più rapida crescita sono anche le più esigenti in termini di prestazioni del prodotto e di servizi, quali il supporto normativo. Questa è la ragione per cui Bluestar Silicones ha investito in nuova capacità produttiva e nuove risorse.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

La sicurezza dell’approvvigionamento è un aspetto fondamentale nel lavoro quotidiano dei nostri clienti. Al fine di dare tranquillità ai nostri partner, abbiamo sviluppato la possibilità di un doppio approvvigionamento, opzione che offriamo ai nostri clienti che apprezzano questo servizio. Anche in questo caso, la cosa più importante è condividere le sfide in modo aperto e individuare la soluzione migliore insieme ai nostri clienti.

«

L’avvento della full registration nella normativa Reach porterà alla scomparsa di alcuni chemicals in favore di soluzioni alternative

»

Brenntag Sara Ghione

Business Unit Manager Rubber & Polymers Italy

1.

Brenntag continua ad avere una forte presenza come realtà distributiva sul panorama italiano di chi produce mescole in gomma, nonostante il fatto che la nostra percezione non sia di forte ripresa del mercato, a livello italiano. La chiusura nettamente positiva dei primi mesi del 2017 è stata per lo più determinata dalla nostra capacità di collaborare con realtà che hanno presenza a livello internazionale; questo ci consente di ampliare i nostri mercati di riferimento anche dove la vendita diretta viene fatta sul mercato italiano.


Materie prime 2.

L’aumento dei prezzi è stato determinato principalmente dal forte rallentamento della produzione asiatica ,dovuto principalmente a fermi di molteplici impianti produttivi per problematiche ambientali. Oggi l’Asia è terreno produttivo anche per molti produttori europei che si sono altresì trovati in difficoltà. In ogni caso la situazione produttiva “oligarchica” presente in Europa determina una situazione occidentale molto diversa da quella orientale; mercato occidentale statico, mentre da sempre la realtà asiatico è più dinamica e vive molto di più sul mercato “spot” delle materie prime; oggi la domanda sul mercato asiatico è in crescita, ma l’Asia ha meno convenienza ad esportare in Europa.

3.

L’aumento dei prezzi sul mercato ci ha inevitabilmente costretti ad adeguare anche i nostri listini e a seguire il business che deve, per sua natura, generare profitto. La nostra forza rimane comunque la “fidelizzazione” crescente dei nostri clienti, a cui possiamo proporre un ampio portafoglio di prodotti per completare al massimo la nostra offerta, in molti casi, contenendo gli aumenti.

4.

Oggi l’imminente avvento della “full registration” della normativa Reach e le restrizioni relative alla lista HVSC obbliga i produttori a razionalizzare il proprio portafoglio prodotti puntando su specialties altamente remunerativi o con più

Le nostre domande 1.

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione? 2. L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano? 3. In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti? 4. Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?


FOCUS grande richiesta. Questa situazione sta vedendo sparire alcuni chemicals per trovare soluzione alternative. Purtroppo la risposta del mercato della gomma non è immediata, ma tende da sempre ad essere conservativa. Tutto questo si traduce, in questo periodo di “passaggio”, in una carenza di disponibilità di alcuni prodotti, periodo in cui il mercato si sta vedendo costretto ad adeguarsi al nuovo scenario.

«confermano I risultati del primo trimestre una crescita degli ordinativi. Difficile dire se siano spinti dalla domanda interna» Caldic Simone Calabrini

Responsabile settore gomma Italia

1.

I risultati del primo trimestre confermano una crescita degli ordinativi da parte della nostra clientela. È difficile stimare quanto di questa crescita sia dovuta all’aumento della domanda interna e quanto alla crescita delle esportazioni. Ad ogni modo la domanda cresce in modo sensibile e molti clienti esprimono fiducia.

2.

È necessario distinguere l’andamento dei prezzi degli elastomeri da quello dei prezzi degli additivi. Il prezzo di molti elastomeri fino a marzo è stato pesantemente influenzato dal repentino e importante aumento del costo del butadiene (dovuto alla elevata domanda di monomero in Asia); la situazione sembra ora essere tornata alla normalità tant’è che sono già state annunciate delle riduzioni per i prossimi trimestri. Per gli additivi la situazione è diversa; i prezzi sono in continuo aumento e non ci sono segnali che possano far prevedere un’inversione di tendenza. Gli aumenti traggono la loro origine dagli investimenti che il governo cinese impone ai produttori; ovviamente gli altri player si sono adeguati. Poi, sia per gli elastomeri che per i chimici, quanto abbia pesato la speculazione è difficile a dirsi.

3.

Abbiamo cercato di mantenere stabilità dove possibile ma, per molti prodotti è stato inevitabile dovere intervenire sui nostri listini.

4.

Le stesse ragioni che hanno portato all’aumento dei prezzi hanno anche causato difficoltà a reperire molte materie prime. Le tipologie più colpite, per quanto riguarda Caldic

18

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

Italia, sono state gli elastomeri e il biossido di titanio. Abbiamo riscontrato, anche se in misura minore, difficoltà nell’approvvigionamento di acceleranti ed antiossidanti.

«

Il mercato italiano pesa poco in volume, è meno interessante per i produttori e può quindi trovarsi con ridotta disponibilità di alcuni prodotti

»

Eico Novachem Daniele Girelli

Technical sales manager

1.

Se è vero che riceviamo indicazione di una certa ripresa questa sembra ancora più legata ad ordinativi della filiera orientata all’esportazione più che dal mercato interno. Per quanto riguarda il mercato italiano, solo alcuni settori specifici, come quello legato alla produzione automobilistica, vedono una discreta ripresa mentre altri, ad esempio l’edilizia, sono ancora stabili o in lento recupero.

2.

A eccezione di alcune situazioni ben definite di mancanza di prodotto, come nel caso della filiera del C4, per molte materie prime vedo il sovrapporsi di più aspetti concomitanti, come l’aspettativa di crescita del mercato a livello globale; il riposizionamento al rialzo dei prezzi per recuperare margini; in certi casi la minore disponibilità di alcuni prodotti chimici rispetto alla domanda di mercato e per alcuni prodotti di produzione cinese per la riorganizzazione di alcune filiere locali.

3.

In alcuni casi la tendenza si era già palesata verso la fine dell’anno e abbiamo tenuto informati i nostri clienti. Purtroppo la gran parte degli aumenti si è verificata in un breve lasso di tempo all’inizio dell’anno. Ovunque sia stato possibile abbiamo gestito con i nostri clienti una transizione sui nuovi prezzi nel corso del primo trimestre con una modulazione legata ovviamente ai volumi coinvolti e alla programmazione degli ordini. A seconda della tipologia di prodotto coinvolto e del livello di aumento registrato abbiamo potuto in alcuni casi mediare gli aumenti praticati dai produttori. In altri casi siamo stati costretti a passare in toto gli aumenti sul listino.

4.

Confermo che per varie specialità trattate da Eico Novachem vi è stata una ridotta disponibilità di prodotto nella prima parte del primo trimestre. Si è verificato per gli agenti di processo così come per gli acceleranti. Questo è stato uno degli effetti collaterali di quanto verificatosi in questo inizio di anno a livello globale cioè una maggiore richiesta di prodotti su tutti i mercati e in particolare da parte del mercato cinese; un accaparramento sospinto dall’incertezza sulla dinamica dei prezzi sui tempi medio


Materie prime lunghi. Un mercato come quello italiano, che in termini di volumi assoluti pesa poco e sconta anche prezzi competitivi, risulta quindi meno interessante per i produttori e può trovarsi con una ridotta disponibilità.

«dalNessun prodotto è sparito mercato, ha solo rallentato la disponibilità. Questo ha comportato anche la revisione dei processi produttivi

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione? 2. L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano?

»

Eigenmann & Veronelli Cinzia Gottero Sales manager

1.

Le nostre domande 1.

Possiamo confermare che intravediamo una ripresa. Iniziata nel 2016. Vediamo tutti i settori molto propositivi e con molte idee innovative. Alcuni clienti hanno comunicato importanti investimenti, con nuove aperture di mercato nate dopo vendite accurate e acquisite negli ultimi anni. Il mercato sia automotive che articolo tecnico ha dei volumi che fanno pensare ad una ripresa. Le nostre filiali comunicano che anche da altri mercati ci sono degli ottimi segnali ed i mercati si espandono. I volumi sono molto sopra budget.

3. In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti? 4. Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?

2.

COSTRUZIONE STAMPI PER GUARNIZIONI E ARTICOLI TECNICI IN GOMMA CONSTRUCTION MOULDS FOR GASKETS AND TECHNICAL RUBBER PRODUCTS BONARDI STAMPI SRL - Via Nastro Azzurro 22 - 24067 Sarnico (BG) -Tel. 035 910679

www.bonardistampi.com


FOCUS Dal nostro punto di vista e come produttori di chemicals abbiamo visto aumenti dello zinco ossido già dal 2016 ed inoltre anche dei grassi zootecnici sulla borsa granaria. Le motivazioni sono state quelle di chiusure di miniere di metalli a livello mondiale e portando il metallo in salita su LME. Per gli acidi grassi la motivazione è stata il diverso impiego della materia prima che ha uso sia alimentare (stagionale) che di combustibile rinnovabile (impiego sostenibile imposto da alcune regioni). La mancanza del prodotto ha conseguentemente aumentato il prezzo e la disponibilità. Inoltre ci sono state altre situazioni da inizio 2017 con le materie prime derivate dal crude oil. Questo fu il primo segnale. Sulla borsa orientale in gennaio il butadiene è arrivato a punti non aspettati, questo ha fatto si che i produttori di polimeri hanno acquistato la materia prima sulle borse Europee. Il prodotto è mancato e questo ha imposto, i produttori e poi i i distributori a dover fare conti e selezioni per non lasciare nessuno senza materia prima.

3.

Per la linea di prodotti chemical legata alla produzione di E&V l’organizzazione è stata quella di poter negoziare un contratto semestrale con i produttori di materie prime e fare si che l’aumento si spostasse anche dopo il Q1 del 2017. Per i plastificanti base acido adipico e acido sebacico le difficoltà ci sono state e l’unica cosa è stata quella di produrre a campagne. Per i prodotti della distribuzione è stato più difficile, i listini sono mensili ed essendo la merce disponibile con allocazioni mese per mese il prezzo è stato comunicato ogni prima settimana del mese.

4.

Abbiamo risentito anche per perossidi base dicumile, in quanto la chiusura di impianto principale cinese che forniva tutta la filiera di produzione mondiale ha fatto sì che dovessimo riorganizzarci. L’informazione, qualche rinuncia e qualche consiglio tecnico ci hanno comunque consentito di continuare a seguire il mercato di prodotti con questi derivati senza dovervi rinunciare. In realtà nessun prodotto è sparito, ma ha solo rallentato la disponibilità. Questo ha permesso anche la rivalutazione del prodotto. Personalmente ho visto da parte dei tecnici una valutazione maggiore mettendo nuovamente in gioco prodotti e procedure che da tempo non potevano neppure minimamente essere messe in discussione. Qualcuno ha scoperto nuove opportunità con ottimi risultati.

«

La difficoltà a reperire alcuni prodotti è legata al fatto che il Far East produce meno e alcuni settori consumano più del previsto

»

IMCD Italia Stefano Corna Market manager

1.

Dal nostro punto di vista posso confermare il trend positivo del settore. L’anno precedente si è concluso con segno positivo rispetto al 2015 e il primo trimestre 2017 ha sostanzialmente rafforzato la sensazione percepita. Con tutta probabilità il mercato cavalca il buon livello produttivo del settore automotive a livello nazionale ed europeo.

2.

Il mio punto di vista purtroppo non è particolarmente postivo nei confronti del settore in cui opero, ovvero l’importazione e la distribuzione di materie prime. Personalmente sono convinto che come spesso accaduto anche in passato vi sia un importante componente speculativa del fenomeno dell’aumento prezzi. Ridondante ribadire che a lungo termine non farà bene allo sviluppo del mercato. “Siamo” tutti contenti di vedere il fatturato in aumento ma quando questo risultato è dovuto soprattutto all’aumento del prezzo al kg (e non principalmente all’incremento delle quantità) la soddisfazione che ne deriva è legata a una valutazione a breve termine. D’altro canto nel 2016 abbiamo assistito ad un abbassamento di prezzi selvaggio. In alcuni casi i livelli sono probabilmente arrivati sotto al costo di produzione e quindi oggi è prevedibile la necessità di recuperare e appianare le perdite.

3.

La nostra attività di distribuzione di materie prime non può esimersi dal modificare i listini proporzionalmente alle variazioni di aumenti imposti dai fornitori che rappresentiamo. Naturalmente l’obiettivo principale è quello di intuire in anticipo la tendenza di mercato in modo da operare a monte e a valle per calmierare il più possibile gli sbalzi di prezzo delle materie prime che provocherebbero inevitabilmente difficoltà ai nostri clienti. Riteniamo scorretto e non lungimirante approfittare ed accentuare la tendenza generale di crescita dei prezzi. Alcuni nostri prodotti non hanno subito variazioni e continuano quindi a essere proposti ai medesimi prezzi del 2016.

4.

Molti nostri clienti stanno avendo grosse difficoltà nel reperire molti polimeri e alcuni chemicals. I motivi ufficiali li sappiamo tutti. Il Far East produce meno per alcuni impianti fermi per manutenzione e altri chiusi per razionalizzare le produzioni. Alcuni settori stanno consumando più del previsto e quindi hanno accentuato quanto detto sopra. Ci sono molte validissime ragioni ma, rispondendo a questa domanda e a proposito delle motivazioni, mi è balzata alla mente una

20

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017


Materie prime famosissima sequenza di un altrettanto famoso film del 1980 che credo faccia chiarezza in merito, vediamo chi lo riconosce: “Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c’era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c’è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette!”.

«Il rinnovamento della logistica, conseguente al passaggio di testimone da Eico Specialties, ci ha consentito di ammorbidire l’impatto degli aumenti di prezzo

»

KPI Christian Pedone Direttore commerciale

1.

Posso confermare la sensazione dei colleghi produttori di macchine per il settore gomma. Nel primo trimestre abbiamo avuto un buon incremento di vendite delle materie prime (+15%).

2.

Le nostre domande 1.

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione? 2. L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano? 3. In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti? 4. Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?

Abbiamo avuto già a fine 2016 il sentore che i prezzi di alcune materie prime avrebbero avuto qualche ritocco al rialzo. Le

SCIVOLATE VERSO IL SUCCESSO! Interseals Srl All Around Gaskets Interseals Srl offre consulenza personalizzata sulla tipologia di trattamento lubrificante da adottare in base alle Vostre esigenze e dispone di tutti gli strumenti di verifica necessari per l'efficacia del processo.

+39.030.7464-611 info@interseals.it www.interseals.it

Innerseees Srr può nnnizzzre ii grrro i puuizii ecnicc ei componenni grrzie mooerni impiinni i vvggio, i essrrzione eggi innuinnnni e i eeeurr ei risuuuuui.

All Around Gaskets Via Liguria 30 - 25031 - Capriolo (BS) ITALIA


FOCUS cause sono diverse, in primis la nuova politica cinese sul controllo delle emissioni, che ha causato una riduzione dei quantitativi prodotti ed esportati da quell’area. Ma anche in Europa si riscontrano forti shortage di materie prime che naturalmente spingono i prezzi al rialzo.

3.

Il 2017 per noi è un anno particolare. KPI Srl ha rilevato il testimone lasciato da Eico Specialties e questo ha comportato diverse azioni a largo spettro che sono andate a toccare la struttura commerciale, la struttura societaria e la struttura logistica. Soprattutto quest’ultimo punto ci ha permesso di aumentare le scorte di materie prime con l’intento di “ammorbidire” l’impatto degli aumenti ai nostri clienti e cercando, nel tempo, di rendere più efficienti le consegne. Per quanto riguarda le materie prime trattate da KPI, posso confermare che prodotti tipo cere polietileniche, prodotti siliconici in generale, biossido di titanio stanno subendo forti shortage.

4.

Le cause , come detto al punto 2, sono molteplici: dalla Cina e la sua nuova politica ambientale, al fermo di alcune unità produttive sia per manutenzione programmata sia per incidenti avvenuti. Altri chemicals, per esempio l’ossido di zinco, seguono l’andamento dei prezzi delle varie borse internazionali che anche in questo caso sono in aumento.

«

I consumi sono spinti anche dal rientro in Italia di attività nel settore moda che nello scorso decennio erano state spostate in Oriente

»

Lagorio & Dufour Ambrogio Dufour Amministratore delegato

1.

Il consumo di gomma sintetica e naturale è relativamente stabile. Non abbiamo visto particolari aumenti così come in effetti, nel recente passato, non avevamo riscontrato grosse diminuzioni nei consumi, anche se indubbiamente i segnali sono positivi. L’altro settore che sta vedendo una timida ricrescita è l’indotto calzaturiero e, più in generale, il settore “moda”, aiutato anche dal fatto che molte realtà industriali, esportate in Oriente nello scorso decennio, stanno rientrando in Italia; inoltre, più in generale, torna ad essere apprezzato il prodotto italiano di qualità superiore.

2.

