DMM Speciale Formaggi 2024

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Indovinate chi è il migliore in cucina?

FORMAGGI
Dal
Edelblu. Il migliore in cucina.
1927. Risotti, pasta, zuppe, pizze, secondi, insalate. È facile cucinare con Edelblu. bergader.it
FORMAGGI

SOMMARIO

Nel 2023 il settore dei formaggi ha mostrato tutta la sua resilienza 3

Prosegue il momento positivo dei formaggi a peso imposto in Gdo 4

Il mercato premia la qualità e le materie prime selezionate 6

I segmenti del senza lattosio e del bio hanno una marcia in più 11

Il mercato estero continua a offrire molte soddisfazioni 17

La categoria della feta continua a convincere il consumatore 23

Packaging innovativi per ogni esigenza 31

Supplemento a Distribuzione Moderna di maggio 2024

Direttore responsabile Armando Brescia

Responsabile editoriale Stefania Lorusso

Coordinamento redazionale Claudia Scorza

A cura di Fabio Massi

Progetto grafico Silvia Ballarin

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Il nuovo Bergader edelblu sugli scaffali

Gustoso, versatile e fantasioso: questi i punti di forza delle nuove versioni dello storico formaggio erborinato Bergader, l’Edelpilz, che con le sue caratteristiche venature blu è da sempre utilizzato con successo in tutte le cucine del mondo.

Il grande classico dell’azienda bavarese che vanta 121 anni di tradizione casearia e qualità eccellente, torna a scaffale come edelblu nella versione Classic e in tre nuove varianti pronte all’uso e adatte a qualsiasi esigenza culinaria.

Edelblu Classic mantiene la stessa ricetta che lo ha reso un prodotto indispensabile nelle cucine degli chef ma anche in quelle di tante famiglie italiane. Rimangono i colori caratteristici della confezione da 100 g, ben riconoscibile e impattante a scaffale, ma con una grafica più moderna e accattivante, pensata per essere individuata facilmente dagli affezionati ma allo stesso tempo per intercettare e incuriosire un pubblico nuovo.

Affiancano il Classic altre tre varianti che stupiranno gli amanti del Blue Cheese:

- edelblu Cream nella pratica confezione da 175 g.

Cremoso e spalmabile, grazie a un’inedita ricetta, è adatto a preparazioni fredde e calde, per un utilizzo fantasioso in cucina; - edelblu Cubes nell’innovativo pack 2x50 g che azzera gli sprechi.

Pratici e versatili, i cubetti da 6 mm sono perfetti per rendere appetitose insalate, pizze, gratin e ricette fredde o al forno; - edelblu Gourmet nella vaschetta da 100 g.

Ricercato e versatile, è ottimo come ingrediente ma gustoso anche a freddo o per arricchire una selezione di formaggi.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Nel 2023 il settore dei formaggi ha mostrato tutta la sua resilienza

In un 2023 caratterizzato da un clima di forte insabilità geopolitica a livello internazionale e da una situazione economica delle famiglie piuttosto complicata, l’incremento della spesa domestica per i prodotti alimentari è stato il più alto dell’ultimo decennio, nonostante il leggero ridimensionamen to dell’effetto inflattivo nell’ultimo trimestre dell’anno. Secondo i dati dell’Osser vatorio sui consumi alimentari Ismea-NielsenIQ, infatti, il carrello della spesa del food nel 2023 è costato agli italiani l’8,1% in più rispetto al 2022, pari a un incremento di oltre 8,2 miliardi di euro. Trend che ha interessato anche i prodotti lattiero-caseari (+11,7%): al +14,9% fatto registrare dal latte Uht si affiancano gli aumenti di spesa compresi tra il 12% e il 13% per tutti i formaggi. Nel complesso i volumi del comparto sono rimasti abbastanza stabili o in leggera diminuzione, con l’eccezione del segmento dei formaggi duri, che sono riusciti a mettere a segno un +2,3%. Anche le quantità dei formaggi freschi, dello yogurt e del latte Uht sono rimaste in territorio positivo, ma in misura minore. Lo scorso anno, l’intero settore dei formaggi è stato segnato dal forte aumento dei prezzi (dal +9,9% dei duri al +14,3% dei semiduri), ciononostante questi prodotti hanno confermato ancora una volta una buona resilienza facendo registrare numeri importanti. In particolare, l’ultimo trimestre 2023 ha evidenziato una ripresa degli acquisti in volume favorita, in parte, da una maggiore pressione promozionale che ha determinato un ridimensionamento dei prezzi medi. Per quanto riguarda l’export, nel 2023 – secondo le elaborazioni Ismea su dati Istat – i prodotti made in Italy del comparto dei formaggi e latticini hanno generato un fatturato di quasi 5 miliardi di euro (pari al 7,7% dell’intero giro d’affari delle esportazioni agroalimentari italiane), facendo registrare un trend positivo dell’11,9% rispetto al 2022.

