Supplemento DM Magazine Settembre 2020

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L’AGROALIMENTARE RIPARTE NELL’ERA DELLA PANDEMIA

SUPPLEMENTO SETTEMBRE 2020


DAVANTI AGLI OCCHI, A PORTATA DI MANO

Osaka 3 LX

Panama 3 LX

Mini Astana LX

Temperatura Positiva con porte a vetro

Temperatura Positiva aperto

Temperatura Negativa con porte a vetro

Il nuovo design che esalta l’esperienza d’acquisto. Osaka 3 LX, Panama 3 LX e Mini Astana LX sono l’espressione di un nuovo concept nel quale la merce esposta è ancor più davanti agli occhi e a portata di mano. Performanti, versatili e con elevata capacità di carico, valorizzano il prodotto esposto attraverso linee minimaliste e un gioco di trasparenze volto a ottimizzare visibilità e accessibilità.

www.arneg.it

ITALIA


SOMMARIO 3

L’AGROALIMENTARE RIPARTE NELL’ERA DELLA PANDEMIA

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CONTINUA L’EFFETTO COVID-19 SUI CONSUMI

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IL SETTORE AGROALIMENTARE È LA PRIMA RICCHEZZA DEL PAESE

Supplemento a Distribuzione Moderna di Settembre 2020 Direttore responsabile Armando Brescia Responsabile editoriale Stefania Lorusso Coordinamento redazionale Maria Teresa Manuelli

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COGLIERE LA SFIDA DELL’ECOSOSTENIBILITÀ

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INNOVARE IL BUSINESS MODEL

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UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE PASSA DAL PACKAGING E DAI MATERIALI

A cura di Fabio Massi Progetto grafico Silvia Ballarin Editore Edizioni DM Srl Via A.Costa, 2 20131 Milano P. Iva 08954140961 Contatti Tel. 02/20480344 redazione@edizionidm.it Pubblicità Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344

L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.

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INTRODUZIONE

L’agroalimentare

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riparte nell’era della pandemia

iù che positivo il bilancio del Cibus Forum, l’evento “phygital” (format metà fisico e metà digitale) che per la prima volta dopo il lockdown ha riunito dal 2 al 3 settembre nel quartiere fieristico di Parma i protagonisti della community agroalimentare per un confronto sugli scenari aperti dall’emergenza sanitaria della pandemia. La manifestazione, intitolata “Food & Beverage e Covid-19: dalla transizione alla trasformazione” e organizzata da Fiere di Parma in collaborazione con Federalimentare, ha visto la presenza di 1.000 operatori provenienti dal mondo delle organizzazioni agricole, dell’industria alimentare, della grande distribuzione, dei consorzi di tutela e delle istituzioni, oltre a circa 3.000 utenti collegati in streaming, tra i quali molti buyer esteri. Tanti gli spunti interessanti emersi dalla due giorni di conferenze e incontri, a cominciare dagli effetti della pandemia sulle abitudini d’acquisto degli italiani. Dopo il boom durante le settimane di lockdown, infatti, secondo l’analisi Nielsen presentata al Cibus Forum, le vendite del largo consumo si sono stabilizzate su valori più contenuti, ma sempre positivi, e lo shopper si è ormai abituato a nuove categorie di spesa, privilegiando le produzioni locali e “made in

