Ottagono 270, May 2014

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DESIGN ARCHITECTURE MAGAZINE

270

I - € 10,00 GB - € 16,50 NL - € 17,50 D - € 18,00 F - € 17,00 E - € 12,00 P - € 14,85 USA - US$ 21,95 BR - BRL 55,00 HK - HK$ 140,00

turismo

Compositori Comunicazione s.r.l. - Mensile - Anno XLIX - ISSN 0391-7487 - Poste Italiane spa - Spedizione in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 LO/MI

OSPITALITÀ IBRIDA TOURISM. HYBRID HOSPITALITY

05 / 2014

FULL TEXT IN ENGLISH

ANTONIO CITTERIO PATRICIA VIEL AND PARTNERS // SPERIMENTAZIONI MATERICHE E DESIGNER EMERGENTI EMERGING DESIGNERS EXPERIMENT WITH MATERIALS // PARK ASSOCIATI // POLIGON, INAUGURA IL MAKER LAB DI LJUBLJANA POLIGON MAKER LAB OPENS IN LJUBLJANA // RESTAURO: LA SFIDA DEL MODERNO RESTORATION: THE MODERN CHALLENGE


36 / FOCUS ON

Ottagono 270 05/2014

LA NUOVA OSPITALITĂ€ NEW HOSPITALITY Francesco Scullica *

Viaggiatori di tutto il mondo trovano quotidianamente ospitalitĂ in nuovi spazi ibridi che coniugano la condivisione di esperienze e servizi con prezzi low cost

Ha collaborato/With contribution from Elena Elgani

Travellers all over the world are welcomed every day in new hybrid spaces mingling experience-sharing with low-cost services


Ottagono 270 05/2014

Negli ultimi anni lo scenario della globalizzazione ha portato a un incremento del fenomeno del turismo, per vacanza ma anche per lavoro, o in forme sempre più ‘ibride’, come il #bleisure1. Il fenomeno influenza significativamente anche la progettazione degli spazi dell’albergo, sempre più pensati per connettere la dimensione professionale con aspetti di relax e benessere che migliorano la qualità dell’esperienza2. L’albergo e le strutture per l’ospitalità sono diventate supporto a #vite mobili3 per un numero crescente di persone, anche in funzione di nuove modalità di lavoro (è il tema dello smart working), ma anche di stili di vita in cui il viaggiare diventa un elemento di forte caratterizzazione e di identità di un proprio percorso. All’opposto, persone che non hanno una dimensione ‘nomadica’ fortemente caratterizzante la propria esistenza sentono in determinati momenti l’esigenza di un viaggio ‘oltre’ i limiti della propria routine ‘stanziale’ e ricercano quindi, sia nel viaggio sia nelle strutture per l’ospitalità, nuove dimensioni esperienziali e conoscitive. In questo caso sono due polarità a emergere nella definizione di una #nuova ospitalità. Innanzitutto i #viaggiatori/ospiti che fanno delle strutture per l’ospitalità lo sfondo di gran parte della propria esistenza (fenomeno da considerare anche criticamente per le sue ricadute psicofisiche e comportamentali in alcuni soggetti che estremizzano questo stile di vita)4. Questi richiedono spazi da ‘abitare’ temporaneamente, adeguatamente confortevoli in termini sia di identità esteticoespressiva, sia di un sistema di spazi-servizi capaci di rispondere a molteplici esigenze dove poter (ri)costruire una percezione di sé meno ‘transitoria’, anche in relazione al senso di appartenenza a ‘comunità’ o ai propri affetti familiari e amicali. A questa polarità corrispondono ad esempio i #cities hotels di nuova generazione, con un livello adeguato di spazi-servizi offerti ma anche con linguaggi e con scelte spaziali e arredative fra loro non omologate e omologanti. La seconda polarità vede i nuovi viaggiatori ‘saltuari’ ricercare l’esperienza inedita attraverso un diverso contatto con elementi del mondo naturale o architettonico, storico e artisticomuseale. A questa polarità corrispondono nuove tipologie e forme di ospitalità, che possono coincidere con le formule alberghiere di tipo tradizionale, trattate semplicemente come luoghi per una sosta breve nell’ambito di un itinerario turistico, oppure diventare esse stesse – per la loro formula, per le caratteristiche tipologiche e strutturali – motivi di ‘scopo’ del viaggio5.

