DM Magazine Maggio 2024

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SUCCESSI

Despar Italia accelera nel percorso di crescita

INTERVISTA

Basko (Gruppo Sogegross) punta su consolidamento e riqualificazione degli spazi

Ultra prossimità

tra crisi e opportunità

MAGAZINE
ANNO XI –MAGGIO 2024

Quattro parole per rappresentare un

principio strategico Bergader “Think global. Act local”.

Forte della sua tradizione, Bergader ha fatto della strategia internazionale un faro che ha permesso di mettersi in ascolto delle richieste reali del mercato e dei consumatori grazie a un’analisi condotta a livello globale per comprendere come i consumatori utilizzassero lo storico erborinato Edelpilz, il grande classico dell’azienda. Il risultato lo si vede oggi: nell’inalterata ricetta casearia di sempre, il prodotto si presenta sui mercati nella nuova veste di edelblu. Le versioni edelblu Classic e Gourmet, edelblu Cream ed edelblu Cubes, sono state concepite in quattro tipologie di packaging mantenute identiche in tutto il mondo, per venire incontro alle aspettative dei consumer e in virtù di una scelta strategica che proietta a livello internazionale, ma radica nelle singole realtà locali, grazie alle attività di in-store promotion, nei supermercati, i veri luoghi di culto per l’assaggio dei questo prodotto. Afferma Antje Müller De Leo, direttrice marketing e comunicazione internazionale dell’azienda: “La relazione con il cliente finale è per noi un asset su cui investiamo da sempre. Ecco perché, a livello di scelta comunicativa e di brand, abbiamo fortemente voluto rendere inconfondibili le diverse offerte edelblu, portando più persone a gustarne la fragranza, il sapore e a provarne l’utilità in cucina. Vogliamo raccontare una storia attraverso la degustazione del formaggio, creando un vero e proprio “innamoramento”, poiché da sempre in Bergader crediamo nel valore dell’incontrarsi nel punto vendita, creando attese e soddisfacendo le esigenze più ricercate”.

www.bergader.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Antje Müller De Leo, direttrice marketing e comunicazione internazionale

3 Editoriale

Cibus 2024 e la rinascita del sistema fieristico italiano.

4 Cover

Ultra prossimità tra crisi e opportunità

12 Intervista

Basko (Gruppo Sogegross) punta su consolidamento e riqualificazione degli spazi

15 Successi

Despar Italia accelera nel percorso di crescita

17 Imprese

Pam Panorama annuncia una partnership con Mpt

18 Mercati

La IV e V gamma spinge su nuovi segmenti di consumo

32 Retail Innovation

Søstrene Grene – Retail for the senses, Danimarca

35 Persone

37 Social&Pr strategies

Il piano editoriale ha ancora un senso?

39 Focus

Alimenti dietetico-salutistici: un trend in continua ascesa

44 Mercati

Mondo pet: un’offerta “a misura d’uomo”

62 Osservatorio Digital

Dal web alla ciotola: quali sono i brand più attivi del pet food?

64 Customer

Responsable media

66 Focus

Vino, il mercato si rinnova tra nuovi trend e sfide

72 Retail Real Estate

Vending, opportunità pronta da cogliere

74 Mercati

Champagne e spumanti: gli italiani premiano le bollicine di qualità

84

Digital club/Retail

Prevedere l’imprevisto

87 Focus

I panificati regionali spingono su artigianalità e tradizione

91 Tecnologistica Pointer propone una piattaforma per il Retail Media

Dsv ottiene il Marchio Energia Rinnovabile di Enel

94 News

95 Video e podcast

97 Prossimamente

Il libero servizio, che racchiude l’universo delle piccole superfici di prossimità, vive oggi una fase quasi fisiologica di decrescita e di ripensamento della formula.

DM Magazine

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NUOVA EDIZIONE NUOVA EDIZIONE 2024

Cibus 2024 e la rinascita del sistema fieristico italiano.

È partita la 22esima edizione del Salone internazionale dell’alimentazione, in programma a Parma dal 7 al 10 maggio, che schiera oltre 3.000 brand e una lista di attesa di 600 aziende. Il 2024 è inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina e di una delegazione dal Giappone. La biennale del food, che si sviluppa su 120mila mq di superficie espositiva distribuita su 8 padiglioni, offre uno spaccato dei principali settori dell’agroalimentare made in Italy. Questa edizione, frutto della consolidata collaborazione con Federalimentare, si annuncia quindi da primato, battendo ogni altra precedente non solo per numero di espositori ma anche per la presenza di buyer della grande distribuzione italiana e internazionale - a oggi quasi 2mila registrati - provenienti da mercati come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente. L’anno in corso ha visto, inoltre, l’assestamento finanziario di Fiere di Parma che ha chiuso un bilancio da record, consolidandosi nell’agroalimentare grazie all’accordo con Fiera Milano, che ha decretato il passaggio della gestione di Tuttofood a Parmafiere. Una strategia che si è rafforzata anche a livello internazionale con il recente patto siglato con Koelnmesse. L'attrattività degli eventi gestiti da un'unica cabina di regia (quella parmigiana), come era negli auspici, a distanza di un anno è indubbiamente aumentata. Il sistema fieristico italiano risulta finalmente unito da una visione lungimirante e da un piano strategico che permette al nostro Paese di competere con i grandi player mondiali quali Germania, Francia, Stati Uniti e Cina. A conferma della nuova vision globale, le dichiarazioni rilasciate nel corso della conferenza stampa di marzo dall'ad di Fiere di Parma, Antonio Cellie che, a proposito dell’impossibilità di ospitare a Cibus tutte le aziende che avevano fatto richiesta, ha dichiarato che saranno accolte fisicamente l'anno prossimo a Milano, a Tuttofood, «il salone per il quale abbiamo un progetto globale capace di ospitare migliaia di aziende e buyer».

Non resta che dire “avanti così”.

EDITORIALE DMM
Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM
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Ultra prossimità tra crisi e opportunità

Il libero servizio, che racchiude l’universo delle piccole superfici di prossimità, vive oggi una fase quasi fisiologica di decrescita e di ripensamento della formula, anche grazie all’ingresso delle grandi catene che puntano a rafforzare la propria presenza nel vicinato nell’ambito di una strategia omnicanale.

Nel periodo della pandemia abbiamo un po’ tutti sperimentato, forzatamente, la dimensione della scala locale: il lockdown ha compresso i nostri spazi di libertà, anche nel fare la spesa, in tempi e distanze molto ridotte rispetto ai flussi a cui eravamo abituati. Per qualcuno, soprattutto tra i consumatori più giovani, è stato il primo approccio con l’offerta di prossimità, interpretata principalmente da negozi tradizionali, superette e farmacie. Oggi l’ultra prossimità, costituita da punti

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vendita con superficie inferiore agli 800 metri quadrati, vive una fase difficile dal punto di vista delle performance commerciali, insidiata da un lato dallo sviluppo dei discount nelle metrature subito superiori e dall’altro dallo sviluppo dei servizi di e-commerce e delivery. Inesorabile declino? Tutt’altro, guardando a quello che succede nelle città, dove le grandi catene della Gdo e del techno-retail aprono nuovi format che superano il concetto obsoleto di supermercato in miniatura, con assortimenti e servizi più centrati ed esperienze d’acquisto moderne e customercentriche.

Dal brand al punto vendita: Apulia Distribuzione apre i primi due store a insegna Rossotono Si concentra sull’ultra prossimità la proposta di Rossotono, nuova insegna di Apulia Distribuzione, che da gennaio è parte del Gruppo Végé. I primi due store aperti in provincia di Bari rappresentano l’ultimo step di un processo di maturazione e trasformazione del brand Rossotono, ideato da Apulia Distribuzione nel 2017 per offrire ai consumatori un’offerta di alta qualità a prezzi accessibili nel settore della macelleria e della gastronomia, attraverso prodotti made in Italy certificati e valorizzazione delle filiere locali. Previsti due format: Rossotono Easy, con 300 mq di area vendita e tre casse a disposizione dei clienti, e Rossotono Local, con 600 mq di area vendita e quattro casse. «Un traguardo storico – commenta Michele Sgaramella, vicedirettore commerciale di Apulia Distribuzione – che conferma la validità di un marchio, ampiamente premiato dai nostri clienti».

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La crisi nei numeri del libero servizio

Nel report “Lo stato del Largo Consumo” in Italia, pubblicato da NIQ mensilmente, l’analisi dell’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane racconta un inizio del 2024 di grande difficoltà per il canale del libero servizio. Dopo aver chiuso il 2023 con una sostanziale crescita di fatturato, dovuta principalmente al booster inflattivo che ha interessato tutti i canali della Gdo, le piccole superfici collezionano a febbraio una perdita a rete corrente di 2,8 punti percentuali, con un progressivo negativo da inizio anno che tocca i quattro punti percentuali. Il calo della spinta inflattiva e, soprattutto, la riduzione della numerica dei punti vendita di questo canale spiegano in buona parte la situazione di grande difficoltà che vive il canale.

Costruire assortimenti funzionali al contesto con una forte componente di servizio

Le variabili demografiche sono fondamentali per il successo dei format di ultra prossimità, spesso al servizio delle comunità dei tanti piccoli borghi che animano il nostro Paese, dei lavoratori dei grandi centri urbani o dei turisti che visitano città d’arte e località di vacanza. In questi spazi le superette giocano una partita di primaria impor-

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Frongia (Vicino a te – Coralis): «Il prodotto sardo il nostro vero prodotto a marchio»

L’insegna Vicino a Te, parte del Gruppo Coralis, nasce nel 2018 come evoluzione dei market della famiglia Frongia, che opera in Sardegna dal 1975. Un nome emblematico, che riassume bene la mission dell’azienda che oggi conta 17 punti vendita tra diretti e franchising e un fatturato 2023 che supera i venti milioni, in crescita rispetto al 2022. «La nostra idea di vicinato – dice Marco Frongia, amministratore del Gruppo – rispecchia lo spirito sardo di accoglienza e gentilezza, che sa coniugare tradizione e modernità. Cerchiamo di far sentire il consumatore a casa sua proponendo negozi ben curati e collaboratori gentili e profondamente coinvolti nel progetto, che accolgono il cliente con la berritta e la camicia coreana con il fiocco rosso delle feste tradizionali della nostra regione. Gli assortimenti sono studiati in base alla location: il prodotto sardo è il nostro vero prodotto a marchio».

tanza e le grandi catene cercano, con rinnovato impegno, di non perdere queste opportunità nell’ambito di una strategia omnichannel. Nei pochi metri a disposizione delle strutture, spesso ricavate in edifici storici e in aree urbane pedonali, costruire assortimenti centrati diventa essenziale: spazio, dunque, alla marca del distributore, che cresce in termini di quota di mercato e che diviene l’unica scelta nelle categorie di servizio e del fresco confezionato. Grande attenzione anche al freschissimo di qualità e alla profondità assortimentale di alcune categorie, come quelle dell’aperitivo nei luoghi turistici o dei piatti pronti nei distretti del lavoro. Imprescindibile l’integrazione dell’offerta commerciale con i servizi di spesa online e delivery, magari in partnership forti con specialisti come Deliveroo e Glovo.

Edicole e negozi cashierless le nuove frontiere del vicinato

La crisi dell’editoria, in particolare dei giornali cartacei, trascina con sé anche le edicole: Unioncamere contava alla fine di settembre 2023 meno di 13.500 localizzazioni, in calo di 2.700 unità rispetto allo stesso periodo del 2019. Il futuro potrebbe passare attraverso una radicale trasformazione dell’offerta, con l’ampliamento al food e al servizio, come sta

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Leroy Merlin cresce nella prossimità con gli showroom mono-bisogno

La nuova frontiera della prossimità, per Leroy Merlin, sono gli showroom di quartiere, un concept assolutamente innovativo pensato per avvicinarsi al cliente con una shopping experience dedicata a un singolo “mondo-progetto”. Sono già otto i punti vendita aperti da Milano a Trapani in meno di un anno, con una metratura media di 190 metri quadrati, dove gli specialisti di Leroy Merlin offrono consulenza completa su prodotti e servizi per ristrutturazioni e interventi per il miglioramento della casa. «Il buon andamento di questi primi mesi di attività – ha dichiarato Alessandro Lupo, director of brand marketing strategy and content di Leroy Merlin Italia – ha rinforzato la nostra convinzione che gli italiani ci vogliono anche a pochi passi da casa, con un altro tipo di spazio e servizio ma sempre potendo contare sulla forza del nostro brand”.

provando a fare Quotidiana, il primo network di edicole afferente al gruppo MilanoCard, che ha già riaperto cinque edicole nel capoluogo milanese, aggiungendo all’offerta editoriale oltre 300 referenze grocery tra cui piatti pronti, snack, vini e prodotti per la cura della casa. Nel 2022 Quotidiana ha avviato una partnership con il Viaggiator Goloso, insegna e private label premium del gruppo Unes. Nel vicinato si muove anche Slipop, rete di dispense condivise innovative e completamente automatizzate e accessibili attraverso l’app dedicata, con un’offerta di quotidiani e grocery disponibile h24: ad oggi, sono tre i punti vendita aperti sul territorio laziale. Punta sull’innovazione e una forte componente digital anche Conad che, con il gruppo Dao, ha aperto a Verona il primo Tuday Prendi&vai, completamente automatizzato e cashierless, che si ispira al format di Amazon Go senza però disdegnare la componente umana.n

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Cercola

(Università Vanvitelli):

«Altro che AI, nella prossimità vince l’intelligenza umana»

Abbiamo raccolto le riflessioni del Prof. Raffaele Cercola, ordinario di Marketing all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e direttore scientifico del master in Marketing della IPE Business School, sul valore della prossimità in Italia.

Agli italiani piace ancora fare la spesa sotto casa?

La distribuzione moderna ha introdotto nel nostro Paese il concetto di grandi superfici, importando le formule dei supermercati e degli ipermercati da Usa e Francia. Le spinte macroeconomiche e sociali degli ultimi anni hanno riportato il cliente a riscoprire il valore della prossimità, che sa offrire paradossalmente una spesa realmente conveniente e un ambiente fortemente umano, anche se di dimensioni contenute.

Quale è il vero valore aggiunto della prossimità?

Per molti target di consumatori, che non hanno tempo e mezzi per raggiungere le grandi strutture della Gdo ai limiti del contesto urbano, frequentare i negozi sotto casa è una scelta quasi obbligata, che risulta tuttavia essere conveniente e sostenibile non tanto per il livello dei prezzi, quanto per una minor spesa di trasporto e una maggiore libertà di acquistare l’essenziale, senza i condizionamenti del marketing delle insegne e della grande industria di marca che pervade oggi persino qualche discount. Si realizza pienamente quel concetto di “less is more” tanto caro al content marketing: si compra meno, si spreca meno, si spende meno. C’è poi il tema delle persone, a mio avviso centrale.

Si spieghi pure…

Nella prossimità domina quel franchising fatto da imprese, spesso a conduzione familiare, che conoscono benissimo i microterritori in cui operano e i clienti che frequentano i punti vendita: gli assortimenti, lontani dalle rigidità delle logiche delle catene, sono costruiti sulla base delle esigenze dei consumatori e gli specialisti dei banchi assistiti diventano veri e propri influencer, capaci addirittura di spostare un pacchetto di clienti in caso di cambio insegna. La leva del prezzo, in questi contesti, ha un’efficacia relativa: sono le persone a fare la differenza, altro che intelligenza artificiale.

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Viganò (Decathlon Italia):

«Con il format City diffondiamo il nostro purpose nei grandi centri urbani»

Claudia Viganò, real estate manager di Decathlon Italia, ci parla del progetto Decathlon City e della sua importanza nella strategia omnicanale del retailer francese.

Come nasce il format City?

