DM Magazine Settembre 2024

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SUCCESSI

Maiora diventa

Società Benefit e continua a crescere

INTERVISTA

Mare Aperto: nuovi formati e nuove combo tonno-olio dopo un 2023 difficile

Dal like all’acquisto:

si punta su

SUCCESSI

Maiora diventa

Società Benefit e continua a crescere

INTERVISTA

Mare Aperto: nuovi formati e nuove combo tonno-olio dopo un 2023 difficile

Dal like all’acquisto:

si punta su

Quattro

parole

per rappresentare un

principio strategico Bergader “Think global. Act local”.

Forte della sua tradizione, Bergader ha fatto della strategia internazionale un faro che ha permesso di mettersi in ascolto delle richieste reali del mercato e dei consumatori grazie a un’analisi condotta a livello globale per comprendere come i consumatori utilizzassero lo storico erborinato Edelpilz, il grande classico dell’azienda. Il risultato lo si vede oggi: nell’inalterata ricetta casearia di sempre, il prodotto si presenta sui mercati nella nuova veste di edelblu. Le versioni edelblu Classic e Gourmet, edelblu Cream ed edelblu Cubes, sono state concepite in quattro tipologie di packaging mantenute identiche in tutto il mondo, per venire incontro alle aspettative dei consumer e in virtù di una scelta strategica che proietta a livello internazionale, ma radica nelle singole realtà locali, grazie alle attività di in-store promotion, nei supermercati, i veri luoghi di culto per l’assaggio dei questo prodotto. Afferma Antje Müller De Leo, direttrice marketing e comunicazione internazionale dell’azienda: “La relazione con il cliente finale è per noi un asset su cui investiamo da sempre. Ecco perché, a livello di scelta comunicativa e di brand, abbiamo fortemente voluto rendere inconfondibili le diverse offerte edelblu, portando più persone a gustarne la fragranza, il sapore e a provarne l’utilità in cucina. Vogliamo raccontare una storia attraverso la degustazione del formaggio, creando un vero e proprio “innamoramento”, poiché da sempre in Bergader crediamo nel valore dell’incontrarsi nel punto vendita, creando attese e soddisfacendo le esigenze più ricercate”.

www.bergader.it

Antje Müller De Leo, direttrice marketing e comunicazione internazionale

50 Mercati

L’informazione, secondo noi.

Dal like all’acquisto: si punta su influencer e creator

Mare Aperto: nuovi formati e nuove combo tonno-olio dopo un 2023 difficile 15 Successi

Maiora diventa Società Benefit e continua a crescere

17 Imprese

Coop italia vince la sfida del prodotto a marchio

18 Mercati

Sughi, salse e condimenti: un arcobaleno tra gusto e natura

38 Osservatorio Digital

Sughi e pesti pronti: ecco i brand che condiscono meglio i social

Focus

Disposable: i consumatori premiano le scelte sostenibili

Retail Innovation

Babylist.com Showroom – Los Angeles, Usa

Farine e ingredienti base per dolci: il focus è sull’innovazione

61 Social&Pr strategies

Il nuovo rapporto Cision sulla relazione tra giornalisti e Pr

63 Customer Last mile solutions

66 Focus

Casalinghi: praticità e cura del design al centro

72

Soluzioni per il retail

Per Epta essere best in class è naturale

Retail Real Estate Un’espansione silenziosa

74 Mercati

Cresce l’appetito per i prodotti proteici

88 Digital Club/Retail

L’Ai media con patatine?

91 Tecnologistica

Shopify presenta le soluzioni Pos Go e Terminal

Logistica Uno e Gruppo Sanpellegrino attivano un nuovo collegamento ferroviario intermodale 95 News 97 Video e podcast 99 Prossimamente

Il “pandoro-gate” non ha scalfito il rapporto tra italiani e influencer. In arrivo nuove regole per una maggiore trasparenza. E su LinkedIn spopolano i social ceo del retail.

DM Magazine

Supplemento mensile di Distribuzione Moderna

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano

Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile

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Federica Bartoli, Stefania Colasuono, Alberto Deiana, Maria Teresa Giannini, Maddalena Marconi, Paolo

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Editore Edizioni DM Srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano P. Iva 08954140961

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L’informazione, secondo noi.

In apparenza l’informazione non è mai stata così facile ed economica come oggi: basta una connessione Internet e un telefono mobile per accedere a un potenzialmente infinito numero di informazioni. La trasformazione digitale, inoltre, ha creato l’illusione del “fai-da-te”, rivoluzionato il modo in cui le aziende interagiscono con i propri clienti, offrendo esperienze personalizzate e coinvolgenti: attraverso i social media, i siti web e le piattaforme di e-commerce, in apparenza si può raggiungere un pubblico globale in modo efficace e misurare l'impatto delle proprie iniziative di marketing. Eppure, proprio per questo, informarsi e fare informazione in modo mirato, corretto e autorevole è l’impresa più difficile. Ovvero, avere il giusto punto di osservazione, intermediazione e interpretazione dei fatti, affidata a esperti, analisti e giornalisti specializzati. Da questo mese assumo la direzione editoriale di Edizioni DM, casa editrice pensata, nata e cresciuta digitale, consapevole che in un panorama competitivo in continua evoluzione un magazine digitale è un alleato indispensabile per le aziende del settore che sanno cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione per distinguersi, anticipare le tendenze di mercato e soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori. Mi farò portatrice di uno sguardo nuovo verso il futuro: anche il portale di Distribuzione Moderna da questo mese ha una veste rinnovata, per crescere ancora e puntare sull’informazione, offrendo un inedito servizio per distributori, industrie e professionisti. Un approccio attuale al mondo, con notizie, spiegazioni chiare e un modo di arrivare dritti al punto che è il segno distintivo di una web company come Edizioni DM, che non si è mai fermata alla superficie, ma è sempre andata in profondità. L'editore, infatti, è convinto che non esiste innovazione senza informazione e attorno a questo concetto ha radunato una squadra di professionisti che resta al passo con i tempi, offrendo un punto di vista utile per chi vuole crescere, comprendere e cogliere occasioni. Per questo con tutta l’équipe, insieme, abbiamo creato un quotidiano digitale che fa la differenza e che crea un ponte fra lettori e protagonisti dell’informazione. Più versatile, accessibile e interattivo, consentendo così di raggiungere un vasto pubblico, offrendo contenuti aggiornati e misurabili per raccontare i temi legati al cambiamento del mondo del largo consumo e della moderna distribuzione, cercando di interpretare il futuro restando vicini al nostro presente.

Dal like all’acquisto: si punta su influencer e creator

Il “pandoro-gate” non ha scalfito il rapporto tra italiani e influencer, sempre più micro e sempre più creatori di contenuti, anche grazie ai nuovi algoritmi. In arrivo nuove regole per una maggiore trasparenza. E su LinkedIn spopolano i social ceo del retail: ecco la top ten.

Un italiano su due segue almeno un influencer sulle piattaforme social: si attesta a 29 milioni, secondo i dati dell’Osservatorio InSide promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra, il numero di persone che usufruiscono dei contenuti digitali veicolati dai profili di celebrities e altri creator. Numeri che certificano un ottimo stato di salute per un settore che molti, dopo le vicende del “pandoro-gate” che hanno visto coinvolta la seguitissima influencer cremonese Chiara Ferragni, davano per spacciato e che ha sviluppato quella

creator economy che nel 2027, secondo Goldman Sachs, varrà mezzo trilione di dollari. Qualcosa, tuttavia, è cambiato nella percezione degli utenti: secondo le evidenze della ricerca si è contratta la percentuale di follower che seguono persone e personaggi in quanto tali, mentre contenuti e prodotti vedono aumentare la loro rilevanza nel guidare la purchase intention. Un cambio di prospettiva che impatta anche sulle strategie di marketing degli attori del largo consumo, che già da tempo presidiano questi canali e riconoscono la potenza dello strumento, evoluzione digitale di quel passaparola che prima avveniva tra gli scaffali dei punti vendita o alla cassa e che oggi, inevitabilmente, trova nei social network un rinnovato vigore.

Penny Market su TikTok con la miniserie “Quante cose puoi fare con un Penny”

Il discounter tedesco Penny Market apre e popola il suo nuovo canale TikTok, allargando la sua presenza social e proponendo una comunicazione semplice e coraggiosa. L’esordio con una sitcom dal titolo “Quante cose puoi fare con un Penny”, con protagonisti i collaboratori dell’insegna e le tante storie di vita che si sviluppano nelle corsie dei punti vendita, in cui gli utenti possono riconoscersi, informarsi, divertirsi. «TikTok come lo conosciamo oggi, non è più un semplice canale di comunicazione; – racconta Marcello Caldarella, corporate communications manager Penny Italia – si tratta piuttosto di un luogo di incontro che rispecchia l’immediatezza e l’approccio visual del modo in cui la società contemporanea si scambia informazioni, emozioni e si intrattiene; Penny vivrà il canale con questa consapevolezza, portando storie di reale quotidianità delle sue persone in tutti i negozi d’Italia».

Content is the king: la rivincita dei nano influencer

Il mondo del food&beverage è tra i più attraversati dalle attività degli influencer, veri e propri intermediari tra brand e consumatori: quasi un utente su quattro che dichiara di utilizzare molto le principali piattaforme social, stando alle rilevazioni dell’Osservatorio InSide, è propenso nel prossimo anno a effettuare acquisti in base ai contenuti pubblicati dai creator seguiti. Terreno sempre più fertile, dunque, per i brand dell’industria di marca e per le insegne della Gdo che, in verità, già da tempo utilizzano questa leva nella propria strategia di marketing omnicanale. L’efficacia, tuttavia, non è più legata al vanity metric della popolarità dell’influencer di volta in volta ingaggiato ma alla sua autenticità, alla capacità di creare contenuti rilevanti e originali e di interagire con i propri follower: un vero e proprio cambio di paradigma che segna l’inizio di una nuova era per l’influencer marketing, dove a essere premiati

sono i contenuti più interessanti e non le persone più interessanti. A velocizzare questa transizione il crescente numero di utilizzatori di TikTok, che punta sull’intrattenimento per differenziarsi dagli altri social network e i cui algoritmi suggeriscono contenuti proprio in base agli interessi degli iscritti e non in relazione alla rete di persone seguite. In questo modo c’è una maggiore possibilità di emergere anche per i micro-influencer, meno noti ma più funzionali: grazie a un tasso di engagement rate mediamente più alto rispetto ai top influencer e alla capacità di creare un legame di fiducia molto stretto con la propria micro-community, sono oggi ambitissimi dai grandi marchi e dalle aziende della Gdo.

Despar Italia racconta i Campionati Europei di Atletica Leggera con l’influencer marketing

Despar Italia, società consortile che riunisce sotto il suo marchio sei aziende della distribuzione alimentare ed è parte dell'Organizzazione Spar International, ha lanciato il suo progetto speciale di storytelling e influencer marketing in concomitanza con i Campionati Europei di Atletica Leggera, di cui Spar è storico sponsor. Attraverso immagini e video, condivisi sui canali social dell’insegna e delle aziende del consorzio, sono state raccontate tutte le emozioni dell’evento, così come i valori di impegno, passione e spirito di squadra, che caratterizzano lo sport e tutto il mondo Despar. Protagonista l’ex ginnasta olimpica Federica Macrì, oggi content creator in ambito fitness e lifestyle.

La Cetrioli Revolution di Saclà alla conquista della Generazione Z I cetrioli, finalmente, possono tornare a occupare il posto che meritano negli spuntini dei più giovani, soprattutto quelli della Generazione Z. Un trend, quello dei cetrioli sott’aceto, che nelle ultime settimane sta spopolando sui canali social di tutto il mondo e che Saclà sceglie di rendere protagonista nella sua ultima social activation dal nome evocativo: “Cetrioli Revolution”. La campagna digital, realizzata dall’agenzia Ad Store, è stata lanciata attraverso un video manifesto che ha generato 790mila riproduzioni su TikTok e ha chiamato a raccolta tutti i food lovers appassionati di cetrioli. L'iniziativa è stata inoltre supportata da un'attività di digital pr, con il coinvolgimento di 34 creators che hanno aderito realizzando stories e video per il brand.

Nuove regole in arrivo, tutta la filiera è responsabile

In arrivo in autunno un codice di condotta per il settore dell’influencer marketing, frutto del lavoro del Tavolo Tecnico istituito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni lo scorso gennaio, quando sono state emanate le prime Linee Guida rivolte principalmente agli influencer professionali, ossia quei soggetti che secondo le Linee Guida hanno un milione di follower risultante dalla somma delle piattaforme e hanno pubblicato nell’anno precedente alla rilevazione almeno 24 contenuti, oltre a far registrare un engagement rate del 2% su una piattaforma negli ultimi 6 mesi. «Ad oggi non esiste una vera è propria definizio -

ne legale di influencer. – sostiene l’ avvocata Ilaria Gargiulo, esperta in materia e componente del Tavolo Tecnico indetto dall’Agcom – Nelle sedute del Tavolo Tecnico stiamo lavorando con agenzie, brand e piattaforme per costruire una regolamentazione specifica per questa professione, che andrà ad aggiungersi alle regole già esistenti in materia di pubblicità». Una implementazione della normativa partita ben prima del caso Ferragni-Balocco, che mira a chiarire aspetti formali e sostanziali, dall’utilizzo degli hashtag ai sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer, sino ai meccanismi di segnalazione di eventuali violazioni. «Il tema della responsabilità di ciò che pubblicano gli influencer – continua l’avvocato Gargiulo – è centrale: chi ingaggia un influencer, anche se “piccolo”, è corresponsabile di quanto viene pubblicato. In capo a chi commissiona il lavoro c’è, ad esempio, l’obbligo di chiarire formalmente nel contratto che i contenuti dovranno essere segnalati come contenuti promozionali secondo le regole sulla riconoscibilità̀ della comunicazione commerciale già esistenti nel nostro ordinamento e rinvenibili, ad esempio, nel Regolamento Digital Chart dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria». n

Finiper: dopo gli Ipersonaggi arriva il corto “Una giornata Iper” In occasione del 50esimo anniversario, Iper La grande i presenta un contenuto esclusivo: “Una Giornata Iper”, il suo primo cortometraggio, con la regia del giovane regista Matteo Napoli. Presentato ufficialmente durante un evento dedicato al Cinemino di Milano lo scorso 4 settembre, “Una Giornata Iper” è un cortometraggio di 13 minuti dal taglio ironico e non convenzionale ed è stato concepito per trasformarsi in una serie avvincente di cinque puntate, in cui ogni episodio utilizza la grammatica di generi diversi, perfetta per la fruizione sui canali social Instagram e Facebook dell’azienda. Già lo scorso dicembre l’insegna aveva registrato l’ottimo successo sui social del progetto Ipersonaggi, che ha generato visualizzazioni uniche al sito www.iper.it pari a 200mila e ha raggiunto 2,6 milioni di utenti unici sui profili social della catena distributiva, anche grazie al coinvolgimento di dodici influencer, tra cui Alessio Pellizzoni/Chef in Casa, Frank Gramuglia/Lo Zero Sbatti e Francesca Noè/Il Gourmet.

