SPECIALE marzo 2021
La sostenibilità per i partner delle
PRIVATE LABEL
ASDOMAR, “La Qualità e il Rispetto”
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Un claim che è anche la sintesi della strategia aziendale.
ASDOMAR, “La Qualità e il Rispetto”. Un claim che è anche la sintesi della strategia aziendale. I prodotti di Generale Conserve – ASDOMAR, nascono dalla capacità di offrire al consumatore altissima qualità sotto tutti i punti di vista: materie prime, lavorazione, presentazione e gusto, il tutto con un rigoroso e concreto impegno per la tutela del benessere dei lavoratori e la sostenibilità. Il tonno in scatola è un prodotto semplice, ma la più importante materia prima che lo compone è davvero preziosa. Le specie utilizzate prevalentemente dall’Industria mondiale sono due, lo Yellowfin (Thunnus albacares, o tonno a pinne gialle) e lo Skipjack (Katsuwonus pelamis, o tonnetto striato), entrambe sono specie selvatiche e non riproducibili in allevamento. In particolar modo il tonno Yellowfin è una specie che sempre più negli anni è stata oggetto di sforzi di pesca crescenti, non sempre monitorati e regolati in modo corretto, so-
prattutto nei decenni passati. Un approccio sostenibile al business si deve tradurre in un impegno concreto nell’adeguata gestione della risorsa ittica per garantire il futuro della produzione. A questo Generale Conserve - ASDOMAR unisce un’attenzione scrupolosa per i dipendenti, coloro che determinano il successo dell’azienda e dei prodotti. Il patrimonio di Generale Conserve è costituito proprio dagli uomini e dalle donne che con la loro passione ed esperienza contribuiscono quotidianamente alla crescita della qualità e al successo dei prodotti. La produzione del tonno in
scatola può sembrare banale, si tratta di pochissimi ingredienti (tonno, olio di oliva e sale), con una fase di cottura a vapore. Ma non è così, la ricetta per ottenere un determinato tipo di prodotto nasconde una vera e propria arte culinaria. Il tonno che arriva sulla tavola del consumatore ha una storia davvero lunga e complessa alle proprie spalle, che coinvolge natura e persone, percorre un tragitto straordinariamente lungo che i produttori hanno l’onore e il dovere di raccontare.
SPECIALI PLM - SOMMARIO
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La sostenibilità conquista le etichette delle private label
Packaging innovativi rigorosamente eco-friendly
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Tracciabilità di filiera sempre più al centro
Verso un’economia circolare
PLMagazine speciale Marzo 2021 Supplemento trimestrale di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007
A cura di Claudia Scorza
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SPECIALI PLM - INTRODUZIONE
La sostenibilità conquista le etichette delle private label
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a sostenibilità è un tema sempre più rilevante nel largo consumo: la produzione e il consumo “green” occupano oggi un posto di riguardo nella scala dei valori non solo dei consumatori, ma anche dei produttori e distributori. La maggiore attenzione verso prodotti sostenibili e la propensione degli shopper a sostenere talvolta anche un costo maggiore per l’acquisto di referenze a basso impatto ambientale hanno spinto aziende e retailer a essere tra i protagonisti più attivi di questo fenomeno green, mettendo in campo azioni concrete e misurabili anche quando si parla di marchio del distributore. Il webinar organizzato da Edizioni DM, “La Private Label alla sfida della sostenibilità”, in occasione del lancio di PLM, il primo magazine in Italia dedicato alla private label, ha messo in luce il grande dinamismo sul fronte della sostenibilità che caratterizza le linee a marca del distributore, un comparto che nel nostro Paese ha registrato nel 2019 un giro d’affari di 10,8 miliardi e il cui sviluppo, negli ultimi 16 anni, ha determinato l’80% della crescita realizzata dall’industria. La vivacità di questo settore è stata analizzata anche dall’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino, realizzata da GS1
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SPECIALI PLM - INTRODUZIONE
Italy in collaborazione con Nielsen, secondo la quale nel 2020 la sostenibilità ha conquistato le etichette dei prodotti a marca commerciale, spingendone le vendite. Nell’arco di un anno, infatti, sono saliti a 6.407 i prodotti a private label sulle cui confezioni compare almeno un claim relativo al mondo della sostenibilità: in 12 mesi le loro vendite sono cresciute del +10,2%, arrivando a superare 1,7 miliardi di euro. Nonostante questo trend sopra media, nel paniere delle referenze a marca del distributore l’incidenza dei prodotti sostenibili è ancora bassa poiché la loro quota sul giro d’affari si ferma al 22,8%, contro il 24,4% detenuto dai prodotti “green” sul totale del largo consumo confezionato.
