PL Magazine 4/2023

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Private Label Magazine L’Esg che verrà. Gli orizzonti nella sostenibilità della private label Ethos Profumerie: la grande bellezza dei marchi privati Mugue: giovani cavalli di razza del pet-care crescono 4/2023



Private Label Magazine L’Esg che verrà. Gli orizzonti nella sostenibilità della private label Ethos Profumerie: la grande bellezza dei marchi privati Mugue: giovani cavalli di razza del pet-care crescono 4/2023



SOMMARIO - PLM

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Editoriale Un anno straordinario per la private label

22 Intervista alla distribuzione Ethos Profumerie: la grande bellezza dei marchi privati

38 Intervista all'industria Mugue: giovani cavalli di razza del pet-care crescono

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Analisi Dunnhumby: la marca del distributore in cima alle preferenze dei consumatori

28 The private label scenario Innovazione e trend della pl in Europa (2° parte)

42 Mercati L’inflazione spinge il mercato del pet food e pet care a Mdd

34 Aziende in campo Penny Italia, una Mdd che fa bene alla salute

50 Osservatorio QBerg La pl nel mondo Pet Care, tra volantini promozionali e siti di e-commerce

8 PLM Awards Le aziende premiate – I terzi classificati 10 Cover story L’Esg che verrà. Gli orizzonti nella sostenibilità della private label PLMagazine Supplemento trimestrale di Distribuzione Moderna Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile Armando Brescia Direttrice editoriale Maria Teresa Manuelli Translation Jcs - Language Services info@jcslanguage.it

Nuovo posizionamento per Verso Natura di Conad Buon anniversario IPLC!

Comitato scientifico Stefano Ghetti, managing partner Expertise on Field/partner IPLC Italy Gianmaria Marzoli, retail solutions vice president Circana Alberto Miraglia, general manager Retail Institute Italy Paolo Palomba, managing partner Expertise on Field/partner IPLC Italy Emanuele Plata, co-founder, past president, board advisor PLEF Collaboratori Federica Bartoli, Stefania Colasuono, Maria Teresa Giannini, Fabio Massi, Fabrizio Pavone, Luca Salomone

Progetto grafico Silvia Ballarin Editore Edizioni DM Srl - Via A. Costa 2 20131 Milano P. Iva 08954140961 Contatti Tel. 02/20480344 redazionedm@edizionidm.it Pubblicità Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344

L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.



EDITORIALE - PLM

Un anno straordinario per la

private label

Maria Teresa Manuelli Direttrice editoriale So che siamo ancora a ottobre ed è forse troppo presto per tirare le somme di questo imprevedibile 2023. Da qui a dicembre molte cose potrebbero ancora accadere: in pochi mesi, infatti, ci siamo ritrovati con due guerre alle porte, con i mercati impazziti, i consumi depressi – per non parlare delle tasche dei consumatori – e i costi alle stelle. Secondo una ricerca EY (Ceo outlook pulse?), i ceo di tutto il mondo sono pessimisti riguardo il futuro prossimo e si attendono ulteriori ripiegamenti dei mercati. Sempre che non intervengano altri fattori a destabilizzare una situazione già parecchio instabile. Ma una cosa non è cambiata, anzi è stata semmai confermata e rafforzata. Avevamo aperto questo 2023 sottolineando come il vento fosse ormai mutato a favore della marca del distributore, sia come atteggiamento delle aziende sia come predisposizione dei consumatori. Ebbene, di quella sensazione abbiamo avuto ampia conferma. Nel corso di questi mesi si sono susseguite le ricerche di mercato (una, per esempio, la trovate a p.4) e le news che non facevano che ribadire quanto ormai le pl siano le favorite negli acquisti e nel cuore di chi le acquista. E non è solo questione di prezzo. È vero, le Mdd conservano un ottimo rapporto tra questo e la qualità, ma anche molte linee premium con un prezzo ben superiore al leader ormai si sono affermate presso una clientela sempre più affezionata. Sarà, invece, perché le catene conoscono molto bene i propri “frequentatori” - non chiamiamoli più consumatori o clienti - e sanno cosa è importante per loro: oltre a prezzo e qualità, infatti, c’è la capacità di intraprendere quelle “buone azioni” sociali/ambientali/innovatrici (vedi la cover story in questo numero) che ci fanno sentire parte di una comunità. Che ci fanno percepire che attraverso ogni nostro acquisto contribuiamo a un mondo migliore. Che in un mondo in cui tutto sta andando in pezzi possiamo salvarci con piccoli gesti quotidiani, un passo alla volta, un acquisto alla volta. Complimenti, quindi, alla straordinaria capacità di evoluzione, di adattamento e di visione di questi prodotti, che da semplici me to degli esordi hanno affiancato e ampiamente superato i propri modelli. Ora sta all’industria di marca inseguire. O, meglio ancora, camminare insieme per un mondo davvero migliore. Un passo alla volta. Un prodotto alla volta. Anche il nostro PL Magazine si sta evolvendo e sta crescendo: appuntamento, quindi, a gennaio con tutte le novità del 2024.

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PLM - ANALISI

Oggi emerge con chiarezza che la Mdd non è semplicemente importante per i clienti, ma è diventata l’elemento di maggior rilievo su cui essi basano le loro scelte di acquisto.

Dunnhumby: la marca del distributore

in cima alle preferenze dei consumatori La quarta edizione del Retail Preference Index Italy (Rpi), lo studio annuale realizzato da Dunnhumby che mira a individuare le preferenze dei consumatori rispetto all’offerta alimentare del mercato italiano e i fattori che le determinano, evidenzia con chiarezza che la marca del distributore non è semplicemente importante per i clienti, ma è diventata l’elemento di maggior rilievo su cui essi basano le loro scelte di acquisto. «Quando lo scorso anno abbiamo constatato che la marca del distributore era il primo tra i fattori delle preferenze per importanza – dichiara Marco Metti, business development manager Italia di Dunnhumby – non sapevamo ancora se si trattasse di uno spostamento duraturo del comportamento dei clienti o più semplicemente di una reazione di breve termine all’aumento dei prezzi. Ora che la Mdd risulta essere per il secondo anno il principale driver delle preferenze degli shopper, è chiaro che siamo entrati in un’era in cui qualsiasi retailer che voglia essere vincente deve avere una solida offerta di prodotti a marchio di proprietà. Per i retailer che vogliono capitalizzare l’opportunità che questo presenta l’attenzione dovrebbe essere rivolta a un’architettura chiara, a una determinazione dei prezzi costante e a un posizionamento coerente in un’ampia gamma di categorie». Per quanto riguarda la classifica, emerge in prima battuta la solidità dei retailer coinvolti: le prime cinque insegne sono rimaste invariate, a conferma di una leadership eccezionale e della capacità di adattare la politica commerciale anche a fronte degli eventi verificatisi negli ultimi anni.

La classifica In termini di performance dei retailer, come accaduto nel 2022 - e nei due anni precedenti - ancora una volta Esselunga, Conad, Coop, Eurospin e Lidl si aggiudicano le prime posizioni della classifica di questo ultimo studio Rpi. A fronte di un periodo contrassegnato da una pandemia globale, da un conflitto armato di prima grandezza e dal prolungarsi della crisi del costo della vita hanno trovato il modo per mantenere salde le posizioni.

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Le prime posizioni della classifica Rpi raccontano una storia di solidità incrollabile. Tutti e cinque le prime insegne mantengono salda la loro posizione.


ANALISI - PLM

I fattori delle preferenze

La Marca del distributore è in vetta alle priorità, e ora anche con un margine ben più ampio. Sebbene la Mdd e il Prezzo Percepito avessero praticamente la stessa influenza lo scorso anno, oggi il marchio di proprietà ha il predominio sulle preferenze degli shopper rispetto al Prezzo. Nella loro ricerca di valore, gli shopper si concentrano sulla Mdd. Seguono il Prezzo Percepito e l’Esperienza La Marca del distributore e il Prezzo Percepito continuano ad avere la massid’Acquisto. ma influenza quando si tratta di decidere dove fare acquisti. La Mdd, tuttavia, Seconda lo scorso anno, Coop ora è ha un’influenza di gran lunga superiore rispetto al Prezzo Percepito. al primo posto per la migliore reputazione per quanto riguarda i prodotti a marchio di proprietà. Esselunga va al secondo cedendo una posizione, seguita da Conad che si inserisce nelle prime tre posizioni a spese di Iper-La grande i. Anche il Prezzo Percepito registra un avvicendamento in vetta, con Md che soppianta sia Eurospin che Lidl. Queste insegne scendono rispettivamente al secondo e terzo posto, dopo aver occupato le prime posizioni lo scorso anno. Per quanto riguarda gli altri elementi dei Fattori delle Preferenze, minimi spostamenti mettono in luce l’evolversi dei comportamenti. La Varietà Prodotti - che, nel 2021, era l’aspetto più importante per i clienti - si colloca ora in sesta posizione, ma è interessante notare che la Varietà della Mdd è invece il fattore più importante in assoluto. Questo contribuisce a spiegare la perdita di priorità della Varietà; con l’attenzione chiaramente concentrata sulla Mdd, gli shopper lasciano intendere che finché la linea di prodotti a marchio di proprietà di un retailer è sufficientemente ampia, loro non hanno bisogno di andare a cercare alternative altrove. La varietà e la qualità sono tra le principali preoccupazioni quando si tratta della Mdd. Per quanto riguarda il Prezzo Percepito, gli elementi chiave sono rappresentati dall’accessibilità e dall’equità.