Cini (TikTok):
«Il retail si connetta con il suo consumatore. Il volantino? Più contenuti e intrattenimento»

TikTok sta rivoluzionando il mondo dell’influencer marketing e il retail lo ha capito.

Abbiamo intervistato Giuliano Cini, brand partnerships director, Italy & Greece di TikTok.

Come si crea una vera connessione tra brand e consumatore?

Il mondo del consumo è in continuo cambiamento e i brand devono riuscire a connettersi con i propri consumatori per adeguare le proprie proposte.

L’ascolto è al centro di questa dinamica: seguire i trend che si sviluppano nelle tante community presenti sulle piattaforme social è il primo passo, poi è necessario cogliere quelli più strategici, farli propri e metterli a terra in maniera efficace e veloce. È un vero e proprio cambio di prospettiva: uscire dal mondo dell’analisi sociodemografica per connettersi al mondo reale, adeguando anche i processi decisionali, rendendoli funzionali a queste nuove dinamiche.

A rincorrere i trend si rischia di perdere un po’ la bussola…

Questione di strategia: ci sono trend di breve durata, che noi definiamo momenti, che vanno colti e lavorati con un tempismo che richiede procedure decisionali snelle. Poi ci sono quelli che in TikTok definiamo segnali e forze, trend di medio e lungo periodo, su cui si può lavorare con una maggiore pianificazione.

Vede una Gdo un po’ disconnessa dal suo consumatore?

Vedo una comunicazione ancora molto ancorata agli strumenti tradizionali, seppur non mancano casi di retailer che stanno sperimentano risultati ottimi semplicemente mettendosi in ascolto o affidandosi

a creator per le proprie campagne di marketing. D’altronde l’universo del food è tra i più animati, ma anche i mondi della cura persona e della cura casa hanno community molto attive e tendenze molto interessanti, che partono dalle abitudini di consumo, ma poi mettono in evidenza i prodotti: uno su tutti il #SundayReset. Intrattenere una conversazione con i propri consumatori su trend molto strutturati, utilizzando un linguaggio meno patinato e più diretto e credibile, può diventare un vantaggio competitivo di non poco conto.

Il principale mezzo di comunicazione in Gdo è ancora il volantino, oggi sempre più digitale. Quello che vedo oggi è la riproposizione digitale del volantino cartaceo, che continua a parlare di prezzi e promozioni in maniera statica e ripetitiva. Mi piacerebbe diventasse uno strumento d’intrattenimento, interattivo, con contenuti di creator o, perché no, dei dipendenti dell’azienda, che suggeriscano diverse occasioni di consumo legate a quel particolare prodotto in taglio prezzo. Si creerebbe tanto valore aggiunto e si darebbe un tocco di freschezza a un mezzo un po’ troppo statico.

Chiarazzo (Pubblico Delirio):

«I ceo del retail sempre più influencer sui social»

Con Stefano Chiarazzo, founder&managing director di Pubblico Delirio e autore dei libri “Social Ceo” e “Business Content Creator”, facciamo il punto sulle strategie comunicative dei ceo del mondo retail.

Partiamo dalle basi: chi è il Social Ceo?

Un manager apicale la cui reputazione non deriva tanto dal ruolo che ricopre ma da quello che fa, decide e racconta tutti i giorni. Un leader abituato a uscire dalla stanza dei bottoni e a confrontarsi con le comunità in cui opera l’azienda. Sono sempre di più le figure apicali nel mondo retail che lo fanno anche su LinkedIn, ponendosi come riferimento e nutrendo relazioni. Se fatto bene, è un efficace “secondo lavoro” che con il Social Ceo Lab monitoriamo con metriche quali-quantitative.

Oltre l’etichetta c’è, dunque, la capacità di raccontare e raccontarsi.

Da un amministratore delegato, anche sui social, ci si aspetta un aggiornamento sulle attività dell’impresa e una capacità di ispirare con visioni e idee, con grande concretezza e trasparenza. Un approccio narrativo basato sullo storydoing che coinvolga il più possibile in tempo reale i tanti stakeholder nei percorsi aziendali, nelle iniziative di successo e, perché no, nelle inevitabili difficoltà.

Nel mondo retail il fenomeno inizia a diventare rilevante. Quali sono le vostre evidenze? Il periodo pandemico ha dato ulteriore visibilità e rilevanza a tutta la distribuzione moderna e in par -

ticolare alla Gdo, protagonista di un grande lavoro per garantire la disponibilità di beni e servizi di prima necessità. I post social degli amministratori delegati dei grandi gruppi della distribuzione parlano oggi alla filiera, alla business community, alla politica, ai media, ai collaboratori e agli aspiranti tali. Rispetto ad altri settori, come automotive, food, finance ed energia, siamo un po’ dietro ma non mancano gli ottimi esempi.

Fuori i nomi…

Per molto tempo è stato Francesco Pugliese, ex ad di Conad, il più seguito e prolifico con un uso di LinkedIn alla Twitter, fatto di tanti repost accompagnati da commenti brevi ma incisivi. Oggi spicca Giorgio Santambrogio di Gruppo VéGé, thought leader che con il suo stile coinvolgente e informale genera dibattito su temi di grande attualità. Giannalberto Cancemi ha, invece, un approccio che definiamo da supporter, concretizzando il modello collaboratore-centrico di Leroy Merlin, ad esempio, tra i primi a ospitare sul proprio profilo i guest post dei dipendenti. In larga parte gli amministratori delegati sono dei reporter, come Massimo Lucentini, che con un tono personale predilige una comunicazione informativa sui piani, sulle attività e sui risultati di Todis.

Fonte: Social CEO Lab di Pubblico Delirio. Rilevazione dati al 29 luglio 2024. L’ultima colonna si riferisce al numero di nuovi follower acquisiti negli ultimi 12 mesi

Mare Aperto: nuovi formati e nuove combo tonno-olio dopo un 2023 difficile

Nel 2023 Mare Aperto ha fatturato più di 53 milioni di euro, continuando a investire in packaging sostenibile e prodotti certificati. L’azienda annuncia nuovi formati e piccole variazioni alla combinazione tonno-olio.

Dopo il 2022, anche il 2023 è stato un anno di rincari e riduzione dei volumi per l’alimentare confezionato, specie per prodotti che si avvalgono della combinazione con l’olio d’oliva, come le conserve di tonno. Luca Famularo, marketing and communication manager di Mare Aperto, ci parla di com’è stato affrontato dall’azienda genovese, nata nel 2015 e parte del gruppo spagnolo Jealsa (uno dei principali produttori di conserve ittiche al mondo).

L’Italiaèilsecondoproduttoreeconsumatoreditonnoinscatola,cheperòcontinuaavedere numeriinassestamentorispettoalpiccodel2020-2021.CheannoèstatoperMareAperto? Il 2023 è stato un anno impegnativo per il comparto delle conserve ittiche. Per quanto riguarda in particolare il tonno in scatola, si è assistito a un incremento del prezzo al consumo globale pari all’11,6% sul 2022, con conseguente perdita in volume sui mercati. Come per tutte le aziende di questo comparto, anche per Mare Aperto il 2023 è stato una sfida: abbiamo cercato di compensare il problema dell’incremento dei prezzi e della conseguente perdita a volume attraverso azioni specifiche volte a offrire le migliori soluzioni al consumatore. In primo luogo, abbiamo ampliato la nostra gamma di prodotti, introducendo sul mercato “Il Delicato”, ossia il tonno in olio di semi di girasole, e i Filetti di Tonno in vetro Mare Aperto. Essendo in olio di semi di girasole, “Il Delicato” è stato pensato per non far gravare sui consumatori l’incremento incontrollato del prezzo dell’olio di oliva, e per proporre loro una soluzione salutare e che esaltasse la delicatezza del sapore del tonno. Mare Aperto, inoltre, tramite la propria casa madre Jealsa, è da sempre impegnata nell’investire in tecnologie innovative per ottimizzare i processi pro-

duttivi e compensare così i costi di produzione sempre più alti. A questo si aggiungono gli importanti investimenti in ricerca e sviluppo per ideare e sviluppare referenze e formati che siano convenienti per i consumatori, nonostante l’aumento dei prezzi.

Quantopesanoivaricanalidelladistribuzioneitaliananelvostrocaso?

RiusciteaesserepresentisianellaDMtradizionalesianeidiscount?

Il grosso del nostro business (85%) proviene dalla grande distribuzione, mentre il restante 15% è suddiviso tra normal trade (10%) e Horeca (5%).

QualèlavostraquotadimercatoinGdoattualmente?

Il mercato delle conserve ittiche è molto frammentato. Ad oggi la quota di Mare Aperto in Gdo è del 3,3% circa.

Dichiaratediesseremoltoimpegnatisulfrontedellasostenibilità.Inchemodoilconsumatoretrovariscontrodiquesto?

Crediamo nella trasparenza assoluta. Per questo, abbiamo scelto un packaging "clean label" che espone chiaramente tutti gli ingredienti direttamente sulla parte frontale. Vogliamo che chiunque possa conoscere ogni singolo elemento che compone il nostro prodotto. Inoltre, abbiamo reso più evidenti i nostri valori, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale. All'interno della confezione, il consumatore può facilmente scoprire tutte le azioni concrete che mettiamo in atto per rispettare il pianeta.

Qualinovitàdiprodottoedicomunicazionedobbiamoaspettarcifinoallafinedell’annocorrenteenel 2025?

In Mare Aperto siamo costantemente impegnati nello sviluppo di nuovi prodotti e formati per soddisfare appieno le esigenze dei nostri consumatori, offrendo una vasta gamma di opzioni adatte a tutti. Per il secondo semestre del 2024, abbiamo in programma il lancio del nuovo formato da 5 lattine, sia per la nostra referenza classica in olio di oliva che per quella con solo un filo d'olio. Inoltre, introdurremo sul mercato le nuove referenze all'olio di oliva da 140 e 200 grammi, oltre ai nuovi formati da 12 lattine (divisi in due confezioni da 6 unite da una fascetta) per le referenze classica all'olio di oliva, all'olio di girasole e con solo un filo d'olio d'oliva. Queste novità mirano ad ampliare ulteriormente la nostra offerta e a garantire una maggiore va rietà e convenienza ai nostri clienti. Per la fine dell’anno, poi, realizzeremo una comunicazione più efficace nei supermercati per guidare le scelte d'acquisto dei consumatori. n

IL FREDDO È NEL NOSTRO DNA

8 - 10 Ottobre 2024 Norimberga (DE)

PADIGLIONE 9 ARNEG: Stand 9-426

INCOLD: Stand 9-326/328

Arneg e Incold, insieme per disegnare un nuovo concetto di retail più green, performante e responsabile. Forte della presenza di 41 società in tutti i continenti, il Gruppo Arneg fornisce le più evolute e sostenibili soluzioni di refrigerazione commerciale per offrire un servizio completo al mondo del retail.

CELLE FRIGORIFERE E PORTE AD AVVOLGIMENTO RAPIDO

HP2 E GLOBO, UNITÀ E CENTRALI FRIGORIFERE A CO2

Azienda del Gruppo Arneg, Incold è specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni di coibentazione per il settore alimentare e la logistica refrigerata. Nello stabilimento di Rovigo (Italia) si producono celle frigorifere modulari, pannelli e porte isotermici e porte rapide. Incold propone soluzioni sempre più sostenibili con la massima attenzione al risparmio energetico.

Casa madre del Gruppo, Arneg affianca il cliente dalla progettazione alla realizzazione del punto vendita. Specializzata nella produzione di banchi frigo, centrali frigorifere e soluzioni impiantistiche, offre servizi di assistenza e consulenza energetica. L’evoluzione continua della ricerca e sviluppo assicura un approccio alla refrigerazione sempre più efficiente ed ecosostenibile.

www.incold.it

www.arneg.com

Maiora diventa

Società Benefit e continua a crescere

Nel 2023, il gruppo pugliese ha incrementato ricavi del 7,37% rispetto all’anno precedente. Sono stati stanziati 22 milioni per gli investimenti e sono previste 400 nuove assunzioni. Con il passaggio a Società Benefit, inoltre, il gruppo rinnova il proprio assetto societario.

Investimenti,

espansione e trasformazione societaria: viaggia su queste tre direttive il presente, ma soprattutto il futuro di Maiora, gruppo pugliese operante nel Centro-Sud nei canali Gdo e Cash & Carry con le insegne Despar e Altasfera e che ha realizzato nel 2023 un incremento dei ricavi del 7,37% rispetto al 2022 (833 milioni). Un bilancio positivo per la giovane azienda, nata nel 2012, ma che rappresenta l’evoluzione di due storiche imprese del territorio, Cannillo e Ipa Sud, e che ha visto crescere i principali indicatori finanziari, registrando rispettivamente un Ebitda di 54 milioni (+39%) e utili di 20 milioni (+65% rispetto al 2022).

Ottimi risultati anche dal punto di vista del piano di riammodernamento della rete, che conta ad oggi la ristrutturazione di oltre 30 punti vendita: il piano industriale 2021/2025 ha puntato essenzialmente su un consistente remodelling, finalizzato al restyling dei principali store della rete (tutti adeguati secondo i canoni del “Format 35”), con un investimento di 21,4 milioni nel 2023. Si aggiunge nel 2024 un ulteriore stanziamento di 22 milioni, utili a completare ristrutturazioni e nuove aperture di una rete che arriverà così a contare oltre 550 punti vendita (franchisee inclusi) e 14 Cash & Carry, comportando un incremento di 400 collaboratori e collaboratrici, come previsto dal piano di assunzioni.

Tra le novità che accompagnano il percorso di crescita di Maiora ci sono l’annuncio del passaggio a Società Benefit, modello ritenuto più adeguato alle dimensioni, ai valori e alle prospettive del gruppo, e il rinnovamento, nel solco della continuità, del Consiglio di amministrazione. Accanto ai Consiglieri Felicia Ileana Cannillo, Marco Peschechera, Luigi Peschechera, entrano a far parte del principale organo di gestione societario Grazia de Gennaro e Giuseppe Peschechera. A Franco Cannillo, patron del Gruppo Cannillo, viene affidato il ruolo di presidente, mentre Pippo Cannillo manterrà il ruolo di amministratore delegato. Nicola Peschechera continuerà ad assicurare il suo prezioso contributo quale presidente emerito.n

Leggi anche: “Probios acquisisce il 100% di Biotobio”

https://www.facebook.com/marcascudo

https://www.instagram.com/marca_scudo/ www.unifrigo.it/marca-scudo

Coop italia vince la sfida del prodotto a marchio

Nell’arco di due anni sono stati proposti circa 5mila nuovi prodotti Coop, tra inediti, riformulazioni e cambi di packaging.

Un anno positivo per Coop Italia, che ha superato la sfida dei nuovi assortimenti a marca del distributore. Nel 2023 l’insegna, che si occupa degli acquisti alle migliori condizioni per conto dei suoi 101 soci, ha realizzato contrattazioni per un fatturato di 7,784 miliardi di euro (+4,9%). Le singole cooperative della galassia Coop hanno realizzato, a loro volta, vendite al dettaglio aggregate per 14,8 miliardi (+2,9%).

