L’INFORMAZIONE DI SETTORE IN 60 ANNI DI PUBBLICAZIONI NUMERO SPECIALE
0 5 6
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
LUGLIO • AGOSTO 2017 - NUMERO 7
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
SPECIAL 60 YEARS ISSUE
Dal 1957
SISTEMA AUTOMATICO DI DOSAGGIO PER MESCOLE DI GOMMA E AUSILIARI CHIMICI
Eliminazione degli sprechi e degli errori umani Lavora in ambiente salutare e protetto Elevata accuratezza nel dosaggio B T.
1
1
AUFTRAG 000000049 CHARGE
12
GEWICHT 1.000 Kg
BT000000377
29/10/13 08:17:00
RECIPE 1234/0
Etichetta identificativa con indicazione dei contenuti
Riduce il personale impiegato Tracciabilità del dosaggio
SACCHETTO PRONTO PER IL MIXER COLOR SERVICE SRL Via Divisione Julia, 15, 36031 Dueville (Vi), ITALY Tel: +39 0444 366000 Fax: +39 0444 592 469 sales@colorservice.net www.colorservice.net
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI con il patrocinio di
SOMMARIO
ANNO 60 LUGLIO ▪ AGOSTO - N. 6
Federazione Gomma Plastica
ASSOGOMMA
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA 60 ANNI/60 YEARS
17 I NOSTRI PRIMI 60 ANNI
OUR FIRST SIXTY YEARS
18 È COMINCIATO TUTTO COSÌ
HOW IT ALL BEGAN Eugenio Faiella, fondatore e per lunghi anni direttore de L’Industria della Gomma ripercorre le vicende che hanno portato alla nascita della nostra rivista Eugenio Faiella, founder and for many years director of L’Industria della Gomma, reminds the historical period that led to the birth of our magazine
30 SETTE DECENNI / SEVEN DECADES
Come è cambiata e che cosa ha raccontato L’Industria della Gomma dalla sua nascita a oggi How L’Industria della Gomma and its narration have changed from the Fifities up to now
40 LA NOSTRA FESTA DI COMPLEANNO Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editoregarantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima.
L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
2
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
OUR ANNIVERSARY PARTY L’evento con cui abbiamo festeggiato a Milano i nostri 60 anni. Tra gli ospiti aziende e imprenditori che ci accompagnano da sempre Our party in Milan to celebrate our 60 years. Among the guests, companies and personalities working with us since the beginnings
48 PHOTO GALLERY 64 LA PAROLA A CINQUE PROTAGONISTI
FIVE LEADING OPINIONS
SOMMARIO
60 - GIUGNO - N.-5N. 6 ANNO 60ANNO LUGLIO ▪ AGOSTO
MONDOGOMMA
76 GOMMA: UN’INDUSTRIA CHE SI FA ONORE
RUBBER: AN INDUSTRY THAT DISTINGUISHES ITSELF L’assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica ha nominato il nuovo presidente federale, Giorgio Quagliuolo, e il presidente di Assogomma, Matteo Battaini. E ha tracciato un profilo del settore The annual meeting of the Federazione Gomma Plastica apponted the new federal president, Giorgio Quagliuolo, and the president of Assogomma, Matteo Battaini. An occasion to trace the profile of the sector
18
88 MACCHINE PER LA GOMMA PLASTICA:
PRODUZIONE AI LIVELLI PRE-CRISI MACHINERY FOR RUBBER AND PLASTICS: PRODUCTION AT PRE-CRISIS LEVELS
L’assemblea annuale dell’associazione nazionale dei costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma ha tracciato un quadro del settore migliore rispetto ad altri paesi, grazie all’export e alla produzione delle macchine tornati ai livelli di un decennio fa. The annual meeting of the national association of manufacturers of machinery and moulds for plastic materials and rubber draw a picture of the sector better tha in other countries, thanks to exports and a production back to the levels of a decade ago
30
99 TACCUINO • Mercato auto: crescita a due cifre nel primo semestre 2017 • I dati dei consumi della gomma in Europa e nel mondo secondo l’IRSG • Ecopneus presenta il report della sua attività e fa un regalo al quartiere di Scampia • Der-Gom festeggia i 50 anni di attività • Bluestar Silicones cambia nome e diventa Elkem Silicones • L’auto elettrica che si ricarica in movimento • Arburg Belgio celebra i 25 anni di attività • Lanxess riorganizza le linee per gli additivi e i coloranti per la gomma
111 FIERE DI TUTTO IL MONDO 112 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO
4
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
40
76
Per voi ci facciamo in 4.0 Connettività con il vostro sistema gestionale
Compatibilità Industria 4.0 certificata da Confindustria
Interamente sviluppati e prodotti in Italia
Data base SQL unico per tutti gli strumenti
Utilizzare gli incentivi fiscali per Industria 4.0 è un’opportunità da cogliere entro Dicembre 2017.
optimist.it
L’iperammortamento del 250% si unisce alla possibilità di migliorare l’organizzazione del vostro laboratorio con un metodo di archiviazione coerente, solido e interconnesso al vostro programma gestionale aziendale. La conformità dei nostri strumenti è certificata da Confindustria attraverso un audit dedicato per i nostri Reometri, Viscosimetri, Dinamometri, Durometri, Densimetri, Ozonometri, Low temperature tester, Resistivity tester e Rebound Tester. Insieme alla relazione tecnica che certifica la conformità, Gibitre Instruments fornisce il supporto tecnico per l’attivazione dell’interconnessione al vostro programma gestionale. Un servizio ‘Chiavi in Mano’ per un passo (anzi quattro) verso il futuro.
Laboratory instruments for rubber and plastic testing www.gibitre.it info@gibitre.it
ELASTICA
TM
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
srl
All Around Gaskets
6
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
una realtĂ artigianale in continua evoluzione
BONARDI STAMPI SRL - Via Nastro Azzurro 22 - 24067 Sarnico (BG) -Tel. +39 035 910679
www.bonardistampi.com
ELASTICA
TM
Cert. Iso 9001 ACTION TECHNOLOGY ITALIA S.p.A. Via Fiandre, 19 - 20083 Gaggiano (MI) Tel. 02.9082931 - Fax 02.90829333
Produzione di mescole elastomeriche e di calandrati di precisione. Produzione di guarnizioni in gomma ed in materiali termoplastici per l'industria cosmetica e farmaceutica (valvole aerosol, pompe, dispenser, mascara, contagocce). Trattamento e confezionamento in camera bianca di articoli stampati e tranciati in elastomeri destinati al settore farmaceutico. Produzione di tubi estrusi in materiale plastico per valvole aerosol, dispenser e penne a sfera.
COLMEC S.p.A. - Via Massari Marzoli, 6 Z. I. Sud-Ovest - 21052 Busto Arsizio (VA) Tel. +39 0331 342551 - Fax +39 0331 342559 www.colmec.it - colmec@colmec.it
• Produzione di linee complete di estrusione e
vulcanizzazione per tubi e profili in gomma e silicone.
• Produzione di forni di vulcanizzazione in continuo,
microonde, aria calda e a sali fusi. • Produzione di mescolatori bivite conici per gomma e silicone. • Produzione di estrusori gomma, a pioli, a pioli tangenziali, con pompa ad ingranaggi. • Produzione di impianti di filtratura, bivite conico con pompa ad ingranaggi. • Processi di compoundizzazione per mescole in gomma e silicone. • Personalizzazione di macchinari ed impianti a richiesta.
ARLANXEO Segreen Business Park - Palazzo Y Via San Bovio 1/3 20090 Segrate (MILANO) Tel: +39 02.3072.1 Fax:+39 02.3072.2017 www.arlanxeo.com HPE (High Performance Elastomers), TSR (Tyre & Specialty Rubbers). Gomme sintetiche per Pneumatici e Articoli Tecnici.
srl
Compounds AG Barzloostrasse 1 - CH - 8330 Pfäffikon ZH Tel. +41 44 953 34 00-Fax +41 44 953 34 01 info@compounds.ch www.compounds.ch
Oltre 100 anni di esperienza nella produzione e lo sviluppo di mescole in gomma. Mescole certificate per il contatto acqua potabile. Mescole certificate autoestinguenti. Mescole certificate per il contatto gas. Mescole per rivestimento rulli. Produzione lastre e bobine rollerhead. Produzione profili in gomma e FKM in piccole serie.
Via Anassagora, 20 20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2551284 - Fax 02.2551316 www.elastec.it Produzione mescole tecniche in NBR - EPDM - CR - Ebanite - Fluorurate Attacco Metallo speciali
All Around Gaskets
Laboratory Instruments for Rubber and Plastic Testing
Centro ACCREDIA per la Taratura di Durometri Shore e IRHD
Gibitre Instruments srl Via Dell'Industria, 73 - 24126 Bergamo Tel. 035.460146 - Fax 035.460687 e-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it
LANXESS S.r.l. Segreen Business Park - Palazzo Y Via San Bovio 1/3 20090 Segrate (MILANO) Tel: +39 02.3072.1 Fax:+39 02.3072.2017 www.lanxess.com Business Units: ADD (Rhein Chemie Additives), AII (Advanced Industrial Intermediates). Prodotti e Additivi Speciali per l’Industria della Gomma.
8
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
trattamento lubrificante di prodotti in elastomero per conto terzi I N T E RS E A LS S R L Via Liguria, 30 25031 CAPRIOLO (BS) Italy Phone +39.030.7464611 Fax +39.030.7464699 E-Mail: info@interseals.it Internet: http://www.interseals.it
Sales: Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) Tel. +39 02 45 19 24 46 fax +39 02 36 26 39 19 www.parker.com/tecnocompounds Plant: PARKER Tecno Compounds Via Toscana 6, 8 27010 Siziano (PV) Tel. +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 infotecnocompounds@parker.com
Via Montenapoleone, 8 - 20121 Milano Tel. 02 76 01 38 66 - Fax 02 781 871 www.lagduf.it info@lagduf.it gomma naturale solida e lattice gomma sintetica magazzino gomma con laboratorio magazzino lattice naturale
Sede Legale: Via Breda, 11 25050 Ome (Bs) - Italy Sede Operativa e amministrativa: Via Cascina Croce 2/c 25050 Paderno Franciacorta (Bs) - Italy T. +39 030 6857425 - F. +39 030 6577486
info@rpm-srl.it www.rpm-srl.it Produzione di presse per lo stampaggio ad iniezione di elastomeri
Gli sponsor
RUBBERTECH S.R.L.
TRADE AND DISTRIBUTION OF RUBBER’S INDUSTRY PRODUCTS
Sede Amministrativa Produzione e Magazzino
Via Maestrale, 4/6 48012 - Bagnacavallo (RA) Italy Tel. +39.0545.64135 - Fax +39.0545.62184 info@rubbertech.it - www.rubbertech.it Azienda di stampaggio articoli tecnici in gomma, avente i seguenti numeri:
2 mescolatori a cilindri da 1500 18 presse a compressione con piani multipli, fino a 1100 x 2200 mm 1.200.000 Kg di mescola lavorata in un anno Più di 2.000 articoli differenti in produzione
V. Platone, 21-20128 Milano (MI) Italia Tel. 02.2572811 / 937 Fax 02.2551316
produ e quazione itali lità Dal 1 ana 961!
www.tigerguarnizioni.com
· Produzione di articoli tecnici in NBR-EPDM-VITON -NEOPRENE-FLUOROSILICONE-SILICONE LSR · Esecuzione attacco gomma/metallo - silicone/metallo · Articoli a disegno nei vari materiali / produzione stampi anche per conto terzi · Magazzino O-ring pronta consegna · Prodotti stampati certificati FDA-BFR grado medicale · Certificato ISO 9001:2008
Sattec DBS Gomma S.r.l. Via Enrico Mattei, 12 33080 Prata di Pordenone (PN) Italy Tel. 0434.620100 Fax 0434.610055 www.sattecgomma.it Produzione su specifica del cliente di articoli in gomma ad alto livello tecnologico con o senza inserti metallici, progettazione mescole e stampi.
AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2008 COMPANY CERTIFICATED OPERATORE ECONOMICO AUTORIZZATO AUTHORISED ECONOMIC OPERATOR (AEO)
57123 Livorno - Italy - Scali D’Azeglio, 20 Tel. 0586.888.718 ric. aut. Fax 0586.899.121 E-mail: sinta@sinta.trade Web: www.sinta.trade
Z E O N E U RO P E G m b H
UESSETI 2000 s.r.l. Via Segantini, 21 F 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.66.01.46.28 - Fax 02.66.01.46.30 uesseti@uesseti.com www.uesseti.com • Divisione lavaggio ad ultrasuoni • Divisione controlli non distruttivi
s e d e s e c o n d a r i a i n I ta l i a
Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia Tel. +39 0267141707 Fax. +39 0236680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu Vendita, Distribuzione e Assistenza Tecnica per Gomme Sintetiche, Lattici Sintetici e Prodotti Chimici per l’industria della Gomma.
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ASSOGOMMA Via S. Vittore, 36 - 20123 Milano Tel. 02.43.92.81 - Fax 02.43.54.32 www.federazionegommaplastica.it
LABORATORIO ITALIANO GOMMA - CERISIE s.r.l. LABORATORIO PER LA CERTIFICAZIONE E RICERCA SUI SISTEMI ELASTOMERICI
Un laboratorio specializzato al servizio dell’industria della gomma Il LIG - Cerisie È un laboratorio fondato nel 1974 da ASSOGOMMA, CNR e il consorzio AIRIEL. Gli utenti I trasformatori di materiali elastomerici ed affini; i produttori di materie prime, macchinari e apparecchiature di prova; gli utilizzatori di prodotti finiti. I collegamenti È un laboratorio accreditato ISO 17025 e collabora con Enti di Normazione quali UNI e ISO. Partecipa a prove interlaboratoriali per verificare la ripetibilità e la riproducibilità dei risultati. I servizi Prove fisico-meccaniche, analisi chimiche, collaudi, consulenze e sperimentazioni, formulazione di mescolanze, ottimizzazione di cicli produttivi, corsi di addestramento e aggiornamento, ricerca applicata. Le agevolazioni Per i soci ASSOGOMMA lo sconto è del 15%. Via Privata Cadore,13 - 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 9880 443 - Fax 02 9828 1241 info@cerisie.it • www.cerisie.it
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
9
ELASTICA
Rassegna della stampa tecnica estera PROVE E MISURAZIONI CARICA ELETTROSTATICA GENERATA DALLO SFREGAMENTO DI SUOLA DI GOMMA SU PIASTRELLE DI GOMMA RICICLATA
K.M. Mai, M.I. Khashaba, M.O. Mousa, W.Y. Ali, Faculty of Engineering, Minia University, El-Minia (Egypt) - wahyos@hotmail.com - KGK n. 3/2017, pag. 32-36.
L
a gomma è un materiale largamente utilizzato per pavimentazioni di ospedali, fabbriche e locali da bagno. Se si cammina con suole di gomma su pavimenti, costituiti da piastrelle di gomma riciclata, è assodato che l’attrito che ne deriva genera cariche elettrostatiche, con una casistica di situazioni varia e certamente non banale. Si devono considerare, come base di riferimento, durezza e spessore delle piastrelle: in rapporto a questi valori si analizzano quindi le condizioni di pavimento asciutto, bagnato con acqua e con detersivi, lubrificato con oli e contaminato da sabbia. Le cariche elettrostatiche, che si accumulano sulla pelle umana o sugli abiti a diretto contatto col corpo umano, sono molto pericolose e possono creare seri problemi di salute. Ecco perché questo studio affronta l’argomento delle cariche elettrostatiche, generate dall’interazione fra suole e pavimento, asciutto e bagnato, nel caso di persone che lavorano negli ospedali, andando poi ad esaminare l’effetto di durezza e spessore delle piastrelle di gomma sulle cariche elettrostatiche nelle diverse condizioni ambientali. Per le prove viene utilizzata un’attrezzatura particolare, progettata e realizzata per misurare il coefficiente di attrito fra piastrella e suola, mentre per la piastrella lo spessore varia fra 2 e 9 mm e la durezza fra 72 e 94 ShA. Risultati e discussione sono illustrati da grafici, che riportano i valori di carica elet10
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
trostatica generata dallo scorrimento della suola, con valori di attrito calcolati sempre a 50, 100 e 150 N e relativamente a durezza e spessore delle piastrelle di gomma, sulle superfici di pavimento asciutto, bagnato con acqua, bagnato con acqua e detersivo all’1%, lubrificato con olio e contaminato con sabbia. Nel caso della durezza, in tutte le prove il valore in Volt della carica elettrostatica diminuisce all’aumentare della durezza, mentre nel caso dello spessore esso aumenta all’aumentare dello spessore. In conclusione, si tratta di uno studio semplice e riferito a situazioni reali, che tutti probabilmente abbiamo sperimentato e ne risulta quindi interessante la lettura per rendersi conto di cosa consegue dal camminare con suole di gomma su pavimenti di gomma di superfici diverse. Peccato che la parte introduttiva e sperimentale risulti un po’ confusa e carente nel definire la casistica dei particolari dello studio (composizione della gomma riciclata, polimero della suola in esame etc.).
NUOVI MATERIALI ELASTOMERI MAGNETO-ATTIVI: EFFETTO DELLA DIMENSIONE DELLA PARTICELLA SULLA CAPACITÀ DI COMMUTAZIONE
D. Bellušová, T. Alshuth, U. Giese, Hannover (Germany), I. Hudec, Bratislava (Slovakia) - email: denisa.bellusova@gmail.com - KGK n. 3/2017, pag. 37-40.
G
li elastomeri magneto-attivi sono un tipo di compositi, costituiti da particelle magnetiche, soprattutto di dimensione micro o nano, disperse in una matrice molto elastica. Queste particelle magnetiche, orientate a caso, possono essere allineate con un campo magnetico esterno e l’elastomero offre proprietà controllabili, come durezza, forma ed elasticità, così che questi compositi sono allo
stesso tempo attivi magneticamente e robusti meccanicamente. La comprensione dell’accoppiata magneto-elastica in polimeri porta allo sviluppo di nuovi interruttori, sensori, micro-congegni, dispositivi biomimetici per la conversione di energia e sistemi di invio controllati. Si è dimostrato che l’adesione fra gomma e carica magnetica è più alta nel caso di compositi a base NBR/PVC, grazie alla polarità della matrice polimerica, mentre la modifica superficiale della ferrite contribuisce a migliorare le interazioni carica-gomma con conseguente effetto di rinforzo sui compositi. Lo scopo di questo lavoro è quello di studiare gli effetti della dispersione delle particelle di ferrite sulla capacità di commutazione degli elastomeri magneto-attivi. Partendo dall’analisi della modifica delle particelle di ferrite con silano, si passa successivamente alla loro incorporazione in matrici gommose morbide a base di 1-4 cis butadiene (BR) e gomma siliconica RTV bicomponente con vulcanizzazione a temperatura ambiente, entrambi vulcanizzate contemporaneamente all’applicazione di un campo magnetico con rilevazione di allineamento, fissaggio e magnetizzazione delle particelle con un microscopio a scansione elettronica (SEM) per arrivare al rilevamento di tutti i cambiamenti nella rigidità ed elasticità sulla modifica della ferrite e sulla viscosità della matrice gommosa. Dopo un’interessante descrizione del processo di preparazione della ferrite, lo studio si articola nelle considerazioni sulla chimica e sulla fisica del processo analizzato (modifica della ferrite, polarità di gomma e carica etc.), mettendo sempre a confronto il comportamento delle particelle di ferrite tal quali e silanizzate, ben evidenziato da grafici e immagini del microscopio SEM. Conclusione dello studio è che le particelle di ferrite modificate con silano manifestano una minore tendenza ad agglomerarsi
‘‘ ‘‘
ELASTICA e quindi offrono una migliore dispersione, mentre la vulcanizzazione in presenza di un campo magnetico ne causa l’allineamento in catene orientate nella direzione del campo applicato. Il rinforzo del composito ad opera di queste catene porta ad un altro effetto di commutazione e l’orientamento controllato dà l’opportunità di preparare elastomeri magneto-attivi con proprietà anisotrope.
MATERIALI VULCANIZZAZIONE A ZOLFO E PEROSSIDO DI MESCOLE DI GOMMA A BASE NR E NBR. PARTE II: INVECCHIAMENTO TERMOOSSIDATIVO
J. Kruželák, R. Sýkora, I. Hudec, Slovak University of Technology, Bratislava (Slovakia) - email: jan. kruzelak@stuba.sk - KGK n. 3/2017, pag. 41-47.
L’
invecchiamento dei polimeri è causato da processi chimici con ossidazione distruttiva, che portano al deterioramento delle loro originali ed utili proprietà con cambiamenti irreversibili nelle loro strutture. Molti sono i fattori che contribuiscono all’invecchiamento: impatto ambientale, calore, luce, radiazioni, umidità, prodotti chimici, sollecitazioni meccaniche e dinamiche etc. In particolare, ossigeno e calore sono i due fattori negativi cruciali che influenzano la stabilità termo-ossidativa dei polimeri, con effetti di indurimento o rammollimento, infragilimento, formazione di crepe superficiali e viraggio di colore. I gruppi funzionali della gomma, coinvolti nel processo di invecchiamento, sono i doppi legami e gli idrogeni α-metilene della struttura polimerica. In generale le gomme sature sono più resistenti alla degradazione termo-ossidativa rispetto a quelle insature, la cui stabilità diminuisce all’aumentare dei doppi legami, poiché la loro energia di dissociazione è inferiore a quella dei singoli legami covalenti. Questo lavoro si propone di esaminare l’influenza di sistemi di vulcanizzazione con zolfo e perossido, nonché le loro combinazioni, sulla stabilità termoossidativa di mescole di gomma a base gomma naturale (NR) e gomma nitrilica (NBR). Poiché i tipi di legami formati dai due sistemi sono diversi, l’analisi si focalizza sull’influenza della struttura di reticolazione sul cambiamento della densità di reticolazione e delle proprietà fisico12
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
meccaniche durante l’invecchiamento. La parte sperimentale è esattamente la stessa della parte 1 (vedi numero di giugno della rivista), con l’aggiunta dei parametri dell’invecchiamento, condotto in stufa a circolazione di aria calda a 70°C per 168 ore. Ricordiamo soltanto che le mescole di prova sono cinque per tipo di polimero, tutte con ossido di zinco e stearina, di cui una solo con zolfo e una solo con perossido (dicumilperossido), entrambi 1,5 phr, e tre con diversi rapporti zolfoperossido (0.5-1, 0.75-0.75 e 1-0.5 phr); CBS e coagente EGDMA sono presenti singolarmente con zolfo e perossido rispettivamente, mentre compaiono entrambi nelle tre mescole a sistema misto con diverso rapporto di quantità phr ma sempre con somma pari a 0.75 phr. Corpose e molto dettagliate le parti relative ai risultati ottenuti dalle prove in rapporto all’influenza dell’invecchiamento termo-ossidativo sulla densità di reticolazione dei vulcanizzati e sulle loro proprietà fisico-meccaniche. I numerosi grafici permettono di seguire facilmente l’esposizione, nella quale ci sono molti spunti di interesse, che possono far riflettere sull’eventualità di cambiare formulazioni esistenti o semplicemente far comprendere meglio alcune situazioni in contrasto con convinzioni comuni, per esempio che i vulcanizzati con sistema perossidico abbiano una maggiore stabilità termo-ossidativa.
SIMULAZIONI VIRTUALI VALUTAZIONE DI MODELLI DIFFERENZIALI NON LINEARI PER LA SIMULAZIONE DI MASSE FUSE DI POLIMERI
J. Kroll, S. Turek, P. Westervoss, Fakultät für Mathematik TU Dortmund, Dortmund (Germany) - email: patrick.westwrvoss@math.tu-dortmund. de - KGK n. 3/2017, pag. 48-52.
L’
interesse per una migliore comprensione degli effetti elastici non lineari di elastomeri, con tempi di rilassamento molto elevati, è aumentato, mentre la descrizione e la simulazione di questi flussi costituisce ancora un problema di ardua soluzione. Questo studio esamina la capacità, da parte di alcuni modelli viscoelastici differenziali, di descrivere il comportamento non lineare in stati standard di flusso reologico. Vengono così valutate le difficoltà concettuali nell’utilizzo di equazioni differenziali,
basate sulla derivata superiore di convezione UCD (Upper Convected Derivative), per descrivere masse di gomma fusa con alti tempi di rilassamento. Alla luce della complessità di questo lavoro che, elaborato dalla facoltà di matematica dell’università di Dortmund, affronta una casistica della gomma con analisi dei flussi reometrici e loro simulazione, lasciamo ai lettori esperti di equazioni e modelli di Giesekus leggere l’intero studio. È comunque interessante il tentativo fatto per comprendere i meccanismi di scorrimento della gomma fusa, illustrato da molti grafici che seguono passo passo lo svolgimento dell’esposizione. Diciamo solo che sono stati esaminati tre tipi di polimero, che coprono tutti i generi di comportamento dinamico di principio non lineare: Arlanxeo Buna CB 22 e CB 1220, Therban 3404. Anticipiamo infine che i risultati numerici, relativi all’utilizzo dell’approccio con modelli differenziali, non sono in grado di rappresentare adeguatamente i flussi della gomma fusa.
MACCHINARI E ATTREZZATURE ANALISI DELL’EFFICIENZA DI PROCESSI DI VULCANIZZAZIONE IN CONTINUO
Ch. Hopmann, F. Lemke, Rubber Technology Institute of Plastics Processing (IKV), Aachen (Germany) - email: Florian.Lemke@ikv.rwthaachen.de - KGK n. 4/2017, pag. 20-24.
