DM Magazine Febbraio 2024

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ANNO XII – FEBBRAIO 2024

INTERVISTA Vitulano Drugstore: nel piano industriale un nuovo Ce.di. e 50 nuove aperture

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SUCCESSI Nasce Altasfera Italia, la proposta italiana del mondo del cash&carry

INTERVISTA Vitulano Drugstore: nel piano industriale un nuovo Ce.di. e 50 nuove aperture

L’ITALIA L’ITALIACHE CHEVINCE VINCE sugli sugliscaffali scaffalidella dellaGdo Gdo



SOMMARIO DMM

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Editoriale La Mdd guadagna spazio a scaffale e nel carrello

38 PLM Awards Torna il premio ai migliori copacker: aperte le iscrizioni

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Cover L’Italia che vince sugli scaffali della Gdo

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Mercati Il cioccolato esplora nuovi gusti e abbinamenti

14 Intervista Vitulano Drugstore: nel piano industriale un nuovo Ce.di. e 50 nuove aperture

54 Osservatorio Digital Cioccolato: quali sono i brand più “golosi” sul web?

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Successi Nasce Altasfera Italia, la proposta italiana del mondo del cash&carry

56 Customer Micro trend 2024: mondo connesso

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Imprese Morato cresce ancora nel senza glutine e acquista la meranese Massimo Zero

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Mercati Acque minerali: i consumatori premiano le azioni sostenibili

30 Retail Innovation Rose Bikes – Colonia, Germania 33 Persone 35 Social&Pr strategies Il potere e l’efficacia di essere autentici 37 Loyalty Jakala: un approccio data-driven basato sulla microterritorialità

58 Retail Real Estate Antichi dibattiti e scarsezza di vedute 60 Digital club/Retail Fast People 62 Mercati Pizza e affini, un mercato in continua lievitazione 75 Tecnologistica Lidl punta sulla logistica 100% elettrica Datalogic propone la serie PowerScan 9600 Dpx 80 News 81

Video e podcast

83 Prossimamente

Il made in Italy è da sempre sinonimo di eccellenza, soprattutto nei settori produttivi identificati con le celebri 4 A: agroalimentare, arredo, automotive e abbigliamento. DM Magazine Supplemento mensile di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

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EDITORIALE DMM

La Mdd guadagna spazio

a scaffale e nel carrello Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM

Sempre più spesso, quando entriamo in un supermercato il carrello si riempie quasi in automatico di prodotti venduti con il marchio dell’insegna distributiva: dalla pasta ai latticini, dalle bevande ai salumi, sono davvero tante le proposte che è possibile trovare sugli scaffali e che vengono accolti con gradimento dai consumatori. Il fattore convenienza chiaramente la fa da padrone, ma va a braccetto con una qualità in costante crescita. Un’impressione che trova piena conferma nel rapporto realizzato da The European House - Ambrosetti per ADM - Associazione Distribuzione Moderna, nel dato del fatturato complessivo record di 25,4 miliardi di euro nel 2023, con i prodotti a Marca del distributore (Mdd) che rappresentano oggi il 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della Distribuzione Moderna in Italia, compresi i discount (nel 2019 era al 28,3%). Una crescita, quella dei prodotti Mdd, maturata in un contesto particolare, con un’economia e una società reduci dagli anni della pandemia ma anche di avvenimenti come il cambiamento climatico (e quindi di danni all’agricoltura) e fattori geopolitici internazionali, che hanno inevitabilmente pesato sui consumi e sulle scelte dei cittadini così come la crisi energetica e l’inflazione. Fatto sta che, a fronte di una flessione dei volumi superiore a 1 miliardo (a valori costanti) nei canali della distribuzione moderna e del discount nel 2023, la Mdd si afferma (sempre secondo i calcoli di Ambrosetti) come unico canale in crescita, sostenendo l’intero settore del retail alimentare: +332 milioni. La distribuzione moderna è l’attivatore di una filiera con 15 settori e abilita la creazione di circa il 12% dell’intero Pil italiano, oltre 200 miliardi. Nella corsa dei retailer verso la Marca del distributore ci sono, però, grandi differenze di valore: i big 3, ovvero Conad, Coop e Selex, hanno realizzato con la marca privata rispettivamente vendite per 6, 3,5 e 1,9 miliardi di euro. Anche Despar e Végé guadagnano terreno, raggiungendo quota 1 miliardo e 550 milioni. In sintesi, a fronte di un’inflazione alimentare ancora sostenuta, nel tentativo dunque di difendere i propri consumi e la loro qualità, gli italiani sembrano essersi definitivamente convertiti alla Marca del distributore che, anche nel 2024, promette di registrare ottime performance.

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COVER DMM

L’Italia che vince sugli scaffali della Gdo Il made in Italy è da sempre sinonimo di eccellenza, soprattutto nei settori produttivi identificati con le celebri 4 A: agroalimentare, arredo, automotive e abbigliamento. di Marco Usai

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COVER DMM Italian Sounding fuorilegge in Europa con il Testo Unico sulla qualità Entrerà in vigore nei prossimi mesi il Testo Unico per la qualità Ue, che introduce nuovi e più stringenti strumenti per la tutela del made in Italy e, più in generale, per la Dop economy. Con l’accordo raggiunto lo scorso ottobre tra Consiglio e Commissione Europea, verranno rimosse una volta per tutte le falle del sistema che hanno consentito di sfruttare, indebitamente, la reputazione delle indicazioni geografiche italiane ed europee. Il commissario Ue all’agricoltura Janusz Wojciechowski ha sottolineato che il sistema delle Dop e delle Igp è uno dei motivi per cui abbiamo un surplus negli scambi agroalimentari, ricordando come l’Italia sia leader in Europa per numero di registrazioni.

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econdo il position paper realizzato da “The European House Ambrosetti”, presentato durante l’edizione 2024 di Marca by BolognaFiere, la filiera agroalimentare e la distribuzione moderna sono al primo posto per valore aggiunto tra le 4 A e i relativi canali distributivi. Anche attraverso la Mdd, protagonista di una crescita importante negli ultimi cinque anni con una quota di mercato 2023 che si attesta al 31,5%, la grande distribuzione supporta le produzioni tipiche territoriali, sia nel mercato interno che all’estero: il 27,2% del fatturato di queste produzioni, pari a 8,5 miliardi di euro, viene generato direttamente dal canale moderno attraverso la marca privata. Numeri che dimostrano, chiaramente, il ruolo primario che il retail assume nella promozione e nella tutela del made in Italy, diventando interprete di una cultura, di un modo di pensare e di fare che ha radici profonde e che tutti ci invidiano e provano a riprodurre, con risultati scarsi e non senza pericolose derive, come dimostra la crescita del fenomeno dell’Italian Sounding nel mondo.

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COVER DMM

Marchi, bollini e claim: le etichette raccontano i consumi dei prodotti italiani

Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed. 2, 2023

La quattordicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, pubblicata lo scorso gennaio, racconta con rigore scientifico le nuove tendenze dei consumi degli italiani. Tra i dati più interessanti, quelli di una ricerca commissionata alla società Ipsos: in fase di acquisto, il 44% dei consumatori consulta le etichette per verificare la provenienza, i luoghi di produzione e i luoghi d’origine dei prodotti. Questo dato conferma la necessità di fornire informazioni più chiare ed esaustive al consumatore, soprattutto quando questo dato significa valore aggiunto come nel caso dei prodotti italiani. Dalle evidenze dell’Osservatorio emerge la forza del mondo dell’italianità tra gli scaffali di ipermercati e supermercati: i prodotti che riportano in etichetta i claim “made in Italy”, “prodotto in Italia” e “solo ingredienti italiani”, insieme alle indicazioni e denominazioni d’origine euro-

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COVER DMM pee come Igp e Dop, rappresentano il 27,5% del totale del paniere food analizzato da GS1 Italy, con un sell-out che supera gli undici miliardi di euro e un trend di vendite a valore in crescita di oltre dieci punti. Soffrono i volumi, seguendo il trend negativo più generale del largo consumo confezionato piegato dalla crisi inflazionistica. Ancora un dato in conclusione: dalle tabelle dell’Osservatorio emerge che l’icona più diffusa, nonché più immediatamente comprensibile, è quella della bandiera italiana, con una domanda in crescita del 14,3% e un giro d’affari che tocca i 6,5 miliardi di euro.

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Anche il discount amplia le linee di prodotti legati al territorio Fuori dall’analisi dell’Osservatorio Immagino c’è il mondo discount, che cresce anno dopo anno in numerica e quota di mercato, e che da tempo è impegnato in un trading up qualitativo della propria offerta anche grazie all’ampliamento di linee di prodotto che richiamano, più o meno esplicitamente, l’italianità. Eurospin, leader di categoria, dedica ai prodotti lattiero caseari di provenienza 100% italiana la linea Pascoli Italiani, oltre a certificare vino e ortofrutta rispettivamente con i marchi Integralmente Prodotto e Frutta&Natura. Novità su questo tema anche in casa Md: alla linea premium Lettere dall’Italia si affianca il nuovo marchio per il mainstream Buona Spesa Italia, che riprende il claim utilizzato negli spot televisivi con Antonella Clerici e il presidente Patrizio Podini. Grande attenzione al comparto vini, con il lancio della linea di vini da vitigni autoctoni Enotrium. Anche Lidl valorizza, con il marchio Italiamo, l’eccellenza della tradizione italiana e riserva al Parmigiano Reggiano Dop e il Grana Padano Dop il marchio Antichi Maestri. Italianità ben in evidenza anche nei punti vendita Aldi, con i prodotti a marchio Bonlà provenienti da allevamenti selezionati e 100% italiani e la linea Regione che vai, dedicata alla valorizzazione dei sapori e dei prodotti tradizionali locali. Gran lavoro nell’ortofrutta per Penny Market, che all’interno della linea Natura propone ortofrutta italiana e sostenibile: nel 2023 hanno fatto il loro esordio le referenze da coltura aeroponica a marchio Planetiamo.

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A Marca 2024 trionfa la Mdd made in Italy Made in Italy protagonista anche a Marca by BolognaFiere, che ha chiuso la ventesima edizione con numeri record: oltre ventimila visitatori e più di mille espositori si sono incontrati nei sette padiglioni allestiti per la più importante fiera dedicata al mondo della marca del distributore. «È davvero una grande soddisfazione. – dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere – Questo importante traguardo è stato salutato da numeri oltre le più rosee aspettative, con padiglioni gremiti e sale convegni sempre partecipate. Sorprendente, e molto stimolante per il futuro, la quantità e la qualità della proposta espositiva, a conferma dell’eccellenza del made in Italy».

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Il country branding nuova frontiera del marketing del Largo Consumo Da diversi anni il marketing sperimenta, con successo, strategie di country branding, trasformando i Paesi, le regioni e i comuni in vere e proprie marche per attrarre turisti, investitori e consumatori. Nel mondo del food questa tendenza si traduce anche nella valorizzazione della regionalità: riprendendo i dati forniti dall’Osservatorio Immagino, gli oltre diecimila prodotti che segnalano on pack la loro origine regionale registrano un aumento a doppia cifra della domanda e un calo dei volumi più contenuto rispetto a quanto visto per il paniere del made in Italy. Ottima la performance delle regioni del Centro Sud, che registrano crescite sia a valore che a volume: Sardegna,

Francesco Musella (Studio Legale Musella Ip Law): la bandiera non può essere registrata nei marchi d’impresa Abbiamo chiesto all’avvocato Francesco Musella, ip lawyer specializzato in diritto e gestione della proprietà intellettuale, un parere su uso e abuso del marchio made in Italy e dei simboli a esso associati. «La bandiera italiana, il nome Italia e finanche quello delle regioni e comuni italiani non possono essere oggetto di registrazione come marchio d’impresa nel nostro Paese, a meno che l’Autorità competente non ne abbia autorizzato la registrazione. Mentre l’uso è ammesso, purché non sia lesivo della reputazione dell’ente e non faccia riferimento a indicazioni geografiche protette. Su cosa sia possibile definire made in Italy – afferma l’avvocato – la legge è chiara: l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale del prodotto deve avvenire nel nostro Paese, anche se le materie prime sono importate dall’estero».

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Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed. 2, 2023

Puglia, Umbria, Molise e Basilicata, insieme alla Valle d’Aosta, sono le regioni best performer per crescita. Sul podio delle vendite in Gdo troviamo al primo posto, stabile, il Trentino-Alto Adige, con quasi 400 milioni di sell-out sviluppato da 999 prodotti monitorati, seguito da Sicilia e Piemonte. Segno negativo sia a volume che a valore solo per la Calabria, penalizzata soprattutto dalla contrazione dei volumi dei liquor brown-amari, del latte fresco e di nettari e simili.n

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Enrico Bonetti (Università Vanvitelli):

la bandierina non basta, il consumatore va educato alla qualità Abbiamo chiesto al professor Enrico Bonetti, ordinario di marketing all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, una riflessione sul valore del made in Italy per il consumatore italiano. Cosa significa, oggi, made in Italy per il consumatore italiano? Il consumatore italiano è molto sensibile alla qualità del cibo, soprattutto se lo confrontiamo con i consumatori di altri Paesi per cui il made in Italy ha un alto valore simbolico prima che funzionale. Negli anni questa sensibilità è andata via via crescendo anche grazie al lavoro di alfabetizzazione gastronomica che i mass media e i social hanno fatto, più o meno consapevolmente, proponendo sempre più programmi di cucina e trasformando gli chef, stellati e non, in veri e propri food influencer. Diamo per scontato che, quando si parla di made in Italy, si ragioni sulle produzioni di qualità, spesso garantite dai marchi europei Dop e Igp e che si associano ai concetti di salute, salubrità e, il più delle volte e in misura sempre maggiore, di sostenibilità. Il consumatore sa riconoscere un prodotto di qualità? Gli strumenti e le informazioni, grazie anche alla legislazione molto avanzata del nostro Paese, ci sono tutti. Mancano, a mio avviso, le giuste competenze per decodificare queste informazioni con il conseguente rischio, per il consumatore italiano, di non riuscire a comprendere bene la differenza tra i prodotti. Mettere la bandierina sul packaging del prodotto non basta più: tutti gli attori della filiera agroalimentare, dall’industria alla distribuzione sino ai Consorzi di tutela, devono fare la propria parte e promuovere la cultura del buon cibo italiano. In che modo la tecnologia può aiutare il marketing in questa missione? Abbiamo, già da tempo in verità, strumenti molto avanzati per lavorare in questa direzione: la blockchain, per esempio, rappresenta un nuovo touchpoint tra i vari attori della filiera e il cliente finale, in grado di accrescere la dimensione di valore immateriale creato dalle produzioni made in Italy e, più in generale, dalle indicazioni geografiche. Le potenzialità di questo strumento non sono state ancora del tutto comprese dagli addetti ai lavori: ad oggi, chi ha provato a utilizzarla lo ha fatto con lo scopo di rassicurare il cliente sulla qualità del prodotto e sul presidio della filiera, ma si può fare molto di più.