FOCUS ON / 37

Recent years have seen globalization bring a rise in tourism, both for holidaying and for work, as well as in increasingly hybrid forms, such as #bleisure1 . This trend has also significantly influenced the design of hotel spaces, which are increasingly conceived to link business aspects with relaxation and wellness, to enhance stay quality2. Hotels and hospitality facilities have become support elements in #mobile lives3 for an ever greater number of people, also in connection with new working patterns (the essence of smart working), but also in lifestyles where travelling becomes a feature and an identity on an individual’s agendas. At the other end of the scale, those people whose lives do not have a pronounced ‘nomadic’ dimension nevertheless feel the need at certain times for a trip to take them ‘beyond’ the limits of their ‘static’ routine, and therefore seek out, through travel and hospitality amenities, new spheres in terms of experience and knowledge. Two poles emerge here in defining #new hospitality. Firstly, #travellers/ guests who make hospitality facilities the backdrop to a large portion of their existence (an occurrence also deserving critical consideration, due to its physical, mental and behavioural repercussions in some subjects who push this type of lifestyle to the extreme)4 require spaces to ‘live in’ temporarily; these must be adequately comfortable regarding aesthetic and expressive identity as well as being spaces/services capable of satisfying multiple needs, where users can (re)build a less ‘transitory’ perception of themselves, also in the sense of belonging to a ‘community’ or favouring family or friendship bonds. This pole includes, for instance, the new-generation #city-hotels, offering an adequate level of services and spaces, but accompanied by languages and spatial and furnishing choices that are not standardized or standardizing. The second hub sees the new ‘occasional’ traveller seek out fresh experiences through different contact with elements in the natural world or the architecture, history, art and museum realm. This pole includes new hospitality types and forms, which may also coincide with more customary hotel formulas, where the facilities are treated simply as a place for a brief stay during a tour itinerary, or they themselves become – due to formula or amenity characteristics – the ‘reason’ for the trip.5 © RIPRODUZIONE RISERVATA

* Francesco Scullica Architetto, Ph.D. in Architettura degli interni, ricercatore in Disegno industriale presso il Politecnico di Milano, svolge attività didattica, di ricerca e consulenza con particolare riferimento al settore dell’Ospitalità su cui è autore di diverse pubblicazioni. Dirige e coordina master e corsi di formazione post-laurea. Architect, PhD in Interior Architecture, researcher in Industrial Design at Polytechnic of Milan. He carries out teaching, research and consultancy activities specifically in the hospitality sector, and is author of various publications on the subject. He heads and coordinates Master’s and post-graduate courses.

NOTE/NOTES: 1 Il bleisure, termine inglese derivato dalla contrazione delle parole business e leisure, consiste nell’associare una breve vacanza ai propri impegni professionali, trasformando così le trasferte di lavoro in occasioni per rilassarsi e rigenerarsi. The term bleisure blends business and leisure, i.e. combining a short holiday with professional commitments, making a business trip also into an opportunity for relaxation and revitalization. (http://blog. hrsbusiness.it/curiosita/bleisure) 2 Martin Raymond, direttore dell’agenzia Future Laboratory, analizza il blesiure come una delle tendenze turistiche contemporanee, in ‘Six trends from Martin Raymond’, Hospitality Design, dicembre 2013, p.78. Martin Raymond, head of the agency Future Laboratory, looks at blesiure as a contemporary tourism trend, in ‘Six Trends from Martin Raymond’, Hospitality Design, December 2013, p.78. 3 Antony Elliot, John Urry, Mobile Lives, Routledge, London, New York 2010 (Trad. It. Vite mobili, Società editrice il Mulino, Bologna 2013). 4 Antony Elliot, John Urry, op. cit. 5 Fra cui, ad esempio, in contesti naturali i resort articolati in micro architetture sperimentali e gli alberghi sugli alberi. Such as, in natural contexts, resorts structured as experimental micro architecture units or hotels up in the trees.


70 / SHORT STORIES

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Färg & Blanche Sweden & France

Nel 2010, Fredrik Färg (Lysekil, 1981) ed Emma Marga Blanche (Auray, 1984) fondano il loro studio a Stoccolma in un garage ‘underground’. Fredrik ha un passato da ebanista e di lavoro nel mondo della moda mentre Emma è cresciuta con la passione per l’arte, influenzata dalla madre artista. I loro lavori spaziano dal tutto ‘fatto a mano’ alla produzione industriale, alla curatela di mostre. In 2010 Fredrik Färg (Lysekil, 1981) and Emma Marga Blanche (Auray, 1984) founded their studio in Stockholm in an underground garage. One-time cabinetmaker Fredrik used to work in the fashion world, while Emma grew up with a passion for art, influenced by her artist mother. Their work ranges from all handmade to industrial production, and to curating exhibitions.