Decathlon Italia ha lanciato la strategia dei formati City per lo sviluppo retail al fine di soddisfare le richieste dei propri clienti. L’obiettivo è di avvicinare l’offerta a una parte di clientela che per abitudine d'acquisto non effettua grossi spostamenti e dunque difficilmente raggiungerebbe strutture più periferiche. Il punto vendita in centro città ci permette di diffondere il nostro purpose per avviare alle meraviglie dello sport le persone che per lavoro o per piacere vivono le grandi città, residenti o turisti.

Quali metrature per questi negozi? Quali bacini d’utenza volete intercettare?

Il bacino di riferimento comprende le città al di sopra dei 150mila abitanti. Il formato prevede una superficie tra i 400 e i 1.200 mq con un’offerta molto specifica, centrata sulle richieste dei consumatori finali. Il punto vendita Decathlon City coltiva l’ambizione di essere uno store omnicanale: l’intero catalogo Decathlon, prodotti per oltre 80 discipline sportive, è garantito dal servizio online, con consegne al proprio domicilio o ritiro in qualsiasi negozio. Coerentemente con un business model circolare, anche i nostri servizi “second hand”, “rent” e “repair”, soprattutto legati alla mobilità urbana, troveranno uno spazio adeguato.

Quale programma di sviluppo per questo format?

In Italia sono presenti tre punti vendita a insegna Decathlon City: il più piccolo è a Bologna, con una superficie totale di 550 mq. Gli altri negozi sono a Torino e a Milano, su corso Buenos Aires, con metrature superiori. Prevediamo uno sviluppo con un ulteriore negozio il prossimo settembre a Bergamo, all’interno del Chorus Life. Lavoriamo per raggiungere altre città: Roma, Napoli, Firenze e ancora Milano. Per il real estate, la vera sfida è quella di saper adattare il nostro business model e garantire una sostenibilità del progetto nel medio lungo termine attraverso un’offerta specifica e mirata e con una gestione ottimale dei flussi di stock.

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Agostini (Carrefour Italia):

«Con Carrefour Contact ci impegniamo a rafforzare ulteriormente l’impegno sulla prossimità»

Con i suoi 1.200 punti vendita, Carrefour Italia è da sempre molto attiva nel canale di prossimità. Abbiamo intervistato il direttore franchising, prossimità ed espansione John Agostini.

Quali sono per Carrefour le principali leve per una prossimità di successo?

Una prossimità di successo si contraddistingue per un assortimento mirato alle necessità locali e per servizi pensati per migliorare l'esperienza del cliente. Tra gli aspetti più rilevanti c’è sicuramente la capacità di essere molto attenti alla relazione che si crea tra collaboratori e consumatori, che nel negozio di prossimità vedono un servizio di grande valore. Questo aspetto è sicuramente uno dei punti di forza dello sviluppo del nostro modello di business focalizzato sul franchising, che ci permette di contare su imprenditori capaci e molto attenti alle dinamiche del territorio e alle esigenze specifiche dei clienti.

Carrefour Contact sostituirà le insegne Carrefour Market e Carrefour Express?

Non abbiamo sviluppato Carrefour Contact con l’idea di sostituire le altre insegne. Al contrario, punteremo su questo nuovo formato per soddisfare esigenze complementari di famiglie e consumatori in termini di prezzi e di vicinanza. Carrefour Contact garantisce, infatti, ogni giorno dinamicità e convenienza grazie all'eliminazione delle promozioni, il cui investimento viene offerto nei prezzi continuativi, a cui si aggiunge anche un'elevata attenzione alla stagionalità dei prodotti ortofrutta. Grazie alla valorizzazione delle sue marche private e all'ottimizzazione dei costi, Carrefour Contact permetterà di rafforzare ulteriormente l’impegno dell’azienda sui temi della prossimità. In quest’ottica, come anticipato, i formati Express e Market rimangono cruciali per garantire un'ampia gamma di servizi e beni di prima necessità, con un accesso facile e un alto livello di qualità e convenienza.

Quale futuro per la prossimità in Italia?

Con l'evoluzione dei modelli di consumo e le esigenze sempre più specifiche dei clienti, la prossimità potrà avere un ruolo sempre più centrale per rispondere alle nuove abitudini di consumo. La prossimità non riguarda solo la vicinanza geografica, ma anche la capacità di comprendere e soddisfare alcune esigenze specifiche dei clienti, offrendo un'esperienza di acquisto personalizzata e conveniente. Con l'uso sempre più diffuso della tecnologia e dei canali digitali, inoltre, il retail sarà caratterizzato da un connubio tra esperienze di acquisto fisiche e digitali integrate in modo sinergico.

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Basko (Gruppo Sogegross)

punta su consolidamento e riqualificazione degli spazi

Parte del Gruppo Sogegross, l’insegna Basko è nata nel 1987 e ha all’attivo 55 punti vendita, ricavati dalla riqualificazione e dall’ammodernamento di spazi già esistenti.

Sogegross è un gruppo di insegne che ha il suo quartier generale nella città di Genova e conta 260 punti vendita nel Nord-Ovest e nella parte più settentrionale del Centro-Italia. I supermercati e superstore Basko sono nati nel 1987 e oggi si contano 55 punti vendita sotto questo nome, di cui 7 dotati anche di un’area bistrot. Nel 2003 l’insegna ha fatto il suo ingresso nell’e-commerce. Di Basko e della sua politica commerciale così sui generis, che prevede molto consolidamento su piccoli territori, ha parlato con noi  Giovanni D’Alessandro , direttore canale di Basko

Qualèilvostrofatturatoattualmenteecomesonoandatelevenditeduranteloscorsoanno?

Nel 2023 il Gruppo ha raggiunto 1 miliardo e 200 milioni di euro di fatturato, il 36% di questa cifra è rappresentato dalla sola insegna Basko (più di 400 milioni di euro). L’ultimo quinquennio è stato un periodo in cui abbiamo guadagnato quote di mercato rispetto ai competitor macroregionali o nazionali, consolidando il nostro ruolo di leader nei territori in cui siamo presenti. Aveteampliatolavostrareteultimamente?

Il 13 dicembre 2023 abbiamo aperto il nostro ultimo punto vendita a Broni, in provincia di Pavia, ma in generale il numero dei nostri negozi è abbastanza flat. Abbiamo preferito e preferiamo tutt’ora una politica di riqualificazione o ammodernamento dei punti vendita già esistenti, a parità di numerica: lo abbiamo fatto con importanti ristrutturazioni su location già in essere o anche trasferendo le nostre unità in nuovi spazi limitrofi, magari anche riqualificando aree dismesse con nuovi progetti. Se ne capisce facilmente la ragione: la Liguria è lunga e stret-

INTERVISTA DMM
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ta, schiacciata fra monti e mare, dunque non è più possibile occupare nuovi spazi e in altre regioni lo spazio potenzialmente utile si riduce di molto se si vuole ottimizzare la logistica, come noi intendiamo fare. Inoltre, preferiamo coprire in maniera più fitta territori di piccoli comuni, molto vicini fra loro, piuttosto che mettere bandierine su varie province con vari store di cui uno nel capoluogo e altri molto lontani: amiamo la prossimità.

Loscorsoanno,comepurelasecondametàdel2022,èstatounperiododiritoccodeilistini pertuttiimotivichesappiamo:cenesonostatimoltiinBasko?Chesceltahafattol’azienda?

In quel periodo ce ne sono stati tantissimi, visti anche i picchi di inflazione e il conflitto in Ucraina. Abbiamo discusso con l’industria di marca, ma abbiamo ottenuto poca condivisione da parte dell’Idm. A ostilità iniziate, il Cda ha compiuto la scelta, strategica per quel frangente, di assorbire la maggior parte degli aumenti e di sacrificare quindi il margine, per non alterare il potere d’acquisto dei clienti e, di riflesso, a vantaggio del mantenimento delle quote di mercato.

Quant’èlapercentualediprodottiprivatelabelnelvostroassortimento?

Abbiamo 6 linee di private label, diverse per tipologia e posizionamento: Qualità Basko e Scelta Basko per i freschi, in cui includiamo pasta fresca, sughi pronti, salumi, bakery e alcune specialità liguri come il pesto e la cima genovese. La pl mainstream viene sviluppata nell’ambito della nostra alleanza strategica Agorà Network (di cui fanno parte anche Poli, Iperal, Tigros e Rossetto), con copertura su tutti i reparti di largo consumo confezionato con Primia, Percorsi di Gusto (per i prodotti premium), Via Verde Bio (la nostra linea biologica). Le tre linee Lcc rappresentano il 16% dell’assortimento. Infine, da circa 8 anni, Basko è impegnata in progetti di filiera per la tutela delle produzioni locali. Complessivamente possiamo contare oltre mille produttori locali con i quali lavoriamo. Tra i progetti di tutela delle filiere merita particolare attenzione quello che coinvolge gli allevatori liguri e del basso Piemonte. È tutto nato alcuni anni fa, quando una multinazionale del latte ha interrotto gli accordi di fornitura con gli allevatori della Val Polcevera, una valle genovese: abbiamo preso il loro latte, pagandolo a un prezzo maggiore di quanto avevano pattuito nel contratto precedente, valorizzandolo sui nostri scaffali con prodotti che abbiamo chiamato 100% latte ligure e piemontese che sviluppano, oltre al latte fresco, anche referenze di latticini e yogurt.n

INTERVISTA DMM DM MAGAZINE 13

YOGURT LATTE FIENO DELL’ALTO ADIGE

doppio strato extra CREMOSO vasetto in carta 100% riciclabile

FORMATO DA 150g

Latteria Sociale Merano è tra i top 5 produttori di marca dello yogurt intero. Meran latte fieno da 150g è una linea di yogurt di successo che non può mancare nel tuo assortimento, con una crescita a volume del +19,9% registrata nel 2023.

(Fonte Circana, Tot. Italia Iper + super + LSP, a volume, no pl ed esclusi produttori minori)

No ogm

Despar Italia accelera nel percorso di

crescita

Nel 2023 il consorzio ha registrato incassi per 4,4 miliardi di euro, 56 nuove aperture e il traino del prodotto a marchio che raggiunge una quota di mercato del 22,4%.

Continua il percorso di crescita di Despar Italia, la società consortile che riunisce sotto il marchio Despar sei aziende della distribuzione alimentare e i loro negozianti affiliati e che ha chiuso il 2023 con incassi per 4,4 miliardi di euro, in crescita del 5,6% rispetto al 2022. Un risultato a cui hanno contribuito un significativo consolidamento della rete vendita in tutti i territori presidiati dalle aziende socie, tra nuove aperture (56) e restyling di negozi (34) e l’importante apporto del prodotto a marchio, driver strategico di crescita dell’Insegna, che ha raggiunto incassi per 1 miliardo di euro e una quota di mercato pari al 22,4%, superiore alla media nazionale. Per il 2024 sono previsti circa 100 milioni di euro di investimenti per 35 nuove aperture e 33 ristrutturazioni e un focus sul prodotto a marchio con più di 200 lanci di nuovi prodotti. In particolare, gli incassi raggiunti nel 2023 sono stati generati per il 64% dai punti vendita diretti e per il 36% dai negozi affiliati. Questi ultimi hanno registrato una solida crescita pari al 6,7% rispetto al 2022, confermando la centralità che l’affiliazione ha per il marchio Despar con un andamento positivo che si conferma costante nel tempo. Negli ultimi cinque anni (dal 2019 al 2023), infatti, gli incassi dei negozi affiliati sono cresciuti del 57% e il loro peso sul totale è passato dal 27% del 2019 al 36% del 2023. Guardando alla distribuzione degli incassi per insegna, il 35% sono stati originati dai punti vendita Despar (marchio che identifica il supermercato di quartiere, fino agli 800 mq), il 38% dai negozi Eurospar (l’insegna del supermercato di media metratura, ideale per la spesa settimanale, tra gli 800 e i 2mila mq) e il 27% dai punti vendita Interspar (il supermercato di grande metratura, oltre i 2mila mq).n

Leggi anche: “Mondelēz International: generati 514 milioni di euro di valore aggiunto in Italia”

SUCCESSI DMM
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Filippo Fabbri, direttore generale di Despar Italia

Pam Panorama

annuncia una partnership con Mpt

La collaborazione ha preso il via con l’apertura di due nuovi punti vendita in franchising a insegna Pam.

Pam Panorama, società del Gruppo Pam, comunica l’accordo di partnership con Mpt, azienda che fa capo all'imprenditrice della Gdo Donatella Prampolini. Questa collaborazione prende il via con l'inaugurazione dei primi due punti vendita in franchising a insegna Pam situati a Casalgrande (Re) in via Aldo Moro 2 e a Gossolengo (Pc) in via Dei Rivi 63. Alla base della partnership vi è l’obiettivo di coniugare le efficienze e gli standard qualitativi nell’offerta della grande distribuzione che Pam Panorama offre con la capacità dell’imprenditore di interpretare correttamente le esigenze di un mercato locale e di prossimità in un contesto che vede la presenza di un consumatore sempre più informato e attento. «Siamo entusiasti e onorati che imprenditori e imprenditrici di grande esperienza e tradizione nel settore della Gdo ci abbiano scelto come partner per sviluppare il proprio business – afferma Andrea Zoratti, direttore generale di Pam Panorama (in foto, ndr). – Questo tipo di partnership ci permette di valorizzare le relazioni tra imprese, imprenditori e territorio, producendo un valore aggiunto superiore alla somma delle singole competenze. Rappresenta inoltre un forte segnale di fiducia nella solidità e affidabilità della nostra azienda e valorizza l’eccellenza e l’innovazione dei nostri servizi oltre a una gamma di prodotti di qualità ampia e a prezzi sempre convenienti senza tralasciare l’offerta varia dei prodotti a marchio, in grado di soddisfare le mille esigenze del mercato». «Abbiamo un ambizioso piano di sviluppo nei prossimi mesi ed è motivo di grande soddisfazione avere al nostro fianco un’azienda solida e di grande tradizione come Pam Panorama – afferma Donatella Prampolini, amministratrice delegata di Mpt. – Abbiamo trovato un partner che condivide la nostra visione di innovazione, qualità e capacità di reagire alle mutate condizioni del mercato e dei consumatori. Insieme, lavoreremo incessantemente per garantire un'offerta variegata che soddisfi le esigenze di ogni cliente, accompagnata da una politica di vendita conveniente e all'avanguardia con standard qualitativi elevati in tutti i nostri servizi. La forza di questa nuova partnership è nel saper coniugare la standardizzazione tipica della Gd con la conoscenza di un mercato di prossimità e locale sempre più esigente».n

Leggi anche: “Campari investe 75 milioni nello stabilimento di Novi Ligure”

IMPRESE DMM
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La IV e V gamma spinge su nuovi segmenti di consumo

MERCATI DMM
di Federica Bartoli
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Il comparto, in crescita a valore, punta a intercettare le richieste dei consumatori introducendo referenze che rispondano a nuove esigenze di consumo. La refrigerazione commerciale, inoltre, sviluppa soluzioni sempre più funzionali, assicurando allo stesso tempo assistenza immediata e interventi tempestivi in caso di disservizi.

Nell’anno terminante il 25 febbraio 2024, il comparto della frutta e verdura di IV e V gamma ha sviluppato un giro d’affari pari a 1,156 miliardi di euro, con 811 milioni di confezioni vendute a totale Italia, in calo dello 0,7% a volume. La crescita del fatturato è pari al 2,1% rispetto all’anno precedente ed è sostenuta dall’incremento dei prezzi: +2,8% la variazione dei prezzi €/kg e +3,1% quella dei prezzi €/confezione, sotto la media rispetto all’inflazione registrata nel largo consumo (dati NIQ, a.t. 25 febbraio 2024, totale Italia iper+super+liberi servizi+discount).

AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI

La crescita a valore del comparto è trasversale a tutte le Aree Nielsen, mentre il trend delle vendite a volume è mitigato dalla positività di Area 1 (+0,6%) e Area 2 (+0,2%), mentre la flessione si concentra nelle Aree 3 e 4 (rispettivamente -2,4% e -1,5%).