Italy” e utilizzando sempre di più i discount, i negozi specializzati e soprattutto il canale online. Nel periodo di quarantena l’industria agroalimentare è stata fondamentale per l’intero Paese, grazie anche a una logistica efficiente e a un comparto agricolo che non si è mai fermato. Secondo Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, il nostro “food & beverage” può ancora fare da traino economico e tornare ai livelli pre-crisi in tempi rapidi, ma sono due le scommesse da vincere nei mesi futuri: quella dell’export e quella del sostegno all’horeca, il canale più penalizzato dalla pandemia. Un altro tema rilevante scaturito dal Cibus Forum è quello dell’impatto ambientale dell’agrifood italiano e della capacità innovativa delle nostre imprese. In una ricerca realizzata da Nomisma si specifica che l’Italia, per non perdere il suo posizionamento competitivo a livello mondiale di leadership per qualità, immagine e brand, deve investire nelle tecnologie della digitalizzazione e dell’agricoltura 4.0 per raggiungere più velocemente i principali obiettivi di ecosostenibilità. Su queste e altre tematiche evidenziate nel corso del Cibus Forum abbiamo sentito tanti protagonisti del “food & beverage” italiano, i cui commenti trovano spazio nelle pagine che seguono.

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Continua l’effetto COVID-19

sui consumi

L

’emergenza del Covid-19 ha avuto un impatto importante sui consumi degli italiani, sia in termini quantitativi sia qualitativi. Secondo la

ricerca presentata al Cibus Forum da Christian Centonze, Food Industry Director di Nielsen Italia, infatti, nel momento in cui si verifica uno shock economico la domanda tende sempre a polarizzarsi, con una forte attenzione da parte dello shopper per i prezzi più bassi, ma al contempo anche per l’area del valore aggiunto e del “premium price”. Un altro trend evidenziato in questi mesi di pandemia è il tasso di crescita molto positivo del cibo “made in Italy” e del mondo delle certificazioni, le cui caratteristiche legate alla

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CIBUS FORUM 2020

sicurezza alimentare assumono oggi per il consumatore italiano un significato e una garanzia ancora

Tante soluzioni tecnologiche per la nuova “normalità”

maggiori. E poi c’è stata la cresci-

La tecnologia è sempre più presente

ta esponenziale, anche a tre cifre,

nelle vite dei consumatori, che nei

dell’e-commerce e, più in generale,

mesi passati si sono affidati anco-

dell’universo digitale lungo tutto il

ra di più alle soluzioni offerte dal

processo d’acquisto dello shopper:

mondo digital: «Dagli armadietti re-

una sfida tecnologica, ma anche

frigerati per il “click & collect”,

culturale, che il nostro “food & beverage”, però, deve ancora cogliere fino in fondo.

come i nostri #EPTABricks – illustra William Pagani di Epta – ai micro-supermercati condominiali, con i servizi

L’OMNICANALITÀ ACCELERA

Secondo William Pagani, CMO Group Marketing Director di Epta, il Covid-19 non ha in realtà causato una vera e propria rivoluzione sul mercato della distribuzione, bensì ha portato a un’accelerazione di trend già pre-esistenti che si stanno consolidando ulteriormente in questo periodo: «Con la riscoperta del piacere di cucinare in casa si conferma l’importanza dei cibi freschi e freschissimi, della loro conservazione per garantirne la massima qualità e soprattutto della loro presentazione nei punti vendita, che si trasformano a tutti gli effetti in “luoghi di esperienza”. Inoltre, come conseguenza diretta del periodo di lockdown, si nota una forte accelerazione del business online e soprattutto della sua maggiore integrazione con il canale fisico: la cosiddetta “omnicanalità”».

offerti da FrescoFrigo, creati in collaborazione con Epta grazie alle vetrine plug-in firmate Iarp. Inoltre, l’esperienzialità si sta affermando come driver di accelerazione importante anche per i negozi di vicinato, che in questo periodo di ascesa sono chiamati a rinnovarsi ed evolvere per consolidare la competitività del loro formato. Proprio per le loro nuove esigenze abbiamo dedicato un’intera gamma: la SlimFit Costan».

LA LEZIONE DELL’E-COMMERCE

Nelle ultime settimane i consumi di pasta, come di altri prodotti che avevano fatto registrare impennate nei tassi di vendita durante il lockdown, si sono stabilizzati. «Per quel che ci riguarda – spiega Giorgio 5


Dal campo alla bottiglia. Il segreto di tanta bontà è accorciare le distanze.

