SCIALPINISMO TRA LOMBARDIA E GRIGIONI - 91 itinerari scelti tra il Lario, Valtellina, Engadina e Gri

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Prima edizione Novembre 2013 ISBN 978-88-96634-96-7 Copyright © 2013 VERSANTE SUD Milano via Longhi, 10, tel. 027490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Copertina

Giochi di luce al Piz Campagnung, Julierpass (Grigioni)

Testi

Giorgio Valè

Cartine

Carolina Quaresima

Fotografie

Giorgio Valè

Stampa

Monotipia Cremonese

Nota Lo scialpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa, chi la pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi escursione.


Giorgio Valè

SCIALPINISMO TRA LOMBARDIA E GRIGIONI 91 itinerari scelti tra il Lario, Valtellina, Engadina e Grigioni

EDIZIONI VERSANTE SUD


Indice e cartina 4

Indice e cartina INTRODUZIONE TECNICA 12 SCALA DIFFICOLTÀ 24 SIMBOLOGIA 26 I LE GRIGNE 30 1 Grigna Settentrionale, da Cainallo 32 2 Grigna Settentrionale, da Balisio 36 3 Pizzo della Pieve, per il Vallone di Zapell 40 4 Cimotto di Mogafieno 44 5 Grigna Meridionale 26 II LARIO E VALSASSINA 50 6 Bregagno, dai Monti di Gallio 52 7 La Corvegia 54 8 Pizzo di Gino 58 9 San Primo, da Pian Rancio 60 10 Resegone 62 11 Cimone di Margno e Cima d’Olino 66 12 Pizzo Tre Signori, dalla Val Biandino 70 III OROBIE VALTELLINESI 74 13 Pizzo Rotondo 76 14 Pizzo Mellasc 80 15 Monte Salmurano 84 16 Monte Ponteranica Occidentale 88 17 Cima della Rosetta 92 18 Monte Lago 94 19 Cima di Lemma, dalla val Lunga 98 20 Cima di Lemma, dalla val Corta 102 21 Cima Vallocci 104 22 Dosso Tacher 110 23 Monte Seleron 112 24 Monte Valegino 116 25 Pizzo Meriggio 118 26 Doss Bilìi 120 27 Pizzo del Diavolo della Malgina 122 28 Pizzo Redorta 126 29 Monte Lavazza 130 IV RETICHE VALTELLINESI 30 Monte Sissone 31 Pizzi dell’Oro 32 Monte Disgrazia 33 Pizzo Cassandra 34 Pizzo Scalino 35 Sasso Bianco 36 Pizzo Bernina 37 Corna di Campo 38 Cima di Piazzi 39 Cima Orientale di Lago Spalmo

134 136 140 142 146 150 154 156 160 164 168

V ORTLES-CEVEDALE 40 Gran Zebrù 41 Monte Cevedale 42 Monte Pasquale 43 Cima di San Giacomo 44 Pizzo Tresero 45 Cima San Matteo

172 174 178 182 184 188 192

46 Cima Cadini 194 47 Palon de la Mare 198 48 Cima dei Forni Occidentale 200 VI VAL CHIAVENNA E VAL BREGAGLIA 204 49 Pizzo Ferrè 206 50 Cime di Val Loga 210 51 Pizzo Tambò 214 52 Monte Bardan 218 53 Pizzi dei Piani 222 54 Pizzo Suretta 224 55 Pizzo Quadro 228 56 Pizzo Stella 230 57 Cima della Bondasca 234 58 Piz Duan 236 59 Cima di Castello 240 VII ENGADINA 242 60 Piz Salacina, anticima ovest 244 61 Piz Lunghin 248 62 Piz Emmat 250 63 Piz da la Margna 254 64 Piz Albana 258 65 Piz Lagrev 260 66 Piz Surgonda 264 67 Piz Agnel 266 68 Piz Campagnung 270 69 Piz Scalotta 274 70 Piz San Gian 278 71 Piz Zupò e Argient 280 72 Piz Palù 284 73 Il Chaputschin 288 74 Piz Roseg 292 75 Piz Albris 294 76 Piz Belvair 298 77 Piz Kesch 302 78 Piz Griatschouls 306 79 Piz Arpiglia 308 80 Munt Musella 312 81 Piz Daint 314 82 Piz Laschadurella 318 VIII S. BERNARDINO E REHINTAL 322 83 Einshorn, anticima Nord 324 84 Cima de la Bedoleta 328 85 Piz de Mucia 330 86 Pizzo Uccello 332 87 Piz Moesola 334 88 Chilchalphorn 336 89 Wenglispitz 338 90 Barenhorn 342 91 Pizzo Emet 344 TABELLA DEGLI ITINERARI