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Prosegue il momento positivo dei FORMAGGI a peso imposto in Gdo

Nella grande distribuzione italiana – secondo le rilevazioni effettuate da NIQ – nell’anno terminante al 31 marzo 2024 il mercato dei formaggi a peso imposto ha generato un giro d’affari di 5,1 miliardi di euro, facendo registrare un incremento a valore del 7,5% rispetto ai 12 mesi precedenti, a seguito di una crescita nei volumi di vendita (+1,8%) e dei prezzi medi (+5,6%). In aumento l’intensità promozionale (+2,8 punti) e il numero medio delle referenze (+2,1%). Il trend positivo a valore e a volume è stato trasversale sia in termini di canali di vendita – con la sola eccezione dei liberi servizi (-2,7% nelle quantità) – sia nelle aree NIQ. I supermercati, che si confermano il canale principale per fatturato, hanno messo a segno una crescita a valore del 7,6% e a volume del 2%, dove sono il secondo canale per importanza dopo i discount, i cui volumi sono aumentati dell’1,7% rispetto allo scorso

anno, grazie anche a una maggiore intensità promozionale (+4%). Molto positive le performance degli ipermercati sia a valore (+8,3%) sia nelle quantità vendute (+3,6%), supportate da un incremento delle promozionalità (+3,1%) e dall’aumento del numero medio delle referenze vendute per negozio (+2,5%).

All’interno del comparto formaggi il segmento con maggiore incidenza su fatturato e volumi è la mozzarella, che ha generato un giro d’affari di 1,3 miliardi di euro, facendo registrare una crescita a valore del 7,4% e nelle quantità dell’1,7%, supportata da un incremento dell’attività promozionale (+4,1%). Il segmento dei grana e simili risulta il secondo per importanza, avendo realizzato un fatturato di 1,1 miliardi di euro, oltre a un trend positivo a valore del 6,7% e a volume del

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3,3%. La crescita è sostenuta da un aumento del numero medio delle referenze acquistate (+3,5%), con i supermercati che hanno il primato sul giro d’affari, mentre i discount sono il format principale per le quantità vendute. Il segmento dei formaggi da tavola interi/ porzionati è cresciuto a valore del 6,5% a seguito di un importante incremento del prezzo medio (+7,2%), mentre i volumi sono leggermente diminuiti (-0,4%) così come il numero medio di referenze vendute (-0,4%).

I freschi industriali hanno evidenziato performance positive sia a valore (+10%) sia a volume (+3,2%) e anche in questo caso il prezzo medio del venduto ha fatto registrare un forte aumento (+6,6%). Il segmento della crescenza ha mostrato una crescita soltanto nel giro d’affari (+5,5%) e in misura minore rispetto alla media del mercato, mentre è calato nei volumi di vendita (-0,7%). Le paste filate uso cucina hanno messo a segno un trend positivo a valore (+7,5%) e a volume (+1,3%), sostenuto da un incremento dell’attività promozionale (+3,9%), mentre si è ridotto il numero medio delle referenze vendute (-1,5%). I fusi, grazie a un significativo aumento del prezzo medio (+8,8%), hanno fatto registrare

una crescita del 7,7%, mentre i volumi sono diminuiti dell’1%.

In forte incremento sia a valore (+9,6%) sia a volume (+4,7%) i formaggi da tavola in fette, a seguito di una maggiore intensità promozionale (+3,7 punti) e un aumento del numero medio delle referenze acquistate (+4,8%). Il segmento degli altri freschi tradizionali ha mostrato una crescita a valore (+8,1%) e a volume (+1,9%), oltre a un aumento del prezzo medio (+6%). Il mascarpone ha fatto registrare un trend positivo a valore del 5,6% e a volume del 3,6%, con un leggero calo del numero medio delle referenze vendute (-0,4%), mentre gli elaborati hanno continuato a evidenziare dinamiche negative sia nel giro d’affari (-5,4%) sia nelle quantità (-11,2%), nonostante l’aumento dell’attività promozionale (+4,1 punti) e il forte incremento del prezzo medio dei prodotti (+6,5%). All’interno dei canali, i discount mantengono il primato dei volumi – anche se hanno accusato una pesante contrazione (-16,6%) – mentre i supermercati sono il format più performante in termini di fatturato, avendo fatto registrare un trend positivo sia a valore (+7,2%) sia nelle quantità (+0,9%).