RACCOLTA A DISTANZA MEDIA DI CIRCA 50 KM DALLO STABILIMENTO

PROCESSO DI LAVORAZIONE CONTROLLATO E CERTIFICATO

SOSTENIBILITÀ DEI PROCESSI PRODUTTIVI E DI TRASFORMAZIONE

50 km è la distanza media che separa il terreno di coltivazione dei nostri pomodori dagli stabilimenti dove vengono confezionati. L’innovazione al servizio della massima naturalità, una filiera corta che allunga il sapore per offrire ogni giorno un prodotto fresco, genuino e certificato. wwwpomionlineit

STRUMENTI DI TRACCIABILITÀ EVOLUTA


CIBUS FORUM 2020

Acconciaioco, Direttore Vendite Italia del Pastificio Granoro – c’è stato un ritorno alle abitudini pre-Covid: maggiore consumo della nostra pasta integrale bio e della Dedicato 100% Puglia, mentre le farine e le conserve di pomodoro sono ritornate ai numeri abituali. Da sottolineare le

NOVITÀ GOURMET INTEGRALE Nei prossimi mesi il Pastificio

Granoro punterà soprattutto su una

nuova linea di pasta integrale a “chi-

lometro zero”. «La principale novità

di prodotto sarà il lancio della pasta di filiera Dedicato 100% Puglia inte-

grale – spiega Giorgio Acconciaioco

di Granoro– la prima pasta integrale di filiera interamente pugliese, che

promette di far avvicinare a questa tipologia di pasta anche i più scettici. Il processo produttivo e la ma-

teria prima, infatti, uniti alle trafile in

bronzo, la rendono piacevole anche

performance eccezionali dell’e-commerce, un trend che spero faccia capire all’industria, ma soprattutto alla Gdo, l’importanza di questo servizio. Dalla spesa online alla possibilità di ritiro nel punto vendita (click & collect), la lezione è una sola: c’è molto da lavorare per sviluppare un servizio che da molte famiglie è stato scoperto durante la pandemia, ma che altrettante continuano a usare».

L’ONDA LUNGA DEGLI ALIMENTI CONFEZIONATI

L’emergenza sanitaria, in particolare durante il periodo del lockdown, ha spinto i consumatori a cimentarsi molto di più

per chi abitualmente non mangia in-

tegrale. Un prodotto per gourmet, ma al contempo ricco di fibre».

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TRADIZIONE E PRATICITÀ

IN 6 RICETTE

Piacere Mio!® è una nuova linea di piatti pronti monoporzione surgelati che rivisita la tradizione con ingredienti semplici e creatività. Un’idea di Surgital® per concedersi ricette di qualità in poco più di 4 minuti in microonde o 6 in padella. Un prodotto pratico, ad alto contenuto di servizio, dedicato a chi non rinuncia alla bontà, anche quando non ha tempo o voglia di cucinare. Scopri tutte le ricette su piaceremio.com

NOVITÀ nel reparto surgelati

PIACERE MIO! ® È UN MARCHIO:


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Buoni e freschi come appena fatti in casa Fumaiolo propone una vasta gamma di paste fresche, piadine, tortelli sulla lastra e sughi, tutte referenze realizzate secondo le ricette della tradizione romagnola e conservate senza l’aggiunta di ingredienti chimici, ma soltanto con l’aiuto del freddo. «Noi manteniamo la nostra linea e la nostra filosofia – dichiara Alessandro Caminati di Fumaiolo – che prevede la produzione di alimenti che rappresentano il connubio perfetto tra freschezza e comodità, in quanto si tratta di prodotti genuini e freschi che mantengono le loro caratteristiche solo grazie al gelo. Dunque, parliamo di prodotti con una shelf-life molto lunga, ma allo stesso tempo buoni come appena fatti in casa».

