INTERVISTA
Apofruit: l’unione fa la forza
Out of stock.
Lo scaffale alla prova della crisi
Maiora Despar Centro-Sud consolida la crescita
MAGAZINE ANNO XI –LUGLIO/AGOSTO 2023
SUCCESSI
54 Customer Micro trend 2023: come sfuggire al “paradosso della scelta”
56 Real estate
Le tendenze nel mercato dell’immobiliare commerciale
58 Digital club/Retail
GDPR = Grandi Dati Per il Retail? Il futuro di ieri spunto per quello di oggi?
60 Mercati
Vegetali conservati, vince la genuinità
68 Osservatorio Digital
Vegetali conservati: quali sono i brand più coltivati sui social?
70 Tecnologistica
Rational supporta la gestione digitale della cucina nei supermercati
Conad avvia un progetto logistico in modalità 100% elettrica
72 News
73 Video e podcast
75 Prossimamente
Sempre più spesso il consumatore s’imbatte in una porzione di scaffale vuota. Un fenomeno che non nasce all’improvviso, ma prende le mosse dal conflitto russo-ucraino e dalla serie di misure economiche dell’ultimo periodo.
DM Magazine
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SOMMARIO DMM 3 Editoriale Nuovi corsi (e percorsi) in Gdo. 4 Cover Out of stock. Lo scaffale alla prova della crisi 12 Intervista Apofruit: l’unione fa la forza 15 Imprese Conad Adriatico supera i 2 miliardi di euro di fatturato 17 Successi Maiora Despar Centro-Sud consolida la crescita 18 Mercati Insaporitori: c’è più gusto in cucina 28 Retail Innovation Lego Flagship – New York, Usa 31 Persone 33 Social&Pr strategies Media monitoring: un vantaggio strategico per il tuo brand 34 Focus Sostenibilità e benessere animale al centro della filiera dei salumi 38 Mercati
piatti pronti accelerano su
contenuto di servizio e qualità
I
alto
Crea la tua frittata proteica in 4 MOSSE
frittatu.it
Nuovi corsi (e percorsi) in Gdo.
Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM
Sono arrivate nella stessa fatidica giornata del 21 giugno, una al mattino e l’altra alla sera, due comunicazioni riguardanti i vertici delle prime due insegne della grande distribuzione in Italia. Da una parte la chiusura del rapporto ventennale tra Francesco Pugliese e Conad, dall’altra il riassetto strategico di Coop Italia che non vedrà più Marco Pedroni alla presidenza. Difficile non cogliere un nesso tra questi due avvenimenti, apparentemente lontani. D’altro canto, l’uscita di Pugliese era nell’aria da tempo. Entrato in Conad nel 2004 ha ricoperto la posizione di direttore generale e nel 2011 è stato nominato amministratore delegato. Sotto la sua guida, anno dopo anno, è cresciuto il fatturato ingaggiando un serrato testa a testa con la rivale Coop. Una competizione che nel 2019 ha avuto una svolta determinante con l’acquisizione delle attività italiane di Auchan, 1.600 punti vendita tra iper, supermercati e i negozi di prossimità Simply con 20mila dipendenti. Grazie a questa coraggiosa operazione, i conti di Conad hanno avuto un’accelerazione che ha portato sì alla leadership in Italia (con 18,5 miliardi di ricavi nel 2022) ma con pesanti strascichi e malumori tra le cinque cooperative del consorzio, trascinate addirittura in tribunale. In scadenza di mandato, l’uscita del manager tarantino era probabilmente l’unica via percorribile per salvaguardare gli equilibri, tirare il fiato e consolidare la posizione conquistata. Al sostituto Mauro Lusetti la gestione di questo arduo compito. Per Coop Italia il discorso è un tantino diverso. L’insegna, rimasta apparentemente in ombra negli ultimi anni, in realtà non si è mai fermata ma ha lavorato intensamente per rimettere in ordine strategia e obiettivi; un nuovo percorso il cui primo tassello è stato posto un anno fa con il cambio radicale della funzione del prodotto a marchio: entro la fine del 2023 la private label arriverà a coprire il 50% dell’intera offerta. Un progetto unico in Italia e in Europa per estensione e metodologia utilizzata che provoca cambiamenti importanti soprattutto nell’assortimento a punto vendita. Oggi, con l’annuncio della nuova governance e il comando passato interamente nelle mani di Maura Latini (già amministratrice delegata), Coop Italia sembra decisamente pronta a rimettersi in pista per la leadership. Non ci resta dunque che aspettare le prossime mosse di entrambi.
EDITORIALE DMM
DM MAGAZINE 3
Out of stock.
Lo scaffale alla prova della crisi
Sempre più spesso il consumatore s’imbatte in una porzione di scaffale vuota. Un fenomeno che non nasce all’improvviso, ma prende le mosse dal conflitto russo-ucraino e dalla serie di misure economiche dell’ultimo periodo.
di Marco Usai
4 DM MAGAZINE COVER DMM
Crisi sanitaria, cambiamenti climatici, conflitti socio-politici, trasporti in tilt: la filiera agroalimentare mondiale vive un periodo di stabile precarietà. Nella letteratura scientifica esiste un acronimo molto efficace per descrivere una situazione simile: è il termine anglofono “Vuca”, utilizzato per la prima volta negli anni ottanta in ambito psicosociale, che sta per Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguos. Uno stato di flusso, che ha preso il posto della stabilità e delle certezze a cui eravamo abituati negli anni pre-crisi e che ha trasformato radicalmente non solo le abitudini e i consumi delle persone ma anche l’offerta commerciale di beni e servizi. Una delle conseguenze più tangibili di questi tempi incerti è l’aumento del tasso di out of stock: sempre più spesso, secondo i dati pubblicati da Circana e GS1 Italy, il consumatore s’imbatte in una porzione di scaffale vuota. Un fenomeno che non nasce all’improvviso, ma prende le mosse dal conflitto russo-ucraino e dalla serie di misure economiche utilizzate come strumento di pressione dall’una e dall’altra parte, che ha portato a continue interruzioni della catena di approvvigionamento di materie prime e al conflitto energetico che, ancora oggi, vede i paesi dell’eurozona affannarsi alla ricerca di una propria autonomia in materia.
COVER DMM DM MAGAZINE 5
Nei numeri la sofferenza della filiera agroalimentare, vendite perse a quota 5,1%
Secondo i dati del Barometro Osa elaborato da Circana-GS1, che analizza ogni mese i dati di vendita della Gdo sul territorio nazionale, il tasso di out of stock nel 2022 ha ripreso a crescere, toccando quota 3,7%, invertendo la tendenza positiva di contenimento registrata nel 2021. L’effetto out of stock (Oos) si è riverberato sulle vendite, con una perdita secca del 5,1%, ai massimi dal 2018. Il primo trimestre dell’anno in corso conferma la tendenza di crescita dell’Oos, con una variazione dello 0,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e una quota di vendite perse pari al 4,7%. La categoria merceologica che soffre di più è, da sempre, l’ortofrutta con un tasso di Oos che gira intorno al 10% mentre sono le grandi superfici, naturalmente, a rivelare il maggior numero di buchi a scaffale, non fosse altro per la maggior ampiezza e profondità
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degli assortimenti. Curiosità: il tasso di Oos cala drasticamente quando si misura un paniere promozionale, rimanendo ampiamente sotto il punto percentuale in quasi tutti i reparti merceologici. Una differenza abissale, sintomo di una maggiore attenzione sia nel replenishment di negozio che nell’approvvigionamento nei centri di distribuzione, probabile conseguenza di una visione ancora volantino-centrica del business distributivo e della paura di vedersi affibbiata l’etichetta di insegna che pubblicizza specchietti per le allodole.
Olio, ghiaccioli, bevande gassate: la pazza estate 2022 (che non tornerà)
Ricordiamo tutti la pazza estate 2022, in cui il fenomeno dell’out of stock ha interessato mercati maturi come quello dell’olio e delle bevande gassate: il blocco navale russo ha, per molto tempo, ridotto al lumicino la disponibilità di olio di girasole, mentre gli scaffali delle bevande gassate e i pozzetti dei ghiaccioli sono rimasti vuoti per buona parte della stagione estiva: processi produttivi troppo energivori e praticamente insostenibili senza aumenti adeguati di listini e prezzi di vendita. Le prospettive per questa estate sono certo migliori, con il prezzo delle materie prime e dell’energia in generale assestamento e un rientro progressivo dell’inflazione, stimata al 5,4% per il 2023 e in progressivo rallentamento già da qualche mese.
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De Caro (Banco Fresco):
Servizio al top anche nei momenti difficili. In Fresh tanta stagionalità
Per un format fortemente incentrato su ortofrutta e freschissimi, come quello di Banco Fresco, evitare rotture di stock è una mission imprescindibile. Ne abbiamo parlato con Alberto De Caro, direttore commerciale e marketing dell’insegna.
Con un assortimento così ampio e profondo il rischio rottura è dietro l’angolo…
Il rischio c’è, indubbiamente, ma la nostra dimensione ancora abbastanza contenuta ci aiuta a essere più agili negli approvvigionamenti e ad avere sempre banchi pieni e riforniti. Anche in contesti molto avversi, come quelli di maltempo degli scorsi mesi, i nostri dieci punti vendita non hanno avuto battute d’arresto, potendo contare anche sulla possibilità di attingere dall’assortimento di prodotti italiani da Grand Frais. Altra storia è quando un prodotto non rispetta i nostri standard qualitativi: piuttosto che tradire la nostra promessa di qualità, preferiamo non venderlo.
Una scelta coraggiosa: come viene comunicata alla clientela?
Il nostro cliente è molto fidelizzato, sa bene che lavoriamo per la sua massima soddisfazione. Fondamentale è il rapporto umano che si instaura con i nostri responsabili di reparto, che presidiano costantemente i reparti chiave dei nostri format. Un valore aggiunto, che ci differenzia da molte altre insegne, e che ci consente di recuperare la vendita anche quando manca un prodotto, semplicemente accompagnando il cliente nella scelta tra le tante alternative presenti.
prodotti di largo consumo cresce esponenzialmente e le persone ormai faticano a fare la spesa e a comprare prodotti per la propria sopravvivenza. Servono provvedimenti immediati per fermare la speculazione che arriva sulle nostre tavole. Dall’origine all’ingrosso, fino al dettaglio, bisogna intervenire sulla catena del valore dei prezzi». Adoc, insieme ad Assoutenti e Federconsumatori, ha rappresentato i consumatori durante i lavori della Commissione di Allerta Rapida, organismo istituito con il Decreto Trasparenza del Governo Meloni, riunitasi per la prima volta lo scorso 11 maggio sul tema dei prezzi della pasta. «Nel corso della prima riunione produttori, trasformatori e distribuzione hanno certificato le proprie posizioni, ma non è stata presa nessuna decisione concreta – spiega Rea, dallo scorso novembre alla guida dell’associazione – e si corre il rischio che questo consesso diventi l’ennesimo luogo di esercizio culturale senza risvolti decisionali pratici». Adoc ha lanciato, lo scorso aprile, una campagna nazionale d’informazione contro il caro prezzi con lo slogan “Ok, il prezzo è giusto?”. Testimonial d’eccezione l’attrice napoletana Marisa Laurito. «Non abbiamo fatto mancare le nostre proposte, di merito e di metodo, che speriamo vengano prese in seria considerazione: azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità, tetto massimo dei prezzi per un paniere di prodotti di prima necessità, rafforzamento della figura di Mister Prezzi, che a oggi non ha alcun potere sanzionatorio per intervenire in maniera efficace su chi sta speculando sulle tasche dei consumatori italiani».
E quando il format impone assortimenti ridotti, come nel caso di Fresh?
Con Fresh, il nostro format di prossimità, abbiamo scelto di limitare l’assortimento dei reparti no-core, quali il grocery e la cantina. Abbiamo, invece, mantenuto un buon numero di referenze di freschi e ortofrutta, puntando tutto sulla stagionalità, che consente a noi di essere ancor più sostenibili e di avere prodotti di qualità e al cliente, ovviamente, di risparmiare sulla spesa. Sull’ortofrutta la scelta più significativa: sulle 450 referenze totali del format standard, in Fresh ne gestiamo quasi 350. A quest’offerta fortemente stagionale si aggiungono alcune piccole eccezioni, accuratamente studiate per completare l’offerta e soddisfare i desideri della nostra clientela. Su superfici così piccole bisogna lavorare con grande attenzione sulle rotazioni: evitare il disservizio causato da mancanza di prodotto è vitale.
8 DM MAGAZINE COVER DMM
L’e-commerce performa meglio del negozio fisico, parola di Q-Berg
I dati dell’Osservatorio Digital Food&Grocery 2023 di Qberg, dedicato a prezzi e assortimenti nell’e-commerce, raccontano una realtà molto diversa nel mondo del commercio elettronico. La percentuale di Oos sui siti di e-commerce del mondo Food&Grocery (Gdo, Amazon Fresh, Everli, Glovo Express, ecc.) è proporzionalmente molto più bassa rispetto all’analoga misura su altri mercati (elettronica di consumo, pharma, pet care). L’andamento mostra un miglioramento netto a partire dagli ultimi mesi del 2022: tale trend decrescente continua nel 2023, per attestarsi nel mese corrente di giugno 2023 al valore minimo nell’intervallo considerato (1,9%). Sul web viene rilevato un out of stock non solo quando, sul sito del venditore, la referenza è segnalata come non disponibile, ma anche quando manca l’indicazione del prezzo di vendita e, di conseguenza, non è possibile acquistarla. «Se nel mondo del fisico l’Oos è un evento sgradevole per il consumatore, nell’e-commerce, dove non si è di fronte a uno scaffale fisico e dove la proposta di alternative è oggetto di non banali politiche di category (prodotti simili, prodotti acquistati da altri consumatori nella stessa categoria con caratteristiche simili ecc.), l’Oos può essere un evento bloccante – afferma Fabrizio Pavone, co-founder e cmo di QBerg – pensiamo per di più al concetto di convenience tipico del consumatore digitale Fmcg: alla riconferma, magari, del carrello dell’ultimo ordine, il trovarsi con un buco nel carrello può essere molto fastidioso. Per questo è fondamentale avere a disposizione un dato aggiornato, tempestivo e soprattutto full shelf – continua Pavone – ovvero relativo non solo a un sottoinsieme di referenze, ma alla categoria completa. Un motore di allarmi che permetta di essere avvertiti quando una certa referenza manca da un sito può completare il set di strumenti che sono di aiuto nel minimizzare l’impatto dell’Oos».