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Il mercato premia la qualità e le materie prime selezionate

Nel 2023 nel mercato del latte e dei suoi derivati –secondo Gabriella Bollino, direttrice commerciale & marketing di Inalpi – si è verificata una crescita dell’atto d’acquisto da parte del consumatore che ha fatto registrare un andamento positivo: «Tendenza questa che si contrappone al peso del carrello che presenta invece una riduzione poco al di sotto del 2%. Una contrazione che interessa tutti i segmenti e che mette in evidenza un consumatore sempre più consapevole che compie una scelta precisa in un carrello più leggero, ma anche molto più selezionato. In questo panorama l’orientamento del mercato mette quindi in evidenza la ricerca di quella qualità che è manifestazione di materie prime selezionate di provenienza tracciabile e frutto di una lavorazione attenta e sicura. Negli ultimi mesi abbiamo proseguito un percorso focalizzato sull’innovazione di prodotto, come gli Happy Cheerse, triangolini di formaggio al gusto Gorgonzola, Pepe Nero, Tartufo ed Erbe mediterranee che si presentano al consumatore come i nuovi protagonisti del momento aperitivo, sdoganando il tradizionale “formaggino” per farlo diventare protagonista di innovative ricette e momenti unici».

NUOVA LINEA DI YOGURT SENZA LATTOSIO DAI GUSTI PARTICOLARI

Per Latterie Inalpi il 2024 si è aperto con un’interessante novità presentata in occasione di Marca by BolognaFiere. «I giorni della manifestazione sono stati il palcoscenico per il lancio ufficiale della nuova linea Yogurt Avvolgente Senza Lattosio con una texture identificativa – spiega Gabriella Bollino – che propone una nuova idea di yogurt con una consistenza estremamente caratterizzante e gusti che vanno a completare, attraverso proposte non standard, l’attuale assortimento di mercato: Bianco Intero e Bianco Magro, Agrumi e Bergamotto, Mirtillo e Rosa Canina, Caffè e Ginseng e Caramello Salato».

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La cultura di prodotto per rispondere al calo dei consumi

Stefano Ziliotti, direttore commerciale e marketing di Gruppo Marenchino, afferma che lo scorso anno l’andamento del mercato ha mostrato una flessione dei consumi, in particolare quelli domestici sia a libero servizio sia nel banco taglio: «Trend diverso, invece, per l’export dove abbiamo registrato una crescita soprattutto su diverse specialità e in mercati come Regno Unito, Francia, Scandinavia ed Est Europa. Questi scenari sono stati guidati dagli andamenti di prezzo delle materie prime e dalla maggiore sensibilità alle attività promozionali da parte di un consumatore sempre più attento a ciò che acquista, tendenze verso le quali abbiamo deciso di rispondere investendo ulteriormente in cultura di prodotto, comunicando al meglio le tradizioni e le caratteristiche dei nostri formaggi attraverso uno stroytelling coinvolgente e puntuale, supportato dalla qualità delle produzioni con un monitoraggio approfondito e costante di tutte le materie prime. Le nostre referenze di punta, come Toma Piemontese Dop, Bra Tenero Dop, Raschera Dop, Fontal Nazionale, Tomini da cuocere e specialità a crosta fiorita, sono tutte realizzate con latte proveniente da allevamenti selezionati del territorio specifico».

TANTE NOVITÀ GUSTOSE E DI

SERVIZIO

Il Gruppo Marenchino negli ultimi mesi ha presentato diverse innovazioni. «Attraverso il confezionamento in skin Darfresh – spiega Stefano Ziliotti – abbiamo sviluppato Cheeseboard, un plateau di formaggi con fette a peso fisso dando la possibilità al consumatore di degustare diverse tipologie in un formato comodo e innovativo. Abbiamo anche introdotto il packaging in Bdf che richiama il confezionamento del banco gastronomia, ma fornendo il servizio di una shelf life di circa 30 giorni. Altre novità riguardano i formaggi di latte di bufala: dal freschissimo come Robiola Spalmabile al primosale, al Tomino da cuocere e al Cremoso, un morbido formaggio a crosta fiorita particolarmente cremoso e dolce».

