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gennaio 2025
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gennaio 2025
L’Origine delle nostre mele, l’Expertise maturata in anni di lavoro di squadra, l’attenzione alla Sostenibilità: è qui che nasce l’ampia varietà dei nostri
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gennaio 2025 ORTOFRUTTA
Supplemento a Distribuzione Moderna di gennaio 2025
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Coordinamento redazionale Claudia Scorza
A cura di Fabio Massi
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Lo scorso anno il mercato dei prodotti ortofrutticoli è tornato a crescere nonostante un contesto commerciale ancora complicato, condizionato da eventi climatici avversi e dall’aumento dei costi produttivi e dei prezzi al consumo. Nei primi nove mesi del 2024 – secondo le elaborazioni Ismea su dati NielsenIQ – gli ortaggi freschi e trasformati hanno fatto registrare una crescita della spesa dell’1,1%, dopo il +9,4% dell’anno precedente. La dinamica positiva di questo comparto, che pesa per il 10,4% sul valore del carrello degli italiani, è stata supportata dagli incrementi degli acquisti in quasi tutti i segmenti, anche se va rilevata la flessione dei consumi per i surgelati e per i prodotti a base di pomodoro. Gli ortaggi trasformati hanno evidenziato un ulteriore aumento di prezzo a causa dei maggiori costi nella fase industriale, soprattutto in ambito energia e packaging. Sempre nei primi nove mesi dello scorso anno, la spesa per la frutta ha fatto segnare una crescita del 3,3%, con dinamiche positive in termini di volumi che hanno interessato quasi tutti i prodotti ad eccezione degli agrumi. Nel segmento della frutta trasformata si registra un discreto andamento per le conserve e un’ottima performance per la frutta a guscio, sia a valore sia nelle quantità, mentre continua la flessione dei volumi dei succhi di frutta i cui prezzi hanno proseguito anche lo scorso anno una dinamica al rialzo. Sul fronte dell’export – secondo le elaborazioni di Fruitimprese su dati Istat – nei primi tre trimestri del 2024 le vendite dell’ortofrutta fresca italiana sui mercati internazionali hanno fatto registrare una crescita dell’8,9% in volume, pari a poco meno di 2,8 milioni di tonnellate, e un +5,7% a valore superando i 4,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da segnalare alcuni settori in difficoltà come il kiwi, le cui esportazioni sono diminuite del 32% in volume sul 2023, e le pere che hanno mostrato una contrazione di oltre il 30% sia nelle quantità sia a valore.
Secondo i dati diffusi da NIQ aggiornati al 24 novembre 2024, il mercato dell’ortofrutta nella grande distribuzione – compresi i discount – ha raggiunto un giro d’affari complessivo di oltre 6,5 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 6,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche a causa di un incremento inflattivo. Allo stesso tempo sono aumentati anche i volumi venduti, che hanno sfiorato i 2 milioni di tonnellate con un incremento del 2,5% sul 2023. Le quantità acquistate hanno fatto segnare un aumento in tutte le aree Nielsen, tranne nel Centro Italia (-0,1%): Nordovest +3,7%, Nordest +3,5% e Sud +3,2%. Tra i vari canali distributivi l’aumento dei volumi è trainato sia in termini assoluti sia percentuali dai discount, nei cui punti vendita è stato acquistato il 34% del quantitativo complessivo dei prodotti ortofrutticoli, evidenziando un incremento del
4,1%. Il canale più consistente rimane quello dei supermercati con una quota a volume del 38%, anche se la crescita sul 2023 è stata leggermente più contenuta rispetto al trend dei discount (+3,1%). Gli ipermercati non sono andati oltre un incremento dello 0,7% mantenendo un peso del 21,5% sul totale, mentre il libero servizio è l’unico canale che perde volumi (-2,9%).
Per quanto riguarda le verdure, la principale delle due macro categorie del comparto, hanno evidenziato una crescita a valore del 4,7% sfiorando i 4 miliardi di euro, pari al 59,6% del fatturato complessivo dell’ortofrutta. In termini di volumi, le quantità acquistate hanno superato 1,1 milioni di tonnellate, facendo registrare un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Le verdure di IV gamma si posizionano al primo posto per contributo a valore (15,5%)
con una performance positiva del 2,1%. Bene anche i pomodori con una quota del 10,3% e un incremento del 2%, così come le patate che hanno fatto segnare un ottimo +8,4%.