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L’intelligenza artificiale aiuta Walmart a evitare rotture nei suoi Sam’s Club
Il gigante americano Walmart, primo retailer al mondo con un giro d’affari che ha superato i 570 miliardi di dollari nel 2022, si affida ai robot e all’intelligenza artificiale per gestire il fenomeno dell’out of stock nel migliore dei modi: su tutte le lavapavimenti robotizzate già presenti negli oltre 600 Sam’s Club, la divisione di magazzini con accesso riservato ai soli soci Walmart, è stata installata una torre con funzione di scanner. In sostanza una fotocamera intelligente che, in combinazione con un sofisticato sistema di algoritmi, monitora la giacenza di ogni singolo item, inviando un alert al personale quando una referenza ha una scorta troppo bassa, in modo da poter procedere celermente al rifornimento dello scaffale ed evitare di perdere vendite. Se addirittura non c’è nulla in scorta, ma c’è una consegna da magazzino in arrivo, l’algoritmo comunica all’addetto che, una volta arrivato, il pallet dovrà essere posizionato direttamente nell’area vendita e non in scorta. Un recupero di efficienza di circa quindici punti percentuali, stima Walmart, e un prodigioso risparmio di tempo per il personale, da impiegare in processi ad alto valore aggiunto come quello dell’assistenza al cliente. n
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Cercola (Università Vanvitelli):
Il consumatore è diventato paradossale, necessario un approccio one-to-one
Cosa succede nella mente del consumatore quando manca un prodotto a scaffale? Lo abbiamo chiesto a Raffaele Cercola, ordinario di Marketing all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e direttore scientifico del Master in Marketing della IPE Business School.
Cosa succede nella mente del consumatore quando non trova il prodotto che cerca?
Fino a qualche anno fa potevamo inquadrare i comportamenti dei consumatori in matrici abbastanza affidabili: c’era chi cambiava marca, chi cambiava insegna, chi attendeva, chi rinunciava all’acquisto. Riuscivamo a costruire dei cluster omogenei e profilare l’universo dei consumatori con un certo grado di affidabilità. I cambiamenti tecnologici e le crisi socio-economiche di questi anni hanno radicalmente modificato gli atteggiamenti e i comportamenti d’acquisto: il consumatore è diventato più infedele e, a tratti, paradossale.
In che senso?
Lo stesso individuo prende decisioni e assume comportamenti d’acquisto diametralmente opposti a seconda della categoria e del valore che gli attribuisce. Riempie il suo carrello sia al discount che nella superette con assortimento gourmet; compra online le commodities attraverso gli abbonamenti, ma visita anche i mercatini e i negozi di quartiere, soprattutto per ortofrutta e pane. Ha imparato a leggere le etichette e se manca un prodotto dell’industria di marca cerca l’alternativa sul lineare della private label, spesso scoprendo il segreto di Pulcinella che si nasconde nella retro etichetta, ovvero che so-
vente è prodotta negli stabilimenti delle grandi industrie alimentari nazionali.
Come si gestisce questa complessità?
Con un approccio commerciale che mette al centro il consumatore. Su questo vedo molta approssimazione da parte della moderna distribuzione, avvitata su se stessa sempre all’inseguimento del prezzo più basso da sbattere in prima pagina sul volantino. Curare ogni singolo cliente, con un approccio one-to-one e con un crm efficace e alimentato dai dati della carta fedeltà, potrebbe essere una delle soluzioni possibili: se manca un prodotto, ad esempio, il cliente dovrebbe aver la possibilità di segnalarlo e magari riceverlo a casa il giorno dopo o avere la possibilità di prenotarlo, meglio se con un piccolo sconto per rimediare al disservizio. O semplicemente avere la possibilità di chiedere al personale di vendita un consiglio qualificato sulle alternative disponibili per soddisfare la propria esigenza.
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Apofruit: l’unione fa la forza
Molti i problemi del settore primario: alluvioni, allarme climatico, siccità... La cooperazione è sempre di più la scelta giusta.
Alle prese ormai da anni con la tropicalizzazione e con i cicli della frutta e verdura mediterranee apparentemente stravolti, Apofruit mantiene comunque stabili nel 2022 i dati di volume e fatturato: una produzione di 143mila tonnellate per 240 milioni di euro di giro d’affari. A dispetto dei macro-dati, però, molto è cambiato anche solo dal 2022: lo si vede dalla redditività delle singole colture, dalle tendenze di mercato e dalle dimensioni delle aziende socie, figlie di un fattore, non secondario, come gli eventi estremi causati dal cambiamento climatico. Ne parla Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit Italia .
Nelprimotrimestre2023comesonoandatiiconsumiperlecategoriechetrattate?
In generale si conferma sul fine del 2022 e nella prima fase del 2023 il calo dei consumi già evidenziato nel periodo precedente. Contemporaneamente abbiamo registrato anche un calo della produzione, dovuta alle condizioni meteo avverse. Tale situazione ha creato un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta, mantenendo i prezzi su discreti livelli. Ciò ha permesso, soprattutto per alcuni prodotti, di recuperare sulle performance, non positive, dello scorso anno.
Nelcorsodel2022,presodagennaioadicembre, qualiproduzionihannoperformatomeglio?
Fragole e frutti di bosco, a seguire pesche e albicocche, e il kiwi che, nonostante un avvio di campagna non brillante, si è ripreso negli ultimi mesi. Parliamo di un frutto che viene in particolare da tre aree del Paese: Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Calabria (dalla piana di Gioia Tauro).
Qualèattualmenteequalèstata,afine2022,lasituazionedellaproduzioneedeilistini?
Quella dell’ortofrutta è una situazione un po’ particolare, perché i listini con i clienti vengono stilati settimanalmente, a differenza di quelli dell’industria, che invece si fanno una volta o due all’anno. Per ora possiamo solo dire che si sta concludendo la campagna delle fragole, che dura da gennaio a giugno, e che è positiva sia per le quotazioni, sia per i consumi, e prevediamo un miglioramento del risultato per i produttori rispetto al 2022.
INTERVISTA DMM
12 DM MAGAZINE
12 DM MAGAZINE
di Maria Teresa Giannini
Anche per quanto riguarda l’asparago, dopo un avvio di stagione tardivo, in conclusione abbiamo recuperato qualche settimana in marzo-aprile, ottenendo risultati tutto sommato discreti.
Qualèlavostraquotadiexportedovesonodirettimaggiormente ivostriprodotti?
Esportiamo per circa il 45% del nostro fatturato, per la maggior par te verso l’Europa, soprattutto Germania, Gran Bretagna e Paesi Scan dinavi e per un 10% oltreoceano. La Spagna è sicuramente il nostro maggior competitor all’interno dell’Unione Europea su molte colture.
QuantoècapillarelavostrapresenzanellaGdo?
La quota di Gdo supera il 60%, come lo scorso anno, e siamo presenti in numerose insegne tanto nei su permercati, quanto nei discount.
Abbiamo visto tutti le immagini dell’alluvione di maggio in Emilia-Romagna: quanto sono graviidannichehaapportatoallevostrecol ture?
Sono molte le criticità dei territori “sorpresi” dall’alluvione, soprattutto l’areale romagno lo. Tuttavia, a esclusione degli impianti com pletamente devastati, che non sono di grosse dimensioni, dobbiamo ancora capire in modo preciso quanto gravi e per quanto tempo re steranno i danni, per esempio per quei ter reni che sono stati sott’acqua diversi giorni e che devono ancora andare in produzione, o – come nel caso di piante da frutto – ve dremo se sarà possibile salvare almeno la pianta. Sicuramente non si salve ranno colture come patate e cipol le, che possiamo dare per perse. Il vero problema per noi, invece, sus sisteva già prima dell’alluvione ed è rappresentato dal clima im pazzito, dalle grandinate, gelate tardive e dalle piogge, che han no portato a una previsione di riduzione dei volumi per il 2023 molto preoccupante.n
Conad Adriatico
supera i 2 miliardi di euro di fatturato
La cooperativa associata al Consorzio Nazionale Conad ha chiuso il 2022 a 2.001 milioni di euro di giro d’affari alle casse, in crescita dell’8,19% sul 2021 (circa il 5% al netto dell’inflazione). Previsto un piano di sviluppo per il quadriennio 2022-2025 da 352 milioni di euro.
di Claudia Scorza
Conad Adriatico, cooperativa associata al Consorzio Nazionale Conad, presente in Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata (oltre che in Albania e nel Kosovo) archivia il 2022 con un fatturato di 2.001 milioni di euro, registrando un incremento dell’8,19% rispetto al 2021, e un patrimonio netto consolidato di 278,4 milioni di euro. Negli ultimi dieci anni, Conad Adriatico ha mantenuto un trend di sviluppo costante, con una crescita del fatturato del 120%. Nonostante le sfide rappresentate dalla crisi energetica e dall'aumento dell'inflazione che hanno influenzato negativamente i consumi, anche nel 2022 Conad Adriatico ha raggiunto una quota di mercato del 18,13% nel territorio di sua competenza. L’insegna si conferma primo gruppo distributivo in Abruzzo con una quota di mercato del 32,6%, prima azienda top della grande distribuzione nelle Marche e seconda per valore assoluto in regione nella classifica stilata dalla Fondazione Aristide Merloni e dall'Università Politecnica delle Marche. Nel corso del 2022, la cooperativa si è dedicata con impegno al sostegno della sua base sociale e del potere d'acquisto dei consumatori ed è stata potenziata l'iniziativa "Bassi e Fissi", che consiste in un'ampia selezione di prodotti a marchio Conad. L’operazione ha portato a un significativo aumento della quota di vendita dei prodotti Mdd, che si attesta a oltre il 30%, superando la media del mercato di riferimento del 14%. Per il quadriennio 2022-2025 Conad Adriatico ha definito un ambizioso piano di sviluppo con investimenti per 352 milioni di euro con interventi mirati alla crescita e alla competitività, puntando su nuove aperture e sull’efficientamento dei punti vendita, sulla qualificazione dell’offerta commerciale e sull’ottimizzazione del network logistico, a partire dall'apertura del nuovo hub logistico di Grottaglie (Ta), prevista per i primi mesi del 2024. n
DM MAGAZINE 15 IMPRESE DMM
Leggi anche: “Roncadin punta a espandersi negli Usa”
Assemblea Bilancio 2022
Ritter Sport: il percorso verso una filiera trasparente
La loro passione è il buon cioccolato. Per questo, puntano ad un cacao di alta qualità. Sono fermamente convinti che sia possibile ottenere un cacao davvero buono solo quando le persone che lo coltivano vivono bene. Ecco perché si assumono la responsabilità dell‘intera filiera, dalla coltivazione del cacao al prodotto finito.
Stiamo parlando di Alfred Ritter GmbH Co. KG, produttrice delle inconfondibili tavolette quadrate di cioccolato Ritter Sport, che di recente ha realizzato “Il nostro cacao”: il primo rapporto che descrive i principi di approvvigionamento del cacao e spiega nel dettaglio le misure e gli obiettivi relativi ai singoli programmi nei Paesi d’origine – Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Nicaragua e Perù – presentando i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri.
“Da anni promuoviamo la coltivazione sostenibile del cacao, attraverso partnership con associazioni di produttori presenti nei Paesi di origine: sappiamo quindi chi lo coltiva e in che modo. Ad oggi abbiamo in essere 7 programmi di partnership che si prefiggono l’obiettivo di apportare un cambiamento positivo nelle condizioni sociali, ecologiche ed economiche di coltivazione con misure specifiche sul campo e in collaborazione con i nostri partner. Il primo programma, Cacao Nica, è stato avviato più di 30 anni fa in Nicaragua, volto proprio a supportare
i piccoli proprietari nicaraguensi nella coltivazione sostenibile del cacao”, così Thomas Straub, Amministratore Delegato Ritter Sport Italia
Dal 2023, con oltre due anni di anticipo rispetto all’obiettivo prefissato, il cacao del cioccolato Ritter Sport è diventato tracciabile al 100%, con la possibilità quindi di risalire alle singole organizzazioni di produttori nei Paesi di provenienza. L’Azienda si è data come ulteriore obiettivo quello di estendere la tracciabilità fino alla singola azienda agricola entro il 2025: solo sapendo da dove proviene il cacao e da chi viene coltivato, è possibile mettere in pratica misure efficaci a livello locale per migliorare le condizioni sociali, economiche ed ecologiche del territorio nel lungo termine.
www.ritter-sport.it
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Maiora Despar Centro-Sud
consolida la crescita
Il bilancio 2022 del gruppo pugliese sfiora il miliardo di fatturato alle casse e cresce nei ricavi del 7,2%. Previsti investimenti per lo sviluppo del nuovo canale discount, 40 nuove aperture e 32 ristrutturazioni, un nuovo centro di distribuzione e oltre 100 assunzioni.
di Claudia Scorza
Maiora Despar Centro-Sud ha consolidato il proprio percorso di crescita nel 2022 con un bilancio di esercizio che ha registrato un giro di affari alle casse pari a 987 milioni e una crescita dei ricavi che si attesta sul 7,2% rispetto all’anno precedente.
Il 2022 è stato caratterizzato da un importante impulso alla ristrutturazione della rete e alle nuove aperture, consolidando il piano di restyling degli store. Nell’anno precedente sono stati investiti circa 20 milioni, aumentando la somma programmata. Con questo trend di spesa sarà superato considerevolmente lo stanziamento di 70 milioni previsti dal piano quinquennale 2021-2025 di Maiora finalizzato allo sviluppo della rete Despar al Centro-Sud.
Nel 2023 sono programmate l’apertura di 40 nuovi punti vendita (tra gestione diretta e indiretta) e la ristrutturazione di 32 store (diretti e indiretti). Il piano di crescita riguarderà anche il canale cash & carry che, nel mese di giugno, vedrà salire a 8 i punti vendita Altasfera nel Mezzogiorno con l’apertura a Reggio Calabria – a cui si aggiungono i negozi di Corato, Molfetta, Manfredonia, Laterza, Crotone, Monopoli e Lecce – potenziando così il presidio in Calabria. Previste anche oltre 100 assunzioni da impiegare nella gestione dei nuovi negozi.
Il piano di sviluppo 2023 prevederà, inoltre, la nascita di un nuovo centro di distribuzione in Campania, che sarà attivo nel secondo semestre dell’anno. Maiora ha ufficializzato l’ingresso nel canale discount grazie alla joint venture con Ergon, partita nello scorso gennaio, da cui è nata ARDita, una società che ha come obiettivo la realizzazione di punti vendita Ard Discount sia diretti che affiliati in Puglia e nelle altre regioni presidiate già da Maiora. n
SUCCESSI DMM DM MAGAZINE 17
Pippo Cannillo, ad di Maiora.
Leggi anche: “Gruppo Supercentro registra vendite per 249 milioni”
Insaporitori,
c’è più gusto in cucina
Il comparto è vivacizzato da una grande varietà di spezie e aromi, che vanno a soddisfare la curiosità dei consumatori verso nuovi sapori, con una particolare attenzione per la sperimentazione culinaria e la sostenibilità delle proposte.
Il mercato degli insaporitori ha registrato, nell’anno terminante a maggio 2023, un incremento delle vendite a valore del 5,1% rispetto all’anno precedente, con un giro d’affari di oltre 494 milioni di euro. Il comparto cala, invece, a volume, mostrando una flessione del 2,8% con 304 milioni di chilogrammi venduti (dati Circana, totale Italia, Iper +Super+Lsp+Tradizionale+Discount).
18 DM MAGAZINE MERCATI DMM
di Claudia Scorza
Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi
Nell’allocazione delle vendite per area, il Nord-Ovest copre il 28,1% dei volumi e il 34,4% del valore, seguito da Centro+Sardegna (24,6% vol. e 22,7% val.), Sud (25,7% vol. e 19,5% val.) e Nord-Est (21,6% vol. e 23,4% val.). Per quanto riguarda i canali distributivi, invece, i supermercati hanno sviluppato il 48,1% delle vendite in volume e il 55,5% delle vendite in valore, mentre seguono i discount con il 29,1% dei volumi e il 17,5% delle vendite in valore. Chiudono Lsp (10,3% vol. e 11,4% val.), Iper (7,5% vol. e 9,6% val.) e Tradizionale (5% vol. e 6% val.).