«Considerando le performance dei diversi canali di distribuzione

MERCATI DMM DM MAGAZINE 19

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ENFATIZZARE LA MERCE

ALL’INTERNO DEGLI STORE

Per mettere in evidenza le varie categorie merceologiche all’interno dei punti vendita, Epta propone i modelli GranVista della famiglia GranFit a marchio Costan: «Si tratta di verticali positivi ideali per preservare al meglio le proprietà dell’ortofrutta confezionata. – afferma Elena Cagnoni – Tra i nuovi protagonisti della linea, il più recente GranVista Ultra è la soluzione più indicata per la IV e V gamma grazie alla classe frigorifera 3mo, con temperature da -1° a +4° centigradi. Connotato da un isolamento ottimale e dalla possibilità di modificare i parametri di funzionamento in virtù delle condizioni esterne, il banco si posiziona in classe B in termini di etichettatura energetica, per un’efficienza superiore del 26% rispetto alle versioni precedenti».

– commenta Anita Rocco di NIQ – i supermercati rappresentano il canale principale sia in termini di volumi, con 345 milioni di confezioni vendute (43% dei volumi in unità nel mercato) sia di fatturato, con 513 milioni di euro e un peso del 44% sul totale Italia. Il secondo canale in termini di volumi venduti (27% del totale Italia) è il discount, ma in termini di fatturato è meno importante dell’ipermercato, visto che veicola il 21% del fatturato. Il discount è negativo a volume (-3,3%) pur mantenendo un prezzo di 5,34 €/kg (73 indice vs la distribuzione moderna) e 1,20 euro a confezione (30 centesimi in meno rispetto alla distribuzione moderna). L’ipermercato, secondo in fatturato con il 23% della quota, è l’unico canale positivo a volume (+3,1%)».

ANDAMENTO DEI SEGMENTI

All’interno del comparto, la verdura di IV gamma è la categoria più grande per fatturato: vale oltre 983 milioni di euro con una quota dell’85%. Anche a volume è il primo segmento per importanza, vendendo 144 milioni di kg e 734 milioni di confezioni e rappresentando l’84,5% del totale dei volumi in kg e il 90,6% a confezioni. «La verdura di IV gamma è leggermente positiva a va -

MERCATI DMM MERCATI DMM DM MAGAZINE 21
Trend vendite (%) +6,6 val +0 vol +13,7 val +11,7 vol +0,5 val -1,8 vol +15,7 val +7,3 vol ElaborazioneDMsudatiNIQ,a.t.25febbraio2024,totaleItaliaiper+super+liberiservizi+discount Frutta IV gamma Frutta V gamma Verdura IV gamma Verdura V gamma
!
Arneg Data Power

SCHEDE PRODOTTI

F.lli Orsero

Bonduelle

Nome prodotto: Bonduelle Carta delle Insalate - Ricetta Datterina

Caratteristiche: pomodori datterini e lattughino verde già lavati e imbustati. Formato da 140 grammi.

Cooperativa Agricola

OrtoRomi/Ortoromi

lore (+0,5%) e in flessione sia a volume che a confezioni (-1,8% e -1,6%). – prosegue Anita Rocco – Come per il totale del comparto, la crescita è trainata dal prezzo che sale in modo omogeneo per tutti i segmenti di circa il 2%. All’interno della categoria i segmenti più dinamici sono le insalate croccanti, le insalate arricchite e le verdure da cuocere che, oltre all’incremento dei prezzi, contano anche su una crescita dei volumi omogenea (circa +3%). Si registra, invece, una flessione dei due segmenti principali che rappresentano il 64% del totale verdure di IV gamma: le insalate miste (-2,9% a valore e -4,4% a volume) e le insalate tenere (-0,8% a volume); queste ultime riescono a mantenere una crescita seppur lieve dei fatturati (+1%). Guardando alle aree geografiche, la categoria ha la sua zona di forza al Nord, ed è meno venduta al Sud, dove veicola solo il 18% dei volumi. Tuttavia, le Aree con la maggiore crescita dei fatturati sono la 2 e la 4. Il primo canale di vendita è il supermercato con il 45% di importanza a valore e il 41% a volume. In seconda posizione il discount sia a volume (28%) sia a valore con il 22% dei fatturati, a pochissima distanza dall’ipermercato (21,7%)». La verdura di V gamma, invece, rappresenta il

Nome prodotto: Insalata Coleslaw

Caratteristiche: ricetta di origine americana con cavolo cappuccio, carote e porro tagliati alla julienne, pronti da condire con salsa a base di maionese, in busta da 200 grammi.

Nome prodotto: Cocco Snack

Caratteristiche: 100% cocco biologico di alta qualità, pulito e porzionato a cubetti, sottoposti a una “flash pasteurization” che permette di eliminare eventuali cariche batteriche senza alterarne il gusto e lasciandolo morbido al palato.

UNA COMUNICAZIONE CROSSCANALE

ParmaFood Group concentra la propria strategia di comunicazione su un’attività cross canale, in grado di approcciare tutte le piattaforme e intercettare i diversi target. Questo è quanto condivide Igor Furlotti, che sottolinea quanto l’azienda si stia muovendo in questo senso: «Ci muoviamo sia con una comunicazione B2b sulle riviste di settore, sia con una programmazione B2c, attraverso la presenza sui social e con materiale pop in store».

MERCATI DMM DM MAGAZINE 23

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31,4

47,2

15,9

5,5

9,9% del mercato e vale 114 milioni di euro. «La categoria è cresciuta del 15,7% a valore non solo per l’aumento di prezzo (+8%) – conclude Anita Rocco – ma anche per la spinta positiva dei volumi (+7%). A confezione, i prodotti hanno superato la soglia dei 2€/pack e sono la categoria meno promozionata del comparto: meno del 10% dei volumi, infatti, vengono venduti in promozione. In leggera crescita l’assortimento rispetto allo scorso anno, pari a +0,3 punti. Mediamente vengono vendute 6 confezioni a settimana per negozio. La frutta di IV gamma, infine, rappresenta meno del 5% del comparto e vale 53 milioni di euro. Cresciuta del 6,6% a valore grazie all’aumento di prezzo (+6,6%), restano invece stabili i volumi. Il prezzo medio supera i 12€/kg, a confezione si supera la soglia dei 3€/pack, mentre è stabile l’assortimento: mediamente vengono vendute 3 confezioni a settimana per negozio. La categoria è molto concentrata al Nord con il 70% dei volumi e il 73% del fatturato».

LA SPINTA INNOVATIVA NELLA

In un mercato in continua evoluzione, La Linea Verde punta sull’innovazione per intercettare diversi target e trend di consumo. Come condivide Matteo Laconi, group marketing manager dell’azienda: «Nella categoria piatti unici, le insalatone arricchite DimmidiSì, abbiamo introdotto due nuove referenze nella linea Golosa: quella Cotto e Emmenthal e quella Tonno e Uova, entrambe arricchite con salse. È la prima volta che nel banco ortofrutta appare una proposta con le uova protagoniste tra gli ingredienti.

DM MAGAZINE 25 MERCATI DMM
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RIVITALIZZARE IL COMPARTO NONOSTANTE L’INFLAZIONE

Anche il comparto di IV e V gamma risente delle criticità economiche legate allo scenario geopolitico, come sottolinea Antonio Cuomo, direttore commerciale de La Linea Verde: «I consumi tengono nonostante la crescita dell’inflazione, il caro materie prime e i fenomeni climatici sempre meno prevedibili, che hanno reso critico l’approvvigionamento di alcune varietà. La penetrazione sulle famiglie, infatti, resta costante e si assesta sopra l’85%; e il 60% del target è costituito da nuclei monocomponenti o bicomponenti, elemento che indirizza anche le formulazioni di proposte dedicate di insalate in busta». Le stesse difficoltà sono riscontrate da Beatrice Guizzardi, marketing manager fresh di Bonduelle, che ribadisce che «la chiave per rivitalizzare il settore in un periodo di difficoltà e margini ridotti risiede nell’attenzione centrata sul consumatore. Il principale driver è la crescente richiesta di prodotti pratici e veloci da preparare, offrendo un alto contenuto di servizio. Tuttavia, gli shopper odierni non si accontentano solo di referenze di alta qualità, ma si aspettano anche un impegno tangibile da parte delle aziende nei confronti della salute, della sostenibilità, della praticità e dell’adattamento alle esigenze individuali».

MERCATI DMM DM MAGAZINE 27
+76% +76% IPER SUPER LIBERI SERVIZI DISCOUNT 20,4 (+4) 45,1 (+5,3) 9,1 (-0,3) 25,1 (+55,6)

Peso e trend canali distributivi (% a valore)

Verdura IV gamma

21,7 (-0,2)

44,7

11,4

22,1 (+1,1)

NUOVI SEGMENTI DI CONSUMO E ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

Shopper sempre più esigenti e attenti spingono le aziende ad analizzare i nuovi trend di consumo. Lo condivide Raffaele Spreafico, amministratore delegato di Spreafico, il quale afferma che «l’azienda ha deciso di condurre uno studio per analizzare i principali trend in atto nel mercato. Dalla ricerca, abbiamo individuato dei bisogni chiave, fra i quali il benessere e lo snacking. A questi ultimi corrispondono le nostre tre nuove gamme di prodotto: la linea benessere, la linea snack adulto e la linea snack bambino. La rivisitazione dell’offerta è finalizzata a coinvolgere nuovi target e intercettare diverse occasioni di consumo, valorizzando una categoria ad oggi ancora dal potenziale inespresso». Anche Igor Furlotti, direttore commerciale di ParmaFood Group, oltre all’“effetto downgrading”

PREDIRE I GUASTI E IL CONSUMO ENERGETICO

Attraverso il servizio Arneg Data Power, che si basa su intelligenza artificiale e machine learning, Arneg affianca i propri clienti nella previsione di disservizi, come l’avaria di parti elettriche o elettroniche, oppure anomalie nei consumi energetici fino a cinque giorni prima dell’evento. «Arneg Data Power consente di disporre di modelli predittivi – riferisce Davide Zandonà – che generano allarmi anticipati sul rischio di un futuro disservizio, oltre che moduli di previsione dei consumi energetici sul medio termine».

DM MAGAZINE 29 MERCATI DMM IPER SUPER LIBERI SERVIZI DISCOUNT Elaborazione DM su dati NIQ, a.t. 25 febbraio 2024, totale Italia iper+super+liberi servizi+discount
(+0,9)
(-1,3)

da parte del consumatore, rileva la necessità di individuare nuovi segmenti: «Notiamo la disponibilità, da parte di alcuni retailer, all’inserimento nel reparto ortofrutta di referenze che a tutti gli effetti svolgano la prestazione del piatto pronto; chi sarà capace di interpretare al meglio questo ruolo potrà intercettare nuove opportunità date dalla crescita di questa categoria». Praticità e comodità d’uso sono fortemente ricercate dai consumatori, insieme all’attenzione alle pratiche sostenibili: «Gli shopper di oggi – fa sapere Martina Boromello, responsabile marketing e comunicazione di Ortoromi – più sensibili al tema della riduzione dell’impatto ambientale, stanno ponendo maggiore attenzione alla riciclabilità dei materiali di confezionamento, nonché alle scelte attuate dalle aziende produttrici. Perciò è importante raccontarsi in maniera trasparente e sincera, condividendo le scelte sostenibili in termini di risorse e verso l’ambiente».

IL CONTRIBUTO DELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE PER VALORIZZARE IL COMPARTO

Tra le principali esigenze che emergono nel retail, spicca la necessità di potenziare il reparto ortofrutticolo ampliando l’assortimento delle referenze di IV e V gamma. Lo sottolinea Elena Cagnoni, product & marketing strategy manager di Epta: «Nel reparto, la disposizione strategica dell’assortimento, l’esposizione armonica e accattivante di IV e V gamma, oltre alle promozioni ad hoc, diventano gli ingredienti primari per favorire l’acquisto d’impulso. In quest’ottica, la scelta del giusto arredo ricopre un ruolo chiave, non solo per garantire una perfetta conservazione a una temperatura costante delle referenze ad alta marginalità, ma anche per promuovere una comunicazione efficace di offerte e informazioni sui prodotti». Sull’assistenza tecnica full service con telegestione punta, invece, Arneg, grazie alla quale l’azienda è in grado di garantire interventi tempestivi e costanti tramite un’ampia rete di centri di assistenza presenti in tutta Italia: «Attraverso l’assistenza da remoto – condivide Davide Zandonà, after-sales director dell’azienda – alla ricezione dell’alert, inviamo subito un tecnico convenzionato Arneg a gestire il malfunzionamento. L’intervento comprende manutenzione e assistenza, telegestione degli allarmi malfunzionanti, stampe Haccp con invio giornaliero del resoconto delle temperature degli impianti e caricamento nel sito del Ministero dei dati delle cariche di gas effettuate nell’impianto frigorifero». n

MERCATI DMM 30 DM MAGAZINE

Peso e trend canali distributivi

(% a valore)

Verdura V gamma

ElaborazioneDMsudatiNIQ,a.t.25febbraio2024,totaleItaliaiper+super+liberiservizi+discount

SCHEDE PRODOTTI

La Linea Verde/Dimmidisì

Nome prodotto: Piatto Unico Goloso – Tonno e Uova

Caratteristiche: new entry nella linea Golosa, è una proposta premium. Mix di insalata croccante, uova sode a fette 100% italiane, tonno Pinna Gialla, crostini, salsa ai capperi.

Parma Is/Fresche Idee

Nome prodotto: Pouch di frutta fresca – Frutti rossi

Caratteristiche: frutta al naturale, purea cruda come in natura, lavorata a freddo, senza zuccheri aggiunti e conservanti. Un prodotto unico per freschezza, naturalità e conservazione ottimale. Si conserva nel tempo mantenendo intatte le caratteristiche nutrizionali della frutta fresca, grazie alla tecnologia della pastorizzazione a freddo Hpp.

Spreafico Francesco & F.lli/ Spreafico

Nome prodotto: Macedonia di mela, banana, fragola e uva con granola al cioccolato

Caratteristiche: una merenda sana e gustosa, che abbina i frutti preferiti dai più piccoli a una croccante granola arric chita da pezzetti di cioccolato.

PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: DIT

Tra le richieste dei consumatori spiccano la provenienza da filiere locali e l’alta qualità. Proprio in questo senso si muove Dit-Distribuzione Italiana che, come riferisce Roberto Romboli, responsabile marca del distributore, «si concentra sulla selezione e sui controlli della qualità del prodotto, insieme alla volontà di prediligere fornitori e produttori locali, al fine di efficientare il servizio e ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di Co2, in una categoria tradizionalmente considerata povera di opportunità di innovazione e complice di sprechi produttivi. Negli ultimi mesi, inoltre, abbiamo lanciato la linea di Buste Biologiche a marchio VerdeMio con una grammatura più contenuta rispetto al convenzionale, e una linea di insalate già pronte in ciotola, per rispondere alle esigenze dei consumatori alla ricerca di prodotti “ready to eat”».

DM MAGAZINE 31
IL
+76% +76% IPER SUPER LIBERI SERVIZI DISCOUNT 27,8 (+23,4) 40,4 (+14,3) 7,9 (+2,1) 23,8 (+14,7)
MERCATI DMM

Caso tratto dalla Ricerca Innovations 18 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Søstrene GreneRetail for the senses Danimarca

Un nuovo concept per una catena in forte crescita, che coniuga l’atmosfera “zen” del negozio con le ispirazioni digitali dell’app.

Area chiave: Feel & Link

Chiave complementare: Quick & Easy

Info chiave

Nuovo concept store non-food 2020: lancio

Søstrene Grene

1973: prima apertura

246 negozi

16 Paesi

Søstrene Grene è un concept nato nel 1973, che offre prodotti per la casa, utensili da cucina, articoli da regalo, cancelleria, accessori e molte altre categorie legate al tempo libero con prezzi molto bassi e un eccellente rapporto prezzo qualità. I prodotti sono ispirati al design scandinavo e il nome significa “sorelle Grene”: si tratta di due donne immaginarie che guidano lo stile del negozio con creatività e originalità. Anche i prezzi sono espressi in modo inusuale né arrotondando la cifra, né

RETAIL INNOVATION DMM 32 DM MAGAZINE

con i classici centesimi finali (,99 o ,95) ma con cifre che terminano con numeri come ,47 o ,32. L’azienda ha approfittato della pandemia e della chiusura per ripensare e rinnovare i negozi fisici e il risultato è stato un nuovo concetto di negozio: Retail for the Senses.