nella preparazione di cibi “homemade”. «In questi mesi abbiamo notato un implemento degli acquisti di materie prime quali farina, lievito e simili – afferma Alessandro Caminati, CEO di Fumaiolo – oltre alla crescita delle vendite di prodotti surgelati e confezionati, scelta dettata dalla necessità di fare scorte di alimenti a lunga conservazione per evitare di tornare spesso al supermercato. Una pandemia è un evento storico imprevedibile e inaspettato, speriamo che non accada mai più e che questo inverno non si replichino situazioni di disagio simili a quelle vissute in primavera. Sicuramente la triste occasione ha evidenziato l’importanza del ruolo ricoperto dagli alimenti a lunga conservazione, nel nostro caso dei surgelati».

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melinda.it


CIBUS FORUM 2020

NUOVA LINEA DI PASTA A BASE DI AVENA In questi mesi Andriani sta lavorando al riposizionamento del brand

I CONSUMATORI MANGIANO SEMPRE PIÙ “HEALTHY”

I temi della salute, del benessere e della sostenibilità sono più che mai sentiti dai consumatori, anche dopo la crisi sanitaria. «Il nuovo trend è arricchire i menù con tipologie di pasta “healthy”, innovative e di qualità – afferma Francesco Andriani, Vicepresidente di Andriani – e il nostro brand Felicia risponde, senza dubbio alcuno, a tutti questi requisiti. Operiamo principalmente nella Gdo, nel comparto agroalimentare che ha risentito meno dell’impatto negativo dovuto al lockdown. Non abbiamo dovuto interrompere la produzione, registrando, anzi, un incremento nella richiesta di prodotti in Italia e dall’estero, ma soprattutto abbiamo assolto un’importante funzione sociale rassicurando il nostro consumatore circa la disponibilità di un bene di prima necessità quale la pasta».

Felicia, con il quale ha recentemente lanciato una nuova linea di pa-

sta “healthy”. «La Pasta con Avena

Felicia è una proposta innovativa – spiega Francesco Andriani – che unisce gusto unico e delicato, ap-

porto nutrizionale, resa in cottura e al palato simili alla pasta tradizionale di cui conserva le forme (caserec-

ce, mezzi rigatoni e penne), ma offre anche un valore aggiunto in termi-

ni di benessere per tutti coloro che

perseguono uno stile di vita sano in grado di nutrire con ottimismo cor-

po e mente. Biologica, vegan, fonte di fibre e naturalmente “gluten free”, la Pasta con Avena Felicia consente

molteplici abbinamenti in cucina e può venire assaporata in qualunque momento della giornata».

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Il settore AGROALIMENTARE

è la prima ricchezza del Paese

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a pandemia ha fatto crollare i fatturati di tutti i comparti protagonisti del “Made in Italy” (moda, arredamento, automobili ecc.) con l’unica eccezione dell’agroalimentare. Secondo un’analisi di Coldiretti presentata al Cibus Forum, infatti, la filiera del food è il settore che ha resistito meglio all’impatto del Covid-19 diventando la prima ricchezza del Paese con un valore di 538 miliardi di euro. Il lockdown, inoltre, ha accresciuto notevolmente la consapevolezza dei consumatori nei confronti della reale valenza del cibo italiano e del lavoro che c’è dietro, soprattutto in termini di qualità e sicurezza. Il nostro Paese può contare sulla leadership indiscussa nell’Unione Europea per l’eccellenza alimentare con 305 specialità Dop/Igp/Stg, 415 vini Doc/Docg e 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo

tutto il territorio, senza dimenticare le oltre 60.000 aziende agricole biologiche. L’Italia detiene anche il primato mondiale della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.