AndAmento dei segmenti
Tra i segmenti che compongono il comparto, quello dei preparati e brodo gelatina è l’unico a performare positivamente sia a volume (+0,1%) sia a valore (+7,9%). Il sale registra -4,5% a volume e +6,2% a valore, mentre il segmento aromi e spezie segna -1,5% a volume e +2,3% a valore. Trend negativo per le soluzioni culinarie, con -8,2% a volume e -3,7% a valore, e gli insaporitori alle erbe con una flessione a doppia cifra pari a -18,8% a volume e a -11,5% a valore. I primi tre marchi (Star, Unilever Foods Italia e Montenegro Divisione Alimentare) coprono a valore il 39,3% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa il 26,5%.
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Con i mix BBQ La Drogheria 1880 grigliare insieme non è mai stato cosi gustoso. Sapienti combinazioni di Erbe e Spezie, per esaltare il sapore di ogni piatto di carne, pesce, verdure o vegano. Una gamma completa con macinello regolabile, per trasformare ogni grigliata in un’esperienza di gusto memorabile.
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nicazione volta ad affermare l’azienda come sinonimo di eccellenza italiana, qualità e innovazione. «Il segreto del -
fano Vitaletti – è nei valori che il suo fondatore Alfonso -
nua a trasmettere ai figli e ai membri dello staff aziendale. Quest’anno abbiamo deciso -
nio valoriale ai consumatori, affinché conoscano la storia e la passione che mettiamo nella realizzazione dei prodotti. Vogliamo affermarci come la voce più autorevole del comparto, diffondendo la cultura delle spezie e diventando un punto di riferimento per tutti coloro che sono affascinati da questo mondo».
lA quAlità restA un elemento chiAve per i consumAtori
Il contesto macroeconomico instabile ha portato un ridimensionamento del carrello della spesa degli italiani, come evidenzia Massimo Di Filippo, direttore vendite di Bauer: «La principale strategia di risparmio messa in atto dai consumatori nell’ultimo anno è stata di spostarsi verso negozi dove i prodotti costano meno. È altresì vero che nelle ultime settimane si evidenziano segnali più pronunciati di ricomposizione del carrello, anche a parità di negozio, e le scelte si stanno orientando verso prodotti mainstream. Il momento è decisamente propizio per
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TREND VENDITE A VALORE TREND VENDITE A VOLUME 494 mln/€ 304
+5,1% -2,8%
mln/kg
Elaborazioni
DM su dati Circana, a.t. maggio 2023, Totale Italia,
Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount
Partecipa alla storia di successo di Ubena
+55% referenze vendute in più rispetto alla media di mercato
36% contributo alla crescita della categoria «erbe e spezie»
+7,1% crescita a valore della marca
Le spezie scelte da © 2023 Shine TV Limited. MasterChef and the MasterChef logo are registered trademarks of Shine TV Limited and its affiliates. Licensed by Endemol Shine IP B.V. All Rights Reserved. Fonte:
dati Nielsen, IT FOOD totale anno 2022
UBENA
ALIMENTARI SRL - Via Gianfranco Zuretti, 34 - 20125 Milano - www.ubena.it
la proposta Mdd, che spicca sia per tasso di crescita sia per volumi espressi. In generale, però, gli shopper non rinunciano alla qualità anche nel segmento degli insaporitori». Una spiccata attenzione per la qualità dei prodotti è evidenziata anche da Andrea Pedrazzini, responsabile marketing e comunicazione Italia di Compagnia Italiana Sali Cis, Atisale, Groupe Salins: «Nel 2022 abbiamo assistito a una crescita dei prodotti regionali, un trend che si conferma e aumenta anche nel 2023. In particolare, se nelle diverse regioni italiane si individua un sempre maggiore interregionalismo, che denota un interesse dei consumatori per tutti i prodotti tipici della Penisola, la Sardegna, in particolare, cresce notevolmente e avanza all’ottavo posto della classifica delle regioni in etichetta. Resta sempre alta, inoltre, l’attenzione a una filiera made in Italy e a prodotti di qualità che sappiano coniugare gusto e salute a tavola».
cresce lA curiosità verso sApori nuovi Gli italiani si mostrano particolarmente propensi a provare gusti inediti e a utilizzare spezie e aromi per portare nella cucina di tutti i giorni sentori di luoghi lontani. «Assistiamo sempre di più – afferma Giuseppe D’Avenia, country manager di Ubena Alimentari – all’apertura del consumatore verso nuovi sapori, spingendosi fino ai gusti più “etnici”; allo stesso tem-
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+7,9% +2,3% +6,2% -3,7% -11,5% +0,1% -1,5% -4,5% -8,2% -18,8% A VALORE A VALORE A VALORE A VALORE A VALORE A VOLUME A VOLUME A VOLUME A VOLUME A VOLUME Preparati brodo e gelatina Sale Soluzioni culinarie Insaporitori alle erbe Aromi e spezie Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. maggio 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount
SEGMENTI
Un piano di comunicazione multicanale
Per rafforzare la brand awareness e raggiungere il consumatore, Ubena Alimentari utilizza tutte le leve, con un piano di comunicazione che tocca i canali digital, la stampa e la tv. «In particolare – precisa Giuseppe D’Avenia – su quest’ultima siamo stati sponsor dell’ultima edizione di MasterChef Italia, presenza che abbiamo riconfermato anche per la prossima stagione, in onda a partire da dicembre 2023. Come per lo scorso anno, coglieremo l’occasione per trasmettere il nostro spot televisivo “Ubena - un’esplosione di sapori” in coincidenza del programma».
po, però, si sta consolidando da anni il trend salutistico, con una maggiore attenzione agli ingredienti utilizzati nell’alimentazione quotidiana e alle proprietà benefiche tipiche di alcune erbe e spezie, come paprika, peperoncino, curry e curcuma, tra le più performanti del comparto». Le erbe e le spezie, note per i numerosi benefici che apportano all’organismo, sono considerate oggi delle valide alleate dell’alimentazione quotidiana. «La crescente attenzione verso prodotti originali e ricercati che impreziosiscano i piatti di tutti i giorni – spiega Stefano Vitaletti, direttore generale di Italpepe – ha reso il mondo degli insaporitori una tavolozza di colori con la quale esprimere la propria personalità. Questa tendenza ha stimolato e indotto i player a introdurre soluzioni più innovative nel loro assortimento. L’attenzione verso i gusti esotici e la cucina etnica ha inoltre innescato negli ultimi anni un importante giro d’affari: sono infatti più di 30 milioni gli italiani che dichiarano di apprezzare questo tipo di cucina. Una tendenza sicuramente influenzata dall’aumento del consumo dei pasti outdoor e dall’ascesa dell’e-food delivery, stimolando così la curiosità e la voglia di sperimentazione».
lA sostenibilità è sempre più Al centro
Cannamela ha da sempre a cuore la sostenibilità ambientale e sociale, attenzione che si concretizza nell’utilizzo di energia 100% proveniente da fonti rinnovabili nelle fasi di produzione. «Questo aspetto – spiega Fausta Fiumi, marketing & new business director food di Gruppo Montenegro –si traduce anche nei lanci di prodotto, da quando
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Campagne di comunicazione integrate ad alta visibilità
Nel 2023 continua l’attività di comunicazione di Drogheria e Alimentari puntando alla crescita di una categoria che fino ad oggi non ha beneficiato di grandi investimenti pubblicitari. «Tutte le nostre innovazioni – precisa Alberto Guazzini – sono sostenute da campagne di comunicazione integrate ad alta visibilità, finalizzate ad aumentare l’awareness del brand e a incentivare l’acquisto. Il digital sta acquistando sempre più importanza: continuano gli investimenti sui social attraverso l’offerta “always on” di contenuti editoriali nelle pagine e di campagne ad hoc dedicate ai prodotti. Inoltre, realizzeremo campagne digital coinvolgendo partner autorevoli nel settore cooking come Giallo Zafferano. Non manca la comunicazione offline con una significativa presenza nei punti vendita con espositori e materiale pos per guidare il consumatore nel percorso di acquisto e stimolare gli acquisti d’impulso».
nel 2000 abbiamo presentato la linea Bionatura, intercettando fra i primi il trend del biologico, fino a quelli più recenti tra cui spiccano Le Regionali Bio, solo erbe e spezie biologiche provenienti da coltivazioni italiane regionali, e la linea Fairtrade Bio, che comprende sette prodotti biologici dello Sri Lanka solo da produttori e coltivazioni certificate Fairtrade. L’obiettivo di Fairtrade è assicurare agli agricoltori e ai lavoratori dei Paesi in via di sviluppo un futuro migliore, attraverso condizioni commerciali più eque: Cannamela ha scelto di sostenere questo approccio, che mette al centro la sostenibilità ambientale, economica e sociale». Sul fronte della sostenibilità, Drogheria e Alimentari è molto attenta e attiva: negli ultimi due anni l’azienda si è concentrata soprattutto su innovazione di packaging, rendendo tutte le confezioni sostenibili. «Il nostro impegno nei confronti dei consumatori e dell’ambiente – spiega Alberto Guazzini, direttore commerciale di Drogheria e Alimentari – si completa nel 2023 rendendo tutti i pack separabili, in modo da poter essere smaltiti nella destinazione corretta, e sostituendo le buste in plastica con materiale riciclabile nella carta. In particolare, un’importante innovazione riguarda l’adozione del tappo macina regolabile e separabile dal vaso. La macina regolabile permette al consumatore di scegliere il tipo di macinazione, grossa o fine. Una volta che il prodotto è terminato, il tappo macina è separabile dal vaso e i due componenti possono essere smaltiti nella rispettiva destinazione».n
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bAuer
Nome prodotto: Vegetalbrodo
Caratteristiche: granulare a base di verdure preparato con carote, sedano, pomodoro, prezzemolo, cipolla, sale iodato e senza glutammato monosodico aggiunto. Lo speciale sistema di lavorazione mantiene inalterato il sapore delle verdure, combinate agli estratti vegetali. Brodo vegetale istantaneo e saporito senza glutine.
cAnnAmelA
Nome prodotto: Collection Speziale in collaborazione con “Fatto in casa da Benedetta”
Caratteristiche: dodici spezie e mix originali e versatili, insieme al Ricettario Speziale, scritto dalla food creator Fatto in casa da Benedetta.
cis - AtisAle/sAlinA di sAnt’Antioco
Nome prodotto: Fior di Sale di Sardegna
Caratteristiche: un sale prezioso 100% italiano e marino, raccolto a mano dai maestri salinai mantenendo inalterate le qualità organolettiche e il gusto unico.
drogheriA e AlimentAri/
lA drogheriA 1880
Nome prodotto: Bbq Steak & Burger
Caratteristiche: un mix con varie note di sapore, da quella pungente del pepe nero a quella piccante e dolce della paprika, perfetto per valorizzare il gusto deciso della carne di manzo.
ItAlpepe
Nome prodotto: Spice Up 100% frutta e verdura
Caratteristiche: 31 referenze che, grazie al processo di liofilizzazione, preservano le proprietà nutrizionali e organolettiche. Il formato permette di portare con sé e di tenere in dispensa la giusta porzione di frutta e verdura. Barattolo 100% riciclabile da 120 cc. Shelf life 24 mesi.
ubenA AlimentAri/ubenA
Nome prodotto: Zafferano macinato
Caratteristiche: lo zafferano è contenuto in tre capsule trasparenti salva-freschezza e richiudibili per dare risalto al colore rosso intenso della materia prima.
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Elaborazioni DM su dati Circana, a.t. maggio 2023, Totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount +9,6% +55,5% +11,4% +6% +17,5% +7,5% +48,1% +10,3% +5% +29,1% A VALORE A VALORE A VALORE A VALORE A VALORE A VOLUME A VOLUME A VOLUME A VOLUME A VOLUME IPER LSP Tradizionale Discount SUPER
schede prodotti Trend vendite per canale
Lego Flagship New York, Usa
Lego stupisce per la sua capacità di continuare a innovare, mixando la tradizionale sensorialità con innovazioni digitali e tecnologiche, con una sempre più ampia possibilità di personalizzazione e la capacità di essere glocal: Dna globale e ambientazioni locali basate sui simboli di ogni città.
Area chiave: engagement in-store
Chiavi complementari: personalizzazione; glocalism
Info chiave
Flagship store esperienziale
2021: apertura
700 mq su due piani
Lego
1932: inizio attività
1992: primo negozio monomarca
750+ negozi
50 Paesi con retail diretto
Lego è un brand storico e uno dei più conosciuti e amati nel mondo. Ha iniziato a creare il suo canale di retail diretto nel 1992 e da allora ha continuato a svilupparlo, arrivando a 750 negozi in 50 Paesi, di cui 300 solo in Cina. È interessante sottolineare la considerevole crescita del numero dei negozi anche nel 2021 anno che, nel settore dei giocattoli, ha registrato invece una tendenza a chiudere piuttosto che aprire store a causa della pandemia e del forte boom dell’e-commerce. Il successo della strategia retail di Lego è legato alla costante evoluzione dei format, che seguono i cambiamenti del mercato e delle aspettative dei clienti. Dopo due anni di analisi e progettazione, nel 2021 l’azienda danese ha aperto uno nuovo flagship esperienziale a New York con una serie di innovazioni che
Caso tratto dalla Ricerca Innovations 16 di Kiki Lab-Ebeltoft Group
RETAIL INNOVATION DMM 28 DM MAGAZINE
hanno reso ancora più immersiva l’esperienza dei clienti, grazie anche a un mix fra fisico e digitale.
Engagement in-store
Il concetto base del negozio è quello di sorprendere e far divertire clienti di tutte le età giocando e scoprendo le varie novità. Come da tradizione lo store accoglie al suo interno con alcune costruzioni di grande impatto. Fra queste spicca “L’albero delle scoperte”, riprodotto in maniera dettagliata usando ben 880mila pezzi: un simbolo dei valori di Lego, che si sta impegnando sempre più nella sostenibilità sia ambientale che sociale. Ci si può divertire interagendo con gli schermi, con personaggi digitali molto bravi a imitare le espressioni dei clienti. Ci si può anche immergere nel processo di progettazione di Lego, con lo Storytelling Table, che fa “incontrare” i designer, grazie a un’ampia selezione di video, interviste e documentari sul dietro le quinte.
Personalizzazione
È stata creata un’area dedicata a questi servizi, lo Studio Personalizzazione, a partire dall’ormai classico, ma sempre di grande impatto, Mosaic Maker: basta scattarsi una foto per ricevere in poco tempo una scatola contente i pezzi necessari per fare un mosaico Lego del ritratto. La Minifigure Factory permette invece di creare il proprio personaggio completo con un mattoncino con il
nome e una scatola ad hoc. È possibile realizzarlo a propria immagine, rispecchiando la propria espressione!
