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Trad climbing in Gran Bretagna

02. INCASTRO DI MANO (friend #0.2 giallo)

Nastratura consigliata Nastratura della mano. Su questa misura non dovrebbero essere necessarie altre forme di protezione particolari.

Parliamo di questa misura quando la mano entra completamente dentro la fessura, muscolo del pollice compreso, senza

dover compiere particolari sforzi per incastrarsi essendo già abbastanza stretta. Tra tutti gli incastri possibili in fessura

è uno dei migliori e ci consentirà di danzare anche su strapiombi e tetti quando lo padroneggeremo. Data la sua solidità è sicuramente la misura migliore su cui imparare: le prime volte evitiamo inutili frustrazioni su fessure di mano stretta o larga, cerchiamo piuttosto di imparare al meglio la tecnica su questa misura come primo obiettivo. Quando andiamo a eseguire un incastro di mano cerchiamo sempre di sondare la fessura con il muscolo del pollice, cercando l’alloggio più stretto possibile che riesca a contenerlo; se siamo fortunati riusciremo anche a trovare un incastro “passivo” in una strozzatura. Anche su questa misura nell’incastro a pollice in basso possiamo avvalerci dell’azione di rotazione di polso e gomito per sgravare il muscolo del pollice da parte del lavoro. Se vogliamo ottimizzare il nostro apprendimento però evitiamo di avvalerci solamente di questa tecnica e cerchiamo di migliorare il più possibile sull’incastro a pollice in alto.

Pollice in alto Infiliamo la mano rilassata in fessura seguendo la metodologia generale descritta a inizio paragrafo. In genere per una progressione di base si preferisce inserire la mano inclinata a circa 45° rispetto alla fessura ma, più incastriamo in alto, più saremo costretti a tenere la mano parallela alla fessura. Per un incastro più basso, a livello della vita, terremo invece la mano perpendicolare alla fessura o addirittura con le dita rivolte verso il basso (capita spesso quando facciamo “scivolare” un incastro dal basso verso l’alto, per richiamarlo più vicino).

L’importante sarà avere il muscolo del pollice ben all’interno della fessura per far lavorare

l’incastro. Una volta scelto il punto dove incastrare eseguiamo simultaneamente il movimento del pollice verso il basso e la spinta delle dita sul bordo come descritto a inizio paragrafo. Su questa misura non sarà in genere necessario inarcare le dita, ma se l’incastro fosse partico-

larmente stretto potremmo aver bisogno di inarcare un poco l’indice e in parte il medio

per far entrare il pollice bene a fondo. Tenere le dita completamente arcuate con il retro delle falangi che toccano la fessura non è in genere conveniente su questa misura: data la larghezza della fessura saremmo costretti a piegare le dita praticamente a 90°, e in questa posizione non riusciremmo ad avere una spinta ottimale sul bordo. Mettiamo quindi le dita nella posizione

che ci consente di spingere con maggior forza: in genere più larga è la fessura, più le dita

dovranno rimanere tutte dritte. Il movimento fondamentale che ci consentirà di tenere al meglio l’incastro rimarrà comunque quello del pollice: sarà il punto in cui avvertiremo maggior pressione e sarà purtroppo anche il primo muscolo a stancarsi.

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