CHIMICA MAGAZINE - ottobre 2022

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Editrice TeMi Srl CM CHIMICA MAGAZINEOttobre 2022€ 5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. SPECIALENEGLIAMBIENTI INDUSTRIALICHIMICA MAGAZINE Industria Chimica, Farmaceutica e dell’Energia • TECNOLOGIE • METODI • SERVIZI 9 | Ottobre | 2022 FIERE Anteprima EIOM 2022 Rassegna ACHEMA 2022 QUALITÀ DALLA TEORIA ALLA PRATICA
CONVEGNO L'EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI L’APPUNTAMENTO STRATEGICO PER I MANAGER IN SANITÀ E NEL SETTORE FARMACEUTICO ORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA E LOGISTICA INTERNA 1 L’OSPEDALE A CASA DEL PAZIENTE 2 DIGITAL HEALTH 3 LOGISTICA DEL FARMACO 4 10 novembre 2022 MILANO | live streaming I TEMI PRINCIPALI della XIII EDIZIONE: Per Info: Editrice Temi 039 2302398 - marketing@editricetemi.com logfarma.it 9:00 - 14:30 I PARTNER IN COLLABORAZIONE CON CON IL PATROCINIO DIINIZIATIVA DI REGISTRATI ORA!
ommario n.9 Ottobre 2022 14 STRATEGIE E SOLUZIONI PER DIFENDERSI DAI PERICOLI, REALI O VIRTUALI A cura di Cecilia Biondi 16 LA DIFFERENZA TRA FORMA E SOSTANZA NELL’APPROCCIO ALLA SICUREZZA di Ignazio Dolce 20 ORGANIZZAZIONE E CRITICITÀ SULLA GESTIONE DELLE EMERGENZE di Ignazio Dolce 24 CRITICITÀ NELLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SULLA SALUTE E SICUREZZA DEGLI AGENTI CHIMICI di Ignazio Dolce 28 LA CYBERSECURITY NELL’INDUSTRIA CHIMICA di Giovanni Abramo 32 LA CYBER SFIDA DELLE IMPRESE di Marco Colombini 3 Editoriale TEMPI PER SCELTE CORAGGIOSE di Cecilia Biondi 4 News ANTEPRIMA 6 EIOM VERONA RITORNO AL FUTURO CON IL “SISTEMA EIOM” RASSEGNA 10 ACHEMA 2022, TANTE NOVITÀ PER UN SUCCESSO ANNUNCIATO SPECIALE SICUREZZA NEGLI AMBIENTI INDUSTRIALI SOSTENIBILITÀ 46 INDUSTRIA CHIMICA: TRA SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE CERTIFICAZIONI E QUALITÀ 50 CONTESTO E PIANIFICAZIONE, ALLA BASE DELLA QUALITÀ TOTALE di Maurizio Carpigiani BREVETTI 58 IL BREVETTO EUROPEO CON EFFETTO UNITARIO: PROCEDURA DI REGISTRAZIONE E STRATEGIE DI TUTEL A di Massimo Barbieri 62 Product News 63 Organizer 39 SOLUZIONI PER AMBIENTI ATEX OSSIER TECNOLOGIE: ATEX
www.exposave.com Registrazione gratuita per gli operatori professionali Partner ufficiale Supported by GISI riconosce SAVE quale evento italiano di riferimento per automazione, strumentazione, sensoristica Fiera di Verona 26-27 ottobre 2022 Torna a Verona l’evento verticale di riferimento ✔ Soluzioni per l’Industria 4.0 ✔ Sistemi di controllo (DCS, PLC, PC industriali) ✔ Strumentazione industriale di misura e controllo ✔ Interfacciamento HMI ✔ Sensoristica ✔ Quadri e regolatori ✔ Software per l’industria ✔ SCADA, telecontrollo e reti tecnologiche ✔ Strumentazione da laboratorio ✔ Valvole e attuatori ✔ Efficienza energetica ✔ Motion control ✔ Fieldbus e comunicazione ✔ IoT per l’industria 4.0 Organizzato da 17 edizioni di successo 7.000 operatori previsti +200 aziende rappresentate 20 convegni plenari +50 workshop Sessioni anche online Sponsored by

ditoriale

Tempi per scelte coraggiose

n che tempi affascinanti viviamo» mormora il capitano Jack Aubrey ammirando la riproduzio ne dello scafo innovativo con il quale la marina francese al comando di Napoleone dà battaglia alla marina inglese lungo le coste americane, in uno splendido film trat to da libri a loro volta splendidi, la serie Master and Com mander di Patrick O’Brian.

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Una frase di spiccato ottimismo che potrebbe essere pro nunciata in qualsiasi momento ma che facciamo particolar mente nostra oggi, quando ci affacciamo all’inverno con un carico di fenomeni – dalla pandemia alla guerra, dalla siccità alle prospettive di carenza energetica, alle quali si aggiunge la delicata fase post elettorale – che potrebbe solo spaventare e indurre allo sconforto. Uno scenario di crisi su più fronti sul quale invece ci impegniamo a trovare tutti i possibili spunti costruttivi, molti dei quali potranno anzi risultare stimolati dall’urgenza del contesto, si pensi ad esempio a quanto accaduto con digitalizzazione dei processi in tempi di pandemia o alle riflessioni su comportamenti più virtuosi in tempi di siccità.

Ad esempio, tra poco più di un mese torna un appunta mento importante per tutti i temi dell’economia circolare, Ecomondo (alla fiera di Rimini dall’8 all’11 novembre), che intende approfondire quattro aree in particolare: la gestione e valorizzazione dei rifiuti e loro trasformazione in mate ria prima seconda; la bioeconomia circolare e bioenergie; il trattamento e gestione della risorsa idrica; la bonifica e riqualificazione dei siti contaminati e industriali dismessi e rischio idrogeologico. Dal canto suo la fiera gemella Key Energy si dedicherà ad energie rinnovabili, sistemi di accu mulo, efficienza energetica, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, illuminazione e smart grid. Il tema della sosteni bilità, inoltre, è oggi trasversale a tutti gli ambiti industriali

e risulta centrale in diversi altri appuntamenti dell’autunno, come ad esempio la Green Logistics Expo in programma a inizio ottobre alla fiera di Padova, dedicata alla supply chain sostenibile, o i convegni del circuito BolognaFiere Water&Energy, previsti per metà mese, ma solo per citarne alcuni.

Un serbatoio di idee e di proposte che si rinnova conti nuamente, dal quale possiamo prendere ispirazione sia per le scelte che riguardano le nostre aziende, sia per quanto riguarda le nostre abitudini come singoli: non esiste con tributo che sia troppo piccolo per essere utile, l’attualità ci spinge a valutare continuamente e a prendere decisioni tali da generare comunque un processo di miglioramento. Fra le tante progettualità che si possono prendere in considerazio ne, quella delle Comunità Energetiche Rinnovabili è a mio avviso una delle più interessanti e trasversali alle varie realtà. Si tratta di un aggregato di utenti (aziende, privati cittadini, enti pubblici) che si pongono l’obiettivo di produrre, con sumare e gestire l’energia elettrica rinnovabile in prossimità, mediante l’adesione ad un soggetto di diritto autonomo, la CER appunto. Sono progetti dal triplice impatto: sociale, perché generano integrazione e riducono la povertà energe tica delle comunità; economico, in quanto consentono di ri sparmiare sui costi dell’energia, grazie anche agli importanti incentivi economici garantiti per vent’anni dalla costituzio ne del gruppo; e ovviamente ambientali, in quanto l’energia prodotta è generata tipicamente da fonti rinnovabili. Sembrerà difficile, quasi impossibile, imporre una svolta di rinnovamento così decisiva alle tradizionali modalità di ero gazione e consumo dell’energia. Per quanto ambiziose però le soluzioni ci sono e attendono solo la nostra volontà –questa sì, sempre rinnovabile – per essere messe in pratica.

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AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA: ANIE FEDERAZIONE E UNIONPLAST FIRMANO UN PROTOCOLLO

I presidenti Filippo Girardi di ANIE e Marco Bergaglio di Unionplast hanno firmato un protocollo di collaborazione con il quale si promuove lo sviluppo degli impianti a energia rinnovabile negli stabilimenti produttivi di oltre 380 aziende. L’accordo è nato con l’obiettivo di fornire alle imprese dell’industria della plastica soluzioni concrete al problema del caro energia, mira ad accelerare il processo di transizione verso l’uso di fonti alternative e al raggiungimento dell’indipendenza energetica. Un’iniziativa importante, che acquista una rilevanza ancora maggiore se inserita nel contesto italiano, dove il processo di transizione green resta complessivamente caratterizzato da tempi di attuazione molto dilatati, nonostante i fondi stanziati dalla comunità europea. Con questo protocollo si intende sviluppare un percorso congiunto per favorire la diffusione di investimenti verdi, e prevede condizioni agevolate per i Soci Unionplast che decideranno di realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile, avvalendosi delle competenze dei federati Anie. Tutti i soci di Unionplast che realizzeranno impianti di produzione di energia rinnovabile, diventando di fatto provider di energia, potranno inoltre avvalersi del supporto di ANIE e accedere allo status di socio aggregato di ANIE Rinnovabili.

AIR LIQUIDE INAUGURA LA SUA PRIMA UNITÀ PRODUTTIVA DI BIOMETANO IN ITALIA

Air Liquide e Dentro il Sole (DIS) hanno inaugurato la prima unità produttiva di biometano in Italia. Situata a Truccazzano, in provincia di Milano, l’unità contribuisce alla decarbonizzazione del settore dei trasporti valorizzando gli scarti agricoli e zootecnici delle aziende agricole locali per la produzione di biometano liquido. Air Liquide gestisce il digestore che utilizza le materie prime provenienti dalle aziende agricole limitrofe per produrre biogas, che garantisce un’impronta di carbonio ridotta rispetto al gas estratto da fossili. Attraverso le tecnologie Air Liquide, il biogas viene purificato

in biometano e quindi liquefatto per essere utilizzato come combustibile. La capacità di produzione dell’unità consentirà di rifornire più di 40 camion al giorno. Questo carburante pulito riduce le emissioni di particolato fine fino all’85%, le emissioni di CO2 del 90% e l’inquinamento acustico fino al 50% rispetto al diesel. Inoltre, l’unità è dotata di una tecnologia specifica

che purifica il digestato, un sottoprodotto della produzione del biometano, che può essere poi utilizzato come fertilizzante dagli agricoltori. Air Liquide ha avviato la costruzione di due ulteriori unità produttive di biometano, a Fontanella e a Covo, entrambe in provincia di Bergamo. Queste due unità di produzione aggiuntive dovrebbero essere operative entro la fine del 2022.

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FERTILIZZANTI SINTETICI E IMPATTO SULL’EMISSIONE DI GAS SERRA

I fertilizzanti azotati sintetici sono responsabili del 2,1% delle emissioni globali di gas serra, secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports e intitolata “Greenhouse gas emissions from global production and use of nitrogen synthetic fertilisers in agriculture”. A differenza dei fertilizzanti organici, che provengono da materiale vegetale o animale, i fertilizzanti sintetici sono prodotti dall’uomo con processi chimici. La produzione e il trasporto causano emissioni di carbonio, mentre l’uso agricolo di questi fertilizzanti porta al rilascio di protossido di azoto (N2O), un gas serra 265 volte più potente dell’anidride carbonica (CO2) nell’arco di un secolo. Il team di ricerca - dei Laboratori di Ricerca dell’Università di Torino, dell’Università di Exeter e di Greenpeace - ha scoperto che la filiera dei fertilizzanti azotati sintetici è stata responsabile dell’emissione dell’equivalente di 1,13 gigatonnellate di CO2 nel 2018. Si tratta di oltre il 10% delle emissioni globali prodotte dall’agricoltura e di una quantità superiore alle emissioni dell’aviazione commerciale nello stesso anno. I primi quattro emettitori - Cina, India, Stati Uniti e UE28 (Paesi dell’Unione Europea più il Regno Unito) - hanno rappresentato il 62% del totale. Secondo i ricercatori, la strategia più efficace per ridurre le emissioni è quella di ridurre l’eccesso di fertilizzazione, che attualmente si verifica nella maggior parte dei casi.

L’UE RAFFORZA LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE PER I COMBUSTIBILI ALTERNATIVI

La Commissione Europea ha selezionato ventiquattro progetti che riceveranno finanziamenti dell’UE per lo sviluppo di infrastrutture per i combustibili alternativi. Complessivamente i progetti riceveranno sovvenzioni europee del valore totale di circa 292 milioni di euro a titolo del dispositivo per un’infrastruttura per i combustibili alternativi allo scopo di realizzare infrastrutture lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) in 23 Stati membri dell’UE. «Il nostro investimento di 292 milioni di euro si tradurrà in circa 5.700 punti di ricarica in circa 1.400 stazioni, più circa 57 stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete TEN-T, il

tutto nei prossimi tre anni» ha dichiarato Adina Vâlean, Commissaria per i Trasporti. «In linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con la necessità di aumentare l’indipendenza energetica dell’UE, i progetti contribuiranno a rendere la rete europea dei trasporti indipendente dai combustibili fossili». I progetti selezionati accelereranno la costruzione dell’intera rete di infrastrutture di ricarica e di rifornimento di idrogeno necessaria per la diffusione generalizzata di veicoli a basse e a zero emissioni per tutti i modi di trasporto. Il dispositivo per un’infrastruttura per i combustibili alternativi combina le sovvenzioni del meccanismo per collegare l’Europa con il sostegno delle istituzioni finanziarie, al fine di aumentare l’efficacia degli investimenti.

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RITORNO AL FUTURO CON IL “SISTEMA EIOM”

Quali sono le principali linee di evoluzione per le tecnologie dedicate all’industria di processo e alla produzione di energia? Quali opportunità si aprono per i fornitori, come sviluppo del business, e per gli utenti, come opportunità di miglioramento ed efficienza dei processi? Tante le risposte attese dall’e vento sinergico che Eiom ha in programma per il il 26 e 27 ottobre presso Veronafiere, con i convegni MCMA (Manutenzione Industriale e Asset Management), Fiera Idrogeno (unico appuntamento per le tecnologie e soluzioni dedicate), mcTER (Energia ed Efficienza Ener getica), SAVE (Automazione, strumentazione, sensoristi ca e 4.0) e SAVE Building (Soluzioni e tecnologie per lo smart building). Un “ritorno al futuro”, principalmente perché oggi è possibile nuovamente incontrarsi in presenza e tranquillità, ritornando alle modalità pre-Covid, a lungo interrotte dalle situazioni legate alla pandemia. Nel corso della due giorni, saranno riproposte le Smart Conference e le sessioni verticali con focus specifici per

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IL 26-27 OTTOBRE, A VERONAFIERE, SI FA IL PIENO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LE TANTE AREE LEGATE ALL’INDUSTRIA DI PROCESSO E ALLA PRODUZIONE E GESTIONE DELL’ENERGIA, CON LE MOSTRE-CONVEGNO SAVE, MCMA, FIERA IDROGENO E MCTER. IN UN GRANDE EVENTO SINERGICO, SPAZIO ALLE PROSPETTIVE E ALLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DA INDUSTRIA 4.0, COBOT, AUTOMAZIONE, TECNOLOGIE ADDITIVE, MANUTENZIONE PREDITTIVA E TANTO ALTRO ANTEPRIMA

andare incontro alle esigenze di target ancor più specia lizzati, e questo in aggiunta ai tradizionali convegni te matici.