I consumatori continuano a scegliere l’alta qualità

Thomas Siller, direttore commerciale di Bayernland, evidenzia come le tendenze di mercato discusse durante il webinar organizzato da Distribuzione Moderna lo scorso aprile abbiano trovato riscontro immediato nelle strategie adottate dalla sua azienda: «Ci conforta constatare che i consumatori attuali continuano a premiare la qualità, dimostrando una propensione a investire in prodotti lattiero-caseari di alta gamma. I nostri formaggi mantengono salda la promessa di qualità superiore,

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sicurezza e gusto, un impegno che si è tradotto in un feedback positivo da parte della clientela. Relativamente alla crescente attenzione verso le proteine nel settore alimentare, permane un dibattito sull’eventuale effimera tendenza o sulla nascita di un nuovo segmento di mercato, specialmente per quanto riguarda i formaggi freschi. In ogni caso, la nostra prontezza nell’introdurre il Fiocco High Protein nell’assortimento testimonia la nostra capacità di rispondere tempestivamente alle mutevoli esigenze dei consumatori. Sul fronte della sostenibilità, siamo l’unica azienda ad aver proposto una soluzione concreta con Deli Fette, la cui confezione è composta per tre quarti di carta con una riduzione del 70% di plastica».

NUOVA VESTE GRAFICA PER RACCONTARE MEGLIO LA PROPRIA IDENTITÀ

Negli ultimi mesi l’azienda ha lavorato al restyling del packaging per raccontare ancora meglio la sua identità. «Abbiamo scelto una nuova veste grafica che riflette la nostra naturale propensione alla modernità – spiega Thomas Siller – e che ancor meglio sottolinea non solo la qualità intrinseca dei nostri prodotti, ma anche la loro versatilità e la vasta gamma di formati disponibili, frutto dell’eccellenza del latte e della maestria bavarese. Continuiamo a seguire con determinazione la nostra strategia di comunicazione in ogni aspetto, inclusa la parte “and” del naming che, attraverso un gioco grafico, vuole rappresentare tutti i nostri valori e che risulta una chiave efficace nel connettere i tre mondi verso i quali vediamo una missione nel collegarli: allevatori, retail e consumatori».

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I segmenti del senza lattosio e del bio hanno una marcia in più

Denis Moro, ceo del Caseificio Fratelli Castellan, racconta che negli ultimi mesi si sono consolidate delle tendenze di consumo già emerse nel corso del 2023: «Prima di tutto la tracciabilità, una risposta all’esigenza dei consumatori di individuare facilmente l’intera filiera produttiva. Un trend che riguarda l’intero agroalimentare italiano e che solo i caseifici più attrezzati

UN’IMPORTANTE CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

L’azienda ha sviluppato una variegata campagna di comunicazione. «Oltre all’attività dell’ufficio stampa, abbiamo pianificato azioni mirate di advertising su stampa di settore e trade soprattutto online con una narrazione che punta sul concetto di “freschissimi” – spiega Denis Moro – con l’obiettivo di esaltare il valore della qualità distintiva per poi introdurre altri strumenti di content marketing come, ad esempio, il branded podcast per coinvolgere e fidelizzare gli ascoltatori. Inoltre, proseguiamo a sponsorizzare alcuni selezionati eventi nazionali e territoriali, oltre a partecipare a principali fiere italiane, come Cibus, e internazionali».

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possono raggiungere. Un’altra tendenza in crescita, oltre alla qualità da assicurare sempre, è quella dei formaggi senza lattosio e dei biologici. Recentemente abbiamo ampliato le nostre produzioni includendo proprio una linea di stracchino e robiola senza lattosio a marchio Caseificio Fratelli Castellan e una di stracchino, robiola e ricotta con latte biologico del territorio a marchio Assaggi del Piave. Un ampliamento della produzione che si è reso necessario proprio per venire incontro alle richieste dei consumatori».

