L'Industria della Gomma 12 2017

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PULIZIA LASER DEGLI STAMPI R&D PER LE MESCOLE VEICOLI FUORI USO

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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

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FOCUS STAMPI

DICEMBRE 2017 - NUMERO 10


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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI con il patrocinio di

SOMMARIO

ANNO 60 - DICEMBRE - N. 10

Federazione Gomma Plastica

ASSOGOMMA

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ELASTICA

8 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it

FOCUS

17 INCHIESTA STAMPI

Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it

UNA CRESCITA CONTINUA

Le aziende che producono stampi per la trasformazione della gomma, a iniezione o a compressione, sono sempre più tecnologiche, complesse e orientate alla ricerca e sviluppo, come attestano le testimonianze che abbiamo raccolto per la nostra tradizionale rassegna annuale. Mentre la filiera si arricchisce di nuovi passaggi, come la cromatura, sempre più richiesta per la produzione di articoli con specifiche ogni giorno più severe. Ecco le aziende descritte nella nostra rassegna: • ALFA STAMPI • BONARDI STAMPI • CROMATURA CRISTOFOLETTI • CROMOULDS • FRANCIACORTA STAMPI • O.C.S. • OR.P. STAMPI • RABBI CLAUDIO & C. • TECNISTAMP

DALLE AZIENDE

30 LA TECNOLOGIA LASER Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi della legge 196/2003 l’Editoregarantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi degli artt. 7 e 10 i destinatari hanno facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati,mediante comunicazione scritta al responsabile del trattamento presso EDIFIS S.p.A. - Viale Coni Zugna 71 20144 Milano, luogo della custodia della banca dati medesima.

L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

NELLA PULIZIA DEGLI STAMPI

Lo sporcamentoa degli stampi è un problema con cui tutti i trasformatori della gomma si devono confrontare da sempre e a cui finora non sono state trovate soluzioni complete. REP, il produttore francese di presse a iniezione, ha optato per il trattamento laser, adottando una macchina prodotta dal gruppo Laselec che propone ai suoi clienti. Ecco come funziona e di che cosa si tratta

34 PIÙ SPAZIO ALLA RICERCA E AI CLIENTI

È stato ultimato di recente il nuovo Centro Ricerca e Sviluppo di Mesgo sorto presso lo stabilimento di Gorlago, Bergamo, a sostegno dell’attività produttiva dell’intero gruppo bergamasco e anche a disposizione dei clienti per la messa a punto di soluzioni ad alto contenuto innovativo nel settore della compoundazione della gomma sia sintetica che naturale. Lo scorso mese di settembre la società di Carobbio degli Angeli vi ha organizzato un Open Day per presentarlo ai clienti e alla stampa


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a noi piace la perfezione


ANNO 60 - DICEMBRE - N. 10

42 QUANDO L’INNOVAZIONE È A 360 GRADI Prossima al compimento dei suoi primi 40 di vita, Amsagomma si conferma azienda specialista nello stampaggio di articoli tecnici in gomma e si propone al mercato in una veste mediatica completamente rinnovata

46 STRATEGIE PER UNA CRESCITA CONTINUA La rappresentanza esclusiva in Italia della Yizumi Rubber Machinery, costruttore cinese di livello mondiale di presse per lo stampaggio a iniezione della gomma, e la produzione di presse di alta qualità per lo stampaggio a compressione presso il sito di Vigevano hanno ampliato e consolidato il successo di Saspol Technology con affermazioni di prestigio sui mercati nazionale e internazionali

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NORMATIVE

50 I METALLI PESANTI NEI VEICOLI FUORI USO Una nuova modifica alla direttiva sui veicoli fuori uso impone nuove norme ai produttori di auto, e quindi anche ai loro fornitori del settore gomma, sui materiali impiegati. In particolare sono stati ritoccati i valori massimi di cromo esavalente, mercurio, cadmio e piombo, anche utilizzato in lega. Ecco le novità

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54 TACCUINO • Da gennaio a settembre: come è cresciuta la produzione industriale • Assogomma: nel 2018 la terza edizione di “Fare Sistema” • UTH inaugura un nuovo impianto di assemblaggio • Il pallone dei mondiali sarà in gomma ecologica • Elastosil LR 5040, il nuovo silicone liquido di Wacker • Gomma butilica: il mercato scoppia di salute

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58 GLI INDICI DELL’ANNATA 2017 67 CALENDARIO: FIERE DI TUTTO IL MONDO 68 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

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noscenza della scienza e della chimica dei polimeri, ci permettono di essere sempre al passo coi tempi. I principali settori del mercato mondiale in cui operiamo sono: Automotive, Calzaturiero, Farmaceutico, Tubi Idraulici, Cinghie e Nastri Trasportatori, Guarnizioni e Giunti, Rivestimento Rulli, Energia e Petrolio, Edilizia e Costruzioni, Prodotti Speciali.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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ELASTICA

Rassegna della stampa tecnica estera

ELASTOMERI - LAVORAZIONE SISTEMI DI VULCANIZZAZIONE IBRIDI PER EPDM ED EPM, BASATI SU PEROSSIDO ORGANICO E ZOLFO CON ACCELERANTI.

W. Beek, D. Willink, P. van der Aa, Research Development & Innovation, L. Nijhof, Sales and Marketing - Technical Development, AkzoNobel Polymer Chemistry, Deventer (The Netherlands) - email: waldo.beek@ akzonobel.com - RFP n. 3/2017, Volume 12, pag. 158-167.

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robabilmente pochi sanno che la reticolazione perossidica non esclude la possibilità di usare, in sinergia nella mescola, anche zolfo e acceleranti tradizionali, realizzando in tal modo una vulcanizzazione ibrida con i due sistemi. Probabilmente ancor meno utilizzatori, forse nessuno sul mercato italiano, sono mai ricorsi a questa tecnologia, che offre invece risultati molto interessanti per quanto riguarda le caratteristiche dei materiali così ottenuti. Questo studio di AkzoNobel si prefissa, partendo dal presupposto che la densità di reticolazione e le proprietà dei vulcanizzati sono strettamente legate, di investiga-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

re gli effetti della co-vulcanizzazione di un elastomero mediante un perossido miscelato con un sistema zolfo/ acceleranti. Già l’introduzione, breve rispetto alle dieci pagine complessive dell’articolo, stimola una lettura attenta e completa chiarendo le idee, a chi ancora non lo sapesse, riguardo ai legami zolfo e carbonio-carbonio, accennando alla loro implicazione nei valori di compression set, resistenza alla lacerazione e reversione. Fin dall’inizio la trattazione è supportata da figure e tabelle chiare e comprensibili: interessanti, in particolare, le tabelle che illustrano la variazione delle proprietà, con l’aumento di legami di e polisulfurici, e le caratteristiche più importanti conferite dai due sistemi, a zolfo e perossido, al manufatto (ad esempio resistenza termica, compression set e resistenza a lacerazione). Per gli esperimenti trattati nello studio si è scelto di ricorrere alla versione 7 del software Design-Expert (DOE = Design Of Experiments) con i tre fattori, previsti dal programma, consistenti in due acceleranti per lo zolfo (TBzTd

e CBS) e un perossido (Perkadox BC-40 MB), con polimero di base EPDM (Dutral 4038). Si arriva così a selezionare una formulazione ottimale, ossia con livelli di perossido e di acceleranti ridotti, sulla base di proprietà bilanciate, usando il software per definire la migliore combinazione di carico di rottura elevato, buona resistenza a lacerazione e minimo compression set. La ricetta ottimale definita dal DOE costituisce un buon punto di partenza per sviluppare lo studio, con la considerazione introduttiva che ovviamente il perossido contribuisce davvero alla densità di reticolazione aumentando delta torque e carico di rottura e diminuendo i valori di compression set. Dimostrato che la reticolazione di EPDM con una formulazione ibrida è possibile, lo studio passa a prendere in esame il caso dell’EPM (Dutral 038), un elastomero che non può essere vulcanizzato con un sistema zolfo/acceleranti. Un’opportuna tabella mostra rispettivamente 4 e 5 ricette per EPDM ed EPM rispettivamente, regolando i sistemi di vulcanizzazione per assicurare il confronto delle proprietà meccaniche (per l’EPDM


Abbiamo letto per voi la regolazione è effettuata per ottenere carichi di rottura simili), e soprattutto i rispettivi valori di caratteristiche meccaniche e compression set. In effetti un sistema zolfo/acceleranti non riesce a vulcanizzare la mescola in EPM ma, forse sorprendentemente, il sistema ibrido funziona con l’aggiunta al perossido di solo zolfo, che permette la formazione di nuovi legami addizionali all’interno della struttura di reticolazione. Questo paragrafo parla anche dell’azione inibitrice dell’ossigeno, che danneggia la reticolazione perossidica, mettendo in rilievo come i sistemi di vulcanizzazione ibrida riescano a limitarla. Nei successivi paragrafi dello studio si affrontano e si sviluppano a fondo i seguenti argomenti: • interpretazione meccanicistica della densità di reticolazione di EPDM ed EPM vulcanizzate. Una serie di grafici illustra compiutamente quanto esposto nella lunga trattazione, ad esemplificazione dell’incidenza della quantità di perossido utilizzata, dell’in-

fluenza dei tre sistemi di vulcanizzazione sul compression set, dell’azione dei diversi legami sulla resistenza a lacerazione etc. È consigliabile ricorrere sempre a tali grafici per comprendere meglio il testo, ma soprattutto per rendersi conto visivamente delle caratteristiche conferite alle mescole dai tre diversi sistemi di vulcanizzazione; • proposta di interpretazione del meccanismo di vulcanizzazione dei sistemi analizzati, relativamente ai radicali polimerici, loro disproporzionamento e scissione; • ulteriori ricerche riguardo all’effetto di trattamento termico sui legami zolfo introdotti in un sistema di reticolazione perossidica. Conclusione dello studio è che i sistemi ibridi di vulcanizzazione migliorano le prestazioni dei tradizionali sistemi a perossido e a zolfo/acceleranti. Nel primo caso i miglioramenti riguardano: • tempo di scottatura; • allungamento a rottura;

• resistenza a lacerazione, anche ad alta temperatura; • nessuna inibizione da parte dell’ossigeno. Nel secondo caso: • stabilità al calore; • compression set. In pratica la vulcanizzazione ibrida consente di ottenere il meglio dai due sistemi a solo perossido o solo zolfo/ acceleranti.

ELASTOMERI - LAVORAZIONE EPDM: MESCOLE E TECNOLOGIA DI MESCOLAZIONE. S. Majumdar, consultant for tyres, inner tubes, flaps, rubber components (automobiles) and their composites, Ghaziabad (India) - smajumdar501234@ yahoo.co.in - RFP n. 3/2017, volume 12, pag. 168-177.

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polimeri etilenpropilenici (EPM ed EPDM) sono i più utilizzati, a livello globale, dopo SBR e BR, con una capacità produttiva annua superiore a 1,6 milioni di tonnellate con 15 socie-


ELASTICA tà produttrici. I settori di applicazione sono essenzialmente quelli dell’auto e dei cavi elettrici ma l’utilizzo, soprattutto per quanto riguarda l’EPDM, si estende a tutti gli ambiti che richiedono resistenza agli agenti atmosferici, all’acqua e all’invecchiamento. Questo lavoro, molto accurato e ricco di informazioni che non tutti conoscono, forse nemmeno alcuni operatori di settore, affronta l’ampia casistica della produzione di diverse mescole in EPDM e della relativa tecnologia di lavorazione. Partendo dalla chimica e dai processi di polimerizzazione di EPM ed EPDM (in soluzione, in sospensione, in fase di gas), si discutono dapprima brevemente i parametri per classificare i tipi di EPDM: • viscosità Mooney • tipo di diene • mole percentuale di diene • rapporto etilene-propilene precisando che le migliori viscosità per lavorare EPM ed EPDM sono inferiori rispettivamente a 40 e 75. Si passa quindi a considerare le proprietà principali dell’EPDM, che sono: • notevole resistenza all’ozono; • eccellente stabilità all’azione degli agenti atmosferici; • eccellente resistenza al calore; • eccellenti proprietà elettriche; • eccellente flessibilità a bassa temperatura; • eccellente capacità di accettare elevati volumi di carica ed olio grazie alla mobilità delle sue catene polimeriche; • eccellente gamma di valori di carico di rottura e durezza; • disponibilità di tipi con distribuzione di peso molecolare più largo per una facile lavorazione. C’è anche un accenno alla compatibilità dell’EPDM con la gomma butilica, con riferimento alla proprietà di permeabilità all’aria. I successivi paragrafi sono i più interessanti dello studio, almeno per chi si occupa della produzione di mescole. In quello dedicato alle mescole in EPDM, in cui si puntualizza che la base di partenza per l’applicazione prevista è la scelta del polimero relativamente ai parametri ciati in precedenza, vengono esemplificate molte formulazio12

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

ni relativamente a: • tappetini per auto; • guarnizioni; • protezioni per pneumatici di autocarri; • coperture resistenti all’acqua per tetti; • profili per edilizia; • manufatti colorati; • manufatti con ritardanza di fiamma (cavi elettrici); • profili solidi ed espansi per il settore auto, che costituisce circa il 60% dell’intero mercato dell’EPDM. Tutte le formulazioni, riportate in tabelle, sono discusse riguardo ai componenti che ne determinano l’applicazione con un’importante digressione, in particolare, sui tipi di neri di carbonio utilizzati. Quasi altrettanto sostanzioso del precedente è il paragrafo dedicato alla tecnologia di mescolazione, in cui si ricorda che all’inizio della sua produzione industriale l’EPDM sostituì il policloroprene (CR), grazie alla sua resistenza agli agenti atmosferici, per poi estendere il suo utilizzo a molte altre applicazioni: da qui l’importanza assunta dalle sue caratteristiche di mescolazione. Posto che l’EPDM può essere fornita nelle forme fisiche balla, balla friabile, granulo e polvere, si considera che granulo e polvere consumano meno energia nei mescolatori interni e che la polvere è la forma fisica più adatta per la mescolazione in continuo, il cui utilizzo si sta estendendo in Europa. Vengono quindi presi in esame e discussi i metodi con mescolatore aperto, impastatrice e mescolatori interni, mettendo in evidenza le caratteristiche dei singoli macchinari e i parametri delle lavorazioni effettuate, nonché gli inconvenienti che si possono verificare durante il processo e relative possibili soluzioni. Un paragrafo a parte è dedicato alla mescolazione in continuo, a cui recentemente si sta dando molta più attenzione grazie all’annuncio di Pirelli sul suo utilizzo e alla messa a punto di uno specifico macchinario per gomma da parte di Farrel. I suoi principali vantaggi sono: • minori spese per personale addetto;

• risparmio di spazio; • nessuna contaminazione e nessun residuo; • risparmio di denaro ed energia; • semplificazione del processo di mescolazione; • efficace dispersione degli ingredienti; • migliore bagnabilità; • sicurezza e igiene.

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cco un articolo, redatto dalla tedesca Phoenix, che susciterà molto interesse e attenzione da parte degli addetti ai lavori, dal momento che parla di risparmio energetico nella produzione di mescole. Argomento di indubbia attualità, che si basa su due fattori chiave della tendenza del consumo di energia: la crescita della consapevolezza ambientale della società ha come conseguenza l’abbassamento del consumo di energia per conservarne le limitate risorse; l’aumento dei costi energetici sta obbligando automaticamente le aziende a risparmiare energia. Queste condizioni stanno toccando direttamente e seriamente l’industria della gomma, che consuma molta energia, soprattutto nell’ambito delle operazioni di mescolazione e vulcanizzazione , e di conseguenza la gestione di energia onnicomprensiva è un compito di grande importanza. L’articolo presenta i più importanti provvedimenti, che aiutano i produttori di mescole a ridurre il loro consumo di energia e ad utilizzare potenziali forme di risparmio. L’attenzione di Phoenix si è concentrata sulle seguenti casistiche aziendali: • spese per l’efficienza energetica dell’edificio (riscaldamento, illuminazione etc.); • utilizzo di energia rinnovabile o di calore ed elettricità combinati (centrale termoelettrica a blocco); • aumento dell’efficienza nella conver-


Abbiamo letto per voi sione e nella distribuzione di energia; • addestramento del personale per evitare sprechi; • introduzione di un sistema di gestione dell’energia; • investimento in impianti produttivi a risparmio energetico; • ottimizzazione del processo di mescolazione riguardo al consumo energetico. Singoli brevi paragrafi sono dedicati ai risparmi relativi all’energia termica, alla tecnologia di efficienza energetica per i mescolatori, all’ottimizzazione dei processi produttivi, al software di mescolazione con ottimizzazione automatica. L’articolo si chiude con l’affermazione che si può gestire la sfida per un impianto produttivo di mescolazione ad efficienza energetica, dal momento che esiste un grande potenziale di risparmio energetico da individuare e utilizzare. Per esempio, il riscaldamento e la coibentazione dell’edificio, così come i sistemi di tubazioni, offro-

industria della gomma2017_A5.indd 2

no considerevoli potenziali risparmi, poiché rappresentano circa un terzo del consumo totale di energia. Tuttavia sono soprattutto le linee di mescolazione ad avere la maggiore influenza sul consumo di energia e quindi il più grande potenziale di risparmio (motori a corrente alternata raffreddati ad acqua, componenti idraulici etc.). Come prospettiva a lungo termine, l’adozione di tutti i provvedimenti citati nell’articolo potrebbe portare a risparmi totali fino al 25%, con una positiva ripercussione sulla redditività dell’azienda.

ELASTOMERI E APPLICAZIONI SVILUPPO DI MESCOLE PER TUBI IN GOMMA. W. Wei Xiang, W. Nan, China Rubber Group, Shenyang Rubber Research & Design Institute, Sh enyang (China), L. Xi ZhengC. Pingdingshan Kuangyi Rubber hose Co. Ltd.,Henan (China) - email: wangweixiang@163.com - RFP n. 3/2017, Volume 12, pag. 182-186.

C

uriosamente questo articolo di interesse specifico è costituito da una parte di tabelle (ben 17 in sole cinque pagine) preponderante rispetto al testo, la cui esposizione si articola in tre parti. La prima, una volta esposta la composizione generica della mescola nelle sue cinque famiglie variabili di prodotti (polimeri, cariche, additivi, vulcanizzanti ed oli), si occupa delle diverse fasi di lavorazione della mescola, che comprendono: • premasticazione; • masticazione dei polimeri in un processo di mescolazione su mescolatore aperto; • mescolazione dei polimeri in un mescolatore interno; • miscelazione di polimeri diversi (una tabella riporta le caratteristiche di miscele di EPDM con altre gomme); • processo di mescolazione diretto; • processo di mescolazione indiretto; • estensione della mescola con olio; • mescolazione in un unico stadio;

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ELASTICA • mescolazione upside down (capovolta); • mescolazione continua e semicontinua. La seconda parte, impegnativa per l’argomento trattato, comprensibile per chi l’ha già affrontato, parla di DOE (Design Of Experiments) ortogonale ed errore quadratico di alcune formulazioni. La terza ed ultima parte, che propone dieci formulazioni idonee alla produzione di altrettanti tipi di tubi in gomma, è invece semplice e didascalica e può offrire discreti spunti di interesse a chi si occupa di questo settore.

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI PROPAGAZIONE D’ONDA E SMORZAMENTO IN INTERFACCE DI SOSPENSIONI GOMMA-ACCIAIO. D Willenborg, M. Kröger, Institute for Machine Elements, Design and Manufacturing, Freiberg (Germany) - email: daniel.willenborg@imkf.tu-freiberg.de KGK n. 6/2017, pag. 66-69.

I

n molte applicazioni di ingegneria meccanica si utilizzano sospensioni, specialmente tamponi di gomma, nel qual caso i tipici metodi di prova si limitano a misurazioni di tensione statica. Spesso proprietà di smorzamento e rigidità, in dipendenza del tipo di carico, non fanno parte delle prove dei fornitori. Sono invece argomento di questo studio le proprietà di propagazione d’onda con riferimento ad un carico sotto forma di impulsi, che può essere molto importante per l’acustica. Allo scopo viene costruito un pendolo per esaminare le proprietà di smorzamento e isolamento di tamponi di gomma differenti: si tratta di un pendolo a tampone di gomma, sottoposto a vibrazioni da parte di un pendolo ad impulsi di martello. Dapprima vengono descritti l’attrezzatura di prova e i campioni di gomma. Vengono poi presi in esame quattro tipi differenti di tamponi di gomma, tutti in gomma naturale (NR) caricata con nero di carbonio: due hanno du-

rezza 38 ShA e due 68 ShA, con uno a geometria cilindrica e uno a geometria svasata per ogni durezza. Il paragrafo successivo, cuore dello studio e perciò di discreta estensione e difficoltà per le formule utilizzate, sia pure supportate da grafici e figure, si occupa della metodologia per ottenere i dati sperimentali. L’ultima parte dello studio espone la conclusione che i tamponi in gomma morbida offrono le migliori proprietà di isolamento e smorzamento, mentre quelli in gomma dura danno la più larga impedenza meccanica e sono così più resistenti a carichi meccanici ma con scarse proprietà di smorzamento e isolamento. Di conseguenza esiste un conflitto di obiettivi inerente alle proprietà di smorzamento e all’impedenza meccanica.