Per quanto riguarda in particolare SAVE, molti saranno i temi sotto i riflettori, strutturati attorno alle soluzio ni 4.0: tra gli altri ricordiamo Strumentazione Smart (previste sessioni insieme a GISI), Big Data, Sensori stica, test & measurement, condition monitoring, asset management, sistemi di visione, efficienza energetica, raccolta dati e analisi e molto altro ancora, fino agli ap profondimenti specifici dedicati all’Industria 4.0, per comprendere le sfide e le opportunità per l’innovazione e la competitività dei differenti mercati industriali. Tante le tematiche riproposte visto il successo e i riscontri di operatori e aziende, come il tema legato ai Cobot, ovvero i robot collaborativi molto importanti sia per l’automa zione dei processi produttivi, ma utilissimi anche nella gestione della manutenzione industriale.

Relativamente ad MCMA, saranno riproposte le tema

GLI

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EVENTI IN CONCOMITANZA IL 26-27 OTTOBRE MCMA Verona / Manutenzione industriale e Asset Management SAVE Verona / Automazione, Strumentazione, Sensori, Soluzioni per l’industria 4.0 SAVE Building / Soluzioni e tecnologie per lo smart building Fiera Idrogeno / L’intera filliera industriale dell’idrogeno mcTER Cogenerazione / Applicazioni di Cogenerazione

CONSUMO ENERGETICO

PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA: CALCOLO, SIMULAZIONE, OTTIMIZZAZIONE

Ad

oggi, un edificio ben isolato spesso consuma più energia per l’acqua calda di quanto non se ne consumi per il riscaldamento. Bisogna quindi tenerne conto per aumentare l’efficienza energetica. Lo strumento online Hot Water Energy Calculator di GF Piping Systems – che sarà illustrato in particolare ad MCMA - ha questo obiettivo: quantificare tale consumo e calcolare il risparmio ottenibile ottimizzando gli impianti. Collaborando con l’Università di Scienze Applicate dell’Ostfalia, GF ha infatti sviluppato uno strumento online con cui calcolare in modo semplice e rapido il consumo energetico per la fornitura di acqua calda nell’edificio. Nello strumento possono essere inseriti i parametri quali la superficie utile, l’anno di costruzione, la temperatura dell’acqua, la fonte di energia, i dettagli del sistema di distribuzione. E il calcolatore restituisce: fabbisogno energetico annuo in kWh, emissioni di CO2 e costi energetici per anno in euro. Inoltre, vengono quantificate le dispersioni di calore. raggiungimento di una soluzione efficiente richiede input da parte di tutti gli stakeholder, inclusi progettisti, ingegneri di sistema, specialisti dei materiali, operatori e tecnici della manutenzione, professionisti della salute e della sicurezza, analisti finanziari ed economici e ricercatori in scienze umane. Pertanto, il processo di gestione deve essere definito tenendo conto non solo di fattori economici, quali le spese di manutenzione, ma anche di requisiti tecnici, come gli elementi critici che influiscono sulla sicurezza durante un lungo periodo di funzionamento.

Vantaggi dell’ottimizzazione energetica con il sistema: Riduzione del consumo di energia garantendo al contempo l’igiene dell’acqua potabile Rispetto delle misure di risparmio energetico imposte dalle norme di legge presenti e future Conformità al concetto di Green Building e agli standard di certificazione di BREEAM, LEED

Monitoraggio e regolazione costante della temperatura, anche mediante accesso remoto (Hycleen Connect) Abbassamento della temperatura del sistema al minimo richiesto dalla legge - Riduzione della portata grazie all’ottimizzazione delle perdite e alla regolazione della potenza della pompa di circolazione Tempi di ammortamento del sistema ridotti grazie al consistente risparmio energetico

tiche legate alla manutenzione 4.0, o le soluzioni dedicate al condition monitoring di impianti e processi produttivi; fra i tanti temi che saran no affrontati, l’importanza della so stenibilità nella manutenzione (che permea tutti i processi delle aziende), la manutenzione 4.0, il ruolo della manutenzione predittiva, l’affidabili tà, il condition monitoring e molto altro ancora, fino agli approfondi menti specifici dedicati all’efficienza e all’idrogeno, per comprendere le sfide e le opportunità per l’innova zione e la competitività dei differenti mercati industriali.

Tra gli approfondimenti 2022 spicca l’importante Focus Additive Manu facturing, tecnologia anch’essa legata al 4.0 e che consentirà agli operatori, anche grazie a una mirata area espo sitiva, di passare in rassegna novità e aggiornamenti dai leader di mercato, tra manutenzione, robotica, automa zione e tecnologie additive. Anche il tema della Safety & Secu rity occuperà un posto importante, con un Focus Sicurezza che porterà in fiera soluzioni, tecnologie e attrez zature complementari alla manuten zione e davvero importanti a livello industriale, dalla sicurezza fisica alla cybersicurezza.

Non perdetevi anche le novità offerte da Fiera Idrogeno, dove saranno in mostra le tecnologie e soluzioni per la produzione, distribuzione, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno, declinato in tutti i suoi colori. Un ricco program ma di seminari, convegni, workshop potrà coinvolgere gli operatori profes sionali interessati ad approfondire lo stato dell’arte, la ricerca, le prospetti ve, le strategie e le possibilità anche a breve, nell’immediato e a 3/5 anni delle soluzioni e tecnologie legate all’utilizzo dell’idrogeno.

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ANTEPRIMA
Per utilizzare lo strumento: www.gfps.com/it/hot-water-energy-calculator

ACHEMA 2022,TANTE NOVITÀ PER UN SUCCESSO ANNUNCIATO

LE NOVITÀ DI RILIEVO DALL’EDIZIONE ESTIVA DELLA PIÙ IMPORTANTE FIERA MONDIALE DEDICATA ALL’INDUSTRIA DI PROCESSO, LA TEDESCA ACHEMA

Si conclude positivamente Achema 2022, la principale manifestazione internazionale dedicata all’industria di processo, con 2.200 espositori provenienti da cin quanta Paesi. In evidenza le aree relative a pompe, compressori, valvole e connettori, tecnologie per il settore farmaceutico, packaging e stoccaggio, strumentazione, controllo e automazione; in ag giunta a queste l’area Digital Hub era dedicata alle varie opportunità legate alla digitalizzazione. Oltre mille gli espositori tedeschi ma anche 179 italiani, 143 provenienti dall’India, 74 dalla Cina. Ragguarde vole anche il numero dei visitatori con 70mila perso ne di 127 diverse nazioni, quasi la metà proveniente dall’estero.

Altrettanto rilevante il programma dei convegni che ha toccato tutti i temi strategici per il mon do dell’industria di processo, della produzione nei settori chimico, farmaceutico, alimentare, oltre che nel settore dell’energia: dall’idrogeno alle soluzioni per una industria libera da risorse fossili, dalla prospettive del laboratorio e delle analisi alla digitalizzazione fino alle nuove tecnologie bio quali bioprocessi e biotecnologie.

Già fissata la data della prossima edizione che si terrà a Francoforte dal 10 al 14 giugno 2024.

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RASSEGNA

Fra le tante novità proposte in fiera, vi sono ad esempio le soluzioni che Antares Vision Group dedica all’integrità di packaging e prodotto attraverso si stemi di ispezione per il controllo della qualità. Le novità comprendono il sistema AV Blister Filling Control Com pact, che permette diversi controlli di conformità dei prodotti e del loro corretto posizionamento nei blister; AV Print Inspector è un kit, sia software sia hardware, che può essere integrato su qualsiasi macchina di confeziona mento, di stampa o etichettatrice e che garantisce una completa ispezione delle etichette direttamente sulla li nea e senza doverne ridurre la velocità; e AV Universal Packaging Inspector è una suite di telecamere ad alte pre stazioni e relativi software progettati per assicurare il pie no controllo nel processo di confezionamento nell’indu stria farmaceutica.

Inoltre, durante la manifestazione sono state proposte di verse altre tecnologie legate all’ispezione, alla tracciabilità e al controllo qualità. Per esempio, la macchina automa tica d’ispezione visiva innovativa per siringhe pre-riempi te, la VRI-VI 060 S series; inoltre, le soluzioni complete di tracciabilità, dalla linea alla gestione enterprise per la conformità alle normative in materia di anticontraffa

zione, e la HRC in-line automatic aggregation solution, anche disponibile per una demo live presso lo stand di Siempharma.

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Il gruppo Coesia, che comprende 21 aziende varia mente dedicate alle soluzioni industriali e per l’im ballaggio, ha partecipato alla fiera con sei aziende del Grup po - FlexLink, GF, HAPA, MGS, Norden e Volpak: in mostra macchine evolute per l’imballaggio, soluzioni di stampa e automazione industriale, che mirano a migliorare l’efficienza produttiva e la semplicità delle operazioni, oltre a ridurre l’impronta ecologica degli imballaggi per il mondo farmaceutico.

Le ultime innovazioni di Coesia Digital, illustrate e pre sentate durante la manifestazione, sono principalmente le seguenti:

- OptiMate, il nuovo HMI smart di Coesia sviluppato per accelerare operazioni come il cambio del formato, la riso luzione dei problemi, la manutenzione o la formazione dei tecnici e per agevolare l’accesso alle procedure guidate e alla documentazione digitale direttamente sulla macchina.

Di rilievo anche le soluzioni proposte da SEA Vision Group e Marchesini Group : la linea bli ster robotizzata completa Integra 720V, l’etichettatrice ad alta velocità BL-A525 CW e il sistema software completo per il Track & Trace sviluppato da SEA Vision. Quest’ulti ma è una nuova soluzione per la serializzazione e l’aggrega zione del packaging primario ed è costituita da una serie completa di tecnologie per la stampa, l’ispezione e il con fezionamento dei blister serializzati e la successiva aggrega zione degli astucci, il tutto integrato in un ambiente 4.0.

La soluzione era visibile sulle in fiera sulle soluzioni di Hapa e Enflex, brand di Volpak.

- PerforMate, la piattaforma IIoT di Coesia per il monito raggio delle macchine in tempo reale. Punto di accesso a nu merosi servizi innovativi, PerforMate consente di migliorare il controllo, aumentare la collaborazione e incrementare le prestazioni dell’intero parco macchine dei clienti. Inoltre, presso lo stand era allestito uno spazio dedicato alla sostenibilità, che si conferma uno dei pilastri fondamentali della strategia di Coesia. La maggior parte delle macchine prodotte dal gruppo sono infatti in grado di gestire materiali sostenibili, come pellicole cartacee o monomateriali. Con il Coesia Shelf of Sustainable Solutions, in particolare, l’a zienda ha voluto concentrare le sue principali proposte in tema di sostenibilità e gli imballaggi eco-sostenibili dedicati al settore farmaceutico.

Samson ha presentato ad Achema 2022 diverse novità, fra le quali le valvole criogeniche per le ap plicazioni legate all’idrogeno e in generale ai gas liquefatti, che devono essere generati, trasportati e stoccati a tempe rature vicine allo zero assoluto. La valvola criogenica Type 3248 di Samson è in grado di resistere a queste temperatu re; le parti a contatto bagnate sono realizzate con specifiche leghe composite. Altra novità riguarda la gamma dei posi tioner, che stanno diventando elementi sempre più impor tanti a livello di field, per effetto della sempre maggior di gitalizzazione nella gestione del processo. Il nuovo positioner Trovis 3797 con tecnologia di comunicazione Profinet®, conforme allo standard APL, fornisce comunica zione veloce e possibilità di utilizzo anche in aree pericolo se. In relazione al percorso di decarbonizzazione del settore energetico europeo e della transizione a fonti non fossili, Samson propone una nuova soluzione legata alla genera zione di vapore, i generatori di vapore elettrici Type 7121 che consentono di generare vapore direttamente nella po sizione in cui esso è necessario, senza utilizzare oli combu stibili o gas.

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RASSEGNA

Concludiamo con due soluzioni rivolte alla produ zione farmaceutica. Asahi Kasei Bioprocess ha presentato la sua soluzione di Buffer Management Techno logy MOTIV. Ideatrice del concetto di inline buffer for mulation (IBF™), Asahi Kasei Bioprocess investe da tempo sulle soluzioni per la gestione dei buffer produttivi, che

GF Piping Systems ha presentato ad Achema di verse novità negli ambiti dell’automazione di pro cesso, gestione avanzata dell’acqua e applicazioni speciali, ad esempio la saldatura del PVC, il tutto sotto il motto scelto da Achema: “Inspiring Sustainable Connections,” al quale l’azienda ha risposto con il proprio: “Connections for life”, dunque con una focalizzazione chiara su sistemi di tubature intelligenti e automatizzati, per il trasporto ve loce e sicuro di prodotti chimici, acqua e altri materiali.

Insieme a tante novità di prodotto, Festo ha pre sentato ad Achema anche un progetto molto signi ficativo, realizzato per il cliente Heubach, una grande azienda produttrice di pigmenti, nel quale i dati generati dai controllori PID vengono analizzati con strumenti di intelligenza artificiale, per migliorare la manutenzione e la gestione degli impianti di produzione. Heubach ha deciso di utilizzare il software Festo Automation Experience (Fe sto AX), una soluzione flessibile e facile da usare che con sente agli utenti di estrarre il massimo valore dai dati delle macchine e degli impianti grazie all’intelligenza artificiale (AI) e all’apprendimento automatico.

sono largamente utilizzati nella produzione farmaceutica. MOTIV può miscelare i buffer in sacchetti più piccoli e per l’utilizzo singolo, operazione effettuata sotto il control lo di sensori per garantire la massima precisione.

Infine, Intech Additive Solutions, OEM indiano specializzato nella stampa 3D di metalli, ha propo sto il suo nuovo sistema Flow Reactor System, dedicato alla chimica di flusso, un nuovo paradigma che sta prendendo sempre più piede fra i produttori farmaceutici.

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n. 9 | Ottobre | 202214 SICUREZZA negli ambienti industriali SPECIALE STRATEGIE E SOLUZIONI PER DIFENDERSI DAI PERICOLI, REALI O VIRTUALI

Che

cosa significa “sicurezza” in un ambiente industriale? Gli articoli pubblicati nelle pa gine seguenti intendono proprio mettere a fuoco tutti i possibili significati di questa parola, tenendo presente che non stiamo parlando di un risultato che si raggiunge una volta per tutte, bensì di un processo continuo nel quale di volta in volta si possono adottare le soluzioni più adatte.

Tutto ciò che riguarda, ad esempio, le apparecchia ture per la protezione degli impianti e delle persone, i sistemi antincendio o i dispositivi antinfortuni, fino ad arrivare alla difesa dagli attacchi informatici, par ticolarmente pericolosi in un ambiente industriale, va collocato in un ampio e serio ragionamento sul livello di rischio che l’azienda può tollerare e so prattutto affidato a due elementi chiave, che come detto, vanno ben oltre la lista delle tecnologie scelte.

Il primo è quello delle persone, alle quali va affidato un ruolo attivo in tema di sicurezza, non solo alle figure che avranno il compito di gestire un’eventuale situazione di crisi, ma anche e soprattutto ad ogni persona presente in azienda, che dovrà sapere esat tamente come comportarsi in questi casi. Il secondo elemento centrale è costituito dall’organizzazione nella quale queste persone si muovono e dunque processi e procedure da seguire in caso di emer genza, che vanno anch’essi tenuti vivi e condivisi a tutti i livelli.

