Trekking in Ossola e Valsesia

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www.versantesud.it

UP annuario di alpinismo europeo

Cesare Re

75 itinerari di trekking e trail

SUD

E 29,00

ARRAMPICATA ALPINISMO BOULDER TREKKING CANYONING MOUNTAIN-BIKE

Cesare Re

SENTIERI IN

OSSOLA E VALSESIA 75 itinerari di trekking e trail

NTE

ISBN  978-88-96634-82-0

GUIDE ROMANZI MANUALI

SENTIERI IN OSSOLA E VALSESIA

A VERS

Il libro propone sentieri e itinerari scelti nelle vallate del Sesia e del Toce, per ammirare panorami grandiosi, paesaggi dipinti nel cielo e riflessi nelle limpide acque cristalline di numerosi specchi d’acqua che impreziosiscono valli e altipiani. Una guida che vi accompagnerà dai boschi ai pascoli, dalle giogaie alle morene, dagli alpeggi ai rifugi e negli antichi insediamenti Walser, ove pietra e legno raccontano la viva storia di questo antico popolo. La Valsesia, con le sue numerose valli laterali e la “regione” alpina della Val d’Ossola danno origine ad un territorio piuttosto vasto con vette alpine quali il Monte Rosa e il Monte Leone e paesaggi molto vari, in zone note, poco conosciute o selvagge e nelle splendide aree dei Parchi naturali Alta Valsesia, Valle Antrona, Devero – Veglia e Val Grande. Un fitto dedalo di sentieri si interseca nelle Valsesiane Val Grande del Sesia, Val Vogna, Val Sermenza, Val d’Egua, Val Sorba, Val Mastallone e nelle Ossolane Valle Anzasca, Valle Antrona, Valle Bognanco, Val Divedro, Val Cairasca, Val Devero, Valle Antigorio – Formazza, Val Vigezzo e Val Grande e nelle loro numerosissime laterali, superando le barriere geografiche e rendendo questi luoghi un unico e straordinario ambiente naturale, ove oltre alle vette ci sono altre vette ed altre ancora.

COLLANA LUOGHI VERTICALI

Arco, secret spot. Climber Florian Riegler, photo Marco Spataro

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Cesare Re (www.recesare.com) fotografo e autore specializzato in ambienti di montagna. Ha pubblicato sulle principali testate nazionali dedicate all’outdoor tra cui Meridiani Montagne, Meridiani, Bell’Italia, National Geographic, Alp, Trekking&Outdoor, Oasis, Orobie e Qui Touring Speciale. Tramite agenzie fotografiche, ha pubblicato immagini anche in Germania, Russia, Australia, America e Sud America. Ha scritto e illustrato libri, guide turistiche e di trekking dal Monviso alle Dolomiti, per il Touring Club, Mondadori, Hoepli, De Agostini, CAI. Sue ricerche sull’acqua e sul paesaggio sono state esposte in varie mostre personali. Tiene corsi e workshop di fotografia di montagna. È cofondatore del progetto “FotoPerCorsi”, corsi e percorsi fotografici.

Val Grande del Sesia Val Sorba Val Sermenza Val d’Egua Val Mastallone Bassa Valsesia Valle Anzasca Valle Antrona Valle di Bognanco Alpe Devero Alpe Veglia Valle Antigorio Formazza Val Vigezzo Parco Nazionale Val Grande Bassa Val d’Ossola

www.up-climbing.com EDIZIONI VERSANTE SUD


Prima edizione Giugno 2013 ISBN 978-88-96634-82-0 Copyright © 2013 VERSANTE SUD S.r.l. Milano via Longhi, 10, tel. 027490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Copertina

Valentina Zündel Reden e Davide Fiorio, sullo sfondo il Monte Rosa da Alpe Campo. Abbigliamento collezione Monvic 2013 - www.monvic.it (foto Cesare Re)

Testi e fotografie

Cesare Re trekkingOssolaValsesia@versantesud.it

Cartine

Carolina Quaresima

Profili

Chiara Benedetto

Impaginazione

Chiara Benedetto

Simbologia

Iacopo Leardini, Chiara Benedetto

Stampa

Stampa Sud SpA

Nota Il trekking è uno sport potenzialmente pericoloso, chi lo pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi escursione.


Cesare Re

SENTIERI IN OSSOLA E VALSESIA 75 itinerari di trekking e trail

EDIZIONI VERSANTE SUD


Indice

Indice IntroduzionE Mappa Prefazione Simbologia e indicazioni Telefoni e web

Val d’Egua 6 8 10 12

LA VALSESIA Alle falde del Monte Rosa

14

Val Grande del Sesia

Val Grande del Sesia, l’Alta Valsesia 16 1 Anello del Rifugio Pastore 18 2 Rifugio Crespi Calderini dalla Bocchetta delle Pisse 20 3 Rifugio Crespi Calderini e Sentiero Glaciologico 24 4 Colle del Turlo 26 5 Anello del Rifugio Barba Ferrero 28 6 Giro dei rifugi di Alagna 30 7 Alagna e le frazioni Walser 34 8 Anello dei Rifugi Vigevano e Guglielmina 38 Il Monte Rosa, il gigante di ghiaccio 40 9 Rifugi Mantova e Gnifetti 42 L’ascensione alla Capanna Margherita, alla Punta Gnifetti 44 L’ascensione alla Zumstein, un 4000 m del Monte Rosa 46 10 Rifugio Ferioli da Alagna 50 11 Rifugio Alpe Campo e Rifugio Alpe Sattal 52 12 Traversata Alpe di Mera, Alpe di Meggiana 56 13 Madonna del Callone e l’Argniaccia 58 14 Val d’Otro 60 Val d’Otro, l’altipiano dei Walser 62 15 Bivacco Ravelli 64 16 Anello della Val Vogna 66 17 Rifugio Agriturismo Alpe Larecchio 68 18 Rifugio Ospizio Sottile 70 Marco Fava e il trekking con gli asini 72 19 Rifugio Carestia, Lago Bianco e Lago Nero 74

