L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.
Il premio alle imprese italiane fornitrici di prodotti MDD che presentano caratteristiche ideali per i retailer, selezionate sulla base di oggettivi criteri di eccellenza produttiva e di affidabilità
La Grande Illusione: tra dazi e bollette, il valzer dell'economia italiana
Maria Teresa Manuelli, direttrice editoriale Edizioni DM
Nel teatro dell'assurdo che è diventata l'economia globale, il 2025 si apre con un copione già visto: da una parte Trump che, fedele al suo personaggio, brandisce i dazi come Don Chisciotte la sua lancia contro i mulini a vento europei, dall'altra noi, vecchio continente, che ci affanniamo a gridare "Ai ripari!" come se non avessimo altri grattacapi. E di grattacapi, oh se ne abbiamo! Mentre Giorgetti si preoccupa dei dazi americani - legittimamente, per carità - gli italiani stanno facendo i conti con un nemico ben più subdolo: le bollette energetiche. Un salasso da 85,2 miliardi di euro, mica bruscolini. Un incremento del 19,2% rispetto al 2024 che fa sembrare le minacce di Trump quasi una commedia leggera in confronto a questa tragedia greca. Ma il vero capolavoro di questa rappresentazione teatrale è il balletto dei numeri: l'Istat ci rassicura con un'inflazione media "solo" all'1% - quel "solo" è da premio Oscar per la migliore sceneggiatura - mentre il Codacons ci serve un bollettino che più che di guerra sembra di apocalisse. Nel mezzo, i consumatori italiani, equilibristi provetti, che cercano di destreggiarsi tra rincari energetici e prezzi al supermercato che, nonostante il rallentamento, continuano la loro danza ascensionale. La situazione è talmente paradossale che definirla "schizofrenica" sembra quasi un eufemismo. Da un lato abbiamo tensioni geopolitiche e infrastrutture inadeguate, dall'altro un'inflazione che sulla carta sembra quasi domata, ma che nel carrello della spesa continua a mordere con un poco rassicurante 2,2%. In questo scenario, il Wall Street Journal definisce la guerra commerciale di Trump "la più stupida del mondo", ma forse non ha fatto un giro nei supermercati italiani ultimamente. Perché tra dazi minacciati e bollette reali, tra inflazione statistica e quella percepita, l'unica certezza è che il 2025 sarà un altro anno in cui il consumatore italiano dovrà trasformarsi in un esperto contabile solo per fare la spesa. E mentre Bruxelles promette di "difenderci" dai dazi americani, chi ci difenderà da questo valzer di rincari che sembra non avere fine? La risposta, come sempre, è nel portafoglio degli italiani, sempre più leggero e sempre più attento. Un'attenzione al prezzo che, ironia della sorte, sembra essere l'unica cosa destinata a non subire ribassi nel 2025.
Gdo, oltre il carrello i servizi
La diversificazione è la nuova parola d'ordine per affrontare la sfida della marginalità e rafforzare la fidelizzazione.
di Jessika Pini
Equilibrio tra diversificazione e focalizzazione
Qualcuno, anche tra i più grandi player della distribuzione, ha parzialmente fatto marcia indietro sulla gestione di alcuni servizi. Alla fine dello scorso anno Coop Alleanza 3.0 ha ceduto la maggioranza della società Alleanza Luce & Gas a Energia Pulita, operazione motivata dalla volontà di rafforzare lo sviluppo del business energetico e di sfruttare le competenze specifiche di un operatore specializzato. Grazie alla partnership, entro il 2026, Alg aprirà, presso i principali punti vendita della cooperativa, 100 centri servizi dedicati, in cui potrà offrire assistenza commerciale e tecnica per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, nonché per la vendita di caldaie a gas e impianti fotovoltaici. Altro caso, questa volta estero, è Tesco che, nel novembre 2024, ha ceduto la sua divisione bancaria a Barclays per circa 600 milioni di sterline, per concentrarsi sul core business della vendita al dettaglio e ridurre il debito. Nonostante il cambio di proprietà, i clienti di Tesco Bank hanno continuato a usufruire dei loro servizi sotto il marchio Tesco e l’azienda mantiene la gestione di bancomat, assicurazioni e carte regalo.
Diversificare il business sembra essere la strategia adottata anche dalla grande distribuzione per arginare i rischi di marginalità risicate derivanti dalla sola vendita dei prodotti del largo consumo. Infatti, da alcuni anni, le insegne si sono inserite anche nell’offerta di servizi (viaggi, assicurazioni, utenze, carburanti, servizi sanitari, ecc.) o nello sviluppo di attività commerciali laterali al loro core business (parafarmacie, ristorazione, profumerie, prodotti per animali, ottici). Alcune analisi di società di consulenza sui possibili sviluppi della marginalità delle varie tipologie di business hanno messo in evidenza la possibilità che nei prossimi cinque anni la dimensione dei ricavi e dell’Ebit dei canali distributivi tradizionali della Gdo si possano contrarre, portando l’Ebit a ridursi di mezzo punto (da 2,5% al 2%) a causa del minor potere d’acquisto dei consumatori e della crescita dei discount. Le stesse analisi evidenziano che il business della salute-benessere potrebbe crescere di profittabilità, passando dall’8% all’8,5%, così come quello della ristorazione (dal 6 al 6,5%). Per Conad, ad esempio, su un fatturato preconsuntivo 2024 di 21,1 miliardi di euro, la vendita di concept e servizi vale 1,1 miliardi, con un peso
rilevante (744 milioni di euro) dei distributori di benzina, ma l’intenzione dell’insegna è di implementare già dal 2025, puntando su salute e benessere e sul mondo degli animali domestici per fidelizzare i clienti. Nell’offerta di servizi, del resto, si sono buttati un po’ tutti i player della distribuzione organizzata, da Esselunga alle cooperative Coop, da Iper La grande i a Carrefour, fino ai discount come Lidl e Ard Discount che, nel 2025, annuncia il suo ingresso nel mondo dei viaggi con la piattaforma Ard Viaggi, in collaborazione con il network di agenzie BluVacanze.
Partner specializzati
La gestione dei servizi si basa su collaborazioni strategiche con aziende specializzate nei vari settori. Ad esempio, per le assicurazioni Carrefour ha stretto dal 2022 una partnership con Yolo, Conad – lo scorso ottobre – con Chubb, Esselunga con MetLife per le polizze infortuni e con Quixa (Gruppo Axa) per l’assistenza annuale per gli amici a quattro zampe, Coop con UnipolSai, ecc. Le polizze più comunemente offerte attraverso la Gdo includono le assicurazioni per la casa e la famiglia, le polizze infortuni e salute e le assicurazioni viaggio. «Il mercato assicurativo sta evolvendo verso soluzioni integrate e personalizzate grazie
alla digitalizzazione e si stima che entro 10 anni in Italia, le polizze "embedded" potrebbero coprire il 20% del mercato, per un valore stimato tra 3 e 5 miliardi di euro – commenta Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Italian Insurtech Association –. Dal lato delle assicurazioni, l'avvicinamento alla Gdo offre l'opportunità di accedere a un vasto bacino di clienti, sfruttando la capillarità e la frequenza di visita dei punti vendita. Questo consente alle compagnie assicurative di ampliare la loro base clienti e di offrire prodotti in contesti quotidiani, aumentando la visibilità e l'accessibilità delle polizze. Per la Gdo integrare servizi assicurativi rappresenta un modo per diversificare l'offerta, incrementare il valore aggiunto percepito dai clienti e rafforzare la fidelizzazione, oltre che aumentare la fedeltà e il lifetime value dei propri clienti». Anche per i viaggi citiamo alcune partnership: Esselunga ha un accordo con Eurotours Italia, Carrefour con Bluvacanze. Coop ha come partner preferenziale Gattinoni, che ha rilevato le agenzie Robintur e Viaggi Coop, Conad con Welcome Travel Group, Lidl con Ignas Tour.
L’interazione tra servizi e programmi fedeltà
Il presupposto per accedere ai servizi è il possesso della carta fedeltà o l’adesione ai programmi fedeltà, ovvero alla conversione dei punti raccolti con la spesa in sconti o vantaggi esclusivi sui servizi offerti. Esselunga nel 2024 ha notevolmente incrementato i servizi a cui la clientela può accedere con la raccolta dei punti nell’ambito di un’operazione di rilancio delle carte fedeltà. Con questo tipo di attività, l’insegna vuole confermare la centralità del cliente, intercettando i suoi interessi e bisogni emergenti. Le partnership più recenti, in
particolare, tendono a offrire ai titolari di Carta Fìdaty la possibilità di utilizzare i punti accumulati per necessità della vita quotidiana, anche al di là di quelle strettamente legate agli acquisti in negozio. Ad esempio, per quanto riguarda la sfera della salute, i sottoscrittori di Carta Fìdaty Oro hanno accesso alla piattaforma DOC 24 per un anno, per disporre di un medico 24 ore su 24 e consulti online mentre, attraverso il Catalogo, i possessori di qualsiasi Carta Fìdaty possono scegliere di utilizzare i propri punti per ottenere un’agevolazione di 25 euro sui test diagnostici presso i laboratori di analisi SynLab oppure ricevere un pacchetto per il servizio del CDI – Centro diagnostico italiano “Basic Prevention” costituito da 16 esami di laboratorio che monitorano i principali indicatori di prevenzione.
Ampliamento della profilazione
Nella gestione dei servizi la tecnologia digitale ricopre un ruolo fondamentale sia come canale di accesso da parte dei clienti che come strumento per insegne e partner coinvolti. Riguardo al primo aspetto, l’Osservatorio eCommerce B2c di Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano, rileva l’importanza assunta dal web per l’acquisto dei servizi che nel 2024 hanno raggiunto un fatturato di 20,6 miliardi di euro (+8% sul 2023) trainati da turismo e trasporti. La tecnologia è per le catene distributive lo strumento di accesso e somministrazione del servizio; per esempio, Iper La grande i ha utilizzato per i suoi servizi sulla salute e il benessere la telemedicina, l’ultima frontiera del rapporto medico-paziente. Inoltre, il patrimonio di informazioni che la Gdo raccoglie tramite le carte fedeltà è utile alle insegne e fa gola anche ai loro partner: «L'analisi dei big data raccolti tramite le carte fedeltà – afferma Brandimarte – consente di comprendere meglio le abitudini e le preferenze dei clienti, permettendo alle aziende di offrire polizze personalizzate che rispondano alle specifiche esigenze dei consumatori. Questo approccio migliora l'esperienza del cliente, aumentando la rilevanza delle offerte e la probabilità di sottoscrizione». Questa strategia evidentemente vale per le assicurazioni come per gli altri servizi. La tecnologia, dunque, non è solo uno strumento per la gestione dei programmi, ma un vero e proprio motore di innovazione che permette alla Gdo di creare un'esperienza cliente sempre più personalizzata e coinvolgente.n
Bassignani (Conad):
«La capacità di una marca di far evolvere la propria proposta “beyond trade” assumerà un ruolo sempre più importante sulla fidelizzazione del cliente»
I servizi si inseriscono nel processo di profilazione dei clienti attraverso le carte fedeltà. Ne parliamo con Silvia Bassignani, direttrice marketing canali, new business e Crm di Conad.
Come si inseriscono i servizi nel più ampio progetto di fidelizzazione del consumatore o nell'uso della fidelity?
I nuovi servizi arricchiscono la nostra proposizione di valore per i clienti fidelizzati che attraverso le 9,8 milioni di Carte Insieme possono accedere a benefit, offerte esclusive e vantaggi legati al programma di fidelizzazione. In più, grazie all’ampia base di clienti che hanno prestato il loro consenso ad attività di profilazione e marketing, il nostro programma di Crm si arricchisce di offerte personalizzate che combinano sempre di più prodotti e servizi. Per farlo abbiamo lanciato il nuovo ecosistema digitale HeyConad, una vera e propria piattaforma di relazione e di fidelizzazione con i nostri clienti che, facendo leva su un numero sempre più ampio di servizi come naturale evoluzione della nostra offerta di marca, consente di proporre un’offerta distintiva fatta di negozi, prodotti e servizi in piena sintonia con i valori di marca; così, ad esempio, un cliente alto acquirente di nostri prodotti Sapori&Dintorni Conad può accedere a proposte personalizzate su viaggi ed esperienze alla scoperta dell’enogastronomia italiana, così come un cliente che frequenta i nostri negozi specializzati PetStore può beneficiare di vantaggi su servizi veterinari o servizi per la cura dell’animale.
Qual è il ruolo della digitalizzazione nello sviluppo dei servizi Conad?
Il vero valore risiede proprio nella capacità di costruire la massima sinergia tra i canali fisici e digitale, in una esperienza semplice, integrata e personalizzata. Buona parte dei servizi specializzati che abbiamo sviluppato recentemente trova un suo importante punto di contatto con il cliente sul digitale, nell’ecosistema HeyConad, che diventa sempre di più un punto di ingresso e di ingaggio del cliente per alimentare un circolo virtuoso con il negozio fisico, creando una relazione sempre più quotidiana e di valore.
Quali sono gli obiettivi futuri di Conad in relazione ai servizi?
In generale crediamo che la capacità di una marca di far evolvere la propria proposta “beyond trade” in futuro assumerà un ruolo sempre più importante sulla fidelizzazione del cliente con impatto su vendite e margini. Nel 2025, quindi, proseguirà il nostro piano di arricchimento dell’ecosistema con lo sviluppo del digital commerce specializzato a partire dai prodotti dedicati agli animali domestici. Inoltre, la nostra profonda conoscenza dei clienti, che va oltre i tradizionali comportamenti di spesa alimentare, si sta espandendo grazie alla nostra rete multicanale e alla nuova offerta di servizi specializzati. Questo ci consente di esplorare settori e interessi più ampi, permettendoci di cogliere nuove opportunità nel campo del retail media, mettendo a disposizione del mercato piani pubblicitari mirati, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dei nostri clienti.