In breve, non è mai solo una questione di prodot ti e di tecnologie: la sicurezza è un obiettivo che deve attraversare tutte le attività e tutte le aree dell’azienda, e per fare questo, va inquadrato in un discorso completo di prevenzione dei rischi. Quelli fisici e quelli informatici; quelli possibili e soprat tutto quelli più difficili da prevedere.

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LA DIFFERENZA TRA FORMA E SOSTANZA

ALLA SICUREZZA

LO SCOPO DEL PRESENTE ARTICOLO È QUELLO DI CONDIVIDERE ALCUNE CONSIDERAZIONI INERENTI ALL’APPROCCIO CHE HANNO MOLTE AZIENDE SULLE TEMATICHE SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L’OBIETTIVO DI FONDO NON È IL “RISCHIO ZERO” BENSÌ IL CONTENIMENTO DEL RISCHIO AL MINIMO POSSIBILE, CON IL SUPPORTO E NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE A QUESTO DEDICATE
NELL’APPROCCIO

È interesse dell’azienda avere un sistema efficiente di gestione antincendio come misura di tutela dei propri interessi e non per essere conforme alla normativa vigente

1. Purtroppo in Italia non vi è una patente per l’imprenditore, bastano anche pochi soldi per permettere ad ignari titolari di aprire un’attività economica. Siamo in attesa comunque della regolamentazione obbligatoria dei corsi per i Datori di Lavoro. 2. I versi dei Deep Purple testimoni dell’incendio che ispirò la canzone Smoke on the water.

EMERGENZE

GENTILE LETTORE, MI PERMETTO DI RIVOLGERTI UNA DOMANDA: CHE COSA FARESTI IN QUESTO ISTANTE SE SCOPPIASSE UN INCENDIO? SI, PROPRIO UN INCENDIO NEL LUOGO DOVE TI TROVI ADESSO, CHE SIA LA TUA CASA, IL POSTO DI LAVORO O UN TRENO IL PROBLEMA È SEMPRE LO STESSO: L’INCENDIO. SEI PREPARATO NEL RICONOSCERE LO SCENARIO DI PERICOLO O LE PERSONE COINVOLTE? OPPURE, SEI IN QUALCHE MODO ORGANIZZATO PER ATTIVARE L’ALLARME O FRONTEGGIARE IL FUOCO CON I PRESIDI A DISPOSIZIONE? di Ignazio Dolce Risk Manager su Salute, Sicurezza e Ambiente ORGANIZZAZIONE E CRITICITÀ SULLA GESTIONE DELLE

XXX EMERGENZA SANITARIA EMERGENZA INCENDIO SVERSAMENTI

H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili.

H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.

H319 Provoca grave irritazione oculare.

H315 Provoca irritazione cutanea.

H336 Può provocare sonnolenza o vertigini.

H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

OCCHI: Eliminare eventuali lenti a contatto.

Lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti, aprendo bene le palpebre. Consultare un medico se il problema persiste.

PELLE: Togliersi di dosso gli abiti contaminati. Farsi immediatamente la doccia. Chiamare subito un medico. Lavare gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli.

INALAZIONE: Portare il soggetto all’aria aperta. Se la respirazione cessa, praticare la respirazione artificiale. Chiamare subito un medico.

INGESTIONE: Chiamare subito un medico. Non indurre il vomito. Non somministrare nulla che non sia espressamente autorizzato dal medico.

I mezzi di estinzione sono anidride carbonica, schiuma, polvere chimica. Per le perdite e sversamenti del prodotto che non si sono incendiati, l’acqua nebulizzata può essere utilizzata per disperdere i vapori infiammabili e proteggere le persone impegnate a fermare la perdita.

MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI

Non usare getti d’acqua. L’acqua non è efficace per estinguere l’incendio tuttavia può essere utilizzata per raffreddare i contenitori chiusi esposti alla fiamma prevenendo scoppi ed esplosioni.

Raffreddare con getti d’acqua i contenitori per evitare la decomposizione del prodotto e lo sviluppo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute.Indossare sempre l’equipaggiamento completo di protezione antincendio. Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle fognature. Smaltire l’acqua contaminata ed il residuo dell’incendio secondo le norme vigenti

BLOCCARE la perdita se non c’è pericolo. Indossare adeguati dispositivi di protezione onde prevenire contaminazioni della pelle, degli occhi e degli indumenti personali. Queste indicazioni sono valide sia per gli addetti alle lavorazioni che per gli interventi in emergenza. Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali, nelle falde freatiche e nelle aree confinate.

ASPIRARE il prodotto fuoriuscito in recipiente idoneo. Valutare la compatibilità del recipiente da utilizzare con il prodotto, verificando la sezione 10. Assorbire il rimanente con materiale assorbente inerte. Provvedere ad una sufficiente areazione del luogo interessato dalla perdita.

ATTENZIONE: rischio di esplosione per contatto con: metalli alcalini, idruri, oleum. Può reagire violentemente con: fluoro, agenti ossidanti forti. Forma miscele esplosive con aria.

SOLVENTE
Un avventore che cerca di gestire un’emergenza senza le dovute accortezze può aggravare lo scenario di intervento degli altri soccorritori

rischi sono non soltanto dal punto di vista economico (con budget limitati) ma anche dal punto di vista della ratori su dette tematiche. Si può avere la compliance normativa in base alla SCIA antincendio, uscite di

tunamente formati ma è il coinvolgimento in prima persona nel Management in questo ambito a fare la differenza e a motivare i lavoratori. Un addetto alla gestione delle emergenze che vede il Direttore dello stabilimento coordinare le simulazioni di emergenza oppure partecipare agli incontri formativi attribuirà, gioco forza, una maggiore importanza a quello che sta facendo. Mentre, in aziende poco attente si rischia di ve di evacuazione perché non ha tempo di fare queste cose, sconfessando e demotivando i lavoratori durante

Un aspetto che spesso non viene percepito per la sua manda” il responsabile della gestione delle emergenze e non il rappresentante legale. In questi casi, si rischia che la direzione, priva delle necessarie competenze, possa interferire nel coordinamento delle azioni da implementare creando confusione e, nel peggiore dei

Si sottolinea il fatto che la formazione degli addetti

sce ai lavoratori le competenze generali per la gestione degli interventi. Una buona organizzazione aziendale

Altro aspetto delicato è dato dall’organizzazione aziendale per la gestione degli agenti chimici in caso di emergenza (aspetto obbligatorio per legge). Non vi to per la gestione delle emergenze può essere dato da un prontuario (contenente una scheda per ogni agente chimico) da mettere a disposizione degli addetti alle

Insieme a voi verso nuove sfide.

1. Infatti,

2. A schiuma,

3. I treni

Risparmiare energia ed incrementare l‘affidabilità dei processi: scoprite come massimizzare l‘efficienza della vostra produzione con le soluzioni tribologiche di Klüber Lubrication.

n. 9 | Ottobre | 2022 23
in caso di fuga di gas in cucina, non si accende la luce in quanto l’interruttore elettrico può innescare l’incendio
a polvere a CO2, idrici etc.
per fortuna sono realizzati, almeno spero, con materiali a bassa propagazione di fiamma
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IL REGOLAMENTO EUROPEO REACH (N. 1907/2006): CHE COSA PRESCRIVE E COME GARANTIRE LA CONFORMITÀ DELL’AZIENDA AI SUOI ARTICOLI, CHE CRITICITÀ NELLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SULLA SALUTE E SICUREZZA DEGLI AGENTI CHIMICI di Ignazio Dolce Risk Manager su Salute, Sicurezza e Ambiente n. 9 | Ottobre | 202224

Un ulteriore fine del REACH è quello di vietare la produzione o l’immissione nel mercato di alcune sostanze altamente pericolose oppure di limitarne l’uso

Il datore di lavoro dovrà implementare specifiche misure organizzative al fine di contenere al minimo possibile l’esposizione dei lavoratori

Texpack®

non ancora recepiti dalla normativa nazionale

. In ogni caso l’utilizzatore dovrà sempre considerare le condizioni d’uso indicate negli

Esistono casi in cui l’utilizzatore a valle si trova a dover lavorare con agenti chimici di cui non

tuazione tipica dei principi attivi farmaceutici.

mentare specifiche misure organizzative al fine di contenere al minimo possibile l’esposizione

In conclusione, le aziende per conformarsi alle varie normative vigenti devono acquisire

ni pertinenti alle sostanze e miscele utilizzate nel ciclo produttivo mediante le informazioni

ra scientifica e, ove necessario, richiedendo al fornitore specifiche informazioni aggiuntive in

5100L. Lastre in PTFE. Polimero appartenente alla classe dei perfluorocarburi (PFC), derivante da omopolimerizzazione del tetrafluoroetilene. Le stesse lastre possono essere realizzate con aggiunta di altri componenti stabilizzanti e fluidificanti per migliorarne le possibilità appilcative.

5700. Guarnizioni a busta in PTFE. Sono costituite da un involucro, comunemente chiamato busta, che può essere realizzato sia nel più comune PTFE vergine che in PTFE caricato (silice, grafite o altro).

6804g. Metaltex. È l’evoluzione Texpack® nel settore delle tecnologie di assemblaggio a garanzia di durata della guarnizione nel tempo. Metaltex fa parte infatti della famiglia delle guarnizioni piane in grafite armate Texpack®, con una particolare caratteristica che ne aumenta le prestazioni di tenuta: la presenza di un anello di rinforzo interno.

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fini registrazione

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con effetti

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dal fabbricante.

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Chemicals Agency (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche)
Public Procurement
nuovo uso di una sostanza chimica per un produttore comporta la realizzazione, onerosa, dello scenario di esposizione.
senza effetti derivati per la salute individuato dal produttore in funzione
scenari di esposizione nel
valutazione della sicurezza chimica redatta ai
della sostanza.
SCOEL (Comitato Scientifico Europeo per i
di Esposizione Occupazionali)
Conference of Governmental Industrial
Conferenza americana degli igienisti industriali non governativi 7. Livello
minimi derivati.
determinato
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LA CYBERSECURITY

CHIMICA

GLI IMPIANTI CHIMICI POSSONO RAPPRESENTARE OBIETTIVI SENSIBILI ANCHE DAL PUNTO DI VISTA INFORMATICO. LA SUPERFICIE DEI POTENZIALI ATTACCHI SI È NOTEVOLMENTE AMPLIATA RISPETTO AL PASSATO, AL PUNTO CHE OGGI PER POTERLI CONTRASTARE È OPPORTUNO SPAZIARE DALLA PIÙ TRADIZIONALE SECURITY ALLA CYBERSECURITY
NELL’INDUSTRIA

La digitalizzazione e l’Industria 4.0 hanno portato enormi vantaggi alle industrie, ma al contempo l’Industria 4.0 ci ha reso paradossalmente più vulnerabili

Nella maggior parte dei casi l’attacco non viene inviato a “me” in quanto vittima predestinata, ma viene inviato a milioni di potenziali vittime tra tante disponibili

PRESENTAZIONE

Igor Falcomatà

CEO e Senior Security Consultant di Enforcer, Proud Member of Alleatech, Si occupa professionalmente di ricerca, consulenza e formazione nell’ambito della sicurezza dei sistemi informativi e delle reti di telecomunicazione dal ‘98 e di informatica dal ‘92. Nella sua carriera ha seguito progetti per infrastrutture di sicurezza; attività di verifica ed analisi del rischio e delle vulnerabilità, ethical hacking, gestione e risposta agli incidenti informatici, formazione. Tra i clienti rientrano istituti bancari, enti pubblici ed aziende di rilevanza nazionale ed internazionale. Ha partecipato come docente o relatore a corsi, master e conferenze.

OQEMA

FOCUS FOCUS

OQEMA: L’IMPEGNO DEL GRUPPO RIGUARDO ALLA SOSTENIBILITÀ

PENSARE AL DOMANI VUOL DIRE GUARDARE ALLA

OQEMA è uno dei principali distribu tori di prodotti chimici in Europa. Nel 2022 compie cento anni, un motivo per guardare indietro al percorso fatto, ma soprattutto al futuro.

Pensare al domani vuol dire guardare alla sostenibilità. Con il motto “Planting Seeds”, il Gruppo OQEMA sviluppa questo processo attraverso sei aree dove vuole operare con priorità

PEOPLE, PRESENCE, PRODUCT, PLANET, PERFORMANCE E PLANTING.

L’aspetto People è l’attenzione alle pro

prie persone, da sempre un fattore di successo di OQEMA.

Presence è la presenza capillare in Euro pa, con uffici e magazzini attenti all’am biente e a ridurre le emissioni di CO2 usando energie rinnovabili e adottando comportamenti virtuosi.

Nell’area Prodotto, è in atto da tempo la revisione e ottimizzazione del portafoglio prodotti in direzione di materie prime più verdi, più ecologiche e a base biologica.

Attraverso impianti di riciclaggio, OQEMA si preoccupa del Pianeta con il recupero

e il riutilizzo di un’ampia gamma di pro dotti chimici.

Redditività e Performance sono aspet ti fondamentali per avere una visione di lungo periodo: l’azienda cerca di coglie re le opportunità offerte da un mercato sempre competitivo per sostenere la cre scita continua.

Piantare: il cuore delle “sei P” ed elemen to dinamico. OQEMA va oltre gli aspetti di business e rivela la semplice gioia di pian tare fisicamente degli alberi in ogni sede. Per dare un contributo diretto e significati vo alla protezione del clima.

OQEMA

FOCUS FOCUS
Via Roggia Bartolomea 7 20057 Assago MI Tel. 02 2105161 https://www.oqema.it
SOSTENIBILITÀ. CON IL MOTTO “PLANTING SEEDS”, IL GRUPPO OQEMA SVILUPPA QUESTO PROCESSO ATTRAVERSO SEI AREE DOVE VUOLE OPERARE CON PRIORITÀ

LA CYBER SFIDA DELLE IMPRESE

Le società di molte parti del mondo si affidano al fun zionamento ininterrotto delle tecnologie digitali per la fornitura di servizi essenziali. Questa dipenden za ha fatto emergere nuovi problemi di sicurezza. Nell’ultimo decennio, incidenti informatici come Stuxnet, WannaCry e NotPetya, o l’interferenza nelle elezioni americane hanno dato l’impressione che gli attacchi informatici stiano diventando più mirati, più costosi, più dirompenti e in molti casi più poli

tici e strategici. Nel 2021 il gruppo di hacker DarkSide ha lanciato un attacco ransomware contro Colonial Pipeline, la situazione è degenerata rapidamente. Nel giro di poche ore, i proprietari dell’impianto, che fornisce circa la metà del carburante consumato sulla costa orientale degli Stati Uniti, hanno sospeso le operazioni, provocando un’impennata dei prezzi, il panico nelle stazioni di rifornimento e il pagamen to finale di un riscatto in Bitcoin del valore di milioni di dollari. L’incidente della Colonial Pipeline è stato descritto

Marco Colombini analista economico LE AZIENDE DEL
SETTORE
CHIMICO E
DELL’ENERGIA SI TROVANO AD AFFRONTARE UN PANORAMA
DI MINACCE ALLA SICUREZZA INFORMATICA
IN CONTINUA EVOLUZIONE.
I MALINTENZIONATI, SIANO ESSI STATI NAZIONALI, RIVALI COMMERCIALI O CRIMINALI INFORMATICI, STANNO IMPIEGANDO UNA SERIE DI STRUMENTI PER SFRUTTARE LE VULNERABILITÀ DERIVANTI DALLA MAGGIORE INTERCONNESSIONE TRA I SISTEMI DI TECNOLOGIA OPERATIVA E INFORMATICA. PER TALE MOTIVO LA DIMENSIONE CYBER HA ACQUISITO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA NEL CONTESTO AZIENDALE
NEGLI AMBIENTI INDUSTRIALI

come un campanello d’allarme sulla crescente minaccia di attacchi informatici nel settore energetico. L’energia è uno dei primi tre settori che registrano attacchi informatici e deve affrontare sfide specifiche. Nella maggior parte dei settori, le aziende devono evitare un hackeraggio per impedire il furto di dati sensibili, mentre quelle del settore energetico, chimico, farmaceutico e della manifattura avanzata devono anche gestire la minaccia alle loro tecnologie operative, ovvero i sistemi informatici e di comunicazione utilizzati per gestire, monitorare e controlla re le operazioni industriali.

