DM Magazine Gennaio 2024

Page 1

ANNO XII – GENNAIO 2024

SUCCESSI Gruppo Selex annuncia un piano di investimenti da 540 milioni di euro

MAGAZINE

INTERVISTA Pam Panorama: nel 65° compleanno le strategie per “uscire dalla tempesta”

Destinazione

Attori e sfide del retail nel nuovo mondo


bergader.it


SOMMARIO DMM

3

Editoriale Quando l’influencer marketing diventa un boomerang

36 Mercati Detergenza casa: il focus è su efficacia e sostenibilità

4

Cover Destinazione Medioriente. Attori e sfide del retail nel nuovo mondo

44 Customer Micro trend 2024: attenzione ai consumi

14 Intervista Pam Panorama: nel 65° compleanno le strategie per “uscire dalla tempesta” 16

Successi Gruppo Selex annuncia un piano di investimenti da 540 milioni di euro

17

Imprese Codè Crai Ovest: il fatturato supera i 346 milioni di euro

18

Mercati Gelati, l’innovazione vivacizza il comparto

30 Retail Innovation Patagonia, Usa

46 Real estate I trend del real estate su cui prestare più attenzione nel 2024 48 Digital club/Retail “Ai” già pensato ai rischi pregiudiziali dei sistemi generativi? 50 Mercati I derivati del pomodoro accelerano su qualità e tracciabilità 58 Osservatorio Digital Derivati del pomodoro: quali sono i brand più “concentrati” sul web? 60 Tecnologistica MediaWorld lancia il servizio di pick-up in 30 minuti

32 Data management Ridurre la complessità automatizzando i processi: una guida ai modelli globali di fatturazione elettronica 33 Persone

Logistica Uno presenta il progetto virtuoso “Treno Pendolare” Lpr - La Palette Rouge chiude il 2023 con 7 milioni di pallet movimentati 64 News

35 Social&Pr strategies Marketing & Comunicazione nel 2024: tendenze e sfide da affrontare

65 Video e podcast 67

Prossimamente

Nella penisola arabica è in atto una rivoluzione socio-economica che mira a diversificare l’economia dei Paesi dal mercato del petrolio. Anche il retail giocherà la sua partita, puntando su food e luxury. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile Armando Brescia

Direttrice editoriale Stefania Lorusso

Progetto grafico Silvia Ballarin

Responsabile di redazione Maria Teresa Manuelli

Editore Edizioni DM Srl Via A. Costa 2 20131 Milano P. Iva 08954140961

Redattori Federica Bartoli, Stefania Colasuono, Alberto Deiana, Maria Teresa Giannini, Katya Kancheva, Paolo Pelloni, Michele Rinaldi, Claudia Scorza, Marco Usai, Fabrizio Valente, Marco Zanardi

Contatti Tel. 02/20480344 redazionedm@edizionidm.it Pubblicità Ufficio commerciale Tel: 02/20480344 commerciale@edizionidm.it

L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.


L’ANELLO FINALE SEI TU

C O N T R O L LO D I F I L I E R A

28 L I N E E

500.000

17 A Z I E N D E

7.000 M Q

S O C I E TÀ

D I P RO D U Z I O N E

P Z /G I O R N O

AG R I C O L E D I

S TA B I L I M E N TO

LO G I S T I CA D I

P R O P R I E TÀ

L’ INSALATA D ELL’ ORTO Sr l v ia G ia r e 144/ A - M ir a VE

P R O P R I E TÀ

| linsa la ta dellor to.it


EDITORIALE DMM

Quando l’influencer marketing diventa un

boomerang Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM

Un tempo esisteva il passaparola, come suggeriva il claim di un noto detersivo: il “word of mouth” costituiva una fitta rete di consigli personali che i consumatori si scambiavano tra loro sulla base dell’esperienza diretta nei confronti di un prodotto o di un servizio. Era un sistema di comunicazione che influenzava i consumi, ma si dipanava su un piano puramente orizzontale, e nessuno degli attori che promuovevano o sconsigliavano un prodotto traeva profitto dall’espressione delle sue libere opinioni. Oggi, con l’avvento dei social media, le antiche dinamiche si sono fatte da parte lasciando sempre più spazio a un sistema di suggerimenti marcatamente verticalizzato, in cui all’apice della piramide si trova l’influencer (colui che dispensa i consigli) e alla base i consumatori. Benché, in virtù del tentativo di creare un legame che appaia quanto più possibile sincero con i propri follower, gli influencer cerchino di assimilare i loro consigli al vecchio passaparola, questo processo non ha nulla a che vedere con il “word of mouth” perché è unidirezionale, perché una delle parti coinvolte (l’influencer) monetizza le dritte dispensate – fattore che ne inficia irrimediabilmente l’autenticità – e perché esiste una gerarchia in cui il pubblico si trova a ricoprire un ruolo puramente passivo. La relazione fra brand e influencer (e, di riflesso, con i followers degli stessi) segue tuttavia una tendenza costantemente crescente di anno in anno e che si sta imponendo sempre più come modalità di comunicazione di cui le aziende non possono privarsi. Una ricerca commissionata pochi mesi fa da Centromarca ad Almed (Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), Sensemakers e Comscore ha evidenziato che ben il 40% delle aziende ha ingaggiato creator, dando priorità allo sviluppo di contenuti creativi per intrattenere, informare e ispirare i pubblici. Per il 54% dei manager intervistati, le campagne rientrano in piani di comunicazione più ampi e perseguono principalmente obiettivi di awareness, reputation ed engagement. Questo fenomeno, come ci insegna la vicenda Balocco-Ferragni, non è però sempre positivo o avulso da rischi. L’associazione del proprio prodotto all’immagine di una “social star” è un processo spesso irreversibile, che implica l’assorbimento da parte del prodotto stesso – agli occhi del pubblico – delle caratteristiche, dello stile di vita e dei valori dell’influencer che lo rappresenta. Il che spiega il fuggi fuggi generale dei brand che progressivamente stanno interrompendo la collaborazione con la Ferragni. Così come nelle migliori fiabe gli incantesimi prima o poi svaniscono, allo stesso modo i follower – o buona parte di essi – sembrano divenire ultimamente sempre più consapevoli della machiavellica architettura che regge la popolarità dei loro beniamini e, di conseguenza, delle aziende che li scelgono per rappresentarle. Il caso Ferragni sarà sicuramente un’occasione di crescita per il mercato dell’influencer marketing che ha bisogno di regole chiare. L’episodio legato alla falsa beneficenza deve accelerare (o almeno si spera) il percorso e fissare una volta per tutte dettami più trasparenti per questa industria. E questo varrà anche per i brand e le piattaforme. DM MAGAZINE 3


COVER DMM

Destinazione

Medioriente.

Attori e sfide del retail nel nuovo mondo Nella penisola arabica è in atto una rivoluzione sociale ed economica che mira a diversificare l’economia dei Paesi dal mercato del petrolio. Anche il retail giocherà la sua partita, puntando su food e luxury. di Marco Usai

4 DM MAGAZINE

Q

uando Cristiano Ronaldo, nel dicembre 2022, decise di lasciare il calcio europeo per trasferirsi in Arabia Saudita, fu aspramente criticato dalla stampa di settore e da molti suoi colleghi. Eppure, dopo di lui, tanti altri top player hanno deciso di approdare nel campionato arabo: Neymar, Koulibaly, Brozovic, Firmino, Milinkovic Savic, Gabri Veiga. Cosa ha spinto queste stelle del calcio, alcune nel momento più alto del-


COVER DMM

la propria carriera, a sposare la causa del calcio arabo? Il solo denaro? O l’ambizione di un mondo, quale è quello arabo, di voler cambiare radicalmente il proprio modello di sviluppo per trovare una collocazione diversa nello scenario socioeconomico mondiale? Una cosa è certa: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar e gli altri Paesi del Golfo Persico, hanno da anni intrapreso un cammino di espansione economica e sociale davvero ambizioso, con l’obiettivo dichiarato di ridurre drasticamente la dipendenza dalle entrate petrolifere, puntando su turismo, commercio, infrastrutture e grandi eventi. Quale ruolo per il retail in questo scenario di crescita verticale? Il Made in Italy, con la sua qualità nei settori chiave del Food e del Luxury, saprà ritagliarsi un ruolo primario in questo progetto così ambizioso?

Nei grandi aeroporti, il travel retail punta su esclusività e servizio Nel 2022 l’aeroporto di Dubai, secondo i dati del report pubblicato dall’Airports Council International, è stato il principale scalo aeroportuale mondiale del turismo internazionale, con oltre 66 milioni di passeggeri in transito. Per il 2023 si stima un’ulteriore crescita del 50% e il governo locale ha già confermato la volontà di costruire un nuovo hub aeroportuale da 120 milioni di passeggeri l’anno. Numeri mostruosi, che raccontano bene la volontà dell’emirato di diventare il principale scalo mondiale, grazie

DM MAGAZINE 5


COVER DMM anche alla posizione privilegiata per i collegamenti tra Europa, Asia e Africa. In questo contesto, il Travel retail è sicuramente uno dei settori a più alto potenziale di crescita, potendo contare su un flusso di viaggiatori in costante aumento e su concept molto ben studiati: non solo i grandi marchi del lusso, ma anche i player della ristorazione e del mondo dei servizi hanno terreno fertile per espandere il proprio business. Parole d’ordine? Esclusività e qualità del servizio, con l’obiettivo di aumentare il tasso di conversione dei passeggeri in clienti attraverso promozioni, agevolazioni legate alla possibilità di effettuare acquisti Duty Free e piani di loyalty per i frequent flyer.

Il mito intramontabile del food italiano a Gulfood 2024 Sono oltre 180 le imprese italiane già registrate, a oggi, come espositori a Gulfood 2024, il più grande salone specializzato in Medio Oriente per l'industria alimentare e delle bevande. A Dubai, dal 19 al 23 febbraio prossimo, verranno presentate le ultime tendenze e innovazioni nel settore Food&Beverage, nella mega struttura del World Trade Center della capitale che sarà, per l’occasione, suddivisa in otto settori distinti: salute e benessere, bevande, latticini, grassi e olii, legumi e cereali, carne e pollame, cibi energetici, cibo mondiale. Il filo conduttore della 29a edizione della manifestazione sarà “Real Food Real Business” e metterà l’accento sull’importanza di prodotti autentici e di alta qualità che guidano una vera crescita aziendale. Un momento imperdibile per le piccole e medie imprese italiane produttrici di quell’eccellenza tanto apprezzata dagli emiratini e dal pubblico della fiera, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 5mila espositori da 125 paesi del mondo e quasi 130mila visitatori dall’aerea del Gcc, il Consiglio di Cooperazione dei Paesi del Golfo e da molti altri Paesi del mondo. Lo spazio per incrementare il business c’è, basti pensare che nel 2022 l’Italia ha esportato negli Emirati Arabi Uniti circa 281 milioni di euro di prodotti alimentari confezionati e bevande, con

6 DM MAGAZINE


COVER DMM Waitrose forte negli Emirati con 15 punti vendita L’insegna britannica Waitrose è presente negli Emirati Arabi con 15 punti vendita, dislocati tra Dubai e Abu Dhabi. L’insegna inglese punta su un forte rapporto con il territorio, con l’organizzazione mensile dei Community Market, e su un ecommerce molto sviluppato, con consegne gratuite per ordini superiori a 350 aed, pari a circa 85 euro.

un potenziale di crescita enorme dato dallo sviluppo di una società multietnica giovane e abbiente, dall’incremento del tasso di urbanizzazione e al già citato incremento dei flussi turistici. Uno studio della società Alpen Capital ha stimato una crescita costante di circa tre punti percentuali del consumo di cibo nei Paesi del Consiglio del Golfo, che raggiungerà quota 56 milioni di tonnellate metriche nel 2027. I governi stanno sponsorizzando, sempre nell’ottica della diversificazione economica, le produzioni nazionali, puntando su tecnologie innovative, come la cultura idroponica e sfruttando al meglio le risorse dell’intelligenza artificiale per efficientare la precaria resa agricola, ma resta il fatto che a oggi l’85% del fabbisogno alimentare è importato dall’estero.

DM MAGAZINE 7


COVER DMM

Eataly, ambasciatore del sapere fare italiano Non poteva che essere Eataly la prima insegna italiana a presidiare il mercato arabo con il suo format di successo, sapientemente calibrato nella scelta dei prodotti e degli ingredienti nel rispetto delle norme coraniche, senza tuttavia compromettere l’italianità distintiva del concept. Il primo store è stato inaugurato a Dubai nel 2013 dall’allora Patron Oscar 8 DM MAGAZINE


COVER DMM

LuLu Group, 254 ipermercati e una centrale d’acquisto a Milano Lo scorso 18 settembre il retailer emiratino LuLu, che conta 254 ipermercati in tutto il Medio Oriente, ha inaugurato a Milano un hub per l’approvvigionamento, la lavorazione e l’esportazione di prodotti alimentari confezionati e freschi. Questa mossa strategica del gruppo mira a rafforzare le operazioni di approvvigionamento dall’Italia e dai Paesi europei limitrofi, garantendo una fornitura diretta e continua e la stabilità dei prezzi dei prodotti alimentari, eliminando passaggi intermedi: strutture simili sono operative nel Regno Unito, in Spagna e negli Stati Uniti. L’obiettivo è di arrivare, nei prossimi due anni, a esportare direttamente dalla struttura situata nel World Trade Center

Farinetti e a oggi sono otto i punti vendita in Medio Oriente: Kuwait, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, i Paesi in cui l’insegna opera. Grande attenzione alle location, ubicate nei grandi mall e nelle zone a più alta vocazione turistica, dove la ristorazione gioca un ruolo primario per una perfetta Eataly Experience. Ampio spazio alla cultura agroalimentare italiana con il racconto, scaffale per scaffale, della provenienza dei prodotti esposti.

dell’aeroporto di Malpensa oltre 200 milioni di euro di prodotti alimentari italiani di qualità, con un impatto notevolmente positivo sulle economie locali e sull’occupazione. Il giro d’affari del gruppo è di circa 8 miliardi di dollari ed è, secondo i dati di Deloitte, il primo retailer della regione mediorientale e del Nordafrica.