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OLEIFICIO ZUCCHI: INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
SOSTENIBILITÀ E TRACCIABILITÀ A SERVIZIO DEL CLIENTE La sostenibilità, l’attenzione all’impatto ambientale e la trasparenza verso il consumatore stanno diventando fattori di differenziazione sempre più strategici per le Marche del Distributore. Oleificio Zucchi, storica azienda cremonese produttrice di oli da olive e da semi, da più di 70 anni al fianco dei distributori, ha fondato il proprio modo di fare impresa proprio su questi capisaldi.
Grazie all’expertise sviluppata per il marchio Zucchi nel campo della sostenibilità e tracciabilità di filiera, l’azienda oggi è in grado di mettere a disposizione delle MDD una gamma di oli extra vergine di oliva tracciati dal campo alla tavola, da filiera sia 100% ita-
liana che comunitaria. La tracciabilità, disponibile anche per la gamma di oli di semi 100% Italiani, permette al consumatore della MDD di conoscere la provenienza delle materie prime che compongono gli oli, attraverso il numero di lotto posto sulla bottiglia. In Oleificio Zucchi, un team dedicato è a disposizione del cliente MDD per progettare il prodotto in ogni sua fase, offrendo flessibilità e soluzioni diversificate per ogni esigenza, attente all’ambiente anche nel packaging: ad esempio, l’utilizzo di PET riciclato nella composizione delle bottiglie, o l’uso di etichette in carta erba. Qualità e sicurezza del prodotto poggiano sugli investimenti sugli impianti: 11 linee di produzione per una
capacità produttiva di 1,5 mio litri/giorno confezionati ed una raffineria per gli oli di semi con una capacità di circa 500 tons/ giorno raffinate. Fiore all’occhiello, una Cantina dell’Olio, uno dei più grandi impianti di stoccaggio di olio EVO in Italia, a temperatura controllata, con una capacità di 5.940 tonnellate. La sicurezza e la qualità dei prodotti, sia a marchio proprio che per la MDD, è garantita dalla selezione delle materie prime e dalle analisi effettuate durante i vari step di lavorazione (circa 37.000 analisi effettuate nel 2019), nonché dalla Sala Assaggi Olii inaugurata nel 2020, che permette ai blendmaster di Oleificio Zucchi di garantire sempre un prodotto controllato e di qualità.
SPECIALI PLM - INTRODUZIONE
Crescono le marche commerciali green
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ll’interno dell’ampia base di analisi dell’Osservatorio Immagino, composta da 115 mila prodotti del largo consumo - corrispondenti all’82,1% del giro d’affari realizzato in ipermercati e supermercati italiani - il paniere più rilevante di referenze a marca commerciale con espressi in etichetta i valori legati al mondo della sostenibilità è quello costituito dalle referenze provenienti da agricoltura o allevamento sostenibili, con il 32,6% di incidenza sulle vendite totali delle private label “green”. Con una crescita annua a valore del +12,3%, le vendite di questi prodotti hanno superato gli 870 milioni di euro. Gli aumenti a valore più significativi sono stati ottenuti dal claim “senza antibiotici” (+198,9%), mentre registrano performance molto positive le referenze con “ingredienti 100% naturali” (+26,4%), con indicazioni di “filiera/ tracciabilità” (+18,7%) e certificati biologici/Eu Organic (+10,1%). Il secondo paniere per incidenza è quello delle 1.312 referenze ottenute nel rispetto della responsabilità sociale (22,3% del giro d’affari), con una crescita annua pari al +13,5% e 572 milioni di euro di sellout in iper e supermercati. A trainare questo segmento è principalmente la certificazione da foreste gestite in modo responsabile Fsc (+14,0% di vendite annue), seguita da quelle
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SPECIALI PLM - INTRODUZIONE
La sostenibilità è una priorità per l’80% delle insegne Dalla survey realizzata da The European House - Ambrosetti per la presentazione di MarcabyBolognaFiere 2021 risulta che la transizione verso modelli di produzione e consumo sostenibili è considerata una priorità strategica da oltre l’80% delle insegne distributive e delle aziende mdd partner che hanno realizzato investimenti specifici o che li hanno programmati nei prossimi tre anni. «La marca del distributore spiega il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 17 anni. Grazie alla sua relazione privilegiata con la società, il consumatore e la filiera di riferimento – afferma Valerio De Molli, managing partner & ceo di the european house - Ambrosetti – la marca del distributore è uno dei pochi settori economici a essere coinvolto su tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e su 71 dei rispettivi 169 target. La marca del distributore, ancor più nel 2020, è diventata una leva chiave per l’affermazione di un nuovo modello di società che mette al centro il benessere dell’individuo».
