DM Magazine Dicembre 2023

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ANNO X – DICEMBRE 2023

INTERVISTA Pay-Back: come il recovery profit aiuta la Gdo

MAGAZINE

SUCCESSI Dm Italia: fatturato a 140 milioni di euro (+30%)

INTERVISTA Pay-Back: come il recovery profit aiuta la Gdo


TUTTO IL BUONO

del benessere 16-17 GENNAIO STAND B44-C45 PADIGLIONE 22 VIENI A TROVARCI A

PER SCOPRIRE TUTTE LE LINEE DI GRUPPO VÉGÉ


SOMMARIO DMM

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Editoriale Retail & forecast

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Cover EDM Retail in touch. Tendenze e previsioni per la Retail Community

12 Intervista Pay-Back: come il recovery profit aiuta la Gdo 15

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Successi Dm Italia: fatturato a 140 milioni di euro (+30%) Imprese SEE: tutti i vantaggi degli imballaggi alimentari flessibili

53 Social&Pr strategies E se i brand sparissero per sempre dagli scaffali? 54 Mercati Liquori e distillati puntano su un’offerta premium 67 L’analisi QBerg QBerg lancia un nuovo servizio nel mercato del wine&spirits 69 Customer Micro Trend 2023: data e user profiling 73 Real estate Una nuova era per gli edifici commerciali

18 Mercati Spalmabili dolci: il mercato è in piena salute

76 Digital club/Retail Uno sguardo verso il 2024

36 Osservatorio Digital Creme spalmabili: quali sono i brand più attivi in rete?

78 Mercati Tè e infusi fanno il pieno di benessere

38 Focus Salumi Dop: un’eccellenza italiana da valorizzare

88 Tecnologistica Comarch: la sfida dell’integrazione dei dati nei processi aziendali

42 Retail Innovation Espai Mietis – Barcellona, Spagna

PTV Logistics punta sulla piattaforma cloud PTV Axylog

45 Persone

90 News

48 Focus Cioccolato: i consumatori premiano la sperimentazione

91 Video e podcast 93 Prossimamente

Analisti di mercato, manager dell’industria di marca e della distribuzione hanno provato a immaginare scenari possibili nel medio-lungo periodo per il mondo della vendita e del largo consumo DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile Armando Brescia

Direttrice editoriale Stefania Lorusso

Progetto grafico Silvia Ballarin

Responsabile di redazione Maria Teresa Manuelli

Editore Edizioni DM Srl Via A. Costa 2 20131 Milano P. Iva 08954140961

Redattori Federica Bartoli, Stefania Colasuono, Alberto Deiana, Maria Teresa Giannini, Fabio Massi, Paolo Pelloni, Michele Rinaldi, Claudia Scorza, Marco Usai, Fabrizio Valente, Marco Zanardi

Contatti Tel. 02/20480344 redazionedm@edizionidm.it Pubblicità Ufficio commerciale Tel: 02/20480344 commerciale@edizionidm.it

L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.


Libertà di movimento, facilità di ricarica, rispetto dell’ambiente, potere dell’esperienza. Powy è il futuro della mobilità, ed è già qui. Hai uno spazio pubblico da mettere a disposizione? Entra nel cambiamento, pensiamo a tutto noi.


EDITORIALE DMM

Retail & forecast Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM

Dicembre. Tempo di bilanci. Ma anche periodo di definizione di nuovi progetti, di stima dei futuri costi e ricavi, di previsioni dell’andamento del business. Il primo anno bisestile post-covid potrebbe (o forse è più corretto dire dovrebbe) essere quello giusto per invertire la rotta sui listini anche se, ad oggi, il sentiment su questo aspetto non è dei migliori. Il 2024 potrebbe essere foriero di un’ulteriore accelerata della marca del distributore, che oggi si attesta al 31,4% di quota, mostrando una crescita ancora più accentuata rispetto al passato (ha registrato un incremento di un punto sia nel 2022 che nei primi sette mesi del 2023). L’obiettivo di avvicinamento alla media europea, attualmente intorno al 38%, è ambizioso ma l’approccio al mercato è ormai maturo e ci sono ampi margini di crescita, anche grazie al contributo dei discount che da soli valgono circa 10 punti di quota. Sarà un anno caldo anche per un possibile ritorno alla guerra dei prezzi: dopo un triennio di aumenti, ci sono insegne che hanno l’impellente necessità di riposizionarsi e inizieranno ad abbassare sensibilmente il valore del carrello, cominciando magari dal mantenimento dei ribassi operati nel periodo del trimestre anti-inflazione e dall’ampliamento di ampiezza e profondità dei primi prezzi, sfruttando anche qui la leva della marca privata. Certo, per delineare in dettaglio lo scenario che si prospetta per il 2024 nel mondo del retail e del largo consumo ci vorrebbe una sfera di cristallo. In assenza di questa e con il nuovo progetto editoriale “Retail Forecast” Edizioni DM ha cercato di raccogliere dei segnali dal mercato, per offrire agli operatori del settore spunti di riflessione e un confronto con punti di vista diversi su ciò che ci si potrà attendere in termini di trend e di quadro competitivo. Pareri, opinioni, (ma anche dati previsionali elaborati da parte di analisti dei più quotati istituti di ricerche di mercato), raccolti presso gli esperti del retail e i top manager delle principali insegne della distribuzione. Una “antologia” di visioni e previsioni che, messe tutti insieme, possano essere utili per fornire spunti di riflessione, confermare o mettere in dubbio pensieri e convinzioni sugli scenari che si potrebbero configurare nei prossimi mesi nel comparto della distribuzione moderna. Per soddisfare le vostre curiosità non vi resta che sfogliarla e scoprire cosa ne pensano i protagonisti del settore.

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COVER DMM

Tendenze e previsioni per la

Retail Community di Marco Usai

Analisti di mercato, manager dell’industria di marca e della distribuzione hanno provato a immaginare scenari possibili nel medio-lungo periodo per il mondo della vendita e del largo consumo.

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COVER DMM

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a prima edizione degli EDM Retail in Touch è stata l’occasione, per la Business Community del retail e del largo consumo, per fare un punto sui principali trend in atto nel mondo della distribuzione moderna e per provare a immaginare scenari possibili nel medio-lungo periodo. Sul palco della Deloitte Greenhouse di via Tortona 25, a Milano, si sono alternati gli interventi di analisti di mercato, manager dell’industria di marca e della distribuzione, in una serata caratterizzata da contenuti ad alto valore aggiunto e networking.

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COVER DMM

Le potenzialità inespresse e media selling Enrico Cosio, senior partner di Deloitte Digital, ha aperto l’evento con uno speech dedicato alle grandi potenzialità inespresse del retail italiano. Prime fra tutte la capacità di capitalizzare al meglio la grande fiducia che i clienti hanno nella propria insegna di riferimento e quella, nondimeno importante, di sfruttare al massimo i dati sul cliente provenienti dai diversi touchpoint, per creare una comunicazione efficace e iperpersonalizzata. Cosio cita molte realtà che, oltre confine, sono già molto avanti su questi temi e pone l’accento sul grande vantaggio competitivo, per i retailer, di poter incontrare i propri clienti almeno una volta alla settimana nei propri negozi: nei quaranta minuti, in media, della shopping expedition, le insegne devono fare di più del solo rendere disponibile un’offerta assortimentale a scaffale. A tal proposito, osserva Cosio, un filone ancora tutto da esplorare è quello relativo al media selling, con cui le insegne, capitalizzando e condividendo i dati di prima parte con i brand, possono fungere da vere media company per i partner dell’industria interessati a raggiungere con più efficacia i propri consumatori. Tema ripreso anche da Laura Sassi, chief of brand and communication di Shopfully, che nel suo intervento ha condiviso alcune analisi dell’Osservatorio DoveConviene, focalizzandosi proprio sulla consapevolezza dei retailer dell’essere a tutti gli effetti delle media company di successo. Negozi e volantino permettono ai retailer di parlare, a livello hyperlocal, con tutti i consumatori che gravitano intorno ai punti vendita. La manager si è poi soffermata sui numeri del volantino, ancora un asset chiave per le insegne e un media che crea un legame emotivo con il consumatore, dimostrandosi lo strumento più efficace per far crescere le revenue dei retailer: rispetto alla televisione, il volantino ha una capacità di influenzare lo shopping otto volte maggiore. 6 DM MAGAZINE


COVER DMM

TOO GOOD TO GO,

ESSERE SOSTENIBILI PREMIA Lo spreco alimentare riguarda tutti gli attori della filiera del largo consumo, in primis i consumatori e i retailer. Ma quali soluzioni concrete possono essere adottate per ridurlo? Nel suo speech Mirco Cerisola, Italy country director di Too Good to Go, ha illustrato la mission dell’azienda e la value proposition per i propri partner. Per il 96% degli utenti di Tgtg, in maggioranza Millennials con un nucleo familiare composto da tre o quattro persone, è importante che un retailer s’impegni a combattere lo spreco alimentare e sono pronti a premiarlo con il ritorno in store: quasi un utente su due, infatti, si è dichiarato intenzionato ad acquistare con maggiore frequenza nelle insegne dove c’è la copertura del servizio. Altri due dati molto interessanti: oltre alla surprise bag, prenotabile tramite app, il 41% degli utenti ha messo nel carrello anche qualcos’altro, con uno scontrino medio del valore di 14,30 euro. Molto alta anche la percentuale dei fruitori del servizio che ha riacquistato un prodotto trovato nella bag: il 42% ricompra, a prezzo pieno, un prodotto che ha originariamente salvato dalla distruzione.

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COVER DMM

La Mdd sta affondando ancor di più le sue radici Nell’intervento di Marco Pellicci, sales director SMB & global snapshot di Italy NielsenIQ, i principali insights per comprendere al meglio l’attuale situazione di mercato e le evoluzioni dei principali trend del settore. In primis quello della crescita della marca del distributore, che negli ultimi tre anni è diventata sempre più un’opzione valida per molti consumatori, in quanto il rapporto qualità/prezzo si è trasformato in un driver prioritario nella composizione del carrello della spesa. La preferenza ai prodotti della Mdd è una delle soluzioni di autodifesa che i consumatori, da tempo, stanno mettendo in pratica per provare a convivere con l’aumento del costo della vita. Un dato significativo, illustrato nell’intervento di NIQ, riguarda poi la sempre maggior consapevolezza della qualità dei prodotti a marchio del distributore: per due consumatori su cinque la marca del distributore è una valida alternativa ai prodotti di marca e il 37% dei clienti delle insegne ritengono che la qualità sia addirittura superiore o comunque uguale a quella dei prodotti di marca. Sono queste delle buone basi per una ulteriore crescita della quota di mercato della marca privata, che oggi in Italia si attesta al di sotto della media europea, ma che rappresenta l’unica realtà nel Lcc a crescere a volumi, oltre che a valore: a fronte di un crollo delle vendite dei top 20 brand dell’industria di marca, pari al 8,4% a volume, la Mdd incrementa di un 2,1% la propria performance. In chiusura una riflessione sull’invecchiamento della popolazione e il ruolo della generazione cosiddetta dei boomers. Nel 2030, nel mondo, si stima ci saranno quasi un miliardo e mezzo di over sessanta, con una crescita esponenziale nei prossimi sette anni di 272 milioni di individui. In Italia i numeri raccontano di una crescita di oltre tre milioni di over 60 entro il 2031, ancor più significativa se parametrato alla prospettiva di decrescita della popolazione nel nostro paese. Nell’analisi di Pellicci c’è la rappresentazione di una generazione che costituisce oltre il 25% dei nuclei familiari con reddito alto, meno pessimista per il prossimo futuro rispetto alle generazioni più giovani e con una minor propensione al risparmio quando varca le porte del supermercato. Un target di clientela di assoluto interesse a cui il retail dovrà dedicare la massima attenzione e che costituisce, ad oggi, l’unico trendchanger nel mondo del largo consumo. 88DM DM MAGAZINE MAGAZINE


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Domenico Brisigotti (Coop Italia):

Rischiamo punto di non ritorno. Con la pl cementiamo il rapporto con i clienti Il direttore generale di Coop Italia, Domenico Brisigotti, è stato intervistato da Stefania Lorusso nel corso dell’evento Retail In Touch. Come sta andando il trimestre anti-inflazione? Bene, noi abbiamo fatto un’operazione sulla nostra marca privata che sta dando risultati che non vedevamo da tantissimo tempo. È un bel segno per le vendite ma, evidentemente, un brutto segno sul quadro che abbiamo di fronte: la difficoltà della domanda è altissima. Sul tema inflazione i prezzi continueranno ad aumentare, anche se con dinamiche diverse, ma continuerà l’effetto negativo sulla domanda. Bisognerà vedere quanti di quei comportamenti di autodifesa del consumatore, raccontati da Nielsen, si esaspereranno ulteriormente: questo è il quesito principale che si pone, oggi, chi fa business nel retail. C’è un problema tra industria e distribuzione sul tema dei prezzi? Senza polemica, c’è sicuramente una questione legata al pricing e al posizionamento di mercato. Mi sento di dire che le dimensioni che questa inflazione ha raggiunto, al di là dei tassi di oggi, non sono compa-

rabili con quelle che sono le dinamiche dei redditi: il nostro paese è l’unico, secondo i dati Ocse, ad aver visto calare il reddito medio dei lavoratori negli ultimi trent’anni e l’impatto dell’inflazione è stato, di conseguenza, più pesante rispetto agli altri paesi europei. Non possiamo certo fare appelli al buon senso (all’industria, ndr): siamo operatori economici, abbiamo obiettivi aziendali ma ci sono molti modi per raggiungerli. Dobbiamo fare molta attenzione perché giochiamo su un terreno molto pericoloso: l’industria presenta ancora dinamiche inflattive, motivandola con la crescita dei costi, ma queste dinamiche le conosciamo bene perché facciamo prodotto a marchio e in alcuni casi sappiamo essere giustificati, in altri un po’ meno. Rischiamo un punto di non ritorno, il retail deve immaginare nuove soluzioni per produrre nuove economie. Coop ha investito molto sulla pl negli ultimi due anni… La pl è un tool fondamentale per un retailer e due anni fa abbiamo deciso di schiacciare l’acceleratore, avviando un grande sviluppo in tempi utili per limitare gli impatti della crisi inflattiva. Per noi la private label è fondamentale non solo per l’alternativa di prezzo: la nostra strategia è di impiegarla per cementare la relazione con i soci e i clienti, perseguendo quello che è il suo disegno più autentico. Deve, ovviamente, avere la capacità di stare sul mercato, garantendo un prezzo equilibrato e un contenuto che non può essere di livello inferiore rispetto alla marca. Tra qualche anno, lo abbiamo dichiarato pubblicamente, metà del nostro business sarà espressione della pl.

