LABORATORIO HIGH-TECH IMPORT-EXPORT MACCHINE PRESSA INTELLIGENTE
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • ottobre 2018 - numero 8
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SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
ANNO 61 OTTOBRE N. 8
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it Direttore responsabile Andrea Aiello
ABBIAMO LETTO
10 RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Progetto e Grafica Mariella Salvi - mariella.salvi@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it
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Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
FOCUS
19 STRUMENTI DA LABORATORIO
L’Industria della Gomma una rivista edita da:
La digitalizzazione sempre più spinta sta trasformando anche il modo di concepire gli strumenti di analisi per il laboratorio delle sale mescole o delle aziende di trasformazione della gomma. Dispositivi connessi, integrati tra loro, gestiti da software complessi e in grado di analizzare grandi quantità di dati sono il nuovo stato dell’arte. Ecco alcune novi
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MACCHINE A DUE VELOCITÀ I dati forniti da Amaplast per il primo semestre 2018 mostrano un mercato contraddittorio delle macchine per la gomma-plastica. Se infatti cresce l’import di prodotti esteri, testimonianza indiretta di una nuova fiducia per il mercato interno, resta stazionario l’export di nostri macchinari all’estero. Il nostro mercato principale di destinazione resta l’Unione Europea, visto anche il calo delle richieste dalla Russia, la cui situazione economica è tutt’altro che positiva
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28 LA QUALITÀ NON SI DISCUTE, SI MISURA Edifis S.p.A. viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
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Gibitre Instruments ha presentato il nuovo reometro a camera oscillante Rheocheck MD-Drive, con il quale l’azienda bergamasca consegue un importante risultato nella costante ricerca di innovazione nell’ambito delle apparecchiature da laboratorio. Tra le novità, la scheda elettronica, un innovativo sistema di raffreddamento, il dispositivo di caricamento dei provini e il software di gestione e controllo
SOMMARIO
ANNO 61 SETTEMBRE N. 7
32 LA PRESSA INTELLIGENTE CHE SI ADATTA ALLA MESCOLA RPM, società con sede a Paderno Franciacorta (Brescia) , nota agli operatori del settore per il brevetto dell’EcoTronic System, che ha consentito di produrre una nuova generazione di presse a iniezione per il settore gomma, oggi propone un’altra novità. È la Ecotronic Smart Wire, una pressa intelligente in grado di intervenire direttamente, durante il processo di stampaggio, sui parametri reologici per ottenere una elevata qualità dell’articolo
36 MOTORI EFFICIENTI PER LE MESCOLE DEL FUTURO
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Lotti sempre più piccoli e un numero pressoché infinito di ricette impongono ai produttori di mescole di mettere sempre più a dura prova i loro macchinari, con continui riavvii e la necessità di ridurre al minimo i tempi di sosta. Un problema che Tovo Gomma, tra i più attivi compounder del Bresciano, ha provato a risolvere attraverso una stretta collaborazione con il gruppo tedesco Bosch Rexroth e il suo marchio Hägglunds, produttore di motori e attuatori idraulici applicati con successo a mescolatori aperti
40 111 ANNI: UN COMPLEANNO DI SUCCESSO
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Lo scorso giugno REP, azienda specializzata nell’iniezione della gomma, ha dato appuntamento a molti dei suoi clienti, partner e fornitori per festeggiare i 111 anni di attività nella sede di Corbas, nella periferia di Lione NORMATIVE
42 IL TESTO UNICO SU SALUTE E SICUREZZA
55 IL TACCUINO • Versalis inaugura un sito a Ferrara
e acquisisce il ramo bio di Mossi & Ghisolfi
• Continental pronta a estrarre la gomma dal tarassaco • Milano ospiterà a novembre i World Summit di silicone e TPE • Pirelli avvia una joint-venture in Cina • Lanxess cede la quota in Arlanxeo al suo partner Saudi Aramco • Al Fakuma c'è anche lo stampaggio in silicone • Un corso Assogomma sulla fatturazione elettronica • Ulf Harring nuovo COO di Bridgestone Emea • Un'innovativa applicazione al silicone di Sigmasoft • Cognex presenta nuovi lettori di codici per il magazzino
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Sono la passione e la curiosità a guidare l’innovazione. Dan Brown
Noi della Innovativ Gummi Tech vantiamo una lunga esperienza maturata nel settore della gomma. Ci occupiamo non solo di progettazione, produzione e vendita di mescole in gomma per i più svariati settori, ma anche consulenza sui processi industriali ad alto valore tecnologico. I moderni impianti di produzione, la competenza nel campo della tecnologia della gomma e la co-
noscenza della scienza e della chimica dei polimeri, ci permettono di essere sempre al passo coi tempi. I principali settori del mercato mondiale in cui operiamo sono: Automotive, Calzaturiero, Farmaceutico, Tubi Idraulici, Cinghie e Nastri Trasportatori, Guarnizioni e Giunti, Rivestimento Rulli, Energia e Petrolio, Edilizia e Costruzioni, Prodotti Speciali.
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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012
INTERVIEWS
Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK
Letter of the law ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE MISCELE DI TERMOPLASTICI BASATE SU GOMMA DI SCARTO DI PNEUMATICO E POLIAMMIDE 12
Z.Hrdlika, T. Trnka, D. Čadek, A. Kadeřábková, A. Kuta, University of Chemistry and Technology, Department of Polymers, Prague (Czech Republic) email: zdenek.hrdlicka@vscht.cz KGK n. 4/2018, pag. 18-21.
I
l trattamento dei rifiuti è un grosso problema globale e la gomma di scarto da pneumatici ne rappresenta una parte considerevole. La messa in discarica è stata proibita perché i pneumatici usati non si decompongono facilmente, ma favoriscono la proliferazione di zanzare e sono a rischio d’incendio. In alternativa si possono usare come carburante in fornaci o cartiere oppure possono essere sottoposti a pirolisi per produrre oli e gas trasformabili in carburanti o solventi, ma questo non è un processo redditizio. Posto che la gomma rigenerata ha caratteristiche inferiori a quelle della gomma vergine, è invece una prospettiva interessante il suo riciclo, una volta macinata e miscelata con termoplastici. Poiché la gomma da pneumatico è di tipo a bassa polarità, analogamente si scelgono termoplastici a bassa polarità per la miscela, ma anche la poliammide, materiale polare presente nella composizione del pneumatico, si rivela interessante. Lo scopo di questo studio è così 10
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EXPO REVIE
Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y
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Revolution or rush job? Important questions remain
unanswered ahead of tire preparare elastomeri termoplastici labeling’s introduction in European markets miscelando la gomma macinata da pneumatico (GRT = Ground Rubber Tyre) con poliammidi. Si è scelto di utilizzare poliammide 12 (PA 12), insieme a tre tipi di silani come compatibilizzanti, TMDVDSO (tetrametil divinil disilossano), MTES (metil trietossi silano) e VTES (vinil trietossi silano). Si sono preparate di conseguenza 12 miscele, tre per ogni tipo di silano e tre di riferimento senza silano, tutte con rapporto di massa PA 12 e GRT di 10,4/15,6, 13,0/13,0 e 15,6/10,4. Le prove condotte sulle miscele sono state quelle tensili e di durezza, quelle con DMA (Dynamic Mechanical Analysis = analisi dinamico-meccanica) e quelle con SEM (microscopio elettronico a scansione). Lo studio riveste un certo interesse giusto per la verifica dell’influenza dei vari silani su strutture e proprietà dei materiali miscelati.
a gomma naturale è una materia prima molto versatile per le sue eccellenti proprietà di carico di rottura a crudo, elasticità elevata, buona resistenza alla propagazione di crepe e minimo accumulo di calore. Nella maggior parte dei casi è tuttavia necessario aggiungere cariche per ottenere le prestazioni richieste dal manufatto e in questo caso si può utilizzare la silice, che però è incompatibile con gomme non polari come la gomma naturale. Si è così cercato di usare compatibilizzanti come i silani, che nondimeno manifestano effetti negativi sui vulcanizzati, quali porosità e bolle, a causa di reazioni fra i silanoli della silice e i gruppi alcossi dei silani. Un metodo alternativo consiste nel modificare la gomma naturale per migliorarne la polarità: in questo studio viene presa in esame la compatibilità di silice e gomma naturale con l’utilizzo di gomma naturale a basso peso molecolare carbonil-terminata (CLNR). Questo tipo di gomma naturale viene preparata allo stato di lattice saponificato, praticamente esente da proteine, con lo scopo di usarla per modificare e migliorare la compatibilità dei sistemi di gomma naturale caricata con silice. Per le prove di caratterizzazione delle mescole vengono usati contenuti di CLNR di 1, 5, 10 e 15, in paragone alla mescola di riferimento a contenuto zero. Anche se studi di questo genere sono validi, dal punto di vista pratico e ap-
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Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI COMPATIBILITÀ MIGLIORATA FRA SILICE E GOMMA NATURALE PER MEZZO DI GOMMA NATURALE A BASSO PESO MOLECOLARE CARBONIL-TERMINATA
A. Nimpaiboon, J. Sakdapipanich, N. Pathom, Department of Chemistry and Center of Excellence foe Innovation in Chemistry, Faulty of Science, Mahidol University Bangkok (Thailand) - email: jitladda.sak@mahidol. ac.th - KGK n. 4/2018, pag. 39-45.
ABBIAMO LETTO PER VOI
plicativo, per i paesi dove c’è grande disponibilità di materia prima, in questo caso gomma naturale (e non per niente lo studio è stato fatto in Tailandia), vale la pena di leggere il lavoro in oggetto, chiaro nell’esposizione e adeguatamente supportato da grafici e fotografie. Interessante la conclusione dello studio: in effetti l’aggiunta di CLNR può aumentare o diminuire l’interazione carica-gomma, rispettivamente a basso (1-5) ed alto (10-15) contenuto di phr utilizzato, visto che nel secondo caso si ottiene un effetto di plastificazione accentuato. Nel primo caso, invece, si favoriscono tempo di vulcanizzazione e densità di reticolazione, con buona dispersione della silice e alta densità di reticolazione che vanno a migliorare le proprietà tensili. Di conseguenza la gomma naturale carbonil-terminata può essere considerata un interessante compatibilizzante per i sistemi silicegomma naturale.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI PREPARAZIONE DI GOMMA NATURALE CARICATA CON SILICE IN SITU (NELLA REAZIONE STESSA) TRAMITE LA REAZIONE SOL-GEL DI SODIO SILICATO IN LATTICE DI GOMMA NATURALE
P. Suwandittakul, S. Montha, C. Kongkaew, P. Thani, A. Phanpheng, S. Wirijasoontorn, MTEC, National Science and Technology Development Agency, Pathum Thani (Thailand) - email: chaveer@mtec.or.th - KGK n. 4/2018, pag. 46-53.
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omma naturale e silice sono due materie prime molto utilizzate, spesso in mescole che le comprendono entrambe: i classici metodi meccanici di mescolazione (mescolatore aperto o chiuso) presentano, per l’incorporazione della silice, problemi di inquinamento dell’aria, consumo di energia, abrasione dei macchinari etc., oltre al rischio di cancerogenicità della silice cristallina per gli operatori. Ecco perché si è cercato di ottenere la silice in situ
nella matrice gomma in fase di lattice, con l’utilizzo di polidimetilsilossano oppure con una reazione del tetraetossisilano (TEOS). Attualmente l’uso di lattice sembra essere un’alternativa stimolante, dal momento che il lattice è facile da ottenere ed è fornito con ammoniaca, che può essere il catalizzatore di base per una reazione sol-gel con la presenza di sodio silicato come precursore della silice. Questo studio prende in esame una semplice acidificazione in fase unica di una miscela composta da sodio silicato e lattice di gomma naturale. Dopo la parte sperimentale, in cui si specificano gli acidi utilizzati (cloridrico, solforico, formico e acetico), lo studio passa alla sezione risultati e discussione, che analizza in dettaglio la caratterizzazione del solido precipitato, l’influenza di tipi e concentrazioni degli acidi sulle proprietà della silice precipitata etc. La sezione più interessante, ai fini pratici, è quella che espone le caratteristiche di vulcanizzazione e le proprietà meccaniche delle
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mescole in gomma naturale, caricate con silice ottenuta in situ ed ex situ: una tabella mostra i risultati, da cui risulta evidente che le proprietà meccaniche delle due mescole sono paragonabili. La conclusione dello studio conferma l’efficacia della razione sol-gel per ottenere mescole con silice in situ in lattice di gomma naturale, addirittura con tempi di scottatura e di vulcanizzazione inferiori a quelli di mescole con silice ex situ, con l’ulteriore considerazione che questo metodo potrebbe permettere di ottenere mescole con una migliore distribuzione delle particelle di silice.
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A. Schulz, Ü. Özkütükcü, S. Mark, L. Brüggemann, Heilbronn (Germany) - email: stefan.mark@brueggeman.con- RFP n. 3/2018, Volume 13, pag. 168-170.
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a vulcanizzazione con zolfo e acceleranti non può fare a meno di attivatori che, a differenza degli acceleranti che sono piuttosto numerosi e di diversa natura, sono ancora oggi costituiti dagli ossidi di zinco. La loro classificazione comprende i classici ossidi di zinco termici e gli ossidi di zinco attivi, ma recenti sviluppi della tedesca Brüggemann offrono nuove famiglie di ossidi di zinco, ottenuti con variazioni del processo produttivo in fase di reazione, precipitazione ed essiccamento. Questo lavoro, breve nello svolgimento ma chiaro ed esauriente, ha il pregio di trattare un argomento molto attuale, soprattutto alla luce della recente classificazione dello zinco come prodotto eco-tossico e la conseguente necessità di ridurne la quantità utilizzata in tutti i manufatti di gomma, che lo contengono sotto forma di derivati. In questo lavoro si prende come modello una ricetta di mescola in SBR con la variante di tre acceleranti, due tipi di sulfenammide e un ditiocarbammato, rispettivamente per accelerazione medio-lenta, medio-veloce e ultra-veloce. Da ognuna di queste tre formulazioni se ne ricavano altre cinque, una di riferimento contenente uno zinco termico 12
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ABBIAMO LETTO PER VOI
(TH1) e altre quattro con diversi tipi di attivatori a base zinco (AC1, AC2, AC3 e AC4). Gli attivatori differiscono per struttura, composizione, contenuto di zinco e, nel caso, materiale di supporto. Lo studio esamina per ognuna delle tre accelerazioni le curve di vulcanizzazione e i valori di carico di rottura e compression set delle cinque varianti proposte. I grafici a corredo dell’esposizione sono autoesplicativi e anticipano visivamente la conclusione dello studio, ossia che per ogni singola ricetta si può usare uno dei quattro attivatori proposti per modificare le caratteristiche di vulcanizzazione e ottimizzare in tal modo le proprietà meccaniche senza intervenire sul sistema di accelerazione. È particolarmente interessante il breve paragrafo dedicato a metalli pesanti e contenuto di zinco che, a parte l’affermazione che tutti e quattro gli attivatori contengono livelli molto bassi di metalli pesanti indesiderati (piombo, cadmio o manganese), negli attivatori stessi il contenuto di zinco è inferiore a quello dell’ossido di zinco termico, riducendosi anche del 30%.
ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE POLIMERI A MEMORIA DI FORMA BASATI SU MISCELE EPDM/EOC
T. Chatterjee, K. Naskar, Rubber Technology Centre, Indian Institute of Tecnology, Kharagpur (India) - email: knaskar@rtc.iitkgp.ernet.in - RFP n. 3/2018, Volume 13, pag. 194-201.
I
polimeri a memoria di forma (Shape Memory polymers = SMPs) sono una famiglia di materiali intelligenti, che rispondono dinamicamente a stimoli dell’ambiente esterno, cambiando la loro forma in modo predefinito dalla configurazione di riposo ad una condizione temporaneamente deformata e ritornando successivamente a quella iniziale sotto l’azione di uno stimolo esterno. A seconda della loro risposta ad uno stimolo esterno, gli SMP si possono classificare in diverse categorie in base al genere di stimolo (indicato in parentesi): • termo-reattivi (temperatura); • chimico-reattivi (prodotti chimici, acqua compresa, etanolo e pH); • foto-reattivi (luce);
• elettro-reattivi (elettricità); • magneto-reattivi (campo magnetico). In generale gli stimoli più utilizzati sono temperatura o calore (con una temperatura di transizione vetrosa Tg o di fusione Tm nel materiale che determina la temperatura di transizione Ttrans della forma), che consentono a temperature più alte della Ttrans di portare il materiale a una forma prefissata permanente, dopo fissaggio della forma deformata mediante raffreddamento, e di ritornare successivamente alla forma originaria. Questi processi sono causati dall’alterazione delle catene polimeriche e dallo spostamento dei legami a formare nuove interazioni delle catene. SMP convenzionali sono poliesteri, polietere etere chetone (PEEK), polinorbornene, polietilene reticolato e poliuretano. Nel caso di miscele di polimeri, la fase dura conferisce rigidità e rinforzo al materiale, mentre la fase morbida ne determina il comportamento termoelastico: il comportamento di memoria di forma è causato dalle transizioni di fase reversibili delle fasi morbide. In questo studio è stata sviluppata una nuova miscela poliolefina eterogenea, basata su un copolimero etilene ottene (EOC) e una gomma etilene propilene diene terpolimero (EPDM), e il comportamento di memoria di forma è stato esaminato in dettaglio sia per il sistema non reticolato che per quello reticolato con fascio di elettroni. I polimeri utilizzati sono il Keltan 5508 per la fase morbida e l’Engage 8440 per la fase dura e sono state preparate tre miscele EOC/EPDM nei rapporti 25/75, 50/50 e 75/25. Caricata l’EPDM nella fase EOC fusa, i campioni di laboratorio ottenuti sono stati irradiati da un fascio di elettroni nelle dosi di 25, 50, 75 e 100 kj/Kg in aria a temperatura ambiente. L’alto costo e l’elevata specificità dei materiali non permettono agli SMP di essere utilizzati in applicazioni di massa, ma soprattutto in applicazioni innovative e ad alta tecnologia, anche se un mercato già esiste nel biomedicale, nell’imballaggio e nel tessile: questo studio merita quindi attenzione per comprendere, dal punto di vista fisico, la dinamica delle proprietà di memoria di forma e loro decadimento da deformazione.