Val Sorba

Val Sorba, boschi, prati e alpeggi 20 Alpe Toso 21 Alpe Sorbella

76 78 80

Val Sermenza Val Sermenza, ai piedi del Tagliaferro 22 Giro degli Alpeggi di Rima 23 Rifugio Ferioli da Rima

82 84 88

Val d’Egua, la natura selvaggia 24 Rifugio Cai Boffalora Ticino e Colle d’Egua 25 Rifugio Alpe Massero e Colle della Bottigia

Val Mastallone

Val Mastallone, boschi e alpeggi 26 Anello di San Gottardo e Bocchetta di Campello 27 Rifugio Baranca, Lago Baranca e Colle Baranca 28 Cervatto, Torno, Roj

90 92 94 98 100 102 104

Bassa Valsesia

Bassa Valsesia, dai vigneti al Parco del Monte Fenera e al Sacro Monte di Varallo 29 Tra i Vigneti di Ghemme 30 Sacro Monte di Varallo

106 108 110

I grandi trekking della Valsesia

112

31 Da Rimella ad Alagna 32 Alta Via Tullio Vidoni 33 Tour del Monte Rosa e Sentiero Walser

114 118 122

LA VAL D’OSSOLA La Valle del Toce, terra di montagne 124

Valle Anzasca

Valle Anzasca, al cospetto della parete est del Monte Rosa 34 Bivacco Hinderbalmo 35 Bivacco Belloni 36 Rifugio Zamboni Zappa e Lago delle Locce 37 Monte Moro 38 Giro ai piedi del Rosa 39 Val Quarazza e Bivacco Lanti 40 Colle Baranca

Valle Antrona

Valle Antrona, un parco selvaggio 41 Rifugio Andolla 42 Giro dei Cinque Passi 43 Bivacco Camposecco 44 Lago del Cingino 45 Traversata dal Bivacco Camposecco al Lago del Cingino 46 Giro dell’Alta Valle Antrona

Valle di Bognanco

126 128 130 134 136 138 140 144 146 148 150 152 154 156 158

Valle di Bognanco, il turismo delle acque 160 47 Rifugio Gattascosa e Passo di Monscera 162 4


Alpe Devero

Alpe Devero: laghi, cime, pianori 164 48 Codelago e Pianboglio 166 49 Lago Nero 168 50 Bivacco Combi e Lanza 170 51 Lago delle Streghe 172 Renato Brignone 174 52 Alpe Sangiatto e Lago Sangiatto 176 53 Alpe Forno, Alpe della Valle e Alpe Sangiatto 178

Alpe Veglia

Alpe Veglia, il regno del Leone 54 Alpe Veglia da Ciamporino 55 Alpe Veglia da Ponte Campo 56 Rifugio Arona e Lago del Bianco 57 Tra le frazioni di Veglia 58 Lago d’Avino 59 Traversata Veglia Devero

180 182 184 188 190 192 194

Valle Antigorio Formazza

Valle Antigorio Formazza: ghiacci, laghi, cascate 198 60 Orridi di Uriezzo 200 61 Traversata dalla Val Formazza all’Alpe Devero, via Scatta Minoia 202 62 Rifugio Mores, Rifugio Somma Lombardo e Rifugio Claudio e Bruno 206 63 Blinnenhorn 208 64 L’anello del Rifugio Città di Busto e il Lago del Sabbione 210 65 L’anello del Passo Gries, dal Lago di Morasco al Rifugio Corno Gries e al Rifugio Maria Luisa 214 66 Rifugio Maria Luisa e Passo di San Giacomo 218

Val Vigezzo

Val Vigezzo, la valle dei pittori 67 Alpe Scaredi 68 Giro delle Bocchette della Val Vigezzo 69 Monte Ziccher

220 222 224 228

Parco Nazionale Val Grande

Parco Nazionale Val Grande, la wilderness italiana 230 70 Mont Faié 232 71 Traversata della Val Grande da Malesco a Colloro 234 72 Pian di Boit 236

Bassa Val d’Ossola

Bassa Val d’Ossola, dal Montorfano a Masera e alla Valle Isorno 238 73 Montorfano 240 74 I Sentieri Natura: “Storie di Pietra” e “Vogogna, il Respiro della Storia” 242