Tutte e tre le categorie hanno evidenziato un aumento anche dei volumi, rispettivamente +3,1%, +5,8% e +0,1%. Altri trend interessanti sono quelli della verdura di V gamma (+13,4% a valore e + 10,1% a volume), dei cavoli (+16,7% e +18,5%) e dei peperoni (+6,5% e +11,3%), mentre hanno mostrato un evidente calo degli acquisti il radicchio (-21%), l’indivia (-12,5%) e i carciofi (-7%).
Passando alla seconda macro categoria del comparto, la frutta è cresciuta a valore del 9% superando un giro d’affari di 2,6 miliardi di euro, mentre i volumi si sono attestati poco al di sotto delle 860mila tonnellate, facendo registrare una crescita del 2,8% sul 2023. Il trend è stato trainato soprattutto dalle fragole (+4,3%), dalle mele (+6%) e dai frutti di bosco (+17%), sebbene soltanto questi ultimi hanno messo a segno un incremento anche nei volumi, aumentati addirittura del 15,4%, mentre gli altri due segmenti hanno evidenziato un calo rispettivamente del 2,3% e del 2,2%. Rimanendo in ambito volumi, da sottolineare – tra le altre – le performance della
frutta esotica (+19,3%), dei kaki (+26,3%), dei fichi (+23,7%) e delle ciliegie (+25,4%).
Per quanto riguarda i prezzi, nell’ultimo anno il comparto dell’ortofrutta ha fatto registrare una crescita del prezzo medio sia a volume (+3,8%) sia a confezione (+1,4%) in maniera trasversale in tutti i canali distributivi. L’aumento maggiore si è verificato nel libero servizio (+4,4%), anche se sono cresciuti più o meno allo stesso modo anche i prezzi di ipermercati (+3,9%), supermercati (+3,7%) e discount (+4,3%). L’intensità promozionale è aumentata di 1,8 punti, con situazioni piuttosto diverse per canale. Ad esempio, i discount e gli ipermercati si distinguono per intensità promozionali maggiori e in crescita rispetto al libero servizio e ai supermercati. Infine, il numero medio delle referenze ortofrutticole per punto vendita è aumentato del 3,6%, grazie soprattutto alla frutta (+4%), mentre la verdura ha evidenziato un +2,6%.
Secondo Marcello Guidi e Gianluca Casadio, rispettivamente responsabile mercato estero e responsabile marketing di Apofruit, il 2024 si è rivelato un anno di consolidamento per le vendite dei prodotti ortofrutticoli, grazie anche a un’offerta più strutturata e diversificata: «In particolare, si è confermata la grande richiesta di uva senza semi – soprattutto la varietà Autumn Crisp – che ha fatto registrare quotazioni molto interessanti in tutta Europa. Parallelamente, anche albicocche e pesche nettarine hanno mantenuto un buon posizionamento, beneficiando di un rinnovato interesse estero causato dall’instabilità climatica. Per quanto riguarda il comparto autunno-invernale abbiamo gestito un’equilibrata campagna kaki, mentre il comparto mele ha avuto un inizio discreto con risultati sempre più incoraggianti per Pink Lady e Candine, due delle varietà premium che proponiamo. Grande soddisfazione per il nuovo kiwi verde Dulcis, la cui campagna commerciale sta volgendo anticipatamente al termine. Nel frattempo, gli investimenti strutturali avviati già nel 2023 – come l’ampliamento degli stabilimenti di Scanzano Jonico (Matera) e Altedo (Bologna) – ci hanno permesso di ottimizzare la logistica e la capacità di lavorazione, assicurando forniture costanti e di qualità».
Si prosegue sulla strada dell’innovazione
Nel 2024 Apofruit ha proseguito sulla strada dell’innovazione, sia varietale sia di comunicazione. «In particolare, abbiamo puntato sulla valorizzazione delle linee premium a marchio Solarelli – spiegano Marcello Guidi e Gianluca Casadio – stringendo collaborazioni mirate come quella con Carlotta Perego di “Cucina Botanica”, che ci ha permesso di comunicare al pubblico più giovane l’eccellenza della nostra ortofrutta. Resta centrale anche la nostra vocazione esperienziale: ne è un esempio la nuova Bottega dei Produttori a Pievesestina (Cesena), dove proponiamo frutta e verdura sfuse, assaggi guidati e un contatto diretto con il mondo dei produttori. A ciò si aggiunge l’impegno sul fronte ambientale con nuovi impianti di lavorazione e l’adozione di packaging più sostenibili per rispondere all’esigenza di tutelare risorse e territorio».