ABBIAMO LETTO PER VOI
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI RIVISITAZIONE DELLA VULCANIZZAZIONE A ZOLFO DELLA GOMMA
A. Ansarifar, Department ofd Materials, S. H. Sheikh, Polymer Group, J. Dushyanthan, G. W. Weaver, K.G.U. Wijayantha, Department of Chemistry, Loughborough University, Leicestershire (UK) email: m.a.ansarifar@lboro.ac.uk RFP n. 3/2018, Volume 13, pag. 216-220.
L’
introduzione dello studio può essere considerata scontata, ma contiene spunti d’interesse e di grande attualità. In una tradizionale formulazione di gomma naturale a base zolfo, acceleranti sulfenammide, ossido di zinco e acido stearico sono di normale utilizzo: anche se oggi la vulcanizzazione a zolfo è un processo molto più efficiente che in passato, tuttavia sono emersi seri problemi di salute e sicurezza per il suo uso eccessivo in gomma. Considerando poi che i prodotti chimici per la vulcanizzazione stanno danneggiando la vita
acquatica e l’ambiente, è inevitabile che il loro utilizzo sia stato limitato dal REAH e da altre normative per ambiente, salute e sicurezza. Vale la pena considerare che la quantità esatta dei vulcanizzanti, in una vulcanizzazione a zolfo, non è mai stata misurata accuratamente e inoltre non c’è nessun motivo che oggigiorno se ne continuino ad usare così tanti e in così grande quantità. In questo studio l’ossido di zinco è funzionalizzato con un accelerante sulfenammide (TBBS) in un solvente organico (etilacetato), per andare poi ad esaminare le proprietà di vulcanizzazione della gomma naturale. Lo scopo è quello di minimizzare l’utilizzo di questi due prodotti chimici nel sistema di vulcanizzazione e migliorare l’efficienza della vulcanizzazione a zolfo della gomma. Definendo polvere la massa costituita dal TBBS assorbito sull’ossido di zinco, vengono preparati complessivamente ben 19 campioni, di cui 10 con diverse quantità progressivamente aumentata di TBBS, mantenendo costante la quan-
tità di polvere per ogni mescola, e 9 con quantità progressivamente aumentata di polvere, mantenendo costante la quantità di TBBS. È da seguire con attenzione la parte risultati e discussione, esemplificata in pochi e semplici grafici, di cui particolarmente interessanti per la comprensione dello studio sono i due che riportano, per ogni mescola esaminata, i valori di tempo ottimale di vulcanizzazione e scottatura. Riassumendo i risultati dello studio si può dire che: • aumentando progressivamente la quantità di TBBS, al valore di 0,351 phr, il tempo di scottatura e il tempo ottimale di vulcanizzazione diminuiscono, mentre incominciano ad aumentare la velocità di vulcanizzazione e la densità di reticolazione; • aumentando progressivamente la quantità di polvere, il tempo di scottatura rimane costante e il tempo ottimale di vulcanizzazione si riduce al valore di 1.25 phr, mentre incominciano
Un trattamento così non si era mai visto prima! Polimerizzazione: Lipocer con HMDSO, Carbon Coating, Fluorurazione Trattamenti lubrificanti trasparenti e colorati con resine + PTFE Lavaggio ad alta pressione sotto flusso laminare (Cleanliness) Trattamenti al plasma: Micropulizia, Etching, Grafting
Trattamenti superficiali e pulizia di prodotti in elastomero Interseals Srl - Via Liguria 30, 25031 Capriolo (BS) ITALIA - Tel. +39 0307464611 email: info@interseals.it - www.interseals.it
RUBBER CLUB
ad aumentare la velocità di vulcanizzazione e la densità di reticolazione.
PROVE E MISURAZIONI SOLUBILITÀ E DIFFUSIVITÀ DI CO2 E RESISTENZA A RAPIDA DECOMPRESSIONE GASSOSA DI ELASTOMERI CONTENENTI NANOTUBI DI CARBONIO (CNT)
X. Chen, H.A. Salem, R. Zonoz, Elastomer R&D, Materials, Modeling & Mechanical Technologies (3MT), Cameron (a Schlumberger Company), Katy (USA) - email: xchen51@cameron.slb.com RFP n. 3/2018, Volume 13, pag. 202-208.
I
requisiti, che un materiale elastomerico di tenuta deve soddisfare nell’ambito dell’industria petrolifera e del gas, rappresentano una sfida importante per la produzione dei relativi manufatti: capire la relazione struttura-proprietà degli elastomeri riveste un’importanza critica per lo sviluppo di elastomeri di nuova generazione per applicazioni alta-pressione ed alta-temperatura e per aumentare l’intervallo applicativo di temperatura e pressione dei prodotti esistenti per campi petroliferi. La resistenza alla rapida decompressione gassosa (RGD), in particolare, è da considerare con attenzione, perché questo fenomeno può facilitare la crescita di crepe interne o di bolle superficiali da piccole crepe e questo viene chiamato danno da decompressione esplosiva (ED) o da RGD. Tra tutti i gas, la CO2 è quello che causa più danni da RGD alle tenute elastomeriche e di lei si occupa questo studio caratterizzandone diffusione e solubilità, sia con il metodo Rubotherm (bilancia asospensione magnetica MSB) che con metodi gravimetrici, in HNBR e FKM contenenti nanotubi di carbonio (CNT): Dopo l’illustrazione di metodo gravimetrico, metodo Rubotherm e prova di RGD, lo studio si articola nella parte risultati e discussione, che comprende i seguenti argomenti: • effetti dei neri di carbonio (tipi non specificati) su diffusività e solubilità della CO2 in HNBR; • effetti dei nanotubi (non specificati i produttori) su diffusività, solubilità e rigonfiamento di volume di mescole in HNBR; • diffusività della CO2;
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
• solubilità della CO2; • rigonfiamento in volume; • effetto dei nanotubi su diffusività e solubilità di CO2 in mescole in FKM; • resistenza a RGD di elastomeri contenenti nanotubi. Purtroppo lo studio non specifica le caratteristiche dei tre tipi dei nanotubi di carbonio e dei neri di carbonio usati per le prove, alla fine delle quali si arriva alla conclusione che l’aggiunta di nanotubi può migliorare sensibilmente la resistenza a RGD degli elastomeri, a causa dell’effetto di rinforzo meccanico e all’influenza su diffusione e solubilità della CO2.
MATERIE PRIME E APPLICAZIONI NERO DI CARBONIO THERMAL (N-990) PER MIGLIORARE LA PROCESSABILITÀ DI MESCOLE PER LA PRODUZIONE DI GUARNIZIONI FINESTRA
R. Ziebell, M. Rogers, R.D. Abbot RUBBERWORLD - maggio 2018 - pag. 30-38.
L’
utilizzo di guarnizioni per finestre e porte è ormai diventato di uso comune da alcuni decenni, dando vita alla cosiddetta sigillatura architettonica delle facciate continue di tanti edifici, di pari passo al concetto di conservazione dell’energia: le guarnizioni in gomma danno un contributo essenziale alle considerazioni strutturali nel loro complesso. Per questa applicazione l’EPDM è il materiale più utilizzato, seguita da gomma siliconica, gomma butilica ed elastomeri termoplastici, grazie alla sua naturale resistenza ai raggi UV e alla capacità di resistere a moderati livelli di ozono, oltre a buone proprietà fisiche e resistenza all’abrasione. La sfida più impegnativa, che le guarnizioni in EPDM devono affrontare, consiste spesso nel continuare ad essere un materiale di costo conveniente nel rispetto delle normative ASTM 864 e DIN 7863-1, tenendo presente che nel processo di estrusione delle loro forme complesse si cerca sempre di ottenere velocità di lavorazione per l’economicità del manufatto e qualità dimensionale dell’estruso. L’importanza delle guarnizioni finestra è particolarmente sentita negli USA, dove il riscaldamento e il raffreddamento domestici rappresentano una grossa quota
del consumo energetico annuale e sono responsabili per il 40% delle emissioni di gas serra, più delle emissioni di CO2 da parte di auto ed aerei. Posto che i requisiti richiesti alle guarnizioni finestra sono economicità, processabilità e durata, questo studio si propone di offrire una formulazione in grado di ottimizzare tutte e tre queste caratteristiche. Si esplora, di conseguenza, una nuova tecnologia per utilizzare, come carica, un nero di carbonio N990 e come polimeri alcuni gradi particolari di EPDM, nella fattispecie: • Thermax N990 (Cancarb); • Keltan 7470Q (Arlanxeo); • Keltan 8550 (Arlanxeo). La morfologia dell’N990 (particelle sferiche/ellissoidali di grande dimensione, da 240 a 320 nm) conferisce migliore processabilità e migliore interazione con altre cariche: in questo caso viene accoppiato all’N330 e ad un caolino. Si mette a punto una formulazione con sistema di vulcanizzazione a zolfo, di cui si caratterizzano 24 mescole (12 per ogni grado di Keltan con tre gruppi da quattro per quantità totale di carica, compreso l’N330, da 80 a 160, da 100 a 180 e da 120 a 200), tenendo costante la quantità dell’N330 e di tutti gli altri ingredienti e variando le quantità di N990, caolino e olio paraffinico, per mantenere la durezza di 605 Shore A richiesta. Tutte le prove vengono effettuate sulla base dei valori di proprietà fisiche indicati dalle norme ASTM C804 e DIN 7863-1, che vengono opportunamente riportati in tabelle, così come la formulazione della mescola con tutte le varianti adottate. Un pregio di questo studio, corredato di ben 22 grafici ad illustrare i risultati delle prove sulle proprietà fisiche, è la semplicità espositiva, che ne consente la comprensione a tutti i lettori e li fa arrivare alla conclusione nella scelta della mescola ottimale. La conclusione è che il nero di carbonio thermal N990 fornisce le necessarie processabilità in estrusione e prestazione durevole alla mescola messa a punto per guarnizioni finestra, consentendole un’estrusione veloce per vulcanizzazione in forno a microonde o a bagno di sali fusi e mantenendo i limiti dei costi, la processabilità e la durata del manufatto.
MONDO GOMMA
Sale l’import, cala l’export. Il comparto macchine viaggia a due velocità M
ettono a segno un incremento di quasi il 23% le importazioni italiane di macchinari per plastica e gomma nel primo semestre 2018, a confronto con lo stesso periodo del 2017. Frazionale, invece, la crescita delle esportazioni, che conferma la scarsa vivacità già mostrata nei precedenti mesi dell’anno. Di conseguenza, flette il saldo della bilancia commerciale che, pur rimanendo ampiamente positivo, sopra il miliardo di euro, perde oltre il 7%. Questa situazione viene cristallizzata dalle elaborazioni del Centro Studi di Amaplast sui dati di commercio estero pubblicati da ISTAT.
Nuova fiducia per il mercato interno Il dinamismo degli acquisti dall’estero può essere interpretato come una rinnovata fiducia rispetto all’andamento del mercato interno, soprattutto grazie alle misure di sostegno agli investimenti il cui rinnovo per il futuro sembra probabile e naturalmente auspicato dalle aziende del settore. Tra le principali tipologie di macchinari, risultano soprattutto in aumento le importazioni di macchine a iniezione (+31%) e soffiatrici (+75%), parallelamente alle stampatrici flessografiche (+111%) e agli stampi (+12%). È possibile ricondurre tale trend anche al positivo andamento dell’industria italiana dell’imballaggio – primo settore di impiego delle materie plastiche e 16
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
I dati forniti da Amaplast per il primo semestre 2018 mostrano un trend contraddittorio per il mercato delle macchine per la gomma-plastica. Se infatti cresce l’import di prodotti esteri, testimonianza indiretta di una nuova fiducia per il mercato interno, resta invece stazionario l’export di nostri macchinari all’estero. Il nostro mercato principale di destinazione resta l’Unione Europea, visto anche il calo delle richieste dalla Russia
Mercati delle macchine per la loro lavorazione – come peraltro rilevato dall’associazione che rappresenta i fornitori degli impianti per packaging; Ucima ha infatti indicato una crescita di oltre 14 punti del mercato domestico per le aziende del settore, nel 2017, con performance previste in crescita anche per l’anno in corso.
Primo paese fornitore dei trasformatori italiani di materie plastiche e gomma la Germania, che peraltro mette a segno un sensibile incremento rispetto al gennaio-giugno 2017 e distacca ancora di più la Cina, al secondo posto. Germania che si conferma, come da diversi decenni ormai, anche primo
Export italiano italiano per Export peraree aree
Europa
Americhe
Asia
Africa
Oceania
Variazione export italiano per aree
Variazione export italiano per aree
Europa
Americhe
Asia
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Oceania
mercato di destinazione delle esportazioni italiane di settore, riflettendo così la fiducia dei clienti tedeschi nelle tecnologie Made in Italy.