I prezzi della gomma naturale e sintetica hanno subito dei fortissimi aumenti nei primi mesi del 2017 per diverse ragioni. Il prezzo della gomma naturale ha subito l’influenza negativa delle pessime condizioni meteorologiche che hanno colpito, durante il 2016, tutti i paesi dell’Estremo Oriente, in particolare la Thailandia che è il primo esportatore al mondo. Siccità seguita da inondazioni hanno vanificato

22

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

una larga parte della stagione di raccolta. La scarsità di materiale disponibile ben prima del tradizionale periodo di wintering ha indotto i produttori ad alzare i prezzi, i quali, ad ogni modo, avevano raggiunto minimi storici che quasi minacciavano la sostenibilità economica della filiera nei paesi di origine. Parallelamente il butadiene ha subito enormi aumenti partendo dall’Asia, dove in poche settimane le quotazioni sono aumentate di quasi il 300% rispetto al mese di settembre 2016. I prezzi in Europa si sono adeguati solo successivamente, dopo che gli stessi produttori di butadiene europei hanno colto l’occasione per vendere in Asia a prezzi molto più cari, sottraendo così prodotto dal mercato. In pochi mesi tutti i prodotti a base di questo polimero, prima fra tutte la gomma SBR, hanno subito aumenti ingenti. Entrambi i mercati si sono influenzati a vicenda, e quanto detto sopra è stato il presupposto per sbalzi repentini, cavalcati, e talvolta anche innescati, da speculazioni sui mercati a termine di riferimento, che sono stati la principale causa di aumenti così violenti. La domanda tuttavia non ha risposto positivamente, condotta dalla difficoltà degli utilizzatori di ribaltare tali aumenti sul prodotto finito. In maniera ugualmente inaspettata e al contrario di quanto accade normalmente in questo periodo, negli ultimi tempi entrambi i prezzi hanno ripreso a fluttuare verso il basso, talvolta anche bruscamente, confermando l’impressione che si fosse di fronte ad una sorta di bolla speculativa. In questa situazione incerta alcuni mercati, in particolare il lattice naturale, sono stati aggrediti da fantomatici fornitori di dubbia affidabilità che hanno creato più confusione che altro, dimostrandosi in breve tempo tanto inaffidabili quanto rapidi nell’uscire di scena.

3.

In presenza di aumenti così rapidi e inaspettati, come è stato il caso degli ultimi mesi, i clienti non hanno voluto coprire il 100% del loro fabbisogno, evitando il più possibile di acquistare sul lontano e tenendo a comprare lotti minimi in pronta consegna, nella speranza che il prezzo scendesse di nuovo. In questo senso avere un magazzino ben fornito è stato molto importante. I prodotti che trattiamo subiscono fluttuazioni anche quotidiane, e più che aggiornare listini abbiamo dovuto mantenere un contatto ancora più stretto con i clienti, per fornire maggiori informazioni e assistenza.

4.

Ovunque si tratti di prodotti speciali, c’è sempre la possibilità che il quantitativo non sia sufficiente a soddisfare la domanda di mercato. Nel nostro settore delle gomme, per quanto la ricerca sia sempre attenta, difficilmente ci imbattiamo in questi tipi di prodotto, per cui non abbiamo riscontrato particolari difficoltà, se non quelle legate ai livelli di produzione stagionali.


Materie prime

«

Oggi l’Europa non è più autosufficiente per i chemicals e per altri prodotti. Una qualsiasi crisi dei produttori asiatici si ripercuote su di noi

»

RDC Giorgio Marzari Direttore commerciale

1.

Confermiamo il trend positivo. Da inizio anno abbiamo effettivamente constatato una costante richiesta di ausiliari chimici, situazione che non si percepiva ormai da qualche stagione.

2.

Diciamo che per i prezzi sia dei chimici che dei polimeri, dopo anni di costante ribasso, la tendenza prima o poi doveva cambiare. Diverso però è, a nostro modo di vedere, il contesto di questa situazione; se per i polimeri si può anche ipotizzare una grossa componente speculativa, per i chimici no. La realtà che stiamo vivendo, oltre alla continua tendenza al rialzo delle quotazioni, presenta anche una scarsa disponibilità di alcuni prodotti, molti dei quali strategici, mettendo così in crisi diverse aziende. Il governo cinese, nel rispetto degli impegni recentemente sottoscritti in tema ambientale, ha imposto limiti restrittivi alle emissioni inquinanti delle

Le nostre domande 1.

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione? 2. L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano? 3. In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti? 4. Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?


FOCUS proprie fabbriche, generando così il fermo di molti impianti e diventando di fatto la causa principale della mancanza di materiali nel mercato ed il conseguente aumento delle quotazioni.

3.

Gli aumenti non hanno potuto che incidere significativamente sulle nostre politiche commerciali. La scarsa disponibilità di materiali non ci ha permesso di gestire gli stock secondo tradizione, imponendoci così di ripercuotere gli aumenti subiti immediatamente sul mercato.

4.

Il punto 2 e 3 credo ben sintetizzino la situazione. Bene o male non vediamo categorie di prodotti in maggior sofferenza rispetto ad altri: sono tutti nella stessa imbarazzante carenza. Oggi l’Europa non è purtroppo più autosufficiente in materia di approvvigionamenti di chemicals come di altri prodotti, quindi una qualsiasi crisi dei produttori asiatici si ripercuote senza pietà su tutti noi.

«

Riscontriamo un trend positivo in Italia, con una domanda in crescita e anche una propensione a programmare a medio termine

»

Rogitex International Massimiliano Petris Director of sales

1.

Anche noi riscontriamo un trend positivo dai nostri clienti con una domanda che è in continua leggera crescita e una migliore tendenza alla programmazione nel medio termine.

2.

Effettivamente ci sono stati sensibili aumenti che in generale hanno un po’ stravolto il primo trimestre di quest’anno e che ancora stanno persistendo su alcune materie prime. Ciò è stato causato da diversi fattori. A cavallo tra inizio dicembre e per tutto gennaio c’è stata un’impennata della gomma naturale, insieme all’aumento di alcuni monomeri. A valle c’è stata poi una carenza di alcuni polimeri, che ha dato il via a una estremizzazione di questi apprezzamenti.

3.

Essendo stata appunto una situazione generalizzata ove erano coinvolti tutti i fornitori di materie prime, e quasi tutti i prodotti, non è stato difficle trasferire gli aumenti. Per quanto riguarda i nostri clienti, ove possibile abbiamo fornito prezzi mediati o, in alternativa, consigliato di anticipare gli acquisti onde evitare ulteriori prossimi aumenti.

4.

In effetti, oltre ai sensibili aumenti si è venuto anche a verificare un generale shortage di materiali; nel nostro caso

parliamo di polimeri sintetici. Le cause “ufficiali” indicate dai produttori sono principalmente legate alla carenza di monomeri, a fermi impianti e alla forte domanda che nei primi due mesi dell’anno è arrivata in Europa, dalla Cina. La sensazione è che la situazione potrebbe normalizzarsi durante il secondo trimestre.

«

Ai fattori produttivi che hanno provocato gli aumenti di prezzi si è aggiunta una componente speculativa guidata dai maggiori hedge fund mondiali

»

S.Int.A Federico Doveri Sales manager

1.

Effettivamente qualche timido segnale di ripresa della domanda nel settore gomma/lattice naturale si era colto, soprattutto nell’ultimo trimestre 2016; segnali che però si sono parzialmente raffreddati a causa dell’impennata dei prezzi di tali materie prime, a cavallo tra fine 2016 ed inizio 2017.

2.

Come spesso accade quando ci sono queste situazioni di forti aumenti, tra l’altro avvenuti in un lasso di tempo relativamente breve, le motivazioni sono duplici: “reali” e finanziarie. Nel comparto della gomma naturale si è determinato un calo deciso di produzione proprio in concomitanza con il periodo nel quale invece tale produzione doveva essere al top, dovuto principalmente a terribili inondazioni che hanno compromesso il raccolto, soprattutto in Thailandia (si parla di perdite di almeno 4 milioni di tonnellate di materia prima). Contestualmente si è assistito a una impennata del prezzo del butadiene, componente essenziale per la fabbricazione di molte gomme sintetiche, a causa anche dell’annunciata chiusura per manutenzione di alcuni dei maggiori siti produttivi europei di tale prodotto. Su questi due fattori, già di per sé molto impattanti per via anche della loro contestualità, si è innestata la onnipresente componente speculativa, laddove tutti i maggiori hedge funds hanno colto la palla al balzo di queste cattive notizie per investire massicciamente su queste commodities, con la naturale conseguenza di rendere la situazione ancora più incandescente.

3.

Come già accennato, l’impennarsi improvviso dei prezzi ha un po’ rallentato la incerta ripresa dei consumi che avevamo registrato. I prodotti da noi trattati, tra l’altro, non sono offerti sulla base di un listino, magari fisso per un certo periodo di tempo, ma sono soggetti a movimenti pressoché quotidiani e quindi vengono trattati sul prezzo del giorno. Nel momento in cui è stato chiaro che il movimento rialzista assumeva connotati significativi e duraturi, abbiamo invitato tutta la nostra clientela a intervenire, stipulando contratti per


Materie prime quantità e prezzi “fissati”, proprio per evitare i prevedibili ulteriori aumenti. Possiamo adesso ben dire che coloro i quali hanno recepito tale suggerimento sono stati lungimiranti e si sono assicurati le nostre regolari forniture in un periodo che ha, tra l’altro, visto l’entrata in scena di nuovi e improvvisati operatori i quali, sbandierando quotazioni del tutto illogiche, sono inizialmente riusciti ad attrarre un certo numero di utilizzatori, salvo poi lasciarli tutti quanti senza merce al momento di effettuare le consegne.

4.

Risulta anche a noi, ma non trattando direttamente tali prodotti non siamo in grado di fornire dettagli precisi.

««La politica ambientale

della Cina ha indotto la chiusura di numerosi impianti, determinando la carenza di chemicals sul mercato

Torchiani

»

Fonte interna all’azienda

Le nostre domande 1.

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione? 2. L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano? 3. In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti? 4. Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?

1.

Che ci siano segnali positivi in questo senso può anche essere vero, ma con grande moderazione e non in tutti i casi. Il settore auto, per esempio, è ancora in crescita, confermando la tendenza concretizzatasi l’anno scorso, e di conseguenza le aziende che lavorano in quest’ambito stanno aumentando produzione e fatturato. Anche il settore delle mescole mostra un andamento positivo, soprattutto per le aziende che hanno una buona fetta della produzione destinata all’esportazione.

materie prime, abbiamo dovuto adeguarci e, dopo avere esaurito in tempi brevi le scorte di magazzino ai vecchi prezzi, abbiamo riacquistato e rivenduto tutti i prodotti, soggetti agli aumenti, ai nuovi prezzi di mercato.

2.

4.

Definire forte l’aumento di prezzo di alcune materie prime all’inizio dell’anno è eufemistico: si può tranquillamente parlare di aumenti drammatici, ben oltre il 100% per prodotti come l’SBR e la gomma naturale, con percentuali inferiori per quasi tutti gli altri polimeri e per molti additivi, dai neri di carbonio agli acceleranti e altri. Al di là della solita supposizione che alla base dell’accaduto ci sia speculazione, è senz’altro questa è almeno in parte una considerazione sensata, è pur vero che oggettivamente esistono motivi comprensibili che hanno determinato gli aumenti. La premessa necessaria è che tutte le materie prime, soprattutto SBR, gomma naturale e neri di carbonio, erano arrivate nel corso del 2016 a un livello di prezzi che forse non coprivano nemmeno i costi di produzione. Pertanto era logico aspettarsi un aumento generalizzato, ma non prevedibile ai livelli raggiunti in gennaio e febbraio di quest’anno, sia pure dando credito alla carenza di butadiene e di plastificanti per la nota situazione di scoppi e incendi alla BASF in Germania e per la chiusura di un grosso impianto di butadiene in Cina.

3.

Sulla scorta delle considerazioni espresse precedentemente è evidente che noi, come tutte le altre società che vendono

In effetti l’aumento dei prezzi delle materie prime è coinciso, almeno per i prodotti più critici (SBR, gomma naturale, plastificanti e neri di carbonio), con una scarsa reperibilità che spesso ne ha determinato ulteriori aumenti, fino ad arrivare a livelli di prezzo simili a quelli di quattro anni fa. Una causa contingente è, per esempio, l’incendio di poco tempo fa su una nave portacontainer in zona Sri Lanka che, sia pure domato, causerà notevole ritardo nell’arrivo del carico, comprendente elevate quantità di plastificanti, i cui prezzi sono già in forte tensione. Un’altra causa è l’annunciato disinvestimento della russa Sibur nel settore gomma per consolidare invece la sua presenza nel settore poliolefine. Ma le cause principali si possono addebitare senz’altro alle situazioni attuali del mercato cinese, che da una parte registra grossi aumenti dei consumi interni per quanto riguarda soprattutto il settore auto, con conseguente aumento dell’importazione di polimeri, mentre all’opposto, per l’esportazione di additivi, sta soffrendo da tempo di limitata disponibilità e di ritardi nelle spedizioni. La rinnovata politica ambientale del governo cinese, intesa a ridurre seriamente l’inquinamento da fabbricazione di prodotti chimici, si sta attuando con l’imposizione di severe norme che, costringendo le aziende produttrici ad adeguarsi, ha

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

25


FOCUS già causato la chiusura di alcuni impianti e il rallentamento di diverse attività produttive. Da qui deriva una notevole carenza di additivi per gomma, in particolare acceleranti ed alcuni perossidi, che ne causa anche sostanziali aumenti di prezzo.

«

Nel settore gomma la forbice di prezzi favorevole ha sostenuto i produttori europei avvantaggiandoli rispetto a quelli asiatici e americani

Versalis

»

Fonte interna all’azienda

1.

In generale nel settore gomme possiamo dire che la forbice prezzi BDE favorevole all’Europa rispetto l’Asia e le Americhe ha supportato un trend di recupero di redditività per i produttori EU. Inoltre la debolezza dell’euro sul dollaro americano ha aiutato l’export europeo verso Asia e Nord America, contrastandone i relativi import in Europa. Di questa situazione hanno senza dubbio beneficiato nei primi mesi dell’anno anche le imprese italiane del comparto, con particolare riferimento al mondo del compound. Confortanti sono i dati che arrivano dalla produzione di auto, che a febbraio è cresciuta del 6%, trascinando anche la produzione italiana di parti e accessori per autoveicoli (+9.9%). Anche in questo caso forte è stato il contributo della componente estera in rialzo del 34.3%. Positivo anche l’andamento del settore pneumatici che, a livello europeo, ha registrato in Q1 2017 (vs. 2016) +15% nel truck, +8% nel moto, e +4% nel vettura. Il settore cartario risulta ancora in contrazione, con un certo sbilanciamento nel rapporto domanda offerta nonostante le razionalizzazioni occorse su entrambi i fronti.

2.

A partire da gennaio gli aumenti dei prezzi contratto dei monomeri di riferimento in Europa sono stati particolarmente significativi (aumenti a 3 cifre). Il butadiene nel giro di 3 mesi è passato da 800 Euro/Ton a 1.750 Euro/Ton posizionandosi sui livelli medi del 2012. Lo stirolo, seppure in misura meno significativa rispetto al primo, è pure aumentato in modo consistente passando dai 1.195 Euro/Ton di Dicembre ai 1.650 Euro/Ton di Marzo. Questa situazione, che è ora in rapida evoluzione, non è strutturale ma temporanea ed è legata, da una parte, alla ridotta disponibilità di butadiene in Europa per l’inizio della stagione delle manutenzioni programmate dei crackers, che quest’anno avrà il suo picco nel mese di aprile, dall’altra all’aumento dell’export in Usa (dove sono ferme diverse unità estrattive di BD) e in Asia (dove manutenzioni straordinarie di impianti, congiuntamente a forte domanda di derivati in Q1 per ripresa export cinese nei pneumatici, e carenza di gomma naturale ha reso lo sbocco particolarmente attrattivo per i produttori europei). L’imminente inizio della stagione del tapping in Asia, con la conseguente maggiore disponibilità di gomma naturale,

26

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

unito all’aumento della produzione cinese di butadiene dovrebbe portare un ribilanciamento del mercato. Non dobbiamo dimenticare che in Asia l’andamento dei prezzi è fortemente influenzato dalla componente “intermediazione”. Le aspettative di crescita o di contrazione determinano una corsa all’acquisto o alla vendita che amplifica gli effetti nel mercato a valle. È quindi sempre molto difficile fare previsioni sugli andamenti dei prezzi.

3.

Vista la portata degli aumenti è stato per noi inevitabile modificare i listini dei nostri prodotti più legati al butadiene e allo stirolo. Nel far ciò abbiamo cercato di garantire la disponibilità di prodotto ai nostri clienti più fidelizzati operando, ove possibile, con flessibilità nelle tempistiche di implementazione dei prezzi. Nonostante tutto abbiamo però registrato una certa resistenza, soprattutto da parte delle aziende del segmento non tyre e di minor dimensione ad assorbire gli aumenti richiesti, per via della difficoltà a ribaltare questi aumenti sul cliente finale.

4.

Alcuni clienti ci hanno segnalato difficoltà da parte di alcuni nostri concorrenti a garantire le forniture di gomme EPDM. Problemi di disponibilità si sono verificati anche nel settore SBR, causa scomparsa di import da extra EU per scarsa competitività (elevato costo del butadiene in Asia e US), e incremento di export da EU verso Asia e Americhe per attrattività dei prezzi locali.

«

L’aumento dei siliconi è un dato di fatto, ma non è paragonabile a quello che si verifica per altre famiglie di elastomeri

»

Wacker Orazio Olivares Key account manager

1.

Possiamo confermare l’andamento positivo del mercato nel 2016, con buona continuità anche nell’anno in corso. Questo trend indubbiamente positivo, con una domanda di prodotto molto elevata, riguarda sia i prodotti standard che le specialità.

2.

L’aumento dei prezzi nelle gomme siliconiche è un dato di fatto, anche se bisogna ricordare che la volatilità dei prezzi stessi e l’entità dell’aumento non è paragonabile a quanto accade per altre famiglie di elastomeri. Le motivazioni sono molteplici e non solo legate alle materie prime.

3.

I prezzi al mercato, in particolare per le gomme siliconiche HCR, avevano raggiunto livelli tali da non essere più sostenibili per noi produttori. Abbiamo dovuto apportare indispensabili


Materie prime adeguamenti di prezzo al mercato che giustificassero la continuità del business e gli investimenti necessari.

4.

