INTERVISTA
Morato lievita in Europa e pensa agli States
MAGAZINE ANNO XI –FEBBRAIO 2023
e Maiora danno vita
ARDita
SUCCESSI Ergon
ad
“Apocalisse del retail”
Le persone faranno la differenza
44 Mercati
Fuoripasto dolci: l’innovazione guida la crescita del comparto
56 Osservatorio digital
Dolci fuori pasto: un assaggio dei brand più attivi sul web
58 Customer Consumer Electronic Show 2023
60 Real estate
Si è chiuso l’annus horribilis del commercio fisico di Amazon
62 Digital club/Retail
Chi prospererà nel 2023?
64 Mercati
Lievitano i consumi di pizze e affini
76 Tecnologistica
Twinings Ovaltine sceglie Sap per guidare il suo programma di trasformazione
Penny Italia investe in un nuovo polo logistico in Toscana
79
La working class della distribuzione vive oggi un momento cruciale: la tecnologia e il web mettono in discussione il modello commerciale del libero servizio conosciuto finora e il ruolo del personale nei punti vendita deve necessariamente adeguarsi ai nuovi paradigmi del mercato.
DM Magazine
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SOMMARIO DMM 3 Editoriale Food delivery e quick commerce in cerca di un “new normal” 4 Cover “Apocalisse del retail”: le persone faranno la differenza 14 Intervista Morato lievita in Europa e pensa agli States 17 Imprese D.it amplia la base sociale e i rapporti di partnership 19 Successi Ergon e Maiora danno vita ad ARDita 20 Mercati Acque minerali, il mercato si conferma frizzante 34 Retail Innovation Sook – Gran Bretagna 36 Focus Plant based: un comparto in costante crescita 42 Persone 43 Social&Pr strategies Sponsorship marketing, pr trainate dalla passione
78 News
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Prossimamente
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Food delivery e quick commerce in cerca di un “NEW NORMAL”
Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM
Approda a Milano proprio agli esordi del mese di febbraio il primo veg food delivery d'Europa, esclusivamente vegetariano e vegano. L'attività, accreditata come la prima del genere, si chiama "Vegery" e seleziona solo piatti veg dei ristoranti (circa 80 al momento) in un'unica piattaforma, ad oggi disponibile per iOS e Android. Obiettivo della startup è quello di arrivare a coinvolgere più di 100 virtual restaurant meneghini entro il mese di aprile, mentre entro il 2024 il servizio dovrebbe essere attivo anche a Roma e Torino. Questa interessante novità offre lo spunto per fare una riflessione su un fenomeno, quello del food delivery, che placata la fame atavico-pandemica è evidentemente oggi alla ricerca di un nuovo equilibrio. La startup tedesca Gorillas, nata nel 2020 e approdata in Italia l’anno successivo, ha già detto addio al mercato tricolore. Diventata celebre grazie alla consegna a casa della spesa in dieci minuti, si è dimostrata altrettanto celere nell’abbandonare il Belpaese. Anche Getir, startup turca fondata nel 2015 e specializzata nella spesa online con consegna a domicilio, ha recentemente avviato un processo di contenimento dei costi e, neanche a farlo apposta, ha appena annunciato una partnership con Just Eat, grazie alla quale l'intero portafoglio di prodotti sarà integrato all’interno della piattaforma del leader mondiale nel mercato della consegna di cibo a domicilio online. E se in Italia il “back to normal” non significa necessariamente la soppressione di un servizio, all’estero non è proprio così. La città di Barcellona ha infatti messo al bando i dark store ricalcando le orme di altri nuclei urbani europei importanti, come Amsterdam e Rotterdam, i quali avevano adottato provvedimenti molto simili già lo scorso anno. Insomma, il meccanismo del food delivery sembra mostrare le prime crepe di fronte al ritorno alla normalità post pandemia e al desiderio delle persone di tornare a vivere fuori casa, con tutto quello che ne deriva.
EDITORIALE DMM
Stefania
DM MAGAZINE 3
“Apocalisse del retail”:
le persone faranno la differenza
di Marco Usai
La working class della distribuzione vive oggi un momento cruciale: la tecnologia e il web mettono in discussione il modello commerciale del libero servizio conosciuto finora e il ruolo del personale nei punti vendita deve necessariamente adeguarsi ai nuovi paradigmi del mercato.
COVER DMM
4 DM MAGAZINE
Quattro e trenta del mattino. Gli occhi di Francesco sbarrati a fissare il soffitto, pensando alla mossa giusta da fare come Beth nella serie tv La regina degli scacchi. “Amore c’è un problema” dice alla moglie, che sobbalza mezza sonnacchiosa pensando immediatamente alla classica crisi di mezza età del suo uomo. Un problema “tra la gente”, precisa lui, infilandosi il camice e sgattaiolando fuori di casa in un lampo. La pubblicità del 2013 di Conad, a sostegno del suo più celebre claim “persone oltre le cose”, ha così raccontato per dieci lunghi episodi l’improbabile storia del direttore di punto vendita, probabilmente socioimprenditore, ossessionato dai propri clienti. La sua customer obsession, direbbero quelli bravi. Attraverso una pubblicità dagli echi fortemente paradossali, per anni si è quindi alimentato il mito della super abnegazione del personale di vendita dei supermercati. Pochi anni dopo, nei momenti più duri della pandemia da Covid-19, cassieri e scaffalisti sono diventati addirittura eroi al pari di medici e operatori sanitari. Una working class che vive, oggi, un momento cruciale: la tecnologia e il web mettono in discussione il modello commerciale del libero servizio conosciuto finora e il ruolo del personale, nei punti vendita, deve necessariamente adeguarsi ai nuovi paradigmi del mercato.
COVER DMM
DM MAGAZINE 5
La distribuzione moderna pilastro dell’occupazione in Italia
Parlare delle persone del retail, oggi più che mai, significa quindi immaginare il futuro dei punti di vendita fisici, su cui incombe l’avanzata inesorabile dell’e-commerce con i suoi giganti e dei format di vendita senza personale o a personale ridotto. Significa ridisegnare ruoli e organizzazione del lavoro, investire sulla formazione e sulle soft skills, sull’aspetto umano e relazionale che dovrà sempre più caratterizzare la customer experience dei negozi brick&mortar. Senza questa prospettiva c’è quella che qualcuno chiama “Apocalisse del retail”, uno scenario dagli impatti disastrosi sull’intero sistema paese. I numeri del canale moderno, resi noti da Adm e The European House Ambrosetti nel convegno di apertura della fiera Marca 2023, parlano chiaro: il settore occupa direttamente, nel 2021, più di 440mila persone e sostiene l’occupazione anche delle filiere a monte, abilitando complessivamente l’occupazione più di tre milioni di italiani, il 20% degli occupati totali in Italia. Numeri che
La Distribuzione Moderna è il 4º settore per contributo all’occupazione nel Mezzogiorno…
COVER DMM
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Ipermercati,
Minimercati nel Sud Italia fornito dall’Osservatorio Nazionale del
Primi 15 comparti economici per contributo all’occupazione nel Mezzogiorno (% sul totale degli occupati del Mezzogiorno), 2019 8,1% 7,9% 5,3% 4,5% 4,3% 3,5% 3,4% 3,0% 2,9% 2,8% 2,5% 1,8% 1,8% 1,7% 1,7% Agricoltura Ristorazione Edilizia specializzata Distribuzione Moderna Alimentare Assistenza sanitaria Attività di trasporto Servizi contabili e legali Industria di trasf. Alimentare Servizi edili Servizi per la persona Edilizia Attività alberghiere Fabbricazione di prodotti in metallo Architettura e ingegneria Attività di magazzinaggio Fonte: elaborazione di The European
-
Istat
6 DM MAGAZINE
N.B.
La quota di occupati della Distribuzione Moderna è stata calcolata a partire dal totale nazionale, riparametrato rispett o al peso del comparto
Supermercati e
Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico.
House
Ambrosetti su dati
e Osservatorio Nazionale del Commercio del Ministero dello Sviluppo Economico, 2023
favorisce l’occupazione femminile, giovanile e a tempo indeterminato
La Distribuzione Moderna sostiene l’occupazione anche di filiere a monte abilitando complessivamente l’occupazione di >3 milioni di italiani
3,3 milioni di occupati abilitati dalla Distribuzione Moderna
~ pari agli abitanti dell’area metropolitana di Milano (3.239.123)
20% degli occupati totali in Italia
posizionano il settore addirittura al quarto posto per contributo all’occupazione nel Mezzogiorno, alle spalle di agricoltura, ristorazione ed edilizia. Spaccando ancor più il dato emerge con forza un posizionamento al di sopra della media-paese su occupazione giovanile (il 20% degli occupati della distribuzione alimentare ha meno di 30 anni, contro il 12% di media nazionale), occupazione femminile (la quota rosa arriva al 65% del totale della forza lavoro, contro il 49% della performance media nazionale) e contratti a tempo indeterminato (che rappresentano l’89% del totale, contro una percentuale media del 83%).
COVER DMM
28 …e
Occupati con meno di 30 anni Occupati di sesso femminile Contratti a tempo indeterminato +67% Rispetto alla percentuale media italiana* +32% Rispetto alla percentuale media italiana* +8% N.B. I dati sono riferiti al 2021. (*) Si riportano di seguito le percentuali medie in Italia. Occupati con meno di 30 anni: 12%; occupati di sesso femminile: 49%; contratti a tempo indeterminato: 83%. Rispetto alla percentuale media italiana* Fonte: elaborazione di The European House - Ambrosetti su dati Federdistribuzione, ANCC-Coop e ANCD Conad, 2023 20% 12% 65% 49% 89% 83% Cerchio interno: media Italia Cerchio esterno: Distribuzione Moderna Alimentare 29
Distribuzione Moderna 440mila
Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti dati Istat, 2023
DM MAGAZINE 7
Occupati diretti della Distribuzione Moderna
Le grandi dimissioni e la fuga dei giovani dal lavoro tra gli scaffali
Il fenomeno delle grandi dimissioni, partito dagli Usa due anni fa e che ha interessato in Italia, secondo i dati dello scorso gennaio diffusi dal Ministero del Lavoro, più di un milione e mezzo di persone nei primi nove mesi del 2022, impone riflessioni serie sulla ricerca di una nuova dimensione del lavoro che sappia coniugare produttività e benessere psico-sociale. A innescare questa dinamica sicuramente un rovesciamento della piramide valoriale, con salute e affetti sempre più importanti a dispetto di lavoro e guadagno. E sono i giovani, secondo Mirella Castellani, direttrice vendite Italia del Gruppo SGB Humangest, specializzato nei servizi di ricerca e selezione del personale, a rappresentare con forza la nuova “Weltanschauung” del lavoro nella distribuzione moderna. «Registriamo un tasso di abbandoni altissimo da parte dei giovani che inseriamo nelle aziende del settore – afferma la manager – a causa della minor propensione a lavorare su turni, con orari lunghi e a fare straordinari. Minimo sforzo, massima resa, nonostante retribuzioni in linea con il mercato. Per non parlare delle figure specializzate come macellai e gastronomi, letteralmente introvabili. Non ritengo sia un problema legato alle politiche sociali o al reddito di cittadinanza, parliamo di un fenomeno principalmente culturale. Per ovviare a questa carenza stiamo supportando i nostri clienti retail nella strutturazione di percorsi formativi di Academy interni, per coltivare in-house i talenti e le professionalità necessari alla crescita del proprio business model».
COVER DMM
“ 8 DM MAGAZINE
Santambrogio: nei supermercati vorrei i Food Consultant
Intervenendo alla tavola rotonda “Tendenze di consumo: cosa ci aspetta?” organizzata in occasione degli EDM Awards 2022, Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di gruppo VéGé e vicepresidente di Federdistribuzione, ha commentato le principali evoluzioni in atto nei format di vendita, soffermandosi sul nuovo ruolo del personale. Per il manager è in atto una trasformazione profonda nei negozi «che passano da point of sales, a point of meeting e point of education». Non più meri spazi di vendita, dunque, ma luoghi in cui si incontrano domanda e offerta di prodotto e, soprattutto, le persone. «Se non riusciamo in questo passaggio – afferma Santambrogio – il supermercato resta un semplice touchpoint al pari dell’home delivery, del click&collect e dei locker». «Che bello, con il punto vendita che diventa un point of education, concepire l’evoluzione del personale di vendita in un Food Consultant – continua il dirigente di VéGé – che sappia spiegare il prodotto a un cliente che sa tutto dell’ultimo smartphone uscito sul mercato ma non sa cos’è una Dop, non sa quali sono le caratteristiche di un prodotto Rich-in oppure non legge affatto le etichette. Il Food Consultant deve essere così attento e orientato al cliente – conclude Santambrogio – da riuscire a dare risposte congrue a domande sempre più complesse, perché è l’offerta a farsi sempre più complessa».
Che bello, con il punto vendita che diventa un point of education, concepire l’evoluzione del personale di vendita in un Food Consultant che sappia spiegare il prodotto al cliente.
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Strazzullo
(UilTucs)
fa il punto sul rinnovo del Ccnl del Commercio
Con Gennaro Strazzullo, compo nente della segreteria nazionale UilTucs, facciamo il punto sugli aspetti contrattuali del lavoro in Gdo e non solo.
Quali categorie di lavoratori sono rappresentate da UilTucs?
La UilTucs attualmente cura e stipula contratti per i settori del Turismo, del Commercio e dei Servizi con una platea di oltre sei milioni di lavoratori interessati.
A che punto sono i negoziati per il rinnovo del Ccnl di settore?
Dopo i due anni di stallo del periodo pandemico abbiamo riaperto il confronto. Lo scorso dicembre abbiamo sottoscritto un primo protocollo straordinario di settore contro il caro vita, che mette nelle tasche dei lavoratori un bonus una tantum di 350 euro e un acconto di 30 euro sui futuri aumenti contrattuali a partire da aprile 2023. Abbiamo anche calendarizzato gli incontri negoziali con Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti e le rappresentanze del mondo cooperativo: auspichiamo di trovare la quadra nel minor tempo possibile e, comunque, entro il mese di luglio.
Quali sono i principali temi di discussione al tavolo della contrattazione?
Ci sono vari nodi da sciogliere, uno di questi è l’adeguamento di una classificazione del lavoro vecchia di oltre vent’anni. Il lavoro nella distribuzione moderna è profondamente cambiato nei suoi processi e assetti organizzativi e bisogna ridefinire bene gli ambiti delle mansioni, per dare
COVER DMM
10 DM MAGAZINE
il giusto riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori, anche in considerazione dell’impegno e della responsabilità dimostrati nel difficile periodo pandemico. E ancora le politiche di welfare aziendale e la formazione continua, per affrontare le sfide di un settore che abbraccia l’innovazione tecnologica e accresce la componente di servizio del proprio business. Dobbiamo governare questi cambiamenti, non subirli.
Quali sono i punti critici della realtà lavorativa nella distribuzione moderna?