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SPECIALI PLM - INTRODUZIONE
Fairtrade (+7,0%) e Utz (+104,0%), seppur quest’ultima sia limitata a un numero ridotto di prodotti a scaffale. A seguire, il paniere delle referenze che rimandano al management sostenibile delle risorse (12,1% del giro d’affari): con 2.057 prodotti a marchio le insegne hanno superato i 571 milioni di euro di vendite (+6,3% annuo). Tra le indicazioni con incrementi più degni di nota ci sono “compostabile” (+35,1%), “biodegradabile” (+26,5%), minor utilizzo della plastica nelle confezioni (+43,1%) e riduzione degli sprechi (+14,3%). Andamento positivo anche per i prodotti del cura persona e cura casa che evidenziano ingredienti “vegetali” e assenza di “fosfati” (+14%). Chiude il paniere delle referenze che richiamano il rispetto degli animali (7,1%): gli 80 prodotti a marca del distributore che riportano sulla confezione un claim relativo a tecniche di pesca sostenibile o all’esclusione di test condotti su animali sono cresciuti del +5,3% nell’arco dei 12 mesi analizzati. Le referenze Friend of the sea e Cruelty free hanno realizzato 30 milioni di sellout, per la quasi totalità concentrati nella drogheria alimentare. Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto le testimonianze di alcune aziende che hanno fatto dell’approccio sostenibile un punto di forza anche nel mondo della private label offrendo al consumatore, oggi sempre più evoluto, una risposta tangibile e puntuale alla crescente richiesta di attenzione nei confronti della sostenibilità.t 7
SPECIALI PLM - TRACCIABILITA’
Tracciabilità di filiera sempre più al centro
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ttenzione per l’origine delle materie prime, sostenibilità delle produzioni, tracciabilità e sicurezza garantita da filiere controllate e certificate sono elementi determinanti per le scelte di acquisto dei consumatori. Gli shopper sono oggi sempre più responsabili e attenti nei confronti di ciò che mettono nel carrello, andando spesso oltre la generica scelta di un prodotto sostenibile, chiedendo anche lealtà, credibilità, controllo rigoroso e cura dell’ambiente e delle persone che lavorano.
UNA TRACCIABILITÀ CHE VALORIZZA LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO Da sempre TreValli Cooperlat è attenta all’ambiente e ha come scopo primario la valorizzazione delle eccellenze del territorio in cui opera. «L’azienda – spiega Andrea Alfieri, responsabile marketing di Trevalli Cooperlat – controlla tutta la filiera del latte, dal produttore al consumatore, garantendo la sicurezza e la trasparenza di ogni passaggio. Ne è un esempio il nostro latte fresco Alta Qualità TreValli QM (Qualità Garantita dalle Marche): attraverso il sito www.latteqm.it si hanno tutte le informazioni di tracciabilità di filiera. Questa referenza è trattata a una temperatura più delicata rispetto al metodo classico e per questo risponde a determinati parametri igienici sanitari e di composizione stabiliti dalla legge. Le bottiglie di Latte fresco Alta Qualità con il marchio Qualità Marche, rilasciato dalla Regione Marche, contengono latte prodotto secondo un preciso di8
SPECIALI PLM - TRACCIABILITA’
sciplinare che prevede un maggior impegno etico qualitativo da parte di tutti gli attori della filiera». L’autorità pubblica di controllo Assam, Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche, certifica il comportamento virtuoso degli attori della filiera, mentre i consumatori possono consultare la rintracciabilità del prodotto indicando il lotto di scadenza riportato sulla bottiglia.