LA REAZIONE DELLE FILIERE DEL FRESCO

Nelle settimane di emergenza sanitaria il consumo domestico si è orientato soprattutto verso alimenti a lunga conservazione, mettendo in difficoltà alcune filiere come, ad esempio, quella lattiero-casearia. «A tal proposito, proprio per gestire al meglio l’esubero di latte fresco rispetto alla domanda – afferma Claudia Palazzo, Amministratrice Delegata di Caseificio Palazzo – abbiamo fatto appello alla Gdo promuovendo la campagna #iocomprofresco e chiedendo alle famiglie italiane di non dimenticare di aggiun-

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gere nel proprio carrello della spesa una burrata o una mozzarella. La pandemia, inoltre, ci ha confermato che lavorare secondo scelte imprenditoriali all’insegna di una gestione razionale e oculata garantisce stabilità, anche di fronte alle più violente scosse di mercato».

CRESCE L’ATTENZIONE PER IL FOOD TRICOLORE

Con la chiusura dei ristoranti gli italiani si sono riscoperti chef in cucina e hanno prestato maggiore attenzione a ciò che si porta in tavola. «È cresciuta l’attenzione verso i prodotti della filiera del “Made in Italy” e di provenienza locale – afferma Massimo Zaccari, Direttore Commerciale del Salumificio F.lli Coati – ma non solo: si è confermato anche in

Eccellenze casearie della Murgia La burrata resta il grande classico della produzione di Caseificio Palazzo, che lavora esclusivamente latte italiano secondo un metodo di produzione tradizionale simile a quello dell’impiego del lievito madre nella panificazione, conosciuto come “siero innesto”. «Questa tecnica consente al latte di conservare gli aromi e i profumi tipici della Murgia – spiega Claudia Palazzo – dove risiedono gli allevamenti che conferiscono alla nostra azienda. Il nostro catalogo prevede, oltre alla burrata classica, due varianti: affumicata e al tartufo. Un altro formaggio su cui tradizionalmente puntiamo è il Caciocavallo Silano Dop, un prodotto dalle origini antiche ottenuto esclusivamente con latte intero crudo proveniente da allevamenti bovini del territorio».

Tutto il valore della stagionatura Dalla filosofia produttiva di Coati, che dà valore al tempo, è nato il nuovo Salame Lenta Stagionatura. «Ciò che abbiamo realizzato con successo nel mondo dei cotti e del tacchino – spiega Massimo Zaccari di Coati – ora arriva al mondo dei salami. Partendo da una selezione accurata delle materie prime, rigorosamente italiane, si allungano i tempi di stagionatura, cosicché i profumi e gli aromi si intensificano e si esalta il gusto naturale della carne. Anche in questo caso, abbiamo cercato di leggere prontamente le nuove tendenze del mercato. Insieme al nostro laboratorio di ricerca e sviluppo lavoriamo per creare nuove referenze e ampliare la gamma, con l’obiettivo di offrire a clienti e consumatori altri nuovi prodotti in linea con i trend più innovativi». 15



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questi mesi l’incremento di prodotti alimentari con un occhio di riguardo alla salute e al benessere. Su questi trend ci stiamo muovendo da tempo, proponendo salumi con ridotto contenuto di sale iodato Presal e carni italiane. Inoltre, poniamo un’attenzione particolare anche nei confronti del benessere animale: le carni provengono da allevamenti selezionati che tutelano la salute dei suini».

LA MELA COME INGREDIENTE SALUTISTICO

Negli ultimi mesi si è verificata una grande impennata dei prodotti confezionati, percepiti probabilmente come più sicuri da un punto di vista sanitario. «Anche gli alimenti a lunga conservazione – afferma Paolo Gerevini, Direttore Generale di Melinda – hanno avuto un’importante crescita per l’effetto scorta che, in fase di

IL FUTURO IN TRE MOSSE Per i mesi futuri Melinda si pone tre macro obiettivi. «Il primo è il rinnovo varietale – spiega Paolo Gerevini di Melinda – che ci permette di affiancare alle nostre mele classiche le nuove Club, dalle forti caratteristiche distintive. Il secondo è l’aumento della quota di ettari destinati alla produzione biologica e, infine, la continua ricerca di un percorso che ci porti a una sempre maggiore sostenibilità della nostra attività di business. Tutti e tre gli obiettivi vanno nella direzione di offrire una risposta concreta ai consumatori, i quali, pandemia a parte, si stanno evolvendo anche nella scelta di un prodotto come la mela e ricercano, sia in termini di gusto sia di valori intangibili, aziende e marche in grado di agire in modo concreto per loro». 17


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Caseificio Palazzo.