Il mercato è caratterizzato da un’elevata domanda che è possibile soddisfare non senza difficoltà. Abbiamo operato e stiamo operando al meglio per salvaguardare il rapporto con i nostri clienti: riteniamo di avere fatto e di fare quanto possibile in tal senso.

«Attuiamo strategie su misura per i nostri clienti mirate a contrastare i fenomeni di crescita improvvis dei prezzi

Zeon Europe

Le nostre domande 1.

»

Fonte interna all’azienda

1.

Zeon Europe in Italia vede una leggera ripresa partita sin dall’inizio del primo trimestre 2017. Questa ripresa è sostenuta dall’effetto della crescita del mercato in Cina (+6,5%) che a sua volta trascina tutto il mercato globale e quindi anche l’Europa e l’Italia.

2.

L’aumento dei prezzi della gomma sintetica e delle materie prime nel primo trimestre del 2017 è dovuto principalmente alla forte domanda del settore automobilistico che si è generata in Cina sin dalla fine del quarto trimestre del 2016. Le ragioni sono due e sono da ricercarsi principalmente nella chiusura di alcuni impianti di produzione di materie prime in Cina, principalmente per la produzione di butadiene, simultaneamente accompagnati da una rapida crescita del mercato dell’automobile sin dalla fine del 2016. Questa situazione si sta protraendo tuttora con una tendenza alla stabilizzazione.

Da altri settori della filiera gomma, per esempio dai produttori di macchine, ci giungono segnali positivi su un aumento degli ordinativi in Italia e su una certa ripresa del mercato interno. Dal vostro punto di vista qual è la percezione? 2. L’inizio del 2017 si è contraddistinto per un forte aumento di prezzo di alcuni prodotti e materie prime per l’industria della gomma. Quale spiegazione vi siete dati voi di questi apprezzamenti? Quali sono dal vostro punto di vista i principali motivi che li determinano? 3. In che modo questi aumenti di prezzo hanno influito sulla vostra attività? Come vi siete organizzati nei confronti dei vostri clienti? Avete a vostra volta modificato i vostri listini su alcuni prodotti? 4. Oltre agli aumenti di prezzi si parla anche di una difficoltà a reperire sul mercato determinati chemicals o specialties per il settore gomma. Risulta anche a voi? Su quali tipologie di prodotto? E quali sono i motivi a vostro giudizio?

4.

Questa situazione di forte crescita del monomero butadiene, dovuta alla bassa disponibilità creatasi in Cina, a fatto sì che tutti i polimeri come NBR, SBR e BR andassero incontro a una bassa disponibilità nel mercato asiatico ed europeo. Questa situazione si protrarrà fino alla fine di maggio. L’attuale caduta dei prezzi del butadiene e la sua attuale disponibilità farà sì che da giugno tutti i prodotti coinvolti saranno nuovamente disponibili in tutti i mercati, incluso quello europeo. Quantità e prezzi saranno molto più vicini al quarto trimestre del 2016 rispetto agli attuali.

3.

Zeon Europe ha dovuto necessariamente seguire il corso dell’aumento delle materie prime che si è ripetuto in Europa ed in particolare su tutte le gomme sintetiche a base di butadiene come NBR, SBR e BR. La crescita repentina del butadiene si è verificata nel primo trimestre del 2017 e attualmente, aprile 2017, il valore di questo monomero si avvicina ai valori dello scorso novembre 2016. I nostri clienti hanno operato con Zeon Europe sin dalla fine dello scorso anno per trovare una soluzione logistica e di prezzo volta al superamento delle difficoltà del primo trimestre di quest’anno. Zeon Europe e i suoi clienti attuano strategie su misura per contrastare questi fenomeni di crescita dei prezzi dovuti a retroazioni del mercato globale e in particolare alle repentine fluttuazioni del mercato cinese.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

27


Dalle Aziende

La tecnologia dell’estrusione di Giovanni e Marco Colombo - ingegneri, Colmec

P

rima dell’avvento del concetto di estrusione a freddo, l’estrusore per gomma era considerato un semplice trasportatore. Concettualmente molto semplice, il suo unico scopo era quello di spingere una mescola già omogeneizzata e calda verso la testa dell’estrusore. L’alimentazione dell’estrusore avveniva con mescola preriscaldata da mescolatori a cilindri, un processo lento e discontinuo, con elevato dispendio di energia e mano d’opera. Questo inconveniente funzionò da stimolo allo studio di nuovi concetti di lavoro, che successivamente si concretizzarono nella realizzazione di estrusori alimentati da gomma fredda.

Gli estrusori a freddo Oggi gli estrusori alimentati da mescola fredda possono essere classificati come segue: • Di prima generazione: si tratta principalmente di estrusori di piccola dimensione (diametro vite da 30 mm fino a 150 mm, rapporto L/D da 10 fino a 12), utilizzati soprattutto per la produzione di tubi, profili e rivestimento cavi elettrici, comunque non ancora in grado di sostituirsi al vecchio processo della alimentazione calda • Di seconda generazione: si tratta di estrusori di piccola, media e grande dimensione (diametro vite da 30 mm fino

I due autori dell’articolo, Giovanni e Marco Colombo.

28

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

L’estrusione è uno dei sistemi più utilizzati nella produzione di articoli in gomma, in particolare guarnizioni, tubi e altri prodotti di largo utilizzo. La tecnologia adottata per i macchinari che la realizzano si sta evolvendo, rendendo il processo sempre più controllabile e meno discontinuo di quanto fosse un tempo. Due esperti di Colmec, azienda dalla lunga tradizione nella produzione di estrusori per gomma, ci raccontano lo stato dell’arte


Macchinari Foto 1: estrusore tradizionale con degasaggio TGFD 90. Foto 2: estrusore a pioli senza degasaggio TPF 200.

Foto 1

• capacità di alimentazione all’imbocco • aspetto estetico superficiale • valutazione di eventuale porosità all’interno dell’estruso • ricerca visiva di eventuali prescottature • analisi di laboratorio per la valutazione della perdita di viscosità Le prove di estrusione nelle condizioni di controllo sopra detto vengono ripetute con almeno 2 o 3 viti di estrusione a geometria diversa, valutate a priori, più adatte allo scopo. Dopo un’accurata analisi finale delle prove effettuate, si passa alla progettazione dell’estrusore, per la quale verranno presi in considerazione i seguenti aspetti: • potenza necessaria del motore • sfruttamento della coppia motrice • sistema di termoregolazione più idoneo • geometria della vite • pressione di lavoro, necessaria per il dimensionamento degli organi meccanici • conformazione dei canali di flusso nella testa di estrusione

Foto 2

Che cosa influenza una buona estrusione a 300 mm, rapporto L/D = da 15 a 24) utilizzati nelle più varie applicazioni fino a produzioni orarie di 4 - 5 ton/h. Si può quindi dire che l’alimentazione a freddo abbia quasi completamente soppiantato l’alimentazione a caldo, se non in quei pochi casi in cui sia già disponibile mescola calda proveniente dai mescolatori delle sale mescola quali i grossi Strainer. Gli estrusori a freddo si distinguono inoltre tra tradizionali, con o senza degasaggio, oppure a pioli, con o senza degasaggio. Tanto più è elevata la produzione richiesta, tanto più sentita è l’esigenza di realizzare un estrusore personalizzato all’impiego specifico così da ridurne anche i costi di investimento.

Il dimensionamento Lo studio del dimensionamento viene

realizzato tenendo in considerazione essenzialmente i seguenti aspetti: • sperimentazione con estrusore da laboratorio di almeno 90-120 mm di diametro vite • testa di estrusione adatta allo scopo richiesto • analisi dei parametri di estrusione e loro registrazione alle diverse velocità della vite - potenza specifica assorbita per kg. di produzione - temperature di termocondizionamento - temperatura della gomma in uscita dalla testa - pressione di estrusione prima e dopo il filtro - velocità di estrusione - produttività in kg/h - controllo della stabilità dimensio nale a mezzo unità laser

Sono vari gli aspetti che determinano la bontà o meno dell’estrusione, e che possono essere legati alla macchina, alla testa di estrusione, ma anche all’impostazione, alla mescola e all’utilizzo. Le responsabilità dell’estrusore si possono sintetizzare come segue: • geometria della zona di alimentazione • geometria del cilindro (forma ,diametro, lunghezza) • geometria della vite (numero filetti, profondità filetto, distanza tra vite e cilindro, rapporto di compressione, forma geometrica) • finitura delle superfici della vite e del cilindro • efficienza della termoregolazione Questi invece sono i fattori di cui è responsabile la testa di estrusione: • sezione e lunghezza del canale prima della matrice • condizionamento termico L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

29


Dalle Aziende

• forma e dimensione della matrice L’impostazione del macchinario determina invece: • le diverse temperature zona per zona e loro precisione • velocità della vite di estrusione A carico della mescola è invece la viscosità e relativa influenza alle diverse temperature. Sono infine responsabilità dell’utilizzatore: • la produzione in kg/h • tempi morti e relativi scarti • l’alimentazione continua della striscia di gomma • la dimensione e forma delle matrici • i parametri di processo • la qualità della mescola utilizzata Gli estrusori tradizionali Ecco invece in sintesi le caratteristiche costruttive di cui devono essere dotati gli estrusori a freddo tradizionali con o senza degasaggio: • la zona alimentazione va progettata per eliminare il rifluire della mescola durante la lavorazione; • la zona cilindro deve essere progettata per garantire un efficiente scambio termico tra compound all’interno del cilindro di estrusione ed il fluido di termoregolazione; • la vite a geometria tradizionale con e senza degasaggio deve essere progettata progettata per omogenizzare, plastificare (e degasare se necessario) la mescola fredda che deve poi diventare un estruso con caratteristiche qualitative e dimensionali costanti nel processo; • le viti si classificano poi in funzione della viscosità della mescola: la geometria della vite, che non solo omogenizza e plastifica il materiale, si deve anche adattare, dal punto di vista strutturale, agli sforzi di torsione alla quale è soggetta durante l’estrusione ed è per questo che, in funzione della viscosità della mescola, i rapporti geometrici di progettazione tra diametro interno, passo e larghezza della cresta del filetto sono studiati con particolare accuratezza.

Gli estrusori a pioli Gli estrusori a pioli sono adatti a migliorare la miscelazione, la plastificazione delle mescole e la produttività mantenendo bassa la temperatura di uscita dell’estruso. I pioli, infatti, posizionati nel vano della vite, generano turbolen30

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

application range of standard screws

Foto 3 Foto 3: ambiti di applicazione delle viti standard. Foto 4: schema estrusore TPF, con posizionamento fisso dei pioli. Foto 5: schema del posizionamento a comando idraulico dei pioli. za, frizione e rimescolamento della mescola estrusa, garantendo un alto grado di plastificazione. I pioli, inoltre, creano aumento di pressione contro il fianco di spinta del filetto della vite riducendo lo scorrimento della mescola, si verifica un aumento della capacità di trasporto e un conseguente incremento della produttività. Il numero di pioli posti nel cilindro è un fattore di assoluta importanza. Generalmente viene usato un numero più alto di pioli quanto più la mescola è ricca di polimero e un numero inferiore quanto più la mescola è altamente caricata di carbon black per ridurre i fenomeni di surriscaldamento. Pertanto, per adattare meglio l’estrusore a pioli ai differenti tipi di mescola, vengono applicati sul cilindro dei pioli mobili, il cui spostamento è ottenuto idraulicamente. Gli estrusori a pioli presentano tuttavia dei difetti, tra cui: • costo d’investimento superiore • autopulizia non completa • alto costo di manutenzione per sostituzione cilindro vite • minor efficacia del termocondizio-

Foto 4

SCHEMA ESTRUSORE TPF

SCHEMA ESTRUSORE TPF CON PIOLI A COMANDO IDRAULICO

Foto 5


Macchinari Foto 6: schema di circolazione del liquido di termoregolazione nell’estrusore TPT. Foto 7: estrusore a pioli tangenziali termoregolati TPT 150. Foto 8: diagramma di avanzamento della mescola nel vano della vite.

SCHEMA CIRCOLAZIONE LIQUIDO TERMOREGOLAZIONE NELL’ESTRUSORE TPT

namento poiché la camera di estrusione non è bagnata direttamente dal fluido termoregolante. Colmec, dopo un’attenta analisi dei vantaggi e svantaggi nell’utilizzo dei pioli tradizionali sopra descritti, ha ideato e brevettato una più moderna soluzione con pioli tangenziali termoregolati.

Foto 6

Foto 7

DIAGRAMMA DI AVANZAMENTO MESCOLA NEL VANO DELLA VITE

Foto 8

I pioli tangenziali raffreddati Gli estrusori a pioli tangenziali raffreddati ideati da Colmec sono macchine di nuova concezione che si differenziano dagli estrusori a pioli tradizionali radiali per due concetti fondamentali: • i pioli sono tangenziali e passanti all’interno del cilindro • i pioli sono raffreddati, termoregolati Oltre ai vantaggi ben conosciuti degli estrusori a pioli radiali rispetto agli estrusori tradizionali senza pioli, la soluzione di Colmec garantisce inoltre: • migliore miscelazione, plastificazione della mescola • migliore produttività mantenendo bassa la temperatura della mescola in uscita dalla testa. Si somma, in questo caso, l’enorme vantaggio della sottrazione di calore dovuto al raffreddamento dei pioli stessi che sono circondati dalla mescola calda, come si può ben vedere dallo schema (foto 6). La sottrazione di calore consente un aumento della rotazione della vite, cioè della produttività. Infatti, a parità di giri, la mescola fuoriesce dall’estrusore ad una temperatura più bassa se paragonata a quella di un normale estrusore a pioli radiali. Un altro vantaggio riscontrato è che la superficie fredda del piolo a contatto con la mescola genera una risultante agli sforzi di attrito capace di favorire l’avanzamento della mescola nel vano della vite (foto 8). Mettendo a confronto estrusori tradizionali non a pioli, estrusori a pioli radiali ed estrusori a pioli tangenziali raffreddati si può concludere, dopo aver effettuato prove di estrusione sul campo che, a parità di volume teorico al giro per i tre tipi L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

31


Dalle Aziende Foto 9: confronto della produzione tra estrusori di tipo TGF, TPF e TPT. Foto 10: grafico delle temperature per le tre tipologie di estrusori. Foto 11: estrusione con pompa ad ingranaggi tubi-profili.

Foto 9

Foto 10

di estrusore, il coefficiente di portata Rp ottenuto dal rapporto volume reale con il volume teorico è basso per gli estrusori tradizionali, aumenta per gli estrusori a pioli radiali fino a un valore alto per gli estrusori a pioli tangenziali raffreddati (foto 9 e 10). Vale quindi l’equazione: Volume reale = Rp x Volume teorico Dove Rp= f (p,t,v) è il coefficiente di portata, che è funzione della pressione, temperatura e viscosità del compound. I valori del coefficiente di portata Rp ottenuti dopo una serie di prove con mescole a diversa viscosità mantenendo costante la pressione e la temperatura di estrusione risultano essere: • estrusori tradizionali non a pioli Rp = 0,23 - 0,28 • estrusori a pioli radiali Rp = 0,30 - 0,34 • estrusori a pioli tangenziali raffreddati Rp = 0,34 - 0, 38 La conclusione, pertanto, è che questo nuovo estrusore garantisce, a parità di diametro vite, rispetto a quelli fino ad oggi conosciuti sul mercato, una più alta produttività con minore riscaldamento della mescola. Esso si adatta quindi perfettamente al sempre più diffuso utilizzo delle reti filtranti. Ci sono poi altri vantaggi secondari, come: • la facile sostituzione del piolo in caso di rottura • la migliore miscelazione grazie alla maggiore lunghezza dei pioli • la riduzione della lunghezza del cilindro dovuta alla minore distanza tra i pioli

Estrusione con pompa a ingranaggi

Foto 11 32

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

Questa tecnologia viene utilizzata generalmente con estrusori alimentati da striscia in gomma fredda. Le applicazioni principali sono l’estrusione di profili e di tubi e la filtratura. Anche in questo caso si devono distinguere due utilizzi: con o senza degasaggio (foto 12 e 13). L’utilizzo della pompa conferisce al sistema questi vantaggi: • minore riscaldamento della mescola a pari capacità produttiva • minore usura della vite e del cilindro


Macchinari WITHOUT VACUUM

Foto 12: l’estrusore senza degasaggio nella soluzione standard L/D = 15 viene sostituito da un estrusore L/D= 8. Foto 13: l’estrusore con degasaggio nella soluzione standard L/D = 22 viene sostituito da un estrusore L/D= 15 (11 D prima del degasaggio, 3 D dopo il degasaggio) Foto 14: estrusione con pompa ad ingranaggi per filtrazione.

Foto 12

WITH VACUUM

poiché la vite non lavora in pressione ma è solo utilizzata come alimentatore della pompa • migliore precisione dimensionale dei profili estrusi dovuta alla costanza volumetrica della pompa • migliori rendimenti produttivi dovuti a coefficienti di portata decisamente più alti, circa 0,9 contro lo 0,23 - 0,38 degli estrusori utilizzati senza pompa ad ingranaggi. Lo svantaggio principale è la non agevole pulizia che obbliga ad un maggiore scarto di mescola nel passaggio da un compound ad un altro.