La sempre maggiore integrazione tra sistema informativo (IT) e tecnologie operative (OT), fa sì che i cyber attaccanti, che possono spaziare da Stati esteri, terroristi, concorrenti e bande criminali, vedano l’opportunità di impossessarsi delle infrastrutture critiche, sia per chiedere un riscatto, sia per rubare informazioni o creare un’interruzione critica o diffu sa della produzione. Un’ulteriore attrattiva per questi hacker è che i settori tipicamente presi di mira in passato, come i servizi finanziari, sono diventati più difficili da infiltrare a seguito degli sforzi profusi dal settore per proteggere i punti chiave di accesso.

A seguito dell’incremento e dell’intensità degli attacchi ai sistemi informatici, anche le aziende del settore energetico

e chimico hanno preso coscienza della gravità della situa zione, spingendole ad apportare modifiche sostanziali alla loro strategia e ai loro sistemi di sicurezza. I responsabili della sicurezza di tali imprese non si fanno illusioni della minaccia che incombe sul settore, la maggior parte ritiene che sia probabile un incidente grave entro i prossimi due anni con conseguenti interruzioni delle operazioni e danni all’ambiente. Tuttavia, si notano alcune variazioni a seconda del settore: quelli verticalmente integrati mostrano preoccu pazione per l’interruzione delle attività e l’interruzione della fornitura di energia, mentre quelli del petrolio e dei servizi per l’industria energetica sono più propensi a preoccuparsi dei danni ambientali, rispetto a quelli della trasmissione e della fornitura di energia e delle energie rinnovabili. Secon do un recente sondaggio di Claroty, i dirigenti delle aziende sono preoccupati innanzitutto per l’interruzione dei servizi e delle operazioni (57%), i danni alla reputazione (42%), la violazione dei dati (41%) e un corrispondente colpo ai profitti (39%).

Alla fine dello scorso secolo, le imprese e gli operatori dei siti hanno adottato un approccio incoerente alla sicurezza degli impianti e delle persone, in quanto la disciplina era ancora in fase di sviluppo e istituzionalizzazione. All’epoca le domande erano: come si misura la sicurezza? misurare la

We do not perform cybersecurity scans Less frequently Annually Twice a year More often HOW OFTEN DOES YOUR COMPANY CARRY OUT A CYBERSECURITY SCAN (SECURITY ASSESSMENT) IN THE OT NETWORK? Q23 - Global network assessments. 261 answers from 337 participants. “Don’t know” (DK) excluded. Source: Kaspersky ARC-ICS 2020 5%13% 11% 28% 44%
COMMON APPROACHES TO SECURITY TECH INTEGRATION AMONG ALLA ORGANIZATIONS Buy tech with put-ofthe-box integration Buy integrated tech from preferred vendors Nothing extra or special to integrate Build integrations ourselves as needed Integration strategy Percent of organizations Source: Cisco Security Outcomes Study 20.9% 1.3% 37.4% 40.3%

In tutte le specialità, la sicurezza informatica dell’IT è stata palesemente privilegiata rispetto a quella dell’OT

North America Cyber Risk Index Score Europe Cyber Risk Index Score Asia-Pacific Cyber Risk Index Score Latin/South America Cyber Risk Index Score Source: Trend Micro2020 - 1.40 - 0.80 - 0.20 - 1.20 - 0.60 0.00 - 1.00 - 0.40 0.40 0.20 1H’2021 2H’2021 REGIONAL CYBER RISK INDEX TRENDS -1.07 -1.27 -0.01 -0.13 -0.22 -0.15 -0.02 -0.24 -0.20 -0.06 -0.20

L’ultimo rapporto

Trend Micro ha evidenziato che in un incidente informatico in corso, in cui gli hacker si sono infiltrati nella rete e devono essere contenuti, ogni secondo è importante

DOSSIER 022 TECNOLOGIESOLUZIONI PER AMBIENTI ATEX n. 9 | Ottobre | 2022 39 AMARC KSB R. STAHL

SOLUZIONI PER AMBIENTI ATEX

AMARC

CAMERE CALDE PER ZONE ATEX & FORNI EN1539

A

marc progetta e realizza prodotti e soluzioni per il riscaldamento e la trasformazione dei materiali nei processi industriali. Due, in breve, sono le principali linee di prodotto: camere calde e forni industriali. La capacità di fornire soluzioni nel rispetto delle specifiche Atex, che interessa sostanzialmente la linea delle camere calde e forni industriali, ha radici profonde nella produzione aziendale e si basa su un approccio da sempre improntato alla massima qualità.

«

Le camere calde sono sostanzialmente forni industriali, dimensionati per scaldare mediante ventilazione forzata (i flussi d’aria sono oggetto di studio da parte del dipartimento R&D) fusti da 200 lt e cisterne IBC da 1000 lt contenenti varie materie prime o miscele che devono esse re portate ad una determinata temperatura per cambiare la propria condizione chimico-fisica ed

essere lavorate nella successiva fase di proces so. Parliamo di materiali tipicamente utilizzati nelle industrie chimiche o petrolchimiche, co smetiche, farmaceutiche, alimentari o nell’oil& gas» spiega Andrea Ardesi, General Manager di Amarc. «Le camere calde Amarc sono realizzate in diversi modelli standard ma sono anche di sponibili con un’ampia varietà di customizzazio ni e specifiche diverse fra le quali la conformità alla direttiva ATEX 2014/34/UE, gruppo II, ca tegoria 2G, in conformità agli standard Europei EN 1127-1, utilizzate con sostanze classificate nel gruppo IIB. Amarc realizza sia prodotti per aree classificate Atex che macchine installate in area sicura al cui interno si generano aree po tenzialmente esplosive (Atex interno) con una ottimizzazione dei costi. Non si tratta di una semplice variante di prodotto, bensì di una linea completa nella quale si rispecchia tutta la nostra filosofia produttiva, con la quale ci differenzia mo sul mercato in modo sostanziale».

AMARC SRL

Contatto aziendale: Giorgio Ardesi

n. 9 | Ottobre | 202240
Via Artigiani, 37 23874 Montevecchia LC Telefono 039 578 051 Fax 039 578 0524 mail@amarc.com amarc@pec.amarc.com www.amarc.com
DOSSIER 022 TECNOLOGIE
CAMERA
CALDA PER 40 FUSTI, ALIMENTAZIONE A VAPORE, INSTALLAZIONE OUTDOOR, IDONEA PER ZONA ATEX INTERNA ED ESTERNA.

COPERCHIO APERTO O CHIUSO?

«All’avvio di un progetto, quando ci troviamo ad analizzare le condizioni di partenza del cliente, siamo soliti fare qualche domanda in più rispetto alle informazioni che ci vengono fornite inizialmente. A volte ci rendiamo conto che andiamo a toccare degli argomenti che non sono mai stati affrontati nelle precedenti riunio ni tecniche. Facciamo un esempio: è bene spe cificare se i fusti da riscaldare sono chiusi con il coperchio, oppure no, soprattutto quando ci troviamo in un ambiente a rischio Atex» precisa Giorgio Ardesi, Export Manager, Amarc.

«

È dall’analisi di queste condizioni di utilizzo da parte del cliente che parte la nostra progettazio ne. Partendo dallo studio del MSDS (Material Safety Data Sheet), delle temperature di pro cesso, delle quantità di materiale in gioco, dallo stato di carico del fusto (senza tappo, tappo allentato, tappo chiuso) studiamo la curva di emissione e la definizione dell’area Atex che viene generata. Anche quando i fusti “sono dichiarati embricamene sigillati”, si calcola il co siddetto “foro di guasto”, una tecnica ingegneristica abbastanza utilizzata in ambiente Atex. Sono casi nei quali si può sempre verificare la fuoriuscita di emissioni pericolose nell’ambiente e di queste noi dobbiamo tenere seriamente conto, nella progettazione e produzione della camera calda destinata a questa applicazione. Sono tutti rischi che vanno calcolati».

Fra le novità Amarc, con riferimento al trattamen to termico di prodotti potenzialmente esplosivi, vi sono i forni costruiti a norma EN1539:2015. Stiamo parlando di forni industriali nei quali durante il processo termico vengono emessi solventi, sostanze infiammabili che possono emettere, a seguito del processo termico, gas potenzialmente esplosivi. La progettazione di ognuno di questi forni parte di un’analisi specifica relativa ai rischi generati dallo specifico ciclo termico del cliente. I conseguenti sistemi di ventilazione e di sicurezza installati ne fanno una vera e propria soluzione su misura per il cliente che si affida a Amarc.

OLTRE LE NORME: UN APPROCCIO DISTINTIVO

«Quello che riscontriamo, nel settore delle mac chine, è che a parità di conformità alle norme,

ci possono essere proposte economiche anche molto diverse. Un potenziale cliente si trova nel la difficoltà di capire da che cosa derivi questa differenza di prezzo, perché non è facile far tra sparire nelle offerte, per quanto dettagliate, un approccio scientifico come il nostro» prosegue Andrea Ardesi. «Equipaggiare la macchina con i sistemi di sicurezza e le logiche coerenti con la valutazione del rischio che noi conduciamo sul progetto, infatti, ha un impatto sul prezzo finale che può risultare penalizzante in sede di concorrenza, rispetto a macchine che solo ap parentemente sono uguali ma che in realtà non danno le stesse garanzie. Su questo punto sta il vero valore aggiunto della nostra proposta, improntata alla qualità e alla sicurezza della macchina nella sua totalità».

LA SICUREZZA COME VALORE AZIENDALE

«Noi portiamo questo concetto di sicurezza an che sulle macchine più semplici» conclude Gior gio Ardesi. «Ma la sicurezza è un valore che ri guarda tutta l’azienda e che noi perseguiamo a trecentosessanta gradi, dalla cura dell’ambiente di lavoro al rispetto delle regole e degli standard di sicurezza anche all’interno dei nostri siti pro duttivi. Un valore che si trasmette dall’azienda ai suoi prodotti, dalla progettazione alla realiz zazione e installazione, e che rappresenta per i nostri clienti la miglior garanzia di sicurezza anche nei loro progetti».

n. 9 | Ottobre | 2022 41
CAMERA
CALDA SPECIALE, COSTRUZIONE IN ACCIAIO INOSSIDABILE AIS304, IDONEA PER ZONA ATEX INTERNA ED ESTERNA. FORNI A NORMA EN1539:2015.

ATEX

Il

Gruppo KSB, nato nel 1871, è fornitore mondiale di pompe, valvole e sistemi per il trasporto di fluidi. I principali settori in cui opera sono: ingegneria di processo, buil ding, energia, trasporto acque, trattamento acque cariche e trasporto di solidi. Grazie alla sua presenza capillare, è in grado di offrire un’assistenza completa durante l’intero ciclo di vita del prodotto e soddisfare al meglio le esigenze del cliente con soluzioni personaliz zate. Il Gruppo è presente in tutti i continenti con società commerciali, stabilimenti produttivi e centri service. Dal 1925 la società KSB Italia SpA opera sul mercato e rappresenta in Italia gli interessi del Gruppo.

Le pompe e le valvole KSB soddisfano una gran de varietà di applicazioni e trovano largo im piego nelle industrie chimiche e petrolchimiche, nella costruzione navale, nell’industria siderurgica, nel trasferimento di calore e nei circuiti di

raffreddamento, nell’industria farmaceutica e in numerosi altri processi industriali.

Il portafoglio KSB spazia dai prodotti standard a quelli di ingegneria. In particolare in presenza di temperature estreme, idrocarburi altamente volatili, fluidi ad alta viscosità, fluidi aggressi vi contenenti gas, particelle solide o sostanze abrasive, il funzionamento ottimale e la massi ma affidabilità dei componenti di impianto sono fondamentali, non solo per garantire i processi ma anche per proteggere le persone e l’ambien

te. Inoltre una gamma completa di valvole (a saracinesca, a globo, a farfalla AMRI, a mem brana SISTO, ecc.) risponde alle complesse esigenze industriali garantendo affidabilità e il massimo livello di sicurezza.

Laddove possibile le pompe vengono equipaggia te da soluzioni innovative di efficienza energeti ca, supportate dall’automazione e dalla digitaliz zazione, elemento chiave dell’Industria 4.0. Negli ultimi anni, KSB ha sviluppato un’ampia gamma di soluzioni per adeguare le pompe alle

KSB ITALIA

n. 9 | Ottobre | 202242
SPA Via M. D’Azeglio 32 20863 Concorezzo MB Tel. 039 6048-1 info_italia@ksb.com www.ksb.it Le soluzioni versatili di KSB KSB DOSSIER 022 TECNOLOGIE SOLUZIONI PER AMBIENTI

sfide dell’era digitale, compresa la soluzione per il monitoraggio KSB Guard, lanciata sul mercato qualche anno fa con grande successo.

Oggi KSB ha aggiunto alla soluzione una nuova versione hardware per impieghi in atmosfere potenzialmente esplosive (Zona 1 ATEX con atmosfera gassosa).

La soluzione KSB Guard è progettata per il monitoraggio di pompe già installate, configu randosi come prodotto ideale per il retrofit, a prescindere dal produttore della pompa. L’unità dei sensori, comprendente un sensore delle vi brazioni e un sensore termico di temperatura, fissata al supporto cuscinetto della pompa e/o alla lanterna di comando o a un’altra apparec

chiatura rotante, registra i dati rilevanti. L’unità di trasmissione a batteria trasmette i dati di mi surazione in forma wireless a un gateway che, a sua volta, trasferisce i dati a KSB Cloud trami te un sistema di comunicazione mobile critto grafato. In questa fase i dati vengono analizzati e processati. L’utente può quindi visualizzare le informazioni sull’app KSB Guard e sul portale web KSB Guard.

La soluzione offre una novità assoluta con l’u tilizzo di un hardware con certificazione ATEX. Il gateway ATEX KSB Guard è fornito in un involucro ignifugo. È possibile avvitare diretta mente le antenne esterne oppure posizionarle in un altro punto tramite un cavo di prolunga,

se necessario. L’unità dei sensori e l’unità di trasmissione a batteria sono a sicurezza intrin seca (Ex-i). Le due soluzioni sono indicate per installazioni esterne, grazie alle robuste batterie al litio cloruro di tionile, con durata di esercizio da 5 a 8 anni, in combinazione con intervalli di misurazione ogni 60 minuti.