Divergenti i trend di food e non food di Coop Italia: il settore alimentare è cresciuto del 5,6% (trainato da grocery e da prodotti freschi) mentre il non food è arretrato del 6%. In questo ambito la performance del marchio Coop (food e non food) è stata determinante: +10,2%. L’incidenza sul totale delle vendite avrebbe superato il 40% con un fatturato di 4,5 miliardi. Come sottolineato dal presidente di Coop Italia, Maura Latini, nella Mdd si gioca una parte rilevante del recupero di marginalità delle cooperative. Ancora di più in una fase di riduzione dei volumi.

Nell’arco di due anni sono stati proposti circa 5mila nuovi prodotti Coop (tra inediti, riformulazioni e cambi di packaging), nelle linee Io Coop, Viviverde, fior fiore, casa Coop, Coop Origine, Solidal, d’Osa Coop, Chiringuito, BeneSì, DayTech e diversi altri. Da menzionare, la linea di successo Gli Spesotti: 300 prodotti per 75 categorie a prezzi convenienti.

Secondo l’azienda, la Mdd consente un risparmio medio del 25% rispetto all’analogo prodotto di marca. Nell’offerta complessiva la marca Coop sarebbe leader nell’80% delle categorie con un tasso di penetrazione che supera il 95% (cioè il 95% dei clienti ha messo nel carrello almeno un prodotto a marchio).n

Leggi anche: “Acquisizione al pesto per Gruppo La Doria, che si mangia Clas di Imperia”

Sughi, salse e condimenti : un

arcobaleno tra gusto e natura

di Maddalena Marconi

Dal rosso dei sughi pronti e del ketchup al verde del pesto e al giallo chiaro della maionese, la tavolozza dei colori delle referenze di questo mercato è sempre più ricca e brillante, grazie alle tecnologie e agli ingredienti naturali, che consentono di offrire prodotti sani e freschi, a tutto vantaggio del sapore.

Nell’anno terminante il 26 maggio 2024, il mercato di sughi, salse e condimenti ha generato un giro d’affari di 1 miliardo di euro con un trend a valore del +8,5% rispetto all’anno precedente. La crescita del fatturato è imputabile a un aumento dei prezzi del 5,5%.

Crescono però anche i volumi di vendita (+2,8%) e raggiungono oltre 161,7 milioni di chilogrammi, sostenuti da un incremento del numero medio di referenze (+2,4%) e dell’intensità promozionale (+1%). Un incremento trasversale, per canali e per aree, con l’unico risultato negativo nei trend a volume delle superettes (fonte NIQ, totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount).

AREE GEOGRAFICHE E CANALI

L’Area 1 è quella che contribuisce maggiormente alla crescita del mercato. Veicola il 32,7% del fatturato e il 31,3% dei volumi e registra un trend positivo del 7,7% a valore e del 2,4% a volume, a seguito di un aumento della promozionalità (+1,6%). La crescita è inferiore alla media del mercato e ne

UN MARCHIO STORICO, FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Un’immagine attuale e fresca, che si rivolge anche a famiglie giovani, pur mantenendo la solidità che ha caratterizzato l’azienda nel tempo. È questa la strategia comunicativa a cui sta lavorando Conserve Italia con Cirio. «Dallo scorso maggio abbiamo scelto di raccontare la filiera trasparente del marchio avvalendoci di un testimonial come Elio e le storie Tese – illustra Chiara Spagna –. Il nuovo spot contribuisce a inserire Cirio nel contesto contemporaneo, esprimendo vicinanza alle famiglie, che la riconoscono come un patrimonio del Paese, legata alla storia del pomodoro e alla tradizione agricola e culinaria italiana. La scelta di Elio e le storie tese consente di accostare Cirio ad artisti popolari e conosciuti e di parlare a più generazioni».

Trend vendite volume (%):

+2,8

+8,5 161,7 mln/kg 1 mld/€

Trend vendite valore (%):

consegue una perdita di quote sales location (-0,2% a val. e -0,1% a vol.). Nell’Area 2 si registrano le migliori performance, con un incremento del giro d’affari del 10%, generato da un aumento dei volumi (+3,8%) e del prezzo medio (+6%). Crescono anche le quote sales location (+0,3% a val. e +0,2% a vol.). In Area 3 si registra un incremento del numero medio di referenze vendute (+3,8%) che supporta una crescita a volume (+3,4%) superiore alla media. Tale fenomeno non si verifica nel giro di affari, dove l’aumento (+8%) è inferiore al mercato, a seguito di un effetto inflattivo infe -

UNA PRESENZA INTEGRATA

Per rafforzare l’identità aziendale, F.lli Polli punta su una comunicazione integrata a 360°. «Giugno e luglio sono stati i mesi più intensi – spiega Maria Giordano –. Alle attività sui canali radio/televisivi e sulla carta stampata si è affiancata la collaborazione con alcune influencer del network di GialloZafferano e diverse iniziative digital, come il concorso “Cena stellata con Polli”. Non sono mancati gli eventi di aggregazione, tra cui l’appuntamento estivo “Orto in città” alla Cascina Cuccagna di Milano e le “Pesto Polli Masterclass” nei centri commerciali. Nuove attività sono previste per settembre e ottobre, mesi importanti sia per la ripresa dei consumi legata al back to school sia per i progetti che stiamo realizzando nel campo della sostenibilità e biodiversità».

riore rispetto alle altre aree. Diversamente, l’Area 4 cresce a valore (+8,7%) a causa di un forte incremento del prezzo (+6,7%), che impatta negativamente sui volumi, tanto che questi registrano un aumento inferiore rispetto al mercato (+1,9%). «Per quanto riguarda i canali distributivi – spiega Andrea Rana di NIQ –, il principale rimane quello dei supermercati, che contribuiscono per il 41,3% al fatturato e per il 36,9% alle quantità vendute. La quota a valore è in aumento (+0,2%), attraverso una crescita dell’8,9% imputabile a un incremento del prezzo medio (+6,6%). In aumento anche i volumi (+2,2%), ma in mi -

FILIERA

Specializzata nella produzione di private label, La Doria si rivolge principalmente a un target B2b con l’obiettivo di evidenziare non solo la qualità dei suoi prodotti ma anche l’impegno verso uno sviluppo sostenibile. «Utilizziamo i media tradizionali, come la stampa di settore, e partecipiamo ai principali eventi fieristici internazionali – dichiara Diodato Ferraioli –. Prestiamo particolare attenzione ai canali digitali, curando con precisione i contenuti istituzionali trasmessi attraverso i siti e i social media. Questi strumenti ci consentono di mantenere un dialogo costante con i nostri target e stakeholder. Ci impegniamo a comunicare e promuovere i valori aziendali, enfatizzando l’attenzione al controllo della filiera».

sura inferiore rispetto al mercato. I discount sono il secondo canale per importanza e quello che cresce maggiormente, sia a valore (+9,9%) che a volume (+4,8%), guadagnando punti di sales location (+0,3% a valore, +0,6% a volume). La crescita può essere imputabile a un prezzo medio inferiore e risente meno dell’effetto inflattivo (+4,9%)». Gli iper registrano un incremento del fatturato sostenuto da un aumento dei volumi (+3,9%) superiore alla media, da un maggior supporto promozionale (+2%) e dall’aumento del numero medio di referenze vendute (+2,7%). I liberi servizi mostrano un'involuzione in termini di quote sales location (-0,4% a val. e -0,6% a vol.) mostrando una crescita del fatturato inferiore rispetto agli altri format (+3,9%), sostenuta principalmente da un forte aumento del prezzo medio (+8,5%). In calo i volumi (-4,2%) e l’intensità promozionale (-0,3%).

ANDAMENTO DEI SEGMENTI

All’interno del mercato, i sughi pronti e le basi sono il segmento principale e quello con la crescita maggiore, che nel periodo considerato ha generato il 48,5% del fatturato e il 48,2% delle quantità vendute, con una crescita del 9,9% a valore e del 3,6% a volume e un aumento del numero medio di referenze vendute (+3,1%). All’interno dei sughi pronti,

IL DIALOGO B2B CHE PARLA DI

Per un’estate indimenticabile, scegli i nostri sughi freschi: versatili e irresistibili sono perfetti per rendere speciali le giornate estive con leggerezza e gusto.

Scoglio, Salmone e Gamberi, Byond Meat, Astice

Beyond Meat, Scoglio Rosso, Astice, Salmone e Gamberi ogni giorno è un invito a gustare l’estate!

I sughi freschi e gluten free sempre pronti per un pranzo veloce o una cena in compagnia.

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Peso segmenti e trend a valore (%)

48,5 (+9,9)

Sughi pronti e basi

23,6 (+7,9)

22,9 (+7,4)

5,1 (+2,8)

Maionese

+43,3% val

Salse/ Spalmabili vegetali

Condimenti per piatti

la varietà principale sono quelli a base pomodoro e veicolano il 61% del fatturato e il 77% dei volumi. Una crescita del 13,6% a valore e dell’8,5% a volume fa del pesto la varietà che cresce maggiormente, sostenuta da un aumento del numero medio di referenze vendute (+6,9%). «Salse e spalmabili vegetali – prosegue Rana – sono il secondo segmento per quota a valore (23,6%) e registrano un aumento del giro d’affari del 7,9%, a seguito di un innalzamento del prezzo medio (+6,5%) e dei volumi (+1,3%). In questo segmento, la varietà principale è il ketchup, che pesa per il 28% del fatturato e per il 45,9% dei volumi e registra una crescita a valore dell’11,6%, sostenuta da un forte aumento del prezzo (+11,1%). La soia, che genera il 12,1% del fatturato del segmento, registra un trend positivo a valore del 10,2%, supportato da maggiori volumi (+11,2%) che compensano il calo del prezzo (-0,9%). La salsa barbecue è la seconda per volumi di vendita e ne veicola l’8,6% del segmento; cresce a valore del 9,4% con un aumento del prezzo (+7,5%) e delle quantità vendute (+1,8%), supportate da una maggiore attività promozionale (+2,3%)». In termini di volumi è, invece, quello della maionese il segmento più importante dopo i sughi pronti e veicola il 25% dei volumi del mercato. Registra un trend positivo a valore del 7,4%, con un aumento dei volumi del 2,3% a seguito di un incremento della promozionalità (+2,9%). La varietà normale è responsabile del 94,3% del fatturato e del 96% dei

volumi e aumenta la propria incidenza in seguito a un forte calo delle varietà leggere. Infine, i condimenti per piatti sono il segmento con le quote minori e registrano dei trend positivi sia a valore (+2,8%) che a volume (+2,9%), ma inferiori alla media.

IL GUSTO DI UNA VOLTA, CON I TEMPI MODERNI

Che siano freschi o ambient, sughi, salse e condimenti registrano buone performance. Un successo che si deve soprattutto alla crescente capacità delle aziende di garantire un’offerta diversificata e di qualità.

L’autenticità delle ricette della tradizione senza sacrificare ore ai fornelli è ciò che propongono con i loro sughi pronti aziende storiche come Barilla. «Abbiamo rilanciato i ragù con una veste grafica che li rende più identificabili a scaffale e un’etichetta capace di comunicare al meglio la qualità degli ingredienti – sottolinea Cinzia Malizia, marketing senior manager condiments Italia di Barilla –.

Sulla confezione evidenziamo l’impiego di carne di alta qualità da allevamenti italiani e filiera controllata, macinata in pezzi grandi e rosolata seguendo ricette capaci di esaltarne i profumi. La qualità e la trasparenza dei nostri prodotti e dei loro ingredienti sono inoltre verificabili grazie a un Qr Code attraverso il quale è possibile accedere alle informazioni sulla filiera e sul benessere animale». La materia prima 100% italiana, la filiera e la componente di servizio spiccano tra gli elementi distintivi anche nei sughi pronti di Conserve Italia. «Possiamo fare affidamento

SCHEDE PRODOTTI

Barilla

Nome prodotto: Ragù Barilla

Caratteristiche: la migliore selezione di carne da allevamenti italiani, macinata in pezzi grandi e cotta lentamente nel soffritto, per un'esperienza dal gusto irresistibile.

Conserve Italia/Cirio

Nome prodotto: Ragù di carne e datterini

Caratteristiche: in vetro da 350 g, questo prodotto, caratterizzato dalla dolcezza del datterino, vanta materie prime selezionate sia come provenienza sia come qualità e gusto.

De Angelis Food

Nome prodotto: Sugo all’astice

Caratteristiche: la base di carne di astice fresca conferisce a questo sugo un sapore ricco e delicato, mentre pomodoro, aglio e prezzemolo ne intensificano il profilo gustativo.

F.lli Polli/Polli

Nome prodotto: Ragù di peperoni e melanzane

Caratteristiche: plant based e senza soia. Consistenza golosa e avvolgente. Preparato con peperoni italiani e pomodoro ciliegino italiano. Formato bipack 90 g per due.

F.lli Saclà/Saclà

Nome prodotto: Salsa al curry

Caratteristiche: grazie al suo sapore delicatamente esotico, è adatta per insaporire insalate e arricchire secondi piatti e offre un’esperienza culinaria ispirata alla tradizione orientale.

NUOVI FORMATI, PER NUOVI NUCLEI FAMIGLIARI

I nuclei famigliari piccoli, da una a tre persone, sono sempre più diffusi e rappresentano il 77% delle famiglie che acquistano sughi di carne pronti. In considerazione di ciò, Barilla ha rilanciato la gamma dei suoi ragù non solo con una nuova veste grafica, ma anche con un nuovo formato. «La scelta di proporre barattoli da 300 g – spiega Cinzia Malizia – è pensata per fornire un confezionamento adatto a ridurre gli sprechi e ad avere un prodotto sempre fresco».

Pesto surgelato in gocce – spiega Matteo Pezzana, export manager di Pesto di Prà –costituisce una proposta molto innovativa poiché consente di utilizzare solo la quantità desiderata senza sprechi, riponendo il restante prodotto nel freezer e utilizzandolo successivamente al bisogno». L’uso di ingredienti sostenibili e il pack eco-friendly sono fiori all’occhiello per La Doria, specializzata nella produzione conto terzi. «Con i nostri sughi uht proponiamo una continua innovazione di prodotto al servizio dei marchi privati e in linea con le nuove tendenze – spiega Diodato Ferraioli, chief commercial officer dell’azienda –. Attualmente stiamo lavorando sui sughi in brick, un nuovo tipo di packaging riciclabile e sostenibile per prodotti solitamente presentati in vetro».

ALTERNATIVE ALLA CARNE

Tra le scelte consapevoli di acquisto sostenibile che, secondo l’ultima ricerca “Shopper marketing for conscious Shopping” di NIQ e Retail Institute, riguardano il 12% circa della popolazione, c’è quella di chi sceglie di evitare o ridurre i derivati animali. «Con il nostro nuovo spalmabile plant based – dichiara Cristian Modolo, direttore marketing di Kioene, azienda specializzata nel mercato delle proteine vegetali –, ci proponiamo come alternativa per un target allargato. Le sue caratteristiche lo rendono adatto an -

Proteggi il cibo senza rinunciare

Vi presentiamo i sacchi termoretraibili, multistrato CRYOVAC® OptiDure™ per un confezionamento all’avanguardia.