I grandi trekking dell’Ossola 75 Alta Via dei Monti Ossolani

244

246 5


6

44

45

47

Gondo

55

Antrona Schieranco

43

42 41 46

Simplon Dorf

58

57

56

62

Bognanco Domodossola

74

61

68

67

Re

69 Santa Maria Maggiore

Formazza

66

Val Vigezzo

60

Valle Antigorio Formazza

64

Crodo

Croveo Baceno

Villadossola

Varzo

San Domenico

54

59

53 51 49 48 52 50 Devero

63

65


7

32

3

1

4

33

Alagna

2

5

18

34

24

20 21

12

28

27

31

Valle Anzasca

Campertogno

25

13

22

Valsesia

10 11

23

39

Macugnaga

7 15 14 19 17 16

8

9 6

Monte Rosa

36 38

35

37

75

40 26

30

Varallo Sesia

Piedimulera

70

Gattinara

29

Ghemme

Gravellona Toce

73

Ornavasso

Premosello Val D’Ossola

71

Verbania

72

Laveno

Ispra

Lago Maggiore


Prefazione

PREFAZIONE

La Valsesia, con le sue numerose valli laterali, e la “regione” della Val d’Ossola danno origine ad un vasto territorio montuoso che annovera tra le sue fila vette alpine e paesaggi molto vari. La Valsesia è caratterizzata dalla presenza incombente del Monte Rosa che ne delimita la testata e che segna, tramite la punta Gnifetti, il confine con l’Ossolana Valle Anzasca, sovrastata dalla parete est della stessa montagna. Poco più a nord svettano l’imponente piramide del Pizzo Andolla (3653 m), in Valle Antrona, e il Monte Leone (3553 m), grandiosa punta che sovrasta la conca dell’Alpe Veglia; al Devero, poco più lontano, svettano il Cervandone (3210 m) e la Punta d’Arbola (3235 m), al confine con la Val Formazza. Verso il confine Svizzero, invece, si trovano i panoramici Blinnenhorn (3374 m) e Basodino (3273 m). Pianori e paesaggi docili e bucolici si trovano, invece, in Val Vigezzo che, insieme alle aspre cime del selvaggio Parco Nazionale della Val Grande, delimitano il lato orografico sinistro dell’Ossola. Ognuna di queste valli conta numerosi sentieri, con notevoli possibilità

di concatenamenti e traversate. Nel libro sono descritti 75 itinerari: brevi, lunghi, di uno o più giorni, accuratamente scelti per privilegiare la componente paesaggistica e panoramica. Molti percorsi comprendono anche la “variante”, una voce che indica ulteriori possibilità per allungare il tragitto, per compiere giri ad anello o per tornare lungo una via alternativa a quella dell’andata. Per chi ama il Trail Running, la corsa in montagna, sono indicate la lunghezza in km e la tipologia di terreno ove si svolge l’itinerario. A corredo delle informazioni pratiche sono presenti anche box tematici che descrivono caratteristiche ambientali, geografiche, naturalistiche, storiche e culturali, un importante compendio per muoversi con la giusta consapevolezza lungo i sentieri del magico mondo verticale della Valsesia e della Val d’Ossola. Il libro è, quindi, un giusto mix sia per chi intenda la montagna come luogo per attività outdoor, sia per chi voglia vivere il lato più naturalistico ed esplorativo, ricordando che “camminare è l’arte più pura del viaggio”. Buona montagna Cesare Re

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Simbologia e indicazioni

SIMBOLOGIA E INDICAZIONI Punto di partenza: indica il punto ove inizia l’itinerario e la sua quota. Punto di arrivo: indica il punto ove termina l’itinerario e la sua quota. Dislivello (in salita e in discesa ): calcolato dalla voce partenza alla voce arrivo. Tempo di percorrenza: i tempi di percorrenza si riferiscono alle possibilità di un escursionista medio, al netto delle soste. Sono calcolati dalla voce partenza alla voce arrivo. La discesa richiede, in genere, due terzi del tempo di salita, a volte anche la metà. Lunghezza in Km: se per l’escursionismo è importante suggerire un tempo di percorrenza medio, per il trail viene riportata, indicativamente, la distanza in km, dal punto di partenza, al punto d’arrivo.

T

Difficoltà degli itinerari descritti

T,

turistico: semplice, su larghe mulattiere e adatto a tutti. E, escursionistico: si svolge su sentiero sempre ben segnalato. EE, per escursionista esperto: segnali meno evidenti, possibili pietraie, morene o nevai, possibili tratti esposti. F, alpinistico semplice: tratti su roccia o ghiacciaio.

Periodo consigliato: si indica un periodo di massima. La percorrenza degli itinerari è soggetta alle condizioni meteo, alla presenza o meno di neve, parametri che dipendono dalle singole stagioni e dalle singole annate e dalle capacità personali. Cartelli: si indica la presenza di cartelli, segnavia, bacheche, paline e ometti in pietra. Cartografia: negli itinerari viene indicata la pagina della mappa di riferimento. 10

Profilo altimetrico: gli itinerari sono corredati da un profilo altimetrico indicativo, calcolato con l’utilizzo delle cartine e delle tracce GPS. Tipi di terreno: nel profilo altimetrico, sono anche segnalati, indicativamente, i tipi di suolo che si trovano lungo il percorso, utili per la scelta delle calzature per il trail. asfalto o cemento sterrato: può essere un sentiero (largo o stretto), una mulattiera o una gippabile lastricato: antichi sentieri, antiche mulattiere a gradoni sterrato + lastricato: percorsi che si snodano con gradoni in pietra alternati a tratti di sterrato, ove è impossibile determinare i punti precisi dell’uno e dell’altro pietraia o morena: sassi di grandi dimensioni, morene di ghiacciaio sterrato + pietraia e morena roccia ghiaccio Tratti esposti o pericolosi a causa della conformazione del terreno (roccia o ghiacciaio) Termini destra e sinistra: si intendono sempre nel senso di marcia, o prendendo riferimento dall’orografia della valle, ma sono sempre specificatamente indicati nella descrizione del testo. Variante: in questa sezione, alla fine della descrizione, sono indicate altre possibilità per raggiungere la meta dell’itinerario, un punto di partenza o di arrivo diverso, o alcune eventuali estensioni del percorso.