La geografia dell'export Uno sguardo più ampio alla geografia dell’export evidenzia: • Il primato dell’Europa, nel suo complesso, con circa il 61% del totale, senza variazioni rispetto al primo semestre 2017. Più nel dettaglio, conquista qualche decimale l’Unione, a scapito degli altri mercati. Ciò soprattutto a causa della frenata delle vendite in Russia (-32%), dopo la relativa ripresa nel 2017, che aveva fatto ben sperare; in questa prima metà dell’anno gli entusiasmi si sono decisamente raffreddati. • La buona performance delle forniture ai tre Paesi NAFTA (+7%), che conferma le Americhe al secondo posto tra le destinazioni, controbilanciando l’arretramento medio dei mercati del centro e del sud del continente • Il rallentamento nel complesso l’Asia (-6%), soprattutto in funzione della debolezza delle vendite in ambito mediorientale • La progressione dell’Africa (+23%), grazie agli aumentati flussi sia verso i Paesi della fascia mediterranea sia verso quelli del sub-Sahara L’indebolimento (-21%) delle già modeste forniture ai lontani mercati dell’Oceania. Dal punto di vista merceologico, mostrano un segno positivo le esportazioni di tutti i principali macchinari per la trasformazione primaria e gli stampi, che complessivamente rappresentano oltre la metà delle vendite all’estero di settore. Il saldo commerciale, invece, è diffusamente in attivo, con l’eccezione delle macchine a iniezione, che slittano in territorio negativo per circa 14 milioni di euro. Il presidente Amaplast, Alessandro Grassi, commenta l’ultima indagine congiunturale chiusa a inizio settembre dal centro studi dell’associazione: «La raccolta ordini a luglio dei costruttori facenti parte di Amaplast risulta stabile con tendenza al miglioramento – sia rispetto a giugno 2018 sia rispetto a luglio 2017 – e ciò fa sperare in un rimbalzo della produzione e dell’export nell’ultimo quarto dell’anno». L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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ENGEL flexseal
produrre o-rings e guarnizioni piane in modo competitivo
Nuova ENGEL flexseals: ideale per la produzione di svariate tipologie di o-rings e guarnizioni, utilizza gli spazi in maniera ottimale. La flexseals 300 costituisce il nuovo progetto sviluppato da ENGEL dedicato alla realizzazione dei più comuni prodotti in gomma, garantendo processi efficienti ed affidabili. La nuova ENGEL flexseal è caratterizzata da una eccezionale compattezza, grazie ad un gruppo iniezione a vite progettato per
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FOCUS
FOCUS
Xxxx Strumenti
da laboratorio
La digitalizzazione sempre più spinta sta trasformando ancheil modo di concepire gli strumenti di analisi per il laboratorio delle sale mescole o delle aziende di trasformazione della gomma. Dispositivi connessi, integrati tra loro, gestiti da software complessi e in grado di analizzare grandi quantità di dati sono il nuovo stato dell’arte. Ecco alcune novità dei principali produttori
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FOCUS
ALPHA TECHNOLOGIES
I nuovi reometri X-series™
A
lpha Technologies presenta i nuovi strumenti della famiglia X-series™ : il reometro a camera oscillante MDR-X™ e il Rubber Process Analyser RPA-X™. I nuovi strumenti sono modulari e da pavimento e rappresentano una soluzione per quei clienti che vogliono avvicinare il controllo delle mescole al luogo di produzione. La famiglia X-series™ utilizza la stessa tecnologia della recente serie Premier da banco. Gli strumenti della X-series™ hanno il cabinet sigillato per impedire eventuali danni all’elettronica prodotti da contaminazione ambientale. Un nuovo sistema di riscaldamento (che non utilizza termoregolatori commerciali ma regolatori a microprocessore progettati specificatamente da Alpha Technologies), minimizza le variazioni di temperatura durante le prove. Di serie gli strumenti adottano un trasduttore di pressione e un trasduttore di coppia. Le camere di prova sono dotate di raffreddamento ad aria compressa su 2 canali separati per un rapido cambio della temperatura. Di serie il software ENTERPRISE su data base SQL. Gli strumenti X-series™sono dotati di Dynamic Symmetry ™, un sistema che garantisce parallelismo ottimale delle camere di prova, e di Smart Alignement ™, che assicura una chiusura perfetta delle camere di prova. La nuova serie di strumenti disegnata e prodotta da AlphaTechnologies rappresenta una novità assoluta nel campo dei controlli rapidi per mescole di gomma. I dispositivi, montati su ruote, non necessitano di tavoli o altro supporto per la loro installazione. La disposizione interna dei
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componenti ha abbassato il centro di gravità, aumentando la sicurezza operativa. La novità del progetto consiste soprattutto nell’introduzione della Dock-station ™, una struttura facilmente installabile, pronta ad accogliere lo strumento di misura, che può essere posizionata in punti diversi del luogo produttivo, dal laboratorio alla linea di produzione. È possibile prevedere più di una stazione, così da consentire il rapido posizionamento dello strumento di misura in luoghi diversi. La Dock-station ™ riconosce automaticament lo strumento collegato, provvede alla connessione ad aria compressa, corrente elettrica, alla rete dati e al sistema di carico e scarico del campione di prova. Lo strumento base , in caso di guasto può essere rapidamente sostituito con un altro esemplare di “back up”. In caso d’installazione nei pressi della linee di produzione, può essere facilmente riposizionato per manutenzione e calibrazione in area più sicura. Per la X-series™ esistono diversi modi per il carico del campione di prova: manuale, semiautomatico da 5 campioni di prova; con caricatore da 36 campioni o automatico con ricevimento del campione direttamente dalla linea di mescolazione. Il riconoscimento del campione può essere manuale oppure tramite lettura di codice a barre o, ancora, attraverso il sistema gestionale dell’azienda che può dialogare col data base SQL del software Enterprise Alpha Technologies. Più unità della X-series™ possono essere gestite contemporaneamente e costituire un’area di controllo completamente automatica delle mescole.
Strumenti da laboratorio
DGTS
Prove a bassa temperatura
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e proprietà dei materiali in gomma alle basse temperature sono molto importanti specialmente per i prodotti utilizzati nei climi freddi. La richiesta della valutazione di queste proprietà sta entrando nelle specifiche dei prodotti in gomma specialmente nel settore dell’automotive. Le principali prove richieste alle basse temperature (-80°C +30°C) sono quattro e fanno riferimento a normative internazionali . DGTS srl propone alcune strumentazioni Elatocon che le soddisfano. TR Test secondo la ISO 2921 e ASTM D1329. Lo strumento ha 6 postazioni e automaticamente misura il ritiro del provino in gomma al variare della temperatura. Gehman Test secondo la ISO 1432 e ASTM D1053. Lo strumento ha 6 postazioni e automaticamnete misura la rigidità relativa del provino al variare della temperatura. Brittleness Test secondo la ISO 812,ISO 974, ASTM 746 e ASTM D2137. Lo strumento ha 6 postazioni e determina la più bassa temperatura a cui il provino, colpito da un dardo in caduta, non presenta rotture. Compression Set Test secondo la ISO 818-2. Lo strumento misura il recupero elastico del provino dopo che è stato mantenuto compresso a bassa temperatura per un dato tempo. Il test viene eseguito, utilizzando uno specifico equipaggio di prova, senza aprire il freezer in cui il provino è posto: compressione e rilascio vengono imposte dall’esterno, consentendo quindi di non influenzare i risultati migliorandone così l’accuratezza. Un software opzionale da la possibilità di registrare la temperatura durante il test ed il recupero in altezza del provino dopo il rilascio della compressione. Il TR Test, il Gehman Test ed il Brittleness Test possono essere combinati utilizzando lo stesso bagno a freddo e la stessa elettronica, mentre i 3 differenti equipaggiamenti di prova vengono montati su di un carosello.
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FOCUS
FOR LAB ITALIA
Tre modi diversi di misurare la durezza
F
or Lab Italia di Bergamo distribuisce strumenti per laboratorio e controllo qualità alle aziende della gomma. Da anni rappresenta in Italia la società Bareiss, leader nella produzione di durometri per elastomeri. Di recente Bareiss ha presentato 3 nuovi strumenti: BaRotation , HDA 150 e Triple Shore A. Il nuovo BaRotation è studiato per minimizzare gli errori dell’operatore, dato che una volta posizionati i campioni sul tavolo di rotazione, il sistema eseguirà il resto della procedura autonomamente finché i risultati verranno mostrati sul computer. La funzione di posizionamento automatico dei campioni è garantita da una tecnologia laser programmata per il corretto punto di misurazione. La posizione di misurazione può essere posta sia nel punto più alto del campione che in quello centrale. Il tavolo rotante dei campioni è diviso in 4 diverse sezioni cosicché i campioni possano essere facilmente catalogati. Tra i punti di forza la possibilità di analizzare campioni in gomma di ogni forma; scale di misura intercambiabili per IRHD-M e micro Shore A; scannerizzanione laser sul campione per identificare una precisa localizzazione di misura; la localizzazione di misura può essere selezionata sia sul punto più alto che a metà del campione; minimizza gli errori dell’operatore; test contemporanei su campioni diversi; operazioni semplificate e trasferimento dati a PC. HDA 150 è invece un sistema automatico che esegue inizialmente il test di durezza su 3 punti con un durometro digitale Shore A e, in seguito, continua con il test di densità. I campioni sono disposti automaticamente in un contenitore. La determinazione della durezza è effettuata in conformità a DIN ISO 7619-1, DIN EN ISO 858, ASTM D 2240, quella della densità in conformità a ISO 2781, DIN EN ISO 1183-1, ASTM D 1817 Tra i vantaggi: la capienza fino a 50 pezzi di campioni di diametro 36-42 mm e spessore 6 mm; il tempo dell’operazione di circa 70 secondi; il bagna e asciuga effettuato con due diverse pinze per prevenire la contaminazione sui campioni successivi; il monitoraggio e la regolazione istantanei del livello del liquido, della temperatura nel vetro e della densità. Altri dati tecnici: controller Siemens SPS / display touch 9”; input: 100-240V; 50-60HZ; output dati RS 232; dimensioni: LxWxH 900 x 700 x 1.000 mm; peso: 150 kg. Certificato di calibrazione Official DAkkS / DKD
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Infine, il Triple Shore A è un nuovo durometro secondo le normative Shore A e ha la caratteristica di avere 3 penetratori in un’unica unità. Si eseguono quindi simultaneamente 3 misure di durezza. Il durometro può essere utilizzato manualmente oppure installato sul un supporto motorizzato. Tra i vantaggi: Il risparmio di tempo; la valutazione statistica immediata; il rilevamento automatico degli errori; la velocità discendente di 3,2 mm/secondo, in accordo agli standard. Dati tecnici: memoria per 300 valori misurati; alimentatore plug-in: 100-240V; 50-60 Hz; uscita dati RS 232; dimensioni: LxWxH 20x16x45 cm; peso: 13,5 kg. Certificati Official DAkkS e DKD Calibration Certificate.
Strumenti da laboratorio
MP STRUMENTI
Laboratori più produttivi grazie all’automazione
M
P Strumenti nasce nel 2003 come distributore su territorio nazionale di strumenti scientifici sia per la ricerca che per il controllo qualità in ambito accademico ed industriale. Tra le novità per il settore gomma, segnala Xpander, sistema automatico di gestione dei campioni per la serie DMA+. Xpander è un caricatore automatico di campioni dedicato alla serie di analizzatori dinamico meccanici della Metravib. La combinazione di Xpander con DMA+ 1000 o DMA+ 2000 offre capacità uniche per soddisfare le crescenti esigenze di test DMA dell’industria della gomma e dei polimeri. Dal 1999, Metravib fornisce sistemi DMA automatizzati robusti e performanti, adottati dai leader dell’industria della gomma e dei pneumatici. Con Xpander, Metravib introduce una nuova generazione di sistemi automatizzati per soddisfare le crescenti esigenze di produttività dei laboratori di analisi. Il suo braccio robotico a 6 assi ed il carosello porta campioni, gestiscono fino a 420 provini e consentono a Xpander la massima sicurezza senza impattare sulle risorse umane. La conversione in modalità manuale è quindi notevolmente facilitata. Una cassetta degli attrezzi robotica ed intelligente garantisce la presa dei campioni e un serraggio superiore, che sono necessari per un test DMA ottimale. Viene utilizzato per: • Test DMA automatizzati • Test di routine industriali • Test di controllo qualità • Test su gomma e polimero Xpander è stato progettato per aumentare significativamente il numero di test eseguiti dagli strumenti DMA in varie modalità di test: compressione, tensione e taglio. Questi ultimi vengono eseguiti 24 ore su 24 e non richiedono più la presenza di un operatore. La flessibilità di Xpander consente di ospitare campioni di materiale di varie forme e dimensioni. L’automazione della manipolazione dei campioni mirata dal design originale della serie DMA+, garantisce il mantenimento di alte prestazioni in modalità robotica. Con Xpander, di Metravib, commercializzato in Italia da M. Penati Strumenti, l’analisi dinamica meccanica automatizzata offre configurazioni adatte a reparti di ricerca e sviluppo, test industriali e controllo qualità con elevate prestazioni.
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NETZSCH
Termoanalisi dinamico-meccanica per l’industria della gomma
L
a termoanalisi dinamico-meccanica, nota anche con la sigla DMTA (Dynamic Mechanic Thermal Analysis), o semplicemente DMA, aiuta a definire in maniera “sartoriale” le proprietà meccaniche, come la durezza o la dissipazione, di materiali come plastiche, elastomeri, gomme composite, metalli, ceramiche e molti altri. Oggi la DMA è usata diffusamente nell’industria degli pneumatici e della gomma. Gli pneumatici da gara, per esempio, sono soggetti a un elevato sforzo di taglio (100%) che di frequente corrisponde a forze di circa +/- 500 N in fase di test. In generale, forti deformazioni richiedono strumenti di analisi in grado di esercitare forze elevate. Gabo Qualimeter, dal 2015 parte del gruppo Netsch, propone due linee di strumenti DMA capaci di simili prestazioni. La linea da banco, come l’Eplexor 500 N, è in grado di sviluppare fino a 1.500 N in carico statico e fino a +/- 500 N in carico dinamico. La linea da pavimento (stand alone), come l’Eplexor 4000 N, può raggiungere forze fino a +/- 6.000 N. Tutti questi strumenti possono essere equipaggiati con i sistemi Autosampler (ASC), per avere una configurazione automatizzata che consente di condurre in modo pienamente automatico test DMA anche nei weekend o di notte. La capacità dei campioni dipende dalle necessità del cliente e può variare da 10 a 160 provini. È anche possibile disporre di varie modalità di test – tensione, compressione, piegatura a 3 punti, doppio taglio – grazie all’utilizzo della linea di accessori ASC (Automatic Sample Changer). Per quanto riguarda il principio con cui viene condotta l’analisi, occorre sapere che la DMA è un metodo, in assenza di risonanza, che lavora attraverso oscillazioni forzate. Il caricamento dei provini avviene in due fasi. Dapprima viene applicato un carico statico sul campione in esame. In seguito viene applicata una forza meccanica sinusoidale, per effetto della quale il campione mostra una deformazione. Forza e deformazione sono le grandezze misurate. L’eccitazione sinusoidale del campione e la risposta mostrano un ritardo, che corrisponde al comportamento viscoelastico del materiale analizzato mediante la DMA.
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Strumenti da laboratorio
URAI
Resistenza alla luce e alle intemperie
U
rai Spa è partner di fiducia dei tecnologi e laboratoristi del settore della gomma per la fornitura di apparecchiature da laboratorio e servizi di esposizione all’esterno, specifici per il settore della gomma, attraverso le proprie rappresentate Atlas Material Testing Tecnologies e Atlas Weathering Service Group. Recentemente Atlas MTT, per suggellare gli oltre 100 anni di attività, ha introdotto una nuova strumentazione da laboratorio per prove di invecchiamento accelerato: il Weather Ometer® Ci4400. Le innumerevoli innovazioni ed unicità tecniche, unite al design accattivante, definiscono l’odierno stato dell’arte di questo tipo di analisi. Tra i punti caratteristici dello strumento. L’innovativo sistema AIOS - All In One Sensor - che consente la misura/controllo dell’irradianza, delle temperature del pannello nero e della camera, e dell’umidità relativa, il tutto valutato al piano del campione durante la rotazione. Massima uniformità di irraggiamento, temperature e umidità dell’intera area espositiva. Nuova interfaccia con avanzate funzionalità di controllo, visualizzazione e trasmissione dati (Industria 4.0).
Camera interna arrotondata per una circolazione d’aria ancora più efficiente. Sistema di apertura porta ridisegnata e nuova giostra per un più facile accesso alla camera interna. Consapevoli che per una corretta stima della durabilità servono prove di correlazione all’esterno, Atlas Weathe-
ring Service Group propone innovazione anche in questo ambito. A completamento delle varie IP/DP Boxes, e delle classiche rastrelliere per esposizioni naturali, offre spazi espositivi su inseguitori solari con specchi riflettenti brevettati per esposizioni naturalmente accelerate e riferibili.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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FOCUS
ZWICK/ROELL
Un nuovo estensimetro garanzia di qualità
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na delle sfide principali nei test di trazione su provini in gomma è senza dubbio la misurazione corretta e affidabile dell’allungamento a rottura: l’estensimetro automatico non a contatto lightXtens ZwickRoell è la soluzione ideale, ampiamente apprezzata e utilizzata dai principali soggetti di riferimento nell’industria della gomma. L’estensimetro lightXtens risolve infatti le criticità legate ai tipici campioni in gomma: il sistema senza contatto garantisce ottima efficienza anche su campioni con superficie lubrificata e può lavorare con campioni con alto ritorno elastico o con rotture particolari, che danneggerebbero estensimetri a contatto col provino. lightXtens ha una corsa di misura di 1000 mm e una distanza di misura iniziale regolabile da 10 a 900 mm, caratteristiche cruciali per applicazioni che richiedono un ampio tratto utile come test su fili, corde elastiche e tessuti; offre ampia affidabilità anche in condizioni ambientali difficili, non risente di influenze esterne quali cambi di luminosità, fonti di luce esterne o correnti
d’aria e può essere utilizzato anche in combinazione con una camera climatica, in modo da rispondere a tutte le diverse esigenze di prova. L’estensimetro lightXtens ZwickRoell è conforme alle più comuni normative internazionali quali ISO 37, ASTM D412, ISO 527-3, ASTM D882, ASTM D5323 e, non agendo a contatto con il campione, non ha parti soggette a usura. L’utilizzo è semplice e immediato, il ciclo di prova è completamente automatico e gestito dal software di
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prova ZwickRoell testXpert III; il riconoscimento dei marker sul campione, la misura esatta del tratto utile al precarico, la misura e il ritorno alla posizione iniziale sono tutte operazioni che non richiedono alcun intervento da parte dell’operatore, per garantire sempre la massima ripetibilità del test. ZwickRoell offre inoltre una completa gamma di accessori per marcare il campione, come marcatrici automatiche e manuali, e diverse forme di marker per adattarsi alle diverse morfologie del provino.