350


Altdorf

Verbania

Lesa

Luino

Lugano

Tesserete

Varese

Locarno

Thusis

Como

8

Erba

9

Lecco

17 13

77 78 76 Zuoz 79 80

Zernez

Sondrio

Teglio

Clusone

82

81

Scuol

Edolo

Breno

Darfo Boario Terme

22 23 25 26 29 27 18 19 21 28 20 24

Morbegno

11 14 12 15 1 3 16 2 4 5 10

Colico

Menaggio

6

7

Gravedona

Chiavenna

Bravuogn BergĂźn

Davos

67 St. Livigno 66 Moritz Bormio 68 64 75 70 65 69 39 38 71 62 61 37 63 73 72 58 60 74 36 Poschiavo Grosio 59 57 33 Chiesa 34 31 30 Tirano 32Valmalenco 35

Vaz

Chur

89 90 88 83 87 51 54 91 865049 85 53 Madesimo 84 52 56 Mesocco 55

Bellinzona

Biasca

Acquarossa

Blenio

MustĂŠr Disentis

Faido

Cannobio

Andermatt

5

Ponte di Legno

40 48 41 42 47 43 44 45 46


Scale difficoltà

Scale difficoltà

SKI

Scala Blachère

Scala Traynard

Ski 1 1.1 1.2 1.3

Terreno facile. Pendii ampi o bosco rado; inclinazione < 30° e dislivello contenuto (< 800 m). Esposizione e rischio valanghe limitati. La qualità della neve condiziona in maniera determinante la difficoltà.

MS

S1

Ski 2 2.1 2.2 2.3

Terreno con poche difficoltà tecniche. Pendii più accidentati e ripidi, ma con inclinazione < 35°. Il dislivello e l’esposizione possono essere significativi ( dislivelli > 800 m). Richiesta una buona tecnica sciistica e una buona capacità di valutazione della stabilità della neve.

BS

S2

Ski 3 3.1 3.2 3.3

Terreno tecnico. Passaggi tecnici e canali, pendii a 35° anche molto lunghi e brevi settori a 40/45°. L’esposizione ed eventuali pericoli oggettivi possono essere importanti. Richiesta un’ottima tecnica sciistica e un’ottima capacità di valutazione della stabilità della neve.

OS

S3

Ski 4 4.1 4.2 4.3

Sci ripido e canali (couloirs). Pendii a 40°, anche molto lunghi, e con brevi settori fino a 45/50°. Canali stretti, terreno impegnativo e passaggi esposti.

S4/5

Ski 5 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 …

Itinerari estremamente difficili. Canali e pendii molto sostenuti con inclinazione sopra i 45° e con importanti settori fino a 50/55°. Forte esposizione. Questo livello è aperto verso l’alto e con i gradi più alti (5.4 - 5.5…) indica itinerari sopra i 50/55° raramente in condizioni.

S5/6

ALP

24

Difficoltà discesa

Difficoltà alpinistica

E

La difficoltà equivale a quella di un percorso di trekking. I terreni risultano facili. Anche in presenza di ghiaccio, non sono necessari ramponi e piccozza.

F

Terreni facili dal punto di vista alpinistico. Assenza di particolari difficoltà, ma è comunque richiesta una buona capacità di orientamento.

PD

Terreni che per diversi motivi possono presentare difficoltà. Presenza di alcuni passaggi impegnativi su roccia o ghiaccio/neve. Pendii di 35-40° innevati o ghiacciati: spesso risultano necessari ramponi e piccozza.

AD

Itinerario abbastanza impegnativo, con presenza di difficili passaggi su roccia o ghiaccio/ neve. Pendii di 45-50° innevati e ghiacciati.

D

Itinerario impegnativo, con presenza di passaggi particolarmente difficili su roccia o ghiaccio/neve. Pendii di 50-70° innevati e ghiacciati.


Esposizione/Pericolo

E1

Pendio sciabile in continuità e senza interruzioni. Rocce e alberi non rappresentano ostacoli significativi, ma possono diventare pericolosi in caso di caduta.

E2

Canaloni relativamente ampi; continuità del pendio sciabile interrotta solo da brevi passaggi su roccia. Potenzialmente una caduta potrebbe rivelarsi molto pericolosa.