L’incertezza dei raccolti condiziona i piani delle aziende
Luca Zaglio, direttore generale di Melinda, afferma che lo scorso anno le vendite sono andate complessivamente bene con i risultati migliori registrati nel corso del primo semestre: «L’esperienza recente delinea una tendenza generale, tuttora in atto, caratterizzata da una sempre maggiore incertezza sul fronte dei raccolti soprattutto a causa del crescente impatto degli eventi meteo avversi legati al cambiamento climatico. Questo fenomeno, unitamente alla concomitanza di altri fattori – a cominciare da alcuni aspetti normativi – rende la definizione dei piani a medio termine più difficile rispetto al passato. Anche se, talvolta, alcune problematiche produttive possono creare occasionali opportunità. In questo contesto, in ogni caso, resta invariato il nostro impegno per un’efficace valorizzazione della produzione dei nostri soci agricoltori che riusciamo a realizzare grazie alla nostra capacità di adattarci al contesto macroeconomico e alle caratteristiche del mercato».
Una nuova brand architecture
Nel 2024 Melinda ha intensificato il suo impegno per il rafforzamento del marchio. «Siamo intervenuti nello sviluppo della nuova brand architecture – spiega Luca Zaglio – pensata per comunicare le nostre attività a favore di comunità, stakeholder e consumatori. L’iniziativa, in particolare, ha portato alla realizzazione di sei diversi loghi in continuità tra loro per valorizzare il nostro impegno in diversi ambiti tra cui promozione del talento, sport, cultura, comunità e solidarietà. Contemporaneamente prosegue il nostro lavoro per favorire la crescente automazione dei processi per migliorare ulteriormente l’efficienza della produzione. Importante, infine, il rinnovamento del packaging della Golden, una vera e propria operazione di rebranding concepita per esaltare le qualità della varietà più popolare sul mercato».
Secondo Roberto Giadone, presidente di Natura Iblea, se nel 2023 il calo delle vendite di ortofrutta è stato soprattutto in termini di quantità e principalmente legato al mercato italiano, nel 2024 la situazione è cambiata: «Grazie all’aumento dei prezzi al consumo, lo scorso
Da oltre 60 anni sulla scena nazionale ed europea.
12 stabilimenti di produzione e 12 centri di ritiro e stoccaggio.
Specializzazione sui principali prodotti ortofrutticoli italiani.
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anno abbiamo aumentato il nostro fatturato del 20%, dopo che avevamo chiuso il 2023 con una sostanziale stabilità. Nel 2024, infatti, i consumi di ortofrutta sono ripresi e i prezzi sono rimasti stabili rispetto all’anno precedente e questo ci ha permesso di migliorare i nostri risultati di vendita. Per il 2025 puntiamo a consolidare la nostra posizione sul mercato estero, nostro principale canale di vendita, ma soprattutto cercheremo nuovi spazi all’interno della Gdo italiana, ancora legata a un modello di approvvigionamento che passa per intermediari invece di venire direttamente alla fonte, ovvero dai pro duttori come noi, con grandi vantaggi dal punto di vista di prezzo al consumo, logistica e freschezza del prodotto».
Nei prossimi mesi Natura Iblea rivolgerà la propria attenzione in maniera ancora più consistente su due aspetti in particolare: la sostenibilità e le condizioni dei dipendenti. «Un’azienda del mondo biologico come la nostra punta sempre all’amore e al rispetto della terra – spiega Roberto Giadone – e quindi lavoriamo costantemente per l’innovazione nel packaging, nei trasporti e nel modello produttivo per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Allo stesso tempo continueremo sulla strada del benessere dei nostri dipendenti, ambito che ci ha visti vincere dal 2016 in poi il premio Welfare Index Pmi grazie alle eccellenti condizioni in cui le persone lavorano nella nostra azienda».