Glocalism
Lego è uno dei marchi più in grado di sviluppare nei propri negozi sia una fortissima identità di brand, sia tributi alle bellezze e alle immagini di culto locali. A New York si è accolti da una Statua della Libertà, con cui i clienti possono interagire alzando la mano grazie al tool digitale Lego Wave. Si può salire con tutta la famiglia su un taxi giallo per farsi un selfie, si può passeggiare fra i grattacieli più famosi come l’Empire State Building and l’One World Trade, immergersi nelle luci e i cartelloni di Broadway e Times Square, ecc.
Commento Kiki Lab
Questo concept Lego di retailtainment si basa sull’esperienza e sul divertimento in negozio, in un mix veramente ricco di esperienze più “tradizionali” (fisiche e sensoriali) e “moderne” (digitali) e con numerose possibilità di personalizzazione. Il flagship di New York funziona anche da Lab per testare tutte le innovazioni lanciate e l’azienda le sta già implementando in una selezione di oltre 100 negozi nel mondo.
Sfida: riuscire a stimolare il traffico crosscanale, dal digitale al fisico e viceversa.n
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Fabrizio Valente, founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)
CON il packaging più elegante, ricercato, esclusivo e 100% riciclabile disponibili con coperchio PER MAGGIORI INFORMAZIONI www.contital.com sales@contital.com | piattiin alluminio 100% riciclati & 100% riciclabili (all’infinito) disponibili con coperchio
usaericicla
Mauro Lusetti nominato presidente di Adm
Sono stati recentemente rinnovati i vertici di Adm – Associazione Distribuzione Moderna, con la nomina a nuovo presidente di Mauro Lusetti, presidente di Conad Consorzio Nazionale, che succede a Marco Pedroni, presidente di Ancc-Coop e Coop Italia. L’Associazione Distribuzione Moderna rappresenta il settore della distribuzione moderna nei confronti della produzione industriale e agricola e persegue il miglioramento continuo della filiera, all’interno del mondo GS1, dando impulso e favorendo l'efficienza nei rapporti tra gli operatori, coordinandosi costantemente con Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd-Conad.
Chiara Celesia
nominata vicepresidente del Consorzio
C3
Il Cda del Consorzio C3 ha nominato vicepresidente Chiara Celesia, socia storica e già consigliera del Consorzio. La nuova vicepresidente succede a Giuliano Brendolan, che lascia l’incarico per importanti impegni nella sede di Udine, ma rimane nel ruolo di consigliere all’interno del Consiglio di amministrazione del Consorzio. Nella lettera inviata a tutti i ventidue Consorziati C3, il presidente Maggorino Maiorana ha ringraziato tutti i soci per la rinnovata fiducia all’attuale compagine del Cda e Giuliano Brendolan per l’impegno finora svolto.
Coca-Cola Hbc Italia, principale produttore e imbottigliatore delle bevande a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, annuncia la nomina di Miles Karemacher a general manager dal 1° giugno 2023. Karemacher avrà il compito di rafforzare la crescita sostenibile di Coca-Cola Hbc Italia sul mercato, contribuendo allo stesso tempo agli obiettivi di gruppo e guidando le quasi duemila persone che lavorano nelle sei fabbriche in Veneto, Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Campania, nell’headquarter di Sesto San Giovanni (Mi) e in una delle forze commerciali più grandi del Paese.
Coripet rinnova il Cda
L’assemblea elettiva di Coripet, oltre ad approvare il bilancio 2022, ha rinnovato i vertici del consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo. Un’assemblea sotto il segno della continuità: rieletti 12 consiglieri su 14 e la riconferma sia di Corrado Dentis (Dentis Recycling Italy) alla presidenza della compagine consortile (in foto) sia di Manuela Kron (Sanpellegrino) alla vicepresidenza.
Miles Karemacher
PERSONE DMM DM MAGAZINE 31
nominato general manager di Coca-Cola Hbc Italia
definisce le nuove linee guida di scaffale in base ai processi decisionali dello Shopper di oggi
Vileda ha avviato, in collaborazione con GfK, un’indagine sul comportamento di acquisto delle proprie categorie da parte delle famiglie italiane, che ha portato alla definizione di un nuovo modello di category management in grado di migliorare la Shopper’s satisfaction e gli acquisti in store
La ricerca ha fornito dati quantitativi e insight utili per delineare il profilo dell’odierno Shopper nel comparto pulizia casa, evidenziando: il processo decisionale, il comportamento in store, offline e online (pianificazione e acquisti d’impulso, preferenze per il layout, condotta in caso di Out of Stock), i driver di acquisto e il ruolo della marca (prezzo, promo, caratteristiche di prodotto) e il posizionamento di Vileda nel contesto competitivo.
“I risultati della ricerca hanno rilevato la necessità di ridefinire i paradigmi di progettazione dello scaffale delle nostre categorie al fine di migliorare l’esperienza d’acquisto del cliente e la sua fidelizzazione nel punto vendita, mostrando i requisiti su cui lavorare: chiarezza, identificazione, cura e teatralizzazione.” commenta Carla Sollai, Trade Marketing Director Italy Consumer di FHP DI R. FREUDENBERG S.A.S.
FHP ha così messo a punto un layout chiaro e completo che vede l’utilizzo di elementi di comunicazione e di visibilità, declinati per ogni segmento, capaci di aiutare la navigazione dello Shopper con risultati straordinari in termini di sell out.
Attraverso una vincente strategia di Shopper Centricity, Vileda si conferma il partner ideale per il trade, capace di fornire una risposta rigorosa in termini di gestione della categoria “cura casa” con innovative soluzioni win-win e dall’alto valore aggiunto.
www.vileda.it
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Vileda
MEDIA
MONITORING : un vantaggio STRATEGICO per il tuo BRAND
Per ottenere preziose informazioni sulle opinioni dei consumatori è opportuno rivelarle attraverso un’accurata attività di monitoraggio.
Il monitoraggio dei media è uno strumento fondamentale per sopravvivere nel rapido evolversi dei canali attraverso i quali le persone formano le proprie opinioni su aziende e prodotti. Tramite il tracciamento delle conversazioni online e delle rassegne stampa di settore è possibile ottenere preziosi insight sulle esigenze e sulle preferenze dei clienti, identificare trend e gestire la reputazione del marchio.
Di seguito le caratteristiche principali di una buona strategia di monitoraggio.
1. Monitoraggio delle notizie
Consiste nel tracciare le menzioni di un marchio, prodotto o servizio nei media tradizionali (carta, radio, tv, web) e nei relativi canali social. Inoltre, questa attività permette di identificare gli opinion leader chiave al fine di inserirli nel proprio panel di stakeholder. In questa attività è bene però non soffermarsi soltanto sulle metriche puramente quantitative (quanti ritagli, quante mention, ecc.) ma analizzare anche la credibilità della fonte su cui si ha ottenuto una pubblicazione e l’eco conseguente che ne è derivato.
2. Monitoraggio dei social media
Implica il tracciamento delle menzioni, dei commenti e delle condivisioni di marchio o prodotto su vari canali social. Monitorando i social, è possibile rispondere ai feedback dei clienti, comprendere il sentiment del pubblico intorno al marchio, identificare le tendenze e rispondere loro in modo efficace. In questo caso è bene dotarsi di un documento guida che prepari l’azienda ad affrontare e gestire qualunque domanda/commento e avvalersi di tool informatici che aiutino il team a gestire in modo agile anche grandi volumi di conversazioni.
3. Monitoraggio dei competitor
Gli strumenti di monitoraggio servono anche per vedere cosa pensa il pubblico di tutti i player di un determinato settore. Il monitoraggio dei concorrenti consiste nel tracciare le menzioni e le attività mediatiche dei competitor al fine di identificarne punti di forza e debolezza e informare la tua strategia aziendale.n
SOCIAL&PR STRATEGIES DMM
Michele Rinaldi, head of strategy c/o Soluzione Group
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Sostenibilità e benessere animale al centro della filiera dei salumi
Nonostante un 2022 complesso, il comparto dei salumi ha saputo resistere alle difficoltà rappresentate dal caro prezzi e dall’inflazione, lavorando a fondo sul benessere animale e sul rispetto delle tematiche sostenibili lungo tutta la filiera.
focus DMM
di Federica Bartoli
34 DM MAGAZINE
di Federica Bartoli
Il 2022 è stato un anno delicato per il comparto suinicolo, messo alla prova dalla crisi energetica e dall’impennata inflattiva. Nel corso dell’ultima assemblea annuale di Assica, infatti, è emersa una flessione nella produzione pari al 2,2% rispetto all’anno precedente, con un abbassamento della domanda interna a cui si è aggiunta anche una contrazione di quella esterna. Il settore ha comunque mostrato una certa resilienza, testimoniata dai risultati positivi registrati in ambito Gdo, anche se l’aumento dei costi ha procurato un calo dei volumi venduti negli altri canali. Nonostante uno scenario delicato, non retrocede l’impegno sul fronte della sostenibilità: sempre in occasione dell’assemblea che si è svolta lo scorso 22 giugno, infatti, è stato presentato il programma realizzato in collaborazione con l’Istituto valorizzazione salumi italiani (Ivsi) che riassume le buone pratiche e gli impegni che le aziende devono assumersi per volgere verso un nuovo modello di impresa. Non solo una “dichiarazione di intenti”, dunque, ma un’assunzione di responsabilità tramite cui il comparto cementifica un “cambio di passo”.
Nel corso del 2022 Fumagalli Industria Alimentari ha stilato un piano strategico triennale con azioni mirate in linea con l’agenda 2030 definita dalle Nazioni Unite, che comprende 23 attività. «Da un lato abbiamo discusso degli argomenti riconducibili alla sostenibilità rilevanti sia per l’azienda che per il consumatore finale – spiega Pizzagalli – mentre in ottica b2b abbiamo evidenziato la rilevanza degli stakeholder e la selezione ha tenuto conto di parametri quali la concretezza, la misurabilità delle azioni e la trasparenza. Il nostro bilancio di sostenibilità è un importante strumento di comunicazione e rendicontazione: disponiamo, inoltre, di un gruppo di professionisti interni che si occupa di verificare le attività in protocollo, in modo che siano gestite in maniera corretta». La nuova linea dei Freschi di Filiera, infine, è stata dotata di un Qr code collegato al sito “http://freschidifiliera.fumagallisalumi.it“, tramite il quale è possibile approfondire le informazioni circa lo stile di vita degli animali, l’alimentazione e le modalità di allevamento, in un ambito di tracciabilità lungo tutta la filiera.
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L’impegno sostenibile
Filiera corta, 100% italiana,
che fa scuola.
Anche al parlamento Europeo
Il benessere animale negli allevamenti suini della Fumagalli Industria Alimentari SpA è diventato un virtuoso case study a livello internazionale. L’azienda a conduzione familiare con sede a Tavernerio (CO) è stata infatti invitata a condividere con i suinicoltori oltreconfine, presso il Parlamento Europeo - nell’ambito dell’audizione all’Intergruppo sul benessere degli animali a Strasburgo della primavera scorsa - i suoi rigorosi disciplinari di produzione.
Con un controllo di tutta la Filiera in grado di garantire i più alti standard sul benessere animale e una flessibilità nello sviluppo di nuovi progetti, Fumagalli attua un protocollo che prevede più spazio per i suini all’ingrasso, maggior comfort con lettiere in paglia, un sistema ruspante con l’eliminazione delle gabbie e di fattori di stress, oltre all’allattamento libero e allo svezzamento rigorosamente tardivo, ovvero non prima di un minimo di 4 settimane.
“In oltre 20 anni di esperienza - spiega Pietro Pizzagalli, direttore generale della Fumagalli Industria Alimentari e medico veterinario - abbiamo affinato un protocollo di allevamento in un’ottica olistica fin dalle prime ore di vita dei suinetti, che garantisce salute per gli animali e maggior qualità delle produzioni. La scelta di produrre non solo in maniera consapevole, ma anche sostenibile, ci permette di rispondere al meglio alle richieste dei consumatori moderni. Dal 2017 possiamo poi vantare il completamento di una filiera di proprietà, 100% italiana, tracciabile e sostenibile e interamente dedicata al Biologico”.
Unica in Italia ad avere una gestione diretta su tutto il processo produttivo, Fumagalli ha dotato la sua nuova linea Freschi di Filiera, di un Qr code collegato al link freschidifiliera.fumagallisalumi.it , tramite il quale è possibile approfondire le informazioni circa lo stile di vita degli animali, l’alimentazione e le modalità di allevamento, in un ambito di tracciabilità lungo tutta la filiera. Questa linea è certificata con un prodotto 100% italiano, certezza di benessere animale e uso responsabile dei farmaci, solo quando strettamente necessario.
Occorre infatti fare chiarezza nell’informazione fornita ai consumatori, come ha spiegato il direttore generale della Fumagalli Industria Alimentari in Parlamento Europeo: “Purtroppo in fatto di allevamenti c’è ancora molta disinformazione. Per questo condivido l’urgente esigenza di un’etichettatura chiara, trasparente e tracciabile, che differenzi la qualità dei prodotti e consenta ai consumatori di fare una scelta illuminata, così che abbiano piena coscienza dei prodotti che stanno comprando. Perché esistono livelli ben diversi di benessere animale”.
Azienda leader del settore salumiero da oltre un secolo, il gruppo Fumagalli segue gli standard definiti da Compassion in World Farming, la principale organizzazione internazionale no profit che si occupa della protezione e del benessere degli animali negli allevamenti.
FUMAGALLI:
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
www.fumagallisalumi.it
Pietro Pizzagalli direttore generale della Fumagalli Industria Alimentari e medico veterinario
Supporto agli allevatori
Il salumificio porta avanti un’attività di supporto nei confronti degli allevatori, finalizzato all’innovazione dei processi produttivi e all’incremento degli investimenti in ambito di benessere animale, favorendo così lo svecchiamento e il ricambio generazionale.
«Una parte dell’iniziativa – dichiara Pizzagalli - consiste nella ricerca di strutture con potenziale da riportare in attività, come ad esempio il recupero di vecchie stalle da vacche da latte, riutilizzate per i nostri allevamenti di suini all’ingrasso».
Il benessere animale come salvaguardia della qualità
Nonostante il comparto dei salumi sia poco soggetto a cambiamenti profondi o a significativi ricambi generazionali, i protocolli che regolano gli allevamenti stanno subendo una sensibile evoluzione: le aziende, infatti, riconoscono quanto la salvaguardia del benessere animale garantisca una maggiore qualità delle produzioni, ma anche un incremento di redditività, suscitando il sempre crescente interesse da parte del mercato e dei retailer. «La transizione verso un sistema di allevamento che tutela gli animali – spiega Pietro Pizzagalli, direttore generale di Fumagalli Industria Alimentari – rappresenta un’opportunità per i suinicoltori che sono ora in grado di essere al passo con le tendenze di mercato: occorre essere competitivi, ma soprattutto prestare ascolto alle richieste dei consumatori, divenuti sempre più attenti non solo alla qualità del prodotto, ma anche alle modalità di realizzazione».