IL VALORE AGGIUNTO DEL SISTEMA FILIERA La filiera corta e controllata del latte Inalpi è un modello di sostenibilità a tutto tondo poiché comprende molteplici aspetti e ambiti di intervento. «Il sistema filiera – fanno sapere dall’azienda lattiero-casearia – si fonda su rapporti equi e trasparenti, volti all’incremento della sostenibilità attraverso la promozione di una crescita duratura del territorio. Un impegno costante che crea posti di lavoro regolati da contratti trasparenti che riconoscono i diritti dei lavoratori e la legalità. La filiera è infatti basata su un protocollo, sottoscritto da ogni conferitore, i cui cinque pilastri fondanti attribuiscono valore alla qualità della materia prima prodotta, al benessere animale, all’impatto ambientale, all’agricoltura e al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori». Con un piano investimenti 2021-2025 9
SPECIALI PLM - TRACCIABILITA’
da oltre 140 milioni di euro, l’azienda porterà a compimento una serie di interventi estremamente rilevanti anche sul versante della sostenibilità, quali la tutela delle risorse idriche, attraverso il recupero e il riutilizzo delle acque, e la produzione di energie sostenibili, grazie a moderni impianti a basso impatto ambientale. Un percorso complesso e strutturato che porterà Inalpi alla certificazione Carbon e Water Footprint.
FILIERA TRACCIATA DAL CAMPO ALLA TAVOLA Filiera cerealicola tracciata e certificata dal campo alla tavola per Granoro, realtà pugliese che punta a ridurre notevolmente l’impatto ambientale dei processi produttivi a favore di un’agricoltura del territorio. La filiera “Dedicato” aggrega oggi oltre 340 aziende agricole, produce circa 20 mila tonnellate di grano duro di qualità totalmente ottenuto in Puglia, da cui sviluppa circa 15 mila tonnellate di semola e circa 12 mila tonnellate di pasta l’anno. Agli agricoltori, per sostenere il loro lavoro, l’azienda offre assistenza tecnica nei campi e assicura un prezzo minimo garantito oltre che premialità legate al livello proteico, che deve essere minimo 14%-14,5%. «La filiera Granoro “Dedicato” – spiega Giorgio Acconciaioco, responsabile vendite Italia di Granoro – sostiene il set-aside in agricoltura e offre ai consumatori una pasta prodotta solo con grano duro maturato al sole di Puglia. Le linee Dedicato e Dedicato Integrale sono inoltre certificate pesticidi e glyphosate free. Il nostro impegno si traduce anche nello sviluppo di nuove linee biologiche nel pieno rispetto della natura».t
Un impegno a tutto tondo
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li investimenti di Granoro in ambito sostenibile abbracciano diversi ambiti. L’impegno dell’azienda pugliese, infatti, si concretizza nella scelta di packaging riciclabili e con una bassa percentuale di plastica, nell’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e nell’adozione di un nuovo impianto di co-trigenerazione da poco collaudato. «Granoro – sottolinea Giorgio Acconciaioco – si è inoltre impegnata per ridurre del 20% il trasporto su gomma a favore dei trasporti su rotaia, investendo anche nell’efficientamento energetico delle linee di produzione e nella realizzazione di un magazzino automatico autoportante che riduce il consumo energetico rispetto a uno tradizionale».
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SPECIALI PLM - PACKAGING
Packaging innovativi rigorosamente eco-friendly
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l packaging ha via via perso il semplice ruolo di involucro per diventare oggi un elemento importante tanto quanto il prodotto che il consumatore acquista. Le aziende e i distributori sono quindi chiamati a impegnarsi in modo fattivo adottando soluzioni innovative finalizzate a sostituire gli imballi più inquinanti con materiali ecosostenibili e riciclabili, capaci di garantire l’integrità e la sicurezza del prodotto. Sul fronte delle private label, questo approccio “green”, oltre a essere amico del Pianeta, permette di rafforzare il legame e la fiducia degli shopper nei confronti dell’insegna che adotta confezioni sostenibili per la propria marca del distributore, aumentandone anche il valore percepito.