S
i sa che la vulcanizzazione è uno dei processi a più alto consumo energetico nella produzione di articoli in gomma. Nel caso della vulcanizzazione in continuo, in particolare, i tempi di vulcanizzazione sono particolarmente lunghi a causa dei bassi coefficienti di conducibilità termica e di trasferimento di calore. Allo stesso tempo un veloce apporto di energia troppo alto può causare degradazione, per cui l’energia necessaria per la vulcanizzazione deve essere fornita lentamente al manufatto. Considerate le diverse forme di energia applicate (ad esempio radiazione, convezione, dissipazione) e i tanti materiali elastomerici utilizzati, si dovrebbe definire un processo ottimale per ogni materiale. Finora però la maggior parte dei processi industriali sono stati messi a punto sulla base dell’esperienza personale degli operatori e di conoscenze empiriche. La scelta di processi e macchinari per la vulcanizzazione in continuo si basa per lo
Abbiamo letto per voi
Rdc
più sul tipo di materiale usato e sulla geometria del profilo. Mentre per sistemi di vulcanizzazione a perossido si ricorre solitamente al bagno di sali fusi (chiamato anche LCM = Liquid Curing Medium), per i sistemi a zolfo esistono diversi meccanismi quali convezione, radiazione e dissipazione, per i quali tuttavia è difficile gestire l’esclusione di ossigeno. C’è anche la limitazione della bassa conducibilità termica dell’elastomero per la vulcanizzazione di profili di grande spessore, nei quali l’energia termica deve raggiungere il centro. Contemporaneamente occorre prevenire la degradazione superficiale, che limita la temperatura massima dell’aria calda e l’intensità della radiazione IR (raggi infrarossi), che vengono spesso combinate con sistemi UHF (Ultra High Frequency). L’obiettivo di questo progetto è quello di identificare un processo specifico di vulcanizzazione in continuo in base all’elastomero utilizzato, in modo che si ottenga la più omogenea vulcanizzazione nella sezione trasversale del profiloMAGGIO e allo2016.pdf stesso PaginaPubblicitaria Corretta tempo la maggiore efficienza di energia. Si attuano così variazioni di processo per di-
versi materiali su scala di laboratorio, utilizzando un forno di vulcanizzazione, progettato e costruito da Gerlach, che permette di variare velocemente il processo di vulcanizzazione misurando simultaneamente la temperatura all’interno della sezione trasversale. Prendendo come riferimento un profilo rettangolare (6x16 mm2), si utilizzano una mescola di EPDM, con sistema di vulcanizzazione a zolfo, e un elastomero siliconico, di cui vengono riportate su grafici le curve di vulcanizzazione, con temperature da 140 a 200°C per l’EPDM e da 140 a 220°C per il silicone: l’indicazione ottenuta è la necessità di regolare le temperature di vulcanizzazione in aria calda dei profili in silicone a livelli più bassi rispetto a quelle dei profili in EPDM. Fissati i parametri per la vulcanizzazione, si misura l’energia consumata durante il processo, prendendo in considerazione sia variazioni di temperatura del processo ad aria calda che il processo a radiazioni in se stesso, poiché il confronto fra macchi1 27/05/16 15:42 nari ad aria calda e a radiazioni è uno dei punti focali di questa ricerca. Per rilevare il
grado di vulcanizzazione del profilo si ricorre alla misurazione della durezza Shore A, che ha una bassa deviazione standard, anche se offre una limitata accuratezza in paragone a procedure chimiche o termomeccaniche. La parte dello studio dedicata a risultati e discussione è molto scorrevole nella sua semplicità di esposizione, ricca di considerazioni interessanti, che chiariscono bene le idee circa i diversi processi di vulcanizzazione in continuo e la loro possibilità e convenienza di utilizzo per profili in EPDM e silicone. Tutte le prove effettuate portano alla conclusione che i materiali elastomerici per la vulcanizzazione in continuo offrono una vasta gamma di proprietà termiche e che, di conseguenza, è molto complicato trovare i parametri ideali di vulcanizzazione. In definitiva non è ancora possibile arrivare a definire con sicurezza i parametri ideali di processo sia di efficienza energetica che di materiale specifico, al fine di assicurare una vulcanizzazione completa nell’intera sezione trasversale di profili fatti di materiali diversi. Forse il forno di vulcanizzazio-
since 1975 products and services for the rubber industry! www.rdcsrl.com
Abbiamo letto per voi
ELASTICA ne della Gerlach potrà fornire valide indicazioni per ottenere questo risultato, ma al momento attuale l’ottimizzazione del processo è fatta ancora sulla scorta della specifica esperienza dell’azienda e di variazioni empiriche.
SIMULAZIONI VIRTUALI PREVISIONE DI DURATA CON DANNO CUMULATIVO NON LINEARE BASATO SU SOLLECITAZIONE DEL MATERIALE. PARTE 1: INTRODUZIONE DI UNA PROCEDURA GENERALE
J. Wortberg, M. Mistrel, Universität DuisburgEssen,Institut für Konstruktion und Kunstoffmaschinen, Duisburg - email: maurice. mistrel@uni-due.de - KGK n. 4/2017, pag. 25-29.
L
a simulazione, che è la trasposizione in termini logico-matematico-procedurali di un “modello concettuale” della realtà, è paragonabile a una specie di laboratorio virtuale. Si avvale solitamente dell’Analisi a Elementi Finiti (FEA), che permette di risolvere il problema della determinazione dello stato di sollecitazione e deformazione in elementi in condizioni di carico, per le quali non è reperibile o ricavabile la soluzione analitica. Questo studio parte dalla constatazione che oggi i produttori di componenti, usati in assemblaggi di sicurezza e attinenti alla funzionalità devono verificare e calcolare la durata dei loro manufatti. Di solito una
previsione di durata si basa sull’ipotesi di danno cumulativo lineare, che presenta molti aspetti negativi, come l’enorme impegno delle prove e l’esclusione degli specifici effetti di sequenza di carico del materiale. È stato quindi sviluppato un modello di danno cumulativo non lineare, che tiene conto di carico e temperatura dei componenti. Sulla base di tale modello lo studio offre un metodo generale per simulare la durata di un manufatto, che prende in considerazione la sequenza di sollecitazione/deformazione del materiale in esame. Nella parte 2 dello studio il modello di previsione della durata verrà applicato ad un accoppiamento elastomerico. Il metodo mira a fornire un criterio numerico per calcolare la previsione di durata di parti sotto carico dinamico, basata sulle sollecitazioni del materiale: una volta calcolata, con il metodo FEA, questa sollecitazione e calibrato il modello di danno cumulativo, è possibile calcolare la durata per ogni geometria di pezzi dello stesso materiale. La sollecitazione di un materiale causa la sua fatica, con conseguente cambiamento nelle sue proprietà. Ogni volta che una sollecitazione si ripete, la parte interessata del materiale ha proprietà modificate dalla sollecitazione precedente e così via nel tempo, per cui è evidente che le sollecitazioni del materiale influenzano diret-
ABBONAMENTO online
Annuale Italia € 90,00 - Europa € 130,00 - Extra EU € 150,00
14
www.edifis.it/abbonamenti/abbonati-ad-una-rivista/ lindustria-della-gomma L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
tamente la durata della parte. Per definire la durata di un manufatto occorre stabilire un criterio di deterioramento: per parti elastomeriche, l’aumento o la diminuzione di smorzamento nella loro rigidità vengono spesso usati per questo scopo. Nello studio il deterioramento del manufatto è chiamato deterioramento globale. Le due sezioni in cui si divide lo studio riguardano le prove da effettuare sul manufatto e la calibrazione del modello di danno cumulativo. La prima sezione fornisce una dettagliata descrizione di come si ottengono le informazioni pertinenti al manufatto per il modello di previsione della durata con uno sforzo minimo per risparmiare tempo e costi. La seconda sezione è esemplificata in una figura, che illustra i passi necessari per la calibrazione. Grande spazio è dedicato alla discussione che spiega il meccanismo del metodo proposto, con diverse osservazioni di rilievo, ad esempio quella che è il responsabile della durata strutturale dei manufatti a decidere quale tipo di sollecitazione del materiale porta alla sua fatica ed è quindi importante per la durata del pezzo. La conclusione ribadisce i principi sviluppati nei paragrafi precedenti, mettendo in evidenza che lo sforzo richiesto per le prove è minimo e soprattutto molto inferiore ad altre ipotesi di danno cumulativo comunemente usate, facendo risparmiare tempo, materiale e personale.
Via Amendola 12/14 - 13836 Cossato (Bi) Italy
UNICA TWIN Sistema di dosaggio automatico per mescole, compounds e master-batches
12, 24, 36 sili - capacità 100 dm³
Dosaggio di precisione
www.lawer.com
Carico e scarico manuale o automatico
Visit us at: HALLE FW - BOOTH FW-94 17 - 21 OCTOBER 2017 FRIEDRICHSHAFEN (DE)
UNICA TWIN www.lawer.com
Dal 1957 / Since 1957
60 I nostri primi
anni
Our first 60 years
Giungere al numero 650 per un periodico tecnico come l’Industria della Gomma non è un traguardo per tutti. Per questo motivo abbiamo deciso di celebrare l’evento con un numero speciale, che ripercorre la nostra storia e traccia anche un quadro del settore italiano della gomma Getting to the 650th issue for a professional magazine like L’Industria della Gomma is not easy. This is why we are going to celebrate such event with a special issue, with the intent of recalling our history and depicting the situation of the rubber sector in Italy
Contenuti / Contents • È cominciato tutto così / How it all began...................................................................................................p. 18 • Sette decenni / Seven decades.............................................................................................................................p. 30 • La nostra festa di compleanno / Our anniversary party...................................................................p. 40 • L’impegno per oggi e per domani / The commitment for today and for tomorrow.....p. 45 • Photo Gallery....................................................................................................................................................................p. 48 • La parola a 5 protagonisti / 5 leading opinions.......................................................................................p. 64
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
17
60 ANNI/60 YEARS
È cominciato tutto così
di Eugenio Faiella
Q
uella de L’Industria della Gomma non è forse una favola, ma è comunque una lunga e complessa storia che si dipana a cavallo di due secoli e compie i sessanta anni proprio in questi mesi. Torniamo agli anni Cinquanta del Novecento quando l’economia italiana, conclusa felicemente la fase della ricostruzione postbellica, vive il suo “miracolo economico”; la produzione cresce del 5% annuo e il Pil segna record del 7% (niente male se si pensa allo “zero virgola” di questi anni). L’industria della gomma conta, nel 1951, oltre 1.700 aziende che continueranno a crescere sino al picco di oltre 7.000 nel 1981 e gli addetti sono più di 40.00, sempre nel 1951. La produzione è pari a 77 mila tonnellate nel 1950, delle quali 12 mila destinate alle esportazioni. Questo il quadro statistico. Sul piano della comunicazione (il termine mass media non è ancora d’uso e abuso corrente), Internet è di là da venire e la carta stampata è ancora l’unico mezzo di diffusione su larga scala delle informazioni economiche e tecniche. In questo clima di ottimismo e fiducia nell’avvenire, nell’aprile 1954
La copertina del numero 1 di “Notizie per L’Industria della Gomma”, aprile 1957. The cover of the first issue of “Notizie per L’Industria della Gomma”, April 1957 18
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Il fondatore, e per tanti anni editore e direttore de L’Industria della Gomma, ripercorre le vicende che hanno portato alla nascita della nostra rivista. E le inquadra in un contesto storico in cui la carta stampata continua a giocare un suo ruolo importante nell’informazione di settore
La nostra storia/Our history
How It All Began
by Eugenio Faiella
I
t may not be a fairy tale, but the story of L’Industria della Gomma is still a long, complex one that spans two centuries and is celebrating its sixtieth anniversary these months. Let’s go back to the 1950s, when the Italian economy was experiencing an “economic miracle” after post-war reconstruction; production grew by 5% yearly and GDP saw a record figure of 7% (not bad, if you think about the “zero point something” of those years). In 1951, the rubber industry included more than 1,700 companies that continued to grow to over 7,000 in 1981 and workers were more than 40,000 the same year. Production amounted to 77,000 tons in 1950, 12,000 of which were exported. This was the statistical picture. In terms of communication (the word “mass media” was not yet used and overused), the Internet was yet to come, and printed paper was still the only means of spreading large-scale economic and technical information. This climate of optimism and confidence in the future was the background for the first issue of the monthly magazine “Notizie per l’Industria della Gomma”, which came out in April 1954 on the initiative of Assogomma. The editor-in-chief was Enzo Belli-Nicoletti, an excellent business journalist, who was soon joined by me.
The founder, and for many years publisher and director of L’Industria della Gomma, reminds the historical period that led to the birth of our magazine, inscribing it in the changing context of information. In the strong belief that printed media are destined to play an important role even in the future Spokeperson for the industry In the first editorial, the Association explained that its intention was “to set up a tool designed to better fulfil the important task of documenting all that went on in the industry”. This was a way to “better follow the developments and trends in the rubber industry in Italy and worldwide, as well as larger-scale events that may have a direct impact on it”. The magazine was intended to be more than a simple newsletter; it spoke of the needs, the interests, and the importance of a growing industrial branch. Just think that production went from the already mentioned 77 thousand tons in 1950 to 780 thousand tons in 2007, while exports recorded even more significant growth trends. This evolution was particularly interesting, especially for the many small and medium-sized companies that made up those productive districts (the Sebino valley, by way of example) that are one of the most important development factors in Italy’s industrial sector. But not only; the magazine also beca-
me the tool through which a variety of Italian and foreign suppliers (raw materials, chemicals, machinery, research and laboratory equipment) could show their latest products and quality to processing companies.
The European Community Then there is another important factor that will have an impact on the evolution of the magazine. Just a month before it was released, in March, six countries in our continent signed the Treaties of Rome that led to the development of the European Economic Community. The event was largely reported and commented on in the magazine, which closely followed the evolution of the common market into today’s enlarged European Union. Similarly, it is now covering the opposite process that started with Brexit. So far we have mainly talked about economic and market issues. Created to deal with these topics in particular, the magazine soon expanded its coverage to include scientific research and technology. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
19
60 ANNI/60 YEARS
La firma del Trattato di Roma, istitutivo della Comunità Economica Europea, avvenuta il 25 marzo 1957, pochi giorni prima dell’uscita del primo numero de L’Industria della Gomma. In basso, l’esplosione della prima bomba a idrogeno britannica, nell’arcipelago di Kiribati, vicino a Christmas Island, maggio 1957. The signature of the Treaty of Rome, establishing the European Economic Community, on March 25 th, 1957, a few days before the publication of the first issue of L’Industria della Gomma. Below, the explosion of the first British H-bomb, near Christmas Island, May 1957.
esce, su iniziativa di Assogomma, il primo numero del mensile “Notizie per l’Industria della Gomma”. A dirigerlo è chiamato un bravo giornalista economico, Enzo Belli-Nicoletti, cui si affiancherà di lì a poco chi scrive queste righe.
Portavoce dell’industria Nel primo editoriale l’Associazione spiega che il suo intento è “di predisporre uno strumento capace di meglio assolvere l’indispensabile compito di documentazione nell’ambito del settore di sua competenza”. In tal modo si potranno “seguire con maggior aderenza così gli sviluppi e le tendenze in atto nella industria della gomma in Italia e all’estero come gli avvenimenti di più larga portata suscettibili di avere su di essa diretta ripercussione”. Così la rivista esce subito dai limiti di un semplice notiziario per diventare portavoce delle esigenze, degli interessi, dell’importanza di un ramo industriale in forte crescita. Si pensi che la produzione passa dalle già ricordate 77 mila tonnellate del 1950 alle 780 mila del 2007 mentre le esportazioni 20
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
La nostra storia/Our history
At first, these topics were addressed on dedicated pages of different colours, but they soon became an essential part of the magazine. New materials, new processing technologies and electronic devices applied to machinery are expertly covered every month in the magazine. Several highly qualified experts joined the editorial staff. I would like to mention two of them, both coming from the Pirelli powerhouse: Oberto Canonici and Emilio De Tuoni. The former writes a column about the latest technologies; the latter, a useful summary of the best features appearing on periodicals worldwide. The magazine changed its name to better reflect its new, extended content and updated its graphic layout. Hence the creation of today’s “L’Industria della Gomma/Elastica”, which incorporated the “Elastica” magazine, a development of the Airiel newspaper, both created on the initiative of Assogomma.
There is something about this evolution that should be emphasised. I’m talking about the special attention given to the many conventions, meetings and exhibitions taking place both in Italy and abroad. The magazine participated with its own stands and info points at trade fairs and exhibitions, with special issues in English and detailed reports by its correspondents. It was a step towards growing internationalisation and towards providing increasingly specialised information to readers.
The annual directory Another change came in 1963. The first edition of the “Annuario dell’Industria Italiana della Gomma”, now more than half a century old, was issued. It is a multilingual edition with detailed information on the many companies operating in the industry - headquarters, production plants, in-house and external organisation, specialisation. And this is not only for
rubber processing companies, but also for Italian and international suppliers of raw materials and machinery, as well as service providers. Despite the ups and downs of the many European and international crises taking place at the turn of the century, Italian production reached 500,000 tonnes in 2014, almost seven times the figures of 1950. In 2015, the value of production (including plastics) increased by 1.7% on the previous year, while sales grew by 2.7%; exports amounted to € 14,775 million (+ 3.6%) and the trade balance to € 5,354 million. Back to the magazine, Enzo left us in 2008 after a long illness. A few years later, I reached the limit I had set for myself in terms of age and direct engagement. The magazine was taken over by Edifis, a young publishing house specialising in B2B publications, which brought in highly qualified talents with digital technology expertise. And so it opened up web-
S AV E THE DATE 27. – 28.SEPT.
DESMA 4.0
CONNECTING PRODUCTS AND PROCESSES.
SmartFace
Find more information about our Industry 4.0 products online: www.smartconnect4u.biz
SmartTraining
SmartTrace
SmartRemain
24/7
60 ANNI/60 YEARS
Il 1957 vede anche la pubblicazione di On the Road, il romanzo di Jack Kerouac manifesto della Beat Generation. A sinistra una pagina con correzioni originali dell’autore, in basso il percorso che ha ispirato l’opera. Nella pagina a fianco i grafici mostrano l’evoluzione del numero di addetti (sopra) e del numero di imprese (sotto) nel settore italiano della Gomma negli ultimi sette decenni. In 1957 the American writer Jack Kerouac published On the Road, the novel considered the manifesto of the Beat culture. Left, a page with the original corrections by the author and, below, the travels of Kerouac across the United States that inspired the book. Right page: the two graphics show the evolution of the workforce and the number of companies (below) in the Italian rubber sector during the last 7 decades.
registrano trend di crescita ancora più significativi. Questa evoluzione è di immediato interesse soprattutto per le tantissime piccole e medie aziende che costituiscono la rete di quei distretti produttivi (la valle del Sebino tanto per fare un esempio) che sono uno dei più importanti fattori di sviluppo del tessuto industriale del nostro Paese. Non solo, la rivista diventa anche lo strumento attraverso il quale il variegato mondo delle imprese fornitrici (di materie prime, di prodotti chimici, di macchinario, di strumenti di ricerca e di laboratorio) italiane e straniere possono presentare alle aziende trasformatrici le loro novità e la qualità della loro offerta.
La Comunità Europea C’è poi un altro fattore di rilevante importanza che avrà peso sull’evoluzione della rivista. Giusto un mese prima della sua uscita, nel mese di marzo, sei Paesi del nostro continente firmano i Trattati di Roma che danno vita alla Comunità Economica Europea. L’evento non poteva non avere eco sul contenuto di notizie e commenti della rivista che seguirà da vicino l’evolversi del mercato comune sino 22
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
La nostra storia/Our history
sites for each magazine to meet modern requirements. Like before, better than before.
The future Before I conclude, I would like to go back to a topic that I mentioned at the beginning, i.e. the future of printed magazines and newspapers with today’s information technology. Someone has even set the date when print newspapers will disappear, which is supposed to be 2025 or so. I don’t know if this will happen for daily newspapers or political or general publications. But it will definitely not happen to specialist and technical magazines. It is hard to think that an indepth report on a new material, a new application, a new equipment or machinery can find enough space on a website. It is impossible to think that it can all be understood by glimpsing a screen. Thinking and meditating on complex topics requires not only a solid cultural background, but also the calm and reflection that only the good old printed paper can give. As a last thought, I add that in this very moment the world is in great turmoil for Wanna Cry, a ransomware hack attack involving about a hundred countries and potentially a lot of money. Do you think that such a disaster could ever be caused by printed paper? While welcoming useful innovation, perhaps we had better continue down the chosen path.
POMPE AD INGRANAGGI, SISTEMI DI: FILTRAZIONE, PELLETTIZZAZIONE E POLVERIZZATORI MAAG – 4 PASSI AVANTI PER IL VOSTRO SUCCESSO
www.maag.com
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
23
MONDOGOMMA
La nostra storia/Our history Enrico Mattei, sulla destra, presidente dell’Eni, nel 1957 fece un primo viaggio in Siria per avviare un accordo commerciale tra il gruppo italiano e il regno dello scià Reza Pahlevi. In basso, Fidel Castro. Nel gennaio 1957 ottenne la prima vittoria militare della rivoluzione cubana nella Sierra Maestra. Enrico Mattei (on the right in the picture), powerful president of ENI, Italian national oil & gas group, visited for the first time Iran in 1957 with the goal of a trade agreement between his company and the kingdom of the shah Reza Pahlevi. Below, Fidel Castro. In January 1957 his revolutionary army scored the first military victory in Cuba, in the Sierra Maestra.
alla Unione Europea allargata di oggi. Così come pensiamo che seguirà il processo inverso che si è aperto con la Brexit. Sin qui si è parlato soprattutto di temi economici e di mercato. Ma, nata per occuparsi principalmente di questi argomenti, la rivista ampliò ben presto lo spettro dei suoi interessi alla ricerca scientifica e alla tecnologia. Dapprima a questa sfera di argomenti vennero dedicate pagine di colore di-
24
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
verso ma presto entrò nel corpo della rivista e ne divenne elemento essenziale. I nuovi materiali, le nuove tecnologie di lavorazione, le raffinatezze elettroniche applicate alle macchine sono temi trattati mensilmente con competenza e abilità espositive. Entrano allora nello staff redazionale diversi esperti di valore con diretta pratica sul campo. Ne voglio ricordare due per tutti, entrambi provenienti da quel vivaio di intelligenze che
è la Pirelli: Oberto Canonici e Emilio De Tuoni; il primo tiene una rubrica di aggiornamento tecnologico, il secondo cura una utilissima rassegna del meglio che appare sulle pubblicazioni periodiche di tutto il mondo. La rivista modifica la testata per meglio rispondere al suo rinnovato ed esteso contenuto e aggiorna l’impostazione grafica. Nasce l’attuale “L’Industria della Gomma/Elastica” che assorbe nel suo interno la testata “Elastica” a sua volta evoluzione del Notiziario Airiel entrambi nati per iniziativa di Assogomma. Di questa evoluzione c’è un aspetto che è il caso di sottolineare. Si tratta dell’attenzione particolare data ai numerosi convegni, incontri, manifestazioni espositive che hanno luogo tanto in Italia che all’estero. La rivista vi partecipa in prima persona con propri stand e punti di informazione a mostre e fiere, con numeri speciali di anticipazione in inglese e con dettagliati resoconti finali dei suoi inviati. E’ un passo verso la crescente internazionalizzazione e la sempre più ampia informazione tecnica dei lettori.
LA SCELTA DEL POLIMERO A PRESTAZIONI SUPERIORI
Nessun compromesso, chiedi HYTEMP® HT-ACM. Quando si progettano i componenti più avanzati per il settore automobilistico, usa uno dei polimeri più innovativi nel mondo come Hytemp HT-ACM; Hytemp AR212HR per i manicotti TDI, Hytemp AR12 per tenute e guarnizioni, Hytemp AR13FR per contatto accidentale con benzina o per applicazioni di tenuta benzina-olio. L’Hytemp è il solo HT-ACM che fornisce una resistenza superiore al calore, una facilità di trasformazione ed una migliore sicurezza nella più lunga scottatura (Scorch Safety). Insegui il successo con l’Hytemp HT-ACM. Contattaci oggi stesso per provarlo.
| ZEON EUROPE GMBH | Via MaURO MaccHi 27 | 20124 MiLaNO iTaLia | Z E O N | ITEL. T A L I+39.0267141707 A S . R . L . | V I A G|. BFax . P I R+39.0236680124 E L L I 11 | 2 0 1 2 4| ZiiNFO@ZEON.EU M I L A N O I T A L I A || PWWW.ZEON.EU : 0 0 3 9 . 0 2 . 6 7 1| 4 1 7 0 7 | W W W . Z E O N . E U
MONDOGOMMA
L’annuario Nel 1963 un’altra novità. Esce la prima edizione dell’“Annuario dell’Industria Italiana della Gomma” che ora ha superato il mezzo secolo di vita. È un volume multilingue che fornisce una informazione dettagliata delle ormai numerosissime aziende che operano nel settore: sede, impianti, organizzazione interna ed estera, specializzazione produttiva. E ciò non solo per i trasformatori della gomma ma anche per i fornitori di materie prima, macchinari, servizi, sia italiani che stranieri. Tra gli alti e bassi delle varie crisi europee e internazionali che si succedono a cavallo del secolo l’industria italiana si consolida con 500 mila tonnellate di produzione nel 2014, quasi sette volte i valori del 1950. Nel 2015 il valore della produzione (comprese le materie plastiche) aumenta dell’1,7% sull’anno precedente e il fatturato del 2,7%; le esportazioni ammontano a 14.775 milioni di euro (+3,6%) e il saldo commerciale a 5.354 milioni di euro. Tornando alla rivista, nel 2008 ci lascia, dopo lunga malattia, Enzo. Qualche anno dopo io raggiungo il termine che mi ero prefisso quanto a limiti di età e di impegno diretto. La mano passa a una giovane casa editrice, la Edifis, specializzata in pubblicazioni B2B che porta nuovi talenti, preparati e aggiornati alle nuove tecnologie digitali. E infatti apre per tutte le testate siti on-line in linea con le esigenze dei tempo. Come prima, meglio di prima.
Il futuro Prima di chiudere vorrei tornare un momento a un tema cui accennavo all’inizio, quello dell’avvenire della carta stampata nel quadro dei sistemi informativi. Qualcuno ne ha addirittura fissato la data della scomparsa, il 2025 o giù di lì. Non so se questo avverrà per i quotidiani o le pubblicazioni di carattere politico o informativo generale. Certamente non per quelle specializzate e in particolare di contenuto tecnico. E’ difficile pensare che una relazione approfondita su un nuovo materiale, su una nuova applicazione, su una nuova attrezzatura o macchinario possano trovare spazio adeguato in un sito 26
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
La nostra storia/Our history Il 1957 fu l’anno della consacrazione per Sofia Loren, ritratta in un reportage pubblicato da Time e, poi, dall’edizione italiana Tempo. Fu anche l’anno in cui fu inventato il frisbee. In 1957 Sofia Loren was definitely recognized as an international star: Time magazine (here the Italian edition, Tempo) published a reportage on the Italian actress. The year also saw the birth of the frisbee.
La nostra storia/Our history
MONDOGOMMA
Il 1957 è stato un anno chiave anche nella corsa allo spazio. Durante l’anno i russi dapprima lanciarono in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik, e poi anche il primo essere vivente, la cagnetta Laika. 1957 was also a key year in the space race. During the year the Russians initially launched the first artificial satellite, the Sputnik, and, after a few weeks, the first animal in space, the dog Laika.
web. E’ impossibile pensare che tutto possa esaurirsi in una occhiata a uno schermo. Ragionare, meditare su argomenti complessi richiede non solo un solido background culturale ma anche la calma e la riflessione che so-
lo la vecchia carta stampata sa dare. Aggiungo come ultima riflessione che proprio nel momento in cui scrivo il mondo è in grande agitazione per Wanna Cry, un hackeraggio ricattatorio che coinvolge un centinaio di Paesi e in po-
tenza una quantità di soldi. Pensate che sarebbe possibile un disastro del genere provocato dalla carta stampata? Meglio dunque, pur lasciando spazio alle innovazioni utili, andare avanti sulla strada intrapresa.
La bellezza di una rinascita Da decenni diamo, con professionalità, nuova vita ai vostri vecchi macchinari.
www.G3machinery.com
RUBBER AND PLASTIC MACHINERY
60 ANNI/60 YEARS
Anni Cinquanta
N
ell’aprile 1957 esce il primo numero di “Notizie per l’Industria della Gomma” e la prima notizia riguarda l’assemblea di Assogomma tenutasi il 29 marzo. Il tema principale è quello del mercato libero europeo, di cui in quegli anni si parla molto e che sarebbe stato creato di lì a poco, anche per effetto delle richieste del Regno Unito che non vuole restare escluso dai benefici dei paesi Cee. Esattamente il contrario di quanto accaduto da poco con la Brexit. Tra gli inserzionisti figura fin dal primo numero l’Azienda Chimica Milanese, che ancora oggi figura sulle nostre pagine. Fin dall’inizio la rivista pubblica dati sul commercio mondiale della gomma e notizie internazionali. Si parla anche dell’International Rubber Study Group, già attivo a quell’epoca. La prima foto pubblicata sulla rivista, nel numero di luglio 1957, riguarda poprio la sede dell’Istituto. Nel 1958 cominciano a comparire le prime pubblicità e immagini a 4 colori, un’autentica primizia per l’epoca. Nel 1959 a dispense, abitudine molto comune all’epoca, la rivista pubblica una serie di articoli intitolati “Ciò che ogni ingegnere deve sapere sulla gomma”, traduzione di una pubblicazione britannica sul tema curata da W. J. S. Naunton, consulente per la gomma e le materie plastiche dell’Ammiragliato Britannico: un classico su cui si sono formate generazioni di tecnici.