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DALLE AZIENDE
La qualità non si discute. Si misura di Gian Paolo Brembati
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uella di rinnovarsi continuamente, per offrire al mercato strumenti al passo coi tempi, è la caratteristica che Gibitre Instruments ha messo in evidenza quest’anno con la partecipazione al Plast di Milano e alla DKT di Norimberga. In entrambe le occasioni protagonista della scena è stato il nuovo reometro a camera oscillante Rheocheck MDDrive che, grazie anche al suo aspetto accattivante nella forma e nel colore, ha polarizzato l’interesse dei visitatori, colpiti soprattutto dalla validità prestazionale che hanno potuto scoprire parlando con il personale tecnico dello stand. «Il Rheocheck MD-Drive – ci racconta Mauro Belloni, vicepresidente e sales manager della società – è il frutto di due anni di intenso lavoro di sviluppo. Basti pensare che soltanto la definizione della forma e del colore attuali hanno richiesto studi accurati e la realizzazione di diversi prototipi. In particolare la forma ha dovuto tenere conto anche della semplicità di montaggio e di manutenzione, mentre il colore non ha solo importanza per l’impatto visivo, ma deve anche essere poco sensibili ai problemi di sporchevolezza. Abbiamo scelto questa tonalità di blu per coerenza con la linea di colore già esistente, per esempio nella gamma dei durometri, e per-
Il nuovo Rheocheck MD-Drive di Gibitre Instruments. Nella pagina a fianco, alcuni particolari dello strumento. 28
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Gibitre Instruments ha presentato il nuovo reometro a camera oscillante Rheocheck MD-Drive, con il quale l’azienda bergamasca consegue un importante risultato nella costante ricerca di innovazione nell’ambito delle apparecchiature da laboratorio. Tra le novità, la scheda elettronica, un innovativo sistema di raffreddamento, il dispositivo di caricamento dei provini e il software di gestione e controllo
Strumenti da laboratorio ché un colore scuro permette l’uso di questi strumenti anche in produzione: i colori chiari sono molto belli in laboratorio, ma poco pratici in ambienti diversi. A parte il fatto che questo colore si nota bene anche in laboratorio ed evidenzia altrettanto bene lo strumento». Qualche dettaglio in più sul nuovo reometro. Le pannellature, di cui la struttura in acciaio è composta, sono verniciate con polvere epossidica, sono totalmente lavabili e rendono di conseguenza lo strumento utilizzabile anche in camere bianche per il lavaggio con prodotti chimici specifici. «Ritornando alla semplificazione di montaggio e manutenzione a cui accennavo poc’anzi – continua Belloni – è particolarmente interessante notare che la semplice apertura della portella frontale permette l’accesso a tutta la parte elettrica ed elettronica, installata in un contenitore che, montato separatamente a banco, viene infilato nella sua sede a mo’ di cassetto, senza cavi e parti accessorie, con tutti i sensori che trovano lì il punto di arrivo».
Le novità tecnologiche Tornando all’estetica, sul pannello frontale inferiore è ben visibile, grazie alla sua dimensione di 10,2 pollici, il display touch-screen di controllo, mentre sul pannello frontale superiore compare la scritta “Gibitre Instruments”, che funge da indicatore luminoso dello stato di funzionamento dello strumento ed è ben visibile anche da lontano: il bianco con l’onda indica che lo strumento è in funzione con la prova in essere, il giallo che lo strumento si sta regolando, il rosso che lo
strumento ha terminato i provini da testare. È chiaro che la prova reometrica, secondo le norme internazionali ISO 6502-3 e ASTM D5289, è sempre la stessa. Ciò che varia è come la prova viene effettuata: il Rheocheck MDDrive è di semplice manutenzione e gestione, dispone di un’elettronica completamente nuova con componenti, ad esempio i sensori di coppia, di marche primarie e di facile reperibilità globale. In cosa consiste allora sostanzialmente
la novità del dispositivo a livello tecnico? «Innanzi tutto – precisa Mauro Belloni – il cuore dello strumento, ossia la scheda elettronica, che è completamente nuova, rappresenta un nuovo progetto e sarà montata progressivamente su tutte le nostre apparecchiature con software specifico. Una caratteristica unica nel panorama dei reometri attualmente sul mercato, già esistente nel modello precedente ma ulteriormente migliorata, è che la regolazione micrometrica della distanza L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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DALLE AZIENDE
Una schermata del nuovo software di controllo e gestione del Rheocheck MD-Drive, installabile su server o PC, a cui possono essere collegati vari strumenti di laboratorio di Gibitre Instruments.
fra le camere viene effettuata in modo indipendente per mezzo dell’esclusivo nonio di regolazione meccanica, per cui il dispositivo permette di regolare in modo semplice lo spessore del provino per soddisfare i requisiti della norma ISO 6502-3». Un’altra interessante modifica è stata introdotta nella regolazione della temperatura, con un sistema di raffreddamento dei piani mediante aria compressa, che consente di abbassare velocemente la temperatura i piani nel caso di prove a temperature diverse.
Modularità e funzionalità «Tutte le parti dello strumento, come è ormai nostra filosofia – continua Belloni – sono modulari per cui se, per esempio, si deve cambiare un’elettrovalvola, si agisce sul blocchetto delle elettrovalvo30
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le togliendo e rimettendo il pezzo. Questo è molto importante da sottolineare a proposito del termoregolatore, perché spesso il controllo della temperatura viene integrato all’interno della scheda elettronica, mentre noi abbiamo preferito tenerlo a parte: in termini di elettronica questa è la parte dello strumento che lavora di più e il nostro termoregolatore indipendente è estraibile e si può sostituire, in caso di necessità, con un costo di manutenzione ridicolo rispetto a quello dell’intera scheda elettronica. Ma la caratteristica interessante in quest’ambito è che il nuovo software ha già nel file di configurazione i parametri di termoregolazione dello strumento specifico, per cui il nuovo termoregolatore si installa automaticamente». Il Rheocheck MD-Drive è poi dotato di un dispositivo di caricamento automatico dei provini, che permette di posizionarne cinque sulla slitta di carico, in modo che su tutti i provini venga eseguita automaticamente la prova, con il software che regola automaticamente lo strumento in base alle condizioni di prova previste per ogni provino in coda.
Nuovo software Completamente nuovo è anche il software dello strumento, che mantiene la funzione fondamentale di raccogliere tutti i dati e di collocarli nel contenitore globale database Gibitre, con struttura SQL ed installato su server o PC, a cui i vari strumenti del laboratorio possono essere collegati per inviare dati e prelevare informazioni. Questo software
si collega quindi al database con tutta una serie di funzioni aggiuntive, tra cui un lettore di codice a barre, che permette di identificare il provino in modo rapido e di selezionare automaticamente la procedura di prova da utilizzare in base al prodotto da testare. Inoltre il nuovo software, quando memorizza i dati della prova, memorizza anche un file di log che contiene, tra le varie informazioni, anche tutte le segnalazioni di allarmi e di errori, che si sono eventualmente verificati, ricevute dal computer, il quale le ha ricevute a sua volta dalla scheda elettronica. Questo permette a Gibitre di offrire ai suoi clienti l’assistenza con controllo remoto al PC dello strumento installato, con cognizione in anticipo della presenza di malfunzionamento e della causa che l’ha determinato. Concludendo, possiamo riassumere i vantaggi offerti dal nuovo Rheocheck MD-Drive in quattro punti: • la possibilità di regolare la posizione dei piani della camera di prova; • il sistema di termoregolazione indipendente dalla scheda elettronica; • il collegamento dei suoi programmi ad un software globale, a cui possono essere collegati a loro volta altri strumenti, e questa gestione è gratutita, essendo già compresa nel prezzo d’acquisto; • il funzionamento avviene con la stessa filosofia degli altri strumenti Gibitre, per cui si ha un unico contractor per assistenza, manutenzione, software globale e gestione di eventuali malfunzionamenti.
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DALLE AZIENDE
La pressa intelligente che si adatta alla mescola di Antonino Di Pasquale
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o stampaggio di articoli tecnici a base gomma richiede presse a iniezione con elevate caratteristiche tecniche, per consentire lo stampaggio di articoli in gomma con forme complesse e con curve di flusso viscosimetriche molto elevate, che necessitano di alti livelli di pressione/velocità di iniezione e tempi di iniezione idonei a riempire le impronte nello stampo in modo preciso e senza difetti. Tuttavia, le presse di nuova generazione non sono ancora in grado di variare, durante il processo di stampaggio, i parametri reologici che possono cambiare per una non uniformità del lotto di mescola utilizzata.
RPM, società con sede a Paderno Franciacorta (Brescia) , nota agli operatori del settore per il brevetto dell’EcoTronic System, che ha consentito di produrre una nuova generazione di presse a iniezione per il settore gomma, oggi propone un’altra novità. È la Ecotronic Smart Wire, una pressa intelligente in grado di intervenire direttamente, durante il processo di stampaggio, sui parametri reologici per ottenere una elevata qualità dell’articolo
La pressa EcoTronic Smart Wire.
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Macchine Ciò comporta, ovviamente, una correzione dei parametri macchina da parte dell’operatore esperto per riportare lo stampaggio a livelli corretti. Per parametri di stampaggio si intende la correlazione tra le caratteristiche reologiche di una certa mescola in gomma, attraverso il settaggio della macchina relativa alla pressione, con la velocità della vite punzonante, con i tempi di iniezione e con le temperature dell’intero sistema, realizzata mediante interventi appropriati da parte dell’operatore esperto. Variazioni dei parametri reologici della mescola possono capitare in fase di stampaggio, creando possibili scarti per mancanza di autoregolazione del settaggio macchina e costringendo l’operatore esperto a intervenire per reimpostare i nuovi parametri (come, per esempio, variare la pressione/velocità/tempo di iniezione) allo scopo di ripristinare le condizione per ottenere uno stampaggio idoneo.
la Pressa EcoTronic.
Una pressa di nuova concezione Oggi, grazie a RPM ed alla sua nuova macchina ad iniezione denominata “EcoTronic Smart Wire” (figura 2), tutto ciò è stato risolto in maniera automatica dalla macchina stessa. Il sistema è stato concepito per consentire all’operatore di gestire solamente la macchina, che sarà in grado sia di intervenire sul processo in modo automatico quando vi sono micro-variazioni dei parametri reologici, sia di segnalare a video eventuali problemi specifici nel processo produttivo per un intervento mirato da parte dell’operatore stesso. La pressa EcoTronic Smart Wire è una macchina intelligente progettata in modo da avere un’unica rete di informazioni che collega tutte le apparecchiature solamente con un cavo Ethernet e senza cablaggi elettrici, che si apre al mondo esterno con collegamenti in remoto a PC, tablet e smartphone e alla teleassistenza con connessione automatica a RPM-HELP.
FUNZIONI INTELLIGENTI Il know-how intelligente del sistema consente alla Ecotronic Smart Wire di svolgere una serie di funzioni. • Autodiagnosticare la variazione di qualsiasi fattore esterno o interno quali: qualità mescola, pulizia stampo o qualsiasi altro fattore che attiva un processo di risettaggio macchina in modo da continuare a mantenere il ciclo ottimale, informando in tempo reale l’operatore per la sola supervisione. • Individuare autonomamente ogni eventuale malfunzionamento, inviando in tempo reale una notifica sull’origine del problema e consigliando quali azioni intraprendere. • Individuare autonomamente ogni eventuale guasto, comunicando all’operatore la causa del problema, aiutandolo nelle operazione di ripristino per riprendere il ciclo produttivo. • Pianificare autonomamente il corretto mantenimento. • Verificare in tempo reale lo stato d’usura di ogni singolo componente, con l’invio del resoconto a tutti i collaboratori. • Memorizzare la raccolta di informazioni sul tempo reale di vita di ogni singolo componente per la manutenzione preventiva.
Partendo dal microprocessore, in cascata si collegano il video, gli azionamenti dei motori brushless, gli inverter dei motori asincroni, le sicurezze, le telecamere che sorvegliano il processo produttivo, i macchinari esterni e, infine, il remoto che verifica tutto il necessario. Tutti i componenti della pressa e tutti i parametri reologici di processo sono sotto controllo. In questo modo, tramite software dedicati, è possibile effettuare diagnosi e automatizzare, incrementare e migliorare il processo produttivo legandolo alla pressa e non alla persona. Inoltre, grazie all’elettronica avanzata installata, la pressa è in grado di fornire all’operatore tutte le informazioni necessarie allo scopo di seguire online il ciclo produttivo. La quantità infinita di dati, segnalati in tempo reale al computer, permette di verificare e analizzare ogni anomalia e le azioni preventive o migliorative da intraprendere vengono direttamente suggerite dal macchinario stesso. L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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DALLE AZIENDE
Sopra, lo stand RPM al Plast di Milano. Sotto e nella pagina a fianco, esempi di schermate interfaccia con operatore.
Interazione tra pressa e stampaggio Tutti gli operatori del comparto sanno che per ottenere un prodotto stampato di alta qualità sono necessarie diverse tipologie di intervento, tra cui, in particolare, la scelta della mescola idonea; dei parametri di processo di produzione per la mescola; dei parametri per il processo di stampaggio ottimale e di uno stampo ad alta effi34
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
cienza produttiva, senza compromettere la qualità del processo di stampaggio. A tutto questo si aggiunge la conoscenza del comportamento reologico della mescola durante tutta la fase di stampaggio (plastificazione, iniezione, scorrimento nello stampo, cinetica di vulcanizzazione). Il nuovo sistema di stampaggio “EcoTronic Smart Wire” è stato sviluppato per risolvere in maniera radicale, durante
il processo di stampaggio a iniezione, le problematiche relative alla variazione del comportamento reologico del materiale elastomerico, oltre, naturalmente, a variazioni del consumo spazzola piuttosto della chiusura stampo o a varie anomalie che si possono verificare. In che modo? Il nuovo sistema consente di ottenere un’elevata efficienza in termini di auto-reimpostazione
Macchine del settaggio dei parametri reologici grazie agli speciali sensori che analizzano, in tempo reale, le micro-variazioni di pressione piuttosto che di velocità di iniezione ed altro ancora,. Grazie a questi dati interviene in modo autonomo ed indipendentemente dall’operatore. In altre parole il sistema EcoTronic Smart Wire è dotato di auto-tuning in grado di interpretare le imposta-
con ingombri totali da 3.000 x 1.200 mm. Il 2018 ha visto l’azienda celebrare il sedicesimo anno di attività raggiungendo livelli tecnologici tali da meritarsi una posizione di rilievo come primaria società presente sul mercato italiano per la produzione di presse per lo stampaggio di mescole a base gomma. RPM è fornitore della maggior parte di aziende italiane che operano nel campo dello stampaggio di articoli in gom-
tà e flessibilità, riduzione dei costi produzione, contenimento delle dimensioni dei macchinari, eliminazione dei problemi di produzioni, cambi di lotto rapidi e anche innovazioni tecnologiche in grado di assicurare una sempre migliore qualità ed efficienza, non solamente del manufatto prodotto, ma anche dell’operatività dell’intera azienda. RPM già oltre dieci anni fa, quan-
zioni macchina fornite dall’operatore per il settaggio di tutti i parametri e per l’ottimizzazione del ciclo produttivo per ottenere manufatti di elevata costanza qualitativa. Con questa pressa qualsiasi mescola, indipendentemente dalla sua reologia, può essere utilizzata per lo stampaggio di articoli tecnici anche complessi poiché il sistema EcoTronic Smart Wire è sempre in grado di trovare il giusto settaggio dei parametri reologici idonei. In tal modo l’operatore è enormemente facilitato nel compito di gestione dell’intero processo produttivo.
ma che operano per lo più nell’area del Nord Italia (in particolare Nord Est) oltre a società internazionali in particolare Germania, Francia, Spagna, UK e USA. Nel 2017 è stato registrato un incremento produttivo di oltre il 25% di presse consegnate rispetto all’anno precedente che aveva già registrato un incremento del 15%. Per quanto riguarda il 2018, RPM prospetta un anno molto positivo. Nei primi cinque mesi dell’anno ha registrato un fatturato più del 50% rispetto allo stesso periodo del 2017, con un portafoglio ordini di sette mesi e parecchie trattative in chiusura. Considerati i tassi di crescita avuti, gli ordini da evadere e le prospettive, RPM aveva già ampliato nel 2017 il proprio reparto produttivo di oltre 1.000 metri quadri e assunto nuovo personale per il montaggio e il collaudo.
do questi temi non erano ancora di stretta attualità, ha imboccato una strada che le ha consentito di entrare a pieno titolo nel mercato italiano del comparto stampatori, con presse di ultima generazione improntate proprio a questi criteri. La società italiana inoltre continua a investire notevoli risorse per lo studio, la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie sempre più improntate ai concetti dell’industria 4.0. La tecnologia di RPM non solo soddisfa esigenze come l’interconnessione, il collegamenti in remoto, la teleassistenza, ma produce anche presse intelligenti, autonome, in grado di produrre meglio e sempre di più con meno personale operativo. Macchine predisposte all’autoapprendimento, che si programmano, autocontrollano e riparano da sole. Il tutto secondo l’idea che i macchinari devono seguire le persone e non viceversa e devono essere concepiti per chi li deve utilizzare, preparando il futuro per un nuovo tipo di professionalità e liberando le capacità e le idee dei nuovi professionisti.