Il valore di un protocollo etico
Un allevamento che sottostà ad un protocollo etico è in grado di diversificare la propria offerta e di approdare, attraverso la propria produzione, a segmenti di mercato maggiormente sensibili alle tematiche sostenibili e di benessere animale. «L’iter di Fumagalli – continua Pizzagalli – prevede maggiore spazio per i suini all’ingrasso, più comfort grazie all’utilizzo di lettiere di paglia, un sistema ruspante che permette l’eliminazione di box e fattori di stress, nonché l’allattamento libero e lo svezzamento rigorosamente tardivo. Questo rigido disciplinare è una virtuosa case history a livello internazionale, tanto che siamo stati invitati a presentarlo presso il parlamento Europeo, nel corso dell’audizione all’intergruppo sul benessere animale». Dal 2014, il salumificio segue gli standard definiti da Compassion in World Farming, nel 2018 è stata ottenuta la certificazione internazionale Kiwa Pai, mentre dal 2022 l’azienda è certificata per il benessere animale, la materia prima 100% italiana tracciabile e l’utilizzo responsabile dei farmaci.
focus DMM DM MAGAZINE 37
I piatti pronti
accelerano su alto contenuto di servizio e qualità
di Claudia Scorza
MERCATI DMM 38 DM MAGAZINE
Il comparto si dimostra dinamico e in evoluzione, capace di adattarsi ai rinnovati stili di vita dei consumatori moderni, sempre più in cerca non solo di facilità di consumo e velocità di preparazione, ma anche di proposte salutari, innovative e ad alto valore aggiunto.
Il mercato dei preparati e piatti pronti registra, nell’anno terminante il 30 aprile 2023, un fatturato di circa 291 milioni di euro, in crescita del 15,4%, con un incremento più contenuto a volume, pari allo 0,2%, con 43 milioni di chilogrammi venduti. Uno dei principali fattori di questo rallentamento è imputabile all’aumento dei prezzi (+15,1%), che si aggirano intorno a 1,61 €/confezione (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug).
AREE GEOGRAFICHE E CANALI DI DISTRIBUZIONE
L’area Nielsen con un peso maggiore in termini di venduto è l’Area 1, pari al 34,5%, e un prezzo medio superiore al mercato, pari a 1,7 €/conf (+12,4%). «A segui re – afferma Flavia Marchesi, analytic consultant di NIQ con un peso a valore del 26,2% e un prezzo più basso rispetto alla media del mercato (1,56 €/conf; +11,3%). L’Area 3 evidenzia un peso pari a 22,8% e un prezzo medio leggermente sopra media (1,66 €/conf), mentre l’Area 4, con un peso del 16,6%, registra il prezzo più basso (1,44 €/conf). L’Area 1 è l’unica a se gnare una contrazione a volume (-1,9%), mentre l’Area 3 mette a segno la crescita più elevata a volume con +2,7%. Area 1 e Area 2 sono allineate in termini di vendite a volume, registrando entrambe 14 milio ni di chilogrammi». Per quanto riguarda
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i canali, il supermercato è quello più importante per la categoria: con un peso del 41,4%, in lieve decrescita, evidenzia un andamento positivo sia a valore (+14,1%) sia a volume (+1,1%) e un prezzo medio che si attesta a 1,72 €/conf (+12,9%). Segue l’ipermercato, che veicola circa un quarto del totale fatturato della categoria e cresce del 10,3% a valore, ma è anche l’unico a calare a volume (-1%); inoltre, registra un prezzo medio a confezione di 1,82 €/conf e la crescita maggiore del prezzo rispetto all’anno scorso, pari a +13%. Al terzo posto troviamo il discount, che segna un peso a valore del 23,5% e la crescita maggiore, pari a +24,8% a valore e a +0,2% a volume, oltre che un prezzo confezione molto conveniente (1,27€/conf). Infine, i liberi servizi con 10,1% di sales location sono flat a volume (+0,1%) ma crescono a valore (+13,8%).
ANDAMENTO DEI SEGMENTI
A livello di segmenti, i preparati primi piatti ricoprono più del 60% come quota valore rispetto al totale categoria e registrano 178 milioni di euro, con un trend del +14,6%, mentre risultano flat a volume. Inoltre, mostrano un leggero calo a livello di referenziamento, passando da 21,6 a 21,5, e una flessione in termini di intensità promozionale a volume (-3,3 p.ti). «A trascinare la crescita del segmento – prosegue Flavia Marchese – ci sono le specialità estere, che ricoprono più di un terzo del totale e registrano
UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE IN EVOLUZIONE
Al momento la strategia di comunicazione di Alba Tramezzini si concentra principalmente su attività B2b, attraverso un piano media coerente e mirato. «Per ora – fa sapere l’azienda –aderiamo a una linea di comunicazione che coinvolge la stampa specializzata, con l’obiettivo di arrivare al buyer della grande distribuzione organizzata. Stiamo però già valutando per il 2024 la possibilità di allargare le nostre attività, puntando anche su una comunicazione verso il consumatore finale».
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nuove ricette in un packaging inedito per Buoni & Bilanciati, la linea di piatti pronti pratici e gustosi
Pollo al Curry, Pollo alla Mediterranea e Pollo alla Ortolana, le proposte ricche di sapore e facili da preparare
Pollo al Curry, Pollo alla Mediterranea e Pollo alla Ortolana, sono le nuove ricette che confermano l’attenzione di Fileni verso un consumatore sempre più informato e attento al proprio lifestyle ma anche orientato a uno stile alimentare sano, che predilige piatti in grado di garantire – come suggerisce l’OMS - la giusta combinazione di proteine, cereali e verdure e di apportare un quadro nutrizionale completo nel segno del benessere.
In linea con il trend del momento, i piatti pronti dei Buoni & Bilanciati regalano momenti di gusto sublime e rappresentano la soluzione ideale per una pausa pranzo fuori casa, o per una cena in famiglia o tra amici senza dover mai rinunciare al gusto della buona tavola.
Pensata per incontrare i gusti più diversi e soddisfare i palati più esigenti, Buoni & Bilanciati è la linea che si contraddistingue per l’utilizzo di pollo 100% italiano allevato senza l’uso di antibiotici, abbinato a ingredienti prelibati e di alta qualità che esaltano il sapore di ogni ricetta e offrono piatti pratici, appetitosi e veloci da gustare
Pronti in soli due minuti nel forno a microonde, Pollo al Curry, Pollo alla Mediterranea e Pollo alla Ortolana, si contraddistinguono per essere prodotti con un elevato contenuto di servizio, da oggi in un nuovo packaging che, grazie a un vassoio a scomparti, mantiene separati gli ingredienti, valorizza ancor di più il gusto ed esalta la resa estetica del piatto.
Novità in casa Fileni:
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291 mln/€
TREND VENDITE A VALORE +15,4% 43 mln/kg TREND
+6,3% a volume. Il segmento altri piatti pronti segna, invece, una quota valore del 20,5% e un trend a volume negativo del 4,5%, risultando principalmente veicolato da antipasti e insalate con un calo del numero medio di referenze (da 3,6 a 3,5) e una flessione di 4,1 punti in intensità promozionale a volume. Crescono leggermente a volume i contorni (+0,5%), mentre spiccano le pizze e i preparati con una crescita a doppia cifra sia a valore sia a volume, rispettivamente pari a +74,9% e a +30,4%, arrivando a quasi 18 milioni di euro; l’intensity index a volume di questo segmento è maggiore di 3,1 punti rispetto all’anno scorso e mostra un aumento del numero medio di referenze. Infine, i piatti pronti sostitutivi proteine animali superano gli 8 milioni di euro con un incremento sempre a doppia cifra, pari a +16,2% a valore e a +12,6% a volume, registrando un’intensità promozionale a volume positiva di +2,6 punti».
IL RISPARMIO DI TEMPO È UN DRIVER DI SCELTA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PER I CONSUMATORI
Le attività di comunicazione di Pedon puntano a consolidare il posizionamento del brand sul mercato, come spiega Matteo Merlin: «Il nostro posizionamento distintivo vuole promuovere un marchio capace di attrarre nuovi consumatori attraverso uno stile fresco e contemporaneo e un’offerta attenta ai bisogni di facilità e salubrità.
Abbiamo sviluppato un ecosistema di comunicazione che si articola in campagne di influencer marketing per coinvolgere il target sulla quotidianità di consumo, campagne video su piattaforme digitali, presenza a eventi musicali e sportivi e attività di tipo educational nelle scuole elementari per raccontare i benefici di legumi e cereali».
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UNA COMUNICAZIONE CHE MIRA A CONSOLIDARE IL POSIZIONAMENTO DEL BRAND
VENDITE
VOLUME
Secondo Sabrina Pertot, responsabile marketing di Cesare Regnoli & Figlio, «le parole d’ordine per il comparto dei piatti pronti sono: servizio, gusto, beElaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 30 aprile 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug
A
+0,2%
UN PIANO DI COMUNICAZIONE CHE COINVOLGE NUMEROSI TOUCHPOINT
Fileni ha deciso di supportare il rilancio della linea Buoni & Bilanciati, che propone una nuova ricetta con pollo 100% italiano, allevato senza l’uso di antibiotici, in un packaging ripensato da zero, attraverso attività di comunicazioni mirate. «Il recente rilancio della linea Buoni & Bilanciati Fileni – spiega Barbara Saba – è stato supportato da un imponente piano di comunicazione integrata che ha coinvolto numerosi touchpoint: dalla stampa specializzata al mondo del digital out of home, fino ad arrivare ad attività atl, con un piano di comunicazione unconventional realizzato ad hoc».
nessere e sostenibilità. L’alto contenuto di servizio è importante in quanto il consumatore è alla continua ricerca di prodotti che lo facilitino nella preparazione dei pasti anche attraverso il risparmio di tempo. La grande attenzione alla salute si traduce, invece, in scelte che riducono il consumo di grassi saturi, sale, zucchero e conservanti, lasciando spazio alle proteine nobili, a fibre, vitamine e sali minerali. Anche la sostenibilità è oggi un fattore imprescindibile nello sviluppo dei prodotti e nella sperimentazione di nuovi o antichi sapori». Una costante che caratterizza la domanda del comparto è la ricerca di opzioni comode e veloci, come spiega Andrea Battagliola, presidente de La Linea Verde: «Il tempo è una risorsa scarsa che i consumatori cercano di ottimizzare anche con le loro scelte di acquisto. Inoltre, oggi c’è sempre di più una forte consapevolezza del ruolo che un’alimentazione equilibrata ha in tema di benessere generale; dunque, aumenta nel carrello la quantità di prodotti genuini, salutari, freschi, “clean label”, senza conservanti e veg». La possibilità di velocizzare la preparazione dei pasti è oggi molto rilevante per gli shopper: «Complici il rientro negli uffici e il ritorno alla normalità – afferma Mattia Bosisio, brand manager di Piatti Freschi Italia - Fratelli Beretta – i piatti pronti sono tornati a essere un elemento facilitatore della vita di tutti i giorni, un alleato affidabile per risparmiare tempo in cucina e impiegarlo altrove nelle attività quotidiane. Questi prodotti rispondono alle esigenze di consumatori che dispongono di sempre meno tempo e quindi necessitano di soluzioni “ready to go” e ad alto contenuto di servizio, che uniscano sapori naturali, ingredienti di alta qualità, packaging facilmente gestibili e ricette attente alla varietà nutrizionale».
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Cotte al vapore, con ingredienti 100% naturali e senza conservanti a temperatura ambiente: vere alleate contro lo spreco alimentare.
Buone come fatte in casa, facili da trasportare grazie alla comoda monoporzione pensate per rendere semplice a tutti la scelta di un'alimentazione genuina e bilanciata.
IL FOCUS È SU QUALITÀ E ALTO CONTENUTO DI
La comunicazione di Conserve Italia per il brand Valfrutta, con il quale l’azienda è presente nel mercato dei piatti pronti, punta i riflettori sul servizio e sugli aspetti qualitativi dell’offerta, come spiega Stefania Costa: «La nostra attività di comunicazione è attenta a valorizzare l’alto contenuto di servizio e la qualità di questi prodotti, oltre che i benefici al benessere della persona che i nostri piatti pronti possono portare. Lo facciamo in particolare con campagne social indirizzate a un target di consumatori capace di apprezzare questi requisiti e disposto all’acquisto di prodotti ad alto valore aggiunto».
L’INNOVAZIONE VIVACIZZA IL MERCATO DEI PIATTI PRONTI
L’innovazione è un elemento chiave su cui si costruisce oggi l’offerta dei player del comparto, unendo gusto, salute e praticità. «Il consumatore moderno – dichiara Marco Devasini, direttore marketing di Riso Gallo –cerca soluzioni in grado di unire tradizione, innovazione, rapidità di preparazione, versatilità e praticità, orientandosi verso ingredienti di origine controllata, capaci di conciliare gusto e benessere. Gli shopper, inoltre, sono attenti alle etichette dei prodotti e dimostrano di preferire referenze percepite come naturali e poco lavorate, di cui è chiara la genuinità e l’origine, con un particolare interesse verso i processi di produzione». Anche Alba Tramezzini evidenzia l’importanza dell’innovazione e della naturalità delle referenze: «La genuinità degli ingredienti, la
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Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 30 aprile 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug +7,1% val +74,9% val +14,6% val +13,9% val +16,2% val -4,5% vol +30,4% vol +0,5% vol +0,5% vol +12,6% vol Altri piatti pronti Pizze e preparati Preparati primi piatti Contorni Piatti pronti sostitutivi proteine animali Segmenti
SERVIZIO
Panini
La nostra confezione brevettata per il microonde ti permette di riscaldare il panino senza aprirlo, mantenendo la confezione così com'è. Inserisci la confezione nel microonde e segui 3 semplici passaggi: inserisci, riscalda, gusta! Con il pratico sistema easy-peel, l’astuccio si trasforma in una comoda presina salvamani. Prova subito e regalati un'esperienza unica con un panino succulento stile fast food.
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filiera controllata della carne e la qualità del pane sono, insieme a una gamma di farciture diverse, le caratteristiche più ricercate dal consumatore. La nostra innovativa linea I Microndabili ha un altissimo contenuto di innovazione grazie alla sua formula di preparazione senza che l’hamburger venga tolto dalla confezione, lasciando il pane croccante nonostante la formula di cottura».
QUALITÀ E FRUIBILITÀ, BINOMIO VINCENTE
Qualità, servizio e modernità di gusti sono i driver che guidano le scelte dei consumatori, come spiega Umberto Rovati, marketing manager riso e primi piatti di Riso Scotti: «Su questi attributi abbiamo costruito la nostra proposta Naturalissimi Venere e Basmati: prodotti 100% biologici, sigillo di naturalità e rassicurazione, cotti al vapore per salvaguardare il buono di ogni ingrediente, con attenzione all'origine e alla territorialità delle materie prime. Non manca il contenuto spinto di servizio: referenze a impatto energetico zero per il consumatore in quanto si conservano a temperatura ambiente e non necessitano di essere scaldate al microonde». Gli italiani continuano quindi a mostrare un grande interesse per referenze capaci di coniugare qualità e praticità, come conferma Barbara Saba, direttrice marketing e innovazione di Fileni: «Il consumatore al quale ci rivolgiamo è particolarmente attento a ciò che sceglie di mettere nel carrello. Da un lato è sensibile alle novità di prodotto e dall’altro è intransigente quando si tratta di qualità. Coniugare un consumo consapevole e attento con la praticità imposta dagli stili di vita contemporanei è un must per tutti coloro che scelgono di portare sulla propria tavola i nostri prodotti». Secondo Matteo Merlin, marketing director di Pedon, «l’andamento positivo del comparto è generato da un’offerta sempre più articolata e da un investimento da parte dei retailer in termini di spazio e di disponibilità all’innovazione di prodotto come leva strategica per alimentare la crescita. In questo contesto vogliamo posizionarci come marca che accompagna lo shopper a nuove esperienze di consumo, offrendo referenze che rappresentano un perfetto equilibrio tra fruibilità e qualità, con una grande attenzione al tema del “food waste”: la shelf-life di 18 mesi permette al prodotto di essere un alleato per il consumatore perché pronto, gustoso, naturale e senza il rischio di scadere in dispensa».