The 1950s
T
he first issue of “Notizie per l’Industria della Gomma” came out in April 1957 and the first article was about the Assogomma meeting held on March 29th. The main theme was the free European market, which was very much talked about in those years and which would be created shortly thereafter, also pushed by the UK, which didn’t want to be left out of the benefits received by EEC members. That’s exactly the opposite of what just happened with Brexit. Azienda Chimica Milanese was one of the advertisers on our very first issues, and is still on our pages today. From the very beginning, the magazine has published international news and data about rubber trade. It also spoke of the International Rubber Study Group, which was already active at that time. The first picture published on the magazine, in the July 1957 issue, was about the Institute’s headquarters.
30
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Sette decenni/Seven decades
The first advertisements and 4-colour images began to appear in 1958, a truly innovative feature for that period. In 1959, the magazine published a series of articles in instalments (a common habit at that time), entitled “What Every Engineer Should Know About Rubber�,
translated from a British magazine by W. J. S. Naunton, a plastics and rubber consultant for the British Admiralty; it’s a great classic used by generations of technicians to learn the job.
60 ANNI/60 YEARS
Anni Sessanta
L
a rivista ha ormai ingranato e prosegue a ritmo mensile l’informazione sul mondo della gomma con una grande attenzione sia sul mercato interno che su quello internazionale, di cui riporta con puntualità gli sviluppi. È quanto avviene per esempio nel 1960 con una panoramica mondiale degli impianti attivi nella produzione di carbon black (all’epoca chiamato nerofumo). Inizia anche e diventa un classico fino ai giorni nostri la rassegna della stampa tecnica estera, con il riassunto di articoli considerati di interesse per l’industria della gomma pubblicati nelle principali testate di settore in lingua inglese e tedesca. Nel gennaio del 1961 spiccano i dati riassuntivi dell’anno precedente, riassunti in uno specchietto e in un compendio che diventa un appuntamento fisso sul numero di apertura di ogni anno. Sono gli anni del boom economico e ogni anno diventa una celebrazione dei record ottenuti dalla nostra economia. Gli inserzionisti sono sempre più numerosi e prestigiosi, come Firestone, Esso, Montecatini, Cabot, Bayer. La pubblicità si modernizza, diventa sempre più réclame, in cui protagonista non è solo l’oggetto tecnico, ma diventano le modelle, come avviene in una bella serie di pagine di Goodyear del 1967, che hanno come protagonista un’avvenente fanciulla di nome Giulietta. All’epoca il gruppo americano non produce solo pneumatici, ma anche chemicals e prodotti per l’industria della gomma. Nel 1962 cambia la grafica della copertina, che diventa più moderna, e inizia la consuetudine di articoli tecnici dedicati a novità tecnologiche, nuovi materiali e processi, inezialmente differenziati da una carta azzurrina e poi, dal 1963, raccolti in una sezione conclusiva, primo embrione del “Taccuino” che per tanti anni ha raccolto le novità dalle aziende e dalla ricerca sulla rivista.
The 1960s
T
he magazine had started clicking into gear and continued to publish monthly issues on the rubber industry, reporting all the developments in both the domestic and the international markets. This is what happened in 1960, for example, with a global overview of all active carbon black production plants. The magazine also launched a review of foreign trade press, which then became a traditional feature, with a summary of key articles taken from the major industry magazines originally written in English and German. The highlight of the January 1961 issue were the data of the previous year, summarised in a special box and a compendium that became a fixture on the opening number every year. Those were the years of the economic boom and every year was a celebration of the big numbers achieved. Advertisers grew in 32
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
number and importance, with names such as Firestone, Esso, Montecatini, Cabot, and Bayer. Advertising became more and more modern and refined; the focus was not only on the technical item, but also on models, as was the case for a beautiful series of pages by Goodyear in 1967, which featured a comely girl named Juliet. At that time, the American group produced not only tires, but also chemicals and rubber products.
In 1962, the cover was changed to make it more modern, and began the custom to publish technical articles on new technologies, materials and processes, initially printed on light blue paper to set them apart; in 1963 they were collected in a concluding section, a first draft of the “Taccuino”, which gathered news about companies and research in the magazine for many years.
RUBBER DIVISION • Patented internal mixers series MCC-T and MCC-C, capacity up to 270 litres • Patented mixing mills with roll face from 300 mm up to 3050 mm, series MGC - MGX - MGP - MGS - MGU • 2, 3, 4 and 5 roll calenders with I, L, F, S, INCLINED configuration • Crackers and refiners • Roller head and Roller die calenders • Complete mixing and calendering lines for rubberising of fabrics, steel and textile cord • Complete mixing and calendering lines for rubber sheeting • Complete calendering lines for Polyolefines • Vulcanising plants • Mixing mills/calenders for synthetic asbestos • Stock Blender • Rubber cooling lines • Revumping of existing mixing and calendering lines
60 ANNI/60 YEARS
Anni Settanta
L’
Industria della Gomma ormai viene pubblicata da oltre un decennio ed è diventata un punto di riferimento per il settore. Gli anni Settanta si aprono, sul primo numero, con una notizia importante, il fatto cioè che il settore decide di adottare a livello internazionale il sistema metrico decimale per indicare le quantità in peso e lunghezze, superfici e volumi, di fatto semplificando molto la vita degli operatori. L’industria dei macchinari subisce un impulso e un miglioramento tecnologico, enfatizzato dal moltiplicarsi delle pubblicità delle aziende di settore, mentre la rivista pubblica una serie di schede tecniche fustellate e staccabili che illustrano le caratteristiche tecniche di macchinari e sistemi per l’industria. Di questi prodotti vengono indicati il produttore, il distributore per l’Italia, i dati tecnici. I lettori possono raccoglierle in uno schedario per avere uno strumento di consultazione pratico e immediato. Oggi ai tempi di Internet la cosa può far sorridere, ma all’epoca non c’era modo di avere un compendio del genere pronto alla consultazione. Intanto l’Europa cresce e il mercato si fa sempre più internazionale, con l’inizio dei negoziati per includere Gran Bretagna, Danimarca, Norvegia e Irlanda all’Europa dei Sei, composta da Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo. La rivista segue con attenzione il processo, che significa anche nuove opportunità di crescita per il nostro export. Segue anche l’evoluzione delle dinamiche interne, mantenendo lo stretto legame con Assogomma di cui segue ogni anno le Assemblee, fornendo reportage sempre più ricchi anche dal punto di vista fotografico, come l’evoluzione dell’editoria e della carta stampata stanno sempre più richiedendo.
The 1970s
L’
Industria della Gomma had been published for more than ten years and became a point of reference for the industry. The first issue of the Seventies opened with important news: the industry had decided to adopt the decimal metric system worldwide to indicate weight and lengths, surfaces and volumes, which made things much easier for industry professionals. The machinery industry saw a considerable improvement in technologies, emphasised by the increase in adverts by companies operating in the industry; for its part, the magazine published a series of die-cut, detachable data sheets with the technical features of machinery and systems. For each product, the sheets included the name of the manufacturer, the distributor for Italy, and technical specifications. Readers could collect them in a file for handy,
34
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
immediate consultation. Nowadays, in the era of the Internet, it could make you smile, but back then there was no other way to have a similar compendium for quick access. Meanwhile, Europe was growing and the market became increasingly international, with the start of negotiations to include Great Britain, Denmark, Norway and Ireland into the Europe of the Six, made up of Italy, France, Germany, Belgium, Holland and Luxembourg. The magazine followed the process carefully, which also means new growth opportunities for our exports. Internal dynamics also evolved; the magazine kept close ties with Assogomma and followed the association’s meetings every year, providing increasingly detailed reports with plenty of pictures, as the changing print and publishing industry demanded.
Sette decenni/Seven decades
Anni Ottanta
G
li anni Ottanta iniziano con un’economia che vive un momento difficile. L’inflazione galoppa e i salari fanno fatica a garantire agli operai salari con un ragionevole potere d’acquisto. Le analisi si moltiplicano e riguardano anche il settore gomma, ovviamente, complicando sempre più i rapporti tra maestranze e imprenditori e tra sindacati e industriali. Aumenta anche, nell’economia della rivista, il peso degli articoli tecnici legati soprattutto a nuovi metodi di analisi e caratterizzazione delle mescole in gomma. L’inizio del decennio segna, nel numero di maggio del 1980, con un restyling totale della grafica che vede anche l’introduzione del logo de L’Industria della Gomma che compare ancora adesso sulla nostra testata e che, quindi, ha la bellezza di 36 anni. La rivista si colora e si anima con una grafica più studiata, più ricercata, con un sempre maggior ricorso all’immagine e con una stampa sempre migliore, frutto anche dei progressi continui del settore editoriale. Questi anni vedono anche una forte evoluzione tecnologica nel settore dei pneumatici, l’introduzione dei “ribassati” anche nel trasporto commerciale e la rivista segue questa evoluzione. Così come il settore dimostra di diventare sempre più maturo e consapevole. Nel 1982 si tiene a Milano il Macplas ‘82, prima mostra dei macchinari per il settore allestita in Italia, dopo un primo esperimento tentato nel 1979 a Venezia a margine della International Rubber Conference. Nel 1988 ha il suo battesimo anche Rubber, una fiera internazionale della gomma che si affianca al Plast organizzato a Milano. Queste fiere, pur con alterne vicende, si tengono ancora oggi nel capoluogo lombardo. Anche le rassegne di macchinari per l’industria si moltiplicano e assumono un aspetto simile a quello che hanno anche ora sulla nostra rivista.
The 1980s
T
he 1980s began with a difficult economic situation. Inflation was soaring and wages could hardly give workers a reasonable purchasing power. The number of analyses grew and also concerned the rubber industry, of course, making the relationships between workers and entrepreneurs, and between trade unions and manufacturers, increasingly complicated. The weight of technical articles in the magazine, mainly about new analysis methods and rubber compounds, also increased. With the May issue of 1980, the magazine was fully restyled, with the introduction of the logo of L’Industria della Gomma, which still appears on our magazine today and is now 36 years old. The magazine was enhanced with colours and sophisticated graphics, with a greater use of images and higher-quality print, also due to the constant progress of the publishing industry.
These years also saw a strong technological evolution in the tire industry, with the introduction of special lower profile tyres for heavy trucks and commercial transport, and the magazine reported these changes as well. The industry was proving to become increasingly mature and aware. Macplas ’82 was held in Milan in 1982, the first exhibition of machinery for the rubber industry in Italy, after a first attempt in Venice in 1979 as part of the International Rubber Conference. In 1988, Rubber was also inaugurated, an international trade fair on plastics and rubber materials taking place alongside the Plast show organised in Milan. Albeit alternately, these trade fairs are still held today in Milan. The number of articles on industrial machinery also increased considerably and started to look much like what they are today on our magazine.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
35
60 ANNI/60 YEARS
Anni Novanta
G
li anni Novanta sono quelli che vedono l’ingresso dell’informatica e dei computer nelle imprese e in cui si assiste a una vera e propria rivoluzione di fare impresa. La rivista, come sempre, ne è testimone. Cominciano ad apparire articoli in cui si spiega come usare il “personal computer” nella gestione di impresa e, in particolare, nel governo dei processi di produzione. Si vedono perfino i primi robot e i primi esempi di automazione anche nel settore della gomma. La rivista inizia anche la tradizione delle rassegne in vengono presi in considerazione determinati comparti, come quello delle materie prime, e si sentono i protagonisti del settore per farsi indicare lo stato dell’arte e la situazione del mercato. Le rassegne sono ancora oggi un punto centrale dell’informazione de L’Industria della Gomma e un modo per realizzare una ricognizione annuale dei vari ambiti produttivi e commerciali legati al mondo della gomma. L’ingresso delle tecniche computerizzate di fotocomposizione e poi di impaginazione favorisce, del resto, un’evoluzione della rivista, che è sempre più curata nella grafica. Cambiano poi gli scenari economici. Gli anni Novanta sono quelli in cui si dissolve la cortina di ferro e si aprono le barriere commerciali tra Est e Ovest. Sono anni di crescita e di speranze, di nuove e grandi opportunità di business, in cui si affacciano anche nuove tematiche, come l’attenzione per l’ambiente, che comincia a trovare ampio spazio nel dibattito nazionale e, ovviamente, anche sulle pagine della rivista.
The 1990s
T
he 1990s saw the introduction of computers into companies, with a real revolution of doing business. The magazine witnessed even this transition. The first few articles were published on how to use a “personal computer” in business management and, in particular, to control production processes. Even the first few robots and the first examples of automation in the rubber industry started to appear. The magazine also started the tradition of publishing reviews, examining specific segments such as raw materials, with interviews with industry professionals to learn about the state of the
36
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
art and the situation of the market. Reviews are still a key feature in L’Industria della Gomma and a way to recognise every year the various manufacturing and commercial segments related to the rubber industry. After all, the introduction of computer phototypesetting and layout techniques brought new changes to the magazine, with increasingly sophisticated graphics.
The economic scenario also changed. In the Nineties, the iron curtain was torn down and the commercial barriers between East and West were broken. They were years of growth and hopes, with new and great business opportunities and new issues emerging, such as the attention for the environment, which began to find its place in the national debate and, of course, on the magazine as well.
60 ANNI/60 YEARS
Il nuovo millennio
È
storia recente, segnata da grandi cambiamenti, come l’introduzione dell’euro. Il clima di euforia che segna la svolta del millennio dura però poco. Gli attentati dell’11 settembre calano una cappa di oscurità sul mondo, che presto si riflette sull’economia, fino a portare alla violenta crisi del 2008. È forse la prima volta, da quando la rivista viene pubblicata, che si assiste alla chiusura di numerose aziende del settore, e che compare esplicitamente la parola “crisi” nei nostri titoli. Fortunatamente il settore italiano della gomma è più solido di altri. Pur con sofferenze il comparto si riprende presto e tiene le sue posizioni. La rivista continua a uscire comunque e a mantenere intatto il suo ruolo. Nel 2002 esce il numero 500 e aumentano gli articoli di contenuto tecnico. Alcuni ambiti si arricchiscono, con l’affermarsi di nuove aziende, nate negli anni precedenti e con l’avvento di manager di seconda generazione rispetto a quelli che crearono la prima ondata di PMI tra gli anni Sessanta e Settanta.
The new millennium
I
t is recent history marked by great changes, such as the introduction of the Euro. The euphoria for the new millennium was destined to fade quickly. The September 11 attacks, in 2001, lowered a black curtain of anguish over the world, that soon impacted on the economy, ending up in the pernicious crisis of 2008. It was probably the first time, since the first publication of the magazine, that the word “crisis” appeared in our headlines. Luckily, the Italian rubber sector is more solid and resilient than others. Even suffering the industry recovered soon and held its positions in the international market. The magazine kept being published. In 2002 the 500 issue was released while technical articles increased their presence. Some sectors became even stronger, with the success of new companies, born in the previous years and the affirmation of second generation managers, following those who had created the first wave of small and medium companies between the Sixties and the Seventies.
38
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Sette decenni/Seven decades
AGENTI CHIMICI
GUARNIZIONI HIGH TECH
PREZZI MATERIE PRIME MISURA DELLE DEFORMAZIONI TEMPERATURA DEGLI STAMPI MARZO 2017 - NUMERO 2
DE GRANDI SRL dalla Micronizzazione alle Nanopolveri idrofobe amiche dell’ambiente NANOTECNOLOGIE AL SERVIZIO DEI POLIMERI COMPOSITI
647
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
INCHIESTA MACCHINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
646
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
l’estrusione: tecnologie inDustriA 4.0 DinAMoMetro e Mescole APRILE 2017 - NUMERO 3
648
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
GRANIGLIATRICI E SBAVATRICI FINITURA SUPERFICIALE ELASTOMERIC TOOLING MAGGIO 2017 - NUMERO 4
A leader in synthetic rubber supply De Grandi srl 27029 Vigevano (PV) C.so Vittorio Emanuele II, 24 Tel. +39 0381 79159 - 78707 Fax +39 0381 73440 info@degrandisrl.it www.degrandisrl.it Stabilimento: 27020 Tromello (PV) - Via Buccellati, 2/4 Tel. +39 0382 868402 - Fax +39 0382 868584
via dei Castagni, 3/5 - 23846 Garbagnate Monastero (LC) Tel. +39 031 853446 | Fax +39 031 853515
017
info@dergom.com
649
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
focus MAterie priMe
INCHIESTA MESCOLAZIONE
FOCUS SILICONE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
MANAGER 4.0 GRAFENE, TEST E SILICONE
GENNAIO · FEBBRAIO 2017 - NUMERO 1
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
645
1967 -2
POLVERI MICRONIZZATE
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
GOMMA E INNOVAZIONE TRATTAMENTO SUPERFICIALE
GIUGNO 2017 - NUMERO 5
MONDOGOMMA
La nostra festa di compleanno
di Gianpaolo Brembati
È
mancata soltanto la torta con le candeline. A quella abbiamo rinunciato, 60 anni si possono festeggiare anche senza spegnerle o esprimere desideri. Quanto al resto, possiamo definire ben riuscita la serata che abbiamo voluto organizzare per celebrare, con i nostri amici, un traguardo non scontato nel complesso mondo dell’editoria. Accolti dai bei sorrisi delle nostre tre collaboratrici Antonella, Elena e Mariella, gli ospiti – circa 150 a conti fatti – hanno a poco a poco riempito la
40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Il 7 giugno scorso a Milano abbiamo festeggiato il traguardo dei 60 anni di pubblicazioni con una serata all’Hotel Principe di Savoia. Presenti aziende e personaggi che da anni ci accompagnano e che rappresentano il cuore pulsante dell’industria della gomma in Italia. Ecco la cronaca e le immagini della serata
Festa di compleanno/Anniversary party
Our Anniversary Party
by Gianpaolo Brembati
T
he only thing missing was a cake with candles. We didn’t have that, but 60 years can be celebrated even without blowing out the candles or making a wish. As for the rest, we sure organised a great night to celebrate with our friends an unprecedented goal in the complex world of publishing. Welcomed by the beautiful smiles of our three collaborators Antonella, Elena and Mariella, our guests - about 150 people - gradually filled the venue that hosted the event, organised by Edifis, our publishing house, with the support of a pool of companies that participated as sponsors: IMG, Itaprochim, Mesgo, NPI Group, RDC, RPM and Tovo Gomma. Speeches were given by our editor-inchief Riccardo Oldani (in the box, the key points of his speech) and Eugenio Faiella, who shared his experience as founder of the magazine, as well as editor-in-chief and managing director for many years. The introductory article in this special issue, written by Eugenio himself, sums up the concepts he expressed on this occasion. Andrea Aiello, CEO at Edifis and Managing Director at L’Industria della Gomma stressed that «our commitment is to continue to support this long-standing publishing initiative, by continuing to print our magazine, while also operating in the digital world through our website, newsletters and so-
We celebrated the 60th anniversary of our magazine with a special event held at Hotel Principe di Savoia, Milan, on June 7th. Our guests included companies and personalities that work with us and are major players in the Italian rubber industry. Here is a summery and pictures of the gathering. cial channels, which are now integral to the work of any publishing house». The highlight of the night, however, was a moment that we meticulously prepared and strongly wanted: we decided to award a plaque to a number of companies and entities as a recognition of our long-time partnerships. It was Gian Franco Donini, our long-time Sales Manager, who presented this moment. «My job – said Gian Franco – is to attract advertisers. And to do so, it is important that we provide attentive, reliable and professional support to companies by delivering messages in an effective way with comprehensive information, and by looking for the right mix of information and promotion. That’s what we’ve been doing for 60 years». This ceremony was not the right time to talk about our data and numbers, about our constant presence in the industry with our 10 annual issues, our multilingual international editions, the special issue that we publish once a year and the events we participate in Italy and worldwide every year. However, Donini decided to read a mes-
sage from an entrepreneur - whose name he did not reveal - which embodies the spirit with which companies in the rubber industry perceive our commitment to information. At least that’s what we hope. The message read «I congratulate you for this important milestone and I share the principles of development and knowledge that you have brought to the industry and the country. For nearly 20 years now, my company has worked with your magazine, which still is a major provider of key content, as well as an important showcase for us. We thank you for these many years of collaboration, and we hope for many more years of new topics to be developed in the future». Then we awarded the plaques, starting with «Azienda Chimica Milanese, a company that was featured in the first issue of our magazine, the only one of the first ten advertisers that still works with us», said Donini. As she received the plaque, Maria Grazia Arnò, daughter of the company’s founder, said that «our business started with footwear, but we soon exL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
41
MONDOGOMMA
Momenti catturati dal fotografo della nostra festa di compleanno a Milano. Moments of our anniversary party captured by the photographer.
sala dedicata all’evento, organizzato da Edifis, la nostra casa editrice, con il contributo di un pool di aziende che hanno partecipato come sponsor: IMG, Itaprochim, Mesgo, NPI Group, RDC, RPM e Tovo Gomma. Gli onori di casa sono stati fatti da Riccardo Oldani, il nostro caporedattore (nel riquadro i concetti che ha espresso) e da Eugenio Faiella, chiamato a esprimere la sua testimonianza in qualità di fondatore e, per lunghi anni, editore e direttore della testata. L’articolo introduttivo di questo nostro speciale, firmato proprio da Eugenio, riassume i concetti da lui espressi nell’occasione. Andrea Aiello, amministratore delegato di Edifis e direttore de L’Industria della Gomma ha sottolineato «l’impegno della casa editrice a continuare a sostenere questa storica iniziativa editoriale, proseguendo nella pubblicazione della rivista cartacea, ma operando anche nel digitale, con il sito, le newsletter, le attività so42
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
cial che ormai fanno parte integrante della sfera di attività di una casa editrice». Il fulcro della serata è però stato un momento che abbiamo preparato con meticolosità e fortemente voluto per dare un riconoscimento simbolico, una targa, a una serie di aziende e realtà con cui abbiamo stabilito un rapporto davvero lungo e duraturo. È stato Gian Franco Donini, il nostro storico responsabile commerciale, a condurre questo momento. «Il mio lavoro – ha detto Gian Franco – consiste nell’attirare investimenti pubblicitari e, per farlo, è importante essere per le aziende un supporto attento, affidabile e professionale, capace di veicolare i messaggi in modo efficace, all’interno di un’informazione complessiva ed esauriente e cercando il giusto mix tra informazione e promozione. Questo è ciò che facciamo da 60 anni». Non era il momento, quello di questa celebrazione, per fonrire dati e nu-
meri del settore e della nostra attività, di presenza continua nel settore con i nostri 10 numeri annuali, le edizioni internazionali multilingue, l’Annuario che pubblichiamo ogni anno e gli eventi italiani e internazionali a cui partecipiamo. Donini ha voluto però leggere un messaggio, giuntoci da un imprenditore del settore, il cui nome non ha voluto rivelare, che ben rappresenta, speriamo, lo spirito con cui le aziende del settore percepiscono il nostro impegno informativo. «Mi rallegro con voi – recita il messaggio – per questo importante traguardo e condivido i vostri principi di sviluppo e conoscenza, che avete portato nel settore e sul territorio. La mia azienda da quasi 20 anni ha sposato la vostra rivista, che resta un faro di riferimento per i contenuti e un mezzo importante per farsi conoscere. Ringraziamo per i tanti anni di collaborazione e auguriamo ancora tantissimi anni di argomenti da sviluppare nel futuro».
Festa di compleanno/Anniversary party
panded to supply raw materials for a variety of industries, including the rubber industry. We are very proud to have continued to work with you for all this time, and we are honoured to receive this plaque to celebrate the last 60 years». Another 9 companies were awarded «for their silver anniversary with our company, because they have published their advertisements on our pages for 25 years or more. This plaque is to express our gratitude for their constant presence», said Donini. Only Saspol, a long-time manufacturer of machinery, was unable to send a representative. All the others came on stage to receive their award, pose for a picture, and give a short acceptance speech. Some have also shared some memories about the magazine. Like Giuseppe Bigatti, from Action Technology, who said that «my company and I are proud that our brand has been for many years among the
sponsors of Elastica», the special issue that stemmed from our collaboration with Assogomma. Ubaldo Colombo from Colmec said that he was born in 1957, «just like L’Industria della Gomma. I probably learned to read using your magazine». Guglielmo Comerio from Comerio Ercole came to pick up the plaque, which «we owe to this well-established company, which manufactured the first cylinder mixer in 1894 and has advertised its products on our pages for 45 years now» said Donini. Mario Belloni from Gibitre, a manufacturer of laboratory and testing equipment, paid tribute to Mario Belli Nicoletti, founder of the magazine alongside Eugenio Faiella: «I still remember the support he gave us for a rubber industry trade fair held in Venice back in 1979, which was one of our first events of this kind». Even Mario Dufour from Lagorio & Dufour gave his thank-you speech, speaking of his company’s long history in
the sale and distribution of chemicals and specialties for the rubber industry. Edoardo Mottadelli from Prodicon was also thrilled and happy, as he recalled the slogan with which his company advertised its brand on our page some 40 years ago: «We serve the rubber industry, and we will continue to do so». It was indeed a prophetic message. The last few speeches were given by Luca Boldrini, from Sinta, who said he hopes an event like this will be repeated in another 25 years, and Riccardo Musci, from Zeon Europe, who enjoyed the night «because it was also an opportunity for us to meet in an informal situation, which hardly ever happens with our overpacked schedules». Last but not least, Fabio Bertolotti, Director of Assogomma, came on the stage to receive a plaque for the irreplaceable role that the Association has «in supporting the rubber industry in Italy».
Le migliori soluzioni per qualunque esigenza
Specialisti nell’industria della gomma · LUVOMAXX®: additivi, acceleranti, antiossidanti, anticalore, co-agenti, organosilani, ossidi metallici, agenti espandenti, resine idrocarboniche, plastificanti speciali dry liquid, ritardanti di vulcanizzazione · Gomme Sintetiche: NBR, SBR, SSBR, BR, SBS, Alto-stirolica, CR, EP(D)M
www.lehvoss.it
· Nero di Carbonio: Furnace Black, Thermal Black · Cariche Minerali: Silice precipitata amorfa · Adesivi Gomma Metallo
MONDOGOMMA
L’evento è terminato con un brindisi e un buffet. The event ended with a toast and a buffet.
