YOGURT SENZA LATTOSIO INALPI, TANTI SAPORI IN UNA TEXTURE UNICA
Un’ innovativa gamma di yogurt in cui il buonissimo latte della filiera Latterie Inalpi incontra ingredienti sfiziosi, selezionati per creare
Fisarmoniche Mulino Bianco
La colazione ha una nuova forma
Mul i no B i an c o p r e s e n ta a C i bu s Fisarmoniche, la rivoluzionaria merenda per la c o lazi on e , fr u tt o di 6 anni d i r i c er c a e s vil u pp o , c o n la richies t a di un brevetto che protegga la propria invenzione. Soffici onde di brioche uniscono un impasto al cacao e la semplice bo n tà di 8 c er e al i c o n un a g olos a farcitura al malto d’orzo e cacao, in una merenda lievitata naturalmente e dalla forma tutta da scoprire. Grazie al suo design a onda unico e distintivo, Fisarmoniche è un piccolo “capolavoro” che, anche nella sua geometria, ricorda un prodotto di pasticceria. La merenda è progettata per essere inzuppata in ogni tipologia di tazza e per essere gustata
anche a piccoli pezzi nelle tazzine da caffè. Un prodotto unico nel suo genere che unisce tecnologia, estetica, innovazione industriale e culturale
Prodotta nello stabilimento d’eccellenza di Melfi, con una nuova linea di produzione dedicata, la nuova arrivata in casa Mulino Bianco presenta una ricetta nutriente e bilanciata: senza additivi coloranti e conservanti né olio di palma, vanta il -35% di zuccheri rispetto alla media delle merende più vendute (Fonte: Unione Italiana Food), con un significativo contributo di fibre (4%) e 120 kcal/pezzo (502kJ/120kcal per pezzo; 1520 kJ/363 kcal per 100 g).
Mulino Bianco, storico marchio che da quasi 50 anni accompagna il primo pasto degli italiani con la sua ampia gamma di proposte, oltre 130 referenze, che vanno dai biscotti alle merende, fino ai pani, consolida con Fisarmoniche la leadership nel segmento della colazione per tutta la famiglia.
Va in scena un’industria agroalimentare in piena salute
Nuovo record per le esportazioni agroalimentari made in Italy
SOMMARIO
Cibus 2024: un’edizione da record
Il carrello della spesa alimentare continua a costare di più
Supplemento a DM Magazine di maggio 2024
Direttore responsabile
Armando Brescia
Responsabile editoriale
Stefania Lorusso
Coordinamento redazionale
Claudia Scorza
A cura di Contatti
Impaginazione
Fabio Massi Sara Mauri redazionedm@edizionidm.it Tel. 02/20480344
Pubblicità
Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344
Editore
Edizioni DM Srl
Via A.Costa, 2 20131 Milano P. Iva 08954140961
L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.
Cruda, irresistibile, ora anche piccante.
: un’edizione
da record Cibus 2024
Dopo le difficoltà causate dalla forte inflazione e dalle tensioni internazionali degli ultimi mesi, la 22a edizione di Cibus – la fiera di riferimento per l’intero settore agroalimentare made in Italy che si svolgerà dal 7 al 10 maggio in Fiere di Parma – si preannuncia un appuntamento ideale per tutti i protagonisti e gli operatori del food & beverage per fare il punto sui principali temi legati al cibo: sostenibilità, benessere, nuovi sapori e ingredienti, tradizione, innovazione, contaminazione e reinterpretazione del gusto. Frutto della consolidata collaborazione tra Fiere di Parma e Federalimentare, Cibus 2024 permetterà di scoprire tutte le novità di prodotto più interessanti che disegnano la mappa delle principali tendenze dell’agroalimentare italiano dei prossimi anni e che troveremo presto a scaffale. «Questa è un’edizione da record, la migliore di sempre nella storia della fiera – afferma Riccardo Caravita, direttore marketing di Cibus – i numeri da soli lo confermano: nei giorni della fiera accoglieremo circa 80mila visitatori, che potranno spaziare tra più di 3mila brand (600 le aziende in lista d’attesa) e decine di convegni, workshop e percorsi tematici. Avremo 2mila buyer in arrivo da ogni parte del mondo e vorrei sottolineare il ritorno dell’Asia, dalla Cina al Giappone. Sono dati che dicono come Cibus sia sempre di più la manifestazione di riferimento dell’agroalimentare made in Italy, la casa delle sue eccellenze. E al tempo stesso proiettano la fiera a essere un ambasciatore dell’agri-food italiano a livello globale. In questo senso, un evento come Cibus garantisce un percorso non solo fieristico ma esperienziale, pensato per accompagnare i mercati, anche lontani, verso il nostro modello alimentare. Un approccio alla fiera figlio della strategia di consolidare l’agroalimentare italiano ed europeo come riferimento per un consumo consapevole e sostenibile a livello globale».
Riccardo Caravita, direttore marketing di Cibus
Su una superficie espositiva di oltre 120mila mq distribuita su otto padiglioni, Cibus 2024 offrirà uno spaccato completo del settore agroalimentare italiano presentando in fiera tutto il meglio dei principali settori dell’agri-food made in Italy: formaggi e derivati del latte, carni e salumi, gastronomia e prodotti surgelati, oltre alla sezione grocery, con pasta, dolci, conserve e condimenti, pilastro del nostro export agroalimentare. Grazie alla collaborazione con Agenzia Ice, a Parma saranno infatti presenti buyer, category manager e responsabili acquisti delle più importanti catene internazionali di supermercati. Questa 22a edizione di Cibus, inoltre, sarà caratterizzata da tante novità non soltanto in termini di prodotto, ma anche di temi trattati e di settori coinvolti. «Nell’Innovation Corner, che presenta una selezione di 100 prodotti scelti tra oltre mille – prosegue Riccardo Caravita – esploriamo le traiettorie innovative che rendono l’Authentic Italian Food & Beverage sempre attuale e capace di dettare il passo su trend e modelli
alimentari. I prodotti selezionati quest’anno raccontano l’evoluzione del food verso modelli di consumo responsabile, l’uso di fonti sostenibili per ingredienti o pack, l’attenzione al benessere alimentare, che vede per esempio protagonista il collagene. Tutti aspetti che ricadono all’interno degli Esg, obiettivi ai quali il settore del food tende con attenzione e convinzione. Senza dimenticare l’Horeca, una vetrina irrinunciabile per il Made in Italy. In questa edizione ci concentreremo sulla formazione, che è un elemento imprescindibile. Avremo quindi una serie di percorsi per professionisti in visita (in particolare dall’estero), con masterclass, tasting session, attività di food pairing e iniziative che mettono al centro il concetto di racconto e scoperta del prodotto alimentare. Un insieme di attività che vogliono generare sempre maggiore conoscenza intorno alle produzioni di eccellenza, contribuendo a creare più valore sia per il mercato sia per il consumatore finale».
Limmi, semplicemente spremuto a freddo, come a casa
Vi aspettiamo al
LIMMI, il Sole del Mediterraneo.
Desideriamo tutelare il Made in Italy dell’agroalimentare, partendo dal puro succo di limone italiano e proponendo varietà di agrumi provenienti dai territori vocati della Sicilia, della Calabria e della Campania e garantiti dai consorzi di tutela IGP.
Il Limone IGP Siracusa cresce tra il mare e l’entroterra di Siracusa, in una costa fertile e pianeggiante, entro i 210 metri sul livello del mare, è il territorio più adatto per coltivare limoni che si distinguono per l’elevata succosità e la ricchezza di ghiandole oleifere nella buccia.