Filtratura

Foto 13 Foto 14

Nella soluzione filtro, l’estrusore può essere più corto L/D = 5, non è infatti necessario garantire all’alimentazione della pompa una pressione costante e una mescola completamente priva di inclusioni d’aria. La striscia di mescola filtrata verrà successivamente utilizzata per alimentare gli estrusori delle linee di produzione. La pompa ad ingranaggi è posta direttamente nelle vicinanze della parte finale della vite così da ridurre al minimo la quantità di gomma che rimane dopo l’arresto del sistema tra la vite e gli ingranaggi. Questa configurazione evita lo spostamento della pompa per la pulizia dell’estrusore. Il corpo pompa e gli ingranaggi stessi sono termoregolati con una camera d’acqua. Le pompe Colmec, a differenza di altre, sono concepite per un utilizzo a doppia soluzione da scegliersi in funzione del tipo di mescola da estrudere. Nella soluzione a ricircolo interno continuo senza perdite la tenuta della mescola è garantita dal posizionamento di tappi di chiusura in prossimità delle sedi dei cuscinetti. Nella soluzione a scarico esterno continuo i tappi vengono tolti, così da scaricare la mescola direttamente verso l’esterno, evitando eventuali problemi di prevulcanizzazione.  L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

33


Dalle Aziende

Pronti per l’Industria 4.0

di Riccardo Oldani

I

l Piano Industria 4.0 varato dal Governo con la Legge di Bilancio 2017 introduce una nuova forma di detrazione, definita iperammortamento, che integra e completa quella già utilizzata lo scorso anno del superammortamento. Se quest’ultimo prevede un ammortamento del bene acquistato per valore pari al 140% di quello d’acquisto, l’iperammortamento innalza invece questa percentuale al 250%. La differenza tra le due formule, che riguardano entrambe l’acquisto di beni strumentali nuovi, è che con l’iperammortamento al 250% i

34

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

Mai come ora, che l’iperammortamento introdotto dal cosiddetto piano Calenda sta spingendo le aziende del manifatturiero italiano a rinnovarsi, i produttori di macchinari devono essere pronti a fronteggiare un boom di richieste e a rendere compatibili i loro prodotti con le prescrizioni del provvedimento. Che, lo ricordiamo, spinge verso un’idea di fabbrica digitale e intelligente, connessa alla rete. Siamo andati a visitare IMG, il principale produttore italiano di presse per lo stampaggio a iniezione per la gomma, per capire come la svolta verso l’Industria 4.0 stia influendo sui suoi progetti e sulla sua organizzazione


Macchine per lo stampaggio Una carrellata di presse a iniezione per lo stampaggio in gomma prodotte da IMG, presenti e future. A sinistra, una GUM con tecnologia FIFO (first in, first out). Sotto la REM tutta elettrica, di cui stanno finendo le prove di test, di prossima introduzione sul mercato. Nella pagina a fianco una GUM orizzontale.

macchinari o i sistemi acquistati devono essere compatibili con un utilizzo in ambiente Industry 4.0 e, in particolare, devono essere connessi alla rete. Per le imprese che intendono rinnovare il parco macchine sembra quindi essere questo il momento di muoversi, anche perché il provvedimento ha una durata temporale limitata e non si sa ancora se verrà prorogato. Al momento è sicuro che riguarderà tutti gli acquisti conclusi entro il 31 dicembre 2017, o con consegna a giugno 2018 a patto che almeno il 20% del valore venga saldato entro la fine di quest’anno. C’era quindi da aspettarsi un forte aumento degli ordinativi di macchinari industriali in questi primi mesi dell’anno, anche perché le aziende italiane del manifatturiero, come indica Ucimu-Sistemi per Produrre, hanno macchine con un’età media di 13 anni, decisamente alta rispetto alla media dei paesi europei più indsutrializzati. Abbiamo approfittato di questa particolare e favorevole situazione del mercato per visitare la IMG, Industrie Meccaniche Generali, di Capriano del Colle, in provincia di Brescia, il più grande produttore italiano di macchine per lo stampaggio in gomma. L’idea era di confrontarci con il management dell’azienda sui temi dell’Industry 4.0 e avere uno spaccato della situazione attuale.

Tanti ordini in poco tempo «La misura dell’iperammortamento – dice Barbara Ulcelli, presidente del Board di IMG – è davvero un aiuto molto importante per le imprese: basti pensare che su una spesa di 100.000 euro, grazie a questa misura l’imprenditore riesce a recuperare circa 60.000 euro. Devo dire che i nostri clienti sono staL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

35


Dalle Aziende

ti un po’ titubanti nei primi due mesi, poi, una volta capita la portata del provvedimento, si sono attivati e gli ordini hanno cominciato ad arrivare numerosi. Questo ovviamente significa per noi uno sforzo extra in fatto di produzione. Il numero di macchine che abbiamo in lavorazione è praticamente raddoppiato rispetto all’anno scorso e noi possiamo far fronte alla situazione solo esternalizzando alcune fasi produttive, mentre i collaudi e i test restano sempre di nostra competenza interna. Dobbiamo quindi potenziare la struttura senza appesantirla, perché la durata nel tempo del provvedimento è limitata. Per quanto possiamo sperare che che il livello degli ordinativi permanga alto anche al termine dell’iperammortamento, non possiamo illuderci che ciò avvenga e ipotizzare quindi, l’anno prossimo o nel 2019, un assestamento degli ordinativi verso il basso».

Vantaggio tecnologico Che cosa ha comportato per IMG trasformare le proprie macchine per renderle compatibili con i requisiti dell’Industria 4.0? «Le nostre presse sono già pronte – sottolinea Ulcelli –, hanno bisogno soltanto di piccoli accorgimenti per rientrare nei requisiti definiti dal provvedimento. Del resto anche i nostri clienti, tranne forse alcune realtà di dimensioni molto piccole, sono già a tutti gli effetti industrie 4.0, molto progredite dal punto di vista tecnologico, e non hanno alcuna difficoltà nel mettersi in linea con le prescrizioni del piano nazionale. Noi da parte nostra mettiamo a disposizione macchine sostanzialmente già predisposte per essere messe in linea in un sistema di gestione aziendale, per dialogare con l’azienda o con la rete logistica. Le presse a iniezione sono sempre state tecnologicamente avanzate, in confronto ad altri macchinari usati nella filiera della gomma».

Automazione sempre più spinta Per evidenziare il livello tecnologico raggiunto, quest’anno IMG ha deciso anche di partecipare al Mecspe, la fiera di Parma sull’automazione industriale, che finora è stata sempre al di fuori dei circuiti espositivi abitualmente frequentati dall’azienda. «Per l’occasione abbiamo portato tre presse per lo 36

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

stampaggio a iniezione – spiega Fabrizio Piovanelli, Sales & Marketing manager di IMG – tra cui una di nostra produzione, una GUM da 150 tonnellate, asservita da un braccio robotico antropomorfo, che si occupava della presa del pezzo dallo stampo e dell’eliminazione della matarozza. Riscontriamo sempre maggior interesse verso questo tipo di automazione nell’industria della gomma. Oggi gli articoli in gomma vengono già praticamente finiti in macchina, nello stampo, e richiedono sempre di più che l’estrazione venga fatta in modo “dolce” e rapido. I robot antropomorfi di ultima generazione riescono ad assicurare la sensibilità necessaria». In particolare IMG ha iniziato a intraprendere questa strada utilizzando robot Kawasaki e collaborando con il distributore per l’Italia Tiesse Robot, un system integrator che ha al suo attivo realizzazioni in svariati settori del manifatturiero.

Un’opportunità da sfruttare L’occasione del piano Calenda però, pensano nell’azienda di Capriano del Colle, non deve essere vista come un’occasione spot, da sfruttare esclusivamente dal punto di vista commerciale, ma come un trampolino di lancio su cui basare un’ulteriore crescita futura. «Vogliamo darci un’identità sempre più precisa – dice ancora Barbara Ulcelli –, crescere sempre di più non soltanto in termini di fatturato ma anche di organizzazione. In tempi brevi si punta a un potenziamento della struttura commerciale e del service postvendita». Visitando l’azienda in effetti notiamo lavori di ampliamento: a un capannone contiguo, acquistato, si sta aggiungendo anche una palazzina per uffici: l’obiettivo è separare anche operativamente le due anime dell’azienda, quella di produzione di macchine per l’industria della gomma, e quella di importazio-


Macchine per lo stampaggio Particolari costruttivi e tecnologici delle presse per lo stampaggio a iniezione di IMG.

ne, commercializzazione e assistenza di macchine per il settore plastica, attività per la quale IMG ha stretto un accordo con l’importante gruppo cinese Haitian.

Dal servizio al marketing Procederà anche il lavoro di affinamento sui macchinari. «Qui siamo abituati a fare ricerca e sviluppo da sempre, giorno per giorno – dice Fabrizio Piovanelli – lavorando a stretto contatto con il cliente e migliorando sempre i nostri prodotti sulla base delle loro richieste. Una tendenza che riscontriamo, per esempio, è un passaggio a tonnellaggi più elevati rispetto a qualche anno, tra 300 e 400 tonnellate con servopompa. Entro fine anno contiamo poi di presentare la nuova versione della nostra REM, tutta elettrica, su cui stiamo conducendo un’intensa fase di messa a punto, e che segnerà una vera svolta tecnologica, perché destinata ad abbattere drasticamente i consumi energetici legati alla produzione. Non solo. La sua silenziosità renderà anche i siti produttivi molto più piacevoli e a misuro

d’uomo». Non solo. «Le macchine fullelectric – aggiunge Piovanelli – hanno anche il vantaggio di non utilizzare sistemi idraulici e di non avere quindi bisogno dell’olio necessario a far funzionare le servopompe che, in una macchina come quelle attuali, si aggira su un quantitativo di 200 litri, che poi devono essere anche gestiti e smaltiti quando è necessaria la sostituzione». Le nuove macchine avranno anche sempre di più una manutenzione programmata, orientata a mantenere i prodotti sempre in perfetta efficienza, per mantenere sempre costanti ed elevati i livelli produttivi e le prestazioni. Il tema è molto attuale ed è una delle chiavi dell’Industry 4.0. «Il cliente è sempre più attento all’efficienza della macchina – dice Barbara Ulcelli – perché i costi dei fermi macchina sono veramente elevati. Sono sempre più numerosi i contratti che sigliamo in questa direzione e che, al termine della garanzia, definiscono un programma di manutenzione preventiva. Per aziende come la nostra, però, un si-

mile servizio, che un tempo rappresentava una voce importante di utile, oggi ha margini sempre più ridotti. Per noi diventa un servizio da cui non possiamo prescindere e nel quale ci aiuta molto la qualità sempre migliore delle macchine, che si guastano sempre di meno e hanno sempre meno problemi, anche grazie al supporto dell’elettronica. Vedo un futuro in cui, piuttosto che intervenire sulle macchine solo nel caso di un eventuale guasto, diventerà sempre più frequente la tendenza a fare dei “richiami”, un po’ come fanno le case automobilistiche. Se, cioè, ci si accorge della possibilità di apportare una miglioria su un prodotto modificando un pezzo, lo si fa anche sulle macchine in servizio, programmando gli interventi con le aziende nostre clienti». Agendo in questo modo, la manutenzione da servizio si trasforma in strumento di marketing e di fidelizzazione del cliente, con il quale si stringono rapporti sempre più profondi e proficui. L’Industry 4.0 diventa quindi un’opportunità non soltanto per i protagonisti del manifatturiero ma anche per i produttori di macchine, che possono intenderla come un modo per migliorare la propria organizzazione e rivelarsi sempre più competitivi e pronti sul mercato. IMG si è già inoltrata in questo percorso con ottime prospettive. 

ANNUARIO 2017L’INDUSTRIA ITALIANA DELLA GOMMA 250 pagine oltre 600 produttori di articoli in gomma più di 300 fornitori di macchine e materie prime centinaia di prodotti

EDIFIS

www.industriagomma.it


MONDOGOMMA

Trasforma il tuo dinamometro per “capire” le mescole vulcanizzate di Dario Nichetti - Ingegnere, CEO Rheonic srl

T

utti quanti abbiamo provato da bambini a giocare con un classico elastico tra le mani allungandolo ripetutamente per vincere la resistenza che opponeva sulle dita. Con l’esperienza abbiamo appreso che i nostri sensi sono in grado di percepire anche la più piccola variazione strutturale tra due materiali elastici che sembravano apparentemente identici. Un passatempo innocuo ma che, di fatto, contiene molto di più di quanto non crediamo e, in termini scientifici, è l’espressione delle caratteristiche viscoeleastiche di una mescola vulcanizzata. Trasformando il gioco in scienza, i nostri sensi sono paragonabili a un dinamometro ed è possibile misurare l’allungamento dell’elastico con un dinamometro dotato di estensimetro ottico di nuova generazione, in grado di retro-azionare lo spostamento alla traversa. In altre parole il dinamometro è in grado di impostare un movimento alla traversa tale per cui la deformazione misurata all’estensimetro ottico sul tratto utile del provino sia una sollecitazione ciclica sinusoidale. Questa metodica permette di ottenere una curva di sforzo tipica per ogni mescola vulcanizzata, che è caratterizzata in modo univoco dal modulo elastico e viscoso in funzione della deformazione e della frequenza con cui è stata deformata.

Dinamometria elongazionale ciclica La mescola, una volta vulcanizzata in pressa in uno stampo per placchette, è fu38

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

Ovvero: realizza un sofisticato strumento per la misura delle proprietà viscoelastiche lineari delle mescole vulcanizzate. Con un particolare metodo di indagine strumentale è possibile utilizzare un dinamometro, dotato di estensimetro ottico di nuova generazione, per misurare le deformazioni su un tratto specifico di un provino e determinare una curva di sforzo tipica per ogni mescola vulcanizzata. Questa risulta così caratterizzata in modo univoco dal modulo elastico e viscoso, in funzione della deformazione e della frequenza con cui è stata deformata

stellata in modo da ottenere un provino dumbbell per trazione, secondo la ISO 37, che è fissato alle morse del dinamometro. Sul provino si aggiungono i marcatori del tratto utile che verrà controllato in deformazione direttamente dall’estensimetro ottico. La mescola, più precisamente il tratto utile del provino, è sottoposta a una deformazione ciclica, misurata dall’estensimetro, e garantita dal retro-azionamento della macchina secondo l’equazione 1:

Eq.1

dove con ε(t) si intende la deformazione nel tempo e ε0 è il valore massimo della deformazione durante il ciclo. La frequenza del ciclo è indicata con ω. Il risultato del test consiste in un file, i cui dati di forza e della distanza tra i due marker (denominata L) sono stati acquisiti a intervalli di tempo costante. In figura 1 è schematizzato il provino e il segnale della forza e deformazione durante i cicli di trazione. Come si nota, l’andamento della forza in funzione della deformazione durante la prova mostra che la curva dopo circa 10


Tecnologie

Figura 1. Andamento della forza in funzione della deformazione elongazionale per una serie di cicli fino a raggiungimento della curva invariante di pseudo-stabilità. Il tratto utile è schematizzato in figura tramite la presenza di due pallini neri che rappresentano i marker ottici. cicli rimane invariata tra la deformazione minima (30% in cui si ha F=0N) e il valore massimo di strain pari al 480%. Il provino mostra quindi un “deformation set” pari al 30%. Lo sforzo reale σ(t), anche noto con la nomenclatura anglossassone “true tensile stress”, è il rapporto in ogni istante tra forza misurata dalla cella di carico e la sezione del provino in quell’istante. È utile menzionare che comunemente nella pratica industriale la curva di trazione è rappresentatta dal “Carico” che altro non è che la forza istantanea rapportata alla sezione iniziale misurata del provino. La trasformata di Fourier (FFT) applicata al segnale sforzo nel tempo permette di decomporlo nelle sue due componenti, quella elastica, in fase con il segnale di deformazione, e quella viscosa in controfase con la sollecitante secondo quanto é espresso nella equazione 2:

Eq.3

dove E é il modulo elastico generalizzato, V é il modulo viscoso generalizzato ed entrambi dipendono solamente dallo strain e hanno unita’ di misura degli sforzi. (Pa) È importante porre l’accento sul fatto che l’equazione 3, in regime di viscoelasticità lineare, si semplifica, tanto che i moduli generalizzati E(ε) e V(ε̇) assumono rispettivamente i valori di E’ e E’’.

In figura 2 é rappresentato il true tensile stress (da ora in avanti semplicemente stress) in funzione della deformazione, una volta raggiunta la pseudo-stabilità della curva, ovvero dove il true tensile stress σ(ε,ε̇) è stato determinato a vari valori di deformazione massima ε0 (da 0,3 a 5) e frequenze (da 0,01666 a 0,1 Hz). La figura 3 (pagina successiva) mostra l’andamento dello stress in confronto allo strain. È possibile notare come in cicli in cui la deformazione è relativamente bassa (1) la gomma vulcanizzata si comporta come un solido viscoelastico lineare (con una componente visco-

Eq.2

Ora, passando dalla rappresentazione in tempo a quella in deformazione ε(t) e velocità di deformazione (elongational rate) ε̇(t), é possibile ottenere l’equazione generalizzata dello sforzo di taglio valido in regime lineare e in modo particolare in regime viscoelastico non-lineare come segue:

Figura 2. True tensile stress (curva nera) e la componente elastica dello sforzo σE (ε) (curva rossa) in funzione della deformaziome per un ciclo di periodo p=100s e deformazione massima di 4.4 nello stato di pseudostabilità. La deformazione è considerata con valore zero a partire dal deformation set nel quale la F=0. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

39


MONDOGOMMA

sa molto piccola). Ad alte deformazioni il comportamento non lineare diventa sempre più importante.