Si è passati poi alla consegna delle targhe, iniziando, ha sottolineato Donini, con «un’azienda presente sul primo numero della rivista, unica sopravvissuta dei primi dieci inserzionisti: l’Azienda Chimica Milanese». Maria Grazia Arnò, figlia del fondatore della società, nel ritirare il riconoscimento ha ricordato che «la nostra attività è iniziata nel settore calzaturiero e ben presto si è allargata alla fornitura di materie prime per vari ambiti industriali, tra cui quello della gomma. Aver garantito la continuità dell’azienda per tutto questo tempo è per noi motivo di grande orgoglio e ricevere questa targa, a suggello di questi ultimi 60 anni, è un grande piacere». 44
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Altre 9 aziende sono state premiate, ha detto Donini, «per il compimento delle nozze d’argento con la rivista, poiché da 25 anni o più sono presenti con la loro pubblicità sulle nostre pagine. La targa, che la rivista dedica loro, esprime tutta la gratitudine per la loro costante presenza». Soltanto la Saspol, storica azienda produttrice di macchine, non ha potuto inviare un suo rappresentante. Tutti gli altri invece sono saliti sul palco per ritirare la targa, posare per la foto di rito e dire due parole di ringraziamento. Alcuni hanno anche aggiunto qualche ricordo legato alla rivista. Come Giuseppe Bigatti, di Action Technology, secondo il quale «è un motivo d’orgoglio, per me e per l’azienda, essere
presenti con il nostro marchio da tanti anni nelle pagine iniziali degli sponsor di Elastica», l’inserto nato dalla collaborazione con Assogomma. Ubaldo Colombo di Colmec, invece, ha ricordato di essere nato nel 1957, «proprio come L’Industria della Gomma. Probabilmente ho imparato a leggere sulla vostra rivista». Guglielmo Comerio di Comerio Ercole ha ritirato la targa che, ha spiegato Donini, «è dovuta a questa storica azienda, che ha prodotto il primo mescolatore a cilindri nel 1894 e che faceva pubblicità sulle nostre pagine già 45 anni fa». Mentre Mario Belloni di Gibitre, azienda che produce strumenti da laboratorio e da test, ha voluto ricordare Mario Belli Nicoletti, fondatore della rivista con Eugenio Faiella, «di cui ricordo ancora il supporto che ci diede in occasione di una lontana fiera sulla gomma, che si tenne a Venezia nel 1979 e che fu una delle nostre prime uscite in manifestazioni di questo tipo». Anche Mario Dufour, di Lagorio & Dufour, ha ringraziato, ricordando la lunga storia della sua azienda nel campo della vendita e distribuzione di chemicals e specialità per l’industria della gomma. Emozionato e felice anche Edoardo Mottadelli di Prodicon, che ha ricordato lo slogan con cui, 40 anni fa, la sua azienda si pubblicizzava sulle nostre pagine: «Serviamo il mondo della gomma e continueremo a servirlo». Un messaggio profetico, in effetti. Hanno chiuso gli interventi delle aziende premiate Luca Boldrini, di Sinta, che si è augurato di poter celebrare un evento di questo genere tra altri 25 anni, e Riccardo Musci, di Zeon Europe, che ha apprezzato la nostra serata «anche perché è stata un’occasione per incontrarci in una situazione informale, cosa che non succede spesso nei nostri calendari pieni di impegni». Ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, è stato chiamato sul palco Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, a cui è stata donata una targa da parte della nostra rivista per il ruolo insostituibile dell’associazione «a supporto delle imprese del settore Gomma in Italia».
Festa di compleanno/Anniversary party
L’impegno per oggi e per domani The commitment for today and tomorrow di Riccardo Oldani
S
essant’anni sono tanti per un periodico in Italia. Non ce ne sono in effetti molti altri così longevi in Italia, né per quanto riguarda l’informazione generalista né per quella di settore. Viviamo un’epoca in cui tutto cambia molto rapidamente e in cui la trasformazione tecnologica modifica continuamente gli scenari, gli equilibri. Nel nostro caso lo sviluppo di strumenti informatici sempre più potenti e poi l’avven-
to di Internet hanno completamente rivoluzionato il mondo dell’editoria, mettendo in discussione il ruolo della carta stampata e spingendo verso la multimedialità dell’informazione. Anche noi ovviamente ci troviamo a fare i conti con questo nuovo scenario, che è profondamente diverso da quello del 1957, quando uscì il primo numero de L’Industria della Gomma. Nonostante tutti i cambiamenti e le rivoluzioni in corso ci sforziamo di con-
tinuare a svolgere il nostro compito, che è quello di rappresentare un settore industriale tra i fiori all’occhiello del nostro paese, per quanto poco celebrato sulle pagine dei quotidiani o nei servizi dei telegiornali. È un settore composto da aziende che lavorano in silenzio e badano al sodo, ma che portano soprattutto grandi risultati e che si distinguono nel mondo per contenuto tecnologico, per innovazione e per creatività.
PASSIONE, TRADIZIONE E MODERNITÀ
Facciamo gli auguri alla rivista L’Industria della Gomma per il loro 60° anniversario e speriamo di proseguire ancora per molti anni questa collaborazione di successo!
Gummiwerk KRAIBURG GmbH & Co. KG
www.kraiburg-rubber-compounds.com
MONDOGOMMA
Molti dicono che il settore della gomma sia tradizionale, statico. Non è vero. Imparando a conoscerlo dall’interno, come mi è capitato in questi anni di lavoro a L’Industria della Gomma, ho scoperto un comparto in grande fermento e movimento, che ha accettato la sfida della competizione internazionale e che, nonostante in Italia permangano molti ostacoli al sostegno e allo sviluppo delle imprese, è in grado di eccellere e di sostenersi da solo, di espandersi e di conquistare nuovi mercati. Di recente mi sono trovato a un evento organizzato all’estero da un’azienda produttrice di macchine, che ha invitato numerosi partner a essere presenti in una sorta di piccola fiera della gomma. Ebbene, la rappresentanza italiana era la più folta e decisamente la più variegata tra quelle presenti, in grado di coprire tutta la filiera, dal compounding allo stampo, passando per gli strumenti da laboratorio,
le macchine per il controllo di qualità e le macchine speciali per la finitura del prodotto. Devo dire che quando andiamo in visita a queste aziende, per incontrare gli imprenditori e per toccare con mano la realtà del settore, ci fa sempre molto piacere vedere la nostra rivista negli uffici o sulle scrivanie. È la testimonianza che un periodico come il nostro, anche se ha 60 anni, se fatto con criterio e al servizio dei lettori può egregiamente funzionare e svolgere il proprio compito, ancora oggi, nel mondo dell’informazione virtuale e, spesso, delle bufale. Ci aspetta senz’altro un futuro di grandi cambiamenti, ma questo forse è proprio il bello del nostro mestiere. L’Industria 4.0, la digitalizzazione, la data analysis, le nuove tecnologie dell’internet delle cose stanno cambiando l’industria in generale e pongono a noi come casa editrice e agli imprenditori del settore gomma
la necessità di compiere scelte difficili e importanti. La mission de L’Industria della Gomma sarà soprattutto quella di cercare di interpretare queste trasformazioni e di proporvi argomenti di riflessione e spunti utili. Speriamo di riuscirci, e se avete suggerimenti non esitate a comunicarceli.
by Riccardo Oldani
S
ixty years are a long period for a magazine in Italy. In fact, there are not many as longeval in Italy, for neither general-interest non-broadcast media nor for the specialised ones. We live in an age where everything changes very rapidly and the technological transformation continuously alters scenarios and balances. As far as we are concerned, the development of increasingly powerful IT tools and the advent
Festa di compleanno/Anniversary party
of Internet have completely revolutionised the publishing sector, questioning the role of non-broadcast media and pushing towards the multimediality of information. We obviously must come to term with this new scenario that is far different from the situation in 1957 when the first issue of L'Industria della Gomma was published. Despite all these ongoing changes and revolutions we strive to continue to carry out our task, that of representing an industrial sector among the show-pieces of our country, even if it is little celebrated on the pages of newspapers or on the TV news. This sector consists of companies working in silence that get to the point, but also obtain important results and distinguish themselves in the world for their technological content, innovation and creativity. Many say that the rubber sector is traditional, static. This is not true.
Getting to know it from the inside, as I did over these years spent working for L’Industria della Gomma, I discovered an industry characterised by a great ferment and movement that accepted the challenge of international competition and that, despite the fact that in Italy many barriers to the support and development of companies still exist, can excel and stand by itself, widening and winning new markets. I recently took part to an event organised abroad by a company manufacturing machinery that invited a great number of partners in a sort of small rubber exhibition. Well, the Italian delegation was the largest and decidedly the most varied among those attending, able to cover the whole supply chain, from compounding to moulding, from laboratory instruments to quality control equipment and special machinery for the finishing of products. I should say that when we visit these companies to meet entrepreneurs to
see for ourselves the reality of the sector, we are always pleased to see our magazine in offices or on desks. This proves that a magazine like ours, even after sixty years, if created with wisdom and at the service of readers can work in an excellent way and carry out its task, still today, in the world of virtual information and, often, of fake news. A future of great changes is certainly ahead, but this is probably the good side of our job. Industry 4.0, digitalization, data analysis, the new technologies of the Internet of things are changing the industry at large and impose the need on us as publishing house and on the entrepreneurs of this sector to make difficult and important choices. The mission of L’Industria della Gomma will mainly be that of trying to interpret these transformations and to propose subjects for reflection as well as useful hints. We hope we can do it, and should you have any suggestions feel free to inform us.
ITAPROCHIM Srl Milano ITALY TEL +39.02 57 30 37 26 EMAIL info@itaprochim.it
W W W . I TA P R O C H I M . I T
PRODOTTI / PRODUCTS
DISTRIBUTORE UFFICIALE / OFFICIAL DISTRIBUTOR
» PROCHIM GP
polimero termoplastico a base olefinica in polvere olefinic based thermoplastic polymer PROCHIM GP01
PROCHIM GP05
FIBRE DI CARBONIO / CARBON FIBER » materiali compositi / composite materials » rivestimenti antistatici / antistatic coatings
GRAFITI NATURALI E SINTETICHE / NATURAL AND SYNTHETIC GRAPHITES » GOMMA NBR
cross-linked in polvere NBR cross-linked in powder
» lubrificanti / lubricants » materiali antistatici / antistatic additive
RESINE FENOLICHE / PHENOLIC RESIN » termoindurenti per gomma / thermosetting for rubber
MONDOGOMMA
Photo Gallery
1
2
3
4
1. Eugenio Faiella 2. Gianfranco Inverardi - RPM 3. Alessandro Remorini - FCE Gomma 4. Giorgio e Alberto Ripa - Gruppo Reda 5. Mauro Livraghi - Arlanxeo (sinistra/left); Giorgio Marzari (al centro/center) e Nicola Murgo (a destra/right) - RDC
5
48
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
MONDOGOMMA
1
2
3
4
1. Eugenio Faiella e Riccardo Oldani 2. Matteo Bernini - Comet (a sinistra/left) e Mauro Mancin Eurochimind (a destra/right) 3. Matteo Bernini - Comet (a sinistra/left); Riccardo Musci - Zeon Europe (al centro/center) e Athos Negri - RDC (a destra /right) 4. Da sinistra/from the left: Nicola Murgo - RDC; Giorgio Ripa Gruppo Reda; Giorgio Cabrini - Mesgo; Raffaele Ferro - TSF 5. Ester Molteni - Lanxess (al centro/center).
5
50
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
LASTANZABORDEAUX LASTANZABORDEAUX
SOSTENIBILE SUSTAINABLE
LEGGEREZZA. LIGHTNESS.
As a distributor of polymers and rubber chemicals, Torchiani is always alle looking for high del quality manufacturers of rawalle materials, that Attenta esigenze mercato e sensibile innovazioni, la are willing to be present in the Italian market
Torchiani continua a sviluppare le sue proposte per l’industria della gomma, garantendo un servizio efficiente e competitivo, con prodotti Torchiani is sensitive to the market's needs and innovations. This che e rispetto is uniscono why we goeffi oncacia developing new dell’ambiente. proposals to the rubber industry, while assuring efficient and competitive service with quality and eco-friendly products.
45 | 25125 Brescia | Italy via Cacciamali 45 25125 Brescia +39.030.3511411 | f. +39.030.3511444 +39.030.3511444 t. +39.030.3511411 info@torchiani.com www.torchiani.com www.torchiani.com info@torchiani.com
MONDOGOMMA
1
2
3
4
1. Andrea Aiello (a sinistra/left) e Antonio Savoia (a destra/right), amministratore delegato e presidente di Edifis 2. Giorgio Bolis - Der-Gom (a sinistra/left); Mauro Mancin Eurochimind (al centro/center); Ludovico Balbo di Vinadio Eigenmann & Veronelli (a destra/right) 3. Edoardo Mottadelli - Prodicon (al centro/center) 4. Maurizio Coscia - Suprema 5. Paolo Pagliara e signora - Pagliara
5
52
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds
Rubber Compounds a suitable solution for every challenge
Sales:
Plant:
Parker Hannifin Italy Srl Via Privata Archimede 1 20094 Corsico (MI) – Italy Tel. +39 02 45 19 24 46 Fax +39 02 36 26 96 19 www.parker.com
Parker Tecno Compounds Via Toscana, 6/8 27010 Siziano (PV) Tel +39 0382 67 82 266 Fax +39 0382 67 82 222 www.parker.com/tecnocompounds
aerospace climate control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding
MONDOGOMMA
1 2
3 4
1. Germana e Roberta Bergomi - Italian Gasket 2. Eugenio Faiella parla durante la serata 3. Giuliano Bruno - Innovativ Gummi Tech (a sinistra/left) e Nicola Murgo 4. Giuseppe Cantalupo 5. Andrea Aiello
5
54
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
SEIZE THE MOMENT
OVERHAUL AND TRADE OF USED RUBBER MACHINERY AND SIMILAR GOODS
Over 200 machines for RUBBER and PLASTIC processing to be overhauled or just reconditioned available in STOCK Machines are supplied with warranty and CE marking Design and construction of NEW machines on customer request
Colli & Cantoni
S.R.L.
Rubber cooling line BATCH-OFF NEW CONSTRUCTION
Two roll mill DUPLO 700 NEW CONSTRUCTION
C2 s.r.l. Via Carlo Gazzo, 25 - 27029 Vigevano (PV) Italy - tel. +39 0381-344813/4 - fax. +39 0381-344815
info@c2macchinegomma.it
www.c2macchinegomma.it
MONDOGOMMA
1
2
3
4
1. Gli ospiti applaudono alla consegna delle targhe/ Cheering guests 2. 3. 4. Maria Grazia Arnò - Azienda Chimica Milanese 5. Un dettaglio della targa/Detail of the plaque
5
56
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
CerteCh S.P.A. con socio unico Via Don Pasquino Borghi 8/10 - 42013 S. Antonino di Casalgrande (RE) Italy - Tel. + 39 0536 824294 Fax +39 0536 824710 www.certech.it - info@certech.it
MONDOGOMMA
1
2
3
4
1. 2. Giuseppe Bigatti - Action Technology 3. Ubaldo Colombo - Colmec 4. 5. Guglielmo Comerio - Comerio Ercole
5
58
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Inquadra il QR-code con il tuo smartphone per vedere il video della produzione Frame the QR-code with your smartphone to see the video of our production
STAMPAGGIO DI ARTICOLI TECNICI IN GOMMA ECCO I NOSTRI NUMERI:
• 2 MESCOLATORI A CILINDRI DA 1500 mm • 20 PRESSE A COMPRESSIONE CON PIANI MULTIPLI FINO A 1100 x 2200 mm • 1 PRESSA AD INIEZIONE • 1.200.000 kg DI MESCOLA LAVORATA IN UN ANNO • PIÚ DI 2.000 ARTICOLI DIFFERENTI IN PRODUZIONE
RUBBER TECH S.R.L. Sede Amministrativa Produzione e Magazzino Via Maestrale 4/6 - C.P. 48012 Bagnacavallo (RA) Italy Tel. + 39 0545 64135 Fax +39 0545 62184 www.rubbertech.it - info@rubbertech.it
PRODuCTION Of TEChNICAL PRESSED RubbER ITEMS HERE ARE OUR NUMbERS: • • • • •
2 CyLINDER MIxERS OF 1500 mm EACH 20 COMPRESSION PRESSES wITH MULTIPLE FLOORS MEASURINg UP TO 1100 x 2200 mm 1 INJECTION PRESS 1.200.000 kg OF COMPOUND wORkED IN ONE yEAR wE MANUFACTURE MORE THEN 2.000 DIFFERENT PRODUCTS
MONDOGOMMA
1
2
3
4
1. Mario Belloni - Gibitre 2. Mario Dufour - Lagorio & Dufour 3. Edoardo Mottadelli - Prodicon 4. 5. Luca Boldrdini - S.Int.A
5
60
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Sono la passione e la curiosità a guidare l’innovazione. Dan Brown
Noi della Innovativ Gummi Tech vantiamo una lunga esperienza maturata nel settore della gomma. Ci occupiamo non solo di progettazione, produzione e vendita di mescole in gomma per i più svariati settori, ma anche consulenza sui processi industriali ad alto valore tecnologico. I moderni impianti di produzione, la competenza nel campo della tecnologia della gomma e la co-
noscenza della scienza e della chimica dei polimeri, ci permettono di essere sempre al passo coi tempi. I principali settori del mercato mondiale in cui operiamo sono: Automotive, Calzaturiero, Farmaceutico, Tubi Idraulici, Cinghie e Nastri Trasportatori, Guarnizioni e Giunti, Rivestimento Rulli, Energia e Petrolio, Edilizia e Costruzioni, Prodotti Speciali.
Innovativ Gummi Tech srl | Via dell’Industria, 40 | 63076 Monteprandone (AP) | tel. 0735.704890 | www.innovativgummitech.com
MONDOGOMMA
1
2
3
4
1. Riccardo Musci - Zeon Europe 2. Fabio Bertolotti - Assogomma 3. L’ingresso dell’hotel Principe di Savoia/The Principe di Savoia Hotel, in Milan 4. Applausi finali 5. Riccardo Oldani ai saluti finali
62
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
MONDOGOMMA
La parola a Cinque protagonisti Five leading opinions
«
L’industria italiana della gomma è sempre pronta a rispondere alle esigenze del mercato»
IMG Pietro Bonfadini Consulente commerciale Domanda Ricordate le circostanze che hanno portato alla nascita della vostra azienda? Quali sono state le motivazioni e le spinte che vi hanno indotto ad avviare il vostro business? Risposta Il nostro business è nato dalla volontà di trovare un’alternativa al mercato dello stampaggio della plastica, ed il comparto della gomma necessitava di macchinari di buona fattura ed altamente performanti. Questo settore non è abitualmente fra quelli più penetrati, essendo un settore di nicchia, e per noi rappresentava un buon terreno di conquista. Domanda In che cosa crede che la nostra rivista abbia svolto un buon servizio al settore? Risposta Èl’unica rivista di settore, accettata dai clienti e di facile lettura, è presente su tutte le scrivanie che contano e per noi rappresenta una buona vetrina. Domanda Quale scenario caratterizzava il settore della gomma all’epoca? Risposta Verso la fine degli anni ’60, in pieno sviluppo tecnologico, si intravedevano ampie opportunità nel settore degli elastomeri, grazie anche allo sviluppo del settore del
64
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
bianco. Questa crescita è proseguita fino ai giorni nostri, facendo sì che le aziende di questo comparto fossero all’avanguardia dal punto di visto tecnologico e sempre alla ricerca di macchinari di alta gamma, core business della nostra produzione. Domanda Come è cambiato il settore della gomma oggi? Quali aspetti in particolare lo differenziano, a vostro avviso, rispetto a quando avete iniziato l’attività? Risposta Il settore della gomma oggi ha fatto dei passi importanti verso un sempre maggiore sviluppo tecnologico del prodotto e nella ricerca di materiali sempre più performanti, come il mercato richiede. Domanda Quali sono i momenti chiave (positivi e negativi) che hanno caratterizzato, a vostro avviso, il settore gomma nel periodo di cui siete stati testimoni diretti? Risposta Strano a dirsi, ma questo settore non pare aver mai vissuto dei momenti difficili o di forte contrazione del mercato, trovando forse nella diversificazione del prodotto e nel costante sviluppo tecnologico la chiave di volta per superare le crisi economiche che hanno invece caratterizzato gli altri settori.
I nostri primi 60 anni / Our first 60 years Domanda Come si immagina il futuro? Che cosa servirà all’industria italiana della gomma per consentire alla nostra rivista di raccontare i suoi successi per altri 60 anni? Risposta Dovremmo ripetere quanto detto in risposta alla domanda precedente: l’industria italiana della gomma è versatile, sempre pronta a rispondere alle esigenze del mercato, tecnologicamente all’avanguardia. E questa è la chiave di un successo costante e duraturo.
«
The Italian rubber industry is always ready to meet market demands»
IMG Pietro Bonfadini Business Consultant Question Can you remember what led to the creation of your company? What were the reasons and motivations that convinced you to start your own business? Answer The idea behind our business stemmed from a desire to find an alternative to plastic moulding, and the rubber sector needed well-crafted, highly performing equipment. Because it is a niche industry, this market segment is not one of the most popular, which is why for us it was an attractive area to conquer.
Question How did our magazine help and support the industry, in your opinion? Answer It is the only dedicated magazine in the industry, appreciated by customers and easy to read; it can be found on all the desks that matter and it’s a good showcase for us. Question What was the situation of the rubber industry at the time? Answer In the late 1960s, as technological development was experiencing its momentum, there were big opportunities in the elastomers sector, also due to a developing white good industry. This growth continued to this day, until companies in the rubber industry started to use the latest technologies and look for high-end machinery, which is our core business. Question How has the rubber industry changed? How is it different from when started your business? Answer The rubber industry has taken important steps towards increasing technological development and the search for more efficient materials, as the market requires. Question What are the key moments and challenges facing the rubber industry that you have personally witnessed during your career? Answer Strange to say, but this sector doesn’t seem to have experienced difficult times or strong market contractions, perhaps because it used product diversification and constant
MONDOGOMMA
technological development as the key to overcoming the economic crises that affected other sectors. Question How do you imagine the future? What will the Italian rubber industry need to allow our magazine to talk about its successes for another 60 years? Answer We should repeat what we said to answer the previous question: the Italian rubber industry is versatile, always ready to meet market demands, and technologically advanced. And this is the key to consistent, long-term success.
«
Diversificare i segmenti industriali, acquisire nuove tecnologie, fare sviluppo di nuovi prodotti e adeguare i modelli di business saranno le chiavi per il successo»
Mesgo Giorgio Cabrini Direttore Commerciale Domanda Ricordate le circostanze che hanno portato alla nascita della vostra azienda? Quali sono state le motivazioni e le spinte che vi hanno indotto ad avviare il vostro business? Risposta MESGO è nata nel 1996 come distributore, per il nord d’Italia, della Contitech Ages di Santena (Torino), società appartenente al gruppo Continental. L’obiettivo era quello di servire in loco il Distretto della gomma del Sebino. Il Sig. Caldara Francesco, Amministratore dell’azienda fin dalle origini, si è però subito reso conto che il mercato era in grande fermento e crescita, con richieste sempre più spinte di servizio e personalizzazioni difficilmente evadibili dovendo dipendere dalla rigidità ed i tempi di risposta di una multinazionale. E’ stata quindi presa la decisione di investire per far diventare MESGO un compoundatore indipendente, in grado di contribuire in modo diretto alla crescita dei produttori locali, colmando quel gap che si stava creando tra la domanda e l’offerta di prodotti e servizi.. Domanda In che cosa crede che la nostra rivista abbia svolto un buon servizio al settore? Risposta La rivista ha dato spazio alle aziende non solo in termini di visibilità, attraverso le pagine pubblicitarie, ma anche contribuendo con la richiesta e la pubblicazione di redazionali tecnici, alla diffusione di conoscenza e informazione di nuove tecnologie e prodotti favorendo, di conseguenza, la formazione del personale del settore. Domanda Quale scenario caratterizzava il settore della gomma all’epoca? Risposta La frammentazione in tante piccole unità produttive,
66
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
la ricerca di un identità ben definita che travalicasse i confini del terzista per spingersi sempre di più a divenire protagonista dei rapporti commerciali con clienti diretti: tante realtà artigianali e fortemente concentrate sulla produttività piuttosto che sugli aspetti di marketing e comunicazione. L’obbiettivo era produrre a bassi costi e vendere a bassi prezzi, per conquistare quote di mercato. Domanda Come è cambiato il settore della gomma oggi? Quali aspetti in particolare lo differenziano, a vostro avviso, rispetto a quando avete iniziato l’attività? Risposta Oggi una buona parte dei produttori di guarnizioni e dei compoundatori hanno raggiunto dimensioni importanti, affrontando sfide tecniche e logistiche sempre più complesse e articolate, sperimentando insediamenti in altri paesi Europei o addirittura in altri continenti. La richiesta di prodotti di qualità, venduti al giusto prezzo, rispondenti a specifiche sempre più complesse, ha contribuito ad incrementare il livello di preparazione e competenza del personale, a dotarsi di sistemi informatici capaci di gestirne la complessità. La facilità con cui oggi circolano le informazioni attraverso gli strumenti di internet e dei social media ha spinto molte aziende a curare molto di più gli aspetti legati al marketing ed alla comunicazione, a riflettere sulle strategie commerciali e sui differenti modelli di business. Domanda Quali sono i momenti chiave (positivi e negativi) che hanno caratterizzato, a vostro avviso, il settore gomma nel periodo di cui siete stati testimoni diretti? Risposta Sicuramente il passaggio alla moneta unica europea avrebbe potuto creare il pericolo di una diminuita competitività dovuta all’effetto valuta, ma quasi tutte le aziende si sono strutturate in tempo con investimenti tecnologici per assorbirne l’impatto. Un altro momento fondamentale è stata la crisi economica del 2008/2009, che ha fatto registrare cali importanti del fatturato in tutto il comparto della gomma, con il rischio di chiusura di molte realtà medio-piccole: questo non è però avvenuto, nell’entità ipotizzata, grazie alla grande volontà imprenditoriale del comparto, che ha iniettato capitali privati ed ha dimostrato solidità finanziaria e determinazione, oltre a validare il concetto di non essere troppo vincolati ad un segmento di mercato specifico. Domanda Come si immagina il futuro? Che cosa servirà all’industria italiana della gomma per consentire alla nostra rivista di raccontare i suoi successi per altri 60 anni? Risposta Le sfide globali sono tante ed impegnative, impossibile affrontarle da soli. Riteniamo che la frammentazione del comparto, punto di forza iniziale, sia oggi diventata un ostacolo alla crescita ed al cambiamento richiesto dal mondo industriale. Le competenze richieste al personale, la capitalizzazione delle aziende, il livello di informatizzazione e di espansione geografica avranno
I nostri primi 60 anni / Our first 60 years un peso determinante per il successo dei prossimi anni. Inoltre diversificare i segmenti industriali, acquisire nuove tecnologie, fare sviluppo di nuovi prodotti e adeguare i modelli di business secondo la tipologia dei clienti saranno la declinazione vincente delle aziende future.
«
Diversifying industrial segments, acquiring new technologies, developing new products and adapting business models will be the success factors for the future»
Mesgo Giorgio Cabrini ???? Question Can you remember what led to the creation of your company? What were the reasons and motivations that convinced you to start your own business? Answer MESGO was born in 1996 as distributor of Contitech Ages (Santena, Turin) for Northern Italy, a Company belonging to Continental Group. The aim was to supply on-site the Sebino Rubber District. Mr. Caldara Francesco, Company CEO since the beginning, has immediately realized that the market was growing and there was a lot of buzz in it, with even more demanding service requests and barely feasible customizations, due to the direct dependency on
a multinational’s rigidity and lead times. For this reason it has been taken the decision to invest to make MESGO an independent compounder, able to directly contribute to the growth of local manufacturers, bridging the gap that was arising between demand and offer of products and services. Question How did our magazine help and support the industry, in your opinion? Answer The magazine made room to Companies, not only in terms of visibility through advertising campaigns, but also contributing with the request and publication of technical editorials, to the diffusion of knowledge and information about new technologies and products, fostering, as consequence, the training of personnel working in the Sector. Question What was the situation of the rubber industry at the time? Answer The fragmentation in many small business units, the research of a well-defined identity, able to cross over the boundaries of subcontractor, in order to more and more lead to become a key-player of commercial relationships with direct Customers: many artisan businesses and highly concentrated more on productivity, rather than on marketing and communication aspects. The aim was to have both a low cost of production and a low sale price, in order to conquer market shares.
