Ottagono December 2012-January 2013

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Compositori Comunicazione s.r.l. - Mensile - Anno XLVII - ISSN 0391-7487 - Poste Italiane spa - Spedizione in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 LO/MI - B e 15,00 - CH (SVIZZERA) CHF 25 - CH (TICINO) CHF e 16,50 - D e 18,00 - GB GBP 16,50 - GR e 12,70 - P e 11,80 - E e 11,00

FinlanD - italy

international cooperation

proDuction

office space

architEcturE

e 10,00

I taly  o n ly

256 Dicembre-December 2012 Gennaio-January 2013 Full text in English

DESIGN & archItEcturE magazine

FinlanDia - italia

intrecci internazionali

proDuzionE

ambiente ufficio

architEttura

la dimensione umana del progetto

design for common good


COPYRIGHT ANNA NISKANEN

FOCUS ON

SAPER FARE & DESIGN SCANDINAVO KNOW HOW & SCANDINAVIAN DESIGN Silvia Airoldi

L’esperienza delle lavorazioni nell’ambito di legno, metalli e imbottiti dà corpo alle idee di giovani progettisti nei prototipi presentati a ‘Cantù meets Helsinki’ Experience in crafting wood, metal and upholstered furniture gives shape to the ideas of young designers in prototypes shown at ‘Cantù Meets Helsinki’

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FOCUS ON Kiila, design Noora Liesimaa, Pifferi & Alpi. La panca in acciaio Cor-Ten, si ispira nel suo profilo geometrico alla forma sottile e affusolata della poppa di una barca. L’idea che ha interpretato la designer è di “essere seduti in cima al niente”: la struttura architettonica, pensata come un elemento protagonista nella sua individualità, restituisce visivamente un concetto di forza, ma allo stesso tempo vuole trasmettere una sensazione di leggerezza aerea. Kiila, designed by Noora Liesimaa, Pifferi & Alpi. The Cor-Ten steel bench was inspired by the thin, sleek form of a boat’s stern. The idea that the designer sought to express is that of ‘sitting atop nothing’. Its architectural structure, conceived as a key piece of furniture for its individuality, visually conveys an idea of strength, while also expressing a sense of aerial lightness.

Capa, design Heikki Ruoho, Emmemobili. Seduta pieghevole in compensato pressoformato con sedile in tessuto o cuoio. Il progetto si basa su un metodo di stampaggio del compensato, sviluppato dal progettista, che ottiene tutte le diverse parti della struttura in unico processo. L’innovazione tecnica offre vantaggi nell’ambito della produzione industriale, quali affidabilità di realizzazione, diminuzione delle fasi di lavorazione e dei costi. Capa, designed by Heikki Ruoho, Emmemobili. Folding chair, press-formed plywood with seat in textile or leather. The design is based on a method for molding plywood that the designer developed, which makes all the parts of the structure in a single process. The technical innovation has advantages in terms of industrial production, including the reliability of production and decrease in the production phases and costs.

Un presente che echeggia un ritorno al futuro. Helsinki World Design Capital 2012 propone nel corso di Habitare, il salone dedicato all’interior design conclusosi lo scorso settembre, ‘Cantù meets Helsinki’, la mostra dei prototipi d’arredo disegnati da giovani designer finlandesi e realizzati in collaborazione con le aziende del distretto canturino. “L’idea del progetto promosso da Qualità Cantù 2001”, spiega in maniera articolata il suo presidente, Giulio Enrico Meroni, che per il tempo dell’intervista smette le vesti di presidente di Meritalia, “era di rinverdire, rilanciandolo, un rapporto che fonda le sue basi negli anni della Selettiva”. A partire dalla prima edizione del 1955, il concorso internazionale del mobile pone Cantù in primo piano nel panorama mondiale grazie alla vastissima partecipazione e alla presenza dei più rinomati progettisti del settore nelle giurie, tra cui anche maestri finlandesi. “Cantù era la patria del design perché ogni singola bottega, anche dei dintorni, aveva rapporti con i designer di tutto il mondo”, prosegue. “Fino ad arrivare al decadimento della rassegna (siamo dopo il 1971 n.d.r), all’atteggiamento chiuso del comparto artigiano locale e alla situazione di sofferenza attuale. Servono azioni diversificate, così Qualità Cantù