CERTIFICATA LFREE

Il focus della produzione dell’azienda rimane lo Squacquerone di Romagna Dop, anche se in linea con le ultime tendenze di consumo il Caseificio ha lanciato una speciale gamma senza lattosio. «Realizzata con caglio vegetale – spiega Luca Comellini – questa linea conta una trentina di referenze diverse per formato e tipologia di prodotto, sia a libero servizio sia per il banco gastronomia, ed è certificata con il marchio Lfree, l’unica certificazione riconosciuta a livello italiano, europeo e internazionale che garantisce i prodotti lactose free. Tutto il complesso processo di certificazione ha confermato l’assenza di lattosio ben al di sotto del limite ministeriale, arrivando a un contenuto residuo inferiore a 0,01%».

I consumi dei freschissimi si stanno riprendendo

Luca Comellini, amministratore delegato del Caseificio Comellini, afferma che il 2023 per i freschissimi è stato un anno di assestamento, in quanto l’inflazione ha ridotto il potere di acquisto delle famiglie: «Il 2024 è partito in maniera molto soft: gennaio non ha dato risultati eclatanti e l’avvio è stato forse più in sofferenza rispetto ad altri anni, ma i volumi si stanno lentamente riprendendo. Abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato di 12,5 milioni di euro, con una crescita del 3,5%. Il 2024

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riserva delle incognite, a partire dai consumi, che risentono inevitabilmente dello scenario macroeconomico, dalla prosecuzione della guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente, fino alle grandi elezioni che coinvolgeranno circa la metà della popolazione mondiale. Elementi che, nel complesso, ci diranno dove il mercato mondiale si assesterà, nel frattempo, per quanto ci riguarda, continueremo a offrire qualità al giusto prezzo come abbiamo sempre fatto».

Qualità, innovazione e un gusto più di nicchia

Luca Fontana, direttore commerciale internazionale Italia di Bergader, il 2023 è stato l’anno di conferma dei prodotti senza lattosio, di quelli con meno grassi e con contenuto proteico più alto: «Abbiamo notato il trend di crescita di queste referenze, confermato dai dati Nielsen, trainato dalla classe di consumatori più esigenti, in target rispetto ai nostri prodotti e alla nostra qualità, una fascia di clientela che preferisce la qualità e un gusto più di nicchia per soddisfare le proprie esigenze a tavola, anche le più ricercate. Negli ultimi mesi abbiamo puntato sull’innovazione partendo da un prodotto con cui siamo presenti da quasi 100 anni, Edelpilz, ma in una nuova formula in ottica di rebranding, orientato verso un nome più semplice e caratterizzante la tipologia delle venature del blue cheese, optando per Edelblu, mentre rimane intatta la ricetta antichissima nei diversi formati che rispondono alle esigenze attuali del consumatore».

UN FORMAGGIO TRADIZIONALE E VERSATILE

Bergader ha ampliato la gamma del suo tradizionale blue cheese, oggi Edelblu. «Alla versione Classic, abbiamo quindi affiancato quella Gourmet, Cubes e Cream – spiega Luca Fontana – il tutto all’insegna della versatilità, della riduzione degli sprechi e di una fruibile utilità in cucina per preparare sfiziose ricette. La novità Cubes, in particolare, è molto pratica nel doppio pack da 50 g cadauno, molto richiesto per arricchire insalatone o piatti freddi. Organizziamo degustazioni negli store e investiamo in progetti e campagne di comunicazione per dialogare con i trader tramite riviste specializzate, ma anche su più ampia scala, avendo ben chiaro qual è il nostro target di riferimento verso il quale ci poniamo costantemente in ascolto».

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UN IMPEGNO CONCRETO PER LA SOSTENIBILITÀ

L’azienda si dimostra particolarmente attenta a temi quali la salvaguardia ambientale e il rispetto del territorio. «Questo ci porta a studiare soluzioni sempre nuove in ogni aspetto del nostro lavoro – spiega Giovanni D’Ambruoso – per esempio, stiamo mettendo grande impegno sull’evoluzione di nuovi packaging Deliziosa che superino il mero discorso estetico per offrire soluzioni che rispondano anche a concreti criteri di sostenibilità. Inoltre, l’azienda sta potenziando il settore della logistica e sta effettuando ulteriori ampliamenti di stabilimenti e uffici, tutti studiati per garantire la massima sicurezza degli alimenti e per tutelare il benessere dei lavoratori».