Connessione Emotiva: la Relazione è la via per la vittoria La “Connessione Emotiva” di un retailer con i suoi clienti è un driver di successo, in grado di portare a risultati commerciali più solidi. La Relazione sale in questa edizione al quarto posto rispetto al settimo del 2022. In seno al Pilastro Relazione, sono tre gli aspetti in particolare che contribuiscono a rinsaldare il legame tra un retailer e i suoi clienti: le “comunicazioni utili”, i “valori comunicati” e le

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ORGOGLIOSI DEL TERRITORIO


ANALISI - PLM

“promozioni personalizzate”. Di questi, Esselunga si piazza al primo posto sia nelle “comunicazioni” che nelle “promozioni” e vanta il secondo punteggio maggiore per i “valori”. Questi risultati contribuiscono a spingere Esselunga in cima alla classifica per la Relazione - e la Connessione Emotiva con essa.

Nel quartile superiore non ci sono discount I punteggi medi della Connessione Emotiva per i discount e i non discount tra il 2020 e il 2022, hanno seguito una traiettoria pressoché identica. Tuttavia, questa parità sembra essere ora giunta al termine, i punteggi medi della Connessione Emotiva tra i discount hanno registrato un deciso calo nell’ultimo anno. Per quanto questo possa rappresentare una preoccupazione per i discount stessi, per i loro concorrenti supermercati e ipermercati questo rimanda a una evidente opportunità di far leva sugli aspetti che guidano la Connessione Emotiva.

Fattori di preferenza nella spesa online

I punteggi medi della Connessione Emotiva tra i discount hanno registrato un deciso calo nell’ultimo anno.

In questo studio, il focus che emerge è sull’Offerta Online e sull’Esperienza d’Acquisto. Lo scorso anno, questi due aspetti si posizionavano più o meno alla pari in termini di influenza sugli shopper; dopo 12 mesi è l’Offerta Online ad avere la meglio nella mente dei clienti. L’Esperienza d’Acquisto segue in seconda posizione, con il Prezzo Percepito, la Consegna e l’Impatto su Ambiente e Comunità che completano i Fattori. Più di ogni altra cosa, l’attenzione crescente all’Offerta conferma la maturità sempre maggiore del mercato grocery online italiano. Mentre prima la priorità poteva essere rappresentata da questioni tecniche - navigazione, ricerca, arresti improvvisi - ora si è spostata verso i temi “core” della varietà, dell’assortimento e della qualità. In buona sostanza, non è più necessario dover convincere gli shopper che l’online è un canale percorribile.

Nel corso degli ultimi 12 mesi, gli shopper si sono concentrati di più sull’Offerta, con l’importanza dell’Esperienza d’Acquisto che è andata, a sua volta, affievolendosi.

Classifica generale online: i vincitori mantengono la loro leadership Anche per la classifica online quello che emerge è in primis è la stabilità. Esselunga, Amazon Fresh e Coop continuano a tenere salda la presa sulle prime tre posizioni, con il maggior cambiamento che è rappresentato da Alì; il supermercato si sposta di una posizione, raggiungendo la quarta, e facendo di conseguenza scendere Conad alla quinta.l

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PLM - AWARDS

Le aziende premiate Le terze classificate Continua il nostro viaggio per conoscere i protagonisti dei PLM Awards, i premi che il nostro magazine digitale PLM ed Edizioni DM hanno ideato per dare un riconoscimento alle imprese italiane fornitrici di prodotti a Marca del Distributore (Mdd) che presentano caratteristiche ideali per i retailer, selezionate sulla base di oggettivi criteri di eccellenza produttiva e di affidabilità. Presentiamo ora le aziende che si sono classificate al terzo posto.

CATEGORIA DROGHERIA ALIMENTARE DE MATTEIS AGROALIMENTARE

✪ Uno dei principali produttori italiani di pasta di grano duro, impegnato nel miglioramento della qualità dell’intera filiera di produzione, dal campo al prodotto finito. Lo stabilimento è situato in Campania, alle falde dell’Appennino, in prossimità delle principali aree di coltivazione del grano duro (Irpinia, Puglia, Basilicata). Dotata di un ciclo produttivo integrato grano-pasta. La presenza del mulino consente di avere il controllo totale della materia prima e quindi della qualità del prodotto. https://www.dematteisfood.it/

CATEGORIA BEVANDE SIMFED

✪ È una torrefazione, certificata secondo le norme Uni En Iso, ubicata a Ragusa (nel sud-est della Sicilia). È un’azienda dinamica, passionale, innovativa che è sul mercato dal 1999 e si occupa della produzione e commercializzazione di caffè in grani, capsule, cialde e solubili. Dotata di impianti in grado di produrre caffè mono porzionato, cialde e capsule con una propensione alla ricerca che mira alla qualità e all’eccellenza di prodotto in formati in grado di esaltarne il piacere e il gusto. https://www.sim-fed.it/

CATEGORIA FRESCO EURIAL

✪ È la divisione latte del gruppo cooperativo Agrial e raccoglie latte vaccino e caprino tradizionale e da agricoltura biologica. Il latte viene trasformato in prodotti lattiero-caseari e ingredienti speciali, prima di essere distribuito a superstore/ mercati, ristoratori e aziende commerciali. Grazie ai suoi valori cooperativi e ai suoi principi etici, attuati attraverso le sue filiali in Belgio, Spagna, Italia, Inghilterra, Germania, Polonia e Stati Uniti, Eurial ha investito nell'agricoltura sostenibile e nell'alimentazione responsabile. https://www.eurial.eu/

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AWARDS - PLM

CATEGORIA FREDDO SURGITAL

✪ Un’impresa dai grandi valori che si fonda sulla conoscenza della tradizione e sull’amore per l’Emilia-Romagna, terra di grandissima cultura gastronomica. Per Surgital fare impresa significa aprirsi al mondo e accogliere il nuovo, senza mai dimenticare i valori e le buone regole della pasta fresca artigianale fatta a mano. In grado di soddisfare le esigenze del settore industry, Gdo e private label mettendo a disposizione la propria esperienza, l’ampia flessibilità degli impianti produttivi e le tecniche avanzate nel campo della surgelazione. Studia e produce piatti e prodotti personalizzati rispondendo a ogni esigenza. https://www.surgital.it/

CATEGORIA CURA CASA RAYS

✪ Svolgere con passione il proprio lavoro sviluppando dispositivi per la salvaguardia della salute e della sicurezza in ambito professionale: questa è la visione che ha portato Stefano Marconi a realizzare un importante progetto imprenditoriale. Nel 1992, poi, la decisione di dare concretezza alla propria missione realizzando questo ambizioso obiettivo, ovvero la nascita del marchio Rays Health & Safety. Azienda totalmente italiana, in pochi anni è diventata un punto di riferimento nel settore medicale, farmacia, antinfortunistica, Do-Gdo, Diy e cleaning. https://www.rays.it/

CATEGORIA CURA PERSONA ROLLY BRUSH

✪ Azienda parmigiana che da oltre 16 anni progetta, realizza e commercializza articoli per la cura della persona. Il suo prodotto di punta è l’innovativo Rolly Mini Toothbrush, piccolo e discreto, lo si può usare in qualsiasi momento della giornata, ovunque ci si trovi. Ideale per chi ama viaggiare o per chi è fuori casa durante il giorno e ricerca un alito fresco e vuole denti e bocca puliti. https://www.rollybrush.com/

CATEGORIA PET CARE MUGUE

✪ Leader di mercato per la cura e l’igiene del pet e house care. Produce articoli unici, efficaci, di altissima qualità e caratterizzati da un forte contenuto di innovazione e ricerca scientifica. Nasce nel 1966, con la produzione e la commercializzazione di detergenti per la casa. Ma si è specializzata nella produzione di spazzole adesive levapelucchi di altissima qualità e con forte potere adesivo: rimozione del 99,24% di acari, 90% di batteri, 100% delle tarme. https://www.mugue.it/

ALTRI PRODOTTI NON FOOD TAM TAM

✪ Azienda leader nel made in Italy, operante nel settore profumazione e detergenza per la casa. Situata ad Avigliana (To), dove avviene la produzione di tutti gli articoli, oltre ai suoi marchi, l’azienda offre servizi di private label e in conto terzi in cui il cliente è affiancato in tutte le fasi, attraverso un servizio celere e un'alta capacità produttiva giornaliera. https://www.camomillatorino.it/

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PLM - COVER STORY

L’Esg che verrà. Gli orizzonti nella sostenibilità della private label

La crescita dal periodo pre-Covid è inconfutabile, quello che invece è molto meno sicuro è che essa stia continuando nel 2023, con la fase emergenziale ormai alle spalle. di sostenibilità è una tendenza o, per meglio dire, una La richiesta Ecco lerisposta soluzioni e le dei consumatori alle difficoltà attuali (conflitto ruspratica strategie dei retailer. so-ucraino, spirale inflattiva, aumento del prezzo delle commodities, erosione dei salari...) e non deve stupire che le insegne ne tengano sempre più in considerazione, ma ciascuna con ricette proprie. 10


COVER STORY - PLM

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ià nel 2022, secondo un sondaggio condotto da Google per il mercato italiano, la parola “sostenibilità” era una di quelle che avevano visto aumentare di più la propria presenza nelle ricerche online, con il 31% dei consumatori convinto che, nello shopping, questa caratteristica sia da preferire al design e allo stile. Avvicinandoci ai giorni nostri, l’ultimo Rapporto Coop ci dice che ad agosto 2023 il 25% del campione prevedeva di adottare nei successivi 12-18 mesi comportamenti e abitudini sostenibili. E proprio la private label sembrerebbe funzionale a ciò: il 55% degli intervistati ritiene che la Mdd sia attenta all’ambiente e il 51% che essa presidi questioni etiche e sociali. Le insegne, quindi, si stanno attrezzando per cavalcare da ora (e per il prossimo futuro) questa onda, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime sino all’accorciamento delle filiere, passando per il taglio delle emissioni.