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Samanta Correale (GS1 Italy): necessario semplificare la comunicazione del made in Italy

Con Samanta Correale, business intelligence senior manager di GS1 Italy, approfondiamo il tema partendo dalle evidenze dell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino pubblicato a gennaio.

Anche il made in Italy ha sofferto per la spirale inflattiva degli ultimi due anni? Sin dalla prima edizione dell’Osservatorio in cui abbiamo misurato il fenomeno, le vendite di prodotti che richiamano l’italianità in etichetta hanno sempre registrato numeri positivi e trend in crescita. Nell’anno terminante a giugno 2023, invece, a fronte di una crescita a valore a doppia cifra abbiamo certificato un calo dei volumi del 4,2%, abbastanza in linea con la media di tutte le categorie del largo consumo, ma comunque un fatto nuovo. Sicuramente ci sono famiglie merceologiche che hanno retto di più ma, per quanto l’origine territoriale sia sempre una caratteristica molto ricercata dai consumatori italiani, di fronte al processo di razionalizzazione della spesa a cui abbiamo assistito in questi ultimi due anni la flessione è stata significativa. Da sottolineare il fatto che in quest’universo di prodotti ci sono anche quelli con le indicazioni geografiche europee, come Dop e Igp che, generalmente, si attestano su fasce prezzo più alte e, dunque, sono maggiormente coinvolte dal downgrade del carrello. Dove si spostano i consumi persi dai prodotti con il tricolore? Una parte delle vendite perse sono state recuperate da un paniere relativamente piccolo ma di grande interesse per il consumatore: quello dei prodotti in cui viene comunicata la filiera, non necessariamente italiana al cento per cento, sia chiaro. Numericamente questi prodotti rappresentano il 2,5% del totale delle referenze analizzate dall’Osservatorio, ma contribuiscono al 4,3% del giro d’affari. Una filiera controllata trasmette un messaggio di rassicurazione molto forte, che il consumatore evidentemente apprezza in quanto riduce lo stress legato alla ricerca e alla decodifica delle informazioni di prodotto che, spesso, riesce a trovare ma che non sa ancora ben interpretare. C’è un problema di comunicazione da risolvere? Bollini e claim da soli non bastano a comunicare il valore aggiunto di un prodotto che ha un forte legame con il nostro Paese. La comunicazione in punto vendita e le nuove tecnologie e gli standard a disposizione che possono essere applicati sul packaging dei prodotti, come un Qr Code che contiene lo standard GS1 Digital Link, possono aiutare a semplificare la comunicazione, per arrivare al consumatore nella maniera più rapida ed efficace.

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INTERVISTA DMM

Vitulano Drugstore: nel piano industriale un nuovo Ce.di. e 50 nuove aperture

Gli esperti parlano di una vera svolta per il canale drugstore, capace di imporre un trend epocale nell’ultimo triennio, tanto da superare a valore il predominio degli iper e super. Un successo per questo format che non conosce crisi, con protagonisti gli specialisti drug, diventati compagni fedeli degli acquisti per moltissime famiglie italiane. Non è da meno in Puglia A&G Vitulano, proprietaria del marchio Vitulano Drugstore, fondata nel lontano 1965. di Rino Porro

A guidare oggi il brand sono la seconda e la terza generazione, con radici solide che da piccola attività commerciale hanno trasformato l’azienda in un’impresa strutturata con oltre 500 collaboratori e 96 punti vendita di proprietà a marchio Vitulano Drugstore di cui 83 in Puglia, 6 in Basilicata, 4 in Molise e 3 in Abruzzo. La società ha chiuso il 2023 con un giro d’affari di 90 milioni di euro, con una crescita del 15% rispetto al 2022 e con l’apertura di 12 negozi. La rete offre un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona e articoli per animali domestici. Ce ne parla in questa intervista Antonio Vitulano, general manager dell'azienda.

Gli analisti hanno evidenziato come la crescita del comparto drugstore sia imponente, con numeri a livello nazionale molto interessanti, sin da prima dello scoppio della pandemia. Confermate anche voi questo trend in ascesa anche a livello generale? Se sì, in quali segmenti e in quali modalità? Il drug è un fenomeno impetuoso in Italia e ha registrato una crescita accelerata nell’ultimo decennio. I motivi per cui gli specialisti hanno sottratto quote di mercato alla Gdo sono chiari: i drugstore hanno una profondità di assortimento che non si trova nei supermercati e soprattutto puntano a valorizzare il contatto umano con la 14 14DM DMMAGAZINE MAGAZINE


INTERVISTA DMM

clientela, fornendo anche consulenza. Il canale si identifica, infatti, come libero servizio assistito, dove l’obiettivo è proprio quello di “assistere”. E per fare questo bisogna perfezionare la formazione del personale di vendita, affinché possa dare informazioni sempre più mirate sui prodotti, in particolare in segmenti come la skincare e il make-up.

Come è stato l’andamento del 2023 per Vitulano Drugstore e come i consumatori hanno premiato la vostra insegna? Il 2023 è stato un anno proficuo e impegnativo dalla doppia faccia a causa dall’impatto dell’inflazione, nel quale abbiamo avuto comunque un incremento dello scontrino medio del 15% e +20% di pedonabilità all’interno dei punti vendita, con fatturato fidelity pari al 51% (mentre il progress di questi primi giorni del 2024 è pari al 63,21%), il tutto impreziosito da 12 nuove aperture. Quali sono i vostri piani di sviluppo per il 2024 e il futuro? L’A&G Vitulano non dimentica di certo le sue origini: è questa la ragione che ci ha spinto ad attuare una politica d’investimento sul territorio. Partendo, prima di tutto, da infrastrutture, formazione e ricerca. Ma anche cercando di riportare i talenti nostrani a casa. Nel mese di novembre è partito l’ampliamento della nostra logistica con l’avvio dei lavori di un nuovo Ce.di di 25mila mq ubicato all’interno di un parco industriale esistente a Manfredonia (Fg), dove A&G Vitulano possiede già un altro immobile di 21mila mq. L’obiettivo è velocizzare le consegne in tutto il Mezzogiorno e sostenere dal punto di vista delle vendite i negozi esistenti e quelli che verranno nei prossimi anni. Il piano industriale 2024-2027 prevede di aggiungerne altri 50, in tutta l’Area 4 Nielsen, arrivando così a 149 punti vendita diretti. ll nuovo centro darà lavoro a un centinaio di collaboratori tra magazzinieri, autisti, manager, impiegati e ingegneri.n DM MAGAZINE 15


INTERVISTADMM SUCCESSI DMM

Nasce Altasfera Italia, la proposta italiana del mondo del cash&carry L’insegna punta ad ampliare il raggio d’azione sul mercato italiano sia come partner per il canale Horeca, sia come riferimento per gli operatori in ambito food e retail. di Federica Bartoli

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ato dalla storica collaborazione tra Ergon e Maiora, aziende attive nel mondo della Gdo rispettivamente in Sicilia e nel Centro-Sud Italia, il progetto vede oggi anche l’ingresso di Centro Cash, società del Gruppo Abbi attiva in Sardegna e dedicata al mondo del cash&carry, che arriva così ad arricchire e implementare il business.

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on la nuova compagine sociale Altasfera Italia conterà 21 cash&carry, con un’ampia copertura in Sardegna, nel Centro Sud Italia e una presenza nelle province di Modena e Ferrara dove opera il partner Market Ingross. L'insegna punta a diffondersi in tutto il mercato italiano non solo come partner per il mondo dell’Horeca, ma anche come riferimento di tutti gli operatori professionali del food e del retail. Altasfera Italia avrà pertanto l’obiettivo di creare un format identificativo comune caratterizzato da un marchio e un’insegna, che possa diventare un vero e proprio modello di cash&carry italiano, proposto da aziende con un forte radicamento al territorio, che siano in grado di rispondere in modo agile e tempestivo alle esigenze di clienti e partner con un’offerta completa e competitiva e con un’alta componente di servizio.

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l progetto prevede che parte delle attività di gruppo vengano progressivamente implementate attraverso la connessione del team di sede e di quello delle tre aziende socie. Si tratterà di un processo graduale di convergenza, dunque, che non riguarderà solamente le attività commerciali e di marketing, ma impatterà anche su quelle funzioni la cui condivisione genera maggiore valore per le organizzazioni, come ad esempio formazione, progettazione, IT e controllo di gestione. La rete Altasfera si svilupperà attraverso l’apertura, da parte di Centro Cash, Ergon e Maiora, di nuove strutture nelle aree già coperte o contigue. Inoltre, si auspica il coinvolgimento di nuovi player che possiedano caratteristiche coerenti con il nuovo modello Altasfera per i territori non presidiati.n

Leggi anche: “Apulia Distribuzione entra in Gruppo Végé”

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IMPRESE DMM

Morato cresce ancora nel senza glutine e acquista la meranese Massimo Zero

Salgono a cinque, su un totale di 21, gli stabilimenti che il leader vicentino, con 510 milioni di ricavi, dedica al gluten free. di Luca Salomone

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rosegue la girandola di acquisizioni del gruppo veneto Morato, leader del pane industriale e sostitutivi con 510 milioni di euro di fatturato, che rileva la maggioranza dell’altoatesina Massimo Zero, specializzata nella pasta secca e prodotti da forno senza glutine.

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’operazione avviene tramite la controllata Nt Food, anch’essa operativa nel gluten free, e rilevata nell’estate del 2022, alla quale spetterà la gestione strategica e commerciale di Massimo Zero, finora partecipata in maggioranza da Botzen Invest Ef: la società di investimento continuerà a rimanere accanto al big vicentino, come partner finanziario. L’azienda di Merano, secondo i dati camerali, ha chiuso il 2022 con un giro d’affari poco sotto i 5 milioni di euro, dando lavoro a 21 addetti. Agli inizi del 2023 il gruppo veneto ha acquisito anche La Spiga food, impresa romana pioniera della pinsa, e la francese Harry’s restauration, produttrice di panini per hamburger, in precedenza di Barilla.

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el suo impianto di lavorazione, ubicato nel cuore dell’Alto Adige, Massimo Zero produce un vasto assortimento di pasta secca, disponibile in svariati formati e realizzata con una miscela esclusiva di farine senza glutine 100% italiane e senza l’aggiunta di additivi. Nel 2018, inoltre, ha ampliato la propria gamma con l’avvio di una linea per la produzione di biscotteria gluten free.

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orato, che esporta circa il 50% della propria produzione, conta oggi un totale di 21 stabilimenti dislocati fra Italia, Spagna e Francia. L’offerta spazia dai pani a fette (sandwich, pane in cassetta, tramezzini) alle bruschette, dai panini dolci e salati alle piadine e sostituti del pane croccanti, tra cui spiccano grissini e crostini.n

Leggi anche: “Metro Italia: il fatturato 2023 sale a 1,97 miliardi”

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MERCATI DMM

Acque minerali:

i consumatori premiano le azioni sostenibili

di Federica Bartoli

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MERCATI DMM

Il comparto, in flessione per quanto riguarda i volumi, spinge su progetti e iniziative improntati alla salvaguardia ambientale, che si traducono anche nella realizzazione di packaging alternativi e riciclabili. Contestualmente, nascono nuovi formati pensati per diverse occasioni di consumo.

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ell’anno terminante a novembre 2023, il mercato delle acque ha subito una flessione dei volumi pari al 2,5%, mentre le vendite a valore hanno registrato una crescita del 6,5% rispetto all’anno precedente. Il giro d’affari complessivo, dunque, tocca i 2,6 miliardi di euro per un totale di 11,1 miliardi di litri (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount). Aree geografiche e canali distributivi

Il Sud guida le vendite a volume con il 30,6% e con il 27% del valore, seguito dal Nord-Ovest (26,8% a vol. e 28,5% a val.), Centro+Sardegna (25% a vol. e 25,9% a val.) e Nord-Est (17,6% a vol. e 18,6% a val.). Per quanto riguarda i canali distributivi, i supermercati hanno registrato il 51,5% delle vendite a volume e il 56% delle vendite in valore, seguiti dai discount (29,3% a vol. e 22,5% a val.), Lsp (10,5% a vol. e 12,3% a val.) e dagli ipermercati (8,6% a vol. e 9,3% a val.). I primi tre marchi (Sant’Anna, Nestlé San Pellegrino e San Benedetto) coprono a valore il 34% del mercato, con la private label che pesa per il 18%.

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MERCATI DMM

Andamento dei segmenti

Per quanto concerne i segmenti che costituiscono il mercato, le acque gassate registrano una lieve crescita a volume, salendo del 10,5% a valore. Seguono le acque non gassate, che calano del 2,2% a volume ma registrano un trend positivo a valore con un incremento del 7,2%, e le acque effervescenti naturali, che scendono a volume (-4,3%) e crescono a valore (+1,7%). Perdono sia in volume che in valore, infine, le acque lievemente gassate, segnando rispettivamente -10,6% e -2,6%.

L’innovazione passa per i nuovi formati Tra le ultime tendenze rilevate da Acqua Sant’Anna nel mercato, spicca la richiesta di nuovi formati da parte degli shopper come ricorda Luca Cheri, il quale sottolinea che «il processo innovativo per il brand si concretizza nella realizzazione di nuovi formati che intercettano diversi momenti e modalità di consumo. Così, per offrire prodotti che potessero soddisfare anche il consumo fuori casa – che negli anni successivi alla pandemia ha visto una forte ripresa – ai formati classici da 0,5 l, 1,5 l e 2 l abbiamo affiancato quelli da 0,75 l con tappo thumb up, e quelli da 0,35 l e da 0,25 l».

Elaborazione DM su dati Circana, a.t. novembre 2023, totale Italia, Iper+Super +Lsp+Discount.

Il fenomeno inflattivo incide sulle scelte d’acquisto

La congiuntura socioeconomica coadiuvata dall’impennata inflattiva che ha caratterizzato gli ultimi due anni ha influito sulle decisioni d’acquisto dei consumatori italiani. «All’interno del mercato sono cambiati alcuni equilibri – fa sapere Michele Foglio, amministratore delegato di Maniva – con le private label che hanno acquisito quota di mercato a discapito delle marche, in accordo con un trend in atto a livello più generale e non solo nel contesto italiano. Paralle-

+6,5% 2,6 mld/€

VENDITE A VALORE

-2,5% 11,1 mld/l

VENDITE A VOLUME

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Acqua non gassata +7,2% val -2,2% vol Acqua gassata +10,5% val 0% vol Acqua effervescente naturale +1,7% val -4,3% vol Acqua lievemente gassata -2,6% val -10,6% vol

Elaborazione DM su dati Circana, a.t. novembre 2023, totale Italia, Iper+Super +Lsp+Discount.