Una storia di tradizione ed eccellenza in Puglia Dal 1957, Caseificio Palazzo produce con il marchio Murgella, formaggi di qualità a partire da materie prime selezionate e garantite. La storia della famiglia Palazzo, oggi alla terza generazione, nasce e si sviluppa a Putignano. L’azienda lavora ogni giorno prodotti caseari tipici pugliesi, espressione autentica di una cultura gastronomica territoriale, quella della Murgia barese, da sempre attenta alle tradizioni e alla filiera di produzione. Le rocce carsiche che la innervano, i fiumi sotterranei che la attraversano, le dolci colline di olivi che declinano a mare sono la cornice ideale per i pascoli dai quali si produce il latte lavorato secondo i principi di una sapienza artigianale tramandata nei secoli e gli standard qualitativi più avanzati. Sessant’anni fa, Caseificio Palazzo era un piccolo laboratorio a conduzione familiare destinato al mercato locale. Oggi i suoi prodotti sono amati e distribuiti in tutto il mondo attraverso una rete logistica internazionale,che garantisce consegne presso i magazzini della distribuzione moderna e tradizionale, fino ai singoli punti vendita.

Murgella: il metodo tradizionale con siero innesto Fin dal 1957, Caseificio Palazzo lavora latte locale e produce tutti i suoi formaggi utilizzando il metodo tradizionale di acidificazione del latte con siero innesto. Quest’ultimo consente la coagulazione del latte senza l’aggiunta di acidi organici (solitamente citrico o lattico), ma attraverso l’utilizzo del siero del latte, ottenuto quotidianamente durante il naturale processo di lavorazione del formaggio. È ricco di una popolazione naturale di batteri lattici la cui formazione, che varia da giorno in giorno, deriva dalla composizione microbica del latte di partenza che gli dona profumi e sentori autentici. Il suo utilizzo, che sfrutta il medesimo principio dell’impiego del lievito madre nella panificazione, trasferisce nei formaggi gli aromi delle zone di allevamento delle vacche, ovvero della Murgia. La tecnica del siero, peculiarità distintiva di Caseificio Palazzo, garantisce genuinità e salubrità: un gusto naturalmente più intenso e qualità organolettiche superiori permettono la riduzione delle quantità di sale utilizzate. I prodotti di Caseificio Palazzo, inoltre, sono caratterizzati da una minore concentrazione di lattosio, fattore che facilita il processo di digestione del formaggio.


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lockdown, ha riguardato più o meno tutti. La mela, pur essendo un prodotto fresco, rientra tra i cibi considerati a lunga durata e non ha subito alcun contraccolpo negativo, anzi. I buoni risultati ottenuti dal nostro prodotto si possono leggere anche in chiave salutistica, vista la ricerca di alimenti genuini in grado di aiutare a mantenere uno stato di benessere generale attraverso una dieta più completa, varia ed equilibrata».

IN PERIODI DIFFICILI LA PASTA RESTA UNA CERTEZZA Anche in seguito alla fine del periodo di isolamento i comportamenti delle persone risultano essere diversi rispetto alla normalità di solo pochi mesi fa. «In questo contesto – afferma Guido Veronese,

Ampliare sempre gli assortimenti L’offerta di Rummo è molto vasta e non mancano i lanci di nuovi prodotti. «Riteniamo che ogni anno gli assortimenti vadano ampliati – illustra Guido Veronese di Rummo – abbiamo per questo in cantiere quattro nuove referenze, come i “Pennotti rigati”. Tutto ciò senza smettere di continuare a investire sulla linea della pasta integrale, ricca di fibre, prodotta con 100% grano italiano e certificata per la tenuta in cottura, le linee di pasta “gluten free” e di legumi, che produciamo nel nostro stabilimento dedicato vicino Novara. In particolare, la nostra pasta di legumi e riso integrale è naturalmente priva di glutine, è ricca di proteine vegetali e fibre, e rappresenta un alimento bilanciato, in perfetto equilibrio tra gusto e leggerezza».