Gli utenti possono contare su un’affidabilità e su una trasparenza maggiori, ricevendo ad esempio una notifica in caso di superamento dei valori limite. Grazie alle analisi dei trend è possibile rilevare e prevenire i danni imminenti nelle fasi iniziali. I dati misurati sono visualizza bili in qualsiasi momento tramite il portale web o dall’applicazione. In questo modo la pianifica zione degli interventi di manutenzione risulta migliorata. Oltre a semplificare il passaggio de gli utenti dalla manutenzione reattiva a quella proattiva, la soluzione consente di identificare potenziali risparmi energetici. Un gruppo di data science garantisce l’ottimiz zazione costante degli algoritmi utilizzati per KSB Cloud e l’analisi dei dati.

n. 9 | Ottobre | 2022 43

SOLUZIONI

In

molte applicazioni, il concetto di protezio ne EXpressure di R. STAHL può rappresenta re una ottima alternative alle classiche so luzioni Ex d ed Ex p, attuando realizzazioni più economiche e flessibili.

I nuovi armadi Ex EXpressure rivoluzionano la protezione antideflagrante: sono dotati sulle pareti laterali di speciali griglie con maglia in acciaio inox che, in caso di esplosione, lasciano passare il flusso d’aria. In caso di esplosione, queste griglie assorbono l’energia termica e fanno diminuire la pressione (l’aumento della pressione all’interno della custodia è inferiore a 1 bar). Gli spessori delle pareti sono di soli 2 mm, pertanto gli armadi Ex d EXpressure sono notevolmente più leggeri rispetto a casse Ex d. L’innovativa costruzione della custodia offre ulteriori possibilità per le soluzioni di controllo nelle aree a rischio di esplosione. In qualità di

R. STAHL

costruttori di macchine, apparecchiature e im pianti, così come gestori di impianti di processo,

trarrete grandi vantaggi dalla rivoluzionaria tec nologia Expressure.

R. STAHL SRL SOCIO UNICO

n. 9 | Ottobre | 202244
Centro Milanofiori, Strada 6, Palazzo N1 20089 Rozzano MI Tel. 02 55 30 80 24 Fax 02 51 650 680 www.r-stahl.com/it info.IT@r-stahl.com I nuovi armadi Ex EXpressure rivoluzionano la protezione antideflagrante
DOSSIER 022 TECNOLOGIE NUOVA SOLUZIONE PER ZONA 1: EXPRESSURE, L’ALTERNATIVA A PROVA DI FUTURO.
PER AMBIENTI ATEX

RISPARMIATE TEMPO E COSTI PER LA PROGETTAZIONE INGEGNERISTICA

La nuova tecnologia EXpressure garantisce già nella fase di pianificazione un notevole risparmo di tempo e denaro. Potrete applicare l’ingegneria da voi già realizzata precedente mente in aree sicure (apparecchi industriali) direttamente in EXpressure, senza dover ap portare grandi modifiche. Risparmierete sul costoso sviluppo di nuove soluzioni per le aree a rischio di esplosione.

In un armadio Expressure possono essere montati anche convertitori di frequenza e tra sformatori standard industriali.

Potrete utilizzare gli stessi schemi di circuiti industriali per EXpressure. I minori sforzi inge gneristici comportano anche un’installazione

notevolmente più agevole. Le modifiche dell’ultimo minuto in fase di progettazione, così come le integrazioni e le trasformazioni successive sono più semplici da pianificare ed effettuare. Lo sviluppo dell’inte ro processo richiede sforzi minori e si guada gna in flessibilità.

EXpressure consente di realizzare armadi più leggeri e più grandi (anche 1.000 x 1.400 x 700 mm, anche con due ante) delle casse Ex d tradizionali, ottenendo un design compatto per macchine e impianti. In questo modo si risparmia anche sulle costose connessioni meccaniche e sul complesso cablaggio tra le singole custodie Ex d. Rispetto alle soluzioni Ex d convenzionali, a parità di volume interno, EXpressure ha un peso inferiore del 50%. Questa riduzione di peso è fondamentale, ad esempio, nelle installazioni offshore, sulle navi e negli ascensori.

n. 9 | Ottobre | 2022 45
I PANNELLI DI SFIATO DISPONGONO DI LIVELLO DI PROTEZIONE IP66 E SI APRONO IN CASO DI ESPLOSIONE PER DIMINUIRE LA PRESSIONE.
LA SOLUZIONE EXPRESSURE CERTIFICATA EX D OFFRE UN’AMPIA CAPACITÀ INTERNA E PUÒ OSPITARE QUADRI E SISTEMI DI CONTROLLO COMPLETI. L’AMPIO SPAZIO INTERNO FACILITA LA MANUTENZIONE E OFFRE FACILE ACCESSO PER INSTALLARE E CABLARE COMPONENTI.
INDUSTRIA CHIMICA: TRA SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE GLI OBIETTIVI DELLA SOSTENIBILITÀ VEDONO NELLA TECNOLOGIA DIGITALE UN ALLEATO IMPORTANTE, PER LA SUA CAPACITÀ DI GESTIRE I PROCESSI E RIDURRE GLI SPRECHI. È IMPORTANTE PERÒ CONFIGURARE ATTENTAMENTE IL NUOVO PROCESSO, PER CONSEGUIRE TUTTI I POSSIBILI BENEFICI. È QUESTO IL PRINCIPALE INSEGNAMENTO MATURATO NEI PROGETTI DI DIGITALIZZAZIONE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE AZIENDE CHIMICHE SOSTENIBILITÀ n. 9 | Ottobre | 202246

L’

industria chimica sta vivendo un momento di grandi cambiamenti, dettati soprattutto dall’evoluzione del mercato internazionale, dalla trasformazione digitale e dalla crescen te attenzione verso il tema della sostenibilità. Dopo aver attraversato diversi momenti del proprio sviluppo, anche questo settore sta entrando nella fase 4.0, basata su economia circolare e digitalizzazione.

Con un fatturato pari a 51 miliardi di euro nel 2020, il comparto chimico italiano si conferma oggi il terzo a livel lo europeo (decimo al mondo) con una quota produttiva del 10%. Nel nostro paese, l’industria chimica rappresenta attualmente il sesto settore economico con 2.800 aziende e circa 111 mila addetti altamente qualificati. Per diverse produzioni, l’industria chimica italiana riveste posizioni anche più rilevanti a livello internazionale; in alcuni casi, come nell’ambito dei principi attivi farmaceutici, il nostro paese vanta una leadership a livello mondiale (fonte: Fe derchimica).

Ma quali sono le sfide che deve affrontare oggi il settore chimico italiano? E quali le opportunità offerte dalla tec nologia che dovrebbe cogliere per consolidare la sua posi zione sul mercato internazionale?

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA E AMBIENTALE DELLA SUPPLY CHAIN

Fra le sfide che il settore chimico è chiamato ad affrontare vi è senza dubbio quella della sostenibilità declinata dal punto di vista economico e ambientale. Sul piano econo mico e finanziario, le aziende del comparto devono fare i conti con un mercato in continua evoluzione e sempre più ampio. I clienti finali si comportano sempre più come veri e propri consumatori e le aziende devono adeguare le produzioni alle loro richieste di customizzazione. Ciò fa sì che le realtà del settore chimico non possano pensare di affrontare queste nuove sfide produttive con gli strumenti che hanno utilizzato fino a questo momento, ma debbano scegliere di implementare soluzioni innovative, che pos sano garantire loro una maggiore efficienza e favorire la crescita del business aziendale. Stesso discorso vale per la compliance normativa. In un mondo sempre più globalizzato, con mercati sempre più grandi e competitivi, le aziende di un settore come quello chimico sono costrette a rispettare rigidi standard norma tivi, che cambiano velocemente. Per evitare di incorrere in sanzioni e non restare escluse da mercati importanti come quello europeo e quello nordamericano, le aziende chimi che hanno bisogno di soluzioni in grado di snellire tutta la burocrazia legata alla compliance normativa e dunque sempre aggiornate. Si tratta di un altro aspetto legato al tema più ampio dell’efficienza, che se non affrontato con gli strumenti giusti rischia di inficiare tutti gli sforzi fatti da un’azienda nell’ambito dell’R&D e dell’innovazione di prodotto.

Tuttavia la sfida più importante per il settore è senza dubbio quella della sostenibilità ambientale. Più che altri comparti, le aziende chimiche sono chiamate a impattare sempre meno sull’ambiente, riducendo le emissioni inqui nanti, diminuendo le sostanze nocive degli scarti produtti vi, ma anche realizzando prodotti sempre più “green”. Per queste realtà diventa dunque imprescindibile avere un controllo puntuale su tutta la catena di approvvigiona mento, dalla materia prima al prodotto finito. Questa sfida si dimostra sempre più difficile da vincere con soluzioni ERP generiche. Le aziende chimiche necessitano di stru

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menti pensati specificatamente per loro, che risultino all’a vanguardia sia dal punto di vista della compliance sia sul piano della gestione della catena di approvvigionamento. L’obiettivo è quello di utilizzare gli strumenti giusti per es sere più efficienti sul piano della produzione, più resilienti nei confronti dei cambiamenti, più sostenibili e anche più competitive sul mercato. Oggi, le aziende del settore chimico han no a disposizione soluzioni tecnologiche che le supportano nel garantire la so stenibilità lungo l’intera supply chain. Utilizzando funzionalità end-to-end, possono ridurre i consumi energetici e gli sprechi e migliorare il loro impatto ambientale. Ma vediamo nel dettaglio in che modo un ERP moderno può fare la differenza per le aziende del settore chimico.

VP Strategy & Business Development Director di Atlantic Technologies, per approfondire ulteriormente il nesso fra digitalizzazione e sostenibilità. «Fondamentale per tutelare l’ambiente e raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, è sicuramente l’implementazione di tecnologie digitali che fa voriscano la transizione verso il net zero». E prose

Utilizzando

funzionalità end-toend, le aziende chimiche possono ridurre i consumi energetici e gli sprechi e migliorare il loro impatto ambientale

gue: «Nella strategia di Atlantic Technologies, digitalizzazione e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia: non si può essere so stenibili senza l’apporto delle tecnologie digitali. Scegliere gli strumenti giusti consente di essere più efficienti e garantire sostenibilità in termini di compliance, sul piano di riduzione dei consumi energetici e sprechi, fino alla gestione della catena di approvvigionamento».

«Oggi, le aziende chimiche sono chiamate ad affrontare una vera e propria trasformazione per raggiungere gli obiet tivi di sostenibilità: devono essere infatti pronte a impattare meno sull’ambiente e limitare l’impiego di sostanze pericolose, realizzando prodotti più green» risponde Angela Colucci,

SOLUZIONI TECNOLOGICHE E CONSULENZA IT

La supply chain del settore chimico deve essere gestita in modo estremamente equilibrato e ciò comporta per le

SOSTENIBILITÀ

aziende produttrici la necessità di abbandonare i fogli di calcolo e le operazioni manuali, che possono determinare errori e generare decisioni poco efficienti. La migliore solu zione è quella di adottare un approccio più proattivo e in formato alla gestione della catena di approvvigionamento end-to-end, scegliendo soluzioni ERP moderne in grado di ottimizzare i processi della supply chain, fra i quali la previsione della domanda, la pianificazione del fabbisogno di materie prime, l’allocazione del personale, la gestione del magazzino e della logistica, la tracciabilità e il richiamo dei lotti. Secondo un recente studio, il settore chimico si dimostra in ritardo rispetto al comparto manifatturiero per quanto riguarda il tema della trasformazione digitale. In media solo il 25-50% dei produttori di sostanze chimiche ha implementato nuove tecnologie per la digitalizzazione (fonte: LNS research). Un’occasione persa considerando che le aziende potrebbero beneficiare di un aumento dei profitti del 6% semplicemente impiegando al meglio le giuste tecnologie all’interno dei loro processi produttivi (fonte: Mckinsey).

Diversi i casi applicativi che si possono citare in relazione all’attività di Atlantic. «Collaboriamo con importanti real tà del settore chimico e industriale» risponde ancora Ange la Colucci. «SilvaTeam ad esempio, leader mondiale nella produzione di estratti vegetali per la concia di pellami, la mangimistica e l’alimentare, ha scelto di adottare Infor con il supporto di Atlantic Technologies per automatizzare i pro cessi nel chimico, ottenere trasparenza di materiali e sostanze impiegate in tempo reale, gestire le normative fiscali inter nazionali. Atlantic Technologies consentirà all’azienda di migliorare l’efficienza dei processi core e ottimizzare i diversi aspetti industriali». Più nel dettaglio, «fra le soluzioni più apprezzate dalle aziende del settore chimico, Infor Cloudsuite Chemical è la scelta che consente una crescita sostenibile; già utilizzata da mille aziende chimiche in tutto il mondo. La sua suite verticalizzata permette di raggiungere gli obiettivi ecologici e di sostenibilità, come la riduzione delle emissioni di carbonio attraverso l’ottimizzazione della gestione della cate na di approvvigionamento. Inoltre, grazie all’integrazione con Infor Optiva (PLM) è possibile avere la visibilità dell’impatto ambientale durante la fase di produzione e quindi i produt tori vengono preallertati sull’eventuale esposizione a materiali pericolosi. Un’altra soluzione che aiuta le aziende ad essere più sostenibili è Salesforce Sustainability Cloud, che consente di tracciare e monitorare dati ambientali misurabili e dunque di ridurre le emissioni di CO2. Questo permette ai nostri clienti di affrontare in modo più efficace il cambiamento climatico.

Infine, grazie alla soluzione di Enterprise Asset Management

HxGN EAM, è possibile monitorare costantemente i consumi degli asset aziendali e intervenire preventivamente al fine di ottimizzare i risparmi energetici».

Di particolare importanza, in riferimento a questi sistemi, è l’aspetto della mobilità: «La mobilità è un aspetto de terminante nella gestione del business» conclude Angela Colucci. «Un’applicazione mobile porta molti vantaggi ope rativi nell’attività quotidiana: è possibile accedere dal proprio smartphone o tablet a tutte le informazioni di business e mo nitorare i flussi di lavoro in tempo reale, così da essere produt tivi in qualsiasi momento e avere la flessibilità di lavorare da qualsiasi luogo.

Tra le applicazioni più innovative, HxGN EAM mobile offre un’esperienza di manutenzione completa su tablet, smartphone e altri dispositivi mobile. I vantaggi della soluzione sono riconducibili a una maggiore efficienza operativa dei ma nutentori, una collaborazione proattiva dei team coinvolti e una migliore gestione della manutenzione per le attività di Service. Inoltre, la soluzione consente di migliorare il tasso di riparazione al primo tentativo grazie alle informazioni chiave che agevolano la risoluzione dell’intervento».

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CONTESTO E PIANIFICAZIONE, ALLA BASE DELLA QUALITÀ TOTALE

Sul numero di aprile di Chimica Magazine, abbiamo anticipato la struttura della norma ISO 9001.2015 secondo il ciclo di Deming PDCA, quindi Plan-DoCheck-Act. L’immagine nella pagina accanto sintetizza il ciclo completo con i sette titoli dei capitoli in cui la norma è suddivisa, da 4 a 10, e come questi sono inseriti nel ciclo. Questo è il quadro generale che consente ai requisiti dei clienti di trasformarsi in soddisfazione. Nelle pagine che seguono avremo la sintesi dei capitoli 4-7 (Plan), mentre nella terza parte dell’articolo saranno approfonditi i concetti finali dei capitoli 8-10: Do, Check, Act

Nelle pagine che seguono, esamineremo singolar mente i requisiti della norma ISO 9001.2015 suddivisi secondo il ci clo di Deming PDCA Plan-Do-Check-Act.