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Abbiamo letto per voi P. Holičkovà, I. Hudec, V. Novàkovà, B. Hirschnerovà, Slovak University of Technology, Faculty of Chemical and Food Technology, Bratislava (Slovakia), A. Kňazeovà, D. Vestenice (Slovakia) - email: petra.holickova@stuba.sk, ivan.hudec@ stuba.sk - KGK n. 6/2017, pag. 75-79. amido è un polisaccaride, principale carboidrato di riserva delle piante, utilizzato in molti settori industriali, quali il carta, il farmaceutico, il tessile etc. Tuttavia l’amido non ha grande stabilità termica ed è facilmente soggetto a retrogradazione, per cui deve essere modificato con l’aggiunta di un agente gonfiante o plastificante per superare questa debolezza. Ci si può chiedere perché anche l’industria della gomma mostra interesse per l’amido: la spiegazione è che negli anni recenti l’industria chimica si è focalizzata sulla ricerca e sull’uso di risorse naturali come, per esempio, lignina, cellulosa ed amido. Il problema principale dei prodotti in gomma è costituito dall’aumento costante dei rifiuti di gomma, dal loro smaltimento in disca-

L’

rica e dalla mancanza di capacità di riduzione. Questo lavoro si focalizza così sull’applicazione di amido nativo e sintetico come carica in gomma EPDM, per verificare l’influenza della carica naturale sul processo di vulcanizzazione e sulle proprietà fisico-meccaniche delle mescole ottenute e probabilmente, anche se non espressamente dichiarato, per constatare se un’idonea quantità di amido possa facilitarne la biodegradabilità e ridurre i costi dei manufatti. La gomma utilizzata è il Dutral TER 4049 e gli amidi sono di tre tipi, uno nativo e due termoplastici con e senza modificante. Illustrati metodi e procedure, lo studio si articola nella discussione dei risultati ottenuti, riportando su grafici i valori di tempo ottimale di vulcanizzazione, tempo di scottatura, carico di rottura, allungamento a rottura, durezza, modulo M300 e densità di reticolazione delle mescole esaminate, in funzione del contenuto dei tre tipi di amido e in rapporto alla mescola di riferimento senza amido. Particolare attenzione è rivolta all’influenza

dell’amido termoplastico con modificante sull’invecchiamento termo-ossidativo, per quanto riguarda le proprietà meccaniche, e sulla densità di reticolazione, il tutto sempre illustrato da grafici. Le prove effettuate dimostrano che all’aumentare del contenuto di ciascuno dei tre amidi nella mescola il carico di rottura diminuisce, mentre aumenta l’allungamento a rottura nel caso degli amidi termoplastici; questo è dovuto alla caratteristica polimerica dell’amido termoplastico, che cambia la struttura di fase delle mescole. L’invecchiamento termo-ossidativo ha un effetto significativo su tutte le proprietà esaminate: la densità di reticolazione aumenta e fa aumentare il carico di rottura, mentre diminuisce l’allungamento a rottura. L’utilizzo degli amidi è inizialmente previsto per prodotti non sottoposti a sforzi dinamico-meccanici, ma l’amido nativo può essere usato in manufatti, che richiedono una durezza più alta, e gli amidi termoplastici in manufatti, che hanno bisogno di maggior allungamento a rottura.

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FOCUS

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Una crescita continua Le aziende che producono stampi per la trasformazione della gomma, a iniezione o a compressione, sono sempre più tecnologiche, complesse e orientate alla ricerca e sviluppo, come attestano le testimonianze che abbiamo raccolto per la nostra tradizionale rassegna annuale. Mentre la filiera si arricchisce di nuovi passaggi, come la cromatura, sempre più richiesta per la produzione di articoli con specifiche ogni giorno più severe

Foto Maplan

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FOCUS

ALFA STAMPI

Innovazione a misura d’officina

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on oltre trent’anni di esperienza e passione per il proprio lavoro, Alfa Stampi progetta e costruisce stampi per la produzione di una vasta gamma di guarnizioni ed articoli tecnici in gomma, silicone in pasta e gomma metallo per le più svariate esigenze industriali. Costante aggiornamento delle competenze del personale tecnico, diversificazione dei servizi offerti e gestione avanzata dei processi di lavoro in un’ottica 4.0 sono le linee guida che fanno dell’azienda un partner affidabile e attento a rispondere in modo concreto alle esigenze del mercato italiano ed estero. Nell’ultimo anno l’esperienza dell’ufficio tecnico è cresciuta, non solo attraverso corsi di alta formazione ma anche grazie al confronto con le più disparate novità progettuali di stampi per particolari a disegno, che hanno richiesto grande flessibilità e preparazione tecnica. Alfa Stampi è inoltre attenta a soddisfare le esigenze e le aspettative della clientela a 360 gradi. Numerosi sono i servizi offerti,

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gestiti direttamente in-house o in collaborazione con partner locali di fiducia: tra i più richiesti la prova stampo e prima campionatura per verificare le funzionalità dello stampo, e i trattamenti di superficie. «Oggi – sottolinea il management dell’azienda – la clientela richiede sempre più precisione, velocità ed efficienza. Per rispondere a questi standard, ossia per produrre al miglior costo possibile e nel rispetto della qualità e delle tempistiche richieste, Alfa Stampi sta studiando soluzioni in grado di agevolare il processo produttivo in termini di ottimizzazione e velocizzazione dell’iter di lavoro. Per questo motivo l’azienda sta guardando con grande interesse ed attenzione alle logiche dell’industria 4.0: il prossimo passo da compiere in questa direzione sarà quello rendere i software di progettazione capaci di dialogare direttamente, non solo con i sistemi di analisi e CAM, ma anche con gli applicativi di gestione della produzione». 


Stampi e trattamenti

BONARDI STAMPI

Novità tecnologiche in mostra

«N

el corso del 2016 abbiamo accolto la richiesta dei nostri clienti di ideare un’attrezzatura che consentisse loro di migliorare il tradizionale sistema di produzione; è nato così il nostro primo gruppo termoregolato a quattro ugelli di iniezione CRB4, frutto dell’attenta ricerca e progettazione messa in atto nel nostro reparto di ricerca e sviluppo. Realizzato e collaudato internamente alla nostra azienda, il CRB4 è stato poi provato “sul campo” per sei mesi da un nostro cliente». Così Bonardi Stampi, azienda di Sarnico, in provincia di Brescia, racconta un’importante svolta della propria attività e produzione. Visti i risultati più che soddisfacenti il cliente in seguito ha acquistato il gruppo in questione. Alla luce del successo di quel primo progetto, nel corso del 2017 l’azienda ha deciso di concentrare gli sforzi del reparto di ricerca

e sviluppo nella progettazione e successiva realizzazione di piani di riscaldo concepiti per ottenere una distribuzione più omogenea delle temperature: abbinando alle tradizionali resistenze elettriche una rete di tubi Isobar sono così state realizzate le prime soluzioni di questo tipo. Con l’obiettivo di presentare ai clienti questi nuovi prodotti, Bonardi ha allestito in azienda uno spazio espositivo, nel quale sono presenti sia il gruppo CRB4 che i piani di riscaldo: gli interessati hanno così la possibilità di “toccare con mano” la qualità dei prodotti. L’azienda, come sottolinea ancora il management, «è indirizzata ad affrontare le sfide che ci vengono proposte in modo dinamico e creativo, ricercando soluzioni che permettano a noi e ai nostri clienti di migliorare e incrementare la produzione». 

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FOCUS

CROMATURA CRISTOFOLETTI

Quando la cromatura è certificata

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romatura Cristofoletti è un’azienda di Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, con più di 35 anni di esperienza nel settore della cromatura stampi, frutto di una conoscenza tramandata di padre in figlio. «L’attenzione e la precisione impiegate in tutte le lavorazioni – sottolineano in azienda – garantiscono ai nostri clienti la qualità del prodotto finito che, grazie alla nostra cromatura, lo rende altamente resistente alla corrosione». L’azienda si occupa soprattutto di cromatura dura a spessore di stampi per gomma, silicone, Viton, policarbonato, termoindurente e di parti meccaniche: cilindri e pistoni oleodinamici, colonne pressa, viti, teste e ugelli di iniezione gomma e altri particolari di macchinari di ogni genere. Per raggiungere e soddisfare le aspettative dei clienti, Cromatura Cristofoletti progetta e produce artigianalmente telai su misura per qualsiasi esigenza di cromatura in base

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alla conformazione del pezzo da trattare e alle richieste del cliente. Mantenendo l’uniformità del materiale ed eliminando eventuali impurità, vengono inoltre eseguite la lucidatura delle superfici per un risultato più luminoso oppure la sabbiatura per un risultato più opaco, prima o dopo la cromatura. Novità di quest’anno è stata l’installazione di un nuovo impianto di lavaggio per il pretrattamento dei pezzi, che permette di ottenere superfici adeguate alla fase di cromatura per una migliore aderenza del cromo in ogni cavità, anche in quelle più piccole, grazie alle nuove elettroniche ad impulsi. Inoltre, con strumenti ad alta sensibilità e precisione, l’azienda fornisce su richiesta certificati di misurazione che evidenziano nel dettaglio lo spessore di cromo riportato sulle varie zone del pezzo cromato e analisi al microscopio ed endoscopio per verificare lo stato del materiale prima e dopo il trattamento.


DA OGGI PIU’ FAI PUBBLICITA’ MENO SPENDI

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Il Parlamento ha varato una norma che concede un credito d’imposta fino al 75% (90% per le PMI) a chi incrementa almeno dell’1%

l’analogo investimento pubblicitario a mezzo stampa effettuato l’anno precedente. art. 57-bis DL n. 50/2017, conv. in legge con modificazioni dalla L.n. 96/2017

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FOCUS

CROMOULDS

Cromatura e pulizia high-tech

C

romoulds è un’azienda dal cuore bergamasco con sede a Corte Franca, nella Franciacorta. Da ormai più di 15 anni è leader nei trattamenti di stampi per elastomeri. Offre un servizio door to door ai suoi clienti, trova soluzioni e risposte per ogni tipo di acciaio, di design dello stampo e per ogni tipologia di mescola. Ognuno di questi elementi presenta precise caratteristiche che in fase di stampaggio devono essere rispettate; in base al suo know-how Cromoulds suggerisce e realizza le migliori soluzioni, oltre a nuovi trattamenti al passo con lo sviluppo delle mescole e per tutte le tipologie di stampaggio. Attualmente Cromoulds dispone di due linee complete di cromatura e pulizia stampi, oltre ai servizi dedicati per ogni cliente, dalla cromatura dura a spessore, lucida o opaca, ai particolari rivestimenti e trattamenti personalizzabili secondo le necessità. Grazie alla nuova linea

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ora anche stampi di grandi dimensioni, fino a 1.600mm, possono essere sottoposti ai diversi trattamenti che offre l’azienda. Con il passare del tempo ci si è accorti di quanto la cromatura possa influire positivamente nella fase di stampaggio ed essere di grande aiuto sia durante la fase di de-moulding che in quella di controllo del pezzo. «Sappiamo – dicono in azienda – come la qualità e la finitura di alcuni articoli tecnici possa avere tolleranze dimensionali e caratteristiche visive molto ristrette: Cromoulds mira alla perfezione e alla collaborazione con i suoi clienti per raggiungere in ogni progetto il massimo dei risultati». Un nuovo centro di Research & Development, mirato allo studio dei materiali e alle tipologie di coating, collabora giornalmente con gli esperti addetti alla cromatura, offrendo loro nuove idee e soluzioni per far fronte ad ogni richiesta o necessità. 


Stampi e trattamenti

FRANCIACORTA STAMPI

Cultura dello stampo attraverso la formazione

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ranciacorta Stampi illustra così la propria filosofia e il proprio modus operandi: «Il mondo degli stampi per articoli in gomma è più che mai in evoluzione. Tecnicismi sempre più sofisticati vengono applicati per cercare di soddisfare un mercato che, con il passare degli anni, sta diventando sempre più esigente, con richieste che mirano a ottenere risultati di alto livello produttivo. La conoscenza approfondita e aggiornata della materia diviene pertanto requisito fondamentale per rispondere a questa tendenza». Che cosa comporta questo in termini concreti? «La progettazione e la costruzione delle attrezzature – dicono in azienda – sono il risultato di un mix di componenti che insieme determinano la capacità da parte di un’azienda di fornire le giuste soluzioni in relazione al grado di complessità dell’obbiettivo da raggiungere. Queste componenti possono essere così elencate: esperienza, precisione, tecnologia, conoscenza dei materiali e delle materie prime, macchinari a disposizione e soprattutto abilità da parte delle risorse umane. Questo è un punto fondamentale per garantire risulta-

ti nel tempo ed è strettamente correlato alla problematica della formazione del personale». Attenzione alla preparazione del personale quindi. Come affronta questo tema l’azienda franciacortina? «Risulta molto difficile reperire figure professionali con un bagaglio di conoscenza tecnica sviluppato nell’ambito degli stampi per articoli in gomma e questo rappresenta una delle criticità maggiori alla quale dover far fronte. Partendo da zero, servono tanto tempo e investimenti importanti per la formazione di profili esperti, con tutte le difficoltà da superare durante il percorso e senza la certezza di raggiungere gli obbiettivi prestabiliti. Per questi motivi non è affatto semplice la gestione di questa tematica, in quanto le soluzioni per poterla affrontare professionalmente non sempre si possono strutturare e organizzare per il meglio. Da un lato dunque ci troviamo di fronte alla richiesta di alta specializzazione degli operatori tecnici, mentre dall’altro ci troviamo a fronteggiare le questioni legate alla scarsa reperibilità di risorse provenienti dal settore gomma che possano soddisfare queste qualifiche». 

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FOCUS

O.C.S.

Lo stampo dell’anno 2017

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on c’è nulla di più eloquente nel raccontare la tecnologie e le capacità di un’azienda che illustrare una realizzazione concreta. O.C.S., azienda di Adrara San Martino, nel Bergamasco, con una storica esperienza nella produzione di stampi per iniezione, compressione, transfer, inietto-compressione e stampi a canali freddi per tutte le gomme elastomeriche, ha scelto, come esempio della propria capacità tecnologica, una realizzazione particolare. «In azienda – ci racconta il management – abbiamo mantenuto fresche le idee durante l’estate, grazie alla produzione di uno stampo per vassoio per ghiaccio da inserire nei più moderni congelatori. Per ottenere la massima qualità estetica del pezzo vi erano una serie di ostacoli, dettati principalmente dalla finitura che doveva essere perfettamente lucida». Come è stato affrontato l’impegno? «Abbia-

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mo superato le sfide tecniche che questo progetto ci proponeva grazie all’utilizzo di strumenti innovativi adatti per l’alta velocità e per gradi di finiture superficiali di altissimo livello, ricercati con accuratezza fra le decine offerte dal mercato. Il lavoro eseguito costituisce un’assoluta novità in quanto la fase di lucidatura, avvenuta direttamente in macchina CNC, ha dato come risultato un pezzo perfettamente lucido». Ecco le caratteristiche tecniche dello stampo: Settore: alimentare Mescola: silicone alimentare Tipologia: stampo a compressione, in linea Dimensioni: 630x600x68/28 mm Materiale: acciaio 1.2312 bonificato Cavità: n°1 - in continuo Esecuzione: maschio + femmina Estrazione: manuale Sbavatura: manuale 


LoringX LoringX è una macchina semiautomatica per la misurazione del diametro, della corda e per il controllo dei difetti superficiale di O-Rings di grandi dimensioni. Per informazioni e prove contattare il servizio clienti.

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FOCUS

OR.P. STAMPI

Un nuovo assetto e la qualità raddoppia

L’

azienda bergamasca tra i leader del mercato nella progettazione e realizzazione stampi, amplia i suoi confini, nasce OR.P. Stampi 2. Da oltre 35 anni, l’azienda bergamasca opera ai massimi livelli per accuratezza e progettazione dei suoi manufatti; nel corso dell’ultimo decennio il coinvolgimento in importanti progetti di studio ha richiesto l’intervento di personale specializzato, ora parte strategica del team. Gli spazi offerti dalla sede di Viadanica, pur in una località pittoresca, non potevano più sopperire alle esigenze di sviluppo. La costante ricerca di nuove soluzioni tecniche del dipartimento R&D di OR.P. stampi si incontrava giornalmente con la clientela più esigente nel campo della produzione di articoli tecnici, e necessitava di adeguati spazi, nuovi strumenti di lavoro e unità di progettazione. La scelta di decentrare uno dei polmoni della produzione, quello della torneria, a pochi chilometri di distanza ha dato ossigeno alla sede

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centrale di Viadanica, che ora potrà sfruttare al meglio gli spazi esistenti. Nuovi macchinari al passo con la tecnologia daranno man forte anche al secondo polmone produttivo. La nuova OR.P. Stampi 2, con sede a Corte Franca in via dei Carretti, in poche settimane è diventata operativa, assicurando la stessa qualità e precisione nella torneria che contraddistingue l’azienda, sfruttando nuovi spazi e tecnologie integrative che favoriranno l’intera filiera produttiva. Completamente autonoma, la nuova sede, grazie all’esperienza acquisita negli anni, rimane in costante e diretto collegamento con la sede centrale grazie all’ausilio di nuovi sistemi informatici. Questo nuovo assetto strutturale è stato il frutto di una necessità produttiva sempre in crescita e di studi tecnico-commerciali che mirano a seguire il rapporto tra OR.P. e tutti i suoi clienti, ogni giorno sempre più connessi con tutto il team dalla progettazione alla prova stampo. 


Stampi e trattamenti

RABBI CLAUDIO & C

Know-how e partnership prestigiose

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a 30 anni Rabbi Claudio & C. progetta e realizza stampi per le parti in gomma presenti nelle lavatrici e nelle asciugatrici. Tubi carico, tubi scarico, elementi antivibranti, guarnizioni oblò sono le denominazioni di alcuni dei componenti di uno dei beni più diffusi nel mondo. L’azienda ha vissuto lo sviluppo tecnologico della lavatrice sin dai primi passi e oggi è diventata un tassello importante della filiera del bianco. Grazie a tecnologie produttive all’avanguardia e ad operatori specializzati, Rabbi Clau-

dio & C. è in grado di esportare stampi in Europa, Asia e Americhe garantendo qualità e assistenza. Il know-how maturato in seguito alla stretta collaborazione con i propri clienti ha portato alla progettazione e produzione di stampi sempre più efficienti. Candy, Whirlpool, Electrolux, B/S/H, Miele, Arcelik, General Electric sono i nomi dei gruppi italiani e internazionali produttori di elettrodomestici per cui la Rabbi Claudio & C. realizza stampi e con cui ha spesso l’onore di collaborare direttamente. Alla principale attività di progettazione e costruzione di nuove attrezzature si affianca quella non meno importante di ricondizionamento delle esistenti: pulizia, riparazione delle parti danneggiate, ripristino dei piani di chiusura, sostituzione dei componenti normalizzati e collaudo. 

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FOCUS

TECNISTAMP

La continua voglia di scoprire

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ecnistamp srl è un’azienda che da oltre trent’anni, essendo nata nel 1982, costruisce stampi per la produzione di articoli tecnici in gomma, plastica e termoplastica. Opera sin dalla nascita nel “distretto della gomma” o “Rubber Valley”, come è chiamato il territorio del Basso Sebino, noto come il maggiore produttore nazionale ed europeo di guarnizioni in gomma: una referenza di tutto rispetto per un’azienda che vanta un importante knowhow nel mondo della gomma che dura da decenni ed è in continua evoluzione. Una caratteristica fondamentale di Tecnistamp riconosciuta e apprezzata sia in Italia che all’estero e che rappresenta il suo punto di forza nel settore è la sua capacità di progettare e realizzare stampi a disegno anche per progetti di elevata complessità. Ciò presuppone una notevole attitudine a lavorare in stretta collaborazione col cliente per conoscerne le esigenze e le problematiche a fronte delle quali identificare le soluzioni migliori. E Tecnistamp è in grado di garantire questa attitudine grazie all’alto livello di specializzazione dei suoi tecnici e al suo costante impegno economico e tecnico nel campo della ricerca e sviluppo. La società progetta e produce ogni anno oltre 350 stampi per il mercato italiano e quello internazionale, destinati ad aziende leader

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nel settore dello stampaggio della gomma per svariate applicazioni industriali, dall’automotive agli elettrodomestici, dall’elettronica agli articoli casalinghi, dagli elettroutensili all’arredo e al design, e anche al ferroviario e al medicale. Ampia e diversificata, quindi, la gamma prodotti, che comprende stampi prototipali, stampi di serie multi cavità, stampi con sistemi automatici per scalzo pezzo, stampi per multi iniezione termoregolata, blocchi termoregolati, stampi con doppi set di piastra intermedia, stampi con acciai temprati per alte produzioni e altri ancora grazie alla stretta relazione con alcuni studi esterni di ricerca e sviluppo. La qualità della produzione è garantita dall’utilizzo di tecnologie moderne costantemente aggiornate, come testimonia la certificazione UNI EN ISO 9001:2008, anche a conferma dell’impegno che l’azienda profonde nel rispetto della sicurezza e della qualità del lavoro del personale. E non solo, perché Tecnistamp tiene in modo particolare anche all’ambiente, essendo convinta che la qualità del prodotto finito è direttamente proporzionale alla qualità dell’ambiente in cui viene prodotto. Lo dimostra il fatto che per il funzionamento della sua struttura e dei suoi macchinari utilizza energia solare autoprodotta mediante pannelli fotovoltaici.