Sacchi prodotti con resine selezionate per una migliore sostenibilità. Progettati per dimezzare la quantità di plastica utilizzata dai produttori alimentari per proteggere le proteine (rispetto ai materiali termoformati)*.

I sacchi sottili ma resistenti garantiscono la sicurezza alimentare grazie alle barriere EVOH o PVDC e alle saldature affidabili.

Maggiori informazioni: sealedair.com/optidure

che a consumatori mainstream e a chi ha intolleranze al lattosio o ai conservanti».

La scelta di offrire prodotti 100% vegetali non appartiene esclusivamente ad aziende specializzate in referenze vegane, ma è condivisa anche da brand che, come Mutti, offrono prodotti più “tradizionali”. «Abbiamo scelto di non utilizzare né carne né pesce – spiega Rafael Narvaez, group chief marketing officer di Mutti –. L’ultima novità è il Ragù alla Mutti, un prodotto che va nella direzione di un minor consumo di carne.

Frutto di due anni di ricerca, è stato realizzato con l’obiettivo di essere apprezzato da tutti, come sottolineato nella campagna “prima di dire che non ti piace, assaggialo”, che ha determinato un aumento del 60% dei volumi di vendita».

CONSUMO HEALTHY, ANCHE NEI PRODOTTI VOLUTTUARI

Con un vasto portafoglio prodotti nel segmento delle salse e una strategia comunicativa che valorizza il suo posizionamento glocal, Kraft Heinz è sul mercato con refe -

SENZA CARNE, MA CON GUSTO

GOCCE ANTISPRECO PER DIVERSIFICARE GLI USI

L’azienda storica Il pesto di Prà garantisce sughi pronti realizzati con i pregiati ingredienti delle ricette tradizionali. «I nostri prodotti non sono pastorizzati e sono privi di conservanti. Questo garantisce il sapore unico della salsa fresca, ma determina una scadenza di 30 giorni – sottolinea Matteo Pezzana –. Anche con l’obiettivo di allungarne la shelf life, abbiamo quindi introdotto la linea del surgelato che consente di ottenere una durata molto superiore, senza alterare le qualità organolettiche del prodotto. Il formato in gocce da 15 g, poi, risulta ideale non solo come condimento per primi piatti e per le guarnizioni di pizze e specialità gourmet, che spesso richiedono un utilizzo minimo, ma anche per insaporire zuppe e minestre».

Specializzata nella pasta fresca senza glutine, De Angelis Food ha ampliato l’offerta con i sughi. Tra le referenze proposte spicca un prodotto che non solo si rivolge a chi segue una dieta gluten free, ma anche a chi intende ridurre o ha eliminato il consumo di carne. «In cooperazione con Bm Food, piattaforma europea di Beyond Meat, abbiamo sviluppato il primo sugo fresco vegano, gluten free e plant based – sottolinea Ruggero Molinari –. Con il 25% di grassi saturi in meno rispetto alla carne, Beyond Meat offre un gusto e una consistenza eccellenti. Grazie a ingredienti come piselli e proteine del riso, è una fonte di proteine (15 g per 100 g), ma non contiene Ogm, soia, glutine e colesterolo».

renze in grado di soddisfare diversi trend. Tra questi, in particolare, la ricerca di nuovi sapori, le varianti light/zero e il vegetariano/vegano. «Abbiamo sviluppato un range di salse che conta più di 10 condiments con influenze etniche – racconta Fiamma Odette Sinibaldi, marketing manager taste elevation di Kraft Heinz –. Sul fronte delle varianti light/ zero, stiamo lavorando a prodotti con minor quantità di zucchero e sale, come dimostra il nostro Ketchup Zero, l’unico sul mercato senza sale e zuccheri aggiunti. Significativo anche l’andamento della maionese vegana, che occupa una quota del 3% sul totale categoria, segno che non si tratta di un prodotto acquistato esclusivamente da consumatori vegani, ma anche da chi ha semplicemente voglia di provare prodotti nuovi». Si pone in ascolto di chi sceglie di fare attenzione alle scelte alimentari senza rinunciare al gusto anche De Angelis, specializzata nella pasta fresca gluten free. «Molte persone optano per una dieta senza glutine anche senza necessità medica –sottolinea Ruggero Molinari, marketing manager di De Angelis Food – e la domanda di pasta fresca con queste caratteristiche è cresciuta, coinvolgendo sportivi e famiglie intere. Abbiamo quindi scelto di ampliare l’offerta con tre sughi, ideali per accompagnare i nostri prodotti: l’ever green raffinato all’astice, il versatile salmone e gamberi, ma anche l’attualissimo Beyond Meat, con proteine vegetali».

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: ALDI

Il cuore dell’assortimento dei punti vendita Aldi è rappresentato dai prodotti Mdd, con i quali l’insegna è in grado di proporre un’offerta completa e diversificata, che comprende anche diverse proposte premium. «La lettura dei dati presso i nostri store ci indica che le referenze più acquistate nel comparto sono i condimenti a base di pesto – dichiarano dal reparto national buying –, come il Pesto genovese nel formato 190 g della linea Cucina Nobile. Anche i sughi rossi sono molto apprezzati, in particolare il Sugo di pomodoro alla bolognese e quello alla amatriciana a marchio I Colori del Sapore, due scelte che rispecchiano le ricette tipiche e la tradizione della cucina italiana. Da parte del consumatore finale, infatti, a fronte di una maggiore esigenza di risparmio, emerge un’attenzione alla qualità e all’origine delle materie prime che lo porta a prediligere i prodotti regionali, biologici e a filiera corta».

L’ETNICO

SI FA CLASSICO

Tra le novità del settore spicca anche il consolidamento di salse un tempo ritenute etniche e ormai stabilmente parte dell’offerta nostrana. «Dopo maionese e ketchup – spiega Matteo Stella, responsabile trade marketing di Saclà – la categoria delle salse etniche continua a essere in espansione e costituisce il terzo segmento a valore nelle salse. Notiamo un’elevata propensione a provare le novità e a sperimentare nuovi abbinamenti. In quest’ottica siamo impegnati in una differenziazione dell’offerta e nell’innovazione di prodotto e formato». Appartengono originariamente al mondo dell’etnico, anche se sono ormai divenute patrimonio comune sulle tavole italiane, le salse fresche realizzate con ingredienti naturali da Parma Is. «Il mercato delle salse – dice Igor Furlotti, direttore commerciale dell’azienda – ci vede in forte espansione con Hummus e Guacamole, anche nelle varianti piccanti, e ora siamo impegnati nel lancio della nuova Tzatziki. I consumatori, infatti, si stanno orientando verso ingredienti naturali e salutari, con una preferenza per salse fresche e condimenti senza conservanti artificiali». n

SCHEDE PRODOTTI

Il Pesto di Prà

Nome prodotto: Pesto surgelato

Caratteristiche: gocce di pesto da 15 grammi l’una, ideali per un dosaggio senza sprechi e adatte anche per guarnizioni di piatti gourmet, in confezione da 180 g.

Kioene

Nome prodotto: Lo spalmabile vegetale

Caratteristiche: questo nuovo prodotto è realizzato a base di anacardi, abbinati a vitamina D e B12, con fermenti vivi selezionati, ed è privo di lattosio e conservanti.

Kraft Heinz/Heinz

Nome prodotto: Heinz Tomato Ketchup Zero

Caratteristiche: per chi non vuole rinunciare al gusto e alla linea, il Ketchup Zero è il prodotto perfetto: il gusto del Ketchup Heinz, senza sale e zucchero aggiunti. Formato da 220 ml.

La Doria

Nome prodotto: Marinara in brik

Caratteristiche: un packaging innovativo e riciclabile che preserva i sapori autentici a cui i clienti sono abituati, ma offre un’alternativa più sostenibile del barattolo di vetro.

Mutti

Nome prodotto: Ragù alla Mutti 100% vegetale

Caratteristiche: il gusto di un vero ragù, con il sapore della passata Mutti, la base di soffritto e le proteine dei piselli gialli. Senza zuccheri aggiunti, additivi o coloranti.

Parma Is/Fresche Idee

Nome prodotto: Salsa Tzatziki

Caratteristiche: dalla lavorazione a crudo di yogurt mixato a cetrioli, limone e aglio. Il trattamento Hpp garantisce al prodotto freschezza, cremosità e sapore.

Sughi e pesti pronti: ecco i brand che condiscono meglio i social

L’analisi dell’Osservatorio Digital ha monitorato l’attività social dei principali player attivi nel comparto dei sughi e pesti pronti.

Quali sono i brand di sughi e pesti pronti che dominano il panorama digitale? Questa è la domanda alla base dell’analisi condotta dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group, che ha utilizzato le piattaforme di social listening Fanpage Karma� e Talkwalker� per esaminare l'attività online dei principali nomi nel settore, in modo da raccogliere informazioni utili per strategie di marketing, ricerca e sviluppo.

L’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai vari player e i loro risultati in termini di numero di fan e di interazioni dei contenuti pubblicati. I marchi del settore sono tutti attivi e dotati di ampie community sul canale: a guidare la classifica per fan su Facebook sono Star (392k), seguito da Mutti Pomodoro (318k) e Giovanni Rana (311k). Tuttavia, per quanto riguarda l’engagement, i lea -

der sono diversi: Star mantiene il primato con 32k di interazioni, rincorso dalle due new entry Tigullio (28k) e Biffi (24k) che si distinguono per la loro focalizzazione esclusiva sui sughi e pesti pronti. A trionfare tra i top post è Tigullio, con contenuti dedicati ai diversi prodotti del brand, raccontati in ricette semplici e adatte a tutti.

Instagram mostra un panorama simile nei numeri, ma con differenti protagonisti per follower. Medaglia d’oro va a Barilla con 115k follower , seguito da Giovanni Rana (47k) e Mutti Pomodoro Italia (36k) . Anche in questo caso, il quadro cambia parlando di performance della pagina: protagonista è Biffi che raggiunge il 12% di interazioni , seguito da Tigullio (9%) e Star (7%) . Claim come #TuttoIlBuonoDelFattoInCasa (Star) , #IlMioGranRaguSTAR (Star) e #DeliziosamenteImperfetto (Tigullio) , compaiono invece tra i top hashtag dei brand, che utilizzano i canali social come cassa di risonanza per le loro campagne on air. Infine, nota di merito a Barilla e Mutti , attivi ormai in modo sistematico su TikTok.

Talkwalker ha ampliato l’analisi mostrando che oltre 66 milioni di persone hanno partecipato a conversazioni relative a questi prodotti. Tra gli hashtag e i brand più citati emergono alcuni dei marchi visti in precedenza: #barilla e #Tigullio, che dimostra di essere un argomento caldo nonostante un numero minore di follower. Infine, i sughi classici come Pomodoro, Pesto Genovese e Pomodoro e Basilico rimangono i preferiti dagli italiani, mentre il Pesto Rosso, variante del pesto classico ormai offerta dalla maggior parte dei brand, guadagna popolarità. n

Disposable:

i consumatori premiano le scelte sostenibili

di Federica Bartoli

Evolvono le esigenze d’acquisto degli shopper, attenti a un consumo responsabile e alle tematiche ambientali. La crescita del fenomeno del food delivery, inoltre, porta alla necessità di realizzare prodotti in grado di garantire una prolungata conservazione degli alimenti.

Stando a quanto emerge dai dati NIQ (a.t. 15 luglio 2024) il mercato dei prodotti disposable ha segnato un calo nelle vendite sia a valore (-5%) sia a volume (-3,1%) rispetto all’anno precedente. Il giro d’affari ha comunque raggiunto i 568 milioni di euro per un totale di 337 milioni di confezioni commercializzate. Rimane stabile il prezzo medio a volume anche a seguito della crescita registrata

In ottica sostenibile e orientata verso un concetto di eco-design che possa unire innovazione di prodotto ed economia circolare, Contital propone la linea Ultra. «La gamma – dichiara Stefano Calise – è costituita da contenitori caratterizzati da un design innovativo, che permette di ridurre fino al 15% di materia prima senza penalizzare la stabilità e la robustezza del prodotto, e una linea di vaschette termosaldabili per ready meal, sulle quali è possibile applicare particolari film che cambiano colore in presenza di batteri, segnalando al consumatore che è in atto un deterioramento del cibo».

CONTITAL PUNTA SULLA LINEA ULTRA

nel 2023, mentre è aumentata l’attività promozionale. Anche questo comparto ha risentito degli eventi e delle contingenze economiche che ne hanno influenzato lo sviluppo, così come sono mutate le richieste e le abitudini dei consumatori, fortemente sensibili alle tematiche ambientali e allo sfruttamento sostenibile delle risorse. A contribuire al cambio dell’offerta a scaffale, concorre inoltre la direttiva Sup (Single use plastics) adottata anche in Italia, dove ha rappresentato un importante punto di partenza nell’ottica di una maggiore attenzione al consumo responsabile.

Andamento dei canali distributivi

Per quanto riguarda l’andamento dei canali distributivi, distaccano i super con una quota del 34,5% a valore, pur registrando un trend negativo a valore (-6,6%) e a volume (-5,5%) rispetto all’anno precedente. «Seguono i discount – condivide Ludovica Yael Finzi di NIQ – che contribuiscono per il 21% alla generazione del fatturato della categoria, anche se, anche in questo caso, si registra un trend negativo a valore (-4,8%) e a volume (-1,6%) rispetto all’anno precedente. A livello di canali, dunque, si registra un trend negativo a volume e a valore generalizzato ad eccezione del canale drugstore, in cui si evidenzia un andamento stabile a valore (+0,6%) e una crescita a volume (+4,5%)».

Il mercato del monouso si evolve

Gli ultimi anni sono stati influenzati dalla forte crescita del food delivery e dallo sviluppo del mercato dei piatti pronti come rende noto Stefano Calise , direttore vendite di Contital : «Questo fenomeno ha portato a una forte richiesta di vaschette termosaldabili oppure richiudibili con specifici coperchi, e a un interesse sempre maggiore verso contenitori realizzati con trattamenti superficiali per prolungare la shelf-life degli alimenti. Stiamo assistendo, dunque, a un’evoluzione del mercato del monouso che, sostenuto da una domanda crescente, è sempre più orientato a soddisfare le esigenze espresse dai consumatori». n

Caso tratto dalla Ricerca Innovations 18 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Babylist.com Showroom

Los Angeles, Usa

Un progetto di piattaforma digitale ormai leader nel settore delle liste nascita, grazie alla sua semplicità e vicinanza ai neogenitori, diventa phygital e apre uno showroom per consentire ai clienti anche la sperimentazione dei prodotti.