Segmenti

MERCATI DMM

lamente, è continuato il processo di spostamento di una parte dei consumi dalla Gdo al discount. Con le attuali difficoltà nel far quadrare il budget familiare, l’acquisto è facilitato da un livello di prezzo non troppo superiore a quello dell’acqua in pet standard, difficile da garantire per il costo più alto del R-Pet e dei materiali alternativi». Il calo dei volumi è confermato anche da Daniele Andrea Vitali, senior brand manager di Lurisia, il quale condivide che «nel caso dell’acqua naturale, effervescente naturale e lievemente frizzante è stata registrata una perdita di trend a volume dovuta a una riduzione dell’acquisto medio per atto, ma nello stesso tempo si evidenzia una crescita nel caso delle acque gassate, i cui volumi flettono in positivo grazie a un incremento della frequenza di acquisto che controbilancia la perdita di famiglie acquirenti».

UN MEDIA MIX VARIEGATO Fonte Margherita 1845 mette in atto una strategia di comunicazione diversificata come condivide Denis Moro: «Il brand ha impostato una strategia ampia e variegata al fine di accrescere la visibilità e veicolare i propri messaggi nei diversi canali distributivi. Per quanto concerne il canale retail, oltre a un forte presidio di ufficio stampa e di pubbliche relazioni, l’azienda associa la comunicazione sui principali canali social, la pubblicità e costanti attività di sponsorizzazione nelle aree di maggiore interesse del Paese».

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MERCATI DMM I consumatori premiano l’impegno sostenibile

Le aziende si sono attivate nel portare avanti progetti e iniziative a sostegno dell’economia circolare e della salvaguardia ambientale. Lo ricorda Giacomo Giacani, marketing manager di Gruppo Sanpellegrino: «Levissima è impegnata nel progetto “Regeneration”, che punta a promuovere la sostenibilità in una logica di economia circolare, estendendosi a tutta la catena del valore dell’acqua, dalla tutela dei ghiacciai alla gestione responsabile della risorsa, alla ricerca di innovazioni in grado di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, degli imballaggi e dei sistemi produttivi. Il brand ha lanciato la bottiglia 100% in R-Pet e porterà avanti l’impegno anche nel 2024, introducendo il packaging 45% in R-Pet in tutto il

Il punto di vista della distribuzione: Aldi

Trend vendite per canale

L’insegna si concentra sulla tutela dell’ambiente considerando necessario rivedere il futuro della categoria in chiave sostenibile, al fine di ridurre l’utilizzo della plastica. «Aldi si impegna a comunicare un corretto smaltimento delle confeziobuying – adottando e promuovendo un approccio diversificato che coinvolga i consumatori in una gestione efficiente, affinché i rifiuti possano essere conside-

Iper +9,3% val +8,6% vol

rati delle risorse. Un esempio concreto è rappresentato dall’iniziativa “IO Riciclo!” sviluppata da Aldi prima dell’obbli-

Super +56% val +51,5% vol

gatorietà dell’etichettatura ambientale su tutti i packaging, con l’intento di agevolare e incentivare il corretto conferimento dell’imballaggio nel circuito di raccolta differenziata domiciliare. Abbiamo introdotto in maniera anticipata e graduale, infine, anche i “tethered caps”, cioè i tappi uniti al contenitore».

Lsp +12,3% val +10,5% vol Discount +22,5% val +29,3% vol DM MAGAZINE 25

Elaborazione DM su dati Circana, a.t. novembre 2023, totale Italia, Iper+Super +Lsp+Discount.

ni – fanno sapere dal reparto national


MERCATI DMM portafoglio». Anche Andrea Scarabotti, direttore commerciale di Togni, afferma che «l’attenzione di Acqua Frasassi verso le tematiche green ha portato alla creazione del progetto “Re.Friends”, un’iniziativa di economia circolare che mira alla sensibilizzazione verso la “Re.sponsabilità”. Da anni il progetto coinvolge il mondo dello sport, dell’arte e della cultura al fine di promuovere lo sviluppo di una società più rispettosa, inclusiva e proiettata al superamento delle sfide contemporanee. Il brand, inoltre, impiega bottiglie in RPet realizzate con il 50% di plastica riciclata per le bottiglie da 0,50 l, riciclabile al 100% e che recano in etichetta il claim “Pensiamo al futuro responsabilmente”». Denis Moro, amministratore delegato di Fonte Margherita 1845, condivide che «il mercato delle acque minerali si sta lentamente riposizionando, con la contestuale preferenza accordata alle bottiglie di vetro in linea con l’attenzione per l’ambiente. Il brand, infatti, accanto al vetro adopera anche processi di vuoto a rendere per determinati canali distributivi, in ottica di economia circolare». Benessere e sensibilizzazione al centro della comunicazione

Le attività promozionali si legano al concetto di benessere e di attenzione alla salute, guardando al mondo dello sport e ai suoi valori come mezzo di sensibilizzazione e inclusione; lo ribadisce Nunzio Savasta, direttore commerciale di Sgam: «Abbiamo lanciato il nuovo progetto di comunicazione di Acqua Lete dedicato alle Nazionali Italiane di calcio. Il fulcro dell’iniziativa è la promozione di tutti i valori positivi che ruotano intorno

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SCHEDE PRODOTTI

Acqua Sant’Anna Nome prodotto: Acqua Sant’Anna Naturale Caratteristiche: ergonomica e pratica per essere consumata fuori casa. Acqua Sant’Anna è un’acqua leggera che sgorga da fonti tra le più alte in Italia e vanta un residuo fisso di 22,0 mg/l e pochissimo sodio (1,5 mg/l). Formato da 0,35 l.

Acque Minerali/Lurisia Nome prodotto: Santa Barbara Caratteristiche: il prodotto proviene dalle Alpi Liguri, in un inviolato ambiente naturale. Leggera, è fra le acque con minor residuo fisso d’Italia e indicata per le diete povere di sodio. Ha un gusto perfettamente equilibrato e neutro, grazie ai minerali presenti che la rendono particolarmente indicata ad accompagnare tutto il pasto.

Fonte Margherita 1845/ Acqua Azzurra Nome prodotto: H2O Caratteristiche: è il brick eco-friendly di acqua oligominerale delle Piccole Dolomiti, il noto contesto alpino veneto. Disponibile sugli scaffali del retail nel formato da 50 cl nella sua originale confezione in cartone riciclabile.

Gruppo Acqua Minerale San Benedetto/San Benedetto Nome prodotto: San Benedetto Ecogreen Caratteristiche: la linea di Acqua Minerale “Co2 Impatto Zero” compensa il 100% delle emissioni di Co2eq tramite l’acquisto di crediti per sostenere progetti green nel mondo. La gamma è disponibile nei formati da 2 l; 1,5 l; 1 l; 0,5 l Pet.


MERCATI DMM IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: CONSORZIO C3

Anche la realtà consortile rimarca il calo delle vendite a volume riscontrato nel 2023, complice anche un meteo che ha registrato temperature più basse dello storico nel periodo di massima stagionalità. Angelo Davide Silva, buyer del Consorzio C3, condivide che «il divario tra la lettura dei dati a valore e volume è da ricondurre al fenomeno dell’iperinflazione registrato sui prezzi di vendita anche nel 2023. Dal punto di vista dei formati, inoltre, crescono a volume solo il mezzo litro e il litro, mentre i grandi (1,5 l e 2 l) e i piccoli (0,75 l, 0,25 l e 0,33 l) segnano un calo». Da C3, di contro, rilevano un incremento dei volumi dell’acqua gassata, con la naturale, la leggermente gassata e l’effervescente naturale che flettono. «La performance positiva della gassata – conclude Silva – è da interpretare tenendo presente la sofferenza della stessa nel 2022 a causa delle difficoltà legate al reperimento della Co2».

RIDURRE LE EMISSIONI IN OTTICA GREEN Sul fronte della salvaguardia ambientale Acqua Minerale San Benedetto continua ad agire sul fronte dell’abbattimento delle emissioni di Co2: «L’azienda – precisa Vincenzo Tundo – si impegna nella riduzione delle emissioni della linea Ecogreen grazie ad interventi volti a migliorare l’efficienza dei processi produttivi, e compensa le emissioni residue tramite l’acquisto di crediti per sostenere progetti green in tutto il mondo. L’intera linea di Acqua Minerale Ecogreen vedrà il progressivo inserimento dell’innovativo tappo Twist&Drink, legato alla bottiglia per non essere disperso nell’ambiente. Un ulteriore passo avanti, infine, è stato l’annuncio della sostituzione della linea Naturale nei formati 2 l, 1,5 l e 0,5 l Pet con la gamma Acqua Minerale San Benedetto Ecogreen “Co2 Impatto Zero”». DM MAGAZINE 27


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MERCATI DMM

allo sport più amato dagli italiani, enfatizzando in modo particolare la parità di genere e mostrando il volto bello non solo del calcio professionistico, ma soprattutto di chi lo vive ogni giorno nel quotidiano. Protagonisti del videoclip che lancia l’iniziativa, insieme ai giocatori, sono le mamme che accompagnano i loro piccoli agli allenamenti, i gamers che vivono da casa il calcio, i ragazzi e le ragazze che giocano in strada e i tifosi dai divani». Vincenzo Tundo, direttore commerciale e marketing Italia di Acqua Minerale San Benedetto, spinge sull’aspetto salutistico ribadendo che «l’azienda continua a puntare, con la testimonial Elisabetta Canalis, sull’importanza dell’idratazione tramite l’assunzione regolare di acqua con presenza equilibrata di oligoelementi. Allo stesso tempo, il brand porta avanti l’impegno sostenibile con il coinvolgimento di Vittorio Brumotti testimonial delle linee Ecogreen e “Co2 Impatto Zero” a emissioni 100% compensate». La comunicazione al consumatore si fa anche veicolo di informazione per Luca Cheri, direttore commerciale di Acqua Sant’Anna: «Il nostro rapporto con gli shopper, che diventa sempre più multicanale, si caratterizza per l’approccio edutainment, informando e sensibilizzando il nostro target con un linguaggio chiaro, semplice e moderno per far conoscere le qualità della nostra acqua, raccontandone valori e benefici».n

SCHEDE PRODOTTI

Levissima Nome prodotto: linea 100% R-Pet Caratteristiche: dopo l’introduzione, nel 2021, della prima gamma in Italia in 100% plastica riciclata, Levissima estende la linea 100% R-Pet al fuoricasa: 50 cl naturale e 50 cl frizzante.

Maniva Nome prodotto: Smile-Box Maniva pH8 Caratteristiche: Acqua Minerale alcalina Maniva in Tetra Pak nei formati da 50 e 100 cl. Pack totalmente riciclabile, per esprimere i valori della mission Maniva: benessere e sostenibilità.

Sgam/Lete Nome prodotto: Acqua Minerale Effervescente Naturale Lete Caratteristiche: con i suoi 4,9 mg/l di sodio, è l’effervescente Naturale con il più basso contenuto di sodio prodotta in Italia ed è quindi indicata per le diete iposodiche; grazie al suo elevato contenuto di calcio (308 mg/l) partecipa all’integrazione del fabbisogno giornaliero di calcio per la salute delle ossa.

Togni/Frasassi Nome prodotto: Frasassi Caratteristiche: Acqua Frasassi si distingue per i suoi preziosi minerali e microelementi che aiutano a mantenere un corretto stato di idratazione, fondamentale specialmente durante l’attività fisica. Il packaging è realizzato in R-Pet, ovvero con il 50% in plastica riciclata e riciclabile al 100%. Formato 0,5 l.

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RETAIL INNOVATION DMM Caso tratto dalla Ricerca Innovations 18 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Rose Bikes – Colonia, Germania Concept store in una location strategica che attira e fidelizza la community dei ciclisti con competenza, passione e digitalizzazione dell’esperienza. Area chiave: Feel & Link Chiavi complementari: Quick & Easy; Sustain Info chiave Concept bike store 2021: apertura 450 mq tot. su due piani 250 mq officina Rose Bikes 1907: prima apertura 7 negozi Rose Bikes è una piccola catena storica di negozi tedeschi ancora a conduzione familiare. Fondata nel 1907, è focalizzata sul mondo della bici a 360 gradi. Da sempre guidata dalla competenza e dalla passione, negli ultimi anni ha puntato sempre di più anche su lifestyle, design, tecnologie di alto livello e la capacità di creare una community. Recentemente ha aperto a Colonia un pop-up di 40 mq e, visto il successo, 30 DM MAGAZINE


RETAIL INNOVATION DMM

Qr Code che rimanda al sito aziendale per accedere a contenuti approfonditi sulle specifiche tecniche e le comparazioni fra i prodotti. Inoltre, un body scanner 3D scansiona le dimensioni e le proporzioni del cliente creando un avatar, un'immagine digitale realistica, con le misure esatte del corpo. Con l'aiuto dell'avatar i clienti possono scegliere la configurazione ottimale della propria bicicletta in modo iper-personalizzato. l’azienda ha deciso di ampliarlo notevolmente – 450 mq di cui 250 mq di officina - e farlo divenire un concept store permanente. Feel & Link Uno dei primi aspetti particolari del nuovo concept di Rose Bikes è la location: il negozio si trova nel centro della città, direttamente collegato alla rete di piste ciclabili locali. Il nuovo flagship, così, è diventato velocemente un luogo d'incontro speciale e interattivo per la comunità ciclistica, in cui incontrare altri appassionati, socializzare e connettersi. Esperienza facilitata dall’accogliente presenza di una caffetteria interna, oltre a schermi in cui è possibile visualizzare l’app Zwift, popolarissima fra gli appassionati, che consente di progettare allenamenti, gareggiare e socializzare con la community di appassionati, funzionando come un video-game dove si può viaggiare tra mondi virtuali. Quick & Easy La customer experience è facilitata in vari modi con la digitalizzazione del negozio. Vari schermi possono guidare i clienti per una veloce visione di quali sono i prodotti disponibili in negozio e quali, invece, solo online. Ogni prodotto ha un

Sustain La crescita del mondo della bici è un trend globale supportato da varie motivazioni, tra cui quella ambientale è tra le più forti e particolarmente sentita in Germania. Rose Bikes vuole presidiare con coerenza quest’area valoriale e, quindi, ha deciso di utilizzare esclusivamente materiali ecologici per gli arredi del negozio. Commento Kiki Lab Un progetto innovativo, premiato dal successo, capace di puntare su chiavi sempre più importanti, come l’integrazione offline-online, la community, il mix di experience self-service con un servizio appassionato e competente. Chiavi trasversali nel retail, che assumono un ruolo ancora più importante in un settore come quello della bici, in cui il mix di tecnica, passione, community e lifestyle sta crescendo in modo esponenziale.n Sfida: restare in costante contatto con la

community ed evolvere in base alle evoluzioni dei bisogni e delle aspettative.

Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

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nima artigiana, personalità innovativa

Daniele

Addetto assemblaggio centrali

Ci prendiamo tutto il tempo necessario per trovare nuove soluzioni A TE BASTA SAPERE CHE PUOI RISCALDARE E RAFFREDDARE CON UNA SOLA CENTRALE.

arneg.com

Dalla ricerca Arneg nascono BOOSTER e BOOSTER XL, centrali frigorifere a CO2, refrigerante naturale, che combinano nello stesso telaio la refrigerazione a media e bassa temperatura e che permettono di recuperare calore per ottenere acqua calda sanitaria e riscaldare il nuovo punto vendita.


PERSONE DMM

Enrico Bucchi

nominato direttore generale di Valfrutta Fresco Enrico Bucchi è il nuovo direttore generale di Valfrutta Fresco: già direttore commerciale dell’azienda specializzata in ortofrutta premium 100% made in Italy, Bucchi raccoglie il testimone da Stefano Soli che ha ricoperto questo ruolo dal 2017, mantenendolo fino al raggiungimento dell’età della pensione. Un cambio al vertice nel segno della continuità per una delle realtà leader del settore: pianificato da tempo e voluto dalla proprietà, l’avvicendamento è stato preceduto da un lungo periodo di lavoro in sinergia e condivisione di strategie fra i due dirigenti.

Gruppo 3A-Despar Nord Ovest rinnova

i vertici della controllata Centro 3A

Fattorie Garofalo:

a Daniele Paganelli la carica di responsabile vendite Italia Fattorie Garofalo, gruppo imprenditoriale specializzato nel settore lattierocaseario bufalino, annuncia l’ingresso di Daniele Paganelli nel suo team come responsabile vendite Italia, che avrà il compito di guidare il reparto sia per il canale Gdo sia per quello del Food Service.

Franco Donati

è il nuovo presidente di Terre Cevico Centro 3A, società commerciale per la gestione delle attività del Gruppo 3ADespar Nord Ovest, di cui fanno parte anche Cooperativa 3A e Punto 3A, ha rinnovato i vertici e nominato come nuovo presidente l’imprenditore Gianluca Bortolozzo (in foto), titolare di quattro punti vendita a insegna Despar nelle province di Torino e Cuneo. Al suo fianco nel Cda sono stati nominati come consiglieri Francesca Bresciani e Maurizio Bolle.

Il rinnovato Cda di Terre Cevico ha nominato Franco Donati (il terzo da sinistra nella foto) alla presidenza del gruppo cooperativo romagnolo a partire dal 1° gennaio 2024: l’azienda, inoltre, ha ufficialmente formalizzato il cambio di assetto statutario e organizzativo, trasformandosi da consorzio a cooperativa di primo grado attraverso l’incorporazione di Le Romagnole, Romagnole Due, Winex, Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane.

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SOCIAL&PR STRATEGIES DMM

Il POTERE e l’EFFICACIA di essere autentici Nella comunicazione l'autenticità è più di un semplice slogan, è sia una guida su come affrontiamo il nostro lavoro, sia un asset imprescindibile per generare valore. I consumatori e i media chiedono una comunicazione trasparente, comportamenti etici e uno sguardo dietro le quinte alle organizzazioni con cui interagiscono. Per questo motivo i marchi che cercano autenticità nel modo in cui operano si distinguono dai loro concorrenti e sono meglio attrezzati per resistere alle crisi, alle sfide o più semplicemente alle mode del momento. In cosa consiste il “potere e l’efficacia” di essere autentici:

1. Autenticità come base per costruire la fiducia I consumatori oggi non stanno solo acquistando prodotti, ma stanno investendo nei valori e nell’etica dei marchi che scelgono. Per i professionisti delle relazioni pubbliche, che navigano tra i mutamenti della percezione pubblica, coltivare e mantenere questa fiducia diventa un imperativo strategico.

2. Autenticità come asset della reputazione del marchio L'autenticità non si fa solo a parole; riguarda l'allineamento delle parole con le azioni. L'autenticità sotto forma di "fare ciò che si predica" è fondamentale per rafforzare e proteggere la reputazione del marchio.

3. Autenticità come “must” per la gestione delle crisi In caso di crisi, l'autenticità è fondamentale. Le aziende devono dare priorità a una comunicazione aperta e onesta, riconoscendo errori e dimostrando un impegno a rimediare alla situazione. Una comunicazione chiara e autentica durante le crisi non solo aiuta a gestire la situazione, ma mantiene la fiducia e previene danni irreparabili alla reputazione del marchio.

4. Autenticità come “guida” per selezionare gli influencer Collaborare con gli influencer è ora un elemento comune di molte strategie di marca. Ma collaborare con gli influencer giusti è cruciale. Sii selettivo nella scelta dei partner e cerca influencer la cui missione e i cui valori siano allineati con quelli del tuo marchio.n

Michele Rinaldi, head of strategy c/o Soluzione Group

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DIRETTAMENTE DALL' Sono arrivate incredibili e gustose novità

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Assaggia il burger più dolce di tutti e scopri i nuovi arrivati nell’assortimento


LOYALTY DMM

JAKALA: un approccio

data-driven basato sulla microterritorialità Oggi i retailer dispongono di un’enorme quantità di dati, ma spesso non sanno come sfruttarli al meglio. Per competere nel mercato del largo consumo, caratterizzato da una molteplicità di punti vendita e da una distribuzione frammentata, occorre avere le idee chiare su quali chiavi di lettura utilizzare per analizzare i dati e trarne delle risposte efficaci.

L

’approccio tradizionale basato su due variabili principali, le aree geografiche e lo store format, rischia di generalizzare delle situazioni che in realtà sono molto eterogenee e di nascondere delle opportunità o delle criticità. Per questo motivo, diventa necessario un approccio data-driven, come quello di Jakala, che permette di integrare altre variabili e di studiare le caratteristiche dei cluster omogenei di acquirenti. «Un concetto chiave dell’approccio data-driven è quello di micro-territorialità, una soluzione che noi siamo in grado di offrire ai nostri clienti e che tiene conto della popolazione residente e gravitante attorno al punto vendita e del suo impatto sulle performance. - afferma Gianluigi Crippa, senior partner di Jakala - L’analisi dei dati mostra che punti vendita con la stessa superficie e format, appartenenti alla stessa insegna, possono generare redditività anche molto diverse, a seconda della loro posizione e del loro bacino di utenza sia lato domanda su aspetti come reddito, tipologia di shopper e stili di vita della popolazione, sia lato offerta in base alla concorrenza presente». Ciò dimostra come l’approccio data-driven possa dare dei vantaggi ai retailer, consentendo loro di intercettare le esigenze degli acquirenti e di ottimizzare le performance dei punti vendita. L’uso dei dati, infatti, può aiutare a definire le strategie di marketing, di pricing, di promozione, di assortimento e di posizionamento, in modo da offrire ai clienti un’esperienza di acquisto soddisfacente e personalizzata. Ma l’approccio data-driven non è solo una questione di tecnologia e di numeri. Rimanda anche a un tema di cultura e di visione. Per sfruttare al meglio le potenzialità dei dati, i retailer devono essere aperti al cambiamento, alla sperimentazione e all’innovazione. Solo così potranno trasformare i dati in valore e in vantaggio competitivo.n Gianluigi Crippa, senior partner Jakala

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PLW AWARDS DMM

Torna il premio ai migliori copacker:

APERTE LE ISCRIZIONI

Al via la seconda edizione dei PLM Awards - “Best Copacker Profile”, il primo riconoscimento ai migliori fornitori di prodotti a marca del distributore. Creato su iniziativa del nostro magazine, in collaborazione con IPLC Italy e con il patrocinio di Marca by BolognaFiere. Per iscriversi c’è tempo fino al 15 marzo.

C

i eravamo lasciati lo scorso aprile con la grande cerimonia di premiazione della prima edizione dei PLM Awards. Allo scorso appuntamento avevano partecipato 140 aziende ed erano stati assegnati 24 awards e incoronati 8 vincitori assoluti. Ora il prestigioso riconoscimento riservato ai migliori copacker della distribuzione torna per la seconda edizione. Il premio, a differenza di altre iniziative simili legate al mondo della grande distribuzione e del largo consumo, non si concentra sui prodotti, ma sulle aziende. «Un riconoscimento dedicato alle imprese, e in particolare ai fornitori di prodotti a marchio del distributore, che mancava – sottolinea Maria Teresa Manuelli, direttrice editoriale di PL Magazine –. Ed è una vera “assenza ingiustificata”, considerata l’importanza crescente delle private label nell’offerta dei retailer nazionali ed esteri. Così è nata l’idea di lanciare questo nuovo contest, per premiare il lavoro delle migliaia di piccole e grandi imprese che collaborano, con cri38 DM MAGAZINE


PLW AWARDS DMM

teri selettivi ancor più rigorosi rispetto a quelli applicati alle industrie di marca, con i principali gruppi distributivi presenti sul mercato». I criteri di valutazione del contest Il contest riservato ai copacker è promosso dal nostro magazine in collaborazione con IPLC Italy, società di consulenza specializzata nel settore private label, e patrocinato da Marca by BolognaFiere, l’unica fiera italiana dedicata alla Mdd. Un concorso per dare finalmente un “BEST COPACKER PROFILE”: riconoscimento a quei fornitori di prodotti Mdd I CRITERI (QUANTITATIVI) DI SCELTA che possiedono caratteristiche ideali per soddisfare le esigenze della Gdo. “Best Copacker Profile” è infatti il nome dell’iniziativa. Un pron Capacità produttiva massima esistente getto ambizioso, che ha come primo nodo da n Possibilità di ampliamento in siti attuali sciogliere la scelta di criteri solidi e credibili per n Ripartizione percentuale della produzione individuare i migliori “profili”. Le aziende candiMdd vs marca propria date al premio, così, sono valutate sia in base a n Disponibilità alla produzione di formati parametri quantitativi che qualitativi. Nel primo esclusivi su richiesta caso attraverso la compilazione auto certifin Preferenza per contratti a tempo determinato cata di un form preimpostato dalla Redazione n Disponibilità ad auditing programmati di PL Magazine. Nel secondo caso, grazie alle n Disponibilità a programmazioni brevi motivazioni esposte dalle aziende in gara e alla e stoccaggi valutazione di una selezionata giuria di responn Garanzia della tracciabilità in tutta la sabili private label di catene distributive sia itacatena di fornitura liane che europee. n Presenza di assistenza post-vendita n Disponibilità alla dichiarazione ambientale Categorie e termini di partecipazione di prodotto I riconoscimenti che verranno assegnati sono n Esistenza di controllo sui rapporti di lavoro otto in tutto, abbracciando categorie sia alimena monte delle forniture tari che non food: drogheria alimentare, bevande, n Numero di certificazioni in ambito nazionale fresco, freddo, cura casa, cura persona, petcare, altri prodotti non food. Il termine per inviare le e internazionale proprie candidature ai PLM Awards – Best Con Presenza reparto Ricerca & Sviluppo packer Profile (ogni azienda può concorrere in interno e numero di addetti più di una categoria) è il prossimo 15 marzo. n Redazione bilancio di sostenibilità Le premiazioni si terranno a Milano il 18 aprile, n Numero di insegne servite in Italia nell’ambito di un evento organizzato dal nostro n Numero di insegne servite all’estero magazine. Per ulteriori informazioni, scaricare n Numero di referenze Mdd fornite ai retailer il regolamento, conoscere nel dettaglio le monell’ultimo anno (1° marzo 2022 – dalità di partecipazione o contattare la segre28 febbraio 2023) teria organizzativa è possibile consultare il sito www.plmawards.it.n DM MAGAZINE 39


MERCATI DMM

Cioccolato

Il esplora nuovi gusti e abbinamenti Il comparto punta sull’innovazione attraverso accostamenti insoliti e nuovi sapori, proponendo allo shopper un’esperienza di gusto unica e multisensoriale. Cresce anche l’attenzione verso processi di produzione e confezionamento etici e sostenibili.

di Claudia Scorza

40 DM MAGAZINE


MERCATI DMM

I

l mercato del cioccolato, nell’anno terminante il 31 dicembre 2023, ha raggiunto un giro d’affari di oltre 1,07 miliardi di euro, in crescita del 6,8% sull’anno precedente. La performance a volume evidenzia, invece, una lieve flessione (-0,6%) con oltre 72 milioni di chilogrammi venduti e un incremento dei prezzi pari, in media, al 7,4% (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug). Aree geografiche e canali distributivi

A livello geografico, tutte le aree NIQ registrano una crescita del fatturato al di sopra della media nazionale, fatta eccezione dell’Area 4. L’Area 1, con un peso del 29,7% sul fatturato totale, guida il trend del mercato con un aumento del 7,4% a valore, a fronte però di volumi in leggera flessione (-0,3%). Segue l’Area 2, che sviluppa il 22,9% delle vendite ed evidenzia la performance migliore (+9% a val. e +1,3% a vol.). Molto positiva anche la performance dell’Area 3, che raggiunge +7,6% a valore e +0,9% a volume. L’Area 4, invece, con un peso analogo all’Area 3 (23,7%), rallenta in termini di crescita del giro d’affari (+3,4%) ed è piuttosto penalizzata a volume (-3,9%). «A livello di canali distributivi – afferma Matilde Ciroldi di NIQ – i supermercati trainano il fatturato (+6,5% a val. e -0,3% a vol.), veicolando il 42,6% del giro d’affari del comparto, seguiti dai discount (+9,5% a val. e -0,4% a vol.) con un peso del 21,4% sul fatturato totale. Seguono in termini di contributo gli ipermercati (+7,6% a val. e quota del 24,1%), unico format positivo anche a volume (+0,6%). Molto negativa, invece, la performance a volume dei liberi servizi con una flessione del 4,6% a volume (+2% a val.)».