Legno, vetro, ceramica: laboratori di design WOOD, GLASS, CERAMICS: DESIGN WORKSHOPS Silvia Airoldi

Succession ceramic. È realizzata con forme ‘tessili’, ottenute avvolgendo della corda intorno a un tessuto, base degli stampi per la ceramica. Made in ‘textile’ shapes, obtained by wrapping cord around a fabric to form moulds for the ceramic pieces.

L’approccio sperimentale e la ricerca nel campo dei materiali sono il fil rouge di questa selezione di designer emergenti. Esplorano tecniche, combinazioni materiche, studiano espressioni estetiche o modalità di riuso: l’esito sono progetti che comunicano ‘qualcosa di diverso’ An experimental approach and research on materials unite these emerging designers. They explore techniques and combinations of materials, they study aesthetic expression and ways to reuse things. The outcome is designs managing to convey ‘something different’

F-A-B collection. La sedia è un corpo da vestire. Gli ‘abiti’ haute couture, capaci di dare nuove personalità alle sedute, sono realizzati a mano dai designer. The chair is a body to be dressed. The haute couture ‘clothes’, which give the seats new personalities, are handmade by the designer.


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Abbiamo incontrato il duo Färg&Blanche nel loro studio, a Stoccolma, un grande spazio che include un laboratorio bene attrezzato dove spiccano, in particolare, macchine da cucire. I designer si contraddistinguono per l’approccio sperimentale; i loro lavori esprimono una maestria sartoriale, applicabile anche alla produzione seriale, spesso accompagnata da uno spirito giocoso. Dopo un’interessante ‘esplorazione’ nel campo tessile approdano al legno. Nell’ultima collezione Wood Tailoring la tecnica di cucitura si spinge ai limiti. A passare sotto macchine cucitrici industriali non sono morbidi tessuti ma strati di compensato sottile che, uniti, compongono la struttura e un motivo decorativo ‘organico’: il gioco di

SHORT STORIES / 71

sovrapposizione impunturato richiama gli anelli naturali di crescita del legno. Il filo impiegato per cucire, definito dopo un lungo lavoro, è ‘segreto’. La serie di arredi sono “una schietta poesia che fonde il fatto a mano con l’industriale”, commentano Färg&Blanche. In Wood Layer Armchair, lo schienale duplica l’originale tema ligneo posteriore nell’imbottitura anteriore; nella Bespoke Chair, le sei parti che compongono la seduta sono sciancrate come una giacca sartoriale. Pocket Cupboard, con tasche applicate alle ante, e Dark Layer Cupborad, che ‘cuce’ materiale solitamente utilizzato per l’isolamento, sono stati creati per il set del film ‘Longing to fly, longing to fall’. We met the Färg&Blanche duo in their studio, in Stockholm, a wide space which includes a well-equipped workshop where sewing machines particularly hit the eye. The designers are distinguished by their experimental approach; their works express a mastery of tailoring, also applicable to serial production, often accompanied by a touch of playful wit.

Nailed Succession. Pezzo unico della Succession Family. Inganna lo sguardo con la sua apparente morbidezza: in realtà è realizzato con 12.000 spilli. Nailed succession. Unique piece in the Succession Family. It deceives the eye with its apparent softness: it’s actually made of 12,000 staples.

After an interesting ‘exploration’ in the textile field they came to wood. In their latest collection, Wood Tailoring, the sewing technique is driven to its limits. It is not soft fabrics under industrial sewing machines, but layers of thin plywood that, when joined, form the structural element and a decorative ‘organic’ pattern: the play of stitched overlay reminds us of the natural growth rings in wood. The yard used was decided on after lengthy experimentation, and is ‘a secret’. The furniture series is “a raw poetry that fuses the handmade with the industrial”, commented Färg&Blanche. In Wood Layer Armchair, the chair back duplicates the original wood theme behind in the front padding; in the Bespoke Chair, the six parts that make up the seat are waisted like a tailored jacket. Pocket Cupboard, with pockets sewn onto the doors, and Dark Layer Cupboard, which ‘sews’ materials usually used for insulation, were created for the film set of ‘Longing to fly, longing to fall’. www.fargblanche.com

Emily ed Emma per Gärsnäs. La prima è la ‘sorellina’ della seconda, una rivisitazione di alta sartorialità della tradizionale poltrona svedese Emma. Emily and Emma for Gärsnäs. The first is the second’s little sister, a hightailoring revisitation of the traditional Swedish chair Emma.