Bettoni (Iper La grande i):
«Siamo stati la prima insegna della Gdo in Europa a offrire un servizio di telemedicina»
Alcune insegne della grande distribuzione si propongono anche con servizi relativi alla salute, entrando in un ambito molto delicato. Vediamo con quali modalità e strumenti insieme a Michela Bettoni, direttrice commerciale di Iper La grande i.
Per quali motivi avete deciso di entrare nell’ambito della salute, campo così distante dal vostro core business?
L'entrata nell'ambito della salute e del benessere nasce dal desiderio di consolidare l'ipermercato come punto di riferimento per la comunità non solo per lo shopping, ma anche per la cura; quindi, nel settembre 2022, abbiamo iniziato questo percorso introducendo presso il punto vendita di Seriate (Bg) il servizio di telemedicina.
Siete l'unica insegna che in Italia offre il consulto medico a distanza?
Iper La grande i è stata la prima insegna della Gdo in Europa a offrire un servizio di telemedicina di ultima generazione. Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo poiché, all’interno dello spazio dell’ipermercato, è possibile realizzare visite interattive con medici, pediatri e specialisti collegati in tempo reale. Inoltre, con il progetto IperBenessere, Iper La grande i è stata la prima insegna della Gdo a introdurre un servizio che offre ai propri clienti una conoscenza approfondita sulla propria alimentazione e sulla cura di sé, grazie all’ausilio di tecnologie di ultima generazione e servizi di consulenza.
Ci spiega meglio come funzionano i due servizi?
Per quanto riguarda la telemedicina, il paziente si reca all’interno di una cabina altamente tecnologica, realizzata dalla società BeWell Connect dove, in soli 10 minuti, un medico o un pediatra possono collegarsi e visitarlo grazie agli strumenti in dotazione presenti all’interno per la registrazione della pressione, della temperatura, della saturazione e per altre rilevazioni, come l’elettrocardiogramma. Otre alle visite di medicina generale e pediatrica, sono possibili consulti con medici specialisti, come cardiologi, nutrizionisti e dermatologi, disponibili su appuntamento. Per quanto riguarda IperBenessere, invece, in aree dedicate nei punti vendita con un assortimento specifico di integratori e prodotti pensati per il benessere quotidiano, lo sport e la cura personale, scansionando il Qr code i clienti potranno usufruire di un servizio di consulenza gratuita con un nutrizionista di nutrinclick per ricevere consigli nel campo della nutrizione. Possono inoltre fare una visita con il nutrizionista nella modalità di telemedicina. La cabina offre la possibilità di misurare in autonomia la propria composizione corporea grazie a strumenti come bioimpedenziometro, bilancia e altimetro, ottenere un primo video consulto gratuito di 15 minuti con un nutrizionista e ricevere consigli alimentari via mail dopo la compilazione di un questionario in base agli obiettivi desiderati.
Che risposta avete avuto dai clienti? E quali sono gli obiettivi futuri?
La risposta dei clienti è stata positiva, grazie alla comodità e alla rapidità del servizio che consente di effettuare visite in pochi minuti e di avere dei servizi di consulenza personalizzati. Con l'invecchiamento della popolazione e le crescenti sfide che il Servizio sanitario nazionale (SSN) dovrà affrontare, l'espansione di questi servizi rappresenta un'opportunità di crescita. L'obiettivo futuro è ampliare l'offerta coinvolgendo ulteriori specialisti, per garantire un supporto completo ai clienti e diventare un punto di riferimento nel settore salute.
di Veronica Fumarola
Da qualche anno la rotta di Supercentro segue due direttrici precise: la prossimità e il localismo. Il Gruppo, presente in tre regioni nel sud Italia (Puglia, Calabria e Basilicata) e con una rete multicanale di 120 negozi a marchio Sisa, Ipersisa e QuickSisa, 4 cash&carry a insegna Stop&Shop dislocati a Taranto, Nardò (Le), Sava e Manduria (Ta), e un cash&carry a insegna Wiva a San Giorgio Ionico (Ta), ha anche un ambizioso piano di sviluppo per il triennio 2024-2027, con cui intende proseguire il suo percorso di crescita.
Il piano di sviluppo di Supercentro prevede nuove aperture, investimenti in logistica e formazione con l’obiettivo di rafforzarne la presenza sui territori presidiati, migliorare l’esperienza d’acquisto e consolidare la competitività, puntando su innovazione, sostenibilità e vicinanza ai bisogni dei clienti. Di questi temi, oltre che di strategie, risultati e obiettivi abbiamo parlato con Antonio Bonucci, direttore generale di Supercentro
Il 2024 è stato un anno particolarmente sfidante per il settore della distribuzione organizzata, quindi anche per Supercentro, ma contiamo di chiudere il bilancio in linea con i dati del 2023.
A novembre 2024, secondo i dati Circana, la nostra quota di mercato in Puglia, la regione in cui siamo maggiormente presenti, si attestava al 3,6% considerando i format iper e super.
Con l’insegna Wiva nel 2024 avevate inaugurato un nuovo format. Potrebbe spiegarci le peculiaritàdiquestocash&carry?
A maggio 2024 abbiamo lanciato Wiva, un progetto strategico caratterizzato da un format esclusivo sviluppato internamente grazie al lavoro di team dedicati, consolidando la nostra presen-
za in un segmento chiave. Wiva non è solo una nuova insegna, ma rappresenta un laboratorio nel quale vogliamo dimostrare la nostra capacità di interpretare i nuovi bisogni del territorio con una formula efficace ed efficiente. Si tratta di una struttura che, con il suo assortimento, vuole parlare a tre interlocutori: l’horeca, con cui intendiamo rafforzare la nostra relazione grazie a un’offerta mirata che si concentra sul mondo della bottiglieria (intesa come vini, liquori e birra), sull’accessoristica non food, sugli imballi per facilitare il take away, oltre che sui freschissimi (salumi, formaggi, gastronomia e carni), mondi nei quali veniamo riconosciuti per il nostro know-how e la qualità dell’offerta. Accanto all’horeca, la nostra offerta si adatta alle esigenze sia del retail indipendente, che ancora opera nelle nostre zone, sia ai professionisti con partita iva, che cercano soluzioni di qualità a prezzi più convenienti. La territorialità e il localismo rappresentano due aspetti qualificanti dell’offerta.
Aveteinprogrammanuove aperturenel2025?
Nelle prime settimane del 2025 inaugureremo un nuovo cash&carry a marchio Wiva a Monopoli (Ba) e, nel corso dell’anno, ne inaugureremo un altro in provincia di Lecce. Per quanto riguarda i supermercati ci saranno da subito, nelle prime settimane del 2025, tre nuove aperture a Lecce, San Vito dei Normanni (Br) e Crotone.
Il piano di sviluppo 2024-2027 prevede investimenti per 15 milioni di euro, per migliorare la copertura territoriale, risponderemeglioalleesigenzedeiclientieconsolidarelaposizione del Gruppo nel mercato della Do. Può spiegarci al meglio in cosa consisteranno questi interventi e quali migliorieapporterete?
Tutte le risorse saranno orientate a consolidare il nostro format, sempre più focalizzato sul presidio della prossimità, un modello che ci consente di rispondere in maniera mirata e flessibile alle esigenze specifiche dei territori e dei consumatori. Uno degli obiettivi principali di questo piano è rafforzare le nostre politiche commerciali per incrementare l’autorevolezza sul mercato. Questo ci permetterà non solo di fidelizzare ulteriormente la nostra clientela, ma anche di attrarre nuovi imprenditori interessati a collaborare con un’insegna che si distingue per un approccio strategico e soluzioni maggiormente distintive. n
Leggi l’intervista completa
Nel Centro Italia nasce Unicoop Etruria
Al via il percorso di aggregazione tra due cooperative di consumo che coprono cinque regioni: Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.
di Luca Salomone
Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia nei prossimi tre anni si fonderanno in Unicoop Etruria, forte di 800mila soci. La decisione è già stata approvata dai rispettivi Cda. Unicoop Tirreno, con sede a Piombino (Livorno), è nata 80 anni fa e oggi ha 510mila soci, 3.500 dipendenti e 98 supermercati in 3 aree regionali (Toscana, Lazio e Umbria). Coop Centro Italia ha più di 270mila soci, 2.300 lavoratori e 76 punti vendita in quattro regioni (Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo).
Facendo un po’ di somme, se la nuova realtà si formasse oggi avrebbe circa 175 negozi e un fatturato composto, a valori 2023, di oltre un miliardo e 600 milioni di euro. È, ovviamente, un calcolo arbitrario, visto che non è possibile proiettare facilmente l’evoluzione delle due aziende da qui alla fine del 2028.
In ogni caso Unicoop Tirreno ha chiuso l’esercizio con vendite lorde di 877,9 milioni di euro e vendite all’ingrosso di 67 milioni, mentre Coop Centro Italia ha ottenuto un fatturato di 689,7 milioni. Intanto, in attesa delle doverose modifiche statutarie, le due cooperative proseguono un percorso di avvicinamento sia dal punto di vista della socialità, sia estendendo le sinergie già in essere su logistica, informatica, centralizzazione degli acquisti.
In questo iter rientrerà anche Unicoop Firenze, che ha espresso un’esplicita manifestazione di interesse a una revisione dei perimetri delle cooperative, per semplificare il sistema e renderlo più adeguato ai nuovi bisogni dei territori, dei soci e dei consumatori.
Volendo, il progetto risponde, oltre che a un bisogno di rafforzamento, anche a un intento di razionalizzazione, onde evitare la concorrenza fra imprese sorelle. n
Leggi anche: “Gruppo Pini rileva anche Vismara”
Simonetta Radi, presidente di Unicoop Tirreno
Antonio Bomarsi, presidente di Coop Centro Italia
GrosMarket investe 10 milioni per il rinnovamento
Il miglioramento dei punti vendita è finalizzato alla realizzazione di una rete di distribuzione sempre più efficiente, con un focus sulle province di Alessandria e Genova.
Gruppo Sogegross prosegue anche nel 2025 il piano di modernizzazione della rete dell’insegna GrosMarket, che punta sulla riqualificazione dei cash&carry per offrire strutture sempre più moderne e funzionali, attraverso un investimento complessivo di 10 milioni di euro.
Gli interventi in programma in alcune sedi in Piemonte e Liguria hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa, la qualità, la funzionalità degli spazi e i servizi per la clientela professionale dell’area. Grazie all’adozione di nuove tecnologie, all’ampliamento degli assortimenti e all’introduzione di nuovi servizi, inclusi quelli di consulenza, il Gruppo Sogegross mira a potenziare ulteriormente la propria offerta commerciale.
Dopo il trasferimento dello storico punto vendita di Genova Campi all’attuale sede di Genova Sampierdarena in via Spataro, nell’ambito del piano di ristrutturazione ed efficientamento della rete vendita della zona rientra l’imminente restyling del cash&carry di Genova Valbisagno, il cui obiettivo è quello di valorizzare i punti di forza del negozio, come i reparti freschissimi o i servizi alla clientela per una shopping experience più funzionale. Sempre nel corso del 2025 sarà avviato anche il completo rinnovamento del cash&carry di Alessandria, con particolare focus sull’offerta dei freschi e freschissimi, sui surgelati e, in generale, su tutti gli allestimenti interni ed esterni al punto vendita. Inoltre, il cash&carry di Casale Monferrato (Al) sarà rinnovato e modernizzato diventando un hub per il servizio delivery, in grado di ottimizzare sia il picking degli ordini sia la gestione del magazzino.
L’obiettivo degli interventi è proseguire nella creazione di una rete distributiva ottimizzata e sempre più efficiente con un focus sulla provincia di Genova e di Alessandria per offrire ai clienti di tutta l’area un concreto upgrade del servizio. n
Leggi anche: “Sammontana, focus sul mercato americano. In vista acquisizioni”
Flavio Zago, direttore canale GrosMarket
ACQUE MINERALI:
benessere e sostenibilità guidano il comparto
di Federica Bartoli
Ad accompagnare la crescita, sia a volume sia a valore, delle acque minerali contribuiscono l’attenzione ai nuovi formati per quanto riguarda gli imballi, ma anche al prezzo. Le aziende spingono sulla sostenibilità, puntando sulla riduzione della plastica nel packaging e lavorando al fine di contenere al massimo le emissioni di Co2.
Nell’anno terminante a dicembre 2024, il mercato delle acque minerali ha registrato una crescita a volume del 2,1% e a valore del 3,1%, per un totale complessivo di 12,1 miliardi di litri commercializzati e un giro d’affari che segna 2,8 miliardi di euro (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp +Tradizionale+Discount).
Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi
Per quanto riguarda le aree geografiche, il Sud veicola la maggior parte dei volumi e del valore (32,5% vol. e 28,3% val.), seguito dal Nord-Ovest, con il 25,7% a volume e il 27,6% a valore. Subito dopo, il Centro+Sardegna segna 24,8% a volume e 25,8% a valore, mentre chiude il cerchio il Nord-Est, con il 17% dei volumi e il 18,3% del valore. Sul fronte
dei canali distributivi, i supermercati segnano il 48,2% a volume e il 53,3% a valore, seguiti dai discount con il 29,8% dei volumi e il 22% del valore. I liberi servizi registrano 9,5% a volume e 11,5% a valore; li rincorrono gli ipermercati (7,7% vol. e 8,3% val.) e il canale tradizionale (4,7% vol. e 4,9% val.).