DM MAGAZINE 9


COVER DMM

Carrefour, la partnership locale e l’innovazione spinta Leader di mercato a livello globale, l’insegna francese è presente nei paesi del Gcc in virtù di una partnership con una delle principali holding del mondo arabo, la Majid Al Futtaim, che ha acquisito i diritti per operare con l’insegna del colosso francese in oltre 30 Paesi tra Medio Oriente, Africa e Asia Centrale. Giusto per aver contezza della portata di questa partnership, stando ai dati pubblicati da Forbes Middle East, la società guidata dal ceo Ahmed Galal Ismail opera con 458 store Carrefour ed è proprietaria di 29 shopping mall in cinque Paesi, con un fatturato 2022 che sfiora i dieci miliardi di dollari, in crescita del 12% rispetto al 2021. La conoscenza del mercato locale, punto forte della partnership, ha consentito ai francesi di sperimentare con successo diversi format, dagli ipermercati nei faraonici mall sino ai negozi di prossimità e a nuove soluzioni di spesa. A questo proposito ha suscitato molta curiosità il lancio del primo supermercato galleggiante “Carrefour Bites and More by the Shore”, riservato ai bagnanti delle spiagge di Dubai e a chi si muove in mare con yacht, barche a vela e moto d’acqua. Con un efficientissimo servizio di prenotazione tramite app e un delivery rapido, è possibile riempire la cambusa senza dover scendere sulla terraferma. Ancora innovazione per il primo store cashierless del Medio Oriente a insegna Carrefour

10 DM MAGAZINE


COVER DMM City+, situato nel Mall of the Emirates di Dubai, noto ai più per l’enorme pista da sci artificiale costruita al suo interno: questa soluzione di spesa rappresenta, a oggi, ancora un unicum per Carrefour, che s’inserisce comunque in un filone di grande interesse e di grande attualità, quale è quello dei supermercati senza casse. Nel mondo arabo, che guarda con sempre più attenzione alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità del food, Carrefour si è fatta, infine, protagonista di un bel progetto di Climate Labelling, in collaborazione con la società di rating per il retail HowGood: in occasione della COP28 dello scorso dicembre, tenutasi proprio a Dubai, in cinque dei maggiori supermercati della capitale sono state rietichettate oltre 2.500 referenze del mondo, per sensibilizzare i consumatori a un consumo più sostenibile e con risultati apprezzabili in termini di aumento delle vendite.n

Granarolo a Gulfood all’insegna dell’internazionalizzazione Continua la forte spinta verso l’estero del Gruppo Granarolo, con la partecipazione alle più importanti fiere nazionali e internazionali tra cui Gulfood 2024, per presentare novità all’insegna della valorizzazione delle eccellenze italiane, del benessere e della sostenibilità. «Prevediamo di chiudere il 2023 con il 40% del fatturato derivante dalle vendite all’estero, in crescita anno su anno – afferma Filippo Marchi, direttore generale di Granarolo –. Con il nuovo piano strategico vogliamo consolidare la nostra presenza sul mercato nazionale e crescere in termini di posizionamento a livello internazionale, forti di prodotti che si distinguono a scaffale e sulla tavola e di una squadra giovane, veloce e focalizzata all’innovazione e alla sostenibilità, attenta ai nuovi stili di consumo, nel nostro Paese come in altri contesti».

DM MAGAZINE 11


Alice Andrei (Fiere di Parma): il mercato arabo opportunità imperdibile per l’Authentic Italian Food

Abbiamo intervistato Alice Andrei, responsabile marketing di Fiere di Parma, che si dimostra un ente sempre aperto al dialogo con gli operatori internazionali attraverso partecipazione diretta ad altri eventi fieristici, come il Gulfood nel 2021. Quali sono i settori più promettenti per le imprese italiane del food nei Paesi arabi? I Paesi arabi sono da anni al centro di un processo di occidentalizzazione che ha significativamente innalzato i profili qualitativi dell’offerta turistica e del lusso. La ristorazione si è inserita con lungimiranza in questi circuiti, riuscendo a ricavarsi nel tempo un suo “locus amoenus” nel quale esprimere valori e concetti vincenti: qualità, ricerca, sperimentazione creativa, gusto per lo storytelling e, soprattutto, spettacolarizzazione. Quest’ultimo aspetto molto caratterizzante delle culture arabe. Il prodotto alimentare italiano si presta, perciò, perfettamente a un’offerta di questo tipo, perché foriero di un sapere artigiano unico al mondo, molto apprezzato a quelle latitudini ed estremamente vocato a esser presentato all’interno di preparazioni culinarie d’eccellenza. Il mondo arabo è molto variegato: in ambito food quali sono i mercati più interessanti e perché? Indubbiamente i mercati arabi costituiscono un laboratorio di rilievo per diversi settori dell’Authentic Italian Food, tra tutti il deli e il dairy; quest’ultimo è addirittura in crescita double digit in Arabia Saudita nei primi 9 mesi del 2023 e, comunque, in avanzamento in tutta l’area, a dispetto dell’inflazione. Ci sono, inoltre, diversi spazi di crescita, ad oggi non del tutto esplorati, per il prodotto italiano di nicchia. Non è un caso che nel mondo arabo si stiano moltiplicando eventi e occasioni di confronto sul mondo specialty e sulla cucina salutare, due filoni nei quali l’Italia presenta un imbattibile portfolio di esperienze di valore, prodotti a indicazione geografica internazionalmente riconosciuti e un sapere che può rappresentare un grande grimaldello per aprire le porta verso nuove opportunità di mercato. Come valuta la crescita della fiera Gulfood e quali affinità con Cibus? L’affermazione di Gulfood tra i grandi eventi di settore segue di pari passo la spinta internazionale dei mercati arabi, fisiologicamente vocati a rivolgersi all’import per sopperire a circa il 75-80% del proprio fabbisogno alimentare. Fiere di queste dimensioni giocano la loro partita sui volumi; al contrario, la sfida che Cibus e, ancor più, Tuttofood sono pronte a porsi nel medio termine è quella di raccogliere tutte le categorie merceologiche ed esploderle con profondità e rappresentatività internazionale, ognuna con le proprie specificità. Al prossimo Cibus vedremo a confronto l’Authentic Italian Food&Beverage con l’esperienza delle IG dall’Europa e dal mondo; peraltro, con la cucina italiana candidata a patrimonio Unesco, andremo a enfatizzare, a beneficio dei visitatori stranieri e non solo, i fortissimi aspetti culturali che si celano dietro ognuna delle nostre produzioni alimentari nazionali.

12 DM MAGAZINE


COVER DMM

Matteo Zoppas (Ice):

le opportunità per il made in Italy sul mercato Eau Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia governativa Ice per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, risponde alle nostre domande sul mercato degli Emirati Arabi Uniti e sulle opportunità di business per le imprese italiane della distribuzione moderna. Quanto vale il giro d’affari dell’export agroalimentare italiano negli Emirati Arabi Uniti? Quanto, di questo valore, passa attraverso i canali della distribuzione moderna locale? Nel 2022 l’export agroalimentare italiano negli Emirati Arabi Uniti ha messo a segno un +39,5%, per un valore pari a 419 milioni di euro, con un nuovo record di 336 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2023 e una performance positiva 11,4 punti rispetto allo stesso periodo del 2022. Valori, questi ultimi, molto al di sopra della media delle esportazioni del Made in Italy nell’area extra Ue nei primi nove mesi dell’anno appena concluso. Questo dimostra quanto i rapporti commerciali tra Italia ed Emirati Arabi Uniti in questo settore si stiano rafforzando anno dopo anno: l'Italia è, infatti, il 18esimo fornitore degli Eau nel comparto agroalimentare, secondo Paese dell'Ue dopo la Francia. Il sistema di distribuzione e vendita al dettaglio di prodotti alimentari negli Emirati Arabi Uniti è avanzato e ben organizzato: circa il 65% delle vendite, incluse quelle di prodotti italiani, viene effettuato attraverso le grandi catene di supermercati internazionali e ipermercati quali Carrefour, Spinneys, Waitrose, LuLu, Union Coop, o le catene dell’area Gcc quali Al Maya, Aswaaq, Choithrams, Grandiose. Molte aziende ritengono che la costruzione efficace del marchio possa avvenire prima attraverso il canale Horeca, fino al punto in cui questo si distingue dalla pura commodity. Questa differenziazione aumenta le possibilità di rotazione, generando un valore superiore sugli scaffali, vantaggioso sia per il retailer che per il produttore. Quali strumenti mette a disposizione Ice per supportare l’ingresso delle aziende italiane nella distribuzione organizzata degli Eau? Da diversi anni, per sopperire all’assenza di player italiani della grande distribuzione nei mercati internazionali, Ice Agenzia promuove la realizzazione di accordi con le principali catene Gdo con un duplice obiettivo: aumentare le vendite e la conoscenza dei prodotti Made in Italy già a scaffale e favorire l’inserimento di nuove aziende italiane all’interno dei punti vendita. Negli ultimi sei anni abbiamo attivato collaborazioni con LuLu Hypermarket, Eataly, Almaya e, dal 2022 è stata avviata una partnership strategica con Euromercato per la promozione dei nostri prodotti alimentari che vede coinvolte circa cento aziende italiane attraverso i 30 corner di Euromercato presenti nei supermercati di alcune catene retail degli Emirati di Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Umm Al Quwain, Ajman. Quali sono le iniziative in programma per l’edizione 2024 della fiera Gulfood? In occasione di Gulfood 2024, come da diversi anni a questa parte, Ice Agenzia realizza l'Italian Food Lab un laboratorio di cucina italiana che promuove, attraverso una campagna di comunicazione multicanale, le eccellenze italiane delle aziende che espongono a Gulfood. Il format dell'Italian Food Lab prevede l'organizzazione di circa 40 cooking show curati da importanti chef italiani a Dubai tra cui alcuni stellati. Durante l’Italian Food Lab le aziende italiane che aderiranno all'iniziativa avranno una preziosa occasione per promuovere i propri prodotti, diventando al tempo stesso protagoniste della attività di education verso il consumatore, per favorire l’utilizzo delle eccellenze italiane autentiche e tipiche della dieta mediterranea che quest’anno saranno, ancor più degli anni precedenti, sotto i riflettori grazie al percorso di candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco, fortemente voluta dal nostro Governo.

DM MAGAZINE 13


INTERVISTA DMM

Pam Panorama: nel 65° compleanno le strategie per “uscire dalla tempesta”

Il retailer, con sede a Venezia e oltre 600 punti vendita all’attivo, si focalizzerà su due concetti: quello di dare impulso al commercio e quello di cercare di semplificare l’azienda. Il 2023 si chiuderà con circa 1,9 miliardi di ricavi e con un Ebitda intorno ai 48 milioni, in crescita di 26 milioni sull’anno precedente. di Maria Teresa Giannini

Per Pam Panorama si è chiuso un 2023 difficile che ha avuto però in seno un bagliore di luce, mentre il 2024 si preannuncia un anno molto sfidante, da non sottovalutare: lo ha spiegato il direttore generale di Pam Panorama Andrea Zoratti, a margine della presentazione a Milano del libro “La Spesa degli Italiani” nel 65° anniversario della fondazione dell’impresa.

Il 2023 si è appena concluso: com’è stato e cosa succederà in Pam Panorama nel 2024? Il mio mandato alla direzione generale è iniziato nel 2022 e si focalizza su due concetti: quello di dare impulso al commercio e quello di cercare di semplificare un’azienda che nel tempo si era molto solidificata. Il 2023 si è chiuso con circa 1,9 miliardi di ricavi e con un Ebitda intorno ai 48 milioni, in crescita di 26 milioni sull’anno precedente. I due obiettivi di cui ho parlato si scontrano con l’effetto della pandemia e con l’effetto del rincaro dell’energia e vanno inquadrati in un contesto di grandissime incertezze e complessità. Durante l’anno che si è appena concluso abbiamo recuperato 2 punti in minori costi di struttura attraverso 87 milioni di investimento: 40 milioni sono stati destinati allo sviluppo della rete e alla riqualificazione dei punti vendita storici, mentre 37 milioni sono andati a migliorare i processi e l’organizzazione interna, di cui 10 milioni per infrastrutture di sede, 1 milione per la cyber security e 26 14 14 DM DM MAGAZINE MAGAZINE


INTERVISTA DMM

milioni sulla rete di vendita, per far lavorare meglio le nostre persone ma anche perché i consumatori abbiano un’esperienza di shopping migliore, sostituendo dispositivi come bilance e casse: questo aspetto va sottolineato perché, probabilmente, una parte della nostra rete di vendita si è fatta trovare con il fiato corto rispetto all’innovazione che c’è stata e alla “freschezza” dei discount, che ormai sono dei supermercati veri e propri con elementi anche molto curati e attrattivi. Per il biennio 2023-24 l'azienda ha previsto un piano di investimenti per 200 milioni di euro, (quasi) equamente ripartiti tra 2023 e 2024.

Quali sono i pilastri del prossimo futuro per Pam Panorama? Il mio mandato si concentra su tre asset che Pam ritiene fondamentali: persone, sostenibilità, innovazione. Abbiamo erogato 30mila ore di istruzione a circa 6mila collaboratori e avviato la piattaforma e-learning per consentire alle persone anche a distanza di accedere alle attività formative, formando 1.874 persone per i punti vendita; abbiamo inoltre individuato 5 giovani, di cui 3 donne, di grande potenziale che hanno iniziato un percorso di crescita manageriale. Abbiamo realizzato due nuovi impianti fotovoltaici e siamo stati la prima azienda della distribuzione a ottenere la certificazione di migliore equilibrio di sostenibilità e consumo per quanto riguarda la parte edilizia dell’immobile. Sul fronte dell’innovazione, che ha a che fare anche con il saper cogliere in anticipo le tendenze future, c’è un nuovo gruppo di lavoro composto da ragazzi con i quali abbiamo avviato alcuni progetti sperimentali con l’intelligenza artificiale. In applicazione ce ne sono già due, uno consente di capitalizzare meglio la rotazione sugli scaffali, l’altro consente il riempimento automatico dei nostri magazzini. Ci approcciamo a definire il primo negozio senza casse: il progetto è pronto per essere presentato e per essere applicato ad alcuni punti vendita. Quante sono le nuove aperture e dove saranno localizzate? I nuovi negozi nel 2024 saranno 40, a rete diretta e in franchising. Lo faremo con le due operazioni che partiranno già a gennaio, con un’operazione su Milano acquisendo 5 punti vendita e soprattutto con l’avvio della collaborazione con Acil, società proprietaria dei supermercati a insegna Kanguro, che con i suoi 10 store nel bellunese consentirà a Pam di debuttare in una zona non ancora presidiata.n DM MAGAZINE 15


INTERVISTADMM SUCCESSI DMM

Gruppo Selex

annuncia un piano di investimenti da 540 milioni di euro Forte di un fatturato in crescita nel 2023 che sfiora i 20 miliardi di euro (+9,3%), il Gruppo prevede per il 2024 un importante piano di investimenti, con l’apertura di 65 nuovi negozi e 94 ristrutturazioni delle strutture esistenti. di Claudia Scorza

Gruppo Selex si conferma in forte espansione anche nel 2023 con un fatturato che si avvicina ai 20 miliardi di euro (+9,3%). Elemento chiave della crescita è la quota di mercato, che supera oggi il 15%. Di grande rilievo anche l’affermazione e il consenso ottenuto dalla Marca del distributore, che registra un incremento del 17,3% a valore. «Possiamo essere soddisfatti di questi risultati - dichiara Alessandro Revello, presidente di Selex Gruppo Commerciale - soprattutto perché ottenuti in un anno complicato che ci ha visto in prima linea nella difesa del potere di acquisto dei consumatori, anche attraverso l’adesione alle iniziative delle istituzioni. Coesione, investimenti e innovazione sono parole chiave per continuare a guardare con fiducia ai prossimi anni. L’attenzione alle persone e ai territori in cui operiamo sono elementi distintivi su cui si basano le nostre imprese e che continueremo a sviluppare anche nel 2024».