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TEMPORARY ARCHITECTURE

MOBILE EXPO: UN PADIGLIONE TEMPORANEO ON TOUR MOBILE EXPO: A TEMPORARY PAVILION GOES ON TOUR Luisa Collina*

Un progetto che coinvolge quattro importanti studi italiani di architettura per la realizzazione di una struttura itinerante per Expo 2015/A project involving four prominent Italian architecture studios to create a touring structure for Expo 2015

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TEMPORARY ARCHITECTURE L’Esposizione per il Giubileo tenutasi a Vienna nel 1898 doveva “attirare l’attenzione degli altri paesi sul livello della nostra produzione artigianale e sui progressi da noi compiuti nel corso della seconda metà del secolo, mentre avremmo fatto cosa ben più meritoria se ci fossimo limitati a una rassegna di tutto ciò che negli ultimi cinquant’anni abbiamo perso l’occasione di fare”. The Jubilee Expo held in Vienna, in 1898, was to “attract the attention of other countries to the level of our artisanal products and the progress we have made in the second half of the century. We would have been well advised to exhibit all the opportunities we have missed over the last 50 years.” Karl Kraus in ‘Die Wage’, II, 1898, p.337 Se per molti l’attitudine di contrarietà e di scetticismo nei confronti di Expo 2015 è da attribuirsi ad una modalità tutta italiana di affrontare queste sfide, il graffiante commento di Karl Kraus del 1898 ci ricorda come la costruzione del consenso intorno a un grande evento costituisca da sempre una delle attività più importanti, delicate e complesse che gli organizzatori sono chiamati ad affrontare. Il progetto qui pubblicato, che vede coinvolto Expo 2015 spa al fianco del Politecnico di Milano, si colloca all’interno di questo quadro problematico e mira a realizzare un padiglione temporaneo itinerante volto a “portare Expo” in diverse località italiane, europee e internazionali contribuendo alla creazione, fin da oggi, di una community di riferimento. Per la realizzazione di Mobile Expo, il Dipartimento di design del Politecnico di Milano ha identificato tra i propri professori e docenti a contrat-

1 Marco Pogliani, Presentazione e lancio del workshop finale, Master Universitario in Eventi d’Arte. Progettazione di interventi d’Arte, Cultura e Design per città, imprese e territori, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Alta Scuola ALMED – Politecnico di Milano, Consorzio Polidesign, giugno-luglio 2012

1 Marco Pogliani, presentation and launch of the final workshop, university master in art events. Planning of art, culture and design events for cities, companies and territories, Milan’s Università Cattolica del Sacro Cuore, Alta Scuola ALMED – Polytechnic of Milan, and Consorzio Polidesign, June-July 2012.