Il mercato estero continua a offrire molte soddisfazioni

Secondo Giovanni D’Ambruoso, presidente di Delizia, a livello internazionale il 2023 è stato per la sua azienda un anno ricco di grandi successi: «I segnali per il 2024 sono ancora più incoraggianti, abbiamo richieste che ormai ci arrivano da oltre 26 Paesi nel mondo e, per offrire sempre uno standard qualitativo altissimo, abbiamo investito in tecnologie innovative e stiamo operando a favore di un ulteriore ampliamento della nostra capacità pro-

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duttiva. La gamma di prodotti Deliziosa che ormai si gustano nei differenti continenti è ampia, ma le due specialità che hanno registrato il maggiore interesse sono senza dubbio la stracciatella e la burrata. La prima, grazie alla sua duttilità e alla sua capacità di conferire freschezza e sapore a molti piatti, sta conquistando buona parte del mercato del food service. La burrata, invece, è ormai un classico. Il fatto che la nostra quest’anno abbia vinto il premio come migliore burrata del mondo al World Championship Cheese Contest ci aprirà senz’altro a nuove frontiere».

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CHEDDAR N. 1 NEL REGNO UNITO

Latte Inglese

proveniente dai pascoli più rigogliosi del Sud Ovest dell’Inghilterra

Il clima temperato di queste regioni è ideale per la produzione di un latte fresco e cremoso.

nella produzione di formaggio di alta qualità, consolidata in oltre 50 anni

Amato dai consumatori inglesi da generazioni e presente in circa un frigo su due nel Regno Unito.

a una temperatura costante di 10°C che garantisce un gusto superiore

Il risultato è un cheddar dal sapore raffinato e dalla consistenza ricca e cremosa.

e considerato tra i migliori formaggi dai consumatori in tutto il mondo

Medaglia d’oro ai Global Cheese Awards e nominato “miglior cheddar” al Dupont Danisco Grand Prix.

Stagionato Pluripremiato Esperienza
www.atlantesrl.it
Cathedral City è un marchio distribuito in Italia in esclusiva da

I formaggi di nicchia e gourmet attraggono sempre di più

Margherita Montanari, direttrice commerciale e marketing di Montanari & Gruzza, individua una particolare tendenza evidenziata negli acquisti degli scorsi mesi: «Per quanto riguarda il mercato verso cui ci proponiamo e il nostro target di riferimento conseguente al nostro posizionamento, abbiamo senz’altro notato l’interesse da parte dei consumatori verso referenze ad alta differenziazione e distintività, quali le lunghe stagionature di formaggi duri e le filiere più particolari. Il prodotto “di nicchia” e “gourmet” è sempre più ricercato e apprezzato per essere destinato a nuove occasioni di consumo. Ovviamente vengono richieste pezzature sempre più basse per consentire l’accessibilità dell’unità di vendita a un numero maggiore di clienti, questo per quanto riguarda lo scaffale del libero servizio. Riscontriamo tuttavia anche buone performance, addirittura migliori in taluni casi, da parte dello spazio take away del banco assistito, dove il consumatore si reca per trovare specialità e prodotti premium».

UN PACKAGING PIÙ COMPRENSIBILE E LEGGIBILE

Negli scorsi mesi l’azienda ha lavorato molto sulle confezioni dei suoi prodotti. «Per rispondere alle esigenze dei nostri clienti, sia retail sia food service, abbiamo concentrato le nostre energie nel miglioramento del packaging per renderlo più “comprensibile e leggibile” da parte dell’utente – spiega

Margherita Montanari – quindi abbiamo lavorato sulla chiarezza e sulla semplificazione della comunicazione sulla confezione, rendendo il pack coerente con i valori a cui oggi viene data maggiore rilevanza: trasparenza e autenticità, oltre ovviamente alla qualità intrinseca del prodotto che deve essere garantita a priori. Abbiamo lavorato anche su confezioni dedicate al banco assistito per renderle più adatte alla gestione da parte del personale nel punto vendita».