AndAmento dei segmenti
Tra i segmenti che compongono il mercato, l’acqua effervescente naturale cresce del 3% a volume e del 4% a valore, mentre l’acqua naturale segue subito dopo con segno positivo sia a volume sia a valore (+2,5% vol. e 3,1% val.). L’acqua gassata sale lievemente a volume (+0,6%), ma in modo più significativo a valore (+3,8%), mentre l’acqua leggermen-
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: ALDI
Stando a quanto condivide il retailer Aldi, il comparto è animato dalla necessità di ridurre l’utilizzo della plastica, anche in previsione della plastic tax. Volumi e rotazioni elevate, infatti, determinano un alto quantitativo di plastica ed è quindi necessaria una riflessione circa una gestione sostenibile dell’impatto ecologico. «Il comparto – riferiscono dal reparto National Buying – deve fare i conti con la crescente diffusione di acque filtrate sia nelle abitazioni sia nei ristoranti, il che implica ulteriore attenzione per preservare la profittabilità del settore. Aldi si impegna costantemente nella riduzione della plastica, con l’intento di ottimizzare ulteriormente il packaging e contribuire alla riduzione dell’over packaging. Lavoriamo, inoltre, a favore dell’aumento del contenuto di plastica riciclata negli imballi, di pack 100% riciclabili e della riduzione del peso dei confezionamenti». Il retailer, inoltre, promuove la sensibilizzazione del consumatore in favore di una gestione efficace dei rifiuti, per esempio attraverso l’iniziativa “Io Riciclo!”, al fine di agevolare e incentivare il corretto conferimento dell’imballaggio nel circuito di raccolta differenziata domiciliare.
CIBO BUONO, ACQUA BUONA, ARIA BUONA.
Abbiamo bisogno di poche cose essenziali per vivere bene e a lungo: mangiare cibi sani e bere acqua minerale, meglio se di montagna, meglio se alcalina , a casa, al ristorante e all’aria aperta, magari camminando in un parco o tra i boschi.
Maniva mette l’acqua del monte di cui porta il nome in contenitori riciclabili di VETRO, PET, R-PET, CARTA , per arrivare nel modo più sostenibile possibile a tutte le persone che desiderano il bene del pianeta quanto il loro.
te frizzante registra una flessione del 4% a volume e del 3,4% a valore. I primi tre marchi (Fonti di Vinadio, Nestlé Waters Italia e Gruppo San Benedetto) coprono a valore il 33,2% di un mercato in cui la private label, al momento, vale il 17%.
cresce l’Attenzione verso sostenibilità e prezzo
TREND VENDITE A VOLUME (%)
12,1 mld/l
+2,1
+3,1
TREND VENDITE A VALORE (%)
2,8 mld/€
La sostenibilità è tra gli asset fondamentali che guidano le scelte d’acquisto dei consumatori, con le aziende sempre più attive sul fronte della salvaguardia ambientale. «Siamo stati la prima realtà industriale italiana ad avviare nel 2009 un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente – condivide Vincenzo Tundo, direttore commerciale e marketing Italia di Acqua Minerale San Benedetto – per rilevare e valutare le emissioni di anidride carbonica, introducendo processi di miglioramento per ridurre le emissioni di Co2e. Nel 2023, inoltre, la linea di Acqua Minerale San Benedetto Standard Naturale è stata interamente sostituita dalla gamma Acqua Minerale San Benedetto Ecogreen, la linea “Co2 impatto zero” con il 100% delle emissioni di Co2e compensate». Gli shopper, però, tengono ben presente il risvolto economico della spesa, valutando il valore e la convenienza degli acquisti. «Le abitudini di acquisto stanno cambiando e il mercato si sta polarizzando – afferma Mario Iaccarino, head of sales retail di Ferrarelle –. I consumatori tendono a scegliere tra due estremi: da un lato le private label, che continuano a crescere grazie al vantaggio competitivo sul prezzo; dall’altro, i brand con una unique selling proposition forte, che giustificano un posizionamento premium grazie a caratteristiche distintive».
Incrementa il basket di
scopri la gamma completa su www.sodastream.it
Investe ogni anno nella categoria
spesa
Veicola traffico nel negozio
Amico del pianeta
SCHEDE PRODOTTI
Acqua Minerale San Benedetto/ San Benedetto
Nome prodotto: San Benedetto Ecogreen
Caratteristiche: gamma di acqua minerale
“Co2 Impatto Zero” che compensa il 100% delle emissioni di Co2e, in linea con il percorso intrapreso dal 2010 da San Benedetto per ridurre le emissioni della linea Ecogreen, tramite l’acquisto di crediti per sostenere progetti sostenibili in tutto il mondo.
Acqua Sant’Anna
Nome prodotto: Acqua Sant’Anna Naturale
Caratteristiche: dal design compatto, è ideale per il consumo on-the-go per avere un sorso d’acqua fresca e pura di montagna sempre a portata di mano. Formato da 350 ml.
focus sul benessere e nuove preferenze sui formAti
Il benessere e l’attenzione alla salute sono valori oramai imprescindibili per i consumatori, come sottolinea Michele Foglio, amministratore delegato di Maniva: «Le scelte consapevoli degli shopper stanno determinando una crescita imponente anche di un segmento di nicchia quale quello delle acque funzionali. In questo mercato si stanno moltiplicando le proposte di prodotti che permettono di offrire una scelta sempre più ampia a copertura delle diverse necessità della persona». Cambiamenti si riscontrano anche sul fronte dei formati, come riferisce Luca Cheri, direttore commerciale di Acqua Sant’Anna: «Continua la crescita dei formati destinati al consumo fuori casa: stando ai dati in nostro possesso, quello da un litro registra
un incremento del 9,1% a valore e del 7,5% a volume, mentre il formato da 50 cl cresce del 6,5% a valore e del 4% a volume, confermandosi sempre più apprezzato per la sua praticità e portabilità». Aggiunge ulteriori informazioni sulle preferenze verso diversi formati anche Daniele Andrea Vitali, portfolio development manager di Coca Cola Hbc Italia: «In merito alla suddivisione tra multi-serve e single-serve, entrambi mostrano tendenze positive in termini di valore e volume. Per i single-serve si nota una crescente importanza del formato da mezzo litro a scapito di quello da due litri; anche al Sud, dove il formato da due litri rimane il più diffuso, si osserva un calo a favore dei formati da un litro e mezzo litro. In questa categoria, i marchi privati continuano a essere leader di mercato e risultano in crescita rispetto all’anno precedente».n
SCHEDE PRODOTTI
Acque Minerali/Lurisia
Premium Beverages
Nome prodotto: Bolle Stille
Caratteristiche: la referenza è tra le acque con minor residuo fisso d’Italia e indicata per le diete povere di sodio. Ha un gusto perfettamente equilibrato.
Ferrarelle Società Benefit/Vitasnella
Nome prodotto: Vitasnella Frizzante
Caratteristiche: l’equilibrio tra freschezza, gassatura e un profilo orientato al benessere la rendono una scelta ideale per chi cerca un’acqua frizzante che accompagni uno stile di vita sano, distinguendosi per la qualità premium e il posizionamento all’interno del mercato. Formato Pet da 1,5 litri.
Maniva
Nome prodotto: Acqua Minerale Maniva
Caratteristiche: bottiglia completamente nuova con redistribuzione dei pesi del Pet e spostamento della presa facilitata più in alto per una più comoda versata del prodotto. Formato da 2 litri.
RANKING PRIMI TRE PLAYER A VALORE (%)
Fonti Vinadio
Nestlé Waters Italia - Gruppo Sanpellegrino
Gruppo San Benedetto
33,2
Private label a valore (%)
17
UNA COMUNICAZIONE SEMPLICE E IMMEDIATA
Lo scorso autunno, Maniva ha deciso di tornare in comunicazione con la campagna “Lunga vita alle nostre cellule” per trasmettere al grande pubblico, attraverso un messaggio e uno stile semplice e pragmatico, le qualità e i benefici dell’acqua minerale alcalina. «La campagna ha avuto un ottimo ritorno di immagine – sottolinea Michele Foglio – e si è protratta per 10 settimane da inizio ottobre 2024. È stata declinata all’interno del panorama dei media del Gruppo Cairo, non solo attraverso spot televisivi, ma anche utilizzando la rete dei digital network e tramite pubblicità tabellare».
UNA STRATEGIA GREEN GUIDATA DAL PROGETTO NETWORK
Sul fronte della sostenibilità, San Benedetto mette in campo il Progetto Network, un sistema pensato per valorizzare le reti di acque locali di alta qualità e preservare le risorse idriche in tutto il territorio nazionale, al fine di ottenere maggiore flessibilità produttiva e logistica. «Nelle nostre politiche aziendali – fa sapere Vincenzo Tundo – rientra la scelta di diversificare la produzione in sei siti strategici in Italia, avvicinandola ai luoghi di consumo. Grazie al progetto, nel 2023 l’azienda ha risparmiato 40.275 tonnellate di Co2 ed evitato che venissero percorsi migliaia di km su ruota».
Analisi delle attività promozionali sull’acqua minerale
Focus Research South East/Focus Rappresentanza Italia
Focus Research è una delle agenzie leader in Europa che si occupa di ricerche di mercato e consulenza. Da 30 anni fornisce ai propri clienti soluzioni di dati, sistemi e software per l'elaborazione dei dati in 35 Paesi europei. La sua attenzione si rivolge soprattutto all’analisi qualitativa e quantitativa delle attività promozionali dei volantini della grande distribuzione e di catene specializzate. Le quote qualitative sono orientate al GAV-valore pubblicitario lordo.
Le attività promozionali posizionate in prima pagina, con un'immagine di dimensioni importanti pubblicate all’interno di volantini con un raggio d’azione lordo (Gross Reach) significativo, hanno un impatto maggiore sul consumatore. Di conseguenza, queste promozioni risultano vantaggiose in termini del ritorno degli investimenti.
In questo caso, abbiamo elaborato i dati dei volantini dei rivenditori di beni di largo consumo italiani e preparato un'analisi che confronta i dati dal 2022 al 2024 (da gennaio a settembre, 9 mesi, year to date). Le analisi si basano sul valore pubblicitario qualitativo lordo (GAV= Gross Advertising Value) nei volantini per la categoria acqua minerale.
2022 2023 2024
Slide
Sant'Anna Levissima San Benedetto Vitasnella Private Label
Nei tre anni di analisi le marche con il maggiore valore pubblicitario qualitativo lordo sono Sant’Anna, Levissima e San Benedetto. Notiamo che i primi due hanno un incremento costante ogni anno, mentre il valore pubblicitario qualitativo lordo della private label è in diminuzione costante. Dai dati si evince, inoltre, che la somma del valore pubblicitario qualitativo lordo di Sant’Anna, Levissima e San Benedetto si aggira intorno al 50% del mercato delle acque minerali.
Da questi dati si evince che il valore pubblicitario qualitativo lordo di Sant’Anna è il più alto presso Lidl con il 36,5%, seguito da quello di Esselunga con il 26,2%, mentre quello di Levissima è primo presso Carrefour con il 31,6%; segue Esselunga con il 22,6%. San Benedetto presenta il suo maggiore valore presso Conad, pari a 19,9%, seguito da Coop con il 15,7%, e Vitasnella presso Lidl con il 12,2%. Chiude Esselunga con il 6,6%.n
www.focusmr.com - E-mail rappresentante Italia:
Slide 2 Gennaio Settembre 202 Valore pubblicitario lordo (GAV)
PLM Awards 2025:
riaperte le iscrizioni per il premio ai migliori copacker
La terza edizione dei premi "Best Copacker Profile" è pronta a riconoscere l'eccellenza nella produzione a marchio del distributore. Scopri come iscrivere la tua azienda. Nuovo regolamento aggiornato.
Al via la terza edizione dei PLM Awards - “Best Copacker Profile”, il primo riconoscimento ai migliori fornitori di prodotti a marca del distributore. Creato su iniziativa del nostro magazine, in collaborazione con IPLC Italy e con il patrocinio di Marca by BolognaFiere, l’evento mira a valorizzare il lavoro delle imprese che collaborano con i principali gruppi distributivi. Le iscrizioni sono aperte fino al 14 marzo 2025, offrendo alle aziende l'opportunità di concorrere per un prestigioso riconoscimento.
Il successo delle edizioni precedenti
Alla precedente edizione avevano partecipato 150 aziende ed erano stati assegnati 24 awards, con 8 vincitori assoluti. Ora, con la terza edizione, il premio riservato ai migliori copacker della distribuzione torna con rinnovata energia e ambizione. Come per gli scorsi anni le aziende selezionate saranno premiate durante una serata di gala alla quale parteciperanno esponenti della distribuzione, dell’industria e dei servizi.
Un riconoscimento unico nel suo genere
Il premio, a differenza di altre iniziative simili legate al mondo della grande distribuzione e del largo consumo, non si concentra sui prodotti, ma sulle aziende. Un riconoscimento dedicato alle imprese, e in particolare ai fornitori di prodotti a marchio del distributore, che mancava. Ed è una vera “assenza ingiustificata”, considerata l’importanza crescente delle private label nell’offerta dei retailer nazionali ed esteri. Così è nata l’idea di lanciare questo nuovo contest, per premiare il lavoro delle migliaia di piccole e grandi imprese che collaborano, con criteri selettivi ancor più rigorosi rispetto a quelli applicati alle industrie di marca, con i principali gruppi distributivi presenti sul mercato.
