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L’approccio efficientista nel settore IMMOBILIARE COMMERCIALEn

Si tratta di un sistema ampiamente adottato negli anni ’90, quando gli investitori iniziarono a focalizzarsi su immobili di tipo commerciale.

Il settore immobiliare si evolve. Nelle tecniche, nelle modalità applicative e persino negli obiettivi che gli operatori considerano prioritari da raggiungere. Più rigidi, invece, i meccanismi che legano gli obiettivi agli approcci metodologici utilizzati per perseguirli. Uno di questi è l’approccio efficientista, poco dibattuto ma largamente utilizzato. Questo approccio ha preso piede a partire dagli anni '90, quando i grandi investitori istituzionali hanno cominciato a investire sempre più in immobili commerciali e a prefiggersi una gestione più efficiente di tali asset.

L'efficienza immobiliare è stata sviluppata come un approccio di gestione e investimento orientata alla massimizzazione della tenuta operativa e della redditività. Precisamente, l'ambito efficientista nel settore immobiliare mira all'utilizzo ottimale delle risorse disponibili, sia in termini di costi che di tempo, nella gestione e nello sviluppo di proprietà immobiliari. Si concentra sull'ottimizzazione della performance delle proprietà, attraverso la riduzione dei costi e l'aumento dei ricavi, e sulla creazione di valore nel tempo per i proprietari e gli investitori. Occorre precisare che l'introduzione dell'efficienza immobiliare è stata guidata principalmente dal mercato e dalla concorrenza tra gli operatori del settore. Tuttavia, essa è stata anche in- fluenzata da una serie di normative anche internazionali che, nel tempo, hanno posto l'accento sulla sostenibilità ambientale e sulle questioni di sicurezza e salute degli occupanti degli immobili.

Gran parte degli operatori del settore immobiliare, commerciale e non solo, utilizza correntemente questo approccio anche se non sempre in modo codificato. Vediamo alcuni esempi per renderci conto di come, ciononostante, tale approccio sia molto più diffuso e utilizzato di quanto non si pensi. La riqualificazione di un edificio esistente, che può essere rinnovato per ridurre i costi energetici e migliorare la qualità dell'ambiente per gli utilizzatori, oppure la costruzione di edifici a basso consumo energetico, progettati per massimizzare l'efficienza energetica gestionale, utilizzando materiali e tecnologie avanzate. Un altro esempio è la crescente adozione di tecnologie digitali e soluzioni innovative per migliorare l'efficienza delle attività immobiliari, attraverso l’implementazione di soluzioni basate su IoT per monitorare e gestire in modo intelligente gli edifici e le infrastrutture. Ancora, l'uso di strumenti di intelligenza artificiale e analisi dei dati è sempre più comune nel settore immobiliare commerciale in Italia: ad esempio, l'analisi dei dati consente di capire meglio le esigenze e le preferenze dei clienti, migliorandone l'esperienza d’acquisto e aumentando la redditività del bene.

Esistono molti casi concreti di efficientismo applicato al settore immobiliare commerciale, ma fra le società più attive per questo approccio si segnalano la francese Klepierre e la spagnola Merlin, con un portafoglio valutato 19,8 miliardi di euro nel 2022, la prima, e con attività per oltre 14 miliardi di euro nel 2021, la seconda. Entrambe si distinguono per un approccio rivolto all’innovazione di processo e di prodotto e per una costante ricerca dell’ottimizzazione dei costi, da ottenersi anche con un dichiarato orientamento alla sostenibilità. Casi concreti possono ampiamente trovarsi fra gli asset di proprietà e gestiti da questi due colossi.n

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