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SONO APERTE LE ISCRIZIONI
Possono partecipare prodotti e servizi lanciati sul mercato fra gennaio 2022 e dicembre 2023
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SPAZIO A NUOVI GUSTI E A NUOVI TARGET DI CONSUMATORI
La dinamicità del comparto è favorita dalla curiosità degli shopper più giovani nel provare nuove soluzioni sfiziose, sane e pratiche, assecondando anche alcuni trend in ambito food. «La crescita dei primi vegetali all’interno dei piatti pronti uht – sottolinea Stefania Costa, marketing manager vegetali di Conserve Italia – è spinta dalla necessità dei consumatori di trovare a scaffale proposte sane e gustose, con ricette a base di proteine vegetali alternative alla carne con un alto contenuto di servizio. Questo mercato appaga anche il desiderio di molti shopper, soprattutto giovani, di sperimentare nuovi gusti e proposte inedite, capaci di innovare profondamente la routine alimentare. Il mondo vegetale in generale intercetta tutti i principali trend del momento, da quello salutistico e del benessere a quello attento alla sostenibilità ambientale e alla tutela degli animali». Secondo Giuseppe
Mastrolia, amministratore delegato di Newlat Food, «i nuovi consumatori prediligono la semplicità e la praticità nella scelta dei prodotti alimentari, senza ri-
SCHEDE PRODOTTI
Alba Tramezzini/ Panini Microndabili
Nome prodotto: Bbq Burger - Chicken
Burger - Cheese Burger
Caratteristiche: burger con una confezione innovativa e brevettata, grazie alla quale il risultato del riscaldamento non ha eguali. In soli due minuti di microonde è possibile gustare un panino caldo all’interno e con pane stile fast food.
Cesare Regnoli & Figlio/Medusa
Nome prodotto: Risotto di mare
Caratteristiche: il prodotto, pronto in soli due minuti, offre il 40% di materia prima ittica (totani, cozze e mazzancolle) secondo la tradizionale ricetta alla marinara con riso italiano a chicco lungo. Fonte di proteine, ha basso contenuto di grassi saturi ed è privo di conservanti e aromi artificiali. È confezionato in una ciotola 100% riciclabile con ampia trasparenza sul prodotto.
Conserve Italia/Valfrutta
Nome prodotto: Tutto in un Piatto – Polpette vegetali con riso bianco e riso rosso
Caratteristiche: gustosa ricetta mediterranea in veste vegetariana con polpette con proteine di grano, semi di zucca e fibre di bambù. Un sapore unico che coniuga benessere, servizio e cibo naturale.
Dr. Schär/Schär
Nome prodotto: Plant Burger
Caratteristiche: formulato con il 70% di ingredienti vegetali, il plant burger è adatto a una dieta vegana e presenta una croccante panatura senza glutine. Privo di frumento e conservanti, è fonte di proteine e ricco di fibre. Facile e veloce da preparare: basta scaldarlo in forno, al microonde, in padella o nella friggitrice ad aria. Il pack sostenibile contiene due porzioni da 160 g.
Fileni/Buoni&Bilanciati
Nome prodotto: Pollo al curry con mix verdure, riso ribe e nero
Caratteristiche: uno sfizioso piatto pronto che racchiude un mix di ingredienti: bocconcini di pollo accompagnati da riso ribe e verdure grigliate.
La Linea Verde/DimmidiSì
Nome prodotto: Riso freddo con tonno pinna gialla e riso italiano
Caratteristiche: la proposta è ricca di ingredienti e di sapore: riso italiano, tonno pinna gialla, cipolline, capperi e tante altre verdure. Insaporito e reso ancora più invitante da una goccia di succo di limone.
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TREND VENDITE PER CANALE
nunciare alla salute e al benessere, con una particolare attenzione alla sostenibilità. Il passaparola, le etichette e le recensioni sui social sono i principali criteri di informazione e selezione di una referenza, soprattutto per la Generazione Z, che ha modificato le regole di comunicazione, il modo di pensare e i valori fino a oggi codificati. La componente esperienziale ha preso il sopravvento: anche il food è diventato corollario di una experience molto più ampia».
IL SEGMENTO “GLUTEN FREE” È SEMPRE PIÙ INCLUSIVO E INNOVATIVO
Anche il segmento “gluten free” sta puntando sempre di più su soluzioni sane ma gustose, andando ad allargare notevolmente la proposta a scaffale con prodotti innovativi. «La nuova linea Ecco Fatto! – sottolinea Paolo Baronti, mar-
UNA COMUNICAZIONE STRATEGICA E MIRATA SUI SOCIAL MEDIA
Newlat Food sostiene il brand Naked con iniziative online e offline aventi lo scopo di aumentare la brand awareness. «In particolare – spiega Giuseppe Mastrolia – i social media sono lo strumento principe della Gen Z, poiché in grado di veicolare i propri valori e di esprimersi con assoluta libertà attraverso la pubblicazione di contenuti di vita quotidiana. Abbiamo attivato campagne di influencer marketing con creator di riferimento per la Gen Z con l’obiettivo di mettere in risalto le caratteristiche di prodotto e la velocità di preparazione. Contemporaneamente è andata on air anche la campagna adv dedicata a Naked in cui gli attori, che rappresentano il core target del brand, raccontano le loro passioni ed esprimono la loro creatività».
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+10,3% +14,1% +24,8% +5,2% -1% +1,1% +0,2% -0,8%
Volume Volume Volume Volume Valore Valore Valore Valore Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 30 aprile 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug +13,8% +0,1% Volume Valore
IPER SUPERMERCATI LIBERI SERVIZI DISCOUNT SPECIALISTI DRUG
keting manager di Nt Food - Gruppo
Morato – nasce per soddisfare le esigenze dei nostri tempi, consapevoli che l'industria alimentare e il consumatore hanno sempre bisogno di stimoli originali e nuove idee. Si tratta di una soluzione smart con un’alta componente di servizio, che si traduce nell’utilizzo di monoporzioni “ready to eat”, capaci di coniugare la praticità richiesta dai momenti di consumo fuori casa con la sicurezza dell’assenza di contaminazioni da glutine, consentendo inoltre di evitare gli sprechi». Seguendo uno dei valori dell’azienda, l’inclusione, Schär vuole proporre ai consumatori un assortimento sempre più ampio, in grado rispondere il più possibile ai diversi stili di vita. «Per questo motivo – spiega William Galletti, head of sales Gdo di Schär – inserire anche prodotti plant-based è fondamentale per garantire un’offerta a 360 gradi, in linea con le tendenze del mercato. Il nuovo plant burger surgelato è il primo prodotto dell’assortimento plant-based di Schär: è formulato con il 70% di ingredienti vegetali e presenta una croccante panatura senza glutine». n
SCHEDE PRODOTTI
Newlat Food/Naked
Nome prodotto: Naked Ultimate Caratteristiche: prodotto realizzato con ingredienti di prima qualità, aromi naturali e senza coloranti artificiali e conservanti. Le tre referenze che compongono la linea sono adatte ai vegetariani e ai vegani, in quanto contengono aromi che richiamano il gusto e il sapore del manzo, dell’anatra e del pollo. Facili e veloci da preparare: basta aggiungere un po’ di acqua bollente e attendere qualche minuto.
Nt Food - Gruppo Morato/ Nutrifree
Nome prodotto: Ecco Fatto!
Caratteristiche: sei sfiziosi piatti gluten free, pronti in tre minuti, pensati per chi ha poco tempo e tanta fame.
Pedon
Nome prodotto: Quinoa e Piselli con mais e carote
Caratteristiche: mix di cereali e legumi con verdure, cotto al vapore con ingredienti 100% naturali, senza conservanti. Si conserva a temperatura ambiente ed è pratico da trasportare, grazie al pratico doypack microondabile; ideale anche per un consumo fuori casa.
Piatti Freschi Italia - Gruppo
Fratelli Beretta/Viva la Mamma
Nome prodotto: Insalata di pasta con tonno, olive e pomodori
Caratteristiche: una ricetta a base di fusilli, tonno, olive e pomodori per la nuova insalata di pasta da 200 g, da consumare sia a temperatura ambiente sia riscaldata.
Riso Gallo
Nome prodotto: Bontà Pronte – Tex-Mex Chili con carne e Riso Blond
Caratteristiche: ricetta di ispirazione Tex-Mex che combina tradizione messicana e statunitense, derivante dalle creazioni culinarie dei Tejanos. L’incontro di pomodoro, peperoncino, carne e fagioli, in accompagnamento al riso, rendono i piatti ancora più prelibati.
Riso Scotti/Naturalissimi
Nome prodotto: Naturalissimi Venere e Basmati
Caratteristiche: i nuovi piatti pronti Naturalissimi rispondono ai bisogni più moderni dei consumatori: qualità, servizio e modernità. Ideali da gustare tutto l’anno.
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La grande disponibilità di prodotti e servizi spesso può provocare la difficoltà di effettuare oculate decisioni d’acquisto.
Nelle nazioni industriali occidentali c'è un eccesso di prodotti e servizi in quasi tutte le categorie. La combinazione di offerte online e offline offre i prodotti e/o i servizi giusti per quasi ogni occasione. Dal punto di vista del consumatore, questo surplus sembra essere positivo, sebbene spesso renda difficili decisioni di acquisto efficienti.
Esternalizzare il percorso del cliente
I consumatori possono beneficiare di servizi curati per sfuggire a questo "paradosso della scelta": gli esperti creano una selezione di prodotti iniziale o finale, i rivenditori fisici curano le rispettive offerte e una gamma di referenze accuratamente assemblata aiuta i consumatori nella scelta d’acquisto.
La società del surplus diventa società del significato
La cura di prodotti e servizi può andare oltre il semplice acquisto e possesso per diventare uno status symbol. Sempre più consumatori sono consapevoli degli effetti delle loro decisioni di acquisto e cercano di minimizzarne gli effetti sull'ambiente e sulla società. Il consumo curato può essere utilizzato anche nella "nicchia personale": in tal modo, alcune selezioni tengono conto delle particolari esigenze dei malati cronici.
Mega trend--> Seamless commerce
Macro trend--> Curated Consumption
Micro trend--> Samaritaine
Il grande magazzino si trasforma in parco divertimenti
Il grande magazzino parigino di lusso Samaritaine torna alle proprie radici lanciando un concetto di vendita al dettaglio orientato all'esperienza. 123 anni dopo la costruzione di un parco divertimenti sulle rive della Senna da parte del suo fondatore, il grande magazzino rende ora omaggio al passato: mantenendo il nome dell'epoca, la “Città Magica” combina riferimenti storici con elementi moderni. Attività, workshop e mostre saranno in offerta. L'obiettivo della campagna "iperfisica" è evidenziare l'appeal del retail, con esperienze AR che colmano il divario con i mondi digitali.
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Micro trend 2023: come sfuggire al “paradosso della scelta”
Mega trend--> Seamless commerce
Macro trend--> Hybrid commerce
Micro trend--> Love.Life
Il concetto di ristorante include centri benessere John Mackey, fondatore di Whole Foods, ha aperto un ristorante chiamato "Love.Life" in California. Il menu propone prodotti privi di grassi idrogenati e di 200 tra conservanti e additivi. Una parte del menu è inoltre dedicata agli alimenti che hanno dimostrato di curare e invertire le malattie croniche. John Mackey, inoltre, prevede di aprire centri benessere con il marchio del ristorante. I clienti potranno ricevere programmi di stile di vita personalizzati e terapie di benessere dai medici per prevenire e curare le malattie croniche.
Megatrend--> Seamless commerce
Macro trend--> Curated Consumption
Micro trend--> Good Measures
Programma “Buone ricette alimentari”
L'azienda di salute digitale Good Measures ha lanciato il programma "Good Food Prescription" per aiutare i consumatori ad adottare l'approccio "Food as Medicine" per migliorare il loro benessere quotidiano. Il programma utilizza la tecnologia brevettata del marchio per creare piani alimentari personalizzati che corrispondano al profilo di salute, alle preferenze alimentari e ad altri fattori di ciascun partecipante. Con l'aiuto del programma viene creata una lista della spesa e gli articoli possono essere acquistati e consegnati utilizzando la nuova tecnologia Care Cart di Instacart.
Mega trend--> Seamless commerce
Macro trend--> Curated commerce
Micro trend--> Littlecook.co
L'assistente di cottura digitale evita
lo spreco di cibo
La start-up britannica littlecook.io fornisce un'app che aiuta gli utenti a pianificare meglio quando cucinano, prevenire gli sprechi e risparmiare denaro. L'app utilizza l'apprendimento automatico per suggerire agli utenti cosa potrebbero cucinare utilizzando gli ingredienti disponibili. Una funzione di pianificazione consente, inoltre, di creare liste della spesa e fare acquisti intelligenti e parsimoniosi confrontando i prezzi del supermercato. È possibile anche condividere le ricette con altri chef dilettanti.n
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Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready
Le tendenze nel mercato dell’immobiliare commerciale
Il real estate commerciale attraversa un periodo di mutamenti e incertezza, con una netta frenata registrata nella prima parte del 2023. Ecco le principali tendenze del settore.
Il settore è in costante evoluzione e, recentemente, “vittima” di fattori esogeni disruptive che hanno accelerato indirizzi o causato un cambio di direzione. Indaghiamo da qualche anno le macro-tendenze a livello internazionale e siamo sempre alla ricerca di quelle che vogliamo meno effimere, destinate ad avere un impatto misurabile nel medio termine.
Negli ultimi anni, il futuro degli investimenti immobiliari commerciali (Cre) è apparso incerto. Nel 2020 abbiamo visto molte operazioni di compravendita congelate; l'anno scorso abbiamo assistito a un repentino aumento dei tassi di interesse e dei tassi di inflazione; nel mezzo di tutto questo c'è stata un'interruzione della catena di approvvigionamento che ha causato un forte shock sul settore delle costruzioni. Nel 2023 si ipotizza un repricing degli immobili commerciali che si assume destinato a non fermarsi e molti investitori restano alla finestra, in attesa di poter implementare strategie di investimento più profittevoli. Il cambiamento economico previsto avrà impatti sulla politica di investimento nei portafogli del settore immobiliare commerciale proprio di quei soggetti che guardano alle tendenze per trarne utili indicazioni.
REAL ESTATE DMM
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Secondo un recente studio di Savills (“Italian Investment Market”, aprile 2023), dopo un 2022 da record, fin qui il primo trimestre del 2023 registra una frenata per il mercato immobiliare commerciale italiano, con investimenti per circa 900 milioni di euro, in discesa del 50% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Lo studio conferma anche una dinamicità del mercato, con 56 deal chiusi nei primi 3 mesi dell'anno a fronte però di un volume medio della singola transazione che vede una prevalenza di operazioni sotto i 50 milioni. Quali sono, dunque, le tendenze che riteniamo non solo più interessanti per il settore, bensì destinate a durare e condizionare il mercato nel medio periodo?