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DALLE AZIENDE

La tecnologia laser nella pulizia degli stampi di Matthieu Wolff, REP International - adattamento di Giuseppe Cantalupo

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o sporcamento degli stampi è un problema con cui tutti i trasformatori della gomma si devono confrontare praticamente da sempre. Finora non sono state trovate soluzioni complete al problema. REP però, il produttore francese di presse a iniezione, ha optato per il trattamento laser, adottando una macchina prodotta dal gruppo Laselec che propone ai suoi clienti. Ecco come funziona e di che cosa si tratta. Quello dello sporcamento degli stampi durante lo stampaggio di articoli in gomma sia a iniezione che a compressione è un problema molto sentito dagli operatori del settore per le conseguenze negative che ne derivano, sia sulla qualità dei pezzi stampati che sugli stampi stessi, in seguito ai problemi che possono presentarsi nella pulizia di questi strumenti, specie nei punti difficili da raggiungere. Punti che, se non perfettamente trattati, provocano la comparsa di difetti superficiali già nei pezzi della prima stampata successiva alla pulizia. L’autore dell’articolo presenta una breve rassegna delle principali tecniche di pulizia degli stampi, confrontandone efficienza e praticità di esecuzione. Le cause principali dello sporcamento di uno stampo sono due. La prima va ricercata nella mescola utilizzata per lo

A destra, una cavità sporca. Sopra, esempio di stampo difficile da pulire per la presenza di sottosquadra ed esempio di articolo, una maschera antigas, con alcuni sottosquadra e inserti metallici. 30

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Lo sporcamentoa degli stampi è un problema con cui tutti i trasformatori della gomma si devono confrontare da sempre e a cui finora non sono state trovate soluzioni complete. REP, il produttore francese di presse a iniezione, ha optato per il trattamento laser, adottando una macchina prodotta dal gruppo Laselec che propone ai suoi clienti. Ecco come funziona


Stampaggio stampaggio (sia a iniezione che a compressione), nel tipo di gomma e nella ricetta di compoundazione. A questo proposito, va detto che anche la quantità di olio prevista dalla ricetta contribuisce ad aumentare lo sporco. La seconda è legata alle condizioni di stampaggio, ossia alla temperatura dello stampo, alla temperatura di preparazione della mescola (quella impostata e quella che si sviluppa per autoriscaldamento nel gruppo di iniezione), all’autoriscaldamento della mescola mentre scorre nei canali dello stampo durante la fase dell’iniezione. Ma esistono altre possibili cause ancora dello sporcamento dello stampo, a incominciare da questo stesso strumento. Il design e la sua costruzione, per esempio, sono due di queste. In particolare: il tipo di acciaio usato, le condizioni della superficie, gli eventuali trattamenti superficiali come la cromatura, la geometria e quindi il profilo - semplice o complesso - delle cavità, la posizione del punto o dei punti di alimentazione del compound e delle linee di separazione, la presenza di aperture e l’allontanamento dell’aria mediante il vuoto. Analogamente allo stampo, poi, anche l’articolo da stampare può influire sullo sporcamento, e non solo per la sua forma, che può essere più o meno complicata, ma anche per la possibile presenza di inserti, che implicano l’impiego di agenti leganti che possono migrare dagli inserti nelle cavità. Un’ultima possibile causa dello sporcamento è rappresentata dalle condizioni di lavoro: dall’uso di distaccanti per facilitare lo scarico dei pezzi stampati, dalla sottovulcanizzazione degli articoli, che certamente concorre ad aumentare lo sporcamento, e dagli stessi agenti di distacco, che legandosi al metallo incrementano lo sporcamento.

Le conseguenze del fenomeno Sostanzialmente, lo sporcamento di uno stampo è riconducibile a uno di due tipi: lo sporcamento che interessa l’intera superficie dello stampo e quello che si forma sempre nella stessa zona della cavità. Entrambi hanno come conseguenza principale una sorta di marchiatura della “pelle” del pezzo stampato.

Un’altra conseguenza è che l’articolo può rimanere attaccato alla cavità. Nel caso di uno scarico automatico della stampata (mediante spazzola o pinze), una tale evenienza può influire negativamente sulle condizioni di lavoro in modalità automatica, in quanto, per esempio, rendendosi necessario - molto probabilmente - un intervento dell’operatore, si ha inevitabilmente un allungamento della durata del ciclo produttivo. Vitale, quindi, una pulizia molto accurata dello stampo per una buona riuscita della produzione dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo. Ma con quale frequenza va pulito uno stampo? È difficile dirlo. Dipendendo dal tipo di compound e dalla sua formulazione, dal tipo di stampo e dalle caratteristiche del pezzo prodotto (l’aspetto, l’assenza di bava, .....), la frequenza della pulizia è variabile: può capitare che si renda necessaria ad ogni cambio turno oppure una volta alla settimana. Solitamente, comunque, viene effettuata non meno di una volta al mese.

I metodi principali di pulizia I metodi che da anni sono i più adottati sono il bagno agli ultrasuoni, il getto di graniglia e il laser. Il bagno agli ultrasuoni è quello più usato in diversi settori per pulire le attrezzature, perché elimina il materiale indesiderato senza essere aggressivo. È, però, molto costoso e inquinante, in quanto fa ricorso ad additivi chimici (agenti sgrassanti, detergenti concentrati, anticorrosivi, disossidanti, ecc.) e presenta rischi per la salute dell’operatore e per l’ambiente. Anche per questi motivi è piuttosto caro. Inoltre, influisce negativamente anche sulla produttività, perché il processo provoca un certo dispendio di tempo per il fatto che: 1) richiede un’onda ad alta frequenza, 2) si verificano fluttuazioni di alta e bassa pressione durante

La REP MLC500 di Laselec. il suo utilizzo, 3) nella fase della bassa pressione compaiono sul materiale piccole bolle (fenomeno della cavitazione) che poi, 4) implodono nella fase successiva dell’alta pressione in seguito al contatto con la superficie sottostante. In più, certi stampi devono essere smontati per poterli pulire, e c’è anche da aggiungere che questo metodo di pulizia può essere utilizzato solo quando gli stampi si sono raffreddati. Quindi, per l’intero processo bisogna aspettare che lo stampo sia freddo, pulirlo, aspettare che si asciughi e poi riscaldarlo di nuovo per far ripartire la produzione. Il metodo della pulizia mediante getto consiste nel disgregare lo sporco proiettando contro lo stampo un materiale sottoforma di particelle piccolissime ad alta velocità. I materiali utilizzati a tale scopo sono diversi: sabbia (sabbiatura), sferette di plastica, ghiaccio secco, ..... Il vantaggio di questa tecnologia è il basso costo di partenza, ma i materiali di consumo necessari sono costosi e difficili da tenere a magazzino. Il processo, inoltre, è lento e, analogamente a quello agli ultrasuoni, richiede che lo stampo sia freddo per poter essere utilizzato; le operazioni previste, poi, sono manuali, e questo incide sul costo del lavoro. Una recente evoluzione di questa tecnica ha portato all’uso del ghiaccio L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

M2

Axis Y Axis Z

M4

M3

a) Il principio della testa laser rotante

b) pulizia rotante

c) pulizia con testa fissa

e) pulizia su tracciato +90°

f) pulizia su tracciato a -90°

La pulizia col laser è un metodo non distruttivo che interessa solo la sostanza inquinante e non danneggia la superficie sottostante. Infatti, quando colpisce il materiale da asportare, il raggio laser crea un plasma altamente compresso, e quando la pressione diminuisce si genera un’onda d’urto con un improvviso aumento di volume che espelle lo sporco. La velocità delle pulsazioni (10ns) evita che si verifichino effetti termici. Lo sporcamento è provocato dalla gom-

ma, dai gas, dagli agenti distaccanti usati per facilitare lo scarico del vulcanizzato e per rimuovere la corrosione dello stampo senza danneggiarne l’eventuale trattamento superficiale. I parametri di processo per realizzare una pulizia efficace e veloce sono, prima di tutto, il metodo della pulizia, poi la potenza del laser e la regolazione della velocità del raggio. Esistono attrezzature portatili per utilizzare questa tecnologia che offrono il vantaggio di poterla effetuare sul posto.

d) pulizia seguendo un tracciato

Esempi di pulizia laser prima e dopo la pulizia.

secco, non abrasivo, come materiale da proiettare, ma, alla lunga, esso provoca un’elevata umidità che può portare all’ossidazione dello stampo. È da aggiungere, infine, che questa tecnologia è anche molto rumorosa (oltre 105 decibel), e quindi impone l’uso di accorgimenti per la protezione dell’udito. 32

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Il laser


Stampaggio (a) Ma questa modalità di utilizzo comporta dei rischi per l’operatore e per le persone che si trovano in prossimità della zona interessata alla pulizia, e richiede, perciò, importanti protezioni sia per l’operatore che per la zona stessa. Inoltre, il laser portatile non consente un trattamento uniforme della superficie da pulire (distanza tra laser e superficie di contatto soggetta a variazioni, più lungo percorso in certi punti e omissione di altri, ecc.). E poi, essendo il processo a conduzione manuale, questa tecnica provoca anche un aumento del costo del lavoro. C’è, però, un mezzo più sicuro per utilizzare il laser nella pulizia di uno stampo. È una macchina che offre ogni garanzia di sicurezza ed efficacia. Di cosa si tratta e come funziona?

La macchina per la pulizia laser Quella di cui parliamo è la REP MLC500, una macchina prodotta da Laselec, gruppo mondiale specializzato in tecnologie laser, ed è stata messa a catalogo dal gruppo francese che la distribuisce nel settore gomma. Si tratta di una macchina che sfrutta i vantaggi indicati della pulizia laser, ma con l’adozione di importanti miglioramenti, come l’alloggiamento del dispositivo che emette il raggio laser in una struttura chiusa per motivi di sicurezza: la preprogrammazione del percorso del laser mediante un file DXF (tipo CAD) che rende uniforme e ripetibile il trattamento della superficie da pulire; il montaggio della macchina su ruote per facilitarne lo spostamento dove serve. Il raggio laser viene emesso da una testa mobile rotante e riflesso da specchi piani che ne permettono una riflessione massima di 1064 nm. La testa pulente si muove lungo due assi: l’asse X e l’asse Y, per 575 mm lungo l’asse X e 420 mm lungo l’asse Y, e indirizza il raggio sullo stampo (asse Z). Un apposito meccanismo fa sì che il raggio raggiunga lo stampo con un angolo di incidenza di circa 15° intorno all’asse Z. Per la pulizia può essere usato uno dei seguenti metodi a seconda del tipo di stampo da pulire e dell’entità dello sporco: - pulizia rotante: per pulire con tutte le inclinazioni del raggio - pulizia con testa fissa: per pulire in una direzione fissa predefinita

Stampo per o-ring a 150 cavità prima (a) e dopo (b) la pulizia. Stampo a 8 cavità (c) per articolo metallo/gomma con mezza cavità pulita (sulla sinistra).

- pulizia lungo un tracciato: l’orientamento della testa segue un percorso tracciato nello stampo. È l’ideale per pulire con precisione il fondo di una scanalatura - pulizia di un tracciato a +90°: l’orientamento della testa pulisce accuratamente un lato di una scanalatura - pulizia di un tracciato a -90°: l’orientamento della testa pulisce accuratamente l’altro lato della scanalatura.

Conclusione Chiunque operi nel settore dello stampaggio della gomma si trova a dover fronteggiare il problema dello sporcamento degli stampi. Ci sono diversi modi di pulire queste attrezzature, dai semplici interventi manuali (come la lucidatura o il trattamento con tondini di ottone), che però sono processi lunghi, ad alcuni metodi più industriali, come quelli descritti poc’anzi. A confronto con le altre soluzioni, la macchina per la pulizia laser degli stampi ha il vantaggio di essere affidabile, veloce, sicura e rispettosa dell’ambiente. Inoltre, assicura un rapido ritorno dell’investimento per tutta una serie di benefici che offre: - comporta un basso costo operativo per il fatto che non richiede materiali di consumo e il ciclo di pulizia è automatico, il che riduce anche la manodopera - riduce i fermi produzione, non essendo necessario raffreddare lo stampo per poi riscaldarlo di nuovo; inoltre, presenta la possibilità di programmare un ciclo più veloce, pulendo solo alcune particolari zone sporche e rin-

(b)

(c)

DUE ESEMPI APPLICATIVI LE FIGURE ILLUSTRANO ALCUNI ESEMPI DI PULIZIA DI STAMPI EFFETTUATA COL LASER. Stampo per O-ring a 150 cavità • stampo 500 x 500 mm, due piastre • acciaio: C45 • tipo di sporcamento: gomma EPDM • metodo di pulizia: pulizia rotante • velocità del laser: 12 mm/s • potenza del laser: 13 W • tempo per la pulizia delle due piastre: 30’ Stampo per articolo metallo/gomma a 8 cavità • stampo 510 x 630 mm • acciaio: acciaio inossidabile • tipo di sporcamento: gomma + agente distaccante • metodo di pulizia: pulizia rotante • velocità del laser: 50 mm/s • potenza del laser: 13 W • tempo per la pulizia della piastra completa con le cavità: 11’

viando perciò la pulizia completa dello stampo - comporta bassi costi di installazione in quanto non c’è bisogno di prodotti chimici da maneggiare e custodire in condizioni di sicurezza a magazzino; è silenziosa e pertanto non rende necessari dispositivi di protezione contro il rumore; infine, è compatta e non ingombrante ed è anche facilmente trasferibile da un punto all’altro del reparto di produzione. Questa macchina è la REP MLC500 di Laselec ed è disponibile presso il produttore francese REP International.  L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

Più spazio alla ricerca e ai clienti di Giuseppe Cantalupo

L’

evento si è svolto il 20 e 21 settembre e si è articolato in più sessioni nei due giorni. L’Open Day Mesgo, come altre analoghe manifestazioni organizzate dalla società bergamasca, ha avuto un notevole successo sia per la parte organizzativa, attenta e precisa, che per la parte tecnica. Complessivamente, sono intervenuti circa 70 operatori del settore della mescolazione e dello stampaggio della gomma in rappresentanza di circa 30 aziende selezionate. Erano presenti anche ospiti di riguardo, quali Engel Italia, Sigma Engineering, T.I.G. e OR.P. Stampi, con i quali i presenti hanno avuto un’ampia opportunità di approfondimento di dettagli tecnici sulle ultime novità presentate, avvantaggiati dall’avere a disposizione contemporaneamente - nello stesso luogo e nella stessa circostanza - ben quattro importanti aziende coinvolte nello sviluppo della tecnologia dello stampaggio della gomma. Elemento, questo, non di secondaria importanza in un’epoca come quella attuale, nella quale l’industria in generale e quella della gomma in particolare sono governate dai principi dell’Industry 4.0.

Lo stabilimento del sito di Gorlago di Mesgo. 34

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È stato ultimato di recente il nuovo Centro Ricerca e Sviluppo di Mesgo sorto presso lo stabilimento di Gorlago, Bergamo, a sostegno dell’attività produttiva dell’intero gruppo bergamasco e anche a disposizione dei clienti per la messa a punto di soluzioni ad alto contenuto innovativo nel settore della compoundazione della gomma sia sintetica che naturale. Lo scorso mese di settembre la società di Carobbio degli Angeli vi ha organizzato un Open Day per presentarlo ai clienti e alla stampa


Compounding A sinistra, Giorgio Cabrini. Sotto, il Centro R&D di Mesgo.

ad un software gestionale generato da noi, tutte le analisi vengono monitorate per tutta la loro durata».

La strumentazione Molto ampio il ventaglio dei controlli coperto dall’attività del Centro, dalla caratterizzazione statica e dinamica delle mescole alla simulazione di processo, dall’analisi chimica e termica alla caratterizzazione elettrica e all’analisi morfologica. Numerose, di conseguenza, le apparecchiature installate. Qualche esempio, necessariamente panoramico e non esauriente: il reometro capillare, che consente, tra le tante pos-

Un Centro R&D all’avanguardia «Questo nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo è un complesso moderno dotato delle più innovative apparecchiature e strumentazioni che una tecnologia avanzata possa rendere disponibili nel campo della caratterizzazione chimica, chimico-fisica e meccanica di polimeri, mescole e articoli finiti» ci dice Giorgio Cabrini, direttore commerciale Mesgo, rivolgendo il saluto di benvenuto ai partecipanti. «È sorto nel 2015 - prosegue - all’interno dello stabilimento di Gorlago, ed è stato ultimato recentemente con la funzione fondamentale di assicurare il necessario sostegno analitico e di controllo alla produzione dell’azienda, e la sua attività rappresenta la base della competitività del Gruppo Mesgo a livello internazionale». «La società - aggiunge il responsabile dell’unità Andrea Ravasio - ha voluto questa nuova struttura proprio per sottolineare il profilo essenziale col quale tiene a presentarsi alla clientela, che è quello di un’impresa che crede nella ricerca come unica via verso lo sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Perché sono queste soluzioni quelle che aprono le porte del futuro». Visitiamo la nuova struttura in un giro guidato da Ravasio, che spiega funzioni e importanza delle apparecchiature nel lavoro di ricerca. «Ogni impianto di produzione Mesgo spiega il responsabile - ha un suo proprio laboratorio per le prove tecnologiche di suo specifico interesse. Quel-

lo nel quale ci troviamo - il laboratorio centralizzato R&D del gruppo - lo utilizziamo noi tutti, addetti e operatori, ma è anche a disposizione dei nostri clienti. È il centro operativo, potremmo dire, di una rete di interconnessione alla quale hanno accesso tutti gli utenti del gruppo per conoscere in ogni momento, per esempio, lo stato d’avanzamento di una analisi o di una caratterizzazione o per consultare i risultati storici custoditi nel database comune. Questo, perché tutti i campioni che arrivano qui - prosegue hanno una tracciabilità totale, e grazie

sibilità, di studiare il comportamento delle mescole in diverse condizioni di flusso a diverse temperature e quindi di ricavare utili informazioni sul loro comportamento durante la mescolazione e la trasformazione; il tensiometro, che permette di controllare le proprietà meccaniche dei materiali, come carico di rottura, allungamento, lacerazione, compressione; strumenti per lo studio del comportamento viscoelastico dei polimeri a diverse temperature, e in questo ambito Ravasio presenta l’RPA (Rubber Process Analyzer): un reomeL’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

Sopra, panoramica dell’interno del Centro R&D di Mesgo. A Sinistra, Andrea Ravasio e lo staff R&D. Nella pagina a fianco, partecipanti in visita durante l’Open Day.

tro avanzato per lo studio di mescole di gomma capace di lavorare in un ampio intervallo di frequenze e di temperature e quindi in grado di estendere l’analisi su vari aspetti della mescola, quali, per esempio, il polimero, la distribuzione dei pesi molecolari, l’interazione polimero-carica rinforzante; nel campo delle analisi termiche, il calorimetro differenziale a scansione (DSC) per la determinazione della temperatura di transizione vetrosa (Tg) dei polimeri; lo strumento per l’analisi termogravimetrica (TGA) dei materiali, 36

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che permette di determinare la resistenza di un compound all’alta temperatura in ambiente inerte o ossidativo e anche di effettuarne un’analisi qualitativa e quantitativa delle componenti principali, utile ai fini di un controllo della formulazione. Sul fronte dell’analisi chimica Ravasio illustra la funzione della spettroscopia IR che, mediante la tecnica non distruttiva della riflettanza totale attenuata (ATR: Attenuated Total Reflectance), permette di determinare la natura dei legami chimici presenti in una mole-

cola e di stabilire, nel caso di una mescola, per esempio, le principali componenti: polimero, cariche minerali, plastificanti. Collegato con un capillare allo strumento TGA, lo spettrometro ATR analizza i gas emessi durante l’analisi termogravimetrica che gli arrivano attraverso il capillare, consentendone in tal modo l’identificazione dei componenti più volatili. Troviamo, poi, gli strumenti utilizzati per la caratterizzazione dielettrica dei polimeri. «In linea generale - precisa Ravasio - questi sono materiali isolanti, ma per talune applicazioni è necessario che siano dotati di una certa conducibilità, che si ottiene mediante l’aggiunta di cariche speciali. Variando tipo e dosaggio della carica, riusciamo a realizzare un’ampia gamma di mescole con un diverso livello di conducibilità, da quelle altamente conduttive per applicazioni militari a quelle altamente isolanti per cavi elettrici. E il nostro centro è attrezzato con strumenti con i quali siamo in grado di misurare resistività superficiali e di volume in un intervallo molto ampio di valori - da 10-3 a 1018 Ω - e totalmente riproducibili». Infine, l’analisi morfologica. È l’indagi-


Compounding

La flexseal 300 T di Engel

ne che viene effettuata su pezzi finiti che presentano sfumature di colore diverso o piccoli difetti superficiali. In entrambi i casi, le imperfezioni denunciano un possibile problema intervenuto durante il processo della mescolazione oppure una contaminazione verificatasi presso il cliente durante lo stampaggio. Attraverso stadi successivi di una meticolosa procedura analitica che utilizza microscopi ottici e infrarossi, i laboratori del Centro riescono a stabilire l’origine dei difetti.