Stambecco

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Telefoni e web

TELEFONI E WEB VALSESIA Info utili

ATL Valsesia Vercelli: www.atlvalsesiavercelli.it Turismo in Valsesia: www.turismovalsesia.it Ufficio Informazioni Turistiche Alagna Valsesia: www.alagna.it Parco Naturale Alta Valsesia: tel. 0163.54680; www.parcoaltavalsesia.it; www.parks.it/parco.alta.valsesia/ Sacro Monte di Varallo: tel. 0163.51131; rettore@sacromontedivarallo.it Riserva Naturale del Sacro Monte di Varallo: tel. 0163.53938; www.parks.it/riserva.sacro.monte.varallo Cai Varallo: tel. 0163.51530; www.caivarallo.it

Guide

Mountain Planet - Valsesia Incoming: tel. 346.3185282; 349.0895467; www.valsesiaincoming.it; www.mountainplanet.net Alagna: tel. 0163.91310; www.guidealagna.com Guide del Piemonte: www.guidealpinepiemonte.it

Meteo

www.nimbus.it www.ilmeteo.net

Rifugi

Rifugio Agriturismo Alpe Larecchio: tel. 349.0618821 Rifugio Alpe Baranca: tel. 347.8659385; www.rifugioalpebaranca.com Rifugio Alpe Campo: tel. 347.8658335 Rifugio Alpe Massero: tel. 0163.95650; 345.8511191; www.alpinerunner.it Rifugio Alpe Pianello: www.cai-borgomanero.it Rifugio Alpe Salei: www.caivarallo.it Rifugio Alpe Sattal: tel. 349.6308738; www.alpesattal.com Rifugio Alpe Vallè: tel. 328.4424913 Rifugio Barba Ferrero: tel. 0163.91919; www.rifugimonterosa.it Rifugio Boffalora Ticino: tel. 0163.95645; 02.97255492; www.caiboffaloraticino.it Rifugio Carestia: tel. 0163.91901; www.rifugimonterosa.it Rifugio Città di Mantova: tel. 0163.78150; www.rifugiomantova.it Rifugio Città di Mortara: tel. 348.8752203; www.grandehalte.it Rifugio Crespi Calderini: tel. 0163.51530; tel. 346 4050369; www.caivarallo.it Rifugio dei Walser: tel. 338.9761975; www.rifugiowalser.it Rifugio Ferioli: tel. 0163.91207; 334.5631105; www.caiolgiate.it Rifugio Gnifetti: tel. 0163.78015; www.rifugimonterosa.it Rifugio Guglielmina: tel. 0163.91444 Rifugio Meggiana: tel. 0163.77295; 348.2447729 Rifugio Ospizio Sottile: tel. 348.6011550; www.ospiziosottile.com Rifugio Pastore: tel. 0163.91220; www.rifugiopastore.it Rifugio Regina Margherita: tel. 0163.91039; www.rifugimonterosa.it; www.caivarallo.it Rifugio Valle Vogna: tel. 0163.91918; www.caivarallo.it Rifugio Vigevano: tel. 0163.91105; www.rifugimonterosa.it Rifugio Vigevano: tel. 0163.91105; www.rifugimonterosa.it Rifugio Zar Senni: tel. 0163.922952.

VAL D’OSSOLA Info Utili

Parco Nazionale Val Grande: tel. 0324/87540; www.parcovalgrande.it Parco Regionale Alpe Veglia Devero e Valle Antrona: tel. 0324.72572; www.parcovegliadevero.it Ferrovia Vigezzina: tel. 0324.242055; www.vigezzina.com Cai Domodossola: tel. 0324.240449; www.cai.it Il sito turistico delle Valle dell’Ossola: www.ossola.com Distretto Laghi: www.distrettolaghi.it 12


Guide

www.ossolaclimbing.org www.montagnaazzurra.com Guide del Piemonte: www.guidealpinepiemonte.it

Meteo

www.nimbus.it www.ilmeteo.net

Rifugi

Locanda Fizzi: tel. 0324/619108. Rifugio Andolla: tel. 0324.575980; www.caivilladossola.net Rifugio Antica Locanda Alpino: tel. 0323.505078; www.alpedevero.it/alpino.htm Rifugio Cai Città di Arona: tel. 0324.780837; www.rifugiocaiveglia.it Rifugio Cai Saronno: tel. 0324.65322. Rifugio Capanna Corno Gries: www.casbellinzona.ch Rifugio Castiglioni: tel. 0324.619126; www.alpedevero.it/castiglioni.htm Rifugio Città di Busto: tel. 0324.63092; www.rifugiocittadibusto.it Rifugio Città di Novara: tel. 0324.575977; www.rifugionovara.com Rifugio Claudio e Bruno: tel. 0342 847842; tel. 347.9058659 Rifugio E. Sella: tel. 0324.65491 Rifugio Fantoli: tel. 330.206003 Rifugio Gattascosa: tel. 328 3151669; 762 295272; www.rifugiogattascosa.it Rifugio Laurasca: tel. 3801936463 Rifugio Margaroli: tel. 0324.63155; www.rifugiomargaroli.it Rifugio Maria Luisa: tel. 348 4444316; www.rifugiomarialuisa.it Rifugio Mores: tel. 0324.63067; www.rifugiomores.it Rifugio Myriam: tel. 0324.63154; www.rifugiomiryam.org Rifugio Oberto: tel. 0324.65544; www.montemoropass.it Rifugio Pian Cavallone: tel. 349.2127830; www.caiverbano.it Rifugio Sesto Calende: tel. 0324.619149; www.caisestocalende.it Rifugio Somma Lombardo: tel. 347.8457045; www.caisomma.it Rifugio Tre A: tel. 0347.9058659; 02.9385487 Rifugio Zamboni Zappa: tel. 0324.65313; www.rifugiozamboni.com Ristoro Alpe Soi: tel. 0324.89678