La provenienza è fondamentale e il consumatore, sempre attento alla salute ed al benessere, premia l’autenticità.
da 25 anni
“il succo di Limoni” Italiano
di limoni italiano di puro succo Venticinque anni
Cibus 2024 è per la Famiglia Giammarioli, titolari di B&G
Limmi, un appuntamento davvero importante: «Per noi è un’occasione ghiotta, un momento importante nel quale andiamo a celebrare il 25° anno del marchio di proprietà Limmi, che identifica il nostro puro succo di limoni italiano, presente sul mercato nazionale e all’estero. Presenteremo in anteprima la nuova strategia di comunicazione del brand, dedicata al nostro legame con il territorio d’origine, la Sicilia, così da sottolineare la scelta di voler lavorare esclusivamente il prodotto derivante da frutta nazionale: limoni siciliani e agrumi calabresi o campani. Teniamo in forte considerazione l’andamento del 2023 e tutto ciò che ne ha conseguito: inflazione con ricaduta sul potere d’acquisto e incertezze sui mercati internazionali che hanno fatto registrare qualche difficoltà nel sell-out per il food. Quello che vogliamo comunicare nel 2024 è l’origine della materia prima e la qualità del prodotto, per noi fondamentali, a cui oggi si aggiunge un’efficace differenziazione dei prezzi a scaffale. Ampliando i formati e le re ferenze, è infatti nostro obiettivo avvicinare al puro succo di limoni Igp più consumatori con potere d’acquisto differenti, offrendo la stessa eccellenza».
Un forte legame con la Sicilia
Cibus è la vetrina giusta per mostrare tutte le referenze per formato e tipologia di succo che l’azienda ha abbracciato in questo 25° anniversario del brand. «Il legame con la Sicilia sarà protagonista sia nell’adv sia nel nuovo packaging – spiegano dalla Famiglia Giammarioli – che rimanda alla forte autenticità delle origini, cercando di dare risalto a tutto il processo del prodotto, dalla coltivazione all’estrazione e all’ultimo metro dello scaffale, fino in casa. In fiera andremo a presentare la nuova veste e le nuove referenze come l’Igp di Siracusa. Perché Limmi è il puro succo di limoni, che sia di origine siciliana o italiana, sempre di qualità superiore, pensato affinché il consumatore già uso al limone fresco, in particolare a quello nazionale, ne possa conoscere e apprezzare tutte le proprietà organolettiche».
Il migliore in cucina. Dal 1927.
Risotti, pasta, zuppe, pizze, secondi, insalate. È facile cucinare con Edelblu.
bergader.it
casearia bavarese incontra la “dolce vita” Latradizione
Come anticipa Luca Fontana, direttore commerciale internazionale di Bergader, la sua azienda sarà presente a Cibus 2024 con uno stand che omaggerà il territorio di provenienza e l’Italia con il format Bavarian Dolcevita: «La Baviera è un territorio famoso per la sua natura e le alte montagne, un paradiso per le mucche che vi pascolano e che danno un latte di altissima qualità. Meraviglia d’Oltralpe, l’Italia è da sempre conosciuta come un territorio dove spiccano il culto del buon vivere, la passione per cibo e vino di eccellenza. Ed è proprio grazie a queste bellezze che il Bel Paese si è fatto conoscere nel mondo per l’attitudine alla “dolce vita”. Così, dall’incontro della qualità indiscussa dei nostri formaggi con la creatività della cucina italiana nasce un’esperienza completamente nuova, che abbiamo chiamato Bavarian Dolcevita. Con noi ci sarà lo chef stellato Riccardo De Pra, testimone della più ricercata tradizione culinaria italiana. Lo stand sarà una raffinata pizzeria gourmet con pizze personalizzabili grazie all’erborinato che trasmette al palato tutto il gusto della montagna e altri prodotti a scelta dei visitatori, un momento creativo e di condivisione conviviale di pizze originali di altissimo livello».
Il blue cheese per tutte le occasioni di consumo
Edelpilz, il grande classico di Bergader, torna oggi a scaffale come Edelblu in tre nuove versioni pronte all’uso per qualsiasi esigenza culinaria. «Oltre alla versione Classic – spiega Luca Fontana – presenteremo altre varianti studiate per stupire gli amanti del blue cheese. Edelblu Cream, nella pratica confezione da 175 g, è cremoso e spalmabile, grazie a un’inedita ricetta, adatto a preparazioni fredde e calde, per un utilizzo fantasioso in cucina, mentre Edelblu Cubes, nell’innovativo pack 2x50 g che azzera gli sprechi contiene pratici e versatili cubetti da 6 mm, perfetti per rendere appetitose insalate, pizze, gratin e ricette fredde o al forno. Edelblu Gourmet, infine, nella vaschetta da 100 g, ricercato e versatile, è ottimo come ingrediente, ma gustoso anche a freddo o per arricchire una selezione di formaggi».
cibo sano Il consumatore e sostenibile non rinuncia al
Sabrina Pertot, responsabile marketing di Medusa Regnoli, afferma che da recenti indagini sulla fiducia dei consumatori, si nota come la stessa rimanga bassa in Europa e soprattutto in Italia: «Gli italiani si sentono preoccupati per la propria sicurezza finanziaria, di conseguenza l’inflazione e le criticità internazionali continuano ad avere un impatto sulla spesa, sul risparmio e sullo stile di vita delle persone. In particolare, il consumatore dichiara di voler ridurre il consumo di prodotti/servizi di lusso e le spese legate al mangiare e bere fuori casa, mentre non è disposto a rinunciare ai beni alimentari, ai prodotti sanitari e per la cura e l’igiene personale. Nonostante l’attuale situazione economica e globale, i consumatori dichiarano di voler dare priorità alla propria salute e al proprio benessere, mangiando sano e facendo più esercizio fisico. Tra le abitudini che si stanno consoli dando troviamo il consumo di cibo vegetariano e vegano, la riduzione di zuccheri, grassi e alimenti troppo processati. Inoltre, sempre più con sumatori dichiarano che le iniziative ambientali e sociali delle aziende sono importanti nel determinare l’adozione e l’utilizzo dei brand».
L’eco-vaschetta in carta 100% riciclabile
Dopo anni di analisi e test l’azienda è riuscita a realizzare la sua prima vaschetta in carta 100% riciclabile. «La carta è tra le tipologie di materiale con il più alto tasso di riciclabilità – spiega Sabrina Pertot – inoltre, il nostro partner del progetto, Boxmarche, utilizza carta certificata Fsc, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. La nostra eco-confezione in carta può essere smaltita direttamente nella raccolta differenziata, previo risciacquo, in quanto è certificata da Aticelca, il sistema riconosciuto dalla filiera italiana della carta e del cartone per valutare la riciclabilità di un prodotto realizzato in questo materiale. Siamo molto soddisfatti, in quanto siamo riusciti a garantire gli stessi standard di conservabilità e qualità del prodotto confezionato nelle vaschette di plastica».
del Prosciutto di Parma Dop di valorizzazione Fondamentale portare avanti attività
Per Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, la partecipazione a Cibus è come sempre un’occasione estremamente importante: «Innanzitutto perché si tratta di una manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare del nostro Paese, e poi perché il nostro stand rappresenta un vero e proprio servizio offerto alle aziende consorziate, un luogo in cui possono organizzare i loro incontri con clienti e ospiti. Visto il momento particolarmente sfidante, sia in termini macroeconomici sia di tensioni internazionali, ci aspettiamo di poter instaurare un dialogo proficuo con operatori, visitatori, ma anche con altre realtà produttive che affrontano le nostre stesse criticità, per condividere visioni e propositi operativi. I consumi del nostro prodotto in parte risentono, com’è noto, degli effetti che le dinamiche inflattive generano sulle scelte d’acquisto dei consumatori: nel corso del 2023 abbiamo registrato una sensibile contrazione nelle vendite di Prosciutto di Parma, tendenzialmente a vantaggio di salumi dal costo più contenuto. Eppure, al tempo stesso, abbiamo anche notato come il cliente meno sensibile alle variazioni di prezzo e alle vendite promozionali abbia confermato il proprio legame con la Dop in modo costante e affezionato. Si tratta, insomma, di uno scenario sfaccettato e complesso in cui si conferma di fondamentale importanza portare avanti attività di valorizzazione della Dop, che siano efficaci nell’esaltarne l’unicità e la distintività. Tutto questo affiancato dallo sviluppo di nuovi canali – in primis l’Horeca – che favoriscano la diversificazione delle vendite. È con queste premesse che ci apprestiamo a partecipare a questa nuova edizione di Cibus, certi di poter trovare gli interlocutori adeguati con cui confrontarci sulle tematiche che riguardano la nostra Dop».