I

risultati, infatti, danno una forte spinta in termini di investimenti anche per quest’anno, che segna il 60° anniversario della fondazione del Gruppo. Le previsioni di fatturato al consumo sono di 20,8 miliardi di euro, con una crescita pari al 4,5% rispetto alla chiusura del 2023, e un piano di investimenti che ammonta a 540 milioni di euro, con l’apertura di 65 nuovi negozi e 94 ristrutturazioni delle strutture esistenti.

C

ontinuerà inoltre, in maniera sempre più strutturata, il presidio di temi e progetti relativi all’innovazione digitale, all’omnicanalità, alla modernizzazione dell’offerta e alla sostenibilità. Per il 2024, infine, Gruppo Selex riconferma l’impegno a rafforzare e sviluppare le partnership strategiche con la centrale d’acquisto Esd Italia e la centrale Emd per le negoziazioni internazionali.n Leggi anche: “Segafredo Zanetti, una quota del 50% e la guida passano al fondo QuattroR”

16 DM MAGAZINE


IMPRESE DMM

Codè Crai Ovest: il fatturato supera i 346 milioni di euro

Il 2023 si conclude con il segno positivo per la cooperativa, che oggi conta più di 300 punti vendita nell’area nord ovest del Paese. Nell’ultimo trimestre sono stati acquisiti 49 negozi Arcev situati in Valtellina che, dal 1° gennaio 2024, sono stati a tutti gli effetti integrati. di Claudia Scorza

C

odè Crai Ovest, cooperativa della Gdo che oggi conta più di 300 punti vendita nell’area nord-occidentale della Penisola sui territori di Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, chiude il 2023 con un fatturato di oltre 346 milioni di euro, cifra record rispetto alle aspettative di inizio anno, pari a 340 milioni. Il percorso di sviluppo e le nuove acquisizioni sono i risultati del piano strategico di Codè Crai Ovest sotto la nuova gestione del presidente Michele Poliseno, in carica da luglio 2022.

N

el corso del 2023 la cooperativa è cresciuta su tutto il territorio, inaugurando 11 nuovi punti vendita e riaprendo dopo attente ristrutturazioni 7 supermercati. L’ultimo trimestre ha segnato una svolta importante in questo senso grazie all’acquisizione di 49 store Arcev situati in Valtellina che, dal 1° gennaio 2024, sono stati a tutti gli effetti integrati nella nuova gestione.

I

noltre, l’inserimento di una nuova figura direzionale, il direttore commerciale Antonio Muggianu, è stato un asset strategico della governance 2022. L’attività del direttore si è concretizzata nel riposizionamento dei prezzi in modo da garantire massima qualità del prodotto a costi contenuti, puntando in particolar modo sull'offerta Mdd, che incide per oltre il 21% sul totale del fatturato.

I

n quest’ottica alle dodici linee a marchio Crai già presenti in tutti gli store dell’insegna, a partire dal 2024 se ne aggiungeranno tre nuove: Crai Sport, la nuova gamma proteica, la linea di prodotti arricchiti con vitamina D e il rebranding del marchio In Armonia.n

Leggi anche: “Terre Cevico: il fatturato supera i 217 milioni di euro (+14,5%)”

DM MAGAZINE 17


MERCATI DMM

Gelati, l’innovazione vivacizza il comparto di Claudia Scorza

18 DM MAGAZINE


MERCATI DMM

Il mercato è caratterizzato da una forte spinta verso l’innovazione di prodotto e la sperimentazione di nuovi sapori e ricette, andando a intercettare il sempre più affermato trend salutistico senza però rinunciare al gusto.

I

l mercato dei gelati nella distribuzione moderna ha registrato, nell’anno terminante a novembre 2023, un incremento delle vendite a valore del 7,8% rispetto all’anno precedente, con un giro d’affari di oltre 1,5 miliardi di euro. Il comparto cala, invece, a volume del 5,1% con più di 206 milioni di chilogrammi venduti (dati Circana, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionali+Discount). Aree geografiche e canali distributivi

Nell’allocazione delle vendite per area, il Nord-Ovest copre il 29,2% dei volumi e il 28,9% del valore, seguito da Sud (27,4% vol. e 26,6% val.), Centro+Sardegna (22,9% vol. e 24,4% val.) e Nord-Est (20,5% vol. e 20,2% val.). Per quanto riguarda i canali distributivi, invece, i supermercati hanno sviluppato il 50% delle vendite in volume e il 54,4% delle vendite in valore, seguiti dai discount con 29,7% a volume e 22,4% a valore. Chiudono Lsp (10,5% vol. e 12,3% val.), ipermercati (6,6% vol. e 7,1% val.) e tradizionali (3,2% vol. e 3,9% val.). DM MAGAZINE 19



MERCATI DMM

Un media mix articolato

Andamento dei segmenti

Fonte: Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. novembre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount.

Tra le diverse categorie che compongono il comparto, il segmento dei gelati impulso registra la performance migliore, con una crescita pari a +13,5% a volume e +6,8% a valore. Andamento negativo a volume e positivo a valore, invece, per gli altri segmenti: gelati multipack (-6,4% a vol. e +8,4% a val.), vaschette (-4,9% a vol. e +7,7% a val.) e gelati dessert (-11,2% a vol. e +2% a val.). I primi tre produttori (Unilever, Sammontana e Froneri) coprono a valore il 42,5% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa il 40,8%.

La comunicazione di Atlante sfrutta diversi media, dal packaging al web, come spiega Michela Mastropasqua: «Spingiamo la comunicazione dei nostri brand che hanno referenze nel mondo dei gelati anche attraverso il packaging, con una chiara esplicitazione dei punti di forza dei prodotti così da essere altamente trasparenti e comunicativi. Indirizziamo i consumatori anche sui relativi siti web e sulle pagine social, in particolare su Facebook e Instagram, coinvolgendoli con post e stories, idee, ricette e immagini. Nella stagione estiva propendiamo a incentrare i nostri contenuti sui gelati, in quanto prodotti stagionali di punta».

VENDITE A VOLUME

-5,1%

206 mln/kg

VENDITE A VALORE

+7,8% 1,5 mld/€

DM MAGAZINE 21



Fonte: Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. novembre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount.

Multipack +8,4% val -6,4% vol

Impulso +6,8% val +13,5% vol

Vaschette +7,7% val -4,9% vol

Dessert +2% val -11,2% vol

Segmenti

MERCATI DMM

I consumatori scelgono accuratamente i prodotti da acquistare

Lo scenario complesso attuale ha certamente influenzato i comportamenti d’acquisto degli italiani, come spiega Serena Turazza, responsabile marketing di G7: «Il fenomeno inflattivo e il rincaro dei prezzi al pubblico hanno condizionato l’atteggiamento d’acquisto del consumatore, che si è gradualmente orientato verso il discount e le private label, unici a mantenere un trend positivo in un contesto di mercato critico». In questo panorama, lo shopper è sempre più attento a ciò che il mercato propone. «Ci confrontiamo con un consumatore attivo – afferma Luisa Tremolada, amministratrice delegata di New Cold – che legge la lista ingredienti,

UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE MIRATA E PUNTUALE Le attività di comunicazione di Tonitto 1939 includono principalmente manifestazioni di settore e media digitali. «I nostri investimenti – spiega Alberto Piscioneri – si concentrano prettamente sul mondo B2b, che raggiungiamo soprattutto attraverso le fiere di settore. Nel 2024 parteciperemo a diverse manifestazioni, tra cui Marca in Italia, Gulfood in Medio Oriente, Foodex in Giappone e Plma nei Paesi Bassi. Puntiamo inoltre a potenziare i nostri strumenti digitali, come sito internet e social network, ma anche attività di ufficio stampa e pr, con l’obiettivo di costruire un dialogo efficace e duraturo con i nostri interlocutori». DM MAGAZINE 23



Fonte: Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. novembre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount.

MERCATI DMM

+7,1%

+54,4%

+12,3%

+3,9%

+22,4%

val

+76%val

+76%val

+76% val

+76% val

vol

vol

vol

vol

vol

+6,6% Iper

+50%

+10,5%

Super

Lsp

+3,2%

Tradizionale

+29,7% Discount

Trend vendite per canale assaggia le novità, conosce la tabella nutrizionale e vuole il meglio al giusto prezzo. Da parte nostra, notiamo un incremento delle vendite di prodotti in formato monoporzione, dai classici tartufi fino alle nuove declinazioni di gusto. A queste referenze si aggiunge la vendita di barattoli in carta nel formato da 80 g, che è sicuramente aumentata non solo per la scelta “green” del packaging, ma anche per il comodo cucchiaino in legno posto sotto il coperchio». Anche secondo Annalisa Ferri, direttrice marketing di Sammontana, «gli shopper danno molto valore a ciò che mettono nel carrello, non solo in termini di ricerca di prezzo basso, ma anche di prodotti che valgano effettivamente il prezzo corrisposto. Le parole d’ordine potrebbero quindi essere sostenibilità e qualità. Ci impegniamo da tempo per permettere a tutti di godere della bontà di prodotti di qualità e che abbiano un impatto positivo sull’ambiente. Tale volontà si traduce concretamente nel lavoro svolto sulle nostre linee Fruttiamo e Amando». Innovazione e sperimentazione sono sempre più importanti

Gli shopper riconoscono il valore dell’innovazione: l’esplorazione di nuovi gusti e di accostamenti inediti è una tendenza oggi molto rilevante. «Il consumatore – spiega Ferrero – cerca esperienze organolettiche sempre più raffinate, in grado di coniugare “indulgence”, soprattutto con gli stecchi, e “nourishment”, per esempio con biscotti e coni, con il rinnovamento connaturato all’esperienza di consumo dei gelati. Anche in questo mercato è leggibile il trend di crescita delle marche confectionery o bakery che entrano nel segmento. Proprio per intercettare queste tendenze di mercato, Ferrero continua la sua strategia di costante DM MAGAZINE 25


MERCATI DMM innovazione». Se da un lato i consumatori sono senza dubbio legati ai prodotti classici ad alta rotazione, dall’altro si riscontra anche una costante voglia di scoperta e sperimentazione, soprattutto per ciò che concerne i cosiddetti “handheld”, ovvero i formati di gelato più gettonati perché adatti a varie occasioni di consumo, come stecchi, coni e sandwich. «Per questa ragione – afferma Luca Regano, amministratore delegato di Froneri Italy – con Nuii proponiamo annualmente referenze realizzate con ingredienti premium, che possano garantire al consumatore un’esperienza di gusto unica, mentre con Maxibon e la sua gamma The Specials ci rivolgiamo ai più giovani mediante proposte e ricettazioni golose e innovative, tra cui Maxibon Choco Brownie». Cresce l’apprezzamento per i gelati proteici

La ricerca di prodotti maggiormente innovativi porta alla continua nascita di nuove proposte che spaziano dall’“indulgence” all’“healthy”, con una particolare propensione verso referenze ad alto contenuto proteico. «Negli ultimi anni – dichiara Alberto Piscioneri, general manager di Tonitto 1939 – abbiamo concentrato sforzi e investimenti in più aree di mercato: naturalità, con i sorbetti in prima linea, pura indulgenza, attivando partnership con brand di rilievo, e mondo salutistico, dal momento che gli shopper chiedono prodotti buoni ma salutari. Quest’anno stiamo investendo su diverse categorie, in particolare su quella dei gelati proteici e senza zuccheri aggiunti, mantenendo la stessa cremosità, lo 26 DM MAGAZINE

SCHEDE PRODOTTI

Atlante/GFF - Go For Fit Nome prodotto: Gelato High Protein Arachide Caratteristiche: dessert gelato ricco di proteine, senza glutine e senza lattosio. Ideale sia prima che dopo l‘attività fisica, ma anche per chi segue uno stile di vita sano e bilanciato senza rinunciare a un momento goloso.

Ferrero/Kinder Chocolate Nome prodotto: Kinder Chocolate Ice Cream Caratteristiche: gelato in un’inedita e iconica forma a goccia che richiama la colata tipica del brand e che riporta tutto il gusto di Kinder Cioccolato. Uno stecco dalla doppia copertura bianca e di cioccolato al latte, ripiena di un gustoso gelato al latte.

Froneri Italy/Maxibon Nome prodotto: Maxibon Choco Brownie Caratteristiche: il prodotto è realizzato con cremoso gelato al gusto panna e granella di biscotti al cioccolato, racchiuso tra due biscotti al cioccolato. È inoltre arricchito da una croccante copertura al cacao con granella di biscotti al cioccolato. Disponibile nei supermercati in confezione multipla da quattro pezzi, ciascuno da 58 g, e nei bar come pezzo singolo da 93 g.