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MERCATI DMM

UN PIANO DI COMUNICAZIONE CROSSMEDIALE Icam punta su una strategia di comunicazione crossmediale. «Questo tipo di approccio – spiega Marco Generoso – permette una gestione dei canali pubblicitari ottimizzata, creando allo stesso tempo un’esperienza sinergica/multi touch-point per il cliente, aumentando l’ingaggio e la fedeltà verso il brand, che appare più vicino e presente nella vita di tutti i giorni. Nel 2023 è andata in onda la campagna multicanale “Chi va” del nostro brand premium Vanini per raccontare la qualità del cioccolato utilizzato attraverso l’attitudine orientata all’eccellenza di chi lo produce e di chi lo consuma. Oltre alla campagna tv, abbiamo investito sulla stampa cartacea e online e nella sponsorizzazione di alcuni eventi. La nuova creatività è approdata a dicembre al cinema mediante l’attivazione dei circuiti multisala “The Space” e “Uci Cinema” distribuiti in tutta Italia».

Andamento dei segmenti

Il mercato del cioccolato può essere suddiviso nelle seguenti famiglie di prodotti: tavolette e barrette di cioccolato, che veicolano il 60,5% del giro d’affari, e praline e cioccolatini, con una quota residua del 39,5%. A guidare il trend del comparto resta il mondo delle tavolette e barrette, che raggiunge a totale Italia 649 milioni di euro (+9,4%) di fatturato e 49,5 tonnellate vendute (+0,3%), recuperando 1,4 punti in quota di mercato

schede prodotti Damiano/Damiano Organic

Nome prodotto: Snack Break mandorle ricoperte di cioccolato fondente Caratteristiche: una pausa salutare per ricaricare le energie con le mandorle tostate bio al cioccolato fondente Fairtrade con cacao del Perù 70%. La referenza è proposta nel nuovo formato snack da 30 g, in un pack riciclabile nella carta.

Delica/Frey

Nome prodotto: Tavolette Supreme Caratteristiche: una selezione di cinque tavolette dai gusti classici – finissimo cioccolato al latte, cioccolato fondente con note d’arancia, fondente all’85%, fondente al 91% e fondente vellutato 69% – di altissima qualità. Cioccolato 100% svizzero e prodotto con cacao certificato Utz e Rainforest Alliance.

Ferrero/Ferrero Rocher

Nome prodotto: Cuore Ferrero Rocher Caratteristiche: una proposta a forma di cuore piena di specialità Ferrero pensata per essere regalata. Formato da 10 pezzi.

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Quando la cremosità di un cioccolato d’eccellenza incontra le diverse consistenze degli ingredienti, nasce una nuova ed intensa esperienza di gusto.

VANINI è un marchio registrato da ICAM S.p.A.

www.vaninicioccolato.com


MERCATI DMM

CIOCCOLATO SVIZZERO DI ALTA QUALITÀ E SOSTENIBILE

a valore, persi lo scorso anno a favore di praline e cioccolatini. «All’interno della categoria delle tavolette e barrette – precisa Matilde Ciroldi – il fatturato riflette soprattutto la performance positiva del suo segmento core, il cioccolato fondente (+9,9% a val. e -0,5% a vol.), molto penalizzato negli ultimi due anni, che beneficia di una ripresa della domanda raggiungendo una quota di mercato pari al 18,7%. Segue, in termini di contributo, il segmento del cioccolato al latte (quota del 17,2%), con un incremento dell’8,8% a valore e dell’1,1% a volume anche grazie alla pressione promozionale rimasta stabile. Degno di nota anche il segmento delle specialità – vale a dire tutte le tavolette e barrette dove al cioccolato (latte, fondente e bianco) viene abbinato

+6,8%

TREND VENDITE A VALORE

1,07 mld/€

Quest’anno Atlante lancia in Italia il marchio Frey, un brand di Delica, impresa fondata nel 1887 ad Aarau, nota per la produzione di cioccolato svizzero con standard qualitativi elevati e ingredienti di primissima scelta. «L’azienda – sottolinea Paola Diani – ha ottenuto diverse certificazioni e dal 2011 acquista solo cacao certificato Utz, che ne garantisce la produzione nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. A fine 2023 abbiamo presentato sul mercato italiano la prima referenza Frey, la Gift Box Poem, una confezione di cioccolatini curata in ogni minimo dettaglio, ideata per offrire un’esperienza sensoriale unica. Nel 2024, invece, lanceremo cinque tavolette con un packaging dal design elegante e raffinato, proposte in un formato innovativo perché divise in triangoli».

-0,6%

TREND VENDITE A VOLUME

72 mln/kg

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

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MERCATI DMM

UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE ALTAMENTE VALORIALE Le attività di comunicazione di Damiano puntano a coinvolgere i consumatori facendoli sentire parte di una community che pensa e agisce e che dà valore a tutte le scelte che compie, incluse quelle alimentari. «Proponiamo un’alimentazione sana – precisa Riccardo Damiano – che rispetta la salute e l’ambiente, in grado di fornire garanzia di tracciabilità e trasparenza della filiera, mostrando anche tutti i vantaggi di un acquisto giusto nel prezzo, eccellente nella qualità ed eticamente valido».

un ingrediente aggiuntivo, incluso il gianduia – che rappresenta il 15,1% del giro d’affari e segna un incremento a doppia cifra (+10% a val.), mantenendo volumi pressoché stabili. La crescita del fatturato di questo segmento è supportata, oltre che dalla leva prezzo (+10,3% prezzo medio €/kg), anche dall’ampliamento dell’offerta venduta». Ultimi, a livelli di contributo, troviamo il segmento del nocciolato (+6,4% a val. e +0,9% a vol.) e del cioccolato bianco (+14,7% a val. e +2,4% a vol.) che insieme valgono il restante 9,6% del mercato totale. All’interno della categoria praline e cioccolatini, che nell’ultimo anno raggiunge a totale Italia un giro d’affari di 423,5 milioni di euro (+3,1% a val. e -2,3% a vol.), il contributo principale è dato dai sacchetti (+5,6% a val. e -1,9% a vol.), che detiene una quota del 12,4%. Ad aiutare la crescita sopra media dei sacchetti, aumento dei prezzi a parte, vi è la ripresa della pressione promozionale, che tocca il 23,3% di peso sui volumi totali (+1,3 punti) e lo spostamento delle vendite verso formati più grandi rispetto allo scorso anno. Diversamente, l’altro segmento core, costituito dalle scatole classiche (quota di mercato del 13%), registra un incremento a valore dell’1,3% e una flessione molto forte a volume (-6,1%) a causa del calo della domanda anche in relazione alla forte salita dei prezzi (+7,9% prezzo medio €/kg). A seguire, il segmento dei barattoli/cilindri/tubi e bauletti/astuccioni (+2,6% a val. e -0,2% a vol.), nonostante veicolino solo il 5,6% del giro d’affari totale, e quello dell’impulso (confeDM MAGAZINE 47


MERCATI DMM

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

TAVOLETTE E BARRETTE +9,4% val +0,3% vol

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cioccolato bianco +14,7% val +2,4% vol cioccolato fondente +9,9% val -0,5% vol cioccolato al latte +8,8% val +1,1% vol nocciolato +6,4% val +0,9% vol specialità +10,1% val -0,2% vol

SEGMENTI

zioni inferiori ai 70 g), che mostra evidenti segnali di decrescita (-6% a val. e -8,1% a vol.). «Sul fronte della pressione promozionale – conclude Matilde Ciroldi –, che per il mercato del cioccolato si attesta attorno al 24,3% a totale Italia (-0,6 punti), le tavolette e barrette registrano un calo generalizzato della promozionalità (22,7% e -1,1 punti) cross-segmento e cross-canale. Riguardo al mondo praline e cioccolatini, invece, la leva promozionale rimane nettamente sopra media per il segmento dei barattoli/cilindri/tubi e dei bauletti o astuccioni (42,2%) seppur andando a ridursi per il secondo anno consecutivo (-0,9 punti). Il segmento dei sacchetti, invece, rispetto all’andamento dello scorso anno, mostra una ripresa della


MERCATI DMM pressione promozionale, che tocca il 23,3% di importanza (+1,3 punti). Per le scatole classiche, anch’esse più promozionate della media (35,5% contro 27,8% del mercato delle praline e cioccolatini), gli sforzi promozionali mantengono quasi lo stesso peso del 2022». Inflazione e stagionalità impattano sulle performance del comparto

Il mercato del cioccolato sta vivendo una situazione inflattiva che non si registrava da decenni, dovuta principalmente al costo del cioccolato, come spiega Gianluca Cazzulo, direttore commerciale Italia di Pernigotti e Walcor: «Da gennaio 2023 ad oggi, il costo del cioccolato è aumentato sino al 30-40%. Un incremento causato soprattutto dal raccolto che, per il terzo anno consecutivo, non è stato all'altezza delle aspettative, facendo inevitabilmente risultare la domanda superiore all'offerta. In questo scenario si inseriscono poi delle dinamiche speculative dei mercati internazionali che ne fanno lievitare ulteriormente i costi. In questo contesto, i consumatori sono sempre più attenti a ciò che consumano e alla ricerca dell’eccellenza. Nell’ambito del cioccolato si aggiunge una continua preferenza per il cioccolato fondente». Accanto alla spinta inflattiva troviamo anche altri fenomeni che vanno a impattare l’andamento del mercato, come spiega Ferrero: «Un primo trend è sicuramente legato alla temperatura che tende a ridurre il periodo di vendita, o perlomeno la rilevanza, del cioccolato tra ottobre e aprile. Dopo Pasqua, ricorrenza più rilevante per la categoria, i principali player del settore tirano le somme sull’anno solare. Una seconda tendenza sempre più visibile è la presenza del cioccolato nelle occasioni durante l’anno, come Halloween, Natale, Carnevale e Pasqua».

UNA CONTINUA SPINTA VERSO L’INNOVAZIONE Ferrero continua a puntare sull’innovazione, andando così incontro alle richieste e alle esigenze dei consumatori: «Con Kinder abbiamo portato innovazione soprattutto nelle occasioni (calendari dell’Avvento e calze dell’Epifania), provando a intercettare il bisogno dei consumatori in termini di prezzo e di offerta di prodotto. Anche per quanto riguarda la gamma adulta, continua a confermarsi la centralità del ruolo delle occasioni (Avvento, Natale, Epifania e Pasqua), dove Ferrero ha concentrato i lanci di nuove referenze che hanno contribuito alla crescita a valore del comparto».

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Informazione pubblicitaria

Il cacao sostenibile e Fairtrade delle creme spalmabili e praline Damiano

Biologico e Fairtrade: un cacao di altissima qualità proveniente da sole coltivazioni biologiche in Perù e Repubblica Dominicana. È la scelta Damiano, l’azienda siciliana leader nella lavorazione e trasformazione di frutta secca biologica che, da buona B Corp (Benefit Corporation) ha un occhio sempre attento alla sostenibilità delle materie prime e il supporto alle comunità locali di lavoratori. Da qui, la scelta di utilizzare solo cacao e zucchero Fairtrade, certificazione internazionale che attesta il rispetto dei diritti umani e ambientali nel processo di produzione e, in particolare, dei diritti degli agricoltori, garantendo un prezzo stabile per il loro prodotto che li mette al riparo da fluttuazioni del mercato e speculazioni. Damiano propone un’alimentazione sana, che rispetta la salute e l’ambiente, che dà garanzia di tracciabilità e trasparenza della filiera, senza mettere da parte il sapore autentico degli

SHOP ONLINE SU

damianorganic.it

ingredienti naturali, come la frutta secca e il cioccolato. Da questa deliziosa unione, nasce la linea di creme spalmabili Chocobella, al latte o vegane, che si mescolano a spezie, aromi e ingredienti locali per un gusto che le rende irripetibili e di carattere. Chocobella Noir, ad esempio, uno dei best seller dell’azienda, è una crema unica sul mercato per valori nutrizionali, perché contiene il 45% di nocciole bio italiane, è vegana e gluten free. Si trova anche nelle varianti con essenza d’arancia, cannella, peperoncino o sale di Trapani IGP. Accanto alle creme, il cacao del Perù al 70% è il protagonista del cioccolato che ricopre le nostre praline MyChoco: mandorla e nocciola tostata, con cioccolato al latte o fondente, e aromatizzate alla cannella e al peperoncino. Un piccolo break di gusto, perfettamente bilanciato nei nutrienti, eccellente in sapore e sostenibilità.


MERCATI DMM Il cioccolato si spinge verso nuovi gusti e abbinamenti insoliti

schede prodotti Icam/Vanini – Blue Rose

Nome prodotto: Pralina Blue Rose al pistacchio Caratteristiche: l’iconica gamma Blue Rose si arricchisce di una pralina al pistacchio. Un guscio al cioccolato bianco con pasta di pistacchio, base di cioccolato bianco e ripieno cremoso di pasta di nocciole e granella di cereali “gluten free”. Lindt/Tavolette Lindt

Nome prodotto: Tavoletta Lindt Stracciatella Caratteristiche: l’incontro tra il cioccolato bianco più morbido e una croccante granella di cioccolato in polvere in una ricetta golosa. PERNIGOTTI

Nome prodotto: Ovetti di cioccolato Caratteristiche: tre nuove confezioni di ovetti, completamente rinnovate nella grafica e nel gusto: il gianduia, come da tradizione Pernigotti, rigorosamente con nocciole italiane, il latte e il fondente extra 50%, ideali per tutti i palati e tutte le esigenze. Formato da 140 g.

Gli shopper, seppur attenti al prezzo, non rinunciano alla qualità della materia prima e, accanto alle ricette classiche che conservano la loro centralità nel mercato, apprezzano sempre di più le novità. «I consumatori – afferma Francesca Bernasconi, marketing director di Lindt Italia – hanno dimostrato un grande interesse verso le novità e una crescente curiosità nei confronti della sperimentazione di nuove ricette e delle qualità specifiche dei prodotti, incentivati anche dal continuo ampliamento dell’offerta. Le nostre ultime proposte hanno raccolto grandi consensi, in quanto permettono allo shopper di sperimentare il cioccolato con una nuova croccantezza». Il comparto si arricchisce ogni anno di nuove declinazioni di gusto che rispecchiano e soddisfano le richieste dei consumatori. «I nuovi lanci di prodotto – afferma Riccardo Damiano, ceo di Damiano – conquistano gli shopper perché, oltre a proporre nuove varietà di gusto, rappresentano anche un ventaglio di

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: DESPAR ITALIA Per Luigi Borrelli, product manager food di Despar Italia, «la crescita a valore della categoria tavolette e barrette di cioccolato nei canali ipermercati e supermercati è stata guidata dall’inflazione. I volumi si sono, invece, dimostrati piuttosto stabili. La Mdd ha performato in modo molto positivo, con un incremento a doppia cifra sia a valore sia a volume. Anche il prodotto a marchio Despar ha segnato una crescita significativa, pari a +35% a valore e a volume, con un recupero di quota a volume di quasi 3 punti rispetto al 2022». L’offerta Mdd dell’insegna, che include numerose referenze nelle linee Despar, Scelta Verde, Bio,Logico e Despar Premium, verrà implementata a breve: «La nostra gamma di prodotti – conclude Luigi Borrelli – si arricchirà di una linea di cioccolatini e praline che mancava nella nostra proposta assortimentale. Inizieremo con due referenze, Gianduiotti e Cremini, nella gamma Premium e con tre referenze di praline a marchio Despar». DM MAGAZINE 51


PRALINE E CIOCCOLATINI +3,1% val -2,3% vol altre confezioni +23,2% val +31,5% vol impulso (inferiore ai 70 g) -6% val -8,1% vol sacchetto +5,6% val -1,9% vol scatole classiche +1,3% val -6,1% vol barattoli/cilindri/tubi/bauletti/astuccioni +2,6% val +0,2% vol

SEGMENTI

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

MERCATI DMM

ideali e tendenze apprezzate e condivise. La scelta di una determinata referenza racconta non solo le preferenze dello shopper, ma anche la sua identità, l’appartenenza a un gruppo ben definito: l’acquisto di un prodotto biologico, ad esempio, rappresenta il rispetto per l’agricoltura e la terra, mentre quello di una referenza certificata Fairtrade porta con sé il sostegno alle comunità locali e a un modello di commercio solidale. Oggi innovazione e sostenibilità sono elementi importanti che muovono i comportamenti d’acquisto dei consumatori, sempre più consapevoli e schierati».