Si punta a evidenziare la qualità e dei
l’autenticità
prodotti
La fiera di Parma è l’occasione più importante dell’anno soprattutto per quelle realtà con tante novità da presentare in termini di nuovi sapori, ricette, creatività, servizio in grado di soddisfare i nuovi trend alimentari in Italia e all’estero. «Per la prossima edizione di Cibus ci aspettiamo di consolidare la nostra presenza sul mercato – afferma Ruggero Molinari, marketing manager di De Angelis Food – presentando le nostre ultime innovazioni e rafforzando i legami con i clienti. Nonostante le sfide dell’inflazione e delle criticità internazionali, puntiamo a evidenziare la qualità e l’autenticità dei nostri prodotti, mantenendo un occhio attento alle tendenze emergenti nel settore alimentare, come il crescente interesse per i prodotti locali e sostenibili e la ricerca di opzioni più sane e nutrienti».
Tante novità pratiche e gustose per tutti i palati
De Angelis Food presenterà in fiera delle novità particolarmente interessanti da raccontare, innovative e qualitative. «Tra i nuovi prodotti porteremo i Piatti Pronti in 2 Minuti Gluten Free – spiega Ruggero Molinari – semplici, veloci e senza glutine, ideali per chi ama la praticità senza rinunciare al gusto autentico. Inoltre, presenteremo la linea da 125 g che comprende porzioni più piccole, ma con la stessa grande qualità dei nostri prodotti, perfette per chi cerca soluzioni versatili e convenienti. Infine, la nuova gamma di pasta ripiena Le Generose: ripieni abbondanti e sapori intensi, questa nuova linea è pensata per soddisfare i desideri più gourmet e per deliziare ogni palato».
Qualità
premium e materie prime italiane della pasta caratterizzano il settore
Cibus rappresenta per Fabrizio Nucifora, brand sales and marketing director di De Matteis Agroalimentare Società Benefit, un momento di grande importanza per incontrare i clienti nazionali e internazionali e presentare le ultime novità relative al brand Armando: «Saremo presenti con uno stand ad hoc, presso il quale sarà possibile assistere a showcooking realizzati dai nostri chef e brand ambassador, assaggiare i tanti formati di pasta Armando trafilata al bronzo. Tra le tendenze più interessanti notiamo una premiumizzazione della categoria pasta e l’italianità delle materie prime, sia nel nostro Paese sia nel mondo. Una fascia di consumatori più consapevole e in grado di apprezzare la qualità è presente in tutti i mercati maturi e sta spingendo la crescita dei segmenti di pasta da semola di grano duro 100% italiano, trafilata al bronzo. Caratteristiche proprie anche di Pasta Armando, che in più utilizza solo materia prima della sua Filiera Armando, in cui sono coinvolti centinaia di agricoltori impegnati a seguire un rigoroso disciplinare di coltivazione. Un impegno che ci ha condotto, per Pasta Armando, al riconoscimento della certificazione
“Metodo Zero Residui di Pesticidi e Glifosato”».
Il pesto alla genovese in diverse varianti gustose
L’azienda porterà in fiera alcune novità, in primis l’essere diventata Società Benefit. «Proprio a Cibus – spiega Fabrizio Nucifora – presenteremo il nuovo formato di pasta tipico della cucina sarda, lo Gnocchetto Sardo, trafilato al bronzo, come del resto tutto la linea Pasta Armando. Sul fronte dei condimenti, la principale novità saranno i Pesti di Armando, lanciati inizialmente nelle due versioni Pesto classico alla genovese e la sua variante senza aglio, a cui ora si aggiunge il Pesto all’arrabbiata: una ricetta a base di basilico genovese Dop, pomodori e peperoncino. Tutti i prodotti della linea dei pesti sono realizzati con lavorazione a freddo, che permette di ottenere un profumo deciso, un sapore intenso, un colore vivace e una consistenza cremosa».
Va in scena un’industria alimentare
in piena salute
Quella che sta per andare in scena alla 22a edizione di Cibus è un’industria agroalimentare italiana in buona salute, nonostante un contesto economico incerto e le diverse tensioni a livello internazionale. La filiera dell’agri-food nazionale si conferma la prima ricchezza del Paese con 740mila imprese agricole e 70mila industrie alimentari che danno lavoro a quasi 4 milioni di persone. «La nostra federazione è onorata di contribuire, insieme a Fiere di Parma, alla realizzazione di Cibus 2024 – dichiara Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare – un’edizione che si preannuncia da record, come dimostra il numero dei partecipanti. Per noi si tratta di un’importante occasione in quanto l’industria alimentare, oltre a generare prodotti e occupazione, con le sue attività contribuisce alla sicurezza alimentare e al benessere degli italiani, a dimostrazione del suo elevato valore sociale. L’industria alimentare italiana, inoltre, si presenta a Cibus 2024 come un comparto sano, in costante crescita e che gode di grande fiducia da parte dei consumatori. Tale fiducia si riflette anche all’estero, dove l’industria alimentare italiana sta conquistando sempre più mercati, contribuendo ad esportare il Made in Italy e lo stile di vita italiano nel mondo».
A sostenere il settore alimentare italiano sono sia i consumi interni (solo a valore), ma soprattutto le esportazioni che nel 2023 tra prodotti agricoli e trasformati hanno raggiunto il massimo storico di 64 miliardi di euro. «L’industria alimentare è un comparto sano e in costante crescita – prosegue Paolo Mascarino – e siamo il primo settore per export che si rivolge direttamente ai consumatori internazionali con i propri marchi e prodotti unici e inimitabili, rappresentando quindi un vero alfiere del Made in Italy nel mondo. Nel 2023, le nostre esportazioni hanno registrato il valore record di 52 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto all’anno scorso. Un dato che certifica come l’industria alimentare sia uno dei settori più performanti del Made in Italy, sia in termini economici sia di contributo all’immagine del nostro Paese nel mondo».
Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare
La filiera dell’agri-food nazionale si conferma la prima ricchezza del Paese con 740mila imprese agricole e 70mila industrie alimentari che danno lavoro a quasi 4 milioni di persone.
L’industria alimentare italiana sta conquistando sempre più mercati, contribuendo ad esportare il Made in Italy e lo stile di vita italiano nel mondo.
Nel 2023 le nostre esportazioni hanno registrato il valore record di 52 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto all’anno scorso.
della territorialità
I brand spingono sulla narrazione dei prodotti
Giovanni D’Ambruoso, presidente di Delizia, esprime buone sensazioni per la fiera: «Pensiamo positivo, è il modo migliore per affrontare il momento continuando con la nostra filosofia basata su qualità, bontà, tadizione e innovazione. In termini di tendenze, tra le più interessanti che abbiamo riscontrato negli ultimi mesi nel mondo agroalimentare c’è la richiesta crescente da parte del consumatore di un prodotto sostenibile e la narrazione della territorialità da parte dei brand attraverso la comunicazione su TV, radio e magazine. Noi, ad esempio, raccontiamo la sostenibilità ambiententale in tutte le fasi: come nasce la materia prima, come viene trasformata, le nostre mucche che pascolano libere tra i muretti a secco tipici del nostro territorio pugliese, tutti elementi che garantiscono al prodotto finito genuinità e sapori di un tempo. Lavoriamo con il siero innesto mantenendo intatte tutte le proprietà organolettiche di un alimento sano e genuino. Stiamo inoltre investendo su packaging sostenibili e rivedendo tutta la nostra comunicazione».