Tra tutti il part-time involontario e i contratti pirata. Sul primo punto siamo molto preoccupati dal massiccio ricorso a questa opzione contrattuale, che si combina con il ricorso sistematico a clausole di flessibilità ed elasticità. Per quaranta centesimi al giorno il lavoratore deve accettare, se vuole ottenere il contratto, di vedersi modificati giorni e orari di lavoro, vedendosi così sostanzialmente preclusa quella stabilità che gli consente di organizzare la propria vita e magari trovarsi un secondo lavoro per raggiungere un reddito sufficiente a un’esistenza dignitosa. Passi per un giovane ai suoi primi approcci al mondo del lavoro, ma non è accettabile per quella mole di lavoratori quarantenni, e ne vediamo tantissimi nei diversi ambiti della distribuzione organizzata, sacrificati a questa forma di stabile precariato. Sono quei lavoratori che non possono accedere a mutui e finanziamenti bancari e di fatto, non possono costruire nulla al di fuori della propria realtà lavorativa. Non è difficile ipotizzare che diventino i nuovi poveri di domani, con pensioni da fame visti gli esigui contributi che gli vengono versati.
E poi ci sono i contratti pirata…
Altra nota dolente, ma su questo i mondi della rappresentanza e della politica hanno gravi colpe. Sono troppi i contratti riconosciuti dal Cnel, stipulati tra associazioni datoriali e sindacati poco rappresentativi, che creano quel dumping contrattuale che abbassa di fatto i salari e crea concorrenza sleale fra le imprese.
Aperture domenicali: si o no?
Tenere gli esercizi commerciali aperti 52 domeniche all’anno non è giusto. Detto questo non siamo contrari a prescindere, anzi siamo favorevoli all’individuazione di alcuni momenti commerciali forti durante l’anno, ben definiti ex ante, in cui si possa chiedere ai lavoratori di lavorare anche nei festivi, garantendo ovviamente la giusta rotazione dei turni e una paga adeguata.
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I dipendenti come influencer su cui puntare per comunicare valore
Una recente ricerca del Centre for employee relations and communication dell’Università Iulm ben descrive l’attuale stagione come l’era dei dipendenti influencer: un patrimonio non ancora messo a reddito, un campo aperto in cui le persone sono al centro delle strategie di comunicazione d’impresa. D’altronde l’influencer marketing basa il suo recente ma solido successo sull’assunto che il consumatore sia ben predisposto a seguire consigli per gli acquisti, meglio se provengono da fonti ritenute autentiche e affidabili, in modo da riuscire a ridurre la complessità di un contesto di “troppa scelta”, per dirla con Lugli. E negli anni dell’influenza diffusa, nei quali ognuno può interagire con la propria community e promuovere un’idea o un prodotto, la scommessa per le aziende della distribuzione è quella di rendere i propri dipendenti veri e propri ambasciatori del brand, dei nano-influencer in grado di veicolare il messaggio valoriale in modo capillare ed efficace a familiari, amici, conoscenti e, soprattutto, ai clienti. Tra le corsie, al bancone del reparto assistito, alle casse, financo sui social: sono tanti i punti di contatto tra persone in cui possono generarsi valore, fedeltà, relazione. Coinvolgere il personale nella propria strategia globale di marketing è, dunque, una leva di sicuro successo, su cui puntare investendo in formazione, welfare e comunicazione. Magari tenendo a mente la celebre massima di Richard Branson, fondatore della Virgin: “Abbi cura dei tuoi dipendenti affinché loro si prendano cura della tua azienda”. n
COVER DMM 12 DM MAGAZINE
Supermercati Cashierless, le previsioni del prof. Daniele Tirelli
Si parla sempre più dei supermercati cashierless, in cui la tecnologia sostituisce il personale alle casse. Abbiamo chiesto a Daniele Tirelli, docente universitario esperto di Economia e Consumi, una previsione sullo sviluppo del format in Italia.
Dove nasce questo formato?
Sgombriamo innanzitutto il campo dagli equivoci sul termine: il cashierless non è un negozio senza personale. Elimina, semplicemente, uno dei principali punti di frizione della shopping experience, la coda alle casse. Negli Stati Uniti è Amazon il pioniere di questo formato con l’insegna Amazon Go, ma si sono mossi anche Walmart e 7-Eleven. In Europa ci provano i tedeschi e presto vedremo sperimentazioni anche in Francia e Spagna. In Italia la questione è più difficile…
Perché?
Il problema è, innanzitutto, sistemico. Il nostro Paese e i nostri player di settore non sono strutturati per portare avanti un modello di business che ha bisogno di un’organizzazione quasi militare: nei negozi non c’è la necessaria tensione verso l’ordine e la cura dei dettagli, basti vedere un qualunque supermercato o superstore di sabato. Negli Usa c’è, invece, un’attenzione maniacale su questi aspetti. Altro problema è quello dei costi: location a parte, l’investimento tecnologico e i costi di manutenzione sono molto alti, non alla portata di tutte le insegne. Niente di più facile, dunque, che sia un grande player straniero a sperimentare per primo in Italia questa formula, anche perché potrebbe più facilmente annegare i costi in una dimensione internazionale e beneficiare di importanti economie di scala. Un’insegna su tutti: Aldi.
Quali sono i limiti di questa formula commerciale?
Parliamo di un negozio che, con la tecnologia attuale, può sostenere un numero limitato di persone e referenze. Le dimensioni ideali sono quelli di una superette, con un assortimento convenience imperniato su freschi, take away e spesa d’emergenza. Impensabile proporlo su grandi superfici: la mole di dati che si genera a seguito di ogni movimento di persone e merci è notevole e la potenza di calcolo degli hardware a disposizione è comunque limitata, c’è il rischio che il sistema vada in crash.
I cassieri possono dormire sonni tranquilli…
A oggi i vantaggi, in termini di labour cost e possibilità di allargare gli orari d’apertura, non superano gli evidenti svantaggi. Vedremo qualcosa di strutturato da qui a dieci anni, ma parliamo sempre di un fenomeno di nicchia che non stravolgerà le abitudini di spesa della massa.
COVER DMM
DM MAGAZINE 13
Morato lievita in Europa e pensa agli States
Il colosso vicentino, solo negli ultimi due anni, ha messo a segno circa una decina di acquisizioni, fra Italia, Spagna e Francia.
Morato ad alta crescita: le acquisizioni, solo negli ultimi cinque anni, sono state circa una decina, fra stabilimenti produttivi e intere aziende in Italia, Francia e Spagna. E Stefano Maza, amministratore delegato del gruppo vicentino, conferma la volontà di continuare la strategia di sviluppo.
CosavuoldireoggiMorato?
Oggi vuol dire, considerando le ultime acquisizioni, quasi 400 milioni di euro di fatturato consolidato. Ci sono probabilmente operazioni in cantiere delle quali al momento non posso parlare… Noi vogliamo continuare a investire nello sviluppo delle nostre aziende e sulla qualità dei nostri prodotti.
Megliol’Italiaomegliol’estero?
Meglio entrambi. Se infatti l’Italia resterà centrale, alla metà del 2023 il nostro fatturato oltre confine, oggi al 45%, salirà sopra il 50%. Nel 2018 l’incidenza dell’estero era del 9%. Il nostro obiettivo è duplice: salire in Patria e svilupparci al di fuori di essa.
Levostreacquisizionifannonotizia.Peròcitiamonelostessoalcune…
Da noi sono state pietre miliari l’operazione sul marchio Roberto (2020) e lo sviluppo nel senza glutine, l’estate scorsa attraverso l’acquisto di Nt Food-Nutrifree e, prima ancora l’acquisto, da gruppo Granarolo, di Pandea. Importante anche l’operazione di acquisizione di Ro.Mar, che ci ha permesso di consolidare ulteriormente la nostra presenza sul mercato domestico. Infine, in questi giorni, stiamo completando l’acquisizione della maggioranza de La Spiga Food, azienda pioniera nel portare la vera pinsa romana cotta in forno a legna nella grande distribuzione, in Italia e all’estero.
Tornandooltreconfine,qualisonoi vostri mercati chiave?
Decisamente la Spagna, dove fra il 2020 e il 2021 abbiamo acquisito due stabili-
INTERVISTA DMM
Di Luca Salomone
menti produttivi da Cerealto-Siro, e la Francia, dove da pochissimo tempo abbiamo rilevato, da Barilla France, il 100% di Harrys Restauration, società che, a sua volta, possiede lo stabilimento di Gauchy (dipartimento dell’Aisne, ndr), il quale produce panini per hamburger. Inoltre, siamo presenti negli altri mercati europei, in particolare in Gran Bretagna, Germania, e nell’est Europa.
Altre nazioni?
Fuori dall’Europa, nostro core business, ci piacerebbe entrare diversamente in Nord America, e dico diversamente perché vogliamo avere, anche qui, una presenza diretta. Altri mercati, ad alta crescita, come i Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, ndr) ci interessano e siamo già attivi, ma in una logica di puro export. E questo perché, comunque, le risorse finanziarie sono da allocare con attenzione, senza fretta. Al di là di tutto, certamente, il prodotto deve sempre essere centrale, sia in termini di forze imprenditoriali e lavorative, che finanziarie: da qui, dunque, una logica di investimenti di natura industriale e tecnologica, guidati sempre dalla ricerca dell’innovazione.
LeMddlefannopaura?
Tutt’altro. Anzi, circa il 40 per cento del nostro giro d’affari deriva proprio dai marchi della Gdo, di cui siamo partner affidabili e di lunga data.
Innovazioni?
L’innovazione è il valore cardine del gruppo e il nostro obiettivo è offrire sempre qualcosa di nuovo in un settore che, di per sé, è molto tradizionale, come quello del pane. Diverse sono le innovazioni di prodotto alle quali il pane si presta, per esempio in ambito benessere, dal gluten free in generale, per arrivare ai prodotti pensati con un approccio orientato al consumatore, in funzione dei bisogni e di occasioni d’uso in continua evoluzione. Rilevanti sono, poi, alcuni segmenti in forte crescita, come i tramezzini, le piadine e i sandwich, in cui stiamo investendo e lanciando nuove referenze. Ma non bisogna dimenticarsi di curare i prodotti più tradizionali e consolidati sul mercato, sia perché generalmente rappresentano la fetta più consistente del mercato, sia perché, in momenti come questo con la minaccia dell’inflazione, il consumatore tende a fare scelte che mettono al centro il rapporto qualità-prezzo.n
INTERVISTA DMM
DM MAGAZINE 15
D.it amplia la base sociale e i rapporti di partnership
La compagine D.it - Distribuzione italiana, il progetto multibrand e multi insegna lanciato nel 2017 grazie al coinvolgimento dei marchi storici della distribuzione organizzata Sigma e Sisa, si rafforza da gennaio 2023 con un doppio ingresso.
Le Delizie del Sud, realtà campana che opera nella distribuzione alimentare nel CentroSud Italia da oltre 25 anni e che attualmente presidia sia il canale ingrosso sia una rete retail attraverso un centro distributivo di 12mila mq, ubicato a Gricignano di Aversa (Ce), si occuperà dello sviluppo dell’insegna Sisa nel territorio di competenza.
Altrettanto di rilievo è la collaborazione con Va.Pa, organizzazione nata nel 2012 e dedita al canale specializzato e alla commercializzazione di prodotti del cura persona, cura casa, petfood/petcare e con un’ampia offerta nel non food che gestisce attraverso un centro distributivo di 25mila mq ad Anagni (Fr). La rete di vendita servita da Va.Pa supera i 120 negozi in tutta Italia, con metrature fino ai 3mila mq.
D.it oggi vanta una presenza capillare sul territorio italiano: nel 2022, forte dei suoi 900 punti vendita, ha chiuso con un fatturato alle casse di circa 3,3 miliardi di euro e una quota di mercato del 4,4% nel format di prossimità che rappresenta la parte core dell’azienda. Un'area strategica per Distribuzione italiana è la marca del distributore che, nell'anno appena concluso, ha registrato un incremento a valore del 20% con un aumento di quota in tutte le categorie presidiate. La Mdd sarà anche nel prossimo futuro il fattore principale dello sviluppo di D.it, presidiando l’area della convenienza con le mainstream Sigma e Sisa, e i segmenti più dinamici con i brand specialistici Gusto&Passione, VerdeMio, Equilibrio&Piacere e Primo.n
Leggi anche: “Callipo festeggia 110 anni dalla fondazione”.
DM MAGAZINE 17
D.it espande il proprio raggio d’azione e, a partire da gennaio 2023, si avvale della collaborazione di Le Delizie del Sud e Va.Pa.
IMPRESE DMM
di Claudia Scorza
Ergon e Maiora
danno vita ad ARDita
La società è frutto di una unione strategica che ha il fine di espandere la rete Ard Discount nelle regioni già presidiate dalle due catene distributive.
di Claudia Scorza
Ergon e Maiora hanno recentemente siglato una partnership strategica grazie alla quale è nata ARDita, una società che ha come obiettivo l’apertura di nuovi punti vendita Ard Discount, sia diretti sia affiliati, in Puglia e nelle altre regioni già presidiate da Maiora.
Le due aziende hanno vissuto insieme i vari cambiamenti del contesto distributivo e condividono l’attenzione alle eccellenze del proprio territorio, la valorizzazione del patrimonio umano, la ricerca dell’efficienza, mettendo sempre davanti a ogni loro scelta il rispetto e il valore dei propri clienti.
Con ARDita le due società hanno deciso di scrivere insieme un nuovo capitolo della loro storia. Maiora apporta la profonda conoscenza del territorio e le relazioni costruite grazie a più di 500
punti vendita distribuiti nelle varie regioni. Ergon, con al suo attivo oltre 380 negozi, di cui 220 discount, ha lavorato negli ultimi anni al progetto Ard, ridefinendolo e potenziandolo grazie a una gestione diretta, rinnovando il management e dedicandosi allo sviluppo di prodotti, nuovi store e know how.
Il Consiglio di amministrazione di ARDita è composto dal presidente Luigi Peschechera, l’amministratore delegato Marco Sgarioto e i consiglieri Clara Cavalieri, Gerardo Cignarale e Grazia de Gennaro.
Ergon e Maiora hanno già assegnato ad ARDita gli obiettivi del 2023, prevedendo la realizzazione sia di punti vendita diretti sia in franchising. La nuova società ha sede a Barletta e, in attesa di sviluppi che portino ARDita a strutturarsi autonomamente, nella fase iniziale si appoggerà alle strutture logistico/organizzative di Maiora ed Ergon. n
Leggi anche: “Conad: la marca del distributore vale 5,4 miliardi di euro (+12,6%)”.
SUCCESSI DMM DM MAGAZINE 19
Acque minerali,
il mercato si conferma frizzante
di Claudia Scorza
MERCATI DMM 20 DM MAGAZINE
Il comparto, in crescita sia a volume sia a valore, continua a trovare il consenso dei consumatori, orientandosi anche verso proposte funzionali che apportano benefici all’organismo. Cresce l’attenzione alla sostenibilità, a livello di packaging e di salvaguardia ambientale.