Area chiave: Feel & Link

Chiavi complementari: Quick & Easy; Cross-channel

Info chiave

Showroom per e-commerce liste nascita

2023: apertura

1.500 mq su 2 piani

36 brand, fra cui Chicco

Babylist

2011: lancio online

4 Paesi: Usa, Canada, Nuova Zelanda e Australia

8 milioni di clienti

50%: coppie Usa in attesa di un figlio che creano una lista nascita

Babylist è un progetto di successo, nato in modo simile a tante startup. La founder Natalie Gordon, ex-manager di Amazon, nel 2011 è in attesa del primo figlio e decide di creare una lista nascita. Crea, quindi, una piattaforma pratica e semplice da usare e la lancia online per gli amici. Il progetto funziona bene e Natalie decide di farlo diventare un business, che è cresciuto negli anni arrivando a superare gli 8 milioni di clienti. Oggi negli Stati Uniti una coppia su due decide di creare

una lista nascita, ma oltre alla dimensione ampia e crescente del mercato, Babylist ha anche intercettato un bisogno crescente delle coppie in attesa del primo figlio: arrivare preparati all’evento. Babylist, quindi, opera come piattaforma indipendente che consiglia alcuni prodotti in ogni possibile categoria, per rispondere in modo personalizzato alle esigenze specifiche di ogni coppia e si basa sui feedback dei propri clienti per il rating delle proposte. Col tempo l’azienda ha deciso di sviluppare il suo canale di negozi fisici. Prima con dei pop-up store, dal 2018 a New York e poi anche in partnership con catene di grandi magazzini come Nordstrom, poi nel 2023 con l’apertura del suo primo permanent showroom a Beverly Hills (Los Angeles): una scelta facilitata dalla chiusura di catene specializzate come Baby "R" Us e BuyBuy Baby.

Feel & Link

Con l’esposizione dei prodotti dei 36 brand in assortimento, Babylist rende facile toccare, sperimentare e testare gli articoli in condizioni di uso reale. Nello showroom si trovano una finta auto per testare seggiolini e una zona con diversi tipi di fondo stradale dove poter provare i passeggini. Oltre a questi prodotti, ci sono anche dei giochi interattivi a disposizione dei clienti. Lo showroom ha predisposto, inoltre, un corner “social”, per Instagram o TikTok, come quello di una sdraietta da neonato a misura di adulto per immortalarsi imitando il nascituro, o il gioco del nome, per coppie indecise che tentano la sorte con un distributore vintage di palline per farsi ispirare.

Quick & Easy e Cross-channel

Il concept di Babylist è nato con l’obiettivo di semplificare il processo di progettazione e le

varie fasi della lista nascita. I clienti possono inserire qualsiasi prodotto in vendita in qualsiasi canale retail: basta copiare il link al prodotto nella propria lista. È inoltre possibile trasferire liste nascita già iniziate con altri retailer, Amazon incluso. L’approccio quick & easy è sviluppato con coerenza anche nel nuovo showroom: il layout è domestico, con ciascuna stanza dedicata agli articoli relativi a quel mondo (ad esempio il bagno). Il processo è intuitivo e semplice: ogni prodotto ha un Qr code da inquadrare per poterlo inserire nella propria lista. Sono disponibili liste dei prodotti “must have” e i “nice to have”; inoltre, vengono evidenziati gli articoli con le recensioni migliori dei clienti per orientare la scelta. Molto cliccata l’ampia sezione di consigli pratici per i neogenitori, che includono indicazioni per reperire anche prodotti e campioni omaggio offerti dalle aziende. Semplice è anche il modello di business, che prevede una fee che il retailer retrocede a Babylist per ogni acquisto effettuato.

Commento Kiki Lab

Con l’apertura del suo primo showroom, Babylist consolida ulteriormente il posizionamento del retailer come partner ideale dei genitori alle prime armi e di leader nel settore delle liste nascita. Lo showroom consente l’esperienzialità diretta dei prodotti, che in questo ambito è spesso fondamentale per far concludere con soddisfazione il processo d’acquisto, e conferma l’importanza di strategie cross-canale in grado di valorizzare il meglio sia dei touch point digitali sia di quelli fisici n

Fabrizio Valente , founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

Amplifica il gusto del tuo benessere,

con la nuova linea di prodotti pensata per te che vuoi sentirti bene con gusto.

Benjamin Egon Schneider

è il nuovo ceo di dm Italia

Dal 1° luglio 2024, Benjamin Egon Schneider è stato nominato ceo di dm Italia, affiancando Hubert Krabichler, ceo attualmente in carica; la collaborazione e la sinergia tra i due amministratori permetterà agli stessi di svolgere, all’interno dell’azienda, attività differenti ma complementari. Con il nuovo ruolo, Schneider continuerà a essere responsabile del reparto marketing e acquisti.

Cambio ai vertici in Icam.

Giovanni Agostoni

è il nuovo presidente

Icam, azienda familiare attiva nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao annuncia un importante cambio generazionale nella dirigenza. Nel corso dell’Assemblea annuale dei soci svoltasi lo scorso 28 giugno, è stata infatti rivista la composizione del Consiglio di amministrazione dell’azienda, che vede adesso alcuni degli esponenti della terza generazione della famiglia Agostoni inserirsi all’interno dell’organo direttivo per il triennio 2024/2026.

Harrys Zachariadis

è il nuovo supply chain director di Coca-Cola Hbc Italia

Coca-Cola Hbc Italia, principale produttore e imbottigliatore delle bevande a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, annuncia la nomina di Harrys Zachariadis a supply chain director per l’Italia, dove già dal 2010 al 2013 ha ricoperto il ruolo di manufacturing director.

Alexander Koch è il nuovo amministratore delegato di Heineken Italia

Dopo quattro anni, Wietse Mutters lascia la carica di amministratore delegato di Heineken Italia per diventare amministratore delegato di Heineken Vietnam. Wietse Mutters passerà il testimone ad Alexander Koch, attuale amministratore delegato di Heineken Vietnam, che assumerà ora la stessa carica per l’Italia.

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FORMATO DA 150g

Latteria Sociale Merano è tra i top 5 produttori di marca dello yogurt intero. Meran latte fieno da 150g è una linea di yogurt di successo che non può mancare nel tuo assortimento, con una crescita a volume del +19,9% registrata nel 2023.

(Fonte Circana, Tot. Italia Iper + super + LSP, a volume, no pl ed esclusi produttori minori)

Per Epta essere

BEST IN CLASS è naturale

L’azienda continua il suo percorso in ottica sostenibile, affermandosi come “Green Transition Enabler“ tecnologico della refrigerazione commerciale, grazie a soluzioni sempre più efficienti anche in termini di risparmio energetico.

Epta, consapevole di operare in uno dei settori tradizionalmente più energivori e dal maggior impatto ambientale, ha ridefinito negli ultimi 25 anni il panorama tecnologico della refrigerazione commerciale, affermandosi in qualità di “Green Transition Enabler“ del comparto per il suo modello virtuoso. Da un lato, il Gruppo ha saputo anticipare i trend della transizione ecologica e le più recenti evoluzioni legislative, come la ratifica del Nuovo Regolamento europeo (Eu) 2024/573 sui gas fluorurati, investendo nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie performanti con fluidi refrigeranti naturali, quali idrocarburi e Co2, oggi giunte alla quarta generazione. Dall’altro, si impegna costantemente per massimizzare le prestazioni di tutti i suoi banchi frigoriferi, in linea con le direttive Europee quali Energy Labelling ed Ecodesign.

Graziea un know-how consolidato negli anni, Epta si posiziona infatti sul mercato con un ventaglio di arredi refrigerati in classe A, B e C, ovvero best-in-class in termini di etichettatura energetica. Performance che, in un’ottica di totale trasparenza, vengono certificate ormai da anni da Eurovent, un ente terzo indipendente. Tra questi modelli con un rendimento ben superiore alla baseline, troviamo Tango Ultra della gamma SlimFit del marchio Costan. Potenziato in efficienza attraverso un accurato studio della termodinamica e l’utilizzo di materiali innovativi, il verticale positivo è in grado di raggiungere, in specifiche configurazioni, la classe A, per un risparmio energetico del +40% rispetto al modello precedente. In quest’ottica, tutte le nuove soluzioni registrano un miglioramento in termini di classe energetica rispetto ai modelli precedenti, grazie ad accorgimenti tecnologici. Ne è un esempio l’ampliamento della gamma Outfit di Costan, dove i nuovi modelli Batik in versione Closed si attestano in classe energetica B, rispetto al corrispettivo aperto in classe D.

In conclusione, Epta va ben oltre il semplice adempimento delle norme presenti, tracciando in veste di leader il futuro dell’intero comparto.n

Farine e ingredienti base per

dolci:

il focus è sull’innovazione

di Federica Bartoli

Il trend salutistico è particolarmente rilevante anche per il comparto degli ingredienti base, con le farine gluten free e rich in al centro dell’attenzione dei consumatori. Sale, inoltre, l’interesse per le preparazioni alternative e per l’alto contenuto di servizio.

Il mercato delle farine e degli ingredienti base dolci ha raggiunto un fatturato di 394 milioni di euro nell’anno terminante il 26 maggio 2024 (dati NIQ, totale Italia Iper+Super+Liberi servizi+Discount), registrando un aumento delle vendite dell’1,4%. Il segmento ha segnato trend di crescita ancor più sostanziosi a volume (+4,5%) e unità (+3,9%) per un totale rispettivamente di 282 milioni di chilogrammi e 309 milioni di confezioni vendute. In tal senso, la riduzione del prezzo medio al chilo (1,40€; -2,9%) e l’incremento dell’intensità promozionale a volume (16,2%; +3,4%) hanno sicuramente incentivato il consumatore all’acquisto con un conseguente aumento del numero medio di referenze vendenti per singolo punto vendita (32,2 sku; +1,9%).

Il punto di vista

della distribuzione: Todis

AREE GEOGRAFICHE

E CANALI DISTRIBUTIVI

Negli ultimi anni è esploso il trend della realizzazione domestica di dolci, pane e pizze, rientrato poi in seguito alla pandemia. Per Todis, inoltre, i consumatori si stanno rivolgendo a prodotti specifici per le friggitrici ad aria, prediligendo farine e pastelle studiate per questo tipo di preparazioni. «Resta invariata l’attenzione dei consumatori verso il senza glutine e il free from – fa sapere il direttore commerciale Francesco Iuculano – insieme alla sicurezza relativa all’origine delle materie prime. Al momento stiamo testando alcuni prodotti specifici per il mondo delle friggitrici ad aria, ma ci stiamo concentrando anche su referenze per la preparazione di panature con definite caratteristiche e già speziate, sulle farine indicate per pizze o dolci, senza dimenticare le necessità dei consumatori con intolleranze».

In termini di Aree geografiche, l’Area 1 primeggia per sales location a valore (29,4%) guadagnando però la medaglia d’argento per trend a valore (+3,6%), volume (+5,6%) e confezioni (+4,5%). «La medaglia d’oro spetta invece all’Area 2 – dichiara Elena Pezzotti di NIQ – che, nonostante la sales location a valore minore (22,7%), ha visto crescere le vendite più di una qualsiasi altra zona geografica (+4,2% a valore, +6,4% a volume, +5,6% a confezioni). Infine, l’Area 4 e l’Area 3, seconda e terza per sales location a valore (24,3% e 23,5%), nonostante vedano le vendite a volume e confezioni salire (rispettivamente +2,8% a volume, +2,3% a confezioni e +4% a volume, +3,3% a confezione),

+4,5

282 mln/kg

registrano trend negativi o comunque limitati per quanto riguarda i valori (rispettivamente -2,8% e +0,7%). Non stupisce che queste stesse Aree segnino la decrescita di prezzo maggiore». Tra i canali, i super conquistano il primo posto per sales location a valore (42,7%) con un implemento cross-unità di misura (+3,5% a valore, +2,9% a volume, +2,6% a confezioni). «Seguono i discount –prosegue Elena Pezzotti – che, con una sales location a valore del 24%, decrescono a valore (-2,2%), ma non a volume (+9,7%) e a unità (+8,9%). Anche in questo caso, la ragione è da ricercarsi nel calo dei prezzi. I discount, infatti, rappresentano lo store format con una diminuzione di prezzo maggiore (0,92€; -10,8%). Gli iper si posizionano al terzo posto con una sales location a valore del 22,5% e registrano performance positive a valore (+3,7%), a volume (+2%) e a confezioni (+2,4%). Infine, i liberi servizi (10,8%) vedono i trend delle vendite assumere segno negativo, indipendentemente dall’unità di misura».

Ispirare i consumatori attraverso la comunicazione

Per Cameo, la strategia di comunicazione si pone l’obiettivo di sostenere la categoria ispirando i consumatori. «Con la prossima campagna Paneangeli – spiega Camilla Rota – miriamo a stimolare gli shopper ad aggiungere un tocco in più alle loro preparazioni in cucina. La campagna prenderà vita su diversi touchpoint: il mezzo televisivo sarà affiancato da una forte presenza digital e sui principali social network, nonché partner editoriali come Giallo Zafferano e la nostra ambassador d’eccezione Benedetta Rossi. Non mancherà un’impattante attivazione in store per veicolare il nostro messaggio anche nei punti vendita».

ANDAMENTO DEI SEGMENTI

Il trend positivo a valore è sicuramente guidato dalle farine/miscele che, con una quota del 91,5%, rappresentano il segmento principale. Esse non solo aumentano a valore (+1,6%), ma anche a volume (+4,7%) e a unità (+4,6%). «La crescita di questo segmento è sicuramente veicolata da questioni di prezzo medio €/kg (1,30€; -2,9%) e promozioni (16,3%; +3,5%) –. conclude Elena Pezzotti – In questo senso, le categorie delle farine grano tenero e farine grano duro impattano fortemente sulle dinamiche appena evidenziate considerata la quota a valore rispettiva del 51,3% e del 12,5%. I preparati per dessert contribuiscono in minima parte alle performance del totale del mercato con una quota a valore del 4,6%. A differenza di quanto visto per le farine/miscele, i preparati per dessert hanno registrato una decrescita durante questo ultimo anno (-1,8% a valore, -6,3% a volume e -5,3% a confezioni), causata da un aumento generalizzato dei prezzi (10,99€; +4,8%) nonché da una flessione

Farine/Miscele Preparati per dessert Preparati per torte

Peso principali segmenti e trend a volume (%)

promozionale (14,4%; -0,7%). A guidare il segmento sono i preparati per dessert budini/creme da tavola (2,7%) e i preparati per dessert specialità (1,9%). Infine, i preparati per torte (3,9%), a causa di un incremento sostanzioso del prezzo medio al kg (7,74€; +5,8%) e da un calo dell’intensità promozionale a volume (10%; -1,1%), registrano una crescita a valore (+0,3%) ma non a volume (-5,3%) e a confezioni (-5,8%)».