Alla scoperta di una vera Delizia
Quest’anno la burrata Deliziosa è stata premiata con la medaglia d’oro al World Championship Cheese Contest 2024. «Per raggiungere questi straordinari risultati – spiega Giovanni D’Ambruoso – le nostre specialità vengono realizzate a mano da mastri casari esperti che utilizzano latte selezionato quotidianamente in un raggio di 30 km e la lavorazione avviene in stabilimenti, laboratori e impianti di produzione all’avanguardia. Dopo i recenti investimenti destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici e di recupero delle acque, stiamo potenziando il settore della logistica ed effettuando ulteriori ampliamenti di stabilimenti e uffici, tutti studiati per garantire la massima sicurezza degli alimenti, per tutelare il benessere dei lavoratori e per continuare ad assicurare una concreta salvaguardia ambientale».
e circolare Una filiera completamente integrata
Alfio Schiatti, chief commercial officer di Fattorie Garofalo, conferma che quello trascorso è stato un anno complesso a causa dell’inflazione che ha colpito in maniera importante il settore lattiero-caseario tra rincari della materia prima, dell’energia e dei trasporti: «Questo ha causato una leggera contrazione dei volumi, anche se compensata da un aumento del fatturato a valore. A pesare sul risultato è soprattutto l’aumento del costo del latte che, lo scorso anno, ha toccato il +40%. Questa tendenza farà però ripartire il vero trend di fondo che sta colpendo già il mercato vaccino, ovvero la penuria di latte, ma noi per fortuna soffriamo meno di altri avendo creato negli anni una filiera completamente integrata e circolare, cosa che ci rende oggi i più grandi produttori mondiali di latte di bufala, oltre che di Mozzarella di Bufala Campana Dop. Quest’anno l’obiettivo è sviluppare sempre di più il nostro brand, per questo al momento cavalcheremo i trend positivi dei due nostri prodotti di punta».
L’azienda porterà in fiera le sue due punte di diamante, ma non solo. «La Burrata 100% Latte di Bufala –spiega Alfio Schiatti – è ottenuta con una lavorazione esclusiva simile alla mozzarella e farcita con straccetti di bufala con l’aggiunta di panna fresca di bufala, mentre la Mozzarella di Bufala Campana Dop è prodotta con solo “Latte delle Nostre Fattorie”, trasformato entro 24 ore dalla raccolta nelle nostre aziende agricole. La vera novità sarà però la “Caramella di Bufala”, una mozzarella col cuore di ricotta 100% di latte di bufala. Morbidissima e ricca di sapore, è un prodotto adatto a tutti, ma che abbiamo sviluppato pensando ai bambini. Una referenza unica sul mercato: oltre alla nostra qualità tipica, anche il pack rappresenta una rivoluzione per il settore bufalino ed è ispirato al mondo dei più piccoli».
c h e è i m p o s s i b i l e n o n d e s i d e r a r l o
Il tonno
premium tiene nonostante i rincari dell’olio
Dario De Stefano, general sales manager Italia di Grupo Consorcio, afferma che questa sarà la prima volta al Cibus per la sua organizzazione: «Saremo infatti presenti con la nostra filiale italiana, attiva sul territorio da gennaio. È un modo per farci conoscere ancora meglio dagli addetti del settore in questa nuova veste, cioè come azienda direttamente attiva sul mercato, senza intermediari. In merito alle tendenze più interessanti nei consumi agroalimentari, nel nostro settore l’area del tonno premium continua a tenere nonostante l’aumento sia della materia prima sia dell’olio, il cui incremento esponenziale (+80% negli ultimi 12 mesi) per noi rappresenta il maggiore impatto in termini di costi. Questo trend ci conferma la ricerca costante della qualità e del brand da parte del consumatore, anche nei periodi più complessi. Inoltre, vediamo possibilità di crescita molto interessanti nel settore delle acciughe del Cantabrico, una risposta a un trend cui stiamo assistendo e che in Spagna è già una realtà consolidata: considerare, cioè, queste acciughe di primissima qualità sempre più come piatto da portata anziché semplice ingrediente».
Due nuove varietà di acciughe del Cantabrico
La principale novità che l’azienda presenterà a Cibus sarà l’ampliamento della gamma delle acciughe del Cantabrico. «Progressivamente nei prossimi mesi saranno a scaffale due nuove varietà – spiega Dario De Stefano – le acciughe in olio di girasole e le acciughe piccanti. L’obiettivo è quello di continuare a innovare e offrire ai nostri consumatori nuove esperienze di gusto, senza mai prescindere dalla qualità che da sempre ci contraddistingue. L’ampliamento della gamma delle acciughe del Cantabrico è una riprova dell’importanza che riveste per noi questa tipologia di prodotto: ci auguriamo che il consumatore possa scoprire e restare piacevolmente sorpreso dalla versatilità che le nostre acciughe possono avere in tavola».
L’incremento dei costi
della materia prima condiziona il mercato dell’olio d’oliva
Emanuele Siena, marketing director del Gruppo Salov, racconta che la categoria degli oli di oliva sta vivendo un fortissimo incremento dei costi della materia prima, che ha comportato un aumento del prezzo del prodotto al consumatore finale: «Questo sta provocando una riduzione dei consumi su molti dei nostri mercati di riferimento, anche su quelli, come l’Italia, in cui il prodotto è parte integrante della cultura gastronomica e delle tradizioni culinarie. A Cibus avremo modo di incontrare i nostri clienti e i nostri distributori, anche quelli provenienti dall’estero, per pianificare la seconda parte dell’anno, con la speranza che il nuovo raccolto sia fi nalmente positivo e ci permetta di riposizionare i prodotti a un livello più vicino a quelli storici per la categoria. Questo ci consentirebbe di lavorare con prospettive più lunghe e di tornare a investire maggiormente nella comunicazione al consumatore. In termini di tendenze, stiamo avendo ottimi risultati dall’Extra Vergine 100% Italiano Filippo Berio, grazie anche alla visibilità ottenuta con la presenza in MasterChef Italia e alle attività in-store e sui social media».
Novità per il mercato interno ed estero
In fiera il Gruppo Salov porterà diverse novità sia in termini di prodotto sia di packaging. «Per l’estero presenteremo una nuova gamma di sughi a marchio Filippo Berio – spiega Emanuele Siena – una serie di ricette molto naturali, senza zucchero aggiunto, con pomodori 100% italiani e ovviamente con l’Olio Extra Vergine Filippo Berio. Tornando in Italia, invece, presenteremo i nuovi packaging in R-Pet (Pet riciclato, oltre che riciclabile) per la gamma Olio di Semi Sagra, che sta dando ottimi risultati nel settore olio di semi, con una distribuzione ottima, grazie a una sempre maggiore fidelizzazione dei consumatori».
la Garantirequalità tra carenza di materia prima e aumento dei costi
Per Giovanni Agostoni, global marketing & sales director di Icam Cioccolato, Cibus è da sempre una vetrina imperdibile: «L’occasione per raccontare la nostra offerta al consumatore finale e agli operatori del panorama nazionale e internazionale, con un occhio particolare verso il mercato del Far e Middle East, zone del mondo su cui stiamo riscontrando un sempre maggiore interesse verso i nostri prodotti. Il brand principe con cui presenziamo in fiera è ovviamente Vanini che, sin dalla sua nascita, rappresenta per noi il marchio attraverso il quale raccontiamo il nostro impegno verso la filiera e la preziosa materia prima che lavoriamo da quasi 80 anni con passione e dedizione. Purtroppo, il contesto in cui ci troviamo a operare in questi anni è molto sfidante e particolarmente critico per l’intero settore. I due grandi temi legati alla disponibilità della materia prima (sempre più carente) e al vertiginoso aumento del suo costo, ci portano ad affrontare questo specifico momento con molta cautela. La nostra necessità rimane oggi la qualità dei prodotti, una priorità che è strettamente connessa alla salvaguardia di questa pianta antica e preziosa dalle conseguenze del cambiamento climatico».
Golosità e sapori intriganti
In fiera Icam porterà le sue tante varietà di prodotto. «In particolare, oltre alle ormai note linee di tavolette di cioccolato realizzate con cacao monorigine peruviano, nel caso di Vanini Bagua, e ugandese biologico per Vanini Uganda – spiega Giovanni Agostoni – quest’anno portiamo a Cibus Tasting Experience. Una nuova linea di tavolette lanciata lo scorso autunno che è la nostra risposta a tutti quei consumatori che ricercano qualità e sapori intriganti, senza rinunciare alla tentazione della golosità di selezionate materie prime di eccellenza mixate per dar vita a contrasti sensoriali ogni volta nuovi e diversi, ma sempre sorprendenti. Un trend, quello che guarda alla golosità e ai sapori intriganti, su cui abbiamo riscontrato un grande interesse da parte del mercato».