Feel & Link

Il concept Retail for the Senses è stato creato per rinforzare la capacità di ispirare i clienti, aggiungendo note zen nella customer experience: colori pacati e terrosi, elementi in legno, musica classica e luci soffuse. Come nel format originale, il negozio ha un layout labirintico ed è disseminato di piccoli messaggi e consigli offerti dalle due sorelle Grene.

Quick & Easy

Per rendere più agevole l’esperienza dei clienti in chiave omnicanale, Søstrene Grene ha sviluppato un’app che consente di immergersi in uno spazio creativo, lasciarsi ispirare, guardare tutorial e approfondire prodotti e progetti da realizzare a casa. L'app integra anche l’e-

commerce che, oltre alle consegne standard offre, per le 400 referenze più richieste, l’opzione delle consegne super rapide, in 30 minuti, grazie alla partnership con la società di consegne Wolt specializzata in food delivery.

Commento Kiki Lab

Approcciare i clienti in chiave omnicanale è ormai un must anche per i retailer che puntano sulla fisicità, come quello delle Søstrene Grene. Il Retail for the Senses è un concept che, da un lato, ha enfatizzato la sensorialità del punto vendita, dall’altro si è integrato con la nuova app, per fornire un processo integrato sia per l’ispirazione dei clienti sia per il processo decisionale e la finalizzazione degli acquisti.n

Sfida: integrare maggiormente il tema della sostenibilità, che sta diventando un elemento di criticità per tutti i retailer, con un posizionamento basso di prezzo e grandi volumi di vendite.

RETAIL INNOVATION DMM
DM MAGAZINE 33
Fabrizio Valente , founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

Irish Grass Fed Beef Ora, anche IGP

Da selezionati bovini grass fed: allevati all’aperto per almeno 220 giorni l’anno, alimentati per il 90% con erba

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ZIONEGEOGRAFICAPRO
ATTE

Oreste Santini

è il nuovo presidente di Dit

È Oreste Santini il nuovo presidente di Dit - Distribuzione Italiana, centrale di servizi commerciali e marketing delle insegne Sigma e Sisa. Santini, che è presidente di Consorzio Europa, ed Elpidio Politico, amministratore delegato di Distribuzione Sisa Centro Sud, confermati vicepresidente e amministratore delegato di Dit, hanno ricevuto dal Consiglio espresse deleghe per la prosecuzione del programma avviato con successo nel corso del 2023.

Pizzoli : a Diego Romanini la carica di direttore generale

Diego Romanini, classe 1976 e una lunga esperienza maturata in contesti di importanti realtà italiane e multinazionali come Unilever e Paluani, dal 2 aprile è stato nominato direttore generale dell’azienda Pizzoli. Una nuova sfida professionale in un momento molto importante per l’impresa, che ha appena inaugurato un nuovo polo produttivo per la produzione di patate fresche e surgelate con un investimento di oltre 100 milioni di euro.

Savills nomina

Andrea Chiarioni retail marketing director

Savills prosegue nel percorso di crescita e di rafforzamento della divisione retail con la nomina di Andrea Chiarioni nel ruolo di retail marketing director. Con un'esperienza ultradecennale nella gestione e nello sviluppo di centri commerciali, Andrea Chiarioni rappresenta un'aggiunta di valore alla divisione retail, già in forte espansione grazie agli arrivi recenti di Raffaella Colacicco come co-head property management retail, e di Alberto Albertazzi nel ruolo di head of retail management.

Lara Ponti

è la nuova vicepresidente di Confindustria

Lara Ponti, vicepresidente dell’omonima società dell’aceto, è stata nominata vicepresidente di Confindustria in occasione del consiglio generale della Federazione, in cui il presidente designato Emanuele Orsini ha presentato ufficialmente il proprio programma e la composizione della nuova governance della principale organizzazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia.

PERSONE DMM DM MAGAZINE 35

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Nel corso del tempo, questo strumento ha iniziato a perdere incisività, divenendo un raccoglitore di contenuti diversi e non allineati tra loro.

Il guru del marketing e autore di bestseller Seth Godin sostiene che «senza il cambiamento il marketing non ha motivo di esistere». Se diamo per assodata questa affermazione credo sia giusto che il “social media marketing” debba interrogarsi sul futuro di una sua pietra miliare: il piano editoriale.

Inizialmente questo strumento consentiva alle aziende di mettere ordine tra i propri contenuti, mantenere e organizzare per tempo un buon ritmo di pubblicazione e, in ultima analisi, poter verificare quali filoni/rubriche/argomenti ottenessero il miglior riscontro a livello organico e non. Poi, gli anni sono trascorsi inesorabili e le aziende hanno iniziato a confondere il piano editoriale con la linea editoriale e hanno riempito di fatto i propri canali social di contenuti assolutamente irrilevanti, sconnessi tra loro e, se anche ben eseguiti, troppo spesso completamente omologati alla comunicazione del settore o ai trend del momento.

La cosa buffa, però, è che quando un’azienda decide di creare una nuova linea di packaging cerca in tutti i modi di trovare una propria unicità e distintività nell’affollamento dello scaffale, mentre quando si tratta di contenuti social sembra che questa attenzione venga meno. Il risultato di questo processo involutivo è la declinazione dell’idea originale di piano editoriale in un mero aggregato di contenuti dai vari formati che difficilmente sono in grado di trasferire unicità e personalità alla marca.

Per rispondere dunque alla domanda posta nel titolo di questo articolo, credo che il piano editoriale abbia ancora senso di esistere a patto che non venga guidato dalle logiche conservative presenti nel proprio settore, bensì da una content strategy (art & copy) che abbia il coraggio di difendere e declinare lo storytelling aziendale e di marca in ogni singolo post, senza paura di perdersi la giornata mondiale o il trend-tok del momento.n

SOCIAL&PR STRATEGIES DMM
DM MAGAZINE 37

Alimenti dietetico-salutistici:

un trend in continua ascesa

A guidare il comparto e ad attirare maggiormente l’attenzione dei consumatori sono gli alimenti proteici, insieme a referenze caratterizzate da elevato contenuto di servizio.

Sviluppatosi in maniera preponderante nel post pandemia, il trend salutistico continua a essere sempre più in auge tra i consumatori, che focalizzano la loro attenzione sul benessere, la buona alimentazione e uno stile di vita sano, ricercando prodotti in grado di soddisfare il proprio fabbisogno nutrizionale. Gli italiani sono, infatti, più attenti alle tabelle nutrizionali delle referenze e l’etichetta diventa un elemento fondamentale nell’orientare le scelte alimentari. Sebbene gli shop -

PESOFORMA PUNTA SUI SOSTITUTIVI DEL PASTO

Con il brand Pesoforma, Nutrition & Santé ha lanciato tre barrette che fungono da sostitutivi del pasto nei gusti Caramello crispy, Choco crispy e Lampone Mandorle. «Ogni barretta è un pasto completo ed equilibrato – fa sapere Maurizio Roberti – utile per la perdita e il controllo del peso, con oltre il 25% di proteine. Il formato pratico e comodo, costituito da due barrette per confezione, permette di avere il prodotto sempre a portata di mano. I nuovi pasti Pesoforma garantiscono il giusto apporto di vitamine e minerali, contengono fibre, sono ricchi di proteine e sono approvati dall’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare».

focus DMM
DM MAGAZINE 39

per si scontrino con un ridotto potere d’acquisto, una buona fetta di consumatori si mostra disposta a pagare di più per referenze che abbiano un’elevata valenza nutrizionale, sempre più alla ricerca di un benessere a 360° che parte dalla tavola. In questo contesto, cresce la richiesta di prodotti “free from”: “senza lattosio”, “senza glutine” e “senza zucchero” sono alcuni dei trend più dinamici degli ultimi anni, anche perché trasversali a più categorie di prodotti. Non sono da meno le referenze “rich in”, comparto in continua evoluzione grazie all’innovazione dei player, che arricchiscono il proprio assortimento con numerose novità, e alla spiccata preferenza da parte dei consumatori per le proposte ad alto con tenuto proteico.

Il focus è

sul contenuto di servizio e sull’apporto proteico

Gli shopper diventano sempre più consapevoli nelle proprie scelte d’acquisto, ma anche più esigenti, come rivela Barbara Saba, direttrice marketing e innovazione del Gruppo Fileni: «Oggi siamo davanti a un consumatore che da un lato è maggiormente informato e attento al proprio stile alimentare, dall’altro ha sempre meno tempo a disposizione. Di conseguenza, l’offerta deve rispondere a una duplice esigenza, ovvero deve proporre referenze facili e veloci da preparare, ma allo stesso tempo gustose, autentiche e invitanti». All’interno del segmento, cresce la preferenza per i cibi ad alto contenuto proteico, come condivide Maurizio Roberti, direttore marketing di Nutrition & Santé: «Avere referenze con un alto contenuto di proteine è diventato un must have per rimanere al passo con la domanda del consumatore. L’offerta spazia da snack, merendine, bevande, polveri, ma la categoria più rappresentativa è senza dubbio quella delle barrette». n

Fileni ha presentato sul mercato Cotosnella, la prima referenza healthy della nuova linea Fileni Light, e Fileni Cuoci Tu!. «Cotosnella è la prima cotoletta con il 50% di grassi in meno rispetto alla media di mercato – racconta Barbara Saba – con filetti di pollo 100% italiano e allevato senza l’uso di antibiotici, avvolti in una croccante panatura. La cottura è al forno con l’impiego di olio sempre nuovo. La confezione da 240 grammi è caratterizzata da vaschette in plastica riciclata per il 50%, ovvero raccolta, trasformata e rigenerata. Fileni Cuoci Tu!, invece, propone fettine di pollo con panatura croccante e gluten free, crude e pronte per essere cotte, disponibili in due diverse ricette: gusto Mediterraneo e gusto Orientale. Anche in questo caso il pack è composto per il 50% da plastica riciclata».

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44 DM MAGAZINE MERCATI DMM

Il settore dei prodotti per gli animali domestici gode di buona salute e si rinnova costantemente in una logica di differenziazione e specializzazione. Spiccano, nel pet food, tendenze allineate con quelle dei prodotti destinati al consumo umano: dall’attenzione alle intolleranze alle diete ipocaloriche.

Nell’anno terminante il 25 febbraio 2024, il mercato del pet care ha raggiunto un fatturato di 2,2 miliardi di euro, con una crescita del 12,4% rispetto all’anno precedente, guidata soprattutto dall’aumento del prezzo medio (+13,8%), arrivato a 3,58 €/kg, contro una contrazione dei volumi dell’1,3%, per un totale di 611,2 milioni di chilogrammi venduti (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug).

AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI

Tutte le aree geografiche hanno contribuito all’incremento a valore, ma l’apporto maggiore arriva dall’Area 2 che, nonostante occupi il terzo posto per peso sul fatturato totale (21,8%), cresce del 14,9%. «L’Area 2 – sottolinea Elena Pezzotti di NIQ – registra, inoltre, un aumento dei volumi (+0,6%) e delle confezioni vendute (+0,8%). Segue l’Area 1 che, prima in classifica per sales location a valore (32,2%), vede un incremento delle vendite del 12%, con

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Adoc rende felici i tuoi pet!

Con il marchio ADoC ci impegnamo ad offrire una gamma di prodotti naturali per il fabbisogno quotidiano di gatti e cani, con fonti proteiche di alta qualità disponibili in gelatina o brodo di cottura. Insieme ai prodotti Naturally premium negli anni abbiamo sviluppato la linea ADoC Day by Day, composta da alimenti completi senza conservanti né coloranti aggiunti, cotti al vapore per conservare intatto quel gusto che li rende molto apprezzati dai nostri amici pet.

INNOVAZIONE

Presto si aggiungerà un nuovo concetto di nutrizione per il nostro brand: gli alimenti completi e bilanciati con ingredienti minimamente processati!

PRESTONOVITÀ!DISPONIBILI

NUOVO FORMATO

Il nuovo formato da 155gr è versatile: ideale per chi ha più gatti da nutrire o per dosare i pasti nell’arco della giornata. adoc.it

SCHEDE PRODOTTI

Almo Nature

Nome prodotto: Natural Cat Litter

Caratteristiche: disponibile nella versione Grain Texture e Soft Texture, questa lettiera completamente naturale è biodegradabile e compostabile ed è priva di silicio o polveri.

Monge/Special Dog Excellence

Nome prodotto: Excellence monoprotein manzo o salmone

Caratteristiche: crocchette con una singola fonte di proteina animale, ideali per cani di taglia piccola o media. Carne fresca al primo posto tra gli ingredienti, con l’aggiunta di superfood.

Mugue/PP Savoirfaire

Nome prodotto: PP Savoirfaire detergente per urina

Caratteristiche: pastiglie monodose a base di candeggina delicata da sciogliere in acqua nella borraccetta in dotazione, per pulire e igienizzare le superfici dure. Contribuiscono a rimuovere i cattivi odori.

Purina (Nestlé)/

Purina One

Nome prodotto: Purina One

Dual Nature

Caratteristiche: alimento completo e bilanciato per gatti adulti e/o sterilizzati, disponibile con pollo, salmone o manzo e con spirulina o mirtilli rossi, noti per i loro benefici funzionali.

un calo dei volumi (-1,1%) e delle confezioni (-1,8%). L’Area 4 (sales location a valore 18,6%) registra una crescita a valore (+11,5%) e per confezioni (+0,6%) ma non a volume (-2,9%). Infine, l’Area 3, seconda in classifica per sales location a valore (27,3%), mostra trend positivi solo per i ricavi (+11,4%), mentre decrescono le vendite a volume (-1,4%) e a confezione (-0,7%). In questo contesto, un prezzo medio al chilo più contenuto ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella crescita non solo a valore dell’Area 4 (€ 2,75/kg) e dell’Area 3 (€ 3,49/kg)». Tra i canali, sono gli iper quelli che registrano la maggiore crescita del fatturato (+13,6%), sostenuta da trend positivi sia a volume (+1,3%) che a unità (+0,5%). In questo format, che occupa il terzo posto per sales location, si concentra il 24,9% delle vendite a valore, il 19,9% dei volumi e il 21,4% delle unità. Seguono i super

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La lettiera vegetale amica del Pianeta.

PRODOTTE ULTRA ASSORBENTI, TOTALE CONTROLLO DELL’ODORE

Disponibile in sacchi da 2,27 kg e 4,54 kg

Disponibile in sacchi da 2,5 kg e 4 kg NOVITÀ

COMPOSTABILI

Quando acquisti Almo Nature sostieni i progetti della Fondazione Capellino. Scopri di più.

STRATEGIE PER ALLARGARE LA BASE CLIENTI

«Intendiamo far percorrere ad ADoC l’ultimo miglio per raggiungere la maturità di brand e allargare la base clienti», dichiara Mario Puzone. È con questi obiettivi che Whitebridge Pet Brands ha scelto di aggiornare il packaging dei prodotti e lo stile della comunicazione per rendere più evidente la filosofia nutrizionale che ne ispira la produzione. Una filosofia che punta su innovazione, qualità e sicurezza, ma anche sul rispetto per la natura.

che, contribuendo al 35,5% del fatturato totale, registrano tassi di crescita a valore (+12,5%) e a volume (+0,3%), con vendite in calo solo per le confezioni (-0,1%). I discount, secondi sul podio con una sales location a valore del 25,4%, hanno anch’essi tendenze in rialzo a valore (+10,3%), ma non a volume (-5%) e a unità (-2,7%). Anche i liberi servizi, con una sales location a valore marginale (7,9%), crescono solo in termini di valore (+9%), mentre calano volumi (-3,2%) e unità (-2, 4%).