Il mercato delle acque minerali ha registrato, nell’anno terminante a dicembre 2022, un incremento delle vendite sia a volume (+3,9%) sia a valore (+13,1%) rispetto all’anno precedente, con 11,2 miliardi di litri venduti e un giro d’affari di quasi 2,5 miliardi di euro (dati Iri, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount).
Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA
Nell’allocazione delle vendite per area, il NordOvest registra +3,9% a volume e +13,8% a valore, il Nord-Est +4,8% a volume e +12,5% a valore, il Centro+Sardegna +4% a volume e +13,6% a valore, mentre il Sud +3,3% a volume e +12,1% a valore. Per quanto riguarda i canali distributivi, invece, i discount mostrano la performance migliore, segnando +8,8% a volume e +21,4% a valore, seguiti da Lsp con +3,9% a volume e +12,9% a valore, ipermercati con +2,6% a volume e +11,3% a valore, e supermercati, che chiudono con +1,7% a volume e +10,6% a valore.
AndAmento dei segmenti
Tra i diversi segmenti che compongono il comparto, l’acqua gassata registra la performance migliore, mettendo a segno +16,8% a valore e +5% a volume. Seguono acqua lievemente gassata con +15,6% a valore e +2,2% a volume, acqua non gassata con +13,1% a valore e +3,8% a volume e acqua effervescente naturale con +9,4% a valore e +3,9% a volume. I primi tre produttori (Acqua Sant’Anna, Acqua Minerale San Benedetto e Sanpellegrino) coprono a valore il 35% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa l’8%.
SCHEDE PRODOTTI
Acqua Minerale San Benedetto/ San Benedetto
Nome prodotto: Ecogreen Easy
Caratteristiche: la linea di acqua minerale “Co� Impatto Zero” con il 100% delle emissioni di Co2eq compensate, proposta nel pratico formato da 1 litro.
Acqua Sant’Anna
Nome prodotto: Acqua Sant’Anna Naturale
Caratteristiche: acqua che sgorga da fonti tra le più alte d’Italia con un valore di residuo fisso tra i più bassi al mondo. Adatta alle diete povere di sodio è ora proposta nel nuovo formato da 350 ml, studiato per avere sempre un bicchiere d’acqua a portata di mano.
Co.ge.di/Rocchetta
Nome prodotto: Acqua Rocchetta
Caratteristiche: acqua oligominerale naturale ipotonica, caratterizzata dal basso contenuto di sali minerali, residuo fisso a 180° C 181.6 mg/ e basso contenuto di sodio 3,87mg/l.
Ferrarelle Società Benefit/ Ferrarelle
Nome prodotto: Ferrarelle Maxima
Caratteristiche: acqua decisamente frizzante con bolle 100% naturali, perché rinforzata con Co� naturale della sua sorgente, che dona vivacità e gusto a ogni sorso.
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TERRA Acqua frizzante al tocco di un pulsante www.sodastream.it
Un mercAto sempre più polArizzAto
Il mercato sta vivendo un fenomeno di polarizzazione delle scelte di acquisto, come spiega Andrea Marino, direttore commerciale di Ferrarelle: «Da un lato troviamo coloro che sono maggiormente indirizzati verso i prodotti premium anche a fronte di un prezzo superiore, purché siano rispettati i requisiti di qualità, naturalità e sostenibilità, premiando così Ferrarelle e la sua strategia di business. Dall’altro, però, ci sono coloro che si orientano principalmente verso la componente prezzo. Non a caso, secondo il “Mineral Water Monitor 2022”, l'Osservatorio di Nomisma dedicato alle acque minerali, quasi un consumatore su tre sceglie l'acqua da acquistare per il consumo domestico in base alla presenza di offerte e promozioni: dati in linea con le previsioni di consumo al ribasso degli italiani relativamente alla spesa per prodotti alimentari e bevande». Secondo Camilla Cancellieri, senior brand manager premium waters di Gruppo Sanpellegrino, i consumatori mostrano particolare attenzione alle referenze premium soprattutto in alcuni segmenti: «La categoria delle acque gassate segue una tendenza di premiumizzazione, caratterizzata da una migrazione dei consumi verso brand che rappresentano una garanzia di alta qualità. S.Pellegrino rispecchia questo posizionamento e va incontro alle esigenze dei consumatori con un’offerta di prodotti pensata per accompagnare i migliori momenti di gusto attorno alla tavola, non solo fuori ma anche dentro casa».
restA Alto l’interesse per le AcqUe AddizionAte
Nonostante la crescente attenzione alla variabile prezzo e alla scontistica promozionale, gli italiani danno molta importanza alla componente “benessere”. «Il wellness – afferma Michele Foglio, amministratore delegato di Maniva – rimane un obiettivo che condiziona fortemente la scelta dell’acqua minerale, operata sulla base di caratteristiche che sembrano corrispondere meglio all’ideale salutistico dell’acquirente. La conseguenza è anche la nascita di una nicchia di mercato sviluppatasi a latere, con acque minerali arricchite di ingredienti salutistici di origine naturale». Secondo Elena Limido, senior brand manager di Levissima, merita una menzione proprio la crescita del
UN MEDIA MIX ARTICOLATO
Le attività di comunicazione di Maniva si sviluppano in un media mix articolato. «Già nel corso del 2022 – spiega Michele Foglio – abbiamo affiancato alla tradizionale strategia di comunicazione, che prevede digital, stampa areale e di categoria, una decisa attività di pr per sostenere il nostro ultimo nuovo prodotto, lo Smile-Box Maniva. Nel 2023 sarà ulteriormente allargata soprattutto l’attività di pr, non più limitata ai soli prodotti, ma rivolta alla conoscenza dell’azienda e alla sua peculiarità di realtà montana, fortemente integrata nella comunità di appartenenza e all’ambiente che la accoglie».
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+3,9% +13,1%
L’obiettivo 2023 per Co.ge.di è di essere leader di share of voice per quanto riguarda il posizionamento salutistico di Uliveto e Rocchetta, avvalendosi di tutti gli elementi di marketing disponibili per raggiungere il pubblico. «Per Uliveto – precisa Patrizio Catalano Gonzaga, direttore marketing e media di Co.ge.di – continua la strategia volta a posizionare il brand come acqua consigliata per integrare l’assunzione di calcio a beneficio della salute delle ossa. La campagna 2023 “Con Uliveto ti mantieni giovane perché ricca di calcio per ossa sane e forti” conferma Maria Grazia Cucinotta quale testimonial che parla soprattutto alle donne, attraverso un nuovo spot. Rocchetta, invece, si avvale di una nuova testimonial, Michelle Hunziker, per valorizzare il posizionamento bellezza con particolare riferimento alla salute della pelle, attraverso una campagna largamente presente su tutti i media online e offline».
segmento delle acque addizionate, che in Italia ha già raggiunto circa tre milioni di famiglie: «L’incremento negli ultimi tre anni è testimoniato dall’allargamento distributivo in Gdo dello scaffale dedicato alle acque addizionate, a dimostrazione dell’interesse crescente dei consumatori verso questo tipo di prodotto, che intercetta necessità legate al prendersi cura di sé». Anche per Giovanni Orazzo, direttore commerciale di Co.ge.di, «i consumatori stanno premiando gli sforzi delle aziende che sempre più valorizzano le caratteristiche organolettiche delle acque minerali orientate alla salute e al benessere. Si conferma, pertanto, l’ottimo rapporto che lega da sempre gli italiani all’acqua minerale con il primato in Europa nel consumo pro capite di acqua in bottiglia pari a 222 litri».
AUmentA l’Attenzione verso lA provenienzA e le proprietà
orgAnolettiche
Di fronte a un consumatore sempre più informato e attento alle caratteristiche dei prodotti che acquista, alcuni fattori diventano essenziali durante la scelta a scaffale. Per Denis Moro, ceo di Fonte Margherita 1845, sono tre i principali driver che orientano gli shopper: «L’attenzione alla
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Fonte:ElaborazioniDMsudatiIri,a.t.dicembre2022,TotaleItalia, Iper+Super+Lsp+Discount
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PER
IL
SALUTISTICO 2,5 mld/€ 11,2 mld/l TREND VENDITE A VALORE TREND VENDITE A VOLUME
UNA COMUNICAZIONE MIRATA
PROMUOVERE
POSIZIONAMENTO
provenienza dell’acqua minerale è un elemento chiave, dunque sono avvantaggiate le acque incontaminate che hanno origine dalle montagne, come la nostra che proviene dalle Piccole Dolomiti. Secondariamente, è importante il rispetto della territorialità attraverso il consumo di acque minerali del luogo. Infine, i consumatori sono sempre più sensibili alle acque minerali che garantiscono processi logistici ecosostenibili e circolari, ben rappresentati dal vetro a rendere». La valorizzazione del territorio d’origine e delle proprietà organolettiche è fondamentale anche per Luca Cheri, direttore commerciale di Acqua Sant’Anna: «L’acqua, a differenza di molti altri prodotti, ha delle caratteristiche organolettiche uniche profondamente legate alla natura del territorio in cui sono presenti le sorgenti. Acqua Sant’Anna sgorga a 1950 metri sulle Alpi Marittime, dove c’è solo la natura incontaminata: l’acqua giunge all’imbottigliamento priva di qualsiasi agente inquinante e batteriologico. Partendo da un prodotto con queste caratteristiche uniche, viene naturale focalizzare la nostra comunicazione sugli aspetti qualitativi dell’acqua che imbottigliamo».
lA sostenibilità gUidA le scelte d’AcqUisto
Il processo di selezione e acquisto che il consumatore attua è sempre più influenzato dalla sostenibilità, valore aggiunto trasversale a più categorie di prodotti e declinato in molteplici attività. Secondo l’azienda Togni «le scelte del consumatore sono in costante evoluzione e oggi sono sicuramente guidate da una maggiore consapevolezza e da un grande senso di responsabilità,
L’IMPORTANZA DI ENFATIZZARE I VALORI DEL MARCHIO
Fonte Margherita sta attuando una strategia di comunicazione che evidenzia i forti valori aziendali, la qualità delle acque minerali e l’innovazione nel design delle bottiglie in vetro e del brick eco-friendly. «Tra i valori di Fonte Margherita – precisa Denis Moro – c’è la promozione di uno stile di vita sano, la sostenibilità ambientale e sociale, la non-alcoholic mission e la concreta solidarietà. Attraverso il nostro ufficio stampa elaboriamo strategie di comunicazione e gestiamo interventi di media relation, adv, sponsorizzazioni ed eventi di carattere nazionale e locale».
MERCATI DMM Acqua gassata Acqua lievemente gassata Acqua non gassata Acqua effervescente naturale Fonte:ElaborazioniDMsudatiIri,a.t.dicembre2022,TotaleItalia,Iper+Super+Lsp+Discount +16,8% val +5% vol +15,6% val +2,2% vol +13,1% val +3,8% vol +9,4% val +3,9% vol
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Segmenti:
prestando molta attenzione alla sostenibilità ambientale. Proprio in quest’ottica, Acqua Frasassi si presenta anche nella bottiglia da 0,5 litri in R-Pet, Pet 50% riciclato e 100% riciclabile già dal 2020, in anticipo rispetto alla direttiva europea e con una percentuale di Pet riciclato maggiore rispetto a quella minima richiesta dalla normativa». Anche per San Benedetto la sostenibilità resta un trend in crescita e sempre più importante per i consumatori. «Nel 2008 – afferma Vincenzo Tundo, direttore commerciale e marketing Italia di Acqua Minerale San Benedetto – siamo stati tra i primi in Italia a parlare di sostenibilità, andando a quantificare la nostra carbon footprint per poter determinare scientificamente quante emissioni di Co� produciamo e per iniziare un percorso di riduzione delle quantità emesse. È anche per questo che abbiamo lanciato e stiamo sostenendo San Benedetto Ecogreen, la linea di acqua minerale “Co� Impatto Zero” perché con il 100% delle emissioni di Co2eq totalmente compensate attraverso il sostegno a progetti green in tutto il mondo. Proprio grazie alla linea Ecogreen, in otto anni, l’azienda ha compensato 266.400 tonnellate di Co2eq».n
Trend vendite per canale
UN PERCORSO VIRTUOSO DI RESPONSABILITÀ
Da sempre mossa dalla consapevolezza che la sostenibilità è un tema fondamentale, Togni, con il progetto “Re.Friends” di Acqua Frasassi amplia significati e contenuti del concetto stesso di sostenibilità, facendone un percorso di responsabilità. Il suffisso “Re.” esprime la responsabilità condivisa verso tutti gli aspetti del progetto – Re.Pet, Re.Spect, Re.Duce, Re.Use, Re.Educate, Re.Clean, Re.Cycle, Re.Park – adottando un modello di business che mette al centro il benessere delle persone, in armonia con l’ambiente e il territorio. La visione viene espressa anche nell’etichetta manifesto “Pensiamo al futuro responsabilmente” ed è veicolata attraverso una strategia digitale che ha l’obiettivo di coinvolgere e creare una community intorno a temi così attuali. A conferma di questo percorso, Togni ha pubblicato il bilancio di sostenibilità 2021, la ratifica di un cammino che l’azienda ha intrapreso e che proseguirà con dedizione.
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+76% +76% +76% Supermercati Discount Iper Lsp +11,3% val +10,6% val +21,4% val +12,9% val +2,6% vol +1,7% vol +8,8% vol +3,9% vol Fonte:ElaborazioniDMsudatiIri,a.t.dicembre2022,TotaleItalia,Iper+Super+Lsp+Discount
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acquafrasassi.it
UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE DIVERSIFICATA
In termini di comunicazione, anche per il 2023 Acqua Minerale San Benedetto sarà attiva su più fronti. «Da un lato – sottolinea Vincenzo Tundo – lavoreremo sul brand San Benedetto con la nostra testimonial Elisabetta Canalis, protagonista della campagna “My Secret”, studiata per veicolare messaggi chiave quali equilibrio, benessere e vita sana. Gli investimenti coinvolgeranno anche l’impegno sostenibile di San Benedetto insieme al testimonial Vittorio Brumotti per raccontare al grande pubblico gli importanti risultati ottenuti verso l’obiettivo dell’impatto zero ed esplicitati con la linea Ecogreen. Inoltre, saremo presenti con due campagne dedicate da una parte alla valorizzazione delle acque regionali, come Acqua di Nepi e Cutolo Rionero Fonte Atella, e dall’altra alle famiglie con la linea San Benedetto Baby».
SCHEDE PRODOTTI
Fonte Margherita 1845/Acqua
Azzurra
Nome prodotto: Brick Acqua Azzurra
Caratteristiche: il brick, in cartone riciclabile dall’originale design, contiene l’acqua oligominerale delle Piccole Dolomiti ed è proposto nel comodo formato da 50 cl.
Levissima
Nome prodotto: 50 cl 100% RPet
Naturale e Frizzante
Caratteristiche: dopo l'introduzione nel 2021 della prima gamma in Italia in 100% plastica riciclata, Levissima estende la gamma R-Pet al fuori casa con le proposte 50 cl Naturale e 50 cl Frizzante.