MERCATI DMM IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: IPER LA GRANDE I

Secondo Ilaria Maggioni, buyer libero servizio di Iper La grande i, e Alessia Bovio, junior buyer libero servizio di Iper La grande i, «il comparto dei gelati ha subito una crescita nettamente inferiore rispetto ai dati del 2022. Da un lato, ha risentito in maniera significativa dell’inflazione, con incrementi di prezzo a doppia cifra rispetto al 2022, dall’altro ha patito un inizio di stagione faticoso, considerando il meteo non favorevole». Lato Mdd, tutta la categoria ha registrato un trend positivo sia a valore (+27%) che a volume (14,7%). «In particolare – afferma Isabella Vignola, junior buyer marca privata libero servizio di Iper La grande i – si sono registrate le migliori performance all’interno del mondo delle vaschette e delle monoporzioni. In quest’ultimo segmento i coni sono cresciuti quasi del doppio rispetto all’anno precedente, andando a erodere quote al leader di mercato. Nonostante le controcifre molto alte dell’anno scorso e una leggera contrazione dei volumi, anche gli stecchi e i ghiaccioli hanno mantenuto la loro quota all’interno dei mono porzionati, famiglia che pesa il 50% dell’intera categoria gelati». L’insegna ha recentemente ampliato la gamma delle vaschette a marchio, di cui sono particolarmente apprezzati i sorbetti.

DM MAGAZINE 27


UNA PATATA PER OGNI

GUSTO

Una selezione accurata delle migliori varietà di patate, ognuna con un proprio utilizzo culinario, a garanzia di un gusto costante e di un'ottima riuscita del piatto. Non resta che scegliere e provare la patata che più si addice alle vostre esigenze e abitudini di consumo.

Ricerca su 12.000 consumatori svolta da Circana, su selezione di prodotti venduti in Italia. prodottodellanno.it cat. ortofrutta


MERCATI DMM stesso gusto e le stesse proprietà nutritive che caratterizzano la nostra offerta». Rivisitazione delle ricette in ottica “healthy” e nuove proposte “rich-in”, in cui rientra il sempre più apprezzato segmento proteico, stanno portando dinamicità al comparto. «In particolare – afferma Michela Mastropasqua, category manager di Atlante – la categoria dei gelati frozen greek yogurt è un segmento di nicchia che però segue le tendenze di consumo delle specialità mediterranee e degli yogurt greci, incontrando i gusti dei consumatori. Un fattore determinate che ha consolidato il successo della categoria è stato la rivisitazione della ricetta che, con una riduzione degli zuccheri, va in linea con i trend salutistici attuali. L’exploit dei prodotti ad alto apporto proteico si conferma un trend consolidato, conquistando uno spazio sempre più ampio nel carrello degli italiani. Il claim “proteico” è il preferito nel mondo dei “rich-in” e nello scorso anno ha ottenuto un significativo aumento delle vendite».n

SCHEDE PRODOTTI G7 Gelati/GelatoMadre Nome prodotto: La DolceVita Caratteristiche: crema Buontalenti variegata al gianduia con panna e latte fresco italiano, zucchero e tuorlo d’uovo e una crema spalmabile al cacao e nocciola.

New Cold/Le Delizie di Corte Nome prodotto: Tartufo Tè Verde Matcha Caratteristiche: gelato al tè verde matcha con cuore di gelato al gusto fiordilatte, decorato con granella di cioccolato bianco. Prodotto con panna fresca pastorizzata italiana e puro tè matcha.

Sammontana Nome prodotto: Cono Cinque Stelle Caramello Salato Caratteristiche: una nuova proposta caratterizzata da gelato al caramello con variegatura al caramello salato e granella di mandorla salata.

Tonitto 1939 Nome prodotto: Sorbetto Pop Drops Caratteristiche: nel 2024 Il Sorbetto si rinnova con due variazioni della nuova linea Il Sorbetto Pop, un esotico sorbetto al cocco arricchito da gocce di cioccolato.

DM MAGAZINE 29


RETAIL INNOVATION DMM Caso tratto dalla Ricerca Innovations 16 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Patagonia, USA Un nuovo salto in avanti di Patagonia: il fondatore Yvon Chouinard, dopo quasi 50 anni di crescita disruptive, creata con un modello di business alternativo a favore della sostenibilità, cede la proprietà a un Trust e a una no-profit.

Area chiave: Sustain Info chiave Abbigliamento e attrezzature per l’outdoor 1973: lancio del brand 2002: lancio dell’organizzazione no profit “1% per il pianeta” 2012: certificazione B Corp Come annunciato nel settembre 2022, il fondatore Yvon Chouinard e la sua famiglia hanno ceduto la proprietà di Patagonia, valutata circa 3 miliardi di dollari, in parte a un Trust, un fondo fiduciario no-profit, e in parte a un’associazione ambientalista no-profit. Questa decisione radicale è totalmente coerente con la storia dell’azienda, la visione e i valori del fondatore. Sustain Dalla sua nascita, Patagonia è rimasta sempre fedele alla propria mission di sviluppare un’attività economica profittevole con un basso impatto sull’ambiente, in primo luogo lavorando sulla qualità dei prodotti per farli vivere a lungo e limitare la quantità degli acquisti nel tempo. Per questo ha, fin dall’inizio, selezionato un numero ristretto di fornitori “partner”, dai quali aspettarsi non solo adeguati standard qualitativi, ma anche condivisione teorica e pratica dei suoi valori. 30 DM MAGAZINE


RETAIL INNOVATION DMM

Fra le numerose iniziative sviluppate nei suoi 50 anni di attività, una svolta molto importante è avvenuta nel 1985 con la decisione di devolvere il 10% dei profitti a progetti e/o ad associazioni impegnate nell’ambiente. Avendo maturato col tempo la convinzione che il ruolo di un’azienda leader è anche, e forse soprattutto, quello di stimolare anche altre aziende a sviluppare politiche virtuose, nel 2002 Patagonia ha addirittura creato l’organizzazione no-profit “1% for the Planet”, invitando tutte le aziende a partecipare condividendo lo stesso impegno, che nel frattempo è evoluto diventando l’1% delle vendite o il 10% dei profitti (l'importo maggiore). Nel 2012 il brand è stato uno dei primi a ottenere la certificazione B Corp. Successivamente il board, riflettendo sul fatto che il settore che impatta ancora di più dell’abbigliamento sulla “salute” della terra è quello alimentare, ha deciso di entrarci per mettere in campo un nuovo modello di attività sostenibile anche nel food, cominciando nel 2017. Con l’ultima, rivoluzionaria decisione, l’azienda ha deciso di conferire la propria proprietà a due entità: la Patagonia Purpose Trust, che riceverà tutte le azioni con diritto di voto (il 2% del totale) e all'Holdfast Collective, un’associazione no-profit che detiene le restanti azioni senza diritto di voto. Il Patagonia Purpose Trust è dedicato al mantenimento dei valori dell'azienda, mentre l'Holdfast Collective è una "organizzazione no-profit dedicata alla

lotta contro la crisi ambientale e alla difesa della natura". Tutti i profitti che non vengono reinvestiti nell'azienda saranno utilizzati per combattere il cambiamento climatico. Un’architettura che garantisce così la continuità del business secondo i valori aziendali. Commento Kiki Lab Gli enormi rischi ambientali che il pianeta sta correndo devono essere combattuti su più piani. La politica purtroppo risponde molto spesso con troppa lentezza e gli equilibri globali impediscono decisioni forti condivise ed efficaci. L’economia, quindi, può aiutare l’accelerazione del contrasto al depauperamento ambientale. Patagonia è un caso modello: oltre all’impatto di un’azienda ormai miliardaria, ha un effetto ancora maggiore perché indica la strada ad altri imprenditori e aziende per il proprio futuro in chiave sostenibile. I primi segnali non mancano: il fondatore del retailer di artigianato artistico Hobby Lobby ha recentemente annunciato una ristrutturazione simile a quella di Patagonia. Questo tipo di evoluzione ha anche un effetto importante su un tema sempre più critico delle attività aziendali: la fidelizzazione e la motivazione dei collaboratori e l’attrattività verso nuovi talenti da inserire in azienda.n Sfida: Riuscire a continuare a generare

profitti in un contesto in cui il fondatore, con la sua capacità anche commerciale, si ritira progressivamente dal business. Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

DM MAGAZINE 31


DATA MANAGEMENT DMM

Ridurre la complessità automatizzando i processi: una guida ai modelli globali di fatturazione elettronica L’evoluzione dei modelli di fatturazione elettronica a livello globale non solo sta modificando il modo in cui le aziende emettono e ricevono le fatture, ma sta innescando un aumento della complessità tecnica. Le differenze tra i vari modelli di fatturazione elettronica riflettono le soluzioni predilette dai singoli governi per aumentare trasparenza finanziaria, efficienza e supervisione dei processi fiscali. I benefici della fatturazione elettronica si estendono tuttavia anche alle aziende, rappresentando un'opportunità per digitalizzare i processi, rendendoli più competitivi in un’ottica di internazionalizzazione. La matrice: quattro modelli di fatturazione elettronica Modello di scambio centralizzato: mittente - autorità fiscale - destinatario Secondo questo modello, invece che trasmettere la fattura direttamente al destinatario, l'emittente la inoltra in formato digitale all'amministrazione fiscale. Il governo agisce quindi come intermediario, trasmettendo la fattura al destinatario. Esempi di applicazione: Italia, Polonia da luglio 2024. Modello di reporting in tempo reale: mittente - destinatario + autorità fiscale Al contrario del precedente, questo modello non impone il formato digitale delle fatture, che devono comunque essere segnalate all’autorità fiscale in tempo reale, o quasi, attraverso una piattaforma centrale. Esempi di applicazione: Ungheria. Modello di clearance con canale di trasmissione non definito: mittente - autorità fiscale mittente - destinatario In questo caso, le fatture devono essere approvate dall’autorità fiscale prima dell’invio al destinatario. Ogni fattura deve essere timbrata, firmata o codificata da parte dell'ente governativo prima di essere inviata al destinatario. Esempi di applicazione: Messico, Brasile. Modello ibrido: mittente - fornitore di servizi certificato - autorità fiscale - destinatario Questo modello fornisce ai contribuenti una serie di alternative per l'invio delle fatture. In Francia, ad esempio, una piattaforma centralizzata per la fatturazione trasmette i dati delle transazioni all'amministrazione fiscale dopo l'operazione. Esempi di applicazione: Francia. In un contesto normativo in continua evoluzione, una soluzione come quella di Comarch, progettata per automatizzare i processi di fatturazione può aiutare a ridurre la complessità tecnica, soprattutto per le aziende che operano in più paesi e hanno la necessità di adattarsi a più modelli contemporaneamente. Katya Kancheva, business solutions manager di Comarch Italia

32 DM MAGAZINE


PERSONE DMM

Phillipine Mtikitiki

nominata vicepresidente e direttrice generale di Coca-Cola per Italia e Albania Phillipine Mtikitiki è stata nominata vicepresidente e direttrice generale di The CocaCola Company per l’Italia e l’Albania. Laureata con lode in Economia all’Università del KwaZulu-Natal (Sudafrica), con un Mba presso l’Università di Reading - Henley Business School South Africa e 25 anni di esperienza all’interno dell’azienda, la manager vanta un curriculum internazionale di rilievo negli ambiti marketing e strategia commerciale.

Michele Noera nuovo sustainability and energy transition manager di Lucart

Lucart, gruppo cartario multinazionale conosciuto per i brand Tenderly, Grazie Natural e Tutto Pannocarta, ha nominato Michele Noera nel ruolo di sustainability and energy transition manager. Con l’inserimento di questa nuova funzione, Lucart compie un ulteriore passo verso l’ambizioso obiettivo di ottimizzare i processi di transizione energetica della cartiera, proseguendo il percorso di autoproduzione ed efficientamento già in atto e rafforzando la strategia aziendale nei diversi ambiti della responsabilità sociale d'impresa (Rsi).

Federica Palermini

nominata direttrice marketing di Crai Crai annuncia la nomina di Federica Palermini in qualità di direttrice marketing. L’incarico va a rafforzare ulteriormente il top management della società dopo l’arrivo, lo scorso dicembre 2022, del direttore generale Grégoire Kaufman, con l’obiettivo di consolidare il posizionamento e gli obiettivi di crescita del Gruppo.

Francesco Pugliese entra nel Cda di Inalpi

L’Assemblea degli azionisti di Inalpi, azienda lattiero-casearia di Moretta (Cn), ha ufficialmente deliberato l’ingresso di Francesco Pugliese (il terzo da destra, nella foto) in qualità di consigliere d’amministrazione indipendente. «In poco più di dieci anni abbiamo lavorato costantemente per far crescere Inalpi e i numeri stanno confermando questo nostro impegno: il fatturato nel 2013 registrava 111 milioni di euro, mentre nel 2023 si è attestato a 275 milioni di euro», dichiara Ambrogio Invernizzi, presidente di Inalpi.

DM MAGAZINE 33


15/18MAGGIO2024 Fieramilano Rho, PAD. 8-12

TheVendingExpo

Venditalia 2024: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo a Fieramilano Rho, un quartiere fieristico all’avanguardia, in grado di soddisfare ogni esigenza degli espositori grazie ai numerosi servizi a disposizione. La location ideale dove fare business.

32.000 mq

300

Superficie Espositiva

Espositori (26% internazionali)

promosso da

15.000

Visitatori (31% internazionali)

organizzato da

tel +39 02 33105685 • email: venditalia@venditalia.com • www.venditalia.com

100

Paesi Partecipanti


SOCIAL&PR STRATEGIES DMM

Marketing & Comunicazione nel 2024: tendenze e sfide da affrontare Questo mese vi riporto gli spunti a mio avviso più interessanti emersi dal report predittivo annuale Kantar rivolto ai professionisti del marketing. 1. Valorizzare il Brand oltre il prezzo I marchi stanno riconsiderando le strategie di pricing. Nel 2023 il 52% dei brand globali ha adottato con successo modelli di pricing premium e nel 2024 continuerà a sostenerli con investimenti su brand awareness e purpose.

2. Fiducia nell’intelligenza artificiale Il 67% dei marketer ha fiducia nella Generative Ai per trasformare i processi di marketing. Dall'elaborazione di contenuti all'interazione con i clienti, l'Ai sta già plasmando il settore. Nel 2024, comprenderne l'efficacia e integrarla efficacemente diventerà cruciale.

3. Ridurre il rischio reputazionale Gli acquirenti dettano le regole senza compromessi. In Italia, l'84% di essi preferisce acquistare da aziende impegnate in cause ritenute importanti. Le strategie aziendali dovranno integrare responsabilità sociale e customer experience per ridurre il rischio reputazionale.