SALE L’ATTENZIONE PER IL CONTENUTO DI SERVIZIO E I PRODOTTI INNOVATIVI

Tra i trend che maggiormente spingono le scelte d’acquisto dei consumatori, spiccano la praticità e l’alto contenuto di servizio, come ribadisce Lucia Corbo, brand manager di Molino Spadoni: «Nei preparati per dolci, per esempio, le materie prime sono già dosate e miscelate a dovere con l’obiettivo di rendere il prodotto funzionale e performante al momento dell’uso. Questo è un aspetto di servizio che favorisce l’acquisto, perché è percepito come un elemento che ottimizza il tempo e permette di conseguire risultati soddisfacenti, vicini a quelli professionali». Ad assumere rilievo per gli shopper sono anche la qualità e l’innovazione, come rimarca Vito Maurogiovanni, direttore commerciale di Molino Casillo: «Le nostre linee di farina con germe di grano rappresentano una grande innovazione sul mercato, sia da un punto di vista tecnologico, nutrizionale e di performance, sia di gusto: si tratta di sfarinati che si caratterizzano per il recupero del ger -

Intercettare nuovi target con il progetto AlimentazionE DedicatA

Il piano di comunicazione integrata di Molino Spadoni punta a raggiungere target diversi al fine di far conoscere l’ampiezza di offerta e le caratteristiche distintive dei prodotti. «Abbiamo investito sia su media di settore, sia su stampa generalista – condivide Lucia Corbo – con un focus su testate in linea con il progetto AlimentazionE DedicatA. Abbiamo piani editoriali specifici per le principali piattaforme social, come Facebook, Instagram e Linkedin, e nel tempo abbiamo attivato campagne di influencer marketing e scelto con cura le personalità che ci fanno da portavoce, come Sonia Peronaci e Renato Bosco. Quest’anno, inoltre, l’investimento in tv è stato corposo: oltre alla presenza nei programmi “Cotto e Mangiato” e “In cucina con Sonia”, a marzo ha debuttato sulle reti Mediaset il nostro long video».

me di grano, componente ad alto contenuto di fibre, ricco di zinco, fonte di magnesio e di vitamina E. La macinazione avviene attraverso tecnologie all’avanguardia nel rispetto dell’antica tradizione molitoria».

GLI SHOPPER PREDILIGONO LA SANA ALIMENTAZIONE E LE COTTURE ALTERNATIVE

Sulla scia del trend salutistico, i modelli di consumo si orientano sempre più verso referenze rich-in e free from, come rimarca Chiara Rossetto, ceo di Molino Rossetto: «Questo trend ha influenzato positivamente il mercato delle farine alternative, specialmente nel settore del proteico e del senza glutine. I consumatori, inoltre, prediligono i prodotti di filiera 100% italiana, settore in cui Molino Ros -

setto offre un’ampia gamma di opzioni, comprese farine meno raffinate o derivate da cereali alternativi al grano. La ricerca di alimenti sani e genuini rimane il principale motore d’acquisto, accompagnato dalla facilità di utilizzo e dalla componente “time saving“». Per quanto concerne il mondo degli ingredienti per pasticceria, Camilla Rota, executive manager category & business intelligence di Cameo, aggiunge che: «le preparazioni, quindi gli acquisti nella categoria, sono dipendenti dalle occasioni di consumo e dalle capacità degli shopper di ottenere il risultato desiderato. Ci sono delle evidenze che riscontriamo in maniera trasversale come l’utilizzo in costante aumento di prodotti naturali, per esempio gli aromi, o la necessità di avere referenze formulate appositamente per cotture alternative, come la friggitrice ad aria, divenuta un must have in tutte le case». n

SCHEDE PRODOTTI

CaMeo/Paneangeli

Nome prodotto: Lievito per friggitrice ad aria

Caratteristiche: prodotto creato a quattro mani con Benedetta Rossi, ambassador Paneangeli da diversi anni. Il primo lievito istantaneo per la cottura in friggitrice ad aria. Grazie alla sua lievitazione graduale e all’assenza di aroma, garantisce cotture perfette sia per lievitati dolci che salati, in tempi brevi e in porzioni ridotte, tipiche della friggitrice ad aria.

Molino Casillo

Nome prodotto: Farina di Grano Tenero Tipo 00 Linea Il Dolce

Caratteristiche: farina da grano 100% italiano ideale per donare gusto, profumo e la giusta consistenza a crostate, dolci soffici e biscotti.

Molino Rossetto

Nome prodotto: Farina 00 100% Grano Italiano

Caratteristiche: una farina 00 adatta a tutte le preparazioni, 100% italiana. Il pratico pack si richiude facilmente e, una volta terminato il contenuto, la confezione può essere riutilizzata come contenitore, trovare nuova vita o essere riciclata separando con facilità il tappo. Confezione in eco pack, formato da 750 g.

Molino sPadoni/aliMentazione dediCata

Nome prodotto: Mix per Dolci Senza Glutine

Caratteristiche: ideale per preparare pan di Spagna, frolla, biscotti e tanti altri dolci. Fonte di fibre, senza frumento e naturalmente privo di lattosio. Sulla confezione sfiziose ricette.

Punti

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Il nuovo rapporto Cision sulla relazione tra giornalisti e Pr

Come sta evolvendo il panorama giornalistico e come incidono questi cambiamenti nella collaborazione con i professionisti delle pubbliche relazioni?

Negli ultimi anni, il panorama giornalistico ha dovuto affrontare sfide sempre più complesse. Secondo l’ultimo rapporto Cision, la principale preoccupazione per i giornalisti rimane sempre la stessa, ovvero "mantenere la credibilità come fonte di notizie affidabile".

Tuttavia, nell’ultimo anno viene posta molta attenzione su un altro elemento che caratterizza e influenza oggi lo svolgimento di questa professione: la capacità di "adattarsi ai cambiamenti dei comportamenti del pubblico nel consumo dei media". I giornalisti si stanno rendendo conto che il modo in cui il pubblico riceve notizie e informazioni è in rapida evoluzione e poiché il contenuto multimediale si rivela cruciale per ottenere copertura mediatica, i professionisti delle pubbliche relazioni sono ora chiamati a fornire contenuti sempre più multimediali.

Un aspetto cruciale emerso dalla ricerca riguarda la rilevanza dei contenuti offerti dai professionisti delle pubbliche relazioni. La pertinenza, infatti, è stata indicata come il fattore più importante nella costruzione di un contenuto da parte delle Pr. Tuttavia, in un panorama editoriale guidato sempre più dai dati di traffico, molti giornalisti lottano con la pressione di privilegiare storie che generano clic e condivisioni, spesso a discapito dell'informazione accurata e approfondita.

E l’Ai, come impatta? L'introduzione di strumenti di intelligenza artificiale sta generando reazioni contrastanti tra i giornalisti. Un quarto degli intervistati vede l'Ai come una delle maggiori sfide, mentre quasi la metà sta già utilizzando queste tecnologie per diverse attività, dalla generazione di idee per storie alla ricerca. Infine, è molto interessante lo spunto sulle differenze internazionali. La ricerca mostra chiaramente come i giornalisti in Nord America, Emea e Paesi Apac affrontano sfide diverse e hanno approcci differenti ai social media e ai contenuti Pr, il che richiede strategie specifiche per i team di pubbliche relazioni che lavorano con cl ienti internazionali. n

LAST MILE

solutions

Quanto conta l’ultimo miglio nel processo di consegna e quali sono le principali innovazioni pensate per rendere ancora più efficiente questa fase?

el processo di consegna complesso, ad alta intensità di manodopera e a più livelli, l'ultima fase, il cosiddetto "ultimo miglio", è particolarmente rilevante per il successo delle aziende. È il sottoprocesso più costoso e determina la redditività e la qualità dell'intera offerta di prodotto/servizio percepita dal cliente al dettaglio.

Alta tecnologia nell'ultimo miglio

La moderna tecnologia di consegna promette di ridurre i costi e allo stesso tempo di accelerare i tempi. A tal fine, durante la consegna viene testato l’uso di sistemi autonomi come robot di consegna e droni. Allo stesso tempo, l’automazione e le soluzioni della logistica decentralizzate come i “dark store” supportano il piano per diventare più efficienti. Un ruolo chiave è svolto da un software ad alte prestazioni che orchestra in modo efficiente le consegne e abilita nuovi servizi per i clienti, come domande sullo stato in tempo reale e adeguamenti flessibili delle consegne.

Servizi centrati sul cliente

Oltre a una consegna rapida e comoda, i consumatori richiedono anche una consegna quanto più rispettosa dell’ambiente ed efficiente in termini di risorse, ad esempio attraverso la mobilità elettrica e l’imballaggio multiplo (intelligente). Inoltre, non considerano l'ultimo miglio come una "strada a senso unico" e vorrebbero restituire le spedizioni direttamente o inoltrarle tramite il fornitore di servizi come rivenditore P2P.

Inoltre, i prodotti vengono spediti entro 72 ore a prezzi fissi e comprendono le spese di spedizione. Anche l’elaborazione finanziaria e i servizi ai clienti sono gestiti da Alibaba, consentendo alle Pmi di concentrarsi sul proprio core business senza doversi preoccupare di problemi di consegna o pagamenti. Ciò rende gli acquisti globali facili

ovunque quando si effettua un ordine online e invita i clienti a lasciarla anche se non è stato fornito alcun servizio aggiuntivo, Domino's Pizza ha deciso di restituirla al cliente. Quando essi danno una mancia online di tre o più dollari ai corrieri, ricevono un buono di tre dollari, che possono riscattare per un ordine virtuale la settimana successiva.

parte del pacchetto, il rivenditore provvede alle forniture per la festa e gestisce l'allestimento e lo smontaggio. I genitori possono ordinare opzioni aggiuntive come pizza, bevande, regalini e palloncini Domino's. Michaels, inoltre, ha rinnovato i corsi di artigianato “MakeBreaks” e reintrodotto la serie di eventi “Kids Club”, in cui gli articoli di tendenza sono realizzati con materiali artigianali stagionali.n

, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano,

Casalinghi,

praticità e cura del design al centro

Con i ritmi quotidiani sempre più caotici, i consumatori focalizzano la propria attenzione su soluzioni che garantiscano di risparmiare tempo e denaro, non trascurando però il tocco estetico che un design innovativo e accattivante può regalare all’ambiente domestico.

Anche il comparto dei casalinghi è stato interessato da una forte crescita nel periodo pandemico, crescita che ha dovuto necessariamente scontrarsi in seguito con le pressioni inflazionistiche. I consumatori tendono a premiare i brand che comunicano valori forti e che mettono in atto efficaci strategie di sostenibilità, ma sono mossi anche dalla necessità di ottimizzare tempi ed energie nella preparazione di pasti o nella gestione delle attività domestiche, senza trascurare l’attenzione per design versatili e salvaspazio.

Il focus è su personalizzazione, sostenibilità e funzionalità

I consumatori cercano articoli che riflettano il loro stile e le loro preferenze estetiche, come racconta Emanuele Di Mauro , key account manager retail Italia e Iberia di Tupperware : «L’attenzione al design è sempre più importante. Prodotti che combinano

*se preparata secondo le istruzioni

Incrementa il basket di spesa

Investe ogni anno nella categoria

Veicola traffico nel negozio
Amico del pianeta

VILEDA PROPONE LA LINEA DI STENDIBIANCHERIA INFINITY

Al fine di consentire una maggiore comodità e l’ottimizzazione degli spazi, Vileda propone gli stendibiancheria della linea Infinity, Flex e Compact. «Realizzati in acciaio con griglia centrale telescopica estensibile da 117 fino a 205 cm – fanno sapere dall’azienda – consentono di stendere agevolmente anche capi ingombranti, come tovaglie o lenzuola senza piegarli. I piccoli capi possono essere posizionati nel pratico accessorio, mentre l’altezza della griglia di un metro da terra evita che essi tocchino il pavimento. Questa è progettata con fili tubolari spessi che non lasciano segni sul bucato, riducendo di conseguenza anche i tempi di stiratura. Per garantire la massima sicurezza, i fili tubolari sono provvisti di una tecnologia di bloccaggio che li mantiene stabili anche quando la griglia è completamente stesa».

estetica e funzionalità sono molto richiesti e questo include sia i grandi elettrodomestici, sia i piccoli accessori per la cucina e la casa. Referenze che promuovano la salute e il benessere e che aiutino a preparare, conservare e trasportare pasti sani sono in aumento, insieme alla ricerca di nuovi materiali che offrano durabilità, estetica e sostenibilità, includendo materiali riciclati, biodegradabili e a basso impatto ambientale». La sostenibilità rimane uno dei valori più cari ai consumatori, come ribadisce Petra Schrott , marketing manager di SodaStream Italia : «I gusti Lipton arricchiscono la nostra offerta, dando ai nostri consumatori la possibilità di essere sostenibili mentre creano le loro bevande personalizzate di tè freddo frizzante a casa. Che si tratti del gusto rinfrescante degli agrumi o di quello intenso della pesca maturata al sole, i concentrati Lipton offrono una bevanda deliziosa per ogni occasione e la possibilità per i clienti di gustare il proprio tè freddo personalizzato, come e quando vogliono». I ritmi frenetici della vita quotidiana, inoltre, spingono gli shopper a operare scelte

BAMA SPINGE SUI CONTENITORI FRESKA

Per conservare in sicurezza il cibo avanzato, Bama propone i contenitori richiudibili Freska, in plastica atossica e con valvola di sfiato che possono sopportare temperature dai -40 ai 100 gradi centigradi, e sono quindi ideali per riscaldare e per congelare. «I formati vanno dal mezzo litro agli 11 litri – dichiara Rossella Baiocchi, responsabile marketing e comunicazione di Bama – e sono disponibili in set che vanno dalle 3 alle 15 unità, per garantire la massima copertura e non restare mai senza il recipiente adatto al cibo da conservare. La valvola di sfiato rende ogni contenitore perfetto per il congelamento: togliendo l’aria, infatti, diminuisce drasticamente la possibilità che il cibo conservato si ossidi, incontaminato, ma ancora pieno di gusto».

di tipo funzionale. Lo ribadisce Massimo De Zordo , direttore marketing Emea di SharkNinja : «I consumatori cercano elettrodomestici in grado di preparare pasti completi per intere famiglie in modo rapido ed efficiente, senza compromettere la qualità o il gusto. Inoltre, l’importanza della durabilità e delle prestazioni costanti rimane elevata poiché gli shopper vedono questi prodotti come investimenti e non come soluzioni a breve termine. Queste tendenze riflettono la necessità di reperire referenze innovative e multifunzionali, che migliorino lo stile di vita quotidiano, offrendo allo stesso tempo un buon rapporto qualità-prezzo». n

UNA COMUNICAZIONE CROSSCANALE

SodaStream punta sulla comunicazione, come dimostra la recente campagna caratterizzata da un media mix coordinato tra tv e digital. «Fino al 3 agosto – condivide Petra Schrott – il nuovo spot “Push it!” è stato trasmesso sulle principali emittenti televisive Rai, Mediaset, Cairo e Discovery con una programmazione selezionata in contesti più affini al target. Lo spot è andato on air anche in connected tv sulle principali piattaforme streaming e, su Amazon Prime, continuerà per tutto il mese di agosto e settembre, mentre la pianificazione con pre-roll da 20 secondi è stata trasmessa sui principali network digitali. Lo spot invita ad abbandonare la solita routine, passando alle bollicine fai da te SodaStream, trasformando l’acqua del rubinetto in acqua frizzante e bevande rinfrescanti che contribuiscono a ridurre l’uso di bottiglie in plastica monouso».