Maniva
Nome prodotto: Smile-Box
Maniva pH8
Caratteristiche: acqua minerale alcalina in Tetra Pak nei formati da 50 e 100 cl, totalmente riciclabile, assicura la massima protezione da agenti esterni e dalla luce.
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: ALDI
Secondo Aldi nel 2022 le acque minerali hanno registrato una performance superiore rispetto agli anni precedenti. «L’estate molto calda e i problemi riscontrati nel segmento delle acque frizzanti causati dalla mancanza di anidride carbonica – fa sapere l’azienda – hanno inciso senza dubbio sulle vendite, favorendo le acque effervescenti naturali rispetto alle gassate. I volumi e le rotazioni sempre più elevati ci impongono una riflessione su possibili migliorie per il futuro, che mirino in primis a una riduzione della plastica. In ottica futura, questo tema sarà sempre più un obiettivo stringente della nostra mission: l’intento è di ampliare il nostro impegno nell’ottimizzazione del packaging e nella riduzione dell’over packaging, aumentando il contenuto di plastica riciclata negli imballaggi in plastica, utilizzando 100% imballaggi riciclabili e riducendo il peso degli imballi». Aldi comunica l’importanza di un corretto smaltimento delle confezioni promuovendo una cultura del concetto di rifiuto che non mira a demonizzare la plastica, ma a coinvolgere i consumatori in una gestione efficiente. Un esempio concreto è dato dall’ideazione del logo “Io Riciclo!”, creato prima dell’obbligatorietà dell’etichettatura ambientale su tutti i packaging, per agevolare e incentivare il corretto conferimento dell’imballaggio nel circuito di raccolta differenziata domiciliare.
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ACQUE, UN MERCATO AD ALTA CONCENTRAZIONE: L’ANALISI DI QBERG
Quello delle acque è un mercato ad alta concentrazione: è quanto emerge dall’analisi della quota di visibilità di due importantissimi “media” espositivi, ovvero il volantino promozionale di ipermarket, supermarket, superette e i principali siti di e-commerce della Gd. La ricerca prende in considerazione l’anno 2022, come fotografia, e il confronto con l’anno 2021 per evidenziare chi sono i cinque produttori che più hanno guadagnato/perso in quota di visibilità.
Ne emergono alcuni dati che accomunano flyer e web:
✔ la concentrazione dei Top 5 è quasi uguale e superiore al 66% di quota di visibilità;
✔ pur con posizioni diverse, che ci danno qualche indicazione sulle strategia commerciali ad esempio di Ferrarelle, i Top 5 sono gli stessi sui due canali;
✔ le private label sono alla sesta posizione, pur se con molta differenza (5,3% contro 8,9%) tra flyer e web.
Andando, invece, a guardare chi sale e chi scende, vediamo come San Benedetto disinvesta in modo sensibile sul flyer (-5,14 punti percentuali rispetto all’anno precedente) e come risulti essere anche molto penalizzato (nonostante sia solo di 0,72 p.p.) sui siti di ecommerce. A volantino perdono anche le pl, con un -0,33%, mentre la diminuzione di quota di visibilità sul web vede sempre le pl come peggior “produttore”.
A volantino spinge Ferrarelle (+2,23%), seguita da Acque Minerali d’Italia (Sangemini, Norda, Gaudianello, etc.), Lete, Quagliuolo (Acqua Vera) e Fonti Alta Valle Po (Acqua Eva). Sul web, invece, spiccano gli aumenti di Co.ge.di. (Uliveto, Rocchetta), Nestlé, Maniva, Altri (tutti gli altri produttori) e Fonti Alta Valle Po.
SCHEDE PRODOTTI
Sanpellegrino/Acqua Panna
Nome prodotto: Acqua Panna Pet
Caratteristiche: la bottiglia in Pet da 50 cl di Acqua Panna è il formato perfetto per ogni occasione, per riscoprire tutto il gusto dell’equilibrio.
Togni/Acqua Frasassi
Nome prodotto: Acqua Frasassi Naturale e Frizzante
Sanpellegrino/S.Pellegrino
Nome prodotto: Acqua S.Pellegrino Pet
Caratteristiche: la bottiglia in Pet da 1 litro di S.Pellegrino è il formato ideale per rendere unica ogni esperienza a tavola.
Caratteristiche: nasce nel cuore verde delle Marche e scorre protetta da grotte millenarie all’interno del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi, arricchendosi di preziosi minerali e microelementi che la rendono ideale per tutti. Bottiglia in Pet 50% riciclato e 100% riciclabile.
MERCATI DMM
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Sook Gran Bretagna
Flessibilità, analytics e partnership virtuose: la nuova strada per i pop-up tracciata da Sook.
Area chiave: Engagement in-store
Tendenze complementari: Partnership virtuose
Info chiave
Pop-ups Space
2020: inizio attività
4 spazi a Londra, 9 in GB
40-100 mq
30-250 £: costo orario
Sook è un’azienda nata nel 2020 per offrire ai brand l’opportunità di creare un pop-up all’interno di uno dei nove piccoli spazi disponibili in Gran Bretagna (di cui 4 a Londra), con metrature che vanno dai 40 ai 100 mq.
Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 16 di Kiki Lab-Ebeltoft Group
RETAIL INNOVATION DMM 34 DM MAGAZINE
Engagement in-store
“Your space your way” è il pay-off di questa start-up che esprime sia una grande flessibilità sia le ampie possibilità di personalizzazione degli spazi. Che si possono affittare per un’ora, un giorno, una settimana, etc. con tariffe che variano da 30 £ a 250 £ all’ora. La flessibilità è facilitata dal fatto che gli spazi sono vuoti, a parte i grandi schermi a parete e quindi possono essere velocemente trasformati, consentendo anche l’alternarsi di più brand nello stesso giorno. Le location si trovano in zone di high street ad alto traffico e quindi interessanti anche per locazioni così brevi.
Partnership virtuose
Sook non è solo un operatore di real estate che affitta i propri spazi, ma si propone come partner dei brand con cui collabora. L’azienda consiglia i partner grazie ai numerosi dati raccolti nella sua piattaforma, indicando quando e dove conviene attivare la propria presenza. Inoltre, Sook ha sviluppato una tecnologia proprietaria che consente ai partner di progettare il proprio concept online e di visualizzarlo in anteprima con un modello 3D o in modalità realtà virtuale, e di modificarlo agevolmente e in modo flessibile.
In alternativa, i partner possono personalizzare il proprio concept semplicemente utilizzando i template di Sook e caricando immagini e video.
Commento Kiki Lab
Sook supera l’approccio tradizionale di offerta di spazi per pop-up, proponendo soluzioni flessibili, con la rivoluzione del pacchetto di un’ora sola, supportando nelle scelte grazie agli analytics raccolti, facilitando e velocizzando la realizzazione dei concept con tool per le realizzazioni in 3D e realizzazioni immersive. n
Sfida : sviluppare le capacità di partnership con i brand a 360°.
RETAIL INNOVATION DMM DM MAGAZINE 35
Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)
Plant based: un comparto di
in costante crescita
focus DMM
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Federica Bartoli
Complice il periodo post-pandemico e il cambio di rotta dei consumatori verso uno stile di vita improntato al salutismo, il comparto dei cibi plant based continua a vivere un periodo florido, facendo registrare una crescita costante in termini di vendite. Già nel primo semestre del 2022, infatti, stando ai dati Iri emanati dal gruppo prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, il consumo di questi alimenti aveva segnato un implemento del 9,9% rispetto all’anno precedente, trend confermato anche dall’ultimo rapporto Coop che sottolineava l’impennata percentuale di determinate categorie merceologiche, tra cui i salumi veg, le bevande vegetali, i burger e i piatti pronti.
Analisi di una crescita
«Secondo una ricerca effettuata da Bloomberg – fa sapere Dario Lavagna, plant based business unit manager di Atlante – lo sviluppo del comparto proseguirà, a livello globale, passando dai 44 miliardi di dollari attuali ai 162 stimati per il 2030. Nel 2022 in Italia le vendite hanno superato i 628 milioni di euro con quasi la metà del carrello della spesa composto da bevande vegetali, che rappresentano il 46%, seguite dalle alternative alla carne cresciute a valore del 19%». «Da quanto emerge dai dati Nielsen Food week 52_2022, il mercato dei secondi vegetali ha chiuso il 2022 con risultati positivi – fanno sapere da Amadori – registrando un +5,4% a volume a fronte di un +9,8% a valore, a conferma che la categoria, che viene da anni di crescita a doppia cifra, mantiene la sua attrattività nonostante l’aumento dell’inflazione».
Il settore delle alternative vegetali prosegue senza sosta la propria ascesa sia sul mercato che sulle tavole dei consumatori.
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LE NOVITÀ DI ATLANTE A MARCA 2023
Nel corso dell’ultima edizione di Marca, Atlante ha presentato due nuove referenze che si affiancano alla linea “Belli Freschi” lanciata nel 2022. «Si tratta di Zero Salmon di Plant Heroes – spiega Dario Lavagna - che nasce con l’ambizione di proporsi quale alternativa per i consumatori che non vogliono rinunciare al gusto e alla praticità di preparazione del classico filetto di salmone. La realizzazione del prodotto non provoca alcun danno all’ecosistema: la referenza replica l’aspetto e la consistenza del salmone ed è caratterizzata dai medesimi livelli nutrizionali, in quanto è ricca di Omega 3 ed è fonte di proteine, ferro e vitamina B12. L’altra novità è lo Chic Fillet, prodotto che ripropone il petto di pollo in chiave vegetale nel formato “simil scaloppina”, ideale sia per la preparazione in padella in 5 minuti, sia per la realizzazione di insalate o piatti più complessi. Anche in questo caso il contenuto nutrizionale prevede proteine, ferro e vitamina B12».
Un’offerta variegata
Il successo del comparto spinge le aziende a differenziare l’offerta, così come emerge dallo scaffale oramai sempre più variegato. «Al banco si trova un’offerta caratterizzata da sempre maggiore varietà – continuano da Amadori – al fine di soddisfare le esigenze dei consumatori. Il focus principale dei player è il costante rinnovamento delle ricette alla ricerca di gusto e appetibilità migliori, al fine di rendere i prodotti plant based sempre più “mainstream”. L’attenzione, infine, è focalizzata sulla lista degli ingredienti, molto accurata sul piano delle dichiarazioni nutrizionali». «Nel 2022 la continua crescita del mercato plant based, che ha assistito a un incremento del 18% rispetto all’anno precedente – ribadisce Edoardo Bruno, head of sales di Heura Foods Italia – si è tradotta in una maggiore offerta al consumatore, sia in termini di brand che di stock keeping unit. Allo stesso tempo, guardando agli shopper, abbiamo assistito all’impennata di tutti i principali indicatori come la penetrazione, pari al +34%, la frequenza di acquisto, cresciuta del 5,6%, i volumi pro capite che si aggirano attorno ai 2,30kg/anno e la spesa media stimabile in 23€ l’anno. Tra i prodotti, i burger crescono del 56%, seguiti da panati con un +283%, dagli “straccetti” con un +55% e dal pesce che si impenna con un +900%».
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Attenzione a sostenibilità e praticità
L’andamento positivo del comparto è confermato anche da Gloria Galliena, head of marketing di Kioene, che sottolinea quanto «il settore stia vivendo una continua crescita dettata soprattutto dalle mutate esigenze dei consumatori sempre più consapevoli e attenti alla propria alimentazione e alla sostenibilità ambientale». «Il nostro prodotto di punta, nonché prima referenza del mercato – continua Galliena - è ormai da molti anni il miniburger sia per il gusto che per il formato, poiché risponde perfettamente all’esigenza di avere sempre a disposizione un pasto veloce, gustoso e autentico».n
Amadori punta a migliorare ulteriormente la gamma dedicata al plant based e caratterizzata da tre best seller: il Burger, la Cotoletta e le Birbe veggy. «Ci stiamo concentrando sulla crescita distributiva con investimenti a tutto campo – comunicano dall’azienda - inclusi quelli media e digital, a sostegno della penetrazione della linea Ama Vivi e Gusta nel mercato. Nel 2023 ci saranno novità che andranno ad ampliare il nostro assortimento: la gamma plant based è un pillar della nuova offerta proteica Amadori e rappresenta a pieno quella vocazione all’innovazione e all’alta qualità che determina il successo della nostra marca».
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AMADORI PUNTA AD AMPLIARE LA LINEA PLANT BASED
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Bruno Seabra
nominato direttore generale di Carapelli Firenze
Carapelli Firenze annuncia l’ingresso in azienda di Bruno Seabra, nuovo direttore generale. Di origini portoghesi, Seabra vanta una solida esperienza in ruoli dirigenziali maturata a livello internazionale in grandi aziende del food and beverage. Prima di arrivare in Carapelli, ha lavorato per diversi anni come direttore commerciale e direttore supply chain di Suntory Iberia, fra i più grandi produttori europei di bevande. Da sempre nel settore alimentare, Bruno Seabra si è già occupato del mercato olio in Unilever e la sua conoscenza del comparto e delle sue dinamiche sarà di sicuro contributo per la crescita di Carapelli Firenze.
Iper La grande i,
Michela Bettoni nuova direttrice commerciale di Iper Montebello
Marco Deotto
nominato chief financial officer di Unieuro
Unieuro annuncia la nomina di Marco Deotto a chief financial officer, a decorrere dal 20 febbraio 2023. Proveniente da Bialetti Industrie, dove ha ricoperto il ruolo di group chief financial officer & investor relations, Deotto vanta un’esperienza manageriale di carattere internazionale maturata presso grandi gruppi multinazionali del settore retail. Nel nuovo ruolo, il top manager riporterà direttamente al ceo Giancarlo Nicosanti Monterastelli, assumendo la responsabilità e il coordinamento dell’area finance di Unieuro, comprendente amministrazione e controllo, finanza, investor relations, sostenibilità e fusioni e acquisizioni.
Giordano Albertazzi nominato ceo di Vertiv
Dal primo gennaio 2023 Michela Bettoni ha assunto il ruolo di direttrice commerciale di Iper Montebello, la business unit del Gruppo Finiper dedicata agli ipermercati con insegna Iper La grande i. Prima donna in azienda con questa carica, la manager ricopre le responsabilità di direzione vendite, acquisti, carburanti, IperDrive e logistica. Originaria della bergamasca, Michela Bettoni ha un’esperienza ventennale nell’insegna, dove ha ricoperto ruoli di crescente importanza nelle vendite, fino ad assumere le responsabilità di capo area e direttrice dei punti vendita più rappresentativi come Rozzano e Seriate.