E3

Canaloni stretti oppure pendio sciabile interrotto da diversi passaggi su roccia. Una caduta nei tratti rocciosi esposti potrebbe avere gravi conseguenze.

E4

Lunghi tratti su roccia nei quali è assolutamente imperativo non cadere.

Scale difficoltà

EXP

SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE Stabilità del manto nevoso

Probabilità di distacco di valanghe

Indicazioni per scialpinisti escursionisti e sciatori fuori pista

Grado

Scala del pericolo

1

Debole

Il manto nevoso è in generale ben consolidato e stabile.

Il distacco è generalmente possibile solo con un forte sovraccarico su pochissimi pendii estremi. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee.

Condizioni generalmente sicure per gite sciistiche.

2

Moderato

Il manto nevoso è moderatamente consolidato su alcuni pendii ripidi, per il resto è ben consolidato.

Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico su pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee.

Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose.

3

Marcato

Il manto nevoso presenta un consolidamento da moderato a debole su molti pendii ripidi.

Il distacco è possibile con un debole sovraccarico sui pendii ripidi indicati; in alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.

Le possibilità per gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale.

4

Forte

Il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi.

Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe.

La possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.

5

Molto forte

Il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e per lo più instabile.

Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido.

Le gite sciistiche non sono generalmente possibili.

25


Simbologia

Simbologia

Orientamento Indica l’orientamento prevalente dei pendii di salita e discesa dell’itinerario

N

Dislivello Dislivello complessivo della salita e della discesa

1300m

Tempo di salita Tempo indicativo di salita con buone condizioni (calcolato con una velocità di 350/400 m di dislivello/ora)

2h

12 1

2

3

4

5

SKI 2.3

ALP

6

Periodo consigliato Indica il periodo dell’anno consigliato per ogni gita espresso in mesi Difficoltà in discesa Indica la difficoltà sciistica in discesa. Vedi tabella difficoltà discesa a pag. 24 Difficoltà alpinistica Indica la difficoltà alpinistica della gita. Vedi tabella difficoltà alpinistica a pag. 24

F

EXP E2

Esposizione Indica il rischio in caso di caduta (non controllata) in fase di discesa, ovvero le conseguenze che ostacoli, salti, ecc.. presenti sul pendio possono provocare. Vedi tabella esposizione a pag. 25 Snowboard e ciaspole Indica la possibilità di utilizzo di snowboard + ciaspole lungo l’itinerario

Piccozza Posta a destra del titolo della gita indica un itinerario che si svolge in parte su ghiacchiaio Traccia di salita Traccia di discesa

26


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27


24

III Orobie Valtellinesi

Orobie Valtellinesi - Monte Valegino

24

Monte Valegino (2415m)

NW N

12 1

1065m

2

3

4

5

3h

6

SKI

ALP

EXP

2.2

F

E1

Val Lunga, Tartano (SO), 1350m.

Accesso stradale

Da Lecco si segue la SS36 fino a Colico, dove si prende a destra per Sondrio. Superato Morbegno ed il viadotto Tartano si svolta a destra per Colorina/Tartano. Poco dopo si svolta ancora a destra per Tartano, e con una serie di tornanti molto panoramici ci si addentra nell’ombrosa Valtartano. Superato l’abitato di Tartano (ristoro), si prosegue per alcuni km fin dove si riesce, addentrandosi in Val Lunga.

Salita

Risalire la strada di fondovalle fino ad un ponticello, dove si segue a destra portandosi sul versante sinistro idrografico della valle. Si sale al margine del bosco per lungo tratto, superando alcune baite (1550m), quindi un pendio arbustivo più ripido, sempre al margine del torrente. Proseguire nel ripido bosco al margine della valletta che si apre in direzione S, con svolte ravvicinate, su terreno disagevole per un centinaio di metri, uscendo poi presso la bellissima Casera Porcile (1803m). Salire ora per ampi pendii alternati a boschi radi per breve tratto, quindi iniziare un lungo traverso verso SE puntando ad una baita isolata. Superarla, quindi piegare a destra e subito a sinistra a superare un breve ma ripido pendio che porta al ripiano molto panoramico dei Laghi di Porcile (2095m), che si aggirano sulla destra traversando al piede dei ripidi pendii della cresta W-NW del Valegino. Salire ora al colle lungo questa cresta (pendio ripido, attenzione), se in buone condizioni con gli sci ai piedi, quindi proseguire verso sinistra lungo la facile cresta fino in vetta. V