Peso e trend macrocategorie (% a valore)

38,6 (+8,9)

60,6 (+14,8)

0,8 (+5,3)

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Pet care cani Pet care gatti Pet care altri animali Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 25/02/2024, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug
MADE IN ITALY

ANDAMENTO DEI SEGMENTI

«Il trend positivo a valore è guidato dal pet care gatto – evidenzia Elena Pezzotti –, il segmento con la maggior quota di prodotto a valore (60,6%), che registra una crescita a valore (+14,8%) e a confezioni (+0,2%), con un trend negativo esclusivamente a volume (-0,3%). Il sottosegmento che genera quasi l’intero fatturato della categoria (1,2 miliardi di euro e 53,4%) è la nutrizione, con una variazione del +15,3% a valore, del -1,2% a volume e del -0,1% a unità. Al contrario, le lettiere, nonostante una quota a valore del 6,8%, registrano una crescita a valore (+11,3%), volume (+4,9%) e per confezioni (+4,9%)». Il pet care cani segue per ordine di contributo a valore (38,6%), con trend meno positivi di quelli dei prodotti per gatti. Se le vendite a valore aumentano (+8,9%), quelle a volume e per unità decrescono rispettivamente del -2,3% e del -1,7%. Il sottosegmento che in termini di incidenza ha contribuito maggiormente a questa perdita è la nutrizione. Le relative vendite a valore aumentano del 10%, mentre calano quelle a volume (-3,5%) e le confezioni (-2%). I prodotti per l’igiene, al contrario, incrementano in tutte le unità di misura: a valore (+3,7%), a volume (+8,9%) e per unità (+4,3%). Il pet care destinato ad altri animali, infine, con un’incidenza a valore solo dello 0,9%, in crescita (+5,3%), non aumenta a volume (-0,8%) e per confezioni (-0,6%).

RISPETTARE LA NATURA IN OGNI GESTO

Offrire qualità e benessere ai pet e a chi si prende cura di loro non è la sola missione di Almo Nature. Il marchio, di proprietà della fondazione Capellino, destina tutti i suoi profitti, dedotti costi e tasse, ai progetti che la fondazione porta avanti per la protezione della biodiversità. È quindi a partire da tale impegno che questo brand attivista sviluppa anche l'innovazione di prodotto, comprese le lettiere. «Le referenze tradizionali – spiega Costanza Levera – oltre a essere realizzate con materie prime estratte dal sottosuolo e prodotte industrialmente in modo molto impattante, necessitano di un dispendioso processo di smaltimento in discarica. Le nostre lettiere, invece, composte di sottoprodotti vegetali, sono biodegradabili e compostabili. Una volta smaltite ritornano quindi alla natura in modo circolare e, poiché durano molto a lungo, contribuiscono alla riduzione dei rifiuti».

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MERCATI DMM

Peso e trend segmenti produttivi pet care cani (% a valore)

“MINI CANI” DALLA VITA SEDENTARIA

In linea con la tendenza a considerare gli amici a quattro zampe come veri e propri membri della famiglia, l’offerta sul fronte degli alimenti è sempre più salutista, trasparente e su misura rispetto a specifiche esigenze di benessere e stile di vita. «I segmenti che crescono maggiormente sono quello dell’umido per i gatti e del secco per i cani – chiarisce Luciano Fassa, direttore generale di Monge & C. –. In questo contesto vanno bene i prodotti superpremium per entrambi gli animali e i premium per i cani, ma si registra anche una sensibile crescita delle referenze economy in tutti i canali. Soffrono invece i brand mainstream, mentre

87,4 (+10)

9,8 (3,7)

Igiene

2,8 (-4,5)

Accessori

PRODOTTI MDD PER OTTIMIZZARE IL RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

La società Rinaldo Franco sta lavorando con alcuni clienti per lo sviluppo di prodotti Mdd. «La grande distribuzione – sottolinea Laura Patrizia Condello – in particolare con i canali dei mercatoni e dei discount, sta riconquistando il terreno perso gli anni scorsi rispetto al canale specializzato. I consumatori, infatti, non rinunciano ad acquistare prodotti graditi a loro e ai pet, ma lo fanno cercando il miglior rapporto qualità/prezzo. Stiamo quindi partecipando alle principali fiere di settore con l’obiettivo di sviluppare al meglio questi aspetti: siamo stati presenti come espositori a Marca e, nel mese di maggio, siamo a Norimberga per incontrare, in occasione di Interzoo, buyer e fornitori italiani ed esteri».

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Nutrizione Elaborazioni
DM
su dati NIQ, a.t. 25/02/2024, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug

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la private label è sempre più dinamica». In generale, il mercato è spinto da trend di urbanizzazione e miniaturizzazione. «Questo vale in particolare per i cani – spiega Valentina Menato, pet specialty retail director di Royal Canin –, dei quali circa il 55% è infatti di taglia toy o mini. Inoltre, circa il 30% degli animali domestici soffre di disturbi dovuti alla vita sedentaria e alla sovralimentazione. È tenendo conto di questi fattori che abbiamo realizzato proposte nutrizionali per supportare il benessere di ogni cane e gatto, vendute esclusivamente nel canale specializzato, dove beneficiamo del supporto di personale al quale offriamo iniziative di formazione». Anche nei punti vendita non specializzati il primo driver di scelta resta comunque la qualità degli ingredienti. «Da un’indagine che abbiamo realizzato con Doxa – sottolinea Luca Cavallero, direttore business unit grocery di Purina – tale aspetto risulta fondamentale per tre pet owner su quattro. Il consumatore è sempre più consapevole del valore dei prodotti, cerca ricette specifiche e non è disposto ad accettare compromessi. Anche alla luce di questo, ci siamo posti l’obiettivo di essere sempre più trasparenti, per consentire scelte informate e per trasmettere sicurezza e affidabilità».

IL NON FOOD MADE IN ITALY DI QUALITÀ

Innovazione e dinamismo, sono questi i criteri che guidano la realizzazione dei prodotti Bamapet, l’ultima linea nata nella vasta gamma offerta da Bama «Queste referenze – spiega Rossella Baiocchi, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda – rispondono ai bisogni degli animali e di chi se ne prende cura in tutti gli aspetti della vita insieme, dalla pulizia allo storage, dalle esigenze di viaggio al riposo e al divertimento. La nostra missione è proporre prodotti durevoli, made in Italy e di qualità, che siano anche pratici e funzionali». Tra questi figura il nuovo gioco/ cuccia per gatti componibile Qublo: un vero e proprio elemento d’arredo studiato per soddisfare le esigenze dei felini domestici; adatto per nascondersi, esplorare, arrampicarsi e giocare con i propri simili.

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MERCATI DMM

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Per la cura della casa dove vivono i tuoi amici a 4 zampe

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INNOVATIVE BREVETTATE Da passare direttamente sul pelo dell’animale con estratti vegetali

LA COMUNICAZIONE AL CENTRO

Sul fronte delle strategie comunicative, Monge è il primo investitore media del mercato. «Utilizziamo diversi media con sempre maggiore attenzione al mondo digitale e alle attività sul territorio, in collaborazione con associazioni e stakeholder – sottolinea Luciano Fassa –. Una parte delle risorse è indirizzata in particolare ai brand Special Dog e Lechat Excellence, che nel 2023 hanno sviluppato i fatturati più alti di sempre, sia in termini assoluti sia come crescita percentuale sull’anno precedente».

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+43,3% val +25,5% vol DM MAGAZINE 57 11,2 (+11,3) Lettiere 88,2 (+15,3) Nutrizione 0,2 (+7,3) Accessori 0,4 (+6,4) Igiene Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 25/02/2024, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug
Peso e trend segmenti produttivi pet care gatti (% a valore)

SCHEDE PRODOTTI

Rinaldo Franco/Best Friend

Nome prodotto: Best Friend Snack premium al collagene

Caratteristiche: linea completa di snack avvolti da uno strato di pollo o manzo, per cani di tutte le razze e di differenti taglie. Facili da masticare e altamente digeribili.

Vitakraft

Nome prodotto: Drink

Royal Canin

Nome prodotto: Size Health

Nutrition

Caratteristiche: formule di qualità e sostenibili, su misura per cani di diversa taglia e arricchite con nutrienti altamente digeribili.

Caratteristiche: uno snack da bere che favorisce l’assunzione di liquidi. Da proporre come “coccola” durante la giornata o per stimolare l’appetito, prima dell’alimento principale.

L’INNOVAZIONE PASSA PER I SOCIAL

Nata nel 1966 con la produzione e la commercializzazione di detergenti per la casa, oggi Mugue è sempre più specializzata nell’offerta di referenze innovative per la cura dei pet. «È per noi particolarmente importante illustrare le potenzialità dei nostri prodotti – sottolinea Giulio Musuruana –. Per questo abbiamo scelto di essere presenti in maniera massiccia sui canali social, in particolare su Facebook, Instagram e LinkedIn, e in pubblicazioni di riviste specializzate».

L’OFFERTA SI ARRICCHISCE DI SNACK SANI E GOLOSI

Sempre in una logica di umanizzazione e differenziazione dei consumi, si sta sviluppando anche nel pet food una vasta offerta di prodotti extra rispetto all’alimentazione di base. «Nel vivace e sempre più concorrenziale segmento degli snack per gatti – spiega Claudio Sciurpa, amministratore delegato di Vitakraft Italia –, lo scorso anno abbiamo registrato risultati oltre le medie per vendite, numero di referenze sul punto vendita e distribuzione. Qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente sono comunque assicurati dal nostro brand in tutti i segmenti in cui è presente». L’azienda Rinaldo Franco propone i suoi snack destinati ai cani con il marchio Best Friend. «Il fattore di successo di questi prodotti è costituito dalle formulazioni e dalle etichette parlanti – spiega Laura Patrizia Condello, responsabile marketing Gdo –. Dagli snack funzionali Oral-G ed Ener-G ai nuovi prodotti al collagene, le nostre referenze sono pensate per contribuire alla salute di denti, ossa e articolazioni dei cani. A questi si aggiunge un’ampia offerta non food, che comprende le lettiere smaltibili nella raccolta differenziata dei rifiuti organici».

AMORE PER GLI ANIMALI E ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

L’attenzione all’ambiente è oggi una sensibilità particolarmente sviluppata tra chi ama gli animali, non solo quelli domestici. Lo sanno bene in Whitebridge Pet Brands, il cui marchio ADoC

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In un mercato in evoluzione, Conad Nord Ovest registra una crescita dei suoi prodotti a marchio superiore alla media. «Le tendenze in atto riflettono l'umanizzazione degli animali, con una particolare attenzione alla salute, al benessere e alla naturalità – spiega Elisa Maiani, responsabile area no food –. È per cogliere queste opportunità e rispondere alle esigenze dei consumatori che abbiamo sviluppato la linea Conad Petfriends Plus. Questi prodotti sono pensati per garantire un’alimentazione corretta e bilanciata, hanno almeno il 30% di fonti proteiche di origine animale ottenute da carni fresche, contengono proteine ad alto valore biologico e sono privi di coloranti e conservanti artificiali aggiunti». Tra le novità spiccano due referenze nel segmento secco per cani adulti di grande taglia con un’unica fonte proteica animale (suino o salmone) e una per cani di piccola taglia. A questi si aggiungono tre lanci nel secco per gatti: un prodotto al salmone rivolto ai gatti sterilizzati e due funzionali (urinary e appetito difficile).

«vuole essere leader nei prodotti preparati con ingredienti di qualità minimamente processati» dichiara Mario Puzone, channel manager grocery dell’azienda. Tra le sue caratteristiche si annovera, infatti, anche l’attenzione all’intero mondo animale. In particolare, ADoC si impegna a proteggere il mare realizzando i suoi prodotti con ingredienti selezionati per ridurre l'impatto sull’ecosistema marino ed è in questa logica anche sponsor tecnico dell’evento Underwater Dome, un’opportunità per rafforzare e confermare il suo impegno nella tutela dell’ambiente acquatico. Almo Nature è, dal canto suo, un brand di pet food concretamente attivista. «Grazie al modello della “reintegration economy” – spiega Costanza Levera, chief communication officer dell’azienda – tutti i nostri ricavi, dedotti i costi e le tasse, vengono destinati alla salvaguardia della biodiversità».

SI DELINEANO ESIGENZE PIÙ CHE UMANE

L'umanizzazione degli animali domestici emerge come il principale driver di crescita della categoria anche nel non food, dove l’offerta si amplia, includendo accessori e prodotti per l’igiene e il benessere sempre più differenziati. Esemplificativo di quest’aspetto il caso di Mugue. «Dal 2010 – illustra il responsabile commerciale , Giulio Musuruana – abbiamo ampliato l’attività impegnandoci nella ricerca e nella realizzazione di prodotti innovativi di qualità orientati non solo alla cura di cani e gatti, ma anche alle necessità di manutenzione e pulizia dell’ambiente in cui vivono». n

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IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: GRUPPO VÉGÉ

Mucho Amor. È questo il marchio accattivante con cui Gruppo VéGé ha scelto di trattare la categoria del mondo pet. Il brand è condiviso da numerose imprese e questo consente un rapido sviluppo della distribuzione e dei volumi. «Grazie anche agli ottimi riscontri – dichiara Marco Pozzali, responsabile Mdd del Gruppo –, abbiamo potuto ampliare l'assortimento di base e offrire referenze che aggiungono valore a scaffale. Siamo riusciti a selezionare prestazioni con specifiche caratteristiche nutrizionali da fornitori che hanno superato attenti processi di selezione». Oltre al pet food, in cui sono stati sviluppati anche prodotti destinati a segmenti specifici (adulti, cuccioli, gatti con difficoltà di appetito o sterilizzati), il Gruppo ha saputo cogliere le opportunità della rapida diffusione del brand Mucho Amor estendendo l’assortimento anche al pet care oltre le prestazioni basiche. Guardando al futuro, con inevitabili cambiamenti nella domanda e nell’offerta, le relazioni della Mdd, attivate con importanti gruppi multinazionali e leader produttivi italiani, permetteranno al brand di VéGé di assecondare ancora meglio i prossimi trend.

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Dal web alla ciotola: quali sono i brand più attivi del pet food?

AttraversoleindaginidiFanpageKarmaeTalkwalker, l’OsservatorioDigitalediSoluzioneGrouphaanalizzatoleattivitàsocial deiprincipaliplayerinambitopetfood.

Idati parlano chiaro, siamo un paese di pet lover! Cani e gatti, quando entrano tra le mura domestiche, diventano a tutti gli effetti membri della famiglia. Per ricambiare il loro amore consideriamo i nostri amici a quattro zampe come figli da coccolare e di cui prenderci cura, a partire da un’alimentazione corretta e regolare. Quali sono i brand del pet food più attivi del web? Ad approfondirlo è l’analisi dell’Osservatorio Digitale di Soluzione Group che, attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma� e Talkwalker�, ha indagato il sentiment delle conversazioni online attorno a marchi, prodotti e trend, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

L’indagine condotta su Fanpage Karma evidenzia l'ampio utilizzo del canale Facebook da parte dei brand del settore, che pubblicano contenuti in modo costante. Primo in classifica è Royal Canin, top player con oltre 4M di seguaci. Al secondo posto troviamo Almo Nature, con 480k follower a cui segue Oasy World of Love con 186k. La situazione rimane quasi invariata anche in

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¹ Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra l’1 ottobre 2023 e il 31 marzo 2024 ² Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra l’1 marzo 2024 e l’8 aprile 2024
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termini di engagement: Almo Nature raggiunge il primo posto (232k), superando il colosso Royal Canin (96k), mentre Oasy World of Love (44k) rimane stabile al terzo posto. A non investire durante l’ultimo semestre sono invece Sheba e Cesar, nonostante abbiano comunque ampie community. I top post confermano la supremazia di Almo Nature, che si contraddistingue per una linea editoriale varia e tematica: dalle curiosità ai consigli su come interagire con gli animali domestici, fino alle attualità e agli aggiornamenti correlati al prodotto stesso.