General Manager di Rummo – il mercato della pasta ha visto significativi incrementi della domanda in confronto agli anni precedenti. Sicuramente va registrata la crescita dell’e-commerce, utilizzato anche da quei consumatori abituati ad acquistare nei luoghi fisici, a discapito soprattutto di superstore e iperstore, mentre i negozi di prossimità hanno un posto da protagonista nelle scelte delle persone. Tutto questo fa pensare che chi non abbraccerà la sfida dell’innovazione e del digitale rischierà davvero di restare indietro».

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A G R I C O LT O R I B I O L O G I C I D A L 1 9 7 8

GRA NO CAP PEL LI I F RO L L I N I D I G R A N O D U RO C A P P E L L I CO N G O CC E D I C I O CCO L ATO B I O LO G I C I A LC E N E RO S I CO N T R A D D I ST I N G U O N O P E R U N A R I C E T TA COM P OSTA DA P O C H I I N G R E D I E N T I S E N Z A A ROM I , B U R RO E U OVA . P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I Q U E ST I F RO L L I N I V I E N E U T I L I Z Z ATA FA R I N A D I G R A N O D U RO C A P P E L L I CO LT I VATO I N I TA L I A E O L I O E X T R A V E RG I N E D I O L I VA . COM P L E TA N O I L F RO L L I N O R I CC H E G O CC E D I C I O CCO L ATO FO N D E N T E .

ALCENERO.COM


Cogliere la sfida

U

dell’ ECOSOSTENIBILITÀ

na delle sfide che attende nei prossimi mesi il settore agroalimentare italiano è quella della sostenibilità ambientale. Come illustrato al Cibus Forum da Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare di Nomisma, la pandemia ha rafforzato la sensibilità dei consumatori nei confronti del rispetto dell’ecosistema e di una maggiore “italianità” delle produzioni: quando acquista un prodotto alimentare lo shopper cerca l’origine 100% italiana (26%), il bio e l’ecosostenibilità (22%), la tipicità e la tradizione (16%), i benefici per la salute (15%) e la convenienza (14%). Gli obiettivi del Green Deal, il piano europeo per combattere il cambiamento climatico, possono rappresentare una leva di sviluppo per le nostre imprese del food, ma anche per quelle dei Paesi concorrenti che, non po-

tendo competere sul fronte della nostra medesima qualità, possono recuperare quote di mercato sfruttando proprio il valore della sostenibilità. Ecco perché l’Italia deve investire nella digitalizzazione e nell’agricoltura 4.0 per una filiera più efficiente e a minor impatto ambientale.

IL BIO COME SCELTA RESPONSABILE

L’emergenza sanitaria ha messo in evidenza quanto sia fondamentale il senso di fiducia e di sicurezza che il consumatore percepisce e riversa su di un marchio e i suoi prodotti. «La fiducia non investe semplicemente la qualità – afferma Gabriele Testa, Direttore Marketing e Comunicazione di Alce Nero – ma, in senso più ampio, la sicurezza alimentare e la possibilità di approvvigionamenti sempre garantiti ed efficienti. In termini di opportunità, la pandemia ha sottolineato quanto sia importante valorizzare l’italianità dei prodotti e la tracciabilità di filiera. Anco21