L’INNOVAZIONE PRIMA DI TUTTO La sostenibilità è un tema centrale per la cultura organizzativa di La Doria, che si traduce in risultati concreti in ambito economico, sociale e ambientale, con una particolare attenzione per l’innovazione degli imballaggi. «Nell’ultimo anno – spiega Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia di La Doria – l’innovazione sul packaging è stata mirata a ridurre l’utilizzo della plastica di origine fossile sia nell’imballo primario che in quello secondario. In generale, abbiamo lavorato alla diminuzione della plastica nell’imballaggio secondario di tutti i nostri prodotti eliminando il più possibile l’involucro di Trb dai vassoi. Per quanto riguarda gli imballi primari, nel segmento succhi di frutta abbiamo implementato il passaggio a un nuovo brik poliaccoppiato 12
SPECIALI PLM - PACKAGING
per il formato da 200 ml, realizzato in parte con una plastica di origine vegetale ricavata dalla canna da zucchero. Sempre nel comparto succhi di frutta, stiamo procedendo alla sostituzione della cannuccia in plastica con quella in carta per tutti i brik da 200 ml ed entro il 2021 passeremo all’utilizzo di bottiglie in R-Pet, realizzate al 50% con plastica riciclata».
UNA SCELTA 100% SOSTENIBILE Utilizzare un packaging “green” è ancora più importante se il prodotto contenuto nell’involucro è completamente sostenibile. È il caso di Bia, azienda leader mondiale nella produzione di cous cous biologico con il core business focalizzato sul conto terzi. «La nostra azienda – dichiara Marco Foscoli, direttore operativo di Bia –, ha costruito il proprio sviluppo industriale investendo sulla unicità di alcune caratteristiche del cous cous. Una di queste, è sicuramente l’essere un alimento intrinsecamente 100% sostenibile. Semplice e veloce da preparare in casa, permette di risparmiare alcune delle risorse più importanti della nostra epoca: tempo, acqua ed energia. Questo ne fa un ingrediente moderno, in grado di coniugare gusto e attenzione per l’ambiente. Tutti i Bia Cous Cous sono naturali, senza conservanti o addensanti, realizzati solo con due ingredienti: sfarinato di cereali/legumi e acqua. Per offrire referenze maggiormente eco-friendly, l’azienda sta concentrando i propri sforzi anche sui pack, che sono tutti in carta di fibra vergine e, laddove finestrati, vedono la progressiva sostituzione della plastica con materiali di origine vegetale totalmente riciclabile con la carta». 13
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PER ANDRIANI LA SOSTENIBILITÀ INIZIA DALLA CONSAPEVOLEZZA Andriani S.p.A. Società Benefit ha raggiunto i vertici del settore dell’innovation food sia grazie alla capacità di investire in Ricerca & Sviluppo per la produzione di pasta sana e gustosa a base di materie prime biologiche e naturalmente prive di glutine, come cereali e legumi, sia attraverso quell’agire virtuoso e sostenibile - di esempio per la filiera di riferimento - di cui i suoi prodotti, pasta Felicia in primis, sono i principali interpreti. Andriani S.p.A., oggi Società Benefit, si è posta infatti l’obiettivo di creare, distribuire e raccogliere valore attraverso azioni e attività concrete volte alla tutela del benessere delle persone e dell’ambiente. Tra queste si inserisce la Filiera di Legumi sostenibile, avviata nel 2017, che oggi raggiunge i 5.000 ettari di terreni dislocati tra Puglia e Basilicata. Le materie prime coltivate sono selezionate e macinate nel Molino Multigrain di proprietà di Andriani e utilizzate per produrre le paste di legumi di Felicia (lenticchie rosse, gialle e nere, ceci, piselli verdi, fagioli Mung) all’interno di uno stabilimento 100%
allergen free tra i più grandi d’Europa. Il progetto di Filiera si pone il duplice obiettivo di salvaguardare il suolo e l’ambiente e di contribuire allo sviluppo della biodiversità, garantendo sicurezza e qualità alimentare. Il consumo di legumi, infatti, è fondamentale per una sana alimentazione, grazie a un corretto apporto di minerali, vitamine, proteine e fibre, tanto da essere raccomandato dal CREA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’economia agraria. E proprio per promuovere la consapevolezza di un’alimentazione bilanciata presso i consumatori, a breve verrà attivata la
digitalizzazione delle informazioni del processo di filiera e dei suoi prodotti, secondo il Programma Food Trust. Alle future generazioni è invece dedicato il percorso di educazione alimentare Andriani Educational ed è ai nastri di partenza la fase sperimentale di un progetto di Diversity&Inclusion dedicato agli adolescenti per potenziarne le capacità di scelta verso una alimentazione equilibrata rendendoli protagonisti di un percorso di condivisione e comunicazione tra coetanei.