DE GRANDI Micronizzazione polveri per l’industria della gomma e delle materie plastiche
SRL
MICRONIZZAZIONE = AUMENTO DELLA SUPERFICIE DI CONTATTO = CREAZIONE DI FORZA
dalla Micronizzazione alle Nanopolveri idrofobe amiche dell’ambiente
De Grandi srl 27029 Vigevano (PV) C.so Vittorio Emanuele II, 24 Tel. +39 0381 79159 - 78707 Fax +39 0381 73440 info@degrandisrl.it www.degrandisrl.it Stabilimento: 27020 Tromello (PV) - Via Buccellati, 2/4 Tel. +39 0382 868402 - Fax +39 0382 868584
MONDOGOMMA Question How has the rubber industry changed? How is it different from when started your business? Answer Nowadays most of sealings manufacturers and compounders reached significant dimensions, facing even more complicated technical and logistic challenges, experiencing plants in other European countries or even in other continents. The demand of high-quality products, sold at fair price, responding to more and more complex specifications, has contributed to increase the competence and preparation levels of personnel, to equip companies with IT systems able to manage their complexity. Today, the ease of circulation of many information through the internet and social medias has brought many companies to curate even more marketing and communication aspects, to ponder the commercial strategies and different business models. Question What are the key moments and challenges facing the rubber industry that you have personally witnessed during your career? Answer For sure the transition to European Monetary Union could have created the danger of a drop in terms of competitiveness, due to the currency effect, but almost the totality of the companies were already well-structured with technological investments to absorb its impact. Another important moment was the economic crisis of years 2008/2009, which has recorded important turnover drops in the whole Rubber sector, with the risk of closure of many medium-sized entities: however, this fact has not happened in the expected entity, thanks to the entrepreneurial willingness of this industry, which have injected private capitals and demonstrated financial solidity and determination, in addition to the concept validation of not being much dependent to a specific market segment. Question How do you imagine the future? What will the Italian rubber industry need to allow our magazine to talk about its successes for another 60 years? Answer Global challenges are many and demanding, impossible to be faced all alone. We think that the Sector fragmentation, initial strong point, nowadays has become an obstacle to growth and change requested by the industrial world. Personnel competences requested, capitalization of companies, digitalization level and geographical expansion will be crucial for the success during the next years. Furthermore, diversifying industrial segments, acquiring new technologies, developing new products and adapting business models according to Customer’s typology will be the success factors for companies in the future.
«
La globalizzazione e la crescita di mercati emergenti hanno generato un’importante riduzione dei prezzi dei manufatti»
RDC Nicola Murgo
Amministratore delegato Domanda Ricordate le circostanze che hanno portato alla nascita della vostra azienda? Quali sono state le motivazioni e le spinte che vi hanno indotto ad avviare il vostro business? Risposta Abbiamo iniziato la nostra attività nel 1975, perché fermamente convinti che i nostri clienti avrebbero prima o poi avvertita la necessità di una migliore manipolazione dei chimici, soprattutto di quelli in polvere, in fase di pesatura e di migliorarne la dispersione. Ciò avrebbe contribuito a rendere l’ambiente di lavoro più pulito e avrebbe portato a manufatti con migliori caratteristiche. Domanda In che cosa crede che la nostra rivista abbia svolto un buon servizio al settore? Risposta La vostra rivista ha offerto un significativo aiuto comunicando e offrendo informazioni puntuali sulle idee e tecnologie che il settore promuoveva, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Domanda Quale scenario caratterizzava il settore della gomma all’epoca? Risposta Negli anni 70 e 80 la crescita dell’industria della gomma ha conosciuto uno sviluppo impressionante sotto la spinta dell’entusiasmo che la richiesta sempre crescente di manufatti in gomma da parte del mercato suscitava in molti imprenditori. Domanda Come è cambiato il settore della gomma oggi? Quali aspetti in particolare lo differenziano, a vostro avviso, rispetto a quando avete iniziato l’attività? R isposta La globalizzazione e la crescita di mercati emergenti hanno generato una importante riduzione dei prezzi dei manufatti prodotti, causando una emorragia di aziende, che negli ultimi anni hanno delocalizzato le produzioni in paesi dove l’impatto della manodopera era più favorevole. Conseguenza di tutto ciò è stata l’insorgenza di un impoverimento tecnico e di idee, entrambi fattori chiave dello sviluppo che ci ha visti protagonisti negli anni 70. Domanda Quali sono i momenti chiave (positivi e negativi) che hanno caratterizzato, a vostro avviso, il settore gomma nel periodo di cui siete stati testimoni diretti? Risposta Come detto sopra, le idee, l’entusiasmo e il sacrificio di diversi imprenditori sono stati le basi della iniziale crescita, poi, come spesso succede, le crisi economiche e i
68
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
I nostri primi 60 anni / Our first 60 years conseguenti scarsi profitti hanno fatto scemare l’interesse e la voglia di continuare ad investire. Domanda Come si immagina il futuro? Che cosa servirà all’industria italiana della gomma per consentire alla nostra rivista di raccontare i suoi successi per altri 60 anni? Risposta La rivista, come le aziende, dovrà continuare ad avere la passione e la capacità di credere sempre nella sua missione e promuovere idee e tecnologie avanzate affinché il settore rimanga sempre aggiornato e pronto a cogliere quelle occasioni e opportunità che comunque sempre si vanno sviluppando.
firmly believe that our customers would sooner or later feel the need to handle chemicals - especially powders in a better way during weighing processes and improve their dispersion. This would help create a cleaner working environment, as well as end products with better features. Question How did our magazine help and support the industry, in your opinion? Answer Your magazine helped us significantly by providing precise information about new ideas and technologies in the industry, in Italy and worldwide.
«
Question What was the situation of the rubber industry at the time? A nswer In the 1970s and 1980s, the rubber industry experienced impressive development driven a growing demand for rubber products, which aroused interest among many entrepreneurs.
RDC Nicola Murgo
Question How has the rubber industry changed? How is it different from when started your business? Answer Globalisation and the growth of emerging markets have led to a significant reduction in the prices of goods, causing companies to relocate production to countries where the impact of labour was more favourable. The result of all this was a technical impoverishment and the growth of new ideas, two key factors that were critical to our success in the 1970s.
Globalisation and the growth of emerging markets have led to a significant reduction in the price of manufactured goods» CEO Question Can you remember what led to the creation of your company? What were the reasons and motivations that convinced you to start your own business? Answer We started our business in 1975 because we
SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI MACCHINE PER IL TRATTAMENTO DELLA GOMMA PumaCut 20
GHIGLIOTTINE PumaCut 300 PumaCut 600 TAGLIASTRISCE PumaCut 570 PumaCut 770 PumaCut 20
PumaCut 300
PumaCryo
PRESSE Compressione Iniezione TALCATRICI PumaTalc SBAVATRICI PumaCryo PumaJet
PumaJet
www.pumatech.it
Rubber Processing Machinery
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA
PumaTech srl - Via delle Margherite 10 - 27016 Sant'Alessio con Vialone PV luglio · agosto 2017 info@pumatech.it - Skype pumatechsrl - Phone +39 0382/944838 - Fax +39 0382/953632
Xxxxxxx 69
MONDOGOMMA Question What are the key moments and challenges facing the rubber industry that you have personally witnessed during your career? Answer As I said before, the ideas, the enthusiasm and sacrifices of several entrepreneurs were behind the initial growth of the industry. Then, as is often the case, the economic crises and the resulting low profits have undermined the desire to continue to invest.
pienamente soddisfatti della nostra scelta, possiamo dire, con altrettanto grande soddisfazione, che viviamo una realtà aziendale notevolmente cambiata: non più pochi operatori in un piccolo stabile, ma un organico di oltre venticinque addetti in una sede produttiva che si estende su una superficie di oltre 2.500 metri quadrati, e siamo ancora la migliore soluzione tecnica, al miglior costo e con la massima professionalità presente sul mercato.
Question How do you imagine the future? What will the Italian rubber industry need to allow our magazine to talk about its successes for another 60 years? Answer The magazine, as well as companies, will need to continue to have the same passion and ability to believe in its mission and promote ideas and advanced technologies in order to keep up to date and be ready to grasp the opportunities that continue to arise.
Domanda In che cosa crede che la nostra rivista abbia svolto un buon servizio al settore? Risposta Siamo grati del servizio reso dalla rivista, la quale ci permette di mostrare al mercato tutto il nostro percorso, arrivando a tutti i clienti del settore. Spesso vengono trattati argomenti tecnici, e spero non solo che questa consuetudine continui, ma anzi che aumentino gli spunti tecnici presi in considerazione, perché sono convinto che i clienti siano desiderosi di sapere e, soprattutto, vogliano essere a conoscenza delle novità in questo campo. La pubblicità in quanto tale è sempre ottima cosa. Una fotografia, un logo o una frase d’effetto pubblicati su una rivista danno sempre visibilità, ma senza dei contenuti tecnici possiamo anche s c r i ve re d i e s s e re i l “principale produttore di presse della gomma italiano” oppure che “siamo i migliori della zona” o cose simili, ma se ricorriamo solamente alle frasi ad effetto o ai colori sgargianti del macchinario non andiamo da nessuna parte. La forma va preservata, ma, come ho detto precedentemente, bisogna continuare ad evidenziare tecnologie innovative dalle molteplici applicazioni, in grado di produrre meglio, di più, con meno personale, con presse concepite per chi le utilizza, presse che seguono le persone e non viceversa. Ringraziamo la rivista per il supporto fornito alla nostra azienda e per il servizio fornito al settore e la stimoliamo a continuare sempre di più ad analizzare ed evidenziare le novità, argomenti che in casa RPM non mancano mai.
«
L’esigenza di presse nuove oggi è decisamente aumentata, ma è anche sempre viva la necessità di aggiornare il parco macchine vecchio»
RPM Marco Inverardi Amministratore delegato Domanda Ricordate le circostanze che hanno portato alla nascita della vostra azienda? Quali sono state le motivazioni e le spinte che vi hanno indotto ad avviare il vostro business? Risposta Nel lavoro capita spesso che le novità positive o i grossi cambiamenti positivi nascano da problemi degli altri o da un periodo di crisi generale. Ricordo che la nascita di RPM è stata indotta da due fatti fondamentali: la crisi economica e la conseguente crisi lavorativa di chi in quel momento era leader nella produzione di presse per lo stampaggio gomma, per cui mancava la disponibilità sia mentale che fisica di persone ad alti livelli sia commerciali che tecnici ad intraprendere un percorso che fino a poco tempo prima sembrava “riduttivo” o non conveniente. Infatti, quando è nata RPM, nel 2003, la nostra azienda era formata da poche persone, in un piccolo stabile, con nessun ordine effettivo, ma consapevoli della possibilità e, soprattutto, della capacità di gestire sia dal punto di vista commerciale che dal punto di vista tecnico un parco clienti di dimensioni enormi, molto grati di essere seguiti direttamente e in maniera precisa e competente da persone che fino a poco tempo prima avevano gestito un business molto più impegnativo e complicato. Per le condizioni nelle quali è nata RPM, il successo è arrivato praticamente subito, perché eravamo la migliore soluzione tecnica, al miglior costo e con la più grande professionalità presente sul mercato. Un mercato che, a sua volta, aveva un gran bisogno di una realtà tecnica e commerciale di quel tipo. Oggi, a distanza di quasi quindici anni, oltre ad essere
70
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Domanda Quale scenario caratterizzava il settore della gomma all’epoca? R isposta All’epoca, nel 2003, il settore gomma era sostanzialmente in buona salute. Solo leggermente in crisi, ma come numeri, e, soprattutto, praticamente saturo di macchine per la produzione di articoli in gomma. Era quel classico momento nel quale l’importante era mantenere il proprio lavoro, non perdere ordini e, soprattutto, mantenere il parco macchine vivo e in condizioni ottimali per sopperire agli ordinativi. Noi abbiamo trovato terreno fertile per il nostro business: conoscevamo alla perfezione il parco macchine dei trasformatori, eravamo in grado di rispondere alle loro
I nostri primi 60 anni / Our first 60 years esigenze in modo celere e professionale, e fortunatamente non dovevamo preoccuparci, almeno inizialmente, di costruire presse nuove, anche se eravamo in grado di farlo, perché questo avrebbe per forza di cose rallentato il supporto al mercato con il parco macchine vecchio, che invece era la priorità degli utilizzatori. Oggi la situazione è cambiata totalmente: la produzione di presse nuove è il nostro business primario. Negli ultimi dieci anni abbiamo fornito moltissime macchine nuove, anche se, comunque, mantenere vivo il parco macchine vecchio rimane ancora una parte importante del nostro business, e una delle principali richieste della clientela.
tradizionali, e c’è chi avverte la necessità di aggiornare il suo parco macchine, rinnovando le presse che utilizza normalmente. Tutti hanno bisogno di disporre di tecnologia aggiuntiva al sistema di lavorazione che hanno sempre utilizzato, naturalmente con un occhio di riguardo al prezzo dell’investimento. Con la nostra linea di presse Ecotronic, tecnologia che può essere applicata anche su presse esistenti e già in utilizzo presso il cliente, possiamo coprire e copriamo tutte le tipologie richieste, con il massimo della soddisfazione di tutti i tipi di clienti.
Domanda Come è cambiato il settore della gomma oggi? Quali aspetti in particolare lo differenziano, a vostro avviso, rispetto a quando avete iniziato l’attività? Risposta Come ho detto prima, oggi l’esigenza di macchinari nuovi è decisamente aumentata. Lo sorso anno abbiamo consegnato ben 46 macchine, tra nuove e revisionate, ma quelle revisionate erano retrofittate in modo davvero totale, e quindi erano praticamente macchine nuove, con la struttura meccanica esistente. Ci sono diversi tipi di clienti: c’è chi incrementa il business e quindi necessita di nuove macchine per integrare quelle che ha già; c’è chi cambia business e ha bisogno quindi di presse nuove, più tecnologiche delle proprie, in grado di produrre pezzi che non possono essere prodotti con quelle
Domanda Quali sono i momenti chiave (positivi e negativi) che hanno caratterizzato, a vostro avviso, il settore gomma nel periodo di cui siete stati testimoni diretti? Risposta Noi abbiamo vissuto tre momenti chiave. Il primo nel 2003: l’anno che ha segnato la nascita e registrato l’immediato successo di RPM. C’era stata la crisi dei più grossi produttori di presse, con un calo delle richieste di presse nuove, ma con la necessità per gli stampatori di mantenere la produzione agli stessi livelli di prima della crisi. Il secondo nel 2009: l’anno della crisi di tutti i settori produttivi, anche della gomma, con la conseguente drastica diminuzione degli ordini sia del nuovo che del revisionato, dal momento che i clienti non si trovavano più nella necessità di stampare a pieno regime. Ed è stato un momento chiave
FORNI DI POST-CURING ELASTOMERI
In conformità alla richieste “INDUSTRIA 4.0” Per soddisfare i requisiti del IPERAMMORTAMENTO e la deduzione del 250% è necessario soddisfare i seguenti requisiti: Controllo a mezzo PLC Interconnessione a sistemi informatici e gestione remota Interfaccia uomo macchina semplice e intuitiva Aggiornato e migliorato ai più recenti studi di sicurezza Sistemi di tele-manutenzione Monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro Sistemi di controllo e monitoraggio della Potenza Watt consumata Sistemi di sollevamento/traslazione di parti pesanti e/o esposti ad alte temperature in modo da agevolare l’operatore La gamma dei nostri forni STATICI e ROTANTI SODDISFA QUESTI REQUISITI
www.forlabitalia.it
MONDOGOMMA
per noi anche perché, grazie alla nostra solidità economica e alla nostra lungimiranza proiettata su quello che poi sarebbe successo nel 2010/2011, abbiamo ridotto le spese immediatamente e investito solo nel nostro nuovo progetto Ecotronic. Un progetto che siamo riusciti a portare a termine proprio nel 2009 e che ci permette di essere presenti sul mercato ancora oggi, da allora, con una pressa che, valutata dal punto di vista del risparmio energetico, dell’affidabilità, della precisione e del prezzo, è da considerarsi la migliore per lo stampaggio della gomma. Il terzo nel periodo 2014-2016. La crisi del 2009 sembra avere scosso il mercato, provocando una diversa distribuzione del lavoro. Abbiamo notato una crescita esponenziale delle richieste da parte di una certa clientela che rivelava un’affermazione totale di importanti requisiti nelle macchine, quali la precisione, un più elevato livello di automazione del processo produttivo e la capacità di garantire prestazioni affidabili, ripetitive e continuative. E il momento chiave per noi è stato l’arrivo di ordini di lotti di macchine importanti, anche venti in un ordine solo, da parte di chi, avendo colto che il mercato si orientava verso la tecnologia innovativa, aveva deciso di ampliare il suo parco macchine affidandosi alla nostra tecnologia Ecotronic. Ma anche chi non è cresciuto in termini di numeri di macchine, ma ha dovuto migliorare il suo processo produttivo, ha sposato la nostra tecnologia.
Domanda Come si immagina il futuro? Che cosa servirà all’industria italiana della gomma per consentire alla nostra rivista di raccontare i suoi successi per altri 60 anni? Risposta Il futuro? Innanzi tutto è già arrivato. Le aziende della gomma sono tutte strutturate in modo automatico, già proiettate nel futuro: hanno sedi produttive, uffici e gran parte dei macchinari del ciclo produttivo già superavanzati, con sistema di visione, software gestionali e connessioni on-line di ultima generazione. Quello che devono fare - e che noi abbiamo già fatto - è preoccuparsi delle presse. Ossia, provvedere a che queste siano integrate e tecnologicamente avanzate perché facciano effettivamente parte della loro azienda. Ma non nel senso che siano fisicamente presenti nel capannone, bensì che siano presenti nella realtà virtuale della azienda, che per il 90% del ciclo produttivo si gestisce da sola. Entro il 2018 devono pensare a questo. Il che significa, ovviamente, che non possono lasciare le presse nelle condizioni attuali. Come ho anticipato, noi siamo già pronti. Infatti, dopo le proficue esperienze fatte e dopo i notevoli impegni profusi, siamo pronti a presentare sul mercato l’evoluzione della Ecotronic, che renderà la produzione molto simile alla gestione di un software del computer. Questo significa passare dall’ordine di stampaggio di un pezzo, al prodotto finito con un “clic”, e non avere bisogno di alcun tecnico di manutenzione o di avviamento della pressa.
le grandi idee di GAMMA STAMPI
VA O U N
E
ON I S R VE
Fustellatrice doppia a stazioni indipendenti FDS 12t-i
FDS 8t-i
Gamma Stampi dal 1987 opera nel settore delle costruzioni meccaniche. Avvalendosi di personale qualificato e dotata di un ampio parco macchine, affinando negli anni le proprie capacità, progetta e costruisce macchine per applicazioni speciali in diversi settori. Dal 2006 costruisce e commercializza direttamente presse speciali con relativi stampi dedicate al settore della gomma. Gamma Stampi di Archetti & C. snc works since 1987 in the mechanical constructions field. During the years it has improved its abilities. Thanks to a qualified staff and a large machine fleetit plans and builds machines for special applications in different fields. Since 2006 it builds and directly sells some special presses with respective moulds in the rubber field. GAMMA STAMPI di Archetti & C. s.n.c. - Via Largo del Lavoro, 15/17 - 25040 CLUSANE D’ISEO BS - ITALY Tel. 030/9898049 info@gammastampi.com www.gammastampi.com skype: gamma-one
I nostri primi 60 anni / Our first 60 years A ottobre di quest’anno consegneremo il primo prototipo ad un cliente che ci aiuterà a perfezionarlo per presentarlo poi ufficialmente al Plast 2018.
«
The need for new presses has greatly increased today, but we also need to upgrade our old equipment»
RPM Marco Inverardi CEO Q uestion Can you remember what led to the creation of your company? What were the reasons and motivations that convinced you to start your own business? Answer In work, it often happens that positive or big positive changes come after other people’s problems or a general crisis. I remember that RPM was founded following two main events: the economic crisis and the resulting job crisis for leading manufacturers of rubber moulding presses, so there were not so many sales or technical experts who were mentally and physically willing to venture into a business that seemed “reductive” or unproductive at the time. When RPM was established, in 2003, our company was made up of few people, in a small facility, with no particular order, but we were aware of our opportunity and, above all, our ability to manage, from both a technical and a commercial point of view, a huge number of customers who were very grateful to be supported directly and accurately by people who used to run a much more demanding and complicated business. For the conditions under which RPM was created, success arrived quite immediately, because we offered the best technical solution, at the best price and the greatest professional expertise in the market. It’s a market that, in turn, needs that kind of technical and commercial organisation. Today, after almost fifteen years, we are not only fully satisfied of our choice, but we can proudly say that our company has changed considerably; not just a few employees in a small building, but an organisation of more than twentyfive people in a facility covering more than 2,500 square metres, and we still offer the best technical solution at the best price and the highest level of expertise in the market. Q uestion How did our magazine help and support the industry, in your opinion? Answer We are grateful for the service provided by the magazine, which allows us to showcase our products and our expertise to the market, reaching all customers in the industry. The magazine often covers technical topics, and I hope that this habit not only continues, but that the number of technical insights increases, because I am convinced that customers want to know more, and above all, they want to keep up to date with what’s new in the industry. Advertising is always a good thing. Publishing a good picture,
a logo or a catchy slogan can always give good visibility, but without technical content we might as well say that we are a “leading manufacturer of rubber presses in Italy” or that “we are the best in the area” or things like that, but if all that we have is nice words and brightly coloured machinery, we won’t go anywhere. The form needs to be preserved, but as I said before, we need to continue to bring out innovative technologies with multiple applications to produce better, more and using less staff, with presses designed for users, presses that follow people and not the opposite. We thank the magazine for supporting our company and the industry as a whole, and encourage you continue to analyse and emphasise innovation and new technologies. Q uestion What was the situation of the rubber industry at the time? Answer Back then, in 2003, the rubber industry was basically healthy. It was only slightly declining, but just in numbers, and, most of all, it was basically saturated with machinery for making rubber items. It was one of those moments when all that matters is to keep your job, not lose business, and, most of all, maintain the old equipment in good conditions to keep up with orders. That’s where we found fertile ground for our business: we perfectly knew the kind of equipment used by processing companies; we were able to meet their needs quickly and professionally, and, at least in the beginning, we didn’t need to build new presses, even though we were able to fortunately so, because this would have slowed down the support we could provide with old equipment, which was a priority for our customers. Today, the situation has changed completely: the production of new presses is our core business. In the last ten years, we have supplied many new machines, although maintaining the old equipment is still an important part of our business, and one of the main requests we receive from customers. Question How has the rubber industry changed? How is it different from when started your business? Answer As I said before, the need for new machinery has increased considerably. Last year we delivered as many as 46 new machines, including new and repaired ones, but the ones we repaired were fully retrofitted so they were basically new equipment using the existing mechanical body. There are several types of customers: there are some who increase their business and need new equipment to integrate what they already have; there are some who change their business, so they need new, more technological presses to manufacture pieces that couldn’t be made with traditional ones; and some are those who need to upgrade their existing equipment, adding new features to the presses they normally use. Everyone needs to add technology to the production systems they have always used - of course with an eye to the cost of the investment. With our Ecotronic range - a technology that can also be applied to existing presses - we can cover and we do cover all types of equipment, with high levels of customer satisfaction.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
73
MONDOGOMMA Question What are the key moments and challenges facing the rubber industry that you have personally witnessed during your career? Answer We experienced three key moments. The first was in 2003: the year when RPM was established, and immediately successful. There had been a crisis for the biggest press manufacturers, with a drop in requests for new presses, but also the need for moulders to keep production at the same levels as before the crisis. The second one was in 2009 - the year of the crisis for all manufacturing sectors, including the rubber industry, with a drastic decline in requests for both new and reconditioned machines, as customers no longer needed to mould fullscale. It was a key moment for us because, with our economic strength and our vision of what would actually happen in 2010/2011, we cut our costs immediately and we only invested in our new Ecotronic project. The project was completed in 2009, and our creation was and still is the best rubber moulding press in the market in terms of energy savings, reliability, accuracy and price. The third one was in 2014-2016. The 2009 crisis seems to have shaken the market, causing a different distribution of work. We noticed an exponential growth in demand from a number of customers, with some new, important requirements such as greater accuracy, higher levels of automation in production processes, and the ability to provide a reliable, constant, repetitive performance. The key moment for us was the arrival of big sales orders - up to twenty machines in a single order - from customers who realised that the market was oriented towards innovative technologies and decided to enhance their machinery using our Ecotronic technology. However, even those who didn’t grow in terms of machine numbers, but needed to improve their production process, chose our technology. Question How do you imagine the future? What will the Italian rubber industry need to allow our magazine to talk about its successes for another 60 years? Answer The future? The future is already here. Companies in the rubber industry are all largely automated and projected into the future: they have production sites, offices and most of their machinery is already highly advanced, equipped with vision systems, management software and the latest online connection systems. What they have to do - which we have already done is to focus on presses. That is, to make sure that these are integrated and technologically advanced for them to become an actual part of the company. This doesn’t mean that they have to be physically inside their warehouse, but that they are in the company’s virtual reality, as 90% of the production cycle is self-managed. They need to have this done by 2018. And, of course, this means that presses can’t be left in their current conditions. As I said before, we are already ready. After our considerable experience and commitment, we are ready to launch the evolution of our Ecotronic press, which will make production much like the management
74
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
of computer software. This means going from a request to mould a part to the finished product with a click, with no need for any engineers for press set-up or maintenance. In October this year we will deliver the first prototype to a customer, which will help us improve it to officially present it at Plast 2018.