1. Preferenza per proprietà di dimensioni ridotte con contratti più brevi: crisi dei consumi, crescita dei tassi, concorrenza dell’online sono solo alcuni dei recenti fatti che hanno determinato l’attuale turbolenza e incertezza sul futuro. Un modo per limitar la, in attesa di ripresa e consolidamento, è prevedere un lease plan con un orizzonte temporale nel brevemedio periodo e impegnare meno metri quadrati con immobili più facilmente ricollocabili o riadattabili.
2. Riqualificazione delle strutture: il declino dei centri commerciali non è certo una tendenza recente; questo ha portato a un ripensamento e indotto le proprietà a essere creative con questi spazi; quasi il 40% degli intervistati in una recen te ricerca di JLL (“Top 10 Cre Trends 2023”, gennaio 2023) ha dichiarato di avere attuato o pianificato la riqualificazione di queste strutture in modo da aggiun gere nuove funzioni fra le quali uffici, intrattenimento, sa nitario, spesso impensabili soltanto pochi anni fa.
3. Priorità per i criteri Esg: il concetto di sostenibilità è sempre più permeante in molti settori dell’economia. Come abbiamo avuto modo di analizzare in altra occasione su queste pagine, investitori e operatori nel mercato immobiliare commerciale si stanno impegnando a considerare sempre più i criteri Esg quando acquistano, costruiscono e gestiscono immobili. Secondo un’indagine della società statunitense Pigm (“Trends for 2022”), circa due terzi degli investitori Cre e dei gestori di fondi negli Usa, hanno implementato i criteri Esg nelle loro strategie di investimento; l’Europa segue a ruota questa tendenza.
4. Più immobiliare corporate e più operativo: la domanda di immobili di alcuni sub settori del Cre sono stati oggetto di crescita costante a partire dal 2020, come gli immobili per logistica e data warehouse, e lo saranno ancora negli anni a venire, come gli immobili a destinazione sanitaria e mista. Asset class con un sottostante più stabile e meno soggetto a oscillazioni nella domanda – in altri sottosettori causate da fattori esterni – rappresentano un’opportunità di diversificazione sempre più ricercata.n
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Alberto Deiana, project management and real estate executive Mi.No.Ter.
GDPR
= Grandi Dati Per il Retail?
Il futuro di ieri spunto per quello di oggi?
Il settore retail potrebbe immaginare un’applicazione che consenta di creare una spesa personalizzata in base ai dati forniti direttamente dai clienti.
Riportiamo ancora una volta lo sguardo indietro e parliamo di Coded Couture. Chi se la ricorda? Era febbraio 2017 e sul web si moltiplicavano gli articoli che annunciavano, e spesso decantavano, questa app frutto di una partnership fra moda e dati per proporre una nuova linea di abbigliamento che spostasse (e di molto) l’asticella sul concetto di “fatto su misura”, dove per “misura” non si intende solo la taglia, ma piuttosto lo stile di vita. L’app sullo smartphone oltre a raccogliere i dati della persona, registra lo stile di vita (come ad esempio 5 volte la settimana corre alla mattina, si sposta molto a piedi, mangia spesso fuori con gli amici, ecc.) L’abbigliamento e gli accessori poi proposti sarebbero stati persona-
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lizzati sulla base di questa mole di dati e altri contestuali al momento e all’occasione (cena di gala, lavoro, tempo libero), al luogo e alle condizioni meteorologiche. L’app fu proposta dalla casa svedese Ivyrevel (H&M) in partnership con Google.
Sono passati più di 5 anni e di questo progetto non vi è più traccia, almeno non che io riesca a trovare. Come mai? Troppo futurista? Troppo difficile da realizzare? O forse troppo invasivo per la privacy dei clienti? In tutta onestà non lo so, certo è che ognuna del le motivazioni sopra è superabile. Il futuribile diventa ogni giorno più probabile, le difficoltà vengono superate dall’innovazione, rimane il punto dell’invasività. A oggi il mercato ci ha dimostrato che gli utenti sono generalmente ben disposti a cedere le proprie informazioni in cambio di servizi di cui percepiscono il valore. Allora spazio alla fantasia!
Perché non immaginare un’app che perso nalizzi la lista della spesa in base a dei para metri forniti dal cliente, al suo comportamento e a fattori circostanziali? Ad esempio, potrei scegliere un regime dietetico, un obiettivo da raggiungere e i miei parametri fisici. A questo punto, ogni settimana l’app po trebbe indicarmi una serie di menu e creare la lista della spesa scegliendo ingredienti e quantità in funzione della mia attività fisica registrata, dei dati biometrici forniti dalla mia bilancia, del tempo e di altri dati ancora. Oppure potrebbe suggerire una dieta legata all’umore che registro in un diario? O perché no, scegliere aromi per vaporizzatori e cosmetici allineati con la mia aromaterapia del momento?
La fantasia qui non ha limiti: mangio fuori casa durante la settimana? Ecco che se al lunedì metto nel carrello un prodotto facilmente deperibile (letto con il barcode dall’app) potrebbe propormi un’alternativa a più lunga scadenza nel caso il consumo sia previsto nel weekend.
Iclienti sarebbero felici di farsi profilare e conoscere così a fondo per ricevere consigli mirati per la propria spesa? Chi potrebbe avere la credibilità per farlo, l’insegna o un’azienda del mondo dei dati come Google o Apple? n
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Paolo Pelloni, Digital Club/Retail
vegetali conservati,
vince la genuinità
di Claudia Scorza
Il mercato gode di una certa dinamicità e asseconda le richieste dei consumatori in termini di qualità e genuinità dei prodotti, puntando anche sull’innovazione e sull’ampliamento dell’assortimento a scaffale.
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Nell’anno terminante il 30 aprile 2023, il mercato dei vegetali conservati registra un giro d’affari di 1,13 miliardi di euro, in crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Risulta, invece, negativo l’andamento della categoria a volume, con una flessione del 2,5% per 282 milioni di chilogrammi venduti (fonte NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Discount+Liberi servizi+Specialisti drug).
Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA
Il comparto risulta in crescita a valore in tutte le Aree. Situazione diversa, invece, a volume, dove tutte le Aree mostrano un trend in flessione. L’Area 1, prima per incidenza sui volumi generati (27,8%), guida la contrazione in volume con un trend del -3,1%. Il calo è comune anche a tutte le superfici: il discount, primo canale per volumi veicolati (36,5%), traina l’andamento negativo con -5,1% rispetto all’anno precedente. «A livello di prezzi – afferma Francesca Babbo di NIQ – risulta in crescita il prezzo medio €/kg a totale Italia (+12%) in tutte le Aree. L’Area 3 e l’Area 4 evidenziano l’incremento maggiore, rispettivamente pari a +13,3% e +12,5%, pur mantenendo un indice più basso rispetto al totale Italia (index 97 Area 3; index 85 Area 4); inoltre,
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queste sono le Aree dove cala maggiormente l’incidenza delle promozioni (-2 p.ti Int Index Volume Area 3 e -2,1 p.ti Int Index Volume Area 4)». Le superfici distributive dove si concentra il 91,3% dei volumi sono ipermercati, supermercati e discount con trend positivo a valore (+9,4%) e negativo a volume (-2,5%).
AndAmento dei segmenti
Il segmento principale del mercato dei vegetali conservati è rappresentato da altri legumi vegetali e cereali conservati, che veicola il 32% dei volumi della categoria e che evidenzia un trend negativo a volume (-1,6%) e in confezione (-1,2%). «L’unico sottosegmento in controtendenza con il totale altri legumi – prosegue Francesca Babbo – è quello dei ceci, che registra un andamento positivo sia a volume (+3%) sia in confezione (+2%), nonostante l’aumento del prezzo medio (+18,6%) e il calo dell’intensità promozionale (-1,4 p.ti Int Index Volume). Il secondo segmento per importanza è quello dei fagioli conservati, che veicola il 27,9% dei volumi della categoria; qui si osservano trend negativi a volume (-2,5%) e in confezione (-2,7%). L’andamento è determinato dal sottosegmento dei fagioli borlotti, che mostra una flessione sia a volume sia in confezioni (-3,1% vol. e -2,8% conf). A totale Italia, risulta in aumento il prezzo medio €/kg del totale vegetali conservati (+12%). L’aumento del prezzo è comune a tutti i segmenti del mercato e determina le performance positive a valore dei segmenti principali (+14,2% per altri legumi vegetali e cereali conservati; +16,5% per fagioli conservati). Infine, è negativa sul totale vegetali conservati l’incidenza delle promozioni, che sull’ultimo anno è del 15,9% in volume (-1,8 p.ti)».
In quanto principalmente azienda produttrice di private label, La Doria adotta una strategia di comunicazione volta a raggiungere un target B2b per attestare la qualità dei prodotti e l’attenzione posta nei confronti di uno sviluppo il più possibile sostenibile. «Utilizziamo i canali classici – spiega Giuseppe Tammaro – come la stampa di settore specializzata o la partecipazione ai più importanti eventi fieristici a livello internazionale. Curiamo con attenzione anche i canali digitali, lavorando con accuratezza ai contenuti istituzionali veicolati attraverso i nostri siti web e i social media, così da mantenere attiva una conversazione costante con i nostri target e i nostri stakeholder».
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UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE MIRATA
prezzo, innovAzione e quAlità orientAno le scelte d’Acquisto
Le abitudini di acquisto e di consumo degli italiani sono andate modificandosi nel corso degli ultimi anni, facendo così emergere nuovi trend in parte destinati a consolidarsi nel tempo. «In questi anni complessi – afferma Ilaria Camporeale, head of trade marketing department di Italcarciofi – è nata una nuova categoria di consumatori: shopper che subiscono gli effetti della stabilità degli stipendi rispetto all’aumentare dell’inflazione e vittime del ruolo dei prezzi nella costruzione della propria alimentazione. Inoltre, frequentano in modo ricorrente supermercati perché acquistano in quantità limitate, sono più attenti ai claim dei prodotti perché propensi a condurre una vita socialmente sostenibile e sono più infedeli all’insegna e quindi più esploratori di occasioni e novità. Queste sono le tipiche caratteristiche di un consumatore che sa trasferire la sua percezione di sostenibilità, apprezzando principalmente le referenze che utilizzano una materia prima locale, lavorata dal fresco, di filiera, prodotta con metodologie ecosostenibili e innovative, ma a un prezzo contenuto». La leva del prezzo, accompagnata dalla ricerca di qualità e innovazione, resta un elemento importante per gli shopper anche secondo Federico Ghisolfi, direttore marketing & commerciale di F.lli Saclà: «I consumatori sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti e al loro prezzo, che valutano anche in funzione del formato. Cresce anche la curiosità per l’innovazione di prodotto, soprattutto se questa porta un vantaggio concreto in termini di gusto e di livello di servizio. La sostenibilità dei prodotti e delle produzioni assume inoltre oggi un valore imprescindibile». Il
Saclà si impegna ogni giorno nel promuovere concretamente progetti di sostenibilità a 360 gradi, non solo ambientale, come spiega Federico Ghisolfi: «L'iniziativa “I Mercoledì Antispreco” è nata per sensibilizzare la community web contro gli sprechi alimentari e si inserisce all’interno del nostro percorso #Thanksplanet, l’impegno di sostenibilità che Saclà sta portando avanti da diversi anni, con l’obiettivo di ispirare modelli di vita positivi, agendo responsabilmente per il bene del pianeta. Quest’anno è prevista la nuova edizione di questa importante iniziativa, ancora più ricca di novità».
CRESCE L’IMPEGNO CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI
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consumatore moderno si mostra quindi sempre più attento alla qualità, al costo dei prodotti e a cosa mettere nel carrello, in virtù di un buon rapporto qualità/prezzo. «A vincere – sottolinea Maria Giordano, chief marketing officer di F.lli Polli – sono soprattutto i formati più piccoli che, oltre a garantire una minore battuta di cassa, consentono anche una maggiore varietà di acquisto e una risposta responsabile allo spreco alimentare. Polli, già diversi anni fa, è stata la prima a lanciare un’intera gamma di sottolio dalla packsize ridotta (195 g vs 280 g), proprio per andare a intercettare gli shopper più attenti alla sostenibilità ambientale e con l’esigenza di una certa varietà di consumo senza rinunciare a gusto, qualità e salute grazie alle ottime proprietà nutrizionali dei prodotti».
TREND VENDITE A VALORE 282 mln/kg 1,13 mld/€ TREND VENDITE A VOLUME -2,5% +9,2%
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Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 30 aprile 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug
Segmenti
I consumAtori preferiscono prodotti sAlutAri e genuini
Negli ultimi anni i consumatori cercano prodotti quanto più salutari e funzionali al benessere dell’organismo.
«Nel mercato dei legumi – dichiara Giuseppe Tammaro, direttore commerciale Italia de La Doria – il biologico ha registrato una crescita costante negli ultimi anni; come produttori di private label abbiamo intercettato e seguito questo trend, sviluppando nuovi prodotti che mirano ad allargare la gamma dei prodotti bio, vegani e “free from” come i legumi senza sale nel liquido di governo, già presenti da diversi anni nei mercati nord-europei e ora richiesti anche in altri Paesi, Italia compresa». La tendenza a orientarsi verso un’alimentazione sana e natu-
Nei punti vendita con insegna Sigma e Sisa il mercato dei vegetali conservati sta facendo registrare importanti crescite a volume, pari a +13% sul totale anno 2022, e questo trend sembra destinato a crescere anche per effetto del gap di prezzo che si evidenzia sulla private label rispetto ai marchi industriali. «La categoria – afferma Simona Riccardo, category manager di D.It – è presidiata con un vasto assortimento di referenze “tradizionali” a marchio Sigma e Sisa, che si arricchisce con alcune peculiarità inserite sulle nostre linee trasversali, come VerdeMio, che raggruppa una gamma di legumi biologici 100% italiani, confezionati in vaso vetro e dunque in packaging interamente riciclabili. Abbiamo, inoltre, lanciato recentemente sulle nostre linee mainstream Sigma e Sisa una nuova gamma di legumi – Ceci, Fagioli Borlotti e Cannellini, Piselli e Lenticchie lessati al naturale in acqua e sale – in vaso vetro e scottati a vapore, per esaltarne il gusto semplice e genuino. Abbiamo, infine, in programma nel secondo semestre del 2023 il lancio di snack a base di legumi e cereali, così da soddisfare i bisogni crescenti della nostra clientela».