Mani colorate contro il lavoro nero Nata nel 2017 nelle campagne neretine dalla protesta di un gruppo di braccianti, No-Cap da 26 anni si occupa di accogliere e integrare i lavoratori stranieri (soprattutto gli stagionali agricoli), allontanandoli dagli ambienti e dalle dinamiche del caporalato. In Puglia, Campania e Calabria, dove essa opera prevalentemente, provvede a trovare ai lavoratori una casa o un posto letto (collaborando con la Caritas), li accompagna a lavoro e vigila perché tutto si svolga secondo la legge.

COOP ITALIA: BENESSERE DEI LAVORATORI

E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ, DUE PILASTRI Se è vero che il principio della sostenibilità poggia sulle tre “gambe” di salubrità della produzione, benessere sociale e biodiversità, allora bisogna continuare a citare Coop Italia, cominciando dall’iniziativa che coinvolge la cooperativa e No-Cap. L’esito pratico di questo connubio, è la possibilità di trovare a scaffale prodotti raccolti in condizioni di lavoro rispettose della salute e della dignità umana: la frutta arriva nel fine settimana nei maggiori punti vendita Coop d’Italia e una percentuale tra il 5% e il 10% del ricavato viene donato all'associazione; fino a luglio 2023 il logo con le mani colorate è comparso sulle fragole biologiche dell’azienda agricola “La Montella bio” di Frignano (Caserta), come pure su albicocche, ciliegie e patate provenienti da altre imprese entrate nella filiera, ma potrebbero nascere ancora altre collaborazioni «Quest’anno abbiamo trovato una modalità di acquisto che consente ai produttori di organizzarsi meglio e di valorizzare la merce nei nostri negozi. – afferma Claudio Mazzini, responsabile commerciale del settore ortofrutta per Coop Italia

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA


COVER STORY - PLM

25 % campione Coop che prevede di adottare nei successivi 12-18 mesi comportamenti e abitudini sostenibili

TUTTI PER UNO (stesso scopo) Albert Heijn ha lanciato AH Terra, 200 prodotti a base vegetale: l’obiettivo è aumentare il numero di queste referenze dal 44% al 50% entro il 2025 e al 60% entro il 2030. Il progetto spagnolo di Carrefour, invece, è parte integrante della politica "Zero Food Waste" ed è stato sviluppato in collaborazione con l’azienda Helios. A sostenere l’iniziativa di Spar Croazia, infine, c’è l'azienda alimentare locale Vindija che finora ha rinominato una gamma di yogurt riducendo la percentuale di zucchero del 15% e “risparmiando” 26mila kg di zucchero su base annua, mentre sulla gamma di succhi Vindija ha ridotto lo zucchero di 231.700 kg all’anno.

– L’obiettivo è stato raggiunto, il passo successivo è consolidare l’iniziativa». Nella primavera 2023 poi è ripartita la campagna “Ogni ape conta”, che ha permesso di tutelare 2 miliardi e mezzo di api mellifere e osmie dal 2021 e di aiutare a insediarsi nelle aziende agricole a marchio Coop 70mila api solitarie. Il progetto ha coinvolto negli anni l’Università di Bologna, Conapi, Lifegate, la filiera del prodotto a marchio, soci e consumatori e 17 under-30 scelti nella community di attivisti Coop, che ogni anno raccontano la ripresa delle attività nelle cassette e la schiusa dei nidi realizzata nella stagione appena conclusa. Anche le scuole e le città sono state protagoniste, con 150 nidi installati in vari istituti di istruzione e 80 nidi posizionati nelle oasi urbane. La campagna ha dato i suoi frutti anche nel 2023, con i nidi che a maggio erano in fase di schiusa nei vari bee hotel sparsi ormai in tutto il Paese. Per incoraggiare la diffusione ulteriore della cura delle api, nei pdv Coop sono a disposizione le cassette, piccole costruzioni di legno che, installate sul balcone o in giardino, permettono a questi insetti di trovare luoghi sicuri in cui rifugiarsi.

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PLM - COVER STORY

31 % consumatori per cui la

sostenibilità prevale su design e stile (ricerca Google)

COAL: CAPITOLATI, FILIERA CORTA E NUOVO PACKAGING PER UNA

SOSTENIBILITÀ CONCRETA Spingere l’acceleratore su azioni sostenibili è un trend trasversale, che accomuna i player maggiori, magari nazionali, e quelli locali, per i quali la scelta di puntare sulla private label non ha nulla di scontato. È il caso di Coal. «L’azienda sta guardando alla sostenibilità a 360 gradi. – chiarisce Marco Cortucci, responsabile marketing e private label dell’insegna – Sin dal 2007, quando abbiamo abbandonato il prodotto a marchio con il brand della centrale d’acquisto nazionale sviluppandone uno a nostro nome, non ci siamo concentrati sulla vastità dell’assortimento ma sulla qualità del prodotto. Dal 2022 abbiamo cominciato un percorso che ci vede lavorare su più fronti. Siamo impegnati soprattutto nella scelta dei fornitori e dei capitolati. Sul packaging, il prossimo anno la linea mainstream Coal verrà sottoposta a un completo restyling e sarà l’occasione per aprire un dialogo con i nostri partner affinché impieghino più imballi ecologici. Inoltre, per lo sviluppo della nostra Mdd, mettiamo al centro, ove

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COVER STORY - PLM

55 % consumatori

per cui la Mdd è attenta alla sostenibilità

possibile, la collaborazione con aziende italiane e del territorio a noi vicino, sia nella linea mainstream Coal che nella linea premium Le Tentazioni del Buongustaio. Questa scelta è stata vincente e nel tempo ci ha consentito di conquistare la fiducia dei consumatori. Il grande progetto per l’immediato futuro è l’accorciamento della filiera su carne e ortofrutta con la nostra nuova piattaforma industriale Coal Agroalimentare. Stiamo puntando, poi, alla costituzione di un’azienda agricola per avere davvero prodotti a “Km 0” e ridurre sensibilmente il trasporto su gomma.

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COVER STORY - PLM

51 % consumatori per cui la Mdd

è attenta a temi sociali ed etici

ALDI: PESCARE DICENDO “NO” ALLO SCIACALLAGGIO DEI MARI

Nell’ambito della strategia “Oggi per domani”, l’insegna tedesca presente in Italia dal 2018, si impegna a fornire ai suoi oltre 160 pdv prodotti ittici e frutti di mare che non siano ottenuti tramite l’impoverimento estremo degli ecosistemi marini e lo fa affidandosi alle principali certificazioni del settore: i filetti di tonno “pinna gialla” della linea Gourmet, proposti senza lische e senza pelle in formato sottovuoto, per esempio recano il bollino Msc (Marine Stewardship Council), che certifica una pesca in grado di mantenere l’equilibro negli oceani; i bocconcini di salmone norvegese o i filetti di salmone proposti in tre varietà del marchio Almare Seafood hanno anche il timbro Ggn della Global G.a.p., una certificazione incentrata sulla tracciabilità e sulle buone pratiche di acquacoltura; infine sulle referenze a marchio Golden Seafood, i filetti di branzino o di orata già puliti e pronti da cuocere o i filetti gratinati di merluzzo d'Alaska, si aggiunge alle certificazioni Msc e Ggn anche la Asc (Aquaculture Stewardship Council), che promuove allevamenti ittici responsabili per la salvaguardia dell’ambiente e la protezione dei diritti di lavoratori e delle comunità locali.

I relamping in Conad Nord Ovest Interventi notevoli sul fronte del relamping: dopo il Ce.di di Montopoli e della sede di Pistoia, la cooperativa del Nord Ovest ha portato a termine con successo la sostituzione dell’illuminazione presso il Ce.Di. di Civitavecchia (-3.500 tonnellate di CO2).

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COVER STORY - PLM

CONAD: IL TAGLIO DELLE EMISSIONI

NEL NORD-OVEST, AUTOMAZIONE E MIGLIORIE A SUD-EST Il nodo gordiano da sciogliere per poter intraprendere la strada verso una maggiore sostenibilità è quello del risparmio energetico e delle emissioni. Del resto, se guardiamo specificamente la Gdo alimentare (osservatorio Mediobanca, marzo 2023), già nei 2 anni fra il 2019 e il 2021 si erano ridotte sia l’intensità energetica per entrare in funzione sia l’intensità carbonica delle emissioni. Conad, per esempio, ha attuato numerose azioni nell’ambito della logistica e dei trasporti per ottimizzare le tratte e il carico dei suoi mezzi: la cooperativa del Nord Ovest, grazie all’uso del pallet pooling, ha stroncato sul nascere 3,3 mila tonnellate di CO2 nel 2022, pari a 4.287 alberi, a cui si aggiunge il beneficio legato all’utilizzo delle cassette riutilizzabili Cpr. Sempre sul fronte della logistica, Conad Adriatico ha installato nel suo Ce.Di. di Montopoli (Potenza) un nuovo impianto del freddo ad ammoniaca (-5.180 tonnellate di CO2 all’anno) e del primo impianto automatico in Italia di un reparto ortofrutta (picking automatico). In generale, comunque, la cooperativa ha investito circa 143 milioni, destinati a 11 nuove aperture e all’ammodernamento di 32 punti vendita in fatto d’innovazione e della sostenibilità.