La parola agli ospiti L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza di quattro ospiti di rilievo: Engel Italia, Sigma Engineering, T.I.G. e OR.P. Stampi, che hanno presentato le loro ultime novità nel settore dello stampaggio della gomma secondo i principi dell’Industria 4.0. Dell’industria, cioè, nella quale, grazie all’elettronica e all’informatica, trova ampia applicazione la tecnologia degli automatismi, la tecnologia intelligente o ‘smart’, come si usa dire oggi.

È la nuova pressa orizzontale idraulica del costruttore austriaco di Schwertberg che domina la scena dell’Open Day. «È stata progettata e realizzata spiega Maurizio Passalacqua, amministratore delegato di Engel Italia di Vimercate, Monza Brianza - per lo stampaggio a costi competitivi di o-ring e guarnizioni piane di ogni tipo e con tutti i più comuni elastomeri, compreso il silicone, sia solido (HTV) che liquido (LSR). È molto compatta - è lunga infatti appena quattro metri e venticinque centimetri - , ha una forza di chiusura di 3.000 kN ed è in grado di garantire la massima precisione anche con volumi di iniezione piccoli e medi, grazie alla struttura orizzontale e all’unità di iniezione a vite con la quale è equipaggiata». Per l’alimentazione del silicone in pasta nella camera di plastificazione della macchina, Engel ha realizzato il roto feeder: un alimentatore rotante completamente elettrico e indipendente che rappresenta una vera rivoluzione nel settore, in quanto consente di caricare il materiale in continuo, senza dover fermare ogni volta il ciclo di lavorazione. «Un sensore di pressione - continua Passalacqua - mantiene costante la pressione del flusso di silicone mediante il controllo della velocità della vite di carico, mentre un altro sensore lancia un segnale quando il volume di silicone nella tramoggia rotante scende al disotto del livello di sicurezza prefissato». Alta precisione, sicura affidabilità ed L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

A sinistra, la pressa Engel flexseal 300 T col roto feeder in azione. Nella pagina a fianco, Maurizio Passalacqua (a sinistra, managing director di Engel Italia) e Aurelio Brevi (presidente di OR.P. Stampi).

elevata efficienza sono, quindi, le caratteristiche principali di questa macchina. Ma a queste ne va aggiunta ancora un’altra, altrettanto importante: la silenziosità, una dote molto apprezzata dagli operatori che la utilizzano tutti i giorni. All’Open Day ha stampato sottobicchieri in gomma siliconica con stampo e canale freddo otturatore (CFO) a otto ugelli di OR.P. Stampi.

Lo stampaggio virtuale di Sigma Engineering È possibile immaginare come si comporterà una mescola durante lo stampaggio ancora prima di aver costruito un primo prototipo dello stampo col quale provarla? Si possono analizzare e definire in anticipo i parametri dello stampaggio a iniezione? Sembrano domande pleonastiche, e invece Sigma Engineering di Aachen, Germania, dà loro un senso e risponde affermativamente mediante il Sigmasoft Virtual Molding Elastomer: un software capace di simulare il processo ed elaborare in tutti i dettagli le caratteristiche che deve possedere lo stampo adatto allo stampaggio della mescola in questione. Ce ne parla Tobias Mansfeld, senior engineer and sales manager della società tedesca. 38

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Sigmasoft prende in considerazione il materiale sia dello stampo che della mescola e i parametri reali di processo e simula il riscaldamento elettrico, il flusso del polimero nelle cavità anche se di dimensioni diverse, calcola il numero di cicli consecutivi di produzione. In altre parole, il software si comporta come una pressa a iniezione virtuale, fornendo, per ogni fase del processo, indicazioni precise su come progettare lo stampo ai fini di uno scorrimento bilanciato del compound e, in definitiva, come ottimizzare lo stampaggio.

consentono il controllo dell’intero processo produttivo in tutte le sue fasi. Nell’ambito di questi sistemi, T.I.G. propone “authentig”, una innovativa piattaforma informatica che, in applicazione dei principi dell’Industria 4.0, consente di seguire e controllare l’intero processo produttivo in maniera flessibile e intelligente attraverso tutta una serie di moduli. Per esempio, monitora i dati operativi di ogni macchina durante la produzione garantendone la produttività; pianifica la produzione in maniera ottimale sulla base delle tempistiche imposte dai clienti e dell’eventuale carenza di personale; registra la qualità dei prodotti e dei processi ai fini di una analisi degli scarti che serva ad evitarli e ad incrementare la produttività; archivia i parametri di impostazione macchina; garantisce l’accesso ai dati di produzione da dispositivi mobili: smartphone, tablet, browser; assicura il controllo degli interventi di manutenzione; consente l’analisi in tempo reale dei dati di processo e di controllo, rendendo possibile una decisione rapida, se necessaria, e garantisce anche l’ottimizzazione del consumo energetico delle macchine.

La piattaforma informatica ‘authentig’ di T.I.G.

Il canale freddo di OR.P. Stampi

T.I.G., Technische Informationssysteme GmbH, è la società di Rankweil, Austria, produttrice di software per il controllo della produzione specificatamente nel settore dello stampaggio della gomma e della plastica, recentemente entrata a far parte del Gruppo Engel. Thomas Maier, senior sales manager, ne presenta brevemente le innovative soluzioni software. La società è leader mondiale nel campo delle soluzioni MES (Manufacturing Execution Systems), delle tecnologie informatiche, cioè, applicate ai dati di produzione, logistica e processo che

L’azienda di Viadanica, Bergamo, leader nella progettazione e costruzione di stampi di precisione anche di grandi dimensioni, ha presentato il Canale Freddo Otturatore - CFO - (Needle Gate Valve Cold Runner Block) a otto ugelli che si chiudono tramite un otturatore ad ago comandato da elettrovalvola. Questo sistema di alimentazione della mescola consente di iniettare il compound direttamente nelle cavità, senza lasciare traccia di bava. È stata anche esposta l’altra star della società bergasmasca, il Canale Freddo Mobile (CFM), presentato dalla Sig.ra Pa-


Compounding

trizia Bianchetti (Export Marketing OR.P. Stampi). La funzione degli ugelli mobili di cui è dotato questo canale consente di impostare manualmente il posizionamento degli ugelli, e quindi permette di abbinare il Canale Freddo Mobile a stampi di volta in volta diversi, a seconda delle specifiche esigenze di produzione. Tanti stampi, ma, grazie alla diversificazione dei Canali Freddi creati dall’azienda di Viadanica, un solo Canale Freddo. La crescita e l’innovazione Giorgio Cabrini ha tracciato per linee essenziali il profilo della Mesgo dalla fondazione a oggi. Una presentazione che trasmette in maniera efficace l’immagine dell’azienda come importante punto di riferimento per qualunque

esigenza di prodotti nell’industria della gomma e della plastica. A livello nazionale e internazionale. Un’azienda che, per la qualità dei suoi prodotti, che coprono un ampio campo di applicazioni, dall’automotive ai trasporti, dall’industria ai beni di consumo, e per l’accorta strategia di gestione da parte di un management attento ed esperto, è arrivata di successo in successo alla configurazione attuale di gruppo internazionale leader fortemente competitivo nel settore di compound elastomerici e di paste coloranti. La società, fondata nel 1996 da Francesco Caldara a Castelli Calepio, Bergamo, offre infatti una gamma molto estesa di prodotti che comprende

non solo mescole a base di tutti i tipi di gomma sintetica reperibili sul mercato (FKM, FVMK, VMQ, EPDM, NBR, CR, HNBR, ACM, CSM, AU, EU, ECO, AEM, IR, BR, SBR) e mescole a base di gomma naturale, ma anche additivi e masterbatch di pigmenti per la colorazione di elastomeri e materie plastiche e additivi e basi coloranti per il silicone sia solido che liquido. Tutto questo, frutto della ricerca condotta nei laboratori dell’azienda e di acquisizioni di società esperte nei settori di interesse per la società bergamasca. La rete di produzione si sviluppa tutta in Europa ed è formata da sei stabilimenti, di cui quattro in Italia. A Carobbio degli Angeli, Bergamo, dove è ubicata anche la sede generale del gruppo, è attivo lo stabilimento che produce mescole sia nere che colorate a base delle gomme sintetiche tradizionali e di gomma naturale. Nell’unità di Gorlago, sede dell’Open Day, vengono prodotti i compound a base di elastomeri siliconici e fluorurati. Completano la serie degli stabilimenti italiani alcune acquisizioni. Nel 2013 la società rileva l’attività di Iride Colors di Garlasco, Pavia, che oggi si chiama Mesgo Iride Colors, che produce pigmenti e additivi per siliconi solidi e liquidi. Nel 2015 vengono acquisite la Guzzetti Master di Turate, Como, che prenderà il nome di Mesgo Guzzetti Colors (assorbita poi da Mesgo Iride Colors) per la produzione di pigmenti per la plastica, e la 3A Mcom di Grigno, Trento, che produce additivi per la plastica e compound a base di tecnopolimeri. «Con queste acquisizioni, che concretizzano una espansione geografica dell’azienda sul territorio nazionale, il Gruppo Mesgo - sottolinea Cabrini - assume il profilo di fornitore di prestigio di una gamma completa di prodotti, dalle mescole elastomeriche alle paste coloranti, dai pigmenti agli additivi per materie plastiche, ai materiali compositi a base di poliolefine (PE, PP), poliammidi, PBT, ABS». L’espansione, però, non si realizza solo in Italia, perché, parallelamente a queste acquisizioni, il gruppo rivolge la sua attenzione anche all’estero. Nel 2005, infatti, costruisce a Tomaszòw Mazowiecki, a circa 150 km da Varsavia, un impianto che segna la nascita L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

In alto, il Canale Freddo Otturatore (CFO) a otto ugelli di OR.P. Stampi. A sinistra, stampo O-ring a 4 cavità large (145 x 2,5) e 12 small (42,65 x 3,4) e, a lato, il Canale Freddo Ugelli Mobili (CFM) di OR.P. Stampi. Sopra, O-ring derivanti da stampate con Canale Freddo Ugelli Mobili (CFM) di OR.P. Stampi. di Mesgo Polska e che nel 2007 incomincia a produrre mescole siliconiche. «Questo stabilimento - spiega il direttore commerciale - ha un’importante funzione strategica, perché funge da hub per la distribuzione dei prodotti Mesgo non solo in Polonia, ma anche in importanti paesi dell’Est Europa, quali Russia, Bielorussia, Ucraina». Nel 2014 si pongono le basi per la fondazione di Mesgo Asia Kaucuk. Viene avviata, infatti, la costruzione di un nuovo impianto nella regione asiatica di Istanbul che sarà inaugurato ai primi del 2016 per la produzione, anche in questo caso, di mescole a base di gomma siliconica. «Anche questo impianto - sottolinea Cabrini - ha un ruolo strategico, facilitato dalla favorevole ubicazione geografica: agisce da distributore delle mescole siliconiche e di tutti gli altri prodotti del gruppo in Turchia e nei mercati del medio oriente. Ma non solo, perché da questo stabilimento abbiamo incominciato a rifornire clienti 40

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anche in India». In conclusione, con la sua estesa rete di produzione il Gruppo Mesgo copre, con gli impianti dislocati in Italia, il fabbisogno dei clienti europei, e con gli stabilimenti polacco e turco soddisfa le richieste provenienti dal medio oriente, spingendosi anche oltre, fino in India. Una presenza consistente, quindi, su una vasta area, sostenuta da una struttura organizzativa solida e ben collaudata. E i risultati si vedono. «Nel 2016 il gruppo ha realizzato un fatturato di 76 milioni di euro: un crescendo continuo dal 2011, quando avevamo fatturato 36,4 milioni. Per il 2017 stimiamo di chiudere a 89 milioni con un numero di addetti di oltre 180 unità, in crescita rispetto al 2016 quando erano poco più di 160» ha dichiarato con comprensibile soddisfazione Cabrini. Il 30% di questo fatturato è generato dall’export diretto, che prende la strada principalmente della Francia, della Germania e della Spagna.

Significativa la capacità produttiva totale installata per famiglie di prodotti. Mescole siliconiche: 13.000 t, mescole in gomma tradizionale: 15.000 t, mescole fluorelastomeriche: 2.000 t, compound a base di tecnopolimeri: 15.000÷20.000 t, masterbatch colorati: 5.000 t, additivi per materie plastiche: 20.000 t. Un gruppo - il Gruppo Mesgo - in perfetta salute, quindi, e gestito con una strategia che ha come obiettivo principale la ricerca di soluzioni innovative che valgano soprattutto ad aumentare la competitività dei clienti, specie in un’epoca come quella attuale, in cui l’avanzamento della tecnologia impone ai mercati l’esigenza di prodotti con caratteristiche sempre più severe, alle quali è vitale dare una risposta. E Mesgo è costantemente pronta a fornirla. Non a caso un suo messaggio pubblicitario recita “In un mondo dove si moltiplicano i bisogni, Mesgo moltiplica le soluzioni”. 


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Quando l’innovazione è a 360 gradi di Gianpaolo Brembati

I

l rinnovamento passa anche attraverso la comunicazione, soprattutto in mondo globalizzato e hightech come quello in cui viviamo oggi. Non è un caso, quindi, se il 2017 abbia segnato per Amsagomma, azienda di a Poincicco di Zoppola, in provincia di Pordenone, un profondo rinnovamento dell’immagine coinciso con il nuovo sito web “responsive”, cioè consultabile con facilità anche dagli strumenti mobili come smartphone o tablet. Una nuova brochure, particolarmente curata nella veste grafica, fornisce una moderna presentazione dell’azienda in tre lingue, italiano, inglese e tedesco. Mentre il ricorso a una filosofia multimediale si riscontra anche nella scelta di “aprire” il sito web con un filmato che spiega per mezzo delle immagini i punti di forza dell’azienda. La necessità di tenere il passo di uno scenario sempre più mutevole impone sempre di più alle aziende del nostro manifatturiero di allargare al riflessione sulle tecnologie, indispensabili non più soltanto in progettazione o in produzione, ma anche nella comunicazione.

Alcuni esempi di articoli tecnici in gomma realizzati da Amsagomma. 42

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Prossima al compimento dei suoi primi 40 anni di vita, Amsagomma si conferma azienda specialista nello stampaggio di articoli tecnici in gomma e si propone al mercato in una veste mediatica completamente rinnovata

Quasi 40 anni di storia Del resto la propensione a innovare non è mai mancata in Amsagomma che, nata nel 1979, si appresta a raggiungere i 40 anni di attività. Al momento della nascita l’azienda si inse-

rì quasi subito nel settore degli elettrodomestici, grazie alla presenza in zona di uno dei maggiori produttori mondiali. La prima svolta importante dell’azienda avvenne nel 1997, quando Silvano Zorat divenne, da socio,


Trasformazione

NORME DI RIFERIMENTO PER LA QUALITÀ I PRODOTTI AMSAGOMMA RISPONDONO AI REQUISITI DI QUALITÀ IMPOSTI DALLE SEGUENTI NORMATIVE: • FDA USA reg 21 CFR 177.2600 - USA • CEE 1933/2004/CE - Unione Europea • BFR (ex BGVV) Racc XV “Silicone” - Germania • KTW - GUIDELINE COLD AND WARM WATER - Germania • WRAS Approved Material - Regno Unito • UL 157 - Usa, Canada. America del Sud • UL 94 - Usa, Canada. America del Sud

La sede dell’azienda a Poincicco di Zoppola, in provincia di Pordenone. proprietario unico e ne cambiò l’impostazione, incominciando a cercare sbocchi all’estero per arricchire il portafoglio clienti. La scelta si rivelò vincente perché, sfruttando anche il momento positivo dell’economia di quegli anni, Amsagomma riuscì in quel modo a costruire solidi rapporti di collaborazione con importanti società estere, iniziando così un percorso di solida crescita. Nel 1998 fu presa la decisione di investire in nuovi macchinari, per migliorare la capacità e la qualità produttiva, dando nuovo impulso alla crescita con particolare attenzione a ricerca e sviluppo. Forte

delle competenze, maturate nel settore degli elettrodomestici, Amsagomma incominciò poi a estendere la sua attività in quello dell’automobile, nel quale oggi si pone allo stesso livello di esperienza. Con la solida posizione di mercato acquisita riuscì a superare in breve tempo la pesante crisi economica alla fine del primo decennio degli anni duemila.

La produzione La produzione di Amsagomma, di cui oltre il 90% è destinata ai mercati esteri, soprattutto europei, ma anche alla Cina e a paesi dell’America del Nord e del Sud, si concentra quasi interamente sui settori dell’elettrodomestico, comparto del bianco, ossia

lavatrice e lavastoviglie, e dell’automobile, riservando una piccola percentuale ai componenti di elettronica e arredamento. «Realizziamo esclusivamente prodotti su commessa – racconta Claudio Zorat, figlio del fondatore Silvano – e in stretto contatto con i nostri clienti formuliamo le mescole in funzione delle caratteristiche e della destinazione di utilizzo dei manufatti richiesti, acquistandole poi da primarie società produttrici. Progettiamo successivamente gli stampi, affidandone la fabbricazione ad aziende esperte, e realizziamo infine gli articoli richiesti. Lavoriamo sempre in accordo con i nostri clienti, dallo sviluppo del progetto all’industrializzazione del componente, per le produzioni di serie e per la ricambistica, rispettando ogni specifica tecnica di capitolato e di qualità secondo le loro esigenze». I polimeri utilizzati vanno da Epdm, nitrilica, butile e policloroprene a fluoroelastomero, poliacriliche, nitrilica idrogenata e silicone e i manufatti comprendono soprattutto manicotti, guarnizioni, passacavi, tubi sagomati, soffietti, ammortizzatori, profili e gommini. Il macchinario di produzio-

Lo staff direzionale di Amsagomma. Al centro il fondatore, Silvano Zorat. Alla sua sinistra il figlio Claudio. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

A sinistra, la progettazione degli stampi è assistita da potenti strumenti software. Sotto, un angolo del laboratorio dove vengono condotte prove sui materiali. In basso, all’interno del reparto di stampaggio.

ne è composto da 21 presse verticali ad iniezione, sbavatrici ad azoto e forni di post-vulcanizzazione.

Controlli e qualità Tutti gli articoli prodotti sono sottoposti a controlli qualitativi in un laboratorio attrezzato con le necessarie apparecchiature, che comprendono reometro, dinamometro, durometri ShA e micro IRHD, bilancia analitica, misuratore di resistenza di isolamento e forni a circolazione forzata d’aria. Amsagomma è molto focalizzata sulla qualità che si basa, oltre che sui controlli citati, sull’impiego di mescole omologate dai clienti e in base alle normative internazionali. degli enti preposti: L’azienda è in possesso della certificazione ISO 9001 ma, commenta Claudio Zorat, «È nostro vanto particolare l’avere ottenuto, tra le prime nel Nordest, la certificazione ISO 14001. Amsagomma si sforza sempre di conciliare le esigenze produttive con il rispetto per l’ambiente secondo un concetto di logica industriale sostenibile. Ecco perché ci impegniamo a far sì che il miglioramento dei prodotti, dei processi e dei sistemi di gestione vada di pari passo con la riduzione dei consumi energetici, delle emissioni e dei rifiuti». Amsagomma intende continuare a sviluppare le sue produzioni in base alle richieste del mercato, aggiornando i sistemi di lavorazione secondo l’evoluzione della tecnologia e lavorando in sinergia con i clienti per trovare le soluzioni alle loro esigenze tecniche ed economiche. «Tutto questo – precisa Claudio Zorat – mantenendo fede al proponimento di mio padre, che condivido in pieno: “l’azienda da qui non si muove, sono italiano e voglio rimanere a produrre in Italia”».  44

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017



DALLE AZIENDE

Strategie per una crescita continua di Giuseppe Cantalupo

I

dee chiare e accorto management. Queste le chiavi del successo che sottolinea e qualifica la presenza della Saspol nel settore delle presse per lo stampaggio della gomma sia in Italia che all’estero. Ma non è solo questo. Perché l’azienda di Vigevano, Pavia, che tra qualche anno conterà sessanta candeline sulla torta, essendo stata fondata da Quinto Pollastro nel 1961, ha una produzione saggiamente diversificata: oltre alle macchine per la gomma, che superano il 90% della sua produzione globale, Saspol costruisce anche presse a compressione per lo stampaggio della plastica e di numerosi altri materiali compositi, come BMC (Bulk Moulding Compound), SMC (Sheet Moulding Compound), CF SMC (Carbon Fiber Sheet Moulding Compound), GMT (Glass Mat Thermoplastics), LFT (Long Fiber Thermoplastics) e, ancora, resine epossidiche, ureiche, melaminiche, fenoliche, che trovano impiego prevalentemente nel settore automobilistico. Ma Saspol, in forza dell’acquisizione della rappresentanza esclusiva in Italia di Yizumi Rubber Machinery di Guangdong sancita dall’accordo firmato a luglio del 2015, è presente anche nel settore delle presse a iniezione per la gomma. L’azienda italiana e quella cinese, in altre parole, si sono divisi i compiti: il costruttore di Vigevano produce e commercializza le presse a compressione, quello di Guangdong costruisce e commercializza le presse a iniezione, della cui vendita in Italia si occupa Saspol, 46

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

La rappresentanza esclusiva in Italia della Yizumi Rubber Machinery, costruttore cinese di livello mondiale di presse per lo stampaggio a iniezione della gomma, e la produzione di presse di alta qualità per lo stampaggio a compressione presso il sito di Vigevano hanno ampliato e consolidato il successo di Saspol Technology con affermazioni di prestigio sui mercati nazionale e internazionali

Davide Dondena.