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: IPER LA GRANDE i Se si considera come macrocategoria cioccolato la compagine composta dalle tavolette e dalle praline, per Iper La grande i il 2023 chiude con un trend positivo sia a valore (+9%) sia a volume (+2,8%) rispetto all’anno precedente. «In particolare – dichiara Ilaria De Benedittis, shopper analyst e category manager scatolame dolce di Iper La grande i – le tavolette, che hanno rappresentato il 57% del fatturato della macrocategoria, hanno registrato una crescita del 15,4% a valore e del 5,8% a volume. Al loro interno, le tavolette di cioccolato bianco hanno riportato le performance migliori, seguite dal cioccolato al latte e da quello fondente. Nella categoria delle praline, invece, a un trend positivo mostrato a valore si contrappone una contrazione nei volumi».

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MERCATI DMM

Cresce l’attenzione per un cioccolato etico e sostenibile

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

Qualità e sperimentazione si uniscono a un altro importante trend che sta caratterizzando il mercato del cioccolato: la sostenibilità. «Il cioccolato – precisa Marco Generoso, marketing manager di Icam – rappresenta un momento di coccola e benessere. La scelta di un cioccolato di qualità che abbia un effetto positivo sulla salute, considerato più “premium” e “gourmet”, incontra le esigenze di un consumatore esigente ed evoluto. Tutto ciò è ancora più apprezzato se il cioccolato rispetta il pianeta. Infatti, sempre più shopper sono interessati a scoprire come avviene l’intero processo produttivo del cioccolato, reso più etico per gli agricoltori e più sostenibile quando si tratta di produzione e confezionamento. La trasparenza e la tracciabilità sono quindi aspetti molto rilevanti». La sostenibilità è un trend di punta cross categoria anche per Paola Diani, category manager di Atlante: «Secondo quanto rilevato da NIQ nel 2023, quasi 9 consumatori su 10 ritengono importante adottare uno stile di vita sostenibile. Proprio per questo, Atlante è orgogliosa di proporre un cioccolato svizzero “Rainforest Alliance”. Questa certificazione garantisce che i prodotti rispettino standard che includono nuove misure per migliorare le pratiche agricole, combattere la crisi climatica, preservare le foreste, proteggere i diritti umani di agricoltori e lavoratori e migliorare i loro mezzi di sussistenza».n

Trend vendite per canale

Iper +7,6% val +0,6% vol

Super +6,5% val -0,3% vol

Liberi Servizi +2% val -4,6% vol

Discount +9,5% val -0,4% vol

Specialisti drug +11,8% val +21,2% vol DM MAGAZINE 53


OSSERVATORIO DIGITAL DMM

Cioccolato:

quali sono i brand più “golosi” sul web? Con l’ausilio di Fanpage Karma e Talkwalker, l’Osservatorio Digitale di Soluzione Group ha monitorato l’attività social delle principali aziende produttrici di cioccolato.

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gnuno di noi ha bisogno di un piccolo lusso, di qualche piccola concessione di tanto in tanto» si legge nel più famoso romanzo di Joanne Harris, Chocolat, e il cioccolato è perfetto, una gioia fugace ma in grado di appagare testa e cuore. Per questo nessuno può resistergli, web compreso. Lo dimostra l’analisi dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group, che attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma1 e Talkwalker2, ha indagato il sentiment delle conversazioni online attorno a marchi, prodotti e trend, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

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’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato i produttori più noti di barrette, praline e tavolette di cioccolato di vario genere, gourmet e non. Da notare come i brand di praline Ferrero abbiano ognuno una propria pagina dedicata, mentre Kinder abbia una pagina unica per tutta la linea. Parlando di numeri, nonostante le aziende non stiano investendo nel fan recruiting, le community sono ampissime. Come prevedibile troviamo in testa su Facebook: Ferrero Rocher (19.6 M), seguito da Kinder (2.9 M) e da Baci Perugina (1.6 M). I nomi in classifica rimangono simili anche in ¹ Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra l’1 luglio 2023 e il 15 gennaio 2024 ² Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra il 4 dicembre 2023 e il 15 gennaio 2024

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OSSERVATORIO DIGITAL DMM

termini di engagement: in vetta Kinder con 94k reaction, rincorsa da Ferrero Rocher (58k) e da Crema Novi (42k), che utilizza la crema spalmabile come prodotto di punta, mentre le tavolette entrano saltuariamente nei piani editoriali a completamento dell’offerta. Fanno ingresso nella top 10 anche Witor’s e Zaini che hanno community meno numerose, ma investono sul canale. A dominare indiscussi nella graduatoria dei top post sono Kinder e Ferrero Rocher che conquistano gli utenti grazie alla loro notorietà di marca.

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a situazione su Instagram ricalca quella di Facebook: ritroviamo infatti Kinder Italia con 249k follower, Ferrero Rocher IT con 141k e Lindt Cioccolato Italia con 135k. La situazione cambia però in fatto di performance delle pagine: Zaini, community piccola ma interattiva verso l’utente, guida con il suo 14%, seguita da Venchi (12%) e da Caffarel (7%). I top hashtag mostrano come il cioccolato sia legato al tema del #comfortfood e della #coccola, mentre benessere e healthy non siano argomenti di comunicazione. Nota di merito poi per Venchi e Lindt, che si sono attivati sul canale Tik Tok con contenuti originali.

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’indagine di Talkwalker ha rilevato 3.6k mention all’interno di conversazioni spontanee legate al mercato del cioccolato, coinvolgendo un pubblico di oltre 430 milioni di persone. Tra gli hashtag, considerato il periodo festivo di analisi, rientrano tra i temi più ricorrenti #befana, #epifania e #calza, ma anche i top brand come #ferrero, #kinder e #lindt. I brand più citati dagli utenti sono quindi ancora una volta Ferrero, Kinder e Lindt. Tra le tipologie di cioccolato vince quello fondente, anche se con poca differenza rispetto al latte e bianco, mentre come formato i preferiti indiscussi sono i cioccolatini, seguiti da tavolette e praline.n www.soluzionegroup.com

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CUSTOMER DMM

Micro trend 2024:

MONDO CONNESSO I social media sono il Dna delle società moderne, permeano ogni aspetto della vita quotidiana e interrompono i processi culturali e sociali. Le azioni di massa riuniscono le persone per sviluppare insieme idee o progetti.

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'abbinamento intelligente unisce le persone, dai datori di lavoro a coloro che cercano lavoro, alle attività ricreative condivise. Condividendo contenuti di alta qualità, l’economia dei creatori fornisce sostentamento ad alcuni progetti di vita. Per marchi e aziende, i creatori sono anche un portavoce su misura per i gruppi target nella scala desiderata. Per trattenere più a lungo gli utenti sulle proprie piattaforme e tenere testa alla concorrenza, gli operatori utilizzano meccanismi sempre più sofisticati (evoluzione dei canali social) per generare attenzione e portata. Allo stesso tempo, il gioco sta diventando un mezzo sociale. È un modo eccellente per mettere in rete i player e fornire ulteriore istruzione e formazione tramite giochi seri. L’eccesso di offerta di contenuti generici, però, fa sì che molti utenti desiderino contenuti basati sugli interessi e reti con persone che la pensano allo stesso modo. Nelle comunità a contesto chiuso, vengono sviluppate specificamente filter bubble, in cui i cluster di argomenti vengono discussi in modo monocausale e spesso dietro barriere all'ingresso. L'intelligenza artificiale semplifica l'acquisizione dei clienti La start-up Bohlen Labs ha sviluppato un software Ai noto come CustomerPing, che ascolta i gruppi target online e invia agli utenti un "ping" 56 DM MAGAZINE

Mega trend Mondo connesso Macro trend Commercio sociale Micro trend

Bohlen


CUSTOMER DMM quando questi parlano di problemi che gli utenti potrebbero risolvere con il loro prodotto. Gli utenti creano una cosiddetta stazione radar su CustomerPing, specificando quali forum e argomenti sono rilevanti per il loro marchio. L'intelligenza artificiale cerca nei post del forum gli argomenti desiderati e avvisa gli utenti quando c'è una corrispondenza. Possono quindi partecipare alla conversazione, offrire il loro prodotto e trovare nuovi clienti. Mega trend Mondo connesso Macro trend Commercio sociale Micro trend

eStreamly

Mega trend Mondo connesso Macro trend Commercio sociale Micro trend

Bloomingdale's e ShopShops

Acquisti in live streaming con pagamento in-video La start-up americana eStreamly ha sviluppato un software di video commercio b2b, che consente alle aziende di raggiungere i clienti con streaming live e video su più piattaforme, inclusi siti web, social media, sms ed e-mail, dove possono vendere direttamente i prodotti. La differenza rispetto ad altre piattaforme di live streaming è l'estensione diretta dell'e-commerce del video con pagamento in-video. È collegato al pagamento del commerciante, all'inventario, ai prodotti e alla gestione degli utenti tramite Api. Shopping all'outlet tramite live streaming L'outlet Bloomingdale's, in collaborazione con l'app per lo shopping in live streaming ShopShops, ha annunciato ulteriori eventi di vendita in live streaming. Dopo il successo della fase di test, sono previsti nuovi eventi di questo tipo con influencer e host di ShopShops, che visiteranno vari negozi per spettacoli serali e il flagship store nell'Upper West Side di New York, e ospiteranno una serie di spettacoli diurni. Durante gli show, i conduttori selezionano i prodotti che desiderano presentare. Quindi caricano questi prodotti sull'app per consentire ai clienti di acquistarli.n Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

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RETAIL REAL ESTATE DMM

Antichi dibattiti e scarsezza di vedute Nonostante il mercato immobiliare retail sia molto cambiato, tornano in auge alcuni temi e dibattiti affrontati con grande veemenza dalle associazioni di categoria alla fine degli anni ’90.

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embra ieri quando, sul finire degli anni ’90 le principali associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti) snocciolavano statistiche e delineavano quadri nefasti sulla struttura del commercio nazionale. Come reazione a questi scenari, battagliavano nelle sedi opportune contro il rilascio di nuove licenze, allora contingentate, in una difesa sempre più solitaria e anacronistica. Sono passati tanti anni da allora e la struttura del retail in Italia si è profondamente modificata e con essa il settore immobiliare. La battaglia delle associazioni di categoria è stata persa, poiché non è stato compreso quello che stava accadendo al settore e poiché non sono stati utilizzati efficacemente il patrimonio di contatti e di credibilità a disposizione. Come mai torna di interesse questo argomento? Una recente ricerca, condotta – guarda un po’ - da Confesercenti ripropone il tema dell’emorragia dei punti vendita nelle città e, in particolare, a Torino. Secondo l’associazione, dal 2014 al 2023 qui si sono persi, tra aperture e cessazioni, ben 2.606 negozi (-15,8% del totale) e medesimo discorso per la provincia (-15,4% sul totale). A seguire, la solita sequela di dati e statistiche cui si aggiunge stavolta anche una doglianza per la mancanza di nuove aperture. A distanza di oltre un ventennio non si è ancora compreso il fenomeno né gli errori commessi. Nel frattempo, la media e la grande distribuzione si sono modificate, i discount hanno (fin qui) sostituito gli ipermercati, gli ag58 DM MAGAZINE


RETAIL REAL ESTATE DMM glomerati commerciali sono cresciuti in numero e tipologia. Un commercio che si è spostato dalle città e con esso l’immobiliare a servizio, sempre più a ridosso dei centri urbani o fuori da essi. E questo è successo nonostante la crisi dei consumi che costantemente da più di un ventennio oramai affligge l’Italia, consumi resi ancor più evanescenti dall’esplodere del commercio online. A riprova lo stato di salute dei centri e parchi commerciali che, secondo i dati di un recente rapporto pubblicato dall’Osservatorio Cncc-Ey, nel 2023 ritornano a fatturati pre-crisi pandemica (il totale vendite dei primi 9 mesi registra una crescita del 3,7% rispetto al 2022, e del 2,3% rispetto al 2019). Il problema, diciamolo, è più ampio e complesso di come lo vede l’associazionismo di categoria oltreché avere delle conseguenze potenzialmente più rilevanti rispetto alla mera questione numerica di bilancio aperture/chiusure dei punti vendita. Sono in ballo le città, così come le abbiamo conosciute. Sempre meno punti di passeggio e piazze di incontro e sempre più luogo per lavorare e dormire. Si acquista nei grandi complessi, negli stand alone e resiste soltanto l’high street retail. Prima che le associazioni di categoria, tuttavia, ad aver sbagliato è stata la Pubblica Amministrazione (da quella centrale fino ai poteri locali) scaricando il problema sui famigerati “contingenti” di superficie, rinunciando viceversa al compito di pianificazione più ampia a servizio del cittadino. Manutenzione delle strade e potenziamento delle infrastrutture, tutela del decoro urbano, promozione di attività di marketing territoriale, promozione della cultura. Nel corso degli anni, pertanto, sono venuti meno i vantaggi per l’acquisto cittadino e sono rimasti gli svantaggi: traffico congestionato, carenza di parcheggi, per citarne alcuni. A questo si è aggiunta la sconfitta sulla modernità con politiche commerciali obsolete, orari di apertura ingessati e, più in generale, mancanza di capacità di incontrare le esigenze del mercato. Il settore immobiliare, come detto, ha seguito a ruota e si è spostato dove si trova il retail, anche nel caso del commercio online, con il fenomeno della logistica. Contrastare questa tendenza è illusorio, se non si individuano chiaramente i bisogni delle persone e si utilizzano idonei strumenti per soddisfarli; se non si opera su un orizzonte temporale medio-lungo e nell’ambito di un quadro istituzionale ampio; se non persegue la strada del vantaggio comparato a discapito della logica di contrapposizione che la recente storia e la congiuntura hanno reso sorpassata.n Alberto Deiana, project management and real estate executive Mi.No.Ter.