Loc. di partenza

al

n

te ren

Lu

r To

Dosso Tacher 2100

g

a

rta Ta

no

ponte Brücke

Cima Vallocci 2510

Kompass 105 “Lecco-Valle Brembana”

Monte Gavet 2314

116

Monte Moro 2280 La Calzana

To r

ren te

Va ll

ed

iL em

ma

Pizzo del Vallone 2249

Casera Porcile

Pizzo Scala 2429

Cima di Lemma 2345

Laghi di Porcile

Monte Cadelle 2483

Monte Valegino 2415

Nei pressi dei Laghi di Porcile k Itinerario 24 g


Disecsa Commento

Materiale

Per la via di salita. Lunga gita poco frequentata rispetto alle altre della valle, completa e molto panoramica sulle vette circostanti. Per essere percorsa interamente richiede neve assestata. Per la vetta possono tornare utili i ramponi. In alternativa, è possibile raggiungere dai laghi a quota 2095m per facili e dolci pendii il passo Porcile, senza difficoltà e anche dopo recenti nevicate. Ramponi.

117


43

V Ortles-Cevedale

Ortles-Cevedale - Cima di San Giacomo

43

Cima di San Giacomo (3281m)

N E

12 1

1130m

Loc. di partenza Accesso stradale

2

3

4

5

6

3h

SKI

ALP

EXP

3.1

F

E1 Punta del Lago Gelato

Gran Zebrù (SO), 2150m. Forni di S.Caterina Valfurva 3857

Cima della Miniera

3230

3408percorrere la SS36 e poi la SS38 fino a Bormio, deviando quindi a destra Da Lecco Collo di per S.Caterina Valfurva ed il Passo Gavia. All’ingresso del paese di S.Caterina Bottiglia di V e d r. unga Cedèc svoltare subito a sinistra seguendo leP.so indicazioni per la località Forni. alcuni t t a L Dopo del Vedre Forc. di Solda Gr a km di strada asfaltata, stretta e ntortuosa si giunge ai grandi parcheggi Cima di nei pressi Cima Ze Dentro di Solda dell’Albergo Forni. La strada vieneb rspazzata solitamente dalla metà di marzo in ù 3387 Tre Cannoni avanti, ma è bene informarsi prima di salire. P.so del Cevedale Rif. Casati

P.so di Zebru nord

Vedretta

C

dei

Ve

lli

Rif. Pizzini-Frattola 2700

Le Guglie

dr

et

ta

P.so di Zebru sud

Cima Cevedale

Ced

Rio

di

Cime dei Forni

te as

nde

Monte Pasquale

L. della Val Pisella

Monte Cevedale

ec

Gra

3757

3769

èc

3553

Ced

Sasso della Manzina

Val

L. della Manzina 2920

Monte Rosole

3531

P.te della Girella

L. dei Forni Pradaccio di sopra

Rif. Forni

2100

Laghetto del Forno

A

T. F

Palòn de la Mare

Rif. Branca

rod

olf o

2487

3703

L. di Rosole

i

Besciola

Monte Vioz 3645

r

n

B Cima San Giacomo

o

Tabacco Foglio 08 Ortles-Cevedale

Cerena

Malga dei Forni

Pradaccio di sotto

F

Campel

B.te dei Forni

3281

Pizzo Tresero 3594

i a i o G h i a c c

d

e

i Punta Taviela 3612 Punta S. Caterina

Salendo 3524 alla Cima di S.Giacomo g

184 Punta


185


43

Ortles-Cevedale - Cima di San Giacomo

Salita

Dal parcheggio basso prendere il sentiero che scende al pianoro sottostante la diga, superando subito il torrente Frodolfo su di un ponticello. Giunti sotto la diga tagliare a destra portandosi al suo coronamento. Salire ora in direzione SE fino a quota 2360m circa, piegando poi a S ad imboccare una valletta incassata tra le pareti rocciose, un tempo occupata dal ghiacciaio. Salendo la valletta si stringe a canalone, e diviene ripida. Alcuni ripidi e stretti passaggi (molto suggestivi) richiedono buona tecnica di salita. Verso quota 2900m si mette piede sul ghiacciaio, piegando leggermente a destra, con ampio giro. Salire ora in direzione W, quindi NW puntando al colletto posto lungo la cresta SW della cima di San Giacomo, che si raggiunge sci ai piedi. Da qui, verso destra, si sale a piedi lungo la cresta fin dove questa non diviene troppo ripida, quindi si taglia a destra (ripido) per guadagnare la facile cresta SE che si segue fino in vetta.