Vertiv, fornitore globale di soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e soluzioni di continuità, ha annunciato che Giordano Albertazzi, a partire dal 1° gennaio 2023, ha assunto il ruolo di ceo e viene designato membro del Consiglio di amministrazione. In qualità di ceo, Albertazzi si impegnerà ad accrescere ulteriormente la centralità dei clienti di Vertiv, per rispondere alle esigenze delle infrastrutture e del business di data center, reti di comunicazione e applicazioni del settore industriale. Oltre a svolgere il ruolo di amministratore delegato, Albertazzi continuerà a ricoprire anche la posizione di presidente delle Americhe fino alla nomina di un successore.
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PERSONE DMM 42 DM MAGAZINE
Sponsorship marketing, PR trainate dalla passione
Il fattore emozionale che lega un marchio al proprio pubblico è fondamentale nella scelta delle attività utili a spingere il brand.
Sospinte da motivazioni ben consolidate e strategie mirate, le pr hanno molto da guadagnare dalle emozioni. Sotto la definizione di sponsorship marketing rientrano tutte quelle attività di sponsorizzazione che un brand mette in atto per sostenere economicamente e logisticamente un evento. Questo tipo di attività rappresenta un’ottima occasione per i marchi, che vedono accrescere la propria reputazione e riconoscibilità facendo leva in modo mirato sulla passione che accomuna i partecipanti all’evento. Ed è proprio questo aspetto a far comprendere i numeri di crescita e il perché, alla fine, con le sponsorizzazioni, i marchi non cerchino di vendere uno specifico prodotto, ma di sfruttare l’occasione per lavorare sulle proprie brand awareness e brand reputation. Il legame positivo tra il brand e l’evento è, infatti, tra i maggiori vantaggi che lo sponsorship marketing offre alle aziende. Il motivo è presto detto e amplificato dal forte senso di appartenenza che pervade chi partecipa a questo tipo di eventi. A entrare in gioco è, infatti, il fattore emozionale, con le sensazioni positive e le vibrazioni vissute sulla propria pelle che si riflettono sul brand per farlo emergere nella mente dei partecipanti e renderlo più riconoscibile. Un marchio che “si lega” a una determinata categoria di eventi, infatti, sarà più facilmente riconducibile a una precisa tipologia di comunicazione e sensazioni. E tutto questo vale anche in digitale da quando lo sponsorship marketing è entrato ad esempio nel mondo degli e-sports, tornei competitivi di videogame, che negli ultimi anni ha visto accrescere in maniera esponenziale l’interesse dei brand a legare il proprio marchio a questa tipologia di eventi.n
Michele Rinaldi, head of strategy c/o Soluzione Group
SOCIAL&PR STRATEGIES DMM
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Fuoripasto dolci: l’innovazione guida la crescita del comparto
MERCATI DMM
di Claudia Scorza
44 DM MAGAZINE
Il mercato degli snack dolci si conferma in terreno positivo grazie anche alle numerose proposte innovative che vanno ad arricchire l’assortimento, capaci di coniugare gusto e benessere attraverso prodotti sempre più cross categoria.
Il mercato dei fuoripasto dolci, nell’anno terminante a fine novembre 2022, raggiunge un giro di affari pari a 2,38 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+3,8%) con poco più di 196 milioni di volumi commercializzati (+2,6%). In termini di confezioni, il trend risulta stabile (+0,5%) con un rialzo dei prezzi del 3,2% in confezione, una flessione delle promozioni di quasi due punti rispetto allo scorso anno e una pressione promozionale pari a 21,3% (fonte: NielsenIQ, a.t. 27/11/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug).
Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA
A livello geografico, l’incremento del fatturato è determinato dal Centro Italia (+5,9%, +31 milioni di euro circa), seguito dal Nord Est (+5,1% e +26 milioni di euro) e dal Nord Ovest (+3,4% e +23 milioni di euro). Nonostante la crescita, il Sud è il fanalino di coda (+1,1% e +6,5 milioni di euro circa). «Tra i canali – dichiara Luisa Grieco di NielsenIQ – i risultati sono guidati dalle performance dei supermercati (+3,8%), che rappresentano il 43% del giro d’affari dei fuoripasto dolci, e degli ipermercati (+4,4%) che però costituiscono il 23% del valore della categoria. Bene anche i discount (+4,3% e 22% del fatturato della categoria) e i liberi servizi (+1,3% e il 12% del fatturato). Nell’ultimo anno, si osserva un incremento di prezzo sia in termini di €/kg (+1,1%) sia di confezioni (+3,2%), a fronte di una pressione promozionale pari al 21% in volume
MERCATI DMM
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BONTÀ & BENESSERE
MULTICEREALI
con farine integrali di farro, grano e avena
MENO ZUCCHERI
-30% di zuccheri *
* rispetto la media dei wafer nel mercato
PIÙ SCOPRI DI
Un approccio comunicativo integrato
La comunicazione di Icam Cioccolato si articola su più canali, spaziando dalla stampa fino ai canali social, che vengono aggiornati regolarmente. «Il nostro approccio integrato – spiega Giovanni Agostoni – permette ai consumatori di rimanere sempre informati circa le iniziative che ci vedono protagonisti o le nuove uscite di prodotto. Inoltre, la nostra presenza digitale è supportata e arricchita dall’attivazione di diversi influencer, in particolare sul canale Instagram. L’azienda, infine, investe anche sul canale televisivo, con iniziative legate soprattutto al brand Vanini. A prescindere dalla tipologia di media, ciò che caratterizza il nostro piano comunicativo è la declinazione nei quattro pilastri che stanno alla base della visione aziendale: il presidio e la cura della filiera, l’attenzione verso le persone, la tutela dell’ambiente e una costante propensione all’innovazione».
(19% in confezione), in calo di circa due punti rispetto allo scorso anno. Tra i canali, l’aumento dei prezzi è generalizzato ed è guidato dagli ipermercati (+2,2% in volume e +2,9% in confezione) con una pressione promozionale in calo di quattro punti (29% in volume). Gli ipermercati si confermano il canale più impattato in termini di riduzione della pressione promozionale. Nonostante l’aumento del 3,9% dei prezzi in confezioni (stabili i prezzi in volume a +0,3%), i discount rimangono il canale più conveniente con un prezzo indice di 81 punti (1,40 €/conf) e 67 punti (8,14€/kg) verso la media di mercato rispettivamente in confezioni e chilogrammi, con una pressione promozionale stabile e più bassa degli altri canali (10% pressione promozionale in confezioni)».
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schede prodotti
bAhlsen/pick
Up!
Nome prodotto: Pick-Up! Original x4
Caratteristiche: una tavoletta di cioccolato al latte tra due croccanti biscotti. Lo snack, ideale per il fuori casa, è disponibile in diverse varianti di gusto: Choco&Milk, Nocciola, Fondente e Minis.
dAmiAno
Nome prodotto: My Choco –mandorle al cioccolato fondente
Caratteristiche: mandorle tostate, 100% bio, unite al miglior cioccolato fondente del Perù con cacao al 72% lavorato in Svizzera. Perfetto da gustare in ogni momento della giornata, è certificato Bio, Fairtrade e Vegan.
ferrero/dUplo
Nome prodotto: Duplo Nocciolato
Caratteristiche: L’unico prodotto al cioccolato che offre un triplo piacere grazie alla presenza di tre nocciole intere.
fidA/rossAnA
Nome prodotto: Rossana Pistacchio
Caratteristiche: all’interno di ogni caramella
c’è un cuore di crema al pistacchio di Sicilia, per un piacere dal gusto tutto italiano.
AndAmento dei segmenti
Il mercato è guidato dai risultati delle caramelle, che rappresentano il 20% del giro di affari della categoria, in crescita di un punto rispetto allo scorso anno. Il giro d’affari è pari a 470,2 milioni di euro, in aumento del 10,8% rispetto allo scorso anno (+46 milioni di euro), determinato dall’aumento dei prezzi a confezione (+2,6%): le confezioni, infatti, crescono meno (+8%) a fronte di volumi che fanno registrare +11,4%. «L’incremento in valore delle caramelle – sottolinea Lucia Grieco – è guidato dai risultati di caramelle dure e ripiene (+9,7%) e caramelle gommose (+10,7%), supportate dalla crescita dei prezzi (rispettivamente +6,5% €/kg e +4,5% €/kg) e da una riduzione della pressione promozionale; entrambi i segmenti registrano -2 punti di pressione promozionale in confezione: 8 e 15 punti rispettivamente nell’anno terminante a novembre 2022». Secondo, in termini di contributo alla crescita e per impor -
hAribo
Nome prodotto: Haribo Color Pops
Caratteristiche: grazie alla copertura confettata e croccante e al ripieno gommoso a cinque gusti frutta, le Haribo Color Pops sono la nuova crunch experience del brand.
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Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.27/11/2022,TotaleItalia,Iper+Super+Liberiservizi+Discount+SpecialistiDrug
+2,6% A VOLUME 196 mln/kg
+3,8% A VALORE 2,38 mld/€
tanza sul mercato, rappresentandone il 22,5% del fatturato in crescita di 0,5 punti rispetto lo scorso anno, è il segmento degli snack dolci. Il relativo giro d’affari è pari a 534,6 milioni di euro, in crescita del 5,9% rispetto allo scorso anno (+30 milioni di euro), con un incremento, seppur più limitato, anche in termini di volume e confezione, rispettivamente del +3% e +2,3%. «Su questo risultato – precisa Luisa Grieco – pesa anche l’aumento dei prezzi (+3,5% €/confezione e +2,8% €/kg). La crescita in valore degli snack dolci è guidata dai risultati di snack a base cereali (+8,2 milioni di euro), a base biscotti (+7,5 milioni di euro) e a base wafer (+6 milioni di euro). La tendenza degli snack a base biscotto è negativa però in termini di confezioni (-0,7%) e volumi (-1,4%), anche a causa del rialzo dei prezzi; il segmento, infatti, mostra l’incremento più alto tra i segmenti (+6,8% €/ kg e +6% €/confezione)». Infine, risulta in calo il principale segmento della categoria, tavolette e barrette di cioccolato, con il 24,2% del fatturato della categoria e una
Dalla fine del 2022, Loacker ha avviato una grande campagna internazionale, che in Italia è partita il 22 gennaio e durerà cinque settimane, coinvolgendo le maggiori emittenti nazionali, i social media e il digital. «Si tratta di un nuovo capitolo del riposizionamento del brand, iniziato nel 2019 con il manifesto “Goodness is a choice” e continuato con diverse operazioni di comunicazione mirate a sottolineare i diversi aspetti della “bontà” Loacker: non solo il piacere del gusto, ma anche la qualità delle materie prime, la sostenibilità dei processi e la valorizzazione delle persone. Da qui nasce il nuovo claim “La tua scelta buona” con l’obiettivo di richiamare l’impegno delle persone nelle loro vite quotidiane allo scopo di migliorare lo stile di vita e l’ambiente che le circonda», spiega Sven Rossi.
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Al via una campagna di comunicazione internazionale
Per una pausa sfiziosa Latterie Inalpi propone Sweet Milk, linea di creme spalmabili dolci, che si distinguono per l’approccio innovativo di ricetta e prodotto. «Sweet Milk – spiega l’azienda – è latte spalmabile, disponibile in purezza e nelle varianti al Dulce de Leche, Cocco e Fragola, confezionato in vasetto di vetro e tappo in alluminio completamente riciclabili. La crema è pensata per essere utilizzata da sola, spalmata su pane o fette biscottate per una merenda o colazione golosa oppure come ingrediente per prodotti dolci da forno o guarnizione. Sweet Milk nasce dalla filiera corta e certificata del latte Inalpi, un sistema virtuoso che fa di sostenibilità, trasparenza e tracciabilità i propri cardini e che si fa portatrice dei valori fondamentali – buono, giusto e sicuro – che da sempre contraddistinguono le nostre proposte».
flessione pari a 1,5 punti rispetto allo scorso anno. «La decrescita a valore – conclude Luisa Grieco – è pari a -2,4% (-14,3 milioni di euro), nonostante l’aumento dei prezzi (+3,3% €/kg e €/confezione). In flessione anche il volume (-5,5%) e le confezioni (-5,5%). L’andamento negativo è determinato dai risultati del cioccolato fondente, che registra -7,1% in valore (-13 milioni di euro) con un €/kg che fa segnare +2,6% (-9,5% in volumi) e un prezzo €/confezione che aumenta del 2% (confezioni -8,9%). La pressione promozionale, invece, resta stabile sia per il cioccolato fondente sia per il segmento del cioccolato».
l’innovAzione trAinA il compArto
Lo scenario di mercato dell’ultimo anno è stato caratterizzato da forti incrementi dei costi, come spiega Giulia Campanini, brand manager di Bahlsen: «In particolare, gli aumenti delle materie prime sono uno dei driver che hanno spinto le aziende a immettere sul mercato innovazioni per differenziarsi a scaffale, uscire dalle logiche dei prezzi e cercare di intercettare nuovi momenti di consumo, lanciando prodotti sempre più cross categoria». Secondo Martina Allora, marketing manager di Nutkao, «gli shopper richiedono oggi innovazione e diversificazione: basti pensare alle tendenze del pistacchio, delle creme con alte percentuali di frutta secca, del “senza zucchero” o “senza latte”. In Italia, ad esempio, sugli scaffali dei supermercati e degli ipermercati il 13,1% dell’offerta alimentare complessiva è rappresentato da prodotti senza lattosio». Anche nel comparto degli snack dolci, i consumatori sono sempre più alla ricerca di nuove esperienze per soddisfare le loro esigenze di piacere e benessere accogliendo favorevolmente proposte innovative, come spiega Marco Seregni, direttore commerciale di Perfetti Van Melle: «L’innovazione nel nostro mercato è un elemento fondamentale per la crescita: i driver che spingono l’innovazione sono legati
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Una proposta golosa e innovativa
alle esigenze di alimentazione salutare e di attenzione alla sostenibilità, senza trascurare la componente di gratificazione. Il piacere di consumare una caramella o di concedersi una pausa di gusto continua a essere fondamentale nella nostra categoria».
rimAne forte l’Attenzione per lA componente sAlUtisticA
L’attenzione per il benessere e per un’alimentazione sana e bilanciata si riscontra anche nell’ambito degli snack dolci, come conferma Giovanni Agostoni, direttore commerciale di Icam Cioccolato: «Si registra un incremento delle vendite soprattutto per il segmento del fondente, trend riconducibile alla preferenza da parte dei consumatori di prodotti ritenuti più salutari. Il cioccolato fondente, infatti, considerato di maggiore qualità grazie all’alto contenuto di solidi del cacao al suo interno, contiene alcuni nutrienti che riducono il cortisolo, l’ormone dello stress, e migliorano la pelle, favorendo così il benessere e il buonumore. Inoltre, il cioccolato fondente è anche un ottimo alleato per gli sportivi, grazie alle sostanze antiossidanti che migliorano le performance, soprattutto negli sport di resistenza, e aiutano il recupero muscolare dopo l’attività fisica». All’interno del macro-trend del salutistico, spiccano diversi segmenti, tra cui quello del proteico, come evidenzia Sven Rossi, business director Italy di Loacker: «Ci sono trend interessanti relativamente al proteico e ai prodotti base crema di arachi -
Segmenti:
DM MAGAZINE 53 MERCATI DMM +10,8% val +11,4% vol +4,5% val -0,6% vol +6,9% val +5,3% vol +3,7% val +0,9% vol -5,4% val -3,4% vol +19,2% val +8,5% vol praline e cioccolatini ovetti pieni o ripieni gomme da masticare pronti da gelare caramelle -2,4% val -5,5% vol -4,7% val -5,4% vol Tavolette e barrette di cioccolato
+4,3% val +0,5% vol Uova o sfere cave cioccolato <31g Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 27/11/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug +5,9% val +3% vol snack dolci kit per merende dolci altri fuoripasto dolci
di, che stanno toccando soprattutto le categorie dello snacking, ma non solo. Coerentemente a questa tendenza abbiamo lanciato una tortina con crema di arachidi, che rappresenta un’assoluta innovazione. Lo stesso gusto viene presentato in molti altri prodotti delle categorie wafer, wafer ricoperti e pasticceria ricoperta».