Un’espansione SILENZIOSA

Sul territorio nazionale, il retail “cinese” conta quasi 51mila imprese in piena attività. I punti vendita sono caratterizzati da una vasta profondità assortimentale, a prezzi convenienti.

Il commercio che non conosce crisi esiste? Sì, ce lo abbiamo in casa: i negozi gestiti da imprenditori cinesi. Si tratta di una presenza oramai diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale, quello delle grandi superfici di vendita nel settore non alimentare. La loro formula commerciale ha silenziosamente rivoluzionato la definizione di punto vendita secondo l’assortimento merceologico: assistiamo, infatti, a una massiccia presenza di “despecializzati” ma specializzati merceologicamente; in altri termini, hanno tutto di tutto. Profondità di referenze e di merceologia: impossibile non trovare qualcosa che stavamo cercando ed è molto probabile uscire dal negozio dopo aver comprato anche qualcosa che non stavamo cercando. Differenti fasce di prezzo, poi, connotano referenze di diversa qualità con presenza anche di marchi rinomati. Giardinaggio, bricolage, elettronica, hobbistica, abbigliamento e calzature – anche da lavoro – materiali edili e impiantistica, articoli per la nautica e lo sport, illuminotecnica, home decor e un’infinità di altri prodotti, mixati in combinazioni sempre diverse. Il cliente obiettivo è coerente con questa offerta merceologica: si trova la famiglia, il professionista, il proletario e ogni altra categoria – dalla classificazione più o meno desueta – di cliente.

La presenza di questa offerta commerciale si esplica in modo variegato, attraverso la gestione di punti vendita in immobili realizzati per altri usi, immobili spesso sfitti o sottoutilizzati e in posizioni non sempre di primo piano nei contesti extraurbani. Dimenticatevi la ricercatezza architettonica, l’organicità dei sistemi di parcheggio e viabilità, i layout interni studiati a tavolino, gli spazi minimi e i percorsi fra uno scaffale e l’altro, il comfort climatico e la generale manutenzione del negozio, i camerini e la suddivisione tra vendita e magazzino che siete abituati a trovare nella grande distribuzione “nostrana”. Anche voi, quando entrerete in uno store cinese non baderete più a queste cose ma andrete dritti al sodo: l’acquisto del prodotto con l’incentivo del risparmio e la certezza di trovare quello che state cercando.

Su grandi superfici e su tutto il territorio nazionale questo fa grandi numeri e conta. Si pensi a un comparto di quasi 51mila imprese attive in Italia di nati in Cina, di cui quasi 20mila nel solo settore del commercio, secondo elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Registro imprese. La diffusione massima si registra in Lombardia, Veneto e Lazio e, ultimamente, una crescita in Campania. Un volume di scambio per le sole importazioni che nel 2023 ha quasi raggiunto i 47 miliardi di euro secondo l’Ambasciata d’Italia su dati Agenzia Ice di fonte Istat. Non ci sono statistiche sulla superficie occupata da queste imprese poiché i dati spesso non vengono raccolti e poiché breve è il ciclo di apertura e chiusura dei locali. Se, solo per ipotesi, calcolassimo conservativamente una superficie media di 500 mq a punto vendita, la superficie complessiva occupata su tutto il territorio nazionale sarebbe di 10 milioni di mq. Non trattiamo di aspetti fiscali, di filiera produttiva e copyright, di sicurezza e normativa sul lavoro, di geopolitica e quant’altro. Qui parliamo di consumatori che acquistano liberamente dei prodotti venduti su immobili dislocati nel territorio italiano. Una quota di consumo e di sviluppo immobiliare che viene “distolta” dai punti vendita a marchio, tradizionali, ma che, comunque, fa parte del sistema economico nazionale. A parte ogni considerazione che può farsi sul fenomeno del retail “cinese” in Italia, per gli addetti ai lavori ritengo ci sia da imparare su questa formula il cui successo non può più essere circoscritto alla sola convenienza economica. Al contempo è auspicabile che le pubbliche amministrazioni dedichino una adeguata e non discontinua attenzione per un settore così attrattivo e in grado di muovere non trascurabili quote del reddito nazionale delle famiglie.n

Alberto Deiana, project management

prodotti proteici

di Claudia Scorza

Il mondo del proteico, con un’offerta sempre più ricca e diversificata cross-categoria, riesce a sod disfare le richieste di un consumatore informato e attento a un’alimentazione sana e bilancia ta, dove l’apporto di proteine – siano esse di origine animale o vegetale – ricopre un ruolo centrale.

Secondo la quindicesima edizione dell’“Osservatorio

Immagino GS1 Italy” (a.t. dicembre 2023), che incrocia le informazioni riportate sulle etichette di oltre 139mila prodotti digitalizzati del largo consumo con le rilevazioni NielsenIQ su venduto e consumo nella grande distribuzione, nel 2023 i prodotti naturalmente ricchi o arricchiti di componenti benefiche hanno registrato in supermercati e ipermercati un fatturato complessivo superiore ai 5 miliardi di euro,

IL CAMPESE AMADORI ECCELLENZA ITALIANA

UNA COMUNICAZIONE TRASPARENTE E INTERATTIVA

Le strategie comunicative di Eurovo si concentrano su alcuni aspetti fondamentali per l’azienda: «Per noi la trasparenza è un aspetto essenziale che si esprime a pieno nel mostrare la qualità e la provenienza dei prodotti. Inoltre, puntiamo molto sull’educazione del consumatore e lo facciamo fornendo contenuti informativi sui benefici e sull'uso delle nostre referenze. Ci impegniamo in attività di engagement digitale, attraverso un’interazione attiva sui social media e su altri canali digitali per intercettare il focus target, e abbiamo all’attivo diverse collaborazioni che ci permettono di lavorare sinergicamente con influencer ed esperti del settore».

pari a un peso del 14,4% sul totale della componente alimentare rilevata dall’Osservatorio Immagino. Nei 12 mesi analizzati, questo paniere, composto da quasi 11mila referenze, ha segnato un incremento annuo del giro d’affari del 10% e una flessione dei volumi del 2,2%. L’universo dei prodotti rich-in continua a essere presidiato dalle proteine che, pur essendo il secondo claim per numero di referenze a scaffale (3,9%) dietro a “fibre”, ne è il principale per fatturato (5,4% di incidenza sul totale del mondo alimentare). Nel 2023 il paniere dei 3.365 prodotti che evidenziano in etichetta il loro apporto proteico ha superato gli 1,88 miliardi di euro di sell-out, registrando una crescita del 12,8% rispetto all’anno precedente e risultando la migliore dell’intero paniere del rich-in. In aumento anche i volumi (+1,2% annui), in controtendenza rispetto al trend dell’universo dei prodotti naturalmente

ricchi o arricchiti. In particolare, le categorie latte fresco e uht, formaggi grana e simili, basi e alimentazione sportiva guidano questa tendenza. L’ampliamento del mercato proteico è stato stimolato sia dalla domanda sia dall’offerta, che registrano rispettivamente +2,8% e +10%.

SEMPRE PIÙ CONSUMATORI SCELGONO UN PIANO ALIMENTARE RICCO DI PROTEINE

L’attenzione dei consumatori verso un’alimentazione sana e bilanciata è cresciuta progressivamente, con uno spiccato interesse per l’origine delle materie prime, i macronutrienti, la composizione delle ricette e l’apporto proteico dei prodotti.

UN DIALOGO ATTIVO E DIRETTO CON I CONSUMATORI

Da tempo Fileni ha instaurato un dialogo diretto con i consumatori. «Abbiamo adottato un modello di comunicazione chiaro, identitario e trasparente – sottolinea Barbara Saba – per raccontare chi siamo, cosa c’è dietro la nostra produzione, cosa facciamo, come e perché lo facciamo. Investiamo nello sport, nella nutrizione sana e in iniziative che possono contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone. Come official partner e fornitore ufficiale di carni della Nazionale Italiana di Calcio, in occasione del Campionato Europeo abbiamo realizzato un tour per comunicare come una nutrizione bilanciata, anche grazie all’apporto di proteine della carne bianca, possa supportare un corretto stile di vita in combinazione con lo sport».

Secondo Eurovo, quest’ultimo aspetto sta acquisendo particolare rilevanza: «Il mercato delle proteine – fa sapere l’azienda – è oggi un settore importante che ha registrato una forte crescita negli ultimi anni ed è rappresentato da numerose referenze di diversa matrice. È uno dei primi esempi di “scaffale” creato per rispondere a bisogni specifici del consumatore piuttosto che per categoria merceologica. Una giusta dose di proteine nell'alimentazione è fondamentale, non solo per chi pratica attività sportiva, ma anche per lo sviluppo muscolare in età giovanile e per la tenuta del tessuto nelle fasi avanzate di vita. Crediamo nella futura solidità di questo mercato e cercheremo di soddisfare i bisogni degli italiani partendo dall'albume d'uovo come base eccellente per il suo contenuto di proteine e sali minerali». Per Valeria Di Domenico, product manager di Fratelli Beretta, il comparto degli alimenti ad alto contenuto protei -

UN’EVOLUZIONE DELL’OFFERTA PROTEICA A 360°

La strategia a tutto campo di Amadori, che va dall’evoluzione delle proprie filiere alle strategie di comunicazione, in linea con il nuovo corporate brand “Amadori - The Italian Protein Company”, ha portato a un percorso di evoluzione dell’offerta: «Dalle carni di pollo e tacchino (le cosiddette proteine “bianche”) alla più ampia categoria delle proteine naturali, che include le “gialle” (uova e ovoprodotti), le “rosa” (carni di suino attraverso il brand Lenti) e le “verdi” (grazie alla gamma plantbased), vogliamo affermarci come la “Protein Company” italiana più sostenibile e innovativa, garantendo un’alimentazione proteica di qualità a chi persegue stili di vita sani e attivi, anche attraverso una nutrizione equilibrata, in cui le proteine hanno un ruolo centrale».

La crescita significativa delle nuove referenze lanciate da Madi Ventura, tra cui la linea di barrette proteiche a base 100% vegetale, ha portato a importanti investimenti nella loro promozione: «Da un lato – spiega l’azienda – abbiamo implementato attività mirate di comunicazione btl, volte a presidiare il territorio e a intercettare un target sportivo e attento al benessere. Dall'altro, abbiamo avviato una campagna integrata di advertising, sviluppata su molteplici canali: digital e social, out of home e radio. L'obiettivo primario è trasmettere in un unico e semplice messaggio, “Forza Vegetale”, gli elementi distintivi delle barrette proteiche Ventura: la natura completamente vegetale degli ingredienti e la forza intrinseca delle proteine plant-based».

co vive due tendenze principali: «Da un lato vi è una forte associazione col mondo dello sport, in quanto questa tipologia di prodotti è particolarmente apprezzata da chi pratica attività fisica con frequenti allenamenti mirati alla costruzione muscolare; dall’altro il comparto è trainato dall’attenzione verso regimi alimentari orientati al benessere e al dimagrimento, con la ricerca di prodotti low carb caratterizzati da profili nutrizionali a basso contenuto di grassi che rispondono alla richiesta di leggerezza».

UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA

I numeri del mondo PROTEICO

Prodotti Trend vendite valore (%)

3.365 +12,8 +1,2

Vendite

1,88 mld/€

Trend vendite volume (%)

ElaborazioneDMsudatiOsservatorioImmaginoGS1Italy,a.t.dicembre2023

IL MERCATO PROTEICO TRA PROTEINE ANIMALI…

Le indicazioni sempre più specifiche circa l’apporto proteico in diverse tipologie di prodotti sono emblematiche dell’importanza che questi macronutrienti rivestono nell’alimentazione di moltissimi consumatori. Secondo Amadori «il trend di crescita del comparto è confermato anche nel settore delle carni bianche, core business della nostra azienda e fonte proteica di origine animale più consumata in Italia (quasi 21,4 kg pro-capite/anno secondo Unaitalia), anche grazie a una filiera produttiva

autosufficiente, che garantisce qualità e sicurezza a tutti i consumatori. In questo scenario sono particolarmente interessanti le rilevazioni più recenti sulla carne di tacchino – ancora più ricca del pollo in proteine – che secondo i dati Circana in nostro possesso (sell out Iper+Super, progressivo a maggio 2024) è in crescita a valore del 2,5% rispetto al periodo gennaio-maggio 2023, con un incremento più marcato a volume, pari a +13,8%». In un contesto in cui aumentano i consumi dei prodotti con claim legati alla presenza di proteine, Barbara Saba, direttrice marketing e innovazione di Gruppo Fileni, precisa che «crescono i consumi delle categorie simbolo per eccellenza della proteina

SCHEDE PRODOTTI

Acqua Minerale San Benedetto/ Energade

Nome prodotto: Energade Protein

Caratteristiche: nuovo reintegratore tecnico e professionale arricchito con sali minerali e fonte di proteine, il cui valore energetico rappresenta il 12% del totale. Disponibile nel gusto Ice Blue (lampone e mora) nel formato da 0,75 l Pet nella pratica bottiglia squeeze con tappo pull&push, studiato per facilitare la bevuta durante l'attività fisica.

Amadori

Nome prodotto: Fesa di tacchino a fette “Qualità 10+”

Caratteristiche: la referenza, da animali 100% italiani allevati senza uso di antibiotici, leggera e gustosa, si contraddistingue per il suo alto valore nutrizionale, in particolare proteico (25 g di proteine per 100 g di prodotto) e il basso contenuto di acidi grassi saturi. Fonte di vitamina B6 e B12, è perfetta alla griglia o saltata in padella. Proposta in vaschetta con plastica riciclata al 70%.

Eurovo/ProUp

Nome prodotto: Pancake Proteici Freschi

Caratteristiche: Pancake ricchi di proteine a base di uova da allevamento a terra, senza latte e a basso contenuto di zuccheri. Il loro alto contenuto di albume (52%) li rende fonte di 15 g di proteine a confezione. Prodotto versatile per qualsiasi occasione di consumo, dalla consistenza corposa e dal gusto dolce e piacevole.

Fratelli Beretta

Nome prodotto: Protein

Caratteristiche: linea di snack in formato stick a base di carne di bovino, suino o tacchino tra 48 g e 52 g e un alto apporto proteico: 23 g per gli stick di tacchino, 22 g per il suino e 19 g per il bovino.

SCHEDE PRODOTTI

Gruppo Fileni/Fileni Buoni&Bilanciati

Nome prodotto: Pollo al curry con mix verdure, riso ribe e nero

Caratteristiche: piatto unico pronto e completo, che racchiude il giusto mix di ingredienti. Soffici bocconcini di pollo con riso ribe e verdure grigliate.

Latteria Sociale Merano/Bella Vita

Nome prodotto: Bella Vita Protein 21 g

Caratteristiche: latte fresco fermentato ad alto contenuto proteico, proposto in un formato pratico e compatto da 235 g per ogni momento della giornata. Disponibile in tre gusti: Vaniglia; Mango e curcuma; Mirtillo, ribes e melograno.