Onda sul Toce

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La Valsesia 14

ALLE FALDE DEL MONTE ROSA La Valsesia è la Valle del Monte Rosa, ambiente ricco di attrattive naturali, anche grazie alla presenza del Parco Alta Valsesia, e culturali, vista l’origine Walser di molti dei suoi abitanti, ben riscontrabile anche dalle caratteristiche architettoniche di molti paesi. Per Valsesia si intende un unicum, un insieme di valli che occupano un territorio piuttosto vasto. La valle principale detta comunemente Valsesia ha, in realtà, il nome di Val Grande, o Val Grande del Sesia, dalla quale si staccano le numerose laterali, indissolubilmente legate tra loro, ma anche luoghi a sé stanti che arricchiscono la valenza estetica e la ricchezza ambientale di queste zone. All’altezza di Varallo si stacca la boscosa Val Mastallone che si divide nel ramo di Fobello e in quello di Rimella. A Balmuccia si può deviare nella tortuosa Val Sermenza sino a Rimasco ove si sceglie se dirigersi a Rima San Giuseppe o a Carcoforo in Val d’Egua, entrambi splendidi villaggi Walser. Proseguendo verso monte si incontra la deviazione per la Val Sorba che conduce sino a Rassa, villaggio arroccato sulle rive del fiume. Sulla destra orografica si trovano, invece, la Valle Artogna, tra le più selvagge e solitarie della zona, la

Val Vogna, nei pressi di Riva Valdobbia, e la Val d’Otro, ormai in territorio di Alagna Valsesia, entrambe scrigni di cultura Walser e ricche di possibilità escursionistiche ed alpinistiche. Siamo ormai a monte della Valsesia, alle pendici del Monte Rosa, tra la Val d’Olen, la Valle di Bors e il Tagliaferro (2964 m), ove la vista è occlusa dall’imponenza delle cime ghiacciate della Punta Parrot (4436 m) e della celeberrima Punta Gnifetti (4554 m). “Il Monte Rosa è il re. Nessun massiccio alpino l’eguaglia nella grandiosità della mole e nella varietà delle cime; nessuno, con le sue distese nevose, lancia una nota più smagliante nel pallido azzurro del cielo italiano”. Le parole di Luigi Ravelli nella storica “Guida della Valsesia e del Monte Rosa” inneggiano al Monte Rosa, primo gruppo montuoso d’Europa per estensione e secondo per quota solo al Monte Bianco. “Da Milano a Torino è verso il Rosa che si rivolgono tutti gli occhi assetati di frescura nei giorni torridi dell’estate: e non solo dal Piemonte e dalla Lombardia, ma dal Veneto, dal Piacentino, dal Modenese e fin dai Colli Bolognesi e dall’Adriatico…”, continua il Ravelli nella sua guida. Da ricordare che il nome Monte Rosa, così particolare, non si riferisce,


come sembrerebbe essere logico, al colore di cui si tingono le sue candide pareti all’alba e al tramonto, ma risale probabilmente al termine “roese, ruise, roise” che nel dialetto Patois Valdostano, probabilmente con influenze celtiche, significa “ghiaccio, ghiacciaio”. Nonostante l’importanza, estetica e non solo, del Monte Rosa, la valle prende nome, come la maggior parte delle vallate alpine, dal fiume Sesia, elemento paesaggistico peculiare, ma anche ideale terreno di gioco per gli sport acquatici, rafting e canoa su tutti, ma anche torrentismo e hydrospeed. Parte del Sesia e molte valli e cime della Valsesia sono protette grazie all’istituzione del Parco Naturale Alta Valsesia, il più alto d’Europa, grazie alla presenza della Punta Gnifetti. Istituito nel 1979, tutela il paesaggio, flora e fauna, ma non solo; importantissima è anche l’attenzione per gli alpeggi e per le strutture architettoniche. Molte sono infatti le antiche strutture restaurate ed adibite ora a rifugi, posti tappa o centri parco. L’utilizzo di baite o alpeggi già presenti nel territorio consente un impatto ambientale minimo rispetto alla costruzione di nuove case. Anche gli impianti per il turismo invernale, ben presenti soprattutto nella zona di Alagna, non creano problemi al territorio del parco che rimane a sé stante. La Valsesia, l’alta soprattutto, è anche un ambiente