4. Innovare per competere con le Mdd I brand innovativi registrano una crescita tripla rispetto a quelli statici. Nel 2024, l'innovazione sarà un elemento chiave per generare valore di marca e controbilanciare la crescita dello spazio dei prodotti a marchio sugli scaffali.

5. Challenger Brand: la Forza della sfida Brand più piccoli stanno guadagnando terreno, con il 48% degli acquirenti italiani inclini a preferirli. I grandi brand dovranno abbracciare agilità, velocità e centralità del consumatore per competere.

6. Ricerca oltre la barra Con l'ascesa dell'Ai e dei modelli linguistici avanzati, i motori di ricerca online sono diventati un touchpoint indispensabile. Nel 2024, i brand dovranno garantirsi visibilità nei luoghi in cui i consumatori effettuano le ricerche.

7. Retail (e) media: una sinergia vincente I retailer diventeranno sempre di più delle media company capaci di aggregare e offrire alle aziende dati e spazi alternativi allo scaffale su cui pianificare nuove tipologie di messaggi. Nel 2024, misurare l'efficacia di questi nuovi spazi attraverso metriche indipendenti diventerà importantissimo.n Michele Rinaldi, head of strategy c/o Soluzione Group

DM MAGAZINE 35


MERCATI DMM

Detergenza casa:

il focus è su efficacia e sostenibilità

di Claudia Scorza

36 DM MAGAZINE


MERCATI DMM In uno scenario macroeconomico delicato e complesso, i consumatori cambiano le proprie abitudini d’acquisto ma mantengono un forte interesse per le elevate performance dei prodotti, a cui chiedono di essere al tempo stesso efficaci e sostenibili.

I

l mercato della detergenza casa ha generato, nell’anno terminante il 12 dicembre 2023, un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro, in crescita dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, in virtù di un aumento del prezzo medio dell’11,7%; le vendite in unità segnano infatti un trend negativo (-3,3%). Il comparto risulta invece in flessione a volume (-3,2%), con 708 milioni di volumi commercializzati (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug). Aree geografiche e canali distributivi

La crescita in valore è trasversale alle quattro Aree NIQ, con l’Area 2 che registra la miglior performance (+9,5%). Il rovescio della medaglia vede tutte le quattro aree contrarsi per quanto riguarda le unità veicolate, con l’Area 3 che genera il peggior trend nel periodo (-4,2%). A livello di superfici, invece, si

DM MAGAZINE 37


MERCATI DMM evidenziano gli stessi trend descritti in precedenza, ossia una crescita cross-canale in termini di fatturato a cui fa da contraccolpo una variazione negativa delle confezioni vendute. «Analizzando la situazione più nel dettaglio – afferma Edgardo Scassano di NIQ – possiamo notare come i drugstore, che generano il 28,6% del fatturato della categoria, siano l’unico canale a a volume a valore crescere a doppia cifra a valore (+10,7%), principal708 mln/ 1,5 mld/€ mente grazie all’effetto prezzo, che vede un aumento volumi commercializzati di due punti dell’indice di prezzo medio (103 vs tota(+8,1%) (-3,2%) le Italia) con un trend del +14,3%, il più alto registrato tra le superfici. Le vendite in unità risultano, invece, in calo del 3,2%. I supermercati, che evidenziano l’incidenza più alta sul fatturato del comparto (29,4%), trainano la contrazione in unità della categoria con un trend del -4,6%; nonostante ciò, l’aumento del prezzo medio €/unit (+11,2%) permette al canale di incrementare il proprio fatturato del 6,1%. I discount confermano l’indice di prezzo più basso (75 vs totale Italia) e, seppur con un andamento negativo, registrano la miglior performance in unità (-0,6%)».

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

TREND VENDITE

Segmenti Detergenti superfici +4,4% val -4,5% vol anticalcare

cura wc

cera pavimenti+deceranti

piccole superfici

cura manutenzione scarichi

pulitori specifici

+8,6% val -2,7% vol +1,1% val -4,1% vol

+10,9% val -4,3% vol

+8,2% val -1,9% vol -0,2% val -8,8% vol +2,9% val -5,8% vol pulitori vetro+multiuso

+5,6% val -7,9% vol pavimenti

+10,7% val -0,6% vol

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

38 DM MAGAZINE


MERCATI DMM Andamento dei segmenti

Il mercato della detergenza casa si suddivide in due segmenti principali: detergenti superfici (56,5% quota valore) e detergenti lavastoviglie (43,5% quota valore). Anche per quanto riguarda i segmenti, l’effetto inflattivo fa sì che entrambi mostrino un andamento positivo a valore, pari a +4,4% per i detergenti superfici e a +13,2% per i detergenti lavastoviglie. Si registra un calo delle unità vendute, rispettivamente pari a -4,9% e a -0,8%. «Analizzando il ventaglio delle proposition per i detergenti lavastoviglie – prosegue Edgardo Scassano – possiamo notare due trend opposti per quanto riguarda i detergenti liquido/gel e le pastiglie. Quello dei detergenti liquido/gel è uno dei pochi segmenti dell’intero mercato a crescere in unità vendute (+2,4%), mentre quello delle pastiglie evidenzia un trend diametralmente opposto (-2,4%). Uno dei fattori che spiega questa situazione è il gap sempre più consistente tra il prezzo €/unit dei due segmenti, in quanto i liquidi/gel per lavastoviglie costano mediamente 4,96€ (+10,5%), mentre le pastiglie registrano nel periodo un prezzo medio di 6,36€ (+14,6%). Spostando il focus sul mondo dei detergenti superfici, i dati mostrano come i detergenti piccole superfici – proposition principale con 23,5% di quota valore sul totale mercato – registri un lieve calo del fatturato (-0,2%), a cui corrisponde una flessione in confezioni vendute dell’8,7% nonostante l’effetto

SCHEDE PRODOTTI

Arexons/Fulcron Nome prodotto: Fulcron Super Pulitore Inox Caratteristiche: lucida e deterge le superfici in acciaio inox e cromature lasciandole brillanti e senza aloni, in modo rapido, con una sola passata. La sua formulazione rimuove velocemente macchie e impronte e non necessita di risciacquo.

Icefor/L’Ecologico Nome prodotto: Gel Lavastoviglie Caratteristiche: un'innovativa soluzione per la pulizia accurata di piatti e stoviglie in lavastoviglie. Formulato con ingredienti attivi da fonti vegetali e al profumo di limone, elimina efficacemente cattivi odori e preserva le parti metalliche della lavastoviglie. Adatto alle acque dure, la sua formula è priva di coloranti, Edta e fosfati. Il flacone è realizzato al 100% in plastica riciclata post consumo.

Italchimica/Dual Power Nome prodotto: Dual Power Piatti Gel Concentrato Aceto Caratteristiche: la referenza garantisce stoviglie brillanti e senza residui di prodotto, grazie alla sua formula concentrata in gel con potere sgrassante e azione anti-odore.

Italsilva Commerciale/ Spuma di Sciampagna Nome prodotto: Detergente Pavimenti Igiene e Pulito Caratteristiche: con tecnologia neutralizza odori, il prodotto è indicato in presenza di animali domestici. Igienizza le superfici (pavimenti, piastrelle e sanitari) e lascia nell’aria un fresco profumo che dura a lungo.

DM MAGAZINE 39



MERCATI DMM inflattivo (prezzo medio +9,2%)». A totale mercato, i detergenti per la manutenzione degli scarichi (+0,3% a vol.; quota valore 2,6%) e i detergenti per pavimenti (+0,5% a vol.; quota valore 8,6%) sono gli unici a crescere in unità. Questi ultimi, in particolare, risentono positivamente della crescita in unità degli sgrassatori (+27,6%), degli igienizzanti ammoniaca (+7,8%) e dei detersivi tradizionali (+6,8%). Calano a doppia cifra, invece, i detergenti per pavimenti specifici (-18,2%). I comportamenti d’acquisto dei consumatori sono in costante evoluzione

L’andamento del comparto è influenzato dal contesto macroeconomico che stiamo vivendo, con un consumatore esigente che però valuta diversi elementi durante la fase d’acquisto, dalla qualità al prezzo. «Le esigenze dei consumatori – spiega Mario Patrick Parenti, amministratore delegato di Arexons – possono variare nel tempo e sono sicuramente influenzate da diversi fattori, come cambiamenti sociali ed economici. Ne è un esempio il mondo dei disinfettanti che, dopo l’esplosione dei volumi durante la pandemia, sta subendo una graduale flessione». Anche Marco Sala, presidente di Italsilva, riscontra un cambiamento Il punto di vista della distribuzione: Promotre nel comportamento degli shopper, che si approcciano agli acquisti cautamenPer Promotre nel mercato della detergenza casa te e in modo scrupoloso: «Il comportai segmenti lavastoviglie, pavimenti e cura wc mento dei consumatori è sempre più hanno performato meglio, con risultati particocomplesso, con una frequenza di aclarmente positivi per i prodotti maggiormente quisto più elevata, una propensione alla specializzati e per quelli primo prezzo, confermulticanalità, all’infedeltà alla marca mando la polarizzazione dei consumi che si sta e alla diversificazione. Nel contesto verificando in generale nel comattuale, l’attenzione ai prezzi diventa parto. «Riscontriamo maggiori quindi sempre più pervasiva. Con il noopportunità nel marchio privastro brand Spuma di Sciampagna certo – dichiara Federico Zunino, direttore generale di Promotre – non solo nel segmento mainstream, ma soprattutto in quelli specializzati presidiati con dei marchi esclusivi. Attualmente stiamo lavorando su una linea di prodotti ecosostenibili che vedrà la luce tra qualche mese. La gamma sarà in grado di unire alla specializzazione delle referenze il plus dell’ecosostenibilità, che reputiamo di fondamentale importanza in questo momento storico».

DM MAGAZINE 41


MERCATI DMM

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

Segmenti Detergenti stoviglie +13,2% val -1,4% vol

additivi lavastoviglie

+6,1% val -2,1% vol lavastoviglie

+11,2% val +3,1% vol stoviglie mano

+18,2% val -2,2% vol

chiamo di intercettare gli shopper attraverso una campagna di comunicazione crossmediale che coinvolge i mezzi più importanti, impiegati per raggiungere il nostro target durante tutto l’arco dell’anno mediante tv, stampa, digital e canali social». Efficacia e sostenibilità restano due driver importanti

Per quanto riguarda l'orientamento degli shopper e le principali tendenze nel comparto, si nota un forte interesse nella performance del prodotto con un'enfasi sulla sua efficacia e sulla capacità di fornire risultati tangibili. «I consumatori – afferma Alessandro Antoniadis, brand manager consumer di Italchimica – si stanno orientando verso referenze che assicurano un ottimo rapporto qualità/prezzo. La nostra gamma Dual Power rispecchia queste esigenze e ciò si riflette positivamente nei dati di vendita. In particolare, il nostro Dual Power piatti si diffeIl punto di vista della distribuzione: Gruppo Dmo Nei punti vendita di Gruppo Dmo i prodotti destinati alla lavastoviglie registrano crescite importanti. «Per il prossimo anno – afferma Matteo Ghini, direttore marketing di Gruppo Dmo – la categoria della detergenza casa vede opportunità legate soprattutto al mondo lavastoviglie, segmento che sta crescendo insieme a quello degli ammorbidenti, e non ancora arrivato a maturità. Vi è anche un incremento a valore legato allo spostamento verso tecnologie sempre più performanti nel mondo caps. Nel 2024 continueremo sicuramente ad ampliare l’offerta della nostra marca privata Caddy’s, il cui sviluppo è strategico anche in questa categoria. Inoltre, seguiremo i trend di mercato potenziando il mondo lavastoviglie e mantenendo un presidio promozionale importante sui pulitori per piccole superfici». 42 DM MAGAZINE


MERCATI DMM renzia dalla concorrenza grazie a un erogatore più pratico (pump anziché il più comune push/pull) e risponde alla ricerca di elevata qualità grazie alla sua formulazione a gel ad altissima concentrazione di attivi. Notiamo, inoltre, una crescente attenzione sui temi della sostenibilità ambientale, particolarmente rilevante nel settore dei prodotti chimici». L’interesse nei confronti della sostenibilità nel settore dei detergenti è un trend in costante aumento per Daniela Antoniuzzi, vicepresidente di Icefor: «In questo contesto, la nostra azienda offre una gamma completa di prodotti per l'igiene domestica sotto il marchio Ecolabel, denominata L’Ecologico. Una linea di referenze testate per la presenza di metalli pesanti come nickel, cromo e cobalto, formulate con materie prime vegetali completamente e rapidamente biodegradabili. I tensioattivi sono estratti dagli scarti della lavorazione di barbabietola da zucchero e grano, provenienti da coltivazioni non destinate al consumo umano. Le formule sono prive di coloranti, conservanti, Edta e fosfati, concentrati e con un limitato o nullo contenuto di Voc (composti organici volatili). Inoltre, i flaconi utilizzati sono realizzati al 100% in plastica riciclata certificata “Plastica Seconda Vita”».n

Un media mix vario e integrato Arexons punta a un media mix completo, ma che sia allo stesso tempo differenziato a seconda del target a cui vuole comunicare, come spiega Mario Patrick Parenti: «Ci rivolgiamo sia ai nostri clienti diretti, come buyer e distributori, sia ai consumatori finali. Utilizziamo molto i nostri canali social tramite azioni di content marketing oppure collaborazioni con influencer. Inoltre, avviamo svariate campagne pubblicitarie sia online sia sui magazine cartacei di rilievo per il settore, oltre che eventi o sponsorizzazioni. Per noi è fondamentale anche la comunicazione in punto vendita per garantire una corretta visibilità del nostro assortimento e la valorizzazione dei plus di prodotto o dei nostri servizi».

Trend vendite per canale

+9,1%

+6,1%

+2,2%

+9,2%

-10,4%

0%

Liberi Servizi

Discount

val

+76%val

+76%val

vol

vol

vol

-2,5% Iper

-5,8% Super

+10,7%

val

+76%val

vol

vol

-1,8%

Specialisti drug

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

DM MAGAZINE 43


CUSTOMER DMM

Micro trend 2024: attenzione ai

CONSUMI Nei paesi industriali occidentali si osserva un eccesso di prodotti e servizi in quasi tutte le categorie, grazie alla presenza simultanea di offerte online e offline.