sAno, mA con gUsto
Secondo Riccardo Damiano, ceo di Damiano, sono numerosi gli shopper che cercano oggi prodotti sani e nutrienti, ma anche gratificanti per il palato: «Il consumatore è sicuramente attento a quello che compra, perché vuole dare un valore ai soldi che spende, ed è molto informato su quello che mangia e che vorrebbe mangiare, non solo dal punto di vista del gusto ma anche, e soprattutto, dal punto di vista della qualità». Secondo Fida, il desiderio di referenze che uniscono le componenti “indulgence” e “healthy” è sempre più rilevante: «Da una parte aumentano costantemente le richieste di prodotti che rispondono a esigenze specifiche, come “free from” e vegani, dall’altra si è assistito nell’ultimo anno a una richiesta crescente di prodotti in grado di offrire gratificazione, andando anche a gravitare nell’area gourmet. Ne deriva una sempre maggiore attenzione verso un’offerta capace di coniugare al meglio benessere e gusto».
schede prodotti
IcAm cioccolAto
Nome prodotto: Ovetti a licenza Calcio
Caratteristiche: sacchetto di ovetti al cioccolato al latte con ripieno al gusto nocciola nel formato 130 g, prodotti per undici squadre appartenenti alla serie A.
loAcker
Nome prodotto: Loacker Tortina
Peanut Butter
Caratteristiche: la copertura di cioccolato al latte e la golosa crema di arachidi all'interno donano alla tortina, 100% naturale, un sapore inconfondibile.
nUtkAo
Nome prodotto: Snack
Caratteristiche: la gamma Orginal Roots
è pensata per un momento di consumo veloce, energetico e naturale. Uno snack che abbina la crema al cacao e nocciole alla fragranza dei grissini made in Piemonte con un apporto calorico adatto a riprendere con energia e gusto.
perfetti vAn melle/goliA
Nome prodotto: Golia alle Erbe Alpine
Caratteristiche: una nuova formulazione che miscela erbe officinali provenienti dall’arco alpino per un piacevole effetto balsamico. Il prodotto è disponibile in un innovativo barattolo di carta proveniente da foreste gestite in modo responsabile.
ritter sport
Nome prodotto: Crispy Banana
Caratteristiche: cioccolato al latte con pezzetti di banana e riso soffiato. Una new entry nella linea Un Mondo di Gusto dal sapore esotico, perfetta per la stagione più calda. La novità si affianca al Caramello Salato e al Mango e Frutto della Passione.
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I plAyer continUAno A investire in comUnicAzione La comunicazione rimane una leva strategica per molte aziende del comparto. È il caso di Ferrero Italia, che ha recentemente attuato un’attività di rilancio sullo snack Duplo. «Dopo anni di silenzio – fa sapere l’azienda – la campagna è stata attivata nel 2022 con l’obiettivo di costruire penetrazione e considerazione attraverso un posizionamento distintivo fondato sulla superiorità di gusto e destinato ai giovani adulti. Il payoff “Mordi il piacere” ne esprime la sua essenza: il piacere sensoriale porta a una più alta esperienza emozionale, oltre l’ordinario, per una massima soddisfazione. Parallelamente alla campagna tv e digitale, abbiamo investito in una nuova immagine del brand, attraverso il restyling dei relativi incarti, a scaffale da aprile». La comunicazione di Ritter Sport, invece, si basa su una narrativa di brand volta a mostrare al consumatore cosa si cela dietro alla bontà e all’innovazione del marchio, come spiega l’azienda: «Puntiamo a comunicare temi per noi centrali, come la trasparenza della nostra filiera e la sostenibilità, che da anni per noi hanno la stessa importanza del gusto dei prodotti. Il rinnovo del pack, ad esempio, racconta gli ingredienti principali delle nostre tavolette, con un bollino verde dal quale si evince che il cioccolato Ritter Sport è prodotto approvvigionando cacao 100% certificato sostenibile dal 2018». La comunicazione risulta strategica anche per Haribo, che trova nella tv il punto di contatto principale con i consumatori: «Nel corso di tutto l’anno – precisa Antonio Severi, head of marketing di Haribo Italia – saremo presenti sulle principali emittenti televisive nazionali con il soggetto “Firefighters”, il secondo episodio della campagna “Kids Voices” dedicato ai due prodotti eroe Haribo Orsetti d’Oro e Haribo Rotella. La strategia si declina anche su altri touchpoint
pagine social, sito web, newsletter, attività di sponsorizzazione e sampling – per creare una relazione con lo shopper a 360 gradi, con un tone of voice sempre coerente e uno stile permeato di felicità fanciullesca».
TREND VENDITE PER CANALE
+4,3% +22,7% +1,3% +3,8% +4,4% +2,2% Valore Valore Valore Valore Valore Discount Specialisti Drug Liberi Servizi Super Iper Volume Volume Volume Volume Volume +3,9% +30,3% +0,7% +2,1%
n MERCATI DMM DM MAGAZINE 55
–
Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.27/11/2022,TotaleItalia,Iper+Super+Liberiservizi+Discount+SpecialistiDrug
Dolci fuori pasto: un assaggio dei brand più
attivi sul web
L’analisi dell’Osservatorio Digitale di Soluzione Group ha interessato i principali brand del settore al fine di studiarne le attività online.
Quali sono i brand più attivi sui social nel settore dei dolci fuori pasto? Ce lo dice l’analisi dell’Osservatorio Digitale di Soluzione Group, che attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma� e Talkwalker�, ha indagato sull’attività online dei marchi più noti del settore, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.
Tra barrette al cioccolato, sfogliatine e biscotti golosi, l’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai vari player e i loro risultati in termini di numero di fan e di interazioni dei contenuti pubblicati. Sul podio di Facebook, al primo posto è Kit Kat, che raggiunge 24,9M di fan. Seguono Oreo con 11,5M di seguaci e Nutella con 4,4M. La situazione non tradisce le aspettative nemmeno per quanto riguarda l’engagement: al vertice a pari merito sono Nutella e Kinder (69k) rincorsi a sorpresa da Forno Bonomi (50k). Medaglia di bronzo per Oreo (11k). Grande assente è invece Ringo, che negli ultimi 6 mesi ha abbandonato completamente la pubblicazione sul canale. Coerenza anche nella classifica dei top post, dominata indiscutibilmente da Kinder e Nutella.
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Inomi si ripetono anche su Instagram: è ancora una volta Nutella ad aggiudicarsi il primato con 646k follower, seguita da Kinder con 232k e dalla new entry M&M’s Italia con 88k. Il quadro cambia parlando di performance della pagina, con l’ingresso in classifica di brand leggermente differenti rispetto a quelli top: protagonista è Oreo che raggiunge ben l’ 89% di interazioni, accompagnato da Grisbì (41%) e Rittersport (37%).
L’analisi di Talkwalker ha invece registrato 532 mention all’interno di conversazioni spontanee legate al mercato dei dolci fuori pasto, raggiungendo un pubblico di oltre 360,5M di persone. Tra gli hashtag emerge chiaro l’amore per il #cioccolato come snack goloso e apprezzato da tutti, ma fanno capolino anche brand già citati in precedenza: #kinder, #nutella e #oreo. Per concludere, anche la classifica dei marchi più chiacchierati rispecchia coerentemente quanto analizzato finora, con la presenza nella top 3 di Kinder, Oreo e Smarties n
www.soluzionegroup.com
OSSERVATORIO DIGITAL DMM
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¹ Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra l’1 luglio 2022 e il 31 dicembre 2022 ² Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra il 21 novembre 2022 e il 18 gennaio 2023
Consumer Electronic Show 2023
La presentazione annual di Cta ha dato risalto alle innovazioni tecnologiche più significative per il 2023.
Il Ces 2023 ha infranto le aspettative, accogliendo oltre 115mila partecipanti da tutto il mondo di cui oltre 4800 media provenienti da 69 Paesi e oltre 40mila visitatori internazionali - più di uno su tre partecipanti - da oltre 140 Paesi. Ecco le ultime innovazioni tecnologiche e le tendenze da tenere d'occhio nel 2023.
1 Tecnologia aziendale (Enterprise tech)
Cta ha svelato l'innovazione tecnologica aziendale come il primo tema importante su cui prestare attenzione, presentando diverse sfide globali che l'industria deve affrontare, tra cui la vulnerabilità della catena di approvvigionamento, l'indebolimento della domanda di semiconduttori, la carenza di manodopera, l'inflazione ostinata e l'aumento dei tassi di interesse. Cta ha sottolineato che lo sviluppo del 6G, a partire dal 2024, migliorerà la capacità, il throughput dei dati e la latenza. Inoltre l'innovazione nella sicurezza informatica, nel cloud computing e nell'IA (intelligenza artificiale)/robotica lavorerà per raggiungere la sicurezza, la scalabilità e la capacità di simulazione.
2 Metaverse
Uno dei temi principali del Ces di quest'anno è il metaverso e Cta prevede una maggiore innovazione nelle sue applicazioni e nelle strategie aziendali nel 2023. Cta ha parlato del Metaverso delle cose (MoT), che fornirà la prossima generazione di Inter-
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net attraverso una virtualizzazione migliorata, che consente ai consumatori di impegnarsi in spazi virtuali in modo personalizzato, nonché una maggiore immersione, consentendo alle imprese di impegnarsi in scenari virtuali.
3 Trasporto (Transportation)
Le mostre sui trasporti al Ces 2023 comprendono i veicoli elettrici (veicoli elettrici), l'evoluzione degli ecosistemi di elettrificazione, sistemi e applicazioni autonomi avanzati e la trasformazione dell'esperienza all'interno dei veicoli. Gli ecosistemi di elettrificazione forniranno progressi nelle batterie e nei sistemi di ricarica, applicabili a terra, in aria e in mare. I sistemi autonomi aumenteranno le capacità dei camion a guida autonoma, che affronteranno le sfide legate alla carenza di manodopera: Cta ha affermato che entro il 2030 ci sarà una carenza di 160mila camionisti. L'esperienza all'interno del veicolo sarà trasformata attraverso il controllo vocale, 5G V2X (comunicazioni wireless da veicolo a tutto), servizi di vendita al dettaglio e di intrattenimento e modelli FaaS (Features-as-a-Service). I progressi nella tecnologia sanitaria riguardano la terapia digitale, la telemedicina e il fitness.
4 Sostenibilità e agricoltura
I progressi della tecnologia della sostenibilità nel 2023 affronteranno le sfide della catena di approvvigionamento, della tecnologia agricola (ag-tech), dell'aria e dell'acqua pulite, dell'energia alternativa, della riduzione al minimo degli imballaggi e del riciclaggio. Gli innovatori selezionati in queste aree includono quanto segue:
• Acwa Robotics , che utilizza soluzioni robotiche per la purificazione dell'acq ua
• Jackery , che fornisce tecnologia di energia pulita tramite mulini a vento personali
• LeydenJar , che sta innovando la tecnologia delle batterie producendo anodi di silicio puro (meno dannosi per l'ambiente rispetto a quelli che utilizz ano grafite).
5 Gaming
Cta ha pubblicato il suo ultimo studio "Future of Gaming", un aggiornamento dello studio condotto nel 2019. Esso ha rilevato che il mercato dei giochi negli Stati Uniti comprende 164 milioni di giocatori, di età compresa tra 13 e 64 anni, che trascorrono in media 24 ore a settimana giocando. Questi consumatori cercano intrattenimento, evasione e competizione, ma anche sempre più connessione e socializzazione. L'applicazione tecnologica porterà questa connessione desiderata attraverso aggiornamenti di hardware, display, tattili e metaverso, secondo Cta. n
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Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready
Si è chiuso l’annus horribilis del commercio fisico di Amazon
I licenziamenti annunciati dal colosso statunitense possono considerarsi la fine della transizione verso il settore fisico del big player dell’online?
Considerare Amazon un mero gestore di logistica è anacronistico anche se si tratta di un errore comune. Amazon, piuttosto, deve considerarsi un punto di riferimento per diversi fenomeni nel settore del commercio. Cavalca infatti consolidati processi di vendita, ottimizzandoli e rendendoli più proficui e, al contempo, è creatore di tendenze sempre più spinte e sempre più intersecanti svariati settori dell’economia. Per questi motivi l’annuncio di un licenziamento, anche se spalmato a livello mondiale, desta così tanto interesse (e preoccupazione) anche dalle nostre parti.
Sorte comune alle big tech, come Microsoft (avviati 10mila tagli), Alphabet Google (12mila), Salesforce (8mila), Meta (11mila) ma per ragioni profondamente diverse, anche perché diverso e variegato è il gruppo di attività svolte da Amazon. Al di là del numero dei licenziamenti annunciati da Amazon – 18mila persone, consistente in valore assoluto ma poco più dell’1% della forza lavoro complessiva e comunque la più grande riduzione della forza lavoro nella storia aziendale - quello che deve far riflettere va ricercato altrove. Cerchiamo di capire.
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Adispetto delle dichiarazioni dell’ad Andy Jassy, che individua nella necessità di rispondere alle sfide di una «economia incerta» e far fronte alla massiccia (ed evidentemente troppo entusiastica) politica di assunzioni attuata in piena pandemia per rispondere all’impennata di domanda online, a pagare sono i dipendenti dei formati “sperimentali” nel commercio fisico. Ancora, secondo il manager, «questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura di costi più forte». Come detto, fra i dipendenti più colpiti ci sono quelli impiegati nei negozi, come Amazon Fresh e Amazon Go. È finita un’avventura, quindi, senza più sconfinamenti verso il settore fisico del maggior mercato mondiale online? Ritengo di sì, come già ebbi modo di argomentare cogliendone i primi segnali su queste stesse pagine (cfr. Distribuzione Moderna giugno 2022).
Non è una cattiva notizia per gli operatori del commercio fisico, che sempre più hanno visto erodersi quote di consumo a discapito degli acquisti effettuati online ma che, al contrario, potranno continuare a sfruttare le enormi potenzialità messe a disposizione dal marketplace di Amazon con la vendita dei loro prodotti. Non è una buona notizia, viceversa, per gli operatori del commercial real estate (investitori, sviluppatori) che potevano vedere in Amazon un potenziale interlocutore per la realizzazione e vendita di spazi commerciali, laddove gli esperimenti lanciati nel mercato statunitense avessero dato risultati soddisfacenti.