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La categoria della feta continua a convincere il consumatore

Secondo Giulia Boccadamo, marketing manager di Olympus, nonostante la forte inflazione che ha interessato la maggior parte dei beni di consumo, l’andamento dei prodotti lattiero-caseari lo scorso anno ha evidenziato discreti numeri: «La macrocategoria dei formaggi, rispetto alle 52 settimane passate, ha registrato una crescita pari al 5,7% a valore e del 2,1% a volume. Complice di questa tendenza positiva c’è sicuramente un fattore culturale

CRESCE L’INTERESSE PER L’HALLOUMI

Oltre alla feta, da sempre cavallo di battaglia all’interno dell’offerta dell’azienda, si nota anche un crescente interesse nel mercato italiano verso l’halloumi. «Si tratta di un formaggio Dop proveniente dall’isola di Cipro – spiega Giulia Boccadamo – un prodotto di cui negli ultimi anni abbiamo visto una richiesta in aumento nel mercato europeo, tanto che il nostro gruppo Hellenic Dairies, a fine giugno 2024, inaugurerà un nuovissimo stabilimento produttivo nell’isola di Cipro interamente dedicato alla produzione di questa specialità. Tale investimento ci consentirà di poter soddisfare la crescente domanda di questo prodotto garantendoci una capacità produttiva di 18mila tonnellate/annue».

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MHH-FRESCHISSIMI!

che vede gli italiani come grandi estimatori di questo prodotto essendo anche il nostro Paese forte di un’offerta variegata e di eccellenza. Questa crescita la vediamo maggiormente accentuata nella categoria della feta per cui si registra un incremento pari quasi al 13% a valore e del 3,4% a volume, sempre rispetto alle 52 settimane passate. Questo ci conferma il forte apprezzamento di questa specialità greca, ormai onnipresente a scaffale sotto vari brand, marchi privati e sempre più in diverse versioni: in formato cubettato, senza lattosio, con meno grassi e nella versione premium “barricata”».

Aumenta l’attenzione per i formaggi dell’area mediterranea

Secondo Michela Mastropasqua, category manager e buyer di Atlante, negli ultimi anni i formaggi mediterranei hanno conquistato i consumatori italiani e sono sempre più presenti sulle nostre tavole, sia come accompagnamento ai piatti della tradizione sia come alternativa più leggera ai formaggi tipici: «Siamo sempre attenti alle tendenze del mercato e ci impegniamo a sviluppare prodotti in linea con le richieste dei consumatori, per soddisfare i loro gusti in continua evoluzione. I formaggi freschi

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PERCHÉ SCEGLIERE IL CASEIFICIO COMELLINI?

Per la sua filiera corta e la produzione locale

Per l’offerta di prodotti genuini, legati alle tradizioni del territorio

Per la sua varietà di formaggi adatti a tutte le esigenze

I nostri prodotti si distinguono per il gusto autentico delle ricette della tradizione e il sapore genuino del territorio. Portiamo sul mercato formaggi freschi artigianali e 100% emiliano romagnoli: dalle specialità locali ai grandi classici, fino ad una linea Lactose Free certificata AILI, adatta anche a chi vuole seguire un’alimentazione vegetariana.

CASEIFICIO COMELLINI

Via Flavio Gioia, 6 | 40024 Castel S. Pietro Terme (BO) Tel. 051 941376 | commerciale@caseificiocomellini.com

Scopri di più: caseificiocomellini.com

che abbiamo venduto in Italia nel 2023 hanno segnato una forte crescita a volume (+56% sull’anno precedente), trainata dalla feta che per noi è la categoria più importante e che segue l’ottimo andamento di mercato di tutte le specialità greche. Abbiamo un’offerta di feta a brand nostro, Kionas e Pavlakis, ma siamo anche fornitori di prodotti a Mdd. Oggi, sono presenti sugli scaffali diverse tipologie di prodotti dai sapori mediterranei, tra cui la feta Dop in vari formati: cubettata, twinpack e sottovuoto, e come ultimo arrivato sul mercato l’halloumi, un formaggio tipico della cucina cipriota».

UNA GUSTOSA NOVITÀ

DA CIPRO

Atlante sta puntando molto sulla valorizzazione dell’halloumi. «Si tratta di un formaggio tipico cipriota, prodotto con latte vaccino, ovino e caprino, dalla consistenza compatta e caratterizzato da note sapide – spiega Michela Mastropasqua – il suo sapore è deciso e ricco, può essere consumato crudo, ma il suo vero punto di forza è la consistenza che si ottiene grigliandolo. Una vera innovazione per il mercato dei formaggi. I consumatori sono attratti dalla versatilità e dal sapore distintivo dell’halloumi, che si presta a molteplici preparazioni culinarie. Tra i driver d’acquisto per questa tipologia di prodotto c’è la tendenza verso uno stile di vita più sano, la ricerca di esperienze culinarie autentiche e di referenze di alta qualità ma accessibili».