I criteri di valutazione del contest
Il contest riservato ai copacker è promosso dal nostro magazine in collaborazione con IPLC Italy, società di consulenza specializzata nel settore private label, e patrocinato da Marca by BolognaFiere, l’unica fiera italiana dedicata alla Mdd. Un concorso pensato per dare finalmente un riconoscimento a quei fornitori di prodotti Mdd che possiedono caratteristiche ideali per soddisfare le esigenze della Gdo. “Best Copacker Profile” è il nome dell’iniziativa. Un progetto ambizioso, che ha come primo nodo da sciogliere la scelta di criteri solidi e credibili per individuare i migliori “profili” tra le grandi, medie e piccole realtà. Questa edizione vede, infatti, un regolamento aggiornato e criteri più efficaci. Le aziende candidate al premio, così, sono valutate sia in base a parametri quantitativi che qualitativi. Nel primo caso attraverso la compilazione auto certificata di un form preimpostato dalla redazione di PL Magazine. Nel secondo caso, grazie alle motivazioni esposte dalle aziende in gara e alla valutazione di una selezionata giuria di responsabili private label di catene distributive sia italiane che europee.
Categorie e termini di partecipazione
I riconoscimenti che verranno assegnati sono otto in tutto, abbracciando categorie sia alimentari che non food: drogheria alimentare, bevande, fresco, freddo, cura casa, cura persona, petcare, altri prodotti non food. Il termine per inviare le proprie candidature ai PLM Awards – “Best Copacker Profile” (ogni azienda può concorrere in più di una categoria) è il prossimo 14 marzo. Le premiazioni si terranno a Milano il 16 aprile, nell’ambito di un evento organizzato dal nostro magazine.n
Per ulteriori informazioni, scaricare il regolamento, conoscere nel dettaglio le modalità di partecipazione o contattare la segreteria organizzativa, è possibile consultare il sito www.plmawards.it. Questo concorso offre un'importante occasione di visibilità e riconoscimento per tutte quelle realtà che, con il loro impegno e la loro qualità, contribuiscono al successo delle private label nel panorama della grande distribuzione.
Multicedi: una realtà distributiva in crescita tra acquisizioni e ottimizzazione dei processi.
Multicedi si conferma una delle principali realtà distributive nel Sud Italia, con un’organizzazione articolata e strutturata che opera in diversi settori: dalla Grande Distribuzione generalista al canale specializzato del pet care fino ai cash&carry, passando per la gestione immobiliare.
Un network diversificato e in espansione
«Multicedi – fa sapere l’azienda – è una realtà molto articolata, che gestisce interamente altre strutture organizzative, tra cui Multinvest, Multipet, Multieffe e la neonata Multicec. Opera principalmente nel Lazio, in Campania e in Puglia. Recentemente ha acquisito 17 punti vendita ex Apulia, per un’operazione dal valore complessivo di circa 60 milioni di euro». L’acquisizione, completata nel 2024, ha ulteriormente consolidato la posizione del gruppo, mentre da gennaio 2025 ha acquistato anche il primo cash&carry a gestione diretta a marchio AdHoc.
Ottimizzazione dei costi e controllo di gestione
Per una realtà così articolata, l’efficienza è una priorità. «Multicedi – spiega l’azienda – ha implementato un controllo di gestione rigoroso, suddiviso in diverse aree: controllo degli acquisti, analisi dei margini e monitoraggio dei costi rispetto al budget. Questo approccio consente di individuare tempestivamente eventuali disallineamenti e di attuare azioni correttive». Tale efficienza si riesce a raggiungere grazie alla collaborazione interna, mediante tavoli e incontri programmati, tra tutti i responsabili delle diverse funzioni, nonché grazie all’utilizzo di software adeguati.
Collaborazione strategica con DIL Solutions
Un ruolo chiave nel recupero della marginalità è svolto dalla partnership con DIL Solutions. Attraverso il servizio di Profit Recovery, Multicedi ha recuperato oltre un milione di euro in due anni, anche su ambiti già precedentemente analizzati. Il processo di analisi, inoltre, ha portato a una maggiore qualità e precisione delle informazioni, riducendo errori e migliorando l’efficienza operativa.
Un futuro di crescita e innovazione
«Con un fatturato che nel 2024 ha superato il miliardo di euro con le insegne Decò, Dodecà e Ayoka, Multicedi punta a consolidare la sua posizione di eccellenza nel panorama distributivo italiano – dichiara l’azienda –. Il focus rimane su una gestione efficiente, una continua innovazione dei processi e una strategia orientata alla crescita sostenibile».
Multicedi non è solo un esempio di successo imprenditoriale, ma anche di come una gestione oculata e la collaborazione con partner strategici possano fare la differenza in un mercato competitivo.
CHI È DIL SOLUTIONS
DIL Solutions si rivolge alle aziende retail e all’industria di marca con l’obiettivo di facilitare un cambiamento che promuova una crescita misurabile e sostenibile, con particolare attenzione all’ottimizzazione delle prestazioni e della produttività attraverso un approccio personalizzato e strategico. La sua mission è focalizzata sul miglioramento della qualità del dato per fornire analisi dettagliate destinate all’ottimizzazione dei processi interni. Guidata da Luis Grossocordone e Dario Vincenzi, DIL Solutions mette a disposizione oltre 25 anni di esperienza e un team specializzato nella gestione di organizzazioni aziendali, con competenze in sviluppo del business, operations, gestione P&L e soluzioni digitali.
Fabio Giargia nominato procurement & planning director di Paglieri
Fabio Giargia è stato nominato nuovo procurement & planning director di Paglieri. Giargia porta in Paglieri un’esperienza ventennale maturata in contesti distributivi e industriali di primo piano, con competenze consolidate nella gestione della supply chain, nella negoziazione strategica e nell’ottimizzazione dei processi aziendali.
Michela Filippi
nominata marketing director di Heineken Italia
Heineken Italia ha una nuova marketing director: Michela Filippi. Entrata in Heineken Italia nel 2020, guidando il marketing di Ichnusa e sviluppando la crescita di Birra Messina, Michela Filippi ora avrà il compito di consolidare la strategia marketing del portafoglio dei brand del gruppo: Heineken, Birra Moretti, Ichnusa, Birra Messina e Dreher. Inoltre, avrà la responsabilità di rafforzare la leadership di Heineken in Italia e guidarne la crescita sostenibile anche in futuro.
Medallia nomina
Mark Bishof presidente e ceo
Mark Bishof è il nuovo presidente e ceo di Medallia, uno dei maggiori esperti globali nell’experience management. Bishof porta con sé oltre 40 anni di esperienza maturata alla guida di aziende software private e pubbliche, oltre a un'ampia esperienza nel settore della cx in qualità di chief business officer di Qualtrics e ceo di Clarabridge. Bishof succede a Mike Lipps, operating partner di Thoma Bravo, che rimarrà nel consiglio di amministrazione di Medallia.
The Coca-Cola Company,
Paola Donelli nuova frontline activation marketing director per Italia e Albania
Paola Donelli è stata nominata frontline activation marketing director Italia e Albania, per coordinare il team che gestisce le strategie di marketing e comunicazione dei brand di The CocaCola Company nei due Paesi. Laureata in business administration all’Università Bocconi, dove ha sviluppato solide competenze in marketing, trade marketing e business management, Paola Donelli ha una solida esperienza di oltre 25 anni, maturata in grandi aziende multinazionali leader nel settore fmgc.
Caso tratto dalla Ricerca Innovations 19 di Kiki Lab-Ebeltoft Group
Bpi Flagship Store
Portogallo, Lisbona
Un’ “oasi urbana” che rivoluziona il concetto classico di filiale bancaria, con eventi e vendita di prodotti non bancari che si affiancano a quelli tradizionali.
Area chiave: Feel & Link
Info chiave
Concept Bank Store
2023: lancio
Banco Bpi
1981: inizio attività, parte di Caixa Bank
600+ filiali
1,5+ mln clienti
Bpi è stato lanciato da Caixa Bank nel 1981 con l’obiettivo di creare una rete innovativa dedicata ai servizi bancari, diventando con il tempo una delle banche leader del Paese, fortemente orientata alla customer centricity e vincitrice di numerosi premi. Per rafforzare questo posizionamento, l’azienda ha deciso di aprire nel 2023 un flagship, definito All in One, all’interno del quale si vive un’esperienza molto diversa da quelle abituali in una banca.
Feel & Link
All in One Bpi è stato aperto in un edificio storico ed emblematico a Lisbona e il progetto di design ha integrato la modernità con elementi tradizionali. Il nuovo flagship combina, inoltre, l’offerta di un servizio attento e personalizzato con la flessibilità e il comfort offerti dalle tecnologie più innovative, cercando di soddisfare le esigenze dei clienti in modo innovativo, attraverso un'esperienza unica nelle soluzioni di credito. Sono presenti schermi multimediali dove si possono effettuare simulazioni di credito ed esplorare in autonomia i vari servizi di Bpi, soddisfacendo le esigenze di tutti i clienti, sia i privati che le imprese. Al piano interrato è allestita la “Sala Àgora”, con proiezioni a 360° che presentano il programma mensile di eventi, con una forte attenzione ai temi della responsabilità sociale e della sostenibilità. Il flagship integra anche aree dedicate alla vendita di prodotti selezionati, dal vino ai gioielli fino alle auto Tesla.
Commento Kiki Lab
All in One Bpi ridefinisce l’esperienza delle soluzioni di credito convenzionali, con una destinazione olistica e coinvolgente. I clienti possono ottenere servizi finanziari in modo rapido ed efficiente oppure scegliere di esplorare servizi specializzati, potendo utilizzare tecnologie in-store all'avanguardia e contando su competenze personalizzate, trasformando così l’esperienza bancaria in un momento arricchente.n
Fabrizio Valente , founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)
Con Leghummus Taste Fresche
Idee
l’hummus si fa in quattro
Quattro cremose e stuzzicanti ricette fresche, a base di legumi e arricchite con verdure, tutte bio e gluten free: è irresistibile la nuova linea di hummus proposti dal brand Taste Fresche Idee.
Largo a Leghummus, la nuova linea che comprende quattro fresche coloratissime salse, proposte in confezioni da 150 grammi, tutte a base di legumi e tutte impreziosite da piante
aromatiche, ortaggi e spezie per fare il pieno di colore, sapore e preziose sostanze nutrienti, come proteine vegetali e fibre.
È dunque all’insegna del piacere della buona e sana tavola l’ultima novità firmata dal brand Taste Fresche Idee, che con Leghummus amplia la sua offerta di salse fresche, cremose e gustose (come Guacamole, Tzatziki e Dadolata di pomodoro), perfette per accompagnare tacos, piadine e crostini e rendere indimenticabili brunch, aperitivi, spuntini e snack estivi.
Sulla scia del successo ottenuto dall’Hummus classico e piccante, ora Taste Fresche Idee ha creato quattro ricette che declinano quest’amata crema di legumi in altrettanti colori:
• Hummus verde: piselli e menta e spinaci
• Hummus giallo: ceci, carote e curcuma
• Hummus rosa: fagioli cannellini e barbabietola
• Hummus arancione: lenticchie e pomodori secchi
Buone da gustare, belle da vedere, divertenti da spalmare e perfette per il dipping, le salse Leghummus sono anche una scelta di benessere: i legumi rappresentano, infatti, un’ottima fonte di proteine vegetali, hanno pochi grassi e molta fibra, sono ricchi di vitamine del gruppo B e di acido folico, e sono una fonte di diversi minerali, come ferro, calcio, fosforo, potassio, magnesio e zinco. Ecco perché sono considerati dei superfood.
Questo formidabile e bilanciato mix nutritivo si mantiene inalterato fino al consumo grazie all’uso di ingredienti naturali freschi, lavorati a freddo senza aggiungere conservanti. Com’è possibile? Merito della tecnologia HPP (High Pressure Processing) che utilizza le alte pressioni per preservare la ricchezza nutrizionale di vegetali e legumi freschi, garantendo più naturalità, più sicurezza e una maggiore shelf-life del prodotto.
Per saperne di più:
https://www.parmais.it/
https://www.hppitalia.com/
https://www.parmafood.it/
Perché le Pr saranno sempre più “digital”?
Marketing e digitalizzazione sono sempre più interscambiabili, con nuove tendenze che vanno a influenzare il mondo delle Pr.
IlDigital Marketing Trends Report 2025 di Brandwatch rivela sette tendenze chiave che caratterizzeranno il panorama del marketing digitale. Questi insight, basati su un sondaggio di 700 marketer e l’analisi di oltre 500 milioni di conversazioni online, offrono spunti strategici per capire come e perché le Pr dovranno diventare sempre più “digital”.
1. Collaborazioni innovative: le partnership inaspettate tra brand diversi catturano l'attenzione. Per le Pr, ciò significa poter creare narrazioni nuove basate su sinergie che uniscono pubblici diversi.
2. Esperienze in presenza: eventi immersivi e memorabili creano connessioni autentiche. Le Pr possono sfruttare queste occasioni per generare contenuti virali e coinvolgere influencer e media.
3. Centralità delle community: i brand collaborano con community di nicchia per costruire fiducia e promuovere interazioni autentiche. Le Pr possono identificare i punti di incontro del pubblico e creare esperienze che alimentino la fedeltà.
4. Approccio consapevole alla tecnologia: anche se non sembra, cresce il desiderio di “disintossicazione digitale”. Le Pr devono bilanciare l’uso della tecnologia con l’autenticità per connettersi con un pubblico che valorizza gli aspetti più umani della comunicazione.
5. Nuove modalità di ricerca: piattaforme come TikTok ridefiniscono la ricerca. Le Pr devono ottimizzare contenuti per questi canali e posizionarsi come fonti autorevoli nelle conversazioni online.
6. Raccomandazioni peer-to-peer: la fiducia nei consigli tra pari è in crescita. Le Pr possono favorire testimonianze autentiche per rafforzare la reputazione del brand.