SPECIALI SPECIALIPLM PLM- -PACKAGING PACKAGING
MATERIALI E IMBALLI ECOLOGICI Uragme si concentra molto sull’uso di materie prime e componenti dal taglio più ecologico optando per un minor utilizzo di plastiche “native” a vantaggio di soluzioni con plastica riciclata in percentuali rilevanti e uso di cartoni riciclabili. «A livello di prodotto – fanno sapere dall’azienda – siamo stati tra i primi in Italia ad inserire la plastica riciclata in ambito rasatura con percentuali di PCR (Post Consumer Recycled) nei manici poco oltre il 90%. La tecnologia all’avanguardia ha anche permesso di poter rendere più sostenibili i prodotti con il manico bicomponente. Abbiamo inoltre la possibilità di presentare sistemi con manico in sughero, materiale senza impatto ambientale, impermeabile ed inattaccabile da muffe e batteri. Nel segmento dell’igiene orale, invece, siamo in grado di proporre spazzolini con manici in bio-plastica 100% compostabile, in plastica riciclata al 100%, altri con testine di ricambio per minimizzare le parti da sostituire a vantaggio di minori rifiuti, nonché spazzolini in bambù, anch’essi con struttura al 100% compostabile».
PACKAGING SALVAFRESCHEZZA GREEN Esseoquattro, in linea con la sua filosofia green, ha preso un impegno coi consumatori: rendere i propri packaging sempre più rispettosi dell’ambiente, mantenendo invariate le loro elevate prestazioni di conservazione degli alimenti freschi. Il reparto Ricerca e Sviluppo dell’azienda ha quindi lavorato su supporti, inchiostri e coprenza stampe e ha realizzato Eco Packaging System, un sistema di confezionamento salvafreschezza, riciclabile nella carta, multiuso e riutilizzabile, in grado di ridurre gli ingombri. «Attualmente questo metodo di confezionamento – spiega Silvia Ortolani, direttrice commerciale di Esseoquattro – comprende tre supporti: incarti e sacchetti salvafreschezza Be Green Ideabrill e sacchetti antigrasso Be Green Oléane, che possono essere combinati in due diverse soluzioni, a seconda delle esigenze specifiche del punto vendita. Il nostro reparto Ricerca e Sviluppo è costantemente al lavoro per migliorare anche tutte le altre linee di prodotto: vogliamo che il packaging alimentare sia sempre più ecosostenibile, senza però dimenticare che i consumatori moderni richiedono ai sacchetti funzionalità aggiuntive ed eccellenti livelli di qualità, elementi che non devono mai essere trascurati».
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Uragme expands the line Puro by Forhans with natural products made in Italy
With 70 years’ experience in the field of hygiene and personal care, Uragme has dominated the market, dealing with the distribution of international and proprietary brands such as Forhans, constantly riding consumption trends according to customers’ needs. Following the ever-increasing interest in the naturalness of products, and after the successful launch in 2018 of the ‘multisensory’ toothpaste line under the brand PURO by Forhans, the company has expanded the product lines under the same brand to the market segments of body and hair care, as well as, to that of food supplements.
The Personal Care line Puro by Forhans has now sixteen references, divided into three distinct lines: ‘Zero Senza % delicato’ purifying and revitalizing Charcoal and Ginger; moisturizing and nourishing Aloe and Baobab. Consisting of 98% natural raw materials and non chemically treated active ingredients, dermatologically tested, certified AIAB (Bio) and Cruelty Free, the products are all paraben, petroleum, alcohol, silicon and dye free.