particolare dal punto di vista culturale, vista la presenza delle genti Walser. Questo popolo di origine alemanna, probabilmente dell’Oberland Bernese, nel XII sec., varcò alcuni passi alpini, diretto anche verso l’Italia e si stabilì anche in Valsesia ed in particolare ad Alagna, Rima, Carcoforo e Rimella. Gente operosa, conosceva la montagna con le sue insidie, l’agricoltura in quota e le tecniche d’allevamento del bestiame. I terreni migliori venivano utilizzati a rotazione dalle varie famiglie, in modo da consentire a tutti di goderne i frutti. Oltre che per la lingua, tipicamente germanica, si distinguono anche per le caratteristiche architettoniche delle abitazioni dette “Blockbau”. Costruite quasi totalmente in legno, poggiano, però, su particolari pilastri a forma di fungo, con la parte superiore in pietra. Questo sistema consente una continua areazione e isola le case dal terreno. Ai lati delle abitazioni erano situati dei loggiati, utilizzati per l’essiccazione di colture e foraggio. Il Monte Rosa, il Sesia, le numerose valli laterali, i boschi con i loro animali e una tradizione culturale ed architettonica ancora ben radicata sono gli elementi peculiari della Valsesia da vivere camminando, lungo sentieri, giogaie, morene, cime e ghiacciai in un ambiente alpino di rara suggestione e bellezza.

Alba sul Monte Rosa: da sinistra Lyskamm, Vincent, Giordani, Corno Nero, Ludwigshohe, Parrot, Gnifetti e Nordend

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Val Grande del Sesia 16

VAL GRANDE DEL SESIA, L’ALTA VALSESIA La Val Grande del Sesia comprende i comuni di Alagna Valsesia, Riva Valdobbia, Mollia, Campertogno, Pila, Piode, Scopello, Scopa e Balmuccia. In genere si definisce anche semplicemente Alta Valsesia o addirittura solo Valsesia. Sicuramente è la zona più ricca di attrattive naturalistiche ed escursionistiche, soprattutto, per la presenza del Monte Rosa, ma anche per le bellissime laterali di Otro e della Val Vogna. La testata della Valsesia è interamente dominata dalla parete sud del Monte Rosa, un’insieme di roccia e ghiaccio che culmina con la sfilata dei suoi 4000 m, da sinistra: Punta Giordani (4046 m), Piramide Vincent (4215 m), Corno Nero (4321 m), Ludwigshohe (4342 m), Punta Parrot (4436 m) e Punta Gnifetti (4559 m). Sulla dorsale orografica destra, al confine con la catena spartiacque con la Valdostana Valle del Lys, si aprono la Valle dell’Olen e la Val d’Otro, da Alagna, la Val Vogna, da Riva Valdobbia, la Valle Artogna, da Campertogno e la Val Sorba, tra Campertogno e Piode. Sempre su questo versante, spiccano le cime dello Stolemberg, del Corno Rosso, della Punta Straling, del Corno Grosso e del Corno Bianco (3320 m), tutte vette che superano i

Alba sulla Punta Gnifetti (4559 m)

3000 m. Dal versante orografico di sinistra, al confine con la Valle Anzasca, discendono le valli Sermenza e d’Egua che si uniscono all’altezza di Rimasco, per confluire nella Val Grande a Balmuccia. Tra Alagna e Rima, la vetta più importante ed esteticamente più elegante è il Tagliaferro (2964 m), una lama di roccia glabra, scura e corrugata che, dall’alto, domina le vicine creste di confine con l’Ossolana Valle Anzasca, col Palon del Badile e il Pizzo Tignaga. La valle è interamente solcata dal fiume Sesia, conosciuto per sport acquatici come kayak, rafting, canyoning e hydrospeed.


Parete Sud del Monte Rosa

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Val Grande del Sesia - Anello del Rifugio Pastore 01

Val Grande del Sesia

01 Alagna, fraz. Pedemonte 1212 m Alagna, fraz. Pedemonte 1212 m 363 m 363 m h 2,00 6 km ca.

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Difficoltà Da giugno a ottobre N. 6 Mappa a pag. 21

Anello del Rifugio Pastore

Semplice e riposante gita, con grandioso panorama sulle cime del Monte Rosa e sui suoi ghiacciai, con suggestivi scorci sul Sesia e sulle sue fragorose cascate. In particolare, i momenti di riposo sul pianoro antistante il rifugio, col Monte Rosa a dominare la testata della valle, sono una sorta di preludio e viatico per gite future che dipartono proprio da questo punto. La zona è, infatti, da considerarsi come un crocevia di sentieri, precisamente di percorsi che toccano i rifugi Crespi Calderini e Barba Ferrero e la zona della Bocchetta delle Pisse e del Colle del Turlo. Si parte dall’ampio parcheggio nei pressi di Pedemonte, frazione di Alagna, ove è presente la sbarra che blocca l’accesso. Si cammina seguendo la strada asfaltata che, in docile pendenza consente di guadagnare quota, costeggiando il corso del Sesia in bell’ambiente boschivo. Si giunge ad una costruzione con una fontanella e, poco dopo, ad un bivio, appena prima di un ponte. Si lascia la strada principale asfaltata sulla destra, per prendere il sentiero sulla sinistra che, in falsopiano, costeggia il Sesia e offre, a tratti, panorami sul Rosa che svetta dalla folta vegetazione. Ancora un tratto in piano e poi si inizia a salire sulla semplice mulattiera che, in breve, conduce alle strutture in pietra del Rifugio Pastore (1575 m; 1 ora) che appare proprio all’ultimo momento. Impressionante la vista sulle cime del versante Valsesiano del Monte Rosa e, in particolare, sulla Punta Parrot (4436 m) e sulla Punta Gnifetti (4559 m) su cui troneggia, visibile a occhio nudo, il monolite scuro della Capanna Margherita. La descrizione poetica di Don Ravelli rende perfettamente l’idea: “Quivi tutto Accesso Autostrada A 4, Torino – Milano, ove si devia per la A 26, Alessandria – Gravellona Toce, ove si prosegue verso Gravellona Toce, uscendo a Romagnano Sesia – Ghemme, poi statale n. 299 in direzione Alagna Valsesia. Da Alagna si prosegue, verso monte, sino a Pedemonte, ove la sbarra blocca la strada.