«
La sfida più grande del futuro sarà quella di capire col giusto anticipo le nuove aspettative del mercato»
TOVO GOMMA Eraclio Tovo Presidente D omanda Ricordate le circostanze che hanno portato alla nascita della vostra azienda? Quali sono state le motivazioni e le spinte che vi hanno indotto ad avviare il vostro business? R isposta Era l’anno 1953. Quattro amici al bar, tutti lavoratori dipendenti, conoscono un signore dedito al commercio che propone di produrre valvole in plastica per bottiglie di cognac. Racimolati i pochi risparmi disponibili, acquistano una pressa per lo stampaggio, e ha inizio l’avventura. Cominciano con lo stampare di seguito yo-yo, poi tappi per batteria auto e infine, grazie alla conoscenza di un tecnico, iniziano la produzione delle valvole. Successivamente, su richiesta, approntano lo stampaggio di articoli tecnici in gomma. Nel ’70, per motivi vari, mio padre esce dalla società e inizia da solo lo stampaggio di articoli in gomma, facendo debiti e investendo nel settore della gomma con una produzione propria di mescole e lastre. Così nasce, nel 1973, la Tovo Gomma. Domanda In che cosa crede che la nostra rivista abbia svolto un buon servizio al settore? Risposta La Vostra rivista nel settore ha dato modo anche alle piccole e medie aziende di farsi conoscere e apprezzare in tutte le svariate applicazioni che il settore ricopre. Domanda Quale scenario caratterizzava il settore della gomma all’epoca? Risposta All’epoca il settore era in fase di sviluppo. La conoscenza tecnica del materiale da parte degli utilizzatori era scarsa e le richieste molte sommarie. Domanda Come è cambiato il settore della gomma oggi? Quali aspetti in particolare lo differenziano, a vostro avviso,
I nostri primi 60 anni / Our first 60 years rispetto a quando avete iniziato l’attività? R isposta Il cambiamento è stato a dir poco epocale. Siamo passati da richieste di sviluppo semplici a richieste complesse. Nuove competenze tecniche, nuovi materiali, nuovi e più specifici utilizzi hanno determinato un cambiamento enorme sia per il produttore di mescole che per l’utilizzatore finale. Domanda Quali sono i momenti chiave (positivi e negativi) che hanno caratterizzato, a vostro avviso, il settore gomma nel periodo di cui siete stati testimoni diretti? Risposta Siamo senz’altro testimoni della crisi del 2008 che ha avuto risvolti negativi per molte aziende che non sono state in grado di superarla. Nello stesso tempo, però, ha rafforzato chi ha avuto il coraggio di investire, pur con qualche rischio, migliorando i processi produttivi e la qualità dei prodotti. Domanda Come si immagina il futuro? Che cosa servirà all’industria italiana della gomma per consentire alla nostra rivista di raccontare i suoi successi per altri 60 anni? R isposta Con il sopravvento dell’informatica nella produzione (Industria 4.0) si potranno ridurre al minimo gli errori, si avrà maggiore efficienza produttiva, migliore qualità, più sicurezza per i lavoratori e la sfida più grande sarà quella di capire col giusto anticipo le nuove aspettative del mercato. L’industria italiana della gomma dovrà seguire i tempi dell’innovazione tenendosi aggiornata costantemente, investendo in tecnologia e puntando sulla formazione e il coinvolgimento del personale negli obiettivi dell’impresa.
«
The biggest challenge of the future is to anticipate the new expectations of the market»
TOVO GOMMA Eraclio Tovo President Q uestion Can you remember what led to the creation of your company? What were the reasons and motivations that convinced you to start your own business? A nswer It was 1953. Four friends, all of whom were employees in other companies, met a trade-conscious gentleman who suggested that they could make plastic valves for cognac bottles. After scraping together their little savings, they bought a moulding press, and the adventure began. They started by printing yo-yos, then car battery plugs, and finally, they used the expertise of an engineer to launch the production of valves. Subsequently, upon request, they were also able to mould technical items made of rubber. In 1970s, for a number of reasons, my father left the company and started to mould rubber items by himself, making debts and investing in the rubber industry with his own production of compounds and sheets. This is how Tovo Gomma was created, back in 1973.
Q uestion How did our magazine help and support the industry, in your opinion? Answer Your magazine made it possible for small and medium-sized companies to make themselves known and recognised in all the areas covered by the industry. Q uestion What was the situation of the rubber industry at the time? Answer Back then, the industry was growing. Users didn’t know much about how to use the material and there were very few requests. Question How has the rubber industry changed? How is it different from when started your business? Answer The industry has changed enormously. We went from simple to complex development requests. New technical expertise, new materials, new and more specific uses have led to a huge change for both producers of compounds and end users. Question What are the key moments and challenges facing the rubber industry that you have personally witnessed during your career? Answer We definitely experienced the 2008 crisis, which had negative implications for many companies that have not been able to overcome it. At the same time, however, it strengthened those who had the courage to invest, while taking some risks, to improve production processes and product quality. Question How do you imagine the future? What will the Italian rubber industry need to allow our magazine to talk about its successes for another 60 years? Answer With the advent of information technology in production processes (Industry 4.0) will make it possible to minimise errors, have greater efficiency, better quality, more safety for workers and the biggest challenge will be to anticipate new market expectations. The Italian rubber industry will have to keep up with the pace of innovation by keeping up-to-date, investing in technology, and focusing on training and employee engagement.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
75
MONDOGOMMA
Gomma: un’industria che si fa onore
di Riccardo Oldani
L’
Assemblea 2017 della Federazione Gomma Plastica, tenutasi a Milano il 23 giugno, non è stata soltanto l’occasione per tracciare l’abituale punto sulla situazione del settore. È coincisa anche con l’annuncio del nuovo presidente della federazione, Giorgio Quagliuolo, e del nuovo presidente di Assogomma, che associa le aziende italiane impegnate nel settore della trasformazione della gomma, che è Matteo Battaini, di Pirelli. Quagliolo proviene da Sicon, azienda di cui è presidente che produce preforme in PET per il settore bibite e acque minerali, e vanta una lunga e consolidata esperienza di vita associativa: è infatti anche presidente di Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, mentre in passato ha presieduto anche Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, riciclaggio e recupero degli imballaggi in plastica. È invece al suo primo incarico ai vertici di un’associazione confindustriale Matteo Battaini, neopresidente di Assogomma, Head of Marketing e Supply Chain di Pirelli, manager di grande
L’Assemblea di Assogomma. Assogomma’s conference. 76
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
A fine giugno l’assemblea annuale della Federazione Gomma Plastica ha decretato la nomina del nuovo presidente federale, Giorgio Quagliuolo, e del presidente di Assogomma, Matteo Battaini. L’occasione ha anche consentito di tracciare un profilo del settore e di dibattere di temi attuali, come Industria 4.0, sostenibilità ambientale e riduzione dei consumi energetici. Su questo argomento Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha presentato uno studio e un nuovo strumento per aiutare le imprese della gomma a controllare meglio i propri consumi
Scenario italiano / Italian scenario
Rubber: an industry that distinguishes itself
T
he 2017 meeting of Federazione Gomma Plastica, held in Milan on 23rd June was not only the usual occasion to summarise the situation of the sector. It also coincided with the announcement that Giorgio Quagliolo was appointed new president of the federation Giorgio Quagliolo, Matteo Battaini, Pirelli, was elected new president of Assogomma that associates the Italian companies operating in the rubber transformation sector. Quagliolo is also President of Sicon that manufactures PET preforms for mineral water and soft drinks, boasting a long and consolidated experience of community life: in fact, he is President of Conai, the Consorzio nazionale imballaggi (National Packaging Consortium), while in the past he presided also Corepla, the National Consortium For The Collection, Recycling And Recovery Of Plastic Packaging Waste. Matteo Battaini, newly appointed president of Assogomma, Head of Marketing and Supply Chain at Pirelli, is, instead, holding his first office in the board of an association pertaining to Confindustria. The first part of the meeting, reserved to associates only, proved to be an occasion to summarise the situation of the sector. Researches were presented, summarised in the charts published in these pages. In the public part of the meeting, the
by Riccardo Oldani
At the end of June, the annual meeting of the Federazione Gomma Plastica appointed the new federal president, Giorgio Quagliolo as well as the president of Assogomma, Matteo Battaini. Such an occasion also allowed to trace a profile of the sector and to discuss about current themes as Industry 4.0, environmental sustainability and the reduction of energy consumptions. On this matter Enea, the national agency for new technology, energy and sustainable economical development, presented a research along with a new instrument to help companies in the rubber sector to control their consumptions better.
newly appointed Quagliolo, succeeding Filippo Bettini, underlined in his speech of welcome how his predecessor “left an important heritage towards renovation that I am going to follow. The strength of Confindustria lies in its territorial arrangement that our federation embodies in the best way, so much that it is widely acknowledged a critical reference role on a national level representing the interest of the sector.”
Towards Industry 4.0 Despite the strength of the Italian rubber plastic sector, the newly elected president said, «the crisis left its mark and the Federation must strengthen its ability to create network and communicate. Starting from the web portal that must be
developed with webinars and other services meant to favour the communication and the exchange of opinions. However, creating new replicable services for companies, oriented towards current themes, will be also important». Commenting the data relative to the sector, Quagliolo underlined that «we represent companies characterised by different sizes and by a different propensity towards internationalization, though they all tend towards innovation and the research for new materials. With the export of rubber and plastic manufacturers, we came back to the pre-crisis levels and this means that the sector performs well, despite the curb of the country as a system. Each day we read about investors leaving Italy and L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
77
MONDOGOMMA
Nero di carbonio (carbon black)
Articoli tecnici (technical items)
Silice amorfa (precipitated silica)
Pneumatici (tyres)
Grafico 1 Indice dei prezzi del nero di carbonio e della silice precipitata, anno 2016 (base dicembre 2015 = 100) – fonte Assogomma Price index for carbon black and precipitated silica, year 2016 (ref. December 2015 = 100) source Assogomma.
Grafico 2 Produzione gomma in migliaia di tonnellate (articoli tecnici e pneumatici) – fonte Federazione Gomma Plastica – Assogomma. Rubber production in Italy in thousands of metric tonnes (technical items and tyres) – source Federazione Gomma Plastica – Assogomma.
Verso l’industria 4.0
esperienza nazionale e internazionale. La prima parte dell’assemblea, riservata ai soli associati, ha consentito di fare il punto sul settore. Sono stati presentati studi di cui diamo un riflesso nei grafici pubblicati in queste pagine. Nella parte pubblica dell’assemblea, il neo presidente Quagliolo, che raccoglie il testimone da Filippo Bettini, ha sottolineato nei suoi indirizzi di saluto come il suo 78
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
precedessore «abbia lasciato un’eredità importante nella direzione del rinnovamento, che intendo proseguire. La forza di Confindustria sta nella sua articolazione territoriale che la nostra federazione incarna nel migliore dei modi, tanto che da più parti le viene riconosciuto un importante ruolo di riferimento a livello nazionale e di rappresentanza degli interessi del settore».
Nonostante la forza del settore italiano della gomma-plastica, ha detto il neopresidente, «la crisi ha lasciato comunque la sua impronta ed è necessario che la Federazione potenzi la sua capacità di fare rete e comunicare. A partire dal portale web, che dovrà essere potenziato con webinar e altri servizi in grado di facilitare comunicazione e scambio di opinioni. Ma sarà importante anche creare nuovi servizi per le imprese, replicabili, orientati ai temi attuali». Commentando i dati di settore Quagliolo ha sottolineato che «rappresentiamo aziende con dimensioni diverse e caratterizzate da una diversa propensione all’internazionalizzazione, ma tutte proiettate verso l’innovazione e la ricerca di
Scenario italiano / Italian scenario
this is due more to the bad reputation that follows us, and that we created in that past, than to a situation based on real facts. Actually, Italy can also surprise. The Industry Plan 4.0, approved by the government to stimulate the transition of Italian Industry to digital manufacturing technologies, aroused the attention of our companies. The incentive of this disposition also applies to intangible assets, such as software, connected to the purchase of tangible assets, including also training and research. On a federation level, we will dedicate all our attention to such themes». The fear is spreading that Industry 4.0 could create unemployment. To this end, Quagliolo recalled how «this theme requires that also workers and unions are open to confront» In Italy the due attention to the theme of productivity is still lacking. Over the last few years, the low level of inflation has actually created favourable conditions that slowed down the confrontation on this theme. Over the last few years, the contributory increases acknowledged in Italy by the manufacturing sector have been completely disjointed by the theme of productivity and this is a luxury we cannot afford».
Lower impact on the environment Environment will be another priority of the office of Quagliolo as President of Federazione Gomma Plastica. «In 2016 – the president remarked – we reached 1,000,000 t of recycle plastic items, while the rubber sector prevented 300,000 t of end of life tyres (ELT) from being sent to dumps. Also these materials deriving from recycling procedures are subject to market dynamics and are not an adventure, but a true economic resource that must be made pay.» This theme is strictly linked to the energy one «whose cost – Quagliolo remarked – is another important item in the balance, especially when it has an impact on the cost of products for export. We should also point out that the average expendi-
ture for energy in Italy accounts for 1% , on average ,of the manufacturing production, while in the rubber plastic it is around 0.3 and 0.6%. Therefore, our sector proves to be ahead in such direction and to be obtaining excellent performance that can still be improved. To this end, the Federation entrusted Enea with a research to evaluate further saving strategies».
Improving the efficiency of rubber and plastic In fact, a great part of the meeting held on 23rd June was dedicated to the introduction of this research, evidencing the energy performance indexes (EPI) for many production processes, which highlight a gradual improvement in the performance. Marcello Salvio, by Enea, one of the responsible of the research, introduced its basic elements. «Recently Enea, he said, has collected 16,000 energy per formance certificates from the Italian Industry, requested by the new regulation, urging the different federations to collaborate in their analysis that was carried out with the University of Tor Vergata in Rome, and then in specific industry studies to reach useful conclusions. The Federazione Gomma Plastica was the first to adhere». The reference regulation is the so called 102 decree that, Salvio said «states that all big energy companies, starting from 2015 and then every 4 years, will have to carry out energy diagnoses on their production sites (unless they have an Iso 500001 certificate). Italy alone produced 50% of energy audits performed in Europe, fruit of the attention of Italian companies and of a distinct culture for energy efficiency typical of Italy, unlike other European countries; this may be due to our tradition of net importers of energy. However, the energy diagnosis is not only a document, but also an instrument to properly manage companies and arrange actions meant to achieve savings». The contribution of companies in the
sector and the analysis by Enea allowed to outline a picture of energy consumptions for the rubber and plastic sectors based on data from over 7,000 companies, including over 4,000 big enterprises. «94% of big companies - Salvio said - is multisite, while only 6% has a single production site. Therefore, it was unconceivable to ask each company for an energy analysis of each production site. This is why we developed an algorithm that allowed to arrange a single diagnosis for multiple sites. It was a great success”.
Energy performance indexes «In brief - Salvio continued – the rubber and plastic sector contributed with around 9% of companies when compared to the total number of enterprises fulfilling the regulation requirement: the highest compliance in Italy. Also for the number of production sites, rubber and plastic ranks in the top positions, the second in Italy considering all the production sectors. Due to such adhesion, the idea developed to start, with this industry, the detailed analysis of energy consumptions and the assessment of the energy performance indexes, aiming at creating a useful instrument for companies. Then, two instruments were designed, two excel forms where we divided companies into ranges and, for each single working, we set the energy performance. These files are available for free and every company can use them as a guide to carry out its own energy audit and understand where to act in order to leverage its consumptions». Luigi Casorello, an engineer, personally took care of data analysis and illustrates how the research was structured. «The EPI, the energy performance index, he said, derives from the measure of energy consumption and its use. Based on the level where consumption is considered, each single company function and activity can then be analysed. Every company, knowing its reference EPI, can L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
79
Scenario italiano / Italian scenario
MONDOGOMMA
Import
Nastri autoadesivi Suole, tacchi e lastre Nastri trasportatori e cinghie di trasmissione
nuovi materiali. Con l’esportazione dei manufatti in gomma e plastica siamo tornati ai livelli precedenti alla crisi e questo vuol dire che il settore performa bene, nonostante il freno del siste80
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Grafico 3 Importazioni ed esportazioni di articoli in gomma in migliaia di tonnellate. Elaborazione: Federazione Gomma Plastica – Assogomma su dati Istat. Import and export of rubber articles in thousands of metric tonnes. Elaboration Federazione Gomma Plastica - Assogomma upon Istat data.
Export
Gomma spugnosa Tubi Altri articoli tecnici
ma paese. Ogni giorno leggiamo notizie di investitori che lasciano l’Italia e se questo avviene è più per la fama cattiva che ci portiamo dietro e che ci siamo creati in passato che per una situa-
Grafico 4 Segmentazione della produzione di articoli tecnici in gomma nel 2016. Fonte: Federazione Gomma Plastica – Assogomma. Product segmentation in the rubber technical articles sector. Source: Elaboration Federazione Gomma Plastica – Assogomma.
zione fondata su fatti concreti. In realtà l’Italia sa anche sorprendere. Il Piano Industria 4.0, varato dal governo per incentivare la transizione dell’industria italiana a tecnologie di fabbrica digitale, ha suscitato grande attenzione nelle nostre imprese. L’incentivazione di questo provvedimento si applica anche a beni immateriali, come software, connessi all’acquisto di beni materiali e si proietta anche sulla formazione e la ricerca. Sono tutti temi su cui dedicheremo tutte le nostre attenzioni a livello di attività di federazione».
Scenario italiano / Italian scenario
then carry out diagnoses and set internal benchmarks deciding where they should take action. Also the UNI 16247 standard, setting the method for writing energy diagnoses, explicitly states that a relationship between real energy performance and reference indexes must be established. The great work we carried out for the rubber and plastic sector was then to create such indexes, following a long analysis, which led to identify, as for rubber, 5 critical phases, that is mixing, injection stamping, calendering, drawing and post curing. The energy performance indexes we set indicate the consumption expressed in TEP, equivalent tons/oil for every ton of product».
New consumption models Also Patrizia Greco, President of Enel, which is not only the main Italian company in the production of energy but also one of the world corporations in this sector, commented on the research presented By Enea and carried out in partnership with the Federazione Gomma Plastica. Greco underlined that «the world population continues to grow and in 2040 there will be over 9 billion inhabitants when compared to 7 billions today, for an increase in the consumption of food equal to more than 100%. The energy requirements will increase by 40% in 2040, while still today over a billion people is not connected to the net. Therefore, there are both a lack of resources and an unbalance in their distribution. Moreover, global warming could lead to an increase in consumptions as well as to new migratory drives. The attempt to follow is, then, to introduce a circular and no longer linear consumption model. Analysts consider circular economy as the future, an opportunity worth billion and billion dollars that could also create high employment opportunities. Italy has great potentials to catch them, though the only possible way is to combine innovation and efficiency and this is true also for the companies in the rubber and plastic sector».
Greco continued its analysis evidencing how Enel is highly relying on renewable sources, with 36 GW a year of electric power already deriving from renewables when compared to over 80 GW a year produced by the Group. «It is not just a question of production, though, the president added. We must also invest on networks, at least until suitable storage systems will be available to manage the discontinuous production of renewable sources. Therefore, we are working on the development of a new digital meter, presented at the end of June, needed to make the network more and more intelligent and digital. It has new functions: it must not only distribute the energy, but also collect it from an increasingly high number of sites». Also consumptions are changing, being more and more characterised by a massive use of electric power. Those working in the rubber sector can see it by the increasingly frequent introduction of “all electric” machine, but the theme is shared by many other sectors, including the mobility one. «Electricity will have to be exploited increasingly better - Greco said - based on a greener approach. This means, for example that, if an electric car does not consume all its charge in a day, it can give it back to the network when it is not use to make it immediately available for uses at peak times to be charged back when tariffs are more advantageous. Most investments in the world of utilities are currently following this direction characterised by efficiency, though facing a poor awareness of the user, also the industrial one, who takes for granted the existence of electric power and considers it expensive. Actually, the world of energy production is characterised by extremely high costs and technologies that must follow a trend aimed at reducing the impact on the planet of our standard of living and producing increasingly relying on strong investments in renewable energies and networks».
Reducing tariffs We should manage to limit electric power tariffs that still punish Italian companies when compared to the competitors of some European countries. Giuseppe Pasini, President of the technical group Energia by Confindustria and President of Unione Industriale Brescia underlined it. «In this direction there is good news- Pasini said - called Article 39: basically, the European commission has made available investments worth a billion and a half for the intensive energy sectors starting from 2018. A perspective that could turn to be useful and interesting for many Italian companies. In fact, we should think that the way to produce energy over the next years will have to take into consideration climate changes. The energy sector is the one undergoing the biggest transformation. Yet, a true and single energy market in Europe is lacking. We can not say that in our continent there is a true and common policy concerning energy. In Italy we have secured the system but there are some problems due to the absence of a common energy market: for example, in January, in France 4 nuclear plants were shut down without prior notice, leading to imbalances and extra costs on energy in Italy». The strategic advantage of Italy, according to Pasini, lies in the fact that, «we invested, before others, in technologies for the global warming and the respect of environment, focusing, for example on gas plants and renewable sources. However, following such a policy we preferred to charge most costs of energy in Italy on companies. The change we hope in the energy policy will affect not only tariffs but will also give a drive to innovation and the adoption of new technologies. In perspective we can see important advantages: a greater competition and a higher employment. In devising a more competitive energy tariff with the rest of Europe, we should focus on the competition of our manufacturing sector».
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
81
MONDOGOMMA
Articoli tecnici (technical items)
Articoli tecnici
Grafico 5 Produzione del settore gomma dal 2009 al 2016. Fonte: Assogomma. Production in the rubber sector: 2009/2016. Source: Assogomma.
Pneumatici (tyres)
Materiale per ricostruzione
Pneumatici
Totale
Grafico 6 Produzione dei vari comparti del settore gomma. Rilevazione Assogomma fra le aziende associate. Different kinds of production in the rubber sector. Assogomma’s data collected from the associated companies.
Minore impatto sull’ambiente
Si sta anche diffondendo il timore che Industria 4.0 possa creare disoccupazione. A questo proposito Quagliolo ha ricordato come «questo tema richieda che anche lavoratori e sindacati siano aperti al confronto su questi temi. In Italia manca ancora la dovuta attenzione al tema della produttività. Negli ultimi anni il livello basso 82
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
di inflazione ha in realtà creato da noi condizioni favorevoli che hanno rallentato il confronto sul tema. Negli ultimi anni gli aumenti contributivi riconosciuti in Italia dal manifatturiere sono stati completamente slegati dal tema della produttività e questo è un lusso che con possiamo più permetterci».
Altra priorità del mandato di Quagliolo a presidente della Federazione Gomma Plastica sarà l’ambiente. «Nel 2016 – ha osservato il presidente – abbiamo totalizzato 1.000.000 t di plastiche avviate al riciclo, mentre il settore gomma ha sottrato alle discariche 300.000 t di pneumatici a fine uso (PFU). Anche questi materiali provenienti da riciclo devono affrontare le dinamiche di mercato e non sono un’avventura, ma una vera e propria risorsa econo-
Scenario italiano / Italian scenario
Unione Europea Usa e Canada Asia
Unione Europea Altri paesi europei Asia
Altri paesi europei Africa settembre
Usa e Canada Africa Altri paesi
Grafico 8 Esportazioni per paesi di destinazione. Elaborazione Assogomma su dati Istat. Export by area of destination. Assogomma elaboration upon Istat data.
Grafico 9 Importazioni per paesi di origine. Elaborazione Assogomma su dati Istat. Imports by area of origin. Assogomma elaboration upon Istat data.
Migliorare l’efficienza della gomma e della plastica
mica, che dobbiamo far fruttare». A questo tema si connette strettamente quello dell’energia, «il cui costo – ha osservato Quagliolo – è un’altra voce di bilancio importante, soprattutto quando va a incidere sul costo di prodotti destinati all’export. Va anche osservato che la spesa media per l’energia in Italia vale in media l’1% del-
la produzione manifatturiera, mentre nella gomma plastica si aggira tra 0,3 e 0,6%. Il nostro settore mostra quindi di essere avanti in questa direzione e di ottenere ottime performance, che però sono ancora migliorabili. A questo scopo la Federazione ha affidato all’Enea uno studio per valutare ulteriori strategie di risparmio».
Un’ampia parte dell’assemblea del 23 giugno è in effetti stata dedicata alla presentazione di questo studio, da cui sono emersi gli indici di prestazione energetica (IPE) per molti processi produttivi esaminati, da cui emerge un progressivo miglioramento delle prestazione. Marcello Salvio, di Enea, uno dei curatori del lavoro ne ha illustrato i fondamenti. «L’Enea – ha detto –, ha raccolto negli ultimi tempi 16.000 certificazioni energetiche dall’industria italiana, richieste dalla nuova normativa, e ha invitato le varie federazioni a collaborare nella loro analisi, che è stata condotta insieme con l’universitaria di Tor Vergata di Roma, e poi in studi specifici di settore per L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
83
MONDOGOMMA
arrivare a conclusioni utili. La Federazione Gomma Plastica è stata la prima ad aderire»La norma di riferimento è il cosiddetto decreto 102 il quale, ha detto Salvio, «afferma che tutte le grandi imprese energivore hanno il compito, a partire dal 2015 e poi ogni 4 anni, a condurre diagnosi energetiche sui propri siti produttivi (a meno di non avere una certificazione Iso 50001). L’Italia da sola ha prodotto il 50% degli audit energetici svolti in Europa, frutto dell’attenzione delle imprese italiane e di una spiccata cultura dell’efficienza energetica che in Italia abbiamo e non ha riscontro in altri paesi europei, forse per una tradizione che ci vede importatori netti di energia. La diagnosi energetica, però, non è solo un foglio di carta, ma anche uno strumento per la corretta gestione energetica dell’azienda e per approntare azioni volte al risparmio». Il contributo delle aziende del settore e l’analisi dell’Enea ha consentito di tracciare un quadro dei consumi energetici per i settori della gomma e della plastica basato su dati di oltre 7.000 imprese, di cui oltre 4.000 di grandi dimensioni. «Il 94% delle grandi imprese – ha detto Salvio – è multisito, mentre solo il 6% ha un solo sito produttivo. Era quindi impensabile richiedere a ogni azienda un’analisi energetica per ogni sito produttivo. Per questo abbiamo sviluppato un algoritmo che ha consentito alle di sottoporre un’unica diagnosi per più siti. Il successo è stato ottimo».
Gli indici di prestazione energetica «In sintesi – ha continuato Salvio – il settore gomma e plastica ha contribuito con circa il 9% delle imprese rispetto al totale che ha ottemperato all’obbligo normativo: il più alto rispetto in Italia. Anche per il numero di siti produttivi gomma e plastica si posizionano in alto, al secondo posto in Italia considerati tutti i settori produttivi. Di fronte a questa adesione è nata allora l’idea di partire proprio con questo comparto nel realizzare un’analisi dettagliata dei consumi di energia e verificare gli indici di prestazione energetica, con lo sco84
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Scenario italiano / Italian scenario
po di creare uno strumento utile per le aziende. Sono nati così due strumenti, due formulari in formato Excel, in cui abbiamo suddiviso le aziende per fasce e, per ogni singola lavorazione, abbiamo definito le prestazioni energetiche. Questi file sono disponibili gratuitamente e ogni azienda può utilizzarli come guida per realizzare il proprio audit energetico e capire dove intervenire per ottimizzare i propri consumi». È stato Luigi Casorello, ingegnere, che si è occupato in prima persona dell’analisi dei dati, a raccontare come è stata impostata la ricerca. «L’IPE, indice di prestazione energetica – ha detto –, deriva dalla misura del consumo energetico e dalla destinazione d’uso. In base al livello in cui viene considerato il consumo, ogni singola funzione e attività azienda può così essere analizzata. Ogni azienda, conoscendo l’IPE di riferimento, può quindi condurre diagnosi e definire benchmark interni e valutare dove sia meglio intervenire. Anche la norma UNI 16247, che definisce le modalità per la redazione delle diagnosi energetiche, prevede esplicitamente che venga definito un rapporto tra le prestazioni energetiche reali e indici di riferimento. Il grande lavoro che abbiamo realizzato per il settore gomma e plastica è stato quindi quello di creare questi indici, con una lunga analisi, che ci ha portato a individuare, relativamente alla gomma, 5 fasi fondamentali, e cioè mescolazione, stampaggio a iniezione, calandratura, trafilatura e post-vulcanizzazione. Gli indici di prestazione energetica che abbiamo definito indicano il consumo in TEP, tonnellate di petrolio equivalenti, per ogni tonnellata di prodotto».