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Lara Taller (Aldi Italia):

Grande focus su promozioni e prodotti freschi. Sviluppo rete continuerà nel nord Italia Nell’intervista one-to-one realizzata durante l’evento EDM Retail In Touch, Lara Taller, director national customer Interaction services di Aldi Italia, restituisce il punto di vista del discount. Come sono cambiati i consumi? Siamo passati dagli anni del covid, in cui i clienti riempivano i carrelli e facevano scorte importanti, a una spesa più pianificata e sempre più attenta ai prodotti in offerta: oltre ai ribassi messi in campo tutto l’anno, per il trimestre anti-inflazione abbiamo bloccato il prezzo di oltre trecento articoli e dato un focus maggiore alle promozioni, soprattutto sui prodotti freschi e in particolare sull’ortofrutta, un po’ fuori dal raggio d’azione dell’iniziativa sostenuta dal governo. Qual è la strategia alla base del successo di Aldi e quali direttrici per lo sviluppo? Dal 2018 abbiamo aperto 170 punti vendita nel nord Italia, perseguendo la strategia della proposta di un nuovo format per il mercato italiano, meno grigio e anonimo rispetto ai nostri negozi di altri paesi e più

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competitivo, in un mercato ricco di concorrenti. Puntiamo ad accogliere il nostro cliente con un layout che renda la spesa semplice. Continueremo la nostra espansione nel nord italia, mercato ancora non saturo per noi, mantenendo un ritmo di almeno tre punti vendita mese. Il vostro punto di vista sulla private label… Per noi la pl è un punto focale e rappresenta l’85% della nostra offerta a scaffale, con l’80% di fornitori italiani. Nel nostro assortimento, di certo più compatto rispetto a quello di altre insegne, abbiamo un’offerta di marca che include i brand principali per le principali categorie. Abbiamo strutturato la nostra marca privata su più livelli, dal primo prezzo ai prodotti gourmet fino alle specialità regionali con fornitori di nicchia, per renderla veramente completa. Quello che mi auguro, per il prossimo anno, è di vedere nuovi clienti nei nostri store che possano provare la qualità dei nostri prodotti.


COVER DMM

Possiamo davvero fare a meno della marca industriale? Forse una provocazione. Forse no. La crescita della Mdd mette ogni giorno di più in discussione la forza dei brand del largo consumo e Michele Rinaldi, ceo & contemporary PR evangelist di Soluzione Group, partendo da un’indagine quantitativa su un campione eterogeneo per età, genere e nucleo familiare, ha provato a delineare un possibile scenario per un supermercato senza marche. Dalla survey, illustrata a chiusura dell’evento, emerge che il 36% dei consumatori intervistati non sarebbe soddisfatto nel fare la spesa senza la possibilità di poter scegliere tra diverse opzioni, tra cui le grandi marche. E nell’eventualità di uno scenario così delineato, solo uno su tre continuerebbe a comprare nei supermercati mentre gli altri andrebbero a completare i propri acquisti sugli e-commerce aziendali o sui principali marketplace. Numeri che trovano conferma nella psicologia alla base della teoria del confronto, elaborata dal premio Nobel per l’economia Herbert Alexander Simon e ben citata da Rinaldi, che spiega come le persone si sentano più a loro agio quando possono scegliere tra più opzioni, sperimentando una maggior sensazione di controllo sui propri acquisti. Viceversa, l’aver nessuna o poche alternative, aumenterebbe una sensazione di costrizione con effetti scoraggianti. Un messaggio chiaro per le catene: se aumentasse a dismisura lo spazio dei prodotti a marca del distributore probabilmente si andrebbe a danneggiare l’esperienza d’acquisto del consumatore, rendendola meno appagante e meno redditizia per l’insegna. In conclusione un invito all’industria di marca a continuare a investire nel proprio brand, con la consapevolezza che la partita dell’awareness si gioca su diversi campi, non solo sullo scaffale.n DM MAGAZINE 11


INTERVISTA DMM

Pay-Back:

come il recovery profit aiuta la Gdo

15 milioni sono le transazioni analizzate ogni anno, 52.800 le anomalie rilevate e 500 milioni di euro i profitti generati per i clienti.

di Maria Teresa Giannini

Fondata a Lille (Francia) nel 1996, Pay-Back Group è una società di consulenza che opera in Italia dal 2001 con una propria struttura in un mercato altamente specializzato, che attualmente vede solo altri 4 competitor: Pay-Back, infatti, attraverso l’analisi dei dati (quasi 800mila trattati al giorno) sia di natura commerciale che finanziaria, aiuta i propri clienti a migliorare la marginalità “neutralizzando”, o comunque riducendo di molto, le sacche di inefficienza dei loro processi d’acquisto; 15 milioni sono le transazioni analizzate ogni anno, 52.800 le anomalie rilevate e 500 milioni di euro i profitti generati per i clienti grazie all’attività di Pay-Back. Tra le più di 100 aziende che hanno collaborato e collaborano con la sede italiana della società, che si trova a Milano, figurano anche grandi nomi della distribuzione (non solo alimentare), come ha spiegato Michele Nicolò, business developer di Pay-Back Group Italia.

Le vostre principali attività sono il “profit advisory” e il “profit recovery”, quest’ultima in particolare è la vostra maggiore fonte di ricavo: di cosa si tratta? A quali risultati aspirano le aziende che si rivolgono a voi per questi servizi? A oggi il “profit recovery” rappresenta circa il 90% del fatturato Pay-Back Group Italia. Si tratta di un servizio, focalizzato sui retailer (siano essi food o non food), che consiste nell’analisi dei dati forniti dal cliente e nello studio dei processi d’acquisto che lo coinvolgono, per individuare le anomalie che si celano nella fatturazione legata all’applicazione dei contratti di fornitura: questo risultato si ottiene combinando i due pilastri sui quali è nata e cresciuta la nostra azienda, vale a dire la forte competenza nei processi Etl (estrazione, elaborazione 12 12 DM DM MAGAZINE MAGAZINE


INTERVISTA DMM

e caricamento dati) e la profonda conoscenza delle dinamiche d’acquisto da parte dei team Operations. I nostri progetti prevedono una mappatura di tutti i processi (commerciali, logistici, amministrativi e informatici) e nella redazione di report periodici: tutto è funzionale a identificare eventuali aree critiche e a dare indicazioni di miglioramento, per prevenire future perdite di marginalità. I nostri clienti si aspettano di recuperare quei preziosi punti percentuale negoziati, ma non applicati, e migliorare l’efficienza operativa dei processi P2p.

Come si è evoluto il mercato in questi 22 anni di presenza nel nostro paese? Il processo di acquisto è cambiato dal punto di vista tecnologico, se pensiamo per esempio a tutti quei clienti che hanno spostato la gestione dei contratti da Excel a software più sofisticati. Abbiamo assistito a una continua trasformazione della struttura degli accordi, con un passaggio di parte delle condizioni da “fuori fattura” a “in fattura”. Inoltre, vari retailer hanno aumentato le risorse umane negli uffici preposti, a testimonianza di quanto sia complesso gestire i contratti, dell’effetto non-totalizzante di aumentare il livello tecnologico e del beneficio di collaborare con aziende di profit recovery. In questo anno e mezzo avete acquisito nuovi clienti dal mondo della Gdo italiana? Alla fine dell’anno scorso abbiamo firmato un contratto con un’importante multinazionale tedesca del food e proprio in questo periodo siamo in fase di closing con un altro player della distribuzione alimentare. Inoltre, abbiamo avuto l’onore di rinnovare molti dei contratti già in essere, a conferma della forte relazione che ci lega ai nostri clienti. A quali novità, a livello di offerta di servizi, state lavorando per il prossimo futuro? Da tempo stiamo studiando per migliorare qualità ed efficienza dei nostri modelli di analisi soprattutto lato controllo prezzi. Attualmente stiamo lavorando a un nuovo tool per migliorare la verifica di fatture pagate due volte, un servizio complementare all’analisi delle condizioni contrattuali ma capace di evidenziare criticità nella gestione dei pagamenti a fornitori. E ancora, con l’obiettivo di ampliare il nostro portafoglio servizi, rimanendo però sempre ancorati al nostro core business di trattamento e analisi dei dati, stiamo valutando la collaborazione con partner che possano integrare la nostra offerta occupandosi di aree di costo che non fanno parte del nostro storico dna.n DM MAGAZINE 13


2003-2023


SUCCESSI DMM

Dm Italia:

fatturato a 140 milioni di euro (+30%) Il drugstore chiude l'anno fiscale 2022-2023 in netta crescita e porta avanti il piano di sviluppo rete grazie all’apertura di dieci nuovi store nei prossimi mesi. Attenzione su digitalizzazione, sostenibilità e customer journey. di Claudia Scorza

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m Italia chiude l'anno fiscale 2022-2023 in netta crescita con un incremento di oltre il 30% per un fatturato di circa 140 milioni di euro e fino a 900mila clienti al mese. La società in Italia conta oggi un totale di 81 punti vendita sul territorio, di cui dieci inaugurati in questo esercizio. La previsione è quella di aprirne altrettanti nei prossimi mesi. Le nuove aperture hanno permesso non solo un’ulteriore e concreta vicinanza ai consumatori, ma anche un maggior impatto occupazionale: l’insegna vanta ora un team di circa 100 persone in più rispetto allo scorso anno, per un totale di oltre 700 collaboratrici e collaboratori, di cui più dell’80% donne. A partire dalle ultime inaugurazioni, e per le successive che arriveranno, l'azienda ha progettato un nuovo design degli store, creando all’interno dei negozi alcune “isole” divise per categorie di prodotto, pensate per agevolare la customer journey. Il nuovo concept planimetrico, caratterizzato da un design intuitivo e da una panoramica ottimale, garantita anche dalla modifica della posizione e dall'utilizzo di scaffali più bassi, agevola gli shopper durante l’esperienza d’acquisto. Per procedere in questa direzione, Dm ha deciso di abbassare il prezzo di oltre mille referenze, impegnandosi a dare così un'importante garanzia a tutti i consumatori che potranno contare su prezzi ancora più convenienti, per un minimo di quattro mesi. Questo progetto, già avviato dalla società in Italia a partire da settembre, viene portato avanti anche grazie all’adesione all’iniziativa “Trimestre anti-inflazione” promossa dal Ministero delle imprese e del made in Italy, che prevede il co tenimento dei prezzi dei prodotti di prima necessità, alimentari e non alimentari, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023.n

Leggi anche: “Ornua annuncia un piano di sviluppo da 40 milioni di euro”

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ALLA LENTA COTTURA CI PENSIAMO NOI! GODITI IL TUO TEMPO!

FIORANI

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il FUtUro alle oriGini P 485

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Sono arrivati “I Cotti FIORANI”, una gamma di prodotti buoni, pratici e subito pronti. Sono precotti e pensati per essere preparati in modo semplice e veloce in forno, microonde o in padella. Per avere in pochi minuti un piatto speciale e ricco di sapore. Alla lenta cottura pensiamo noi! Goditi il tuo tempo!

Loin Ribs Smoke

Tenere e saporite, amate dai giovani

Stinco di Suino

Non ti rimane che scegliere la birra

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IMPRESE DMM

SEE: tutti i vantaggi degli imballaggi alimentari flessibili

Riccardo Castagnetti, direttore esecutivo di Fluids Platform presso SEE, rivela tutte le potenzialità di questa tipologia di confezionamento, spiegando quali possono essere i vantaggi per le aziende.

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n imballaggio flessibile può impiegare fino al 75% di energia in meno e produrre un decimo della quantità di emissioni di CO2 rispetto alle lattine di metallo: secondo la Flexible Packaging Association, infatti, richiedono meno acqua ed energia per la produzione e l’efficienza nei rapporti prodotto-confezione può effettivamente ridurre lo spreco alimentare. La tecnologia innovativa dei sacchetti di erogazione monoporzione FlexPrep a marchio Cryovac, ad esempio, consente una resa fino al 98% per sughi, salse e condimenti: volumi più elevati di alimenti liquidi per confezione permettono una riduzione dei rifiuti destinati alle discariche, mentre l’ottimizzazione dell’utilizzo del prodotto può anche avvantaggiare i budget operativi e i margini di profitto. La riduzione dell’impatto ambientale, inoltre, riguarda la fine del ciclo di vita delle confezioni: molti materiali Cryovac per imballaggi flessibili a riempimento verticale e sigillatura sono compatibili con i flussi di riciclaggio Pe. Sul fronte dello smaltimento e delle emissioni di carbonio, questo tipo di packaging è facilmente compattabile poiché crea volumi inferiori rispetto agli involucri rigidi, mentre ulteriori vantaggi si riscontrano in ambito dei trasporti con meno spazio occupato (fino al 40%) e maggiore leggerezza. I materiali presentano una elevata resistenza a forature e strappi, riducendo il rischio di perdite e fuoriuscite attraverso la presenza di sigilli ad alta integrità, aiutando a prevenire il deterioramento dei prodotti e garantendone la protezione. Ai vantaggi si aggiunge, infine, la velocità di produzione: la macchina Cryovac Vertical Form-Fill-Seal, infatti, produce fino a 28 confezioni al minuto in una gamma di formati che va dai 250 ml fino a 2 litri ed è adatta al riempimento sia a freddo sia a caldo, fino a 95°.n

Leggi anche: “Conserve Italia annuncia un piano di investimenti da 86,6 milioni di euro”

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MERCATI DMM

SPALMABILI m il

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Il comparto si arricchisce di proposte sempre più salutari e funzionali, caratterizzate da una lista ingredienti corta, elevata percentuale di frutta, minor contenuto di zucchero e additivi, realizzate con materie prime tracciate.

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MERCATI DMM

I

l mercato delle creme spalmabili dolci, nell’anno terminante il 1° ottobre 2023, ha raggiunto un giro d’affari di 493 milioni di euro, con un trend positivo del 14,2% rispetto all’anno precedente anche grazie all’effetto inflattivo sul prezzo medio (+9%). Le vendite a volume, invece, registrano un incremento del 4,8% con oltre 58 milioni di chilogrammi venduti (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug). Aree geografiche e canali distributivi

L’Area 4 guida la categoria sia in termini di sales location a valore (31,1%) sia di sales location a volume (33,4%), nonostante una crescita meno marcata rispetto alle altre aree. Infatti, il giro d’affari si limita a un incremento del 12,2%, con un aumento delle vendite a volume del 2,4%. «L’Area 2 – precisa Andrea Casamassima di NielsenIQ – è quella che cresce di più, con un trend del +16,5% a valore e del +8,6% a volume, rimanendo comunque l’Area DM MAGAZINE 19



MERCATI DMM

schede prodotti LA DEGUSTAZIONE IN-STORE RESTA FONDAMENTALE

Apicoltura Piana/Piana Miele

Nome prodotto: Squeeze RPet 50% Caratteristiche: la nuova linea Squeeze associa alla praticità di utilizzo un packaging in RPet al 50% per essere più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale. Disponibile nei gusti Millefiori, Acacia e Millefiori con Pappa reale. Bonne Maman

Nome prodotto: Confettura tradizionale di Albicocche Caratteristiche: solo la frutta migliore e ingredienti 100% naturali. Il barattolo di vetro tradizionale con una semplice etichetta bianca con marca e gusto scritti a mano e il tappo in vichy quadrettato rosso rimandano subito alle confetture fatte in casa. Formato da 370 g.