to quattro studi professionali (Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Ico Migliore e Mara Servetto e Park Associati) invitandoli a elaborare una proposta progettuale. Si trattava di progettare un’installazione temporanea idonea a essere accolta nelle piazze storiche di città italiane e internazionali e, di conseguenza, adattabile a diversi contesti, resistente, modulare, di facile trasporto e assemblaggio, capace di veicolare i contenuti di tipo didattico e divulgativo legati a Expo 2015, e contemporaneamente di dare vita a performance esperienziali in grado di coinvolgere emozionalmente i visitatori (“Expo non vince perché viene razionalizzata, spiegata, illustrata ma perché è capace, fin da oggi, di esercitare il suo fascino comunicando le sue ambizioni, i suoi valori, la sua identità”1). I progetti presentati interpretano il tema in modo quanto mai diverso, attraverso scelte materiche e formali appartenenti a mondi e linguaggi progettuali singolari, dalle proposte poetiche e legate ai valori della tradizione di Andrea Branzi e di Michele De Lucchi ai progetti più contemporanei degli studi Migliore+Servetto e Park Associati. • While many think the disapproving, sceptical opinion being heard about Expo 2015 is due to a completely Italian attitude to these kinds of challenges, Karl Kraus’s scathing 1898 commentary reminds us how building a consensus around a major event is always one of the most important, delicate and complex commitments required from organizers. The project published here, involving Expo 2015 Spa in partnership with Milan Polytechnic, falls within this problematic framework and aims to achieve a temporary travelling pavilion that will “take Expo” all over Italy, Europe and worldwide, contributing to creation of a reference community starting now. For the realization of Mobile Expo, Milan Polytechnic’s design department identified four professional studios (Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Ico Migliore and Mara Servetto, and Park Associati) from among the professors and lecturers it has under contract and invited them to develop a proposal. The remit was to design a temporary installation that could travel to the historic squares of Italian and international cities, and therefore adapt to different contexts. It would be resistant, modular, easy to transport and assemble, able to convey didactic and informational content relative to Expo 2015, but equally create happenings that would have emotional appeal for visitors (“Expo won’t win because it is rationalized, explained illustrated, but because, as of today, it and will cast its spell by communicating its ambitions, values identity.”1) The projects presented interpreted the theme very differently, through material and formal choices belonging to remarkable design worlds and languages, from the poetic proposal related to the values of tradition by Andrea Branzi and Michele De Lucchi, to more contemporary concepts from Migliore+Servetto and Park Associati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Professore ordinario in Design, Delegata del Rettore del Politecnico di Milano per Expo e i Grandi Eventi di Ateneo/professor in Design, delegated by the Rector of the Polytechnic of Milan for Expos and the institute’s major events.

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INTERIORS

UNIRE SEPARANDO: LE DUE FACCE DEL MURO UNITING BY SEPARATING: THE TWO FACES OF A WALL Alessandra Bergamini, progetto GaS Architects, foto Luc Boegly

Nella milanese Zona Tortona, i nuovi uffici Autodesk coniugano vocazione internazionale e cultura progettuale italiana in un ambiente di lavoro che mira al Leed Gold/Milan’s Tortona area is home to the new Autodesk offices, where international know-how and Italian design expertise come together in a workplace pursuing LEED Gold ideals

Per la nuova sede milanese la corporation americana Autodesk, Inc. ha chiesto a GaS Architects di realizzare uffici che esprimessero una sintesi fra il modo di operare globale del gruppo, diffuso in tutto il mondo, e il radicamento nella realtà italiana. Il progetto quindi privilegia la condivisione di aree e attività, l’utilizzo di tecnologie, la flessibilità e vivibilità di ambienti e postazioni operative sia per offrire funzionalità e comfort agli utilizzatori, sia per soddisfare i requisiti richiesti dalla certificazione Leed Gold, che prevede anche una valutazione sulla qualità dell’ambiente di lavoro. In un volume a doppia altezza di forma rettangolare e allungata, il layout prevede aree tradizionali e open space, sale per riunioni più o meno informali, spazi modulabili e attrezzati con dispositivi audio video, ed esprime un approccio innovativo al lavoro, mirato alla condivisione di idee, tempi e obiettivi e a una diversa permanenza in ufficio. Anche il lungo setto che taglia l’intera pianta non diventa atto di separazione ma corpo attrezzato e funzionale che lega le diverse aree disposte a destra e a sinistra. Il muro, con un rivestimento in stucco spatolato a mano, richiama la tradizione italiana del costruire in muratura e delle finiture artigianali, italianità che viene sottolineata con forza anche come eccellenza nel design industriale nella scelta di arredi e corpi illuminanti. Il verde mela che sobriamente individua l’intero muro e altre parti strutturali è l’accento cromatico che, unito al tono caldo del legno dei pavimenti, con discrezione dà enfasi al bianco, luminoso protagonista dell’intero spazio. Alle pareti altri accenni di colore più decorativi su carta da parati sono un rimando al fondamentale contributo di Autodesk alla progettazione con opere di architetti e designer italiani renderizzate con i software Autocad.

