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Il colosso Tchibo si beve Caffè Molinari

Caffè Molinari, storica azienda di Modena, nata nel 1804 e attiva in una sessantina di nazioni, passa al gruppo tedesco Tchibo. L’azienda emiliana, con un fatturato di circa 20 miliardi di euro presidia tutti i canali e tutte le occasioni di consumo. La conglomerata amburghese, un colosso da 3 miliardi di euro di ricavi, ha il proprio core business nelle caffetterie ed è anche attiva, tramite il proprio commercio elettronico internazionale, nella telefonia, con Tchibo mobil, nei viaggi, nell’energia verde, nei piccoli elettrodomestici da cucina, negli articoli per la casa.

Credem e Latteria Soresina inventano il pegno rotativo con blockchain

Il pegno rotativo diventa sempre più sicuro e tecnologico, con la prima operazione in assoluto - persino per l’Europa - che integra la blockchain. A erogare il finanziamento, di 20 milioni di euro, gruppo Credem per Latteria Soresina, leader mondiale del Grana Padano. L’operazione permetterà all’imponente produttore caseario, forte di 414 milioni di euro di ricavi, in crescita del 10% sul 2020, di sostenere i propri investimenti, riducendo allo stesso tempo l’operatività e i costi e garantendo alla banca la sicurezza del bene posto in garanzia, attraverso un presidio della merce.

Altre sette dismissioni per Leader Price Italia

Si assottiglia sempre di più l’insegna Leader Price in Italia. Se in Francia sono tuttora in corso le operazioni di conversione di ben 567 punti vendita Lp, ceduti a marzo 2020, in Italia seguono, a brevissima distanza, due operazioni di dismissione. Da poco, Penny Market ha annunciato, in Lombardia, la riapertura, sotto proprio marchio, di due ex punti vendita del discounter di origine francese, mentre il 3 febbraio, Codè Crai Ovest, ha reso noto che altri 7 negozi Leader Price passeranno sotto i propri colori, a partire dagli insediamenti di Lumezzane, in provincia di Brescia e Quarto Oggiaro, vicino a Milano. Entro aprile, poi, si prevede la conversione degli esercizi di Brescia Apollonio, Gavardo, Paratico e Borgosatollo, in provincia di Brescia, e di quello di Treviglio in provincia di Bergamo (due Crai Extra e tutti gli altri Crai).

Acqua & Sapone vara un piano di sviluppo da 46 nuove aperture

Dopo il passaggio, in novembre, sotto l’egida del fondo americano Hig Capital, Acqua & Sapone, leader nel canale drug, vara un piano di sviluppo di 29 milioni di euro che porterà, entro l’anno, a 46 aperture in tutta Italia. L’insegna con una quota di mercato del 43%, che la mette in prima posizione nella distribuzione specialistica dei prodotti per igiene e bellezza e per la cura della casa, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,3 miliardi di euro, in crescita del 2,21% a parità di rete (+4,3% a rete corrente). L’obiettivo di crescita 2022 è del 5%, per arrivare a 1,4 miliardi di euro di fatturato. Con lo sviluppo della rete commerciale (+5,5% sul 2021) si stimano inoltre 1.200 nuove assunzioni.

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