1500

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metri

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Rifugio Pastore

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Variante 1 Il Rifugio Pastore è ideale base di partenza per numerose escursioni, tra le altre, la salita al Rifugio Barba Ferrero (vedi it. 5), il Rifugio Crespi Calderini (vedi it. 3), il Colle del Turlo (vedi it. 4) e la Bocchetta delle Pisse (vedi it. 2 in senso inverso).

Rododendri

l’anfiteatro del Rosa si spiega dinnanzi agli occhi …colla faccia più selvaggia, col corteo delle punte valsesiane che sembrano salire al cielo per farsi coronare di stelle…”. Per compiere il percorso ad anello è necessario attraversare il ponte coperto sul Sesia, sulla destra, che consente di giungere in pochissimi minuti all’Alpe Bitz, snodo strategico di sentieri, con il bivio per il Rifugio Barba Ferrero. Recentemente sono stati istituiti una Casa del Parco e un Orto Botanico. Si scende ora, verso valle, sino ad entrare subito in un suggestivo bosco di larici che celano la profonda forra erosa dalla spumeggiante cascata delle “Caldaie del Sesia”, spesso impreziosita da un coloratissimo arcobaleno. Una breve discesa a gradoni conduce allo spiazzo dell’Acqua Bianca ove inizia la strada asfaltata che, sempre in discesa, conduce sino al bivio del percorso di andata e, successivamente, al parcheggio (45 minuti / 1 ora). Variante 2 Grazie al servizio navetta estivo che, dal parcheggio di Pedemonte consente di raggiungere le Cascate dell’Acqua Bianca, è possibile scegliere di percorrere a piedi il solo percorso di salita, oppure discesa.

La Sud del Rosa, sovrastata dalla Punta Parrot e dalla Punta Gnifetti

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Val Grande del Sesia - Rifugio Crespi Calderini dalla Bocchetta delle Pisse 02

Val Grande del Sesia

02 Bocchetta delle Pisse 2396 m Alagna 1191 m 1205 m h 3,30 7,5 km ca.

E

Difficoltà Da luglio a settembre N. 6, 10, 10a Mappa a pag. 21

Rifugio Crespi Calderini dalla Bocchetta delle Pisse Itinerario panoramico a ridosso del Monte Rosa, lungo, ma senza tratti in salita, grazie alla presenza degli impianti di Alagna. Il percorso riassume gli elementi principali della testata della Valsesia, con il Monte Rosa, il Lago delle Pisse, la Cascata delle Pisse, il Rifugio Crespi Calderini, il Rifugio Pastore e il fiume Sesia, con le sue cascate e la zona delle “caldaie”. Giunti alla Bocchetta delle Pisse con gli impianti di Alagna, si ammira il panorama sul Monte Rosa, a monte, e su altre cime della Valsesia e, in particolare sul Tagliaferro, a valle. Merita sicuramente una pausa il bellissimo Laghetto delle Pisse, nelle cui acque smeraldine si riflettono le bianche cime ghiacciate del Rosa. Si cammina lungo il sentiero numero 10 (vedi anche it. 6 in senso inverso). Si scende in direzione dell’impetuosa cascata delle Pisse, ove il sentiero, sempre accuratamente segnalato, degrada verso l’Alpe Bors, dapprima snodandosi tra la bassa vegetazione e, successivamente in piano, lungo zone acquitrinose, ricchissime di fiori, sino alle strutture in legno e pietra che costituiscono il Rifugio Crespi Calderini. Si continua ora (cartelli, n. 10) scendendo lungo sentiero ripido, ma semplice, e costeggiando il torrente Bors, sino ad un ponte che si attraversa puntando verso valle per giungere al Rifugio Pastore (1575 m). Per il ritorno dal Pastore ad Alagna ed agli impianti presi all’andata è possibile seguire il sentiero, oppure la strada asfaltata o prendere la navetta che conduce a Pedemonte (1 ora; vedi it. 1). Da Pedemonte, senza alcun problema si continua a piedi sino ad Alagna (20 minuti) Accesso Autostrada A 4, Torino – Milano, ove si devia per la A 26, Alessandria – Gravellona Toce, ove si prosegue verso Gravellona Toce, uscendo a Romagnano Sesia – Ghemme, poi statale n. 299 in direzione Alagna Valsesia. Da Alagna si raggiungono gli impianti del Monte Rosa, seguendo le numerose indicazioni.

2200

1800

metri

1400

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Verso il Crespi Calderini

20

0 km

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P.ta Gnifetti

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P.ta Giordani

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Piramide Vincent

Capanna Barba - Ferrero A. Tonflua

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Rifugio Crespi Calderini

Cascate dell’Acqua Bianca Rifugio Pastore

S. Antonio

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8

Rif. Città di Vigevano Rif. Guglielmina

C.no Rosso

p8

1

p2 Bocchetta delle Pisse

M. Tagliaferro

Rif. Città di Mortara

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Alagna Valsesia

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Otro Valle d’

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Lago Nero

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Oro Cà di Janzo

Lago Bianco

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Il Monte Rosa


ed alla chiesa principale e, poco dopo, al parcheggio degli impianti. Variante Dal Rifugio Crespi Calderini, invece di scendere subito verso il Rifugio Pastore, è possibile salire verso l’Alpe Fondeccio (2070 m), lungo l’ultimo tratto del Sentiero Glaciologico (vedi it. 3; tabelle, bacheche; circa 30 minuti).