Tutte le declinazioni
del pesto genovese
con qualità e innovazione
Lidia Maddalena, responsabile marketing di Il Pesto di Pra’, afferma che le aspettative per Cibus 2024, la manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare made in Italy, sono molto alte data la nutrita presenza di buyer italiani e in particolare esteri: «In questo contesto segnato dai rincari generalizzati e dalla crescita inflattiva, crediamo che sia importante trasformare questo particolare momento sfidante in opportunità di crescita. L’obiettivo per l’azienda è sempre stato e sarà quello di garantire prodotti di alta qualità grazie a una filiera corta e agli importanti investimenti fatti negli ultimi anni in termini di nuove tecnologie e impianti di produzione e coltivazione di ultima generazione. Abbiamo consolidato inoltre la nostra gamma di offerta per essere pronti ad accontentare i nuovi trend del mercato. Punteremo non soltanto sul nostro tradizionale Pesto Genovese fresco, ma anche sulle gocce di pesto surgelato che incontrano l’innovazione e i mercati esteri».
Un pesto gustoso e pratico
La nuova versione di pesto, disponibile sia per l’Horeca sia per il retail, nelle ultime edizioni di Anuga e Marca è stata selezionata tra i “10 Prodotti più Innovativi”. «Si tratta di piccole gocce di pesto surgelato in cui è racchiuso l’inconfondibile aroma del nostro pregiato basilico coltivato a Pra’ – spiega Lidia Maddalena – unito a ingredienti di primissima scelta. Il nostro pesto artigianale, eccellenza della tradizione culinaria genovese, incontra l’innovazione del prodotto surgelato mantenendone inalterate le caratteristiche organolettiche e garantendone la freschezza e la bontà, unite alla praticità e alla prontezza d’uso. Perfetto per l’utilizzo in famiglia: dal condimento della pasta alla guarnizione di pizze e di piatti gourmet o all’insaporimento di zuppe e minestre».
Il carrello della spesa alimentare
continua a costare di più
Il clima di forte instabilità geopolitica e la forte spinta inflattiva hanno influito in maniera importante sulle vendite dei prodotti agroalimentari nel nostro Paese. Secondo i dati dell’Osservatorio sui consumi alimentari Ismea-NielsenIQ, nel 2023 il carrello alimentare è costato agli italiani 8,2 miliardi di euro in più rispetto al 2022, pari a un incremento dell’8,1%, mentre i volumi hanno evidenziato una generalizzata flessione tra i principali prodotti, seppur con un rallentamento del trend negativo. In termini di canali distributivi, il supermercato resta quello predominante con una quota del 40% e una crescita di fatturato del 9,5%, mentre il discount (+9,3%) è il canale dove si registra l’incremento più consistente dell’indice di penetrazione delle famiglie italiane.
Nel 2023 il carrello alimentare è costato agli italiani 8,2 miliardi di euro in più rispetto al 2022.
Tra le varie categorie, i prodotti lattiero-caseari segnano un aumento di spesa dell’11,7%, sostenuto soprattutto dal latte Uht (+14,9%) e da tutte le tipologie di formaggi (+12-13%), mentre i volumi rimangono nel complesso stabili. Anche i derivati dei cereali registrano un importante incremento della spesa (+11,7%), con il riso a trainare il trend (+20,9%), seguito dai prodotti per la prima colazione (+15,6%) e dal pane e sostituti (+13,9%).
Più contenuta la crescita del fatturato delle carni (+6,7%), grazie soprattutto alla performance molto positiva delle referenze avicole sia a valore sia a volume, a dimostrazione del crescente interesse dei consumatori per questa tipologia di carne. Da segnalare la difficile annata dei salumi, soprattutto per quelli di fascia alta, con alcuni prosciutti crudi Dop che registrano contrazioni dei volumi tra il 4,7% e il 6,1%. Le uova, al contrario, continuano a evidenziare ottime performance: +14,1% a valore e +3,9% nelle quantità. Il comparto degli ortaggi freschi e trasformati cresce dell’8,8% e la frutta del 5,9%, anche se con dinamiche di contrazione dei volumi soprattutto degli agrumi (-10%), mentre sul +5,7% delle bevande pesa in buona parte il calo dei volumi del vino (-4%).
Il discount è il canale dove si registra l’incremento più consistente. latte e derivati
CRESCITA A VOLUME PER CATEGORIA DI PRODOTTO derivati dei cereali
prodotti prima colazione
pane e sostituti
carni
frutta salumi ortaggi
uova fresche
analcoliche
il 70° anniversario per celebrare Un’occasione speciale
Secondo Diodato Ferraioli, chief commercial officer di La Doria, la partecipazione a fiere come Cibus è una vera e propria opportunità di ricerca di mercato: «Ci consente di rimanere al passo con le tendenze del settore, le strategie dei concorrenti e le preferenze emergenti dei consumatori fornendo informazioni utili per le decisioni strategiche. Inoltre, guardiamo alla fiera come a un terreno fertile per creare connessioni significative. Cibus si rivela sempre un’opportunità per confrontarsi con colleghi del settore, potenziali collaboratori e professionisti che condividono la nostra passione per la qualità e l’innovazione. Attraverso queste connessioni speriamo di continuare a costruire una rete che superi i confini dell’evento, favorendo relazioni a lungo termine. Quest’anno la nostra azienda festeggia il suo 70° anniversario, quindi per noi quest’edizione non è soltanto presentazione di prodotti e networking, ma anche un’occasione per celebrare questa tappa significativa del nostro percorso e della nostra storia».
Innovazione di prodotto al servizio dei marchi privati
Il modello di business dell’azienda è focalizzato principalmente sulle private label. «Abbiamo lavorato all’ampliamento della gamma con prodotti a più alto valore aggiunto e di servizio – spiega Diodato Ferraioli – e ciò ci ha consentito di rispondere ai cambiamenti della domanda e di fidelizzare sia il trade sia la clientela finale, rappresentando un importante driver di sviluppo. La continua innovazione di prodotto al servizio dei marchi privati, in linea con le nuove tendenze di consumo, è sicuramente uno dei nostri punti di forza. Nel comparto dei sughi pronti, ad esempio, stiamo lavorando attualmente alla realizzazione di sughi in combi, un packaging nuovo per i sughi pronti che sono solitamente presentati in vetro».
vb-group.it
INALPI LAVORA OGNI GIORNO PER DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO AL RAGGIUNGIMENTO DEI 17 OBIETTIVI INDICATI DAL SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS DELL’ONU, A FAVORE DI UNA SOSTENIBILITÀ SOCIALE, ECONOMICA, AMBIENTALE.
Dalle valli del Monviso alla tavola delle famiglie italiane, il latte della filiera Inalpi si muove secondo un protocollo unico condiviso con gli allevatori. Una grande filiera italiana dove conferitori e industria lavorano fianco a fianco nel rispetto dell’ambiente, degli animali e delle persone. Dal buon latte e dalla buona volontà.
Venite a scoprire il nostro stand, vi aspettiamo! HALL 02 | STAND D-026 www.inalpi.it
YOGURT AVVOLGENTE LATTERIE INALPI LA STRADA GIUSTA
Nuovi concept
da filiera corta e controllata
Gabriella Bollino, direttrice commerciale & marketing di Inalpi, racconta che per la sua azienda il 2024 segna un anno importante anche nell’ambito dell’innovazione di prodotto, un percorso nato anche dall’analisi delle tendenze che caratterizzano il mercato del food: «La presenza a Cibus, a cui prendiamo storicamente parte, rappresenta, anche quest’anno, un importante palcoscenico nel quale raccontare quella filiera corta e controllata da cui nascono tutte le nostre referenze. In questi mesi abbiamo presentato interessanti e innovative novità di prodotto, che giocheranno il ruolo del protagonista anche in questo Cibus 2024 e che rappresentano un nuovo approccio in diversi settori. A cominciare dagli Happy Cheerse, triangolini di formaggio al gusto gorgonzola, pepe nero, tartufo ed erbe mediterranee, con cui abbiamo lanciato un nuovo “concept” aperitivo, reinventando un momento che è sempre più occasione di aggregazione e presentandosi ai consumatori con un’idea che traccia una nuova via: sdoganare il tradizionale “formaggino” per farlo diventare protagonista di innovative ricette e momenti unici».