In effetti, i primi segnali di questa tendenza si sono visti a inizio 2022 con la chiusura di ben 68 negozi Amazon in Usa e Uk. Tra le sperimentazioni ancora in corso ci sono i negozi rilevati nel 2017 dalla catena Whole Foods Market che però, a ben vedere, sono oggetto di una progressiva conversione da store fisici a luoghi di smistamento e spedizione per l’e-commerce. Tutto ciò a conferma – qualora ce ne fosse bisogno –che il commercio online e quello offline sono ancora due mondi fondamentalmente diversi. Amazon resta pur sempre un operatore di primissimo piano nel settore della logistica immobiliare, basti pensare che in 12 anni è passato dal primo insediamento di Castel San Giovanni a oltre 50 magazzini, centri servizi, centri distribuzione su diverse centinaia di migliaia di mq dislocati in Italia.
Quello che metterà tutti d’accordo – a dispetto della diversa prospettiva dalla quale si analizza – è la innata capacità di Amazon di reagire prontamente alle turbolenze dei mercati e saperne cogliere prima di altri le opportunità, la sua incontrastata natura di innovatore disponendo di ingenti quantità di denaro per gli investimenti. E questo è fino ad ora avvenuto anche attraverso il contributo dei suoi ex 18mila dipendenti. n
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REAL ESTATE DMM
Alberto Deiana, project management and real estate executive Mi.No.Ter.
Chi prospererà nel 2023?
L’unica certezza che si può avere in un clima mondiale fortemente instabile è adattarsi al cambiamento.
Prima di tornare a parlare di intelligenza artificiale, chiediamoci più in generale cosa ci aspetta nel 2023. La cifra di questi tempi è l’estrema volatilità, l’incertezza e la costante del cambiamento continuo. Nei mercati diventa difficile avere un orizzonte certo di lungo termine e la dinamicità è spesso molto forte, da cui l’uso, e a volte abuso, del termine disruptive. Se dirompente è già di suo la trasformazione digitale i fattori esterni della società non sono da meno.
Iconsumi sono e saranno influenzati dal clima geopolitico, dalla crisi energetica percepita, dalla riduzione del potere di spesa per alcune fasce della popolazione e dal cambiamento del mondo in cui viviamo e dei nostri comportamenti. Ad esempio, chi non deplora l’amico che ordina persino la brioche sotto casa con il rider pur di rimanere in pantofole e non staccarsi dalla serie preferita sullo schermo? Battute a parte, alcune modalità di acquisto di cibo e prodotto sono entrate nella quotidianità, ovvero abitudini. Se, durante il covid, ordinare la cena a casa poteva essere
DIGITAL CLUB/RETAIL DMM 62 DM MAGAZINE DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
una necessità più o meno per tutti, oggi è una comodità per molti. Se la consegna a domicilio della spesa era un modo tattico per fronteggiare un’esigenza, oggi è una strategia e una scelta volontaria.
Lo stesso ragionamento si può applicare allo smart-working che, come abbiamo visto, è rimasto nella vita lavorativa di moltissime aziende, con un impatto diretto sui consumi, sia per tipologia che per luogo di acquisto. Se prima mi recavo in ufficio, ad esempio in città, consumavo spesso un pasto fuori, e magari pianificavo il mio shopping in loco o sulla via del ritorno. Se lavoro da casa è evidente che il mio centro geografico di azione è diverso. Se oggi si fanno in video molte di quelle riunioni che prima erano in presenza, probabilmente si venderà meno benzina e abiti da lavoro e più videocamere e cuffie.
In sostanza a prescindere dall’innovazione in sé, il grosso dei trend sarà determinato dal mutamento del comportamento dei clienti che è in parte collegato all’offerta del commercio, ma in parte anche dal cambio degli stili di vita e di lavoro. L’unica risposta possibile è l’agilità. Adattarsi al cambiamento è la regola base per la sopravvivenza (non solo del retail) e forse l’unica certezza che abbiamo oggi. In questo contesto la tecnologia può fornire un grande supporto alle insegne e ai brand del commercio, sia per essere più dinamiche e reattive sia per intercettare più velocemente i nuovi trend dei consumatori.
L’intelligenza artificiale è una dei contendenti principali per il ruolo di regina nel 2023: il mese prossimo guarderemo alle sue applicazioni più sig nificative. n
DIGITAL CLUB/RETAIL DMM DM MAGAZINE 63
Paolo Pelloni, Digital Club/Retail
Lievitano i consumi di
pizze e affini
64 DM MAGAZINE MERCATI DMM
di Claudia Scorza
Dopo il boom registrato durante la pandemia, il comparto continua a essere dinamico e a mettere a segno performance positive, diversificando l’offerta a scaffale con ricettazioni genuine, impasti innovativi e formati adatti a ogni occasione di consumo.
Il mercato delle pizze e affini, nell’anno terminante a fine novembre 2022, raggiunge un giro d’affari pari a 101,9 milioni di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+16,1%) con 12,3 milioni di chilogrammi venduti (+6,4%). Anche in termini di confezioni, il trend risulta in crescita (+14,2%) con un rialzo dei prezzi dell’1,7% in confezione, un aumento delle promozioni di quasi un punto rispetto allo scorso anno e una pressione promozionale pari a 13,6% (fonte: NielsenIQ, a.t. 27/11/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug).
fiche e cAnAli distribUtivi
A livello geografico, la crescita del giro d’affari è determinata dal Centro Italia (+24,7% e 22 milioni di euro circa) e dal Sud (+19,8% e 9 milioni di euro circa). Nonostante l’incremento, il Sud rimane l’ultima area in quanto a fatturato: il Nord Italia resta, invece, il primo in termini di revenue con quasi 39 milioni di euro. Tra i canali, i risultati sono guidati dalle performance dei supermercati (+22,8%), che rappresentano il 36% del giro d’affari delle pizze e affini, e degli ipermercati (+21,6%), che però costituiscono il 17% del valore della categoria. Bene anche i discount (+7%), che rappresentano il 37% del fatturato della categoria, e i liberi servizi (+21,1%) con il 9,6% del giro d’affari.
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www.vallefiorita.it Prodotto da: Valle Fiorita S.r.l. Via delle Comunicazioni 2472017 Ostuni (BR) | ITALIA SCAN ME Per seguire le nostre ricette FACILE DA FARCIRE COME VUOI E PRONTA DA GUSTARE IN 5 MINUTI CON LIEVITO MADRE • CON FARINA DI GRANO 100% ITALIANO TRATA • COTTA SU PIETRA alla Pala
AndAmento dei segmenti
TREND VENDITE A VALORE TREND VENDITE A VOLUME
+16,1% +6,4%
101,9 mln/€ 12,3 mln/kg
Il mercato è guidato dalle specialità morbide focacce, che rappresentano quasi il 50% del giro di affari della categoria. «Il fatturato – dichiara Flavia Marchesi di NielsenIQ – è pari a 50,5 milioni di euro, in crescita del 19,8% rispetto allo scorso anno, grazie all’aumento dei prezzi a confezione (+4,7%). Segue il segmento delle pizze, che costituisce quasi il 36% del giro d’affari della categoria, in flessione dell’1% con 36,6 milioni di euro: la decrescita è dettata dal sottosegmento della pizza intera (-3%), mentre performa bene la pizza in tranci con +8,3% e 7,3 milioni di euro». L’ultimo segmento della categoria
è rappresentato dalle pizze e preparati con solo il 14,4% del giro d’affari della categoria con 14,7 milioni di euro. «Questo segmento – prosegue Flavia Marchesi – è il main contributor dell’incremento del comparto con +70,9% rispetto allo scorso anno: le pizze basi sono il sottosegmento che traina la crescita del segmento con +163,5%, un prezzo medio a confezione pari a +25,2% e una pressione promozionale in aumento di 8 punti. Tra le pizze basi vanno sicuramente menzionate le pinse, che registrano una continua crescita con +59,8% a valore rispetto al corrispettivo anno precedente».
SPAZIO A NUOVI PROGETTI E NUOVE LINEE DI PRODOTTO
Nonostante il contesto macroeconomico attuale, La Pizza+1 porta avanti incessantemente il suo piano di investimenti. «Abbiamo scelto di investire in nuovi progetti e in nuove linee di prodotto – spiega Sante Ludovico – concentrandoci soprattutto sulle referenze che hanno riscontrato più successo negli ultimi mesi. Tra queste, la nostra Pinsa, prodotto di riferimento nel comparto refrigerato, che recentemente è andata ad ampliare con il marchio Forno Ludovico anche la nostra distintiva offerta fuori frigo per una panetteria “all natural”, in grado di garantire al consumatore 15 giorni di scadenza senza l’utilizzo dei conservanti».
Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 27/11/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug
MERCATI DMM
DM MAGAZINE 67
Il marchio del distributore guadagna spazio nel carrello della spesa
Complici il generale aumento del costo della vita e lo scenario di incertezza attuale, tra le tendenze emergenti spicca un avvicinamento degli italiani ai prodotti a marchio del distributore, come spiega Marco Repezza, head of marketing and trade marketing di Italpizza: «Il macrotrend riscontrato nel corso del 2022 è la migrazione del consumatore medio di pizza surgelata dai prodotti a brand alle referenze private label. Questo shift è stato causato dall’inflazione e dal rialzo del costo della vita: per questo motivo lo shopper, pur optando per un prodotto di qualità, ha preferito rinunciare alle referenze a brand».
Secondo Sante Ludovico, amministratore delegato di La Pizza+1, questa tendenza ha portato i distributori ad arricchire lo scaffale con ancora più proposte a marchio proprio: «Molte insegne sono sempre più attente e rapide nel cogliere le dinamiche innovative del mercato a livello di prodotti e prestazioni, attivandosi con progetti di private label per coprire i segmenti più performanti in termini di rotazioni tra i prodotti della marca del produttore».
UN ASSORTIMENTO INNOVATIVO, GUSTOSO E DI QUALITÀ
Valle Fiorita continua a investire nel mercato con proposte innovative, capaci di soddisfare a pieno le richieste di un consumatore attento ed esigente. « Il mercato della pizza e affini è in forte crescita – spiega Francesco Galizia – anche se il vero e proprio boom c’è stato durante la pandemia. Gli italiani hanno scoperto in quel periodo un prodotto da dispensa pratico e sfizioso, che si può quindi conservare e utilizzare all’occorrenza. Da allora non lo hanno più abbandonato e, anzi, i consumi sono cresciuti. Le referenze a scaffale convincono gli shopper oltre che perché gustose e di qualità, anche perché consentono sia di risparmiare rispetto alle classiche pizzerie da asporto, sia di risolvere rapidamente un pranzo o una cena».
MERCATI DMM
DM MAGAZINE 69
La novità che ha conquistato l’Italia, da oggi conservabile a temperatura ambiente!
Fresca, pronta in 5 minuti!
Lavorata a mano
Con lievito madre
Senza conservanti
Cotta su pietra
Buona così o ideale da farcire
www.lapizzapiuuno.it
lA trAdizione strizzA l’occhio
All’innovAzione
Come accade anche in altri comparti, gli italiani sono oggi molto attenti alla provenienza delle materie prime, hanno voglia di artigianalità e tradizione, prediligendo però anche farciture e impasti innovativi. «I consumatori – precisa Dario Roncadin, amministratore delegato di Roncadin – apprezzano pizze realizzate con materie prime di qualità e con procedimenti che ricordano la tradizione e
schede prodotti
bArillA/mUlino biAnco
Nome prodotto: Pinsa Mulino Bianco
Caratteristiche: una base da scaldare e farcire, con pratico vassoio da forno. Stesa a mano e cotta su pietra, è croccante ai bordi e morbida al centro.
val -10,2% vol
cAmeo/ristorAnte
Nome prodotto: Ristorante Rucola e Pomodorini
Caratteristiche: la referenza si caratterizza per la sua base sottile e croccante, tipica della gamma Ristorante, e per un’armoniosa combinazione di pomodorini, mozzarella e rucola
ItAlpizzA
Nome prodotto: 26x38 Bavarese
Limited edition
Caratteristiche: stesa a mano e cotta in forno a legna, 26x38 Bavarese con wurstel saporiti e patate speziate con pepe e rosmarino incontra i gusti di tutti.
PIZZE E PREPARATI +70,9% VAL +51,8% VOL
MERCATI DMM
intera -3% val -12,6% vol tranci +8,3%
Pizza
●●●
VALORE VOLUME PIZZE BASI +163,5% +95,7% DI CUI: PINSA +59,8% PIZZE PRONTE +70,8% -184,4% PIZZE PREPARATI -14,1% -19,4% SPECIALITÀ MORBIDE FOCACCE +19,8% +11,8% Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 27/11/2022, otale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti Drug DM MAGAZINE 71
val +2,1% vol
-1%
TREND VENDITE PER CANALE
l’artigianalità. Inoltre, richiedono ampia varietà di farciture e impasti, per riprodurre a casa l’esperienza della pizzeria; non da ultimo, sono sempre più interessati alla sostenibilità dei prodotti. Naturalmente, in questo periodo difficile, lo shopper è sempre più attento anche al prezzo». La ricerca di innovazione dal punto di vista delle farciture, dei formati e degli impasti è riscontrata anche da Camilla Rota, executive manager category & business intelligence di Cameo: «Ci stiamo muovendo verso la sperimentazione di nuove farciture che non sono attualmente presenti sul mercato e che hanno l’obiettivo di avvicinare l’offerta del mondo pizze surgelate a quella che si trova in pizzeria, stimolando l’interesse del consumatore. Parallelamente, continuiamo a lavorare sulla differenziazione in termini di
La comunicazione è oggi una leva strategica per Pinsami , come spiega Rossella Palladini: «Da ormai un anno e mezzo, abbiamo scelto come brand ambassador Benedetta Rossi, prima food creator e influencer italiana, che sposa i nostri stessi valori di artigianalità, semplicità e genuinità. Inoltre, organizziamo in tutta Italia degustazioni nei punti vendita per fare provare la qualità e la velocità di preparazione della nostra referenza. Crediamo, infatti, che non ci sia modo più efficace per spiegare il nostro prodotto. Continueremo anche nel 2023 con attività di comunicazione che includono la stampa e il digital, partecipando anche a sempre più fiere di settore italiane ed estere».