Macchinari A sinistra, la pressa Yizumi verticale YL2-V440L. Sotto, La pressa Yizumi orizzontale YL2-H350F.

che si fa anche carico della gestione dell’assistenza tecnica pre- e post-vendita e della gestione dei ricambi.

Dopo l’accordo il decollo «Posso dire - dichiara con soddisfazione Davide Dondena, amministratore delegato di Saspol Technology - che le cose stanno andando molto bene. Per quanto riguarda le macchine Yizumi, in particolare, gli stampatori italiani hanno avuto modo di conoscerle bene e il mercato sta facendo sempre più confidenza con queste presse. Tanto è vero, che finora

ne abbiamo venduto un gran numero, e i clienti che le hanno acquistate si sono dichiarati tutti pienamente soddisfatti». Un fattore che ha avuto e ha un’importanza determinante per il successo di queste macchine in occidente è la decisione strategica della casa di Guangdong di allineare il livello qualitativo della sua produzione agli standard europei. Per le componenti di rilevante importanza tecnologica si rifornisce, infatti, presso produttori europei di elevata quotazione mondiale come, per esempio, Rexroth per i circuiti idrau-

lici e Siemens per quelli elettrici ed elettronici. «Se poi - continua Dondena - alla qualità tecnologica delle presse sommiamo il vantaggio economico derivante dal più basso prezzo del prodotto cinese rispetto all’equivalente europeo e a questo, ancora, aggiungiamo il risparmio consentito dalla legge di Bilancio 2017, che incentiva l’acquisto di nuovi macchinari col ricorso al Super-ammortamento, ossia all’incentivo fiscale sottoforma di maggiorazione del 40% della quota di ammortamento, si coglie subito l’enorme convenienza dell’acquisto di una macchina Yizumi. Una tale pressa, infatti, risulta doppiamente appetibile: per l’elevato livello qualitativo del prodotto e per il basso prezzo». Alta qualità a basso costo, in altre parole. Anche questo spiega il successo, notevole e in crescita, che le presse del costruttore di Guangdong stanno incontrando sul mercato italiano. Le presse Yizumi sono macchine sia orizzontali che verticali per lo stampaggio a iniezione di qualsiasi tipo di gomma, naturale e sintetica. La gamma è molto ampia e diversificata e comprende anche presse per lo stampaggio del silicone solido, dotate di un idoneo sistema di plastificazione e iniezione specifico per il trattamento di questo materiale. La diversificazione dei tipi tiene anche conto delle possibili diverse esigenze o abitudini di lavoro degli stampatori occidentali. La gamma include, infatti, modelli appositamente progettati per soddisfare i criteri dello standard europeo. E questa disponibilità del costruttore cinese è molto importante e apprezzata in occidente. La tipologia delle presse è alla seconda generazione, a dimostrazione di una evoluzione tecnologica continua che colloca Yizumi sul piano dei produttori leader di macchine per lo stampaggio della gomma. Sono le presse della serie YL2 con forza di chiusura, volume di iniezione e pressione di iniezione diversi a seconda del materiale da stampare: la forza di chiusura varia da 2.000 L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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DALLE AZIENDE

Pressa per SMC 12.000 kN.

a 3.500 kN, il volume di iniezione da 1.000 a 4.000 cm3, la pressione di iniezione da 2.050 a 2.500 bar. Diversi i valori nel caso delle presse per lo stampaggio del silicone: la forza di chiusura varia da 3.600 a 5.500 kN e il volume di iniezione da 4.000 a 13.000 cm3; la pressione di iniezione, invece, è la stessa per i vari modelli, e cioè 1.260 kg/cm2.

Investimenti e nuova organizzazione Vendite in crescita, più richieste da soddisfare, più clienti da seguire. Sono le ricadute - benefiche, naturalmente - del favore crescente che le macchine Saspol e Yizumi incontrano nel settore dello stampaggio della gomma, col risultato che il management aziendale viene a trovarsi nella necessità di dover ampliare la strut48

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

tura organizzativa interna per far fronte in maniera più efficiente alla nuova, più impegnativa realtà. E allora, poco più di un anno fa l’azienda pavese rinforza l’organico con l’inserimento di Chiara Bernardinello come responsabile vendite, con l’incarico di seguire, in particolare, il mercato italiano sia per le presse Saspol a compressione che per le presse Yizumi a iniezione. Ora che il business delle macchine Yizumi ha preso bene il largo e le presse Saspol consolidano la loro presenza sui mercati con un numero crescente di richieste, l’azienda ha pianificato una serie di investimenti per acquisire una più adeguata visibilità sullo scenario internazionale delle macchine per lo stampaggio della gomma. Ce ne parla Bernardinello. «Entro la fine dell’anno pensiamo di apportare alcune modifiche al nostro si-

to web e di ammodernarlo - ci dice la responsabile vendite - per renderlo più accattivante e interessante, più dinamico, più strutturato, in modo che la conoscenza dell’azienda risulti più immediata ed efficace, e sia anche più netta e incisiva l’immagine della Saspol come produttore moderno e qualificato di presse per la gomma». E sul fronte della visibilità sul piano nazionale e internazionale, il management aziendale ha definito un piano di investimenti destinati alla partecipazione della società, nel 2018, a numerose fiere. Sempre Bernardinello: «Come produttori di presse per lo stampaggio di materiali compositi, parteciperemo al JEC World di Parigi (6-8 marzo), la più grande fiera al mondo dell’industria dei compositi. Poi avremo il Plast/Rubber di Milano (29 maggio-1 giugno), al quale parteciperà anche Yizumi. Le due società condivideranno un megastand nel quale il costruttore cinese esporrà due presse, una orizzontale e una verticale, che i visitatori potranno vedere in funzione. Ma prima del Plast/Rubber -prosegue - organizzeremo qui in Saspol, insieme a Yizumi, una pre-fiera nella quale presenteremo in anteprima le macchine della casa cinese che esporremo a Milano, in modo che i clienti e gli ‘aspiranti tali’ possano vederle già in funzione in un contesto riservato esclusivamente a loro e rendersi conto più agevolmente delle caratteristiche tecniche e delle prestazioni dei macchinari in prove di stampaggio. In luglio (dal 2 al 5) saremo al DKT di Norimberga, la fiera internazionale della tecnologia della lavorazione della gomma, e dall’11 al 15 settembre - conclude la responsabile vendite - parteciperemo al Reifen, la fiera internazionale del pneumatico che si terrà a Francoforte». Un nutrito programma di partecipazione a importanti eventi internazionali dell’industria della gomma, come si vede, al quale la società di Vigevano tiene particolarmente per porre ben in risalto su scenari mondiali la sua immagine di costruttore affidabile di presse di qualità per lo stampaggio della gomma.


Macchinari

A sinistra, la Pressa per UHMWPE. Sotto, la pressa a compressione da laboratorio per gomma e plastica TF-250 A.

Presse in crescendo La gamma delle presse a compressione della Saspol comprende una folta varietà di tipi, dalle monovano a quelle multivano e a quelle da laboratorio, per lo stampaggio di ogni tipo di gomma - dalla sintetica alla naturale - per la produzione di un universo di articoli, anche di grandi dimensioni. Le presse a colonne per la produzione di articoli tecnici in gomma hanno, infatti, piani di lavoro che arrivano fino a 2.500 x 2.500 mm per la produzione di guarnizioni industriali di grandi diametri. Appartiene a questa gamma di macchine speciali, per esempio, la T2G 3200 A realizzata da Saspol qualche anno fa per Bridgestone, per la produzione di

fasce battistrada nella ricostruzione dei pneumatici: una pressa oleodinamica con telaio a “doppia C”, costituita da 8+8 vani di lavoro con una lunghezza massima fino a 12 m, capace di sviluppare una forza totale di chiusura di 32.000 kN, con carico e scarico completamente automatico. E adesso il costruttore di Vigevano si è ripetuto, ma su scala maggiore. E non di poco. «Stiamo realizzando - ci dice infatti Chiara Bernardinello con comprensibile soddisfazione - una macchina che è la più grande pressa mai costruita al mondo per la produzione di fasce battistrada prestampate per pneumatici. È lunga ben 60 metri e la stiamo costruendo per l’impianto Continental di St. Louis, Illinois. Abbiamo già installato e collaudato presso il cliente una prima parte della macchina. Adesso stiamo realizzando la seconda, e già sappiamo dell’interesse del costruttore di Hannover per un’altra pressa simile a questa per la produzione, in un altro stabilimento, di fasce battistrada per pneumatici di veicoli industriali». Ma non è finita, perché Saspol ha in corso la fabbricazione di altre macchine ancora per la produzione di cingoli per motoslitte e nastri trasportatori per clienti russi. L’azienda di Vigevano lavora prevalentemente per l’estero: ben il 95% della sua produzione varca i confini nazionali diretto, oltre che in Europa, in Egitto, Turchia, Emirati Arabi, Russia, Canada, USA, Brasile. Il portafoglio ordini è in buona salute e il fatturato 2018 è già consolidato da ordini che coprono l’80% del fatturato del 2017, che è stato di oltre 7 milioni di euro. Tutto questo è il risultato di un management consapevole della sua capacità di realizzare macchinari all’avanguardia grazie all’elevato standard qualitativo dei suoi materiali e alla elevata professionalità del suo team, che gli permette di assicurare ai clienti un livello di competitività sempre alto nei confronti della concorrenza.  L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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NORMATIVE

I metalli pesanti nei veicoli fuori uso

di Beatrice Garlanda

UNA NUOVA MODIFICA ALLA DIRETTIVA SUI VEICOLI FUORI USO IMPONE NUOVE NORME AI PRODUTTORI DI AUTO, E QUINDI ANCHE AI LORO FORNITORI DEL SETTORE GOMMA, SUI MATERIALI IMPIEGATI. IN PARTICOLARE SONO STATI RITOCCATI I VALORI MASSIMI DI CROMO ESAVALENTE, MERCURIO, CADMIO E PIOMBO, ANCHE UTILIZZATO IN LEGA. ECCO LE NOVITÀ

L

a direttiva 2000/53/CE (recepita in Italia dal D.lgs.209/2003, poi modificato), anche conosciuta come direttiva veicoli fuori uso, si pone l’obiettivo di prevenire la produzione di rifiuti derivati da veicoli e di promuovere le misure di reimpiego, riciclaggio e altre forme di recupero dei veicoli fuori uso e dei loro componenti, al fine di diminuire il volume di rifiuti da smaltire. Da ultimo il provvedimento è stato modificato dalla direttiva (UE) 2017/2096 del 15 novembre 2017 (GU UE del 16 novembre 2017) che ne ha sostituito l’allegato II sull’esenzione dal divieto di uso di metalli pesanti. La nuova direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 6 giugno 2018. Essa contiene norme di interesse per il settore della gomma, trovando applicazione per agenti vulcanizzanti e stabilizzanti per elastomeri, nonché per agenti leganti per elastomeri. Vediamone, dunque, come lo stato dell’arte delle disposizioni sui veicoli a fine vita

 Ambito di applicazione La direttiva 2000/53/CE si applica ai veicoli e ai veicoli fuori uso e ai relativi componenti e materiali. Per veicolo s’intende: -veicoli a motore con almeno quattro ruote, destinati al trasporto di passeggeri e dotati al massimo di nove posti a sedere (categoria M1) -veicoli a motore con almeno quattro ruote, destinati al trasporto merci e aventi un peso massimo di 3,5 tonnellate (categoria N1) - veicoli a motore a tre ruote. 50

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Per “veicolo fuori uso” s’intende un veicolo che costituisce un rifiuto, ovvero una sostanza o un oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi. Veniamo ora alle differenze tra “reimpiego”, “recupero” e riciclaggio cui abbiamo sopra accennato: - “reimpiego”: una delle operazioni in virtù delle quali i componenti dei veicoli fuori uso sono utilizzati allo stesso scopo per cui erano stati originariamente concepiti; - “riciclaggio”: il ritrattamento, in un processo di produzione, dei materiali di rifiuto per la loro funzione originaria o per atri fini, escluso il recupero di energia. Per recupero di energia s intende l’utilizzo dei rifiuti combustibili quale mezzo per produrre energia mediante incenerimento diretto con o senza altri rifiuti, ma con recupero di calore; - “recupero”: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuto di svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione e di prepararli ad assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale.

 Prevenzione Al fine d promuovere la prevenzione della produzione di rifiuti provenienti dai veicoli fuori uso, occorre che gli Stati membri adottino iniziative affinché: a) i costruttori di veicoli, in collaborazione con i costruttori di materiali e equipaggiamenti, limitino l’uso di sostanze pericolose nella costruzione dei veicoli stessi e le riducano quanto più possibile fin dalla fase di progettazione; b) le modalità di progettazione e fabbricazione del veicolo nuovo agevolino la demolizione , il reimpiego, il recupero


Ambiente e, soprattutto, il riciclaggio dei veicoli fuori uso e dei loro componenti e materiali. In tal modo si previene il rilascio nell’ambiente di tali sostanze, si facilita il riciclaggio e si evita di dover smaltire rifiuti pericolosi; c) i costruttori di veicoli, in collaborazione con i costruttori di materiali e equipaggiamenti, reimpieghino una quantità crescente di materiale riciclato nei veicoli ed in altri prodotti, al fine di sviluppare il mercato dei materiali riciclati. L’art.4, comma 2,della direttiva 2000/53/CE vieta l’uso di piombo, mercurio, cadmio e cromo esavalente nei materiali e nei componenti dei veicoli immessi sul mercato dopo il 1° luglio 2003. l’allegato II della direttiva stessa, in deroga, contiene l ‘elenco dei materiali e dei componenti dei veicoli esenti dal divieto di cui sopra e per alcuni di essi indica la durata dell’esenzione. I veicoli, perciò, immessi sul mercato prima della data di scadenza dell’esenzione possono contenere metalli pesanti nei materiali o nei componenti. L’allegato II è periodicamente modificato, tenendo conto del progresso tecnico e scientifico, al fine di: i) fissare, se necessario, valori di concentrazione massimi fino ai quali è tollerata la presenza dei metalli pesanti in materiali e componenti specifici di veicoli ii) applicare, per determinati materiali o componenti di veicoli, il divieto di cui sopra se l’impiego della sostanza è inevitabile iii) eliminare materiali e componenti di veicoli dall’allegato

II se l’impiego di tali sostanze è inevitabile iv) in relazione ai punti i) e ii), specificare quali materiali e componenti di veicoli possono essere rimossi prima di un ulteriore trattamento

 La direttiva (UE)2017/2096 Il provvedimento in esame, come abbiamo detto, sostituisce l’allegato II della direttiva 2000/53/CE già più volte modificato. Ne riportiamo in tabella le versione attuale. Il nuovo testo consente una concentrazione massima dello 0,1% in peso e per materiale omogeneo, di piombo, cromo esavalente e mercurio nonché una concentrazione massima dello 0,01% in peso e per materiale omogeneo, di cadmio. Ai pezzi di ricambio immessi sul mercato dopo il 1° luglio 2003 e destinati ai veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2003, ad eccezione delle masse di equilibratura delle ruote, delle spazzole in carbonio dei motori elettrici e delle guarnizioni dei freni, non si applica il divieto di uso dei metalli pesanti. La direttiva (UE) 2017/2096 specifica che,ad oggi, resta inevitabile l’uso del piombo per le leghe di alluminio di cui al punto 2 c) dell’allegato II. Le informazioni a disposizione, però, permettono di credere che i sostituii del piombo potrebbero essere disponibili per tali materiali. Per le leghe in questione, la nuova direttiva prevede due date di scadenza dall’esenzione diverse, in quanto i sostituti del piombo dovrebbero essere disponibili in tempi diversi per le leghe di alluminio a lavorazione meccanica e per le altre.

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Gamma Stampi dal 1987 opera nel settore delle costruzioni meccaniche. Avvalendosi di personale qualificato e dotata di un ampio parco macchine, affinando negli anni le proprie capacità, progetta e costruisce macchine per applicazioni speciali in diversi settori. Dal 2006 costruisce e commercializza direttamente presse speciali con relativi stampi dedicate al settore della gomma. Gamma Stampi di Archetti & C. snc works since 1987 in the mechanical constructions field. During the years it has improved its abilities. Thanks to a qualified staff and a large machine fleetit plans and builds machines for special applications in different fields. Since 2006 it builds and directly sells some special presses with respective moulds in the rubber field. GAMMA STAMPI di Archetti & C. s.n.c. - Via Largo del Lavoro, 15/17 - 25040 CLUSANE D’ISEOdicembre BS -2017 ITALY51 Tel. 030/9898049  info@gammastampi.com  www.gammastampi.com  skype: gamma-one L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA


NORMATIVE

L’uso del piombo resta inevitabile anche per le leghe di rame. I sostituti possibili esistono, ma vanno ulteriormente sviluppati. Infine si è dimostrato che esistono già alternative al piombo negli accumulatori dei sistemi ad alta tensione, ma non sono utilizzabili in tutti i veicoli. Resta, inoltre, inevitabile l’uso del piombo negli

accumulatori per applicazioni diverse. Per quanto riguarda specificatamente la omma, si richiama l’attenzione sul punto 7a), 7b) e 7c) dell’allegato II riguardanti agenti di vulcanizzazione e stabilizzanti per elastomeri, nonché agenti leganti per elastomeri.