Fettine di formaggio fuso alto proteiche
Inalpi sta portando a compimento progetti che puntano a dare valore a ogni singola componente del latte. «Ci siamo affacciati all’attenzione del pubblico con Protein +, le fettine di formaggio fuso alto proteiche con postbiotici, addizionate con zinco e selenio, con un contenuto di 25 g di proteine per 100 g di prodotto – spiega Gabriella Bollino – che nascono da selezionate materie prime quali latte di filiera corta e controllata e formaggio in moderni impianti ad alta tecnologia. Le Protein + rappresentano dunque il primo importante ingresso del nostro brand nel mercato degli alimenti alto proteici, referenza che costituisce una precisa risposta alle esigenze sempre più evidenti del consumatore».
Dalla nostra passione e dalla nostra creatività nasce una nuova linea di confettura, marmellata e frutta spalmabile dagli abbinamenti particolari: un armonioso mix di frutta, fiori e spezie che portano al palato, al cuore e alla mente gli aromi e le sensazioni delle quattro stagioni
AD OGNI STAGIONE IL SUO GUSTO!
PESCA E LAVANDA
Perfetta per arricchire yogurt e torte o per variegare gelati.
CILIEGIA E ROSA
Un brunch originale? Abbinala a un tagliere di formaggi.
MARRONI, PERA, ALL’AROMA DI VANIGLIA
Ottima a colazione con pancake o pane alle noci, gustosa nei ravioli fritti.
FICO, ARANCIA E ZENZERO
Stuzzicante per dare un tocco speziato a salumi, burrata o formaggi affumicati.
LAMPONI E FIORI D’ARANCIO
Gustosa come farcitura di gnocchi dolci o come abbinamento a robiola e caprino per un aperitivo.
FRUTTI TROPICALI
Versatile al punto giusto: provala con lo yogurt o per dare un tocco esotico ad un fritto.
UVA, ROSMARINO E PERA
Da provare con formaggi stagionati dal sapore deciso o per un dolce rustico.
MANDARINO, LIMONE
E CARDAMOMO
Ideale per preparare salse agrodolci da accompagnare a insalatone o poke.
Vieni a trovarci a CIBUS 2024 I Pad. 06 – G 046
di abbinamenti Aumenta l’offerta innovativi
Anche per questa edizione 2024 Francesca Pezzini, responsabile marketing & comunicazione di Menz&Gasser, si aspetta una manifestazione “affollata” di visitatori, buyer, addetti al settore sia italiani sia internazionali: «Cibus è per noi la fiera alimentare italiana di riferimento per incontrare i nostri clienti, per raccontarci a chi ancora non ci conosce e, soprattutto, perché siamo orgogliosi di essere parte integrante di un importante settore come l’Italian food. Nuovi trend si stanno affacciando al mercato agroalimentare, uno di quelli più diffusi nel nostro settore è caratterizzato dall’utilizzo di abbinamenti innovativi di ingredienti. Ad esempio l’accostamento di spezie o fiori con la frutta permettono di esaltarne il sapore garantendo una piacevole sensazione al palato. Quest’anno a Cibus presenteremo una nuova linea di confetture, marmellate e frutta spalmabile, nata dalla nostra passione e creatività: la Buona Stagione, un armonioso mix di frutta, fiori e spezie che portano al palato e alla mente gli aromi e le sensazioni delle quattro stagioni».
Confetture e marmellate per ogni stagione
La Buona Stagione propone abbinamenti particolari ispirati alla stagionalità: «Per la primavera presentiamo Pesca e Lavanda, perfetta per arricchire yogurt, torte o gelati – spiega Francesca Pezzini – e Ciliegia e Rosa, ottima come abbinamento a formaggi. In estate proponiamo Lamponi e Fiori d’arancio, gustosa come farcitura di gnocchi dolci, e Frutti tropicali, per un tocco esotico a un fritto. L’autunno porta Marroni, Pera all’aroma di Vaniglia, ottima a colazione con pancake o pane alle noci, e Fico, Arancia e Zenzero, stuzzicante per dare un tocco speziato a salumi, burrato o formaggi affumicati. Per l’inverno presentiamo Uva, Rosmarino e Pera, da provare con formaggi stagionali dal sapore deciso o per un dolce rustico, e Mandarino, Limone e Cardamomo, ideali per preparare salse agrodolci da accompagnare a insalatone o poke».
materie prime Grande attenzione a e tecnologie produttive
Le aspettative per la prossima edizione di Cibus sono positive per Giuseppe Mastrolia, amministratore delegato di Newlat Food, poiché la sua azienda sta arricchendo l’offerta con nuovi prodotti all’avanguardia e una maggiore varietà di scelta: «Attraverso una continua ricerca e innovazione, con i nostri brand ci impegniamo a soddisfare le mutevoli esigenze dei consumatori, che sono più informati e attenti ai temi della composizione dei prodotti, della salute, della sostenibilità e hanno uno stile di vita sempre più orientato al benessere. Inoltre, i progressi tecnologici possono migliorare significativamente le caratteristiche dei prodotti, per questo motivo risulta molto importante la ricerca sia sulle materie prime sia sulla tecnologia usata nelle linee di produzione. Il 2024 conferma la grande capacità del Gruppo di offrire ai propri clienti un portafoglio prodotti capace di generare ulteriore crescita nonostante un rallentamento della domanda e una riduzione dei prezzi in linea con il calo dell’inflazione».
Nuove ricette per la linea di riso e noodles instantanei
Le novità che l’azienda proporrà a Cibus sono rappresentative del suo impegno continuo nell’innovazione e nell’offerta di prodotti di alta qualità. «In primis, presenteremo Naked Best Ever – spiega Giuseppe Mastrolia – linea di noodles e riso istantanei che rappresenta un rinnovamento della linea Naked attuale. Con Naked Best Ever proporremo infatti nuove ricette dall’autentico gusto asiatico, caratterizzate da sapori più intesi, una perfetta armonia di spezie e una consistenza dei noodles più piacevole, offrendo un’esperienza di gusto ancora più ricca fin dal primo assaggio. Le ricette di Naked sono adatte a vegetariani e vegani, realizzate con ingredienti naturali, senza coloranti né conservanti artificiali e caratterizzate da un equilibrio di sapori e una perfetta armonia di spezie, offrendo un’esperienza di gusto ancora più ricca fin dal primo assaggio».
Aumenta la ricerca di qualità,
salute e benessere
La forte spinta inflattiva e le tensioni internazionali dell’ultimo biennio hanno sicuramente impattato in maniera importante sul settore alimentare. «Il periodo appena passato è stato a dir poco schizofrenico – afferma Giulia Boccadamo, marketing manager di Olympus – e talvolta non ha permesso di prendersi il giusto tempo per parlare a 360° del percorso che dovrebbe unire industria e distribuzione. Cibus diventa proprio quell’occasione per sedersi al tavolo e dare spazio a condivisione e conoscenza. Tra le tendenze che noto, sta riaffiorando la ricerca di qualità, salute e benessere: il consumatore è attento a quello che acquista sia in termini di materie prime sia in termini di impatto ambientale, sceglie prodotti sani – l’alto proteico continua a essere un elemento trainante come i prodotti a basso contenuto di zuccheri – e che allo stesso tempo soddisfino il lato edonistico dell’alimentazione».