PURO by Forhans food supplements are characterized by the extract of Baobab fruit, superfood with purifying, and digestive properties that strengthen the immune system. Seven references are available, four based on Aloe Vera, both in disposable format and in one-liter packages, a 5-Actions Draining, a Multivitamin and a Magnesium & Potassium, available respectively in buccal sticks and single-dose sachets. The products are GMO, gluten, dye and lactose free. The brand PURO by Forhans is made in Italy using raw materials of excellence and low environmental impact processing.
SPECIALI PLM - PACKAGING
SOLUZIONI DI CONFEZIONAMENTO POCO IMPATTANTI Oleificio Zucchi dedica una grande attenzione alla sostenibilità dei pack dei propri prodotti. «La nostra expertise nel packaging e il controllo sulla filiera produttiva delle bottiglie in Pet – afferma Manuel Sirgiovanni, direttore divisione consumer di Oleificio Zucchi – ci permettono di offrire soluzioni volte a un minor impatto ambientale. Abbiamo il vantaggio di essere noi stessi i produttori delle bottiglie in Pet che forniamo: in questo modo possiamo utilizzare Pet riciclato nella composizione della bottiglia oppure progettare e realizzare contenitori più leggeri al fine di ridurre l’utilizzo di plastica. Per quanto riguarda le confezioni in vetro, invece, utilizziamo bottiglie con una percentuale minima garantita del 70% di vetro riciclato, dal colore scuro, per diminuire l’uso di materie prime naturali e per aumentare il risparmio energetico in tutte le fasi della produzione del vetro». L’ultima innovazione nel campo delle etichette, disponibile anche per i prodotti a marchio del distributore, è l’etichetta in carta erba: con la sua alta percentuale di erba nell’impasto, permette di utilizzare meno cellulosa riducendo l’impatto sugli alberi e l’energia per la produzione e il trasporto.t
Da rifiuto a sottoprodotto
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leificio Zucchi è in prima linea per migliorare il proprio impatto sull’ambiente. Trasporto su rotaia con conseguente abbattimento delle emissioni di CO2, un impianto di trigenerazione che permette di produrre il 90% del fabbisogno elettrico e lo smaltimento dei rifiuti con un trattamento finalizzato al recupero sono solo alcuni dei traguardi sostenibili rendicontati nel Bilancio di Sostenibilità 2019. «In quest’ottica di economia circolare – spiega Manuel Sirgiovanni – l’azienda sta consolidando un progetto nell’ambito dei sottoprodotti derivanti dal processo di raffinazione: le terre di decolorazione esauste, da rifiuto, diventano un sottoprodotto e vengono utilizzate nella produzione di laterizi. Inoltre, insieme al Politecnico di Milano, Oleificio Zucchi ha terminato il progetto Soave (Seed and Vegetable Oils Active Valorization through Enzymes) per lo sviluppo di nuovi processi chemoenzimatici sostenibili che generano sottoprodotti ad alto valore aggiunto impiegati nell‘industria farmaceutica».
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SPECIALI PLM - ECONOMIA
Verso un’economia circolare
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fronte di uno sfruttamento del Pianeta ormai diventato insostenibile, un circuito virtuoso di economia circolare può essere un alleato strategico per affrontare le problematiche legate alla scarsità di risorse e alla gestione dei rifiuti. Sono diverse le realtà produttive italiane che hanno scelto questo approccio concentrando i propri investimenti in sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica, efficienza energetica e uso di fonti rinnovabili. In questo modo le aziende realizzano un sistema economico pianificato volto a riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.