In questa seconda parte dell’articolo analizzeremo i requisiti da 4 a 7, corrispondenti a tutte le attività di pianificazione, mentre i requisiti da 8 a 10 (Do, Check, Act) saranno approfonditi sul numero di novembre/dicembre di Chimica Ma gazine (terza parte).

CERTIFICAZIONI E QUALITÀ n. 9 | Ottobre | 202250
Parte seconda: Analisi della norma ISO 9001.2015 - requisiti 4-7
Team Leader APQ (Associazione Premio Qualità Italia) Senior Assessor del modello EFQM (European Foundation for Quality Management)

SISTEMA DI GESTIONE

REQUISITO 4: CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE

L’area del “Plan” comincia con il Re quisito 4. Cominciamo con il para grafo 4.1, che richiede la conoscenza da parte dell’organizzazione del con testo in cui essa opera considerando i fattori esterni che possono essere

aspetti legali (leggi cogenti), aspetti normativi, informazioni e innovazio ni tecnologiche, cosa fa la concorren za e cosa offre, come è e come sarà il mercato, rapporti con i partner e con i fornitori, fattori culturali, sociali, ed economici, sia di tipo nazionale, regionale o locale, ma anche di tipo internazionale. Devono essere con

siderati inoltre i fattori interni quali i valori, la conoscenza, la cultura e le prestazioni del personale, i fattori ambientali del luogo di lavoro, l’u bicazione delle stesso, i fattori di si curezza e salute sul lavoro, la “pace” sindacale, il clima aziendale ecc. È consigliabile utilizzare dei meeting tra diverse funzioni aziendali (dire

n. 9 | Ottobre | 2022 51 FIGURA 8. Agire Verificare
Soddisfazione
del cliente Prodotti e servizi Risultati del QMS Organizzazione e relativo contesto (4) Esigenze e aspettative delle parti interessate rilevanti (4) Requisiti del cliente
PER LA QUALITÀ Pianificazione (6) Leadership (5) Supporto, (7) Attività operative (8) Valutazione delle prestazioni (9) Miglioramento (10)
PLAN DO CHECK ACT 4 Contesto della Organizzazione 4.1 Contesto 4.2 Aspettative SH 4.3 Campo applicazione SGQ 4.4 Processi 5 Responsabilità della Direzione 5.1.1 Leadership 5.1.2 Cliente 5.2 Politica della Qualità 5.3 Delega 6 Pianificazione 6.1 Rischi 6.2 Obiettivi 7 Supporto 7.1. Risorse 7.2 Competenza 7.3 Consapevolezza 7.4 Comunicazione 7.5 Informazioni documentate 8 Attività Operative 8.1 Pianificazione e controllo 8.2 Requisiti prodotto 8.3 Progettazione e sviluppo 8.4 Controllo processi prodotti forniti dall’esterno 8.5 Produzione ed Erogazione 8.7 Controllo output NC 9 Valutazione delle prestazioni 9.1 Monitoraggo Misurazione Analisi,Valutazione ‘9.2 Audit interno 9.3 Riesame della Direzione 10 Miglioramento 10.1 Non Conformità Azioni Correttive 10.2 Miglioramento continuo Figura 9 Requisiti.

ANALISI DEL CONTESTO

OGGETTO FATTORI INTERNI FATTORI ESTERNI

PRODOTTO: MOTORI ELETTRICI

Qualità: l’organizzazione fornisce motori di primaria marca;

ha una officina attrezzata in grado di personalizzare in tempo brevissimo, secondo i requisiti elettrici e/o meccanici richiesti dal cliente; è in grado di progettare motori speciali per applicazioni particolarmente onerose;

ha capacità di service post vendita nazionale ed estero.

Prezzo: Allineato ai valori di mercato di soglia alta. Al mercato di soglia di prezzo inferiore accede (se necessario) con altri prodotti dalla stesso revisionati (collaudati).

Altri prodotti: Fornisce tutti gli accessori e ricambi

FATTORI AMBIENTALI

FATTORI ECONOMICI E POLITICI

RISORSE UMANE

Gestione oculata dei rifiuti.

Riciclo delle materie prime come il legno.

Uffici, magazzini e officina sono accolti in ambienti idonei e dotati di normative di sicurezza

Ottimo accesso al credito.

Sensibilità all’innovazione e pertanto agli investimenti necessari.

Costo della manodopera commisurato con le capacità e pertanto tendente all’alto

La struttura organizzativa è rappresentata in un organigramma funzionale e in uno operativo (con nomi).

Politiche e strategie sono dettate dai leader insieme ai processi decisionali.

Le risorse umane partecipano con suggerimenti pratici al miglioramento delle attività.

L’organizzazione ha scarsa propensione al rischio, ma alta propensione all’innovazione.

Ottimo know how tecnico

Buona comunicazione con i clienti, fornitori e interna

INFRASTRUTTURE Il più grande magazzino di motori di primaria marca in Europa.

zione, marketing, acquisti, ammi nistrazione, personale, produzione). Potrebbe essere utile l’uso di una tabella che per ogni item segnali lo stato attuale e riporti quali sono gli aspetti positivi, quali quelli negativi, quali sono le cause e quali potrebbe ro essere i correttivi.

Tale tabella (mostrata in Figura 10) potrebbe essere anche utile per pia nificare il controllo dei rischi e la loro trasformazione in opportunità. La tabella dovrebbe contenere anche una previsione degli sviluppi futuri per individuare le linee di sviluppo del piano strategico dell’organizza zione. Qualora sia possibile, si do

vrebbe utilizzare lo strumento del benchmarking per uno scambio di dati e metodologie (meglio se tra or ganizzazioni di diversi settori non in concorrenza).

Nella tabella in Figura 10 è mostrato come esempio come si potrebbe ana lizzare un contesto reale.

Il paragrafo 4.2 richiede di com prendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate (stakeholder). Sarà opportuno pertanto individua re le parti interessate e analizzare le loro esigenze presenti, espresse e non espresse, e quelle future. Potrebbe essere una buona idea, qualora sia disponibile, consultare il sistema

Tutti i requisiti cogenti sono rispettati.

Sono presenti competitor aggressivi per prezzo; di buona qualità (costruttori), di discreto servizio (non ottimo).

Tutti i requisiti richiesti possono essere in breve tempo soddisfatti.

L’organizzazione commerciale dei principali competitor è più capillare

Sensibilità al risparmio energetico

Sensibilità ai problemi ecologici

Solvibilità della clientela

Rischio valuta

Termini di pagamento dei fornitori (Siemens)

Chiare relazioni contrattuali con clienti e fornitori.

Non sempre chiaramente espresse le aspettative.

Buoni rapporti con gli enti certificatori (qualità e sicurezza

Pacifiche relazioni sindacali

Trasporto proprio e, a richiesta, con corrieri

gestione qualità dello stakeholder, o almeno chiedere i contenuti della sua mission o della carta dei valori. La tabella in Figura 10 potrebbe es

n. 9 | Ottobre | 202252 CERTIFICAZIONI E QUALITÀ
Fig 10
Il paragrafo 4. richiede di comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate (stakeholder)

I P.R.O.C.E.S.S.I.

- Pianificare gli input necessari e i risultati attesi.

- Reperire la sequenza e l’interazione di questi processi (mappatura)

- Ottimizzare criteri, metodi, misure e indicatori di prestazione

- Concedere la responsabilità e delegare l’autorità al Process Owner

- Eseguire monitoraggio, misura, e i valutazione

- Scegliere se necessario le modifiche ai processi

- Stabilire le opportunità di miglioramento dei processi e del SGQ.

- Individuare i rischi e le opportunità (azioni di miglioramento)

sere anche in questo caso un’utile fon te di ispirazione.

II paragrafo 4.3 prescrive di deter minare il campo di applicazione del sistema gestione qualità. L’organizzazione deve applicare tutti i requisiti della norma ISO se essi sono applicabili nell’ambito del determina to campo di applicazione del sistema gestione qualità; alcuni punti possono essere non applicati se non influenza no capacità dell’organizzazione. In questo caso è necessario predisporre una informazione documentata.

II paragrafo 4.4 riguarda il SGQ e i suoi processi. Precedentemente ab biamo visto come sia prescritto dalla norma l’approccio per processi. L’or

ganizzazione deve pertanto: per aiuta re la memoria, abbiamo costruito l’a cronimo P.R.O.C.E.S.S.I. (vedi Box 2). L’organizzazione deve inoltre pre disporre le informazioni documentate per supportare il funzionamento dei processi e conservarle affinché si possa avere dimostrazione che i processi si ano eseguiti come pianificato. Come si debba documentare l’approccio per processi, la norma non lo indica. L’organizzazione è libera di scegliere il modo. Si può ad esempio utilizza re Flow chart per ogni sottoprocesso componente il processo principale.

Nella Figura 11 è rappresentato come esempio il sottoprocesso di “Approv vigionamento di Prodotti gestiti a Magazzino”.

Processo

BOX 2
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Chiave: APPROVVIGIONAMENTO Sottoprocesso: PRODOTTI GESTITI A MAGAZZINO Respons. Sottoprocesso: DIRETTORE COMMERCIALE Input ANALISI SCHEDE FORNITE DA SAF Output ORDINE AL FORNITORE Fig 11 Esempio: sottoprocesso di approvvigionamento di prodotti gestiti a magazzino. FLOW CHART CHI? CHE COSA? DOCUMENTO INDICATORI VALORI DC UC RF AQ Descrizione azione PRO Paragr. Tipo Target x o 1 Analisi schede MAG 5.1.1 Frequenza Ogni Mese x o 2 La scheda ha copertura sufficiente? MAG 5.1.1 Copertura* G-C-VxK x o 3 Proposta d’acquisto di tipi e quantità MAG 5.1.1 4 Il materiale è individuato in ogni suo aspetto tecnico e commerciale? MAG 5.1.1 o 5 Chiarimento con UC MAG 5.1.1 6 Emette ordine al Fornitore Approvato su modulo numerato e registrato in SAF ACQ 5.6 Tempo di ciclo (da 1 a 6) < 24 h Chiarimento Nessun Acquisto Inizio Proposta Acquisto Ordine a Fornitore 1 2 3 4 5 5 si si no X Fa O Coinvolto * La copertura si calcola togliendo alla Giacenze (G) le consegne previste per ordini già acquisiti (C) e le vendite previste secondo serie storiche (V) moltiplicate per un coefficiente tipico del fornitore e che tiene presente dei termini di consegna dello stesso (in genere 30 gg) DC Direttore Commerciale AQ Addetto Acquisti RF Responsabile di funzione Magazzino UC Ufficio commerciale

REQUISITO 5: LEADERSHIP E IMPEGNO

Paragrafo 5.1. Nella Figura 8 si vede come la direzione si ponga al centro della rappresentazione del ciclo di Deming, e non a caso. Leadership non vuol dire solo management (gestione) ma principalmente guida e impegno. Vale a dire: la direzione assume la responsabilità dell’efficacia del SGQ, garantisce le risorse, sta bilisce la politica e gli obiettivi della qualità, promuove la consapevolezza dell’approccio per processi e il “ri sk-based thinking”, comunica effica cemente con gli stakeholder esterni e interni sostenendoli e coinvolgendoli nel conseguimento del miglioramen to continuo e infine comunicando l’importanza di una gestione efficace della qualità e conformità ai requisiti del SGQ.

Dal punto di vista pratico l’impegno della direzione si può misurare dal contenuto della “mission” e della “vi sion”, nonché nella carta dei valori, che dichiara “ciò che vale per noi”.

Particolare cura deve essere impiega ta al “focus” sui clienti garantendo che i loro requisiti e i requisiti co genti siano determinati, compresi e soddisfatti e che i rischi e le oppor tunità siano determinati, affrontati e soddisfatti. Lo strumento della customer satisfaction, utilizzato pe riodicamente, mantiene l’attenzione sull’aumento della soddisfazione del cliente o sull’insorgere di difficoltà.

Il Requisito 9 affronterà il tema di come effettuare la rilevazione della soddisfazione del cliente esterno e interno sia in modo diretto che in diretto.

Il paragrafo 5.2 ha come argomen to la politica di qualità. L’organiz zazione deve stabilire, riesaminare e

mantenere una politica per la qualità appropriata alle finalità (missione) e al contesto dell’organizzazione e che sia un quadro di riferimento per sta bilire e riesaminare gli obiettivi per la qualità. Deve inoltre essere dispo nibile come informazione documen tata; essere comunicata, compresa e applicata all’interno dell’organiz zazione; ed essere disponibile per le parti interessate. Allo scopo è oppor tuno che essa sia “visibile” (ad esem pio, con l’esposizione in bacheca).

È necessario aggiornarla qualora ci siano variazioni sostanziali nell’orga nizzazione e solo in questo caso essa va attualizzata.

Il paragrafo 5.3 si occupa dei ruoli, responsabilità e autorità nell’orga nizzazione

I leader devono assicurare che le

responsabilità e le autorità per i pertinenti ruoli siano assegnate, comunicate e comprese all’interno dell’organizzazione. Allo scopo de vono essere disponibili organigram mi e funzionigrammi, devono essere inoltre chiaramente definite le man sioni di ogni singola funzione, non solo di “chi si occupa” del SGQ. Si sottolinea che delegare significa far fare qualcosa a qualcuno; resta co munque compito della direzione controllare i risultati ottenuti. Ciò avviene di solito durante il riesame periodico della direzione e/o nelle ri unioni operative.

REQUISITO 6: PIANIFICAZIONE

Il paragrafo 6.1 si occupa di come affrontare i rischi che si possono

TABELLA ANALISI DEI RISCHI (RBT)

RISCHIO OPPORTUNITÀ AZIONI RISCHIO/ AZIONI PROBABILITÀ RIUSCITA

Situazione principali clienti Aldo ++ Giovanni = Giacomo --

Aggressività concorrenti

Diminuzione num. clienti alto fatturato

Motori speciali Pressing su Fornitore Recupero fiducia

Scarsa Qua. Buona Qua. Motori Servizio Just in time

Aumento Difesa posizioni Strategia sui medi clienti dei competitor

Medio Basso Medio

Medio Basso

Basso Medio

Crisi economica Nessuna Cassa integrazione Basso

Motori speciali Nuovi business Progettazione Esecuzione Sala prove Cert. Sala Prove Certificazione CE

Affidabilità/Clima risorse umane Trasparenza reale satisfaction

Basso Basso Medio Medio Medio

Nuova analisi clima aziendale Basso

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CERTIFICAZIONI E QUALITÀ Fig 12
%
95 30 25
50 75
80 50
15
95 90 80 95 80
80

presentare ogni volta che si affronta un cambiamento. Nella prima par te dell’articolo, abbiamo illustrato il concetto di Risk Based Thinking (RBF). Ora, premesso che ogni or ganizzazione ha affrontato il tema forse inconsciamente, diamo qual che esempio pratico di applicazione razionale dell’analisi del rischio. Essenziale è partire dall’analisi del contesto (requisito 4.1) consideran do attentamente e criticamente le esigenze e aspettative delle parti in teressate (requisito 4.2) e tenendo ben presente la mappa dei processi (requisito 4.4). Vediamo ora un esempio del modo in cui un’ipotetica azienda può affronta re il tema rischi ed opportunità. Nella Figura 10 e seguenti è presentato il caso di un’azienda che commercia lizza, costruisce e modifica motori elettrici di ogni tipo e grandezza. La tabella in Figura 11 mostra l’analisi del contesto evidenziando in rosso le problematiche emergenti.

