Inchiesta
logistica italiana
operatori logistici Giulia
Barani
CEO, AMBROSIANO GROUP
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Questo perché le politiche di sostegno al reddito hanno mancato del tutto gli obiettivi che si erano prefissati. Di per sé non sono sbagliate, tant’è che sono attive anche in altri Paesi d’Europa. In
Oltre a quelli relativi ai volumi e alle scorte, certamente non
Italia però sono inefficaci per come sono state applicate, in quanto
facili da gestire, gli shortage che abbiamo vissuto più da vi-
mancano di due requisiti fondamentali: la coerenza con il mercato
cino sono quelli relativi alle persone. Abbiamo innanzitutto un
del lavoro e il sostegno al ricollocamento. In Germania, ad esempio,
grosso problema di assenze dovute a contagio o isolamento/
a fronte di uno stipendio medio di ben oltre duemila euro, un reddi-
quarantena: da questo punto di vista nessuna istituzione ha dato
to di cittadinanza di circa otto-novecento euro si prospetta davvero
risposte efficaci e specifiche per le aziende. Non è facile orientarsi
come una soluzione temporanea. In Italia invece il reddito di citta-
nelle regole che sono differenziate fra dosi di vaccino ed esiti dei tamponi; alla fine si fa l’unica scelta che garantisce la massima sicurezza, che è lasciare che l’operatore resti a casa. Ma anche in questo caso non sappiamo come debbano essere inquadrate queste assenze, se come malattia o cassa integrazione. Oggi nei nostri magazzini abbiamo un tasso di assenze del 10%. Ben più urgente il discorso della ricerca del personale: a questo proposito, la pandemia ha solo aggravato una situazione che era già grave prima.
36 LM GENNAIO/FEBBRAIO 2022
Scrivetelo chiaramente: LA SITUAZIONE È DISASTROSA, SOPRATTUTTO IN LIGURIA. L’impatto sulla logistica è ormai insopportabile. Io non riesco più a rispettare un orario. I camion arrivano a qualsiasi ora del giorno e della notte, indistintamente