La Smart Wire in fiera In occasione del Plast di Milano dello scorso maggio, RPM ha presentato nel suo stand due nuove presse in anteprima: L’EcoTronic Smart Wire da 390 t, che rende la produzione molto simile alla gestione di un software del computer, passando dall’ordine di stampaggio di un pezzo al prodotto finito. L’EcoTronic Short da 200 t, una pressa intelligente e supercompatta con caratteristiche uniche per il mercato e
RPM e il mercato Il mercato dello stampaggio di articoli in gomma è in continua crescita ed evoluzione. Da una parte viene richiesta maggiore produttività, con la necessità di stampi sempre più complessi. Dall’altra occorrono sempre più competitivi-
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DALLE AZIENDE
Motori efficienti per le mescole del futuro
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ovo Gomma è uno d ei compounder più attivi e conosciuti del Bresciano. Nata nel 1973, l’azienda oggi conta 150 dipendenti e un fatturato di 50 milioni di euro, in crescita a doppia cifra anno su anno. La gamma di mescole proposta è estremamente varia e completa e richiede una notevole flessibilità produttiva per accontentare le esigenze dei più svariati settori industriali, con prodotti personalizzati, in Europa e nel mondo, e con particolare attenzione agli aspetti della sostenibilità e della sicurezza degli operatori. Per questo motivo Tovo Gomma è particolarmente attenta ai macchinari e alla loro efficienza, in particolare attraverso una collaborazione iniziata 22 anni fa con Bosch Rexroth e con Hägglunds, società del gruppo tedesco che realizza motori e razionamenti. La prima collaborazione ha visto infatti l’integrazione di motori Hägglunds in un mescolatore aperto nel 1996, la prima esperienza di integrazione degli attuatori idraulici nel settore dell’industria della gomma. La decisione, nata dall’esigenza di avere una soluzione in grado di adattarsi a macchine preesistenti senza costi eccessivi, ha poi portato ulteriori ollabo-
Alcuni particolarei dei motori Hägglunds, marchio del gruppo Bosch Rexroth, applicati ai macchinari nella sala mescole di Tovo Gomma. 36
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Lotti sempre più piccoli e un numero pressoché infinito di ricette impongono ai produttori di mescole di mettere sempre più a dura prova i loro macchinari, con continui riavvii e la necessità di ridurre al minimo i tempi di sosta. Un problema che Tovo Gomma, tra i più attivi compounder del Bresciano, ha provato a risolvere attraverso una stretta collaborazione con il gruppo tedesco Bosch Rexroth e il suo marchio Hägglunds, produttore di motori e attuatori idraulici applicati con successo a mescolatori aperti
Macchinari
Davide Borroni (a sinistra), funzionario vendite di Bosch Rexroth, a colloquio con il direttore di produzione di Tovo Gomma Andrea Conti (al centro) e con il direttore tecnico Lorenzo Conti.
nalza gli standard richiesti dalla legge: meno di 10 gradi invece dei 57 previsti dalla normativa. Secondi che possono fare la differenza per la sicurezza degli operatori. Una delle caratteristiche dell’azionamento Hägglunds è la modularità, che permette di preservare l’investimento iniziale. Nella maggior parte dei casi, con interventi dal basso impegno economico, è infatti possibile incrementare le prestazioni della linea produttiva (coppia, velocità, potenza installata) adeguandola alle nuove ricette per mantenere i nostri clienti sempre allineati con le richieste del mercato.
Collaborazione sostenibile razioni. In particolare, con l’acquisto di un nuovo macchinario nel 2016 e due nel 2017, il parco macchine con motori Hägglunds in casa Tovo Gomma è arrivata a cinque.
Silenziosi e versatili Tra i vantaggi offerti degli azionamenti diretti Hägglunds, che comprendo-
no un motore idraulico e un’unità di azionamento flessibile supervisionata da un sistema di controllo e monitoraggio, spiccano la silenziosità a bordo macchina – importante per il benessere dell’operatore – l’adattabilità, l’affidabilità e l’efficienza nella manutenzione, ma soprattutto la velocità di arresto in emergenza che in-
«Collaboriamo con Bosch Rexroth da oltre tre generazioni», afferma Andrea Conti di Tovo Gomma. «“Negli anni abbiamo continuato ad affidarci ai motori Hägglunds non solo per le qualità tecniche di affidabilità e performance, ma anche per la disponibilità di una consulenza a 360 gradi, in grado di supportarci nei diversi aspetti della produzione. L’acquisto di due nuove macchine nel 2017 rientra nell’ottica di un continuo sviluppo in cui Bosch Rexroth continua ad essere partner strategico di estrema rilevanza». Innovazione e sostenibilità sono i punti cardine del futuro di Tovo Gomma; ad oggi, l’azienda lavora allo sviluppo e all’utilizzo di materiali nuovi, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Nonostante la normativa sia ancora piuttosto blanda in merito, Tovo Gomma sta già sviluppando nuovi prodotti in un’ottica green, utilizzando ad esempio olii di origine vegetale che hanno un impatto ambientale molto minore. In parallelo, Tovo Gomma sta lavorando a nuove soluzioni tecniche per un maggior recupero del materiale esausto e per la ri-processabilità: ad oggi infatti il processo di smaltimento della gomma non ancora è sufficientemente ecologico. La crescita positiva di Tovo Gomma ha L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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DALLE AZIENDE
permesso all’azienda di continuare ad investire su nuove risorse per adattarsi alle tecnologie più innovative. Oltre all’attenzione per l’ambiente e alla costante ricerca di innovazione, Tovo Gomma ha deciso di porre alla base della propria filosofia aziendale flessibilità e customizzazione. La divisione Ricerca & Sviluppo, composta da 15 persone, è dotata di un laboratorio tecnologico con sofisticate apparecchiature per il controllo qualità e lo sviluppo di mescole e lastre in accordo alle specifiche richieste. In questo modo, Tovo Gomma lavora con i settori industriali più diversificati: dal farmaceutico all’automotive, dal calzaturiero al settore alimentare.
Efficienza, cioè minimo downtime «Abbiamo più di 2.000 ricette sviluppate, con centinaia di ingredienti da gestire ed in continua evoluzione», prosegue Andrea Conti di Tovo Gomma. «La possibilità di personalizzazione del prodotto si affianca inevitabilmente al-
la costanza qualitativa: non basta saper sviluppare un prodotto che rispetti le necessità del cliente, ma bisogna anche monitorare nel tempo gli scostamenti dei parametri di processo e delle misurazioni di laboratorio». Per mantenere alti livelli qualitativi sono necessarie macchine di produzione affidabili, in grado di garantire interventi di emergenza rapidi e risolutivi. «La consulenza offerta da Bosch Rexroth ha supportato Tovo Gomma nel mantenere un alto livello di qualità, un’efficienza elevata e un downtime molto limitato, grazie all’affidabilità delle macchine e alla competenza dei tecnici di manutenzione», afferma Davide Borroni, Funzionario Vendite di Bosch Rexroth. «Poiché riteniamo che le persone siano il patrimonio più importante di un’azienda, poniamo particolare attenzione al loro benessere: per questo i nostri sistemi sono particolarmente silenziosi e, soprattutto, garantiscono un arresto macchina eccezionalmente rapido, con soli 5-10 gradi di margine».
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DALLE AZIENDE
111 anni per Rep: un compleanno di successo S
ono stati 275 gli invitati, provenienti da tutto il mondo, che REP International ha chiamato nella sua sede vicino a Lione, lo scorso 7 giugno, per festeggiare 111 anni di attività. Tecnici, imprenditori, clienti che hanno potuto constatare il livello degli investimenti realizzati dall’azienda negli ultimi tre anni, per ammodernare le attrezzature di produzione e proporre tecnologie di punta orientate all’industria 4.0. Nel corso della giornata si sono susseguite numerose conferenze tecniche, alcune delle quali presentate da partner. Le presentazioni, oltre ad avere l’obiettivo di illustrare le tecnologie di REP International, come il funzionamento delle presse a iniezione, l’ottimizzazione del processo e delle attrezzature per l’iniezione bi-mescola, il miglioramento del ciclo di iniezione o l’ottimizzazione della produttività tramite l’automazione, hanno riguardato anche soluzioni dei partner. Chem-Trend ha potuto così presentare i suoi agenti di sformatura, che consentono la pulizia delle attrezzature, mentre Sigmasoft ha illustrato il suo software di simulazione Sigmasoft® Virtual Molding, che rende possibile un’ottimizzazione autonoma per i materiali gomma e LSR. Elmet ha invece parlato della tecnologia del silicone liquido, arricchita dall’applicazione speciale delle pile a combustibile. Infine, l’ENE ha con-
Lo stabilimento REP International di Corbas, in Francia, vicino a Lione, allestito a festa per la celebrazione dei 111 anni dell’azienda. 40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
Lo scorso giugno REP, azienda specializzata nella produzione di presse a iniezione per l'industria della gomma, ha riunito molti dei suoi clienti, partner e fornitori provenienti da tutto il mondo, per festeggiare i 111 anni di attività. Teatro dell'evento la sede di Corbas, nella periferia di Lione. Nell'occasione è stato inaugurato lo Space 111, un'area dove le tecnologie e le macchine REP sono esposte a beneficio di clienti e interessati
Macchinari
In alto: a sinistra, l'inaugurazione dello Space 111 e, a destra, presse REP in mostra . Sopra, il pubblico di visitatori dell’open day all’interno dello Space 111. A destra, un momento del discorso di benvenuto di Bruno Tabar, amministratore delegato della società. cluso gli argomenti presentati con l’industria del futuro, basata sul REP Pack 4.0, suite di software REP composta da 11 moduli.
Il nuovo showroom Il centoundicesimo compleanno è stato anche l’occasione per inaugurare lo Space 111, un nuovo showroom dedicato alle dimostrazioni di sformatura e alle presentazioni delle tecnologie per i visitatori. Qui è stata anche allestita una zona dedicata a REP Net 4.0, software del REP Pack 4.0 in grado di collegare le presse a una postazione di centralizzazione dei dati, che controlla in tempo reale la qualità del processo, centralizza le regolazioni degli stampi e assicura il follow-up del piano di produzione. Durante l’open day sono state esposte numerose macchine verticali e orizzontali, le cui caratteristiche van-
no da 40 t a 1.000 t di forza di bloccaggio e da 125 cc a 11.400 cc di capacità di iniezione. Sono rappresentative della gamma diversificata di prodotti offerti dalla società, con i modelli G9, G10 Core Lean, G10 Extended Hi-tech configurabili, la CMS G10, le RT9 e G9A, ma anche prodotti complementari come quelli per la devulcanizzazione, le macchine a compressione o ancora la Microject in ciclo con sformatura automatica.
Il ricordo del fondatore La giornata è proseguita con il discorso del presidente e amministratore delegato Bruno Tabar, che ha ricordato come la società REP international nel corso dei suoi 111 anni di esperienza si sia impegnata per promuovere l’innovazione e lo sviluppo tecnologico ispirandosi al suo fondatore Robert Esnault Pelterie, scopritore di molti principi fondamen-
tali dell’aeronautica e dell’astronautica. È stata inoltre sottolineata la proiezione internazionale del gruppo, che conta 3 società a vocazione industriale (Corbas, Cina e India) e 6 filiali di vendita e assistenza (Germania, Stati Uniti, Italia, Brasile, India e Russia). Il concetto di servizio è rafforzato dalla rete di assistenza tecnica che annovera oltre 30 stabilimenti in ogni parte del mondo, capaci di riparare a livello locale presse di più di 30 anni. La giornata si è conclusa con un aperitivo e animazioni musicali che hanno favorito gli scambi e intrattenuto i partecipanti. Con un fatturato nell’ordine di 60 M di € di cui il 92% realizzato sui mercati stranieri, per circa 250 macchine per l’iniezione e 100 macchine per la compressione ogni anno, il gruppo opera su una base di oltre 12.000 macchine installate in più di 1.000 stabilimenti di clienti con sede in oltre 77 paesi.¢ L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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NORMATIVE
Il testo unico su salute e sicurezza di Beatrice Garlanda
A LUGLIO 2018 È STATA PRODOTTA LA VERSIONE AGGIORNATA DEL TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, COMPOSTO DA BEN 306 ARTICOLI E 51 ALLEGATI. IN QUESTO ARTICOLO ESAMINIAMO IL COMPLESSO APPARATO SANZIONATORIO A CARICO DI DATORI DI LAVORO, DIRIGENTI, INCARICATI PREPOSTI, LAVORATORI E ANCHE PROGETTISTI, FABBRICANTI, FORNITORI E INSTALLATORI DI MACCHINARI INDUSTRIALI CHE NON RISPETTINO LE NORME
I
l decreto legislativo 81/08 (T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro), coordinato dal D.lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ha, nel corso degli anni, armonizzato, modificato, abrogato numerose disposizioni in materia, fino ad arrivare alla versione aggiornata che data luglio 2018. Il provvedimento consta di 306 articoli e 51 allegati e sostituisce la versione di maggio 2018. Rispetto alla precedente edizione, le novità da segnalare sono le seguenti: ai sensi del decreto direttoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (di seguito INL) del 6 giugno 2018 n. 12, che viene ora inserito nel T.U., (avviso in G.U. del 19 giugno 2018) sono rivalutate le sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. È inserita la legge 26 aprile 1974, n. 191, sulla “prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti dall’azienda autonoma delle ferrovie dello Stato”, pubblicata nella G.U .n. 134 del 24 maggio 1974 e coordinata con il D.P.R. 1° giugno 1979, n. 469 di attuazione della legge stessa. È inserita la Circolare 28 maggio 2018, n. 10 concernente il rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e all’im42
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
piego di ponteggi, ai sensi dell’art.131 del T.U. e successive modifiche Sono inseriti gli interpelli n. 3 (Pubblica sicurezza-valutazione dei rischi e luogo di lavoro) del 16 maggio 2018 e gli interpelli 4 e 5 del 25 giugno 2018, rispettivamente riguardanti la salute e la sicurezza nell’alternanza scuola lavoro e nei tirocini formativi e il dispositivo vigilante a bordo dei mezzi ferroviari È sostituito il decreto direttoriale n. 12 del 14 febbraio 2018 con decreto direttoriale 22 maggio 2018 che riporta l’elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art.71, comma 11.
Le nuove sanzioni In quest’articolo ci concentreremo sugli aspetti sanzionatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il decreto direttoriale INL sopra citato attua l’art. 306, comma 4, del T.U. , come modificato dalla legge 99/2013. L’articolo in questione dispone che: «Le ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, sa-
Safety lute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal presente decreto nonché da atti aventi forza di legge sono rivalutate ogni cinque anni con decreto del direttore generale della Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in misura pari all’indice ISTAT dei prezzi al consumo previo arrotondamento delle cifre al decimale superiore. In sede di prima applicazione la rivalutazione avviene, a decorrere dal 1° luglio 2013, nella misura del 9,6%». La variazione dell’indice ISTAT nel periodo 2013-2018 , arrotondata ai sensi dell’art.306 del T.U.,è stata dello 1,9%. Le sanzioni sono, quindi, rivalutate in questa misura, a decorrere dal 1° luglio 2018. L’INL ha inoltre emanato una circolare, datata 22 giugno 2018, con la quale chiarisce che l’incremento dell’1,9% si applica esclusivamente alle ammende e alle sanzioni amministrative pecuniarie irrogate per violazioni commesse successivamente al 1° luglio 2018. È anche specificato che non sono previsti arrotondamenti sull’ammontare finale dell’ammenda o della sanzione amministrativa pecuniaria incrementata dell’1,9%. Infine l’incremento non si applica alle somme aggiuntive previste dall’art.14 del D.lgs. 81/08 che vanno versate ai fini della revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, non trattandosi di vere e proprie sanzioni.
L’EVOLUZIONE DELLA BAREISS
Sanzioni a carico dei datori di lavoro Ai sensi del’art14, comma 10, del T.U. il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, emanato dagli organi di vigilanza del ministero del Lavoro, è punito con l’arresto fino a sei mesi nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare. Lo schema sanzionatorio è poi dettato dall’art.55 del T.U. , come qui di seguito riassunto. È punito con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2792,06 a 7.147,67 euro il datore di lavoro che violi l’art.29, comma 1, ai sensi del quale egli deve effettuare la valutazione dei rischi ed elaborare il relativo documento in collaborazione con il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (di seguito RSPP) ed il medico competente, nei casi previsti dall’art.41. Le stesse sanzioni sono irrogate qualora il datore di lavoro non provveda a nominare il RSPP o, se intende svolgere direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi, non frequenti i corsi di formazione previsti dall’art.34, comma 2. Ne casi di violazione dell’art.29, comma 1, si applica la pena dell’arresto da quattro a otto mesi se la violazione è commessa:
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a) nelle aziende in cui il servizio di prevenzione e protezione è obbligatorio, ai sensi dell’art.31, comma 6 b) in aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori ai rischi biologici più gravi (art.268), da atmosfere esplosive, cancerogeni, mutageni, e da attività di manutenzione, rimozione, smaltimento e bonifica di amianto c) per le attività disciplinate dal Titolo IV, relativo ai cantieri temporanei o mobili,caratterizzate dalla compresenza di più imprese e la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno. È punito con l’ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro il datore di lavoro che adotta il documento di valutazione dei rischi senza indicare le misure di prevenzione e protezione attuate e i dispositivi di protezione individuale (di seguito D.P.I.) adottati, a seguito della valutazione dei rischi o senza indicare il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento del livello di sicurezza o le procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché chi vi debba provvedere all’interno delle organizzazioni aziendali. Le stesse sanzioni sono irrogate qualora non siano rispettate le modalità di effettuazione della valutazione dei rischi di cui all’art.29, commi 2 e 3. È punito con l’ammenda da 1.116,82 a 2233,65 euro il datore di lavoro che adotta il documento di valutazione dei rischi senza inserirvi una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa o senza indicare le mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici.