102 / WORLD NEWS

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Marco Di Norcia

Nei locali dell’ex fabbrica del tabacco di Ljubljana, continua la tradizione di innovazione sociale che porta una nuova energia creativa nel cuore dell’Europa The tradition of social innovation continues at the premises of Ljubljana’s old tobacco works, bringing new creative energy to the heart of Europe

ˇ © DAVID LOTRIC

SLOVENIA: DESIGN TAKES ROOT AT POLIGON

A metà fra una metropoli e un piccolo paese di montagna. Circondata da una natura quasi incontaminata. Siamo a Ljubljana, capitale della Slovenia in continua evoluzione, dove i contrasti del mondo alpino e mediterraneo sembrano mescolarsi in perfetta armonia. Percepisco un certo fermento appena arrivato in città e credo proprio di essere arrivato al momento giusto perché da pochissimo, precisamente lo scorso 17 febbraio, è stato inaugurato il primo centro creativo del paese. Situato all’interno dello storico edifico dell’ex fabbrica del tabacco, all’indirizzo Tobačna ulica 5, il Poligon è uno spazio dinamico e versatile di circa 850 m2 che all’occasione si trasforma e si adatta per ospitare eventi e workshop che affrontano i molteplici aspetti dell’industria creativa e dell’imprenditoria sociale. Con le sue 60 postazioni di lavoro, sette uffici privati e una sala conferenze, sarebbe limitativo chiamarlo semplicemente spazio di coworking. Al suo interno sono presenti anche un Maker Lab con attrezzature fotografiche e stampanti 3D; un Crowdfunding Lab che offre servizi di consulenza gratuita e strategia per campagne e progetti in cerca di raccolta fondi; un Crowdfunding Shop dove poter trovare progetti realizzati dai designer sloveni; e ancora una cucina, un bar con una selezione di prodotti locali, una piccola biblioteca interna e un programma di scambio internazionale chiamato Coworking Visa che permette ai membri del Poligon di lavorare in altri spazi di coworking in giro per l’Europa senza dover pagare ulteriori tasse di iscrizione. Ma cosa c’è dietro la scelta di aprire un centro creativo proprio nell’ex fabbrica del tabacco? Certamente è stato considerato l’aspetto funzionale e la luminosità degli ampi locali che la rendono un luogo ideale

ˇ © DAVID LOTRIC

In Slovenia il design si accende al Poligon


WORLD NEWS / 103

ˇ © DAVID LOTRIC

ˇ © DAVID LOTRIC

ˇ © DAVID LOTRIC

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Nelle immagini, alcuni momenti dell’inaugurazione del Poligon. Nel suo primo mese di attività ci sono state oltre 50 iscrizioni e tutti i sette uffici privati sono stati affittati. Di fianco i tre co-fondatori Luka Piškori , Eva Per i e Marko Orel. The images show a few moments from Poligon’s opening. Its first month of activity counted over 50 registrations and all seven private offices were let. Left. Its three co-founders Luka Piškori , Eva Per i and Marko Orel.


108 / BACKSTAGE

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A D E G UA M E N TO F U N Z I O N A L E G A LL E R I E D E LL ’ AC CA D E M I A D I V E N E Z I A

/

MODIFICATION

TO GALLERIE DELL’ACCADEMIA, VENICE P R O G E T T I ST I

/

DESIGNERS

R . U . P . R O B E R TO C E C C H I ; R E N ATA C O D E LLO COURTESY SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DI VENEZIA E LAGUNA

( C O O R D I N A M E N TO

L’ACCADEMIA RESTITUITA THE ACCADEMIA RESTORED

© TOBIA SCARPA

Elena Franzoia

E P R O G E T TO , S I C U R E Z Z A

D E S I G N , M A N AG E M E N T A N D S A F E T Y ); TO B I A S CA R PA

( P R O G E T TO

A R C H I T E T TO N I C O

A R C H I T E CT U R A L D E S I G N ); G I A N D O M E N I C O COCCO , LUIGI COCCO ( STRUTTURE

/ /

/ STRUCTURES );