Ecco che cosa si ottiene Lo sforzo ciclico di una mescola vulcanizzata dipende linearmente dalla deformazione e dal suo gradiente. Noto il comportamento dei moduli generalizzati elastico e viscoso, lo sforzo risulta esserne completamente caratterizzato. Partendo quindi dai dati riportati in figura 3, l’andamento di E è mostrato in funzione della deformazione (figura 4.a) e in funzione della frequenza (figura 4.b). Come si nota il modulo elastico generalizzato E dipende sia da ε0 che dalla frequenza ω del ciclo e mostra un andamento di tipo esponenziale in funzione della deformazione. La figura 4 mostra un andamento in una regione lineare che si estende fino ad una deformazione di 0,7 e può essere descritta come una funzione esponenziale: Eq.4 dove E’0 è il modulo a plateau (e coincide con il modulo elastico lineare E’ a basse deformazioni) ed è inversamente proporzionale a ε0 ma cresce al crescere della frequenza mentre E’20 è un valore costante e pari a 0,03 MPa. L’andamento del modulo viscoso V è molto più particolare, in quanto è praticamente indipendente sia dalla deformazione

1,0

1,0

1,0

0,5

0,5

0,5

0,0

0,0 0,0

0,5

1,0

0,0 0,0

0,5

1,0

1,0

1,0

1,0

0,5

0,5

0,5

0,0 0,5

1,0

0,0

0,5

1,0

1,0

1,0

1,0

0,5

0,5

0,5

0,0

0,0 0,0

0,5

1,0

0,5

1,0

0,0

0,5

1,0

0,0

0,5

1,0

0,0

0,0 0,0

0,0

0,0 0,0

0,5

1,0

Figura 3. Grafico del true stress normalizzato in funzione della deformazione normalizzata a 3 differenti valori di ε0 (100%, 300% e 500%) per tre cicli di differente periodo. massima nel ciclo che dalla frequenza di sollecitazione, come mostrato in figura 5 (pagina seguente). Si nota immediatamente come il Viscous Modulus sia praticamente indipendente sia dalla deformazione massima del ciclo che dalla frequenza. La rappresentazione dello stress è una curva chiusa in 3D e racchiude tutte le informazioni del comportamento viscoelastico della mescola vulcanizzata. Pertanto, sollecitando ciclicamente in deformazione estensionale una mescola è possibile ottenere la sua curva caratteristica, che è anche un unicum figlio del tipo di polimero, della carica rinforzante e del sistema di vulcanizzazione.

Quello che resta da chiedersi è quanto

sia sensibile questo metodo nel cogliere la struttura della mescola vulcanizzata, figlia, come sappiamo bene, del tipo di polimero, e anche la struttura chimica di cross-link di vulcanizzazione e, ovviamente, delle cariche rinforzanti usate in formulazione. Sono pertanto state confrontate due mescole ad uguale durezza in gomma naturale ma con due sistemi di vulcanizzazione differenti e con una “cross-link density” simile: il primo di tipo convenzionale ad alto zolfo e uno secondo, detto efficiente, ad alto contenuto di TMTD. Mescole con sistema accelerante efficiente (donatori di zolfo) portano alla formazione di legami prevalentemente

Figura 4. Modulo elastico del tensile stress (in fase) in funzione della deformazione (a sinistra) a vari valori di strain massimo con frequenza pari a 0.01Hz. A destra, il Modulo E per cicli a varie frequenze a stessa deformazione massima del 300%. 40

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017


Tecnologie

Figura 5. Il modulo viscoso dello sforzo è una funzione unica della deformazione (qualunque sia il valore di ε0) ed è inoltre indipendente dalla frequenza. E’’=0.05MPa ; E’’20=0.04MPa. monosolfuro, mentre nei sistemi di vulcanizzazione tradizionali ad alto zolfo si generano network prevalentemente costituiti da ponti polisolfuro. Si osservi la figura 7 (in basso a destra): si può notare come i sistemi con ponti polisolfuro conferiscano alla mescola moduli più elevati, ma anche l’insorgere di comportamenti non lineari a deformazioni inferiori e contemporaneamente anche una maggiore isteresi. Contrariamente, mescole a prevalenza di ponti polisolfuro, conferiscono alla mescola vulcanizzata proprietà meccaniche inferiori, ma anche una minore isteresi.

Misurare significa sollecitare un materiale e verificarne la risposta. Ogni volta che si decide di misurare una proprietà di una mescola vulcanizzata o si decide di investire in strumentazione tecnologica per il proprio laboratorio è fondamentale sapere quali informazioni si ottengono e soprattutto quali non possono essere evidenziate da tale misura. Il mio mentore era uso provocatoriamente dire «La durezza non esiste», per sottolineare quanto la prova sia la risultante dello sforzo necessario da parte della punta del durometro nel determinare una complessa deformazione locale del materiale.

,10 -0

2,5 2,0

,05 -0

3,0

Conclusioni

Essendo le mescole vulcanizzate materiali viscoelastici non lineari, la metodica proposta ci permette di sollecitarle in modo completo e osservarne la risposta. Questo garantisce quindi di cogliere tutti gli aspetti chimico-fisici (dalla formulazione al processo di trasformazione) che danno come risultato la mescola vulcanizzata. Utilizzando un dinamo-reometro è possibile ottimizzare la formulazione di una mescola per migliorare le prestazioni di grip di un battistrada oppure confrontare le performance dissipative di un anello smorzatore o confrontare identicità di due manufatti. Essendo questa una spettroscopia dinamomeccanica nonlineare in un range molto ampio di frequenze e di deformazioni, nonché di temperatura, equipaggiare il dinamometro con una camera climatica ci permette di fare l’analogo delle analisi cliniche di risonanza magnetica sul corpo umano e, quindi, di “vedere” gli effetti della struttura del materiale tramite la sua risposta. Un esempio di come una teoria matematica diventa metodica sperimentale facilmente implementabile sui dinamometri presenti nelle aziende a supporto del cambiamento tecnologico della rivoluzione industriale 4.0. 

0,5

0,0

0 0,1

1,0

5 0,0

1,5

Figura 7. Confronto delle curve viscoelastiche per due mescole poliisopreniche Figura 6. Andamento dello sforzo viscoelastico per una mescola in poli-isoprene misurata a 23°C e 0.01Hz, sottoposta a un ciclo di di uguale formulazione, ma con il sistema accelerante differente: TMTD e basso S (curva rossa), alto S e CBS (curva nera) deformazione del 300%. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

41


Dalle Aziende

È mini ma fa le cose in grande di Giuseppe Cantalupo

L

a visione artificiale è un modo fantastico e affascinante di effettuare il controllo qualità di oggetti stampati in gomma o altri materiali, che rende visibili difetti che sfuggono all’osservazione sia pur attenta o sono addirittura invisibili per l’occhio umano. Dove non arriva l’uomo con i suoi propri mezzi naturali arriva, allora, la macchina attraverso l’elaborazione ottica delle immagini degli oggetti. E così, l’intelligenza artificiale – generata da quella umana – mette in moto il processo dell’ispezione ottica artificiale per rendere visibili dettagli irraggiungibili ad occhio nudo. Difetti, imperfezioni, irregolarità di produzione anche nascoste o in aree interne all’articolo da controllare non sfuggono alla visione ottica effettuata dallo strumento. UTPVision di Albano Sant’Alessandro, Bergamo, progetta, costruisce e commercializza macchine automatiche per il controllo qualità, mettendo a frutto i risultati di anni di ricerca continua nel settore. Una ricerca che ha portato allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel campo dell’acquisizione ed elaborazione di immagini digitali e capaci di affrontare e risolvere le problematiche di ogni singola realtà operativa con le

La MiniMatliX di UTP Vision per il controllo qualità di articoli in gomma di dimensioni estremamente ridotte. 42

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

UTPVision di Albano Sant’Alessandro, Bergamo, ha introdotto sul mercato MiniMatliX, una macchina progettata per il controllo ottico automatico di pezzi stampati in gomma e anche altri materiali, come plastica e metallo, capace di ispezionare e rilevare difetti in articoli dalle dimensioni piccolissime


Controllo qualità A sinistra, un dettaglio del sistema di visione della MiniMatliX. Sotto, un dettaglio del caricamento dei pezzi.

quali quotidianamente la clientela è costretta a confrontarsi. Tra queste certamente si colloca il controllo di pezzi stampati dalle dimensioni incredibilmente piccole: un universo particolare al quale l’accesso è possibile solo attraverso la visione artificiale. Ma con strumenti adatti. E la MiniMatliX di UTPVision è la macchina giusta per il controllo di questi articoli.

La MiniMatliX È stata appositamente realizzata da UTPVision per entrare nel mondo dell’estremamente piccolo. Per studiare, analizzare, controllare, ispezionare con la visione ottica oggetti piccolissimi occorrono, infatti, attrezza-

ture e strumenti speciali, dotati, soprattutto, di una risoluzione molto elevata. E la MiniMatliX è la macchina di ispezione visiva che possiede questi requisiti ed è, perciò, ideale per il controllo dimensionale e superficiale di guarnizioni toroidali e di qualsiasi altra forma geometrica di dimensioni ridottissime. Nulla le sfugge mentre verifica la superficie dei pezzi sotto controllo. Tagli, bave, mancanze, buche e aloni, ristampati, rotondità, concentricità: sono solo alcuni dei difetti principali che la MiniMatliX è in grado di identificare con precisione.

Controlli precisi e veloci Due telecamere digitali ad alta risoluzione, disposte sopra e sotto il piano di

una tavola rotante di vetro sulla quale sono caricati anche alla rinfusa e in qualunque posizione le guarnizioni o gli Oring da controllare, riprendono i pezzi da entrambi i lati. Le immagini catturate vengono trasferite senza perdite nè disturbi, tramite collegamento GIGE, al PC che governa la macchina e regola l’interazione uomo-macchina tramite una semplice e intuitiva interfaccia a finestre. Grazie al sistema operativo Real-Time di cui è dotata, la MiniMatliX effettua le previste elaborazioni sulle immagini e completa il controllo dei pezzi stampati con altissima precisione e ad una velocità estremamente elevata: fino a 10 pezzi al secondo, in funzione delle dimensioni e del materiale. Importante sottolineare, nel caso di particolari e articoli dalla forma complessa, che attraverso il riconoscimento della rotazione planare e delle facce superiore e inferiore degli oggetti, il software di controllo è capace di analizzare l’immagine dell’articolo indipendentemente dalla posizione di caricamento. Al caricamento dei pezzi provvede un apposito gruppo meccanico che, mediante un vibratore rotante, li distribuisce su un nastro trasportatore dal quale, poi, un deviatore motorizzato li trasferisce sulla tavola girevole.

Illuminazione e laser a sbarramento Un ruolo fondamentale nell’ispezione ottica della MiniMatliX è svolto dall’illuminazione degli articoli: illuminazione del tipo flash led particolarmente importante, perché, per esempio, consente la regolazione digitale dell’intensità luminosa per le superfici, rende possibile il controllo di pezzi riflettenti, permette una maggiore precisione di controllo dimensionale e superficiale e, fattore non di secondaria importanL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

43


Dalle Aziende

za, mette l’intero processo della visione artificiale al riparo dall’insidia del decadimento dell’intensità luminosa. Altrettanto importante nella macchina di UTPVision - essenziale, si potrebbe dire, per la misura dell’altezza di un pezzo in movimento durante la visione ottica automatica - è il laser a sbarramento. Poiché la misura è possibile solo se il pezzo è perfettamente planare, il laser a sbarramento consente di misurare con estrema accuratezza la planarità dell’oggetto attraverso una scansione completa lungo tutta la sua dimensione. L’utilizzo di algoritmi di elaborazione del segnale, che permettono di eliminare le imperfezioni e le oscillazioni della tavola, rende poi possibile misurare l’altezza del pezzo in esame.

Operatività intelligente Dopo l’elaborazione dei dati forniti dalle riprese delle telecamere, la MiniMatliX smista i pezzi in funzione dell’esito del controllo e li indirizza verso tre diverse zone di accumulo a seconda che siano conformi, non conformi o recuperi. Tutti i dettagli relativi al lavoro - statistiche e tempi di produzione, numero e tipo di difetti riscontrati, numero di oggetti controllati e selezionati per

ogni categoria, stato di riempimento delle tre zone di accumulo - possono essere visualizzati in ogni momento in tempo reale e anche essere richiamati e raccolti in un report finale sul controllo effettuato.

Due modelli per oggetti piccoli e piccolissimi UTPVision mette a disposizione della clientela due modelli di MiniMatliX che differiscono, principalmente, per il campo di visione. Al modello standard A per pezzi piccoli la società bergamasca ha affiancato il modello B per pezzi piccolissimi. Queste le principali differenze tecniche e prestazionali: - campo visivo: 42x42 mm nel modello A; 13x16 mm nel modello B - diametro esterno del pezzo: da 2,5 mm a 20 mm in A; da 0,8 mm a 12 mm in B - spessore del pezzo: da 0,5 mm a 5 mm in A; da 0,26 mm a 1 mm in B - risoluzione (controllo dimensionale): 0,001 mm in entrambi i modelli - risoluzione (controllo superfici top e bottom): 0,020 mm in A; 0,008 mm in B - risoluzione (controllo laterale esterno e interno): 0,020 mm in entrambi i modelli

- grandezza minimo difetto rilevabile (controllo superfici top e bottom): 0,040x0,040 mm in A; 0,024x0,024 mm in B - grandezza minimo difetto rilevabile (controllo laterale esterno e interno): 0,060x0,060 mm in entrambi i modelli.

Anche un optional per controlli particolari Con i due modelli della MiniMatliX la casa di Albano Sant’Alessandro rende disponibile anche un dispositivo optional che, mediante 6+6 telecamere a colori e due livelli di illuminazione a led colorati disposti sopra e sotto la tavola rotante, consente di controllare anche la superficie laterale esterna e interna del pezzo e di evidenziare difettosità dovute alla chiusura stampo o riconducibili ad anomalie di flusso del materiale all’interno dello stampo. Il software è in grado di controllare svariate zone indipendenti e, per quanto riguarda l’area stampo, gestisce l’algoritmo per il controllo della zona di chiusura stampo superiore e inferiore. È il caso di dire, in conclusione, che la MiniMatliX è una macchina “mini” di nome, ma “maxi” nelle prestazioni. 

ABBONAMENTO online Annuale Italia € 90,00 - Europa € 130,00 - Extra EU € 150,00 www.edifis.it/abbonamenti/abbonati-ad-una-rivista/lindustria-della-gomma

44

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017



Normative NORMATIVE

Regolamento CLP: nuove norme per la salute di Beatrice Garlanda

Un nuovo allegato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea del 23 marzo integra il Regolamento CLP con nuove norme su classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele particolarmente mirate sulle informazioni da fornire in caso di emergenza sanitaria. La nuova norma interessa in particolare da importatori e utilizzatori a valle

46

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017


Sostanze

S

ulla Gazzetta Ufficiale UE del 23 marzo 2017 è stato pubblicato il regolamento (UE) 2017/542 che modifica il regolamento (CE) 1272/2008 (c.d. regolamento CLP) relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele mediante l’aggiunta di un allegato relativo alle informazioni armonizzate in materia di risposta di emergenza sanitaria. Il nuovo provvedimento nasce dalla necessità di armonizzare le informazioni che devono essere presentate, ai seni dell’art. 45 del regolamento CLP, agli organismi designati dagli importatori e dagli utilizzatori a valle di miscele contenenti sostanze pericolose e di stabilire un formato per la trasmissione di tali informazioni. Si precisa che per utilizzatore a valle s’intende ogni persona fisica o giuridica stabilita nella Comunità, diversa dal fabbricante dall’importatore, che utilizza una sostanza, in quanto tale o come componente di una miscela, nell’esercizio delle sue attività industriali o professionali. I distributori e i consumatori non sono considerati utilizzatori a valle. Per raggiungere l’obiettivo di cui sopra il regolamento (UE) 2017/542 modifica l’art. 25 del regolamento CLP (informazioni supplementari figuranti sull’etichetta) aggiungendo il nuovo paragrafo 7 e introduce un nuovo allegato VIII (informazioni armonizzate relative alla risposta di emergenza sanitaria e misure di prevenzione).

 Organismi di controllo Prima di entrare nel merito del nuovo regolamento, occorre ricordare che cosa prevede l’art. 45 del regolamento CLP. Ai sensi dell’articolo citato, gli stati membri designano uno o più organismi a cui gli importatori o gli utilizzatori a valle, che immettono miscele sul mercato classificate come pericolose in base ai loro effetti sulla salute o ai loro effetti fisici, comunicano le informazioni utili per adottare misure di prevenzione e cura, specialmente nel caso di risposta ad un’emergenza sanitaria. Tali informazioni generalmente, comprendono l’identificazione del prodotto, l’identificazione dei pericoli, le informazioni sulla composizione e le informazioni tossicologiche. I centri antiveleno si avvalgono delle informazioni ricevute dagli organismi designati e talvolta sono essi stessi tali organismi. Gli organismi designati forniscono tutte le garanzie a tutela della riservatezza delle informazioni ricevute. Queste informazioni possono essere utilizzate solo: a) per adottare le misure sopra citate e b) su richiesta dello Stato membro per avviare un’analisi statistica che esamini l’eventuale necessità di migliorare la gestione dei rischi. Per poter adempiere ai compiti loro affidati, gli organismi designati dispongono di tutte le informazioni che gli importatori e gli utilizzatori a valle responsabili della commercializzazione hanno l’obbligo di fornire. Va sottolineato che la Commissione ha evidenziato, in più studi, come l’armonizzazione delle informazioni da fornire

agli organismi designati, oltre a migliorare la risposta sanitaria, porti nel complesso a risparmi significativi. Per questi motivi ha approvato il regolamento (UE) 2017/542 di cui vedremo ora i tratti salienti.