Sanzioni a carico di datori di lavoro e dirigenti L’art. 55 del T.U. prevede anche numerose sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti, secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferiti. i datori di lavoro e i dirigenti sono puniti con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 837,62 a 4467,30 euro se non rispettano le disposizioni a tutela delle attività di volontariato di cui all’art.3, comma 12-bis Le stesse sanzioni si applicano se: - i datori o i dirigenti non consegnano tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), su richiesta di questi e per l’espletamento delle sue funzioni, copia del documento di valutazione dei rischi, anche su supporto informatico, nonché se non consentono al rappresentante di accedere ai dati sull’assenza dl lavoro di cui all’art.18 lettera r); - non forniscono alle imprese appaltatrici o ai lavoratori autonomi informazioni dettagliate sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate; - non rispettano le disposizioni di cui all’art.43, commi 1 salvo eccezioni e 4, riguardanti la gestione delle emergenze; - al datore di lavoro qualora non prenda i provvedimenti 44
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
necessari in materia di primo soccorso e assistenza medica d’emergenza, sentito il medico competente ove nominato. Il datore di lavoro è punito con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1116,82 a 5360,76 euro se non verifica l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o con contratto di somministrazione o d’opera. Il datore è obbligato a tale verifica sempre che abbia la disponibilità giuridica del luogo in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo Sono, poi, previsti l’arresto da due a quattro mesi o l’ammenda da 1.340,19 a 5.807,48 euro se i datori e i dirigenti : -nell’affidare i compiti ai lavoratori non tengono conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute o sicurezza; - non prendono misure appropriate affinché solo i lavoratori che hanno ricevuto istruzioni adeguate e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; - non richiedono l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme vigenti e delle disposizioni aziendali e di uso di mezzi di protezione collettivi e individuali; - non prendono appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno. Le stesse sanzioni sono previste, a carico del datore, in caso di violazione degli obblighi di informazione (art.36) e formazione dei lavoratori (art.37, commi 1,7,9,10). Ad esse è soggetto anche il datore che non programma gli interventi, non prende provvedimenti e non dà istruzioni per fare in modo che i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato, cessino l’attività o abbandonino il luogo di lavoro; il datore che non garantisce la presenza di mezzi d’estinzione adeguati o che nei luoghi di lavoro non adotta idonee maure per prevenire gli incendi. Sono previsti l’arresto da due a quattro mesi o l’ammenda da 1.675,24 a 6.700,94 euro per violazione dell’art.18, nelle parti riguardanti la nomina del medico competente, la fornitura dei D.P.I., l’aggiornamento delle misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi. Stesse sanzioni per inottemperanza dell’art.26, commi 2 e 3, primo e quarto periodo e 3-ter in materia di contratti d’appalto, opera o somministrazione.
Visite mediche e infortuni Si applica l’ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro per violazione dell’art. 18, nelle parti riguardanti l’invio dei lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e la richiesta al medico competente dell’osservanza delle disposizioni a suo carico. Le medesime sanzioni operano quando non si consente ai lavoratori di verificare, mediante il RSL,l’applicazione delle misure di sicurezza e protezio-
Safety ne della salute o se non si consegna il documento di valutazione dei rischi al RLS ex art.26 (appalti) o se non si consulta il RLS nelle ipotesi di cui all’art.50 (attribuzioni del RLS) o se,nelle unità produttive con più di 15 dipendenti, non si convoca la riunione periodica o necessaria prevista ai sensi dell’art.35. Si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.233,65 a 7.371,04 euro se il documento di valutazione dei rischi non è conservato presso l’unità produttiva cui si riferisce la valutazione stessa; se non è svolta correttamente la riunione periodica di cui all’art.35; se non si ottempera alla disposizione dell’art.41 che vieta, in alcune circostanze, di effettuare la visita medica del lavoratore Puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.116,82 a 5.025,71 euro i datori e i dirigenti che non comunicano i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro superiori a tre giorni, secondo quanto disposto dall’art.18, lettera r) o che non vigilano affinché i lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione specifica senza il prescritto giudizio di idoneità. È ugualmente punito il datore di lavoro che non fornisce al SPP e al medico competente le informazioni richieste dall’art.18 comma 2. È prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 558,41 a 2.010,28 euro qualora non sia comunicata tempestivamente al medico competente, nei casi di sorve-
glianza sanitaria, la cessazione del rapporto di lavoro; se non si comunicano i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro superiori ad un giorno, secondo quanto disposto dall’art.18 lettera r); in caso di non corretta conservazione della cartella sanitaria e di rischio e se non viene redatto il verbale della riunione periodica di cui all’art.35 È irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria da 111,68 a 558,41 euro per ciascun lavoratore, nel caso in cui il lavoratore in appalto subappalto non sia munito di tessera di riconoscimento, secondo la disposizione dell’art.26 comma 8 È prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 55,84 a 335,05 euro per mancata comunicazione dei nominativi dei RLS, ex art.18 lettera aa) Nel caso in cui non siano trasmessi i dati e le informazioni relativi agli infortuni superiori a tre giorni o nei casi di violazione dell’art.37, commi 1,7, 9 e 10, sulla formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti, se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori gli importi della sanzione sono raddoppiati, se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori gli importi della sanzione sono triplicati.
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NORMATIVE
Sanzioni per il preposto Il preposto, ovvero colui che «in ragione delle loro competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico loro conferito, sovraintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa», è sanzionato come di seguito indicato, ai sensi dell’art.56 del T.U.: a) con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 446,73 a 1.340, 19 euro se: • -non sovrintendono o vigilano sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge nonché,delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso di D.P.I.; • -non richiedono l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio; • -non si astengono dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; • -non segnalano tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei D.P.I. individuali sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta. • b) con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 223,36 a 893,46 euro se: • -non verificano che solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; • -non informano tempestivamente i lavoratori esposti ad un rischio i pericolo grave ed immediato circa il rischio stesso e le misure da prendere o prese in materia di protezione; • -non frequentano appositi corsi di formazione.
Sanzioni per progettisti, fabbricanti, fornitori e installatori L’articolo seguente dispone che i progettisti che non rispettano i principi generali di prevenzione riguardanti la salute la sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e non scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti sono puniti con l’arresto fino sei mesi o con l’ammenda da 1.675,24 a 6.700,94 euro. Sono puniti con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 11.168, 24 a 44.672,96 euro i fabbricanti e i fornitori che fabbricano, vendono, noleggiano o concedono in uso attrezzature d lavoro, D.P.I. individuali ed impianti non rispondenti a disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Gli installatori che non si attengono alle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro e alle istruzioni fornite dai fabbricanti sono puniti con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 1.340,19 a 5.807,48 euro. 46
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
Sanzioni per il medico competente Ex art.58, il medico competente è punito con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda da223,36 a 893, 46 euro se non consegna, alla cessazione del suo incarico, al datore di lavoro la documentazione sanitaria in suo possesso o non consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio e non gli fornisce le informazioni necessarie relative alla conservazione della medesima. È punito con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da 335,05 a 340,19 euro il medico competente che non programma e non effettua la sorveglianza sanitaria oppure non istituisce , aggiorna e custodisce una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria oppure non fornisce ai lavoratori informazioni sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine sulla necessità di sottoporsi ad accertamento sanitari anche dopo la cessazione dell’attività che comporta l’esposizione a tali agenti. Sono previsti l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda da 446,73 a 1.786,92 euro se il medico competente non collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi o non visita gli ambienti di lavoro almeno una volta l’anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi. È irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria da 670,09 a 2.233,65 euro se il medico competente non informa i lavoratori interessati dei risultati della sorveglianza sanitaria e non rilascia, su richiesta dei lavoratori stessi, copia della documentazione sanitaria oppure se non comunica a datore di lavoro, al RSPP e ai RLS i risultati della sorveglianza sanitaria durante la riunione di cui all’art.35 e non fornisce informazione adeguata È infine punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.116,82 a 4.467,30 euro il medico competente che viola l’obbligo di trasmissione ai servizi competenti per territorio delle informazioni relative ai dati collettivi aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori, sottoposti a sorveglianza sanitaria (art.40). La stessa sanzione si applica se il medico competente effettua visite vietate ai sensi dell’art.41 oppure se non allega gli esiti delle visite mediche alla cartella sanitaria e di rischio secondo i requisiti minimi contenuti nell’allegato 3A e si applica se il medico non esprime il proprio giudizio in merito all’idoneità del lavoratore alla mansione specifica per scritto, dandone copia al lavoratore e al datore di lavoro.
Sanzioni per i lavoratori Ai sensi dell’art.59, i lavoratori sono puniti con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda da 223,36 a 670,09 euro se non osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti ai fini della protezione individuale o collettiva o non utilizzano correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e le miscele pericolose, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza oppure non utilizzano in modo appropriato i dispositivi di
Safety protezione messi a loro disposizione. Le stesse sanzioni operano se i lavoratori non segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le lacune di mezzi e dispositivi e altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza oppure rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo o compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza o che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori. Sono puniti nella misura di cui sopra anche i lavoratori che non partecipano a programmi di formazione o addestramento organizzati dal datore non si sottopongono ai controlli sanitari previsti dal T.U .o comunque disposti dal medico competente oppure se rifiutano, senza giustificato motivo, la designazione per gestire le emergenze È irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria da 55,84 a 335,05 euro se i lavoratori in appalto o subappalto o, se del caso, lavoratori autonomi non espongono apposita tessera di riconoscimento come previsto dall’art.20, comma 3. Altre sanzioni sono previste per i componenti dell’impresa familiare, lavoratori autonomi, coltivatori, soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, artigiani e piccoli commercianti. Si rimanda sul punto all’art.60 del T.U. Sopra abbiamo richiamato le disposizioni sanzionatorie previste dal T.U. per violazione dei suoi principi generali. Nelle tabelle che i lettori trovano allegate a quest’articolo sono, invece, ricapitolate le sanzioni previste dai titoli specifici del T.U. stesso.
Disposizioni in materia penale e di procedura penale Va ricordato che, quando uno stesso fatto è punito da una disposizione prevista dai principi generali di cui al titolo I del T.U. e da una o più disposizioni previste dagli altri titoli., si applica la disposizione speciale. Il decreto dispone poi che le posizioni di garanzia relative a datori, dirigenti e preposti operano anche per colui che, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici dei soggetti sopra citati. Inoltre, l’art. 300 prevede modifiche al decreto legislativo 8
giugno 2001, n. 231sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni. Non possiamo fermarci su questi aspetti e, perciò, rimandiamo alla lettura del testo originale va segnalato che alle contravvenzioni previste dal T.U. o da altre disposizioni aventi forza di legge, per le quali è prevista la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda o la pena della sola ammenda, si applicano le disposizioni riguardanti la prescrizione e l’estinzione del reato previste dall’art.20 e seguenti del D.lgs. 19 dicembre 1994, n. 758. In caso di inosservanza degli obblighi puniti con sanzione amministrativa pecuniaria, il trasgressore, per estinguere l’illecito amministrativo, è ammesso al pagamento di una somma pari alla misura minima prevista dalla legge qualora provveda a regolarizzare la propria posizione non oltre il termine assegnato dall’organo di vigilanza nel verbale di primo accesso ispettivo. Per le contravvenzioni punite con la sola pena dell’arresto, il giudice può, a richiesta dell’imputato, sostituire la pena irrogata nel limiti di dodici mesi con il pagamento di una somma determinata ai sensi dell’art.135 del codice penale. La sostituzione può avvenire solo quando siano state eliminate tutte le fonti di rischio e le conseguenze dannose del reato. La somma da pagare non può essere inferiore a 2000 euro. La sostituzione di cui sopra non è consentita se la violazione ha contribuito al causarsi di un infortunio sul lavoro da cui sia derivata la morte o una lesione personale che abbia comportato l’incapacità dia svolgere le ordinarie occupazioni per un periodo superiore a quaranta giorni. Dopo tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza che ha stabilito la sostituzione di cui sopra, senza che l’imputato abbia commesso ulteriori reati tra quelli previsti dal T.U., ovvero i reati di cui all’art.589, secondo comma (omicidio colposo) e 590, terzo comma (lesioni personali colpose), del codice penale, limitatamente alle ipotesi di violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, il reato si estingue. Infine va detto che gli organi di vigilanza impartiscono disposizioni esecutive ai fini dell’applicazione delle norme tecniche e delle buone prassi, se volontariamente adottate dal datore di lavoro e da questi espressamente richiamate in sede ispettiva, se non ne riscontrino la corretta adozione, e salvo che il fatto non costituisca reato.