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Grande lavoro in campagna per migliorare la qualità dei prodotti
Vincenzo Finelli, direttore generale di Orogel Fresco, afferma che il 2024 è stato un anno molto positivo per la sua azienda: «In un contesto di consumi tendenzialmente negativo, abbiamo riscontrato una crescita sia in termini di fatturato sia di marginalità, intesa come valore della liquidazione ai soci produttori. Le albicocche si confermano il nostro fiore all’occhiello, dove siamo ormai riconoscibili come fornitore di un prodotto di altissima qualità con un grado di soddisfazione particolarmente elevato da parte dei consumatori e quindi, di riflesso, da parte dei nostri clienti distributori. Ci siamo focalizzati sul grande lavoro in campagna, con l’obiettivo di migliorare ancora di più la qualità media delle nostre produzioni in modo da garantire al consumatore un prodotto gradevole e con un grado di maturazione sempre costante. Tra le principali attività degli ultimi mesi sottolineo l’attenzione riservata al prodotto nella gestione in magazzino, dove la grande competenza dei nostri operatori e la disponibilità di nuove tecnologie, sia nella conservazione sia nella lavorazione, ci permettono di salvaguardare il grande lavoro dei produttori in campagna, garantendo una qualità di servizio all’altezza delle aspettative dei consumatori finali».
Crescono le varietà di mele contrattualizzate
Klaus Hölzl, responsabile vendite di Vog, afferma che la stagione 2023/2024, grazie a un buon andamento commerciale nei mesi primaverili ed estivi, si è chiusa in modo positivo: «In Italia abbiamo avuto un mercato vivace, e siamo riusciti a incremen-
tare le vendite. L’andamento della seconda metà del 2024 ha coinciso con le nostre aspettative, ma prima di poter fare un bilancio della campagna corrente dobbiamo aspettare la prima metà del 2025. Anche con il raccolto del 2024/2025 siamo in grado di garantire ai nostri partner commerciali la disponibilità per tutti i 12 mesi dell’anno di un ampio assortimento sia da produzione integrata sia biologica, grazie a sistemi di protezione dei meleti, come l’irrigazione antibrina e le reti antigrandine, che ci consentono
Integrazione verticale della filiera Vog lavora principalmente su due fronti: organizzativo e di brand. «Con la centralizzazione delle vendite abbiamo raggiunto l’integrazione verticale della filiera – spiega Hannes Tauber, responsabile marketing di Vog – il nostro Consorzio rappresenta un sistema che coinvolge produzione, lavorazione, stoccaggio, imballaggio e commercializzazione. L’integrazione verticale è un esempio di come lavoriamo sull’organizzazione e sui processi per alzare costantemente il livello del nostro servizio e del dialogo tra melicoltori, clienti, fornitori e consumatori finali. Proprio per dialogare con il consumatore, siamo impegnati a seminare, allevare e raccogliere brand che espandano i confini della categoria mela. Ogni brand possiede un’identità precisa, che racconta un sistema di valori, stili di vita e aspirazioni capace di connettersi al suo specifico target».
di fare fronte a possibili imprevisti climatici. Un dato importante per noi nella stagione è la crescita delle varietà contrattualizzate, come ad esempio Cosmic Crisp, RedPop e Giga, con l’entrata in produzione degli impianti più recenti. Grazie a caratteristiche eccellenti e identità di brand fortemente distintive, queste varietà stanno avendo ottime performance, e ci consentono di raggiungere nuovi consumatori con un assortimento innovativo anche nella seconda parte della stagione».
I frutti di bosco ed esotici sono sempre più apprezzati
Secondo Daniele Viti, amministratore delegato di Fruttital (Gruppo Orsero), il 2024 ha visto un forte interesse del mercato verso prodotti ad alto valore aggiunto e di elevata qualità: «Tra le tendenze più rilevanti spiccano le performance registrate dai prodotti esotici e dai frutti di bosco. Puntare sulla qualità si è rivelato un elemento chiave per valorizzare i prodotti, garantendo loro maggiore visibilità e riconoscimento commerciale. Nell’anno appena concluso ci siamo focalizzati su frutti di bosco ed esotici, rafforzando la struttura commerciale dedicata, e lavorando all’ampliamento dei nostri magazzini. In particolare, abbiamo portato avanti un allargamento di 7mila mq complessivi del nostro hub di Verona, di cui 1.200 mq realizzati su misura e completamente dedicati ai piccoli frutti, grazie anche alla dotazione di macchinari all’avanguardia per la selezione e la calibrazione di questi prodotti. Con riferimento ai frutti di bosco, inoltre, nel 2024 il nostro Gruppo ha concretizzato un progetto di filiera dedicato – grazie alla partnership strategica con Cerchia Holding – che ha l’obiettivo di garantire prodotti di alta qualità e freschissimi, disponibili tutto l’anno, attraverso la selezione di aree di coltivazione e produttori d’eccellenza».