Il Rifugio Crespi Calderini e l’Alpe Bors

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Val Grande del Sesia - Rifugio Crespi Calderini e Sentiero Glaciologico 03

Val Grande del Sesia

03 Cascate dell’Acqua Bianca 1495 m Alpe Fondeccio 2070 m 575 m h 2,30 2,3 km ca.

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Difficoltà Da giugno a ottobre Bacheche didattiche, n. 6, 10, 10a Mappa a pag. 21

Rifugio Crespi Calderini e Sentiero Glaciologico Splendido sentiero nel cuore del Parco Naturale Alta Valsesia, a ridosso dei ghiacciai della parete Sud del Monte Rosa. Il percorso può quasi essere definito “itinerario d’acqua”. Inizialmente, si ammira lo spettacolo verticale delle Cascate dell’Acqua Bianca, per poi passare a pochi metri dalle Caldaie del Sesia e sopra la forra del fiume, grazie al ponte che conduce al Rifugio Pastore, ove si sente l’urlo della voce del Sesia. Poco dopo si cammina fiancheggiando le acque del Sesia, col Monte Rosa come sfondo naturale. Infine si lascia il Sesia, per salire a fianco del Torrente Bors che, dal Crespi Calderini, si getta a cascata proprio a fianco del sentiero, facendo da colonna sonora alla salita. La cresta finale che conduce all’Alpe Fondeccio è un vero e proprio avvicinamento alla grande parete Sud del Monte Rosa, con panorami che spaziano anche sulle altre vette valsesiane. Da Alagna, frazione Pedemonte, si raggiungono le Cascate dell’Acqua Bianca, grazie al servizio navetta estivo. Fuori stagione o volendo percorrere a piedi il tragitto, si parte dall’ampio parcheggio nei pressi di Pedemonte, ove è presente la sbarra che blocca la strada. In questo caso si cammina seguendo la strada asfaltata che, con alcuni tornanti e tratti in docile pendenza, conduce alle Cascate dell’Acqua Bianca in 45 minuti (vedi anche it. 1). L’itinerario per il Rifugio Crespi Calderini (1836 m) si snoda lungo il sentiero glaciologico Alta Valsesia. Il percorso è autoguidato mediante cartelli in legno, posti direttamente sul terreno che, in diverse tappe, illustrano la storia della formazione del Monte Rosa Accesso Autostrada A 4, Torino – Milano, ove si devia per la A 26, Alessandria – Gravellona Toce, ove si prosegue verso Gravellona Toce, uscendo a Romagnano Sesia – Ghemme, poi statale n. 299 in direzione Alagna Valsesia. Da Alagna si prosegue, verso monte, sino a Pedemonte, ove la sbarra blocca la strada. 1900

1750

metri

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Torrente Bors

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0,5

1

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Nei pressi del Crespi Calderini

e dei suoi ghiacciai. Dopo una sosta alle splendide Cascate dell’Acqua Bianca (un salto di 130 m) si segue il sentiero che, transitando presso le caldaie del Sesia, conduce all’Alpe Bitz, da dove si gode la vista completa sul Monte Rosa Valsesiano: da destra a sinistra si susseguono Punta Gnifetti, Punta Parrot, Ludwigshohe, Corno Nero e Punta Giordani, tutte cime che superano i 4000 m. Si ignora il sentiero per il Rifugio Barba Ferrero e si devia a sinistra, su un ponticello in legno per poi degradare leggermente, attraversare un ponte, e giungere in breve al Rifugio Pastore (1575 m), composto da diverse baite tradizionali e riadattate, in modo da mantenere la loro fisionomia originale. Proseguendo verso monte (n. 6), si costeggia il Sesia e si supera una zona pianeggiante fino alla cascata del torrente Bors, sulla sinistra. Il sentiero devia ora a sinistra (n. 10), raggiungendo, su ripido pendio, il Rifugio Crespi Calderini all’Alpe Bors (1,30 ore), antica casera di pastori totalmente ristrutturata e riammodernata di recente. Chi volesse proseguire lungo il Sentiero Glaciologico deve salire il pendio retrostante il rifugio fino a raggiungerne la sommità, detta belvedere, punto panoramico sia sul Rosa, sia sulle altre vette valsesiane, tra cui il Tagliaferro. Si segue, ora, la cresta del cordone morenico, fino a raggiungere l’Alpe Fondeccio (2070 m), termine del percorso didattico con l’ultimo tabellone dove, tra l’altro, è ricordato il senso del Sentiero Glaciologico: ”saper osservare con occhio diverso e attento i molteplici segni che ci circondano, messaggi importanti e decifrabili

che ci aiutano a comprendere la natura e la storia della terra”. Variante È possibile raggiungere il Rifugio Crespi Calderini e scendere poi al Rifugio Pastore anche dalla Bocchetta delle Pisse (2396 m, n.10), utilizzando gli impianti di Alagna fino al secondo tronco, e compiere così un giro ad anello, scendendo alle Cascate dell’Acqua Bianca (vedi anche it. 1, 2, 6).

Verso l’Alpe Fondeccio

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