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
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NORMATIVE I luoghi di lavoro SOGGETTI SANZIONATI
SANZIONE
VIOLAZIONE
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2792,06 a 7.147.67
Art.66 Art.64, comma 1
Datore di lavoro e dirigente
Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.116,82 a 5.360,76
Art.65, commi 1 e 2 Violazione di più precetti riconducibili alla categoria omogenea di requisiti di sicurezza relativi ai luoghi di lavoro di cui all’all.IV, punti da 1.1. a 1.14, 2.1, 2.2. 3.4 e da 6.1 a 6.6
Sanzione amministrativa pecuniaria da 558, 41 a 2010,28
Art.67, commi 1 e 2
ARGOMENTO DELLA VIOLAZIONE Lavori in ambienti sospetti d’inquinamento Obblighi del datore di lavoro nei luoghi di lavoro Locali sotterranei o semisotterranei Requisiti dei luoghi di lavoro Notifiche all’organo di vigilanza
Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Datori di lavoro e dirigenti
Arresto da tre a sei mesa o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67,
Art.163
Obblighi del datore di lavoro
Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 837,62 a 4.467,30
Art.164
Informazione e formazione
Arresto da tre a sei mesa o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67,
Art.168, commi 1 e 2
Obblighi del datore di lavoro
Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 837,62 a 4.467,30
Art.169. comma 1
Informazione,e formazione ed addestramento
Art.174, commi 2 e 3
Obblighi del datore di lavoro
Art.175, commi 1 e 3
Svolgimento quotidiano del lavoro
Art.176, commi 1, 3 e 5
Sorveglianza sanitaria
Art.176, comma 6
Sorveglianza sanitaria
Art.177
Informazione e formazione
Movimentazione manuale dei carichi Datori di lavoro e dirigenti
Attrezzature munite di videoterminali
Datori di lavoro e dirigenti
Arresto da tre a sei mesa o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67
Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 837,62 a 4.467,30
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SANZIONE
Arresto da tre a sei mesa o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 Datori di lavoro
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro Datori di lavoro e dirigenti
Arresto da due a quattro mesi o ammenda da 837,62 a 4467,30
Medico competente
Arresto fino a tre mesi o ammenda da 446,73 a 1.786,92 euro
Art.181, comma 2
ARGOMENTO DELLA VIOLAZIONE Valutazione dei rischi
Art.190, commi 1 e 5
Valutazione dei rischi
Art,202, commi 1 e5
Valutazione dei rischi
Art,209, commi 1 e 6
Identificazione dell'esposizione e valutazione dei rischi
Art.216
Identificazione dell'esposizione e valutazione dei rischi
Art.190, commi 2 e 3
Valutazione del rischio
Art.202, commi 3 e 4
Valutazione dei rischi
Art.209, comma 5
Valutazione dei rischi e identificazione dell'esposizione
Art.182, comma 2
Lavoratori particolarmente sensibili
Art.185
Sorveglianza sanitaria
Art.192, comma 2
Misure di prevenzione e protezione
Art.193, comma 1
Uso dei DPI
Art.195
Informazione e formazione dei lavoratori
Art.196
Sorveglianza sanitaria
VIOLAZIONE
Art.197, comma 3, secondo periodo
Deroghe
Art.203
Misure di prevenzione e protezione
Art.205 comma 4, secondo periodo
Deroghe
Art.210, commi 1 e 2
Disposizioni miranti a eliminare o ridurre i rischi
Art.217, comma 1
Disposizioni miranti a eliminare o ridurre i rischi
Art.184
Informazione e formazione dei lavoratori
Art.192, comma 3 primo periodo
Misure di prevenzione e protezione
Art.210, commi da 3 a 8
Disposizioni miranti a eliminare o ridurre i rischi
Art.217, commi 2 e 3
Disposizioni miranti a eliminare o ridurre i rischi
Art.185
Sorveglianza sanitaria
Art.186
Cartella sanitaria e di rischio
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
49
NORMATIVE Sostanze pericolose SOGGETTI SANZIONATI
Datori di lavoro
VIOLAZIONE
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro
Art.223, commi 1,2 e 3
Valutazione dei rischi
Art.236, commi 1, 2 ,3, 4 e 5
Valutazione del rischio
Art.249, commi 1 e 3
Valutazione del rischio
Arresto fino a sei mesi o ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro
Art.223, comma 6
Valutazione dei rischi
Art.225
Misure specifiche di prevenzione e protezione
Art.226
Disposizioni in caso di incidenti o emergenze
Art.228, commi 1, 3 , 4 e 5
Divieti
Art.229, comma 7
Sorveglianza sanitaria
Art.235
Sostituzione o riduzione di agenti cancerogeni o mutageni
Art.237
Misure tecniche, organizzative e procedurali
Art.238, comma 1
Misure tecniche
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro
Datori di lavoro e dirigenti
Arresto fino a sei mesi o ammenda da 2.233,65 a 4.467,30 euro
Arresto fino a tre mesi o ammenda da 893,46 a 2.233,65 euro
Sanzione amministrativa pecuniaria da 558, 41 a 2010,28 euro
50
ARGOMENTO DELLA VIOLAZIONE
SANZIONE
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
Art.240, commi 1 e 2
Esposizione non prevedibile
Art.241
Operazioni lavorative particolari
Art.242, commi 1, 2 e 5 lettera b)
Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
Art.248, comma 1
Individuazione della presenza di amianto
Art.250, commi 1 e 4
Notifica
Art.251
Misure di prevenzione e protezione
Art.252
Misure igieniche
Art.253, comma 1
Controllo dell'esposizione
Art.254
Valori limite
Art.255
Operazioni lavorative particolari
Art.256, commi 1,2 , 3 e 4
Lavori di demolizione o rimozione dell'amianto
Art.257
Informazione dei lavoratori
Art.258
Formazione dei lavoratori
Art.259, commi 1, 2 e 3
Sorveglianza sanitaria
Art.260, comma 1
Registro di esposizione e cartella sanitaria e di rischio
Art.227, commi 1, 2 e 3
Informazione e formazione per i lavoratori
Art.229, commi 1, 3 e 5
Sorveglianza sanitaria
Art.239, commi 1, 2 e 4
Sorveglianza sanitaria
Art.240, comma 3
Esposizione non prevedibile
Art.250, commi e 2 e 3
Notifica
Art.256, commi 5 e 7
Lavori di demolizione o rimozione dell'amianto
Art.243, commi 3,4, 5, 6 e 8
Registro di esposizione e cartelle sanitarie
Art.253, comma 3
Controllo dell'esposizione
Art.260, commi 2 e 3
Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio
Safety SOGGETTI SANZIONATI
Preposto
SANZIONE
Arresto fino a due mesi o ammenda da 446,73 a1.786,92 euro
Arresto fino a un mese o ammenda da 279,21 a 1.116,82 euro
Medico competente
Chiunque
VIOLAZIONE
ARGOMENTO DELLA VIOLAZIONE
Art 225
Misure specifiche di prevenzione e protezione
Art.226
Disposizioni in caso di incidenti o emergenze
Art228, commi1, 3 , 4 e 5
Divieti
Art.235
Sostituzione o riduzione di agenti cancerogeni o mutageni
Art,236, comma 3
Valutazione del rischio
Art.240, commi 1 e 2
Esposizione non prevedibile
Art.241
Operazioni lavorative particolari
Art.242, commi 1 e 2
Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
Art.248, comma 1
Individuazione della presenza di amianto
Art.254
Valore limite
Art.229, commi1,2,3 e 5
Sorveglianza sanitaria
Art.239, commi 1, 2 e 4
Informazione e formazione
Art.229, commi 3 primo periodo e6
Sorveglianza sanitaria
Art.230
Cartella sanitaria e di rischio
Art.242, comma 4
Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
Arresto fino a un mese o ammenda da 223,36 a 893,46 euro
Art.243, comma 2
Registro d'esposizione e cartelle sanitarie
Sanzione amministrativa pecuniaria da 111, 68 a 502,57 euro
Art.238, comma 2
Misure tecniche
Arresto fino a due mesi o ammenda da 335.05 a 1.340,19 euro
ABBONAMENTO online
Annuale Italia € 90,00 - Europa € 130,00 - Extra EU € 150,00
www.edifis.it/abbonamenti/abbonati-ad-una-rivista/ lindustria-della-gomma
NORMATIVE Esposizione ad agenti biologici SOGGETTI SANZIONATI
SANZIONE
VIOLAZIONE
ARGOMENTO DELLA VIOLAZIONE
Datori di lavoro
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro
Art.271, commi 1, 3 e 5
Valutazione dei rischi
Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.792,06 a 7.147,67 euro Datori di lavoro e dirigenti
Arresto fino a tre. mesi o ammenda da 893,46 a 2.233,65 euro Sanzione amministrativa pecuniaria da 558, 41 a 2010,28 euro
Preposto
Autorizzazioni
Art.271, comma 2
Valutazione dei rischi
Art.272
Misure tecniche, organizzative e procedurali
Art. 273, comma 1
Misure igieniche
Art.274, commi 2 e 3
Misure specifiche per strutture sanitarie veterinarie
Art.275
Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari
Art.276
Misure specifiche per i processi industriali
Art.278
Informazioni e formazione
Art.279, commi 1 e 2
Prevenzione e controllo
Art.280, commi 1 e 2
Registri degli esposti e degli eventi accidentali
Art.269, commi 1,2 e 3
Comunicazione
Art.277, comma 2
Misure d'emergenza
Art.280, commi 3 e 4
Registi degli esposti e degli eventi accidentali
Art 271, comma 2
Valutazione del rischio
Art.272
Misure tecniche, organizzative e procedurali
Art274, commi 2 e3
Misure specifiche per strutture sanitarie o veterinarie
Art.275
Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari
Art,276
Misure specifiche per i processi industriali
Art.278, commi 1 e 3
Informazioni e formazione
Medico competente
Arresto fino a due mesi o ammenda da 335.05 a 1.340,19 euro
Art.279, comma 3
Prevenzione e controllo
Chiunque
Sanzione amministrativa pecuniaria da 111, 68 a 502,57 euro
Art.273, comma 2
Misure igieniche
Arresto fino a un mese o ammenda da 335,05 a 893,46 euro
Art.277, comma 3
Misure d'emergenza
Arresto fino a 15 giorni o ammenda da 111,68 a 446,73 euro
Art.277, comma 1
Misure d'emergenza
Lavoratori
52
Arresto fino a due mesi o ammenda da 446,73 a1.786,92 euro
Art.270, commi 1 e 4
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
IL 2019 APRE CON IL PIU’ GRANDE EVENTO DEDICATO AL MARKETING B2B
marketing conference 2019
IL FUTURO E L’INNOVAZIONE DEL MARKETING B2B SAVE THE DATE 13 FEBBRAIO 2019 AUDITORIUM GIO’ PONTI, ASSOLOMBARDA - MILANO
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Evento
MONDOGOMMA
18 ottobre – Università di Brescia · via Branze 38, Brescia CONVEGNO
Difettosità e product recall Tecnologie e strumenti gestionali per tutelare le aziende del settore gomma
L’
Industria della Gomma, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale (DIMI) dell’Università di Brescia organizza un convegno, a partecipazione gratuita dietro iscrizione, su un tema di particolare attualità, quello dei richiami di prodotto e sulle eventuali conseguenze per le aziende manifatturiere della gomma. Il fenomeno del cosiddetto “recall”, richiamo di pezzi difettosi, riguarda in modo particolare settori come l’automotive o il “bianco” e sta aumentando continuamente in Europa, esponendo le aziende fornitrici a elevati rischi, sia in termini economici che di sospensione dell’at-
tività. L’apertura a un mercato sempre più globale impone poi alle aziende, anche di piccole dimensioni, a confrontarsi con un’orizzonte normativo assai variegato. Abbiamo quindi immaginato una giornata in due sessioni: una tecnologica su ricerca, sistemi, macchine e processi per ridurre la difettosità; l’altra più ancorata ai temi delle normative e assicurativi, affrontati da esperti e professionisti del settore.
9,00 Registrazione dei presenti
14,00 – 14,20
9,30 – 9,40 Saluti iniziali
Product recall: un problema, tanti approcci normativi. Che cosa accade a un’azienda italiana quando è chiamata a rispondere per un richiamo di prodotto in Europa, negli USA, in altri mercati (avvocato Claudio Perrella - Studio legale LS LexJus Sinacta, esperto specializzato in questa tematica)
9,40 – 10,10 Università di Brescia – descrizione di una o più attività di ricerca connesse alla difettosità in ambito gomma e descrizione delle attività di collaborazione e scambio tecnologico tra università e imprese 10,15 – 10,35 Qualità delle mescole – procedure, organizzazione e strumenti di un’azienda del settore (Elastomers Union) 10,40 – 11,00 Strumenti di laboratorio per l’analisi, dalla mescola al prodotto finito (Gibitre Instruments) 11,00 – 11,20 coffee break 11,20 – 11,40 L’Industry 4.0 come strategia per migliorare la qualità e ridurre le difettosità: indicazioni da un produttore di macchine per lo stampaggio della gomma (IMG) 11,45 – 12,05 Visione artificiale: uno strumento sempre più utilizzato per individuare le difettosità in linea (UTP Vision) 12,10 – 12,30
Qui di seguito il programma della giornata, ancora suscettibile di qualche cambiamento.
14,25 – 14,45 Descrizione di un caso concreto di product recall che ha riguardato un’azienda italiana. Problemi, rischi, soluzioni (VRS Alfa Cincotti Spa – studio peritale specializzato in questo tipo di attività) 14,50 – 15,10 Il ruolo del broker assicurativo nell’assistere le imprese di settore (Biesse Broker, esperti specializzati in questo tipo di mercato e orientati espressamente al mercato della gomma) 15,15– 15,35 Definire un prodotto assicurativo specifico per il product recall in base alle esigenze delle aziende della gomma (HDI Global SE Assicurazioni). 15,40 – 15,55 Spazio aperto alle domande del pubblico 16,00 Saluti finali e conclusione dei lavori
Incidenza e impatto del problema dei richiami di prodotto sulle aziende del territorio - Francesca Magno, Università di Bergamo 12,35 – 12,55 La gestione del risk management da parte di un’azienda di primo piano nella trasformazione della gomma (Argomm) 13,00 Lunch
Per informazioni sulle modalità di iscrizione consultate il sito www.industriagomma.it
NEWS Versalis inaugura un sito a Ferrara e acquisisce il ramo bio di Mossi & Ghisolfi
V
ersalis ha inaugurato a Ferrara un nuovo impianto per la produzione di gomme EPDM, destinate in particolare all’industria automotive. Il complesso è anche un esempio di reindustrializzazione di un polo produttivo in Italia: grazie a un investimento complessivo di oltre 250 milioni di euro è stata realizzata una nuova linea su aree industriali dismesse e bonificate ed è stata ammodernata una parte di un impianto di elastomeri già esistente. L’investimento a Ferrara aumenta la capacità produttiva complessiva di Versalis di circa 50.000 t l’anno di EPDM e consente di rinnovare il portafoglio di prodotti elastomeri. Ne trae beneficio anche l’occupazione, con la creazione di 45 nuovi posti di lavoro per la produzione e per i relativi servizi. Altre 50 nuove posizioni saranno garantite da imprese terze. Durante la fase di cantiere, inoltre, sono state impiegate in media 550 persone al giorno. Aziende italiane hanno assicurato la maggiore parte delle forniture. L’iniziativa consolida la presenza Versalis sul territorio, grazie anche alla sinergia instaurata con le istituzioni locali durante tutte le fasi autorizzati, completate nell’arco di un solo anno. Ferrara svolge un ruolo centrale nel sistema produttivo di Versalis, con oltre 330 persone impiegate e una media di 180 lavoratori al giorno di imprese terze. Oltre alla produzione di elastomeri ospita impianti per la produzione di polietilene LDPE e un importante centro ricerche. Versalis ha anche condotto a buon fine l’offerta d’acquisto per le attività “bio” del Gruppo Mossi & Ghisolfi, che è risultata aggiudicataria a conclusione del procedimento competitivo disposto dal Tribunale di Alessandria. L’atto di trasferimento dei relativi rami d’azienda verrà stipulato nelle prossime settimane, nel rispetto delle procedure e tempistiche di legge. L’operazione comprende asset e risorse relativi alle attività di sviluppo, industrializzazione, licensing di tecnologie e processi
bio-chimici basati sull’utilizzo di fonti rinnovabili, in particolare biomasse, delle quattro aziende Biochemtex, Beta Renewables, Ipb (Italian Bio Products) e Ipb energia. L’elemento innovativo di questi processi è la tecnologia Proesa® per la conversione di biomasse in zuccheri di seconda generazione e successiva produzione di biocarburanti o, potenzialmente, altri bio-intermedi chimici. L’impianto industriale di Crescentino (nella foto), in provincia di Vercelli, produce bio-etanolo e, valorizzando la lignina coprodotta, anche energia elettrica green. Il processo ideato da Mossi & Ghisolfi è in grado di utilizzare piante infestanti e prive di interesse agricolo, come le canne che crescono nelle aree golenali e sui greti dei fiumi, e si propone come una soluzione autenticamente green per la produzione di bioetanolo e dei suoi derivati, utilizzati anche nel ciclo produttivo di plastiche e gomma. Tale know-how rafforza il posizionamento competitivo di Versalis nella chimica da rinnovabili, creando sinergie con i progetti di ricerca già in corso, e potrà permettere di sviluppare una piattaforma tecnologica integrata di chimica da biomasse in linea con la strategia di sviluppo intrapresa negli ultimi anni.
L’impianto Versalis per la produzione di EPDM inaugurato a Ferrara, a termine di un importante intervento di riqualificazione industriale. Il sito aumenterà la capacità produttiva di EPDM di Versails di 50.000 t l’anno. Ospita anche un centro ricerche e un impianto di produzione di polietilene LDPE. Sopra, un momento della giornata inaugurale del nuovo sito che darà lavoro a 45 nuovi dipendenti diretti e adl almento altre 50 persone nell’indotto.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
55
NEWS
Continental pronta ad estrarre la gomma dal tarassaco
C
ontinental ha installato nel suo laboratorio di ricerca Taraxagum Lab Anklam nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale le prime macchine per l’estrazione della gomma dal tarassaco, la pianta nota anche come ‘dente di leone’. Tutto come da programma per il costruttore tedesco. I lavori per la costruzione del laboratorio destinato allo studio della coltivazione e della lavorazione del dente di leone russo in regioni dal clima temperato come fonte di gomma naturale alternativa alle piantagioni dei paesi tropicali erano incominciati a novembre del 2017, e l’inizio della produzione era previsto per il tardo autunno del 2018. «Stiamo rispettando perfettamente i tempi» ha detto il site manager Carsten Venz commentando la puntualità con la quale procede la realizzazione del progetto. Un progetto nato dalla collaborazione della casa di Hannover con l’IME Fraunhofer Institute di Münster, il Julius Kühn Institute di Quedlinburg e gli esperti di selettocoltura di Eskusa (Parkstetten) L’impianto di estrazione occupa una superficie di circa 50 metri quadrati e pesa circa 40 tonnellate e sorge con l’obiettivo di industrializzare l’utilizzo da parte di Continental della gomma ricavata dalle radici del tarassaco come alternativa a quella proveniente dagli alberi tropicali nella produzione di pneumatici. La coltivazione del tarassaco in aree geografiche dal clima temperato procura vantaggi economici ed ecologici di primaria importanza soprattutto per le distanze notevolmente più breve da coprire per trasportare la gomma agli impianti di produzione di pneumatici. Un impatto ecologico non trascurabile.
