2 minute read
PREFAZIONE
from CLEAN CLIMBING
di Michele Caminati
Avendo arrampicato per più di dieci anni quasi esclusivamente sui massi, e avendo maturato al giorno d’oggi ancora poca esperienza di arrampicata in montagna, mi sono sentito all’inizio un po’ a disagio all’idea di farmi carico della stesura di un manuale del genere. Ripensandoci, però, è stato proprio l’approccio al clean climbing scoperto in Inghilterra nel 2011 che ha determinato una graduale, ma anche radicale, trasformazione dei miei interessi, portandomi oggi a prediligere su tutte le forme di arrampicata quella clean e, in particolare, quella in fessura. L’arrampicata clean trovo che sia il modo più immediato e creativo di approcciarsi alla roccia, una naturale estensione del bouldering alle pareti più alte. Non si ha bisogno di una fase di chiodatura, non c’è una linea prefissata da seguire, ma possiamo inventarci la nostra strada attraverso quello che la roccia naturalmente ci suggerisce, con il valore aggiunto di lasciare la minima traccia del nostro passaggio. È inoltre una sfida sia fisica che mentale e aggiunge una variabile completamente nuova al gioco dell’arrampicata: quella di doversi proteggere. Questa forma di arrampicata ha saputo negli ultimi anni rinnovare i miei interessi e mi ha dato l’opportunità di continuare a imparare. Dopo tanti anni passati a fare boulder è divenuto sempre più difficile apprendere qualcosa di nuovo: il successo o l’insuccesso dipende ormai quasi esclusivamente dallo stato di forma del momento, e difficilmente riesco a tenere il passo con la forma fisica che avevo a 20 anni. In falesia e in arrampicata sportiva le cose sono per fortuna un poco differenti, ma anche in questo caso i miglioramenti vanno ormai a rilento, dopo quello che è stato un rapido sviluppo iniziale. La disciplina che invece in questi anni mi ha dato le maggiori soddisfazioni è stata sicuramente l’arrampicata clean e in fessura. È stato come ripartire da capo: come un principiante che ogni volta che torna da un’arrampicata e ha qualcosa di nuovo nel suo bagaglio tecnico e di esperienza. Una sensazione difficile da rivivere altrimenti. Sono ormai parecchi anni che pratico questo tipo di arrampicata e, nonostante abbia salito parecchie vie di riferimento, sento che sto tutt’ora continuando a imparare: alcune cose le ho proprio apprese e concettualizzate meglio grazie alla stesura di questo manuale.
Spero che le spiegazioni e le proposte contenute in questo libro diano una mano anche a voi a far “rinascere” in modo differente la passione che vi lega al mondo dell’arrampicata e ad ampliare il più possibile il vostro terreno di gioco. Non scoraggiatevi quindi se all’inizio le cose vi sembreranno difficili, ci vorrà un po’ di pratica per imparare, ma sarà sicuramente un processo di grande soddisfazione.
Michele Caminati