Discesa

Per la via di salita. Con buone condizioni di neve vi sono due ottime alternative. A) discesa dal Canalino di S.Giacomo: dalla cima ridiscendere al colle SW, e da qui traversare il ripido versante NW (attenzione) fino ad imboccare lo splendido vallone glaciale in direzione N, che porta con percorso obbligato ad un ripido canalone (3.2, E2), sovrastante la piana dei Forni, ricongiungendosi qui alla via di salita. Questa variante viene spesso percorsa anche in salita in quanto molto remunerativa in termini di pendenze. B) discesa dal Vallone di Cerena: dal colletto SW scendere in direzione W-NW lungo il bellissimo vallone (ripido, 3.3, E2) rimanendo al centro, superando verso quota 2600m una strettoia, e giungendo infine alle baite di Cerena (1886m) da cui si risale alla strada dei Forni.

Commento

Itinerario breve ma molto remunerativo, che permette di effettuare bellissime sciate in polvere, in ambiente stupendo. Tutti i percorsi descritti richiedono neve assestata per essere percorsi. Le varianti di discesa in particolare, devono essere affrontate con particolare cautela (terreno molto ripido).

Materiale

186

Ramponi, piccozza e materiale da ghiacciaio.

Panoramica sul bacino dei Forni k Ice skiing! g


187


50

VI Val Chiavenna e Val Bregaglia

Val Chiavenna e Val Bregaglia - Cime di Val Loga

50

Cime di Val Loga (3004m)

E

12 1

1110m

2

3

4

5

6

3h

SKI

ALP

EXP

2.2

F

E1

Loc. di partenza

Montespluga (SO), 1905m.

Accesso stradale

Da Chiavenna seguire la SS36 per il passo Spluga fino all’abitato di Montespluga; svoltare a sinistra poco oltre l’Albergo Posta oltrepassando un ponticello: sulla sinistra si trova un comodo parcheggio. In alternativa si può parcheggiare in paese lungo la strada oppure prima del paese sulla destra. La strada solitamente è sempre aperta fino al paese anche in pieno inverno.

Salita

Dal paese di Montespluga imboccare la Val Loga (ponticello con cartelli poco oltre il paese) in direzione W-SW seguendo il fondovalle in falsopiano sul lato destro idrografico fino all’incirca a 2050m di quota. Da qui imboccare una evidente valletta in direzione SW che punta alla bocchetta del Ferrè ed al bivacco Cecchini. Superati i 2300m piegare progressivamente verso W e raggiungere con un ultimo strappo più ripido il colletto ove sorge il bivacco (2773m). Proseguire ora sempre in direzione W puntando direttamente alla cresta di confine sperando alcuni dossi; superato un ultimo strappo ripido tagliando verso S, si lasciano gli sci e superata qualche facile roccetta si raggiunge la cima meridionale di Val Loga, la più elevata delle due cime gemelle.

Discesa

Per la via di salita, con possibilità di varianti nei bei canali sotto al bivacco.

Pizzo Tambò

Motto del Belvedere

3279

2690

Montespluga

Pizzo Zoccone 3092

1900

1946

2548

V a l

Passo Zoccone

2792

CNS 267 S.Bernardino

2968

210

2391

Cima di Val Loga

a L o g 2233

Passo di Val Loga

Biv. Cecchini

La Mon go di tesp luga

2390 2674

2491

Monte Cardine 2467

Le Mede

3004

Sulla cresta della Cima di Val Loga; sullo sfondo il Pizzo Tambò h Itinerario 50 i


Commento

Gita semplice abbastanza frequentata, dal discreto sviluppo e dislivello contenuto, spesso abbinata al Pizzo Ferrè (it. 6.03) nella risalita dal ghiacciaio al bivacco. Lo strappo finale per raggiungere la cresta è ripido e richiede neve assestata.

211


212

Il grandioso panorama dalla Cima di Val Loga. Sullo sfondo il Pizzo Ferrè e i Pizzi dei Piani


213


51

VI Val Chiavenna e Val Bregaglia

Val Chiavenna e Val Bregaglia - Piz Tambò

51

Piz Tambò (3279m)

SE

12 1

1375m

2

3

4

5

6

4h

SKI

ALP

EXP

2.3

F+

E1

Loc. di partenza

Montespuga (1905m) oppure direttamente dal Passo Spluga (2115m).