Nuovi modelli di consumo A commento dello studio presentato da Enea e realizzato in collaborazione con la Federazione Gomma Plastica è intervenuta anche Patrizia Greco, presidente di Enel, che non è solo la principale impresa italiana nella produzione di energia ma anche uno dei colossi mondiali del settore. Greco ha sottolineato che «la popolazione mondiale continua a crescere e nel 2040 avremo oltre 9 miliardi di abitanti contro gli ol-
tre 7 miliardi di oggi, per un aumento del consumo cibo di oltre il 100%. Il fabbisogno energetico crescerà del 40% nel 2040, mentre ancora oggi oltre un miliardo di persone non è connesso alla rete. Quindi non solo c’è scarsità di risorse, ma anche disequilibrio nella loro distribuzione. Il riscaldamento globale, inoltre, potrà portare a una crescita dei consumi e anche a nuove spinte migratorie. Il tentativo da percorre, quindi, è quello di introdurre un modello di consumo circolare e non più lineare. Dagli analisti l’economia circolare è considerata il futuro, un’opportunità da miliardi e miliardi di dollari, che potrà anche creare grandi opportunità di occupazione. L’Italia ha grandi potenzialità per coglierle, ma l’unico modo possibile è unire l’innovazione all’efficienza, e questo vale anche per le imprese del settore gomma e plastica». Greco ha continuato nella sua disamina segnalando come Enel stia puntando molto sulle rinnovabili, con 36 GW annui di energia elettrica già oggi provenienti da rinnovabili rispetto agli oltre 80 GW annui prodotti dal gruppo. «Non è solo un problema di produzione però – ha aggiunto il presidente –. Dobbiamo anche investire sulle reti, perlomeno finché non ci saranno sistemi di storage adatti per gestire la produzione intermittente delle rinnovabili. Stiamo lavorando quindi allo sviluppo di un nuovo contatore digitale, presentato a fine giugno, che serve a rendere sempre più intelligente e digitale la rete. La quale ha nuove funzioni: deve non soltanto distribuire l’energia ma raccoglierla da un numero sempre più elevato di siti». Nel frattempo stanno anche cambiando i consumi, sempre più improntati a un utilizzo massiccio dell’energia elettrica. Chi lavora nel settore della gomma lo vede dall’introduzione sempre più frequente di macchine “all-electric”, ma il tema si estende a molti altri settori, compreso quello della mobilità. «L’elettricità andrà sfruttata sempre meglio – ha detto Greco – secondo un impostazione sempre più “green”. Questo vuol dire, per esempio, che se un’auto elettrica non consuma tutta la carica in giornata, può restituirla alla rete
MONDOGOMMA
nel momento in cui non è utilizzata per renderla disponibile all’istante per altri impieghi in momenti di picco e poi ricaricarsi quando le tariffe sono più vantaggiuse. La gran parte degli investimenti nel mondo delle utility sta attualmente andando in questa direzione di efficienza, pur di fronte a una scarsa consapevolezza dell’utente, anche industriale, che dà per scontata l’esistenza dell’energia elettrica e la considera anche cara. In realtà quello della produzione dell’energia è un mondo con tecnologie e costi molto elevati, che deve seguire un trend di riduzione dell’impatto sul pianeta del nostro modo di vivere e di produrre, puntando sempre di più su forti investimenti in energie rinnovabili e reti».
Ridurre le tariffe È del resto necessario riuscire a contenere le tariffe elettriche che di fatto penalizzano ancora le aziende italiane rispetto ai competitor di alcuni paesi
86
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
europei. Lo ha sottolineato Giuseppe Pasini, presidente del gruppo tecnico Energia di Confindustria e presidente dell’Unione Industriale di Brescia. «In questa direzione c’è una buona notizia – ha detto Pasini – che si chiama Articolo 39: in sostanza, la Commissione Europea ha liberato un miliardo e mezzo di investimenti per i settori energy intensive a partire dal 2018. Una prospettiva che potrebbe rivelarsi utile e interessante per molte aziende italiane. Dobbiamo infatti pensare che il modo di produrre energia nei prossimi anni non potrà non tenere conto dei cambiamenti climatici. Il comparto energetico è quello che forse si sta trasformando di più. Eppure manca ancora un vero mercato unico dell’energia in Europa. Non possiamo dire che nel nostro continente ci sia una vera e propria politica energetica comune. In Italia abbiamo messo in sicurezza il sistema, ma il fatto che non ci siano un mercato comune dell’energa genera
qualche problema: per esempio a gennaio in Francia sono state spente senza preavviso 4 centrali nucleari in Francia, determinando scompensi e sovraccosti sull’energia in Italia». Il vantaggio strategico dell’Italia, secondo Pasini, sta nel fatto che «prima degli altri abbiamo investito sulle tecnologie per il riscaldamento globale e il rispetto dell’ambiente, per esempio puntando sulle centrali a gas e sulle rinnovabili. In questa politica, però, spesso si è preferito scaricare i costi maggiori dell’energia in Italia sulle imprese. Il cambiamento auspicato della politica energetica non modificherà soltanto le tariffe, ma anche una spinta all’innovazione e all’adozione di nuove tecnologie. In prospettiva si possono vedere importanti vantaggi: più competitività, più occupazione. Sarà importante, nel ragionare su una tariffa energetica più competitiva con il resto dell’Europa, mettere al centro la competitività del nostro manifatturiero».
Concordia parvae res crescunt
DA CINQUANT’ANNI AL SERVIZIO DEL CLIENTE DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DEL PARTICOLARE RICHIESTO.
LE FASI DI LAVORAZIONE SONO SUPPORTATE DA VERIFICHE COSTANTI DEL NOSTRO SERVIZIO QUALITÀ E DA UN LABORATORIO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA CON TECNICI E STRUMENTI TECNOLOGICI ALL’AVANGUARDIA.
Articoli tecnici in gomma naturale, sintetica, Neoprene, Silicone, VITON, Poliuretano, guarnizioni, trafilati a disegno, articoli di protezione individuale, ruote per carrelli, attacco gomma metallo, supporti antivibranti, lastre in gomma di qualsiasi tipo e dimensione STALG DI V. PALLOTTA di ROBERTO PALLOTTA Via di Cervara, 186 - 00155 Roma - Tel. 062294435 r.a. Fax 062294436 - Fax 1786080403 www.stalg.com
MONDOGOMMA
Macchine per gomma-plastica: produzione ai livelli pre-crisi di Giuseppe Cantalupo
V
illa Cagnola di Gazzada Schianno, Varese, ha ospitato il 7 giugno scorso l’assemblea nazionale dei costruttori di macchine e stampi per la gomma e la plastica. L’evento si è articolato in due sessioni. Nella prima, straordinaria, è stata approvata la proposta di modifica della denominazione dell’associazione da Assocomaplast in Amaplast - Associazione Macchine Plastica - . Nella seconda, pubblica, sono state trattate le problematiche tipiche della gestione delle imprese familiari ed è stata svolta l’analisi specifica del settore macchine per la gomma e la plastica nei suoi vari aspetti. Sono intervenuti su questi argomenti il professor Federico Visconti, Rettore della LIUC - Università Carlo Cattaneo di Castellanza, Varese, e Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison e docente di Economia Industriale e Commercio Estero presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano.
L’assemblea di Amaplast. The Amaplast conference. 88
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Si è tenuta lo scorso 7 giugno l’annuale assemblea dell’associazione nazionale dei costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma nel corso della quale è stato svolto il consueto esame di questo settore manifatturiero inquadrato nell contesto socio-economico del paese. Ne è emerso un quadro della situazione manifatturiera italiana migliore di quella di altri paesi, grazie anche all’export e alla produzione delle macchine tornati ai livelli pre-crisi. È stata dedicata attenzione anche al delicato argomento della gestione delle imprese familiari
Scenario italiano / Italian scenario
Machinery for rubber-plastic: production at pre-crisis levels
O
n 7 June last, Villa Cagnola in Gazzada Schianno, Varese played host to the national meeting of manufacturers of machinery and moulds for rubber and plastic. The event was divided into two sessions. In the first, extraordinary one, the proposal to change the name of the association from Assocomaplast to Amaplast – Associazione Macchine Plastica – was passed. In the second, public one, problems typical of family run enterprises were addressed and the machinery for rubber and plastic sector was specifically analyzed under all its various aspects. Papers on these issues were delivered by Professor Federico Visconti, Rector of LIUC - Carlo Cattaneo University in Castellanza, Varese, and Marco Fortis, vice president of Fondazione Edison and lecturer of Industrial Economy and Foreign Trade at the Università Cattolica Faculty of Political Science in Milan.
The family-enterprise building site It is the title of the paper used by professor Visconti to address, within the sphere of small sized enterprises, the delicate issue of relationship between family and enterprise, focusing particular attention on the duration, often not exceptional, of those run by a family. Starting from the fact that about seventy percent of Italian family run enterprises do not last for more than one generation and that less than ten percent
by Giuseppe Cantalupo
The annual meeting of the national association of manufacturers of machinery and moulds for plastic materials and rubber was held on 7 June last, during which this manufacturing sector comprised in the country’s socio-economic context, was put, as usual, to close examination. A picture of an Italian manufacturing situation better than in other countries emerged, thanks also to exports and machinery production back at pre-crisis levels. The delicate issue of family run enterprises was also addressed.
exceed fifty years of life, the speaker observes, quoting Giorgio Brunetti in ‘Gli Imprenditori’ (The Entrepreneurs), Marsilio Editori, 2016, p. 420, that the enterprise gathers strength and goes ahead if it has the capacity to do so and if it has created the conditions and environment able to foster the entrepreneurial growth of the children. A credible, authoritative family leader, able to set the family-enterprise relationship on the right track and to formulate and manage a shrewd development strategy with sagacity, is essential for the future development of the business. Visconti then suggests and illustrates the four fundamental “pillars” on which the family business should base an effective business management. We shall take a brief look at them. The first: be careful of traps represented
by family-business conflicts of interest, by putting off decisions, superficiality possibly induced by “in the end, we’re a family” and by not being open to external stimuli which could instead turn out to advantageous. The second: create a favourable environment for the children’s entrepreneurial growth, transmitting attitudes of responsible decorum to them, fostering scholastic and field education, asserting the concept of a career achieving goals and results, fostering generational dialogue and cooperation. The third: always place the enterprise growth strategy at the centre of attention without ever failing to consider that the capital is the basic resource to attain this. The fourth: learn and learn again for a profitable work of research, consulL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
89
MONDOGOMMA
Grafico 1 Previsioni di crescita del Pil dei principali paesi e macroaree 2015-2018 (variazioni % calcolate sull’anno precedente. GDP growth forecasts for main countries and macro-areas 20152018 (annual variations).
Grafico 2 Previsioni di crescita dell’inflazione dei principali paesi e macro-aree 2015-2018 (variazioni % calcolate sull’anno precedente. Inflation growth forecasts for main countries and macro-areas 2015-2018 (annual variations).
Il cantiere famigliaimpresa È il titolo della relazione con la quale il professor Visconti ha trattato, nell’ambito delle piccole imprese, il tema delicato del rapporto tra famiglia e impresa, focalizzando l’attenzione, in particolare, sulla durata, spesso non ecce90
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
zionale, di quelle a gestione familiare. Partendo dal dato di fatto che circa il settanta percento delle imprese familiari italiane non va oltre la prima generazione e che meno del dieci percento supera i cinquant’anni di vita, il relatore commenta, citando Giorgio Brunetti in ‘Gli Imprenditori’, Marsilio Editori,
2016, p. 420, che l’azienda si rafforza e va avanti se ne ha la capacità e se ha creato le condizioni e l’ambiente favorevoli alla crescita imprenditoriale dei figli. Condizione essenziale per lo sviluppo futuro dell’azienda è la presenza di un leader familiare, credibile e autorevole, capace di impostare corretta-
Scenario italiano / Italian scenario
tancy and education with the purpose of creating an efficient management able to cope with the situation.
Recovery and exports better than expected Marco Fortis delivered the subject “Analysis of the international and Italian scenario and focus on the rubberplastic production chain” with a paper as usual extremely detailed and full of data. The GDP and inflation forecasts on world wide, Euro zone and Italian scale for the 2017-2018 two-year period, show, especially for the gross domestic product, a situation certainly less brilliant for our country than in other areas, but, as Fortis explains, it is also a fact that Italian recovery is proceeding at a more positive rate than the initial estimates. This is evidenced, in terms of value added, by our manufacturing industry, which in the 2015-2016 two-year period had registered a higher increase (+3.5%), exceeding Germany (+3,0%) and France (+2,6%). The Italian manufacturing profit is historically generated by the “4 A”, as Fortis is used to calling the complex of Alimentari e vini; Abbigliamento, moda e cosmetici; Arredo e casa; Automazione meccanica, plastica e gomma compartments (Food and wine; Clothing, fashion and cosmetics; Home furnishing; Mechanical automation, plastic and rubber). Unfortunately these compartments, representing our core sectors, are weighed down by the losses of the other less specialized sectors. In 2016 the 4 A had contributed 127 billion Euro towards the Italian Trade balance surplus, amply compensating the energy losses and those of other minor sectors. Interesting to observe that out of the 4A, Automazione meccanica e della gomma-plastica alone contributes towards the foreign trade surplus for as much as 79 billion Euro, whilst the remaining 3 A altogether reach 48 billion. In particular, in the Plastica-GommaMacchine-Stampi (PGMS- plastic-rubber-machinery-moulds) system, excellent focal point of our manufacturing industry, the greatest contribution to-
wards the trade surplus comes from articles in rubber and plastic materials, which in 2016 stood at 5.2 billion Euro. Positive also the contribution made by machinery and moulds for working plastic and rubber, which in 2016 registered a total surplus worth 2.1 billion Euro. Unfortunately the total balance of the PGMS system suffers from the deficit generated by virgin plastic materials, which in 2016, had reached a quota of -4.1 billion. Without this loss the balance for the entire plastic-rubber production chain would have been 7.4 billion Euro instead of 3.2 billion. Considerable also the total exports of the rubber-plastic production chain, which in 2016 totalled a record value of 22.9 billion, with the contribution of articles in plastic-rubber for 14.6 billion, virgin plastic materials for 54.4 billion and machinery and moulds for 3.0 billion: all values which, after the 20082009 collapse in export, find themselves on the upward trend as from 2010 and have also exceeded the pre-crisis levels by a good measure.
The Italian production chain: moderate optimism The Italian manufacturing industry – is the message delivered by the Fortis paper – is an asset of great value enabling our country to compete at top world levels. It feeds exports and fosters recovery in the domestic market, reviving Italy’s economic life. Under this aspect and looking more closely at the plasticrubber-machinery-moulds production chain, according to Centro Studi Assocomaplast, production in 2016 exceeded, in value, 4.2 billion Euro (+1.9% against 2015), returning to pre-crisis levels. A data, this one, of great importance, being also due to sales abroad which, with their approximately 3 billion Euro, chalk up an increase in turnover by 1.7% against 2015, consigning the sector statistics with a new historic record. But also important because it confirms the revival of our domestic market in progress (+6.3%), justifying the moderate optimism of Italian manufacturers. This is demonstrated by the increase in imports in 2016 (+12.6%) and import/export data rela-
ted to January/February 2017 published by Istat the Central Statistics Institute and processed by Centro Studi Assocomaplast, evidencing an increase by two digits as against the same twoyear period in 2016 both for imports (+1.1%) as well as for exports (+10.3%). Will it go on like this? It’s difficult to say, according to Alessandro Grassi, confirmed president of the association for the second term of office for the 20172019 two-year period, but a growth also this year could rightly be expected. An economic survey conducted by Assocomaplast amongst its members at the end of May for the period JanuaryJune on the trends in turnover and in receiving orders in fact revealed that for 39% of the interviewees the turnover is improving and is steady for 49%; on the order receipt front, 42% declared on the upturn, 52% steady.
Amaplast expectations So a moderate optimism, be it cautious, appears well-founded, so much so that the machinery manufacturers for the PGMS production chain estimate a further improvement in production and exports for their products in 2017 by around two percentage points. An increase, this one, certainly fostered by the measures passed by the government – super-amortization, hyperamortization, Nuova Sabatini (facilities for investing in capital goods), tax abatements for research and development activities – within the sphere of the National Industrial Plan 4.0 to incentivize investments in capital goods. In this respect, in his report Grasso wanted to point out to the members: «We have seen an industrial policy effectively planned for the first time after decades. Industry 4.0 is certainly a great opportunity for our enterprises and customers». And the association is of the opinion that the implementation of this plan should enable the domestic demand for machinery and capital goods used by the Italian manufacturing industry to grow by 13% in 2017.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
91
MONDOGOMMA
Grafico 3 Previsioni di crescita del Pil nei paesi del G7 2015-2018 (variazioni % calcolate sull’anno precedente. GDP growth forecasts in G7 countries 2015-2018 (annual variations).
Grafico 4 Previsioni di crescita dell’inflazione nei paesi del G7 2015-2018 (variazioni % calcolate sull’anno precedente. Inflation growth forecasts in G7 countries 2015-2018 (annual variations).
mente il rapporto famiglia-impresa e di elaborare e gestire con avvedutezza un’accorta strategia di sviluppo. Visconti suggerisce e illustra, quindi, i quattro “pilastri” fondamentali sui quali l’azienda familiare dovrebbe basare una gestione efficace del business. Li vediamo brevemente. Il primo: prestare attenzione alle trappole rappresentate dai conflitti di interesse famiglia-azienda, dal rinvio delle decisioni, dalla superficialità che potrebbe essere indotta dal “tanto, sia92
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
mo in famiglia”, dalla chiusura a stimoli esterni che potrebbero invece rivelarsi vantaggiosi. Il secondo: creare un ambiente favorevole alla crescita imprenditoriale dei figli trasmettendo loro atteggiamenti da proprietà responsabile, favorendo la formazione scolastica e sul campo, affermando il concetto della carriera per obiettivi e risultati, favorendo il dialogo e la collaborazione tra le generazioni. Il terzo: avere sempre la strategia di
crescita dell’impresa al centro dell’attenzione senza mai trascurare la considerazione che il capitale è la risorsa fondamentale per realizzarla. Il quarto: imparare e sempre imparare per una proficua attività di ricerca, di consulenza e di formazione ai fini della realizzazione di un management efficiente e all’altezza della situazione.
Ripresa e export meglio del previsto Marco Fortis ha svolto il tema “Analisi
Scenario italiano / Italian scenario
Grafico 5 Misure del governo italiano: l’impatto su domanda privata ed economia reale. Measures by the Italian government: the impact on private demand and real economy.
Il nuovo logo di Amaplast. The new Amaplast logo.
dello scenario internazionale e italiano e focus sulla filiera della gomma-plastica” con una relazione come di consueto molto articolata e ricca di dati. Le previsioni del PIL e dell’inflazione a livello mondo, eurozona e Italia per il biennio 2017-2018 mostrano, specie per il prodotto interno lordo, una situazione per il nostro paese certamente meno brillante di quella delle altre aree, ma, come chiarisce Fortis, è certo anche che la ripresa italiana procede con un andamento più positivo di quanto era stato stimato inizialmente. Lo dimostra, in termini di valore ag-
giunto, la nostra industria manifatturiera, che nel biennio 2015-2016 ha registrato l’incremento migliore (+3,5%), superando la Germania (+3,0%) e la Francia (+2,6%). L’attivo manifatturiero italiano è storicamente generato dalle “4 A”, come Fortis è solito chiamare il complesso dei comparti Alimentari e vini; Abbigliamento, moda e cosmetici; Arredo e casa; Automazione meccanica, plastica e gomma. Su questi comparti, che rappresentano i nostri settori di punta, pesa, purtroppo, il passivo degli altri settori di minore specializzazione.
Nel 2016 le 4 A hanno contribuito al saldo della bilancia commerciale italiana per 127 miliardi di euro, compensando largamente il passivo energetico e quello degli altri settori minori. Interessante l’osservazione che all’interno delle 4 A la sola filiera dell’Automazione meccanica e della gommaplastica concorre al surplus commerciale con l’estero per ben 79 miliardi di euro, mentre le restanti 3 A raggiungono, insieme, 48 miliardi. In particolare, nel sistema PlasticaGomma-Macchine-Stampi (PGMS), che rappresenta un eccellente punto di forL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
93
MONDOGOMMA
Grafico 6 Surplus dell’automazione meccanica-gomma-plastica rispetto ai settori migliori dell’economia italiana: 1991-2016. Automation surplus by rubber-plastics mechanics in comparison with the best performing sectors of the Italian economy. za della nostra industria manifatturiera, il maggiore contributo al saldo commerciale proviene dagli articoli in gomma e materie plastiche, che nel 2016 è stato di 5,2 miliardi di euro. Positivo anche il contributo delle macchine e stampi per la lavorazione della plastica e della gomma, che nel 2016 hanno registrato un surplus complessivo di 2,1 miliardi di euro. Purtroppo, il saldo complessivo del sistema PGMS risente del deficit generato dalle materie plastiche vergini, che nel 2016 ha raggiunto quota -4,1 miliardi. Senza questo passivo il saldo dell’intera filiera plastica-gomma sarebbe stato di 7,4 miliardi di euro invece di 3,2 miliardi. Notevole anche l’export complessivo della filiera gomma-plastica, che nel 2016 ha totalizzato un valore record di 22,9 miliardi, al quale hanno concorso gli articoli in plastica-gomma 94
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
per 14,6 miliardi, le materie plastiche vergini per 54,4 miliardi e le macchine e stampi per 3,0 miliardi: tutti valori che, dopo il crollo delle esportazioni del 2008-2009, si ritrovano su trend in risalita dal 2010 e hanno anche superato di molto i livelli pre-crisi.
La filiera italiana: moderato ottimismo L’industria manifatturiera italiana - è il messaggio che proviene dalla presentazione di Fortis - è un bene di grande valore che permette al nostro paese di competere ai vertici mondiali. Alimenta l’export e favorisce la ripresa del mercato interno, dando ossigeno alla vita economica dell’Italia. Sotto questo aspetto e guardando più specificamente alla filiera plastica-gommamacchine-stampi, secondo il Centro Studi Assocomaplast nel 2016 la pro-
duzione ha superato, in valore, i 4,2 miliardi di euro (+1,9% sul 2015), tornando ai livelli pre-crisi. Un dato, questo, di grande importanza, perché dovuto anche alle vendite all’estero che, con circa 3 miliardi di euro, realizzano un incremento del fatturato dell’1,7% sul 2015, consegnando alle statistiche del settore un nuovo record storico. Ma importante anche perché conferma il risveglio in atto del nostro mercato interno (+6,3%) e giustifica il moderato ottimismo dei costruttori italiani. Lo dimostrano l’aumento dell’import nel 2016 (+12,6%) e i dati di import/export relativi a gennaio/febbraio 2017 pubblicati dall’ISTAT e elaborati dal Centro Studi Assocomaplast, che mostrano un incremento a due cifre rispetto allo stesso bimestre 2016 sia per le importazioni (+16,1%) che per le esportazioni (+10,3%).
Scenario italiano / Italian scenario
Grafico 7 Evoluzione storica del saldo commerciale delle macchine e stampi per la lavorazione della gomma e della plastica. Historical evolution of the trade surplus in the machinery and moulds production sector for the rubber and plastics transformation.
Grafico 8 Evoluzione storica del saldo commerciale del sistema PGMS (plastica, gomma, macchine e stampi). Historical evolution of the trade surplus for the PRMM system (plastics, rubber, machinery and moulds). L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
95
MONDOGOMMA
Scenario italiano / Italian scenario
Grafico 9 Evoluzione storica delle esportazioni annuali del sistema PGMS (plastica, gomma, macchine e stampi). Historical evolution of the annual export for the PRMM system (plastics, rubber, machinery and moulds). Continuerà così? Difficile dirlo, secondo Alessandro Grassi, confermato presidente dell’associazione per un secondo mandato per il biennio 2017-2019, ma una crescita anche quest’anno è lecito aspettarsela. Un’indagine congiunturale condotta da Assocomaplast tra i propri associati alla fine di maggio relativamente al periodo gennaio-giugno sull’andamento del fatturato e sul trend della raccolta ordini ha rivelato, infatti, che per il 39% degli intervistati il fatturato è in miglioramento e per il 49% stabile; sul fronte della raccolta ordini, il 42% l’ha dichiarata in crescita, il 52% stabile.
Le attese di Amaplast Un certo ottimismo, quindi, benché cauto, sembra fondato, tant’è vero che i costruttori di macchine per la filiera PGMS stimano un ulteriore miglioramento della produzione e dell’export dei loro prodotti nel 2017 intorno ai due punti percentuali. Un incremento, questo, certamente favorito dalle misure decise dal 96
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
La schermata di apertura delle Amaplast News, canale informativo online. The opening screenshot of Amaplast News, the online tv-channel of Amaplast. governo - superammortamento, iperammortamento, Nuova Sabatini, detrazioni fiscali per attività di ricerca e sviluppo - nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0 per incentivare gli investimenti in beni strumentali. A questo riguardo, Grassi ha tenuto a sottolineare, nella sua relazione ai soci: «Per la prima volta, dopo decenni, abbiamo
visto una reale pianificazione di politica industriale. Industria 4.0 è sicuramente una grande opportunità per le nostre aziende e per i nostri clienti». E secondo l’associazione, l’attuazione del piano dovrebbe consentire alla domanda interna di macchinari e beni strumentali utilizzati dal manifatturiero italiano una crescita del 13% nel 2017.
Dott. Viola & Partners Chemical Research S.r.l.
