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01. Torre Striata e Sipario Ocra
01 Pareti del Lago di Lecco
TORRE STRIATA e SIPARIO OCRA 300m
TORRE STRIATA SIPARIO OCRA
Sperone biancastro alto circa 90m posto in pratica quasi all’inizio del versante Ovest delle Pareti del Lago, poco dopo Lecco. Vi si trova un solo itinerario, di un certo rilievo storico
1. I FESSURIANI
Ivan Guerini e Marco Marantonio, 5marzo 1980 Sviluppo: 100m (3L) Difficoltà: 6b+ (obbl.)/R2+/II Materiale: friend medio grandi, nut Interessante e storica via per fessura, difficile e impegnativa, aperta da Guerini con poche protezioni veloci, in arrampicata completamente libera. Può essere considerata una delle vie brevi più importanti salite nelle Grigne nei primi anni ‘80. Talora ripetuta, spesso in abbinamento con la vicina Manobong. Roccia in genere buona. Dal sentiero di accesso si costeggiano le rocce portandosi sotto la fessura strapiombante, presso un macigno. L1. 5a 30m Ci si alza oltre una pianta e si sale su un diedro. L2. 6b+ 35m Per la fessura-diedro fino a una pianta. L3. 5a 15m Canalino con uscita verso destra ad albero. Discesa: ci si sposta a destra su erba e si scende (2a) per 20m a un terrazzino alberato, con una doppia da 25m alla base. Oppure dalla S2 ci si cala verso sinistra sulle calate dell’it. seguente. Altro roccione di altezza di poco inferiore al precedente, ubicato leggermente più in basso e a sinistra di esso. Presenta due itinerari interessanti, sebbene molto brevi, di cui uno recente. Talora frequentato. Vi si accede dal sentiero basale spostandosi di poco rispetto alla Torre Striata.
2. MANOBONG
Ivan Guerini e Daniele Faeti, 29 febbraio1980 Sviluppo: 75m (2L) Difficoltà: 6b (6a obbl.)/R2/II Materiale: friend medio grandi, nut Classica e storica via in diedro e fessura, spesso ripetuta. Come la precedente, appartiene al novero degli itinerari pionieristici di arrampicata libera con protezioni veloci, aperti negli anni ‘80. Roccia non sempre ottima. Si attacca una trentina di metri a sinistra dell’it. prec. sotto un visibile diedro sbarrato da un piccolo tetto. Dal sentiero di accesso si costeggiano le rocce portandosi sotto la fessura strapiombante, presso un macigno. L1. 5c 40m Bel diedro. L2. 6b 35m Si scala tutta la fessura, difficile all’inizio e poi successivo diedro fino a un albero a destra. Discesa: si traversa a destra 10m e da qui con due doppie alla base.
3. VOLO E MAGIA
Michele Mandelli e Christian Meretto, 18 aprile 2009 Sviluppo: 100m (4L) Difficoltà: NL 7b/A0 /S1/I Materiale: friend, nut Itinerario su roccia discreta che sale per placche bombate a sinistra del prec.. Attrezzatura ottima a fix. Forse non ancora percorso in completa arrampicata libera. Si attacca sotto il primo visibile fix. Informazioni: Michele Mandelli. L1. 6a+ 20m Muretto e fessura sino a cengia. L2. NL 30m A destra poi diritti e indi a sinistra. L3. 7b 30m Placca poi a destra di un tettino, indi a sinistra a cengia. L4. 6b+ 25m A un tettino che si supera diritti uscendo in cima. Discesa: in doppia sulla via, con due corde saltando le soste dispari. Via Scurbatt Giorgio Anghileri e Paolo Bolis, 1989 110m (4L) 6a e A1/RS2/II Itinerario forse mai ripetuto, che sale a sinistra del prec. partendo poco sotto una pianta di fico visibile a pochi metri dal suolo e seguendo poi una fessura a sinistra. Necessari dadi e friend fino al 4. Sono necessarie due corde per la discesa. In via diversi chiodi e due spit di passaggio. Soste con uno spit.
Via del Triennio Michele Mandelli e Davide Guerra, 27 ottobre 2007 100m (3L) 6a/R2/I Materiale: friend, nut Itinerario recente, che supera un torrione posto a destra del Sipario Ocra, e denominato dai primi salitori Torrione Zufranel. In via alcuni chiodi. Informazioni: Michele Mandelli. L1. 6a 45m Si superano alcuni massi, poi una lama, indi in traverso a destra, lasciando poi la fessura verso destra sino a un’altra. L2. V 35m Camino a destra sino a cengia. Roccia friabile. L3. 5c 25m A destra verso un canale, poi per placca e indi a sinistra. Discesa: con due doppie dalla S3 fino a una pianta e da qui a terra.