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prodottideliziosa.it

Grande spazio all’innovazione di prodotto

Dall’ufficio marketing di Granarolo specificano che oggi il 40% del loro fatturato aziendale viene fatto all’estero: «Nonostante le difficoltà emerse nel corso del 2023 abbiamo registrato una crescita significativa di tutti i formati di burrata e mascarpone, un trend che trova riscontro anche nei dati Clal. Tra le Dop a portafoglio (oggi ne contiamo 11) Parmigiano Reggiano e Grana Padano riscontrano particolari apprezzamenti, in particolare in Francia, Paese di riferimento per noi soprattutto in termini di consumi caseari. Negli ultimi mesi abbiamo puntato su tutta la linea High Protein, che è in crescita e che sta andando a integrare anche i formaggi (in particolare ricotta e mozzarella). Stiamo anche cavalcando il trend della burrata in tutti i Paesi in cui siamo più significativamente presenti. L’allungamento delle shelf life di tutti i prodotti offre un servizio apprezzato sia dal distributore sia dal consumatore ed è frutto di innovazione e ricerca continua. Il 20% del nostro fatturato viene proprio dall’innovazione».

NOTEVOLE SEGUITO PER LE RICETTE VIA SOCIAL

Sono tante le specialità casearie proposte da Granarolo, provenienti da diversi territori italiani. «I formaggi sardi e toscani Dop stanno trovando molto apprezzamento in Italia e all’estero – spiegano dall’ufficio marketing – così come la grande novità, il Taleggio. In termini di comunicazione registriamo un grande seguito sui canali social per il mondo delle ricette, proposto in sinergia con grandi nomi dell’arte culinaria, come il pluripremiato chef Gennaro Esposito, ad esempio, con il quale abbiamo recentemente avviato una collaborazione. Questo fenomeno è particolarmente evidente all’estero, soprattutto in Svezia e Grecia».

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PACKAGING INNOVATIVI PER OGNI ESIGENZA

Alessandro Beltrami, sales director di See, afferma che, nonostante l’inflazione e le tensioni internazionali, il 2023 è stato un anno positivo per il settore lattiero-caseario, soprattutto grazie alle robuste esportazioni: «Abbiamo risposto alle esigenze dei clienti per una maggiore durabilità, protezione ed efficienza, ampliando l’offerta di sacchi termoretraibili della serie Cryovac Brand OptiDure Bags (Oda e Odf) che, nonostante lo spessore minimo, offrono una resistenza elevata, un’alta barriera all’ossigeno e una maggiore adattabilità alle condizioni operative delle linee di confezionamento. In risposta alla crescente domanda di sostenibilità, praticità e convenienza abbiamo introdotto due innovative soluzioni di film Mono PE barriera riciclabili: l’Eco Bdf20M, realizzato al 100% con materiali vergini, e l’Eco rBdf20M, contenente il 30% di resine circolari certificate (Ccr), due prodotti che evidenziano il nostro impegno a ridurre l’uso di plastica fino al 90% rispetto ai mate riali di confezionamento tradizionali».

PACKAGING SALVAFRESCHEZZA ALTAMENTE PERFORMANTI

Confezionamento tradizionale o innovativo? La forma, nel caso dei packaging Ideabrill realizzati da Esseoquattro, non cambia la sostanza. Infatti, sia che si tratti di un incarto o di un sacchetto salvafreschezza, il formaggio al loro interno si conserverà buono più a lungo. Il QuaSiAl – Gruppo di Ricerca Qualità e Sicurezza Alimentare dell’Università di Camerino, partner scientifico dell’azienda padovana – ha comparato le performance di due diverse tipologie di packaging, entrambi contenenti del formaggio: un film di polietilene HD (Hdpe) e il packaging salvafreschezza brevettato Ideabrill. I test effettuati mostrano che i formaggi conservati in Ideabrill producono una quantità di acidi grassi liberi più bassa rispetto a quelli conservati nella pellicola e che i trend dei livelli di esanale mostrano lo stesso andamento. Si evidenzia pertanto come Ideabrill limiti la formazione delle sostanze responsabili dello scadimento delle proprietà nutrizionali e organolettiche dell’alimento, prolungandone la shelf life. Al termine del loro ciclo di vita, i packaging Ideabrill si possono riciclare direttamente nella carta oppure è possibile separare le componenti di base, carta e film, per favorire la raccolta differenziata.

31 FORMAGGI

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