7. Più attenzione alle interazioni social: molto spesso la gestione di commenti e messaggi ricevuti sui propri canali social vengono vissuti come una routine quasi fastidiosa, ma le Pr possono aiutare i team social a trasformare ogni interazione diretta in un’occasione per generare consenso.
Adattarsi a queste tendenze richiede agilità, creatività e un approccio multicanale che prevede un’evoluzione allargata delle competenze necessarie per mantenere le Pr centrali in una strategia di marca.n
Michele Rinaldi, head of strategy c/o Soluzione Group
Micro trend 2025: Platform Economy
La Platform Economy è un ecosistema digitale che può essere utilizzato per collegare i proprietari di piattaforme e i clienti aziendali ai consumatori abituali. Questi mercati digitali consentono ai piccoli rivenditori di offrire i propri servizi a un gran numero di potenziali clienti, che traggono vantaggio dalla comodità di poter confrontare i prodotti e dalle valutazioni degli utenti sulle rispettive piattaforme.
Fare vendite sui mercati digitali è un'attività estremamente competitiva, con un elevato grado di trasparenza dei prezzi. Ciò si traduce spesso in bassi margini per i rivenditori. Il potere dei fornitori di piattaforme è enorme. L'accesso a tutti i dati sul rispettivo mercato, come quelli sui prodotti e sui rivenditori, in combinazione con la regolamentazione dell'accesso al mercato, crea una struttura di potere estremamente unilaterale. Stanno emergendo, però, alcuni primi mercati decentralizzati orientati al Web 3.0 che stanno cercando di livellare questo squilibrio di potere.
Anything-as-a-service
Nel mondo digitale, sempre più aziende si stanno sviluppando in piattaforme o stanno anche fornendo le funzionalità delle piattaforme per aggiornare la propria gamma con prodotti e servizi correlati o supplementari da fornitori terzi. I meccanismi della piattaforma vengono utilizzati anche dalle aziende non al dettaglio per offrire il proprio portafoglio di prodotti/servizi come "X-as-a-Service".
Negozio immersivo per lo shopping natalizio
Amazon ha aperto il "Virtual Holiday Shop" per la stagione natalizia. Lo store ha accolto i clienti online con musica, animazioni e un tour guidato per aiutarli a trovare i regali giusti. I potenziali acquirenti hanno trovato articoli di marca dei settori moda, casalinghi, elettrodomestici, elettronica e bellezza nel negozio virtuale creato con tecnologia 3D di Amazon Beyond. È stato possibile anche usare l'assistente per lo shopping basato sull'intelligenza artificiale "Rufus" per trovare ispirazione e trovare giocattoli nel "Virtual Toy Shop" creato appositamente. Con pochi clic gli articoli selezionati venivano aggiunti al carrello, per poi procedere al pagamento come di consueto.
Platform for sharing devices
La società londinese Library of Things ha lanciato una piattaforma per la condivisione di elettrodomestici e utensili. Le persone possono usarla per prendere in prestito oggetti invece di comprarli. Gli utensili e altre attrezzature sono offerti a prezzi accessibili tramite stazioni self-service e una piattaforma online. Supportato da marchi come Bosch, il servizio fornisce accesso ad attrezzature di alta qualità per un uso occasionale. I workshop insegnano competenze come il fai da te e l'upcycling, e l'obiettivo è ridurre i rifiuti elettronici, conservare le risorse e cambiare le abitudini dei consumatori.
Amazon lancia l'assistente per lo shopping AI
Amazon ha introdotto le "Guide per lo shopping AI" per la sua app e il suo sito Web mobile negli Stati Uniti, con modelli linguistici di grandi dimensioni per fornire consigli personalizzati per lo shopping e raccomandazioni sui prodotti per oltre 100 tipi di prodotti. Le guide per lo shopping sono progettate per ridurre il tempo impiegato nella ricerca di prodotti prima di un acquisto, riassumendo in modo proattivo informazioni importanti sui prodotti per gli utenti. Tenendo conto delle esigenze di acquisto, agli utenti viene anche mostrata una selezione altamente pertinente all'interno della guida: possono passare direttamente dalla modalità di apprendimento alla navigazione di una selezione di prodotti raffinata.
Google Lens per lo shopping locale in negozio
Google ha lanciato una funzionalità per il suo strumento di riconoscimento delle immagini "Google Lens", che ha lo scopo di semplificare lo shopping nei negozi fisici per gli utenti negli Stati Uniti. Le persone condividono la loro posizione nell'app Google e possono semplicemente fotografare i prodotti nel negozio per riceverne informazioni, recensioni dei clienti, confronti di prezzo, disponibilità di scorte locali e offerte alternative tramite l'app. La funzionalità si basa sulla tecnologia AI Google Gemini e Google Shopping Graph ed è stata sviluppata specificamente per prodotti di bellezza, giocattoli ed elettronica di rivenditori partecipanti, come Macy's, Target e Walmart.n
Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready
Cioccolato in chiaroscuro
Il mercato subisce le tensioni sulla materia prima con volumi in calo. Tiene, però, il fondente.
di Jessika Pini
Nell’ultimo anno terminante il 24 novembre 2024, il mercato del cioccolato – inteso nell’insieme di praline, cioccolatini, tavolette e barrette – raggiunge a totale Italia un giro d’affari di oltre 1,1 miliardi di euro, in crescita del 4,5% sull’anno precedente. La performance a volume evidenzia invece un trend negativo, pari a -4,3% (-3,1 milioni kg) con quasi 70 milioni di chilogrammi venduti (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Superettes+Discount).
Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi
«A livello geografico – osserva Daniela Villano di NIQ – tutte le aree Nielsen registrano una crescita del fatturato in linea con la media nazionale, fatta eccezione per l’Area 4. L’Area 1, con un peso del 30,3% sul fatturato totale, guida il trend del mercato con un aumento del 6,8% a valore, a fronte però di volumi in leggera flessione (-2,2%, -460mila kg); segue l’Area 2, che sviluppa il 23% delle vendite ed evidenzia una buona performance a valore (+4,4%), ma diminuisce a volume (-3,9%, -672mila kg). Molto positiva anche la performance di Area 3, che raggiunge il +4,5% a valore, mentre scende del 4% a volume (-670mila kg) con un peso sul fatturato totale del 23,6%. Rispetto al resto d’Italia, l’Area 4, con una sales location a valore del 23,1%, invece, registra una crescita di fatturato più contenuta (+1,8%) e ha il trend più negativo a volume (-7,4%, -1,3 milioni kg)». Sul fronte dei canali distributivi, i dati rilevano un aumento di fatturato in termini assoluti per i supermercati (+5,2% a valore, corrispondenti a +23,5 milioni di euro) che limitano le perdite all’1,5% a volume (-407mila kg) veicolando il 42,9% del giro d’affari del mercato; a seguire i discount che, con un peso del 21,7%
sul fatturato totale, aumentano in valore (+6,8%, corrispondente a +15,4 milioni di euro), ma diminuiscono in volume (-6,8%, -1,6 milioni kg) a causa di un aumento significativo del prezzo medio. Seguono, in termini di contributo, gli ipermercati (+3,7% a valore, +9,5 milioni di euro; -3,9% a volume, -600mila kg; sales location a valore pari a 24%). L’unico canale con un trend negativo a valore (-0,3%, -404mila euro) è quello dei liberi servizi (sales location a valore 11,4%) che performa negativamente anche a volume (-6,9%, -495mila kg).
AndAmento dei segmenti
«Il mercato del cioccolato – prosegue Daniela Villano – può essere suddiviso nelle seguenti famiglie di prodotti: tavolette e barrette, che veicolano il 61,5% del fatturato del totale Italia, e praline e cioccolatini, con una quota residua del 38,5%. A guidare il trend del mercato resta il segmento delle tavolette e barrette, che raggiunge a totale Italia un fatturato pari a 684 milioni di euro (+6%) e 47,5 tonnellate vendute (-4%)». All’interno del mercato delle tavolette e barrette, in particolare, il fatturato riflette in primis la performance positiva del suo sottosegmento core, ovvero il cioccolato fondente (+12,1% a val. e -0,8% a vol.), che raggiunge una quota di mercato pari al 20,2%. Segue, in termini di contributo, il cioccolato al latte (quota del 13,2%), con un incremento del 7,3% a valore e una diminuzione del 3,4% a volume, dovuta a un aumento dei prezzi (+11,1% prezzo medio a volume). Da notare anche il sottosegmento delle specialità, vale a dire tutte le tavolette e barrette dove al cioccolato (latte, fondente, bianco) viene abbinato un ingrediente aggiuntivo, incluso il gianduia. Con una quota a valore del 18,7%, le specialità mostrano un trend a valore stabile (+0,1%) grazie alla leva prezzo (+8,4% prezzo medio €/kg), mentre a volume si registra un decremento del 7,6%. Ultimi, in termini di contributo, rispettivamente il sottosegmento del noc-
COMUNICAZIONE MULTICANALE PER INTERCETTARE TARGET DIVERSI
Icam intensifica la sua presenza sui media con una strategia di comunicazione multicanale volta a rafforzare il proprio brand Vanini. A febbraio l’azienda è on air con lo spot Vanini “Chi va” su Radio DeeJay, Capital e Rds, sfruttando la grande visibilità legata al Festival di Sanremo, con spot e attività di sampling presso il Truck brandizzato Rds. In parallelo, dal 26 gennaio all’8 febbraio è tornata in tv su Sky con una forte presenza durante le Coppe Europee e il seguitissimo Masterchef. Inoltre, ha attivato una partnership con le Librerie Feltrinelli: in 30 punti vendita selezionati, i clienti riceveranno una minibar Bagua e un segnalibro Vanini con uno sconto per gli acquisti sull’e-shop.
ciolato (+3% a val. e -5,2% a vol.) e del cioccolato bianco (+6,7% a val. e -2,8% a vol.), che insieme valgono il restante 9,4% del mercato totale. All’interno del segmento praline e cioccolatini, che nell’ultimo anno raggiunge a totale Italia un giro d’affari di 429 milioni di euro (+2,3%, ma con una flessione dei volumi pari al 5%), il contributo principale è dato dalle scatole classiche (+3,8% a val. e -1,4% a vol.), che detiene una quota del 12,9%. Ad aiutare la crescita sopra la media delle scatole classiche, aumento dei prezzi a parte, anche la ripresa della pressione promozionale, che tocca il 37,6% di peso sui volumi totali (+2,5 punti). Diversamente, l’altro sottosegmento core, costituito dai sacchetti (quota di mercato dell’11,8%), registra un decremento a valore dello 0,6% e una flessione molto forte a volume (-8,5%), dovuta al calo della domanda, anche in relazione alla forte salita dei prezzi (+8,7% prezzo medio €/kg). A seguire, rispettivamente il sottosegmento dei barattoli/cilindri/tubi, bauletti o astuccioni (-4% a val. e -7% a vol.) e il
schede prodotti
ferrero commerciAle ItAliA/tronky
Nome prodotto: Tronky Sandwich
Caratteristiche: due strati di croccante wafer quadrato avvolgono un ripieno al cacao e nocciole, preparato con ingredienti selezionati. Il singolo wafer è racchiuso in una confezione monoporzione, pratica anche per un consumo on the go.
IcAm cioccolAto/vAnini
Nome prodotto: Tasting Experience Double
Caratteristiche: la linea Tasting Experience si arricchisce di due tavolette a due strati di cioccolato, ispirate a due dessert: Cheesecake e Tiramisù. Il Tiramisù Doppio Cioccolato racchiude in sé pezzi croccanti di caffè e una granella di biscotto, la Cheesecake all’Amarena Doppio Cioccolato mescola il dolce e il rinfrescante delle amarene con croccanti pezzi di biscotto.
sottosegmento impulso, relativo alle confezioni inferiori ai 70 grammi che, pur veicolando solo il 5,2% del giro d’affari totale, mostra un trend in crescita rispetto allo scorso anno (+4,2% a val. e +1,8% a vol.). «La pressione promozionale – conclude l’analista –, che per il mercato del cioccolato si attesta attorno al 24,8% a totale Italia (+0,6 punti), per tavolette e barrette resta stabile (22,7%, -0,1% sull’anno precedente), registrando un aumento più rilevante solo per il cioccolato bianco (+1,8%). Nel segmento delle praline e cioccolatini, invece, la leva promozionale al 29,2% rimane nettamente sopra la media del comparto, in particolare per il sottosegmento dei barattoli/cilindri/tubi, bauletti o astuccioni (41,9%), nel quale si riduce però per il secondo anno consecutivo (-0,5 punti). Il segmento dei sacchetti conferma la ripresa della pressione promozionale dello scorso anno, che arriva a toccare il 24,5% (+2,4%). Infine, per le scatole classiche, anch’esse più promozionate della media del mercato e del segmento (37,6%), gli sforzi promozionali crescono di 2,5 punti».