ALLEGATO II: PIOMBO COME ELEMENTO DI LEGA Ambito di applicazione e data di scadenza dell'esenzione

Materiali e componenti 1a) Acciaio destinato a lavorazione meccanica e componenti di acciaio galvanizzato per rivestimento discontinuo per immersione a caldo, contenente, in peso, lo 0,35% o meno di piombo 1b) Lamiera di acciaio galvanizzzato di continuo contenente, in peso, lo 0,35% o meno di piombo 2a) Alluminio destinato a lavorazione meccanica contenente, in peso, il 2% o meno di piombo 2 b) Alluminio contenente, in peso, l’1,5% o meno di piombo 2c) Leghe di alluminio destinate a lavorazione meccanica contenenti, in peso, lo 0,4% o meno di piombo i) 2c) Leghe di alluminio non incluse nella voce 2 c) i) contenenti, in peso, lo 0,4% o meno di piombo (1) ii) 3 Leghe di rame contenenti, in peso, il 4% o meno di piombo 4a) Cuscinetti e pistoni 4b) Cuscinetti e pistoni utilizzati nei motori, nelle trasmissioni e nei compressori per impianti di condizionamento

Da etichettare o rendere identificabili in base all'articolo 4, paragrafo 2,lettera b), punto iv)

Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2016 e pezzi di ricambio per tali veicoli Come pezzi di ricambio per veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2005 Come pezzi di ricambio per veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2008 (1) (2) (1) Come pezzi di ricambio per veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2008 Come pezzi di ricambio per veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2011

ALLEGATO II: CROMO ESAVALENTE Materiali e componenti 13a) Rivestimenti anticorrosione 13b) Rivestimenti anticorrosione negli insiemi di dadi e bulloni dei telai 14 Come anticorrosivo nei sistemi di raffreddamento in acciaio al carbonio nei frigoriferi ad assorbimento dei camper fino allo 0,75% in peso nella soluzione refrigerante, salvo sia praticabile l'uso di altre tecnologie di refrigerazione (disponibili sul mercato per l'applicazione in camper) e non vi siano impatti negativi sull'ambiente, sulla salute e sulla sicurezza dei consumatori

Ambito di applicazione e data di scadenza dell'esenzione Come pezzi di ricambio per veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2007 Come pezzi di ricambio per veicoli immessi sul mercato prima del 1° luglio 2008

Da etichettare o rendere identificabili in base all'articolo 4, paragrafo 2,lettera b), punto iv)

X

ALLEGATO II: MERCURIO Materiali e componenti 15a) Lampade a luminescenza per i proiettori 15b) tubi fluorescenti utilizzati nei visualizzatori del quadro strumenti

Ambito di applicazione e data di scadenza dell'esenzione Veicoli omologati prima del 1° luglio 2012 e pezzi di ricambio per tali veicoli Veicoli omologati prima del 1° luglio 2012 e pezzi di ricambio per tali veicoli

Da etichettare o rendere identificabili in base all'articolo 4, paragrafo 2,lettera b), punto iv) X X

ALLEGATO II: CADMIO Materiali e componenti 16 Accumulatori per veicoli elettrici

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Ambito di applicazione e data di scadenza dell'esenzione Come pezzi di ricambio per i veicoli immessi sul mercato prima del 31 dicembre 2008

Da etichettare o rendere identificabili in base all'articolo 4, paragrafo 2,lettera b), punto iv)


ALLEGATO II: PIOMBO E COMPOSTI DI PIOMBO NEI COMPONENTI Materiali e componenti

Ambito di applicazione e data di scadenza dell'esenzione

Ambiente Da etichettare o rendere identificabili in base all'articolo 4, paragrafo 2, lettera b), punto iv)

5a) Piombo negli accumulatori dei sistemi ad alta tensione (2) Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2019 usati solo per la propulsione dei veicoli appartenenti alle categorie X e pezzi di ricambio per tali veicoli M1 ed N1 5b) Piombo negli accumulatori per applicazioni non incluse nella (1) X voce 5a) Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2016 6 Masse smorzanti X e pezzi di ricambio per tali veicoli 7a) Agenti di vulcanizzazione e stabilizzanti per elastomeri Come pezzi di ricambio per veicoli immessi utilizzati in tubi per freni, tubi per carburante, tubi per ventilazione, sul mercato prima del 1° luglio 2005 parti in elastomero/metallo del telaio, e castelli motore 7b) Agenti di vulcanizzazione e stabilizzanti per elastomeri utilizzati in tubi per freni, tubi per carburante, tubi per ventilazione, Come pezzi di ricambio per veicoli immessi parti in elastomero/metallo del telaio, e castelli motore contenenti, sul mercato prima del 1° luglio 2006 in peso, lo 0,5% o meno di piombo 7c) Agenti leganti per elastomeri utilizzati nell'apparato propulsore Come pezzi di ricambio per veicoli immessi contenenti, in peso, lo 0,5% o meno di piombo sul mercato prima del 1° luglio 2009 8a) Piombo nelle saldature per collegare componenti elettrici ed elettronici a schede elettroniche e piombo nelle rifiniture su Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2016 X (4) terminazioni di componenti diversi dai condensatori elettrolitici in e pezzi di ricambio per tali veicoli alluminio, su pin di componenti e su schede elettroniche 8b) Piombo nelle saldature in applicazioni elettriche diverse dalla Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2011 X (4) saldature su schede elettroniche o su vetro e pezzi di ricambio per tali veicoli 8c) Piombo nelle rifiniture di terminali di condensatori elettrolitici in Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2013 X (4) alluminio e pezzi di ricambio per tali veicoli 8d) Piombo utilizzato nelle saldature su vetro nei sensori di flusso Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2015 X (4) di massa dell'aria e pezzi di ricambio per tali veicoli 8e) Piombo nelle saldature ad alta temperatura di fusione (ossia (3) X (4) leghe a base di piombo contenenti l'85% o più di piombo in peso) Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2017 8 f) a) Piombo in sistemi di connettori a pin conformi X (4) e pezzi di ricambio per tali veicoli 8 f) b) Piombo in sistemi di connettori a pin conformi, eccetto (3) X (4) nell'area di accoppiamento dei connettori di cablaggio del veicolo 8 g) Piombo nelle saldature destinate alla realizzazione di una connessione elettrica valida tra la matrice del semiconduttore e (3) X (4) il carrier all'interno dei circuiti integrati secondo la configurazione “Flip Chip” 8 h) Piombo nelle saldature per fissare i dissipatori di calore al radiatore in assemblaggi di semiconduttori di potenza con un Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2016 circuito integrato con un'area di proiezione minima di 1 cm2 e una e dopo tale data come pezzi di ricambio per tali X (4) densità di corrente nominale minima di 1 A/mm2 di superficie del veicoli circuito integrato di silicio Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2016 8i) Piombo nelle saldature in applicazioni elettriche su vetro ad e dopo tale data come pezzi di ricambio per tali X (4) eccezione delle saldature su lastre di vetro laminate veicoli Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2020 e 8j) Piombo nelle saldature di lastre laminate dopo tale data come pezzi di ricambio per tali X (4) veicoli Come pezzi di ricambio per tipi di motore sviluppati 9 Sedi di valvole prima del 1° luglio 2003 10a) Componenti elettrici ed elettronici contenenti piombo in vetro o in ceramica, in una matrice di vetro o ceramica, in un materiale vetroceramico o in matrici di vetroceramica. Quest'esenzione non si X(5) (per componenti diversi da quelli applica all'uso del piombo in: -vetro delle lampadine e delle candele piezoelettrici dei motori) -materiali ceramici dielettrici di componenti indicati ai punti 10b), 10c) e 10d) 10b) Piombo in materiali ceramici dielettrici PZT di condensatori appartenenti a circuiti integrati o a semiconduttori discreti 10c) Piombo nei materiali ceramici dielettrici in condensatori per Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2016 una tensione nominale inferiore a 125 V CA o 250 V CC e pezzi di ricambio per tali veicoli 10 d) Piombo nei materiali ceramici dielettrici utilizzati per Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2017 compensare le deviazioni, dovute all'effetto termico, di sensori in e pezzi di ricambio per tali veicoli sistemi sonar ultrasonici Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2006 11 Inneschi pirotecnici e pezzi di ricambio per tali veicoli 12 Materiali termoelettrici contenenti piombo utilizzati nell'industria Veicoli omologati prima del 1° gennaio 2019 automobilistica per ridurre le emissioni di CO2 mediante il X e pezzi di ricambio per tali veicoli recupero dei gas di scarico (1) Questa esenzione verrà riesaminata nel 2021 (2) Questa esenzione verrà riesaminata nel 2024 (3) Questa esenzione verrà riesaminata nel 2019 (4) Demolizione, se, in correlazione con la voce 10a), si supera un livello di soglia medio di 60 grammi per vicolo. Per l'applicazione della presente clausola non vengono presi in considerazione i dispositivi elettronici non installati dal costruttore nella linea di produzione (5) Demolizione, se, in correlazione con le voci da 8a) a 8j) ), si supera un livello di soglia medio di 60 grammi per vicolo. Per l'applicazione della presente clausola non vengono presi in considerazione i dispositivi elettronici non installati dal costruttore nella linea di produzione


NEWS NEWS Da gennaio a settembre: come è cresciuta la produzione industriale dati Istat alla chiusura del mese di settembre indicano come nel terzo trimestre del 2017 la produzione sia aumentata in media dell’1,5% nei confronti dei tre mesi precedenti, in accelerazione rispetto alla crescita congiunturale registrata per il trimestre precedente (+1,2%). Corretto per gli effetti di calendario, a settembre 2017 l’indice è aumentato in termini tendenziali del 2,4% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di settembre 2016). La crescita tendenziale prosegue da febbraio 2017 e nella media dei primi nove mesi dell’anno la produzione è aumentata del 2,9% In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a settembre 2017 aumenti per i beni strumentali (+4,6%) e i beni di consumo (+3,7%);

più limitato è l’aumento dei beni intermedi (+1,8%) mentre una variazione negativa segna il comparto dell’energia (-4,4%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, a settembre 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+11,1%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,9%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,9%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece nei settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-4,6%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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(-3,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-2,1%). Il settore della trasformazione dei prodotti in gomma e plastica ha fatto registrare performance interessanti: +1,4% nel terzo trimestre 2017 rispetto al secondo semestre e anche nei primi 9 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. In settembre la produzione è stat del 2,3% maggiore rispetto allo stesso mese del 2016, ma secondo i dati destagionalizzati c’è stata una flessione del 3,6% rispetto ad agosto 2017.


Taccuino Assogomma: nel 2018 la terza edizione di “Fare Sistema”

UTH inaugura un nuovo impianto di assemblaggio

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ssogomma ha annunciato l’intenzione di mettere in programma per la metà del 2018 la realizzazione di una nuova edizione dell’evento “Fare Sistema”, giunto così al suo terzo appuntamento. Un nuovo approccio di comunicazione finalizzato ad aggregare l’intera filiera della gomma, con particolare riguardo alle PMI, su tematiche innovative e sfidanti che in futuro vedranno protagonista il settore nella sua più ampia accezione. L’edizione 2017, realizzata anche grazie ai partner tecnici Versalis, Zeon, Caldic e Comet, è stato un successo di pubblico con oltre un centinaio di partecipanti. Sono stati trattati il tema dell’industria 4.0 e dell’innovazione nel settore gomma. L’anno prossimo il focus sarà rivolto a temi emergenti quali l’economia circolare e la chimica verde e più in generale l’attenzione sarà all’impatto ambientale quale fattore di successo per un’industria storica, ma sempre al passo con i tempi..

TH, leader nella costruzione di sistemi per la filtratura a maglie sottili e delle macchine per la tecnologia delle pompe a ingranaggi per estrusori di compound a base gomma, ha inaugurato presso il suo quartier generale di Fulda, in Germania, un nuovo reparto per l’assemblaggio dei macchinari per la lavorazione della gomma, la sua attività principale. Iniziata a marzo, la costruzione del complesso è stata portata a termine nel mese di agosto, e in questo stesso mese la società ha inaugurato la nuova struttura. Sorto con i criteri della più moderna tecnologia dell’edilizia industriale, l’edificio si estende su una superficie di circa 1.100 metri quadrati e espande l’area totale dell’insediamento a 10.000 metri quadrati circa. Il costo dell’investimento non è stato reso noto, ma l’azienda ha comunicato che si tratta di una somma a sette cifre e che rientra nei piani di

sviluppo del suo sito produttivo nel centro della Germania. Questa strategia di espansione della sede centrale della società, che pure vanta un export dell’80% e ha filiali in Cina e India, rivela chiaramente la precisa volontà del costruttore tedesco di continuare a produrre in Germania e distribuire sui mercati globali macchine fabbricate ai più alti standard qualitativi. Nell’occasione Peter J. Uth, amministratore delegato dell’azienda, ha sottolineato, infatti, l’impegno della


NEWS

sua società nella ricerca di soluzioni innovative e tecnologie intelligenti mirate a soddisfare le richieste sempre crescenti e più impegnative provenienti in particolare dal settore della produzione dei pneumatici e degli articoli in gomma e in silicone. Tra le più recenti realizzazioni di alta tecnologia della società, ha citato, per esempio, il TRP - Two-Roll Plasticizer , una macchina del peso di 40 tonnellate progettata per la preparazione di compound a base di gomma, che ha impegnato l’azienda al limite della sua capacità produttiva.

dalla canna da zucchero. La funzione dello strato è quella di assicurare consistenza e caratteristiche ottimali di rimbalzo nelle partite. I materiali che vengono abitualmente utilizzato per questo strato dei palloni da gioco devono avere caratteristiche ben precise di densità, peso, durezza e devono essere anche facili da lavorare. Le proprietà più importanti, in ogni caso, restano quelle di elasticità e resilienza. Stefan Bichler, project manager della divisione Football Operations di Adidas, ha sottolineato come «per noi la sostenibilità è un criterio fondamentale nella selezione del pallone da produrre Il pallone dei mondiali la World Tecno Cup. La Compounds nostra intenzione sarà in gomma ecologica per di derivazione naturale che può variare era di creare una nuova sfera da gioco l pallone dei prossimi Mondiali di tra il 50% e il 70%. Il tipo di Keltan Eco utilizzando materiali high-tech ma al calcio in Russia, quelli a cui l’Italia usato da Adidas per il nuovo pallone è tempo stesso con un occhio al rispetto Tecno Compounds non parteciperà per la prima volta docaratterizzato da una struttura amorfa per l’ambiente». Tecno Compounds a suitable solution for every challenge po 60 anni, avrà un’anima in gomma e da un’elevata densità di reticolazioKeltan Eco è il primo EPDM del monecologica. Il nuovo Adidas Telstar 18, ne. Questo determina buone propriedo, indica Arlanxeo in una nota, proinfatti, proprio al di sotto della supertà a bassa temperatura e rispetta i redotto utilizzando etilene di origine bio ficie esterna, avrà uno strato di Keltan quisiti per avere la migliore elasticità e estratto dallafor canna da zucchero. A se-challenge a suitable solution for every a suitable solution every challenge Eco 9650, gomma EPDM prodotta da resilienza possibili. Il prodotto è comconda del grado varia il contenuto di Arlanxeo a partire da etilene ricavato mercializzato da Arlanxeo in sei gradi etilene, in una proporzione di materiale differenti.

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l recente Compamed, fiera per l’industria delle forniture medice, il gruppo Wacker ha presentato la nuova linea di gradi di silicone liquido Elastosil LR 5040. Si tratta di prodotti che rispettano gli stringenti parametri imposti dalle normative che regolano la produzione di articoli in silicone per applicazioni medico-tecnologiche. I prodotti in Elastosil LR 5040 esibiscono proprietà meccaniche eccellenti, anche senza post-trattamento termico, e contengono quantitativi estremamente ridotti di sostanze volatili. Questo consente ai produttori di eliminare il processo di post-curing in molti casi e di ridurre quindi i costi di produzione. Elastosil LR 5040, spiega Wacker in una nota, vulcanizza in un elastomero traSales: Plant: slucido con contenuti di sostanze volaSales: Plant: Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl tili inferiori allo 0,5% in peso anche senza Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) post-vulcanizzazione. In questo stato il 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 Tel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 silicone offre ottime performance in ter36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax mini di resistenza a rottura, paragonabili www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds a quelle di materiali standard soggetti inSales: climate control electromechanical filtration Plant: vece a post-curing. Applicazioni tipiche aerospace fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Sales: Plant: control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding aerospace climate Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy sono le valvole anticolica (tettarelle speParker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Srl C

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Elastosil LR 5040, il nuovo silicone liquido di Wacker

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Taccuino

ciali), chiusure di bottiglia o maschere respiratorie. La linea di prodotti coprirà inizialmente un range di durezza compreso tra 30 e 70 ShoreA. Allo stato vulcanizzato la durezza reale del silicone che non subisce trattamento di post-curing può deviare dalle specifiche del +/- 3%. Elastosil LR 5040 può essere facilmente utilizzato nello stampaggio a iniezione, per una produzione veloce, automatizzata e che può raggiungere un alto livello di efficienza e di sostenibilità economica sulle grandi quantità.

Gomma butilica: il mercato scoppia di salute

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n rapporto appena pubblicato dalla società internazionale di analisi di mercato Research and Markets evidenzia una decisa crescita del mercato della gomma butilica. Le attese indicano che il volume degli scambi raggiungerà un valore di 5,21 miliardi di dollari nel 2025 contro i 2,88 miliardi del 2016, l’ultimo anno di cui si hanno dati completi. Una

crescita fortissima, dunque, testimoniata anche dagli investimenti dei principali player del settore che stanno ampliando i loro canali distributivi per soddisfare la domanda e incrementare le loro quote di mercato. In particolare è il settore Asia Pacific che attira maggiormente l’attenzione degli investitori per effetto della rapida industrializzazione che determinerà anche un aumento della domanda. Altre indicazioni che emergono dal rapporto riguardano la crescita del segmento del clorobutile, che segnerà la crescita più rapida, con un tasso del 7,9% annuo dal 2017 al 2025, soprattutto per effetto del traino dell’industria dei medicinali e dell’healthcare. Una decisa crescita è attesa anche nell’area africana e mediorientale, mentre in termini di performance è la Germania che nel 2016 ha fatto registrare i maggiori profitti. Per quanto riguarda i segnali di sviluppo futuro, il rapporto li coglie soprattutto nella spinta di gruppi come Lanxess e Denso nel guidare la domanda sul periodo preso in esame, mentre

l’India, tra i principali produttori nel farmaceutico, farà crescere la richiesta di gomma butilica per le chiusure dei flaconi (vedi foto). Chi avrà un futuro roseo nel settore sono aziende petrolchimiche come ExxonMobil o Reliance che, nella produzione, possono impiegare materie prime che producono in casa.

ERRATA CORRIGE Nello scorso numero, 653, l’articolo di pag. 54 “Smart Innovations. Il futuro secondo Desma”, ha subito per un errore tecnico un taglio di testo nella parte iniziale che crea un salto logico nella lettura. Ce ne scusiamo con i lettori e con l’autore, Giuseppe Cantalupo. A questo link, http://www.industriagomma. it/wp-content/uploads/2017/11/DE SMA_indgomm_653.pdf, è possibile accedere online a una versione corretta e completa dell’articolo.


GLI ARGOMENTI TRATTATI DALLA RIVISTA NEL CORSO DELL’ANNO 1 ABBIAMO LETTO PER VOI

LEGENDA Gli argomenti e le note apparse nei dieci numeri del 2017 sono suddivisi nelle seguenti sezioni: 1 ABBIAMO LETTO PER VOI 2 ECONOMIA, MERCATI 3 FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI 5 LIBRI, RECENSIONI 6 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI 8 NEWS DA AZIENDE E ENTI 9 NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE 10 AUTORI 11 AZIENDE E ENTI I riferimenti (tra parentesi) sono al numero del fascicolo e alla pagina. I numeri dei fascicoli corrispondono ai seguenti mesi di copertina 645 gennaio/febbraio 2017 646 marzo 2017 647 aprile 2017 648 maggio 2017 649 giugno 2017 650 luglio/agosto 2017 651 settembre 2017 652 ottobre 2017 653 novembre 2017 654 dicembre 2017 In ogni sezione i riferimenti sono in ordine di numero della rivista e di pagina di pubblicazione.

ELASTOMERI Proprietà meccaniche ed elettriche di gomma acrilonitrile-butadiene (NBR) caricata con nero di carbonio di scarto (651, 10)

Uno studio dei vulcanizzati di polipropilene (PP)/etilene-propilene-diene monomero (EPDM) condotto con la nano meccanica del microscopio ad interazione atomica (653, 10)

ELASTOMERI LAVORAZIONE

Proprietà fisiche di un copolimero smart (intelligente) graffato polivinilalcool maleato con poli (N-isopropilacrilammide) e lattice di gomma naturale (653, 10)

Sistemi di vulcanizzazione ibridi per EPDM ed EPM, basati su perossido organico e zolfo con acceleranti (654, 10)

Elastomeri termoplastici per alte temperature: una recensione dello stato dell’arte (Parte 2) (653, 14)

EPDM: mescole e tecnologia di mescolazione (654, 11)

Macchinari e attrezzature

Possibilità di mescolazione a risparmio energetico (654, 12) ELASTOMERI E APPLICAZIONI Un rivestimento polimerico al plasma protegge gli elastomeri contro l’usura (651, 13) Elastomeri siliconici con caratteristiche di conducibilità termica o ritardanza di fiamma (651, 15) Effetti dell’estrazione di plastificante su mescola nitrilica per tubi da parte di carburante di aereo (jet fuel a base kerosene) (652, 12) Sviluppo di mescole per articoli in gomma (654, 13) ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE Influenza dell’area superficiale di nanografite sul rinforzo meccanico di nanocompositi basati su poli(stirene-co-butadiene) (646, 11) Impatto di ammorbidente e carica sulla risposta reologica e dielettrica di fusi di elastomeri (646, 12)

Analisi dell’efficienza di processi di vulcanizzazione in continui (650, 12) Sviluppo di un processo di estrusione per la prereticolazione di gomma siliconica solida (653, 11) MATERIALI Vulcanizzazione a zolfo e perossido di mescole di gomma a base NR e NBR. Parte II: invecchiamento termo-ossidativo (650, 12) MATERIE PRIME Miscele NBR/SBR compatibilizzate con montnorilloniti anfifiliche (645, 10) Un nuovo approccio alla miscelazione di amido di manioca con lattice di gommamaleata ed epossidata (645, 12) Le guarnizioni di tenuta in gomma espansa offrono molte prospettive (648, 10) Materie prime e applicazioni Effetti di acceleranti sulfenammidici sulla vulcanizzazione di gomma naturale (647, 10)

Prestazione tribologia per poliestere caricato con gomma riciclata (651, 10)

Agenti di adesione gomma-substrato / Le sfide affrontate da una tecnologia ancora giovane (647, 11)

Confronto di miscele tra gomme devulcanizzate (a base pneumatico ed EPDM) e polipropilene (PP) (652, 9)

La prossima generazione di accelerante sostitutivo della DOTG per elastomeri acrilici (647, 12)

Elastomeri termoplastici per alte temperature: una recensione dello stato dell’arte (Parte 1) (652, 10)

Nuova norma per guanti protettivi antistatici e dissipativi (647, 12)

Elastomeri vulcanizzati termoplastici (TPVS) ad alte prestazioni, resistenti a calore ed olio, a base di miscele di gomma acrilonitrile idrogenata (HNBR) e poliammide 12 (PA 12) (652, 11)

La gomma ha bisogno di protezione (648, 10) Migliorate proprietà di barriera ai gas di nanoparticelle di grafene con incorporazione di liquido ionico/compositi in gomma bromobutile (648, 11) Sostituzione dell’ossido di zinco termico in SBR e CR (648, 12)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017