PENNY ITALIA: LA SCOMMESSA

SULL’IDROPONICO L’insegna tedesca, in Italia da quasi 30 anni, ha recentemente lanciato la sua linea “Pianetiamo” dedicata all’agricoltura aeroponica: un metodo di coltivazione sospesa, fuori terra, in verticale, che utilizza il 95% di acqua in meno, con zero pesticidi in una filiera ultra corta e tutta italiana. Nella sua fase di lancio, “Pianetiamo” prevede le referenze di IV gamma insalata lattughino e due mix, Balsamica e Piccantina, sotto il brand “Natura è”, che rappresenta l’offerta sostenibile di Penny nella categoria frutta e verdura. «Con la linea “Pianetiamo”, nell’ambito della

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COVER STORY - PLM

nostra campagna #Viviamosostenibile, riusciamo a portare ai nostri clienti un prodotto fresco d’eccellenza qualitativa, risultato di innovazione e tecnologia responsabile. – commenta Monica Dimaggio, responsabile di Penny per private label e sostenibilità – A oggi ci posizioniamo con orgoglio come prima e un’unica insegna con un marchio privato da vertical farming».

LIDL: LA SCELTA DI CAMPO DELLA “UGLY FRUIT”

Da luglio 2023, il discount di Stoccarda mette a disposizione dei consumatori in tutti i punti vendita d’Italia il “sacchetto antispreco”, che contiene frutta e verdura con difetti estetici (o di packaging) ma ancora buone e sicure per il consumo. Questi sacchetti, che chiunque può trovare in un carrello nella zona retrostante alle casse, sono preparati dai collaboratori quotidianamente, ragion per cui il loro numero in ogni punto vendita potrà variare in base alla disponibilità giornaliera. «L’introduzione dei sacchetti antispreco rientra nel più ampio progetto “Too Good To Waste” lanciata nel 2019 e prevede l’applicazione di sconti mirati per incentivare la vendita dei prodotti vicini alla data di scadenza. – spiegano dall’insegna – Questo permette al consumatore di agire in maniera responsabile, risparmiando allo stesso tempo».

Non solo prodotto: l’energia più verde in Conad Adriatico Conad Adriatico ed Engie Italia hanno siglato un accordo che permetterà a 21 pdv a marchio Conad fra Marche, Puglia e Abruzzo di produrre autonomamente il 50% del fabbisogno energetico tramite fotovoltaico. L’impianto sarà totalmente a regime entro il 2024 e avrà una potenza complessiva di 4,3 Mw: in tal modo, non solo si eviterà di immettere nell’atmosfera circa 100 tonnellate di CO2 ogni anno, in ogni sito, ma si renderanno sostenibili nel medio termine i costi di struttura, come ha ricordato Lucia Grandoni, direttrice sviluppo di Conad Adriatico.

CONCLUSIONI

In Europa l’olandese Albert Heijn ha lanciato una nuova gamma di prodotti a marchio a base vegetale per sostituire il più possibile le proteine animali. In Croazia, Spar sta provvedendo a ridurre il contenuto di zucchero in 36 referenze Mdd. Carrefour Spagna, invece, nei suoi negozi madrileni ha cominciato a produrre confetture anti-spreco per salvare dalla spazzatura la frutta troppo matura per la vendita, ma ancora di ottima qualità. Anche In Italia, come appena visto, l’attenzione alla sostenibilità da parte del consumatore, e quindi l’interesse delle insegne, è montante (ricordando che in Italia la pl è oggi al 29,3%, +1,3% sul 2022 e +6,7% rispetto al 2020) e il fatto di avere ancora molte pagine bianche su cui scrivere la propria strategia, forse, non è del tutto un male.l

Guarda il Reportage Sostenibilità e Territorio secondo

Menz&Gasser

Maria Teresa Giannini giornalista professionista specializzata nel largo consumo

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PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE

A FARE IL PUNTO CON PL MAGAZINE È LA DIRETTRICE GENERALE DI ETHOS PROFUMERIE, MARA ZANOTTO.

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INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE - PLM

Ethos Profumerie:

la grande bellezza dei marchi privati Alimentare e private label, Gdo e private label: sinonimi che non sono tali visto che, sempre di più, il non-food - anche quello di classe - si accosta alla Mdd. La cura della persona e la cosmesi sono fra gli “insospettabili”.

S

ocietà consortile che abbraccia 306 punti vendita in Italia e 116 ragioni sociali, Ethos Profumerie si è cimentata da tempo nella pl, dimostrando che essa accomuna, in modi diversi, tutto il retail, come emerge dalle parole della direttrice generale, Mara Zanotto.

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INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE - PLM

LA CARTA D’IDENTITÀ DI ETHOS PROFUMERIE ANNO DI NASCITA

1995

TOTALE PUNTI VENDITA

306

RAGIONI SOCIALI ASSOCIATE

116

VAR. % SELL OUT 2022/2021

TOTALE +22,2% VS 2021 ALCOLICO +30,9% COSMESI +18,4% MAKEUP +21,5% (DATI LIKE FOR LIKE)

MARCHI PRIVATI

ARIA NOTE D’AUTORE ETHOS PROFUMERIE

TOTALE REFERENZE ARIA

19

TOTALE REFERENZE NOTE D’AUTORE

3

TOTALE REFERENZE ETHOS PROFUMERIE

46

Qual è la storia dei vostri marchi?

Circa sei anni fa abbiamo deciso di puntare anche in questa direzione grazie al marchio Aria, dunque un marchio di fantasia e non d’insegna, che oggi ha raggiunto le 19 referenze. Il progetto è partito come un test, per confrontarci con il mercato attraverso sei referenze. I nostri imprenditori si sono resi conto che il prodotto rispondeva bene, collocandosi su una fascia di prezzo che, pur essendo diversa da quella del supermercato, è lo stesso molto interessante e difficile da trovare nella profumeria classica. Infatti, andiamo da un massimo di 19,90 euro, per la crema contorno occhi antietà da 15 ml, ai 2,90 dell’igienizzante mani, con una media che, in generale non supera i 7-8 euro. Si trattava, in fondo, di riempire un vuoto, ma con un prodotto di una qualità tale da garantire il riacquisto.

E in seguito?

Poi il successo ci ha spinto ad ampliare e diversificare la proposta estendendola, dai bagnoschiuma e latti corpo a molte altre occasioni d’uso: creme, acqua micellare e altri struccanti, antietà, maschere, idratanti, contorno occhi... La produzione è italiana in tutte le fasi, mentre la progettazione e la grafica del packaging competono interamente al nostro gruppo, un fatto che ci dà molta soddisfazione visto che Aria è praticamente sem-

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PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE

pre in cima alle vendite nei diversi segmenti presidiati. Il nostro struccante bifasico, tanto per citare un caso, è in assoluto il bifasico occhi più richiesto nei punti vendita Ethos. E questo dimostra che è stato capito dai clienti, ma anche dai soci, che hanno toccato con mano la marginalità ottenuta, molto superiore, praticamente quadrupla, rispetto a quella assicurata da un prodotto dell’Idm.

E a questo punto avete diversificato ancora?

Infatti: abbiamo inserito “Note d’autore”, in tre fragranze – una femminile, una maschile e una unisex - seguendo le stesse “regole” adottate per Aria, dall’italianità alla progettazione interna. La linea alcolica è, però, un mercato in cui è più difficile competere, visto che molti brand sono vere icone.

Quanto incidono le vostre pl sulle vendite?

Siamo all’1%, ma dobbiamo tenere conto che in profumeria il numero di prodotti e referenze è potenzialmente enorme. Per conseguenza la concorrenza è forte, come forte è l’investimento pubblicitario di molte case produttrici.

Troppo difficile?

Difficile, ma anche entusiasmante. La competizione, infatti, non ci ha scoraggiato e, così, in questo mese di ottobre, ha esordito il marchio Ethos Profumerie, interamente incentrato sugli accessori, come spazzole, forbicine, spugnette per il trucco, prodotte da otto aziende diverse, tutte molto specializzate. Questo perché un solo fornitore avrebbe sì garantito un risparmio, ma difficilmente avrebbe potuto avere tutte le tecnologie adeguate a produrre articoli di qualità. Altro motivo, importante, del lancio è il fatto che gli accessori non erano ancora presenti nei nostri negozi.

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INTERVISTA... DALLA PARTE DELLA DISTRIBUZIONE - PLM

E più in là nel tempo?

Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 ci sarà l’intero restyling di Aria: packaging completamente diversi, formulazioni più allineate alla domanda di naturalità, prodotti biologici... più tutto quanto abbiamo appreso da un impegnativo lavoro di ricerca.

Comunicazione: come si muove il vostro gruppo sui propri prodotti?

Se la tv rimane troppo cara per i marchi privati, sicuramente i social sono una buona scelta. Così ci avvaliamo di influencer specializzati nel mondo del beauty e promuoviamo hashtag dedicati ai nostri prodotti. Questo per arrivare al consumatore che ancora non ci conosce. Per chi, invece, è già acquirente dei nostri prodotti ci sono le attività nel punto vendita: cartelli, spot e altri strumenti digitali… Facciamo poi campagne stampa, attività di Crm, promozioni festive, per esempio a San Valentino e in occasione della Festa della Mamma.

Si ha la netta impressione che le private label siano più di quante si pensi nel vostro settore. Il suo parere?

