Noi umani

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Scritto da

JONNY MARX Illustrato da

CHARLIE DAVIS

Il nostro mondo è in continua evoluzione e i suoi abitanti sono davvero sorprendenti. Ogni anno ci sono nuove sorprese, si battono nuovi record e si fanno nuove scoperte. Per questo che ci impegniamo ad aggiornare, dove occorresse, le informazioni contenute in questo libro nelle edizioni successive.

Titolo originale: Humans Per l’edizione originale: Testi: Jonny Marx Illustrazioni: Charlie Davis © 2019 Caterpillar Books per i testi © 2019 Charlie Davis per le illustrazioni Pubblicato per la prima volta nel 2019 da Caterpillar Books (360 Degrees), un marchio di Little Tiger Group. Traduzione: Mara Pace Per l’edizione italiana: www.editorialescienza.it – www.giunti.it © 2020 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via C. Beccaria, 6 – Trieste – Italia Prima edizione: aprile 2020 Stampato in Cina CPB/2700/1368/0120


INTRODUZIONE La maggior parte degli scienziati oggi pensa che la nostra specie, Homo sapiens , esista da circa 200 000 anni. Anche se siamo simili nell’aspetto fisico ai nostri antenati, oggi ci comportiamo però in modo molto diverso! A cominciare da circa 50 000 anni fa, infatti, noi umani ci siamo dedicati a una grande varietà di attività culturali. Abbiamo sviluppato migliaia di lingue; abbiamo fondato religioni, inventato storie da tramandare di generazione in generazione; abbiamo imparato a costruire palazzi e città; abbiamo scalato montagne, attraversato deserti e conquistato i poli; abbiamo inventato mezzi di trasporto e medicine; abbiamo scritto canzoni, ideato strumenti musicali, abbiamo dipinto e scolpito; abbiamo eretto monumenti e sviluppato culture che fioriscono ancora oggi. Questo libro comincia con l’origine della nostra specie: da dove arriviamo, dove sono finiti i nostri parenti stretti, e come mai gli Homo sapiens si sono diffusi in tutto il pianeta a partire dal loro luogo d’origine, l’Africa. Inizia proprio da qui un viaggio attraverso i sette continenti per conoscere i nostri antenati di tante culture diverse e il loro sorprendente ingegno. Dai Nubiani ai Nativi americani, dagli Accadi agli antichi Egizi, i nostri predecessori ci hanno lasciato in eredità una serie incredibile di invenzioni, tecnologie e comportamenti, che oggi sono un patrimonio prezioso dell’umanità intera. Siete pronti a lasciarvi sorprendere dal passato? Allora girate pagina e cominciate a leggere!

indice Dove tutto ha inizio 4 Il genere 6 Una mappa dei movimenti della specie 7 Africa 9 I Nubiani 10 Gli Egizi 12 I Fenici 16 E in Africa Occidentale? 18 Oceania 19 Gli Aborigeni australiani 20 I Micronesiani e i Melanesiani 22 I Polinesiani 24 Asia occidentale 25 I Sumeri 26 Gli Accadi 29 Gli Assiri 30 I Babilonesi 31 I Persiani 32

Asia orientale 33 Valle dell’Indo 34 Gli antichi Cinesi 36 I Mongoli 39 E il resto dell’Asia? 40 Europa I Minoici Gli antichi Greci I Romani I Celti I Vichinghi

41 42 43 46 49 50

Le Americhe 52 I Nativi americani 53 Gli Olmechi 56 I Maya 57 Gli Inca 59 Gli Aztechi 60 Timeline 62 E adesso? 64


DOVE TUTTO HA INIZIO Il pianeta Terra ha ospitato molte specie simili alla nostra prima di noi. Addentriamoci nel passato per scoprire quali sono le nostre origini. Alcuni nomi latini che attribuiamo agli animali e alle piante possono confondere. Prima di cominciare il nostro viaggio alla scoperta delle caratteristiche che hanno reso unica l’umanità, proviamo quindi a familiarizzare con alcuni concetti di base:

SPECIE VS GENERE

Questo è un Tyrannosaurus rex. Appartiene al genere Tyrannosaurus e alla specie rex. Al genere Tyrannosaurus appartengono molte altre specie di dinosauri.