 L’etichettatura Il regolamento (UE) 2017/542 va letto congiuntamente agli articoli 17 e seguenti del regolamento CLP. Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento CLP, una sostanza o una miscela classificate pericolose e contenute in un imballaggio devono essere provviste di un’etichetta che contenga: • nome, indirizzo e numero di telefono del/i fornitore/i • la quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione del pubblico, se tale quantità non è indicata altrove nel collo • gli identificatori di prodotto (cfr. art.18 CLP) • e, se del caso: • i pittogrammi di pericolo (cfr.art. 19 CLP) • le avvertenze (cfr. art. 20 CLP) • le indicazioni di pericolo (cfr. art. 21CLP) • gli opportuni consigli di prudenza (cfr. art. 22 CLP) • una sezione per opportune informazioni supplementari (cfr art. 25 CLP)

 La versione attuale dell’articolo 25 L’articolo 25 del regolamento CLP prevede che, nella sezione dell’etichetta destinata alle informazioni supplementari, sia indicato se una sostanza o una miscela classificate come pericolose presentino le proprietà fisiche o le proprietà pericolose per la salute di cui all’allegato II, punti 1.1. e 1.2 del regolamento CLP (l’elenco di tali proprietà è riportato in fondo). Queste indicazioni sono formulate conformemente all’allegato II, punti 1.1 e 1.2 e all’allegato III, parte 2. Inoltre, se una sostanza è inclusa nella parte 3 dell’allegato VI riportante le tabelle delle classificazioni ed etichettature armonizzate di sostanze pericolose, le eventuali indicazioni di pericolo supplementari riportate da tale allegato per la sostanza sono incluse nelle informazioni supplementari riportate in etichetta. Nella sezione dell’etichetta riservata alle informazioni supplementari è anche indicato se la sostanza o miscela classificata come pericolose rientra nel campo d’applicazione della direttiva 91/414/CEE, relativa all’immissione in commercio di prodotti fitosanitari. Va sottolineato che il fornitore può riportare in questa sezione dell’etichetta informazioni supplementari, oltre a quelle di cui ai paragrafi precedenti, a condizione che esse non rendano più difficile l’identificazione degli elementi dell’etichetta di cui all’articolo 17 e forniscano ulteriori precisazioni senza contraddire o mettere in dubbio la validità delle informazioni contenute in tali elementi. E’ bene precisare che indicazioni come “non tossico”, “innocuo”, “non inquinante” o qualsiasi altra indicazione secondo cui la sostanza o la miscela non sono pericolose o qualsiasi altra indicaL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

47


Normative

zione non coerente con la classificazione di tale sostanza o miscela non possono figurare sull’etichetta o imballaggio delle sostanze o delle miscele Se la miscela contiene una sostanza classificata come pericolosa, è etichettata secondo l’allegato II, parte 2. Le indicazioni sono formulate conformemente all’allegato III, parte 3, e sono riportate nella sezione dell’etichetta riservata alle informazioni supplementari. L’etichetta comprende anche l’identificatore del prodotto di cui all’articolo 18 e il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del fornitore della miscela. Qualora, a norma dell’allegato VIII, il notificante crei un identificatore unico di formula, questo figura sull’etichetta in conformità alle disposizioni della parte A, sezione 5, di tale allegato. Si segnala che quest’ultima disposizione è stata introdotta dal regolamento (UE) 2017/542. Al regolamento CLP è aggiunto l’allegato VIII. Esso si compone di tre parti: Prescrizioni generali; Informazioni contenute in una trasmissione; Formato di trasmissione. Vediamole in breve.

 Allegato VIII: Prescrizioni generali Gli importatori e gli utilizzatori a valle che immettono sul mercato miscele devono conformarsi alle disposizioni dell’allegato in oggetto: dal 1° gennaio 2020 se si tratta di miscele destinate a essere usate dai consumatori dal 1° gennaio 2021 se si tratta di miscele per uso professionale, ovvero miscele destinate ad essere impiegate da utilizzatori professionali ma non nei siti industriali dal 1° gennaio 2024 se si tratta di miscele per uso industriale, ovvero miscele destinate ad essere utilizzate solo nei siti industriali se le miscele hanno più di un utilizzo devono essere rispettate le prescrizioni relative a tutte le categorie pertinenti Gli importatori e gli utilizzatori a valle che hanno presentato informazioni relative alle miscele pericolose ad un organismo designato prima delle date sopra riportate e che non sono conformi all’allegato VIII non sono tenuti a conformarsi a quest’ultimo per tali miscele fino al 1° gennaio 2025, salvo qualora subentri una modifica che renda necessario l’aggiornamento della trasmissione.

Scopo e ambito d’applicazione L’allegato stabilisce quali adempimenti gli importatori e gli utilizzatori a valle che immettono miscele sul mercato (c.d. notificanti) devono soddisfare per quanto riguarda la trasmissione delle informazioni in modo da consentire agli organismi designati ai sensi dell’art. 45 di svolgere i compiti loro affidati. Sono escluse dal campo d’applicazione le miscele utilizzate ai fini di ricerca e sviluppo e quelle classificate solo per uno o più dei seguenti pericoli: gas sotto pressione, esplosivi. Se le miscele sono immesse sul mercato solo per uso industriale, i notificanti possono scegliere una trasmissione limitata al posto degli obblighi generali di trasmissione, purché sia disponibile un rapido accesso ad ulteriori informazioni dettagliate sui prodotti. 48

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

Obblighi in materia di trasmissione Prima di immettere la miscela sul mercato, i notificanti devono fornire le informazioni relative alle miscele – classificate come pericolose per i loro effetti sulla salute o per i loro effetti fisici – agli organismi designati ai sensi dell’art. 45, nello Stato membro o negli Stati membri in cui la miscela è immessa sul mercato. La trasmissione contiene le informazioni di cui alla parte B dell’allegato VIII ed è trasmessa per via elettronica in un formato XML (eXtensible Markup Language) fornito dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (di seguito Agenzia) e messo a disposizione a titolo gratuito. L’organismo designato che riceve la trasmissione può chiedere ulteriori informazioni o chiarimenti al notificante che deve provvedere tempestivamente. La trasmissione è redatta nella lingua ufficiale dello Stato o degli Stati membri in cui la miscela è immessa sul mercato, salvo deroga. Infine, l’uso previsto della miscela deve essere descritto conformemente al sistema armonizzato di categorizzazione fornito dall’Agenzia.

Trasmissione di gruppo Può essere fornita una trasmissione singola (c.d. trasmissione di gruppo) per più di una miscela se tutte le miscele in un gruppo hanno la stessa classificazione per i pericoli per la salute e per quelli fisici e appartengono alla stessa categoria di prodotto. La trasmissione di gruppo è consentita solo se tutte le miscele del gruppo contengono gli stessi componenti e, per ciascun componente, l’intervallo di concentrazione riportato è lo stesso per tutte le miscele. In deroga è consentita una trasmissione di gruppo anche quando la differenza nella composizione delle diverse miscele del gruppo concerne solo fragranze e profumi, purché la concentrazione totale di fragranze e profumi contenuti in ciascuna miscela non sia superiore al 5%. Nel caso di trasmissione di gruppo, le informazioni di cui alla parte B dell’allegato devono essere fornite per ciascuna delle miscele contenute nel gruppo, se applicabile.

Identificatore unico di formula (UFI) Al notificante è assegnato dall’Agenzia un identificatore unico di formula (UFI). L’UFI è un codice alfanumerico unico che collega le informazioni trasmesse sulla composizione di una miscela o di un gruppo di miscele ad una specifica miscela o ad uno specifico gruppo di miscele. Viene creato un nuovo UFI nel caso di aggiornamento della trasmissione, ove previsto. Il notificante deve stampare o apporre l’UFI sull’etichetta di una miscela pericolosa. L’UFI deve essere preceduto dall’acronimo UFI in lettere maiuscole e deve essere chiaramente visibile, leggibile e indelebile. In deroga, nel caso di miscele pericolose per uso industriale e di miscele non imballate, l’UFI può essere indicato nella scheda dei dati di sicurezza.




Sostanze Formati e sostegno tecnico per la trasmissione delle informazioni L’Agenzia specifica, mantiene e aggiorna il generatore di UFI, i formati XML per le trasmissioni e un sistema armonizzato di categorizzazione dei prodotti, e li mette gratuitamente a disposizione sul suo sito web. L’Agenzia fornisce orientamenti tecnici e scientifici, supporto tecnico e strumenti intesi ad agevolare la trasmissione delle informazioni.

Informazioni contenute in una trasmissione L’identificatore del prodotto deve essere indicato conformemente all’art. 18, paragrafo 3, lettera a), cioè indicando il nome commerciale o la designazione della miscela. Più precisamente nella trasmissione devono essere comunicati il nome o i nomi commerciali completi della miscela, compresi, se del caso, marchio, nome del prodotto e varianti denominative così come figurano sull’etichetta, senza abbreviazioni ed in modo da permetterne l’identificazione specifica. Nella trasmissione deve essere incluso l’UFI. Per quanto riguarda il notificante, devono essere indicati nome, indirizzo completo, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica. Tali dati devono essere coerenti con quelli riportati in etichetta. Nel caso di una trasmissione limitata, per consentire agli organismi designati di accedere rapidamente durante le emergenze alle informazioni supplementari sul prodotto, devono essere indicati un numero di telefono e un indirizzo mail.

Individuazione dei pericoli e informazioni supplementari La classificazione della miscela per i pericoli per la salute e per i pericoli fisici (classe e categoria di pericolo) deve essere inserita nella trasmissione in conformità alle regole di classificazione di cui all’allegato I. Dono essere indicati, se del caso, i seguenti elementi dell’etichetta di cui all’articolo 17: • codici dei pittogrammi di pericolo (allegato V) • avvertenza • codici delle indicazioni di pericolo (allegato III, incluse le informazioni supplementari) • codici dei consigli di prudenza. • La trasmissione deve anche includere le informazioni sugli effetti tossicologici della miscela e dei suoi componenti richieste dalla scheda di sicurezza. • Inoltre devono essere fornite le seguenti informazioni supplementari: • il tipo e le dimensioni degli imballaggi utilizzati per immettere la miscela sul mercato ad uso dei consumatori o per uso professionale • il colore e lo stato fisico della miscela al momento della fornitura • il pH, se applicabile • la categorizzazione dei prodotti • l’uso (consumatore, professionale, industriale, o una combinazione dei tre).

Informazioni sui componenti delle miscele Nella trasmissione devono essere riportate l’identità chimica e le concentrazioni dei componenti contenuti nella miscela. Nel caso di una trasmissione limitata, le informazioni da indicare per la composizione di una miscela per usi industriali possono limitarsi a quelle contenute nella scheda di sicurezza, a condizione che le informazioni supplementari sui componenti siano rapidamente disponibili su richiesta in caso di emergenza. Va segnalato che l’identificatore del prodotto per le sostanze contenute nella miscela per le quali è previsto obbligo di trasmissione (punto 3.3. allegato VIIII) è fornito in base agli elementi di cui all’art. 18, paragrafo 2. Ai sensi di quest’ultimo, per una sostanza l’identificatore del prodotto comprende almeno gli elementi seguenti: • se la sostanza è compresa nell’allegato VI, parte 3, la denominazione e il numero di identificazione che vi figurano • se la sostanza non è inclusa nell’allegato VI, parte 3,ma figura nell’inventario delle classificazioni e delle etichettature, la denominazione e il numero di identificazione che vi figurano • se la sostanza non è inclusa nell’allegato VI, parte 3, né nell’inventario sopra menzionato, il numero CAS unitamente alla nomenclatura IUPAC o il numero CAS unitamente ad un’altra denominazione chimica internazionale o con altre denominazioni chimiche internazionali • se il numero CAS non esiste, la denominazione che figura nella nomenclatura IUPAC o un’altra/e denominazione/i chimica/e internazionale/i. Possono tuttavia essere utilizzate una denominazione INCI, un numero di Colour Index o un’altra denominazione chimica internazionale, purché la denominazione chimica sia nota e definisca in modo inequivocabile l’identità della sostanza. Deve anche essere indicata la denominazione chimica delle sostanze per le quali è stata autorizzata una denominazione chimica alternativa. Per quanto riguarda le miscele, si avverte che quando una miscela è utilizzata nella composizione di una seconda miscela immessa sul mercato, la prima miscela è indicata nella trasmissione come miscela in miscela (“MIM”). Nella trasmissione devono essere indicati, come previsto dal punto 3..3 sopra richiamato, i seguenti componenti della miscela (sostanze e MIM): 1) componenti della miscela classificati come pericolosi per i loro effetti sulla salute o i loro effetti fisici che: • sono presenti in concentrazioni uguali o superiori allo 0,1% • sono identificati, anche se in concentrazioni inferiori allo 0,1%, a meno che il notificante non possa dimostrare che tali componenti non rilevano ai fini della risposta di emergenza sanitaria e delle misure di prevenzione 2) componenti di miscele classificati come pericolosi in ragione dei loro effetti sulla salute o dei loro effetti fisici che sono identificati e presenti in concentrazioni pari o superiori all’1%. Un’attenzione particolare va prestata ai componenti pericolosi di grande rilevanza per la risposta di emergenza sanitaria e le misure di prevenzione. In merito, si dispone che se i componenti di una miscela sono classificati in base al regolamento CLP per almeno una delle categorie di pericolo qui di seguito elencate, la loro concentrazione in una miscela deve essere indicata in percentuali esatte in ordine decrescente per massa o volume: • tossicità acuta, categorie 1, 2 o 3 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

49


Normative

• tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione singola, categoria 1 o 2 • tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione ripetuta, categoria 1 o 2 • corrosione della pelle, categorie 1, 1A, 1B o 1C • gravi lesioni oculari, categoria 1. Si ricorda che la categoria di pericolo indica la gravità del pericolo entro ciascuna classe di pericolo. In alternativa alla trasmissione delle concentrazioni in percentuali esatte, è consentito trasmettere un intervallo di percentuali (vedi tabella 1) La concentrazione dei componenti pericolosi in una miscela non classificati per nessuna delle categorie di pericolo sopra riportate e dei componenti non classificati come pericolosi deve essere espressa come intervalli di percentuali in ordine decrescente per massa o per volume (vedi tabella 2). In alternativa, si possono indicare le percentuali esatte. Deroghe sono previste per componenti di profumi e fragranze. Per quanto riguarda la classificazione dei componenti di una miscela (sostanze o MIM) va segnalato che nella trasmissio-

ne deve essere fornita la loro classificazione concernente i pericoli per la salute e i pericoli fisici (classi di pericolo, categorie di pericolo e indicazioni di pericolo). Questo comprende la classificazione per almeno tutte le sostanze di cui al regolamento REACH (’allegato II, punto 3.2.1, concernente le prescrizioni per la compilazione delle schede di sicurezza).

Aggiornamento della trasmissione Nel caso in cui una delle seguenti modifiche si applichi ad una miscela facente parte di una trasmissione singola o di gruppo, i notificanti devono aggiornare la trasmissione prima di immettere tale miscela modificata sul mercato: • se l’identificatore del prodotto per la miscela (compreso l’UFI) è cambiato • se la classificazione della miscela per quanto concerne i pericoli per la salute e i pericoli fisici è cambiata • se diventano disponibili nuove informazioni tossicologiche pertinenti richieste nella sezione 11 della scheda di dati di sicurezza sulle proprietà pericolose della miscela o dei suoi componenti

TABELLA 1 Intervalli di concentrazioni applicabili a componenti pericolosi di grande rilevanza per la risposta di emergenza sanitaria (sostanze o MIM) Intervallo di concentrazione del componente pericoloso contenuto nella miscela (%)

Ampiezza massima dell’intervallo di concentrazione da utilizzare nella trasmissione

≥25-<100

5% unità

≥10-<25

3% unità

≥1-<10

1% unità

≥0,1-<1

0,3% unità

>0-<0,1

0,1% unità

TABELLA 2 Intervalli di concentrazione applicabili agli altri componenti pericolosi e ai componenti non classificati come pericolosi (sostanze o MIM) Intervallo di concentrazione del componente contenuto nella miscela (%)

Ampiezza massima dell’intervallo di concentrazione da utilizzare nella trasmissione

≥25-<100

20% unità

≥10-<25

10% unità

≥1-<10

3% unità

>0-<1

1% unità

TABELLA 3 Variazione della concentrazione di componenti che richiedono un aggiornamento della trasmissione

50

Concentrazione esatta del componente contenuto nella miscela ( %)

Variazioni (±) della concentrazione iniziale del componente che richiedono un aggiornamento della trasmissione

>25-≤100

5%

>10-≤25

10%

>2,5-≤10

20%

≤2,5

30%

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017


Sostanze • se una modifica della composizione della miscela rientra in uno dei casi seguenti: a) aggiunta, sostituzione o soppressione di uno o più componenti della miscela da indicare nella trasmissione b) variazione della concentrazione di un componente della miscela al di là dell’intervallo di concentrazione indicato nella trasmissione originaria c) l’esatta concentrazione di un componente è stata indicata conformemente all’allegato in oggetto e si verifica una variazione di tale concentrazione oltre i limiti che riportiamo nella tabella 3.