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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

FAST PEOPLE Una provocazione Hr per le aziende della distribuzione?

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icondizionato, usato, vintage: sono diventati i veri eroi del mercato dell'abbigliamento. Sono trend che hanno fatto presa, grazie all'interesse crescente dei consumatori per l'impatto ambientale e le finanze. Estendere la vita utile di un oggetto non è solo un risparmio, ma una dichiarazione contro lo spreco, l'eco-insensatezza della discarica e il danno ambientale causato dalla produzione e dalla spedizione di nuovi prodotti. Questa rivoluzione è guidata da brand che mettono al centro del loro business il ricondizionamento, soprattutto nei mondi della tecnologia e della moda. Nonostante l'impennata degli acquisti responsabili e l'adesione a brand sostenibili, continuiamo a cadere nella trappola del fast fashion. È un vortice difficile da sconfiggere, regala vantaggi immediati ma nasconde danni considerevoli a livello ambientale, sociale ed economico. “Fast” non riguarda solo la moda, ma è diventato sinonimo di come le aziende gestiscono le risorse. L'assunzione rapida di figure diventa una priorità, sacrificando la qualità della selezione e l'analisi delle alternative. Nell'era dell'usa e getta, anche le risorse umane possono essere vittime di un approccio eticamente insostenibile, contribuendo a diffondere una cultura della flessibilità fuorviante. La velocità che caratterizza i mercati impone alle aziende una trasformazione continua. Quindi, ogni cambiamento dovrebbe essere affrontato come normale, non straordinario. Per rimanere competitivi, le imprese

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DIGITAL CLUB/RETAIL DMM

devono abbracciare la dinamicità e la flessibilità, sfide complesse soprattutto con l'espansione dimensionale. Anche nel retail e nella Gdo c’è bisogno di nuove competenze, la risposta automatica è cercare esternamente, acquisendo risorse che rispondano prontamente alle esigenze. Tra assumere chi già possiede le competenze desiderate e formare risorse interne, la scelta ricade spesso sulla prima opzione per la sua apparente rapidità e minore rischio di investimento. Ma spesso si trascura l'impatto finanziario e sociale di questa decisione, simile al fast fashion, un aspetto oscurato poiché non colpisce direttamente la capacità di generare profitti. Nel contesto aziendale, se le imprese trascurano lo sviluppo delle competenze dei propri dipendenti, rischiano di vedere declinare produttività e competitività nel lungo periodo. Lo sviluppo di competenze e la flessibilità sono alimentati dal reskilling. Dal training on-the-job alle reti di mentoring, il reskilling mantiene le risorse competitive e migliora la loro autostima. Dall'altra parte, le aziende godono di un turnover ridotto, team più soddisfatti e una maggiore reattività nella gestione delle competenze necessarie. In conclusione, proprio come Vinted ha ridefinito la moda sostenibile, un'azienda che abbraccia il reskilling ridefinisce la sostenibilità aziendale. È il momento di investire nelle risorse interne e di presentare al mondo il nuovo stile aziendale.n Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

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MERCATI DMM

Pizza e affini,

un mercato in continua lievitazione di Claudia Scorza

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MERCATI DMM

Continuano le performance positive del comparto grazie a un’offerta sempre più diversificata che include nuove proposte facili da preparare e da gustare, impasti innovativi altamente digeribili e formati adatti a ogni occasione di consumo.

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ell’anno terminante il 31 dicembre 2023, il mercato pizza e affini ha registrato una crescita a valore del 19,5% sull’anno precedente, superando i 62 milioni di giro d’affari. Molto positiva anche la performance a volume, con oltre 7 milioni di chilogrammi venduti (+6,8%). La spinta del fatturato è generata dall’incremento generale dei prezzi medi (+11,9% prezzo €/kg, pari in media a 8,50 €/kg), ma anche dall’ampliamento progressivo dell’offerta (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug). Aree geografiche e canali di vendita

A livello geografico, l’incremento a doppia cifra dei fatturati è trasversale a tutte le aree NIQ, ma è in primis il Sud Italia (Aree 3 e 4) a guidarne il trend: pur sviluppando solo il 34,2% del giro d’affari totale, registra tassi di crescita nettamente sopra media (Area 3 +19,9% e 13,8 milioni di fatturato; Area 4 +79,5% e 7,5 milioni di fatturato). «A contribuire a questo andamento – dichiara Matilde Ciroldi di NIQ – è certamente l’effetto prezzo, molto marcato in entrambe le Aree (Area 3 +11%, pari a 9,72 €/kg; Area 4 +24,5%, pari a 8,60 €/kg). Nonostante ciò, a cui si aggiunge una decrescita della pressione promozionale (Area 3: 21,7%, -2,5 punti; Area 4: 15%, -6,2 punti), il Sud guida anche l’incremento dei volumi del comparto (Area 3: +6% a vol.; Area 4: +44,1% a vol.). A confronto, l’Area 1, che da sola rappresenta il 33,3% del fatturato totale, registra un incremento del 14,6% a valore (+3,1% a vol.), mentre l’Area 2, con un peso del 32,5%, ottiene +10% in termini di fatturato e solo +0,8% in termini di volumi». Sul fronte dei format distributivi, oltre il 40% di questa crescita è spiegato dalla performance

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dei supermercati (+31,3% a val. e +16,6% a vol.) che veicolano il 30% del giro d’affari del mercato (+2,7 punti rispetto allo scorso anno). A seguire, per circa il 25%, il contributo dei discount: pur veicolando da soli il 48% del giro d’affari nazionale, il canale registra una performance sotto media (+9,1% a valore e stabile a volume). Gli ipermercati, invece, che determinano il 23% residuo della crescita del fatturato nazionale, evidenziano una performance di poco inferiore a quella dei supermercati, con +28,8% in fatturato e +12,9% in volumi venduti.

TREND VENDITE A VALORE

TREND VENDITE A VOLUME

+19,5%

+6,8%

62 mln/€

7 mln/kg

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

MERCATI DMM

Andamento dei segmenti

Il mercato pizza e affini può essere suddiviso nelle seguenti famiglie di prodotti: pizze fresche, che veicolano il 60,5% del fatturato, e pizze e preparati a lunga conservazione, con una quota residua del 39,5%. Nonostante il peso preponderante delle pizze fresche, nell’ultimo anno si evidenzia un chiaro spostamento delle vendite a favore delle pizze e preparati a lunga conservazione: queste ultime, infatti, raggiungono a totale Italia un fatturato pari a 24,7 milioni di euro (+61,3%), guadagnando +10,3 punti in quota di mercato a valore sulle loro alternative fresche. «In particolare, all’interno del mercato delle pizze e preparati a lunga conservazione – prosegue Matilde Ciroldi – la performance a valore è dovuta per intero al segmento delle basi che, nell’arco di un anno, genera oltre 9 milioni di euro di crescita (+178,4%), toccando, da solo, una quota del 26,9% a totale mercato pizze e preparati (+12,4 punti). È piuttosto chiaro che il contributo sul fatturato sia dato da un effetto volume (+94,5%) e dall’ampliamento dell’offerta, in forte crescita in iper e super sia in termini di numero medio di referenze per

UNA NUOVA VESTE GRAFICA COERENTE CON LA BRAND IDENTITY Valle Fiorita apre il nuovo anno lanciando il pay-off del brand Vallefiorita “Ci nutriamo di bellezza”, rafforzando l'impegno aziendale nei confronti dei consumatori per la produzione di cibo partendo dal rispetto della natura e delle tradizioni per uno stile di vita sano, senza rinunciare ai sapori. «Apriamo il 2024 – dichiara Andrea Minisci – con una veste grafica dedicata in particolare alla gamma delle basi pizza, tutte stese a mano con acqua di mare microfiltrata, facili da farcire, gustose e leggere, nelle declinazioni classica, integrale, grani antichi, biologica e proteica. Il nuovo packaging è ispirato alla bellezza con un rinnovato uso di font e colori vivaci, perfettamente coerente con la brand identity ed esteso a tutti i prodotti della linea Vallefiorita».

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MERCATI DMM Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

Pizza +2,1% val -4,5% vol

SEGMENTI

pizza intera +0,7% val -6,3% vol pizza tranci +8,2% val +2,8% vol

punto di vendita che ponderato, a cui segue il contributo positivo del prezzo (+14,2% prezzo medio €/kg, pari in media a 10,86 €/kg, rispetto al +7% di aumento del prezzo medio delle pizze fresche, pari a 8,14 €/kg». Nel mercato delle pizze fresche, che sfiora i 37,7 milioni di fatturato (+2,1%), i tranci (+8,2% a val.), sono l’unico segmento positivo anche a volume (+2,8%) in questa famiglia di prodotti; di contro, il segmento core, costituito dalle pizze intere (quota di mercato del 47,7%), registra un incremento a valore di solo lo 0,7% e una flessione del 6,3% a volume. «Sul fronte della pressione promozionale – conclude Matilde Ciroldi – il mercato delle pizze e preparati risulta essere meno promozionato della media, sia con riferimento al comparto dei piatti pronti sia rispetto all’intero settore alimentare, con una promozionalità del 15,1% a totale

pizze basi

SEGMENTI

+122,2% val +94,5% vol

pizze preparati

+5% val -5,2% vol

pizze pronte

+0,6% val -5,1% vol

Pizza e preparati +61,3% val +34,1% vol

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

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MERCATI DMM Italia (-0,9 punti). Pur non essendone la leva principale, tra i vari segmenti, le basi per pizza evidenziano la pressione promozionale maggiore (22,8%), comunque stabile rispetto allo scorso anno; di contro, raggiungono lo stesso livello promozionale i tranci freschi (22,9%), a fronte di una crescita di 6,8 punti in termini di peso delle promozioni sui volumi totali del segmento». Pizze surgelate tra attenzione al prezzo e ricerca di qualità

La convenienza, driver d’acquisto importante per la maggior parte dei prodotti del largo consumo, acquisisce in questo momento storico un ruolo ancora più rilevante nelle scelte dei consumatori. «Nel panorama attuale – dichiara Camilla Rota, executive manager category & business intelligence di Cameo – il mercato delle pizze surgelate non fa eccezione. Il prezzo, però, non è l’unica leva che guida l’acquisto: l’evoluzione assortimentale

SCHEDE PRODOTTI Cameo/Pizza Ristorante Nome prodotto: Pizza Ristorante Grandissima Caratteristiche: tutto il piacere di Pizza Ristorante in un formato più grande, delle stesse dimensioni della teglia del forno, pensato per la condivisione. Base sottile e croccante e farciture ricche fino al bordo. Disponibile nei gusti Margherita Saporita, Salame e Quattro Formaggi.

Di Marco Corrado Nome prodotto: Pinsa Classica Caratteristiche: pinsa originale, croccante e gustosa, dal gusto classico, che si conserva in frigo fino a 60 giorni. Si condisce con semplicità e fantasia, dal giro d’olio evo agli ingredienti più sofisticati. Deliziosa sia dolce che salata, è pronta in cinque minuti e perfetta in ogni occasione. Formato da 230 g.

Italpizza/26x38 Nome prodotto: 26x38 Dolomitica – Limited edition Caratteristiche: la referenza è stesa a mano e cotta in forno a legna. Un’edizione limitata con Speck Alto Adige Igp.

Orva Nome prodotto: Pinsa Caratteristiche: una pinsa leggera, croccante ed estremamente digeribile grazie al lievito madre, alla lenta lievitazione e alla lavorazione manuale. Cotta su pietra e con pratico vassoio da forno, è pronta da gustare in soli cinque minuti.

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MERCATI DMM IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: LIDL ITALIA La pizza è un prodotto a cui il consumatore italiano (e non solo) è decisamente affezionato e che non può mancare nel carrello della spesa dei clienti di Lidl. «Nel nostro assortimento – dichiara Eduardo Tursi, amministratore delegato acquisti & marketing di Lidl Italia – è molto apprezzata la pizza con lievito madre a marchio Italiamo, disponibile in diverse varianti. La scelta di impiegare, a partire dal 2021, il lievito madre, che garantisce maggior digeribilità e croccantezza al prodotto, ha trovato fin da subito un ottimo riscontro. Uno dei trend recenti più rilevanti, invece, riguarda la pinsa: una specialità della cucina italiana che si ottiene da un mix di farine e un’alta percentuale di acqua. Abbiamo inserito la pinsa in assortimento nel 2022 con la classica farcitura margherita, mentre oggi è disponibile anche la sola base per farcirla a piacere. Non mancano le proposte ad alto contenuto proteico, come la nostra pizza proteica con mozzarella light Taverna Giuseppe, pensata per gli amanti dello sport che non vogliono rinunciare alla pizza. Assecondiamo, infine, la tendenza degli shopper a scegliere un’alimentazione sana e sostenibile, mettendo a disposizione una percentuale sempre maggiore di fonti proteiche di origine vegetale e offrendo un’ampia selezione di prodotti vegani, come la pizza alle verdure a marchio Vemondo».

AL VIA UN NUOVO PIANO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE Negli ultimi anni, Orva ha investito molto sulla strategia di comunicazione per rappresentare l’azienda in maniera più efficace, come spiega Stefano Villa: «Potenziare la brand identity per coinvolgere i nostri clienti – Gdo, industria e discount –, promuovere nuovi progetti e far conoscere le nostre iniziative sono alla base del nuovo piano di comunicazione aziendale. Le nostre attività pubblicitarie mirano a esprimere e veicolare determinati valori aziendali, come l’attenzione all’ambiente o la continua ricerca di nuove tecnologie. I contenuti vengono trasmessi mediante diversi canali di comunicazione, dalla classica carta stampata alla pubblicità digitale, che sfrutta le potenzialità fornite dal web, fino ai social media». DM MAGAZINE 69


disponibile anche a marchio del distributore

c lievito coa su madre stesa a pietra mano


Trend vendite per canale

Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 31/12/2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug.