In Figura 12 (tabella RBT) queste sono analizzate, viene ipotizzato il loro impatto e la possibilità di tra sformare i rischi in opportunità. L’i potetico cliente ha realizzato insieme al suo team decisionale la tabella in Figura 12 e ha commentato nel se guente modo le problematiche emer se (vedi Box 3).

BOX 3

FATTURATO DEL PROSSIMO ANNO

L’aumento che potrebbe dare l’assunzione di nuovo personale per la vendita ha buone probabilità di riuscita (80%) ma comporta un rischio alto per l’aumento di costi della manodopera non giustificati a breve da un aumento di fatturato che si prevede comunque modesto. Le altre azioni (comunicazione e intensificazione delle ore di presenza del personale attuale - rischio basso e medio) hanno buone possibilità di riuscire (60% e 40%).

La situazione dei tre principali clienti si stima come segue:

- Aldo: con l’introduzione nelle nostra produzione dei motori speciali a marchio CE, è probabile (95%) un consistente aumento del fatturato.

- Giovanni: il pressing sul fornitore per ottenere migliori condizioni di acquisto, anche se a basso rischio, ha scarse probabilità di successo (30%). l fatturato dovrebbe rimanere costante con qualche probabilità di piccolo aumento. Potrebbe aiutare il service post vendita.

- Giacomo: il titolare del cliente ha lamentato la nostra disponibilità a fornire altri clienti che operano nel suo stesso mercato. Le nostre giustificazioni per altro valide hanno per ora avuto scarso successo, ma si prevede di poter migliorare col tempo i rapporti.

L’aggressività dei concorrenti di scarsa qualità va contenuta con la fornitura di motori di basso prezzo da noi acquistati, collaudati e ritarati. La probabilità di successo è del 50%. Con i concorrenti di buona qualità la battaglia si vince contrapponendo il nostro prezzo più alto con il nostro velocissimo servizio (probabilità successo 75%)

Il numero dei clienti A+B (alto fatturato) è destinato a crescere anche se non di molto: il rischio di diminuzione è piuttosto basso vista la fedeltà che contraddistingue il nostro cliente. Un aumento di tale numero poterebbe essere conseguenza di un’azione mirata sui clienti medi dei competitor che già sporadicamente hanno acquistato da noi.

I leader devono assicurare che le responsabilità e le autorità per i pertinenti ruoli siano assegnate, comunicate e comprese all’interno dell’organizzazione

Il paragrafo 6.2 è dedicato alla piani ficazione degli obiettivi. Nella prima parte dell’articolo, ab biamo illustrato il concetto di obiet tivo S.M.A.R.T. Vediamo ora come l’organizzazione deve pianificare il modo per raggiungere i propri obiet tivi di qualità. Dovrà stabilire stabi lire che cosa sarà fatto e chi ne sarà responsabile, mettere a disposizione le risorse necessarie, come stabilire i

tempi di realizzazione e come valuta re i risultati.

Il paragrafo 6.3 invece tratta come pianificare le modifiche. La norma prescrive di predisporre un docu mento dove inserire le varianti ri spetto alle prescrizioni del SGQ, ad esempio in caso di requisiti partico lari richiesi dal mercato o dai singo li clienti. Tale documento ricalca il

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CERTIFICAZIONI E QUALITÀ

documento 6.2 sottolineandone la variazioni. Particolare importanza riveste il documento in 6.3 in caso di associazione di impresa o per l’in gresso in azienda di nuovi soci.

REQUISITO 7: SUPPORTO

Il paragrafo 7.1 (risorse) prescrive che l’organizzazione deve determi nare e fornire le risorse necessarie all’istituzione, al mantenimento e al miglioramento continuo del SGQ, che possono essere patrimonio inter no all’organizzazione o reperite all’e sterno della stessa. Si tratta di risorse umane che devono esser informate e formate per attuare efficientemente i processi del SGQ e controllare l’ef ficacia degli stessi. Devono esistere strutture che comprendono edifici e impianti, apparecchiature (hardware e software), risorse per il traspor to, tecnologie per l’informazione e la comunicazione. Particolare im portanza riveste l’ambiente idoneo che tenga conto degli aspetti socia li (condizioni non discriminatorie, non conflittuali); aspetti psicologici (ad esempio riduzione dello stress, prevenzione del burnout); aspetti fisici (ad esempio temperatura, calore, umidità, illuminazione, flusso d’aria, igiene, rumore).

L’impresa deve conservare appropria te informazioni documentate per di mostrare l’idoneità delle risorse di monitoraggio e di misurazione. In particolare, occorre verificare e cali brare le apparecchiature ad intervalli specificati o prima dell’uso secondo standard di misurazione riferibili a standard internazionali o nazionali.

Le stesse devono essere chiaramente identificate al fine di determinare il loro stato di taratura; e che siano salvaguardate da manomissioni, dan ni o deterioramenti che potrebbero invalidare lo stato di calibrazione e successivi risultati.

Il paragrafo 7.2 è dedicato alle com petenze, che vengono assicurate dalla formazione delle risorse umane in terne e dal loro collocamento all’in terno della struttura con particolare attenzione alla job rotation. Le com petenze dell’organizzazione sono un patrimonio essenziale e vanno dife se. Un modo pratico consiste nell’a dottare periodiche analisi del clima aziendale, in modo diretto (questio nari sulla soddisfazione del persona le) o indiretto (capacità di ascolto dei leader e dei manager, politica della porte aperte… e che dentro ci sia la Direzione).

Il paragrafo 7.3, dedicato alla con sapevolezza, significa che le risorse umane devono essere consapevo li della politica della qualità, degli obiettivi e il loro contributo all’ef ficacia del SGQ, compresi i benefici di prestazioni di qualità migliore e le implicazioni di non conformità ai requisiti del SGQ. Tutto ciò implica un effettivo coinvolgimento delle ri sorse umane.

Il paragrafo 7.4, dedicato alla co municazione, implica la necessità di

determinare le comunicazioni inter ne ed esterne pertinenti al SGQ. In particolare si dovrebbe instaurare un processo che controlli ciò che deve essere comunicato, quando comu nicare, con chi comunicare, come comunicare, chi comunica. La co municazione può essere top down, bottom up e trasversale.

In particolare, una capillare comu nicazione dal basso verso l’alto può essere una raccolta di idee e migliora menti, in particolare nella produzio ne. Molte organizzazioni premiano i suggerimenti che siano in grado di migliorare i metodi di lavoro o di ab breviare i tempi di produzione.

Paragrafo 7.5 - informazioni do cumentate. La norma prevede una serie di informazioni documentate (R) create, aggiornate e controllate. Sono in pratica ventitré punti per cui vige l’obbligo di (R); in realtà anche se non obbligatorie un efficace SGQ ne conterrà molte di più. Anche se è oneroso, documentare è il siste ma più utile di comunicazione top down. Le informazioni documentate conservate come evidenze di confor mità devono essere protette da alte razioni involontarie (ad esempio con file in pdf).

Per i punti 8-10 dovrete pazientare fino alla prossima uscita di Chimi ca Magazine (novembre/dicembre), dove vedremo la conclusione di que sto percorso, che punta all’eccellenza di un’organizzazione mediante la mi surazione accurata della sua qualità.

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Molte organizzazioni premiano i suggerimenti che siano in grado di migliorare i metodi di lavoro o di abbreviare i tempi di produzione

Milano

Torna a
la mostra convegno mcT Oil & Gas, l’evento di riferimento verticale per le tecnologie per l’industria Oil & Gas e petrolchimica. In una sola giornata, in presenza e online, si approfondiscono temi quali: strumentazione e controllo, sistemi di automazione, calore ed energia, idrogeno e sostenibilità, laboratorio di analisi, trattamento acqua/aria/scarichi industriali, manutenzione degli impianti, controllo accessi, safety & security. L’ingresso è gratuito per gli operatori preregistrati. Il programma prevede: ✔ cinque convegni plenari in contemporanea ✔ una parte espositiva con più di cento aziende partecipanti ✔ workshop, seminari, corsi di formazione ✔ sessioni in presenza trasmesse anche online ✔ coffee-break e buffet offerti dagli sponsor ✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF www.mctpetrolchimico.com Crowne Plaza Hotel - San Donato Milanese (MI) 24 novembre 2022 Registrazione gratuita per gli operatori professionali Mostra Convegno Tecnologie Oil & Gas e Petrolchimico Oil & Gas Alimentare Petrolchimico Petrolchimico Organizzato da Partner ufficiale 14 edizioni di successo +1.000 operatori previsti +130 aziende rappresentate 5 convegni plenari +25 workshop Sessioni anche online

di Massimo Barbieri, Politecnico di Milano Technology Transfer Office

Il brevetto unitario non è un fascio di brevetti nazionali come il brevetto europeo ma un titolo unico e indivisibile, valido nei territori dei Paesi che avranno ratificato l’Accordo sul tribunale Unificato (UPCA) alla data di registrazione dell’effetto unitario. Una scelta che offre dei vantaggi ma anche delle limitazioni che vanno attentamente valutate

Il brevetto Europeo CON EFFETTO UNITARIO: procedura di registrazione e strategie di tutela

BREVETTI n. 9 | Ottobre | 202258

INTRODUZIONE

Il brevetto con effetto unitario è un ti tolo giuridico che avrà efficacia solo ed esclusivamente nei territori degli Sta ti membri dell’Unione Europea, che avranno ratificato l’Accordo sul Tribu nale Unificato (UPCA) e che presumi bilmente entrerà in vigore dal 2023. L’acquisizione di tale effetto, per il titolare di un brevetto Europeo, sarà piuttosto semplice. È indubbio che sussisteranno genera zioni di brevetti unitari, con un am bito territoriale differente e che tale effetto non sarà retroattivo.

IL BREVETTO UNITARIO: COME OTTENERLO

Il brevetto unitario si conseguirà con la medesima procedura di deposito ed esame attualmente in vigore pres so l’Ufficio Europeo Brevetti (EPO).

Alla concessione del brevetto europeo (EP), il titolare dovrà decidere se avva lersi del classico sistema di validazione nazionale al momento in uso oppure se richiedere che sia applicato l’effetto unitario o effettuare entrambe le pro cedure (per convalidare il brevetto in quegli Stati che non fanno parte della UE o che non partecipano alla coo perazione rafforzata o che non hanno siglato l’UPCA).

Il titolare del brevetto EP concesso dispone di un tempo limitato per ri chiedere la registrazione dell’effetto unitario, che dovrà essere effettuata nella stessa lingua della procedura scel ta in fase di deposito della domanda di brevetto: il titolare dovrà provvedere a inviare tale richiesta (modulo deno minato UP FORM 7000) entro un mese dalla data di pubblicazione della menzione di concessione sul Bollettino Ufficiale dei brevetti EP (v. Figura 1).

È possibile un ripristino dei diritti en tro due mesi dalla scadenza del mese di registrazione dell’effetto unitario, ma deve essere fornita una compro vata motivazione affinché la richiesta possa essere accolta.

Nel caso in cui si prevedano esigue possibilità di accettazione da parte dell’EPO, è consigliabile provvedere al più presto ad effettuare le classiche convalide nazionali.

Il testo tradotto è uno dei documenti necessari per poter richiedere l’effet to unitario; le istanze non corredate di traduzione saranno comunque ac cettate ma con riserva: il titolare del brevetto dovrà fornire il testo entro un mese (non rinnovabile) dalla notifica dell’EPO, altrimenti la domanda sarà respinta. Nel caso in cui la richiesta fosse rifiutata dall’EPO in via defini tiva, il titolare potrà effettuare le clas siche convalide nazionali (gli Stati do vranno prevedere una qualche forma di “salvataggio”, qualora il termine di tre mesi dalla notifica di concessione fosse già scaduto).

L’AUTORE:

Massimo Barbieri –Laureato in chimica nel 1993, lavora al Politecnico di Milano (Technology Transfer Office) come tecnico (D3 – Senior Specialist) nell’ambito della tutela della proprietà industriale: valutazione delle invenzioni (principalmente nel settore della chimica e dell’ingegneria chimica), ricerche brevettuali e contratti di licenza. Nel 2019 ha conseguito la certificazione QPIP (Qualified Patent Information Professional https://www.qpip.org/qpips/190). E-mail: massimo.barbieri@polimi.it

Per quanto riguarda le traduzioni, il legislatore europeo ha disposto che, per un periodo transitorio (compreso tra sei e dodici anni), la registrazione dovrà essere corredata di una traduzio ne del testo in: - inglese, se il brevetto è stato concesso in francese o tedesco; - in una qualsiasi lingua dell’Unione Europea, a discrezione del titolare del brevetto, se la procedura di concessio ne è stata effettuata in lingua inglese.

Al termine del periodo transitorio o almeno fino a quando non sarà dispo nibile un software affidabile e preciso, sarà effettuata una traduzione auto matica del testo brevettuale in tutte le lingue della UE, senza costi aggiuntivi per il titolare. In caso di contenzioso, il titolare del brevetto unitario dovrà fornire, a proprie spese, una tradu zione completa del testo nella lingua dello Stato in cui è avvenuta la con traffazione oppure dove il potenziale contraffattore è domiciliato.

COPERTURA GEOGRAFICA

Non tutti i 38 Stati membri della Con venzione sul Brevetto Europeo (CBE) potranno partecipare al nuovo sistema

n. 9 | Ottobre | 2022 59
Menzione di concessione Convalide nazionali (Stati non EU o che non hanno ratificato UPCA): Spagna, Croazia, Polonia, Regno Unito, … Convalide nazionali brevetto EP
1 mese Brevetto unitario 3 mesi
Figura 1 Schema di registrazione e convalida dell’effetto unitario

unitario ma solo quelli che fanno par te dell’Unione Europea (sono esclusi Regno Unito, Svizzera, Turchia, …) e che già hanno ratificato l’Accordo sul Tribunale Unificato (UPCA).

Dei 27 Stati membri dell’Unione, tre (Polonia, Croazia e Spagna) hanno de ciso di non aderire al sistema di coope razione rafforzata.

POTENZIALI BENEFICI E LIMITAZIONI

Grazie all’Accordo sul Tribunale Uni ficato, al brevetto unitario sarà garan tita una tutela giuridica uniforme, con un identico effetto valido per tutti i territori per il quale è stato ottenuto. Per questo motivo il brevetto con ef fetto unitario potrà essere limitato, revocato o annullato in tutti gli Stati, mentre un tradizionale brevetto EP può essere tuttora abbandonato in uno o più Paesi in cui è stato convali

dato. Le tasse annuali di rinnovo di un brevetto unitario sono calcolate essere inferiori rispetto alle attuali (almeno fino alla decima annualità, con rife rimento a quattro Paesi di convalida – v. Grafico 1).