La panoramica su Instagram

rispecchia in gran parte quella di Facebook: ritroviamo infatti Royal Canin in testa con 36k follower, seguito dalla new entry Monge con 26k e da Almo Nature con 21k. Il quadro cambia, invece, se guardiamo alle performance delle pagine: Monge guida con il suo 22%, rincorso da Prolife Pet (12%) e da Vitakraft Italia (11%). Ancora una volta, risultano assenti Sheba e Cesar, che hanno bloccato gli investimenti anche sul canale Instagram negli ultimi sei mesi. Dai top hashtag emerge come cani e gatti non siano semplici animali domestici, ma vere e proprie passioni: #petlovers, #doglovers, #catsagram È da notare, inoltre, l’impegno di Oasy Pet Food e Monge (con @Luca Gervasi come testimonial) su Tik Tok e l’apertura del profilo da parte di Almo Nature, anche se al momento non ha ancora iniziato a pubblicare contenuti.

All’interno di conversazioni spontanee legate al mercato pet food, l’indagine di Talkwalker ha coinvolto un pubblico di oltre 10 milioni di persone. Tra gli hashtag più popolari emergono i nomi di alcuni dei brand più noti, quali #monge, #royalcanin e #schesir, spesso associati a parole chiave come #petshop e #negozioanimali, evidenziando così l’utilizzo dei social network anche da parte degli store specializzati. I marchi più menzionati dagli utenti riflettono le community più numerose, tra cui spiccano Monge, Schesir e Almo Nature. Infine, è interessante notare come tutte le conversazioni relative a questa categoria siano caratterizzate da toni positivi o neutri, senza riscontrare critiche o commenti negativi.n

www.soluzionegroup.com

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Responsable

media

Per combattere le campagne mediatiche negative e la diffusione di fake news, i governi lavorano così da regolamentare le piattaforme mediatiche.

Isocial media e i motori di ricerca fanno parte dell’offerta base di informazioni. Si trovano in una zona di conflitto tra gli interessi commerciali con algoritmi focalizzati sull’interazione e l’obbligo di essere trasparenti e rispettare la legge.

Infodemia

In tempi di crisi, le mezze verità e la propaganda – diffuse intenzionalmente o meno per diversi motivi – incontrano grande risonanza. Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa possono essere utilizzati per creare contenuti falsi in qualsiasi forma (immagine, testo e video) in modo più semplice e, allo stesso tempo, in modo più realistico. Ciò è favorito dai destinatari che spesso hanno difficoltà a conoscere quali siano i fatti a causa del sovraccarico di informazioni e della loro mancanza di competenze mediatiche. Per contrastare l’incitamento all’odio e le campagne di disinformazione, molti governi vogliono regolamentare le piattaforme mediatiche in modo più rigoroso e ritenerle responsabili.

Tools

I canali dei media digitali utilizzano soluzioni tecniche per rilevare e rimuovere contenuti illegali e per garantire un'esperienza utente più accettabile. Strumenti per il fact check, la gestione della comunità, l'intelligenza artificiale per individuare discorsi di incitamento all'odio e deep fake ne fanno parte tanto quanto le funzionalità di filtro per i feed di notizie degli utenti. Una chiara identificazione dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale potrebbe distinguerli in modo più marcato dai fatti. Gli spazi digitali sicuri per determinati gruppi limitano i criteri di accesso e si concentrano su regole comunitarie più rigide.

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Moderazione intelligente dei contenuti online

I ricercatori dell’Università della Carolina del Sud vogliono migliorare le linee guida per moderare i contenuti sui social media, utilizzando strumenti supportati dalla scienza. La ricerca condotta nell’ambito del progetto “Carisma” si concentra su quando, come e quali contenuti vengono bloccati. Il team ha studiato il modo in cui i contenuti dannosi si diffondono tra le piattaforme e ha scoperto che sono necessarie strategie di moderazione multipiattaforma. Gli esperti, dunque, stanno sviluppando un simulatore di moderazione dei contenuti per testare l'impatto di diversi strumenti politici sul comportamento dei social media.

Lo strumento Ai rileva l'audio deepfake

La start-up statunitense Resemble Ai ha presentato uno strumento chiamato “Resemble Detect” in grado di rilevare l’audio deepfake. Lo strumento è un sofisticato orecchio Ai che presta attenzione agli artefatti sonori molto sottili inerenti a qualsiasi audio manipolato. In tal modo, utilizza questi indizi per valutare la probabilità che l’audio sia un deepfake. Quando si identifica questo tipo di audio in tempo reale, si può quindi raggiungere una precisione fino al 98%. Scende all'87% se il programma non ha mai ascoltato prima la voce o la traccia.

Brevi reportage video con notizie imparziali

La start-up Purified News con sede a Vancouver ha sviluppato un'app con lo stesso nome che vuole consentire alle persone di informarsi senza il rischio di notizie false e articoli di opinione. La start-up ha sviluppato e brevettato un algoritmo che analizza migliaia di fonti di news in tutto il mondo e pubblica le notizie più discusse e riportate per creare un elenco di quelle più importanti con un collegamento alle fonti originali. I giornalisti di Purified News realizzano report video di 20 secondi e report di testo di 70 parole sugli argomenti. L'obiettivo è fornire agli utenti informazioni rapide e imparziali su ciò che sta accadendo nel mondo.n

Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

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Vino,

il mercato si rinnova tra nuovi trend e sfide

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focus DMM

In uno scenario complesso come quello attuale, il comparto del vino mostra nuove opportunità per i produttori.

Tra i trend emergenti, la preferenza dei giovani per i vini rosati e quelli low o zero alcool.

In vino veritas, dicevano gli antichi. E la verità è che il settore vitinicolo vale moltissimo per l’economia italiana. Ma anche che il momento è delicato tra crisi internazionali che possono incidere su costi ed export e l’affermarsi di trend innovativi come “l’alcohol-free” che pone nuove sfide. Lo scenario attuale del comparto è sicuramente complesso, ma offre anche opportunità interessanti. L'inflazione e i cambiamenti socioeconomici hanno indubbiamente influenzato i consumi, con una contrazione evidente nelle vendite della grande distribuzione nel primo periodo del 2024. «Tuttavia – spiega Sergio Dagnino, ceo di Prosit Group c'è un lato positivo da considerare: il settore horeca ha registrato tendenze positive». C’è inoltre una nuova consapevolezza che si

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LA CACCIATORA, UNA STORIA CHE SI RINNOVA

La Cacciatora è un marchio storico del vino e del mondo retail in Italia. Fu lanciato decenni fa e divenne in pochi anni protagonista sugli scaffali della GDO. Questo perché fu uno dei primi, se non il primo, “Italian Brand”, ovvero un marchio non per forza legato a una regione, a un territorio o a una tipologia di vino, bensì in grado di offrire vini di diverse denominazioni, aree geografiche e varietali.

La Cacciatora è oggi un marchio di Prosit Group, pronto a rinnovarsi in modo deciso. Un brand che intende

dialogare con il suo pubblico stori co, ma anche con una nuova gene razione di consumatori. Rimanendo fedele alla sua vocazione di “Italian brand” e di vino quotidiano, unito a un rapporto qualità/prezzo invidia bile. Un vero e proprio rebranding che ruota intorno a una figura fem minile, “La Cacciatora”, personaggio che conduce persone e appassionati a scoprire e riscoprire i territori più vocati del vino italiano, portando con sé alcune novità: vin, più pratico e adatto alle odierne esigenze di consumo, e più sosteni ciclata al 100%  e bottiglie tra le più leggere sul mercato.

Le referenze rinnovate de La Cacciatora saranno distribuite da aprile, a partire dai best seller, come il Montepulciano d’Abruzzo, e poi via via con le altre referenze a catalogo. La Cacciatora si ripromette di essere un marchio innovativo e dinamico sia per l’Italia che per i mercati internazionali, avendo già in serbo novità ulteriori.

Informazione pubblicitaria

sta diffondendo tra i consumatori riguardo a temi come sostenibilità, ambiente ed etica. «Questo - prosegue Dagnino - sta portando a una crescente attenzione verso determinate tipologie di prodotto, aprendo nuove opportunità per i produttori che abbracciano queste tematiche e che si distinguono per la qualità e l'impegno verso pratiche più responsabili».

Promozione che cresce, gusti che cambiano

Dai dati complessivi del 2023 presentati dallo studio “Circana per Vinitaly” emerge la conferma che i gusti dei consumatori stanno cambiando: i bianchi e le bollicine sembrano essere progressivamente più graditi rispetto ai rossi. Le promozioni risultano invece aumentate dello 0,5%. «Il comparto del vino nella grande distribuzione – evidenzia Giampaolo Farchioni, owner e manager di Terre de la Custodia - registra un calo dei volumi provocato anche dal rialzo dei prezzi». In parte l’azione promozionale permette di recuperare questo calo, ma così c’è il rischio di abbassare il valore del prodotto. «C’è poi – continua Farchioni - il problema dei consumi dei giovani che sono meno informati e hanno la tendenza a un consumo più veloce orientata a prodotti più semplici. Con i giovani cambiano le abitudini di consumo a favore dei bianchi e delle bollicine, mentre i rossi sono in calo».

Una tecnologia sostenibile ed efficace per un’esperienza enologica premium

Amorim Cork Italia ha lanciato Xpür, una tecnologia altamente sostenibile ed efficace per l'eliminazione del Tca dai tappi di sughero microagglomerati, che sfrutta la Co2 nello stato supercritico per attraversare il sughero con un’estrazione spinta, comunque in equilibrio con i concetti di purezza e naturalezza. «Il sistema di sanificazione – spiega Carlos Veloso dos Santos, amministratore delegato di Amorim Cork Italia – purifica la granina di sughero in profondità, certificando un livello di Tca<=0,3 ng/l e una neutralità sensoriale imbattibile. Ad arricchire ancor di più questa scelta, c’è la filiera produttiva che consuma un quarto di energia rispetto a quanto avveniva in passato e prevede l’utilizzo di solo il 10% della Co2 rispetto al diretto competitor in questo segmento. Il sughero è un tessuto vegetale presente in natura che ci impegniamo a perfezionare grazie alla scienza, così da offrirlo al mondo enologico garantendo e certificando la precisione tecnica nella piena sostenibilità».

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STUDIATO PER VINI FERMI DI PREGIO

Xpür® Qork

Soluzione nature friendly

Realizzato con una composizione del 98% % di sughero in volume con uso esclusivo di polioli vegetali (tra cui olio di vinacciolo), di una garanzia contro il TCA <= 0,3 ng/L e della carbon footprint balance certificata pari a ≈-395 g CO 2 ; QORK rappresenta la più sostenibile scelta per chi desidera dimostrare al mondo, non solo a parole, quanto sia importante un futuro più etico . Se aggiungiamo una solida base scientifica, dato che QORK si avvale di una tecnologia di ultima generazione che utilizza fluidi supercritici altamente efficiente e sostenibile, di una granina di sughero sanificata in profondità ed estremamente neutrale, di performance fisico-meccaniche estremamente positive , QORK è un tappo in microgranina 0,5-2 mm imbattibile, dal punto di vista tecnico e di sostenibilità.

I giovani sono il nuovo target da conquistare

Visto che, dati alla mano, i giovani fanno più fatica a bere i rossi ed esprimono la richiesta di consumi diversi dal passato, serve concepire vini più freschi. Farchioni, ad esempio, ha puntato a un rosato fresco, un Umbria Rosato Igt. «L’Umbria – spiega Farchioni - non è una regione tradizionalmente vocata al rosato e la quantità prodotta è modesta, in un mercato dei rosati comunque limitato in tutta Italia: tuttavia noi registriamo un grande successo di questo nostro prodotto. Allo stesso modo funziona molto la nostra bollicina a scaffale Euphoria grazie all’ottimo rapporto qualità/ prezzo». «Abbiamo – aggiunge Dagnino - una nuova attenzione verso i vini

Low alcool o zero alcool, soprattutto da parte dei più giovani: c’è una certa curiosità verso vini che possano essere adatti a vari momenti di convivialità. Ci sono poi i prodotti di fascia alta che conservano e consolidano il loro posizionamento di mercato con marchi molto prestigiosi corrispondenti a prodotti di alta qualità. Oltre a questo, abbiamo interesse verso tutto il mondo dell'enoturismo, tendenza decisamente in crescita».n

UN ANNO DI RINNOVAMENTO PER PROSIT

Il 2024 è un anno ricco di novità e progetti ambiziosi per Prosit. Per quanto riguarda Torrevento, brand centrale per il gruppo, a Vinitaly è stato presentato il rebranding che mette ancora più al centro il legame del brand con Castel del Monte (come territorio, ambiente, cultura) e ne marca la capacità di produrre vini lontani dallo standard pugliese degli ultimi 10-15 anni. Vini eleganti, spessissimo longevi, di grande armonia e bevibilità. Al tempo stesso l’azienda si sta concentrando sul segmento retail e sta lavorando all’offerta e al rebranding de La Cacciatora, acquisito con Caldirola. Ci sono novità che riguarderanno il packaging, con le etichette in carta riciclata e l'introduzione del tappo Stelvin per tutti i vini fermi. E ci sono novità legate anche ai singoli prodotti, con una certa attenzione per i low alcool. Si tratta di un marchio che si rinnova per parlare al consumatore contemporaneo, in Italia e all’estero. Lo storico “Italian Brand” della Gdo rinnova la sua identità e parla (anche) a un pubblico nuovo.

focus DMM
DM MAGAZINE 71

Vending , opportunità pronta da cogliere

La distribuzione automatica potrebbe assumere un ruolo strategico nel retail immobiliare se riuscirà ad agire come un operatore di “filiera”.

Notoriamente, la distribuzione automatica di prodotti tramite macchine automatiche (Vending), viene considerata un settore a impatto limitato sul mercato immobiliare italiano. La ragione viene rintracciata nella scarsa necessità di spazi fisici: piccole macchine che sono idealmente collocabili ovunque. In altri termini, scarsa domanda strutturale. Tuttavia, se si considera il settore nel suo insieme, questa ragione non è minimamente supportata da dati oggettivi, vediamo perché. Secondo dati diffusi da Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, si è passati da un giro d’affari del settore di circa 3,5 miliardi di euro nel 2017 a oltre 5,5 miliardi di euro nel 2023. Attualmente sono oltre 800mila le vending machine installate in Italia, primo mercato in Europa, seguito dalla Francia (590mila) e dalla Germania (550mila). Un settore in continua espansione, il cui principale fattore trainante è la produzione di prodotti confezionati nei settori food&beverage, farmaceutico, petrol. La crescente domanda ha stimolato alcune delle aziende a progettare e produrre distributori su misura per pane, uova, fiori, prodotti di makeup. Merceologie, fino a poco tempo fa, impensabili per questo canale ma che sono state rese possibili grazie al solido background di tecnologia per il refrigeramento e la conservazione, di una logistica e catene di fornitura sempre più efficienti.