Sono d’accordo. Anche se per noi le Mdd non saranno mai centrali, visto che il focus resterà sui grandi marchi, osservo che il terzismo cosmetico è molto forte, come molto forti sono i prodotti in esclusiva per un certo distributore. Dunque, se sommiamo anche quei monomarca che vendono solo il proprio brand, ci rendiamo conto che la pl - e tutti i fenomeni assimilabili - rappresentano una bella fetta del mercato. Devo anche dire che il marchio di fantasia è molto più presente di quello di insegna, in quanto, come le dicevo, il settore della bellezza è ricco di nomi tanto iconici, quanto storici.

I rapporti con i fornitori sono di lunga durata?

Più che altro cerchiamo partner di qualità che, come tali, sono anche destinati a rimanere con noi. Così, per la linea alcolica, ci siamo affidati a Mavive, mentre, per Aria abbiamo un’alleanza con Rudy Profumi e Hcs. Tuttavia, parallelamente, svolgiamo un continuo lavoro di scouting, soprattutto per reperire imprese di nicchia, altamente specializzate.l

Luca Salomone giornalista professionista specializzato in beni di consumo, distribuzione, centri commerciali e finanza

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PLM - THE PRIVATE LABEL SCENARIO

Innovazione e trend della PL in Europa (2° parte) Continua in queste pagine la presentazione della ricerca IPLC che analizza l’innovazione dei prodotti a marchio e i relativi trend 2023.

Innovazione e trend prodotto

La situazione non aiuta produttori e rivenditori. Il consumatore oggi

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Le aziende

È cambiato ed è meno fedele ai brand e ai rivenditori. Dà priorità al prezzo e a consuma di meno.

Corrono il rischio di concentrarsi sul breve termine; Aumentano le vendite, proteggono i margini e frenano gli effetti dell'inflazione.

TOP 3 DIFFICOLTA’ Q2 2023

TOP 3 PRIORITA’ Q2 2023

Calo vendite a volume.

Incremento delle vendite

Situazione inflattiva..

Protezione del bilancio.

Incertezza sul comportamento del consumatore.

Minimizzare l’impatto dell’inflazione.


THE PRIVATE LABEL SCENARIO - PLM

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Nielsen IQ Retail Measurement Services - 2022 Nielsen Consumer LLC

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!+#9!#+'-),++#$)*)#6)3&)#,%:#.%*"6%5;+#-%$,+&&)#"%#,-).'&&)-%# .+33"#<=9#>? Da settembre 2022

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PLM - THE PRIVATE LABEL SCENARIO

!""#$%&'#"()()*+(",)-+#,#**#

@3#5)*$'6"&)-+#A-+*"#3B%**)/"(%)*+# L’aumento dell’inflazione non porta il consumatore ad acquistare nuovi prodotti. Nell’ultimo anno, la percentuale di consumatori che provano prodotti nuovi è diminuita di 10 punti. Il prezzo è il principale freno considerando che le novità sono in un qualche modo più costose. Questi dati, insieme al fatto che 1 consumatore su 4 non trova prodotti che soddisfino i suoi bisogni, non aiutano l’innovazione a diventare motore di creazione di valore. I consumatori danno priorità all'acquisto di prodotti innovativi nella profumeria e cosmesi, ovvero uno dei settori più resilienti all’effetto dell’inflazione. È interessante come questo settore sia riuscito a far sì che il consumatore veda nella sua offerta un vero valore aggiunto e che abbia a sua volta uno dei più bassi tassi di ri-vendita, al netto della pressione del fattore prezzo. Similmente, il 69% dei consumatori chiede che i brand lancino più alternative salutari. Tuttavia, nell’analisi degli ultimi prodotti più acquistati e apprezzati, compaiono le novità legate all’aspetto: ciò dimostra la dicotomia tra ciò che pensano e ciò che realmente fanno i consumatori. La verità è che capire il consumatore in questo periodo è veramente molto complesso. Source: AECOC Shopper-view and Gelt Data Facts 2023

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@*#2'"3%#5"&+7)-%+#C#,%:#%6,)-&"*&+#&-)/"-+#*')/%#,-).)&&%0# Le categorie non-food guidano la richiesta di innovazione.

Salute e Bellezza

Panoramica AECOC Shopper 2022

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Prodotti per la cura della casa

Prodotti freschi

Prodotti confezionati

Bevande


THE PRIVATE LABEL SCENARIO - PLM

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9-%)-%&D#,+-#3+#"(%+*.+E#5)*&%*'"#%**)/"(%)*+#.+%#,-%*5%,"3%#&-+*.# .%#6+-5"&)#

SALUTE

INGREDIENTI NATURALI

SOSTENIBILITA’

Panoramica AECOC Shopper 2022

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F%$)7*%#*)*#$)..%$A"&&%#."33B%**)/"(%)*+E## Un consumatore su quattro non trova il prodotto che soddisfa le sue esigenze di:

Cibo sano a prezzo accessibile Prodotti che permettono di risparmiare Prodotti meno processati, con meno additivi, più sostanze nutritive Riduzione imballaggio

Panoramica AECOC Shopper 2022

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Post alluvione: il progetto hub logistico di Orva

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Dopo la terribile alluvione che ha colpito la nostra regione ed in particolare la nostra zona, abbiamo raccolto i dati di quanto, grazie all’aiuto di tutto il gruppo, Orva S.p.A è riuscita a fare per poter aiutare le famiglie in difficoltà. In un momento tanto delicato e difficile, ORVA (anch’essa colpita dall’alluvione), ha realizzato un hub logistico, mettendo a disposizione il suo magazzino per poter stoccare i prodotti che sono arrivati da diversi clienti/fornitori del gruppo stesso e da altre fonti. In totale sono stati gestiti più di 1.000 pallet di merce. Sono stati raccolti circa 750.000 kg di prodotti suddivisivi in pasta secca, biscotti, prodotti per la prima colazione, prodotti senza glutine, acqua, sughi, snacks, sostitutivi del pane e arredamento nuovo per il ripristino di camere da letto. Il personale di Orva, terminato il normale orario di lavoro, iniziava una seconda “vita lavorativa” nel distribuire la merce a chi ne necessitava, con mezzi aziendali e mezzi propri, di mattina e di sera, durante il sabato e la domenica. Grazie a diverse Amministrazioni Comunali e al “corretto utilizzo dei social”, sono state create delle reti di solidarietà per cui si è riusciti a distribuire la merce alle destinazioni colpite in maniera efficiente ed efficace. Sono stati raggiunti i paesi di Bagnacavallo, Solarolo, Cotignola, Russi, Forlì, Fornace Zarattini, Bagnara di Romagna, Lugo, Sant’Agata Sul Santerno, Conselice, Imola, Castel Bolognese, Traversara, Boncellino, Fusignano, Faenza. Inoltre, per una migliore distribuzione dei beni è stata fondamentale la collaborazione di Orva con le Diocesi e le Associazioni pro-volontariato del territorio. I dati raccolti ci dicono che il progetto “hub logistico” ha toccato più di 100 luoghi colpiti dall’alluvione grazie ad una rete di distribuzione capillare organizzata sia dai privati, che hanno ritirato direttamente da Orva, sia dalle associazioni no profit. Con grande orgoglio siamo felici di essere stati protagonisti di questi numeri e di avere avuto l’ennesima conferma che siamo un’azienda fatta di “persone vere” che in caso di bisogno sociale non si tirano mai indietro.

www.orva.it


THE PRIVATE LABEL SCENARIO - PLM

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Diverse innovazioni, diversi processi Per lavorare insieme sull’innovazione, le aziende devono innanzitutto liberarsi di alcune barriere. Un problema attuale è stabile cosa si intende per innovazione.Tutto è necessario e ha un determinato ruolo, ma occorre essere chiari rispetto a ciò di cui si sta parlando e ciò che si vuole raggiungere con tali prodotti nella gestione della categoria.

Ampliamento linea / brand: un gusto, una variante… Nuovo per il brand ma non per la categoria. Espansione in altre categorie: è un prodotto nuovo per il brand, ma non per la categoria

Innovazione per rinnovo: Miglioramenti sostanziali nelle formule che coprono un bisogno o forniscono vantaggi al consumatore.

Espansione gamma: porta novità al brand ma non alla categoria

Innovazione rivoluzionaria: Copre un nuovo bisogno e non esisteva precedentemente sul mercato. Essenziale per questo tipo di innovazione è quando non si sa in che linea posizionarlo. Può rispondere a un nuovo bisogno che non è ancora stato soddisfatto (per es. Prodotto vegetale) o possono essere un nuovo modo per coprire un bisogno già esistente sul mercato (per es. Capsule del caffè)

Rivoluzione: porta novità alla categoria.

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G#,"$$"77%#,+-#H)77+&&%/"-+B#%3#.%$5)-$)#$'33B%**)/"(%)*+ Quando si presenta una novità, è importante che le aspettative siano chiare e in linea con i piani di azione corretti dei rivenditori. Per allineare le aspettative e le discussioni, ecco 5 punti chiave su cui concentrarsi per lavorare al meglio sull’innovazione e sfruttarne a pieno il potenziale: Consumatore. Definire il tipo di innovazione da lanciare, specificando se si tratta di espansione dell’assortimento o rivoluzione. In questo caso, è essenziale concentrarsi su temi rilevanti, come per esempio il bisogno che copre nella categoria, su quale trend stia lavorando, qual è il suo nuovo obiettivo o quale nuovo utilizzo può avere, per citarne alcuni. Mercato. Il passaggio successivo è definire il valore fornito da questa novità sul mercato, quantificarla a valore, volume e secondo il contributo di crescita nella categoria… Rivenditore. Riflettere sul significato del lancio: valore, crescita clienti, profitto… Attivazione. Qualunque sia il tipo di innovazione, il piano di attivazione sarà il medesimo, in cui le leve di mercato saranno essenziali: piano di distribuzione (in quali punti vendita e su quali scaffali); piano di attivazione (promozione e visibilità) e piano mediatico (omicanale). Risultato. È importante concordare il momento della valutazione del lancio, molto raro oggi.