Bowlpros

Nome prodotto: Crema Proteica al Biscotto Caratteristiche: il sapore di biscotto è un omaggio al comfort food. Le note dolci e delicate della vaniglia si fondono armoniosamente, ricreando il piacere di gustare un biscotto appena sfornato per appagare sia il desiderio di dolcezza sia l’apporto di proteine. Disponibili anche le varianti Crema proteica al cioccolato bianco e Crema al babà.

Conapi/Mielizia

Nome prodotto: Miele di Manuka Mgo +100 Caratteristiche: miele originario della Nuova Zelanda, prodotto da api che si nutrono dei fiori dell'albero di Manuka, pianta indigena della famiglia delle Myrtaceae. La sua peculiarità è la presenza del Metilgliossale, composto che si trova naturalmente nel nettare del fiore di Manuka. Un miele cremoso, ambrato, dal forte profumo aromatico e dal gusto che richiama le spezie.

Per valorizzare al meglio le peculiarità dei propri prodotti, Solo Italia punta sulle degustazioni in-store, come spiega Jean Paul Rippert: «Da sempre Bonne Maman è sinonimo di frutta eccellente e la degustazione del prodotto attraverso trial e sampling sul punto vendita è il modo più efficace di convincere i consumatori. Abbiamo una community social che ci segue con entusiasmo e costanza e da due anni abbiamo lanciato un e-shop natalizio per la vendita dei calendari dell’avvento Bonne Maman che ci sta dando grandi soddisfazioni».

con i dati inferiori sulle sales location (21,1% a val. e 20,3% a vol.). L’Area 2 è anche quella dove l’aumento del prezzo medio è più contenuto (+7,2%), mentre la crescita maggiore dei prezzi si trova in Area 4 (+9,5%), che tuttavia rimane quella con il prezzo medio minore (7,83 €/kg), nettamente al di sotto della media nazionale (8,42 €/kg). Il dato più alto si registra in Area 1 (8,85 €/kg)». Il canale che cresce di più a valore è il discount (+16,8%), nonostante un incremento a volume inferiore alla media (+3,3%), causato dall’aumento dei prezzi medi ampiamente al di sopra di quello registrato negli altri canali (+13,1%). Degno di nota è il trend positivo degli ipermercati, che vedono una crescita del 16,3% nel fatturato delle creme spalmabili dolci, oltre a un incremento del 7,8% in termini di vendite a volume. «L’andamento meno poDM MAGAZINE 21



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LE CREME SPALMABILI DI SOLA FRUTTA SECCA GUADAGNANO SPAZIO A SCAFFALE Le creme di sola frutta secca 100% soddisfano la crescente richiesta di prodotti di alta qualità con etichette trasparenti e liste ingredienti cortissime. «È proprio questo – spiega Paolo Palazzo, responsabile marketing di Euro Company – l’elemento peculiare delle nostre creme 100%: un solo ingrediente, la frutta secca, senza zuccheri aggiunti, né sale, oli, addensanti, emulsionanti e additivi di alcun genere. Siamo convinti, infatti, che non occorra altro per valorizzare una materia prima di qualità, mantenendone inalterati i valori nutrizionali e l’autentico sapore della frutta secca. La linea è composta da sei referenze biologiche in vaso vetro da 175 g – Arachidi, Mandorle pelate, Nocciole, Mandorle tostate, Pistacchi e mandorle pelate, Anacardi – e da tre referenze nel formato da 300 g con arachidi, mandorle pelate e nocciole di origine italiana. Ad arricchire la gamma due nuove combinazioni, in cui l’aroma della frutta secca incontra la naturale dolcezza della frutta essiccata: Anacardi e cocco e Nocciole e datteri».

schede prodotti Damiano/Damiano Organic

Nome prodotto: Linea Solo Tre Caratteristiche: solo tre ingredienti, tanto gusto e salute nella nuova linea di creme spalmabili biologiche con nocciola o mandorla, zucchero di cocco e cacao, oppure mandorla pelata, cocco e dattero.

Euro Company SB/100%

Nome prodotto: Crema 100% nocciole e datteri Caratteristiche: il gusto e l’aroma delle nocciole tostate incontrano l’avvolgente dolcezza dei datteri. Solo frutta secca ed essiccata nella loro consistenza più cremosa, senza l’aggiunta di zuccheri, oli o altri additivi.

Ferrero/Nutella

Nome prodotto: Nutella Natale Caratteristiche: un formato limited edition in quattro versioni, ciascuna caratterizzata da una trama tricot, ormai distintiva del Natale di Nutella, e uno speciale messaggio di auguri. Formato da 950 g.

Lindt/Crema Fondente

Nome prodotto: Lindt Crema Fondente Caratteristiche: una crema avvolgente e dal gusto intenso per gli amanti del fondente alla ricerca di un prodotto dove il cacao è il vero protagonista. La referenza è ideale per colazione, merenda oppure per una pausa golosa, perfetta da gustare in purezza direttamente al cucchiaio, spalmata o seguendo la propria fantasia.

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MERCATI DMM

UN MEDIA MIX DIVERSIFICATO La strategia di comunicazione di Menz&Gasser prevede un piano di comunicazione articolato e diversificato, come spiega Francesca Pezzini: «I nostri prodotti vengono presentati e promossi utilizzando diversi strumenti di comunicazione a seconda del target e del mercato di riferimento. Siamo presenti sulle riviste di settore cartacee con pagine adv dedicate e/o con pubbliredazionali, su quelle online con Dem o banner, mentre sui canali social con post, stories e news. Non mancano le promozioni in-store per far conoscere le nostre referenze in modo diretto».

sitivo – sottolinea Andrea Casamassima – si osserva nei liberi servizi, con +9% a valore e +1,8% a volume. Il canale di vendita principale rimane il supermercato, sia per valore (sales location value del 45,7%) sia per volume (43,2%), seguito dall’ipermercato per quanto riguarda il giro d’affari (23,3%) e dal discount per il volume (23,2%). I canali della distribuzione moderna portano complessivamente l’81,2% del fatturato nella categoria e coprono il 76,7% delle vendite a volume. Da segnalare il calo complessivo delle vendite in promozione, che passano dal 30,9% al 24,6% delle vendite totali (-6,3 delta punti int index); questa flessione è maggiormente evidente nei liberi servizi (da 29,5% a 21,5% di int index) e nei supermercati (da 35,7% a 28,2%)».

+14,2% +4,8% VENDITE A VALORE

493 mln/€

VENDITE A VOLUME

58 mln/kg

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 1° ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Bowlpros offre una vasta gamma di healthy food, con valori nutrizionali bilanciati e pochi ingredienti, adatti a diverse esigenze, inclusi senza glutine, senza lattosio e con ridotto contenuto di zuccheri, seguendo anche il trend dell’alto contenuto proteico. I loro prodotti sono la scelta ideale per una dieta equilibrata. Bowlpros per questo inverno quattro creme spalmabili:

propone

CREMA CACAO E ARANCIA Una deliziosa combinazione di cioccolato fondente e agrumi, questa crema offre una spalmabilità unica. Con il 60% di Mandorle Siciliane, cacao in polvere e aroma naturale di arancia, è vegana, senza glutine e senza lattosio. Perfetta per pancake, muffin e yogurt bowl. CREMA COCCO E MANDORLE Prodotto artigianalmente in Sicilia, questo connubio gustoso di cocco, miele e mandorle offre un sapore dolce e delicato. Con il 17% di apporto proteico, è priva di zuccheri, sale e oli aggiunti, adatta a colazioni sane e come topping per yogurt e porridge.

www.bowlpros.com

CREMA DI CASTAGNE E VANIGLIA Dalla tradizione emiliana, questa crema con il 60% di castagne italiane e vaniglia naturale offre dolcezza autentica. Senza aggiunta di zuccheri, sale o oli, è ideale per colazioni e dessert, presentata in un formato abbondante da 390g. CREMA CACAO E NOCCIOLE FONDENTE CRUNCHY Per gli amanti del cioccolato e delle nocciole, questa crema con il 65% di nocciole tostate italiane è arricchita da pezzetti croccanti. Senza glutine e senza latte, offre nutrienti benefici e si presta come topping per pancake, smoothies e gelati.


MERCATI DMM Andamento dei segmenti

Il segmento che traina il fatturato è quello delle creme spalmabili in barattolo (quota valore 91,3%), che rappresenta anche la categoria dominante per quanto riguarda le vendite a volume (94,3%) e a confezione (84,2%), grazie alle 11,6 referenze medie vendute per settimana a negozio. Le vendite di creme in barattolo incrementano del 14,1% a valore e del 4,5% a volume, con un aumento del prezzo medio del 9,2%. Da segnalare, inoltre, la buona performance delle creme in bicchiere, che crescono a volume più della media di categoria (+9,1%), permettendo a questo segmento di arrivare a una quota volume del 4,6%, con un guadagno di 0,2 punti percentuali a scapito dei barattoli. I consumatori si dividono tra proposte premium e prodotti più tradizionali

Il delicato contesto macroeconomico sta influenzando i comportamenti di acquisto degli italiani: «Una buona fetta di consumatori – dichiara Giorgio Visini, amministratore delegato di Vis – si sta orientando verso prodotti basic più economici, nonostante

Segmenti Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 1° ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

SPALMABILI DOLCI barattolo +14,1% val +4,5% vol bicchiere +13,7% val +9,1% vol vaschetta porzionata +17% val +7,8% vol tubetto +196,5% val +115,3% vol

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schede prodotti

resti uno zoccolo duro di shopper legato a referenze premium proposte nelle sue varie declinazioni: alta percentuale di frutta, proteico, light, biologico. Anche su questi prodotti è però sempre più importante l’incidenza delle attività promozionali». Il trend viene riscontrato anche da Jean Paul Rippert, direttore generale di Solo Italia: «Nel mondo delle confetture si assiste a un’affermazione della private label e delle offerte di primo prezzo come risposta dei consumatori all’aumento del costo del

Menz&Gasser

Nome prodotto: Edel Caratteristiche: confettura extra al 55% frutta, ricca di pezzi, perfetta anche per i palati più esigenti. La pienezza del gusto è racchiusa e valorizzata dall’elegante vaso in vetro.

Rigoni di Asiago/Natù

Nome prodotto: Natù Pesche Gialle Caratteristiche: tutta la bontà della frutta, senza zuccheri aggiunti. Disponibile anche la variante Natù Ciliegie e Amarene.

Vis

Nome prodotto: Natura & Tradizione Caratteristiche: linea gourmet di Vis. Una confettura che rappresenta al meglio la qualità, la cura e la genuinità che sono alla base dei prodotti dell’azienda.

Zuegg

Nome prodotto: Zero Zuccheri Aggiunti Caratteristiche: linea di confetture con il 60% di frutta e poche calorie per porzione, per un gusto naturale senza conservanti e coloranti.

UNA COMUNICAZIONE ONLINE MIRATA ED EFFICACE La comunicazione online è fondamentale per alcune aziende del comparto, in quanto permette di instaurare un rapporto diretto con i consumatori, come spiega Carlo Eroini: «Bowlpros nasce come azienda direct-to-consumers e, per questo motivo, investiamo principalmente nella comunicazione online. Abbiamo costruito una solida community sui social, con cui abbiamo instaurato un rapporto di feedback sincero. Un concetto moderno e quasi istantaneo di controllo qualità che ci ha consentito non solo di scardinare la strategia tradizionale di comunicazione, ma anche di trasformare colazione e snack da semplici pasti della giornata a veri momenti di nutrizione, benessere e divertimento, come parte integrante di uno stile di vita equilibrato».

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120°

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120 ANNI DI APICOLTURA PIANA Chiedeteci pure quanti anni abbiamo: in mezzo alla natura non si invecchia mai. Soprattutto se te ne prendi cura, con amore: dal 1903, lo studio quotidiano delle api e una costante innovazione, sempre nel rispetto dell’ambiente, ci ha portato a essere una delle realtà protagoniste del settore apistico italiano. Tra le arnie e sulle vostre tavole.


MERCATI DMM

UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE ALTAMENTE VALORIALE

carrello. Allo stesso tempo, viene però riconosciuto il valore dell’innovazione e della qualità, come dimostra la crescita registrata dai prodotti premium». Il continuo ampliamento dell’offerta a scaffale ha suscitato negli shopper un grande interesse verso proposte originali, come spiega Francesca Bernasconi, direttrice marketing di Lindt Italia: «Sono le varianti innovative e i prodotti speciali ad attira-

La strategia di comunicazione di Conapi mira a divulgare contenuti di valore per far conoscere ai consumatori il mondo delle api e il ruolo degli apicoltori. «A ottobre – sottolinea Laura Betti, brand manager di Mielizia – abbiamo lanciato "Voci di gente invisibile", un articolato progetto che, attraverso dei video, mette in risalto la filiera di Conapi e il lavoro degli apicoltori, che noi definiamo "custodi di api’’. Un’iniziativa in linea con lo spot televisivo “La protesta dei bambini’’, che esprime al meglio i valori del nostro marchio e si concentra sulla relazione apicoltura-biodiversità-futuro. Anche sui social veicoliamo contenuti valoriali per sensibilizzare i consumatori su temi importanti e per divulgare il messaggio di uno stile di vita sano e consapevole».

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 1° ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

Trend vendite per canale

Iper +16,3% val +7,8% vol

Super +13,4% val +4,8% vol

Liberi Servizi +9% val +1,8% vol

Discount +16,8% val +3,3% vol

Specialisti drug +35,3% val +68,2% vol DM MAGAZINE 31


MERCATI DMM

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE:

DIT – DISTRIBUZIONE ITALIANA

In un mercato ormai maturo, l’offerta delle confetture è stata gradualmente ampliata e rinnovata grazie all’introduzione di nuove proposte, orientate principalmente ai segmenti “healthy” e premium. «Nell’ambito del segmento funzionale – dichiara Simona Riccardo, category manager Mdd di Dit – si registra un trend di crescita anche sulle creme spalmabili proteiche, nonostante al momento rappresentino ancora una nicchia di mercato. Nei prossimi mesi lavoreremo a un miglioramento dell’attuale ricetta delle confetture mainstream a marchio Sigma e Sisa. Abbiamo in programma anche un ampliamento dell’attuale linea di confetture premium a marchio Gusto&Passione, la cui offerta si compone di prodotti realizzati con tipicità regionali. L’area più vivace dal punto di vista dei nuovi sviluppi è sicuramente quella dedicata al top di gamma: la nostra partnership con Slow Food Italia ha l’obiettivo di promuovere piccole e grandi eccellenze gastronomiche dei nostri territori, selezionando fornitori locali che producono con materie prime ricercate e di altissima qualità».

re l’attenzione: referenze senza lattosio, mono ingrediente, biologiche e proteiche. I punti cardine sono quindi la qualità del prodotto e la sua originalità. Nonostante la curiosità verso queste nuove offerte, i consumatori rimangono anche fedeli alle ricette classiche, più golose e considerate una dolce pausa, conservando la loro centralità sul mercato». Benessere e sostenibilità orientano le scelte dei consumatori

Il mercato delle spalmabili dolci in Italia sta vivendo un periodo dinamico, plasmato dalle esigenze mutevoli di consumatori sempre più informati e orientati verso scelte alimentari che riflettono i loro valori personali. «C'è una chiara tendenza verso una maggiore consape32 DM MAGAZINE


MERCATI DMM

volezza nei confronti di salute e benessere – precisa Mariateresa Licata, marketing & sales manager di Damiano – con i consumatori che mostrano un interesse crescente per opzioni più salutari. Prodotti caratterizzati da ingredienti naturali, ridotto contenuto di zucchero o privi di zuccheri aggiunti stanno guadagnando terreno, segnando una deviazione dalle tradizionali spalmabili ricche di zuccheri. Parallelamente, si nota una preferenza per prodotti che dimostrano un impegno verso pratiche sostenibili, che si tratti di ingredienti provenienti da fonti responsabili o di imballaggi eco-friendly». Anche Francesca Pezzini, marketing & communication manager di Menz&Gasser, evidenzia una grande sensibilità per le sfere del benessere e della sostenibilità: «Nel comparto si riscontra una maggior attenzione da parte del consumatore nell’acquistare referenze più salutari, con packaging sostenibili e di veloce utilizzo. La crescente presenza di prodotti a scaffale che esplicitano sul proprio pack i claim “proteico”, “zero zuccheri aggiunti”, “rich-in” e “free-from”, “materiale riciclabile e riciclato” e “pronto in pochi minuti” ne sono un esempio concreto». Cresce la richiesta di referenze salutistiche e funzionali

Le proprietà organolettiche e nutritive dei prodotti sono elementi chiave nel processo di selezione e acquisto, preferendo referenze in grado di rispondere a esigenze specifiche. «Oggi – afferma Carlo Eroini, founder di Bowlpros – l’attenzione dei consumatori non è più soltanto per il gusto dei prodotti, ma anche per le proprietà nutritive che derivano dal loro utilizzo. Proprio per questo, oltre alla crescente richiesta di proposte “rich in”, aumenta sempre di più la domanda di referenze che rispondono a esigenze nutrizionali più specifiche, come quelle senza glutine, vegan, senza lattosio e senza zuccheri aggiunti, riconducibili alla categoria “free from”». L’assortimento, pur mantenendo una parte significativa di offerta “indulgence”, punta molto sulle proposte “healthy”. «Il segmento tradizione – sottolinea Andrea Signorini, sales director di Zuegg – si sta consolidando e sta crescendo, talvolta anche a scapito del biologico. La nostra linea di confetture classiche e speciali de I Frutteti di Oswald Zuegg cresce più del segmento di riferimento e anche nel 2024 promette sviluppo e consoliDM MAGAZINE 33


MERCATI DMM

damento a scaffale. Inoltre, l’interesse degli shopper si muove oggi verso prodotti a basso contenuto calorico e senza zuccheri, referenze che continueranno a trainare l’incremento anche nei prossimi anni. Siamo presenti in Gdo con la linea Zero Zuccheri Aggiunti, che cresce più del mercato di riferimento». Il segmento del miele accelera su biodiversità e filiera tracciata

L’attenzione dei consumatori è rivolta sempre di più verso il valore aggiunto espresso dal prodotto, a partire dalle materie prime utilizzate fino ad arrivare al packaging. «Ci impegniamo a garantire un’ottima selezione di mieli – afferma Davide Donadi, direttore commerciale di Apicoltura Piana – proponendo una gamma studiata per soddisfare le esigenze sia della Gdo sia dell’Horeca. Continuiamo a investire nel tracciamento della filiera con l’obiettivo di rendere l’iter di approvvigionamento sempre più trasparente e tracciabile per gli utenti finali, grazie anche alle nuove tecnologie disponibili. Sul fronte della sostenibilità abbiamo lanciato una nuova linea di Squeeze che riduce l’impatto ambientale grazie all’utilizzo di packaging creati con plastiche riciclate in RPet 50%». Ingredienti italiani e tracciabilità di filiera sono due asset importanti anche per Stefano De Donatis, responsabile vendite Italia di Mielizia: «Il consumatore cerca con sempre maggiore frequenza la filiera del miele italiano e la tracciabilità della materia prima come garanzia di elevata qualità del prodotto. A livello di formati, gli shopper si stanno poi indirizzando verso vasi di piccole grammature per quanto riguarda il miele biologico, con grammature che variano dai 250 g ai 300 g. Differente è, invece, l’approccio per il segmento del miele convenzionale, dove si punta a un vaso con grammatura superiore ai 500 g».

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MERCATI DMM

I player puntano su una comunicazione trasparente e coinvolgente

Le aziende del comparto investono in importanti attività di comunicazione con l’obiettivo di far conoscere le novità di prodotto e fidelizzare gli shopper, coinvolgendoli in modo diretto attraverso i diversi canali. «Il digital – afferma Cristina Cossa, direttrice marketing di Rigoni di Asiago – è alla base del nostro dialogo costante con il consumatore, ma anche le attività di consumer engagement ricoprono un ruolo importante. Riteniamo corretto mettere il consumatore al centro, informarlo in modo trasparente, fargli assaggiare il prodotto e raccontare un po' di noi. Gli shopper, infatti, sono sempre più consapevoli e desiderano comprendere cosa c’è dietro al prodotto, conoscere la filiera e approfondire la sostenibilità delle referenze e dell’azienda». Ferrero sta investendo su attività mirate per raggiungere il proprio target in modo puntuale. «Il mese di dicembre – fa sapere l’azienda – sarà incentrato sulla comunicazione del Natale, un periodo unico dell’anno in cui Nutella rende ancora più speciali i momenti trascorsi insieme ai propri cari. La strategia di comunicazione si svilupperà intorno a tutti i principali touchpoint: dalla tv, con un film dedicato alla ricorrenza, ai mezzi digital, con un concorso per vincere gli iconici maglioncini Nutella, fino al punto vendita con impattanti materiali che celebrano il Natale secondo la marca».n

AL VIA UNA CAMPAGNA PER VALORIZZARE LA FILIERA Attraverso il corretto media mix, Agricoltura Piana racconta al suo target una storia fatta di innovazioni tecnologiche, come la tracciabilità delle api con le arnie intelligenti, e di investimenti orientati alla sostenibilità ambientale. «Nelle ultime settimane – spiega Davide Donadi – abbiamo lanciato una campagna a supporto della filiera, proponendo un prezzo minimo da riconoscere agli apicoltori per ogni kg di miele. È stata infatti individuata la soglia minima dei 5,20 euro/kg a tutela del lavoro degli apicoltori, garantendo così il recupero dei costi di produzione e la possibilità di investire nell’apiario. In questo modo i consumatori avranno prodotti qualitativamente sempre migliori, il settore potrà disporre delle risorse economiche necessarie per svilupparsi e l’ambiente potrà continuare a contare su una filiera sana».

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OSSERVATORIO DIGITAL DMM

Creme spalmabili:

quali sono i brand più attivi in rete? Con l’ausilio di Fanpage Karma e Talkwalker, l’Osservatorio Digitale di Soluzione Group ha monitorato l’attività social delle principali aziende produttrici di creme spalmabili.

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a crema spalmabile è onnipresente sulle tavole degli italiani: dalla colazione alla merenda, dalle crêpes alle crostate fino alle torte più fantasiose. Lo dimostra l’analisi dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group che, attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma¹ e Talkwalker², ha indagato il sentiment delle conversazioni online attorno a marchi, prodotti e trend, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

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’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai diversi player. Sul canale Facebook, al primo posto c’è Lindt (7.1 M), la community per i veri amanti del cioccolato in tutte le sue forme, non esclusivamente in formato spalmabile, attiva però solo nei periodi delle ricorrenze, tra settembre e gennaio. Inarrivabile nella sua categoria di prodotto è ¹ Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra l’1 maggio 2022 e il 15 novembre 2023 ² Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra il 16 ottobre 2022 e il 15 novembre 2023

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OSSERVATORIO DIGITAL DMM ovviamente Nutella (4.3 M), seguita con grande distacco da Foodspring (902k) e Pernigotti (187k). Da notare poi come Novi e Rigoni d’Asiago abbiano creato pagine specifiche, dedicate unicamente alle creme spalmabili con un pubblico già abbastanza numeroso. Questa volontà di investimento si percepisce perfettamente nella classifica per engagement: in vetta è infatti Nocciolata Rigoni di Asiago con 193k reaction, rincorsa da Crema Novi (28k) e l’amatissima Nutella (13k). A dimostrarlo è anche la graduatoria dei top post, nella quale regna indiscussa Nocciolata Rigoni di Asiago grazie a un piano editoriale ben strutturato.

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a situazione su Instagram ricalca quella di Facebook: ritroviamo infatti Nutella con 641k follower, Foodsping con 438k e Lindt Cioccolato Italia con 135k. Il quadro cambia però in fatto di performance delle pagine: Nocciolata guida con il suo 41%, seguito da Venchi (23%) e da Fiorentini Alimentari (9%). I top hashtag, inoltre, mostrano come le creme spalmabili non siano più comunicate dalle aziende solo attraverso gusto e golosità, ma anche #healthyfood, #protein, #vegan con un’attenzione in più verso il benessere e l’alimentazione funzionale.

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’analisi di Talkwalker ha rilevato 2.2k mention all’interno di conversazioni spontanee legate al mercato delle spalmabili, coinvolgendo un pubblico di 1 miliardo di persone. Negli hashtag più utilizzati #Nutella, ma anche #pandistelle sono al top insieme a #pasticceria, #yummy, #dolci e #torta, segno di come il consumatore non abbia ancora fatto lo switch verso il mondo dell’healthy food. I brand più citati dagli utenti sono quindi ancora una volta Nutella e Pandistelle, ma anche Lindt, Venchi e Novi. Infine, i gusti di creme spalmabili preferiti risultano i più classici: pistacchio, latte, cacao e nocciola.n

www.soluzionegroup.com

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focus DMM

Salumi Dop: un’eccellenza italiana da valorizzare La Denominazione di Origine Protetta è certamente sinonimo di qualità e alti standard produttivi, ma rischia di non ottenere la giusta riconoscibilità a causa della concorrenza di prezzo e di una poco incisiva comunicazione. di Federica Bartoli

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ra le tendenze che si sono fatte largo prepotentemente tra i consumatori, emerge la profonda attenzione che gli shopper accordano al benessere e all’alimentazione, che spesso si traduce nel monitoraggio più accurato di ingredienti e nella predilezione per i prodotti con un’etichetta corta. Ricorre il tema dell’origine delle materie prime, sempre più preminente in sede di acquisto, accompagnato dalla necessità di conoscere in modo approfondito il percorso produttivo dei singoli prodotti. LA POSIZIONE DELLA DISTRIBUZIONE

Nell’ambito della distribuzione il valore aggiunto di un prodotto Dop è certamente riconosciuto e lo testimonia il fatto che queste referenze sono entrate a far parte anche dell’offerta a marchio privato. «Ciò che però la distribuzione non sempre riesce a fare – condivide Pavan di Gruppo King's Salumi – è dare il giusto posizionamento in termini di differenziale di costo rispetto agli altri prodotti, non Dop o esteri, poiché schiacciati dalla continua pressione su prezzi e margini. Anche in questo caso, quindi, il consumatore finale potrebbe non comprendere fino in fondo il reale vantaggio qualità/prezzo che una Dop dovrebbe avere sul mercato».

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focus DMM

I VANTAGGI DI UN SALUME DOP

Alla luce della sempre maggiore importanza che un’alimentazione equilibrata e sana assume nell’opinione pubblica, i salumi Dop rappresentano una scelta mirata. «Grazie al disciplinare che i produttori devono seguire in modo scrupoloso – afferma Marco Pavan, trade marketing manager del Gruppo King’s Salumi – il consumatore è certo di acquistare prodotti con caratteristiche standard e immutabili: è il caso dell’utilizzo di carne italiana e controllata, ingredienti che non prevedono l’aggiunta di conservanti, processi di produzione rigorosi e costantemente sottoposti a monitoraggio. In un periodo in cui la tematica alimentare è rilevante e a tratti divisiva, le garanzie offerte dalle Dop sono di gran lunga maggiori rispetto a prodotti di cui non sono certe né la provenienza né la lavorazione». IL DILEMMA DELLA CONCORRENZA ESTERA

Quali sono, dunque, le principali problematiche che possono sorgere nell’ambito della concorrenza con la produzione oltre confine? «Le difficoltà risiedono nella competizione di prezzo – continua Pavan – ma esse, in realtà, nascono dalla mancanza di una corretta comunicazione: se non si raccontano con chiarezza tutte le caratteristiche di un prodotto Dop, il valore e l’impegno che ne deriva in termini di controllo, qualità della materia prima e lavorazione, il rischio è che la ricerca dei consumatori si basi essenzialmente sul prezzo e sul risparmio. È possibile, dunque, che gli shopper non riescano a cogliere quanto un prodotto straniero non sia comparabile con una Dop italiana e che quindi il presunto risparmio è in realtà inesistente».n DM MAGAZINE MAGAZINE 41 41 DM


RETAIL INNOVATION DMM Caso tratto dalla Ricerca Innovations 16 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Espai Mietis

Barcellona, Spagna

Diventare un destination store grazie a uno stile unico e differenziarsi anche scegliendo una location atipica per il lusso.

Area chiave: Feel & Link Chiave complementare: Sustain Info chiave Concept store abbigliamento lusso 2020: apertura Mietis 2017: lancio online Mietis è un brand spagnolo di lusso nato online nel 2017 con una collezione di borse in pelle dai colori vivaci e dallo stile vintage, spesso ispirato al mondo del cinema. Col tempo ha ampliato la sua collezione anche a capi di abbigliamento in pelle e, più recentemente, ha aperto il suo primo concept store a Barcellona. 42 DM MAGAZINE


RETAIL INNOVATION DMM

Feel & Link Espai Mietis è un concept store che sorprende a partire dalla location non classica: il brand non ha scelto una delle zone classiche del lusso, ma il quartiere emergente fra il Poblenou e la Vila Olimpica, una zona ex-industriale diventata un centro vibrante della scena artistica e culturale della città. È infatti a quel mondo che il brand si ispira, e lo stesso concept store integra la presentazione del brand, i prodotti e l’atelier con frequenti mostre d’arte. Questo spazio di Mietis è fortemente caratterizzato dallo stile dei prodotti e dal Dna del brand, ed è così diventato una destination per giovani e meno giovani attenti alle tendenze e ai linguaggi che ibridano diverse forme di creatività. Il legame con i clienti si rafforza grazie alla possibilità di personalizzare qualsiasi capo, potendo scegliere i colori e i dettagli finali, in un processo di co-creazione sviluppato con i consulenti creativi del brand presenti nel flagship. Sustain Mietis punta fortemente sulla sostenibilità: tutta la pelle è tracciabile e tutti i prodotti sono realizzati da artigiani locali altamente qualificati. I prodotti sono di alta qualità, progettati e realizzati per durare nel tempo,

promuovendo forme di consumo consapevole del lusso, basate sul “less is more”. I capi in pelle Mietis sono prodotti solo "su richiesta" per evitare un eccesso di scorte e la produzione avviene direttamente nell'atelier di Barcellona. Avendo una collezione molto selezionata, Mietis riesce a consegnare il prodotto finale in velocità, con tempi che vanno da 2 a 6 settimane.

Commento Kiki Lab Oggi, e sempre di più lo sarà in futuro, la strategia omnicanale è necessaria per cogliere al meglio le opportunità del mercato. Mietis, con il suo concept store, ha sviluppato un progetto coerente con il brand e capace di intercettare nuovi clienti, grazie alla location inusuale per il settore del lusso, ma molto adatta per Mietis: un’area ex-industriale ora ricca di gallerie d’arte e luoghi di cultura, location differenziante ed esclusiva.n Sfida: mantenere alta la capacità di restare

sintonizzati con le evoluzioni delle tendenze per continuare a offrire una customer experience immersa nella contemporaneità. Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

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Benessere animale: pubblicato il rapporto The Pecking Order 2023

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Si fa ancora troppo poco per il benessere dei polli allevati a scopo alimentare. È quello che emerge dal rapporto The Pecking Order 2023 — realizzato in collaborazione con Essere Animali — che ogni anno valuta come le grandi catene di ristoranti e fast food affrontano il benessere dei polli allevati rispetto allo European Chicken Commitment (ECC), una serie di criteri riconosciuti a livello internazionale che garantiscono standard più elevati ai polli. Nell’edizione 2023 di The Pecking Order sono state valutate 69 aziende dislocate in Francia, Germania, Italia, Polonia, Romania e Spagna. Oltre ad alcuni marchi nazionali, sono stati valutati anche diversi ristoranti e fast food internazionali, come Burger King, Domino’s, IKEA, KFC, McDonald’s, Pizza Hut, Starbucks e Subway. Un dato che emerge in maniera netta da questa edizione di The Pecking Order è che l’Italia si conferma nei livelli più bassi della valutazione con Polonia e Romania. Delle sette aziende analizzate per l’Italia, solo due (IKEA e Subway) hanno pubblicato un impegno a eliminare tutte le problematiche principali di benessere dei polli. Le altre cinque (Autogrill, Burger King, KFC, McDonald’s e Starbucks) non hanno invece assunto nessun impegno pubblico, neanche sui criteri più importanti come la riduzione delle densità e la transizione a razze a più lento accrescimento. Tutte e sette, inoltre, non hanno comunicazioni a proposito o hanno realizzato progressi così limitati da risultare insignificanti. È fondamentale che anche in Italia le aziende si impegnino per garantire standard più elevati, soprattutto considerando che anche l’EFSA indica i parametri dell’ECC come fondamentali per affrontare realmente il tema del benessere dei polli, a partire dall’abbandono delle razze a rapida crescita.

www.essereanimali.org


PERSONE DMM

Federico Testarella

nominato amministratore delegato di Gruppo Celli Gruppo Celli, azienda specializzata nella progettazione e produzione di impianti e accessori per l’erogazione di bevande e controllata da Ardian, annuncia la nomina di Federico Testarella come amministratore delegato. Angelos Papadimitriou mantiene il suo ruolo di presidente esecutivo del Consiglio di amministrazione.

Tiziano Ferrarini

nominato vicepresidente del Consorzio Italiano Tutela Mortadella Bologna

Nel corso dell’ultimo Cda Tiziano Ferrarini, dell’azienda Salumifici GranTerre, è stato nominato vicepresidente del Consorzio Italiano Tutela Mortadella Bologna, andando ad affiancare il presidente Guido Veroni. Contestualmente, Marianna Leoncini (in foto), dell’omonima azienda, è entrata a far parte del comitato esecutivo del consorzio affiancando il presidente, il vicepresidente e Gianluca Cardelli dell’azienda Felsineo.

Dit: Federica Bruno

nominata category manager industria di marca Dit, cooperativa multinsegna e multibrand espressione della sinergia strategica tra Sigma e Sisa, annuncia l’ingresso di Federica Bruno nel ruolo di category manager industria di marca. Federica Bruno vanta un’esperienza pluriennale in ambito marketing e trade marketing dell’Idm, con un background consolidato in aziende del settore Fmcg sia a livello nazionale che internazionale.

Ninell Sobiecka è la nuova presidente e ad di L’Oréal Italia

Emmanuel Goulin, attualmente presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia, è stato nominato presidente del travel retail a livello mondiale ed è entrato a far parte del comitato esecutivo del Gruppo. Al suo posto la società dà il benvenuto a Ninell Sobiecka, che prenderà la carica a partire dal 1° gennaio 2024.

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Grazie

a tutti i nostri lettori e a tutti i nostri partner per averci scelto anche quest’anno. Vi auguriamo Buone Feste e un 202 ricco di soddisfazioni, da condivider

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ere ancora insieme.

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focus DMM

Cioccolato:

i consumatori premiano la sperimentazione di Federica Bartoli

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Nonostante il calo delle vendite che ha interessato l’anno che volge al termine, l’attenzione degli shopper rimane proiettata verso il consumo di ricette innovative che uniscano al gusto del cioccolato, ingredienti diversi e inaspettati.

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e difficoltà contingenti che hanno caratterizzato la prima parte del 2023 hanno parzialmente influenzato l’andamento del comparto del cioccolato, che ha affrontato in primis l’aumento del prezzo del cacao, ma ha anche risentito delle difficoltà legate all’approvvigionamento dei materiali di imballaggio, ai trasporti e alle conseguenze del cambiamento climatico. Il comportamento dei consumatori, di conseguenza, è sempre più proiettato verso

TUTTE LE NOVITÀ DI PRODOTTO DI ICAM

Per Icam la stagione autunnale 2023 è stata occasione di nuovi lanci e ampiamento di gamma del brand Vanini. «Abbiamo lanciato una nuova linea di tavolette – dichiara Agostoni – che sposa il cioccolato in tutte le sue declinazioni con ingredienti inaspettati, come i pistacchi salati, la granella di biscotto, il popcorn caramellato con sale e cocco e mandorle, tutte in formato da 75 grammi confezionate in un astuccio cartotecnico con un design fresco e innovativo. Abbiamo arricchito, inoltre, la linea Vanini Bagua sostituendo due ricettazioni con nuove proposte dal forte appeal: entrambe a base fondente Perù 62%, una con granella di nocciole caramellate e sale e una con arancia candita e granella di anacardi». Anche la Linea Blue Rose di praline, costituita già da tre ricette al cioccolato al latte, fondente e al caramello, ha accolto una nuova referenza che unisce una ganache a base di pasta di nocciola e cereali gluten free a un guscio di cioccolato al pistacchio.

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Quando la cremosità di un cioccolato d’eccellenza incontra le diverse consistenze degli ingredienti, nasce una nuova ed intensa esperienza di gusto.

VANINI è un marchio registrato da ICAM S.p.A.

www.vaninicioccolato.com


focus DMM

la salvaguardia del proprio potere d’acquisto, con la predilezione per il canale discount, le offerte promozionali e la preferenza per i prodotti a marchio del distributore. CALANO LE VENDITE A VOLUME DELLE TAVOLETTE

Per quanto riguarda il segmento delle tavolette, nonostante il trend positivo che aveva caratterizzato gli ultimi anni, le vendite a volume registrano una flessione. «Stando ai dati in nostro possesso – afferma Giovanni Agostoni, sales & marketing director di Icam – nei mesi scorsi il comparto è cresciuto a valore dell’1,5%, mentre in termini di volumi e di atti di acquisto emerge un rallentamento rispetto all’anno precedente, dovuto in parte anche al fenomeno della sgrammatura a cui molti competitor hanno fatto ricorso e che ha reso più variegata l’offerta per quanto concerne i piccoli formati». CRESCE L’INTERESSE PER NUOVI ABBINAMENTI

Ciò che attira maggiormente il consumatore, specie nel caso delle tavolette di cioccolato, sono la sperimentazione e i diversi abbinamenti di gusto. «Riscontriamo – continua Agostoni – che i prodotti più rilevanti per gli shopper sono quelli con percentuali di cacao superiori al 75%, che sviluppano il 31% delle vendite a volume, ma anche le referenze a base fondente arricchite con ingredienti “particolari”. Queste ultime rappresentano il 50% dei volumi. Icam risponde alle richieste dei consumatori con due linee in particolare: le tavolette slim, realizzate con cacao Perù e che contemplano ricette che possono contenere fino al 100% di cacao, e i prodotti a base di cacao Uganda caratterizzati da una significativa impronta sostenibile e dall’incarto compostabile». n DM MAGAZINE MAGAZINE 51 51 DM


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SOCIAL&PR STRATEGIES DMM

E se i brand sparissero per sempre dagli scaffali? Il mondo del retail si interroga sul possibile impatto della scomparsa dei brand dagli scaffali. Ma cosa accadrebbe se i brand non fossero più presenti? Sarebbe uno scenario positivo per tutti? L'idea della scomparsa dei brand è certamente una provocazione, ma non così astratta se guardiamo ai dati sulla crescente presenza della Mdd sugli scaffali. Tuttavia, io credo che per rispondere alla domanda posta nel titolo sia necessario riportare le persone al centro del dibattito, persone a cui sarebbe sbagliato voler imporre un cambiamento e che di conseguenza andrebbero ascoltate e coinvolte. Un sondaggio condotto da Soluzione Group in occasione dell’ultimo evento Retail in Touch su un campione eterogeneo di 500 R.A. ha rivelato che la maggioranza preferirebbe non dover rinunciare alla presenza dei brand sugli scaffali e che qualora i brand sparissero per sempre dai punti vendita, le persone andrebbero a cercarli altrove. Queste risposte sono portatrici di un messaggio chiaro e trovano riscontro anche in una teoria psicologica: la Teoria del Confronto di Herbert Simon. Secondo questa teoria, infatti, l'offerta limitata riduce il senso di controllo nelle decisioni d'acquisto, rendendo meno appagante il processo. L'abbondanza di opzioni offre invece una sensazione di libertà decisionale, potenziando così l'esperienza d'acquisto. Inoltre, esiste un altro processo cognitivo che legittima i brand a difendere il proprio posto sugli scaffali: il Nostalgia Marketing. Questa teoria ha dimostrato l'influenza dei ricordi legati a un prodotto o uno spot sui processi decisionali d'acquisto. La maggior parte dei brand presenti a scaffale può, senza dubbio, sfruttare questa dinamica a proprio vantaggio. Il futuro del retail, inteso come un reale percorso di accrescimento di ogni parte in causa, si gioca dunque sul punto di equilibrio tra disponibilità fisica e disponibilità mentale del prodotto e solo in questo punto di equilibrio, tutti, dalle catene alle industrie ai consumatori, potranno vivere in un contesto win-win.n Michele Rinaldi, head of strategy c/o Soluzione Group

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MERCATI DMM

LIQUORI E DISTILLATI puntano su un’offerta premium di Claudia Scorza

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Gli shopper, sempre più competenti in ambito spirits, apprezzano proposte di qualità altamente distintive che si prestano a nuove esperienze di consumo, spaziando nel mondo della mixology.


MERCATI DMM

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l mercato dei liquori e dei distillati ha registrato, nell’anno terminante a ottobre 2023, un incremento delle vendite a valore dell’1,6% rispetto all’anno precedente, con un giro d’affari di 1,1 miliardi di euro. Il comparto cala, invece, a volume, mostrando una flessione del 5% con poco più di 83 milioni di litri venduti (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount). Aree geografiche e canali distributivi

Nell’allocazione delle vendite per area, il Nord Ovest copre il 31,1% dei volumi e il 30,9% del valore, seguito da Sud (24,1% vol. e 23,5% val.), Centro+Sardegna (23% vol. e 23,6% val.) e Nord-Est (21,8% vol. e 22% val.). Per quanto riguarda i canali distributivi, invece, i supermercati hanno sviluppato il 48,9% delle vendite in volume e il 55,8% delle vendite in valore, mentre seguono i discount con il 30,6% dei volumi e il 20% delle vendite in valore. Chiudono ipermercati (9% vol. e 10,9% val.), Lsp (8,7% vol. e 10,1% val.) e tradizionale (2,8% vol. e 3,1% val.).

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MERCATI DMM

schede prodotti

Andamento dei segmenti

All’interno del comparto, il segmento dei liquori non alcolici è l’unico a crescere sia a valore sia a volume, toccando addirittura quota +394% a valore e +323,7% a volume. Tutti gli altri segmenti, invece, mostrano una flessione a volume e un incremento a valore. Nello specifico, i liquori brown (puri) segnano +0,2% a valore e -5,8% a volume, i liquori white (mix) +4,5% a valore e -2% a volume, gli altri liquori +1,4% a valore e -4,1% a volume e le bevande mixate +0,4% a valore e -16,8% a volume. I primi tre marchi (Gruppo Montenegro Divisione Alcolica, Diageo ed Eckes - Stock) coprono a valore il 24,2% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa l’8%.

Bacardi Limited/Santa Teresa

Nome prodotto: Santa Teresa 1796 Speyside Cask Finish Caratteristiche: la prima edizione limitata del rum Santa Teresa 1796 invecchiato in botti di whisky provenienti dallo Speyside.

Distilleria F.lli Caffo

Nome prodotto: Vecchio Amaro del Capo Caratteristiche: prodotto simbolo della Distilleria F.lli Caffo, Vecchio Amaro del Capo va bevuto ghiacciato da freezer a -20°C per apprezzare appieno il gusto unico delle sue 29 botaniche calabresi.

Elephant Gin

Nome prodotto: Coffee Liqueur Caratteristiche: la referenza unisce Elephant Aged Gin, caffè etiope cold brew e un distillato di caffè con note di zucchero di canna, torrone e mirtillo rosso. Prodotto a partire dalla distillazione sottovuoto, che preserva al massimo l’aroma dei chicchi di caffè, ha un profilo equilibrato e raffinato. Il prodotto nasce dalla collaborazione con un piccolo caffè di Kreuzberg, quartiere di Berlino.

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MERCATI MERCATI DMM DMM

QBerg analizza referenze e prezzi dei liquori distillati nel web

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Berg, istituto di ricerca italiano leader nei servizi di price intelligence e di analisi delle strategie assortimentali cross canale (flyer, punti vendita fisici, e-commerce e newsletter), ha analizzato l’andamento dell’offerta dei liquori distillati brown puri (grappa, whisky, brandy, cognac) e white mix (gin, rum, vodka bianca) nella settimana 44-45 nel 2023 rispetto alla settimana 44-45 nel 2022 nel canale web. I parametri utilizzati sono il numero di referenze e il prezzo medio a volume (euro\litro). Il primo aspetto che emerge guardando il grafico sottostante è la marcata differenziazione dell’offerta. Infatti, i wine specialist hanno molti più liquori distillati in offerta sui loro siti rispetto ai siti web retailer, anche se è diversa la sua composizione: • i wine specialist puntano sul whisky con ben 1.156 vs 103 dei web retailer; • i web retailer vantano un maggior numero di grappe (219); • i meno presenti, in entrambi i canali online, sono i brandy e i cognac.

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e proposte di liquori di queste ultime settimane del 2023 sembrano quantitativamente in forte crescita rispetto alle stesse settimane (44 e 45) del 2022. Soprattutto i white mix aumentano in maniera significativa in entrambi i canali in un range del 25%-30% (solo la vodka bianca cresce del 9% nei web retailer). Diverso il discorso per i liquori brown (puri): in crescita nei wine specialist di circa il 23% in tutti i segmenti (grappa, whisky, brandy e cognac), invece nei web retailer, l’aumento di grappe (+18%) e di brandy (+11%) fanno da contraltare alla quasi staticità di whisky e cognac. È interessante notare come la sovrapposizione di referenze fra wine specialist e web retailer sia limitata al minimo. Infatti, solo 166 bottiglie di liquori distillati sono vendute da entrambi i canali.

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oncludiamo l’analisi col focus prezzi, partendo dal segmento white (gin, rum, vodka bianca), che nei web retailer crescono del 7%, anche se con variazioni consistenti (rum +16%, vodka bianca +4% e gin +2%). Anche per i prezzi, i liquori brown (puri) hanno comportamenti differenti rispetto ai white (mix): nei web wine specialist i prezzi di quasi tutta questa categoria di liquori (tranne le grappe con +5%) diminuiscono del 15%. Nel canale web retailer, invece, i prezzi crescono per i cognac (+10%), subiscono un leggero aumento per le grappe (+4%) e restano sostanzialmente stabili per whisky e brandy.n DM MAGAZINE 59



MERCATI DMM Cresce la richiesta di proposte premium adatte alla mixology

Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount.

I consumatori, sempre più competenti ed esigenti, cercano prodotti di qualità e distintivi, apprezzando tutte quelle proposte premium che vanno sempre più ad arricchire l’assortimento a scaffale, con una crescente attenzione per la mixology e per le referenze analcoliche. «Anche nel comparto degli amari – dichiara Luigi De Michele, trade marketing manager di Lucano 1894 – cresce l'interesse nei confronti della premiumizzazione, motivo per cui abbiamo lanciato recentemente il nostro Amaro Lucano Essenza. Uno dei trend emergenti è legato al consumo di prodotti analcolici, già ampiamente diffuso

+1,6% TREND VENDITE A VALORE

-5%

1,1 mld/€

TREND VENDITE A VOLUME

83 mln/l

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MERCATI DMM all'estero – soprattutto nei Paesi anglosassoni – e che presto si diffonderà anche in Italia». Anche Karina Varigina, brand manager di Santa Teresa Rum e St-Germain, riscontra una forte attenzione per prodotti altamente distintivi: «Continua ad affermarsi la tendenza a preferire prodotti premium: si sceglie di bere meno ma di bere meglio e questo è anche frutto della crescente competenza che sta acquisendo il consumatore italiano nei confronti degli spirits». Il processo di premiumizzazione che caratterizza il comparto porta vivacità anche nel mondo della mixology, sia tra i professionisti sia tra i consumatori che, post pandemia, hanno riscoperto il valore dei cocktail homemade. «L’innovazione sviluppata nel settore – spiega Fabio Torretta, general manager di Compagnia dei Caraibi – sta portando ad avere sempre più varietà e selezione di

SEGMENTI Liquori non alcolici +394% val +323,7% vol Liquori brown (puri) +0,2% val -5,8% vol Liquori white (mix) +4,5% val -2% vol Altri liquori +1,4% val -4,1% vol Bevande mixate +0,4% val -16,8% vol Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount.

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MERCATI DMM

prodotti capaci di esaltare le eccellenze del made in Italy. Il comparto è caratterizzato da proposte particolarmente apprezzate dalla bartender community per la loro versatilità e dai consumatori finali grazie ai loro sapori unici. Con o senza ghiaccio, sono referenze ideali per chiudere un pasto o per dare un twist ai classici cocktail». Le strategie comunicative valorizzano i prodotti

Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount.

All’interno di un mercato sempre più competitivo e segmentato, la comunicazione riveste un ruolo chiave per i player del comparto, come spiega Paolo Raisa, direttore commerciale di Gruppo Caffo 1915: «La comunicazione per noi gioca un ruolo importante: partendo dal messaggio che promuove e valorizza il consumo di Vecchio Amaro del Capo ghiacciato da freezer a -20°C, abbiamo previsto una campagna massiva. Per favorire le rotazioni sul canale moderno, nell’ultimo periodo abbiamo pianificato campagne addressable advertising, digital, dinamiche e out of home. Siamo ora pronti per il Natale con un piano media crossmediale rilevante che ha comportato investimenti cospicui con l’obiettivo di rafforzare la nostra leadership». Le attività di comunicazione sono anche fondamentali per raccontare agli shopper la qualità, la tradizione e la storia delle referenze dei brand. «La nostra

Trend vendite per canale

Iper +10,9% val +9% vol

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Super +55,8% val +48,9% vol

Lsp +10,1% val +8,7% vol

Tradizionale +3,1% val +2,8% vol

Discount +20% val +30,6% vol


MERCATI DMM

schede prodotti Fratelli Branca Distillerie

strategia di comunicazione – precisa Martina Cerbone, marketing director di Fratelli Branca Distillerie – è sicuramente orientata a educare e raccontare al consumatore la qualità e la storia dei nostri prodotti. Da una parte manteniamo i mezzi più classici come la tv per arrivare capillarmente nelle case degli italiani, ad esempio tramite l’ultimo spot Brancamenta, dall’altra lavoriamo tanto sul mondo digital e social. Abbiamo infatti inaugurato di recente la nuova strategia social di Antica Formula e dato il via ad alcune campagne influencer con l’obiettivo di avvicinare i più giovani ai nostri prodotti iconici, sempre nell’ambito di un consumo responsabile».n

Nome prodotto: Fernet-Branca special pack da collezione Caratteristiche: il noto amaro di Fratelli Branca Distillerie si presenta con una speciale bottiglia e bicchiere da collezione omaggio al Manifesto del 1920 dell’agenzia Maga. La rivisitazione pop della pubblicità storica ha come protagonista un coccodrillo danzante, che sfoggia la bottiglia dell’amaro omaggiando il suo potere eupeptico, dato dal mix di 27 botaniche provenienti da cinque continenti.

Lucano 1894/Amaro Lucano

Nome prodotto: Amaro Lucano Caratteristiche: amaro prodotto con le migliori erbe provenienti da tutto il mondo dal gusto equilibrato. Ottimo gustato liscio freddo, è ideale come after dinner e per essere mixato durante l’aperitivo.

Salvia & Limone

Nome prodotto: Salvia & Limone Caratteristiche: iconico liquore di Compagnia dei Caraibi ispirato alla tradizione, che si caratterizza per la freschezza del limone e l’intensità della salvia. Ideale come aperitivo e dopo ogni pasto, da gustare puro o in miscelazione, con le bollicine, aggiunto alla tisana o in stile grog. Grazie alla sua versatilità si sposa con un’ampia gamma di distillati premium.

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MERCATI L'ANALISI QBERG DMM DMM

QBerg lancia un nuovo servizio nel mercato del wine&spirits Lo strumento è stato implementato lo scorso anno e continua ad ampliarsi per arrivare a coinvolgere tutti i principali player online del settore.

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Berg, istituto di ricerca italiano specializzato nei servizi di price intelligence e di analisi delle strategie assortimentali cross canale (flyer, punti vendita fisici, e-commerce e newsletter) insieme a Circana annuncia il nuovo servizio di monitoraggio full-shelf dell’e-commerce per il mercato del wine&spirits sui siti specializzati Bernabei.it, Vino.com, Tannico.com, Callmewine.com e Xtrawine.com. Il panel è in continua espansione per includere i top specialist online. Il servizio, già attivo da alcuni anni, è stato arricchito nel corso del 2022 dall’inserimento di numerose insegne/piazze della Gdo, ma soprattutto di alcuni importanti player specializzati nei prodotti appartenenti a categorie quali vino, birra, champagne e spumanti, liquori.

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l nuovo tool permette di fare analisi sul mix assortimentale, il tracking dei prezzi, le meccaniche promozionali, le quote dei produttori/brand nei retailer/e-tailer e le quote dei segmenti di prodotto (vini italiani versus vini esteri). Strumenti strategici, dunque, utili per soddisfare le esigenze di business di retailer, case vinicole e siti di e-commerce.

Quali sono le funzionalità principali che contraddistinguono il servizio? ● Oltre ovviamente al tracciamento continuo dei prezzi, il monitoraggio full-shelf garantisce accurate analisi assortimentali e di quota espositiva di vino, birra, champagne, spumanti e liquori. In altre parole, quando un certo prodotto appare su un sito il sistema lo cattura, fornendo risultati sempre aggiornati. ● In-Store Point non utilizza il riconoscimento automatico dei codici: ci affidiamo, invece, a specialisti di prodotto. Una scelta che permette di aumentare la precisione delle analisi anche del 30%. ● La sua forza sta anche nella multicanalità. In un mercato complesso come quello attuale, non ha senso infatti considerare solo l’e-commerce. La nostra soluzione è l’unica a permettere un confronto tra online e offline, offrendo una visione d’insieme del mercato. ● Tra gli altri vantaggi ci sono anche la gestione dei codici cliente e la gestione degli Ean, entrambi disponibili in tutta la piattaforma.n

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CUSTOMER DMM

Micro Trend 2023:

data e user

profiling

Sono numerosi i dati prodotti quotidianamente da ciascun utente e sono altrettanto numerose le tipologie di informazioni che riusciamo a ricavarne.

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gni persona genera ogni giorno un'enorme quantità di dati e, grazie alle tracce che lascia, è possibile creare di essa immagini dettagliate. Spesso gli utenti non sanno nemmeno quali dati vengono raccolti e quali conclusioni vengono tratte su di loro. Oltre ai dati demografici, la profilazione degli utenti contiene anche dati di sensori, di localizzazione, contatti sociali ed emozioni, nel tentativo di conoscere meglio ogni individuo. Analisi del comportamento Consente ai prodotti e ai servizi digitali di conoscere con precisione i propri utenti, di attivarli in modo mirato e di personalizzarne l'esperienza. L'analisi intelligente dei metadati consente di trarre conclusioni relative ai prodotti e al mercato sul comportamento di specifici gruppi target.

Mega trend Data Era Macro trend User profiling Micro trend

Terrific

Influenzare il subconscio Gli utenti sono sempre più disposti a rendere disponibili i dati del proprio profilo. In molti casi, le persone non ne hanno una profonda conoscenza. In cambio, però, si aspettano una maggiore individualizzazione e servizi. L'uso dell'intelligenza artificiale consente, inoltre, di creare profili psicologici degli utenti. Ciò permette ai fornitori di influenzare i clienti senza che questi se ne rendano conto. DM MAGAZINE 69


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CUSTOMER DMM

Mega trend Data Era Macro trend User profiling Micro trend

Klarna

Mega trend Data Era Macro trend User profiling Micro trend

Clevermeals

La piattaforma di live commerce fornisce dati in tempo reale La start-up israeliana Terrific offre una piattaforma di live commerce che utilizza l'intelligenza artificiale per analizzare i dati in tempo reale e consentire agli host di promuovere le vendite. La piattaforma può essere personalizzata dai marchi, che possono così utilizzare la propria identità durante gli spettacoli dal vivo o utilizzare funzionalità come lo sconto per aumentare le vendite. I dati generati durante i livestream forniscono, tra l'altro, informazioni sull'età e sulla posizione degli utenti, nonché sulla piattaforma di social media da cui si sono sintonizzati. I dati hanno lo scopo di aiutare a prendere decisioni informate sulle misure di marketing. Strumento di intelligenza artificiale per acquisti attenti ai prezzi Il provider di pagamenti svedese Klarna ha introdotto uno strumento di intelligenza artificiale noto come "Shopping Lens". Questa funzione consente agli utenti di scattare foto di articoli, che l'applicazione ricerca e mostra dove possono essere acquistati e a quale prezzo. Lo strumento è in grado di identificare oltre 10 milioni di articoli, tra abbigliamento, arredamento ed elettronica. Offre inoltre suggerimenti per articoli simili in base allo stile del prodotto nella foto. Shopping Lens è disponibile in diversi Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Svezia, Danimarca e Norvegia. App basata sull'intelligenza artificiale per un'alimentazione sana La start-up portoghese Clevermeals vuole democratizzare la conoscenza e l’accesso a cibi sani e rispettosi del pianeta e a questo scopo ha sviluppato un’app basata sull’intelligenza artificiale. L’app aiuterà gli utenti a fare scelte alimentari migliori e a sviluppare abitudini alimentari più sane. Include anche un blog con notizie regolari sul cibo e un ricettario digitale con un pianificatore dei pasti e la lista della spesa. L'algoritmo sullo sfondo dell'app considera le preferenze dell'utente e fornisce suggerimenti alimentari, mentre vengono visualizzate anche le possibilità di acquistare prodotti sani nelle vicinanze.n Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

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REAL ESTATE DMM

Una nuova era per gli edifici commerciali

L’adozione di metodologie per la progettazione, la costruzione e la gestione di edifici più smart e sostenibili può contribuire ad accrescere il valore degli immobili commerciali.

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ell'ultimo periodo, il dibattito sull'efficienza energetica ha guadagnato sempre più spazio, spinto dall'instabilità internazionale, dall'aumento dei costi dell'energia e dalla crescente necessità di abbracciare pratiche sostenibili. In questo contesto, l'attenzione si è concentrata sul ruolo cruciale che giocano le tecnologie volte all'efficienza nell'ambito degli edifici, sia in termini di impatto ambientale sia di valore commerciale. Secondo il rapporto della Global Alliance for Buildings and Construction presentato alla Cop25 di Madrid, a livello mondiale il settore edilizio è responsabile di circa il 40% del consumo energetico globale e del 39% delle emissioni globali di CO2: il 28% deriva dal funzionamento degli edifici, mentre l'11% dai materiali e dai processi costruttivi. Fra le categorie più impattanti rientra quella degli immobili commerciali, come uno dei maggiori consumatori di energia a livello globale, a sua volta assorbendo approssimativamente il 40% dell'energia e contribuendo per il 40% circa alle emissioni di carbonio. Questa consapevolezza ha generato un nuovo focus su come la gestione degli edifici possa influire sull'energia utilizzata e sull'impatto ambientale. L'adozione di tecnologie avanzate, come l'Internet of Things (IoT), e l'implementazione di sensori ha dato vita a una nuova era per gli edifici commerciali. Questi strumenti permettono, ad esempio, di monitorare e ottimizzare il funzionamento degli impianti, riducendo sia sprechi energetici sia i costi operativi. L'investimento in soluzioni per edifici intelligenti, supportate da sensori e piattaforme di gestione avanzate, quindi, è in gra-

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REAL ESTATE DMM

do di offrire un controllo dettagliato sui consumi. Questo non solo si traduce in una riduzione dei costi operativi ma contribuisce anche a migliorare l'attrattività dell'immobile sul mercato. La gestione ottimizzata di sistemi come il riscaldamento, la ventilazione e l'aria condizionata (Hvac) attraverso l'utilizzo di sensori permette di regolare il consumo di energia in tempo reale, massimizzando l'efficienza senza compromettere il comfort degli occupanti, siano essi aziende o clienti finali. L'illuminazione, altra grande fonte di consumo energetico negli edifici commerciali, grazie ai sensori può essere modulata e adattata alle esigenze specifiche degli spazi e degli orari lungo la giornata, riducendo notevolmente lo spreco di energia. Tecnologie come il data mining, il machine learning e l'intelligenza artificiale stanno emergendo come strumenti fondamentali per ottimizzare l'efficienza degli edifici dal punto di vista energetico. Fra i più importanti progetti esempio di questa inarrestabile avanzata, spicca “Cogito” (A COGnItive dynamic sysTem to allOw buildings to learn and adapt) curato dall’Enea, è incentrato sull’integrazione di Internet of Things (IoT) con sistemi dinamici cognitivi (Sdc) con l’obiettivo di migliorare la gestione degli edifici pubblici e residenziali con funzionalità̀ cognitive e di autosviluppo (rendere autonomo, adattivo e attivo l’ambiente di vita dell’edificio). Progetti come Cogito hanno posto le basi per un approccio "edificio cognitivo", in grado di adattarsi e ottimizzare le sue funzionalità attraverso processi di autoapprendimento. Questa evoluzione consente non solo di risparmiare energia ma anche di migliorare il comfort ambientale, rispondendo alle esigenze degli occupanti. Pochi anni ancora e sistemi come questo diventeranno la norma in qualsiasi fase del ciclo di vita di un immobile, un punto di riferimento nella valutazione immobiliare e, ancor più probabilmente, saranno inclusi fra i criteri delle certificazioni internazionali quali Breem, Leed e Well. L’Italia sta compiendo grandi passi verso la direzione dell’efficienza energetica se consideriamo che nel 2022 sono stati certificati Leed oltre 1,3 milioni di mq al 9° posto al mondo, secondo Gbci.n Alberto Deiana, project management and real estate executive Mi.No.Ter.

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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

UNO SGUARDO verso il 2024

Fare predizioni è sempre rischioso… anche per l’intelligenza artificiale?

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n questo 2023 abbiamo parlato tanto, tantissimo di intelligenza artificiale (Ai), soprattutto per il gran fermento generato da quella generativa (ChatGPT l’esempio più noto). Su queste colonne ho spesso affrontato il tema della rilevanza per il cliente come fattore decisivo per qualsiasi innovazione. La tecnologia, infatti, non deve essere adottata solo dal retailer, ma anche dal cliente stesso e qui entrano in gioco la facilità d’uso e soprattutto il beneficio percepito. Un esempio già ampiamente menzionato precedentemente è il self check-out: nato per un interesse dell’insegna (abbassare il carico di lavoro sul personale di cassa) oggi è percepito dai clienti come parte dell’esperienza d’acquisto. Discorso simile lo abbiamo fatto per i pagamenti digitali. Di cosa parleremo nel 2024? Non è difficile immaginare che l’argomento principe sarà l’Ai o meglio le sue applicazioni nel commercio. In realtà diverse aziende la stanno già utilizzando in qualche forma, ci sono svariati ambiti dove gli algoritmi ci aiutano nella produttività. Nelle videoconferenze i sistemi più avanzati la usano per migliorare la qualità audio (inclusa la riduzione del rumore di fondo) e sistemi di trascrizione istantanea più accurati. Alcuni servizi di customer care ne fanno uso per smistare e catalogare più velocemente i ticket in ingresso. Infine, non possiamo non citare i chatbot smart, anche se poi non sempre sono così intelligenti come promettono. 76 DM MAGAZINE


DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

Quello che è meno chiaro è dove verrà utilizzata in maniera più preminente, magari anche dirompente, la cosiddetta killer application o almeno con un impatto significativo sul brand o sulla proposizione al cliente. L’ho chiesto a ChatGPT, esattamente come feci all’inizio dell’anno e sono rimasto sorpreso perché mi ha risposto praticamente allo stesso modo. I casi sono due: o non è cambiato molto nel campo dell’intelligenza artificiale in ambito retail oppure è cambiato, ma ChatGPT non si è evoluto ed è rimasto quello di un anno fa. Entrambe le ipotesi mi sembrano inverosimili quindi provo io a elencare tre applicazioni dell’Ai, tenendo presente quanto detto prima. Ovvero non si tratta tanto di innovazione tecnologica fine a sé stessa, quanto andare oltre alle novità e rendere questi investimenti rilevanti per i clienti. Cioè soluzioni che possono incrementare la convenienza e la personalizzazione della shopping experience del cliente; ecco le mie tre predizioni.

1. Suggerimenti di acquisto. Più retailer saranno in grado di consigliare prodotti mirati in base alla profilazione del cliente.

2. Analisi visiva delle informazioni. Gli algoritmi di Ai aiuteranno le insegne a raccogliere, classificare e analizzare dati di marketing come, ad esempio, gli spostamenti dei clienti all’interno del negozio (dalle telecamere di sicurezza) o l’allestimento dei prodotti.

3. Maggior sicurezza antifrode, in particolare nell’identificare velocemente transazioni di pagamento sospette.n Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

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MERCATI DMM

Tè e infusi fanno il pieno di benessere

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di Claudia Scorza


MERCATI DMM

I prodotti della categoria sono sempre più apprezzati dai consumatori perché in grado di soddisfare i trend salutistici legati al benessere fisico e mentale, oggi sempre più rilevanti per gli shopper in cerca di uno stile di vita sano ed equilibrato.

I

l mercato tè e infusi ha sviluppato, nell’anno terminante il 1° ottobre 2023, un giro d’affari di 357 milioni di euro con 8 milioni di chilogrammi venduti. La crescita del fatturato è pari al 5,5% rispetto all’anno precedente ed è sostenuta dall’incremento dei prezzi, pari a +7,1%, in linea con gli attuali scenari macroeconomici d’inflazione. I volumi, invece, presentano una contrazione dell’1,5% (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug). Aree geografiche e canali distributivi

La crescita a valore del comparto è trasversale a tutte le aree NIQ, specialmente nel Nord Italia (Aree 1 e 2) che cumulativamente sviluppa quasi il 60% del fatturato del totale categoria. Il trend delle vendite a volume (-1,5%), invece, è meno negativo in Area 2 (-0,4%) e in Area 4 (-0,5%). Considerando le performance dei diversi canali di distribuzione, i supermercati rappresentano il canale principale, sia in termini di DM MAGAZINE 79


liore La mig e n selezio a! dic ayurve

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volumi con 3,5 milioni di litri venduti (42,7% dei volumi nel mercato) sia di fatturato con 167 milioni di euro e un peso del 46,7% sul totale Italia. Con il loro peso trainano la crescita a valore della categoria (+7,3 milioni di euro; +4,6%), ma anche il calo dei volumi (-1,4%). Anche gli altri canali mostrano un trend positivo a valore e negativo a volume; unica eccezione il drugstore che, pur rimanendo marginale (2% totale fatturato), cresce dell’11,5% a valore e del 6,2% a volume. Andamento dei segmenti

TREND VENDITE A VALORE

TREND VENDITE A VOLUME

+5,5%

-1,5%

8 mln/kg 357 mln/€ All’interno del comparto, il tè rappresenta il 38,3% del totale, con 136 milioni di euro e 3 milioni di chilogrammi (il 37,5% del totale), ed è il primo segmento a volume e il secondo a valore. La crescita a valore del tè (+6%) è trainata dall’incremento dei prezzi, trasversale in tutti i sottosegmenti, che ha però impatti sui volumi venduti, che calano del 3,4%. «Da sottolineare – spiega Silvia Innocenti di NielsenIQ – la performance del sottosegmento tè in capsule che, pur rimanendo marginale con il 4,2% a volume del totale segmento tè, riesce a crescere a doppia cifra a volume per tutti i sistemi. Il sottosegmento tè normale, grazie alla sua importanza (83% a valore totale tè), traina la crescita a valore e la flessione a volume, complice l’aumento dei prezzi e una lieve decrescita dell’attività pro-

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 1° ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

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I Prodotti dell’Anno protagonisti di una campagna di comunicazione di 14 giorni sugli impianti digitali IGP nelle città di Milano, Roma, Padova, Verona, Brescia e Vicenza

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MERCATI DMM

L’importanza di comunicare la filosofia aziendale

mozionale. La performance negativa a volume è principalmente guidata dai discount e supermercati». Infine, anche il sottosegmento tè deteinato, che genera il 15% del totale fatturato della categoria tè, cresce a valore (+6%) e flette a volume (-2,3%). Gli unici canali e aree in cui il sottosegmento mostra stabilità sono Area 4 e ipermercati. Il segmento altri infusi, che sviluppa il 40% del totale categoria a valore, chiude l’anno terminante con 144 milioni di euro, crescendo a valore del 2,6% e calando a volume del 2,4%. «La sua performance a volume – prosegue Silvia Innocenti – è influenzata in maniera diversa dai suoi sottosegmenti: il sottosegmento principale filtri mostra un decremento del 3,1% insieme al sottosegmento solubile, che flette del 3,8%, mentre il sottosegmento sfuso, 5,8% del totale altri infusi, mostra un trend positivo a doppia cifra (+11,8%) grazie al suo posizionamento di prezzo molto conveniente (24,24 €/kg vs 53,81 €/kg totale altri infusi), in decrescita rispetto all’anno precedente. Il segmento altri infusi sviluppa il 16,1% dei propri volumi in promozione, che scende attorno all’8-9% per sfuso e solubile. A livello di canali non si evidenziano sostanziali differenze. Infine, l’ultimo sottosegmento, la camomilla, che raggiunge i 75,6 milioni di euro nell’ultimo

Yogi Tea utilizza diversi canali di comunicazione per veicolare il proprio messaggio ai consumatori: «Il nostro team di marketing – afferma Jesús Serrano Oca – analizza il modo più efficace per raggiungere gli shopper. Per noi è molto importante comunicare la nostra filosofia aziendale, che consiste nel promuovere il benessere e contribuire a un mondo migliore attraverso prodotti biologici, etici e sostenibili. Ci sforziamo di trasmettere questo messaggio ispiratore per far sì che le persone acquisiscano una maggiore consapevolezza di sé e intraprendano buone azioni. Sosteniamo non solo numerosi progetti di protezione ambientale, ma anche attività in ambito sociale».

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Quando AI diventa Audio Intelligence per allargare l’esperienza di marca Il marketing di tutte le aziende, in ogni settore, dai fornitori, ai produttori fino ai distributori, genera contenuti per tantissime cose: l’azienda, i prodotti, i servizi, le novità, le iniziative, ecc.. Tutti questi contenuti sono finalizzati per alimentare pubblici diversi: consumatori, clienti, dipendenti, punti vendita, partner. In questa eterogeneità, un fattore li accumuna tutti: devono essere visti o letti, quindi richiedono attenzione visiva esclusiva. Questa caratteristica impatta sul tempo richiesto alle persone che oggi è una risorsa scarsa. Come facilitare il passaggio di informazioni in modo più accessibile, veloce, magari mobile e on demand? Chiedendo lo sforzo alle orecchie, lasciando liberi gli occhi di fare altro.

La soluzione di Audio Intelligence sviluppata da MDE permette di creare le versioni audio di magazine, house organ, newsletter distribuibili come podcast su siti e app aziendali o sulle piattaforme di ascolto. Realizziamo anche estensioni audio di contenuti di prodotto accessibili, ad esempio con QR-Code stampati su packaging, espositori, volantini, affissioni: un’ottima soluzione per couponing e sampling. Produciamo voiceover da aggiungere a video istituzionali e di prodotto, dove il testo è scritto appositamente, letto e sincronizzato con il video. Tutte queste soluzioni sono sviluppabili in 120 lingue diverse, potendo così veicolare il contenuto audio o audio/video più adatto alle esigenza di ogni singolo mercato, target o fruitore.

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MERCATI DMM anno terminante con una quota sul totale categoria del 21,2% a valore, cresce, in controtendenza rispetto agli altri segmenti, sia a valore (+10,3%) sia a volume (+2%). I suoi due sottosegmenti sono camomilla buste e filtri, il primo contenente camomilla solubile e il secondo camomilla setacciata. La camomilla in buste sviluppa il 56,8% a valore e il 73,2% del volume del totale camomilla e, grazie al suo incremento del 15,8% a valore e del 3,2% a volume, traina la crescita del totale segmento. Tale performance è, però, rallentata da un lieve calo della camomilla filtri (-0,7%). «La disparità tra quota a valore e volume dei due principali segmenti – conclude Silvia Innocenti – è dovuta essenzialmente al loro posizionamento di prezzo: la camomilla buste ha un prezzo medio di 25,25 €/kg, mentre la camomilla filtri ha un prezzo medio di 53,80 €/kg. Un’ulteriore differenza tra i due sottosegmenti è portata dal formato medio: la camomilla buste ha mediamente confezioni più grandi (80 g/conf) rispetto a quelle della camomilla filtri (31 g/conf); questo comporta che, pur avendo €/kg inferiore, il prezzo medio a confezione sia più elevato per la camomilla in buste rispetto a quella in filtri». Per il segmento camomilla il canale principale è il supermercato, che registra il 41,4% dei volumi di categoria, seguito dal discount con il 25,6% e dall’ipermercato con il 19,8%. All’interno del discount vediamo una crescita del segmento filtri e un calo del segmento buste, in controtendenza rispetto agli altri canali. Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 1° ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

SEGMENTI Tè

+6% val -3,4% vol

Altri infusi

+2,6% val -2,4% vol

Camomilla

+10,3% val +2% vol DM MAGAZINE 85


Trend vendite per canale

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 1° ottobre 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

MERCATI DMM

Iper +7,1% val -0,2% vol

Super +4,6% val -1,4% vol

Liberi servizi

+3,7% val -2,1% vol

Discount +5,8% val -3,4% vol

Specialisti drug +11,5% val +6,2% vol

Salute e benessere sempre più al centro

Il mercato è molto dinamico e le necessità dei consumatori sono in continua evoluzione. Inoltre, l'inflazione sta riducendo il potere d'acquisto degli shopper e sta portando un cambiamento delle loro preferenze. «È molto importante – dichiara Jesús Serrano Oca, sales manager Southern Europe & Mediterranean di Yogi Tea – sapersi adattare alla realtà e alle esigenze dei consumatori. L'interesse per la salute sta diventando molto più evidente e la ricerca di uno stile di vita sano ed equilibrato è oggi la tendenza principale; ciò è alla base della nostra filosofia aziendale: contribuire al benessere delle persone in modo sostenibile attraverso prodotti di alta qualità». Secondo Marion Fischnaller, responsabile marketing di Pompadour, «è aumentata l’attenzione verso il benessere psicofisico, che si esprime attraverso la ricerca di proposte di qualità e sostenibili. Di conseguenza, è cresciuto anche l’interesse per i prodotti biologici con materiali di imballaggio riciclabili. Nel nostro segmento, Pompadour è first mover e negli anni ha ampliato l’assortimento biologico in modo consistente. La più recente innovazione in campo biologico è la linea di Tisane ayurvediche NamasTe, sei tisane a base di erbe e spezie 100% da agricoltura biologica con le quali stiamo presidiando il nuovo segmento “life86 DM MAGAZINE


MERCATI DMM

schede prodotti style”». Secondo l’Indagine AstraRicerche “Italiani e Benessere: camomilla, tisane e infusi elisir del vivere bene”, dopo la pandemia la cura di sé è diventata una priorità, tanto che un italiano su due (53,3%) dichiara di dedicare più tempo al proprio benessere psico-fisico, anche a partire da piccoli rituali come bere camomille, tisane e infusi. «Come conferma la ricerca stessa – spiega Fausta Fiumi, marketing & new business director food di Gruppo Montenegro – questi prodotti sono vissuti dai consumatori come ideali per prendersi cura di sé in modo piacevole e naturale. Intercettare questi nuovi trend di consumo sarà quindi fondamentale per lo sviluppo del business: l’innovazione gioca un ruolo chiave non solo per mantenere le marche competitive e moderne, ma anche per dare energia a tutto il contesto distributivo».n

Bonomelli

Nome prodotto: Camomilla Solubile Sonno+Umore Caratteristiche: camomilla solubile con melatonina, per addormentarsi più in fretta, e Griffonia, che agisce sul tono dell’umore e favorisce un riposo tranquillo.

Pompadour

Nome prodotto: Erbe del Sonno Melatonina Caratteristiche: il primo infuso in cui melissa, passiflora e lavanda incontrano 1 mg di melatonina, in grado di ridurre il tempo necessario per prendere sonno, e il gusto piacevole di vaniglia e caramello.

Yogi Tea

Nome prodotto: Christmas Tea Caratteristiche: tè natalizio in bustine a supporto del progetto “Kumari”, che aiuta gli orfani del Nepal, in particolar modo le ragazze. In nepalese “kumari” significa principessa e vuole esprimere la convinzione secondo la quale ogni bambina debba essere rispettata e apprezzata come tale.

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TECNOLOGISTICA DMM

Comarch: la sfida dell’integrazione dei dati nei processi aziendali

Katya Kancheva, business solution manager di Comarch, ci spiega quali sono oggi le sfide più impellenti che le aziende del retail devono affrontare per rimanere competitive in un mercato che sta cambiando in maniera molto rapida. di Fabio Massi

Quali sono oggi, nel mondo del retail, le principali esigenze lungo l’intera supply chain? In un mercato che si evolve in continuazione e con molta velocità come quello odierno, le esigenze in termini di supply chain per le aziende del settore del retail sono davvero numerose, a cominciare dalla necessità di ottimizzare i processi per diminuire gli errori e accorciare le tempistiche con l’obiettivo di mantenere alta la competitività. Un altro aspetto fondamentale è migliorare la comunicazione con i partner e i team interni tramite la definizione di processi che agevolano lo scambio di informazioni. Soprattutto in ambito export, inoltre, le aziende devono affrontare tutta una serie di obblighi legali e amministrativi che molto spesso non sono uniformi da Paese a Paese, come nel caso della fatturazione elettronica, ad esempio. E quale supporto possono fornire le soluzioni tecnologiche per ottimizzare tutte le fasi della catena di fornitura? Per garantire trasparenza e informazioni aggiornate in tempo reale lungo l’intera supply chain, le tecnologie di ultima generazione costituiscono certamente un supporto fondamentale. Tra queste, le soluzioni di Electronic data interchange (Edi) sono tra quelle più utilizzate sia dalle grandi aziende sia da quelle di minori dimensioni e meno preparate in termini di strumenti IT. Come si declina l’offerta di Comarch per il settore della logistica nel retail e quali sono le principali caratteristiche delle soluzioni che proponete? Per supportare le aziende nel superare le sfide che il mercato impone, proponiamo soluzioni Edi che consentono di intervenire sui processi di scambio di qualunque tipologia di dato, dalle informazioni relative ai rapporti tra distributori e fornitori fino ai dati della fatturazione elettronica. Molte volte capita che lo standard con il quale, ad esempio, un fornitore italiano comunica i dati non coincida con lo standard utilizzato dal cliente estero ed è perciò necessaria una sorta di traduzione tra questi due formati. Ed è in questa fase che si inserisce Comarch come provider Edi, in particolare con la figura del project manager che segue tutto il progetto Edi, fin dall’analisi iniziale di quelle che sono le esigenze dell’azienda. Potendo contare su un provider tecnologico con esperienza e con processi di supporto durante l’onboarding, anche le picLeggi anche: cole realtà possono approcciarsi nel migliore dei modi al mondo del retail “Vileda e e implementare le proprie attività con efficienza.n Shopfully insieme 88 DM MAGAZINE

per incentivare gli acquisti”


TECNOLOGISTICA DMM

PTV Logistics

punta sulla piattaforma cloud PTV Axylog La transport control tower permette di monitorare in maniera efficiente i processi che si snodano lungo la supply chain, analizzandone le eventuali criticità. di Federica Bartoli

P

TV Logistics, azienda specializzata nello sviluppo di software per la pianificazione e il calcolo dei percorsi e per l’ottimizzazione della logistica distributiva, propone PTV Axylog, la piattaforma di visibilità dei trasporti in tempo reale che garantisce il pieno controllo sul processo di consegna. Attraverso questo strumento è possibile, quindi, monitorare e gestire le consegne, comunicare con le parti interessate e implementare l’efficienza tramite l’automatizzazione dei flussi di lavoro. PTV Axylog permette la piena visibilità sulle operazioni di trasporto e la condivisione tra le diverse parti lungo tutta la rete, ma anche un risparmio dei costi grazie a più fluidi processi di consegna. La real-time visibility platform, inoltre, consente la collaborazione e la comunicazione immediata con autisti, trasportatori, clienti e destinatari, offrendo la possibilità di rispondere in tempi rapidi a ritardi e disservizi, attraverso l’invio di notifiche e avvisi, e di scambiare messaggi tramite chat per chiedere informazioni su tempistiche e stato degli ordini. Il supporto di dashboard e report specifici, ancora, consente di monitorare i principali Kpi e fornire tutte le informazioni necessarie per operare scelte strategiche o miglioramenti tattici. La piattaforma fornisce analisi dettagliate delle consegne effettuate, grazie alle quali eventuali inefficienze della logistica possono essere facilmente evidenziate esaminando i dati relativi alla puntualità, ai ritardi, alle prestazioni dello scarico/carico in deposito e ai vettori. PTV Axylog è una soluzione cloud facilmente integrabile con i diversi sistemi in uso, (Tms, Wms o Erp) ed è in grado connettersi con più di 50 diversi sistemi telematici in modo da garantire la piena visibilità sulla posizione di tutti i veicoli.n

Leggi anche: “Ups inaugura tre centri logistici in Puglia”

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(foto-AG Gymnasium Melle, via Wikimedia Commons)

NEWS DMM

Normativa imballaggi: l’Europarlamento adotta la linea morbida La proposta del nuovo regolamento Ue sugli imballaggi cambia registro e questo dopo che, il 24 ottobre, il voto della Commissione parlamentare per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare aveva destato preoccupazioni, soprattutto in Italia dove le percentuali di riciclo sono molto elevate. L’assemblea plenaria del 22 novembre si è espressa ancora a favore, con 426 voti di approvazione, 125 contrari e 74 astenuti, ma la linea si è molto temperata. Ora la palla passa al Consiglio, che il 18 dicembre si esprimerà sulla materia.

Unicoop Tirreno: 37 milioni per le nuove aperture Unicoop Tirreno incassa 37 milioni di euro per la vendita, all’investitore francese Tikeau Capital, di un portafoglio di cinque supermercati nel Centro-Italia. L’operazione è strutturata come sale and leaseback e quindi i punti vendita continueranno a essere gestiti dalla cooperativa. L’accordo prevede contratti di locazione della durata di 24 anni, con un canone che sarà adeguato a seconda dell’inflazione.

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Avon Italia entra nel canale fisico: debutto da Naïma il 20 novembre La parola d’ordine è multicanalità: e così Avon, multinazionale statunitense della vendita diretta di cosmetici, profumi e beauty in generale, entra nei negozi. E questo da lunedì 20 novembre, quando i suoi prodotti hanno iniziato a essere distribuiti in 24 punti vendita del gruppo milanese Naïma AllScent, in tutta Italia e nell’e-commerce dedicato echarme.it. E questo non è che l’inizio, visto che Avon progetta di incrementare il numero dei pdv fisici presidiati già nel 2024.

Arcaplanet acquista tre ospedali veterinari. Galante: «Prevenire è meglio che curare» Significativa acquisizione per Arcaplanet: il leader dei pet store acquista gli ospedali veterinari Happy Friends e Mypetclinic. Il primo conta due strutture: a Curno, in provincia di Bergamo, e a Verano Brianza (Mb), mentre il secondo si trova a Milano città. Le tre cliniche offrono servizi completi fra i quali pronto soccorso, degenza giornaliera, diagnosi, chirurgia e terapia e sono dotate di attrezzature all’avanguardia, con professionisti disponibili 24 ore su 24.


VIDEO E PODCAST DMM

FRANCO (FAIRTRADE): LA FILIERA DELLO ZUCCHERO, TRA SOSTENIBILITÀ E RINCARO DEI PREZZI AMADORI PROPONE UNA NUOVA BRAND IDENTITY Amadori ha presentato il piano di rebranding che, a partire da ottobre, coinvolge tutte le linee confezionate di marca: la nuova identità di brand è sottolineata da un’architettura di gamma chiara, con un packaging dallo stile accattivante e un layout ben riconoscibile a scaffale. Ne abbiamo parlato con Matteo Conti, direttore centrale marketing strategico di Amadori.

Fairtrade è il movimento internazionale per la sostenibilità, i diritti umani e ambientali, ma è anche una famiglia di marchi di certificazione. L’associazione lavora con agricoltori in Asia, Africa e America Latina specializzati nella coltivazione di caffè, cacao, tè, frutta secca, zucchero e altri prodotti, al fine di offrire referenze che migliorino la qualità della vita sia dei produttori sia degli acquirenti. Qui ci focalizziamo sulla filiera dello zucchero e lo facciamo con Indira Franco, senior supply chain manager di Fairtrade.

ESSELUNGA INAUGURA AL MERLATA BLOOM Esselunga ha aperto il superstore di Cascina Merlata all’interno di Merlata Bloom, il lifestyle center al centro di un grande progetto urbanistico nel quadrante NordOvest di Milano. Il superstore, che si estende su una superficie di vendita di oltre 3mila metri quadri, ospita anche un bar Atlantic e di fronte il beauty store eb. A illustrare le particolarità del format il direttore generale Gabriele Villa.

EDM RETAIL IN TOUCH: SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE Ha debuttato il 15 novembre a Milano Edm Retail in Touch, il nuovo evento con cadenza annuale organizzato da Edizioni DM. Il format è dedicato alla business community del retail e del largo consumo con l’obiettivo di costruire un confronto aperto tra i principali interlocutori, esperti, professionisti e stakeholder del mondo del retail e dell’industria di marca.

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greenretail.news

Il primo quotidiano online sulla sostenibilità nel retail


NEL PROSSIMO NUMERO COVER STORY Export: opportunità e retail in Medioriente MERCATI Gelati Detergenza casa Derivati del pomodoro

Responsabile marketing Sabrina Crippa s.crippa@edizionidm.it

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Digital marketing manager Valentina Vendra v.vendra@edizionidm.it Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344 E-commerce Silvia Manfredi ecommerce@edizionidm.it

Responsabile commerciale Edoardo Pavesi e.pavesi@edizionidm.it skype: E.pavesi80 cell: 3394918442 Commerciali Carolina Cirani c.cirani@edizionidm.it cell: 3496676046 Francesca Cuneo f.cuneo@edizionidm.it skype: Francesca Cuneo cell: 3396980893

Emanuela Dal Chele e.dalchele@edizionidm.it skype: emanueladalchele cell: 3332196167 Laura Origgi l.origgi@edizionidm.it cell: 3475649708 Maria Francesca Reale f.reale@edizionidm.it cell: 3482223685 Eventi Simona Valenza eventi@edizionidm.it


Il primo quotidiano online sulla Gdo

Il retail in real time. Dal 2007. Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.

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