72 DM MAGAZINE RETAIL REAL ESTATE DMM

Un settore che si evolve e si rinnova costantemente e che oggi guarda a un futuro che unisce Ai e Big Data, che mira a far evolvere le installazioni in vere e proprie piattaforme multi-servizio e di marketing digitale ben oltre il consumo veloce. Una crescente attenzione rivolta al marketing incentrato sui consumatori, con distributori automatici sempre più smart grazie all’adozione di tecnologie IoT – prodotti da scegliere, pagare e ritirare tramite smartphone - al risparmio energetico, ai sistemi di pagamento veloci e connessi sempre meno basati sull’uso del contante. Per il retail, la distribuzione automatica può essere complementare e offrire i vantaggi legati all’integrazione con i punti vendita tradizionali, prolungandone il servizio, offrendo ulteriori occasioni di consumo e promuovendo l’acquisto di impulso. Il vending rappresenta di fatto un’ulteriore occasione di vendita come estensione degli orari di apertura, oppure una nuova modalità di raggiungere il consumatore. Pertanto, la causa principale da ricercare nello scarso impatto del settore vending per il mercato immobiliare retail non si basa su dati oggettivi, quanto piuttosto nella scarsa rappresentatività del settore verso tutti gli interlocutori, siano essi proprietari di immobili su strada, centri commerciali, aeroporti etc.; si pensi che i gestori in Italia sono circa 3mila, di cui solo il 20% opera a livello nazionale, mentre il restante 80% è polverizzato su base territoriale. Il settore del vending potrebbe avere un impatto significativo sull'immobiliare ove anche i gestori fossero coinvolti nei rapporti di locazione o affitto per lo spazio in cui collocano le loro macchine. Concludendo, il settore del vending potrà avere un ruolo significativo sul mercato immobiliare, in linea con il suo attuale impatto economico, se riuscirà ad agire come un operatore di “filiera”. Dovrà essere in grado di sottoscrivere contratti di locazione diretti o in franchising, sviluppando catene dotate di struttura di progettazione, di sviluppo, gestione dei punti vendita. Così facendo sarà un interlocutore, una vera e propria controparte per la Gdo e per le proprietà, come qualsiasi altro operatore che opera nel mercato immobiliare commerciale.n

DM MAGAZINE 73 RETAIL REAL ESTATE DMM
Alberto Deiana, project management executive mi.no.ter.

gli italiani premiano le bollicine di qualità

74 DM MAGAZINE MERCATI DMM

Il comparto è sostenuto

dalla crescente curiosità

dei consumatori, oggi sempre più alla ricerca di esperienze di degustazione distintive e alla scoperta di etichette che valorizzano i territori italiani, spingendosi anche oltre le denominazioni più note.

Nell’anno terminante a febbraio 2024, il mercato degli champagne e spumanti registra una crescita a valore del 3,5% con un giro d’affari di quasi 747 milioni di euro e una flessione a volume pari a -0,7%, con più di 101 milioni di litri venduti (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount).

AREE GEOGRAFICHE E CANALI DI VENDITA

Nell’allocazione delle vendite per area il Nord Ovest copre il 36,8 dei volumi e il 36,7 del valore, seguito da Nord Est (25% vol. e 24% val.), Centro+Sardegna (23,1% vol. e 24,3% val.) e Sud (15,2% vol. e 15% val.). A livello di superfici distributive, invece, i supermercati hanno sviluppato il 58,2% delle vendite in volume e il 64% delle vendite a valore, seguiti da discount (22,3% vol. e 13,7% val.), ipermercati (11,8% vol. e 13,1% val.) e Lsp (7,7% vol. e 9,2% val.).

MERCATI DMM DM MAGAZINE 75

Rocca dei Forti : tra tradizione spumantistica e

innovazione

Alla base della storia decennale di Rocca dei Forti c’è un concetto: ogni occasione, che sia straordinaria o parte della quotidianità, è un momento prezioso da vivere insieme. Frutto dell’unione tra tradizione spumantistica ed innovazione, Rocca dei Forti offre eleganza e raffinatezza a coloro che ricercano un prodotto autentico e unico per stare bene, insieme

Con origini nel territorio marchigiano di Serra San Quirico, dove ha sede il Gruppo Togni, realtà imprenditoriale tra le più importanti nello scenario dei vini spumanti italiani, le bollicine Rocca dei Forti raccontano una storia fatta di passione, amore e dedizione della famiglia Togni, oggi giunta alla terza generazione. L’azienda, fondata nel 1954 da Luigi Togni, si dimostra all’avanguardia ed è riuscita a mantenere nel tempo la visione del proprio fondatore, oggi perfettamente rappresentata dal brand Rocca dei Forti. Realizzati con un’enologia scrupolosa e un metodo in continuo perfezionamento, i vini spumanti Rocca dei Forti sono equilibrati, eleganti e sempre attuali.

Tra le novità spicca il Prosecco Doc Rosè, un rosé millesimato avvolgente, sapido e fresco. Si presenta con un brillante colore rosa tenue e con un profumo dalle note floreali e fruttate che ne raccontano l’eleganza e la finezza. Ottenuto dalle uve provenienti dai territori più vocati per la produzione del vitigno Glera e del Pinot nero, il Prosecco Doc Rosè è salito sul podio dei più importanti riconoscimenti enologici internazionali.

www.roccadeiforti.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Peso e trend tipologie di prodotto (%)

ANDAMENTO DEI SEGMENTI

All’interno del comparto, gli champagne segnano la flessione maggiore, pari a -16,4% a volume e -9,4% a valore. Il segmento charmat secco è, invece, l’unico a registrare un andamento positivo sia a volume sia a valore, segnando rispettivamente +0,8% e +6,1%. Al suo interno, il sottosegmento charmat secco Prosecco mostra una flessione dello 0,5% a volume e una crescita del 5% a valore. Lo charmat dolce evidenzia un calo pari a -6,3% a volume e a -0,9% a valore, mentre il segmento metodo classico registra un decremento a volume del 3,8% e una crescita a valore dell’1%. I primi tre brand (Ferrari, Berlucchi e Val d’Oca) coprono a valore il 14,5% del mercato, mentre la private label attualmente pesa il 9,4%.

UN PIANO DI COMUNICAZIONE DIVERSIFICATO

Secondo Argea una buona strategia di comunicazione deve muoversi su diversi fronti, come spiega Paolo Colonna: «Prestiamo molta cura alla presentazione dei nostri prodotti grazie a packaging che rendano riconoscibile il marchio e i valori che rappresenta. Questo aspetto è importante anche nel posizionamento delle referenze nei punti vendita attraverso allestimenti extra scaffale. Oltre alla stampa tradizionale, riconosciamo grande rilevanza ai social media, efficace canale di comunicazione per raccontare prodotti, territori e nuovi progetti in tempo reale. Crediamo, infine, nel contatto diretto e nella possibilità di scoprire i luoghi e le persone che stanno dietro ai vini: per questo desideriamo sempre più strutturarci per l’accoglienza in cantina e la vendita diretta».

0,9
6,0 (-9,4) 78,4 (+0,8) 67,7 (+6,1) 13,3 (-6,3) 8,4 (-0,9) 7,4 (-3,8) 17,9 (+1) Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. febbraio 2024, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount
(-16,4)
Champagne
DM MAGAZINE 77 volume valore MERCATI DMM
Charmat secco Charmat dolce Classico

I WINELOVER NON RINUNCIANO A DEGUSTAZIONI DI QUALITÀ

La generalizzata riduzione del potere d’acquisto dei consumatori ha avuto un impatto sulle vendite di champagne e spumanti, anche se resta alta l’attenzione da parte degli shopper verso degustazioni di qualità. «Nei primi mesi del 2024 – afferma Massimiliano Capogrosso, direttore commerciale Italia di Gruppo Lunelli – si riscontra una frenata prettamente legata alle etichette di fascia alta,

Ripartizione consumi per aree geografiche (% a volume)

Nord Est 25

schede prodotti

ArgeA/Asio otus

Nome prodotto: Asio Otus Vino Spumante

Extra Dry

Caratteristiche: spumante prodotto con il Metodo Martinotti, dove la fermentazione avviene in vasca d’acciaio per preservare gli aromi naturali. Colore giallo paglierino e perlage fine e persistente. Al naso emergono aromi esotici e agrumati, mentre al palato note fruttate accompagnate da un'acidità piacevole che conferisce freschezza ed equilibrio.

Nord Ovest 36,8

Centro + Sardegna 23,1

Sud 15,2

CAviro/vigneti romio

Nome prodotto: Novebolle Romagna Doc

Spumante

Caratteristiche: spumante dal colore giallo vivace e brillante, al naso rivela note fruttate di agrumi e frutti esotici che affiancano sentori floreali per un assaggio netto ed elegante. Al palato fresco e sapido, il perlage è fine e piacevole.

gruppo LuneLLi/BisoL 1542

Nome prodotto: Jeio Docg Brut

Caratteristiche: Prosecco Superiore che esprime uno stile giovane e unico. Appena riprofilato nello stile e nei profumi, fonde la bellezza delle Colline Patrimonio dell’Umanità Unesco di Valdobbiadene e Conegliano in una cuvée no-vintage informale e cosmopolita.

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Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. febbraio 2024, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount

a favore di una più sensibile crescita dei vini con un posizionamento medio-basso. Sicuramente si registra una minor capacità generale di acquisto del consumatore, che tende ad “accontentarsi”, risparmiando sulle eccellenze. Allo stesso tempo, però, resta forte l’interesse dei winelover soprattutto per le bollicine di qualità. E, in questo trend, gli shopper più giovani, alla ricerca di un’esperienza gustativa distintiva, approdano alla versatilità e all’immediatezza del Prosecco Superiore». L’apprezzamento per gli spumanti è ribadito da Paolo Colonna, direttore commerciale Italia di Gruppo Argea : «Nel comparto riscontriamo un’apertura verso diverse tipologie di spumanti, anche al di fuori di grandi denominazioni come il Prosecco. Nella nostra esperienza vediamo come le bollicine dal finale morbido, come gli spumanti extra dry, siano quelle che stanno confermando il maggior indice di gradimento da parte del consumatore medio. Molto interessante è anche il fenomeno degli spumanti rosé, che attraggono sempre più consumatori sia a livello di estetica sia per la loro capacità di accompagnare un’ampia varietà di piatti. Restano rilevanti, infine, l’attenzione al packaging e il giusto posizionamento di prezzo».

DISTRIBUZIONE: DESPAR ITALIA

Se si considerano le performance del prodotto a marchio nel comparto, la Mdd Despar ha visto nel 2023 un incremento del 21,6% a valore e del 51% a volume rispetto all’anno precedente. All’interno della cantina a marchio Despar, lo charmat secco è il segmento che registra le crescite maggiori (+51% a val. e +71% a vol.). «La nostra insegna – precisa Antonino Urgo, product manager beverage di Despar Italia – propone nei propri store un’ampia selezione di vini provenienti da produttori capaci di rappresentare al meglio l’anima dei territori. Proprio per raccontare le specificità dei vini autoctoni, abbiamo creato insieme ai nostri fornitori un progetto di filiera, la “Cantina Despar”, per la valorizzazione delle eccellenze Doc e Docg dei territori italiani, passando da un rigoroso controllo della produzione della materia prima, della raccolta e trasformazione, fino all’individuazione e selezione accurata dei lotti agricoli. Oggi nei nostri scaffali abbiamo 14 referenze a marchio tra champagne, spumanti classici, charmat dolce e secco. Stiamo lavorando a uno spumante metodo classico Oltrepò Pavese Docg, che lanceremo a breve, e allo sviluppo di un Trento Doc metodo classico».

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IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: MD

Nel 2023 Md riscontra un aumento delle vendite delle bollicine nei propri punti vendita sul territorio italiano, come afferma Marco Usai, wine specialist di Md : «La crescita è dovuta principalmente all’aumento delle vendite degli spumanti metodo Martinotti secchi: l’universo del Prosecco, nelle diverse tipologie, è numericamente il più forte e rappresentativo, ma abbiamo numeri positivi anche su Ribolla e vini ottenuti da altri vitigni. Il metodo classico cresce più lentamente, soprattutto grazie al Franciacorta Docg. Negli ultimi anni, il consumo si è completamente destagionalizzato, lasciando spazio per una crescita numerica significativa in grado di rendere il nostro assortimento continuativo più profondo. A Marca 2024 abbiamo presentato il restyling della linea Enotrium, che valorizza i vini ottenuti dai numerosi vitigni autoctoni del nostro territorio. Stiamo lavorando anche su grandi formati e spumanti dealcolati, per andare incontro alle richieste di un mercato in rapida crescita e di sicuro interesse».

CRESCE LA VOGLIA DI SPERIMENTARE NUOVE ETICHETTE E RISCOPRIRE VITIGNI AUTOCTONI

Il rallentamento del comparto legato all’aumento dei prezzi al consumo ha portato gli shopper a esplorare vitigni finora poco familiari, assaggiando nuove etichette e affinando il palato. «In questo contesto – fa sapere  Matteo D’Agostino, marketing manager di Valdo  – il mercato ha premiato determinati segmenti, come quelli della Ribolla Gialla e del Muller Thurgau, favoriti da un posizionamento di prezzo inferiore rispetto agli spumanti con denominazione. Questa congiuntura sta dando un’ulteriore accelerazione alla nostra strategia di allargamento del portafoglio “non Prosecco”. Abbia -

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MERCATI DMM 11,8 58,2 7,7 22,3 13,1 64 9,2 13,7 volume valore Discount Lsp Super Iper
canali
Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. febbraio 2024, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount
Peso
distributivi (%)

mo la possibilità di sperimentare in cantina vitigni diversi dalla glera grazie alla sinergia generata dalla partnership con l’azienda friulana i Magredi, che ci permette di allargare la nostra filiera di approvvigionamento ad altri vitigni, come la Ribolla Gialla, il Pinot Grigio e il Sauvignon Blanc, senza rinunciare al controllo qualitativo dal vigneto alla bottiglia». La crescente attenzione verso la “cultura del vino” da parte dei consumatori ha contribuito all’aumento della domanda di bollicine di qualità provenienti da specifici territori, come spiega Benedetto Marescotti, direttore marketing di Caviro : «Del resto, il momento dell’aperitivo, l’occasione di consumo principe di convivialità, chiama queste referenze, singolarmente o mixate. Con il progetto Novebolle, partendo dalla riscoperta dell’esperienza della spumantizzazione romagnola di inizio ‘900, abbiamo portato a nuova luce un

Esselunga ha da poco lanciato Enoteca Esselunga, il nuovo e-commerce dedicato al mondo del vino e dei distillati di qualità che permette di ricevere ordini in tutta Italia, non solo nelle aree in cui l’insegna è presente con i propri negozi. L’assortimento di oltre 1.850 referenze, proposte esclusivamente online, comprende etichette di vini italiani, esteri e distillati selezionati in collaborazione con oltre 350 aziende produttrici. L’enoteca online nasce anche con l’obiettivo di dare valore al prodotto e ai produttori: il sito sarà progressivamente arricchito con informazioni sui vitigni e le regioni di provenienza, la tipologia di terreno, le note di degustazione, la corretta temperatura di servizio e l’indicazione del calice da utilizzare. Inoltre, saranno presto disponibili approfondimenti su aziende, territori e abbinamenti enogastronomici.

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schede prodotti

togni/CentinAri FrAnCiACortA

Nome prodotto: Franciacorta Testanera

Riserva 2016 Brut

Caratteristiche: dopo 72 mesi di affinamento in bottiglia nasce Testanera, uno Chardonnay dalla straordinaria complessità gustativa, frutto di un’annata eccezionale.

vALdo/I mAgredi - tenute vALdo

Nome prodotto: Ribolla Gialla Brut Cuvée i Magredi

Caratteristiche: Ribolla Gialla Spumante prodotta seguendo le rigorose linee guida della vinificazione dell’azienda I Magredi e spumantizzata secondo la tradizione spumantistica di Valdo, ossia fermentazioni in autoclave di almeno tre mesi per garantire un perlage fine, delicato e persistente.

prodotto di grande valore rendendolo un punto di partenza per promuovere il territorio. Il progetto Vigneti Romio ha l'obiettivo di perfezionare le qualità dei vini partendo dalle misure adottate in campo sulla vite fino all'adozione delle moderne tecniche di vinificazione. Ogni bottiglia racconta un pezzo di storia della tradizione romagnola attraverso le etichette che rappresentano gli archetipi di un territorio schietto e fiero, riprese con stilemi narrativi moderni e accattivanti». n

Ranking primi tre player a valore:

Private label a valore:

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Ferrari Berlucchi Val d'Oca
14,5% 9,4% ElaborazioniDMsudatiCircana,a.t.febbraio2024,TotaleItalia, Iper+Super+Lsp+Discount

Prevedere l’imprevisto

Sfide continue per il retail: giocare con la disruption e trarne vantaggio.