ImpennAtA del cAcAo, strAtegie di difesA
Il contesto socioeconomico attuale è particolarmente complesso e chi opera nella produzione di cioccolato si trova ad affrontare sfide sempre più rilevanti. Il costante
IL PUNTO DI VISTA DELLA
DISTRIBUZIONE: CONAD
Nonostante l’aumento del valore della materia prima, nel 2024 Conad ha registrato una crescita significativa nel segmento delle tavolette di cioccolato fondente, confermando un trend di consumo avviato. Questa tendenza, insieme alle ottime performance del cioccolato al latte, ha contribuito positivamente all'andamento complessivo del mercato delle tavolette. «Lo spostamento dei consumi verso il fondente –afferma Marco Magalotti, national category manager dolciario e bevande calde di Conad – è ormai un fenomeno consolidato. Non è più considerato un prodotto di nicchia, ma soddisfa i gusti di un pubblico sempre più ampio, spinto anche dall’approvazione dei nutrizionisti». Per quanto riguarda praline e cioccolatini, la categoria ha subito un lieve rallentamento, principalmente a causa delle performance meno brillanti dei prodotti in formato sacchetti. Nonostante ciò, gli altri formati, come le scatole classiche/regalo e la vendita singola in avancassa, hanno registrato ottime performance, dimostrando una solida tenuta sul mercato. «È quindi nel cioccolato fondente che l’insegna individua le maggiori opportunità di crescita future, ma presidieremo anche nocciola e specialità in quanto rispondono maggiormente al desiderio di una coccola golosa e di prodotti indulgence». Per rispondere a questa domanda, Conad ha ampliato la propria gamma di prodotti a marchio privato con una serie di tavolette speciali dal gusto contemporaneo e gourmet, come il cioccolato fondente con scorza d'arancio, il cioccolato al latte con caramello e sale e il cioccolato bianco con pistacchi salati. L’innovazione continuerà a guidare lo sviluppo di questa gamma attraverso nuove varianti di gusto, seguendo l’evolversi dei trend di mercato.
Peso macrosegmenti e trend a valore (%)
aumento delle quotazioni del cacao, iniziato nel 2023, ha subito negli ultimi mesi un’impennata vertiginosa, accompagnata da un preoccupante calo della disponibilità della materia prima. Questo contesto ha portato a un incremento dei prezzi al consumo, ma i dati dicono che, nonostante ciò, alcuni prodotti hanno registrato performance positive, guidati dal fondente, ovvero dal più rappresentativo del valore e della qualità del cacao. Per quanto la situazione generi molte incertezze per il 2025, Giovanni Agostoni, sales & marketing director di Icam, rileva che sono diversi i driver che possono sostenere la domanda: «La tracciabilità e l’eticità della filiera sono aspetti importanti per un consumatore che compie scelte d’acquisto sempre più consapevoli, insieme all’attenzione alla salute. I clienti attenti alla salute e alla premiumness guidano gli sviluppi di prodotti con un ridotto contenuto di zucchero e/o con assenza di ingredienti che generano ipersensibilità o intolleranze; in particolare, si mostrano interessati al cioccolato fondente con elevato contenuto di solidi del cacao e a referenze che riportano certificazioni funzionali (gluten free, lactose free, sugar free, natural protein, vegan/vegetarian, ecc.).
Il consumatore, inoltre, è sempre più spinto alla sperimentazione di nuovi gusti e abbinamenti, perché vuole qualcosa che vada oltre le sue aspettative. Prodotti che promettono un’esperienza di gusto unica, multisensoriale e multi-texture sono le proposte più consolidate di questo segmento». L’atteggiamento maturo di un consumatore capace di riconoscere i plus dei vari prodotti a base di cioccolato è confermato anche da Ferrero: «Se da un lato si nota maggiore attenzione alla spesa – fa sapere l’azienda – anche nel chocolate confectionery, dall’altro si riscontra sempre più uno shopper critico, che non si basa solo sul prezzo del prodotto, ma anche sul suo valore intrinseco, di prodotto e di marca. Le occasioni all’interno del comparto rimangono strategiche e confermano la crescita a volume e valore».
un consumAtore che si lAsciA incuriosire
Il mercato vive quindi un momento di tensione, ma le opportunità si possono creare. Lo conferma anche Lindt: «I consumatori – spiega l’azienda – hanno dimostrato un grande interesse verso le novità e una crescente curiosità verso la sperimentazione di nuove
ricette e le qualità specifiche dei prodotti, incentivata anche dal continuo ampliamento dell’offerta. Tra i nuovi gusti più apprezzati il Tiramisù, ispirato al celebre dessert italiano, e prosegue il successo del pistacchio anche nell’ultima versione caramellata e salata in combinazione con il cioccolato fondente». L’innovazione di prodotto, associata a un elevato standard qualitativo, è la ricetta adottata anche da Pernigotti: «Prosegue il percorso di crescita dell’azienda – dichiara Gianluca Cazzulo, direttore commerciale di Pernigotti e Walcor –, anche se in un contesto globale di inflazione non prevedibile nel momento in cui sono stati messi a terra i piani di rilancio. Nonostante questo scenario, infatti, i risultati sono in linea con le aspettative, grazie anche a un’imponente diversificazione dei nostri canali di vendita e a un coinvolgimento diretto dei consumatori là dove acquistano, attraverso l’assaggio e una comunicazione taylor made, poiché siamo consapevoli che è l’ultimo metro quello in cui scatta la decisione di comprare».n
lindt/tAvolette lindt
Nome prodotto: Tavoletta Lindt Excellence
Vaniglia
Caratteristiche: l’intensità del cioccolato fondente Lindt Excellence incontra le note dolci e delicate della vaniglia, creando un’armonia perfetta per i sensi.
pernigotti
Nome prodotto: Gianduiotto Gusto
Caramello
Caratteristiche: il Gianduiotto Classico Pernigotti, con il 28% di sola nocciola italiana, diventa ancora più goloso in una nuova variante in cui la nocciola è arricchita dal dolce gusto del caramello.
schede prodotti
Espansione e sostenibilità ambientale: un equilibrio possibile
Secondo i dati riportati dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, gli edifici sono responsabili del 36% del consumo di energia finale e del 39% delle emissioni di Co2 a livello globale. L'urbanizzazione intensiva comporta spesso consumo di suolo, incremento delle emissioni di Co2 e sfruttamento delle risorse naturali. Tuttavia, emergono strategie innovative che mirano a integrare sviluppo e rispetto per l'ambiente.
La rigenerazione urbana si sta affermando come una delle strategie più efficaci per coniugare espansione immobiliare e responsabilità ambientale. Questo approccio prevede il recupero di aree urbane dismesse o sottoutilizzate, riducendo il consumo di nuovo suolo e promuovendo uno sviluppo più equilibrato delle città. Tra le aziende della grande distribuzione organizzata che hanno adottato questo modello, Aldi si distingue per il suo impegno concreto.
Un esempio significativo è il recupero di un'ex area industriale dismessa a Curno, in provincia di Bergamo, dove è stato realizzato un nuovo punto vendita. Il progetto ha comportato la bonifica del sito e la sua trasformazione in uno spazio moderno e funzionale, con attenzione alla responsabilità ambientale. Il nuovo edificio è dotato di un Nel settore immobiliare contemporaneo, la sfida di conciliare l'espansione edilizia con la sostenibilità ambientale è cruciale.
impianto fotovoltaico in grado di coprire parte del fabbisogno energetico, sistemi di illuminazione Led ad alta efficienza e tecnologie per la gestione sostenibile delle acque meteoriche. Inoltre, la scelta di riqualificare un'area esistente ha evitato il consumo di nuovo suolo agricolo o naturale.
Mentre Aldi punta sulla riqualificazione di aree dismesse, Galleria Cavour 1959 a Bologna si distingue per l'integrazione della sostenibilità in un contesto già urbanizzato. Galleria Cavour 1959 a Bologna è infatti la prima galleria commerciale al mondo a ottenere la certificazione "carbon neutral". Questo riconoscimento attesta l'impegno nella riduzione e compensazione delle emissioni di Co2, attraverso una serie di iniziative concrete.
La galleria ha implementato una "Carbon reduction roadmap" volta a minimizzare le emissioni derivanti dalle proprie attività, con particolare attenzione all’efficienza degli impianti di riscaldamento e illuminazione. Le emissioni inevitabili vengono compensate tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati dall’Unfccc, derivanti da progetti di riforestazione sostenibile in Brasile. In questo modo, entrambe le realtà menzionate dimostrano come sia possibile affrontare le sfide ambientali attraverso approcci differenti.
La sostenibilità non deve essere considerata un vincolo, ma una leva strategica in grado di generare valore tangibile e intangibile. Progettare spazi che riducano le emissioni e ottimizzino l'uso delle risorse offre non solo vantaggi ambientali, ma anche competitivi, rafforzando la reputazione e la fiducia degli stakeholder. Inoltre, interventi che migliorano il tessuto urbano o che promuovono una maggiore efficienza energetica contribuiscono a creare un ecosistema più adattabile, capace di rispondere alle sfide climatiche e sociali del futuro.
Integrare queste visioni strategiche richiede un cambio di paradigma, dove il valore non si misura solo in metri quadrati costruiti, ma in termini di impatto positivo generato su persone e ambiente. Tuttavia, è importante riconoscere che questo percorso comporta costi significativi, che non devono essere ribaltati sul consumatore finale. Questi oneri vanno invece assorbiti dai soggetti operanti nella filiera, il che richiede una rilevante sensibilità e una visione allargata.n
Alberto Deiana, project management executive Mi.No.Ter.
Le uova e gli ovoprodotti
spingono su innovazione e filiera tracciata
di Federica Bartoli
È un comparto in continua crescita, supportato dalle caratteristiche nutrizionali della materia prima e dalla versatilità in cucina. Spazio alle novità, con gli albumi che prendono piede nel carrello della spesa, per una dieta sempre più bilanciata e sana.
Storicamente in controtendenza rispetto ad altre categorie merceologiche, più suscettibili alle eventuali instabilità di ordine economico, il comparto delle uova e degli ovoprodotti ha proseguito anche nel 2024 il trend di crescita dei consumi inaugurato nel 2023, grazie alla considerazione positiva da parte dei consumatori verso queste referenze, apprezzate sia per i contenuti nutrizionali sia per la convenienza nel prezzo.
I principali trend del comparto
Tra le tendenze che spingono il comparto spicca la predilezione per prodotti che garantiscano elevati standard di qualità, benessere e sostenibilità. «Si registra –condivide Giacomo Marinelli, coordinator business uova di Gruppo Fileni – un aumento della domanda di uova provenienti da
Fileni punta su una gamma diversificata
Fileni spinge fortemente su tutta la linea di prodotto, investendo su una gamma diversificata di uova tra cui biologiche, da allevamento a terra, all’aperto e a pasta gialla. «Dopo il lancio della gamma di uova per il canale retail e per il tradizionale – dichiara Giacomo Marinelli – stiamo esplorando la categoria degli ovoprodotti, con l’obiettivo di offrire soluzioni innovative e di alta qualità per i professionisti del canale horeca».
allevamenti all’aperto e a terra, mentre il segmento delle uova biologiche mantiene una posizione stabile. Il consumatore moderno, inoltre, è alla ricerca di alimenti versatili, capaci di adattarsi a uno stile di vita sano». Proprio sul fronte della versatilità spingono anche da Amadori: «A decretare il successo di questa caratteristica delle uova sono molteplici variabili: la diffusione delle diete proteiche è sicuramente la principale, combinata al costo contenuto che ha dato un boost al comparto, in particolare nel periodo di maggiore inflazione, senza dimenticare la riabilitazione delle uova in
un’alimentazione salutare». Oltre alle uova in guscio, crescono anche gli ovoprodotti, come riferisce Emiliano Di Lullo, direttore marketing e trade marketing di Eurovo: «Se il 95% delle vendite arriva dall’albume, vuol dire che molti consumatori conoscono bene le virtù delle proteine dell’uovo e la possibilità di avere solo la parte magra per realizzare preparazioni senza carboidrati e senza grassi. A questo va aggiunto il tema della facilità d’uso, del dosaggio, del non dover sgusciare e anche della sicurezza alimentare che ne deriva essendo prodotti pastorizzati».
Tracciabilità della filiera e innovazione
La crescente consapevolezza degli shopper fa sì che una filiera tracciata sia un elemento imprescindibile per i player del settore: «La tracciabilità della filiera – suggerisce Giacomo Marinelli – è importante per i consumatori che cercano trasparenza e sicurezza alimentare. In questa direzione, Fileni riesce a garantire uova 100% italiane. Sul fronte dell’innovazione, invece, siamo stati il primo brand italiano a introdurre confezioni che riportano immagini di piatti ricettati». Anche da Amadori ribadiscono l’importanza della trasparenza, aggiungendo che «attraverso l’apposizione di codici, diciture e informazioni dettagliate in
etichetta, ogni singolo uovo ha una vera e propria “carta di identità”, permettendo ai consumatori di compiere scelte consapevoli e ai produttori di assicurare la tracciabilità del prodotto. L’attenzione al metodo di allevamento, poi, è dimostrata dalla crescita dei consumi per le gamme di qualità (dall’allevato a terra, alle uova all’aperto, fino alle biologiche)». Per Eurovo, inoltre, l’innovazione si traduce nel dedicare filiere apposite ai vari segmenti, bio, aperto e senza antibiotici. «Proseguiamo su questa strada – afferma Emiliano Di Lullo – con alle spalle un forte progetto di sostenibilità e un design e uno storytelling coerenti con le aspettative dei consumatori sulla categoria. Un altro esempio riuscito di innovazione nel segmento degli ovoprodotti è stato l’albume conservabile a temperatura ambiente con sei mesi di shelf life, per consentire agli alto-consumanti di avere sempre il prodotto nella dispensa di casa».n
Lo raccomanda
AIQuali sono i vantaggi che l’intelligenza artificiale può portare sia alle insegne sia ai consumatori, attraverso il miglioramento dell’esperienza di acquisto?
L'intelligenza artificiale è alla base dei moderni sistemi di raccomandazione nei negozi online, trasformando il modo in cui gli utenti scoprono i prodotti. Analizzando dati come cronologia acquisti e preferenze personali, l’AI propone suggerimenti pertinenti attraverso tecniche di filtraggio collaborativo e basato sul contenuto. Sistemi ibridi e analisi in tempo reale migliorano la personalizzazione, mentre strumenti come il riconoscimento delle immagini e l’AI generativa rendono le raccomandazioni più intuitive, aumentando vendite e soddisfazione dei clienti.