MERCATI DMM

Iper +28,8% val +12,9% vol

Super +31,3% val +16,6% vol

Liberi Servizi

+35,4% val +17,8% vol

Discount +9,1% val +0,1% vol

Specialisti drug

+2.123,7% val +1.640,1% vol

degli ultimi anni ha portato la varietà e la qualità dei prodotti di questo comparto a un livello molto elevato, riconosciuto e ricercato costantemente dal consumatore. Ci stiamo muovendo verso la sperimentazione di nuove farciture e, parallelamente, continuiamo a lavorare sulla differenziazione di tipologie d'impasti, lievitazioni e formati. Il nostro reparto di ricerca e sviluppo si impegna da anni a migliorare il profilo nutrizionale dei prodotti riducendo, ad esempio, il contenuto di sale nel nostro assortimento di pizze». L’attenzione per il prezzo si affianca alla continua ricerca di qualità delle materie prime e dei processi produttivi da parte degli shopper, come spiega Marco Repezza, head of marketing e trade marketing di Italpizza: «I dati di mercato del 2023 confermano che il comportamento d’acquisto dei consumatori per la categoria pizze surgelate è più che mai guidato dal prezzo e dalla leva promozionale. Infatti, l’indice di promozionalità della categoria è cresciuto di quasi tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, performano meglio tutti quei prodotti caratterizzati da elevata qualità, a partire dalla lunga lievitazione e dall’italianità». Anche se l’attenzione al prezzo è cresciuta, in ambito alimentare la qualità DM MAGAZINE 71


MERCATI DMM delle materie prime, l’utilizzo di procedimenti vicini alla tradizione e all’artigianalità e, non da ultimo, la varietà delle proposte rimangono aspetti importanti per i consumatori. «Gli shopper – dichiara Matteo Bertoni, direttore commerciale di Roncadin SB – premiano la qualità degli ingredienti e del processo produttivo, la varietà degli impasti e delle farciture, gli abbinamenti insoliti e gourmet e le scelte legate alla sostenibilità, per quanto riguarda sia la produzione sia gli imballaggi. Parlare di pizza, poi, significa legarsi a italianità, tradizione e autenticità, concetti ai quali i consumatori sono molto sensibili». La pinsa guadagna spazio nel carrello

All’interno del comparto, i prodotti affini alla pizza versatili e facili da guarnire, come basi pizza, focacce e pinse, stanno riscuotendo un particolare apprezzamento da parte degli shopper, sempre più alla ricerca di un prodotto digeribile, pratico e sfizioso. «Se la pizza rimane un prodotto intramontabile e amatissimo dal pubblico di ogni età, in Italia e all’estero, anche il mercato delle basi pizza è in forte crescita – afferma Andrea Minisci, responsabile direzione e sviluppo di Valle Fiorita – perché incontra la domanda di un consumatore sempre più interessato a comprare un prodotto autentico. Di varie dimensioni e declinate sulle tradizioni culinarie regionali, le basi pizza e le referenze affini incontrano i gusti degli shopper perché sono semplici da farcire e soddisfano l’appetito in diversi momenti della giornata, dall’aperitivo alla cena». Secondo Fabrizio Vivarelli, direttore marketing di Di Marco, il mercato della pinsa gode di ottima salute: «Nello specifico, per quanto riguarda la pinsa nella grande distribuzione, il 2023 ha visto una crescita a doppia cifra pari al 40% e anche per il futuro si prevedono nuovi aumenti: si stima che il mercato raggiungerà i 150 milioni di euro. Il consumatore cerca un prodot-

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MERCATI DMM to di qualità rapido che risponda alla frenesia della vita quotidiana attuale. Per questi motivi la nostra pinsa è apprezzata per il suo profilo nutrizionale bilanciato e altamente digeribile, oltre che per la versatilità di cottura e quindi di preparazione svelta, senza rinunciare al gusto». Il comparto della pinsa, in fervida crescita, mostra anche un incremento nel numero di referenze a scaffale e nell’interesse del consumatore. «La pinsa – afferma Rossella Palladini, head of marketing di Pinsami – è percepita ancora come una referenza “nuova”, soprattutto se paragonata alla pizza: il pubblico si sta rivelando molto curioso, è ben disposto a provare delle novità, è molto attento alla qualità e al lato “healthy” del prodotto, ma anche alla velocità e alla praticità d’utilizzo». L’attenzione per un’alimentazione salutare sta orientando gli shopper verso la pinsa, segmento che, secondo Stefano Villa, direttore commerciale di Orva, sta conoscendo una crescita esponenziale: «Parliamo di un alimento gustoso, nutriente e che, rispetto a un concorrente “storico” come la pizza, è più leggero e facilmente digeribile. Inoltre, non dobbiamo sottovalutare la sua capacità di rispondere a una crescente domanda di prodotti che siano facili da conservare e semplici da preparare e consumare, mantenendo un elevato livello di qualità sia nella modalità di preparazione sia nell’uso delle materie prime».n

SCHEDE PRODOTTI

Pinsami Nome prodotto: Mini Pinsa Ambient Caratteristiche: due basi pinsa di alta qualità nel formato 20x15 cm da conservare a temperatura ambiente. Shelf life di 90 giorni.

Roncadin/Antica Pizzeria Da Michele Nome prodotto: Pizza Margherita Caratteristiche: pizza tonda lievitata 24 ore con pomodoro e basilico 100% italiani, cotta in forno a legna su pietra e farcita a mano. Confezionata in un pack di carta in fibra vergine.

Valle Fiorita/Vallefiorita Nome prodotto: Pizza al padellino Caratteristiche: la referenza ha un impasto altamente idratato con lievito madre ed è cotta in un particolare padellino che permette al prodotto di essere soffice e arioso all’interno e croccante all’esterno. Perfetta per essere farcita a piacere in superficie o al suo interno, tagliandola a metà dopo averla scaldata per cinque minuti in forno a 250° C.

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Lidl punta

sulla logistica 100% elettrica Il semirimorchio refrigerato 100% elettrico è frutto di un progetto di collaborazione tra l’insegna, Lc3 e Schmitz Cargobull. di Federica Bartoli

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opo aver introdotto i primi camion elettrici e aver portato il biometano per autotrazione al Centro-Sud Italia in partnership con Greenture, società controllata al 100% da Snam, Lidl mette ora su strada il primo semirimorchio refrigerato elettrico. Un progetto realizzato con il partner storico Lc3, vettore all’avanguardia sui temi della sostenibilità, e Schmitz Cargobull, società leader nella produzione di rimorchi.

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l semirimorchio mantiene la corretta temperatura della merce grazie a due batterie al litio, ferro e fosfato da 32 kWh che si caricano in 2 ore e garantiscono un’autonomia che va dalle 4,5 alle 10 ore. Le batterie, infatti, si ricaricano anche durante la marcia e recuperano l’energia in frenata che altrimenti verrebbe dispersa.

I

n termini di sostenibilità ambientale, non impiegando combustibili fossili per la refrigerazione, questo semirimorchio elettrico consente il totale abbattimento delle emissioni, corrispondente a un risparmio di circa 9,5 tonnellate di Co2 in meno immesse nell’atmosfera, nonché un risparmio di circa 6mila litri/ anno di diesel.

L

a decarbonizzazione dei trasporti è un percorso lungo e complesso che richiede un cambio di mentalità, affinché la sostenibilità diventi un driver cruciale nei processi decisionali e anche un fattore imprescindibile, un valore aggiunto per il consolidamento delle nostre partnership. – ha commentato Luca Ros, direttore logistica di Lidl Italia – L’introduzione di questo nostro primo semirimorchio refrigerato elettrico è il frutto di una proficua collaborazione e di una visione comune con il nostro storico partner Lc3 Trasporti e con Schmitz Cargobull. A entrambi va il mio ringraziamento per l'impegno profuso».n «

Leggi anche: “Chep Italia e La Molisana: partnership estesa fino al 2028”

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TECNOLOGISTICA DMM

Datalogic

propone la serie PowerScan 9600 Dpx La società presenta uno scanner industriale in grado di garantire una efficace tracciabilità dei processi industriali. di Federica Bartoli

D

atalogic, azienda specializzata nell'acquisizione automatica dei dati e dell'automazione industriale, presenta la serie PowerScan 9600 Dpx. Con l'evoluzione dell’ambiente produttivo, la tracciabilità è diventata un aspetto sempre più critico dei processi industriali in diversi settori, tra cui quello automobilistico, elettronico e sanitario. La capacità di tracciare con accuratezza i prodotti garantisce una maggiore sicurezza, miglioramenti continui e una risoluzione più rapida dei problemi.

P

er rispondere a queste esigenze, Datalogic lancia la serie PowerScan 9600 Dpx, uno scanner industriale portatile progettato per eccellere nelle applicazioni di marcatura diretta dei pezzi (Dpm). La tracciabilità Work In Progress (Wip) è essenziale per la gestione del ciclo di vita del prodotto sul lungo termine. Le applicazioni Dpm spesso incontrano problemi come letture mancate, codici a barre danneggiati e sfondi di colore difficili da leggere.

I

l sistema di auto-apprendimento Dpx 4D di Datalogic, dotato di sensori Tof e Rgb multizona, affronta queste criticità fornendo informazioni in tempo reale su materiale, inclinazione e riflettanza del target. Questo sistema configura automaticamente i parametri di acquisizione e gli algoritmi di decodifica, garantendo una tracciabilità efficiente lungo tutta la supply chain.

A

differenza degli scanner tradizionali, Dpx consente agli utenti di estendere la stazione base con diverse interfacce di comunicazione, rendendola adattabile all'evoluzione dei requisiti di rete. Questa architettura modulare garantisce un aggiornamento continuo delle interfacce, anche per i modelli cablati, senza dover sostituire il modulo di ricarica. Datalogic ha progettato questa gamma di scanner per adattarsi facilmente alle mutevoli esigenze aziendali, grazie a moduli compatti facilmente intercambiabili.n Leggi anche: “Digital payments: i retailer cercano soluzioni sempre più integrate”

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NEWS DMM

Prg crea una nuova joint venture con King Jouet Prg retail group (Prg), prima al 51%, modifica il proprio rapporto con la catena francese King Jouet, alla quale cede il 46% di quota. In tal modo la famiglia Gueydon, proprietaria e fondatrice nel lontano 1875, risale al 70% e riprende le redini. Non si tratta, però, di un allontanamento nell’ambito di un rapporto molto positivo e iniziato nel 2010. Parallelamente, infatti, è stata creata una nuova società a due, in cui gli italiani hanno il 55 per cento. La newco si occuperà soprattutto dello studio di nuove sinergie, della creazione di nuovi marchi di private label e dell’acquisizione delle esclusive.

Inalca Food & Beverage: la Cina è ancora più vicina Inalca cresce in Cina e, attraverso Inalca Food & Beverage (If&b), specializzata nella distribuzione internazionale di prodotti alimentari made in Italy, stringe un accordo con la famiglia Cascino per la costituzione di una nuova holding su Hong Kong, denominata Casina Limited, in cui ha una quota del 70 per cento. I Cascino mantengono il restante 30 per cento. La newco, oltre a rilevare tutte le attività cinesi gestite da Cascino, ha assorbito gli asset di If&b Cina con le piattaforme distributive di Shanghai, Pechino, Zhongshan Dongguan e Chengdu.

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Gruppo Candy Factory acquisisce Akellas Gruppo Candy Factory, nato nel 2022 e promosso da Fvs e Clessidra Capital Credit, grazie all’integrazione di due storiche realtà industriali italiane del settore dolciario come Casa del Dolce e Liking per promuovere l’aggregazione di aziende leader operanti nel settore confectionery, annuncia l’ingresso di Akellas, società di Cerro Maggiore (Mi) che produce e commercializza le caramelle balsamiche a marchio Monk’s.

Cibus in sold out. Bilancio record per fiere di Parma

Cibus sold out per l’edizione 2024 a poco più di 100 giorni dal taglio del nastro della 22esima edizione (7-10 maggio). In primavera i soci di Fiere di Parma approveranno un bilancio record per ricavi e redditività. Grazie alla liquidità in cassa, la fiera emiliana guarda a possibili prede e, a breve, potrebbe stringere un’alleanza internazionale.


VIDEO E PODCAST DMM

CAGNONI (EPTA): NUOVE SOLUZIONI PER I “PROXIMITY STORE” PARMALAT PRESENTA LA PRIMA BOTTIGLIA IN PET BIANCO RICICLABILE Nasce in Italia la prima bottiglia in plastica Pet bianco 100% riciclabile. A svilupparla è Parmalat, parte del gruppo Lactalis e leader nel mercato del latte, grazie a una tecnologia proprietaria resa possibile dalla collaborazione con Dentis Recycling Italy, operatore del mondo del riciclo, con cui l’azienda ha contribuito a sviluppare la prima filiera in Italia del riciclo per le bottiglie del latte. Al via anche un programma di iniziative volte a sensibilizzare e orientare i consumatori al corretto riciclo delle bottiglie. Ne abbiamo parlato con Maurizio Bassani, amministratore delegato di Parmalat.

In un contesto mondiale di urbanizzazione massiva che prevede entro il 2050 la migrazione del 68% della popolazione mondiale nelle grandi metropoli, è chiara la volontà di un ritorno alla prossimità, che si traduce nella creazione di piccoli district ripensati a livello di spazi e servizi, come progetti di ripianificazione urbana orientati alla “città dei 15 minuti”. Ne abbiamo parlato con Elena Cagnoni, product and marketing strategy manager di Epta, operatore globale nel settore della refrigerazione commerciale.

SELVA (ESSELUNGA): UN UFFICIO DEDICATO AL CUSTOMER ENGAGEMENT Roberto Selva, direttore marketing e comunicazione di Esselunga, racconta in che modo l'insegna gestisce le attività di loyalty e customer engagement.

CORALIS DEBUTTA CON 4 NUOVE LINEE A MARCHIO PRIVATO Nel corso dell’ultima edizione della kermesse bolognese di Marca, Consorzio Coralis ha presentato le 4 nuove linee di private label, ossia Bontò e Todo, realizzate in collaborazione con Crai, e Verdeblu e Bontà Artigiana legate alla territorialità. Ne abbiamo parlato con Eleonora Graffione, presidente e amministratrice delegata di Consorzio Coralis.

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Responsabile marketing Sabrina Crippa s.crippa@edizionidm.it

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Digital marketing manager Valentina Vendra v.vendra@edizionidm.it Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344 E-commerce Silvia Manfredi ecommerce@edizionidm.it

Responsabile commerciale Edoardo Pavesi e.pavesi@edizionidm.it skype: E.pavesi80 cell: 3394918442 Commerciali Carolina Cirani c.cirani@edizionidm.it cell: 3496676046 Francesca Cuneo f.cuneo@edizionidm.it skype: Francesca Cuneo cell: 3396980893

Emanuela Dal Chele e.dalchele@edizionidm.it skype: emanueladalchele cell: 3332196167 Laura Origgi l.origgi@edizionidm.it cell: 3475649708 Maria Francesca Reale f.reale@edizionidm.it cell: 3482223685 Eventi Simona Valenza eventi@edizionidm.it


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