Una gustosa novità dall’isola di Cipro
Olympus porterà a Cibus un novità tutta da scoprire. «Per questo 2024 puntiamo senza dubbio su Halloumi Dop – spiega Giulia Boccadamo – un formaggio fresco da grigliare tipico dell’isola di Cipro prodotto dalla mescolanza di latte ovino, caprino e bovino che, dopo l’esplosione nel Centro-Nord Europa, sta iniziando a prendere piede anche nel mercato italiano. La sua consistenza è semi morbida e ha un gusto particolarmente saporito e ricco che lo rende il perfetto abbinamento per verdure grigliate o al naturale. Crediamo molto in questo progetto, tanto da avere investito circa 60 milioni di euro in un nuovo stabilimento produttivo a Cipro interamente dedicato all’halloumi».
prosegue da dieci anni in maniera costante Una crescita che
Lucia Forte, ad di Oropan, si appresta a vivere questa edizione di Cibus con grande entusiasmo: «Sull’onda del lavoro intrapreso negli scorsi anni, siamo sicuri che la fiera possa essere un’occasione per poter sempre più rafforzare le nostre relazioni con il trade, acquisendo nuovi contatti strumentali allo sviluppo di nuovi progetti internazionali, per intensificare i rapporti con i numerosi clienti nazionali ed esteri, che sicuramente saranno presenti durante le varie giornate della fiera, e per consolidare ancora di più la notorietà del marchio Forte, associandolo al pane di semola rimacinata di grano duro. Seppur in un contesto globale non particolarmente favorevole e tranquillizzante sotto vari punti di vista, nel corso del 2023 la nostra azienda è stata in grado di dare concretezza a tutti gli ambiziosi programmi di crescita strutturali, economici e commerciali realizzando un fatturato superiore ai 45 milioni di euro, raggiungendo 27 Paesi nel mondo e facendo registrare, per il decimo anno consecutivo, un dato in incremento rispetto all’esercizio precedente (+14%)».
Un pane sostenibile lungo tutta la filiera
All’interno di uno stand rinnovato nella grafica, Oropan presenterà importanti novità che si collocano nel solco dell’innovazione e della sostenibilità. «Presenterermo una nuova linea di pani freschi realizzati con semola rimacinata di grano duro da filiera sostenibile certificata Iscc Plus – spiega Lucia Forte – tale certificazione offre la garanzia che il nostro prodotto sia frutto di un modello di sviluppo responsabile, sostenibile ed etico, lungo tutta la filiera, dalla coltivazione delle materie prime alla distribuzione del prodotto finito nei punti vendita. Per la preparazione del nostro pane fresco utilizziamo semola rimacinata di grano duro 100% pugliese, che ci consente di dare impulso e sostegno all’economia del nostro territorio, valorizzare le produzioni locali e ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto della materia prima».
NON e SOLO BUONA, e ANCHE GENUI
non
fai
in tempo a chedirlo, è già pronto.
La famiglia de I Pronti si arricchisce di una nuova ricetta. Un classico della cucina italiana rivisitato in chiave innovativa. La nuova Zuppa Pomodoro e Farro racchiude il sapore mediterraneo del pomodoro e la genuinità del farro, selezionati solo da filiera italiana.
la ricetta della facilità
Nuovo record per le esportazioni
agroalimentari made in Italy
Dopo quello del 2022, l’export del food and beverage made in Italy ha fatto registrare lo scorso anno un nuovo record. Secondo le elaborazioni Ismea su dati Istat, infatti, nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno superato i 64 miliardi di euro con un incremento del 5,7%. In particolare, 55,3 miliardi di euro sono da ricondurre agli alimenti trasformati (+5,8% sul 2022) e 8,8 miliardi di euro ai prodotti agricoli (+5,5%). Allo stesso tempo, le importazioni hanno evidenziato un aumento più contenuto, passando da 61,7 a poco più di 65 miliardi di euro (+5,4%), dei quali 43,3 miliardi di euro si devono a prodotti trasformati (+6,9%) e quasi 22 miliardi di euro a derrate agricole. Questi andamenti hanno determinato un lieve miglioramento del saldo della bilancia commerciale agroalimentare, il cui disavanzo nel 2023 è stato pari a 889 milioni di euro, con una riduzione di 126 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno superato i 64 miliardi di euro con un incremento del 5,7%.
In termini di mercati di sbocco, l’export agroalimentare italiano conferma una forte concentrazione territoriale con appena cinque Paesi – Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna – che coprono quasi la metà delle vendite nazionali all’estero (48,9%), mentre i primi dieci arrivano a pesare per circa i due terzi (65,4%). Il primo mercato di destinazione è la Germania con un valore di oltre 10,1 miliardi di euro e un aumento dell’8,3% rispetto al 2022, con vino, pasta, formaggi stagionati, prodotti da forno e caffè torrefatto che guidano la classifica degli alimenti italiani più acquistati. In seconda posizione si colloca la Francia la quale, grazie ad acquisti per quasi 7,3 miliardi di euro (+10,2%), sorpassa gli Stati Uniti che fanno registrare una crescita molto più contenuta (+0,9%) non andando oltre i 6,7 miliardi di euro. I prodotti made in Italy maggiormente acquistati dal Paese transalpino sono formaggi freschi e stagionati, prodotti da forno, pasta, cioccolata e caffè torrefatto, mentre per gli Stati Uniti il vino si conferma il prodotto italiano più apprezzato, seguito dall’olio extravergine d’oliva e dalla pasta. Tra gli altri Paesi, da sottolineare la performance della Polonia che, dopo il +29% del 2022, ha messo a segno un ulteriore +15,5% sfiorando i 2 miliardi di euro, soprattutto grazie ai prodotti da forno, uva da tavola, vini, spumanti e cioccolato. Anche la Romania ha evidenziato un’ottima dinamica (+17,3%) superando i 900 milioni di euro, rappresentati principalmente da caffè torrefatto, prodotti da forno, formaggi freschi e stagionati. Molto positivo anche il trend dell’export verso la Croazia che ha raggiunto 658 milioni di euro e una crescita del 18,2% rispetto all’anno precedente.
CRESCITA A VOLUME DELL’EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO NEL 2023
La buona performance delle esportazioni agroalimentari italiane nel 2023 risulta piuttosto diffusa tra tutte le tipologie di prodotto, anche se alcuni importanti comparti come cereali, latte e derivati, vini, carni fresche e oli di semi mostrano una tendenza negativa. Il principale segmento è costituito dai derivati dei cereali che fanno segnare un aumento del 7% sfiorando i 9 miliardi di euro, grazie soprattutto alle paste alimentari e ai prodotti da forno. I vini perdono lo 0,8% e si attestano sui 7,8 miliardi di euro, a causa della riduzione delle vendite dei vini in bottiglia – che però rimangono saldamente il primo prodotto esportato all’estero in termini di valore – a cui ha fatto da contraltare la crescita delle esportazioni di spumanti e vini sfusi. L’ortofrutta fresca raggiunge i 5,9 miliardi di euro e cresce del 9% grazie soprattutto a lattughe, pomodori, cavolfiori, arance, mele, uva da tavola e kiwi.
miliardi
miliardi
miliardi
miliardi
Cresce l’interesse per prodotti proteici
e pratici da consumare
Per la prossima edizione di Cibus l’aspettativa di Luigi Bravi, ceo di Orva, è quella di sviluppare il mercato estero: «Del nostro fatturato l’85% si fa in Italia e il 15% all’estero, ma dal 2024 puntiamo ad aumentare quest’ultima quota a circa il 25%. Nei Paesi nordici, in Francia, Germania, Polonia e Paesi dell’Est, l’offerta è molto dinamica e sono previsti importanti business, considerando che i prodotti che presentiamo hanno un forte contenuto di servizio e rappresentano il Made in Italy nel mondo. Le tendenze più interessanti riscontrate ultimamente sono rivolte sicuramente al mondo dei prodotti salutistici volti al benessere. Il cibo oggi è sempre più valutato in base ai nutrienti e all’impatto sulla salute, e tra tutti i nutrienti le proteine giocano un ruolo molto importante. Infatti, i consumatori sono sempre più interessati alla quantità di proteine contenute nei cibi e inoltre cercano sempre di più prodotti veloci, pratici e facili da consumare».
La Pinsa, espressione di leggerezza e praticità
In virtù delle nuove tendenze di consumo, in fiera Orva presenterà prodotti ad alto contenuto proteico, oltre a riproporre la sua Pinsa. «Anche quest’ultima – spiega Luigi Bravi – è infatti rappresentativa sia della tendenza salutistica (grazie al suo impasto leggero ed estremamente digeribile dovuto al lievito madre, alla lenta lievitazione e alla lavorazione manuale) sia di quella rivolta alla preparazione veloce dei cibi (grazie alla sua vaschetta da forno pronta all’uso, riciclabile e compostabile). Inoltre il Made in Italy all’estero è una garanzia importante, che riconosce nei nostri prodotti un valore aggiunto e che rafforza la nostra identità, differenziandoci dalle altre produzioni mondiali di referenze da forno».