Madi Ventura/Ventura

Nome prodotto: Barrette Proteiche Ventura

Caratteristiche: barrette 100% vegetali, con il più alto contenuto proteico vegetale soy-free del mercato di riferimento. Senza glutine e lattosio, contengono 10/11 g di proteine vegetali per barretta (50 g). La frutta secca si rinforza con l’aggiunta di proteine dei semi di zucca che rendono la barretta ideale per il pre o post allenamento e per chi vuole aumentare l'apporto quotidiano di proteine vegetali.

animale, come la nostra carne avicola, e le uova. Notiamo un espandersi del bacino acquirenti e un aumento nelle frequenze di consumo dei piatti dove l’apporto proteico e quello delle fibre sono privilegiati, quasi sempre a discapito del mondo dei carboidrati. Dopo aver proposto diverse ricettazioni nel mondo della gastronomia con il brand Fileni Buoni&Bilanciati, ora stiamo lavorando a un lancio di prodotto innovativo che va proprio in questa direzione, con l'obiettivo di rispondere alle esigenze di un consumatore che è sempre più alla ricerca di soluzioni che coniughino proteine animali e vegetali».

… E PROTEINE VEGETALI

Una delle principali tendenze osservate nel comparto è l'aumento della domanda di proteine alternative,

come quelle da fonti vegetali. «Questo cambiamento – spiega Madi Ventura – è guidato da una maggiore consapevolezza ambientale, etica e salutistica. Molti shopper stanno cercando di ridurre il consumo di carne tradizionale per motivi di salute o di sostenibilità ambientale, ma anche per cercare varietà e alternanza nella dieta alimentare. Inoltre, l’offerta di prodotti ad alto contenuto proteico ha assunto un taglio più trasversale: non è più destinata solo agli sportivi, ma anche al consumatore medio più incline a sperimentare e integrare la propria alimentazione. Prodotti come barrette proteiche, yogurt ad alto contenuto proteico, bevande vegetali e snack stanno guadagnando popolarità, con un sempre maggiore numero di brand healthy-oriented». Secondo il management di Latteria Sociale Merano, «nella categoria merceologica degli yogurt prosegue l’interesse da parte dei consumatori per i prodotti proteici, anche grazie alla maggiore consapevolezza sull’importanza di assumere proteine, sia in termini quantitativi che qualitativi, tanto da valutare, oltre alle fonti proteiche di origine animale, anche quelle di origine vegetale». n

IL FOCUS È SULLA COMUNICAZIONE ONLINE

Davanti a uno shopper sempre più alla ricerca di prodotti capaci di soddisfare il trend salutistico senza rinunciare al gusto e al piacere di consumare un prodotto appagante, Latteria Sociale Merano persegue da tempo una strategia di comunicazione che vede un forte focus sul mondo online, in particolare quello dei social, riuscendo a dialogare con i consumatori in modo efficace e diretto e mettendo in risalto le caratteristiche e i plus delle proprie referenze.

L’Ai media con patatine?

Che lezione trarre dalla decisione della prima catena al mondo.

Le notizie sull’Ai non mancano mai, ma una in particolare ha avuto forte risonanza e merita un approfondimento: quella relativa a McDonald’s. Cosa è successo? L’azienda ha interrotto la sua partnership con il fornitore di tecnologia per sviluppare un sistema di ordinazione Ai per i drive-through, dopo numerosi errori comici documentati sui social media. Suggerire di aggiungere il bacon al gelato è uno dei tanti “fail” diventati virali, e ricordiamo che anche l’Ai di Google ha suggerito di mettere un po’ di colla sulla pizza per una migliore consistenza…

La fine dell’Ai? Chiaro che no. Dove è stato allora l’errore della catena di fast food più nota al mondo (e con il più alto numero di location)? Forse sono state sottovalutate le sfide tecniche e pratiche di un’implementazione in un ambiente drive-through ad alto volume e ritmo veloce. Di sicuro la tecnologia Ai non è ancora completamente matura, e in alcuni casi anche acerba e non sempre è pronta per l’uso in produzione. Gli errori, detti in gergo "allucinazioni", possono essere anche grossolani e nel caso in oggetto creare una percezione pubblica particolarmente negativa, eclissando il beneficio iniziale. Una cosa di cui ci siamo resi conto, prima ancora del caso McDonald’s, è che con l’intelligenza artificiale generativa è relativamente facile arrivare a un livello di qualità "buono al 50%", ma molto più difficile raggiungere un livello di qualità "90% o più" che possa andare bene per l’uso con i clienti.

Si tratta di sperimentare, imparare e migliorare, sperimentare nuovamente, affinare e ripetere il ciclo. I vantaggi che possono arrivare dall’adozione sono potenzialmente sempre lì: riduzione dei costi nell’acquisizione ordini e, possibilmente, miglior servizio al cliente e raccomandazioni intelligenti che aumentino lo scontrino medio. Non dimentichiamo che altre catene fast-food come Wendy's e White Castle dichiarano di avere successo con sistemi Ai simili. McDonald’s stessa ha temporaneamente cancellato questo progetto mentre a dicembre dell’anno scorso ne ha avviato uno con Google per un chatbot (Ask Pickles) per la formazione del personale interno. I dipendenti possono chiedere come pulire una superficie, eseguire una determinata procedura di manutenzione su un macchinario o altro ancora.

In conclusione, gli esperti suggeriscono che i costi iniziali elevati e la necessità di supervisione umana rendono l'Ai meno conveniente rispetto all'app mobile di McDonald's. Costruire modelli di alta qualità richiede investimenti, tempo e una gran mole di dati. I leader in genere hanno i budget e le informazioni, non sempre il tempo. Nel frattempo, però, il progresso riduce continuamente questi tre requisiti, rendendo la tecnologia Ai sempre più accessibile e tutti prima o poi, forse meglio prima, inizieranno a usarla. n

Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

IL GUSTO DI SENTIRSI IN FORMA SI FA CROCCANTE

Perfette per accompagnare il pranzo o la cena, ottime per gli spuntini, ideali per gli aperitivi con gli amici, le nuove Sfoglie Cuore, a base di farine di legumi, semi e Olio Cuore, che aiuta a mantenere i normali livelli di colesterolo, sono cotte al forno e disponibili in tre gusti differenti. Per tutti questi motivi si sono aggiudicate il riconoscimento Eletto Prodotto dell’Anno 2024.**

Ricerca Circana su 12.000 consumatori, su selezione di prodotti. prodottodellanno.it cat. Snack Salutistici

Shopify presenta le soluzioni

Pos

Go e Terminal

L’azienda, che fornisce infrastrutture It e piattaforme SaaS per il commercio, ha progettato due soluzioni per i pagamenti digitali in negozio, integrabili nell’infrastruttura di vendita dei suoi merchant e volti a rinnovare la gestione e l'esperienza di vendita in-store.

Shopify, società di commercio globale che fornisce un'infrastruttura internet essenziale per il commercio, ha recentemente annunciato il lancio in Italia di due nuove soluzioni hardware innovative per la vendita e l'acquisto in-store: Pos Go e Pos Terminal. Due strumenti che permettono di integrare le attività di vendita al dettaglio con la presenza online e i sistemi di back-office, progettati per ottimizzare l’esperienza di consumatori e brand presso i negozi fisici. Pos Go e Pos Terminal migliorano la gestione delle transazioni attraverso dispositivi versatili e integrati per rispondere alle esigenze dei merchant Shopify tramite soluzioni più semplici per vendere e gestire le operazioni in negozio, con l’obiettivo di creare esperienze di acquisto integrate, fluide e senza frizioni. Il tutto, ovviamente, pienamente inserito nell’ecosistema digitale Shopify, che punta ad annullare le barriere tra online e offline per supportare l’evoluzione dell’omnicanalità, che si concretizza nel concetto di “Unified Commerce”. Shopify Pos Go è il dispositivo mobile Pos all-in-one pensato per vendite rapide, semplici e affidabili. Questo terminale portatile funziona come una stazione Pos, scanner di codici a barre e lettore di carte, permettendo ai brand di elaborare facilmente le transazioni senza la necessità di hardware aggiuntivo. Per i negozi fisici che desiderano ottimizzare la propria infrastruttura in fase di pagamento del cliente, Shopify Pos Terminal offre un display completo in grado di guidare il consumatore attraverso il processo di acquisto, con flussi chiari per il checkout, il pagamento, l'inserimento del Pin e la selezione della ricevuta. Pos Terminal accetta pagamenti tap, chip e swipe alla cassa, con una connettività WiFi ed Ethernet stabile. n

Leggi anche: “Mutti e Imem-Cnr avviano la sperimentazione di Bioristor sul pomodoro”

di Federica Bartoli

Logistica Uno e Gruppo Sanpellegrino attivano un nuovo collegamento ferroviario intermodale

Grazie all’accordo siglato, il Gruppo Sanpellegrino sarà la prima azienda a utilizzare questo collegamento per il trasporto di Acqua Panna fino al porto di Livorno.

Nasce il nuovo collegamento intermodale tra l’Interporto della Toscana Centrale e il Terminal Darsena Toscana, che sarà da subito utilizzato per il trasporto di acqua minerale dal sito produttivo di Acqua Panna a Scarperia, in provincia di Firenze, fino al porto di Livorno. Logistica Uno e il Gruppo Sanpellegrino hanno siglato un accordo per ottimizzare la riduzione delle emissioni di Co� nel trasporto di Acqua Panna dallo stabilimento di Scarperia (Fi) al porto di Livorno. Il progetto, che rappresenta un passo significativo verso la sosten ibilità ambientale, è stato realizzato anche grazie al contributo dell'Interporto di Prato e Logtainer che ha recentemente avviato un nuovo servizio ferroviario per il trasporto merci, collegando l’Interporto della Toscana Centrale di Prato con il Terminal Darsena Toscana di Livorno. La nuova tratta ferroviaria movimenterà nella fase iniziale 25 container con cadenza settimanale e, grazie ai suoi 500 metri di lunghezza, sarà in grado di sostituire l'equivalente di 1.500 camion all'anno, con una riduzione del 12% delle emissioni di Co2 sulla tratta Scarperia-Livorno. Questo comporterà significativi benefici ambientali e una riduzione del traffico, in particolare sulla congestionata arteria Fi-Pi-Li. L'obiettivo a lungo termine è incrementare il servizio a pieno regime fino a tre treni completi settimanali, che corrispondono a circa 75 container con una riduzione del 36% delle emissioni di Co2, creando così un collegamento più efficiente e fruibile per il distretto della Toscana Centrale. n

Leggi anche: “Un nuovo immobile logistico per Vailog Segro”

di Federica Bartoli

Grazie alla partnership con Carrefour, i prodotti eletti si distinguono a scaffale con lo stopper Prodotto dell’Anno 2024 che permette di farli risaltare differenziandoli dai competitor.

Le testate di gondola, garantiscono la doppia esposizione dei vincitori all’interno di alcuni punti vendita selezionati e, grazie alla posizione strategica, catturano l’attenzione dei consumatori e favoriscono l’acquisto d’impulso.

Prezzi del grano giù. Pasta Armando sale al 2% nella Gdo

Quotazioni del grano duro giù e mercato italiano della pasta in lieve calo. Ciò però non ha interrotto il processo di “premiumizzazione” che vede, da diversi anni, i brand di qualità intermedia soffrire a favore degli altri. In questo contesto si consolida Pasta Armando che, secondo l’azienda De Matteis, raddoppia la quota di mercato al 2%. Sui prezzi allo scaffale della prossima stagione potrebbero influire anche quelli della materia prima: le ultime quotazioni del grano duro oscillano intorno a 320 euro/t, in calo del 20% sul 2023 e del 50% sul 2022.

Sofidel fa ancora shopping negli Usa. Più vicino il 50% di fatturato americano

Sofidel sempre più grande e sempre più a stelle e strisce: la multinazionale toscana, infatti, ha compiuto un ulteriore passo per accelerare sul Nord America, firmando un accordo definitivo per l’acquisizione della divisione tissue di Clearwater paper corporation. La transazione include una capacità produttiva annua di 340 milioni di tonnellate, distribuita in quattro siti produttivi: a Shelby (North Carolina), Lewiston (Idaho), Las Vegas (Nevada) ed Elwood (Illinois).

Illycaffè, semestrale con utile raddoppiato. Accelerano gli Usa

Una semestrale di qualità per illycaffè nel momento di massima volatilità dei prezzi del caffè arabica. Nella prima metà del 2024 i ricavi consolidati della società triestina sono stati di 289,1 milioni di euro, +3,8%, il Margine operativo lordo ha superato i 46 milioni (+26%) e l’utile è raddoppiato a 13,6 milioni (6,4 milioni). La posizione finanziaria netta migliora del 17% a circa 135 milioni.

Dopo l’uscita di Kaufland entrano sei nuovi soci nel gruppo retail di Emd

A pochi giorni dall'addio di Kaufland (gruppo Scwharz), che è entrata nei giorni scorsi in Agecore, debuttano in Emd Retail’s group (trattative con l'industria di marca) sei catene Gdo di matrice tedesca: Bartels-Langness, Bünting, Klaas & Kock, Kaes, Netto e Tegut. L’ingresso, dal primo gennaio 2025, avverrà mediante la centrale Rtg International, promossa dal sestetto citato e dal gruppo elvetico Globus. L’intesa porterà lo stesso gruppo retail di Emd a una massa critica di 17mila punti vendita, per un incasso di 90 miliardi di euro.

Raymond Wesselse, direttore della divisione
A-brand (Idm) di Emd (credits foto: LinkedIn)
Cristina Scocchia, ad di illycaffè

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Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

CONTI (AMADORI):

LAVORIAMO PER EVOLVERE

LA MARKETING AUTOMATION

Matteo Conti, direttore centrale marketing strategico di Gruppo Amadori, racconta ai nostri microfoni in che modo l’azienda gestisce le attività di loyalty e customer engagement.

ASSOBIBE: NEL 2023 I VOLUMI

CALANO DEL 5%

Lo scorso anno è stato complesso per il settore delle bevande, influenzato negativamente da un lungo periodo di crisi inaugurato dalla crisi pandemica. Lo scenario è ulteriormente appesantito dall’entrata in vigore della sugar tax, prevista per il prossimo anno, ma anche dalla plastic tax, con l’auspicio del presidente di Assobibe Giangiacomo Pierini che il Governo monitori le fasi di implementazione del regolamento europeo sugli imballaggi.

ALMO NATURE RACCONTA LA REINTEGRATION ECONOMY

Costanza Levera, marketing and communication manager di Almo Nature, ha raccontato ai nostri microfoni in cosa consiste la Reintegration Economy e come si struttura la campagna di comunicazione in supporto di questo modello economico.

BORDIN (DESPAR NORD): LA LOYALTY COME ELEMENTO DI DISTINTIVITÀ

Scopriamo insieme a Eros Bordin, responsabile digital marketing e customer care di Despar Nord, in che modo l’insegna approccia e gestisce le attività di loyalty e customer engagement.

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