Milano ospiterà a novembre i World Summit su silicone e TPE
I
l 27 e 28 novembre prossimi Milano ospiterà i due summit mondiali sugli Elastomeri Siliconici e sulle Industrie del TPE, organizzati entrambi 56
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
Il logo del TaraxaGum Lab di Continental, il luogo in cui il gruppo tedesco sta sviluppando la produzione di gomma per pneumatici ricavata dal tarassaco. A sinistra, Carsten Venz, direttore del sito, il cui programma di sviluppo sta rispettando i piani con la massima precisione.
dal gruppo britannico di consulenze tecniche per il settore gomma-plastica Smithers Rapra. La sede non è ancora stata comunicata (viene resa nota a chi si iscrive agli eventi) ma è certo che entrambi gli eventi si svolgeranno sotto lo stesso tetto e prevedono l’intervento di oltre 250 professionisti di tutto il mondo che convergeranno sul capoluogo lombardo per intervenire e assistere alle relazioni. Tra queste sono sicuri gli interventi di Marc Kreye, responsabile del team Materials Technology Polymers, gruppo Powertrain e Chassis di Volkswagen, sui “moderni elastomeri high-tech e le richieste per i fornitori” e di Rick Ziebell, di Abbott Company, sulla “Pratica nella stampa 3D del silicone liquido LSR”. Gli organizzatori comunicano di aver definito un programma completo per
ciascuno dei du summit, coprendo l’intero orizzonte dell’industria mondiale degli elastomeri con un completo intento informativo su sviluppi e iniziative e previsioni approfondite sul futuro. Le sessioni previste includono l’innovazione dei materiali, gli aggiornamenti normativi, l’uso dei TPE nei dispositivi medici, nuovi trend e tecnologie, aggiornamenti sul silicone liquido LSR e altri. Folta anche la platea di enti e organizzazioni che hanno annunciato l’invio di loro esperti. Tra questi: Teknor Apex, BASF, Saint Gobain, Kraiburg, Dow Silicones, Arburg, Engel, Aptiv, l’Università di Warwick, UNIpace, Sigma Engineering, Wittmann Battenfeld, R.D Abbott Company, Wacker, Fraunhofer Institute for Silicate Research, Arkema, Dynasol, Interface Performance Materials, Hexpol, Nexant, PolyOne, l’Università di Scienze Applicate Schmalkalden, Silent Sensors, Ashahi Kasei Corporation, Böllhoff Elasmo Systems GmbH, JMMace, Panorama, Evonik, Momentive, Kassel University, Elmet, Decathlon, Holland Colours, Elkem Silicones, Marubeni, Merck, PolymerTechnik Ortrand GmbH, Rea Electronik, MOGoil, Multibase, Vibracoustic, Rea Jet, Emde, XLANCE.
Taccuino
Pirelli avvia una joint-venture in Cina
P
Pirelli ha concordato con il produttore di pneumatici cinese Hixih la partecipazione, con una quota del 49%, alla società di nuova costituzione Jining Shenzhou Tyre. La nuova joint venture ha lo scopo di garantire al gruppo Pirelli la necessaria flessibilità di produzione nel segmento di alta gamma, assecondando lo sviluppo del
mercato cinese e la crescita attesa delle vendite di veicoli elettrici e la definizione di nuovi accordi per l’omologazione di pneumatici di prima fornitura con produttori di auto cinesi, giapponesi e sudcoreani. In base all’accordo, Pirelli gestirà lo stabilimento di produzione “ereditato” da Hixih e realizzato nel 2005 (foto sopra), proprio con l’assistenza tecnica del gruppo italiano. L’impianto ha una capacità produttiva di 1,2 milioni
di pneumatici radiali per autocarri, di 10 milioni di pneumatici per auto e di 3 milioni di pneumatici ad alte prestazioni per motocicli. Il 49% di quota nella joint-venture è stato valutato 65 milioni di euro, ma Pirelli ha la possibilità di estendere il controllo fino al 70% nel periodo compreso tra il primo gennaio 2021 e il dicembre 2025. Pirelli programma anche di creare un nuovo centro di ricerca e
NEWS
sviluppo nella città di Yanzhou, sede dello stabilimento, a supporto della produzione. La zona è anche vicina all’hub produttivo di Pirelli in Cina (nella foto un impianto produttivo Hixih in Cina).
Lanxess cede la quota in Arlanxeo al suo partner Saudi Aramco
L
anxess, il gruppo chimico, ha in programma di vendere la sua quota del 50% in Arlanxeo al suo partner Saudi Aramco. Le due società, che hanno fondato il gruppo specializzato nella produzione della gomma sintetica come joint venture alla pari, hanno siglato un accordo in tal senso il 5 settembre. La transazione deve ancora superare il vaglio delle autorità antitrust interessate, ma nel frattempo partiranno le consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori. Le due società si aspettano comunque di completare il passaggio entro la fine del 2018. L’attuale valutazione complessiva del
gruppo è di ben 3 miliardi di euro. Lanxess si aspetta di ricavare 1,4 miliardi dalla vendita dopo la deduzione del debito e di altri obblighi finanziari. Gli utili serviranno a Lanxess per rafforzare la sua base finanziaria e e ridurre il debito finanziario netto. Inizialmente Lanxess e Saudi Aramco avevano fissato al 2021 la scadenza entro la quale restare vincolati all’ac-
cordo. La decisione congiunta di sciogliere l’impegno in anticipo consentirà a Lanxess, secondo le dichiarazioni del suo management, di procedere anzitempo al suo programma di dedicarsi integralmente ai mercati di medie dimensioni delle specialità chimiche, un settore che ha portato il gruppo a realizzare importanti acquisti negli ultimi tempi, tra cui il gruppo statunitense Chemtura nel 2017. Arlanxeo, con sede a Maastricht, in Olanda, vanta un fatturato di 3,2 miliardi nel 2017, dà lavoro a 3.800 persone e conta 20 siti di produzione in 9 paesi. Produce gomme ad alte prestazioni per i settori automotive, pneumatici, delle costruzioni e oil & gas. Saudi Aramco al momento non ha ancora diramato comunicati sull’operazione.
Al Fakuma c’è anche lo stampaggio di silicone
via dei Castagni, 3/5 23846 Garbagnate Monastero (LC)
Tel. +39 031 853446 | Fax +39 031 853515 E-mail info@dergom.com 58
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
1967 -2
A
017
lla fiera Fakuma 2018, in programma a Friedrichshafen in Germania dal 16 al 20 ottobre, è possibile anche aggiornarsi sulla tecnologia dello stampaggio del silicone. Tra le cose interessanti segnaliamo, nello stand Dow Silicones (hall B2, stand 2220) una dimostrazione di stampaggio di gruppi ottici in silicone per fari di automobili, di cui diamo anche una dimostrazione dettagliata nel numero di settembre della rivista L’Industria della Gomma, ora in fase di distribuzione. La soluzione esposta al Fakuma impiega una pressa a iniezione Engel evictory 310/120, con uno stampo a canale freddo di ACH-Solutions (azienda
Taccuino
grato alla pressa Engel, il sistema MaxiMix G2, di ACH-Solutions, assistito dal sistema Servoshot che permette il controllo elettronico di ogni singola valvola di iniezione nello stampo.
Un corso Assogomma sulla fatturazione elettronica
I
austriaca) e un robot lineare integrato viper 40. La scelta di mostrare la produzione di lenti in silicone liquido trasparente, per le difficoltà tecniche, è indicativa del livello tecnologico a cui si può giungere oggi nello stampaggio a iniezione di questo elastomero, debitamente assistito da soluzioni allo stato dell’arte. In particolare qui viene utilizzato il silicone Dowsil MS-1002
di Dow Silicones, che si caratterizza per dar vita a superfici estremamente lisce ma anche dure, paragonabili a quelle di un termoplastico. Il vantaggio di questo silicone liquido, anche in rapporto all’impiego in fari di automobili, consiste nella capacità di non ingiallire che lo rende eccellente per applicazioni ottiche. Per il dosaggio del materiale viene utilizzato, inte-
l Centro Congressi Palazzo Stelline di Milano (corso Magenta 61) è la sede del corso di formazione “La fatturazione elettronica – Il nuovo contesto normativo”, organizzato da Assogomma per il prossimo 16 ottobre. La giornata intende fornire ai partecipanti indicazioni sul quadro normativo di riferimento (il nuovo art. 21 del dar 633/1972), spiegare nel dettaglio che cosa sia la fattura elettronica, descriverne il formato, il linguaggio e il sistema di interscambio SDI, spiegare come funziona e, in particolare, come si compila, come si appone la firma elettronica, come si riceve e si registra, che cos’è la conservazione sostitutiva e
Via Largo del Lavoro, 15/17 Clusane d’Iseo - 25040 - BS ITALIA
NEWS
come va effettuata, come si può affidare in outsourcing a terzi. Verranno inoltre illustrate le differenze tra la fattura elettronica b2b, per la pubblica amministrazione, b2c e, anche, come andrà sostituita la scheda carburante con la nuova fatturazione elettronica, altra novità prevista per inizi 2019. A svolgere le funzioni di docente è Giovanni Mainardi, commercialista e revisore dei conti. I lavori occupano l’intera mattina, dalle 9, orario di registrazione dei partecipanti, alle 13. La quota di partecipazione per i soci Assogomma è di 300 € (+ Iva), che salgono a 500 € (+ Iva) per i non soci. Dopo il primo iscritto la tariffa viene scontata del 15% per i successivi di una stessa azienda.
Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds
Parker Hannifin Italy s.r.l. Rubber Compounds Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds
ficier (COO) di Bridgestone Europa, Metors. Ha anche lavorato per il diparUlf Harring nuovo COO Tecno Compounds a suitable solution for every challenge dio Oriente e Africa. Il manager svedetimento di Operations, Procurement di Bridgestone Emea se (nella foto sopra, a sinistra) ha una Management and Supply Chain in Elec-
Rubber Compounds Rubber Compounds
B
ridgestone, il produttore di pneulunga esperienza in Bosch Siemens Hotrolux. Harring sarà responsabile della matici e prodotti in gomma, haaanmesuitable Appliances per Europa e Sud Ame-challenge gestione della catena manifatturiera, a solution for every suitable solution for every challenge nunciato che dal primo settembre Ulf rica e, prima ancora, in Daimler (Mercelogistica e distributiva, delle acquisiHarring è il nuovo Chief Operating Ofdes-Benz Car Group) e Mitsubishi Mozioni, dell’area Quality, Environment, Health and Safety (QESH) e dell’IT. Nel suo nuovo ruolo Ulf Harring riporTecno Compounds terà a Paolo Ferrari, CEO e Presidente di Bridgestone EMEA ed Executive Officer Tecno Compounds di Bridgestone Corporation, e in quanto a suitable solution for every challenge COO entrerà a far parte del Bridgestone EMEA Executive Committee. a suitable solution for every challenge Oltre a Ulf Harring, anche Emilio Tiberio (nella foto in alto, a destra), VP del dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Bridgestone EMEA, è entrato nel Bridgestone EMEA Executive Committee. Tiberio possiede una conoscenza approfondita del settore e ha molti anni di esperienza nel campo della tecnologie e dell’innovazione. «L’industria automotive e del pneumatico sta vivendo un rapido cambiamento e ha bisogno di comprendere e rispondere alle opportunità e alle sfide sociali, economiche e tecnologiche. Bridgestone si sta impegnando per riuscirci», ha dichiarato Paolo Ferrari. «I nostri prodotti e le nostre soSales: Plant: Sales: Plant: luzioni di mobilità, come DriveGuard, Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Bridgestone Turanza T005, il nuovo Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 Via Privata Archimede 1 Via Toscana, 6/8 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) Bridgestone Weather Control A005, 20094 Corsico (MI) – Italy 27010 Siziano (PV) 45+39 19 0382 24 46 Tel +39 0382 67 82 266 Tel. +39 02 45 19 24 46 Tel. +39 02Tel 67 82 266 Tirematics e Fleetbridge, ma anche 36+39 26 0382 96 1967 82 222 Fax +39 0382 67 82 222 Fax +39 02 36 26 96 19 Fax +39 02Fax l’esperienza di manager come Ulf Harwww.parker.com www.parker.com/tecnocompounds www.parker.com www.parker.com/tecnocompounds ring ed Emilio Tiberio saranno fondaSales: climate control electromechanical filtration Plant: mentali per affermarci come leader aerospace fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding Sales: Plant: control electromechanical filtration fluid & gas handling hydraulics pneumatics process control sealing & shielding aerospace climate Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Parker Tecno Compounds Parker Hannifin Italy Srl Srl nelle soluzioni di mobilità».
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Taccuino
Un’innovativa applicazione al silicone del software Autonomous Optimization di Sigmasoft
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l prossimo Fakuma, la fiera sulle tecnologie dello stampaggio di Friedrichshafen, in Germania, SigmaSoft presenta nel suo stand (A5-5105) un’innovativa applicazione del suo software Autonomous Optimization, sviluppato a partire dalla piattaforma tecnologica Virtual Molding, in grado di simulare il processo dello stampaggio a iniezione. In particolare, il software è in grado di andare oltre le sue funzione di DoE, Design of Experiments, con cui è possibile, attraverso la simulazione virtuale, capire in anticipo il comportamento di uno stampo nell’ambito di un processo di stampaggio. Ora il software è anche in grado di determinare automaticamente le configu-
razioni ottimali di processo per raggiungere l’obiettivo prefissato, come per esempio un ciclo di produzione più breve o un migliore bilanciamento del riempimento delle cavità degli stampi a minor pressione, fornendo così l’ausilio di una reale ottimizzazio-
ne automatica. In particolare, l’applicazione dimostrata al Fakuma è stata sviluppata nell’ambito di un progetto realizzato con la collaborazione del produttore di mescole siliconiche Momentive Performance Materials e con il produttore di stampi EMDE
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NEWS
MouldTec, cui si aggiunge anche il contributo di ACH Solution, che ha progettato l’oggetto da produrre, una presina da cucina in silicone. Nel progetto, il software di simulazione è stato usato lungo tutto lo sviluppo del pezzo, dello stampo e del processo produttivo e ha aiutato a rispondere a quesiti importanti, come la scelta del migliore sistema di connessione con il canale freddo o la progettazione della cartuccia di riscaldamento più idonea per raggiungere la distribuzione della temperatura più omogenea possibile nello stampo. La presina è un elemento complesso con un peso complessivo di 95 g e una lunghezza del flusso di iniezione di 135 mm, con uno spessore medio di 1 mm. Un riempimento uniforme che eviti un inizio prematuro della vulcanizzazione è quindi necessario e, anche, assai complesso da ottenere. A questo scopo il software Sigmasoft è stato dapprima utilizzato per definire la posizione ideale degli ugelli del canale freddo nello stampo, usando la funzione virtual DoE. Con questo approccio è possibile considerare un numero indefinito di varianti con una sola simulazione e, successivamente, effettuare un confronto sulle basi di un obiettivo predefinito, che può essere una pressione predeterminata oppure la riduzione del rischio di inclusioni d’aria. Nella fase successiva del progetto, il software Sigmasoft Virtual Molding non ha soltanto consentito di individuare i settaggi corretti del processo, ma anche tutto il sistema di
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA ottobre 2018
riscaldamento dello stampo, costruito in seguito da EMDE MoldTec. Al Fakuma i visitatori interessati possono prendere visione delle potenzialità del sistema ma anche seguire la produzione reale della presina, che viene realizzata nello stand di Momentive (A4-4307). Il pezzo viene prodotto in silicone liquido Silopren LSR 2650 con una pressa Smartpower 90/350 di Wittmann Battenfeld, che fornisce anche il sistema automatico di manipolazione del pezzo.
Cognex presenta nuovi lettori di codici per la gestione del magazzino
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ognex Corporation, leader nei sistemi e prodotti per visione industriale e lettura di codici a barre, presenta al mercato intermedio la nuova serie di lettori di codici a barre DataMan 8070. I due nuovi modelli offrono potenti prestazioni di lettura e facilità d’uso ad un prezzo davvero competitivo. DataMan 8072DL è stato studiato per decodificare codici DPM (Direct Part Mark) su superfici piane e altamente riflettenti. Con algoritmi brevettati e una tecnologia avanzata di sensori e illuminazione, DataMan 8072DL è in grado di leggere codici fino a 30 centimetri di distanza senza inclinare il codice o il pezzo. Il DataMan 8072ER è perfettamente in grado di leggere codici 1D e 2D su etichetta fino a otto metri di distanza, ideale dunque per la scansione di etichette su pallet su ripiani alti o su cartelli appesi al soffitto di un magazzino. Entrambi i modelli sono dotati di un robusto involucro che consente il tranquillo utilizzo negli ambienti industriali più impegnativi. Le due novità di casa Cognex sono inoltre dotate di moduli di comunicazione intercambiabili che si integrano facilmente con le reti dello stabilimento.
Arlanxeo ha aumentato i prezzi del suo EPDM Keltan
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rlanxeo ha annunciato, a partire dal 18 settembre, l’aumento di prezzo dei gradi dei suoi prodotti in goma Etilene Propilene Diene (EPDM), distribuiti sotto il marchio Keltan. In particolare, in Europa, Medio Oriente e Africa l’apprezzamento dei prodotti è nell’ordine di 100 € la tonnellata, mentre sul mercato dell’America Latina l’aumento, a decorrere dal primo ottobre, è quantificabile in 120 dollari americani per tonnellata. In Nord America il nuovo prezzo, dal 18 ottobre, prevede un aumento di 0,05 centesimi per libbra.
Calendario
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Qingdao, Cina
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14-17 novembre
Jakarta, Indonesia
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20-21 novembre
Johannesburg, Sud Africa
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5-8 gennaio 2019
Dubai, Emirati Arabi Uniti
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