THE FLUOROELASTOMER NETWORK DOTT. VIOLA & PARTNERS
R&S della sintesi e caratterizzazione molecolare di polimeri FKM Gestione della produzione di polimeri fluorurati Controllo di processo da remoto
www.elastomersunion.it
SERSAR
Gamma completa di copolimeri e terpolimeri fluorurati bisfenolici o perossidici Materiale sempre in stock Distribuzione esclusiva in Europa
ELASTOMERS UNION
Formulazione e realizzazione di mescole FKM Ottimizzazione del processo di stampaggio Supporto post-vendita sul campo
NEWS
Taccuino
Mercato auto: crescita a due cifre nel primo semestre 2017
I
dati relativi alle immatricolazioni del primo semestre pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e elaborati dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) mostrano il comparto nazionale dell’auto ancora in crescita. Non solo. Ma dicono anche che il semestre appena chiuso è stato il settimo consecutivo col segno più. Giugno ha registrato 187.642 vendite di vetture nuove, mettendo a segno un incremento del 12,9% sullo stesso mese dell’anno scorso (166.232 vendite). Nel semestre le immatricolazioni hanno raggiunto un totale di 1.136.331, con una crescita dell’8,9% sullo stesso periodo del 2016, quando sono state 1.043.388 Guardando alle marche nazionali, queste hanno realizzato un aumento sia nel mese che nel semestre. A giugno hanno totalizzato 53.936 immatricolazioni a fronte di 47.788 del giugno 2016 (+12,9%), con una quota di mercato stabile al 28,7%. Nel semestre sono state vendute 335.100 unità (+9,9% su 304.983 di gennaio-giugno di un anno fa), con una quota di mercato del 29,5% contro il 29,2% dello stesso periodo 2016. Nel comparto, in particolare, di Fiat Chrysler Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati), le immatricolazioni registrate nel mese sono state 53.598 a fronte di 47.588 di giugno 2016 (+12,6%), con la
quota del 28,6% (stabile). Nel semestre, il marchio FCA totalizza, complessivamente, 332.902 vendite contro 303.614 (+9,7%), con la quota salita dal 29,1% di un anno fa al 29,3%. Interessanti i dati (provvisori) delle immatricolazioni per alimentazione nel mese di giugno. Quelle delle auto a benzina crescono del 2,4%, meno del mercato, con la quota in calo, scesa sotto il 30% per la prima volta dal febbraio 2015. Le auto a GPL aumentano del 35,9%, con la quota salita al 6,8% dal 5,6%, e aumen-
La Fiat Panda, l’auto più venduta sul mercato italiano nel primo semestre 2017.
tano anche le diesel (+15,5%), che innalzano la loro quota dal 57,2% di un anno fa al 58,6%. Bene anche le auto elettriche BEV+HEV (Battery Electric Vehicle e Hybrid Electric Vehicle): complessivamente, a giugno le vendite sono raddoppiate e la quota ha superato il 3%, e nel periodo gennaiogiugno hanno conseguito un incremento del 68,7% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso. Un mese di giugno, quindi, particolarmente dinamico per il mercato dell’au-
NEWS
Nei due grafici la top ten delle auto immatricolate in Italia. In alto, i dati relativi al solo mese di giugno 2017; in basso, quelli del primo semestre dell’anno.
to, secondo il Centro Studi Promotor, che riflette il migliorato clima di fiducia dei consumatori. L’Istat, infatti, ha rivisto al rialzo la stima per la crescita del Pil nel primo trimestre, e i principali centri studi internazionali accreditano all’economia italiana un tasso di crescita su base annua dell’1,2-1,3%. Ritornando alle immatricolazioni, i dati riguardanti i veicoli commerciali leggeri e industriali attualmente disponibili si riferiscono a maggio 2017. Secondo Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) i veicoli commerciali leggeri (VCL, con peso totale a terra fino a 3,5 t), hanno chiuso il mese con 16.540 immatricolazioni, realizzando un incremento dell’8,7% rispetto a maggio 2016, quando furono vendute 15.210 unità, e il periodo gennaio-maggio con un totale di 72.876 vendite di veicoli nuovi contro le 69.461 dello stesso periodo dell’anno prima (+4,9%). Sul fronte dei veicoli industriali e degli autobus, anche in questo caso i dati disponibili arrivano a maggio. Secondo l’Anfia, in questo mese sono stati immatricolati 1.951 autocarri nuovi con ptt superiore a 3,5 t (+2,5% rispetto a maggio 2016) e 1.375 rimorchi e semirimorchi pesanti (+24,5%). Nei primi cinque mesi dell’anno, invece, le vendite di autocarri pesanti nuovi sono state 10.246 contro 8.142 di gennaio-maggio 2016 (+25,8%) e quelle di rimorchi e semirimorchi 7.769, a fronte di 6.169 (+25,9%). Positivi anche i dati relativi agli autobus. Questo mercato ha messo a segno, a maggio, un aumento complessivo delle immatricolazioni del 71,6% (345 vendite su 201) e, nei primi cinque mesi, un incremento del 48,5%, con 1.589 unità vendute a fronte di 1.070. Interessante l’annotazione sul recupero del comparto degli autobus turistici (+53,5% a maggio, con 109 vendite su 71, e +22,5% nei cinque mesi con 468/382), e sul recupero degli scuolabus (+5,6% nel mese, con 19/18, e +4,8% in gennaiomaggio, con 153/146). 100
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
I dati dei consumi della gomma in Europa e nel mondo secondo l’IRSG
P
ubblicati dall’IRSG (International Rubber Study Group) i dati di produzione e consumo di gomma naturale e sintetica del quarto trimestre 2016. Spiccano, su tutti, quelli registrati dall’area Asia-Pacifico relativamente ai consumi sia della naturale che della sintetica rapportati al quarto trimestre del 2015: +9,24% il consumo di NR (2.342 kt su 2.144), addirittura +12,71% il consumo di SR (2.137 kt a fronte di 1.896). Anche la produzione di gomma sintetica è aumentata in quest’area - +4,44% (1.974 kt/1.890 kt) - , mentre è risultata leggermente in calo quella della naturale: -0,53%, con 3.197 kt contro 3.214 del Q4 2015. Per quanto riguarda Europa-Medio Oriente e Africa, in quest’area la gomma naturale ha fatto registrare sensibili aumenti
della produzione e del consumo: la produzione è aumentata del 9,38%, con 175 kt su 160, e il consumo del 6,38% (400 kt/376 kt), mentre la sintetica ha visto in crescita la produzione (+3,52%, 1001 kt a fronte di 967 kt del quarto trimestre 2015), ma in calo il consumo, con 896 kt contro 910 (-1,54%). Gomma naturale col segno più anche nelle Americhe, sia per la produzione (+5,33%, 79 kt/75 kt) che per i consumi, che hanno spiccato un salto, notevole, del 9,64%, con 421 kt su 384. Sul fronte della sintetica, invece, l’area ha patito una flessione in tutti e due i settori: lieve in quello della produzione (-0,64%, 781 kt/786 kt), più marcato in quello dei consumi (-2,38%, 778 kt/797 kt). Il bilancio a livello globale presenta una situazione generale di sensibile incremento, con la sola eccezione della produzione di NR, praticamente stabile (3.451 kt con-
NEWS
2014
2015
2016
Δ% (Q4/Q4)
Anno
Q1
Q2
Q3
Q4
Anno
Q1
Q2
Q3
Q4
Anno
(‘16/’15)
PRODUZIONE NR Asia-Pacifico
11242
2610
2411
3105
3214
11340
2593
2473
3157
3197
11420
564
153
123
155
160
591
159
137
174
175
645
92
98
69
75
334
89
99
69
79
336
5,33
12141
2855
2632
3329
3449
12265
2841
2709
3400
3451
12401
2111
2302
2278
2144
8835
2182
2354
2348
2342
9226
9,24
1553
392
398
431
376
1597
426
432
414
400
1672
430
468
427
384
1709
412
463
412
421
1708
9,64
12181
2933
3168
3136
2904
12141
3020
3249
3174
3163
12606
1860
1871
1888
1890
7509
1894
1886
1912
1974
7666
4,44
3873
987
1038
922
967
3914
1043
1086
1000
1001
4130
750
784
759
786
3079
751
755
738
781
3025
-0,64
14072
3597
3693
3569
3643
14502
3688
3727
3650
3756
14821
1976
2055
2012
1896
7939
1976
2083
2030
2137
8226
12,71
3523
902
942
880
910
3634
918
957
913
896
3684
736
775
764
797
3072
766
741
741
778
3026
-2,38
14159
3614
3772
3656
3603
14645
3660
3781
3684
3811
14936
EMEA Americhe
335
Mondo
-0,53 9,38
0,06
CONSUMO NR Asia-Pacifico
8916
EMEA Americhe
1712
Mondo
6,38
8,92
PRODUZIONE SR Asia-Pacifico
7229
EMEA Americhe
2970
Mondo
3,52
3,10
CONSUMO SR Asia-Pacifico
7706
EMEA Americhe
2930
Mondo
Nella tabella qui sopra, il riepilogo statistico della gomma nel mondo pubblicato dall’IRSG (valori in migliaia di tonnellate).
MACCHINE PER FINITURA GOMMA, PLASTICA E METALLI NON FERROSI
INDUSTR
IA
4.0
Ecopneus presenta il report della sua attività e fa un regalo al quartiere di Scampia
Phone +39 339 36 76 884 eMail info@awtechnik.it
Sbavatrici criogeniche Impianti per lavaggio e asciugatura
www.awtechnik.it 102
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
5,77
tro 3.449 kt del Q4 ’15: +0,06%). Il consumo di naturale è cresciuto dell’8,92%, con 3.163 kt contro 2.904 kt, e quello della sintetica del 5,77%, con 3.811 kt a fronte di 3.603. L’IRSG ha pubblicato anche le quotazioni praticate nel primo trimestre 2017. Le riportiamo qui di seguito in $ USA/t con quelle del 2016 e con la media anno dell’anno scorso. 2017 Gomma naturale (RSS3): 2.543. Gomma sintetica (SBR USA): 2.223. 2016 Gomma naturale (RSS3): 1.307 nel Q1; 1.660 nel Q2; 1.674 nel Q3; 1921 nel Q4. Media anno: 1.641. Gomma sintetica (SBR USA): 2.003 nel Q1; 1.903 nel Q2; 2.069 nel Q3; 2.122 nel Q4. Media anno: 2.024.
C Granigliatrici criogeniche
-1,54
irca 1.400.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso recuperati dal 2011 ad oggi: messi in fila sono pari a più di due volte la circonferenza terrestre; materiali che vengono recuperati e non dispersi nell’ambiente: 80.000 tonnellate – pari a 8 torri Eiffel - di granuli e polverini di gomma riciclata venduti sul mercato ogni anno trasformati in nuovi prodotti, che sono esempio perfetto di economia circolare. Questi alcuni dei risultati che Ecopneus ha presentato in un convegno oggi alla Residenza di Ripetta a Roma. I benefici della circular economy nella filiera PFU sono tangibili: meno CO2 prodotta, meno acqua e risorse naturali consumate, meno importazioni di materiali vergini, 700 persone impiegate
Taccuino
da 100 imprese qualificate che stanno investendo e crescendo, redistribuzione di ricchezza attraverso l’indotto. Sono questi i dati elencati dal direttore di Ecopneus, Giovanni Corbetta. Con la gomma riciclata si fanno asfalti modificati per strade più durevoli e sicure, pannelli per insonorizzare gli edifici, campi di calcio con ottime performance e minore consumo di acqua, pavimentazioni sportive per varie discipline, inclusa l’equitazione, con gioia di cavalli e cavalieri. Durante il convegno sono state presentate varie esperienze, insieme ai dati dei benefici ambientali, sociali ed economici, sia della situazione attuale – che vede un 56% del volume totale recuperato come materia e un restante 44% come energia nei cementifici – che di quella futura. In una prospettiva, simulata dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, che mette a confronto due scenari estremi e alternativi (100% recupero di materia contro 100% recupero nei cementifici) e che dimostra come, con il totale recupero di materiale, si possano evitare emissioni di CO2 equivalenti a quasi 300.000 auto circolanti, ri-
sparmiare risorse pari al peso di 100 Tour Eiffel e acqua pari a circa 450 piscine olimpioniche, oltre a produrre valore aggiunto per il Paese e nuovi posti di lavoro. «Lo studio – ha affermato Andrea Barbabella della Fondazione Sviluppo Sostenibile – rivela come il principale beneficio in termini economici e occupazionali del
Un campo in gomma riciclata sarà regalato al quartiere di Scampia da Ecopneus. recupero dei Pfu risieda in primo luogo nel risparmio sulla spesa corrente associato alle importazioni di materie prime evitate, che renderebbe disponibili risorse economiche per nuovi investimenti a
RUBBER SOLUTIONS ARE OUR PASSION
Mescole certificate per il contatto acqua potabile. Mescole antifiamma in EPDM, prive di alogeni certificate EN 45545-2, con elevate caratteristiche meccaniche. Profili vulcanizzati su misura. Ulteriori prodotti ed applicazioni sono disponibili sul nostro sito web. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Compounds AG - Barzloostrasse 1 - CH - 8330 Pfäffikon/ZH
103
www.compounds.ch
NEWS
Nella foto il taglio della torta con, da sinistra: Giuseppe, Giorgio, Uberto, Alessio e Stefano Bolis, tutti esponenti della seconda generazione della famiglia proprietaria di Der-Gom
ENGEL Italia ricerca VENDITORE TECNICO COMMERCIALE
Per il settore macchine a iniezione per elastomeri e plastica. Preferibilmente residente in zona MB / BG / BS con ottima conoscenza dello stampaggio a iniezione gomma e silicone. Contatto diretto riservato: viviana.galliani@engel.at 039 62 56 622 La ricerca è svolta in ottemperanza a tutte le vigenti norme di legge.
104
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
scala nazionale e, a seguire, aumenterebbe redditi e consumi interni consentendo un ingente vantaggio di sistema per il Paese». Nel dettaglio, ha continuato l’esperto, «in uno scenario di 100% di riciclo il vantaggio stimato per l’Italia risulterebbe pari a circa 400 milioni di euro di valore aggiunto e a oltre 6.000 unità di lavoro dirette, indirette e indotte, contro i 30 milioni di valore aggiunto e poco meno di 500 unità di lavoro per lo scenario 100% recupero energetico». Ecopneus ha dedicato nel suo Report un focus alla Terra dei Fuochi, dove sono state raccolte oltre 16mila tonnellate nell’ambito del Protocollo speciale col ministero dell’Ambiente e dove sorgerà, nel quartiere di Scampia a chiusura del cerchio del recupero dei pneumatici abbandonati nelle province di Napoli e Caserta, un campo di calcio regolamentare realizzato con i granuli di gomma riciclata da Pfu.
Der-Gom celebra i 50 anni di attività con una festa nella sua sede
I
l 14 giugno scorso, nella splendida cornice di villa Sommi Picenardi ad Olgiate Molgora, in provincia di Lecco, Der-Gom ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita. Giorgio Bolis, amministratore delegato dell’azienda, e i suoi collaboratori hanno curato l’organizzazione dell’evento in ogni dettaglio. Presenti un centinaio di ospiti, clienti soprattutto ma anche fornitori. Nel suo discorso introduttivo Bolis ha accennato brevemente alla storia di Der-Gom, ma ha parlato soprattutto della situazione attuale dell’azienda che, dopo la crisi del 2008 , si è ripresa e gode oggi di buona salute, riconquistando quote di mercato in Italia e all’estero. Attualmente Der-Gom sta investendo in macchinari
aprile 1957 aprile 2017
È CON VOI DA
ANNI
NEWS
e personale e può guardare al futuro con ottimismo, anche grazie al contributo positivo dei clienti che non hanno abbandonato l’azienda ma hanno continuato a darle fiducia. Particolarmente simpatico è stato il dono, fatto a tutti i partecipanti, di una medaglia in argento con il vecchio logo dell’azienda su una faccia e sull’altra quello ideato per i 50 anni di attività.
Bluestar Silicones cambia nome e diventa Elkem Silicones
D
opo essere diventata, nel 2015, parte di Elkem, contribuendo a integrare la catena dei prodotti siliconici degli impianti cinesi che questo gruppo norvegese possiede a Xinghuo e a Yongdeng, Bluestar Silicones entra definitivamente in China National Bluestar, proprietaria del Gruppo Elkem dal 2011. Le due società Jiangxi Bluestar Xinghuo Silicones e Bluestar Yongdeng Silicon Materials hanno completato, infatti, la loro integrazione nel Gruppo Elkem formando la divisio-
S
U
U N I Q
U E
Special injection presses Tiebarless & flashless
ne Elkem Silicones e cambiando, al tempo stesso, il loro nome in Elkem Silicones. Tutti i materiali siliconici prodotti dalla nuova divisione mantengono il loro nome attuale, così come rimane invariata la strategia di crescita e sviluppo della gamma.
P
R
R U B
B E
E R
Secondo le dichiarazioni del management aziendale, con questa operazione Elkem Silicones intende capitalizzare la forza della sua immagine sui mercati e, grazie alla maggiore solidità finanziaria che le deriverà dall’appartenenza al Grup-
M
M A C H I
Turboextrusion of rubber by gearpump
N E
A R Y
Compound mixing screening rejuvenation all- in- one
SUPREMA srl Via Piemonte 14 21015 Lonate Pozzolo T 0331 669577 TM 334 8631751
www.supremamachines.com facebook.com / supremamachines supremamachines@yahoo.com
106
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Taccuino
po Elkem, potrà accrescere la sua competitività proponendo e realizzando soluzioni innovative per i suoi clienti. La nuova divisione Elkem Silicones conta circa 3.200 dipendenti e produce un fatturato annuo di circa 1 miliardo di euro. Possiede due impianti di produzione di materiali a monte - uno in Asia e uno in Europa - che alimentano, a valle, otto siti produttivi e dieci centri di ricerca e sviluppo nel mondo.
L’auto elettrica che si ricarica in movimento
U
n gruppo di giovani ricercatori del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, coordinato dai professori Paolo Guglielmi e Fabio Freschi, ha sviluppato una nuova tecnologia per la ricarica delle auto elettriche grazie alla quale non ci sarà più bisogno di ricorrere alle colonnine con relativa sosta prolungata del veicolo per ricaricare la batteria, perché questa si ricaricherà mentre si viaggia. La tecnologia è nota da tempo a livello
internazionale e si basa sulla trasmissione induttiva di energia elettrica (IPT: Inductive Power Transfer) mediante induttori risonanti. È un sistema molto simile a quello utilizzato nelle cucine dotate di piastre a induzione che non richiede nessun contatto elettrico, ma esige che il veicolo stia fermo a lungo. Il sistema ideato e realizzato a livello di prototipo dal gruppo di ingegneria elettrica del politecnico piemontese, denominato PoliTo Charge While Driving, mira, invece, a ricaricare la batteria mentre l’auto viaggia. Perché questo avvenga, è necessario, però, che strade e veicoli siano do-
Nella foto si notano i rettangoli sull’asfalto al di sotto dei quali i ricercatori del Dipartimento di Energia del Politecnico di Torino hanno collocato le bobine fisse che consentono la ricarica in movimento delle auto elettriche.
tati di appositi sistemi che consentano la ricarica wireless dei veicoli in movimento. L’innovazione prevede, a tale scopo, l’installazione di una bobina fissa - trasmettitore - sotto il manto stradale e di una bobina - ricevitore - a bordo del veicolo.
in tUtta sicUreZZa
Leader in precisione e affidabiLitË. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
107
NEWS
E in questo modo la batteria si ricarica con continuità. Oltre ad eliminare la necessità di ripetute soste alle stazioni di ricarica durante un viaggio lungo - in autostrada, per esempio - , la nuova tecnologia elimina, quindi, anche il problema della limitata autonomia dell’auto elettrica, arrivata oggi ad alcune centinaia di chilometri. Il prototipo sarà testato su un circuito di prova a Susa, Torino, presso il centro Guida Sicura MotorOasi Piemonte per iniziativa del Politecnico e con l’adesione di 24 partner internazionali del progetto europeo Fabric (Feasibility analysis and development of on-road charging solutions for future electric vehicles). Lungo il circuito sono state posizionate 50 bobine trasmittenti che ricaricheranno la batteria di un veicolo commerciale leggero a bordo del quale è stata installata la bobina ricevente. Oltre ai vantaggi già citati, come l’eliminazione della necessità di soste per la ricarica, l’alto livello innovativo di questa tecnologia apre anche la strada alla prospettiva di batterie con capacità e volume notevolmente ridotti e potrà favorire la diffusione di una mobilità che utilizza fonti energetiche alternative a quelle fossili, procurando in tal modo anche decisivi benefici sul piano ecologico.
OGNI GIORNO NEWS E AGGIORNAMENTI
NOTIZIE SU: AZIENDE, MATERIALI, PRODOTTI, TECNOLOGIE E MERCATI
Arburg Belgio festeggia i 25 anni di attività
I
22 giugno scorso la filiale belga della Arburg ha festeggiato il 25° anniversario della sua istituzione. Alla serata celebrativa, svoltasi al San Marco Village di Schelle, hanno partecipato circa 50 ospiti e una delegazione di manager di alto livello della casa madre. Nel corso della cerimonia (nella foto sotto), Renate Keinath, Managing Partner, ha
ripercorso i venticinque anni di attività di Arburg Belgio, sottolineando l’importanza che l’intera organizzazione della società tedesca e i continui investimenti realizzati sul mercato belga hanno avuto nel determinare il successo della filiale, riconosciuta oggi market leader nella regione e numero uno nel customer service. Gerhard Böhm, Managing Director Sales, ha presentato i nuovi prodotti e ha elogiato Simon Bemong, responsabile della filiale, e il suo team per l’assistenza puntuale
SPAZI PUBBLICITARI SU MISURA PER LE VOSTRE ESIGENZE
www.industriagomma.it
è tutto nuovo
Connettiti e scopri un mondo di notizie e informazioni fondamentali per il tuo business!
Taccuino
e la vicinanza ai clienti, ovunque questi si trovino, grazie alla quale sono considerati dalla clientela persone fidate e di famiglia. Renate Keinath ha quindi consegnato a Bemong, da parte della Arburg e delle famiglie proprietarie Hehl e Keinath, una scultura celebrativa dei “25 anni di Arburg Belgio” a riconoscimento dell’impegno profuso da lui e dai suoi collaboratori nella gestione della filiale. La Arburg ha iniziato la sua attività in Belgio nei primi anni Sessanta, e nel 1992 vi ha aperto la filiale con sede a Holsbeek sotto la guida di Simon Bemong, già in possesso di esperienza commerciale acquisita in una precedente attività.
Lanxess riorganizza la sua attività per gli additivi e i coloranti per la gomma
D
opo l’acquisizione della società americana Chemtura, lo scorso aprile, Lanxess a rivisto la propria struttura organizzativa assegnando le linee di business sugli additivi (RAB, Rubber Addi-
tives Business) e sui coloranti (CAB, Colorant Additives Business) alla business unit Rhein Chemie. L’obiettivo di questa ristrutturazione è di adottare un approccio più mirato con un’attenzione ancora maggiore al cliente, segnala l’azienda in un suo comunicato. L’unità in futuro coprirà il mercato delle specialty con compound a ingredienti attivi, chemicals e aiuti di processo per i settori della gomma, della plastica e dei coloranti. «Le due linee di business – ha detto Philipp Junge, a capo di Rhein Chemie dall’aprile 2017 – hanno esigenze simili e il loro riallineamento ha lo scopo di essere funzionale ai nostri business specializzati, che talvolta richiedono la fornitura e la produzione di piccoli volumi». Junge ora è stato nominato responsabile anche della linea RAB, per la gomma, mentre a dirigere la linea CAB, sui coloranti, è stato chiamato Dominik Risse. Il suo è un ritorno a ruoli operativi dopo una parentesi trascorsa al settore Mergers & Acquisitions. Rhein Chemie al momento impiega circa 1.000 persone e fornisce oltre 2.000 prodotti a circa 3.000 clienti di 120 paesi.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
109
110
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA luglio · agosto 2017
Taccuino
FIERE DI TUTTO IL MONDO - 2017 13 - 16 settembre
Ho Chi Minh City, Vietnam
20 - 22 settembre
Shanghai, Cina
2-6 ottobre
Barcellona, Spagna
11-13 ottobre
Kielce, Polona
17-21 ottobre
Friedrichshafen, Germania
15 - 18 novembre
Jakarta, Indonesia
VietnamPlas
www.vietnamplas.com
RubberTech China 2017
www.chrubber.com
Equiplast
www.equiplast.com
RTE
www.targikielce.pl
Fakuma
www.fakuma-messe.de
Plastics & Rubber Indonesia 2017
www.plasticsandrubberindonesia.com
SCIVOLATE VERSO IL SUCCESSO! Interseals Srl All Around Gaskets Interseals Srl offre consulenza personalizzata sulla tipologia di trattamento lubrificante da adottare in base alle Vostre esigenze e dispone di tutti gli strumenti di verifica necessari per l'efficacia del processo.
+39.030.7464-611 info@interseals.it www.interseals.it
Innerseees Srr può nnnizzzre ii grrro i puuizii ecnicc ei componenni grrzie mooerni impiinni i vvggio, i essrrzione eggi innuinnnni e i eeeurr ei risuuuuui.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA All Around luglio · agosto 2017
111 Gaskets
Via Liguria 30 - 25031 - Capriolo (BS) ITALIA
gli inserzionisti
Gli inserzionisti di questo numero GIBITRE INSTRUMENTS 5 IMCD ITALIA 112 IMG IV COP. INDIAN/INT’L RUBBER JOURNAL 110 INNOVATIV GUMMI TECH 61 INTERSEALS 111 ITAPROCHIM 47 KRAIBURG 45 LAWER 15 LEHVOSS ITALIA 43 LTE 37 MAAG 23 MESGO 3 O.C.S. 49 ORP STAMPI 27 PARKER HANNIFIN ITALY 53 PEZZATO III COP. PRESMA 46 PRODICON INTERNATIONAL 31 PUMA TECH 69
NUMERO SPECIALE
650
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
LUGLIO • AGOSTO 2017 - NUMERO 7
SPECIAL 60 YEARS ISSUE
In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
ALFA STAMPI 101 AW MASCHINEN 102 BONARDI STAMPI 7 C2 55 CALDIC ITALIA 86 CERTECH 57 COLOR SERVICE 1 COMERIO ERCOLE 33 COMI 97 COMPOUNDS AG 103 DE GRANDI 67 DELIA 99 DER-GOM 85 DESMA 21 DP GOMMA 65 ELASTOMERS UNION 98 EURORUBBER 107 FOR LAB ITALIA 71 FRANCIACORTA STAMPI 63 G3 28 GAMMA STAMPI 72
L’INFORMAZIONE DI SETTORE IN 60 ANNI DI PUBBLICAZIONI
Dal 1957
RDC 13 REP ITALIANA 109 ROGITEX II COP. RPM 16 RUBBER TECH 59 ST.A.TE. TECHNOLOGIES 11 STALG DI V.PALLOTTA 87 SUPREMA 106 T.S.F. 29 TORCHIANI 51 TOVO GOMMA 39 ZEON 25
IMCD ITALIA: PER DARE VITA A CIO’ CHE CERCHI Chiamaci, noi crediamo nel gioco di squadra
Distribuiamo polimeri tecnici (fluorurati FKM e polietilene clorurato CPE), cariche funzionali chiare (talco e caolino) e nere (carbon black), anti ossidandi, acceleranti, fatturati di vari gradi, silani liquidi al 100% e preparazioni di silani al 50%, promotori di adesione, peptizzanti, ossido di zinco e ossido di zinco attivo, oli siliconici distaccanti. IMCD Italia Spa
Tel.: (+39) 02 55709 1
Fax: (+39) 02 55709 210
E-mail: plastics@imcd.it
www.imcdgroup.com
Macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo Via Socrate n. 2/D 20864 Agrate Brianza (MB) Tel 039/6091120-142 - Fax 039/6091142 E-mail: info@pezzatopresse.it Internet: www.pezzatopresse.it Linea CVR AUTO
Linea CBTV VACUUM RUBBER
Linea CVR AUTO
Presse verticali per materiali compositi (SMC-BMC-GMT) da 175 a 2000 tonnellate
Linea CBV VACUUM RUBBER
Linea CBTV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 300 a 2000 tonnellate
Linea CB AUTO
Linea CBV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 80 a 1000 tonnellate
Linea CB AUTO
Presse verticali per termoindurenti (melamina-bachelite) e articoli tecnici per arredo-bagno da 80 a 1000 tonnellate
PIANI RISCALDANTI E PIASTRE DI ISOLAMENTO Progettiamo e realizziamo piani di qualsiasi dimensione, freddi e riscaldati elettricamente con resistenze a cartuccia estraibili, olio diatermico, vapore e acqua surriscaldata. A completamento piastre ad alto potere di isolamento termico
Linea AUTOMATIC MULTIPRESS Impianti multistazione per lo stampaggio di articoli tecnici in gomma e anelli di tenuta da 80 a 400 tonnellate