Dal carrello virtuale a quello fisico: l’AI nei supermercati Non è la prima volta che provo l’esercizio di portare una tecnologia tipica dell’online anche nei supermercati fisici. L’AI potrebbe rivoluzionare l’esperienza d’acquisto, collegando mondo online e offline. App mobili connesse al carrello della spesa fornirebbero suggerimenti personalizzati, come una salsa da abbinare alla pasta acquistata. Carrelli
intelligenti, dotati di schermi interattivi, potrebbero analizzare i prodotti scelti e proporre articoli complementari, come pane per hamburger o bibite. Sensori e telecamere nei corridoi individuerebbero il percorso del cliente, inviando offerte o guidandolo verso prodotti specifici. L’integrazione con piattaforme di ricette potrebbe suggerire piatti completi, mentre frigoriferi smart potrebbero segnalare la mancanza di prodotti e attivare offerte dedicate al momento dell’ingresso nel negozio.
Benefici per clienti e insegne
L’utilizzo di sistemi AI nei supermercati sicuramente apporta vantaggi tangibili sia per i clienti che per le insegne. Per i clienti, il beneficio più evidente è la personalizzazione. Ricevere raccomandazioni pertinenti significa ottimizzare il tempo di acquisto e scoprire prodotti che migliorano l’esperienza culinaria o rispondono a bisogni specifici. Inoltre, promozioni mirate possono aiutare a risparmiare, rendendo la spesa più conveniente. Dal lato delle insegne, l’intelligenza artificiale è un potente strumento per incrementare le vendite e migliorare la fedeltà dei clienti. Sistemi di raccomandazione efficaci possono aumentare il valore medio del carrello e incentivare l’acquisto di prodotti ad alta marginalità. Inoltre, grazie alla raccolta e all’analisi dei dati, le insegne possono comprendere meglio i comportamenti dei consumatori, ottimizzando l’offerta e la gestione dell’inventario.
Tempi poco maturi
L’idea non è rivoluzionaria, il frigorifero smart lo avevo visto come prototipo nel lontano anno 2000 quando ero in Galactica e la new economy cercava di portare tutto in rete: non aveva l’intelligenza artificiale e scansionava i prodotti che entravano e uscivano con un codice a barre. Non è mai andato in produzione! Sono cambiati i tempi? Certo la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma l’adozione di massa di questo tipo di soluzioni presenta ancora molte incognite, sia in termini di costi di implementazione sia per quanto concerne offrire davvero un valore al cliente. In ogni caso la domanda non è “se”, ma “quando”. n
Paolo Pelloni, Digital Club/Retail
DETERGENZA CASA:
l’igiene è sempre più green
di Maddalena Marconi
La chimica per la pulizia domestica si sta liberando del luogo comune di essere un’industria dall’alto impatto ambientale e punta in maniera diffusa su prodotti ecologici, che competono nel garantire al contempo una crescente efficacia.
Nell'anno terminante il 24 novembre 2024, il mercato della detergenza casa è cresciuto rispetto all’anno precedente sia in termini di volume che di valore. Sul fronte del volume ha raggiunto i 525 milioni di vendite (in volumi commercializzati), con un incremento dell’1,5% rispetto all'anno precedente. Ancora maggiore la crescita a valore, che si attesta su un +3,9%, superando il miliardo di euro. Il risultato positivo a volume è stato principalmente influenzato dalla riduzione dell’aumento dei prezzi (+2,4% vs +10,8% dell’anno precedente), dalla ripresa delle promozioni (+0,5%) e da un lieve aumento del numero medio di referenze per punto vendita (+0,3%). Le vendite hanno registrato un incremento rispetto a quelle dell’anno precedente anche rispetto al numero di confezioni, pari a +1,2% (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount).
ADESSO C’È!
Dual Power presenta il primo detergente specifico per Friggitrici ad Aria
Efficace nel rimuovere residui di cibo e incrostazioni dalle friggitrici ad aria, rispetta le superfici plastiche di questo amato elettrodomestico e garantisce la massima sicurezza nel contatto con gli alimenti. dualpower.it
Scopri di più
Aree geogrAfiche e cAnAli
distributivi
Guardando al totale Italia, la crescita più marcata dei volumi si è verificata in Area 4, con un +3%; qui infatti il prezzo medio è cresciuto meno (+1,5%) rispetto a quanto accaduto in altre Aree. Per contro nell’Area 1, la più importante per la categoria, l’aumento del prezzo superiore alla media (+3%) ha contribuito a determinare solo un leggero aumento dei volumi (+0,5%), nonostante il più alto incremento del numero medio di referenze (+1%). D’altro canto l’Area 2 registra una crescita dei volumi del 2% pur avendo l’aumento del prezzo medio più elevato del Paese (+3,3%), grazie anche a un incremento promozionale (+0,9%). In Area 3, invece, i volumi restano sostanzialmente stabili (+0,7%). «Tra i canali – dichiara Alessia
UNA STRATEGIA MULTICANALE, INTEGRATA E INNOVATIVA
Dialogare direttamente con i consumatori attraverso contenuti coinvolgenti, collaborazioni con influencer e campagne mirate è l’obiettivo con cui Arexons utilizza i social media per il brand Fulcron. «Combiniamo strumenti tradizionali e digitali per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato – dichiara Antonio Sinigaglia –. L’utilizzo di strumenti innovativi come l’addressable tv ci permette di personalizzare i messaggi pubblicitari, rendendoli ancora più rilevanti per specifici segmenti di pubblico. La sinergia tra digitale e tradizionale ci consente di massimizzare l’impatto delle nostre campagne e di costruire relazioni solide e durature con i clienti».
Follo di NIQ –, il discount, secondo canale più importante per la categoria, è il principale responsabile della crescita dei volumi (+6,7%), complici un minore aumento dei prezzi (+1,5%) e un incremento dell’intensità promozionale (+2,3%). Il super, che è il canale principale, resta stabile (+0,7%). L’iper, invece, registra una decrescita dei volumi (-1,1%) nonostante l’aumento del numero medio di referenze (+2,2%), a causa di un prezzo medio più elevato (2,70€) e in crescita (+3,6%)».
AndAmento dei segmenti
Sempre nel totale Italia, il mercato si suddivide in due macro segmenti: detergenti per superfici (53,3% di quota a volume) e detergenti stoviglie (46,7% di quota a volume). I detergenti per superfici mostrano una ripresa dei volumi (+0,8%) che, in linea con quanto accade nel totale categoria, si verifica soprattutto in Area 4 (+2,7%) e nei discount (+6,5%). All’interno di questo segmento, l’anticalcare
+3,9
TREND VENDITE A VALORE (%)
1,16 mld/€
TREND VENDITE A VOLUME (%) +1,5
524,75 mln/volumi commercializzati
(che ha una quota a volume del 2,4% sul totale detergenti casa) è il sottosegmento che registra la maggiore variazione dei volumi (+7,9%), grazie all’aumento delle promozioni (+3,4%) e del numero medio di referenze (+4,8%). Data la loro importanza in termini di quota a volume, «i principali responsabili della crescita dei volumi del segmento sono i prodotti per la cura del wc (quota a volume 16,8%) e per i pavimenti (quota a volume 10,2%) – prosegue Follo –. Questi segnano rispettivamente un aumento del 2,3% e del 2,2%. Il sottosegmento cura wc cresce grazie al più contenuto aumento del prezzo medio (+1,4%) e registra il miglior risultato in Area 4 (+8,9%) e nei discount (+9,1%). I prodotti per pavimenti beneficiano di un maggior incremento promozionale (+1,1%) e del numero medio di referenze (+4,3%), con la crescita più forte in Area 4 (+5,2%) e nei super (+4,6%). Un dato interessante è che entrambi i sottosegmenti decrescono negli iper, rispettivamente dell’1,8% e dello 0,5%, ragion per cui l’iper mostra, come già accennato, una riduzione dei volumi». Al contrario, la categoria dei prodotti per le piccole superfici (quota a volume pari al
18,8%) registra un decremento dei volumi del 2,3%, dovuto a una riduzione delle promozioni (-0,2%) e del numero medio di referenze (-3,5%). L’unico dato positivo proviene dai discount, che segnano una crescita a volume del 5,8%, grazie a un prezzo stabile (+0,1%) e a un aumento delle promozioni (+2,3%) e del numero medio di referenze (+1,8%). Dal canto suo, il macrosegmento dei detergenti per stoviglie mostra una crescita dei volumi del 2,4%, attribuibile a tutte le aree (in particolare Area 4, con +3,2%) e ai discount (+7%) e ai super (+1,5%). Tra i sottosegmenti, crescono soprattutto i detergenti e gli additivi per lavastoviglie, rispettivamente del 9,9% e del 7%, con una diminuzione dei prezzi del 2,7% per entrambi. La
SCHEDE PRODOTTI
Arexons/Fulcron
Nome prodotto: Detergente Gres e Ceramica
Caratteristiche: prodotto concentrato, con speciale azione anticalcare, per il lavaggio frequente del gres porcellanato lucido o lappato e la ceramica in generale.
BIOCHIMICA/BIOFORM PLUS
Nome prodotto: Bioform Plus
Caratteristiche: una linea completa (Gel lavastoviglie, Cura lavastoviglie igienizzante, Brillantante Igienizzante) che dona brillantezza e protezione. Il gel è efficace a basse temperature anche sulle stoviglie in plastica.
HENKEL/BREF WC
Nome prodotto: Bref Wc Power Activ
Caratteristiche: agisce a ogni risciacquo grazie alle sue quattro funzioni: schiuma pulente, formula anticalcare, protezione antisporco ed extra freschezza.
ICEFOR/L’ECOLOGICO
Nome prodotto: Mangiaodori
Caratteristiche: attivatore biologico liquido che favorisce la metabolizzazione naturale dei residui organici e neutralizza gli odori sgradevoli. Mantiene le pattumiere igienizzate in modo naturale.
crescita è visibile in tutte le aree, ma soprattutto in Area 4 (+13,4% per i detergenti lavastoviglie e +9,7% per gli additivi), e in tutti i canali, in particolare nei discount (+14% e +11,5%). I volumi dei detergenti per stoviglie a mano (32,7% di quota) non seguono lo stesso trend e rimangono stabili nonostante il più alto incremento promozionale (+1,3%) e del numero medio di referenze (+1%). In questo sottosegmento si registra infatti un aumento del prezzo medio (+2,1%). Guardando infine alle aree, i volumi decrescono in tutte tranne in Area 4, dove aumentano dell’1,6%. Lo stesso vale per i canali, rispetto ai quali fanno eccezione solo i discount, che registrano un +5,7%.
lArgo Alle linee ecologiche
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE:
PROMO3 2.0
Nonostante nei drugstore tutti i segmenti della categoria stiano crescendo, in questo canale le performance migliori del comparto sono state registrate da anticalcare e pulitori vetri. «Le opportunità più importanti riguardano i prodotti per piccole superfici – spiega Laura Corradin, responsabile category e private label di Promo3 2.0, consorzio che gestisce il brand PiùMe –. In questa logica, stiamo integrando l’assortimento dei prodotti a marchio PiùMe per le piccole superfici con due referenze: una per la pulizia di marmo e graniglia e l’altra, igienizzante con alcool, ideale per le piastrelle e le fughe. Inoltre, da marzo avremo circa dieci referenze Mdd per la cura del wc. La grande novità del 2025 sarà però il lancio di un nuovo brand di nostra proprietà per la pulizia professionale. Con questi prodotti partiremo da pavimenti e piccole superfici per poi ampliare l’offerta fino a coprire tutti i segmenti del cura casa e bucato».