Altri legumi
Olive Sottoli +14,2% val -1,6% vol +13,7% val -0,2% vol +16,5% val -2,5% vol +11,2% val +3,4% vol +6,6% val +2,6% vol +0,5% val -15,1% vol
evegetali cereali conservati Piselli conservati Fagioli conservati Sottaceti
Il punto di vista della distribuzione: D.It – Distribuzione Italiana
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Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 30 aprile 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug
TREND VENDITE PER CANALE
rale è evidenziata anche da Diana Galbiati, marketing manager ambient di Bonduelle Italia: «Al centro delle diete dei consumatori, che si orientano sempre più verso proteine vegetali scegliendo i legumi e favorendo una dieta flexitariana, c’è la salute e, di conseguenza, la ricerca della naturalità. In quest’ottica, vediamo un sempre maggior incremento del “free from”. Cambiano anche le modalità di consumo dei legumi, visti sempre di più dai consumatori come un valido alleato per sperimentare in cucina, andando oltre le modalità di utilizzo più tradizionali e cercando nuove ricette creative. Oltre alla versatilità culinaria, i legumi offrono numerosi benefici nutrizionali, essendo una buona fonte di proteine, fibre, vitamine e minerali. Questi aspetti li rendono preziosi alleati per una dieta sana ed equilibrata».n
ItAlcArciofi
Nome prodotto: Tris di Carciofi Italiani
schede prodotti
bonduelle
Nome prodotto: Mais senza residuo di pesticidi
Caratteristiche: mais croccante e naturalmente dolce, senza residuo di pesticidi, zuccheri aggiunti, conservanti e Ogm. Cotto al vapore e subito confezionato, ha un peso netto di 300 g e un peso a secco di 285 g.
f.lli sAclà/sfiziolì sAclà
Nome prodotto: Carciofini Tagliati
Caratteristiche: referenza dal gusto moderno dato dalle note agre dell’aceto di mele e dal tocco pregiato dell’olio extra vergine di oliva italiano; formato monoporzione e versatilità d’uso.
Caratteristiche: referenza 100% italiana e di filiera, sviluppata durante la campagna carciofi 2020/21. Il prodotto è frutto di una lavorazione dal fresco che unisce tre prodotti di qualità in una ricetta che richiama il gusto tipico delle terre pugliesi.
lA doriA
Nome prodotto: Borlotti
Caratteristiche: i fagioli e legumi La Doria sono ottenuti da materie prime selezionate, reidratate e lessate al naturale.
polli
Nome prodotto: Funghetti Grigliati
Caratteristiche: grigliati dal fresco, i funghetti sono ideali come contorno a gustose pietanze sia di carne sia di pesce grazie al loro gusto delicato.
MERCATI DMM
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+76% +76% +76% +76% Iper
+8,8% val +10% val +7,1% val +9% val +59,8% val -0,7% vol -0,5% vol -3,4% vol -5,1% vol +84,5% vol
Super Liberi Servizi Discount Specialisti Drug
Elaborazioni DM su dati NIQ, a.t. 30 aprile 2023, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug
Vegetali conservati: quali sono i brand più coltivati sui social?
GrazieaFanpageKarmaeTalkwalker,l’OsservatorioDigitalediSoluzioneGroup haanalizzatol’attivitàsocialdelleprincipaliaziendeproduttricidivegetaliconservati.
Come si comportano i brand del mondo dei vegetali conservati sul web? Ce lo spiega l’analisi dell’Osservatorio Digitale di Soluzione Group, che attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma� e Talkwalker�, ha indagato sull’attività online delle più rinomate aziende del settore, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.
L’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai vari player e i loro risultati in termini di numero di fan e di interazioni dei contenuti pubblicati. A guidare la classifica per fan su Facebook è Bonduelle , che raggiunge una community di 1.7M di persone . Segue Valfrutta con 324k seguaci e Polli
OSSERVATORIO DIGITAL DMM
²
2023 e il 19
¹ Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra il 15 dicembre 2022 e il 15 giugno 2023
Fonte Talkwaker: indagine avviata nel periodo tra il 3 aprile
giugno 2023
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con 263k , mentre assente dal panorama digital è Coelsanus . La situazione si capovolge in termini di engagement: in cima al podio sale Ponti (65k) , rincorso da Fattoria dei Sapori (49k) e D’Amico (28k) . Fanalino di coda, a sorpresa, è invece Bonduelle , che negli ultimi 6 mesi ha abbandonato completamente la pubblicazione sul canale. A trionfare tra i top post è Ponti , con i contenuti realizzati insieme all’attore Maurizio Lastrico nei panni di uno chef pluristellato, specifici però sul prodotto Aceto Balsamico di Modena I.G.P., raccontato in ricette semplici e adatte a tutti.
Le community su Instagram sono piccole ma quasi tutte attive. Medaglia d’oro va a Ponti con 31k follower, seguito da Polli con 21k e da Bonduelle Italia e Valfrutta a pari merito con 17k. Anche in questo caso, il quadro cambia parlando di performance della pagina: protagonista, in questo caso, è Saclà che raggiunge ben il 31% di interazioni. Sul podio a pari merito anche Zuccato e Fattoria dei Sapori (30%) , mentre conquista il terzo posto D’Amico (27%)
L’analisi di Talkwalker ha invece registrato 202 mention all’interno di conversazioni spontanee legate al mercato dei vegetali conservati, coinvolgendo un pubblico di oltre 58M di persone #cucinaitaliana, #healthy e #mangiaresano sono gli hashtag più utilizzati, a dimostrazione di come i vegetali conservati siano comunque affiancati al tema di benessere e italianità. Infine, i brand più citati ricalcano perfettamente la classifica delle aziende con le community social più conosciute e interattive, quali Ponti, Bonduelle e D’Amico.n
www.soluzionegroup.com
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Rational supporta la gestione digitale della cucina nei supermercati
Gli impianti di cottura Rational supportano l’attività dei punti vendita della grande distribuzione con sistemi di gestione digitale della cucina, garantendo ampia scelta di prodotti nel reparto gastronomia e minimizzando i consumi.
È il caso del supermercato Hu Openair Park presso l’Albatros Village a San Vincenzo (Li).
di Claudia Scorza
Gli impianti di cottura Rational supportano l’attività dei supermercati con sistemi di gestione digitale della cucina all'interno dei punti vendita della grande distribuzione organizzata. È il caso del supermercato Hu Openair Park presso l’Albatros Village a San Vincenzo
(Li), che punta su una gastronomia d’eccellenza molto fornita, con prodotti sempre freschi e da filiera corta, proponendo piatti tipici della tradizione locale.
La nostra volontà di distinguerci grazie a una produzione indipendente e interna alla struttura stessa, in grado di offrire ampia scelta di prodotti in breve tempo e senza mai rinunciare a qualità e gusto – spiega Federico Camiciottoli, amministratore delegato dei Supermercati Hu Openair – deve però fare i conti con la necessità di minimizzare i consumi e gli sprechi in termini energetici e di risorse. Grazie alle soluzioni di Rational abbiamo la possibilità di standardizzare processi e attività, cosa che non sarebbe stata possibile in altro modo con la stessa qualità».
Per questo all’interno della cucina del supermercato è stato affiancato ai due SelfCookingCenter già presenti, il nuovo iVario Pro 2S, il sistema di cottura multifunzione di Rational. Con i sistemi Rational le cotture intelligenti riducono al minimo il calo peso e tutti i processi possono essere personalizzati rendendoli facilmente ripetibili, con un notevole risparmio energetico. n
Leggi anche: “Il Gigante sceglie la piattaforma di hyperlocal marketing di Shopfully”
TECNOLOGISTICA DMM 70 DM MAGAZINE
«
Conad avvia un progetto logistico in modalità 100% elettrica
L'insegna utilizzerà veicoli elettrici per la consegna di prodotti dai Cedi a 16 punti vendita della rete Conad di Roma e Palermo. Il progetto pilota, in collaborazione con Enel X Way, sarà applicato prossimamente anche nelle città di Torino e Firenze.
di Claudia Scorza
Conad avvia un nuovo progetto logistico di consegne a punti vendita in modalità 100% elettrica a Roma e a Palermo, in collaborazione con Enel X Way, società di Enel dedicata alla mobilità elettrica. Il progetto prevede l'utilizzo di veicoli elettrici per effettuare le consegne di prodotti dai Cedi delle cooperative Pac 2000A e Conad Nord Ovest a 16 punti vendita di Roma e Palermo. I veicoli di consegna elettrici percorreranno circa 450-500 km al giorno nelle zone servite. «Siamo orgogliosi di avviare in alcune aree della nostra rete di vendita un progetto così importante in ottica di sostenibilità. In questa prima fase abbiamo scelto di concentrarci sulle aree metropolitane sia per dare un contributo più incisivo alla lotta alle emissioni sia per via di una rete infrastrutturale per la mobilità elettrica più capillare» commentano Massimiliano Matteucci, direttore logistica di Pac 2000A Conad, e Paolo Vadalà, direttore supply chain di Conad Nord Ovest. «La logistica ricopre un ruolo di primo piano perché supporta tutte le politiche di sviluppo delle nostre cooperative: da un lato è infatti il traino a efficientamento e innovazione del sistema per migliorare il servizio a supporto dei soci, dall’altro è uno degli elementi in prima linea con cui si persegue la nostra politica di sostenibilità ambientale».
L’utilizzo di nuovi veicoli elettrici per la consegna sarà esteso nei prossimi mesi anche nelle città di Torino e Firenze, a riprova dell’impegno continuo di Conad e delle cooperative associate verso la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti.
L’attenzione verso una mobilità sostenibile abbraccia anche le comunità in cui l’insegna opera attraverso l’installazione di colonnine di ricarica elettrica presso gli store Conad: grazie alla partnership con Enel X Way, la catena distributiva ha installato 500 punti di ricarica a uso pubblico su tutto il territorio nazionale.n
Leggi anche: “Fercam e Dal Pumps insieme per un trasporto sostenibile”
DM MAGAZINE 71 TECNOLOGISTICA DMM
Casino potrebbe fondersi con Auchan Végé e Carrefour dicono stop
Arriva alla fine, dopo tre anni, la centrale Aicube 4.0acronimo di associazione imprese internazionali indipendenti - formata da Gruppo VéGé e Carrefour Italia: alla fine del 2023, infatti, la collaborazione non sarà rinnovata. Il patto, che non prevedeva il recesso anticipato, giunge in sostanza alla sua normale scadenza. Fino a dicembre, in ogni caso, saranno mantenuti sia gli impegni in essere, già stipulati con i partner dell’industria di marca, sia gli eventuali contratti in fase di definizione. Resterà invariata anche l’attività collaborativa con l’Idm in merito ai dati di trend e di consumo, in modo da indirizzare ancora, in modo sinergico, la crescita del settore.
Gruppo Casino sempre più nella bufera, dopo che Terract, distributore con 1.700 punti vendita, si è ritirato dalla partita e ha detto no a un progetto di fusione, per evitare di ereditare una parte dei 6,4 miliardi di indebitamento di Casino stesso. Rimane invece in gioco il tycoon ceco Daniel Kretinsky, già azionista al 10%, che potrebbe aumentare la propria quota e prendere il controllo, ma soprattutto si affaccia un’ipotesi che cambierebbe il volto della Gdo francese: secondo la stampa estera Auchan retail, della famiglia Mulliez, avrebbe infatti lanciato la proposta di entrare nel capitale di Casino.
Ottimo bilancio per Dao, la cooperativa Conad che controlla un quarto di Eurospin
Molto bene per Dao: la cooperativa (Dettaglianti alimentari organizzati), associata a Conad, chiude in positivo anche il bilancio 2022, dopo un 2021 favorevole. A dicembre 2022, i ricavi si attestano sopra i 331 milioni di euro (rispetto ai 293 del 2021), restituendo una crescita di quasi 38 milioni: +12,95 per cento. Il fatturato consolidato ammonta a 370 milioni di euro, mentre le vendite nei supermercati dei soci superano i 600 milioni di euro.
Nasce la federazione della prima trasformazione alimentare
Il nuovo soggetto federativo annunciato il 13 giugno vede come partecipanti Assalzoo - Associazione nazionale tra produttori di alimenti zootecnici, Assocarni - Associazione nazionale industria e commercio carni e bestiame e Italmopa, Associazione industriali mugnai d’Italia. La super associazione si chiama, appunto, Confindustria agroalimentare della prima trasformazione e rappresenta, in questa fase, un fatturato complessivo superiore ai 25 miliardi di euro.
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alla centrale Aicube 4.0
UNA NUOVA FASE
PER IL FRANCIACORTA VILLAGE
Il Franciacorta Village torna a registrare risultati molto positivi in termini di vendite e di affluenza ritornando, già dalla fine del 2022, ai livelli prepandemia. Francesca Monteleone, direttrice del Franciacorta Village, ha raccontato ai microfoni di Distribuzione Moderna tutte le iniziative e le attività messe in atto dal villaggio di Saiano Rodengo (Bs), tra cui la collaborazione con l’edizione 2023 della Mille Miglia.
NOVITÀ DI PRODOTTO IN CASA
ORO SAIWA
Andrea Cicolella, marketing manager di Oro Saiwa, ha raccontato ai nostri microfoni qual è stato l’andamento del 2022 e quali sono le previsioni per l’anno in corso presentando, infine, una novità di prodotto da poco a scaffale.
DE MATTEIS RACCONTA LE PROGETTUALITÀ IN CANTIERE
De Matteis Agroalimentare, leader nel settore della pasta premium, ha annunciato importanti novità che dimostrano il suo impegno per l’innovazione e la sostenibilità. Inoltre Marco De Matteis, amministratore delegato, rivela a Distribuzione Moderna i nuovi progetti in ambito di export e private label.
MORO (CARREFOUR ITALIA):
NASCE IL NUOVO FLAGSHIP STORE
TERRE D’ITALIA
Carrefour ha inaugurato a Milano il flagship store Terre d’Italia, un format inedito dove vivere una experience completa, dalle degustazioni di vini alle soluzioni per il pranzo: all’esperienza d’acquisto, dunque, l’insegna affianca una nuova modalità di consumo, direttamente in punto vendita, e la possibilità di partecipare a eventi settimanali. Lo spazio, infatti, comprende un dehor con 30 posti a sedere e una sezione dedicata all’enoteca, in modo da permettere ai clienti di scegliere il vino da consumare durante l’aperitivo, durante il quale è possibile degustare le specialità della tradizione italiana come il prosciutto dop 24 mesi e la mozzarella di Gioia del Colle.
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Più spazio alle Private Label
Il 1° e unico MAGAZINE DIGITALE BILINGUE dedicato alla marca del distributore e ai suoi protagonisti
IN ITALIANO E IN INGLESE
MAGAZINE
NEL PROSSIMO NUMERO
COVER STORY
L’evoluzione del farmaceutico in Gdo
MERCATI
Cura persona Sughi, salse e condimenti
Farine
Responsabile marketing
Sabrina Crippa
s.crippa@edizionidm.it
Digital marketing manager
Valentina Vendra
v.vendra@edizionidm.it
Marketing marketing@edizionidm.it tel: 02/20480344
E-commerce
Silvia Manfredi
ecommerce@edizionidm.it
Responsabile commerciale Edoardo Pavesi
e.pavesi@edizionidm.it skype: E.pavesi80 cell: 3394918442
Commerciali Carolina Cirani
c.cirani@edizionidm.it cell: 3496676046
Francesca Cuneo
f.cuneo@edizionidm.it skype: Francesca Cuneo cell: 3396980893
Emanuela Dal Chele
e.dalchele@edizionidm.it
skype: emanueladalchele cell: 3332196167
Laura Origgi
l.origgi@edizionidm.it cell: 3475649708
Maria Francesca Reale
f.reale@edizionidm.it cell: 3482223685
Eventi Simona Valenza
eventi@edizionidm.it
Distribuzione Moderna. Il retail in real time.
www.distribuzionemoderna.info
Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.