Accesso stradale

Da Chiavenna seguire la SS36 superando il Campodolcino, in direzione del passo Spluga, fino a superare la diga di Montespluga; poco oltre sorge l’abitato. Si parcheggia in paese, poco prima del punto di chiusura invernale. In stagione avanzata quando la strada del passo Spluga è aperta conviene salire in auto fino alla cantoniera oppure fino al passo, a seconda dell’innevamento.

Salita

Dal paese risalire lungo la strada oppure tagliare sulla sinistra seguendo la vecchia mulattiera, guadagnando la Cantoniera, presso un pianoro (2063m). Da qui con buona neve si risale un ampio canale in direzione W tagliando poi verso NW per raggiungere lo spallone di confine. Partendo dal passo Spluga invece si segue direttamente lo spallone di confine in direzione W, rimanendo sempre sul suo lato sud. In entrambi i casi, si punta alle pendici del Latterhorn 2862m (spiccata elevazione della cresta di confine, peraltro possibile meta di ripiego), il quale viene raggiunto risalendo bei pendii raccordati da canali mai ripidi. Giunti alle pendici del Latterhorn lo si aggira sul versante sud con un traverso abbastanza esposto, perdendo una decina di metri di dislivello; in questo passaggio occorre porre attenzione in condizioni di neve non sicura, eventualmente passando più a sud su pendii più dolci. Dopo il traverso si riprende a salire verso l’anticima dapprima risalendone la spalla sulla sinistra, e poi aggirandola con ampio semicerchio verso destra, guadagnandone la sommità (3096m). Da qui si perde

2835

Piz Tamborello

Tambo Gl.

3024

Lattenhorn 2862

2772

Passo dello Spluga Splügenpass 2115

B

A

2063

2751

Pizzo Tambò

Pizzo della Casa 2522

3279

Motto del Belvedere

CNS 267 San Bernardino

2690

214

Montespluga

Pizzo Zoccone 3092

1900

2548 2921 Passo Zoccone

2440

1946

V a l

Lago di Montespluga

a L o g

Itinerario 51 h Montespluga i


215


89

VIII San Bernardino e Rheintal

San Bernardino e Rheintal - Wenglispitz

89

Wenglispitz (2841m)

SE

12 1

1220m

2

3

4

5

6

3h

SKI

ALP

EXP

2.1

F

E1

Loc. di partenza

Hinterrhein (CH), 1620m.

Accesso stradale

Dalla dogana di Chiasso sulla A9 si prosegue sull’autostrada svizzera superando Lugano e il valico di Monte Ceneri, quindi seguire a destra per S.Bernardino/ Coira lungo la A13.Superato il tunnel del S.Bernardino, si abbandona l’autostrada alla prima uscita (Hinterrhein). Entrati in paese si parcheggia nei pochi spazi disponibili.

Salita

Dal paese di Hinterrhein risalire i dolci pendii in direzione Nord, passando accanto ad alcune baite e sotto ai tralicci dell’alta tensione, mantenendosi sulla destra idrografica del torrente Rappierbach. Dopo le baite si piega a NW superando alcuni dossi intercalati da strette vallette, senza percorso obbligato (attenzione ad alcuni pendii ripidi), fino a raggiungere i pianori della Chilchalp (2082m). Continuare in direzione NW addentrandosi nella valle del Rappierbach, piegando

2568

e ch litü ng 9 We 247

Glattbärg

Wenglispitz

2084

2841

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1862

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Alte Landbrugg


progressivamente verso W. Ai 2200m traversare il torrente e risalire in direzione della sella (Wengliucke) senza percorso obbligato nella parte, poi mantenendosi al centro della valletta (tratto pericoloso in caso di neve instabile, prestare attenzione). Con un ultimo strappo più ripido si raggiunge la sella, da cui si piega a W per risalire l’ampia spalla della Wenglispitz, a tratti ripida, che conduce senza difficoltà all’anticima. Tolti gli sci si percorre la brevissima ed aerea cresta che porta in vetta (attenzione alle cornici). Discesa

Per l’itinerario di salita, con possibilità di numerose varianti in prossimità del colle, da studiare eventualmente in salita (sul lato W).

Commento

Itinerario piacevole senza particolari difficoltà, che richiede però neve sicura nel tratto dalla Chilchalp alla cima. Discesa niente male soprattutto la prima parte.

Itinerario 89 i

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San Bernardino e Rheintal - Wenglispitz 89


L’aerea cresta della Wenglispitz; sullo sfondo il Chilchalphorn

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352

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