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• The new Milan branch of the American corporation Autodesk Inc. saw the GaS Architects called in to design offices that could embody the fusion between the global approach of this group, present worldwide, and its embedding within the Italian context. Thus the resulting design privileges area and activity sharing, the use of technology, and the flexibility and liveability of work stations and spaces. This is not only to offer users practicality and comfort but also to satisfy requirements for LEED Gold certification, which includes parameters for assessing workplace quality. An elongated double-height rectangular volume reveals a layout with traditional and open areas, meeting rooms of various sizes, and modular spaces equipped with audiovisual devices, to enable an innovative approach to work – one pivoting on the sharing of ideas, goals and work time, with a different way of living the office. Even the partition wall that extends centrally along the entire length of the plan does not stand as a division but as a functional body joining the various areas located to its left and right. Featuring hand-finished plastering, this wall conducts back to Italian masonry traditions and artisan techniques – an Italian identity that is further underlined with excellence in industrial design through the choice of furnishings and lighting units. The apple green soberly defining the entire wall and other structural elements brings a colour accent. This is combined with the warm hues of wood in the flooring to subtly place the emphasis on the white – the bright star throughout the premises. Other more decorative notes of colour are introduced by wallpaper, and these trace back to the constructive involvement of Autodesk during the design phase, with works by Italian architects and designers rendered with Autocad software.

Tortona 37, l’ex complesso industriale composto da 5 edifici e riqualificato da Matteo Thun & Partners (2009), ospita da qualche mese la nuova sede milanese di Autodesk. Lo spazio di 850 m2 a doppia altezza, lungo e stretto, è stato trasformato in uffici da GaS Architects , in un progetto che ha curato in particolare la distribuzione degli spazi e il layout delle postazioni di lavoro, ma anche l’efficienza energetica e l’acustica. Tortona 37 – a 5-block former factory complex upgraded by Matteo Thun & Partners in 2009 – also became the Milan premises to Autodesk a few months ago, with this long, narrow, double-height 850 m2 space converted into offices by GaS Architects. The project focused particular attention on spatial distribution and work-station layout, as well as on acoustics and energy efficiency.


INTERIORS

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PROJECTS

IL PAZIENTE AL CENTRO THE PATIENT IS CENTRAL Elena Franzoia

In Europa il nuovo modello ospedaliero si fonda sui malati e sulle loro famiglie. Per garantire, in ogni periodo della vita, il massimo benessere possibile The new European hospital model pivots on patients and their families. To ensure the best healthcare and wellness during any period of life

Afferma il primo obiettivo della strategia sanitaria dell’Unione Europea per il 2008-2013: “Nei prossimi anni, l’invecchiamento della popolazione comporterà una maggiore richiesta di cure sanitarie. La Commissione deve quindi sostenere misure appropriate per migliorare la salute delle persone anziane, delle persone attive e dei bambini, al fine di aiutare la popolazione a essere più produttiva e a invecchiare in buona salute. Occorre instaurare anche misure sul tabacco, l’alimentazione e la salute mentale e verrà elaborata una guida sullo screening del cancro”. Centrale si rivela, in questo contesto, la definizione di un nuovo concetto di struttura ospedaliera, altamente performante non solo sul piano dell’avanzamento tecnologico, ma anche di una fruizione psicologica più serena e ‘umanizzata’, che si è dimostrata di fondamentale ausilio nella cura dei pazienti. Non è dunque un caso che, in ambito europeo, una nuova attenzione venga oggi dedicata a strutture specialistiche come i centri oncologici, gli ospedali per le donne e i bambini, le residenze assistite per gli anziani, i centri per la disabilità e il disagio mentale. Luoghi nella cui realizzazione appare ormai ineludibile lo specifico apporto di una qualità architettonica calda, accogliente, a misura d’uomo, rivolta a garantire il maggiore benessere possibile – in ogni fase della cura e della vita 124 Ottagono Dicembre-December 2012 | Gennaio-January 2013


© DUCCIO MALAGAMBA

PROJECTS

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