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PLM - AZIENDE IN CAMPO

Penny Italia, una Mdd che fa bene alla salute Un nuovo capitolo della partnership tra il retailer e la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. In uscita 12 referenze e un progetto internazionale.

S

i arricchisce di un nuovo capitolo la partnership tra Penny Italia e Fondazione Airc. Il progetto ha la finalità di sensibilizzare i clienti sull’importanza della prevenzione e coinvolgerli nel supporto della ricerca sul cancro. Abbiamo chiesto a Marcello Caldarella, corporate communications manager di Penny Italia un approfondimento sul progetto che vede a oggi il retailer primo in Italia – forse anche in Europa - sviluppare 12 referenze a marchio in collaborazione con gli esperti in nutrizione per la ricerca contro il cancro.

In cosa si caratterizzano queste referenze?

Le referenze, inserite nella linea Welless - già sviluppata dal brand in un’ottica di “mangiar sano senza rinunciare al 34


AZIENDE IN CAMPO

- PLM

gusto” - sono ispirate a principi quali la riduzione di sale e zucchero, l’aumento dell’apporto di fibre, la semplicità delle ricette, realizzate con pochi ingredienti, per contribuire a costruire un’alimentazione varia ed equilibrata. La partnership è iniziata a febbraio 2023 con l’attività Arance della Salute, rafforzata successivamente dall’iniziativa #arrotondaedona con l’obiettivo di sostenere le attività di Airc nella ricerca sul cancro e verso una maggiore sensibilizzazione sul tema. Oggi si amplia di un nuovo importante tassello, che vede la marca privata di Penny ancora una volta protagonista del suo importante impegno di innovazione sui prodotti, in coerenza con il percorso di sostenibilità, #viviamosostenibile. Mangiare in modo sano per stare bene, quindi. Ma c’è altro? Grazie alle scelte dei propri clienti, Penny sostiene il lavoro dei ricercatori Airc: una percentuale del ricavato dalla vendita dei prodotti sviluppati in sinergia sarà, infatti, destinata alla Fondazione. Anche per Airc questa collaborazione è una novità: per la prima volta consigliano dei prodotti. Quando troveremo i prodotti e quali saranno? I prodotti sono presenti dal 26 ottobre negli oltre 440 punti vendita Penny di tutta Italia, sempre nell’ottica della qualità e della convenienza per cui il brand è conosciuto. Le referenze coprono tutti i momenti della giornata, a cominciare dai biscotti per la colazione. Con quale logica le avete sviluppate? Abbiamo lavorato per mesi fianco a fianco con i ricercatori Airc. Una volta ottenuta la ricetta ideale abbiamo dovuto selezionare molto attentamente i nostri fornitori, poiché molti non erano in grado di realizzare ricette così semplici e naturali, con pochi o anche completamente senza sale e grassi, e ingredienti salutari. Quale sarà lo sviluppo di questa collaborazione? Innanzitutto, abbiamo voluto aiutare i nostri consumatori ad alimentarsi in modo sano, ma facile ed economico. Ma è anche un test pioneristico per rivoluzionare la cultura del retail e soprattutto del discount. Rompere con la vecchia concezione. Una filosofia che ormai ci caratterizza, come dimostrano anche i nostri banchi serviti e la scelta di una linea di insalate da vertical farm. Lo sviluppo di prodotti sostenibili è un asset fondamentale per noi. Siete i primi a sviluppare un progetto simile. Pensate di “esportarlo”? In effetti stiamo dialogando sia con i nostri colleghi del Gruppo Rewe, sia con le associazioni analoghe ad Airc in Europa. Ma prima vogliamo studiare l’accoglienza e i risultati qui in Italia.l 35


PLM - AZIENDE IN CAMPO

Nuovo posizionamento per Verso Natura di CONAD Il marchio, con oltre 270 referenze, rappresenta l’evoluzione del posizionamento dell’insegna, in risposta ai nuovi trend emergenti.

V

erso Natura Conad è la linea di prodotti a marchio dell’insegna pensata per i clienti più sensibili alle tematiche della sostenibilità, grazie a un’offerta di prodotti che rispetta la natura. Lanciata nel 2016, conta oggi oltre 300 referenze tra prodotti alimentari e per la cura della casa, che nel corso dell’anno 2022 hanno generato un fatturato pari a 220 milioni di euro (+ 7% sul 2021). In occasione dell’evento Earth Day 2023, Conad ha annunciato il nuovo posizionamento del brand Verso Natura come risposta ai nuovi trend emergenti. La nuova anima del marchio è connotata da una forte riconoscibilità, con l’intento di rispondere alla necessità di equilibrio tra attenzione alla persona e attenzione alla natura. In questa cornice, la nuova marca Verso Natura si apre e diventa inclusiva, abbracciando i valori della natura a 360°, in un dialogo continuo tra uomo e ambiente. La marca propone infatti un’ampia offerta di prodotti biologici, a ridotto impatto ambientale e che prediligono l’utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili oltre a soluzioni di confezionamento riciclate, riciclabili e compostabili. I prodotti a marchio Conad sono la massima espressione dell’impegno di Conad per la sostenibilità, le cui azioni concrete per il loro sviluppo rientrano all’interno della cornice “Sosteniamo il Futuro” che valorizza le tre dimensioni dell’agire sostenibile di Conad: Ambiente e Risorse - in cui rientra l’attenzione al packaging sostenibile e al benessere animale nel comparto Mdd -; Persone e Comunità, l’insieme di iniziative sociali volte al loro sviluppo e benessere e Imprese e Territorio, per sostenere le produzioni d’eccellenza del nostro Paese.l

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AZIENDE IN CAMPO

- PLM

Buon anniversario IPLC! L’agenzia di consulenza ha festeggiato i 20 anni di attività. Ripercorriamo, attraverso i ricordi del fondatore Koen de Jong, la sua crescita che si intreccia con quella della private label nel mondo.

O

ggi sono 20 anni da quando ho fondato IPLC. Più per una coincidenza che per scelta, ho iniziato la mia carriera nel settore del Private Label negli anni '80. Dopo la laurea, la stragrande maggioranza dei miei compagni studenti è entrata in aziende "blue chip". Alcuni dei miei amici sono rimasti sorpresi dalla mia scelta: non si era entrati all'università per finire in quello che veniva percepito come un settore un po' noioso e inferiore, come quello del marchio del distributore. Tuttavia sono rimasto subito affascinato da questo settore complesso e in forte crescita. Ho lavorato per 18 anni fino al 2003 per i principali produttori di etichette del distributore nei Paesi Bassi, nel Regno Unito, in Germania e in Francia. Poi ho avviato IPLC. A quel tempo, la quota di mercato media del marchio del distributore in Europa era intorno al 5%. Oggi, compresi i retailer discount, questa percentuale supera il 40%. Le regole del gioco per i brand sono cambiate in modo irreversibile. Molti di loro sono stati spinti sulla difensiva o sono addirittura scomparsi. Il mercato del marchio del distributore è estremamente competitivo e complesso. Un numero maggiore di operatori professionali sia nel settore della vendita al dettaglio che in quello della produzione ha alimentato un’ulteriore crescita della quota di mercato. Negli ultimi 20 anni, IPLC è cresciuta fino a diventare un team di professionisti del marchio del distributore in nove paesi europei. Le nostre reti di collaborazione ci consentono di avere accesso ai principali decisori del settore. Il mercato continua a svilupparsi a un ritmo fenomenale e il marchio proprio prospera grazie al calo della fedeltà al marchio industriale, all’aumento dei discount e alle generazioni più giovani focalizzate sul valore. Il dibattito sulla capacità dei marchi dei produttori di sopravvivere al marchio del distributore potrebbe continuare, ma è un dibattito irrilevante per il consumatore attento ai costi. È davvero importante chi produce la tua scatola di cereali, la bottiglia di detersivo o il pacco di batterie, purché faccia bene il lavoro? La disponibilità a pagare un di più per i marchi potrebbe essere in via di estinzione, soprattutto se la differenza di qualità tra le alternative non è discernibile.l

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PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA

A FARE IL PUNTO CON PL MAGAZINE SONO GIULIO E CORINNA MUSURUANA, AMMINISTRATORE UNICO E CONSULENTE MARKETING ESTERNA DI MUGUE.