Antonio Cuomo, direttore commerciale di La Linea Verde, racconta che il settore dell’ortofrutta è complesso, influenzato da eventi atmosferici unici e in un mercato in continua evoluzione: «Cambiano esigenze e modalità di consumo alle quali la nostra azienda, con una solida struttura e diverse sedi in Europa, riesce a rispondere tempestivamente. L’export è in aumento, con le insalate in busta che trainano la crescita, seguite dai piatti pronti, in particolare nel Nord ed Est Europa. In crescita anche il mercato italiano, nel 2024 il 75% delle vendite della IV gamma proviene dal segmento delle insalate, parallelamente crescono anche i piatti pronti freschi (+9,4% a valore). La nostra offerta, grazie anche all’impegno in sostenibilità e innovazione, risulta in linea con le nuove richieste dei consumatori, coniugando freschezza, praticità e gusto. Tra le novità, i Purè Rustici DimmidiSì, che portiamo in Italia in un mercato, quello dei purè freschi, in crescita del 6,6%, dopo il successo registrato sul mercato francese. Una soluzione monoporzione senza conservanti che unisce una lista ingredienti corta e una consistenza autentica, naturale, come fatti in casa. Disponibili nelle varianti patate, carote e zucchine, sono ricchi di verdure, ideali per chi cerca un contorno pratico e gustoso».
Negli scorsi mesi La Linea Verde ha lavorato molto sulla brand awareness, soprattutto a livello di comunicazione. «Ci siamo raccontati con un nuovo spot e il nuovo payoff “Il gusto di stupirti con un sì” – spiega Antonio Cuomo – che esprime in modo nuovo i valori che ci sono sempre appartenuti. Per il 2025 contiamo di potenziare ulteriormente la comunicazione e la nostra brand identity, puntando sui valori del gusto e lo stupore che genera. Proseguiremo nell’intento del Gruppo di restare al fianco della distribuzione, pronti a continuare il dialogo per costruire insieme il futuro del settore. La nostra presenza a Marca by BolognaFiere, per il decimo anno consecutivo, conferma il nostro impegno».
Secondo Kurt Ratschiller, direttore commerciale di Vip, per le mele il 2024 ha registrato una partenza di campagna a gonfie vele, raramente vista prima: «Dopo il difficile periodo post Covid, dove il clima di consumo era negativo e in costante calo, lo scorso anno siamo riusciti a mantenere volumi di vendite e prezzi a un buon livello. La fioritura in primavera e il tempo in estate annunciavano già una raccolta più contenuta in Europa, cosa che ha avuto naturalmente anche un influsso sulla pianificazione soprattutto
Il reparto ortofrutta è il cuore pulsante di ogni punto vendita, dove l’equilibrio tra funzionalità e attrattività fa la differenza. Con soluzioni come le etichette digitali nebular e i display multimediali lumina, Nicolis Project porta innovazione e personalizzazione per trasformare l’esperienza d’acquisto.
Con il suo design minimal e il massimo fattore di protezione certificato IP68, nebular è la soluzione ideale per il reparto freschi. Grazie a supporti di ancoraggio personalizzati, le etichette si integrano perfettamente in ogni layout espositivo, rendendo visibili informazioni utili come origine e prezzo.
Con lumina, la comunicazione visiva diventa più coinvolgente. Questo display multimediale, ampiamente personalizzabile, consente di condividere informazioni su stagionalità, offerte e messaggi di sostenibilità ed educazione alimentare, con forte impatto visivo anche nel reparto ortofrutta.
Nicolis Project non si limita a fornire la soluzione ESL più adatta al punto vendita,
ma sviluppa anche supporti e sistemi di ancoraggio su misura, garantendo una perfetta integrazione con le linee guida del visual merchandising del brand.