Indici 2016

Analisi di polimeri e fibre polimeriche (648, 13) “La gomma”, un materiale indispensabile per applicazioni sportive ad alte prestazioni (649, 11) Vulcanizzazione a zolfo e perossido di mescole di gomma a base di NR e NBR. Parte I: processo di vulcanizzazione e proprietà fisico-meccaniche (649, 12) Effetto di nanoparticelle di ossido di zinco sulle proprietà di vulcanizzati di gomma naturale prodotti da mescole di lattici (649, 12) Elaborazione di profili in gomma per l’industria automobilistica (653, 13) Decifrazione del meccanismo di reazione silice/silano per lo sviluppo di una nuova generazione di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento (653, 15) Propagazione d’onda e smorzamento in interfacce di sospensioni gomma-acciaio (654, 14) Composti in EPDM caricati con amido di mais e amido termoplastico (654, 14) NUOVI MATERIALI Miglioramento della resistenza ad ozono di miscele NR/EPDM per mezzo della regolazione del rapporto di viscosità (645, 13) Elastomeri magneto-attivi: effetto della dimensione della particella sulla capacità di commutazione (650, 10) Processi produttivi Ottimizzazione dei costi di una sala mescole Parte II (647, 10) Stampaggio ad iniezione fisico e virtuale del prodotto del progetto “Ursula” (647, 12) Devulcanizzazione efficace di SBR vulcanizzata a zolfo (648, 12) PROVE E MISURAZIONI Invecchiamento termo-ossidativo di compositi magnetici a base NBR (645, 10) Determinazione di diffusività termica e di conducibilità termica su gomme per mezzo di Analisi Laser Flash (LFA = Laser Flash Analysis) (646, 10) Nuovi aspetti sulla valutazione della qualità di mescolazione mediante analisi della sostanziale omogeneità di mescole di gomma con utilizzo di Spettroscopia Laser a Scomposizione Indotta (LIBS = Laser Induced Breakdown Spectroscopy) (646, 10)

Comportamento di gomma naturale masticata, evidenziato da reologia LAOS (Large Amplitude Oscillatory Shear = Taglio Oscillatorio di Grande Ampiezza) (646, 12)

Aumenti Arlanxeo sulla gomma cloroprenica Baypren (645, 61)

Le sfide di tecniche di invecchiamento accelerato per prevedere la durata di un elastomero Parte I. (649, 10)

L’intervista: Vittorio D’Amato (Direttore EMBA, Executive Master in Business Administration della LIUC, Università Cattaneo di Castellanza; Direttore del CERCA, Centro di Ricerca sul Cambiamento e Apprendimento Organizzativo e responsabile del corso di laurea in Management delle Risorse Umane) Anche il manager deve essere 4.0 (646, 14)

Il concetto di amplificazione idrodinamica in elastomeri caricati (649, 13)

Produzione industriale: recupero in febbraio dopo il calo di gennaio (646, 61)

Carica elettrostatica generata dallo sfregamento di suola di gomma su piastrelle di gomma riciclata (650, 10)

L’intervista: Martin Schürmann (direttore generale di Desma) Obiettivo Cina: sfide e opportunità (647, 14)

Caratterizzazione di mescole per battistrada di pneumatici estivi per mezzo di analisi di deformazione di taglio oscillante di larga ampiezza (LAOS = Large Amplitude Oscillating Shear) (651, 11)

Prezzi alle stelle e shortage. Che cosa succede? (647, 18)

Influenza dell’acqua sulle proprietà meccaniche di vulcanizzati di battistrada di pneumatico caricati con silice (651, 12)

Macchine per la gomma-plastica: riparte il mercato interno (647, 61)

Meccanismo di idrogenazione eterogenea di gomma naturale in lattice (646, 13)

Processi di invecchiamento di polidieni vulcanizzati Meccanismi e caratterizzazione quantitativa (651, 14) Le sfide di tecniche di invecchiamento accelerato per prevedere la durata di un elastomero Parte 2 (652, 8) Volumi liberi e loro distribuzione in miscele di gomma silicone/EPDM analizzati con la tecnica PALS (Spettroscopia di Annichilazione Positronica) (653, 12) Effetto della reticolazione di proteine, per mezzo della reazione di Maillard, sulle proprietà della gomma naturale (653, 12) SIMULAZIONI VIRTUALI Valutazione di modelli differenziali non lineari per la simulazione di masse fuse di polimeri (650, 12) Previsione di durata con danno cumulativo non lineare basato su sollecitazione del materiale. Parte 1: introduzione di una procedura generale (650, 14)

Gomma sintetica e naturale: i consumi nell’Unione Europea (647, 54)

Inchiesta Mercato e aumenti di prezzo. Quale 2017? (648, 15) Azienda Chimica Milanese (648, 16), Bluestar Italia (648, 16), Brenntag (648, 16), Caldic (648, 18), Eico Novachem (648, 18), Eigenmann & Veronelli (648, 19), IMCD Italia (648, 20), KPI (648, 20), Lagorio & Dufour (648, 22), RDC (648, 23), Rogitex International (648, 24), S.Int.A (648, 24), Torchiani (648, 25), Versalis (648, 26), Wacker (648, 26), Zeon Europe (648, 27) Il mercato globale del silicone in forte crescita entro il 2021 (648, 60) L’intervista: Stefania Pigozzi (responsabile del Centro Studi e Cultura di impresa di UCIMU Sistemi per produrre) Il piano Industria 4.0. Come approfittarne (649, 14) L’Industria della Gomma I nostri primi 60 anni / Our first 60 years (650, 17) È cominciato tutto così / How it all began (650, 18) Sette decenni / Seven decades (650, 30) Anni Cinquanta / The 1950s (650, 30)

2

Anni Sessanta / The 1960s (650, 32)

ECONOMIA, MERCATI

Anni Settanta / The 1970s (650, 34)

Automobili: vendite in crescita nel 2016 (645, 26)

Anni Ottanta / The 1980s (650, 35)

Andante poco mosso il mercato europeo 2016 dei pneumatici (645, 59) In crescita i prezzi della gomma naturale (645, 60)

Anni Novanta / The 1990s (650, 36) Il nuovo millennio / The new millennium (650, 38) La nostra festa di compleanno / Our anniversari party (650, 40)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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L’impegno per oggi e per domani / The commitment for today and tomorrow (650, 45)

Mercato macchinari: i dati Amaplast sono ottimi per il primo semestre (652, 47)

Evento Assogomma a Milano: Fare Sistema 0.2 (647, 58)

Photo Gallery (650, 48)

Mercato tedesco. Una situazione in chiaroscuro (653, 16)

La gomma nell’automotive: una conferenza in Michigan (648, 56)

La parola a cinque protagonisti / Five leading opinions (648, 64)

ETRMA Mercato pneumatici: il trend europeo segna un leggero calo (653, 71)

A Bangkok un seminario sui trend emergenti nel mercato della gomma naturale (648, 60)

IMG L’industria italiana della gomma è sempre pronta a rispondere alle esigenze del mercato / The italian rubbewr industry is always ready to meet market demands (650, 64),

IRSG I dati su produzione e consumo di gomma naturale e sintetica (653, 72)

Mesgo Diversificare i segmenti industriali, acquisire nuove tecnologie, fare sviluppo di nuovi prodotti e adeguare i modelli di business saranno le chiavi per il successo / Diversifying industrial segments, acquiring new technologies, developing new products and adapting business models will be the success factors fort the future (650, 66) RDC La globalizzazione e la crescita di mercati emergenti hanno generato un’importante riduzione dei prezzi dei manufatti / Globalisation and the growth of emerging markets have led to a significant reduction in the price of manufactured goods (650, 68) RPM L’esigenza di presse nuove oggi è decisamente aumentata, ma è anche sempre viva la necessità di aggiornare il parco macchine vecchio / The need for new presseshas greatly increased today, but we also need to upgrade our old equipments (650, 70) Tovo Gomma La sfida più grande del futuro sarà quella di capire col giusto anticipo le nuove aspettative del mercato / The biggest challenge of the future is to anticipate the new expectations of the market (650, 74) Mercato auto: crescita a due cifre nel primo semestre 2017 (650, 99) I dati dei consumi della gomma in Europa e nel mondo secondo l’IRSG (650, 100) Ecopneus presenta il report della sua attività e fa un regalo al quartiere di Scampia (650, 102) Mercato pneumatici: calo nel secondo trimestre 2017, ma l’anno resta positivo (651, 92) L’apporto dei pneumatici ricostruiti all’economia europea (651, 93) L’intervista: Elisa Torchiani (amministratore delegato di Torchiani srl e presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione Industriale Bresciana) Brescia: piccole aziende crescono (652, 14) La gomma naturale inserita nell’elenco delle materie prime strategiche (652, 46)

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Messico: un mercato sempre più importante per i produttori di macchine (653, 75) Da gennaio a settembre: come è cresciuta la produzione industriale (654, 54)

Macchine per gomma-plastica: produzione ai livelli pre-crisi / Machinery for rubber-plastic: production at pre-crisis levels (650, 88) Il 26 settembre va in scena ad Ancona il Forum Meccatronica (651, 97) Fare sistema nel segno dell’Industria 4.0 (652, 16)

Gomma butilica: il mercato scoppia di salute (654, 57)

Successo ad Ancona per l’ultima edizione del Forum Meccatronica (652, 53)

3

L’industria della gomma per l’automotive: l’appuntamento è a Madrid il 29 novembre (652, 54)

FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA

Vacanze sicure con i pneumatici sotto controllo (648, 54) Gomma: un’industria che si fa onore / Rubber: an industry that distinguishes itself (650, 76) 4 FIERE, CONVEGNI, CORSI, SEMINARI

Convegno “Innovazione tecnologica e ricerca scientifica nel mondo della gomma” (prima parte) Tecnologia e innovazione in un convegno a Brescia (645, 18) In vendita gli spazi per partecipare al Rubber/Plast 2018 (645, 60) Il programma formativo di Assogomma per il 2017 (645, 60) Convegno “Innovazione tecnologica e ricerca scientifica nel mondo della gomma” (seconda parte) Grafene, strumenti di laboratorio, silicone. Nuove tecnologie per la gomma (646, 18) SPS IPC Drives a Parma per sapere tutto sull’Industry 4.0 X (646, 54) Plast 2018 e Rubber: procede spedita la vendita degli spazi espositivi (646, 59) Tecnologie per lo stampaggio della gomma al MECSPE (646, 60) Asfalti silenziosi in gomma con il progetto Life-Nereide (646, 60) L’appuntamento con automazione e Industry 4.0 è a SPS Italia (647, 52)

Automazione: così trasformerà imprese e lavoro (653, 20) Messico: un mercato sempre più importante per i produttori di macchine (653, 75) Un corso sulle gomme per alimenti (653, 77) Assogomma: nel 2018 la terza edizione di “Fare Sistema” (654, 54) 5 LIBRI, RECENSIONI

Elastomeri termoplastici per alte temperature: una recensione dello stato dell’arte (Parte 1) (652, 10) Elastomeri termoplastici per alte temperature: una recensione dello stato dell’arte (Parte 2) (653, 14) Gomma butilica: il mercato scoppia di salute (654, 57) (titolo del rapporto di Research and Markets: Butyl Rubber Market Analysis By Product, By Application, By Region, And Segment Forecasts, 2014 2025) 6 MACCHINE E STRUMENTAZIONI, PROCESSI E TECNOLOGIE

L’intervista: Silvia Agnelli e Stefano Pandini (ricercatori in Scienza e tecnologia dei materiali presso il DIMI, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia) L’importanza del trasferimento tecnologica (645, 14) Centro Guarnizioni Tiger Dalla mescola all’articolo finito passando per lo stampo (645, 30)


Indici 2017

Coating Technology Trattamento superficiale: un nuovo protagonista (645, 35)

Inchiesta sala mescole: Prodicon (647, 30)

Inchiesta silicone: LTE Mescola siliconica ad alta resistenz<a (649, 27)

De Grandi Gli esperti della micronizzazione (645, 48)

Inchiesta sala mescole: Rodolfo Comerio (647, 31)

Inchiesta silicone: O.C.S. Lo stampo per un articolo “food” (649, 28)

Le proposte UTH per la filtratura al Tire Technology Expo di Hannover (645, 61)

Inchiesta sala mescole: Rubber Trade (647, 32)

Inchiesta silicone: OR.P. Stampi Al passo con le esigenze dei clienti (649+, 30)

Inchiesta Macchine e soluzioni per l’industria del futuro (646, 25)

REP G10: generazione intelligente (647, 36)

Inchiesta macchine: Alfa Stampi (646, 26)

Der-Gom Cinquant’anni e non sentirli (647, 42)

Inchiesta silicone: RubberTrade Dal filtraggio al confezionamento, macchine ad hoc (649, 30)

Inchiesta macchine: AW-Technik (646, 26)

For Lab Italia Tubi di calore e isolamento dei piani per migliorare lo stampaggio (647, 46)

Inchiesta macchine: Bonardi Stampi (646, 27) Inchiesta macchine: Desma (646, 28) Inchiesta macchine: Engel Italia (646, 29)

Colmec La tecnologia dell’estrusione (648, 28) IMG Pronti per l’Industria 4.0 (648, 34)

Inchiesta macchine: Franciacorta Stampi (646, 30)

Rheonic Trasforma il tuo dinamometro per “capire” le mescole vulcanizzate (648, 38)

Inchiesta macchine: IMG Macchine (646, 30)

UTPVision È mini ma fa le cose in grande (648, 42)

Inchiesta macchine: O.C.S. (646, 32)

Aumenta il traffico su strada, crescono le emissioni (648, 52)

Inchiesta macchine: OR.P. Stampi (646, 32) Inchiesta macchine: Rabbi Claudio & C. (646, 32) Inchiesta macchine: REP (646, 33) Inchiesta macchine: RPM (646, 34) Inchiesta macchine: Saspol (646, 35) Inchiesta macchine: ST.A.TE Technologies (646, 36) Inchiesta macchine: Suprema (646, 36) Sonderhoff Italia si espande (646, 38)

La simulazione virtuale per il raffreddamento dello stampo (648, 53) Un nuovo processo per produrre butadiene da fonti rinnovabili (648, 62) Inchiesta Tecnologie per il silicone (649, 17) Inchiesta silicone: AW-Technik La finitura alla temperatura giusta (649, 18) Inchiesta silicone: Bluestar Silicones Mescole siliconiche ad alta produttività (649, 19)

Le aziende italiane si fanno onore al Tire Technology Expo (646, 55)

Inchiesta silicone: Colmec Preformatura e filtratura delle mescole in silicone (649, 20)

Tecnologie per lo stampaggio della gomma al MECSPE (646, 60)

Inchiesta silicone: Desma DesFeed per alimentare il silicone in pasta (649, 21)

Inchiesta La sala mescole diventerà Industry 4.0? (647, 23)

Inchiesta silicone: DGTS Rilassamento di carico con il nuovo equipaggiamento di prova ALE (649, 22)

Inchiesta sala mescole: Camimpianti (647, 24) Inchiesta sala mescole: Colmec (647, 24) Inchiesta sala mescole: Color Service (647, 25) Inchiesta sala mescole: Comerio Ercole (647, 26) Inchiesta sala mescole: G3 (647, 28) Inchiesta sala mescole: Pomini Rubber & Plastics HF Mixing Group (647, 29)

Inchiesta silicone: Engel Lo stampaggio del silicone in continuo (649, 23) Inchiesta silicone: For Lab Italia Forni speciali per il post-curing dei siliconi (649,24)

Inchiesta silicone: Saspol Le presse per gomma e silicone di Yizumi (649, 32) Inchiesta silicone: TSF Compound a basso attrito e per il ferroviario (649, 33) Inchiesta silicone: Wacker Silicone autoadesivo ad alto recupero elastico (649, 35) AW-Technik La superiore qualità della finitura superficiale (649, 36) Boeing Company L’invecchiamento di elastomeric tooling in silicone (649, 48) Un innovativo sistema catalitico Ziegler-Natta per EP(D)M targato Versalis (651, 16) Focus Review of the italian rubber companies (651, 25) Focus – Review: Action Technology Italia (651, 26) Focus – Review: Alfa Stampi (651, 27) Focus – Review: Bonardi Stampi (651, 28) Focus – Review: C2 (651, 29) Focus – Review: Centro Guarnizioni Tiger (651, 30) Focus – Review: Colmec (651, 32) Focus – Review: Color Service (651, 34) Focus – Review: Comerio Ercole (651, 35) Focus – Review: De Grandi (651, 36), Delia (651, 38) Focus – Review: Der-Gom (651, 40) Focus – Review: Elastomers Union (651, 41) Focus – Review: For Lab Italia (651, 42) Focus – Review: Franciacorta Stampi (651, 44)

Inchiesta silicone: Franciacorta Stampi Stampo e canale freddo per un pezzo particolare (649, 25)

Focus – Review: G3 (651, 46)

Inchiesta silicone: Kraiburg Tutti i vantaggi dello SPEEDYCON (649, 26)

Focus – Review: Innovativ Gummi Tech (651, 50)

Focus – Review: IMG (651, 48)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

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Focus – Review: Itaprochim (651, 52) Focus – Review: Lehvoss Italia (651, 53) Focus – Review: LTE (651, 54) Focus – Review: Mesgo (651, 56) Focus – Review: NPI Italia (651, 58) Focus – Review: O.C.S. (651, 59) Focus – Review: OR.P. Stampi (651, 60) Focus – Review: Presma (651, 61) Focus – Review: Prodicon (651, 62) Focus – Review: RDC (651, 64)

UTH al RubberTech China con nuove soluzioni di filtratura (652, 51) Come stampare lenti in silicone trasparente secondo Arburg (652, 52) Interseals Trattamenti al plasma per gli articoli in gomma (653, 46) Smart Innovations. Il futuro secondo Desma (653, 54) Maplan Nuovi spazi per crescere (653, 62)

Focus – Review: RPM (651, 66)

Novità in casa Alpha Technologies (653, 76)

Focus – Review: Rubber Trade Machinery (651, 67)

REP International La tecnologia laser nella pulizia degli stampi (654, 30)

Focus – Review: Saspol (651, 68)

Amsagomma Quando l’innovazione è a 360 gradi (654, 42)

Focus – Review: S.int.a (651, 70) Focus – Review: Stalg (651, 72) Focus – Review: Suprema (651, 73) Focus – Review: Torchiani (651, 74) Focus – Review: Tovo Gomma (651, 75) Focus – Review: TSF/Ligom (651, 76) Focus – Review: UTP Vision (651, 77) Mesgo/Sigma Engineering Ottimizzazione virtuale dello stampaggio a iniezione / Virtual optimization of rubber injection molding (651, 78) Inchiesta Strumenti da laboratorio Tecnologie per prodotti perfetti (652, 23) Inchiesta laboratorio: Alpha Technologies Reometro e viscosimetro (652, 24) Inchiesta laboratorio: DGTS Stufe per invecchiamento (652, 25) Inchiesta laboratorio: EN.CO Analisi del coating (652, 26) Inchiesta laboratorio: FKV Studiare il flusso delle mescole (652, 27) Inchiesta laboratorio: For Lab Italia Nuovi strumenti per la durezza (652, 28) Inchiesta laboratorio: Gibitre Instruments Strumenti con l’iperammortamento (652, 30) Inchiesta laboratorio: Urai La temperatura nei test di invecchiamento (652, 31) Inchiesta laboratorio: Zumbach Electronic Sistemi a scansione laser (652, 32) Inchiesta laboratorio: Zwick Camere climatiche per testare i polimeri (652, 33)

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Action Technology Italia Trentacinque anni a passi da gigante (652, 34)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Saspol Strategie per una crescita continua (654, 46) Inchiesta Stampi Una crescita continua (654, 17) Inchiesta stampi: Alpha Stampi Innovazione a misura d’officina (654, 18) Inchiesta stampi:Bonardi Stampi Novità tecnologiche in mostra (654, 19) Inchiesta stampi:Cromatura Cristofoletti Quando la cromatura è certificata (654, 20) Inchiesta stampi:Cromoulds Cromatura e pulizia high-tech (654, 22) Inchiesta stampi:Franciacorta Stampi Cultura dello stampo attraverso la formazione (654, 23) Inchiesta stampi:O.C.S. dell’anno 2017 (654, 24)

Lo

stampo

Inchiesta stampi:OR.P. Stampi Un nuovo assetto e la qualità raddoppia (654, 26) Inchiesta stampi:Rabbi Claudio & C. Know-how e partnership prestigiose (654, 27) Inchiesta stampi:Technistamp La continua voglia di scoprire (654, 28) 7 MATERIE PRIME, POLIMERI, COMPOUND, APPLICAZIONI

Rassegna Guarnizioni: nuovi prodotti, nuove soluzioni (645, 39) Rassegna guarnizioni: Assotech (645, 40)