UN
COMUNICAZIONE AMPIO
DIVERSIFICATO MERCATI DMM +21,6% +22,8% +7% +447,9% +9,5% +10,3% +2,6% +380,4%
PIANO DI
E
Volume Volume Volume Volume Valore Valore Valore Valore
servizi+Discount+Specialisti
+21,1% +9,4% Volume Valore 72 DM MAGAZINE
IPER SUPERMERCATI LIBERI SERVIZI DISCOUNT SPECIALISTI DRUG
Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 27/11/2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi
Drug
schede prodotti
lA pizzA+1
Nome prodotto: Pizza margherita
Ready to Eat
Caratteristiche: pizze e focacce
“all natural” con 25 giorni di scadenza garantita senza l’utilizzo dei conservanti, solo con olio extravergine di oliva; monoporzioni già pronte al consumo. Per cogliere a pieno la fragranza si suggerisce il riscaldamento rapido in padella.
orvA
Nome prodotto: Pinsa
Caratteristiche: l’impasto soffice, ottenuto grazie alla lavorazione manuale e al lievito madre, rende la pinsa leggera ed estremamente digeribile. Cotta su pietra e con pratico vassoio da forno, è pronta da gustare in soli cinque minuti.
tipologie d’impasti, lievitazioni e formati». L’attenzione all’etichetta dei prodotti e alla qualità delle proposte risulta oggi molto importante, come evidenzia Francesco Galizia, export manager di Valle Fiorita: «I consumatori si orientano sempre più verso prodotti con etichetta pulita e con ingredienti di origine italiana. Inoltre, agli shopper piace avere varietà di scelta tra diverse tipologie di impasto, da quello classico a quello integrale, passando per il biologico e per i più tradizionali impasti regionali».
pinsAmi
Nome prodotto: Mini Pinsa 2x130 g
Caratteristiche: nuovo formato salvaspazio caratterizzato da due basi pinsa da 20x15 cm, pronte in soli 5 minuti di cottura; da conservare in frigo con shelf life di 60 giorni.
roncAdin/dA michele
Nome prodotto: Pizza Margherita
Caratteristiche: pizza realizzata con solo cinque ingredienti nell’impasto lievitato 24 ore. Con pomodoro e basilico 100% italiani, è cotta in forno a legna su pietra e farcita a mano.
vAlle fioritA/Amicobio
Nome prodotto: Focaccia alla pala bio
Caratteristiche: la referenza viene lavorata a mano, presentando i caratteristici segni delle dita sulla superficie. L’impasto è preparato con lievito madre, farina di grano duro Senatore
Cappelli e acqua di mare microfiltrata. Prima della cottura su pietra, la focaccia viene ricoperta con olio extravergine di oliva.
MERCATI DMM
DM MAGAZINE 73
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PRONTA
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lA pinsA conqUistA le tAvole degli itAliAni
All’interno del comparto, la pinsa sta riscuotendo un particolare gradimento da parte degli shopper, che spesso cercano un prodotto affine alla pizza a cui vengono riconosciuti anche dei punti di forza molto distintivi. Secondo Stefano Villa, direttore commerciale di Orva, i consumatori si stanno orientando principalmente verso due tipologie di prodotto, corrispondenti a due precisi trend: «Da un lato gli italiani apprezzano la classica pizza napoletana declinata con proposte innovative – come impasti integrali, multicereali, farro e semi di canapa e/o grani antichi – andando quindi a prediligere un prodotto affine all’ambito salutistico, dall’altro la pinsa sta conquistando i consumatori, in quanto sposa leggerezza e versatilità in un solo prodotto. La pinsa, oggi punto fermo della panificazione italiana, è caratterizzata da un impasto che richiede una lenta lievitazione, un’accurata stesura a mano, oltre a una cottura su pietra refrattaria». I riscontri positivi nei confronti della pinsa sono messi in luce anche da Rossella Palladini, responsabile marketing di Pinsami: «I consumatori si confermano curiosi e aperti, gradendo le innovazioni di qualità. Per questo la categoria pinsa sta crescendo in maniera così importante e noi stiamo registrando incrementi esponenziali. Gli shopper apprezzano un panificato simile alla pizza ma con diversi plus, tra cui l’estrema digeribilità, la leggerezza e la versatilità d’uso».n
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: LIDL ITALIA
Dopo l’incremento importante registrato durante la pandemia, il comparto pizza e affini continua oggi a registrare buone performance, come evidenzia Eduardo Tursi, amministratore delegato acquisti & marketing di Lidl Italia : «Per quanto riguarda il nostro assortimento, segnaliamo la pizza con lievito madre Italiamo, proposta in diversi gusti: dalla classica margherita alla parmigiana, dalla Napoli alle verdure. La scelta di impiegare, già nel 2021, il lievito madre, che garantisce maggior digeribilità e croccantezza, ha trovato fin da subito un ottimo riscontro da parte dei clienti. Tra le ultime novità più rilevanti troviamo senza dubbio la pinsa: una specialità italiana che si ottiene da un mix di farine e un’alta percentuale di acqua. L'abbiamo inserita in assortimento nella classica farcitura margherita, nelle varianti tonno, cipolla e 'nduja e mozzarella, caciocavallo e 'nduja, oltre che nella versione base da farcire a piacimento. Nella nostra offerta, che conta più di 20 referenze ed è in continua evoluzione, non mancano poi le proposte ad alto contenuto proteico, come la pizza proteica con mozzarella light Taverna Giuseppe, pensata per gli amanti dello sport che non vogliono rinunciare alla pizza».
MERCATI DMM
DM MAGAZINE 75
Twinings Ovaltine sceglie Sap per guidare il suo programma di trasformazione
L’obiettivo dell’azienda è quello di garantire ai propri clienti l’affidabilità della catena di approvvigionamento e una maggiore efficienza operativa.
di Claudia Scorza
Twinings Ovaltine ha scelto Sap per guidare il suo programma di trasformazione digitale: tra gli obiettivi dell’azienda vi è quello di coinvolgere in modo più efficace i propri clienti, garantendo al contempo l’affidabilità della catena di approvvigionamento e l’efficienza operativa. Il cuore della collaborazione è Rise with Sap su Microsoft Azure, supportato da Sap Business Technology Platform e dalle soluzioni Sap Ariba. Queste soluzioni sono alla base della digitalizzazione delle operazioni di approvvigionamento e aiutano Twinings Ovaltine a modernizzare le principali aree funzionali, dalla finanza alla produzione fino alla logistica, tutti elementi necessari per gestire un'azienda globale intelligente e agile in tempo reale. Per evitare tempi lunghi per l’implementazione delle soluzioni, Twinings Ovaltine ha scelto Rise with Sap, che consente un deployment rapido, generando un vero valore aggiunto. Questa scelta permette, inoltre, all’azienda di soddisfare i propri standard interni e di garantire che tutti gli elementi del suo programma di trasformazione non siano una semplice reimplementazione di un sistema gestionale, ma un’innovazione reale.
Con l’aiuto di Rise with Sap, Twinings Ovaltine è in grado di automatizzare e semplificare i processi aziendali nel cloud, migliorare l’esperienza dell’utente, fornire dati e approfondimenti in tempo reale, nonché la visibilità su vendite, inventario e processi. Questo consentirà all’azienda di rispondere meglio alle esigenze e ai comportamenti dei consumatori e del mercato in generale.n
TECNOLOGISTICA DMM 76 DM MAGAZINE
Penny Italia
investe in un nuovo polo logistico in Toscana
L’insegna ha inaugurato il nuovo impianto logistico della provincia di Pisa destinato a servire gli store toscani e del Centro-Nord.
di Claudia Scorza
Apre i battenti a Cascine di Buti, in provincia di Pisa, la nuova piattaforma logistica di Penny Italia, destinata a servire i punti vendita dell’insegna in Toscana e del CentroNord Italia, per un totale di oltre 90 store. I lavori, iniziati nel maggio 2021 e terminati poco più di un anno e mezzo dopo, hanno richiesto un investimento di 32 milioni di euro.
L’immobile del centro di distribuzione, di circa 23mila mq, è stato realizzato su un’area di 86mila mq con un’ulteriore capacità edificatoria di 10mila mq ed è situato nella zona industriale di Cascine di Buti, lungo la strada Bientinese, che collega il comune di Altopascio al comune di Pontedera.
Il nuovo magazzino sostituirà il deposito di Altopascio, che riforniva circa 60 negozi e la cui forza lavoro sarà riassorbita totalmente nella sede di Buti. L’obiettivo della nuova struttura, dove lavoreranno più di 120 addetti, è di aumentare la capacità di stock e rendere più efficiente e capillare la capacità operativa.
L’efficienza energetica e la struttura interamente sostenibile sono solo alcuni dei punti di forza del nuovo Ce.Di., realizzato in linea con una politica di logistica green. Sono state prese in considerazione tecnologie a basso impatto ambientale, dall'energia che viene utilizzata all'occupazione del suolo, dal consumo idrico alle emissioni prodotte. L’efficientamento energetico e il basso impatto sull’ambiente sono garantiti anche dal recupero del calore termico prodotto dagli impianti per il riscaldamento e acqua calda e dal recupero delle acque dai pozzi freatici per l’impianto antincendio e di irrigazione. Per l’edificio sono stati utilizzati esclusivamente materiali alternativi al calcestruzzo, destinato alle sole strutture principali, pavimento, pilastri e travi. Inoltre, sono stati piantati più di 200 alberi e destinati a verde circa 20mila mq di aree. Anche l’ubicazione del centro è stata ponderata basandosi su una logica di vicinanza alla rete commerciale, che permetterà di abbassare le percorrenze e di conseguenza le emissioni di Co� nell’atmosfera.n
Leggi anche: “OpenText rivela i principali trend della supply chain per il 2023”.
DM MAGAZINE 77 TECNOLOGISTICA DMM
Super Drug Italia, la nuova centrale tematica del settore cura casa e persona, annunciata pochi giorni fa, con la benedizione di Crai Secom, da Risparmio Casa, Aeg Vitulano, General, Ingromarket, Meloni Walter, Dmo, Pilato e Prodis, fissa i propri obiettivi al 2025: fatturato da 1,4 a 1,8 miliardi di euro, con un incremento del 25%, dipendenti da 5.150 a 7 mila, in crescita del 36%, punti vendita da 912 a 1.100, in aumento del 21 per cento. Il piano industriale si articola intorno a tre assi: un modello di business con una redditività sostenibile, un bilancio solido e in grado di fare fronte alle oscillazioni congiunturali (al momento piuttosto preoccupanti), gestione in modo collettivo delle buone pratiche di sostenibilità, management, produzione e vendita.
Le insalate e gli altri ortaggi del gruppo Dole passano a Chiquita, o, per meglio dire, alla sua controllata, Fresh Express. L’operazione vale ben 293 milioni di dollari, salvo aggiustamenti. Il ramo di attività comprende la trasformazione e la vendita di prodotti interi - insalata iceberg, lattuga romana, lattuga a foglia, cavolfiori, broccoli, sedano, asparagi, carciofi, cipolle verdi, ravanelli, cavoli - ma anche kit per la pausa pranzo. La multinazionale, del resto, è molto presente nella quarta gamma, con un importante assortimento di insalate confezionate e di mix ricettati. Nell'anno finanziario concluso il 31 dicembre 2021, la divisione Fresh Vegetables di Dole ha registrato un fatturato di 1,28 miliardi di dollari.
Matrimonio sospeso: l’annuncio arriva insieme ai dati di chiusura del 2022, i quali, in realtà, sono più che positivi. “Con riferimento all'iniziativa volta all'acquisizione di Coin, Ovs comunica che le parti hanno ritenuto di chiudere le trattative” si legge. Il gruppo conferma la valenza commerciale del brand e del network Coin ma, pur continuando a valutare le opportunità di crescita esterna che il mercato gli offrirà, preferisce proseguire nella significativa azione di deleverage (riduzione del debito, ndr) che, in questo contesto di mercato e anche alla luce delle attuali quotazioni, appare rappresentare il miglior interesse per i suoi azionisti”.
Via libera al matrimonio Dufry-Autogrill. Formalizzato il colosso da 12 miliardi
Semaforo verde all'acquisizione, da parte della svizzera Dufry di Autogrill: il placet dell'Antitrust europea, arrivato il 21 dicembre, è stato reso noto e ribadito, in una nota, da Edizione holding, già azionista di maggioranza assoluta (50,3 per cento) del re italiano (e internazionale) della ristorazione viaggiante. "Edizione - si legge - comunica che tutte le approvazioni regolamentari richieste in relazione alla prevista business combination tra Autogrill e Dufry, compresa l'autorizzazione di tutte le autorità antitrust competenti, sono state ottenute senza condizioni".
78 DM MAGAZINE NEWS DMM
Dole cede le verdure fresche al gruppo Chiquita
Super Drug Italia: il piano industriale ha la doppia cifra
Ovs rinuncia all'acquisto di Coin
PUGLIESE (CONAD): QUALE SARÀ
IL FUTURO DELLA MDD?
Nel 2022 la marca del distributore ha fatto segnare un fatturato pari a 12,8 miliardi di euro, con una quota di mercato che sfiora il 20,8%. Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, anticipa ai nostri microfoni quale sarà il futuro della Mdd.
MUTTI (CENTROMARCA): L’INDUSTRIA
CONTRO LA MORATORIA DEI PREZZI
A pochi giorni dalla chiusura di MarcabyBolognaFiere, l’industria del largo consumo si pronuncia contro la moratoria dei prezzi. Stando alle dichiarazioni di Francesco Mutti presidente di Centromarca, infatti, circa il 30% delle aziende industriali del largo consumo si troverebbe ad operare con margini negativi, compromettendo ulteriormente il quadro poco roseo già prospettato nel 2021. Il commento di Francesco Mutti.
CAMATTARI (D.IT): LA MDD CRESCE NEL
2023 SIA A VOLUME CHE A VALORE
Continua la crescita dei prodotti a marchio anche per D.it che nel 2022 hanno segnato performance positive sia a volume che a valore. Alessandro Camattari, direttore commerciale e marketing dell’insegna, ha raccontato ai nostri microfoni l’andamento della Mdd nell’anno appena trascorso, anticipando i progetti per il 2023 tra cui il rinnovo della partnership con Slow Food Italia.
SGARIOTO (ERGON CONSORTILE):
I PROGRESSI IN AMBITO MDD E LA PARTNERSHIP CON MAIORA
Nel corso del 2022 l’insegna ha sviluppato 395 nuove referenze a marchio proprio, con un focus particolare sulla linea Terre e Tesori senza lattosio e bio. Marco Sgarioto, amministratore delegato di Ergon Consortile, ha raccontato i progressi fatti nell’ambito del marchio privato, raccontando in che modo la recente alleanza con Maiora può trainare ulteriormente lo sviluppo.
DM MAGAZINE 79 VIDEO E PODCAST DMM
Il premio alle imprese italiane fornitrici di prodotti MDD che presentano caratteristiche ideali per i retailer, selezionate sulla base di oggettivi criteri di eccellenza produttiva e di affidabilità
1°EDIZIONE COPACKER PROFILE PLM AWARDS 2023 BEST
PER SCOPRIRE TUTTO SUL PREMIO E CANDIDARE LA TUA AZIENDA Le candidature dovranno pervenire entro il 5 marzo 2023 in collaborazione con un progetto di con il patrocinio di clicca qui
MAGAZINE
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MERCATI Cartoleria Zucchero e dolcificanti Olio
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