S

ebbene dal punto di vista del consumatore la grande disponibilità di offerte possa sembrare positiva, spesso questo rende le decisioni di acquisto più complesse e meno efficienti. Per affrontare il "paradosso della scelta", i consumatori possono beneficiare di servizi mirati che li guidino attraverso l'intera esperienza, aiutandoli a navigare tra le molteplici opzioni disponibili. Gli esperti possono svolgere un ruolo chiave nell'effettuare scelte iniziali o finali, mentre i rivenditori fisici si occupano della cura delle loro offerte. Una selezione accurata di prodotti può semplificare il percorso del cliente analogico, facilitando le decisioni di acquisto. Oltre alla semplice detenzione di beni e servizi, l'attenzione e la cura verso di essi possono trasformarsi in autentici simboli di status. Un numero sempre maggiore di consumatori è consapevole degli impatti delle proprie scelte di acquisto sull'ambiente, sui biosistemi e sulla società. Di conseguenza, il consumo curato può diventare un modo per esprimere valori personali e sociali, trasformando la società del surplus in una società del significato. L'attenzione dedicata alla cura dei prodotti e dei servizi può andare oltre il consumo convenzionale, diventando una forma di impegno verso questioni più ampie, come la sostenibilità ambientale e sociale. Questo approccio consapevole al consumo può trovare applicazione anche nella "nicchia personale", dove le selezioni tengono conto delle esigenze specifiche di gruppi come i malati cronici. In questo modo, il consumo curato diventa un mezzo per soddisfare non solo i desideri individuali, ma anche per affrontare le sfide più ampie della società. 44 DM MAGAZINE

Mega trend Seamless commerce Macro trend Curate consumption Micro trend

Nft


CUSTOMER DMM

Mega trend Seamless commerce Macro trend Curate consumption Micro trend

Ecover

Mega trend Seamless commerce Macro trend Curate consumption Micro trend

Sacchetti antispreco

Starbucks vende Nft in edizione limitata Per celebrare il 20° anniversario della sua famosa bevanda “Pumpkin Spice Latte”, Starbucks vende Nft Psl in edizione limitata per 20 dollari ciascuno. La promozione fa parte del programma fedeltà “Starbucks Odyssey”, che offre ai clienti premi come lezioni di preparazione del caffè e bevande gratuite con l'acquisto. Gli Nft sono disponibili nelle quattro popolari varietà Pumpkin Spice Latte. Oltre a possedere un Nft, tutti i membri di Odyssey riceveranno 250 punti. I membri che collezionano tutte e quattro le edizioni riceveranno anche un bonus speciale, ma non sarà annunciato. Imballaggi riutilizzabili per prodotti per la casa Il rivenditore britannico Marks & Spencer (M&S) ha collaborato con Reposit, il marchio Ecover e l'organizzazione City to Sea per realizzare un progetto di riutilizzo degli imballaggi in plastica. La piattaforma di riutilizzo è progettata per consentire ai clienti di acquistare prodotti in imballaggi riutilizzabili pre-riempiti e restituire o rispedire l'imballaggio vuoto ovunque. In un test di otto prodotti per la casa in diversi negozi M&S, le vendite e i tassi di reso dei prodotti in imballaggi riutilizzabili hanno superato gli obiettivi. Questo schema viene ora esteso ai prodotti di Ecover e Beauty Kitchen. Sacchetti contro gli sprechi alimentari Lidl ha lanciato in Italia i “Sacchetti Antispreco” che contengono frutta e verdura scartata e sono in vendita a un prezzo fisso ridotto. L'iniziativa fa parte del più ampio progetto “Too Good To Waste” e viene implementata in tutti i 730 negozi del discount. I “Sacchetti Antispreco” vengono riempiti quotidianamente dai dipendenti e riposti in un’apposita area del punto vendita. Contengono quattro chilogrammi di frutta e verdura e costano tre euro. Il numero di borse in offerta varia in base al negozio e al giorno e dipende dalla disponibilità giornaliera dei prodotti adatti.n Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

DM MAGAZINE 45


REAL ESTATE DMM

I trend del real estate

su cui prestare più attenzione nel 2024 È sufficiente analizzare le numerose ricerche e i dati di settore disponibili, guardare il mercato con un occhio critico per rendersi conto di quali potranno essere le tendenze per il settore immobiliare nel 2024 e, senza avere la sfera di cristallo, spingersi anche più in avanti.

U

n mercato complesso, condizionato da inflazione elevata e instabilità geopolitica, gli investitori in posizione di attesa, la consapevolezza che gli elementi di “disruption” sono ormai trend strutturali che rendono necessarie strategie e visione di lungo periodo. Seppur con tale approccio attendista, secondo quanto emerso nel summit “Quo Vadis Italia?” organizzato recentemente da Dla Piper, tutti gli operatori hanno manifestato interesse a investire in Italia nel 2024, in modo trasversale sulle diverse asset class. Secondo S. Durkin di BlackRock, nonostante il picco inflattivo sia alle spalle e il ciclo restrittivo in via di conclusione, l’inflazione resterà elevata nel lungo periodo: il settore immobiliare deve essere in grado di continuare ad adattarsi a cambiamenti ormai permanenti. Lato investimenti, nel 2023 si sono registrati dati poco incoraggianti, in quanto l’Italia ha visto un’importante contrazione del volume (-58%, dato al IIIQ 23) rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente, attestandosi a 3,9 miliardi di euro. Fra i vari segmenti, quello del retail può essere incoraggiante in vista di una ripresa. Si osserva, infatti, un’attenzione sempre maggiore e spazio per lo sviluppo di strutture che propongono un’espe46 DM MAGAZINE


REAL ESTATE DMM rienza di shopping come destinazione per il tempo libero. È chiaro che questo approccio deve comunque salvaguardare la redditività e la sostenibilità di medio periodo, elemento non scontato quando si parla di leisure nelle strutture commerciali. Tuttavia, cambia anche l’attenzione degli investitori se è vero che dopo il dominio, nell’ultimo decennio, degli investitori istituzionali, si registra adesso interesse da parte degli investitori privati. Secondo i dati di una recente ricerca di Jll, per gran parte dell’ultimo decennio gli investimenti nel settore retail sono stati dominati dagli istituzionali, tuttavia a partire dal 2022 si è registrata una quota maggiore di investimenti nel settore immobiliare al dettaglio da parte di capitali privati e family office. Ancora Jll riferisce che la quota di capitale privato sugli investimenti complessivi nel commercio al dettaglio in tutta l’area Emea è più che raddoppiata tra la metà del 2022 e la metà del 2023, raggiungendo il 15%. Con 1,76 miliardi di euro (1,88 miliardi di dollari) gli investimenti di capitale privato nel commercio al dettaglio hanno raggiunto il livello più alto in un periodo di sei mesi dal 2019, un dato significativo. Certamente questo trend è stato favorito dalla revisione dei prezzi degli asset al dettaglio e da una maggiore disponibilità di liquidità, soprattutto per quelli di dimensioni più ridotte. Che impatto ha questo fenomeno sul prodotto sottostante? Gli investitori privati spesso beneficiano di rapporti fiduciari con gli istituti di credito e questo può facilitare i processi di transizione dell’asset per fargli recuperare valore. È anche potenzialmente più rapido un cambio di strategia, visto l’approccio pratico volto a un quasi esclusivo affidamento alle società di management specializzate, per la gestione o il riposizionamento dell’asset. In altri termini, il prodotto ne trae giovamento. Come rileva McKinsey in un recente rapporto "Spazi vuoti e luoghi ibridi” di luglio 2023, gli immobili commerciali dovranno adattarsi riconvertendo gli spazi per offerte esperienziali, come intrattenimento, ristorazione o servizi sanitari, per attirare i clienti.n Alberto Deiana, project management and real estate executive Mi.No.Ter.

DM MAGAZINE 47


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

“Ai”già pensato ai

rischi pregiudiziali dei

sistemi generativi?

L’Intelligenza Artificiale nasconde, neanche troppo, rischi importanti.

A

nche su queste colonne abbiamo già parlato a iosa delle diverse applicazioni dell’intelligenza artificiale (Ai) e, in particolar modo, dei sistemi cosiddetti generativi (GenAI) come ChatGPT o Bard. Fino ad oggi ci siamo soffermati sulle prospettive di utilizzo o sulle applicazioni già in essere, questa volta vorrei sollevare l’attenzione su un possibile rischio, non solo etico, ma anche per i ritorni della l’azienda. La GenAI secondo la definizione di Wikipedia è “un tipo di intelligenza artificiale che è in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media in risposta a delle richieste dette prompt. I sistemi di intelligenza artificiale generativa utilizzano modelli generativi, che sono modelli statistici di una distribuzione congiunta di una variabile osservabile e di una variabile dipendente, che nel contesto del data mining è detta variabile target”. Detto in maniera più semplice (e anche semplificata) si tratta di sistemi che analizzano una mole di informazioni già presenti e da essa deducono delle regole per giungere a delle conclusioni. Ad esempio, posso dare loro in pasto migliaia di foto di gatti e di cani, specificando quali animali siano, e la GenAI impara a riconoscerli sviluppando dei propri criteri. Qui c’è il fattore critico: l’Ai è influenzata dalla base dati con cui si alimenta. Se la base dati è scorretta o alterata da comportamenti umani il rischio è che tragga delle conclusioni errate. Nel settore del retail è presto per avere casi in ambito vendita, ma non in altri come l’Hr. Amazon ha ottenuto 48 DM MAGAZINE


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM risultati deludenti, non solo per l’efficacia, ma perché i sistemi si sono dimostrati sessisti già diversi anni fa secondo anche un articolo pubblicato da Bbc News. In sostanza, per molte posizioni venivano prediletti gli uomini rispetto alle donne. Si tratta quindi non solo di un mero rischio ma, alla luce dei fatti, di una realtà le cui cause si possono ricondurre a mio avviso a due macro-motivazioni. Primo, i sistemi generativi si basano su basi dati esistenti, e oggi la forza lavoro ha già molte discriminazioni sia a livello culturale (con il termine “badante” pensi a una signora dell’est) sia nelle numeriche (le badanti sono perlopiù signore dell’est). Ora, in alcuni casi la correlazione caratteristica-statistica può essere accettabile: cerco una giocatrice di pallacanestro? La maggior parte di quelle di successo sono alte, la cerco anche io alta (ma esistono anche atleti formidabili e di talento di statura inferiore). Il fatto che la maggior parte dei manager di successo siano uomini e bianchi non implica che siano intrinsecamente o geneticamente meglio delle donne o delle persone di etnie diverse. Solamente perché ad oggi sono quelli che in maggioranza rivestono quelle posizioni e, quindi, numericamente più significativi. I migliori studenti delle università facoltose sono figli di ricchi, ciò non perché i figli delle classi medie o meno agiate siano meno intelligenti, ma solo perché numericamente solo in pochi riescono ad accedere a un’istruzione d’élite e questo ha un diretto impatto sulla statistica. E il problema non è solo in campo Hr o di evoluzione della tecnologia, visto che in un altro recente esperimento i robot con l’intelligenza artificiale si sono dimostrati sessisti e razzisti. Pregiudizi che sono già, purtroppo, umani, ma che con l’Ai possono addirittura peggiorare. Già, perché mentre si spera che l’umanità sviluppi cultura e mentalità più aperte, gli algoritmi dei computer tendono ad amplificare ogni relazione effetto-causa (pensiamo solo alle bolle informative di oggi) con il rischio che errori simili avvengano anche nel suggerire i prodotti, creare promozioni o generare prezzi personalizzati per singolo cliente o cluster.n Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

DM MAGAZINE 49


MERCATI DMM

pomodoro

I derivati del accelerano su qualità e tracciabilità di Claudia Scorza

50 DM MAGAZINE


MERCATI DMM

I player del comparto continuano a puntare sull’elevata qualità dei prodotti, sulla tracciabilità e sulla provenienza italiana e locale delle materie prime, andando così a segmentare e a valorizzare ulteriormente lo scaffale.

N

ell’anno terminante il 12 novembre 2023, il mercato dei derivati del pomodoro registra un giro d’affari di 836,4 milioni di euro, in forte incremento rispetto all’anno precedente (+22,5%). La crescita controbilancia l’andamento quasi flat della categoria a volume (+0,6%), con vendite pari a circa 459,6 milioni di chilogrammi (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug). Aree geografiche e canali distributivi

Il mercato dei derivati del pomodoro è in crescita a valore in tutte le aree. Gli andamenti a volume mostrano invece alcune differenze. L’Area 4, prima per incidenza sui volumi generati (37,2%), guida la crescita con un trend del +1%, seguita dall’Area 2 con +1,1%. Risulta flat l’Area 3 (+0,4%), mentre le regioni dell’Area 1, che generano il 22,1% dei volumi, evidenziano un trend negativo pari a -0,2%. «Le superfici distributive dove si concentra l’87,2% dei volumi – afferma Francesca Babbo di NIQ – sono iper, super e discount. Qui il trend è positivo sia a valore (+22,7%) sia a volume (+0,8%), seguendo l’andamento a totale Italia. Si distinguono due tendenze discordi a volume per le superfici: i super, che veicolano il 41,3% dei volumi a totale Italia, trainano il trend positivo (+2,3% vol. e +0,9% contrib. vol) seguiti dagli iper (+4,2% vol.; +0,7% contrib. vol), mentre i discount, che pesano il 27,5% (-3,5% vol.; -1% contrib. vol), e i liberi servizi (-1,1% trend vol.; -0,1% contrib. vol) guidano il trend negativo. La crescita della categoria a valore è invece cross-canale (+22,2% iper, +22,4% super, +21% liberi servizi e +23,8% discount). Il trend positivo a valore è guidato principalmente dall’effetto inflattivo dell’incremento del prezzo DM MAGAZINE 51


SCOPRI LA NUOVA LINEA DALLA COLTIVAZIONE ALLA PADELLA I NOSTRI PRODOTTI SONO CONTROLLATI E TRACCIABILI AL 100%

SCOPRI DI PIÙ


medio €/kg (+21,8%), seppur si registri un aumento delle promozioni (+2,4 p.ti). Il discount rimane il canale più conveniente per la categoria dei derivati del pomodoro (price index 85), nonostante si evidenzi il più alto incremento di prezzo medio €/ kg (+28,4%). Aumenta, inoltre, l’incidenza delle promozioni (+2,8 p.ti int. index volume) pur rimanendo il format con il minor numero di volumi promozionati (18,9% int. index vol. vs 37,3% totale Italia)». Andamento dei segmenti

TREND VENDITE A VALORE

TREND VENDITE A VOLUME

+22,5%

+0,6%

836,4 mln/€

459,6 mln/kg

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

MERCATI DMM

Il segmento principale del mercato dei derivati del pomodoro è rappresentato dalla passata di pomodoro, che veicola il 62,7% dei volumi della categoria, seguito da polpa di pomodoro (21,5%) e da pelati e pomodorini (14,4%). Sebbene a causa dell’impatto inflattivo tutti i segmenti mostrino un andamento positivo a doppia cifra a valore, solamente la passata di pomodoro cresce anche a volume, registrando rispettivamente un incremento del 25,8% a valore e del 3,9% a volume rispetto al periodo corrispondente. La crescita controbilancia l’andamento negativo a volume dei segmenti polpa di pomodoro (-4,3%) e pelati e pomodorini (-5,5%). «L’intensità promozionale – precisa Francesca Babbo – cresce in tutti i segmenti, in particolare nella passata di pomodoro (+2,7 p.ti int index vol.), segmento che rileva l’incidenza promozionale più alta (42,7% int. index vol.). Il posizionamento di prezzo dei derivati del pomodoro è di 1,82 €/kg a totale Italia, in aumento rispetto all’anno precedente (+21,8%). Cresce anche il prezzo medio €/confezione, pari a +21,5%. Tali incrementi si riflettono su tutti i segmenti della categoria».