Ecco due Homo sapiens (proprio come noi). Appartengono al genere Homo e alla specie sapiens. Nel genere Homo esistono però altre specie… o meglio, esistevano.

EVOLUZIONE Le specie evolvono nel corso di migliaia di anni, adattandosi all’ambiente in cui vivono. L’evoluzione può rendere gli animali più grandi o più piccoli, più alti o più bassi, o cambiarne il comportamento, ad esempio la dieta.

Un primate è un mammifero che appartiene all’ordine dei primati, che comprende esseri umani, scimmie e scimmie antropomorfe. 4

Milioni di anni fa, i primi antenati del genere Homo si differenziarono dalle scimmie antropomorfe, cominciando a spostarsi su due zampe. Noto come bipedalismo, questo adattamento è avvenuto circa quattro milioni di anni fa ed è una delle caratteristiche chiave della nostra specie.


AUSTRALOPITECUS L’Australopithecus è un genere di primati che si è estinto tra due e quattro milioni di anni fa e il cui nome significa “scimmia del sud” in latino. Molti scienziati e storici sostengono che l’Australopithecus sia il nostro parente più antico. I paleontologi, scienziati che studiano i fossili, nel 1974 hanno riportato alla luce in Etiopia i primi resti ossei fossili di Australopithecus. Soprannominato Lucy (o anche Dinkinesh), questo scheletro fornì indizi importanti e la chiara prova che l’umanità discende dalle scimmie antropomorfe. Osservandone le ossa, gli esperti stabilirono infatti che Lucy camminava eretta, proprio come noi. Molti altri scheletri di Australopithecus sono stati riportati alla luce nel continente africano, dove gli scienziati sono ormai certi che abbia avuto inizio l’evoluzione umana.

LU

CY

OMININI

DIVERSITÀ Con lo scorrere del tempo, si sono evolute molte specie all’interno del genere Homo , con incroci tra le diverse specie.

Ominini si riferisce all’uomo moderno e ai suoi antenati fossili.

L’unica specie di Homo oggi vivente è l’Homo sapiens. 5


Il GENERE UMANo

EANDERTHA N LE O M

NS

HO

Non abbiamo ancora finito di scoprire tutte le specie umane esistite, né di comprendere le relazioni tra l’una e l’altra: le nostre conoscenze in questo campo sono in continua evoluzione. Quello che ormai sappiamo quasi con certezza è che il genere Homo ha avuto origine 2,5 milioni d’anni fa in Africa. Nel corso di due milioni di anni di evoluzione, sono poi apparse diverse specie umane. Tra questi, l’Homo sapiens…

LO SAPEVI?

Nel 2018, in una caverna siberiana, fu ritrovato un antico frammento osseo appartenuto a una ragazza. Analizzandolo, gli scienziati hanno scoperto che aveva una mamma Neanderthal e un papà Denisova, una specie di ominini ancora poco noti. I nostri antenati non erano sempre in competizione tra loro: forse sono stati persino amici.

MO ERECTUS O H

L’Homo floresiensis, nativo dell’isola indonesiana di Flores, era alto un metro e pensava 20-30 kg.

L’Homo erectus in latino significa “uomo eretto”. Questa specie è esistita per circa 2 milioni di anni, e questo la rende la più longeva tra tutte le specie umane.

IS

FLORESIEN O SI M O S H

L’Uomo di Neanderthal si è evoluto più o meno 500 000 anni fa in Eurasia. Era muscoloso, forte e aveva un cervello più grande del nostro.

HO

R O M

Si era ben adattato alla scarsità di risorse e alla vita sull’isola, dove sopravvisse fino a 13 000 anni fa.

UDOLFE

NS IS

IDELBERG E H E O

NS

MO HABILIS O H

L’Homo erectus è stato il primo a controllare il fuoco.

MO NALEDI O H

IS

HOM

I primi resti furono scoperti nella Valle di Neander in Germania. La specie scomparve più o meno 30 000 anni fa.