Per DAO Conad di Trento, per esempio, l’obiettivo principale era minimizzare l’impatto sul layout dei freschi, migliorando al contempo la customer experience. In questo progetto, le polaris pro sono state utilizzate per arricchire il reparto freschi con contenuti emozionali e informativi, mentre le lumina hanno trovato la collocazione ideale per soddisfare le esigenze di digitalizzazione del reparto ortofrutta, completando così una trasformazione orientata al valore aggiunto per i clienti.
Vincenzo Parisi Chief Commercial Officer
Grazie alla partnership con Arredoluce - un’azienda di comprovata esperienza nel settore dell’illuminazione innovativa per la GDO - è stato sviluppato un esclusivo corpo illuminante integrato con lumina, garantendo estetica e funzionalità ottimali per valorizzare i prodotti. Nicolis Project non offre solo tecnologia, ma soluzioni su misura per portare il reparto ortofrutta verso il futuro del retail.
della nostra prima varietà Golden Delicious. La partenza in autunno non è stata cosi forte come l’anno prima, ma comunque positivo finora. Le nostre nuove varietà, in primis Envy e Cosmic Crisp, crescono di volume di anno in anno, così come le nostra attività marketing. Abbiamo lavorato anche sulla segmentazione della nostra Golden Delicious e su nuove idee per stimolare il consumo anche del nostro assortimento classico. La mela della Val Venosta intraprende un viaggio attraverso l’Italia, incontrando diverse specialità regionali per creare abbinamenti unici e sorprendenti. Il risultato è un’esplosione di gusto e salute che rende l’esperienza culinaria memorabile, enfatizzando sia il piacere del sapore sia i benefici per la salute».
Per Mariaelena Paragone, head of brand building strategy di Chiquita, nel 2024 il gusto e la fiducia nei brand sono stati importanti driver d’acquisto: «Il prezzo continua a essere un fattore rilevante, ma nel settore alimentare, e in particolare nell’ortofrutta, i consumatori premiano prodotti che offrono un’esperienza gustativa superiore e la tranquillità di acquistare da un’azienda affidabile come la nostra, percepita come un punto di riferimento per la qualità, grazie a una tradizione centenaria che ha fatto della sicurezza alimentare e del gusto inconfondibile il suo punto di forza. I consumatori cercano sempre più prodotti che garantiscano non solo qualità, ma anche rispetto per l’ambiente e trasparenza nei processi produttivi. Con i nostri standard rigorosi e il nostro impegno per una produzione sostenibile, abbiamo intercettato questa domanda crescente, rafforzando il nostro posizionamento sul mercato. Negli anni, in termini di comunicazione il nostro focus è sempre rimasto saldamente sulla banana, protagonista indiscussa di tutte le nostre campagne lanciate nel 2024. La nostra strategia è stata orientata a consolidare il ruolo di “love brand”, creando un legame sempre più forte con i consumatori attraverso iniziative originali e mirate».
La movimentazione di frutta e verdura è sempre più green
Monica Artosi, direttrice generale di Cpr System, traccia con soddisfazione i risultati dell’anno appena trascorso: «Nel 2024 abbiamo convertito completamente le casse verdi Cpr nelle cassette Redea per l’ortofrutta, una trasformazione che ha coinvolto circa 16 milioni di pezzi, successivamente rigranulati e ristampati nel modello Redea. La crescita delle movimentazioni per frutta e verdura ha fatto segnare oltre il 2% rispetto al 2023. È entrato a pieno regime anche il
Un approccio Esg
Tante novità nei prossimi mesi per Cpr System, soprattutto in ambito Esg. «Per il 2025 saremo pronti a lanciare nel circuito una nuova cassa dedicata al settore ittico – spiega Monica Artosi – e continueremo a sviluppare con successo Cpr System Iberia, la nostra filiale in Spagna. Stiamo infine lavorando per realizzare il bilancio di sostenibilità 2024, uno strumento molto importante che ci darà la possibilità di misurare efficacemente il nostro impatto ambientale. Abbiamo ottenuto anche un’importante certificazione per la parità di genere, suggellando il nostro percorso aziendale che ha raggiunto un modello paritario tra uomini e donne sia in termini di retribuzione sia di ruolo».