Il mercato è in costante fermento e il suo andamento complessivamente positivo è dovuto soprattutto alla capacità dei produttori di rispondere in maniera proattiva alle esigenze dei clienti. Tra queste emerge l’attenzione verso prodotti ecologici e sostenibili. «Per il mercato globale dei detergenti “green” è previsto un aumento annuo del 6,4% fino al 2030, con una crescita a valore dell’11,28% – dichiara Lelio Buscarioli, direttore commerciale di Inchipla, produttore italiano di detersivi e cosmetici che opera sia con marchi propri che attraverso la produzione di referenze Mdd –. In Italia questa tendenza si riflette nella preferenza per prodotti con formulazioni naturali e packaging e soluzioni ricaricabili». È proprio in questa direzione che stanno andando anche altre aziende italiane. «Recentemente abbiamo concentrato i nostri sforzi sul mercato del cura casa green – spiega Manlio De Filpo, direttore vendite consumer di Italchimica –. Pur essendo
sempre più orientati verso i prodotti ecologici, però, spesso i consumatori nutrono dubbi sull’efficacia di questi detergenti. Con la linea Orizon abbiamo risposto direttamente a questa percezione, sviluppando formule con principi attivi biodegradabili e materie prime di origine naturale che garantiscono al contempo elevate performance di pulizia. Orizon è inoltre la prima gamma completa di detergenti per la casa con la certificazione Air Label Score, che attesta le basse emissioni di sostanze rilasciate nell’aria in ambienti chiusi. Sempre dal punto di vista della sostenibilità, la gamma comprende quattro prodotti con imballo certificato Fsc (Forest Stewardship Council): imballaggi a prevalenza
Peso segmenti e trend a volume (%)
Detergenti superfici
53,3 (+0,8)
Detergenti stoviglie
46,7 (+2,4)
cellulosica che promuovono una gestione responsabile delle foreste e sono smaltibili nella carta, in conformità con le disposizioni dei singoli Comuni». Nel campo dei detergenti green, in Italia il marchio Winni’s, del Gruppo Madel, dal 2021 in Bolton Group, ha svolto senza dubbio il ruolo di pioniere. «Non ci siamo voluti fermare all’idea di aver aperto una strada – sottolinea Sofia Lissandrini,
COMUNICARE È SOPRATTUTTO INFORMARE
Una comunicazione informativa diretta ai buyer, su questo sono oggi focalizzate le strategie di Italchimica. L’obiettivo è quello di evidenziare le caratteristiche della nuova gamma Orizon, certificata Air Label Score. «Abbiamo realizzato una landing page e attività digitali sulle riviste trade – spiega Manlio De Filpo –. La linea è inoltre stata inserita sul sito dell’ente certificatore e, grazie all’uso di espositori dedicati, daremo grande importanza alla comunicazione sul punto vendita. Quest’anno, poi, aggiorneremo con i nuovi prodotti il sito Dual Power e inaugureremo delle attività di comunicazione con i consumatori, principalmente attraverso i social. In questo senso, stiamo già riscontrando un interesse da parte di micro creator semi-amatoriali che recensiscono i nostri prodotti».
category product manager di Winni’s – e, in un mercato sempre più affollato di messaggi legati alla sostenibilità, continuiamo a distinguerci con soluzioni innovative e all’avanguardia. Tra queste spicca la biofermentazione, introdotta per la prima volta nel mercato italiano del cura casa nel 2023. Questo processo innovativo di origine 100% naturale consente infatti di ottenere elevate prestazioni di lavaggio nel pieno rispetto dell’ambiente e nel 2025 Winni’s lo ha esteso ai prodotti per lavastoviglie».
se igiene fA rimA con rispArmio, di tempo e denAro
La sostenibilità ambientale e sociale costituisce indubbiamente un prerequisito per Icefor, che non a caso ha tra i suoi brand una linea denominata proprio L’Ecologico e ha pubblicato su base volontaria il suo quarto report di sostenibilità. L’azienda è nello stesso tempo impegnata anche nel garantire ai suoi clienti elevati standard di igiene domestica, in un contesto che è però anche di crescente attenzione ai costi. «Il focus sul prezzo dimostrato dai consu-
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: GRUPPO DMO
In un comparto che riguarda la cura della casa, il mondo dei drugstore merita senza dubbio un approfondimento dedicato. Ce lo conferma il gruppo Dmo che presidia questo canale con l’insegna Caddy’s. «Nei drugstore il mercato detergenti casa è cresciuto del 7%, con performance superiori alla media per le categorie piccole superfici e lavastoviglie – dichiara Mirco Gaggiato, responsabile acquisti di Caddy’s –. I prodotti sono sempre più performanti e realizzati in un’ottica di sostenibilità sia per quanto riguarda le formulazioni sia rispetto ai packaging e al ciclo produttivo. Nei prodotti per piccole superfici le categorie dei pulitori vetro e degli anticalcare per il bagno sono trainate da innovazioni, come la possibilità di evitare il risciacquo e le proposte “antigoccia”. A questi contenuti di servizio si aggiunge l’attenzione alla profumazione, che sempre di più deve essere caratterizzata dalla persistenza. Per la categoria lavastoviglie, crescono i tabs, trainati, anche qui, da tecnologie sempre più performanti».
matori – chiarisce Daniela Antoniuzzi, vicepresidente e responsabile della Gdo in Icefor – non si traduce solo nella ricerca di promozioni e offerte, ma anche nella preferenza per formati concentrati e prodotti multifunzionali, che garantiscano efficacia e risparmio a lungo termine. I produttori, sempre di più, devono quindi essere in grado di offrire soluzioni che sappiano coniugare convenienza economica, alta qualità e minore impatto ambientale». Prodotti che combinino la praticità con performance elevate e siano anche in grado di offrire una protezione costante e duratura, trasformando la routine della pulizia in un gesto di prevenzione quotidiana sono al centro della strategia di Henkel. «La pandemia – sostiene Francesca D’Angelo-Valente, direttrice marketing della divisione Henkel Consumer Brands Italia – ha contribuito ad accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’igiene domestica, una sensibilità che permane tuttora e guida la domanda di prodotti sempre
più efficaci, oltreché pratici. L’obiettivo è quindi quello di semplificare le operazioni di pulizia senza comprometterne l’efficacia. Un esempio in questo senso è rappresentato dalle tavolette per il wc che, grazie alla loro capacità di agire autonomamente nel tempo, permettono di mantenere alti standard di igiene e freschezza con il minimo sforzo». E se il risparmio di tempo, risorse e spazio è in cima alle esigenze dei consumatori, sono percepite come scelte intelligenti le formulazioni che permettono di ottenere questi risultati. «Osserviamo un interesse per prodotti che semplificano la cura degli ambienti, un’attenzione crescente alla capacità di coniugare efficacia e praticità, con un focus sempre più marcato su soluzioni innovative e sostenibili – spiega Antonio Sinigaglia, marketing manager di Arexons –. Il consumatore è sempre più consapevole e privilegia prodotti con caratteristiche multifunzionali, capaci cioè di rispondere a diverse esigenze contemporaneamente, senza rinunciare a risultati efficaci».n
SCHEDE PRODOTTI
INCHIPLA/KOP
Nome prodotto: Kop Lavastoviglie
Caratteristiche: detersivo per lavastoviglie tutto in 1 pratico ed efficiente che, grazie alla formula concentrata, rimuove grasso e odori per avere stoviglie impeccabili.
ITALCHIMICA/DUAL POWER ORIZON
Nome prodotto: Ricarica Piatti Concentrato
Caratteristiche: con materie prime di origine naturale e principi attivi biodegradabili, sgrassa ed elimina gli odori. In flacone Fsc e certificato A+ Air Label Score.
MADEL/WINNI’S
Nome prodotto: Gel lavastoviglie limone
Caratteristiche: gel con sgrassanti naturali da biofermentazione che rimuove tutti i tipi di sporco e l’unto ostinato anche dai contenitori di plastica, garantendo extra pulizia e brillantezza. Flacone con 50% di plastica riciclata.
Vandemoortele innova il mondo bakery con Product-service system
Lo strumento è sviluppato in collaborazione con NIQ e consiste in un approccio sinergico al mercato, fra prodotti in trend e servizi.
Vandemoortele presenta il Product-service system, il nuovo sistema di approccio al mercato sviluppato con il supporto di NIQ, attraverso cui ha disegnato la clusterizzazione del banco panetteria in Italia, misurando il “peso” delle differenti categorie nel reparto fresco per sopperire all’assenza per il comparto di dati utili a supportare e guidare le scelte di investimento da parte dei buyer.
Un approccio sinergico al mercato fra prodotti in trend e servizi, studiati per stimolare le vendite, rispondere alle richieste dei consumatori e offrire una risposta integrata ai buyer che possono così attingere da uno scaffale ideale e orientarsi meglio nelle loro scelte di investimento. Lo sviluppo del proprio modello di Product-service system ha inoltre permesso all’azienda di ottenere interessanti insight sulle preferenze del consumatore finale per ogni categoria di prodotto, che Vandemoortele ha poi sfruttato per calibrare la sua offerta sulla base delle esigenze del mercato.
Nella categoria pane, per esempio, dall’analisi è emerso che la baguette è il cluster di prodotto più importante nel consumo quotidiano per il Nord Italia. Al contrario, al Sud c’è una maggiore preferenza verso formati più piccoli. Nel comparto prima colazione è emerso un importante trend che privilegia la colazione a casa, con una forte preferenza verso prodotti speciali come le treccine in tutte le varianti (noce pecan, caramello salato, ecc.), ma anche specialità italiane come bomboloni, krapfen e ciambelle. Nella pasticceria, i dolci che primeggiano sono tiramisù e cheesecake, affiancati dai dolci della tradizione americana dei donut. Il segmento focacce e pizza riporta dati frammentati, ma in crescita, nonostante l’indice di prezzo sia più alto della media canale, per via dell’abitudine di fare l’aperitivo a casa.n
Leggi anche: “Calliope sceglie i servizi logistici a valore aggiunto di Gxo”
M-Cube lancia il catalogo musicale M-Lab per il retail
La playlist è creata con strumenti di AI ed è funzionale al miglioramento della customer experience.
M -Cube, azienda che produce soluzioni di in-store digital engagement, presenta M-Lab, il catalogo musicale creato con strumenti di intelligenza artificiale e pensato per il mondo del retail, per supportare i brand nella creazione di una customer experience unica all’interno del punto vendita.
M-Lab offre brani creati tramite un avanzato processo di intelligenza artificiale. Il catalogo, interamente di proprietà dell’azienda, è progettato per adattarsi alle esigenze specifiche del mondo del retail, con playlist personalizzate che contribuiscono a stabilire un’atmosfera coerente e unica, aumentando l'engagement emotivo dei clienti e il loro legame con lo spazio retail.
«Dopo aver creato esperienze sonore personalizzate per tutti i tipi di ambienti nel mondo del retail negli ultimi 25 anni, M-Cube mette a disposizione la sua vasta conoscenza musicale per i principali brand nei settori moda, lusso, automotive e largo consumo – dichiara Mike Sponza, co-founder e group music & licensing director di M-Cub –. Grazie alla ricerca sulla psicologia del suono, al marketing esperienziale e alla competenza in materia di diritto d’autore, M-Lab è uno strumento essenziale per tutti i retailer che devono affrontare le sfide odierne». n
Leggi anche: “Amazon, rivoluzione green per i trasporti”
Casalasco acquisisce da Unilever la gamma Knorr Tomato al Gusto
Casalasco ha acquistato da Unilever la gamma tedesca di sughi per pasta Knorr Tomato al Gusto. L’accordo per il passaggio di proprietà della gamma, lanciata da Unilever negli anni Novanta, è stato firmato ad Amburgo nelle scorse settimane e sarà effettivo dal 1° marzo 2025.
Investcorp acquista l’azienda di pagamenti Epipoli
Investcorp, colosso del private equity con sede centrale nel Barhein, sigla un accordo vincolante con Epipoli, azienda italiana di pagamenti alternativi. Nel 2019 l’inglese Bregal Milestone, uno dei principali fondi specializzati nel software e nella tecnologia, aveva rilevato il 30% della società.
Citres fa il suo ingresso nel mercato americano. Grazie alla collaborazione con un rivenditore con sede in Florida, diverse referenze dell’azienda veneta sono ora disponibili anche negli Stati Uniti.
Federalimentare: esportazioni a tutta forza
Mentre a Davos il presidente Usa, Donald Trump, tuona sui dazi (“Venite a produrre negli Stati Uniti, oppure li pagherete”), Federalimentare tira un bilancio del nostro export di settore nei primi 10 mesi del 2024. I dati diffusi il 23 gennaio scorso sono molto positivi e improntati a un consolidamento della crescita.
Citres conquista il mercato americano
Gaetano Giannetto, fondatore e ad di Epipoli
PESTO DI PRA’, CON LE RADICI NELLA TRADIZIONE GUARDA AL FUTURO
Distribuzione Moderna ha incontrato Pesto di Pra’, azienda ligure specializzata nella realizzazione dell’ingrediente più significativo della tradizione della ragione, con la quale abbiamo intrapreso un viaggio alla scoperta del pesto, dalla coltivazione del basilico fino alla tavola.
LUSETTI (ADM):
IL RUOLO DELLA DISTRIBUZIONE NEL PANORAMA ECONOMICO ITALIANO
La distribuzione moderna genera in Italia 208 miliardi di euro di valore aggiunto, il 10% del Pil tra il valore diretto e la filiera indiretta. Un settore decisivo per la crescita economica del Paese, dal momento che oltre l’80% dei consumi alimentari italiani passa da questo canale. E in questo contesto diventano sempre più strategiche e volàno di crescita proprio le private label.
MACCHI (CSO ITALY): CRESCE L’ATTENZIONE VERSO I PRODOTTI BIO
Più della metà degli italiani dichiara di aver incrementato il consumo di prodotti biologici negli ultimi tre anni. Ma anche in Europa la crescita del biologico non si arresta: lo rivela una ricerca condotta da Sec Newgate Italia per conto di Cso Italy in quattro Paesi (Italia, Danimarca, Francia e Germania). Ne parliamo con Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy.
A Marca 2025 Consorzio Coralis ha presentato il debutto del progetto Le Collezioni, con il lancio dei primi prodotti a marchio Bontò e Todo, ma anche il completamento del progetto VerdeBlu e il consolidato per le ricorrenze Bontà Artigiana, accompagnato dal nuovo claim “Tutti più buoni anche dopo Natale”. Tutti i dettagli delle novità sono stati raccontati ai microfoni di Distribuzione Moderna da Eleonora Graffione, presidente di Coralis, che ha inoltre anticipato i progetti del Consorzio per il 2025.
MARCA 2025. DEBUTTA IL PROGETTO LE COLLEZIONI DI CORALIS
Bentornata ENSIA
FERMIAMO LA SCLEROSI MULTIPLA
CON UN FIORE.
anzi due.
Per la Giornata Internazionale della Donna, ritorna Gardensia: da 20 anni l’evento che riempie di colore e solidarietà le piazze italiane!
Scegli tra una gardenia e un’ortensia, oppure sceglile entrambe.
Grazie al tuo contributo, potremo sostenere la ricerca scientifica su sclerosi multipla e patologie correlate e garantire e potenziare i servizi sul territorio per le persone colpite, la maggior parte delle quali sono giovani e donne.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Trova la piazza più vicina a te su www.aism.it/gardensia
COVER STORY
L’inflazione nascosta: con la cheapflation rincarano anche i prodotti di fascia economica