Uno sconto sul pagamento delle tasse (15%) potrà essere richiesto dai titola ri se dichiareranno di voler concedere i brevetti in licenza a terzi.

Oltre a questo modico vantaggio mo netario, c’è da considerare l’unicità del rinnovo (e quindi un risparmio consi stente negli onorari richiesti dai corri spondenti brevettuali esteri).

La tassa di rinnovo dovrà essere paga ta entro tre mesi dalla notifica della registrazione dell’effetto unitario, per evitare la sovrattassa. Dalla data in cui è dovuto il pagamento della tassa di rinnovo, si conteggiano i sei mesi di eventuale proroga.

L’EPO tratterrà il 50% dell’importo,

mentre il restante sarà devoluto agli Stati membri.

IL TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI (UPC)

Il tribunale unificato dei brevetti avrà giurisdizione in merito alla contraffa zione e alla nullità dei brevetti unitari ed europei ma per un periodo transitorio di sette anni (eventualmente prorogabili di altri sette) la competen za (ma solo sui brevetti EP) sarà estesa anche ai tribunali nazionali. Durante questo periodo sarà possibile dissociare un brevetto EP (o una do manda pubblicata) dal sistema unita rio (cosiddetto “opt-out”), a meno che un’azione giudiziaria non sia sta inten tata dinanzi al tribunale unificato.

Per poter far valere questa procedura, sarà necessario presentare una richie sta (in qualsiasi momento e un mese prima della scadenza del periodo tran

n. 9 | Ottobre | 202260 BREVETTI
TASSE ANNUALI (€) 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18° 19° 20° anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno anno 4855 4455 4055 3640 3240 2830 2455 2105 1775 1460 1175 990 815 630 475 315 35105145 Grafico 1 Tasse di rinnovo per il brevetto unitario

BREVETTO EP (SENZA OPT-OUT)

Giurisdizione Tribunale unificato (UPC) e tribunali italiani nel periodo transitorio.

Poi esclusiva UPC.

BREVETTO EP (CON OPT-OUT)

Esclusiva dei tribunali italiani solo nel periodo transitorio. Dopo questa fase provvisoria, l’opt-out non sarà più possibile.

BREVETTO NAZIONALE

Tribunali italiani

Tabella 1 Esempi di giurisdizione di un brevetto EP convalidato in Italia

sitorio) e la domanda sarà annotata nel Registro dell’UPC. Solo così ai tribunali nazionali sarà conferita una giurisdizione esclusiva, anche se per un periodo transitorio.

La procedura di opt-out può essere ritirata. Nella seguente tabella (1) viene esemplificato il caso di un brevetto EP convalidato in Italia.

Nel caso di due o più co-titolari, il do micilio del primo della lista determi nerà la legge applicabile.

VALUTAZIONE DEL PORTAFOGLIO BREVETTUALE

Un’azienda (o un’università) che de tiene in portafoglio un certo numero di brevetti europei, dovrà decidere su quali converrà applicare la procedura di opt-out (per esempio quelli dotati di un minor passo inventivo). Da prendere in considerazione sarà anche l’eventuale deposito di doman de divisionali, sulle quali si potrebbe presupporre di non richiedere l’optout, mantenendo tale prerogativa solo sul brevetto principale.

STRATEGIE DI REGISTRAZIONE E CONVALIDA

La scelta di registrare o meno l’effetto unitario dipenderà esclusivamente da fattori economici e di mercato. Un’azienda con sede legale ed opera tiva in Italia e con un mercato pre valentemente nazionale o comunque circoscritto a pochi paesi europei potrebbe limitarsi ai depositi nazio nali oppure al brevetto europeo con le convalide nazionali, richiedendo la procedura di opt-out. Nel caso, invece, delle multinazio nali ma anche delle università o del le startup (o spin-off accademiche), l’ottenimento di un brevetto europeo con effetto unitario è sicuramente più vantaggioso sotto il profilo del licen sing e della valutazione pre-money. Sarà da valutare l’opportunità di atti vare o meno la procedura di opt-out, almeno nei casi in cui la probabilità di incorrere in un eventuale contenzioso è alta o se il brevetto concesso è piut tosto debole.

Nella seguente tabella (2) sono esemplificati alcuni casi, in cui la variabile principale è il mercato.

MERCATO STRATEGIA BREVETTUALE

Azienda

Azienda

Azienda

CONCLUSIONI

Il brevetto unitario non è un fascio di brevetti nazionali come il brevetto europeo ma un titolo unico ed indi visibile, valido nei territori dei Paesi che avranno ratificato l’Accordo sul tribunale Unificato (UPCA) alla data di registrazione dell’effetto unitario. Questo darà origine a differenti gene razioni di brevetti unitari, con eteroge nee coperture territoriali. Il tribunale unificato dei brevetti avrà competen za esclusiva sui brevetti EP con effetto unitario, tranne i casi in cui non sia attivata la procedura di opt-out. L’u nicità del titolo non consentirà un ab bandono selettivo in uno o più Paesi e il mantenimento della tutela in altri. Lo svantaggio principale è dovuto al fatto che, in caso di revoca, il brevetto unitario perderà di efficacia in tutti gli Stati che hanno aderito all’UPCA.

BIBLIOGRAFIA E NOTE

- M. Cardoso, The Unitary Patent era is about to begin: what to expect? The Patent Lawyer https://inventa.com/uploads/624c53745fc7f Inventa TPL59.pdf - Unitary Patent Guide (2nd Edition , April 2022) https://www.epo.org/applying/ european/guide-up/html/e/index.html - L. Davenport, T. Hopkin, What Happens If I Miss THE Deadline For Requesting A Unitary Patent? (28 June 2022), https://www.mondaq. com/uk/patent/1206458/what-happens-if-imiss-the-deadline-for-requesting-a-unitarypatent

- The Unitary Patent (UO) & Unified patent Court (UPC), The Opt-Out Guide https:// www.twobirds.com/-/media/pdfs/expertise/ intellectual-property/upc/upc-the-opt-outguide---2022.pdf

- THE UNITARY PATENT AND THE UNIFIED PATENT COURT https://www.jonesday.com/ en/insights/2022/05/the-unitary-patent-andthe-unified-patent-court

BREVETTO UNITARIO

Italia, Francia, Germania

BREVETTO EP (CONVALIDE) OPT-OUT

dall'UPC) da valutare

Tabella 2 Esempi di strategie brevettuali

n. 9 | Ottobre | 2022 61
1 Italia Brevetto in Italia no no
2
Brevetto Europeo no sì (IT, FR, DE) sì
3 Europa Brevetto Europeo sì sì (per i Paesi esclusi

product news

NUOVO PALMARE RUGGED PER LA GESTIONE DELL’ULTIMO MIGLIO

Panasonic presenta la versione Flat del Toughbook N1, dispositivo rugged handheld Android progettato per operatori dell’ultimo miglio, magazzinieri o tecnici sul campo. Il Toughbook N1 Flat è dotato di lettore barcode camera-based integrato, in grado di riconoscere un’ampia gamma di tipologie di codici a barre, ed è il dispositivo handheld più sottile e leggero nella categoria da 4.7”. Può anche essere facilmente abbinato tramite Bluetooth. Il suo display HD multi-touch capacitivo è progettato per l’utilizzo in piena luce solare, con la pioggia o i guanti. Il device può anche essere utilizzato con una penna opzionale, per una migliore registrazione delle firme e funzioni di riconoscimento. È dotato di fotocamera posteriore da 8MP e anteriore da 5MP per la scansione di documenti o come webcam; ha un’autonomia di 12 ore con funzionalità warm swap; dispone di sistema operativo Android 11, con aggiornamenti di sicurezza a lungo termine, processore Qualcomm Octa Core, 4GB di RAM e 64GB di memoria flash.

DISPONIBILE IN EUROPA LA NUOVA STAMPANTE MOBILE ALPHA-30R

La stampante di codici a barre mobile di nuova generazione Alpha30R di TSC Printronix Auto ID è ora in vendita in tutta la regione EMEA. Ha una capacità di batteria straordinaria per un dispositivo così compatto e leggero, che consente di terminare turni completi senza interruzioni in negozi al dettaglio, in produzione, in assistenza sanitaria, nei trasporti e nelle operazioni logistiche. L’Alpha-30R ha le specifiche più robuste della sua categoria, il che la rende ideale per ambienti di lavoro difficili, sia in interni che in esterni, dove potrebbe essere esposto a vibrazioni, gocce, polvere e liquidi. Costruita per durare nel tempo, ha un rating di protezione IP54 e soddisfa gli standard militari MIL-STD-810.

DA LINDE, I NUOVI TRANSPALLET ELETTRICI T14 - T20

L

inde Material Handling presenta i nuovi transpallet elettrici con operatore a terra T14 - T20. Grazie alla struttura particolarmente compatta, questi veicoli - con capacità di carico compresa tra 1,4 e 2,0 tonnellate - sono ideali per la movimentazione e il trasporto di pallet. La nuova gamma presentata da Linde risponde ad una delle tendenze più importanti del settore: la domanda di transpallet elettrici è infatti in aumento in tutto il mondo. Sono tra i veicoli più utilizzati per movimentare merci o carichi su brevi-medie distanze e vengono impiegati in quasi tutti i settori industriali, anche nelle condizioni più gravose.

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MAIL INTERATTIVA PER COMUNICARE CON I FORNITORI

Con l’obiettivo di intervenire sulle criticità che coinvolgono i processi di approvvigionamento, dalla pianificazione ai ritardi nelle consegne, Iungo ha ideato Iungomail, un’email interattiva con campi editabili in grado di sostituire le funzionalità del tradizionale portale fornitori, automatizzando le comunicazioni e riducendo le tempistiche di reazione. Iungomail è una tecnologia proprietaria brevettata da Iungo: prevede un’email che viene inviata dall’ufficio acquisti di un’azienda ai suoi fornitori, che compilano i suoi campi editabili per gestire in maniera ottimizzata ordini di acquisto, di conto lavoro, richieste di offerta, contratti, questionari di qualifica fornitore, prebolle e dichiarazioni di origine merce. I dati, inseriti dal fornitore nella Iungomail, arrivano in tempo reale sulla piattaforma del cliente di Iungo. Automatizzando l’invio delle comunicazioni, migliorano le performance dei fornitori ma anche quelle dei buyers che, tra le altre cose, recuperano il 50% del proprio tempo che normalmente spenderebbero in attività a basso valore aggiunto, dall’email scritta a mano alla stampa e i fax.

product news

AVEVA LANCIA OPERATIONS CONTROL 2023

Aveva ha presentato Operations Control 2023, la prima versione coordinata del portafoglio di software HMI/SCADA. La nuova release migliora ulteriormente l’erogazione di Aveva Operations Control, una soluzione flessibile e con funzionalità integrate per garantire una maggiore efficienza e collaborazione tra i diversi team aziendali. Le avanzate tecnologie di visualizzazione, analisi e strumenti di sviluppo implementati all’interno di un cloud ibrido e un ambiente on-premise, permettono ai clienti di avere prestazioni costanti, azzerare il margine di errore umano e migliorare il flusso informativo e le azioni delle proprie risorse in caso di anomalie di processo. Non solo le informazioni critiche possono essere recuperate più velocemente, ma la flessibilità integrata della nuova release offre una maggiore scalabilità di dati, utenti o percorsi per individuare la decisione più corretta.

STUDIO GEOTAB SULL’ELETTRIFICAZIONE DELLE FLOTTE

Geotab presenta i risultati di un nuovo studio che stima l’impatto della transizione verso l’elettrico in Europa in termini ambientali ed economici. L’analisi ha evidenziato che, tra le flotte composte da veicoli commerciali leggeri, quasi il 60% dei mezzi potrebbe essere sostituito da una versione completamente elettrica con un significativo risparmio di costi ed emissioni. I risultati sono stati calcolati grazie allo strumento Analisi Sostenibilità Veicolo Elettrico (Electric Vehicle Suitability Assessment - EVSA) di Geotab, che ha analizzato in modo anonimo gli schemi di guida di 46.000 veicoli connessi con motore a combustione interna (ICE) in 17 Paesi. Prendendo in esame una durata media dei veicoli elettrici di sette anni, lo studio mostra che l’elettrificazione delle flotte in Italia porterebbe a una riduzione di oltre 7 tonnellate di CO per ogni veicolo sostituito, rispetto alla media europea stimata pari a oltre 5 tonnellate di emissioni di scarico per veicolo in meno. Secondo i dati, i fleet manager in Europa possono aspettarsi un risparmio medio di 9.508,47 euro per veicolo in un periodo di tempo di sette anni. Una cifra che in Italia può arrivare a 12.035 euro, anche senza considerare i risparmi derivanti dagli incentivi governativi.

n. 9 | Ottobre | 2022 63

rganizer

SI PARLA DI

Achema 10-13

Air Liquide 4

Alleatech 28-30

Anie Federazione

Antares Vision 11

Asahi Kasei 13

Atlantic Technologies 47-49 Aveva 63 Coesia 12 Commissione Europea 5

Ecomondo 3 Eiom 6-8

Enforcer 28-30

Festo 13

Fiera Idrogeno 6-8 Geotab 63

GF Piping Systems 8, 13 Greenpeace 5 Infor 49 Intech 13 Iungo 63

Key Energy 3

Linde 62 Marchesini 12 MCMA 6-8 mcTER 6-8 Panasonic 62 Samson 12 SAVE 6-8 SEA Vision 12 TSC 62 Unionplast 40

Gli EVENTI dei settori chimica, energia, industria

INDICE INSERZIONISTI

Amarc 40-41, IV C. Eiom 2,

BFWE Accadueo, ConferenzaGNL, Hydrogen Energy Summit&Expo, CH4, Fuels Mobility, Dronitaly www.bfwe.it 12-10-2022 14-10-2022 Italia Bologna

ZERO EMISSION 2022 www.zeroemission.show 12-10-2022 14-10-2022 Italia Roma

MC TER VERONA 2022 www.mcter.com 26-10-2022 27-10-2022 Italia Verona

SAVE VERONA 2022 www.exposave.com 26-10-2022 27-10-2022 Italia Verona

FIERA IDROGENO VERONA 2022 www.fieraidrogeno.com 26-10-2022 27-10-2022 Italia Verona

MCMA  www.mcmonline.it 26-10-2022 27-10-2022 Italia Verona

KEY ENERGY 2022 www.keyenergy.it 08-11-2022 11-11-2022 Italia Rimini

VALVE WORLD EXPO www.valveworldexpo.com 29-11-2022 01-12-2022 Germania Düsseldorf

A&T Automation & Testing https://www.aetevent.com/fiera-torino 22-02-2023 24-02-2023 Italia Torino

OMC 2023 www.omc.it 23-05-2023 25-05-2023 Italia Ravenna

POWTECH 2023 www.powtech.de 26-09-2022 28-09-2022 Germania Norimberga

IVS INDUSTRIAL VALVES SUMMIT 2024 https://industrialvalvesummit.com 15-05-2024 16-05-2024 Italia Bergamo

ACHEMA 2024 www.achema.de 10-06-2024 14-06-2024 Germania Francoforte

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registrata presso il Tribunale di Milano n° 302
5
2016
n.9 Ottobre 2022
O
4
57 Key Energy 9 Klüber Lubrication 23 KSB 42-43 Oqema 31 R. Stahl 44-45 Texpack 27
Paola Cuzzolin
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