NOVITÀ Già farcita
molto florido Un mercato
Cibus 2024 è sicuramente l’evento di riferimento dell’agroalimentare made in Italy, un’enorme opportunità per instaurare e sviluppare relazioni commerciali a livello internazionale, per presentare le eccellenze del food e per lanciare tanti prodotti innovativi. «Per noi la manifestazione rappresenta un’importantissima vetrina – afferma Rossella Palladini, head of marketing di Pinsami – sia in ambito italiano sia estero. Il mercato della pinsa è sempre stato molto florido e, per fortuna, non ha mai subito contrazioni di alcun tipo. Solo in Italia, ad esempio, in ambito retail nel 2023 è aumentato del 43% a valore rispetto all’anno precedente (dati Nielsen). Nel nostro Paese questo mercato si è ormai affollato di player, e la private label, aggregata, rappresenta il nostro primo competitor. In pochi anni noi siamo riusciti a crescere e a stabilizzarci come leader di settore, nonché punto di riferimento per la qualità».
Una pinsa pratica e di qualità
La principale novità dell’azienda è la Pinsa Margherita Frozen, sia per il mercato retail sia per l’Horeca, che sarà possibile degustare presso lo stand Pinsami in fiera. «Crediamo moltissimo in questo prodotto – spiega Rossella Palladini – che è fondamentalmente una novità: una vera base pinsa (cioè composta dalle tipiche tre farine, una lenta lievitazione e un’alta idratazione), di altissima qualità, arricchita da mozzarella e pomodoro 100% italiani, pronta in soli sette minuti di cottura. Per il consumatore finale questa referenza rappresenta un’alternativa di qualità alla pizza surgelata, mentre per il professionista è un prodotto di alto livello, pronto in pochissimi minuti, senza bisogno di aggiungere alcun ingrediente, quindi adatto anche a personale non specializzato, abbattendo costi e rischi di gestione».
LA TUA PASSIONE HA BISOGNO DI OTTIMI INGREDIENTI!
Ti aspettiamo al CIBUS di Parma dal 7 al 10 maggio 2024 (Padiglione 2, Stand C 068)!
Presenteremo le nostre linee di prodotto a base latte TreValli, a base vegetale e 100% vegetale Hoplà e Hoplà Idee Veg. Animeremo lo stand con partnership nelle aree prima colazione, pasticceria, ristorazione e pizzeria.
trevalli.cooperlat.it
La ricerca
dilocaliingredienti e funzionali guida i consumi
Claudia Serges, brand manager di TreValli Cooperlat, afferma che la sua azienda, dopo alcuni anni di assenza, ha deciso di tornare a investire nel Cibus di Parma, un prestigioso palco, nazionale e internazionale, per il mondo agroalimentare italiano: «Dopo le difficoltà del settore alimentare dello scorso anno, i dati del 2024 ci dicono che un’importante leva deflazionistica dovrebbe creare un cauto ottimismo per la ripresa dei consumi, guidati dalle principali tendenze come l’attenzione verso ingredienti sempre più locali e funzionali alla dieta e alla sostenibilità del prodotto. Per questi motivi il nostro obiettivo per Cibus 2024 è quello di trasmettere i valori cardine dell’azienda di tradizione, territorio, qualità e innovazione a tutti gli addetti ai lavori specialisti nel consumo a casa e fuori casa. L’affluenza prevista non fa che ben sperare per poter cre are momenti di convivialità sia con operatori della Gdo e del food service, ma anche con il consumatore finale, sempre attento alle ultime novità».
Due linee gustose e leggere
La fiera è l’occasione giusta per TreValli Cooperlat di poter presentare la sua ampia gamma di prodotti, con particolare attenzione ai due marchi di punta: TreValli e Hoplà, destinati sia al retail sia al canale professionale. «Dal mercato è sempre più forte l’interesse per la linea TreValli Senza Lattosio composta da prodotti realizzati con latte della migliore qualità, leggeri e ad alta digeribilità – spiega Claudia Serges – e per la linea Hoplà Idee Veg, 100% vegetale, naturalmente priva di lattosio, senza glutine e senza grassi idrogenati. La versatilità dei prodotti di queste due linee sarà valorizzata in fiera attraverso dei corner dedicati presso il nostro stand in cui sarà possibile ammirare e degustare preparazioni dolci e salate legate a diversi momenti di consumo».
regionali Le tipicità giocano
un ruolo ancora importante
Le aspettative per Cibus 2024 di Francesco Galizia, export manager di Valle Fiorita, sono alte: «Torniamo a esporre in questa fiera a distanza di dieci anni, dopo un’ultima esperienza alquanto deludente nel 2014. Fiere di Parma oggi ci rassicura sulla qualità dei visitatori che incontreremo, professionali, specializzati e con una forte presenza di gruppi stranieri, in particolar modo dal Nord America. Il nostro obiettivo è quello di approcciare nuovi mercati e rafforzare la nostra posizione lì dove siamo già presenti, non solo in Gdo, da sempre il nostro core business, ma anche nell’Horeca e nel food service. In un periodo molto complesso per via dell’inflazione che grava sui consumi, per le aziende di produzione diventa fondamentale lanciare nuovi prodotti e cercare di attrarre nuovi consumatori. Le tipicità regionali continuano a rappresentare un forte trend di crescita per il nostro comparto merceologico».
Un viaggio verso le tradizioni culinarie italiane
Valle Fiorita ha cominciato un viaggio attraverso le tradizioni culinarie d’Italia. «Il nostro obiettivo – spiega Francesco Galizia – è portare alla conoscenza del grande pubblico quelli che sono degli autentici tesori della nostra cultura gastronomica, ma riproposti in chiave moderna e più adatti a un consumo semplice e veloce. All’ultima edizione di Marca abbiamo presentato la Schiacciata Toscana e il Padellino Piemontese, mentre a Cibus 2024, oltre ovviamente a riproporre questi prodotti, lanceremo la nostra Pinsa Romana e una linea di Friselline Pugliesi perfette per gli aperitivi».
Cresce
l’interesse
per una
chiara e trasparente filiera
Secondo Christoph Tappeiner, direttore di Vog Products, la tendenza dei consumatori è ora sempre maggiormente per una scelta di prodotti di alta qualità, di regionalità e innovazione: «Ma non basta più solo quello, i clienti vogliono conoscere in modo chiaro e trasparente la filiera e l’origine della materia prima utilizzata. In quanto organizzazione di produttori, ci troviamo in una posizione molto comoda, poiché ci riforniamo per la maggior parte di materia prima dai nostri soci e dai circa 6mila produttori che li seguono: questo crea affidabilità e fiducia. Nell’ambito di Cibus presenteremo il nostro succo di mela a polpa rossa Leni’s Kissabel, in bottiglia da 0,75 litri, il cui rapporto dolce-acido conferisce al prodotto un gusto unico ed eccezionale, con un bouquet aromatico arricchito dalle note fresche e intense dei frutti rossi. Oggi è disponibile anche in bag-in-box da 3 litri: dotato di un pratico e semplice rubinetto per consentire ancora più facilmente di versare il succo, è perfetto per la preparazione di cocktail analcolici e non, e ideale per feste con ospiti numerosi».
Una
confezione smart con tante ricette da condividere
Il succo di mela a polpa rossa Leni’s Kissabel in bag-in-box lancia un’importante novità. «Il QR code sulla confezione – spiega Christoph Tappeiner – rimanda direttamente alle istruzioni per la creazione di rinfrescanti cocktail, facili e veloci da preparare. L’intento è condividere con i consumatori le bevande di tendenza che si possono preparare con il nostro succo di mela rossa. Le ricette sono state create da Manuel Wieser, rinomato show bartender, bar consultant & entertainer di Bolzano con oltre 20 anni di esperienza. Negli ultimi mesi, poi, abbiamo puntato molto sul nostro principale prodotto a marchio Leni’s, ovvero il classico succo di mela, oltre alle varie miscele sempre con la mela».