 Formato di trasmissione La trasmissione delle informazioni agli organismi designati in conformità all’articolo 45 deve avvenire in un formato fornito dall’agenzia. Il formato di trasmissione include una serie di elementi che servono a identificare la miscela e chi fa la notifica e stabilisce anche che vanno comunicati contatti e recapiti funzionanti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per fornire informazioni supplementari sui prodotti o miscele a chiunque ne dovesse fare richiesta. Devono anche essere fornite indicazioni sulla classificazione della miscela, con prescrizioni sugli elementi da indicare in etichetta e delle informazioni tossicologiche da fornire come richiesto dalla sezione 11 della scheda dei dati di sicurezza a norma dell’allegato II del

regolamento REACH. Informazioni supplementari possono riguardare il colore della miscela, il pH (se applicabile), lo stato fisico, l’imballaggio, l’uso previsto del prodotto (codice di categorizzazione dei prodotti) e gli usi finali (consumatore, professionale, industriale). Infine, ulteriori informazioni riguardano gli identificatori dei componenti della miscela, la concentrazione e gli intervalli di concentrazione dei componenti, l’elenco di eventuali profumi o fragranze che possono essere stati aggiunti alla miscela. Allegato II Regolamento CLP - Disposizioni particolari relative all’etichettatura e all’imballaggio di talune sostanze o miscele Punto 1.1 Proprietà fisiche • Esplosivo allo stato secco • Reagisce violentemente con l’acqua • Durante l’uso, può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile • Può formare perossidi esplosivi • Rischio d’esplosione per riscaldamento in ambiente confinato Punto 1.2 Proprietà pericolose per la salute • A contatto con l’acqua libera un gas tossico • A contatto con acidi libera un gas tossico • A contatto con acidi libera un gas altamente tossico • L’esposizione ripetuta può causare secchezza e screpolatura della pelle • Tossico per contatto oculare • Corrosivo per le vie respiratorie


News News Aumenta il traffico su strada, crescono le emissioni

A

marzo in Italia le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono aumentate di 114.789 tonnellate rispetto allo stesso mese del 2016. Tale crescita, che emerge da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro, corrisponde ad un aumento percentuale dell’1,4%. Il consuntivo del primo trimestre del 2017 si chiude con un calo delle emissioni di CO2 di 182.724 tonnellate (e cioè dello 0,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Considerando i dati relativi ai due carburanti separatamente, però, si possono riscontrare tendenze differenti nel corso dei primi tre mesi del 2017. Le emissioni derivate da benzina, infatti, sono calate in tutti e tre i mesi, ed il risultato è che nel primo trimestre la diminuzione è stata di 220.248 tonnellate, che corrispondono al 3,9% in meno rispetto al 2016. Le emissioni derivate da gasolio, invece, sono aumentate a gennaio, poi sono calate a febbraio e sono di nuovo cresciute a marzo. L’interazione di questi tre dati ha prodotto nel primo

trimestre 2017 un lieve aumento sul primo trimestre 2016, aumento che è stato di 37.524 tonnellate (+0,2%). Il saldo finale relativo ai dati di benzina e gasolio vede, come detto, un calo di 182.724 tonnellate (e cioè dello 0,8%) nel primo trimestre 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Per poter tenere sotto controllo le emissio-

Emissioni di anidride carbonica da autotrasporto in Italia per tipologia di carburante

Fonte: elaboraione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del ministero dello Sviluppo Economico. 52

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

ni di sostanze nocive nell’ambiente, e allo stesso tempo per ridurre i consumi di carburante, è importante fornire alle aziende di trasporto e agli autotrasportatori strumenti efficaci e tecnologicamente all’avanguardia che agiscono su diversi comparti, come ad esempio, solo per citarne alcuni, il peso degli autoveicoli e il monitoraggio delle condizioni esterne, della pressione di gonfiaggio, delle performance e della durata degli pneumatici. L’industria della gomma, e del pneumatico in particolare, può in effetti dare un grosso contributo nella riduzione delle emissioni dell’autotrasporto, un obiettivo che tutti i costruttori di auto stanno perseguendo anche perché spinti dalle norme internazionali. «Continental – sottolinea Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia - è attiva in ognuno di questi comparti ed è in grado di offrire già oggi soluzioni all’avanguardia agli operatori dei trasporti su strada nel nostro Paese. Per ciò che riguarda il controllo della pressione degli pneumatici, ad esempio, Continental propone ContiPressureCheck, un sistema che, attraverso un semplice sensore che controlla la pressione di gonfiaggio degli pneumatici, contribuisce fattivamente a diminuire i consumi di carburante e quindi anche le emissioni nocive, e mette a disposizione dei conducenti le informazioni necessarie per decidere se i pneumatici sono adatti alla circolazione o meno, contribuendo quindi ad accrescere il livello di sicurezza del veicolo stesso».


Taccuino

La simulazione virtuale per il raffreddamento dello stampo

I

l progetto termico dello stampo è uno dei parametri critici nel determinare le prestazioni della stampa a iniezione. Finora molto in quest’ambito è stato affidato al caso o a esperienze precedenti. L’approccio però sta cambiando anche grazie all’ultima generazione di strumenti per la simulazione. Tra i pionieri di questo nuovo modo di operare figura IPC, Innovation Plasturgie Composites, un’azienda francese con sede a Oyonnaux, che ha utilizzato il software Virtual Molding di Sigmasoft per sei anni ormai nella progettazione dei sistemi di gestione del calore nei loro stampi a iniezione. L’approccio di IPC è di analizzare con attenzione l’impatto dei diversi concetti di raffreddamento usando sistemi virtuali per individuare quello più adatto alle necessità. L’azienda combina sistemi di raffreddamento tradizionali ad altri confrormati. L’analisi condotta con il software Sigmasoft consetne di valutare rapidamente l’impatto di ogni iterazione sulle prestazioni dello stampo in termini di tempo ciclo e sulla qualità dei pezzi prodotti. «L’utilizzo di Virtual Molding di Sigmasoft – dice Eric Pauze, design manager e responsabile della business unit di simulazione e progetto – ci ha aiutato a essere più affidabili nella fase di sviluppo del prodotto. Lavoriamo da anni tenendo in conto l’omogeneità termica delle parti stampate come criterio qualitativo di base e per ottenere questo risultato utilizziamo il softwar Sigmasoft in fase di test». Virtual Molding segue un approccio unico: lavora come una pressa a iniezione virtuale, riproducendo con fedeltà gli effetti reali. Lo stampo è definito nella simulazione con tutti i suoi particolari e componenti e ogni componente è definito in base alle proprietà del materiale di cui è composto. Anche tutto il processo di stampaggio a iniezione è definito in tutti gli aspetti, proprio come nella realtà, anche nei tempi morti tra le stampate, che hanno un’importanza rilevante nel trasferimento del calore nel ciclo completo. La deformazione del pezzo e il suo comportamento in fase di solidificazione o vulcanizzazione è una combinazione di tutti i fattori che influenzano le performance termiche dello stampo. La disposizione dei canali di raffreddamento è solo uno di questi aspetti. Se è presente un punto caldo nello stampo, per un eccesso di materiale o per un raffreddamento insufficiente. Un punto caldo può anche influire negativamente sulla solidificazione del pezzo. Nelle immagini portate a esempio (di materiali plastici, ma il concetto può valere anche per la gomma), la figura 1 illustra un sistema di raffreddamento convenzionale: la distribuzione del calore nella cavità è illustrata sul lato sinistro. In basso la parte è ottimizzata con un sistema di raffreddamento sviluppato da IPC, che riduce la temperatura e il tempo ciclo di circa il 27%.

Nell’immagine in alto un’immagine simulata di un sistema di raffreddamento stampo tradizionale; sotto una costruita ad hoc utilizzando un software di simulazione SigmaSoft.

MACCHINE PER FINITURA GOMMA, PLASTICA E METALLI NON FERROSI

INDUSTR

IA

4.0

Granigliatrici criogeniche

Phone +39 339 36 76 884 eMail info@awtechnik.it

Sbavatrici criogeniche Impianti per lavaggio e asciugatura

www.awtechnik.it L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

53


News

ETRMA si riunisce e punta sulla sostenibilità ambientale

A

gli inizi di aprile il Board of Directors di ETRMA, l’associazione europea dei produttori di articoli in gomma e pneumatici, si è riunita per discutere delle priorità a medio e lungo termine della propria attività. In particolare si è parlato di ambiente e dell’agenda ambientale posta dall’Unione Europea su prodotti in gomma come pneumatici e articoli tecnici. Tra i punti cardine dell’attività associativa figura il contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti dei trasporti. In queTecno Compounds MA – circolano cifre molto diverse tra loda 40 tonnellate in Europa. Un altro amsto ambito il Board ha confermato il sostero e per questa ragione abbiamo deciso bito considerato prioritario è lo studio gno agli sforzi della UE per ridurre l’imdi condurre un progetto di ricerca basato dei meccanismi e dei possibili effetti propatto dei veicoli pesanti e conferma l’imsu un nuovo approccio che tema in condotti dal particolato generato dai pneupegno dei produttori di pneumatici euTecno Compounds siderazione anche i dati già raccolti sulla matici e dall’usura del manto stradale. ropei per ridurre ogni anno il coefficiente Tecno Compounds a suitable solution for every challenge dimensione e la densità di questo partiIn particolare è stato accolto con favore di resistenza al rotolamento dell’1%, che colato per valutare la in che modo possa il lancio di uno studio per approfondire porterà, nel 2030, a una riduzione ulteessere trasferite nell’ambiente acquatico». la conoscenza sugli effetti di questo parriore delle emissioni di CO2 di 8,7 milioni di tonnellate, cioè l’equivalente degli Lo studio, affidato a un comitato scientiticolato nell’ambiente. riguardo – hachallenge a suitable solution for every a suitable solution for every«Al challenge scarichi prodotti da 81.000 autoarticolati fico indipendente, dovrebbe essere comdetto Christian Kötz, presidente di ETRpletato entro la fine del 2017. «La riunione del Board – ha commentato Fazilet Cinaralp, Segretario generale di Tecno Compounds ETRMA – conferma l’impegno dell’industria dei pneumatici e della gomma verso Tecno Compounds la sostenibilità, non soltanto con l’attena suitable solution for every challenge zione a temi ambientali, ma anche attraverso altri importanti aspetti, come il futua suitable solution for every challenge ro del trasporto su strada, la revisione del REACH, le norme sulle materie prime non tossiche e sulla qualità dell’acqua potabile, solo per menzionarne alcuni».

Parker Hannifin Italy s.r.l.

Parker Hannifin Italy s.r.l. Rubber Compounds Parker Hannifin Italy s.r.l.

Rubber Compounds Rubber Compounds

Parker Hannifin Italy s.r.l.

Parker Hannifin Italy s.r.l. Rubber Compounds

C

Rubber Compounds

M

Y

CM

C

M

MY

Y

C

CY

CM

CMY

Vacanze sicure con i pneumatici sotto controllo

MY

M

K CY

Y CMY

CM

K

MY

CY

V

C

acanze Sicure, l’iniziativa di Polstrada e Pneumatici sotto controllo per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del pneumatico per la sicurezza stradale è ai nastri di partenza. L’edizione numero 14 vedrà coinvolte l’Emilia Romagna, la Sicilia, la Calabria, il Trentino Alto Adige, la Sardegna e la Puglia. Sales: Plant: A rotazione ogni anno alcuni CompartiSales: Plant: Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl menti vengono coinvolti in questo proVia Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) getto che vede una prima parte di atti20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 Tel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 vità formativa specifica in aula e poi una 36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax seconda parte, su strada per i controlli. www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds I controlli su vettura previsti dal 20 apriSales: climate control electromechanical filtration Plant: le al 5 giugno sono oltre 10.000 e si conaerospace fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Sales: Plant: control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding aerospace climate Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy centreranno principalmente nelle regioParker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Srl

M

CMY

Y

K C

CM

M

MY

Y

CY

CM CMY

MY

K

CY

CMY

K

ViaPrivata Privata Archimede 1 Via Archimede 1

54

Via Toscana, Via 6/8 Toscana,

6/8

20094 Corsico (MI)(MI) – Italy Sales: 20094 Corsico – Italy

27010 Siziano (PV) Plant: 27010 Siziano (PV)

www.parker.com Tel. +39 02 45 19 24 46 Fax +39 02 36 26 96 19

www.parker.com/tecnocompounds Tel +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222

Tel. +39 02 45 19 24 Srl 46 Tel +39 0382 Compounds 67 82 266 Parker Tecno Parker Hannifin Italy Tel. +39 023645 19 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 L’INDUSTRIA | Toscana, ELASTICA Fax +39 02 26DELLA 96 119 GOMMA Fax +39 0382 Via Privata Archimede Via 6/867 82 222 Fax +39 02 (MI) 36 26 96 19 Fax(PV) +39 0382 67 82 222 www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds maggio 2017 20094 Corsico – Italy 27010 Siziano

aerospace climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding


Taccuino

ni oggetto del progetto Vacanze Sicure di quest’anno. Al termine i dati verranno raccolti e analizzati secondo il consolidato modello del Politecnico di Torino e i risultati verranno illustrati a luglio in occasione di una conferenza stampa che ancora una volta avrà lo scopo di sensibilizzare gli automobilisti sul tema. Ogni regione è stata già indagata, anche più volte, nel corso di questi anni e ormai il numero dei controlli totali su tutto il territorio supera i 150.000. Le infrazioni più comuni statisticamente nel corso degli anni sono le gomme lisce, danneggiate, non rispondenti alla carta di circolazione o non omologate. L’iniziativa ha portato risultati molto positivi sia ai fini dell’informazione e sensibilizzazione, sia ai fini della riduzione delle infrazioni: si è infatti riscontrato che a distanza di tempo, in genere le infrazioni sono diminuite dove sono stati fatti i controlli negli anni precedenti. Va ricordato che dal 16 maggio e sino al 14 ottobre, non è più consentita la circolazione con pneumatici M+S con codici di velocità in-

feriori a quelli riportati in carta di circolazione. È un’infrazione che può dar luogo non solo a sanzioni pecuniarie. Pneumatici sotto controllo è un marchio registrato su iniziativa del Gruppo Produttori Pneumatici di Assogomma.

I controlli sulla pressione e la tipologia dei pneumatici previsti dalla campagna Pneumatici Sotto Controllo sono in corso fino al 20 giugno in sei regioni italiane: Emilia Romagna, Sicilia, Calabria, Trentino Alto Adige, Sardegna e Puglia.

IMCD ITALIA: PER DARE VITA A CIO’ CHE CERCHI Chiamaci, noi crediamo nel gioco di squadra

Distribuiamo polimeri tecnici (fluorurati FKM e polietilene clorurato CPE), cariche funzionali chiare (talco e caolino) e nere (carbon black), anti ossidandi, acceleranti, fatturati di vari gradi, silani liquidi al 100% e preparazioni di silani al 50%, promotori di adesione, peptizzanti, ossido di zinco e ossido di zinco attivo, oli siliconici distaccanti. IMCD Italia Spa

Tel.: (+39) 02 55709 1

Fax: (+39) 02 55709 210

E-mail: plastics@imcd.it

www.imcdgroup.com


News

Engel premiata per gli investimenti in Austria e la creazione di nuovi posti di lavoro

E

ngel Austria è stata premiata con la Corona d’oro 2017 dalla Federazione delle Industrie Austriache per il suo forte impegno nell’Alta Austria. Il premio è stato assegnato a due categorie, e Engel ha vinto nella categoria Location, per i notevoli risultati positivi che la sua attività ha prodotto nel territorio sul piano lavorativo e su quello economico. La giuria ha motivato, infatti, la sua scelta sulla base di due dati di fatto importanti determinati dalla società di Schwertberg: l’incremento della sua forza lavoro nell’Alta Austria del 16% in due anni e l’investimento di ingenti somme di denaro nell’espansione e nella modernizzazione delle sue sedi, contribuendo, in tal modo, a consolidare l’immagine della regione come importante sede di lavoro. Grande, naturalmente, la soddisfazione del management aziendale, perché il premio ricevuto ha il significato di un riconoscimento dell’impegno della società non solo da parte dello staff e dei clienti, ma anche da parte dell’intera regione.

56

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

Negli ultimi tre anni, Engel ha investito 55 milioni di euro nell’Alta Austria. La sede di Schwertberg è stata ampliata con un nuovo edificio che ha reso disponibili 10.000 metri quadrati di spazio aggiuntivo, 6.000 dei quali utilizzati per nuovi uffici dell’area vendite e assistenza. Altri 1.600 hanno ospitato la sezione apprendistato, dotatasi anche di nuove macchine, e 300 sono stati impegnati dall’asilo infantile diurno per i figli dei dipendenti. Ma sono già programmate altre espansioni nel sito di Schwertberg. Innanzitutto, verrà ampliata l’area adibita all’assemblaggio. Poi seguirà l’espansione della North Hall, costruita nel 2013, mentre è già in costruzione un nuovo centro tecnologico per i clienti.

Il centro tecnologico di Engel a Schwertberg, in Austria. Il quartier generale dell’azienda austriaca è stato recentemente ampliato di ben 10.000 metri quadri, di cui 6.000 dedicati all’assistenza e all0area vendite. È stato perfino aperto un asilo infantile diurno per facilitare i dipendenti con figli piccoli.

La gomma nell’automotive: una conferenza in Michigan

I

l 13 e 14 giugno prossimi a Troy, in Michigan, si tiene la Rubber in Automotive Conference, un evento organizzato da Rubber & Plastics News per dare uno sguardo ai trend futuri , ai processi più innovativi, ai miglioramenti sui materiali e alle soluzioni per le principali sfide di processo nell’ambito della produzione di articoli in gomma per il settore automotive. All’evento parteciperanno esperti dell’industria, tra cui Matt Proske, vicepresidente di Sigma Plastic Service, che parlerà della casse alla radice dei difetti nello stampaggio a iniezione della gomma, Yanxi Zhang, di Netzsch Instruments, che illustrerà la caratterizzazione di gomma e pneumatici usando la nuova serie di strumenti Gabo di Netzsch. Will Mars, presidente di Endurica, terrà una relazione dal titolo “Prima di fabbricare e distruggere: come gli strumenti di simulazione della durabilità possono cambiare il business model nello sviluppo del prodotto”. Troy Nix, direttore esecutivo dell’Associazione degli industriali americani di prodotti in gomma, parlerà della


Taccuino

Bluestar Silicones annuncia aumenti del 10% sul suoi prodotti a partire dal secondo trimestre 2017

B

transizione della gomma “da commodity a componente essenziale”. Altri interventi previsti sono quelli di Jim Williams, global sales Director di Starrett-Bytewise Measurement Systems, che parlerà di “metodi per il controllo della qualità per le guarnizioni in gomma estruse per l’automotive”, e Luca Cirillo, di Solvay Specialty Polymers,

sul “miglioramento delle performance dei fluoroelastomeri vulcanizzati con bisegolo a contatto con acidi organici”. Il programma, comunque, è molto più ampio e può essere consultato sul sito della manifestazione, www.cvent.com. All’evento si può partecipare sia come uditori che come espositori.

luestar Silicones, il produttore mondiale di materiali siliconici con sede in Francia, a Lione, annuncia aumenti del 10% sui suoi prodotti, a partire dal secondo trimestre 2017, in tutti i rapporti in cui i contratti lo consentono. L’aggiustamento di prezzo è necessario, dice l’azienda in una nota, «per continuare ad assicurare alla clientela il valore del prodotto, al tempo stesso sostenendo i necessari sviluppi che manterranno l’azienda competitiva in futuro. «L’industria del silicone – continua la nota – sta attraversano un periodo di trasformazioni, con cambiamenti strutturali e normativi che vengono annunciati praticamente ogni giorno. Bluestar Silicones mantiene il proprio impegno per dare un futuro alla sua attività e al settore e per sviluppare un’offerta di silicone in grado di servire un numero sempre crescente di nuove ed entusiasmanti applicazioni». L’azienda


News

assicura che continuerà a investire in una produzione sicura e sostenibile per fornire soluzioni su misura per il cliente. «Nello spirito di questo impegno continuo – conclude la nota – dobbiamo investire continuamente per assicurare l’eccellenza nella sicurezza della fornitura e nella salubrità del prodotto, nei servizi per massimizzare l’efficienza e per mettere a punto l’innovazione necessaria per gli obiettivi futuri dell’industria del settore». L’azienda, inoltre, segnala di avere aggiornato il proprio portafoglio prodotti con nuove soluzioni per le tecnologie emergenti e, in particolare, per la stampa 3D. Altri prodotti sono studiati per la realizzazione di nuovi dispositivi con tecnologie wearable, che consistono in oggetti che devono restare in contatto con il corpo (foto sotto), per la protezione di sensori delicati o per aggiungere funzionalità ai tessuti tecnici.