Al genere Homo appartengono numerose altre specie, e ancora oggi se ne scoprono di nuove. Non sempre gli scienziati vanno d’accordo, quando si tratta di classificare le specie umane, e a volte le discussioni si fanno infuocate. Spesso si parte da minuscoli frammenti d’ossa e non è sempre chiaro se si tratti di una nuova specie o, magari, soltanto di un esemplare di taglia, corporatura o età differente. 6


Oggi esiste soltanto una specie umana: noi! La nostra presenza ha causato la scomparsa di molte altre specie animali e anche umane. Gli esperti non sono certi della ragione per la quale si siano estinte le altre specie del genere Homo, ma possiamo immaginare che la tendenza a espanderci di noi sapiens, insieme ai cambiamenti climatici e alle malattie, abbia determinato la loro fine.

NS

H

SA P IE

O M O

La capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici (ma non solo) potrebbe aver giocato un ruolo importante nella nostra sopravvivenza. La specie sapiens è più piccola e meno muscolosa rispetto all’Homo neanderthalensis, quindi ha bisogno di meno calorie per sopravvivere. Altre specie potrebbero essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. Gli uomini di Neanderthal, per esempio, rimasero nella gelida Europa durante l’Era glaciale e potrebbero essersi estinti per questa ragione.

S ia

mo s t ut ti H ie n om o s ap (“u om o ). s a g g i o” i n l a t i n o

MAPPA DEI MOVIMENTI DELLA SPECIE L’Homo sapiens diventò presto la specie dominante di Homo e si diffuse in ogni angolo del globo, spazzando via nel processo tutti gli altri ominini.

15 000

ASIA

40 000

4500 Il numero si riferisce alla data di migrazione.

25 000

EUROPA

AFRICA

NORD AMERICA 12 000

70 000 100 000

30 000

OCE

I

A

1500

AN

200 000 50 000

SUD AMERICA 10 000

LO SAPEVI?

1500

EV

A

MI

TO CON DR IAL

E

Secondo le stime degli scienziati, da quando ebbe inizio il dominio dell’Homo sapiens, la Terra ha ospitato 100 000 000 000 persone.

Ogni singola persona sul pianeta potrebbe risalire il proprio albero genealogico fino alla Eva Mitocondriale (la prima femmina di Homo sapiens ). Eva nacque all’incirca 200 000 anni fa in Etiopia. 7


ETÀ DELLA PIETRA Circa 3,4 milioni di anni a.C. - 3000 a.C.

ETÀ DEL BRONZO Circa 4000 a.C. - 1500 d.C.

ETÀ DEL FERRO Circa 1200 a.C. - 50 d.C.

Durante l’Età della Pietra, i primi uomini usavano utensili primitivi di pietra per aiutarsi nelle attività quotidiane. Sul finire di questo periodo cominciarono a coltivare la terra, abbandonando l’economia di sola caccia e raccolta.

Nell’attuale Turchia, attorno al 4000 a.C., si cominciò a fondere i metalli, e in particolare un materiale duro chiamato bronzo, che rivoluzionò la produzione di utensili, armi, armature e oggetti artistici per tutta l’umanità.

La fabbricazione di oggetti metallici in ferro si afferma a partire dal 1200 a.C. e con l’inizio del nuovo millennio si diffonde rapidamente in tutta Europa. Questo metallo, durevole e abbondante, permise di migliorare le tecniche agricole e di sviluppare tecnologie più avanzate.

E POI? L’Homo sapiens vive ormai nei quattro angoli del pianeta, ma devono trascorrere ancora migliaia di anni perché impari a tenere traccia della propria Storia. Arriverà il tempo della scrittura, dell’arte, dell’architettura, e poi tante invenzioni, mentre in tutto il pianeta fioriranno nello stesso momento tante diverse civiltà. Sottoterra si nascondono le tracce di molte antiche culture e gli archeologi stanno scoprendo ancora oggi i resti di città, villaggi e altri insediamenti. In base alle nostre attuali conoscenze, alcune delle più antiche arti e culture del mondo si trovano in Africa e Australia; i resti delle civiltà più antiche sono in Africa e Medio Oriente; mentre le più sofisticate opere d’ingegneria sono state scoperte in Asia. Ora diamo un’occhiata più vicino ad alcune tra le civiltà che si sono sviluppate sul nostro pianeta. 8