OPEN INNOVATION SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE Il percorso verso la Carbon Neutrality intrapreso da Andriani, frutto di un mix di interventi diretti e indiretti, prevede complessi investimenti in economia circolare, anche in ottica di open innovation. «In questa direzione – dichiara Michele Andriani, presidente e amministratore delegato di Andriani – il processo prevede la produzione di biogas derivante dal processo di fermentazione anaerobica delle biomasse, miscela che, attraverso un processo di upgrading, viene trasformata in biometano. Le sostanze derivanti sono reimpiegate in base alle loro caratteristiche: il digestato come fertilizzante per la filiera di legumi di cui Andriani è capofila, mentre il biometano, in forma liquida, come combustibile per l’autotrasporto delle merci. Inoltre, la CO2 recuperata, le acque di lavaggio delle trafile e alcuni scarti produttivi vengono riutilizzati per produrre alghe spirulina, destinate allo sviluppo di nuovi prodotti alimentari funzionali, come la pasta».
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Un percorso virtuoso verso la certificazione B-Corp
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ndriani, grazie alla capacità di innovare il settore alimentare con la propria pasta a base di materie prime biologiche e naturalmente gluten free a marchio Felicia, agisce da elemento trainante per sensibilizzare tutta la filiera di riferimento al tema della sostenibilità. Aderendo al Global Compact delle Nazioni Unite, l’azienda ha integrato i principi del Patto Globale nell’intera gestione aziendale, rapportando ogni propria attività agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. «La trasformazione in Società Benefit – sottolinea Michele Andriani – con l’obiettivo di certificarsi a breve come B-Corp, rappresenta essa stessa una precisa dichiarazione di intenti nonché una profonda evoluzione dell’approccio al proprio business che sancisce il perseguimento non solo del profitto, ma anche di finalità di beneficio comune».
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CONFINDUSTRIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
SPECIALI PLM - ECONOMIA
Approvvigionamento certificato delle materie prime
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enerale Conserve mette grande attenzione nell’approvvigionamento delle materie prime, la cui filiera è verificata dall’inizio alla fine: «Tutte le materie prime utilizzate – spiega Simona Mesciulam –, in tema di sostenibilità della pesca, sono garantite da Friend of the Sea e rispettano criteri di selezione molto selettivi. Il tonno viene accettato solo se proveniente da zone di pesca idonee, se conforme ai rigidi criteri di certificazione per la sostenibilità a lungo termine degli stock ittici e se pescato con metodi selettivi e non impattanti per il fondo del mare».
ECONOMIA CIRCOLARE A ZERO SPRECO I prodotti proposti da Generale Conserve, sostenibili per filiera, valori, controlli e qualità, rappresentano anche il risultato finale di un processo di economia circolare a “Zero Spreco”. L’efficienza del processo produttivo ottimizza l’utilizzo della materia prima, mentre un impianto per la produzione di farine di pesce destinate alla zootecnia consente ad Asdomar di produrre tonno senza scarti di
lavorazione: il tonno “Zero Spreco”. «L’industria del tonno – afferma Simona Mesciulam, direttrice marketing di Generale Conserve – genera dalla lavorazione in media oltre il 50% di scarti che normalmente vengono gettati in discarica. Generale Conserve riutilizza al 100% questi scarti per la produzione di mangimi per la zootecnia, creando un importante valore di economia circolare».
L’IMPORTANZA DI INVESTIRE NELLA CIRCOLARITÀ AZIENDALE Icefor, storica azienda operante nel settore della detergenza, è da sempre orientata non solamente alla ricerca dell’efficacia dei prodotti ma anche alla sostenibilità, sia in termini di salvaguardia della salute dell’utilizzatore sia riguardo l’attenzione verso la riduzione dell’impatto ambientale. «Le certificazioni in nostro possesso – dichiara Sergio Antoniuzzi, presidente di Icefor –, in particolare Iso 14001, Aise Charter, Ecolabel e il riconoscimento di Legambiente, sono la garanzia assoluta che tutto il ciclo produttivo adottato dall’azienda è volto a tutelare l’ambiente. Icefor ha inoltre partecipato come case study al progetto C.E.R.C.A. 2 - Circular Economy come Risorsa Competitiva per le Aziende, ricerca promossa da Assolombardia con il supporto del Centro di Ricerca Green dell’Università Bocconi. Nel progetto è stato applicato uno strumento di misura della propria circolarità aziendale attraverso il quale è emerso che la performance aziendale di Icefor è risultata superiore di 11 punti percentuali rispetto alla media nazionale; questo soprattutto grazie alla dematerializzazione del packaging e all’introduzione di una materia prima seconda, come la plastica riciclata».t
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