Matrec ed Ecopneus presentano 15 materiali innovativi ottenuti dai pneumatici fuori uso

B

ud Spencer e Terence Hill; Gianni e Pinotto; Olivia e Braccio di Ferro; Stanlio e Ollio; La Bella e la Bestia. Coppie celebri il cui tratto immediatamente riconoscibile è la differenza: chi forte con il pugno e chi con la testa; chi alto e chi basso; chi magro e chi robusto; chi bella e chi brutto. Per funzionare infatti, non è detto che occorra essere uguali. Anzi la somma delle differenze spesso esalta il valore dei singoli e ne amplia le opportunità. Esattamente come accade con i quindici nuovi materiali eco-innovativi presenta-

KPI KPI srl

ti da Matrec in collaborazione con Ecopneus al Technology Hub, l’evento professionale dedicato alle tecnologie innovative, tenutosi a FieraMilanoCity tra il 20 e il 22 aprile scorsi. Nei nuovi materiali poliaccoppiati a fare da presenza fissa è la gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso: in quelli presentati oggi, grazie alla ricerca durata un anno e mezzo, è stata associata a pelle, sughero, tessuti, bambù, feltro, carta, legno. Mondi materici lontani, ma che insieme conferiscono una nuova identità alla gomma da PFU, ampliandone i diversi ambiti commerciali di utilizzo: arredamento, design, nautica, edilizia, oggettistica. Elasticità, isolamento acustico e resistenza termica – caratteristiche proprie della gomma riciclata da PFU – si sposano così in diversi spessori con materiali dall’accoppiamento insolito per crearne di nuovi, innovativi, performanti, ecosostenibili. È così che estetica e performance si uniscono insieme per nuove soluzioni di utilizzo: pavimentazioni flottanti, con rifiniture in diverse essenze di legno, bambù o eva; rivestimenti per pareti, con rifiniture - sagomabili per decorazioni personalizzate - in legno, bambù, tessuto, feltro, sughero e carta lavabile; pannelli per isolamento termo acustico, dove gomma riciclata da PFU e poliestere insieme offrono un maggiore isolamento senza rinunciare all’estetica; sedute e oggettistica, in cui pelle, tranciati in legno, tessuti, bambù, feltro o carta con l’elasticità della gomma consentono di ottenere nuove forme ed oggetti. Ma le coppie non finiscono qui: sono in sperimentazione infatti nuovi abbina-

EICO SPECIALTIES

Un comune impegno per il nostro e il vostro futuro

Prodotti chimici

58

Sede operativa: Via Tamburini, 6 - 20123 Milano - Italy

Sede legale e amministrativa: Via Taglio Sinistro, 63/A - 30035 Mirano (VE)- Italy

Tel.: + 39 02 43006401 Fax: +39 02 43006427

info@kpisrl.it sales@kpisrl.it

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017


Taccuino

menti per applicazioni in settori quali la nautica, il calzaturiero, l’automotive, l’abbigliamento e l’attrezzistica sportiva. Ecopneus è la società consortile senza scopo di lucro costituita dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia che coordina raccolta, trasporto e recupero di circa il 70% dei Pneumatici Fuori Uso-PFU generati in Italia: 250.000 tonnellate di PFU raccolte mediamente ogni anno e trasformate in gomma riciclata per superfici sportive, asfalti “silenziosi” e duraturi, materiali per l’isolamento acustico, energia e molto altro ancora. Matrec (www.matrec.it) è una società di consulenza specializzata in sostenibilità ambientale che supporta le imprese nella ricerca e lo sviluppo di materiali, trend e scenari di mercato, verso l’eco-innovazione di prodotto. Ha creato il primo Osservatorio Internazionale per l’innovazione Sostenibile di materiali e prodotti e collabora con Imprese, Centri di ricerca, Università, Architetti e Designer. L’obiettivo è di favorire la ricerca, la progettazione e lo sviluppo di nuovi prodotti ad elevato contenuto di sostenibilità ambientale, applicando le diverse strategie di ecodesign ed economia circolare. Matrec fonrnisce anche consulenza alle aziende trasforma-

A destra, in alto, l’exhibit al Technology Hub di Milano, dello scorso aprile, con i 15 materiali accoppiati di origine riciclata proposti da Matrec ed Ecopneus, tutti a base di gomma da PFU. Nella pagina a fianco un bracciale intelligente in silicone, tipico esempio di tecnologia wearable.

KPI

EICO SPECIALTIES

Masterbatch additivati, Polimeri funzionali, Additivi per film-serra, Master antimicrobici, Nanoclay masterbatch, Plastificanti, DOTP, DINP, DEP, DOA, Anidride Ftalica e Maleica, Acido malico, fumarico, adipico, Ritardanti di fiamma, Additivi del PVC Essiccativi e miscele di essiccativi, Antiossidanti per il settore gomma e plastica Master espandenti per PP, Gomma, Perossidi in master

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

59


News

A Bangkok un seminario sui trend emergenti nel mercato della gomma naturale

È

in programma il 30 maggio a Bangkok il seminario “Emerging Trends in Natural Rubber Market” organizzato da TechnoBiz per un pubblico di addetti ai lavori, come direttori acquisti di industrie della gomma, trader, trasformatori di gomma naturale e anche analisti del mercato delle commodity. Il seminario, di un giorno, intende fornire un quadro realistico dei trend emergenti

in questo delicato mercato, che non è influenzato soltanto dalle dinamiche della domanda e dell’offerta. Anzi, a causa del ruolo giocato da fattori spesso secondari e poco conosciuti i trader e i direttori acquisti delle aziende della gomma si trovano a fronteggiare situazioni difficili da valutare, soprattutto per quanto riguarda la variabilità dei prezzi. Nell’incontro si parlerà anche della situazione globale del mercato della gomma, dei possibili sostituti sintetici alla gomma naturale, del ruolo nei prezzi del greggio. Lo speaker dell’evento è Jon Jacob, con un’esperienza di 30 anni nell’analisi del mercato della gomma, nelle previsioni dei trend industriali e nella formulazione di piani di sviluppo. È economista senior dell’ANRPC, l’associazione con sede a Kuala Lumpur che unisce i paesi produttori di gomma naturale. Jacob è anche docente del master in Statistica all’Università del Kerala, in India, e docente di Economia applicata all’Università Jawaharlal Nehru di Nuova Delhi. Per informazioni sul seminario www.rubber-industry.org.

via dei Castagni, 3/5 23846 Garbagnate Monastero (LC)

Tel. +39 031 853446 | Fax +39 031 853515 E-mail info@dergom.com 60

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

1967 -2

trici per individuare materiali da sostanze riciclate che potrebbero essere introdotti nei loro cicli produttivi, indica i trend di sostenibilità per i vari settori, può anche dire se ci sono altre aziende di un determinato settore a impiegare specifici materiali e fornisce anche indicazioni su come far entrare gli scarti prodotti da un’azienda in un concetto di economia circolare, in cui tutto si riutilizza.

017

Il mercato globale del silicone in forte crescita entro il 2021

L

a società di analisi di mercato Zion Market Research ha pubblicato un nuovo rapporto, intitolato “Silicone (Resins, Elastomers, Gels, Fluids and Others) Market for Chemical Industry, Plastics, Paper, Building and Construction, Automotive and Transportation, Aviation and Aerospace, Textile, Medical and Personal Care, Electrical and Electronics and Other Applications: Global Industry Perspective, Comprehensive Analysis and Forecast, 2015 – 2021”. Secondo il rapporto, la richiesta globale del mercato del silicone valeva nel 2015 oltre 15,3 miliardi nel 2015 ed è prevista in crescita fino a 21 miliardi nel 2021, con una crescita annua prevista intorno al 5,5% annuo nel prossimo quinquennio. La crescita della domanda sarà spinta soprattutto dal settore delle costruzioni ed edile. L’ampia disponibilità di risorse nel settore condurrà anche allo sviluppo di nuovi metodi di produzione e di trasformazione, così come a nuove possibilità di applicazione. Le limitazioni alla crescita risiedono soprattutto nell’aumento di prezzo di materie prime per la produzione, come il metil cloruro. Altri fattori trainanti nei prossimi anni saranno la crescita nei paesi emergenti e la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e applicazioni. Anche le industrie chimiche ne richiederanno sempre di più. È soprattutto l’area Asia-Pacifico a consumare la maggior quantità di questo materiale: nel 2013 circa il 50% dell’intera produzione mondiale è stato infatti assorbito dalle aziende di questo mercato. In Europa la crescita comunque sarà sostenuta nei prossimi anni. Il rapporto indica anche i principali produttori mondiali del settore e ne fornisce un profilo e un trend futuro.


L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA aprile 2017

61


News

Bridgestone propone una nuova gomma per bicicletta senza pneumatico

B

ridgestone Corporation e Bridgestone Cycle Co., Ltd hanno annunciato lo sviluppo di una ruota senza pneumatico di nuova generazione, dedicata alle biciclette, che utilizza la tecnologia Air Free Concept1, impiegata nella creazione di coperture che non hanno bisogno di essere gonfiati con aria. Entrambe le aziende lavorano costantemente e sono impegnate nella realizzazione di studi di fattibilità per riuscire a portare sul mercato il nuovo pneumatico entro il 2019. L’esclusiva struttura a raggi che si distende lungo il lato interno del pneumatico supporta il peso della bicicletta. Le resine dei raggi e le gomme utilizzate sono riciclabili e contribuiscono ad un utilizzo più efficiente delle risorse. Bridgestone Corporation e Bridgestone Cycle hanno adattato l’Air Free Concept allo sviluppo di gomme per biciclette in grado di evitare forature. L’elevata flessibilità del design data dalla resina ha anche permesso lo sviluppo di biciclette di nuova generazione mai viste prima sul mercato. Bridgestone ha l’obiettivo di proporre nuove modalità di utilizzo della bicicletta grazie all’ Air Free Concept, utilizzando la tecnologia anche per lo sviluppo di altre tipologie di pneumatici. L’azienda è impegnata costantemente nel lavorare per creare una società sostenibile grazie ad una mobilità attenta all’ambiente che supporta la vita delle persone.

62

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA maggio 2017

La nuova ruota Air Free Concept1 sviluppata per le biciclette da Bridgestone Corporation e Bridgestone Cycle Co. Sotto un dettaglio ravvicinato che mostra la situazione a lamelle in grado di sostituire il classico pneumatico.

Un nuovo processo per produrre butadiene da fonti rinnovabili

T

eam di ricerca delle università statunitensi del Delaware, del Minnesota e del Massachusetts hanno messo a punto un processo per produrre butadiene da fonti naturali come alberi, erba e mais. L’articolo scientifico che illustra il processo è in corso di pubblicazione su ACS Sustainable Chemistry, una pubblicazione scientifica della American Chemical Society, uno tra i più importanti periodici scientifici nel settore della cosiddetta chimica verde. Tutti gli autori dello studio sono affiliati al CCEI, Catalysis Center for Energy Innovation, finanziato dal dipartimento statunitense per l’Energia. “Il nostro team – spiega Dionisios Vlachos, uno degli autori dello studio – ha combinato un catalizzatore che abbiamo scoperto di recente con una nuova chimica per mettere a punto un sistema a basso costo e ad alta resa di produrre il butadiene. Lo studio potrebbe trasformare completamente sia il settore della gomma che quello della plastica» ha concluso, non senza un tocco di immodestia, lo scienziato. La “nuova chimica” di cui parla Vlachos consiste in un processo in tre fasi che inizia da zuccheri ricavati da biomassa. Utilizzando una tecnologia sviluppata all’interno del CCEI il team di ricerca ha

convertito gli zuccheri in un composto ad anello denominato furfurale. In un secondo passaggio il team ha processato il furfurale per trasformarlo in un altro composto ad anello, il tetraidrofurano (THF). Ma è stato nel terzo passaggio che il gruppo di ricercatori ha trovato la tecnologia innovativa, basata sul nuovo catalizzatore battezzato in inglese “phosphorous all-silica zeolite”, che consente di trasformare il THF in butadiene con un alta resa, superiore al 95%. Il team ha definito questa nuova reazione selettiva come “deidro-deciclizzazione” per rappresentare la capacità simultanea di rimuovere l’acqua e “aprire” la molecola ad anello. «Abbiamo scoperto che i catalizzatori a base di fosforo, supportati da silice e zeolite, mostrano un’elevata capacità selettiva nella produzione di chemicals come il butadiene», ha osservato il professor Wei Fan, dell’Università del Massachusetts ad Amherst. «Quando si confrontano la loro capacità di controllare certi utilizzi in chimica industriale con quelle di altri catalizzatori, i materiali a base di fosforo si rivelano davvero unici e completano molto bene la serie di catalizzatori che abbiamo sviluppato negli anni al CCEI. Lo sviluppo del butadiene ecologico si inserisce in una più ampia mission green del CCEI, che dal 2009 ha focalizzato la propria ricerca sulle tecnologie dei catalizzatori in grado di produrre sostanze chimiche ecocompatibili e biocarburanti da biomasse legnose e cellulosiche.


Calendario

FIERE DI TUTTO IL MONDO - 2017 15 - 17 maggio

Guangrao, Cina

China International Rubber Tire & Auto Accessory

www.chinagrtae.com

16 - 19 maggio

Shanghai, Cina

Chinaplas 2017

www.chinaplasonline.com

23 - 26 maggio

Kielce, Polonia

Plastpol 2017

www.targikielce.pl

23 - 25 maggio

Parma, Italia

Sps Ipc Drives Italia

www.spsitalia.it

13 - 15 giugno

Ho Chi Minh City, Vietnam

Rubber & Tyre Vietnam 2017

veas.com.vn

11 - 13 luglio

Chennai, India

Tyrexpo India

www.tyrexposeries.com

14 - 16 luglio

Panama City, Panama

The Latin American & Caribbean Tyre Expo

www.LatinTyreExpo.com

13 - 16 settembre

Ho Chi Minh City, Vietnam

VietnamPlas

www.vietnamplas.com

20 - 22 settembre

Shanghai, Cina

RubberTech China 2017

www.chrubber.com

15 - 18 novembre

Jakarta, Indonesia

Plastics & Rubber Indonesia 2017

www.pla sticsandrubberindonesia.com

OGNI GIORNO NEWS E AGGIORNAMENTI

NOTIZIE SU: AZIENDE, MATERIALI, PRODOTTI, TECNOLOGIE E MERCATI

SPAZI PUBBLICITARI SU MISURA PER LE VOSTRE ESIGENZE

www.industriagomma.it

è tutto nuovo Connettiti e scopri un mondo di notizie e informazioni fondamentali per il tuo business!


gli inserzionisti

Gli inserzionisti di questo numero

l’estrusione: tecnologie inDustriA 4.0 DinAMoMetro e Mescole

MAGGIO 2017 - NUMERO 4

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

focus MAterie priMe

AW MASCHINEN

53

IMCD ITALIA

BONARDI STAMPI

19

INDIAN/INT’L RUBBER

CALDIC ITALIA

51

JOURNAL 61

CHINA UNITED RUBBER

45

INTERSEALS 21

COATING TECHNOLOGY III COP.

ITAPROCHIM 11

COLOR SERVICE

KPI

1

648

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

55

A leader in synthetic rubber supply

58, 59

DER-GOM 60

LAGORIO & DUFOUR

DP GOMMA

64

LTE 23

ROGITEX

ELASTOMERS UNION

14

MESGO

ST.A.TE. TECHNOLOGIES

3

FOR LAB ITALIA

57

PARKER 54

STALG DI V.PALLOTTA

5

IV COP. II COP.

PRESMA 17 I COP.


ALTE PRESTAZIONI MADE IN ITALY !!! Siamo un’azienda specializzata nei trattamenti per supercie di articoli in gomma. Eseguiamo le seguenti lavorazioni: rivestimenti in PTFE permanente o semipermanente, pulizia tecnica, attivazione plasma e lipocer, il tutto con macchinati di ultima generazione. Visitate il nostro sito: www.coatingtechnology.net

treatments cleaning & anti-friction

S. R. L.


LAGORIO & DUFOUR S.p.A.

Da quarant’anni semplicemente gomma GOMMA NATURALE E SINTETICA MAGAZZINO GOMMA NATURALE CON LABORATORIO MAGAZZINO LATTICE NATURALE JSR RB E JSR DYNARON GOMME SPECIALI Lagorio & Dufour S.p.A. •Via Montenapoleone, 8 • 20121 Milano • Tel. 02.76.01.38.66 (r.a.) • Fax 02.781.871 •e-mail: info@lagduf.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.