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INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA - PLM

Mugue:

giovani cavalli di razza del pet-care crescono Dinamica microimpresa con stabilimento ad Arcore (Mb). L’azienda, fondata da Guerino Musuruana, inizialmente nel 1966 commercializzava prodotti chimici per la cura della casa. Oggi è super specialista negli accessori per animali. di Maria Teresa Giannini

O

ggi 35 milioni di persone convivono con 65 milioni di animali domestici e nel 2025 il numero di quadrupedi e volatili supererà quello dei minori di 14 anni: proiezioni, certo, ma di un futuro plausibile in base a quello che già ora è evidente. Un orizzonte che, se in qualcuno desta preoccupazione, rappresenta di certo una prateria per quelle aziende che hanno “virato” verso il pet-care. Mugue ne è l’esempio, dato che da 20 anni ha ampliato i suoi affari rendendo questo settore il suo nuovo core business, con alcuni primati non da poco e in continua ricerca di innovazione, dalla forma alla sostanza dei prodotti realizzati: lo raccontano Giulio e Corinna Musuruana, rispettivamente amministratore unico e consulente marketing esterna di Mugue. In media ogni italiano convive con quasi due animali domestici (1,86 per la precisione) e i numeri sono destinati ad aumentare. Il fondatore di Mugue e voi stessi, due decenni fa, avreste mai previsto un tale sviluppo della situazione? Una ventina d’anni fa cominciavamo a notare che l’attenzione verso gli animali stava aumentando e che le persone stavano attribuendo loro sempre più importanza, coccolandoli e umanizzandoli, ma non ci aspettavamo assolutamente lo stravolgimento totale del paradigma che stiamo vivendo. Inoltre, nella fase emergenziale della pandemia sempre più persone, soprattutto single, hanno adottato animali, forse per uscire dalla solitudine e riuscire a evadere con un compagno fedele le restrizioni imposte. In quel momento però, va detto, abbiamo visto una crescita non solo degli ordini di prodotti per il pet care, ma anche per l’igiene per la casa. 39


PLM - INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA

Stabilimento: Arcore (Mb)

5

Impiegati

oltre il milione di euro Fatturato consolidato 2022

+5

% sul 2022 ytd Primo semestre 2023

60

% Componente pl

13

Presenza paesi oltre l’Italia

Come è stato il 2022 a livello di fatturato e qual è il vostro prodotto di punta? Abbiamo chiuso l’anno superando il milione di euro e siamo cresciuti rispetto al 2021, anche se non in maniera così forte: il consumatore fa più attenzione alla qualità e per quanto ci riguarda realizziamo un prodotto 100% made in Italy, dai materiali, alla lavorazione, al design, di cui curiamo ogni dettaglio. Accanto alle tradizionali spazzole “levapelucchi”, con un fortissimo potere adesivo, abbiamo un brevetto internazionale, depositato anche negli Stati Uniti, per produrre spazzole che vanno direttamente sul pelo dell’animale con olii essenziali che vengono rilasciati ogni volta che si “accarezza” il manto, rimuovendo i peli già staccati. Nei mesi da gennaio a giugno 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente abbiamo registrato una crescita del 5%.

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INTERVISTA... DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA - PLM

Avete subito dei rincari a causa degli eventi dell’ultimo anno e mezzo? Si, rincari molto forti: la carta è stata uno dei maggiori e anche la plastica ha subito un incremento, ma non abbiamo ovviamente riversato tutto sui prezzi ai clienti. Qual è la vostra quota in Gdo come produzione private label e come siete canalizzati? La nostra componente arriva quasi al 60% per la private label, il resto è a nostro marchio. Produciamo per molte insegne di supermercati e ipermercati e per negozi specializzati, nel caso di alcuni prodotti anche per il discount: essere un’azienda molto flessibile ci facilita, perché possiamo customizzare qualsiasi cosa. La vostra crema a fattore di protezione 50 per gli animali è un prodotto innovativo: ce ne parlate di più? Il prodotto è stato lanciato nella primavera 2023. L’idea, come sempre succede, è nata da una nostra esigenza pratica a cui ancora il mercato non dava risposte: quella di proteggere cani e gatti a pelo corto, chiaro e bianco o con tartufo chiaro che sono predisposti ai tumori, patologie che purtroppo sono in aumento. Si tratta di un fattore protettivo 50, studiata appositamente per il pH di cane e gatto, l’unica in Italia. Grazie a un comodo flacone airless di 10 ml, si applica direttamente e soltanto su zone specifiche, quelle con poco pelo, orecchie e su pelo rasato. È water proof - anche se consigliamo di riapplicare dopo eventuali bagni - e non è tossica, è senza parabeni e rilascia un buon profumo, poiché è realizzata con estratto naturale di vaniglia. È realizzata a marchio nostro, ma se si vuole si può fare in conto terzi. Qual è stata l’ultima novità? A luglio abbiamo lanciato “Arnipet”, un gel a base di arnica e altri fitoderivati per gli affaticamenti della muscolatura, molto usato nel settore ippico. In quali paesi, oltre l’Italia, un consumatore può trovare i vostri prodotti a scaffale? In Ue siamo in Francia, Spagna, Grecia, Portogallo e Romania. Siamo poi presenti in paesi extraeuropei come Turchia, Israele, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Giappone, Singapore e Hong Kong.l

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PLM - MERCATI

L’inflazione spinge il mercato del pet food e pet care a Mdd

In uno scenario di consistenti rincari, la marca del distributore ha sviluppato una quota complessiva a valore del 23%, in aumento di 1,2 punti rispetto al 2021. E aumenta l’offerta di alta gamma.

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MERCATI - PLM

+11,4%

aumento del fatturato del mercato degli alimenti per cani e gatti nel 2022, principalmente a causa della forte dinamica inflattiva.

G

razie a una popolazione di 65 milioni di animali domestici, di cui 10,2 milioni di gatti e 8,8 milioni di cani, il mercato italiano del pet food e pet care continua a crescere, anche se in misura minore rispetto agli ultimi due anni. Secondo i dati Circana raccolti nel XVI Rapporto Assalco-Zoomark, infatti, nel corso del 2022 gli alimenti per cani e gatti – che rappresentano la parte più consistente dell’intero mercato – sono stati oggetto di una forte dinamica inflattiva che ha generato un incremento di fatturato dell’11,4%, a cui però non è corrisposto un altrettanto brillante aumento dei volumi (+0,8%). In uno scenario di consistenti rincari, la marca del distributore – sempre secondo il Rapporto Assalco – ha sviluppato una quota complessiva a valore del 23%, in aumento di 1,2 punti rispetto al 2021, mentre la percentuale dei volumi è rimasta praticamente inalterata (40,4%). Più nel dettaglio, nella sola Gdo (discount esclusi) la quota del pet food a Mdd è aumentata di 1,5 punti, attestandosi sul 22,1%. Più positiva, invece, la performance dei volumi, la cui fetta è cresciuta di quasi 2 punti raggiungendo il 36,3% (51,6% se si sommano i discount). Assortimenti più ricchi, aumento dell’offerta di alta gamma e prezzi competitivi sono i maggiori driver della crescita del pet food a Mdd.

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IL PET CARE COL VOSTRO BRAND YOUR LOGO

Fidelizzare con la vostra Private Label perfino l’amico più fedele dell’uomo? Si può... e facilmente, con l’assortimento mirato di articoli Pet-Care di Rinaldo Franco Spa.

Per info contattare Rinaldo Franco SpA: +39.02.4837.6157 www.best-friend.it


MERCATI - PLM

23%

la quota complessiva a valore del mercato italiano del pet food a Mdd generata lo scorso anno (+1,2 punti rispetto al 2021).

IL PET FOOD A MDD PUNTA SULL’AMPLIAMENTO DEGLI ASSORTIMENTI Secondo Rosa Tufano e Claudia Ponciroli, rispettivamente category pet food e buyer pet food di Iper La grande i, negli ultimi mesi il settore del pet food e pet care ha mostrato incrementi continui e sostenuti, evidenti più a valore che a volume, a causa dell’inflazione: «Trend di crescita particolarmente positivi sono stati registrati per quel che riguarda la nostra marca privata che, con una quarantina di referenze, copre le unità di bisogno relative all’alimento del cane e del gatto. Questo fenomeno si è manifestato a partire dallo scorso anno con l’inflazione: dato il consistente aumento dei prezzi, una buona parte dei consumatori ha cambiato le proprie abitudini di spesa e si è rivolta alla nostra marca privata che, a fronte di un prezzo contenuto rispetto ai principali brand del settore, offre un prodotto qualitativamente di ottimo livello. Stiamo puntando principalmente ad arricchire l’assortimento relativo all’alimento umido del cane e del gatto, cercando di offrire un’ampia scelta sia in termini di gusti sia in termini di formati».

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MERCATI - PLM

NON SOLO ALIMENTI PER

CANI E GATTI

Nel 2022 nella Gdo la quota del pet food a Mdd ha raggiunto il 22,1% (+1,5 punti), mentre i volumi hanno pesato per il 36,3% (+1,9 punti).

Chemi-Vit, azienda italiana storica radicata nel pet food e pet care dal 1972, è specializzata nella produzione e nella commercializzazione di prodotti per l’ornitologia professionale e hobbistica (alimenti completi, vitamine e alimenti complementari, snack e stick). «Diversi nostri prodotti di successo sono stati riproposti da competitor o presi come benchmark dalle grandi catene specializzate nel pet e dalle insegne della Gdo per indire gare per la produzione in private label – afferma il ceo Andrea Lattanzi – come ad esempio gli stick per uccelli e piccoli mammiferi, conigli e roditori da compagnia. La nostra offerta private label spazia dai prodotti per ornitologia e piccoli mammiferi (alimenti completi e complementari, snack e stick, miscele di varia composizione) agli snack semi-umidi e biscotti per cani, semplici o funzionali, vegetali o con carne, senza cereali aggiunti e ipoallergenici. Abbiamo introdotto l’utilizzo di nuove materie prime, come le proteine di insetti, molto nutrienti e sostenibili, e packaging in carta con la convinzione che l’impatto ambientale debba essere più basso possibile, in un’ottica di salute e benessere condiviso tra animale, uomo e natura».