Il mondo del retail sembrava così solido e immutabile, con i suoi negozi di quartiere e i grandi mall pieni di gente. Poi, all'improvviso, è arrivato l'online a scombinare tutto. Prima qualche curioso che faceva piccoli acquisti su quei siti un po' naif, poi la bomba Amazon che ha rivoluzionato il concetto stesso di shopping. «Addio negozi!» si gridava, certi che presto sarebbero rimasti solo cimeli di un passato lento e faticoso.

Lo smartphone ha amplificato questo effetto, dando la possibilità al cliente, o non più tale, di controllare già nel punto vendita recensioni, concorrenza o la possibilità di comprare online a un prezzo più basso. Ma le insidie non erano certo finite! Come un ospite inatteso e sgradito, è piombato il Covid a sconvolgere di nuovo ogni certezza. Chiusure, lockdown, supply chain interrotte: il retail si è ritrovato in un film già visto, ma molto peggiore. Ancora una volta adattarsi o soccombere.

DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
84 DM MAGAZINE

Tecnologia e pandemie non sono gli unici elementi disruptive, le guerre sono un’altra fonte di problemi per il mondo del commercio, anche se chiaramente neanche comparabile a chi le vive in prima persona. I conflitti portano aumenti del costo dell’energia, della produzione, dei trasporti fino a creare sconquassi nella supply chain.

Ogni volta la sfida è reagire a qualcosa di imprevisto. Il mondo moderno, frenetico e volatile, fa sì che questi eventi arrivino a una velocità sempre maggiore e con effetti sempre più dirompenti. Nel lungo periodo, però, gli effetti sono quasi sempre positivi.

L’online ha portato la multicanalità e la possibilità per i brand di arricchire l’esperienza di marca al di fuori del negozio e di fidelizzare con un rapporto più interattivo prima e dopo l’acquisto stesso. Il Covid ha fatto nascere una serie di servizi a distanza e ha incrementato la consegna a domicilio. Infine, i rincari spronano a cercare efficienza lungo tutta la filiera produttiva, tagliando costi superflui e ottimizzando i processi. I problemi con il tempo magari scompaiono, ma i benefici restano.

Questo nel Digital Club/Retail ci ha spinto a pensare se provare a giocare ad anticipare eventi non programmabili non possa spingere a sviluppare nuove idee, cogliendo il vantaggio senza il danno prima. Quali scenari ipotizzabili possono obbligare il mondo retail a pensare a nuove soluzioni in maniera creativa? E quali di queste idee possono influire sulla produttività e sulla profittabilità anche prima, o anche senza, che l’evento disruptive si sia manifestato?

Non sarebbe bello sviluppare una strategia multicanale senza aspettare che arrivi Amazon sul collo? Oppure offrire nuovi servizi a casa dei clienti, senza che a questi sia necessariamente impedito di uscire? Ecco, allora, l’idea di creare carte da gioco e allestire tavoli di confronto per sviluppare queste idee. E su queste colonne daremo riscontro dei risultati. Per idee o per partecipare al progetto: paolo@digital-club.it. n

DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
DM MAGAZINE 85

TRADIZIONE GENOVESE

DAL 1960

DA OGGI, ANCORA PIÙ GUSTOSA E CROCCANTE.

La ricetta autentica di sempre, in tanti formati.

CON OLIO EVO ARTIGIANALITÀ E GUSTO

I PANIFICATI REGIONALI spingono su artigianalità e tradizione

Le complesse vicissitudini economiche e geopolitiche, che colpiscono in modo trasversale i diversi mercati, influiscono anche sul comparto dei panificati tipici regionali, sul quale incidono il costo della spesa con l’indebolimento del potere d’acquisto degli italiani e la diminuzione dei consumi.

NUOVI PRODOTTI PER NUOVI CONSUMATORI

A governare la crescita del comparto interviene la necessità di intercettare le mutate necessità degli shopper, come condivide Andrea Minisci, direttore ricerca e sviluppo di Vallefiorita : «Per le aziende di produzione diventa fondamentale lanciare nuovi prodotti e cercare di attrarre nuovi consumatori e per questo le tipicità re-

VALLEFIORITA PUNTA SUL RESTYLING DEL PACKAGING

La tradizione è protagonista nella schiacciata alla toscana e nella pizza al padellino proposte da Vallefiorita, entrambe stese a mano e caratterizzate da un impasto alveolato e con una croccantezza preservata in superficie. L’azienda, però, si concentra anche sull’estetica delle confezioni, come racconta Minisci: «abbiamo dedicato la nostra energia ad un restyling dell’etichetta che ci consente di essere d’impatto a scaffale e di parlare ad un pubblico più trasversale come fascia d’età. Nel corso dell’edizione 2024 del Cibus, inoltre, presenteremo la Pinsa Romana».

DM MAGAZINE 87 focus DMM

gionali continuano a rappresentare un forte trend di crescita per il nostro comparto». L’innovazione a 360 gradi, dunque, tiene vivo il segmento dei prodotti da forno che, come condivide Veronica Tarantino, category & brand manager italian savoury products di Vandemoortele , «continua il suo trend di crescita nel retail dopo il rallentamento del 2020, grazie anche all’introduzione di nuovi segmenti di prodotto, come referenze ad alta idratazione, focaccia romana e pinsa, ma anche nuove tecnologie, come il confezionato, l’atmosfera controllata, chilled e frozen cabinet. Sono degni di nota anche i trend emergenti, come il segmento degli snack».

IL FOCUS È SU ARTIGIANALITÀ E VELOCITÀ DI CONSUMO

Gli shopper continuano a premiare i prodotti di qualità, scegliendo la territorialità come ribadisce Minisci: «l’azienda si impegna costantemente nella ricerca e nello sviluppo di nuove referenze, seguendo il criterio dell’artigianalità e della bontà di molte delle tradizioni del pane presenti nel nostro Paese. Per questo nel 2024 abbiamo effettuato due lanci di prodotto prendendo spunto dalla tradizione regionale: la schiacciata alla toscana e la pizza al padellino». Gli shopper si concentrano sull’aspetto salutistico dei contenuti nutrizionali e, come aggiunge Tarantino «riscontriamo un interesse sempre più marcato per il momento degli snack. I consumatori, infatti, sono sempre attenti alla nutrizione e all’aspetto artigianale e tradizionale, ma per via dei ritmi frenetici di vita e lavoro, sono alla ricerca di spuntini da consumare tra un pasto e l’altro».n

Per Vandemoortele a trainare il comparto dei panificati regionali è il brand Lanterna, che si concentra sull’esperienza della tradizione genovese. «Il 2024 sarà l’anno della focaccia genovese – condivide Tarantino – quella autentica prodotta nel capoluogo ligure, con una ricetta migliorata. Realizzeremo, quindi, un prodotto dall’aspetto ancora più artigianale, con maggiori croccantezza e doratura e con olio extravergine di oliva nell’impasto, come vuole la tradizione».

VANDEMOORTELE SPINGE SUL BRAND LANTERNA
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The food after tomorrow

Il racconto del cibo da nuovi punti di vista

4 giugno 2024 ore 10:30

Teatro Elfo Puccini, Milano

È un evento di Soluzione Group che vuole ispirare i marketing manager dei brand food&beverage a scegliere un approccio innovativo per raccontare e comunicare il cibo.

Di cosa parleremo? Del futuro del marketing alimentare attraverso cinque interventi che intrecceranno il racconto dei prodotti alimentari con temi quali intelligenza artificiale, immersive storytelling, neurocopywriting, metaverso e retail futuristico.

Edizione II
media partner un evento
AGENDA e ISCRIZIONE x-food.it

Pointer propone una piattaforma per il Retail Media

La soluzione è pensata per aiutare i retailer a costruire il proprio canale media e massimizzare la monetizzazione di tutti i mezzi di comunicazione proprietari.

Pointer, startup del Gruppo Industree, lancia la propria soluzione per il mercato del Retail Media, offrendosi come un abilitatore tecnologico per i retailer, ma anche concessionarie media, desiderosi di ottimizzare gli spazi di comunicazione a disposizione dei brand. Attraverso la sua piattaforma di ingaggio omnicanale e un motore cognitivo proprietario, Pointer organizza e facilita la gestione e l'ottimizzazione dei vari touchpoint comunicativi: dai canali social ai volantini cartacei, passando per adv online e offline, fino all’uso di Qr Code in-store. Il cuore dell'innovazione portata dalla startup risiede nella capacità di trasformare i dati in insight azionabili, consentendo ai retailer di offrire ai brand una comunicazione mirata e personalizzata. Pointer è in grado di correlare le performance di comunicazione direttamente alle conversioni di vendita. Attraverso report dettagliati, i brand ottengono una visione chiara dell'efficacia delle loro strategie pubblicitarie, consentendo un'affinazione continua dei messaggi per massimizzare il Roi. In questo modo, i retailer emergono come partner strategici essenziali, offrendo non solo spazi pubblicitari ma soluzioni di marketing basate su dati concreti. Pointer agisce come orchestratore di tutti i touchpoint che i retailer possono offrire ai brand in un progetto di Retail Media. Dalle schede Google Business all'adv offline, passando per le app e le newsletter, Pointer non solo facilita una comunicazione efficace e personalizzata ma consente anche di raccogliere nuove lead e acquisire ulteriori informazioni sulle attitudini di acquisto degli utenti. Questi dati diventano strumenti preziosi per analizzare le performance di marketing e per arricchire i Crm dei retailer con informazioni strategiche, aprendo nuove possibilità per campagne media rivolte ai brand. n

Leggi anche: “Nasce l’International Competence Center di Jakala”

TECNOLOGISTICA DMM DM MAGAZINE 91
IL PRIMO DI TECNOLOGIA NEL RETAIL QUOTIDIANO ONLINE technoretail.it

Dsv ottiene il Marchio Energia Rinnovabile di Enel

La certificazione verifica l’utilizzo di energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili in tutti gli impianti italiani del Gruppo.

Dsv, terzo player mondiale specializzato in soluzioni di logistica e trasporto, raggiunge un nuovo traguardo di sostenibilità con l’acquisizione del Marchio Energia Rinnovabile di Enel. L’attestato riconosce l’efficienza del sistema di gestione energetica implementato da Dsv e certifica l’utilizzo di energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili da parte di tutti i siti italiani del Gruppo, ad eccezione di quelli di Calvenzano (Bg) e Settala (Mi) che entreranno nell’iniziativa a partire dal secondo trimestre 2024. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, il mondo della logistica è in un periodo di rinnovamento, con una nuova attenzione alla sostenibilità sociale che si accompagna a quella economica e ambientale. In particolare, il 20% delle imprese del settore sta focalizzando i propri sforzi sulla transizione green, concentrandosi in primis sulla riduzione della carbon footprint legata alle attività aziendali (fonte: “Osservatorio Contract Logistics 2023” del Politecnico di Milano). In linea con questo scenario, anche la filiale italiana di Dsv punta a operare con la più bassa impronta di carbonio possibile, allineandosi alla strategia del Gruppo che mira a ridurre le emissioni scope 1 e 2 fino al 50%, scope 3 fino al 30% entro il 2030. Nel 2023, Dsv ha compiuto un passo significativo nella sua strategia di sostenibilità introducendo, a livello di Gruppo, l'utilizzo del carburante sostenibile per l'aviazione (Saf) per tutti i business travel. Questa mossa ha portato a una riduzione delle emissioni legate a questo servizio del 93%.n

Leggi anche: “Raben Group pubblica il Sustainability Report 2023”

TECNOLOGISTICA DMM
DM MAGAZINE 93

Il Grana Padano tira le somme: l’export si mantiene in alta quota

Il Grana Padano (foto: granapadano.it) conferma ancora una volta la sua posizione di testa fra i prodotti europei a indicazione di origine, come emerso lo scorso 18 aprile durante l’Assemblea generale del Consorzio di tutela. Dal 1998, anno di attivazione della Dop, al 2023 l’incremento produttivo è stato del 66,87%, del 46,11% negli ultimi 20 anni e del 4,84% sul 2022.

Esselunga, ricavi e margini in crescita. Via al primo pdv in Alto Adige

Esselunga fa un passo avanti verso il recupero della redditività degli anni migliori, ma aumenta anche il debito finanziario. Il retailer aprirà il primo supermercato in Alto Adige, a Bolzano. Il Cda ha approvato il bilancio consolidato 2023 che registra vendite per 9,325 miliardi di euro (+5,5%) un Ebitda ricorrente di 699 milioni (il 7,5% delle vendite) e un Ebitda di 622 milioni (il 6,7% del fatturato contro il 5,7% dell'esercizio precedente). L'utile operativo è di 240,4 milioni (il 2,6% dei ricavi) e quello netto di 118,7 milioni (l’1,3% delle vendite).

Un’acquisizione che, solo sommando i fatturati degli attori coinvolti, supera i 1.300 milioni di euro: è quella portata a compimento dal tandem Latteria Soresina e Zanetti che rilevano Saviola, importante realtà del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Ma anche un’operazione atipica, visto che Soresina è una cooperativa di primo livello e Zanetti una realtà a capitale privato.

Nestlé investe 472 milioni sul pet food. Nuova fabbrica a Mantova

Nestlé investirà a Mantova 472 milioni di euro per costruire un nuovo impianto di produzione di pet food umido. Lo ha annunciato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo avere incontrato a Palazzo Piacentini, sede del dicastero, Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato di Nestlé Italiana. Il progetto, ritenuto strategico per il Caie, il Comitato interministeriale per l'attrazione degli investimenti esteri, prevede anche un nuovo polo logistico.

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Soresina e Zanetti comprano Saviola
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NIQ E GFK PRESENTANO

I TREND DI CRESCITA NELL’ERA DELLA PERMACRISI

Si è tenuto il 10 aprile scorso il NIQ e Gfk Insight Summit Italy 2024, il primo evento congiunto organizzato in Italia dopo l’unione delle due aziende. Gli esperti hanno offerto una panoramica sull’evoluzione del sentiment e sulle prospettive future dei consumatori in un contesto di incertezza e polarizzazione economica. Sono state analizzate le nuove tendenze dei media, l’evoluzione delle audience, i nuovi percorsi di acquisto e i fenomeni emergenti che interessano il retail. Ne ha parlato nel dettaglio ai nostri microfoni Enzo Frasio, amministratore delegato di NIQ & Gfk in Italia.

PENNY ITALIA: 65 MILIONI

DI INVESTIMENTI PER IL 2024

A una settimana esatta da quella del Gruppo Rewe, il 17 aprile a Milano si è tenuta la conferenza stampa annuale di Penny Italia. Il top management dell’insegna ha dedicato alla stampa, ai partner della sostenibilità e agli stakeholders il racconto di un 2023 segnato da successi e collaborazioni di valore. È stata anche l’occasione per chiarire la direzione che il brand ha intrapreso e intende mantenere per tutto il 2024. Ne abbiamo parlato con Nicola Pierdomenico, ceo e presidente di Penny Italia.

CARREFOUR PROMUOVE LA TRADIZIONE AGROALIMENTARE ITALIANA

Carrefour Italia aderisce alla prima Giornata Nazionale del Made in Italy, in programma il prossimo 15 aprile, e celebra la proficua collaborazione con gli oltre 10mila produttori locali italiani. Dal 2021 al 2023, l’export dei prodotti nazionali è cresciuto del 44%, raggiungendo un valore di 1,15 miliardi di euro, mentre la percentuale dei fornitori italiani di prodotti a marchio Carrefour è arrivata all’85% del totale. Ne ha parlato ai nostri microfoni Christophe Rabatel, ceo di Carrefour Italia.

FRANZONI (ATLANTE):

LANCIAMO IN ITALIA IL BRAND DEL CHEDDAR CATHEDRAL CITY

Atlante è l’azienda con sede a Bologna attiva nel settore della grande distribuzione alimentare come partner strategico per le catene italiane nella selezione, importazione e distribuzione dei prodotti alimentari da tutto il mondo. Nel 2023, la società ha lanciato sul mercato italiano Cathedral City, il brand di cheddar numero uno nel Regno Unito. Ne abbiamo parlato con Aura Franzoni, brand manager di Atlante.

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