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: CONSORZIO C3 In un mercato dove la campagna 2023 ha generato in Italia -5% al Sud e -8% al Nord, all’interno dell’assortimento dei derivati del pomodoro a marchio Noi&Voi, il Consorzio C3 ha riscontrato un leggero calo in termini di valore delle referenze retail. «Le proposte catering professional – spiega Sara Fabris, category executive Mdd Noi&Voi – hanno invece mostrato un incremento a doppia cifra in termini di valore. Mi riferisco, nello specifico, alla Passata di Pomodoro da 2.500 g e alla Polpa di Pomodoro 2.550 g. In questo momento di pesante inflazione con i tassi alle stelle e con i discount particolarmente in crescita non abbiamo contezza di possibili opportunità per la categoria; aspettiamo e vediamo, rimanendo sempre ricettivi. Tra le novità che lanceremo nei primi giorni del 2024 spicca sicuramente la Passata di Pomodoro Noi&Voi in brick da 500 g in Tetra Recart, riciclabile al 71%».

DM MAGAZINE 53


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

DIL SOLUTIONS Informazioni chiare, performance elevate: il potere dei dati al tuo servizio Avere accesso a enormi quantità di dati è diventato ormai la norma in molte imprese. Ma ciò che realmente fa la differenza è la capacità di interpretarli in modo efficace. L’analisi delle informazioni sta emergendo come un motore trainante per l’innovazione, la crescita economica e il miglioramento della qualità della vita. Meglio allora affidarsi a un partner esperto e competente. Dil Solutions, società di consulenza fondata da Luis Grossocordone e Dario Vincenzi, nasce dalla volontà di supportare le imprese nel miglioramento delle proprie performance, un intento reso possibile grazie alla vasta esperienza dei suoi fondatori maturata in oltre 20 anni di attività sviluppata a livello nazionale e internazionale. Dil Solutions, in particolare, è specializzata nel trattamento dei dati con l’obiettivo di estrarre informazioni cruciali fornendo nuovi insight dettagliati alle imprese. La specifica competenza acquisita nel campo consente di tradurre complessi set di dati in conoscenze pratiche, supportando le decisioni aziendali con precisione e tempestività. “La nostra vision mira a trasformare i dati in valore - spiega Dario Vincenzi - identificando opportunità di ottimizzazione e miglioramento continuo delle performance aziendali. Sfruttiamo la potenza dei dati per tracciare, analizzare e ottimizzare ogni fase del processo”.

“Siamo esperti nella valorizzazione dei dati – aggiunge Grossocordone – facendo sì che il potere dell’analisi delle informazioni si trasformi in una importante leva di conoscenze, consentendo alle aziende di identificare, recuperare e ottimizzare risorse, garantendo un vantaggio competitivo tangibile, individuando e anticipando le potenziali aree di rischio”. L’obiettivo di Dil Solutions è finalizzato a creare cultura aziendale sul mondo della comprensione dei dati intesi come strumenti fondamentali per il miglioramento continuo delle performance aziendali. Una mission che si traduce nel supportare le Imprese verso l’eccellenza operativa, identificando opportunità di ottimizzazione e miglioramento continuo. “Per riuscirci - precisa Vincenzi - assicuriamo alle aziende clienti una serie di servizi dedicati e personalizzabili per fornire gli elementi necessari e funzionali a prendere decisioni strategiche e a monitorare il proprio business. La capacità di personalizzazione dei servizi di Dil Solutions, inoltre, si adatta alle esigenze specifiche di ciascun cliente, offrendo soluzioni su misura per ottimizzare le performance aziendali”. “Le imprese che riescono a raccogliere, elaborare e comprendere i dati - conclude Grossocordone - sono in grado di prendere decisioni informate, anticipare le tendenze e ottenere vantaggi competitivi significativi. In questo contesto, l’analisi dei dati emerge come un elemento cruciale per il successo a lungo termine di aziende, istituzioni e organizzazioni di ogni genere. E Dil Solutions, in questo ambito, è il partner giusto a cui affidarsi.”

www.dil-solutions.com


MERCATI DMM

+20,8% val -5,5% vol Pelati e pomodorini

+22,3% val -0,3% vol Concentrati di pomodoro +25,8% val +3,9% vol Passata di pomodoro

+16,9% val -4,3% vol Polpa di pomodoro

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

Segmenti

I consumatori apprezzano proposte di elevata qualità e tracciate

Trend vendite per canale

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 12/11/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

Anche nel comparto dei derivati del pomodoro, come per la gran parte dei prodotti di consumo quotidiano, il primo driver di scelta resta il prezzo con una forte propensione a cogliere le opportunità promozionali a discapito della fedeltà di marca. «Ciò nonostante – sottolinea Emidio Mansi, global marketing director e direttore commerciale Italia di Pastificio Lucio Garofalo – c’è molto interesse per le nuove proposte. È per questo motivo che abbiamo deciso di presentarci al mercato con un prodotto premium. La nuova linea dei rossi Potere al Pomodoro è realizzata con pomodoro di altissima qualità e 100% italiano, garantendo ai consumatori la massima trasparenza del brand attraverso la totale tracciabilità del prodotto dall’agricoltore all’imbottigliamento». L’attenzione alla qualità delle materie prime, alla trasparenza e alla sostenibilità della filiera resta alta tra i consumatori, sebbene lo scenario inflattivo pesi sui carrelli della spesa: «Questi – dichiara Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari – sono i principali impegni su cui abbiamo deciso di focalizzarci oltre dieci anni fa e su cui continuiamo a investire mediante progetti ad

Iper +22,2% val +4,2% vol

Super +22,4% val +2,3% vol

Liberi Servizi

+21% val -1,1% vol

Discount +23,8% val -3,5% vol

Specialisti drug

+135,2% val +113,9% vol

DM MAGAZINE 55


MERCATI DMM hoc e collaborazioni con associazioni che condividono con noi l’importanza di generare valore positivo nelle comunità in cui operiamo. Uno dei risultati dell’impegno in questa direzione è, ad esempio, l’inserimento di codici Qr sulle confezioni prodotte per Coop Uk, attraverso cui il consumatore può reperire informazioni garantite sull’origine dei prodotti». Provenienza locale e salubrità sono sempre più al centro

Nel mondo delle conserve rosse c’è una sempre più marcata attenzione alla provenienza italiana e locale delle materie prime, oltre che alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, come spiega Lorenza Baretti, senior brand manager de Le Conserve della Nonna: «Per le nostre passate utilizziamo solo pomodoro dell’Emilia-Romagna coltivato in prossimità del nostro stabilimento di Ravarino (Mo), così che possa essere lavorato entro poche ore dalla raccolta, con la garanzia di una filiera corta e controllata grazie ad accordi diretti con i coltivatori. Le passate sono inoltre certificate “Qualità Controllata” da parte della regione Emilia-Romagna: il simbolo “QC” in etichetta garantisce che il prodotto sia ottenuto con tecniche di produzione integrata che riducono al minimo l’uso di sostanze chimiche di sintesi in campo e con processi produttivi a basso impatto ambientale a tutela della salute e dell’ambiente, sinonimo quindi di referenza pulita, sana e sicura». Anche Chiara Spagna, marketing manager di Conserve Italia, riscontra una continua attenzione nei confronti di tutti quei prodotti che dichiarano o certificano la provenienza 100% italiana della materia 56 DM MAGAZINE

SCHEDE PRODOTTI Gruppo Fini/Le Conserve della Nonna Nome prodotto: Lampomodoro - Passata dell’Emilia Romagna Caratteristiche: passata particolarmente densa e corposa, realizzata esclusivamente con pomodoro dell’Emilia-Romagna e vincitrice del premio “Quality Award” per cinque anni consecutivi. Formato da 700 g.

La Doria Nome prodotto: Passata di pomodoro Caratteristiche: la referenza è ottenuta selezionando soltanto i migliori pomodori italiani. Passati al setaccio con trama fine per eliminare semi e bucce, la passata di pomodoro viene cotta delicatamente come nella migliore tradizione italiana. Nasce così una passata cremosa e omogenea, naturalmente dolce e dal sapore distintivo.

Pastificio Garofalo/Garofalo Nome prodotto: Potere al Pomodoro Caratteristiche: la nuova linea è realizzata con pomodoro di altissima qualità e 100% italiano, garantendo totale tracciabilità e controllabilità del prodotto.

Princes Industrie Alimentari Nome prodotto: Donna Pia Caratteristiche: la referenza, disponibile a scaffale nel 2024, rappresenta l’eccellenza sostenibile del prezioso pomodoro di Puglia.


MERCATI DMM prima, la sicurezza alimentare e il ridotto impatto ambientale: «Il consumatore oggi tende a considerare sempre meno i derivati del pomodoro come una commodity e chiede referenze con elevate caratteristiche qualitative e provenienti da un’agricoltura sostenibile, a filiera controllata e certificata, che esprimano salubrità e sicurezza alimentare. Da segnalare anche lo sviluppo di nicchie regionali o di prodotti a base di varietà di pomodoro speciali e tipiche, che esaltano le eccellenze territoriali nazionali». Secondo Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia de La Doria, la tendenza attuale più rilevante è la sensibilità verso ricette salutistiche: «Gli shopper sono attenti ai nutrienti contenuti nei prodotti alimentari e al loro equilibrio. Questo trend ha sviluppato le gamme di referenze a ridotto contenuto di sale, “free from” e bio. Grande interesse è rivolto, inoltre, all’utilizzo di materie prime di qualità, come il pomodoro 100% italiano proveniente da agricoltura sostenibile, tracciata e certificata. Relativamente al packaging, l’attenzione è rivolta all’uso di materiali quanto più possibile sostenibili, riciclabili e rispettosi dell’ambiente».n

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: DESPAR ITALIA Nei punti vendita di Despar Italia i derivati del pomodoro hanno registrato un trend positivo, seppur con delle distinzioni tra i diversi segmenti. «I dati dell’ultimo anno fino al 3 dicembre 2023 nel totale delle vendite del segmento – dichiara Luigi Borrelli, product manager food di Despar Italia – mostrano la tenuta dei volumi della passata (+6,3% sul totale Italia Iper+Super e +6,4% sul totale Despar). A registrare un calo sono stati la polpa e i pelati, mentre è positivo il saldo per i concentrati di pomodoro (+1,1% tot Italia Iper+Super e +0,8% totale Despar). Quest’anno abbiamo incentrato diverse attività promozionali attorno alla nostra proposta a marchio, che ha evidenziato delle crescite importanti, come dimostrano i volumi della passata, aumentati di oltre 17 punti rispetto al 2,8% della Mdd nel totale Iper+Super. Stiamo lavorando per ampliare la nostra offerta a marchio, che vede già presenti diverse specialità: nel corso del 2024 è previsto il lancio di una passata e di una polpa di pomodoro Marzanino».

IL PACKAGING VEICOLA IL VALORE DEI PRODOTTI Per Pastificio Garofalo la comunicazione parte dal packaging. Ciò si riscontra nel nome dato alla nuova linea Potere al Pomodoro e nella grafica scelta, che trasmette alta percezione qualitativa, come sottolinea Emidio Mansi: «Raccontiamo i valori di tracciabilità e sostenibilità attraverso il logo “Friend of the heart”, a testimonianza dell’impegno nell’adottare pratiche agricole ecosostenibili, nel salvaguardare la biodiversità e nel promuovere la responsabilità sociale e la certificazione di Social Footprint AAA, che misura l’impatto sociale del prodotto e permette di fare acquisti consapevoli a garanzia dell’impegno del brand a migliorare le condizioni eticosociali della filiera produttiva». DM MAGAZINE 57


OSSERVATORIO DIGITAL DMM

Derivati del pomodoro:

quali sono i brand più “concentrati” sul web? Con l’aiuto di Fanpage Karma e Talkwalker, l’Osservatorio Digitale di Soluzione Group ha analizzato l’attività social delle principali aziende produttrici di derivati del pomodoro.

P

assata, concentrati e conserve: tutto a base di pomodoro, uno degli ingredienti più usati nella cucina mediterranea. Lo dimostra l’analisi dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group che, attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma¹ e Talkwalker², ha indagato il sentiment delle conversazioni online attorno a marchi, prodotti e trend, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

L

’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai diversi player. Sul canale Facebook al primo posto per ampiezza di community è Cirio (328k), la passione verace del pomodoro italiano, seguito da Valfrutta (323k) e da Mutti Pomodoro (318k). Da notare poi come Pomì Italia non sia ancora sul podio, ma guadagna terreno posizionandosi a un buon quarto posto grazie agli investimenti in campagne di recruiting. Strategie che si percepiscono anche dalla classifica per engagement: in vetta è ancora Cirio con 137k ¹ Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra l’1 giugno 2023 e l’11 dicembre 2023 ² Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra l’1 novembre 2023 e il 15 dicembre 2023

58 DM MAGAZINE


OSSERVATORIO DIGITAL DMM

reaction, rincorsa da De Rica (50k) e da Pomì (42k), in linea con la pianificazione di sponsorizzazioni per acquisire fan. Grande assente è Mutti Pomodoro, che nonostante sia al terzo posto della classifica per fan, negli ultimi 6 mesi ha interrotto la pubblicazione su Facebook. A trionfare nella graduatoria dei top post sono quindi De Rica, Cirio e Pomì che si contendono il primato grazie a piani editoriali ben strutturati.