La Renetta di Melinda è un gustoso alleato per la salute
Nativa della Francia ma trentina d’adozione, dolce e acidula e dal gusto peculiare, ottima al “naturale” e altrettanto apprezzabile come ingrediente chiave di tante gustose ricette. Parliamo di Renetta, ovviamente, una varietà inconfondibile giunta in Val di Non già nell’Ottocento e oggi coltivata con impegno e passione dagli agricoltori del Consorzio Melinda. Caratterizzata da una tipica forma schiacciata e una buccia rugosa, la raffinata “reginetta” vanta da più di vent’anni la Denominazione di Origine Protetta (DOP). A delinearne l’identità, osservano gli esperti, non sono però solo le mere caratteristiche organolettiche. Punto di forza della varietà, infatti, è anche l’insieme di proprietà benefiche che da sempre
attraggono l’attenzione degli studiosi. La Renetta, ad esempio, è riconosciuta come un potente antiossidante naturale grazie all’elevato contenuto di polifenoli (quasi 200 mg ogni 100 g) che la rende un autentico “superfood” in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare. Le indagini sulle mele fornite dal Consorzio condotte dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con le università di Trento e di Reading, nel Regno Unito, hanno dimostrato in particolare come il consumo quotidiano di Renetta DOP aiuti a ridurre i livelli di colesterolo migliorando la salute cardiovascolare. Le fibre, inoltre, favoriscono la regolarità intestinale e proteggono il microbiota. Il basso contenuto calorico, infine, rende questa mela un alleato naturale per i consumatori che puntano a mantenersi in forma senza rinunciare al piacere di un gusto appagante.
pallet Noè e siamo molto soddisfatti di aver raggiunto quasi 2 milioni di movimentazioni per questo prodotto innovativo in plastica riutilizzabile, realizzato con materie prime seconde da riciclo derivate dalla lavorazione post consumo del poliaccoppiato usato per i cartoni delle bevande tipo Tetra Pak, e che, in futuro, potrà interessare anche altri settori merceologici oltre a quello dell’ortofrutta».
L’ortofrutta in Gdo segue innovazione tecnologica e sostenibilità
Per Vincenzo Parisi, chief commercial officer di Nicolis Project, il 2024 ha rappresentato un anno di transizione nel settore ortofrutticolo, caratterizzato da una crescente attenzione verso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità: «Nonostante le difficoltà climatiche e l’aumento dei prezzi, i nostri partner della Gdo hanno evidenziato alcune tendenze chiave, a cominciare dall’esigenza di catturare l’attenzione dei consumatori e guidarli verso scelte consapevoli che ha portato molte insegne a investire in soluzioni digitali e multimediali per valorizzare il banco ortofrutta. Oggi i consumatori sono sempre più attenti all’origine e all’impatto ambientale dei prodotti, per questo i retailer hanno dato spazio a soluzioni che migliorano la percezione della freschezza e che possano fornire informazioni puntuali sulla provenienza dell’ortofrutta. In questo hanno giocato un ruolo fondamentale le etichette elettroniche (Esl), in particolare
Un display per una comunicazione a 360 gradi
Nel corso di questi mesi, Nicolis Project ha messo al centro delle sue proposte il dispositivo Lumina, un display bifacciale innovativo che consente di comunicare contenuti multimediali direttamente sul banco ortofrutta. «Questa soluzione si è dimostrata estremamente efficace per informare i consumatori su origine, caratteristiche e stagionalità dei prodotti – spiega Vincenzo Parisi – ma anche per promuovere offerte e messaggi legati alla sostenibilità e all’educazione alimentare, e per condividere video e immagini istituzionali dell’insegna in ottica di fidelizzazione del cliente. In collaborazione con Arredoluce, abbiamo inoltre sviluppato una versione integrata del dispositivo Lumina, nella quale il display è incorporato direttamente nel corpo illuminante, offrendo un layout ancora più moderno, elegante e funzionale».
la nostra linea Nebular, che grazie al grado di protezione IP68 è resistente a umidità e quindi perfetta nel contesto ortofrutta. Infine, abbiamo osservato un aumento della domanda di layout più eleganti e funzionali, capaci di migliorare l’esperienza d’acquisto e integrare armoniosamente tecnologia e design».
