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e Repubblica Ceca
from CLEAN CLIMBING
fronte retro
Pollice in basso Infiliamo la mano rilassata in fessura seguendo la metodologia generale descritta a inizio paragrafo. Più in alto sopra la nostra testa andremo ad eseguire l’incastro, più inseriremo la mano
parallela alla fessura, più scendiamo verso il torace, più la inclineremo invece in maniera perpendicolare. Cerchiamo in ogni caso di entrare con tutta la mano e infilare il muscolo
del pollice completamene all’interno. Al di sotto del torace sarà estremamente innaturale un incastro a pollice in basso, utilizziamo quindi il pollice in alto. Una volta scelto il punto dove incastrare eseguiamo simultaneamente il movimento di chiusura del pollice verso il mignolo e la spinta delle dita sul bordo, come descritto precedentemente, per far funzionare l’incastro. Per l’inarcamento delle dita vale lo stesso discorso fatto per l’incastro a pollice in alto.
Questo tipo di incastro ci consentirà inoltre di avvantaggiarci dell’azione di rotazione di polso e gomito per sgravare un poco l’azione che deve compiere il muscolo del pollice e
trovare un po’ di riposo.
Gamba e piede interni alla fessura
Su questa dimensione di fessura il piede sarà costretto a lavorare quasi completamente steso per arrivare a toccare entrambe le pareti. Lo scarico della forza avverrà tra il tallone e l’estremità della punta, piuttosto che contro una parte più consistente del dorso come avveniva per la misura precedente.
Questo rende l’incastro sempre meno efficace e progressi-
vamente più doloroso sulla punta del piede. Per far lavorare la punta nella maniera più efficace e meno dolorosa possibile contro la parete sarà ora conveniente piegare la punta all’insù, invece che verso il basso “a banana”, come eravamo abituati a fare sulla misura precedente.
Scarpetta da arrampicata arcuata verso il basso
Il problema è che con la maggior parte delle moderne scarpette da arrampicata questo potrebbe risultarci sem-
plicemente impossibile. Una scarpetta arcuata verso il basso non riuscirà mai a posizionarsi con la punta piegata all’insù. Potrebbe essere possibile riuscirci con una scarpetta dalla suola completamente piatta, ma faremmo comunque fatica.
In realtà la soluzione ideale per lavorare con i piedi su questa misura di fessura sono scarpe con la punta piegata all’insù, come possono essere scarpe da avvicinamento
che abbiano comunque una buona suola da arrampicata. La maggior dimensione della scarpa sarà anche d’aiuto a riempire meglio la fessura.
Su questa misura avremo il sedere quasi completamente
appoggiato all’interno della fessura. Per riposare le braccia e poterle staccare entrambe dalla fessura abbiamo ora due opzioni: 1. La prima è quella di assumere con la gamba interna la posizione n.3 (v. foto a lato) tenendo il ginocchio alto a livello della vita (il piede esterno dovrà però essere ben solido); 2. La seconda è quella di entrare con il sedere completamente all’interno della fessura, stare con la gamba interna in posizione come in foto n.1 o n.2 e eseguire anche con la gamba esterna un incastro analogo in fessura (in questo modo, grazie all’azione del ginocchio, riusciremo anche ad alleviare un po’ della pressione che grava sulla punta del piede esterno).
Cerchiamo di descrivere tutte le tecniche possibili, a seconda delle scarpe che abbiamo a disposizione e della posizione che riusciamo a far assumere ai nostri piedi in fessura.