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16-17 Gennaio 2024 20 a EDIZIONE www.marca.bolognafiere.it

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO


MERCATI - PLM

AUMENTA L’OFFERTA DI ALTA GAMMA Il mercato del pet food e pet care a Mdd sta evidenziando un’offerta sempre più ampia, soprattutto nei segmenti di alta gamma come il premium, il funzionale o il biologico. «Abbiamo approcciato questo settore sempre in chiave strategica – afferma Luciano Fassa, direttore generale di Monge & C. – costruendo progetti ad hoc con molte insegne, a partire dagli anni ’90. Contestualmente, abbiamo sviluppato nell’ultimo decennio private label anche per alcune delle principali catene pet in Europa. Le nostre attenzioni sui prodotti a Mdd si sono rivolte maggiormente ai segmenti umidi, dove in passato avevamo una capacità produttiva disponibile. Sia la Gdo sia le catene pet negli ultimi anni hanno spostato le richieste sulla private label per ricette con posizionamenti di prezzo e qualità premium e super premium: prodotti con carni particolari, alte percentuali di carne, referenze con ridotto contenuti di cereali, quindi no grain, oppure ricette interamente grain free. Sugli umidi, invece, le maggiori richieste hanno riguardato il single server in buste e lattina da 70/80/100 g e nelle confezioni multipack/multi buste».

CRESCE L’INTERESSE PER I PRODOTTI PER LA CURA DEI PET Anche gli accessori e i prodotti per il pet care sono tra le referenze a Mdd che negli ultimi mesi hanno fatto registrare un interesse crescente da parte dei consumatori. «Come azienda specializzata nella distribuzione di prodotti per animali – afferma Dan Franco, presidente di Rinaldo Franco – offriamo oltre 150 referenze di prodotti private label alle principali insegne del canale specializzato e della Gdo italiana. Questo segmento di mercato ci consente di stabilire collaborazioni strategiche con importanti catene di distribuzione, consentendo loro di offrire prodotti di alta qualità con il proprio marchio. Tra le referenze maggiormente richieste dalle insegne della Gdo ci sono i tappetini assorbenti, le lettiere per gatti, i rotolini igienici, la guinzaglieria, i giochi, i sacchettini igienici e altri accessori per animali domestici. Questi prodotti devono soddisfare diversi requisiti chiave, a partire dalla qualità che dev’essere elevata per garantire la sicurezza e il benessere degli animali domestici, per proseguire con l’affidabilità, la convenienza sia in termini di prezzo sia di facilità d’uso, la varietà e la sostenibilità; è sempre più importante offrire prodotti eco-friendly o confezioni sostenibili per rispondere alle preoccupazioni ambientali crescenti dei consumatori». Fabio Massi giornalista specializzato nei temi del mondo del retail e del mass market

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PLM - OSSERVATORIO QBERG

La pl nel mondo Pet Care, tra volantini promozionali e siti di e-commerce QBerg, Istituto di Ricerca italiano leader nei servizi di price intelligence e di analisi delle strategie assortimentali cross canale (flyer, punti vendita fisici), ha analizzato come, in questo periodo di grandi cambiamenti, il trade (Gd e pet specialist) si sia mosso per sostenere le vendite sia dal punto di vista promozionale e di assortimenti web. 50


OSSERVATORIO QBERG - PLM

Abbiamo messo la lente sulla pl, mettendo a confronto i primi otto mesi dell’anno 2023 con lo stesso periodo del 2022.

Visibilità della pl in aumento È ciò che scaturisce con forte evidenza dal primo grafico, che mostra la quota di visibilità flyer “Qp3” e la quota display e-commerce nelle proprie variazioni anni su anno. Puntare sulla pl è stato un po’ un mantra per tutto il trade: in momenti di emergenza, con aumento dei costi a doppia cifra, la pl garantisce un’agilità di manovra (su formati produttivi e margini economici) che l’industria di marca non sembra riuscire a garantire. In realtà, si osserva una strategia diversa tra Gd e specialisti: mentre nei secondi l’aumento di quota di visibilità è della stessa portata sia sui flyer che sul web, la Gd sembra invece puntare sul flyer (con un notevolissimo aumento di oltre 3 punti percentuali), più che sul web, dove la quota della pl addirittura flette leggermente, perdendo 0.44 p.p.

Su quali categorie? Approfondendo, vediamo quali sono state le categorie che più hanno contribuito alla crescita. Nel flyer della Gd, sono soprattutto i 3.69 p.p. di aumento sul food a pesare in positivo, visto l’alto peso specifico della categoria sul totale pet care. Notiamo comunque una forte crescita di visibilità nell’igiene pet (+6.33 p.p.) e negli accessori gatto. Per quanto riguarda il flyer degli specialisti, abbiamo un aumento su tutte le categorie, eccezion fatta per gli accessori cane: anche qui i +4.35 p.p. di aumento sul pet food pesano molto proporzionalmente. Passando all’online, sui siti della Gd, eccezion fatta per “accessori e lettiere altri animali”, unica categoria in cui la pl cresce, abbiamo la conferma della leggera decrescita registrata nell’analisi precedente, dovuta al resto delle categorie. Per quanto riguarda gli specialisti, invece, la conferma arriva dall’evidenza che la pl guadagna visibilità sul totale delle categorie, con un pesante +3.08 p.p. solo sul food.

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PLM - OSSERVATORIO QBERG

Flyer: quali azioni hanno sostenuto la pl? Con il termine “azione” intendiamo tutte quelle meccaniche promo (sconto, sottocosto, concorso, sconto carta fedeltà, ecc.) che caratterizzano le osservazioni di un prodotto a volantino. Le abbiamo raggruppate in tre grandi gruppi: • Convenienza: l’insieme di azioni che richiamano, appunto, il concetto di convenienza, senza includere l’appartenenza a un programma fedeltà; • Fidelity: tutte le azioni che sono riservate ai possessori di una carta fedeltà; • Branding: mettiamo in questo gruppo i concorsi e la brandizzazione vera e propria di un prodotto singolo, di un gruppo di prodotti o di un’intera pagina, consistente in un’evidenziazione dell’offerta. Possiamo sintetizzare le evidenze del grafico successivo nella seguente tesi: sui flyer della Gd poco cambia, mentre su quelli degli specialisti c’è una vera e propria virata verso le azioni di tipo convenienza. Se infatti, nella parte sinistra del grafico, vediamo che poco rilevanti sono le variazioni anno su anno, nella parte destra notiamo un raddoppio secco dell’utilizzo di azioni convenienza: praticamente quasi un 40% di prodotti che l’anno scorso erano “Senza azione” (quindi esporsi “nudi e crudi” sul volantino) vengono quest’anno vestiti con qualche attributo promozionale che invogli all’acquisto. Il resto delle meccaniche vengono invece conservate anno su anno. Notiamo però come nella Gd si faccia più fidelity, mentre negli specialisti sia la quota di Branding a prevalere rispetto alla Gd.

Web: quanti sconti? Analogamente a quanto fatto per il flyer, ci siamo chiesti quante osservazioni di prezzo relative alla pl, sui siti online di Gd e specialisti, siano state interessate da un taglio prezzo. Possiamo a buon diritto parlare di una forte spinta: quasi triplicata la quota di osservazioni in sconto sul web della Gd, e quasi raddoppiata sui siti specialisti. Ma con una evidente differenza: la Gd copre, nel 2023, solo il 5,1% delle 52


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osservazioni di pl con un attributo di “sconto/prezzo promozionale”, mentre gli specialisti ben dici volte di più, ovvero il 54,4%.

Sconti sì, ma quanto profondi? Le azioni flyer di tipo “convenienza” (sconto, multi-buy, sconto seconda unità, ecc.) e “fidelity” (per queste ultime solo quelle che consentono uno sconto), danno origine a uno sconto medio per l’intero assortimento di pl. Questo “sconto medio”, quindi, viene calcolato tenendo conto sia delle osservazioni di referenze pl senza sconto, sia di quelle con sconto: si traduce quindi nell’effettiva convenienza della pl. Ebbene vediamo, per lo sconto medio, come il flyer Gd denoti una leggera flessione, mentre il flyer degli specialisti, che già parte molto più alto, aumenta di quasi 10 p.p., arrivando a un 18,07%. Anche nel web, lo sconto medio della Gd, che pure triplica anno su anno, si ferma a un 1,20% a totale assortimento della pl pet care, mentre sui siti degli specialisti sale da un già notevole 5,75% a un ancora più evidente 7,19%. Abbiamo però voluto anche considerare lo “sconto medio dichiarato”: questa misura viene calcolata facendo media sulle sole osservazioni interessate da una meccanica di sconto. Se lo sconto medio in pratica ci fa capire “quanto sconto c’è”, il dichiarato ci dice “quando c’è, quanto è profondo”. Notiamo quindi, nella parte inferiore del grafico, come lo sconto medio dichiarato si aggiri tra il 22% e il 24% per il flyer, mentre per il web passi dal 25% al 23% per la Gd, e dal quasi 20% al 13% degli specialisti. Una diminuzione quindi della profondità: ricordando le analisi precedenti, possiamo quindi affermare che si è preferito comunicare più sconti (ovvero far apparire più spesso meccaniche di questo tipo) diminuendone al contempo la profondità specifica. È proprio questo aumento di numerica assoluta che fa sì che, nonostante un raffreddamento della profondità del singolo sconto, alla fine lo sconto medio totale della pl vada a crescere anno su anno, eccezion fatta per il flyer della Gd, come già visto nella prima parte di questo grafico.l

Fabrizio Pavone responsabile marketing e business development di QBerg

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