Africa L’Homo sapiens si è evoluto nel continente africano a partire da circa 200 000 anni fa. Piccoli gruppi di persone si spostavano attraverso le pianure africane, formando tribù nomadi che risalivano gradualmente verso nord. Si ritiene che la nostra specie sia rimasta per oltre 100 000 anni entro i confini di queste terre prima di migrare verso il Medio Oriente. Circa 8000 anni fa, lungo le rive del Nilo, fiorirono le prime civiltà sofisticate del mondo. Grazie alla disponibilità di acqua potabile si svilupparono l’agricoltura e il commercio e, sempre in questo periodo, furono erette opere sorprendenti dal punto di vista architettonico e ingegneristico.


DOVE

Attorno al 5000 a.C. le popolazioni africane cominciano a spostarsi dall’attuale Sahara verso il fiume Nilo, in Nubia (oggi Sudan). Tra le prime culle della civiltà, la Nubia era una terra ricca di oro, incenso, ebano, avorio e altre materie prime preziose. I Nubiani le utilizzavano per commerciare con altre tribù e popoli, inclusi gli Egizi.

N

EL

MOND

Quando si spostarono verso il Nilo, gli umani abbandonarono l’economia di sola caccia e raccolta per diventare pescatori e contadini. Con una fonte di cibo stabile, cominciarono a prosperare lungo le rive del fiume.

NUBIA ED EGITTO Nubiani ed Egizi vissero in relativa armonia per anni, scambiandosi beni e condividendo risorse, ma in questa regione la vita poteva essere molto dura.

Le due civiltà cominciarono a competere per le rotte commerciali e per il territorio, tentando invasioni e scatenando guerre. Tra il 2800 e il 2200 a.C., i Nubiani furono ad esempio costretti dagli Egizi ad abbandonare la Bassa Nubia.

MAR MEDITERRANEO

La Nubia era divisa in due regioni.

La presenza del fiume non garantiva solo l’accesso all’acqua e a terreni fertili, ma era anche una via per il trasporto di merci pesanti su lunga distanza; si sviluppò così il commercio con le regioni circostanti.

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SO

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ALTA NUBIA

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Con il passare del tempo, i popoli africani affluirono dal Sud verso le sponde del Nilo. La popolazione della Nubia diventò sempre più variegata.

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BASSA NUBIA

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FI

EN

AFRICA

Può sembrare strano, ma la zona a Sud era chiamata Alta Nubia (o Kush) e la zona a Nord era detta Bassa Nubia (o Wawat).

UM

EGITTO

N

MEDIO ORIENTE

O

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I NUBIANI


ALFABETO MEROITICO I Nubiani contribuirono a sviluppare l’alfabeto meroitico. Oggi solo poche persone al mondo riescono a decifrarlo.

PIRAMIDI NUBIANE In Sudan le piramidi sono almeno il doppio rispetto all’Egitto, e tra gli storici c’è un fervido dibattito su chi le ha erette per primo. Edifici simili alle piramidi furono costruiti da culture e civiltà in ogni parte del mondo, inclusi gli Aztechi, gli Assiri e i Romani.

Gli eserciti nubiani erano celebri per la loro abilità con l’arco.

GRUPPO A Il Gruppo A identifica la fase iniziale della cultura nubiana, la prima di cui si abbia notizia e che si colloca più o meno tra il 3200 e il 2800 a.C. Sappiamo poco dello stile di vita di questa popolazione, ma negli anni Sessanta gli archeologi scoprirono lungo gli argini del Nilo una moltitudine di sepolcri nubiani, all’interno dei quali furono ritrovati artefatti, statuette, oggetti intagliati e vasellame d’elegante fattura. Gli storici sostengono che il Gruppo A abbia tracciato alcune delle prime rotte commerciali e persino importato olio di oliva dal Mediterraneo.

QUSTUL Gli archeologi hanno trovato numerose necropoli in una località chiamata Qustul. Alcuni sepolcri appartenevano a grandi sovrani e ufficiali. Sfortunatamente, gran parte delle tombe era stata saccheggiata e vi erano rimasti pochi oggetti. Tra le rovine, però, gli archeologi recuperarono un brucia-incenso decorato con immagini di barche, divinità e altre creature, che risale a cinquemila anni fa! 11


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