E VA N DRO SACCHI , A DRI A NO LAGRECACOLONNA , S E R G I O R I G ATO

(IMPIANTI

E MICROCLIMA

/

SYST E M S A N D M I C R O C L I M AT E ); V I N C E N ZO M U Z Z I , FA B I O R O C C H E S S O SICUREZZA

/

( ANTINCENDIO

E

FIRE AND SAFETY )

ESECUZIONE LAVORI

/

WORKS IMPLEMENTATION

R . U . P . G I O R G I O R O S S I N I ; R E N ATA C O D E LLO

( D . L . / SI TE E N G I N E E R ); T . S CAR PA , G . C O C C O , L . C O C C O , A . L AG R E CAC O LO N N A , S . R I G ATO , F . R O C C H E S S O ( C O N S U L E N T I A LL A D . L . / S I T E E N G I N E E R I N G C O N S U LTA N TS ); G I A N N I B R E D A ( COORDINATORE SICUREZZA / SAFETY MANAGER ); A . T . I .– S ACA I M S PA – V E T TO R E S R L , S A L M I ST R A R I S R L , B A R B ATO S R L , I C C E M S R L ( I M P R E S E E S E C U T R I C I / C O N ST R U CT I O N F I R M S ); M AU R I Z I O TO S I ( D I R E T TO R E D I CA N T I E R E / S I T E M A N AG E M E N T ); F R A N C E S C O R I Z ZO ( CA P O CA N T I E R E / S I T E M A N AG E R ) PR OG ET TO

/

PR OJ ECT

R EALI Z Z AZ I ONE

/

1999-2001

R EALI Z A T IO N

2005-2013


BACKSTAGE / 109

© ORCH ORSENIGO_CHEMOLLO

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In seguito ai timori suscitati dall’incendio della Fenice, nel 2004 l’Accademia di Belle Arti veneziana (la cui attività didattica prevede l’uso di materiali infiammabili) trasloca dal complesso della Carità. Consente così alle sovrastanti Gallerie di ampliarsi al piano terreno, illustre palinsesto spaziale su cui sono nel tempo intervenuti Palladio, Maccaruzzi, Selva, Carlo Scarpa. Finanziato dal MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) con oltre 26 milioni di euro per una superficie di 7.583 m², il progetto di recupero e conservazione, condotto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, si integra a quello architettonico di Tobia Scarpa, raddoppiando spazi museali che vengono a disporre di 30 nuove sale espositive e moderne facility per visitatori e personale. La corte

di accesso e il grande cortile palladiano sono inoltre restituiti alla fruizione pubblica. Spiega Tobia Scarpa: “In un contesto così storicizzato, nessun elemento diventa trascurabile. È la principale lezione che ho imparato da mio padre, con cui io ho sempre cercato di evitare il confronto per il grandissimo sforzo di misurarsi con la sua esemplare sensibilità in un paesaggio operativo completamente mutato. Oltre alla valorizzazione delle ‘tracce nascoste’ emerse dal cantiere, uno dei grandi temi di progetto è stato trovare spazi tecnologici adeguati a una moderna macchina-museo (impianti di depurazione, climatizzazione, illuminazione, sicurezza, antincendio, antintrusione) in una città senza cantine, con tetti e soffitte già saturi di strutture e impianti. Ho quindi proposto di scavare nel cortile palladiano un vano ipogeo di 900 m²,

LO SCAVO NELLA CORTE MAGGIORE HA PERMESSO DI RESTITUIRE ALLE C O L O N N E PA L L A D I A N E I L G R A D I N O D I I M P O S TA . L A F O N D A Z I O N E O R I G I N A R I A S I T R O V A O LT R E

1

M PIÙ IN BASSO.

L A PA V I M E N TA Z I O N E È S TATA A L Z ATA NEL CORSO DEI SECOLI CAUSA IL CONTINUO INCREMENTO DELLE MAREE. E X C AVAT I O N S I N T H E M A I N C O U R T YA R D ENABLED THE PLINTH TO THE PALL ADIAN C OLUMNS TO RE T URN TO L I G H T. T H E O R I G I N A L F O U N D AT I O N S S TA N D O V E R

1

M B E N E AT H . T H E

FLOORING HAS BEEN R AISED OVER THE CENTURIES DUE TO THE G R A D U A L LY R I S I N G H I G H T I D E S .


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