3 minute read

Nazionale, format per unire food e drink

Next Article
Tech News

Tech News

Una pizzeria Nazionale che unisce food e drink

di Alberto P. Schieppati

A Milano, un esempio eloquente di come il concetto di pairing sia vincente. E sappia interpretare in modo inedito la domanda di qualità

Roberto Colombo ha le idee chiare, chiarissime. L’amministratore delegato di Sebeto, il gruppo che ha creato la catena di successo Rossopomodoro, con il nuovo format di Pizzeria Nazionale intende raggiungere un pubblico particolarmente sofisticato, attirato sì dalla pizza di alta qualità (“Sapore italiano”) ma anche dall’offerta di cocktail e aperitivi di livello superiore alla media. Il locale di via Palermo, in zona Brera a Milano, aperto da pochi mesi, unico pillar del gruppo, ha inaugurato quella che potrebbe rivelarsi la “declinazione” vincente di un’offerta altamente innovativa, composta in parallelo da food e beverage, alcolico e non. Se il focus del ricco e goloso menu è incentrato soprattutto sulla pizza, presente in 25 voci, proposte in versione soffice o croccante (più una carta essenziale di primi piatti e di gustosi sfizi all’italiana) la vera novità è rappresentata da una ricca e equilibrata selezione di aperitivi e di cocktail: preparati e serviti ogni giorno dalle 18.00 alle 20.00, sempre accompagnati da un mix di piattini/ stuzzichini proposti per l’occasione dallo chef. Abbiamo chiesto a Roberto Colombo come si sta sviluppando questo format e quali sono gli obiettivi futuri: “Siamo molto soddisfatti, innanzitutto perché la clientela di Pizzeria Nazionale capisce di trovarsi di fronte a una tipologia di offerta completamente diversa da quella di format solo apparentemente simili. Poter gustare ottime pizze, scegliendo fra la versione soffice o croccante, preparate dal nostro personale altamente specializzato e servite con cura e attenzione, fa già la differenza. Ma è con le proposte di drink che il pubblico rimane ulteriormente affascinato da qualità, quantità e varietà tipologiche: un aperitivo o un cocktail per ogni occasione di consumo. Al punto che stiamo pensando di replicare il successo del locale, immaginando altre location in canali diversi, come gli spazi aeroportuali o in altre aree in ambito internazionale”. Una lista di drink che parte dai classici, da Aperol e Campari Spritz fino al Negroni sbagliato o all’Americano o al Milano Torino, fino ai pestati, come Caipirinha, Caipiroska, Mojito o al più leggero “Nazionale”, ovvero un pestato a scelta con soft drink (arancia rossa, mandarino, aranciata, chinotto, gassosa). Non mancano gli internazionali: Bulldog Tonic, Martini Cocktail, Moscow Mule, Wild & Ginger, Paloma, Jamaican Mule, Whiskey Sour. Non mancano gli analcolici, fra i qualim primeggiano Crodino Twist, Sicilian Sunrise, Tropical Ginger. “I drink sono concepiti per accompagnare tutte le specialità presenti in carta, sottolinea Clelia Martino, responsabile comunicazione di Rossopomodoro”. Che aggiunge: “La formazione dei nostri bartender si avvale della consulenza di Campari Academy, che si occupa insieme a noi della selezione dei prodotti e della valorizzazione professionale dei barman. Una collaborazione qualificata e preziosa”. Un comparto beverage che sa di poter contare su abbinamenti food di alta qualità, con materie prime originali e tracciabili, a cominciare dalle pizze. Quella nella versione soffice, realizzata con impasto napoletano contemporaneo con biga artigianale, vede una lievitazione di 24 ore. Si caratterizza per alta digeribilità e presenta un cornicione pronunciato e alveolato che lascia al palato una sensazione di morbidezza e scioglievolezza. La pizza croccante, invece, ha un impasto romano, con un “fermentino” ottenuto attraverso un mix di farine, con circa 20 ore di lievitazione ad alta idratazione. La pizza risulta alta, croccante, leggera e fragrante. Una Pizzeria Nazionale dalla parte dell’innovazione, come ha più volte sottolineato Colombo, che consente alla clientela, soprattutto giovane ma non solo, di scegliere fra diverse modalità di consumo (soffice, croccante, sfizi), affiancando al food drink d’autore, in cui l’alcol svolge un ruolo di consapevole protagonista dell’offerta. • Roberto Colombo

This article is from: