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GLI ITALIANI preferiscono In Italia i discount non si sono fatti minimamente intimorire dal coronavirus e hanno portato avanti i loro piani strategici di espansione I DISCOUNT, MA... in modo davvero intenso. I due principali competitor (Eurospin e Lidl) hanno incrementato la numerica del totale dei negozi presenti nella Penisola del 10% in un anno dove sviluppare la rete non è stato affatto semplice. Segue a ruota Penny Market che ha di recente superato quota 400 negozi. E poi c’è Aldi, al momento presente solo in 6 regioni del Nord Italia - Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna - che ha tagliato il traguardo dei 138 punti vendita con una media di 2,6 aperture al mese. Con queste premesse l’Italia si configurerebbe come terreno fertile ideale per le catene internazionali con mire di espansione… eppure il recentissimo forfait di Leader Price ci dimostra che riuscire a conquistare e “scalare” il mercato tricolore non è poi così semplice e scontato. È stato un duro colpo per un marchio che, portato in Italia dalla joint venture fra Crai e il gruppo francese Geimex/Casinò, ha inaugurato il suo primo discount nel 2018 e che dichiara, sul proprio sito, una rete di 27 negozi, con 20 tra Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna e altri 7 in Sardegna, appartenenti a gruppo Abbi, dei Fratelli Ibba. Eppure, il fatturato di Leader Price Italia, a rete corrente, è sempre salito. Queste le cifre della banca dati online Tuttodati.it: circa 5 milioni nel 2018, a inizio attività, 21,38 nel 2019 e 34,5 nel 2020. Anche gli utili hanno fatto segnare una crescita: rispettivamente -4,79 milioni, -10,48 e +2,05 nel 2020. Cos’è che non ha funzionato, quindi? Le ragioni sono molte: logistiche, innanzitutto, di investimenti all’interno di uno scenario già piuttosto competitivo dove l’ingresso di Aldi ha in qualche modo saturato il mercato, portandosi dietro capacità, esperienza, potenza finanziaria e idee chiare sullo sviluppo rete che non lasceranno molto spazio a chi, per quanto titolato, ci ha creduto poco in fondo. La partita, insomma, si restringe a pochi giocatori: i tedeschi con Lidl e Aldi in testa accompagnati da Penny Market, il leader Stefania Lorusso, Eurospin e davvero pochi altri. Almeno fino ad oggi. Responsabile Editoriale DM

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