Rassegna guarnizioni: Gecam (645, 41) Rassegna guarnizioni: MP Industria della Gomma (645, 42) Rassegna guarnizioni: Novotema (645, 43) Rassegna guarnizioni: Oldrati Guarnizoni Industriali (645, 44) Rassegna guarnizioni: Parker Hannifin Manufacturing (645, 45) Rassegna guarnizioni: Sealcore Network (645, 46) Rassegna guarnizioni: Solgomma (645, 47) KPI Un nuovo protagonista sullo scenario della distribuzione (645, 52) Innovativ Gummi Tech Nuove idee dalle Marche (646, 40) Un concorso Vibram per trovare nuovi usi alla mescola Morflex (646, 56) Asfalti silenziosi in gomma con il progetto Life-Nereide (646, 60) De Grandi Nanopolveri al microscopio (647, 50) Le mescole Parker Prädifa alla fiera di Hannover (647, 56) Matrec ed Ecopneus presentano 15 materiali innovativi ottenuti dai pneumatici fuori uso (648, 58) La Stalg taglia il nastro dei cinquant’anni (649, 44) Nobrox W6101, una nuova mescola per applicazioni nel settore alimentare (651, 96) Kraiburg Dalla Baviera pensando al futuro (652, 38) Inchiesta Mercato delle mescole: un buon 2017 (653, 31) Inchiesta mescole: Co.Me.T. (653, 32) Inchiesta mescole: Compounds AG (653, 32) Inchiesta mescole: Der-Gom (653, 33) Inchiesta mescole: Elastomers Union (653, 34) Inchiesta mescole: Evercompounds (653, 36) Inchiesta mescole: Kraiburg (653, 37) Inchiesta mescole: Mesgo (653, 38) Inchiesta mescole: Parker Hannifin (653, 40)


Indici 2017

Inchiesta mescole: PMG (653, 40) Inchiesta mescole: Tovo Gomma (653, 42) Inchiesta mescole: TSF (653, 43) Mesgo Più spazio alla ricerca e ai clienti (654, 34)

Continental espande impianto di Lousado in Portogallo (649, 65) Engel riapre la filiale di Hannover ampliata e rimodernata (649, 66) General Motors vuole solo gomma green (649, 66)

9 NORMATIVE, SICUREZZA, AMBIENTE

Generatori aerosol: nuove regole UE (645, 56) Nuove regole sull’esposizione agli agenti chimici (646, 44)

Elastosil LR 5040, il nuovo silicone liquido di Wacker (654, 56)

Orion annuncia aumenti di prezzo per tutti i suoi gradi di carbon black nell’area EMEA (649, 70)

Regolamento CLP: nuove norme per la salute ((648, 46)

8

La produzione indiana di gomma cresce del 23% in aprile (649, 70)

ETRMA si riunisce e punta sulla sostenibilità ambientale (648, 54)

L’americana Rubber Manufacturers Association cambia nome in USTMA (649, 70)

Giocare sicuri (649, 58)

Il China Award a Rodolfo Comerio (645, 60)

Decimo anniversario per Arburg in Indonesia (645, 61) Una app per gestire gli appuntamenti alle fiere (645, 62) Aumenti per la gomma cloroprenica Baypren (646, 56) Nuovo laboratorio di controllo qualità dell’EPDM Keltan (646, 57) Auto elettrica: una rete di stazioni di ricarica per spingere il mercato (646, 57) Un impianto Continental in Tailandia (646, 58) Yokohama Rubber compie cent’anni (646, 58) Lanxess acquisisce il gruppo Chemtura (646, 59) Valcom dà vita a Terranova nel settore della strumentazione di processo (647, 55) UTPVision Una macchina mini per la visione artificiale di articoli piccolissimi (647, 56) Le mescole Parker Prädifa alla fiera di Hannover (647, 56) Il Centro di Eccellenza di Leoben si presenta all’Università di Brescia (647, 57) Arlanxeo aumenta i prezzi di altri prodotti destinati all’industria della gomma (647, 58) Engel premiata pere gli investimenti in Austria e la creazione di nuovi posti di lavoro (648, 56) Bluestar Silicones annuncia aumenti del 10% sui suoi prodotti a partire dal secondo trimestre 2017 (648, 57)

Ecopneus presenta il report della sua attività e fa un regalo al quartiere di Scampia (650, 102) Der-Gom celebra i 50 anni di attività con una festa nella sua sede (650, 104) Bluestar Silicones cambia nome e diventa Elkem Silicones (650, 106) L’auto elettrica che si ricarica in movimento (650, 107)

General Motors vuole solo gomma green (649, 66) CambioPulito, per segnalare le pratiche irregolari nella filiera dei pneumatici (649, 68) Un nuovo aggiornamento al regolamento CLP (651, 86) Disposizioni EMAS: lo stato dell’arte (652, 41) I metalli pesanti nei veicoli fuori uso (654, 50)

Arburg Belgio festeggia i 25 anni di attività (650, 108) Lanxess riorganizza la sua attività per gli additivi e i coloranti per la gomma (650, 109) La tecnologia Marangoni sbarca in Finlandia (651, 94) Arburg Cina celebra il venticinquesimo anniversario (651, 94) La gomma naturale inserita nell’elenco delle materie prime strategiche (652, 46) È Franco Annunziato di Bridgestone il nuovo presidente di ETRMA (652, 48) Ad Harvard nasce una nuova gomma capace di autoripararsi (652, 50) Dow annuncia l’avvio di una serie di nuovi impianti, anche per EPDM e per elastomeri poliolefinici (652, 54) Inaugurato il primo impianto Hankook Tire negli Stati Uniti (653, 74) Un nuovo servizio online per i clienti Engel (653, 74) UTH inaugura un nuovo impianto di assemblaggio (654, 55)

10 AUTORI

Agnelli, S. (645, 25) Arnò, G. (648, 16) Ballabio, A. (647, 30) Belloni, M. (646, 21) Bianchi, M. (646, 19) Bolis, G. (653, 33) Bonardi, F. (646, 27) Bonfadini, P. (650, 64) Bracaletti, S. (647, 32) Brembati, G.P. (645, 35, 48); (647, 42, 46); (650, 40); (652, 14); (654, 42) Bresciani, C. (646, 26) Brevi, A. (646, 32) Cabrini, G. (650, 66); (653, 38) Caggiano, L. (647, 24) Cadei, F. (646, 30)

Bridgestone propone una nuova gomma per bicicletta senza pneumatico (648, 62)

Il pallone dei mondiali sarà in gomma ecologica (654, 56)

Calabrini, S. (648, 18)

Enrico Lucchese di Versalis è il nuovo presidente di IISRP (649, 64)

Elastosil LR 5040, il nuovo silicone liquido di Wacker (654, 56)

Cantalupo, G. (645, 26, 30); (646, 38); (647, 36); (648, 42); (649, 36, 44); (650, 88); (652, 34); (653, 54); (654, 34, 46)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

63


Pagani, A. (653, 34)

Colombo, M. (647, 24); (648, 28)

Pandini, S. (645, 25)

Colombo, P.L. (645, 22)

Pedone, C. (648, 20)

Comerio, R. (647, 26)

Petris, M. (648, 24)

Azienda Chimica Milanese (648, 16)

Corna, S. (648, 20)

Piffari, A. (653, 36)

Bluestar Italia (648, 16)

Coscia, M. (646, 36)

Piovanelli, F. (646, 30)

D’Auria, C. (653, 37)

Plebani, A. (646, 23)

Bluestar Silicones (648, 57); (649, 19); (650, 106)

Delmoro, A. (647, 29)

Rabbi, S. (646, 32)

Di Pasquale, A. (646, 19); (651, 16)

Ravasio, A. (651, 78)

Bonardi Strampi (646, 27); (651, 28); (654, 19)

Dondena, D. (646, 35)

Saggio, F. (653, 43)

Brenntag (648, 16)

Dufour, A. (648, 22)

Sandrone, R. (646, 33)

Bridgestone (648, 62)

Facchinetti, M. (645, 22)

Savoldi, S. (646, 32)

BRRC (Belgian Road Research Centre) (646, 60)

Faiella, E. (650, 18)

Schwittay V. (651, 78)

Fedele, N. (647, 31)

Strapazzon, A. (648, 16)

Caldic (648, 18)

Ferrari, M. (646, 29)

Tovo, E. (650, 74); (653, 42)

Camimpianti (647, 24)

Fona, G. (647, 25)

Valsecchi, F. (646, 36)

Gagliardi, P.P. (647, 28)

Viola, G. T. (653, 34)

Centro Guarnizioni Tiger (645, 30); (651, 30)

Garlanda, B. (645, 56); (646, 44); (648, 46); (649, 58); (651, 86); (652, 41); (654, 50)

Wolff, M. (654, 30)

Ghione, S. (648, 16) Girelli, D. (648, 18)

Assotech (645, 40) AW-Technik (646, 26); (649, 18, 36)

Boeing Company (649, 48)

C2 (651, 29)

Centro Studi di Confindustria (646, 61) Centro Studi Promotor (645, 27); (650, 99)

11 AZIENDE E ENTI

Chemtura (646, 59) China National Bluestar (650, 106)

ACS Sustainable Chemistry (648, 62)

Co.Me.T. (653, 32)

Gottero, C. (648, 18)

Action Technology Italia (651, 26); (652, 34)

Coating Technology (645, 35)

Guindani, V. A. (653, 46)

Adidas (654, 56)

Colmec (647, 24); (648, 28); (649, 20); (651, 32)

Airp (651, 93)

Color Service (647, 25); (651, 34)

Aiscat (646, 57)

Comerio Ercole (647, 26); (651, 35)

Alfa Stampi (646, 26); (651, 27); 654, 18)

Compounds AG (653, 32)

Alpha Technologies (652, 24); (653, 76)

Continental (646, 58); (649, 65)

Amaplast (652, 47)

Continental Autocarro (648, 52)

Amsagomma (654, 42)

Cromatura Cristofoletti (654, 20)

ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) (649, 68)

Cromoulds (654, 22)

Anfia (645, 26); (650, 99)

Delia (651, 38)

ANIE (652, 53)

Der-Gom (647, 42); (650, 104); (651, 40); (653, 33)

Goffi, E. (653, 32)

Inverardi, M. (646, 34); (650, 70) Kuron, J. (653, 32) Lunari, S. (646, 28) Mansfeld, T. (651, 78) Marzari, G. (648, 23) Minotti, G. (646, 26) Montuoro, U. (653, 40) Murgo, N. (650, 68) Musci, R. (645, 19) Nichetti, D. (648, 38) Nolli, C. (653, 40) Oldani, R. (645, 14, 18, 52); (646, 14, 18); (647, 14, 18); (648, 34); (650, 45, 76); (653, 16, 20, 62) Olivares, O. (648, 26) Paesano A. (649, 48)

64

Assogomma (645, 60); (646, 59); (647, 19, 58); (648, 54); (653, 77); (654, 55)

Colombo, G. (648, 28)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Arburg (645, 61); (651, 95) Arburg Belgio (650, 108); (652, 52) Arlanxeo (645, 61); (646, 56, 57); (647, 58); (654, 56) ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (646, 60) Assocomaplast (647, 61)

De Grandi (645, 48); (647, 50); (651, 36)

Desall (646, 56) Desma (646, 28); (649, 21); (653, 54) DGTS (652, 25) Directa Plus (646, 19) DIMI (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia) (645, 25)


Indici 2017

Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa (646, 60)

Franciacorta Stampi (646, 30); (649, 25); (651, 44); (654, 23)

KPI (Kemical Product Italia) (645, 52); (648, 21)

Dipartimento di Ingegneria e Scienza dei Polimeri alla Montanuniversität di Leoben in Austria (647, 57)

G3 (647, 28); (651, 46)

Kraiburg (649, 26); (652, 38); (653, 37)

Gecam (645, 41)

Laborsil (646, 23)

General Motors (649, 66)

Lagorio & Dufour (648, 22)

Gibitre Instruments (646, 21); (651, 47); (652, 30)

Lanxess (646, 59); (650, 109)

Dipartimento Energia del Politecnico di Torino (650, 107) DowDuPont Materials Science Ecopneus (646, 60); (648, 58); (650, 102) Eico Novachem (648, 18) Eigenmann & Veronelli (648, 18) Elastomers Union (651, 41); (653, 34) EN.CO (652, 26) Enel (646, 57) Engel (648, 56); (649, 23, 66); (653, 74) Engel Italia (646, 29); (654, 37) EnginSoft (645, 22) ETRMA (645, 59) (648, 54); (651, 92); (652, 46, 48); (653, 71) Evercompounds (653, 36) EY (651, 93) FKV (652, 27) For Lab Italia (647, 46); (649, 24); (651, 42); (652, 28)

Gruppo Elkem (650, 106) Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione (651, 97)

Lehvoss Italia (651, 53) LTE (649,25); (651, 54) Lujakumi Oy (651, 94)

Hankook Tire (653, 74)

Maplan (653, 62)

IISRP (649, 64)

Marangoni (651, 94)

IMCD Italia (648, 20)

Matrec (648, 58)

IMG Macchine (646, 30, 60); (648, 34); 650, 64); (651, 48)

Mesgo (650, 66), (651, 56, 78); (653, 38); (654, 34)

Innovativ Gummi Tech (646, 40); (651, 50)

MP Industria della Gomma (645, 42)

Interseals (653, 46)

NPI Italia (651, 58)

IPC (Innovation Plasturgie Composites) (648, 53)

O.C.S. (646, 32); (649, 28); (651, 59); (654, 24)

IRSG (647, 54); (650, 100); (653, 72)

Oldrati Guarnizoni Industriali (645, 44)

Istat (645, 27); (650, 99); (654, 54)

OR.P. Stampi (646, 32); (649, 30); (651, 60); (654, 26, 38)

Istituto di acustica e sensoristica Orso Mario Corbino (646, 60)

Novotema (645, 43)

Orion Engineering Carbons (649, 70)

Itaprochim (651, 52)

SALES REPRESENTATIVE IN ITALY - JOBS & CAREER Zeon Corporation is the leading developer and supplier of innovative polymers, including synthetic elastomers, focused on specialties bases upon the chemistry of the C4 and C5 fractions. These elements also form the starting point for new products like cyclo-olefin polymers. Our Research & Development Departments are continually seeking innovative new products and applications to meet the technical and environmental challenges of an ever-changing world. Through developing cooperative solutions to present and future challenges we can achieve a high level of customer satisfaction. At our European Headquarters in Düsseldorf, we act as the Sales and Distribution Centre for Zeon Corporation and its affiliates. In order to enhance our sales in Europe we are seeking a motivated Sales Representative (f/m) in Italy.

Tasks: • Handling the existing business for the region – Italy • Increasing market shares for the wide portfolio range of products • Starting new development projects with the support of the technical department • Market research and analysis • Reporting of market trends within the organization • Sales and budget planning Your Profile: • Study of (Business) Chemistry or comparable • Bachelor / Master of Science, Ph.D. is preferable but not necessary • Several years B2B experience in rubber industry, or related • Experience in sales and customer Management

• Technical understanding of the portfolio • Self-starter and team player, with target oriented drive • Outstanding communication and negotiation skills • Italian and English language skills are essential • Proficiency in MS-Office and CRM software • Willingness to travel We offer: • Interesting and promising position inside a worldwide operating company • A motivated and international team • Multicultural environment • Favorable conditions including company car for private use

We look forward to receiving your application. Please tell us also the earliest possible starting date and salary expectations. Contact: Zeon Europe GmbH - Sede secondaria in Italia - Via Mauro Macchi, 27 - 20124 Milano, Italia E-mail: Riccardo.Musci@zeon.eu www.zeon.eu


Indici 2017

Parker Hannifin Manufacturing (645, 45); (651, 96); (653, 40) Parker Prädifa (647, 56) PMG (653, 40) Pomini Rubber & Plastics HF Mixing Group (647, 29)

TSF (649, 33); (653, 43)

Saspol (646 35); (649, 32); (651, 68); (654, 46)

TSF/Ligom (651, 76)

Scuola di Ingegneria e Scienze Applicate di Harvard (SEAS) (652, 50) Sealcore Network (645, 46)

Presma (651, 61)

Sigma Engineering (651, 78); (654, 38)

Prodicon (647, 30); (651, 62)

SIRI Associazione Italiana di Robotica e Automazione (653, 20)

Rabbi Claudio & C. (646, 32); (654, 27) RDC (648, 23); (650, 68); (651, 64) Regione Toscana (646, 60) REP (646, 33); (647, 36); (654, 30) Research and Markets (654, 57) Rheonic (648, 38) RMA (Rubber Manufacturers Association) (649, 70) Rodolfo Comerio (645, 60); (647, 31) Rogitex International (648, 24) RPM (646, 34); (650, 70); (651, 66) Rubber & Plastics News (648, 56) Rubber Trade Machinery (647, 32); (649, 31); (651, 67)

66

S.int.a (651, 70)

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA | ELASTICA dicembre 2017

Solgomma (645, 47) Sonderhoff Italia (646, 38) ST.A.TE Technologies (646, 36) Stalg (649, 44) ; (651, 72) Suprema (646, 36) ; (651, 73) Sviluppo Servizi Gomma (645, 60) T.I.G. Technische Informationssysteme GmbH (654, 38) Technistamp (654, 28) TechnoBiz (648, 60) TMCC (645, 22) Torchiani (648, 25); (651, 74) Tovo Gomma (650, 74); (651, 75); (653, 42)

Università degli Studi di Brescia (647, 57) Unrae (645, 28); (650, 99) Urai (652, 31) USTMA (United States Tire Manufacturers Association) (649, 70) UTH (645, 61); (652, 51); (654, 55) UTPVision (647, 56); (648, 42); (651, 77) Valcom (647, 55) Versalis (648, 26); (649, 64); (651, 16) Vibram (646, 56) Wacker (648, 26); (649, 34) WDK (Wirtschaftsverband der Deutschen Kautschukindustrie) (653, 16) Yizumi Rubber Machinery (654, 46) Yokohama Rubber (646, 58) Zeon Europe (645, 19); (648, 27) Zion Market Research (648, 60) Zumbach Electronic (652, 32) Zwick (652, 33)


Calendario NEWS

FIERE DI TUTTO IL MONDO - 2018 17-18 gennaio

Düsseldorf, Germania

23-26 gennaio

Mosca, Russia

20-22 febbraio

Future of Polyolephins 2018

www.wplgroup.com

Interplastica 2018

www.interplastica.de

Hannover, Germania

Tire Technology Expo 2018

www.tiretechnology-expo.com

7-8 marzo

Düsseldorf, Germania

Fifth World Elastomer Summit

www.wplgroup.com

14-16 marzo

Bangkok, Tailandia

GRTE - Global Rubber Latex & Tyre Expo

www.rubbertech nology-expo.com

14-16 marzo

Bruxelles, Belgio

European Tyre Recycling Expo

www.etra-eu.org

22-24 marzo

Giacarta, Indonesia

Tyre & Rubber Indonesia 2017

www.tyre-indonesia. net

3-5 aprile

Kiev, Ucraina

Plast Expo UA - 2018

www.iec-expo.com.ua

5-7 aprile

Sianoukville, Cambogia

Global Rubber Conference

www.globalrubber conference.com


gli inserzionisti

Gli inserzionisti di questo numero

PULIZIA LASER DEGLI STAMPI R&D PER LE MESCOLE VEICOLI FUORI USO

DICEMBRE 2017 - NUMERO 10

15

INNOVATIV GUMMI TECH

AMANI FOR AFRICA

29

INTERBUSINESS 5

ANES 41

INTERSEALS 14

BONARDI STAMPI

LTE 66

In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

FOCUS STAMPI

ALPHA TECHNOLOGIES

1, 3

654

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

7

CROMATURA

O.C.S. 45

CRISTOFORETTI 11

ORP STAMPI

I COP.

DER-GOM 54 PARKER 56

S.INT.A

DP GOMMA

57

PEZZATO

SUPREMA 67

ENGEL ITALIA

16

PRESMA 55

GAMMA STAMPI

51

PUMATECH 68

IMG

IV COP.

III COP

REP ITALIANA

UTP VISION

II COP.

25

13

SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI MACCHINE PER IL TRATTAMENTO DELLA GOMMA PumaCut 20

GHIGLIOTTINE PumaCut 300 PumaCut 600 TAGLIASTRISCE PumaCut 570 PumaCut 770 PumaCut 20

PumaCut 300

PumaCryo

PRESSE Compressione Iniezione TALCATRICI PumaTalc SBAVATRICI PumaCryo PumaJet

PumaJet

www.pumatech.it

Rubber Processing Machinery

PumaTech srl - Via delle Margherite 10 - 27016 Sant'Alessio con Vialone PV info@pumatech.it - Skype pumatechsrl - Phone +39 0382/944838 - Fax +39 0382/953632

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Macchinari innovativi costruiti per durare nel tempo Via Socrate n. 2/D 20864 Agrate Brianza (MB) Tel 039/6091120-142 - Fax 039/6091142 E-mail: info@pezzatopresse.it Internet: www.pezzatopresse.it Linea CVR AUTO

Linea CBTV VACUUM RUBBER

Linea CVR AUTO

Presse verticali per materiali compositi (SMC-BMC-GMT) da 175 a 2000 tonnellate

Linea CBV VACUUM RUBBER

Linea CBTV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 300 a 2000 tonnellate

Linea CB AUTO

Linea CBV VACUUM RUBBER Presse verticali per stampaggio sottovuoto di articoli tecnici in gomma di alta qualitĂ con vacuum box integrale da 80 a 1000 tonnellate

Linea CB AUTO

Presse verticali per termoindurenti (melamina-bachelite) e articoli tecnici per arredo-bagno da 80 a 1000 tonnellate

PIANI RISCALDANTI E PIASTRE DI ISOLAMENTO Progettiamo e realizziamo piani di qualsiasi dimensione, freddi e riscaldati elettricamente con resistenze a cartuccia estraibili, olio diatermico, vapore e acqua surriscaldata. A completamento piastre ad alto potere di isolamento termico

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