Cresce la domanda per attrezzature espositive flessibili
Stefano Marcante, design & marketing manager di Intrac (Gruppo Arneg), racconta come i clienti della sua azienda abbiano sempre mantenuto alta l’attenzione per la qualità e la freschezza di prodotto, nonostante il calo delle vendite nel settore ortofrutta iniziato nel 2023 e continuato per buona parte del 2024: «Questa prassi ha contribuito a un aumento della domanda per i prodotti locali, oltre che a una maggiore collaborazione con i fornitori del territorio. Di conseguenza, i retailer ci chiedono di progettare aree di vendita facilmente e velocemente modificabili, che si possano trasformare in base alla tipologia di merce da vendere e alla stagionalità. Progettiamo attrezzature che permettono di avere maggiore flessibilità espositiva della merce, dal momento che il punto vendita si può svincolare totalmente dal layout espositivo originario per ricrearne uno nuovo in base alle esigenze del momento. Per questo motivo, confrontarci costantemente con i nostri clienti è fondamentale, perché ci permette di creare attrezzature espositive ad hoc per le loro necessità che, mai come in questi anni, dipendono dalla variabilità degli eventi atmosferici e dalla situazione economica di mercato».
Già da qualche anno, Intrac propone una gamma di espositori flessibili appositamente progettati per l’ortofrutta. «Si tratta di attrezzature indipendenti e leggere – spiega Stefano Marcante – che permettono una facile variazione del layout direttamente dal personale del punto vendita. Inoltre, nel corso degli ultimi anni, abbiamo sviluppato anche alcune soluzioni multilivello che consentono di proporre la stessa quantità di merce guadagnando anche in spazio espositivo. Si tratta di proposte che valorizzano la freschezza degli alimenti esposti e ottimizzano gli spazi. Va da sé che tutte le soluzioni che proponiamo vengono progettate nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare, con materiali resistenti all’umidità, ai graffi e agli urti».
Il premio alle imprese italiane fornitrici di prodotti MDD che presentano caratteristiche ideali per i retailer, selezionate sulla base di oggettivi criteri di eccellenza produttiva e di affidabilità
L’ortofrutta si conferma fattore differenziante per i retailer
Elena Cagnoni, product & marketing strategy manager di Epta, afferma che dopo un 2023 complesso in termini di consumi e costi dei prodotti ortofrutticoli, il 2024 si è concluso molto positivamente: «Nello specifico, risultano ottime le performance registrate sia da referenze di prima gamma, che da sole costituiscono quasi l’80% delle vendite del reparto, sia da piatti pronti e frutta-vegetali secchi, con una sorprendente crescita di frutti di bosco e frutta esotica. Categoria cruciale per il mass market retail, l’ortofrutta si conferma dunque fattore differenziante nella scelta del punto vendita fidelizzando i consumatori che, secondo il Rapporto Coop e l’indagine Eurispes 2024, sono sempre più orientati a scegliere un’alimentazione ad alto contenuto vegetale, in linea con il diffondersi di regimi alimentari più salutari o vegetariani/vegani. In sintesi, i brillanti risultati ottenuti dal comparto nella Gdo sono indubbiamente frutto di molteplici fattori, tra cui si osserva anche un aumento, pari all’1,7 % rispetto all’anno precedente, delle attività promozionali, con offerte che rappresentano per gli shopper un’opportunità di limitare le spese, senza rinunciare alla qualità delle materie prime».
Due plug-in ideali per esporre prodotti in promozione
In risposta all’incremento della pressione promozionale nel reparto ortofrutta, Epta propone i plug-in della gamma Spices a marchio Costan. «Concepiti per esporre offerte e prodotti in promozione, grazie alla presenza di una cornice personalizzabile per messaggi pubblicitari – spiega Elena Cagnoni – il verticale chiuso Vanilla e il semiverticale aperto Pepper sono sinonimo di elevate prestazioni frigorifere e design accattivante. Oltre ad assicurare la perfetta conservazione delle referenze ad alta marginalità, rafforzano l’acquisto d’impulso all’interno di aree dedicate alle promozioni temporanee. Dotati di spalle panoramiche trasparenti a triplo vetro e illuminazione a Led, garantiscono inoltre una total display area potenziata del 20% rispetto ai modelli precedenti, a vantaggio di una visibilità totale degli alimenti esposti».
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