L

a situazione su Instagram ricalca quella di Facebook: ritroviamo infatti Cirio Cuore Italiano con 37k follower, Mutti Pomodoro Italia che ha invece deciso di presidiare questo canale con 34k e Pomì Italia Ufficiale con 23k. Il quadro cambia però in fatto di performance delle pagine: Ortolina, community piccola ma interattiva verso l’utente, guida con il suo 24%, seguita da Le Conserve della Nonna (11%) e da Valfrutta (8%). I top hashtag mostrano invece come i derivati del pomodoro siano legati all’italianità e alla provenienza della materia prima: #pomodoroitaliano, #ricetteitaliane, #sardinianfood, #OVeniteInSicilia, #Agromonte. Nota di merito poi per Pomì, Mutti e Così Com’è che hanno iniziato a investire anche sul canale Tik Tok.

P

er quanto riguarda l’indagine di Talkwalker, invece, le conversazioni spontanee legate al mercato dei derivati del pomodoro hanno coinvolto un pubblico di oltre 51 milioni di persone. Gli hashtag sono in linea con la comunicazione dei brand: si parla infatti sempre di italianità dei prodotti, di cucina italiana e di ingredienti semplici, da abbinare al pomodoro in un buon piatto di pasta al sugo, ma anche di marchi quali #Cirio, #Mutti e #LaTorrente. I brand più citati dagli utenti sono però Petti, Mutti, Così Com’è, Cirio e Pomì.n www.soluzionegroup.com

DM MAGAZINE 59


TECNOLOGISTICA DMM

MediaWorld lancia il servizio di pick-up in 30 minuti

La catena di elettronica annuncia un’ulteriore innovazione della sua proposta omnicanale: tutti i 130 negozi MediaWorld offriranno il servizio di ritiro ordini anche in 30 minuti. di Claudia Scorza

M

ediaWorld, catena di elettronica parte di MediaMarktSaturn Retail Group, continua l’integrazione di nuove tecnologie volte a migliorare tutti gli aspetti dell’esperienza d’acquisto con il lancio su scala nazionale del servizio “pick-up in 30 minuti”. Da oggi, infatti, gli oltre otto milioni di clienti che ogni mese si collegano a www.mediaworld.it o all’App MediaWorld potranno ordinare online e ritirare in negozio gratuitamente anche in 30 minuti dalla ricezione della conferma ordine.

T

utti i prodotti disponibili per il pick-up in 30 minuti saranno facilmente identificabili dalla dicitura “Ritiro gratuito in negozio anche in 30 minuti”: basterà selezionare il prodotto e il negozio per verificare la disponibilità. Una volta effettuato il pagamento online o selezionando l’opzione “Pagamento in negozio”, il prodotto sarà disponibile al ritiro presso il punto pick-up dedicato dopo mezzora dal ricevimento della mail di conferma ordine.

G

razie a questo innovativo servizio i consumatori potranno vivere l’esperienza intuitiva, facile e sicura dell’e-commerce e avere il prodotto desiderato ben prima di qualunque servizio di acquisto online con consegna espressa. Inoltre, il cliente potrà scegliere se finalizzare l’acquisto online o sfruttare il servizio pick&pay e pagare comodamente in negozio. Grazie al servizio pick-up la clientela potrà godere della semplicità e immediatezza dell’online, senza rinunciare alla consulenza personalizzata in-store e alla possibilità di testare il prodotto desiderato.n Leggi anche: “Prestofresco si affida all’intelligenza artificiale”

60 DM MAGAZINE


TECNOLOGISTICA DMM

Logistica Uno

presenta il progetto virtuoso “Treno Pendolare” Il progetto, in partnership con Gruppo Sanpellegrino e Mercitalia Rail, aumenta la disponibilità di trasporto merci e rappresenta una risposta concreta alla crescente carenza di servizio stradale per le lunghe percorrenze. di Claudia Scorza

I

l progetto pionieristico "Treno Pendolare" di Logistica Uno, in partnership con Gruppo Sanpellegrino e Mercitalia Rail (società del Polo Logistica del Gruppo Fs), offre un'innovativa soluzione di trasporto ferroviario: non solo aumenta la disponibilità di trasporto merci, ma rappresenta anche una risposta concreta alla crescente carenza di servizio stradale per le lunghe percorrenze. In particolare, la partnership con Gruppo Sanpellegrino B Corp, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, testimonia l'impegno condiviso nel percorso verso la sostenibilità: la riduzione dell'impatto ambientale del trasporto merci diventa una realtà concreta grazie a questa virtuosa collaborazione.

I

l treno predisposto da Logistica Uno, equivalente a 30 autoarticolati, parte ogni venerdì sera da Lecco e, viaggiando di notte, raggiunge Porcari (Lu) di prima mattina. Da qui, il carico viene distribuito su tre destinazioni chiave: l’Interporto Sud Europa a Marcianise (Ce), l’Interporto di Bari la domenica e, infine, l'Interporto di Catania il lunedì pomeriggio. In soli tre giorni, il progetto "Treno Pendolare" riesce a servire quattro punti baricentrici per la distribuzione delle merci sul territorio italiano: Porcari (Lu), Marcianise (Ce), Bari e Catania. Questo servizio unico consente al Gruppo Sanpellegrino di selezionare la destinazione delle proprie merci fino a 24 ore prima della partenza del treno, garantendo massima flessibilità e tempestività decisionale.

I

l risultato tangibile di questa partnership è una maggiore flessibilità operativa, una significativa riduzione delle emissioni di Co2, pari all’87% – utilizzo stimato e certificato rispetto alla sola modalità gomma – e un’importante diminuzione della congestione del traffico causata dai mezzi pesanti sulle principali arterie stradali italiane.n

Leggi anche: “Prologis consegna una nuova struttura logistica built-to-suit nel Bolognese”

DM MAGAZINE 61


IL NUOVO DIGITAL MAGAZINE, SUPPLEMENTO DI DMM

DISPON IBILE ORA CLICCA E LEGG QUI I S U B I T OL!O

LO SCENARIO 2024 DEL RETAIL E DEL LARGO CONSUMO CON IL PUNTO DI VISTA DEI TOP MANAGER DELLE PRINCIPALI INSEGNE DELLA GDO INTERVISTATI AD HOC


TECNOLOGISTICA DMM

Lpr - La Palette Rouge chiude il 2023 con 7 milioni di pallet movimentati

La società, parte del Gruppo Euro Pool, chiude un 2023 a doppia cifra e si appresta a prendere parte alla 20esima edizione di Marca. Di Federica Bartoli

P

er Lpr - La Palette Rouge, azienda specializzata nel noleggio pallet, si chiude un 2023 in significativa crescita rispetto all’anno precedente, registrando 7 milioni di pallet movimentati nell’arco dell’anno, nonostante la scia del post Covid e la situazione politico-economica contingente. «Sono stati due gli aspetti salienti che abbiamo riscontrato nel corso dell’anno, – condivide Paolo Cipriani, sales manager di Lpr Italia – ossia la flessione dei volumi che ha interessato il retail tradizionale, controbilanciata dall’impennata degli stessi in ambito discount. Questo ha portato a una compensazione per quanto riguarda le vendite, considerate le difficoltà congiunturali che hanno influenzato negativamente l’andamento dei consumi nel canale retail».

D

opo un 2022 in cui le acquisizioni di nuovi clienti erano state drasticamente ridotte, il 2023 ha visto ribaltarsi questa tendenza, con l’acquisizione di nuovi clienti in portafoglio provenienti dal fast moving consumer goods e dal settore ortofrutticolo. Il 2024 sarà all’insegna di un’ulteriore crescita di Lpr, che intende implementare il proprio risultato a doppia cifra e incrementare le acquisizioni di prospect e il consolidamento dei rapporti con le aziende già clienti.

«

Prevediamo un primo semestre con un livello di attenzione ancora molto forte – prosegue Cipriani – e molto si potrà capire a partire dalla risposta del mercato al termine delle festività natalizie. Siamo fiduciosi, comunque, che il secondo semestre porterà a una crescita significativa». E proprio a partire da gennaio prenderanno il via le attività per il nuovo anno di Lpr che sarà presente, insieme a Euro Pool System, all’edizione 2024 di Marca, la manifestazione fieristica bolognese dedicata alla marca commerciale. «La kermesse sarà l’occasione per incontrare produttori e retailer, – conclude Cipriani – portando le nostre proposte e il nostro know-how, oltre a confermare la credibilità acquisita sul mercato italiano in quasi 15 anni di attività».n DM MAGAZINE 63


(In foto: Luca Ciuffreda, direttore di Primark Italia)

NEWS DMM

Primark investe 50 mln sull’Italia. Ecco la mappa delle nuove aperture

I fratelli Stefano e Fabio Battistelli si ricomprano una quota di minoranza della catena da loro fondata. L’operazione un po’ complessa avviene mediante la controllata Bibis, azionista maggioritario dell’azienda che ha riacquistato, attraverso la società Bitris, la totalità delle azioni di Rch - la sub holding commerciale operativa sotto insegna Risparmio casa – e delle quote in possesso di Tempus holding, società veicolo del fondo americano Hig che, nel frattempo, ha rilevato la maggioranza di Acqua&Sapone, oggi in pancia a Bubbles BidCo.

Primark a tutta forza: il retailer irlandese, infatti, investe una somma di oltre 50 milioni sull’Italia per l’apertura, nel 2024-2026, di cinque nuovi negozi a Torino, Livorno, Cosenza, Salerno e Genova. La presenza nel Bel Paese sale così a 20 grandi insediamenti creando, in prospettiva, un totale intorno a 600 opportunità di lavoro e portando l’organico a 5mila addetti a livello nazionale.

Gruppo Végé: il fatturato 2023 raggiunge i 13,78 mld di euro (+9,4%)

Auchan e Intermarché comprano 313 iper e super Casino per 1,35 mld

(In foto: il management di Gruppo VéGé)

La famiglia Battistelli torna al 100% in Risparmio Casa

Gruppo VéGé chiude il 2023 con un fatturato pari a 13,78 miliardi di euro, in aumento del 9,4% sul 2022, attestando così il decimo anno consecutivo di crescita. Con questi numeri la catena distributiva si appresta a compiere i 65 anni di attività nel 2024, anno per il quale si prevede un giro d’affari pari a 14,48 miliardi di euro con un ulteriore incremento stimato del 5,1%.

64 DM MAGAZINE

L'epopea di gruppo Casino, finito in grave crisi per molteplici motivi, si arricchisce con un nuovo capitolo che rappresenta, in una certa misura, una specie di epilogo: infatti Auchan e Intermarché, in cordata, diventeranno proprietari del ramo iper e super per il quale hanno avviato una procedura di negoziazione esclusiva. La transazione, dopo l’esame delle autorità antitrust, dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2024.


VIDEO E PODCAST DMM

TASCA (SELEX): COME CONTRASTARE L’EROSIONE DEL POTERE D’ACQUISTO NEL 2024 CONAD PRESENTA I DATI DI PRECONSUNTIVO 2023 Conad ha chiuso il 2023 con un fatturato complessivo pari a circa 20,2 miliardi di euro, in crescita del 9,1% sul 2022. L’insegna ha consolidato la propria quota di mercato, ora pari al 15,0% sul totale Italia, con un implemento delle vendite del 9,6%. Registrano le performance migliori i concept e Conad Superstore, mentre continuano a crescere il format supermercato Conad, le insegne di prossimità TuDay e Conad City e le grandi superfici Spazio Conad.

Maniele Tasca, direttore generale di Selex Gruppo Commerciale, traccia un bilancio del periodo appena trascorso, caratterizzato da una fase di iperinflazione che ha portato alla crisi dei consumi. Per il 2024, dunque, la catena distributiva punta a contrastare l’erosione del potere d’acquisto degli italiani.

VARISCO (LIDL): LA LOYALTY DA SEMPRE ALLA BASE DELLA NOSTRA ATTIVITÀ Andrea Francesco Varisco, direttore acquisti, promozioni e marketing di Lidl, affronta ai nostri microfoni i temi di loyalty e customer engagement, spiegandone il valore per l’insegna.

GENERIX GROUP COMPLETA IL PORTAFOGLIO DI SOLUZIONE TMS Generix Group è un software vendor specializzato in soluzioni SaaS per la gestione della supply chain collaborativa che facilita lo scambio di beni e dati tra fornitori e clienti in tutto il mondo, gestendo la totalità dei flussi in modo sostenibile. Con Catherine Balavoine, supply chain solutions sales expert dell’azienda, abbiamo approfondito le informazioni circa l’ultima acquisizione portata a termine dall’impresa francese, con un focus sui cambiamenti che la gestione del magazzino sta affrontando nell’ambito del mercato italiano.

DM MAGAZINE 65


SCEGLI IL MEGLIO Leggi le notizie e promuovi la tua azienda sulla testata online LEADER* nell’informazione ai manager del retail e del largo consumo www.distribuzionemoderna.info

*fonte: Similarweb - visite Maggio 2023


NEL PROSSIMO NUMERO COVER STORY Il made in Italy si fa strada sugli scaffali della Gdo MERCATI Acque Cioccolato Pizza e affini

Responsabile marketing Sabrina Crippa s.crippa@edizionidm.it

MAGAZINE

Digital marketing manager Valentina Vendra v.vendra@edizionidm.it Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344 E-commerce Silvia Manfredi ecommerce@edizionidm.it

Responsabile commerciale Edoardo Pavesi e.pavesi@edizionidm.it skype: E.pavesi80 cell: 3394918442 Commerciali Carolina Cirani c.cirani@edizionidm.it cell: 3496676046 Francesca Cuneo f.cuneo@edizionidm.it skype: Francesca Cuneo cell: 3396980893

Emanuela Dal Chele e.dalchele@edizionidm.it skype: emanueladalchele cell: 3332196167 Laura Origgi l.origgi@edizionidm.it cell: 3475649708 Maria Francesca Reale f.reale@edizionidm.it cell: 3482223685 Eventi Simona Valenza eventi@edizionidm.it


Il primo quotidiano online sulla Gdo

Il retail in real time. Dal 2007. Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.

www.distribuzionemoderna.info


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.