CIBUS FORUM 2020

Confezioni sempre più eco-friendly Da oltre 40 anni Alce Nero realizza alimenti bio, pensando prima di tutto a cibi che facciano bene alle persone. «Oltre che sul prodotto, continueremo a focalizzarci anche sul miglioramento del pack – spiega Gabriele Testa – lavorando per avere confezioni sempre più eco-friendly: sostituendo la plastica con plastiche riciclate (come l’RPET), con la carta o con materiali compostabili. Abbiamo già compiuto alcuni passi in questo senso, ad esempio lanciando gli yogurt da bere e il kefir in bottiglie di plastica RPET, oltre a una gamma di vegetali surgelati confezionati in pack riciclabili nella carta, ma il nostro percorso continua e si rinforza nel 2021».

ra più comprensibile, inoltre, è il legame tra la qualità della nostra alimentazione e la nostra salute, tra il modo in cui scegliamo di produrre il cibo e la salute del nostro pianeta: fare un cibo biologico è operare una scelta responsabile per entrambi i fattori sulla bilancia».

Dal mare due novità più “green” Mare Aperto ha lanciato sul mercato due nuove referenze, frutto di una strada intrapresa già da diversi anni, culminata nell’esplicitazione del programma in cinque punti “We Sea”. «La prima ha come ingredienti il tonno pescato a canna – spiega Costanza Levera – un filo d’olio extravergine d’oliva bio e un pizzico di fior di sale non raffinato. L’altra novità contiene tonno al naturale (il primo con copertura in acqua di sorgente, ricca di minerali), certificato da MSC, per garantirne la sostenibilità della pesca. Per un packaging totalmente rinnovato abbiamo utilizzato l’approccio “clean label”, che esprime il valore della trasparenza al 100%: l’intera lista degli ingredienti, infatti, oltre che sul retro, viene riportata sul fronte della confezione, in modo che il consumatore davanti allo scaffale sappia subito cosa sta comprando».

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Scegli di stare bene!

AL

CA

NO

A C

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LI

I

D

Mangia cibi sani, fai movimento e bevi Acqua Minerale Alcalina Maniva pH8. Questa è la nostra idea di benessere.


CIBUS FORUM 2020

sabili, ma lo scetticismo dettato dall’incertezza dà la sensazione di non potersi fidare più di nessuno. Per questo, tutti i claim portati avanti dalle aziende sui loro prodotti devono essere reali e dimostrabili per ottenere riscontro in termini di vendite».

CONVINCERE LO SHOPPER CON LA VERA SOSTENIBILITÀ

Dal periodo di pandemia emerge una polarizzazione dei comportamenti d’acquisto. «Chi cerca la convenienza, anelando alla ripartenza di una promozionalità spinta – afferma Costanza Levera, Marketing & Communication Manager di Mare Aperto Foods – e chi invece privilegia gli aspetti valoriali, dalla sicurezza e salubrità del prodotto alla sostenibilità ambientale, anche a costo di spendere qualcosa in più. Il consumatore è spinto dal desiderio di fare acquisti più coscienti e respon-

L’EMERGENZA SANITARIA COME OPPORTUNITÀ DI CONSUMO Secondo Umberto Durante, Direttore Generale del Gruppo Ekaf Cellini, il periodo di lockdown ha avuto un forte impatto sulle abitudini di acquisto dei consumatori, che hanno dovuto trovare soluzioni alternative per tipologia di punto vendita (da grandi superfici a

Nuove capsule all’insegna della sostenibilità

Per i prossimi mesi il Gruppo Ekaf Cellini punta molto su una nuova gamma all’insegna della sostenibilità. «Si tratta di una linea completa di capsule compostabili – spiega Umberto Durante – che rappresentano per noi un obiettivo primario, anche nell’ottica di un piano di ecosostenibilità a lungo termine intrapreso verso la fine dello scorso anno. Abbiamo già lanciato una prima miscela costituita da origini di caffè certificato Bio e Fairtrade, in capsula compatibile e compostabile. Una volta che il passaggio alle nuove capsule sarà ultimato, riusciremo a ridurre drasticamente l’impatto ambientale del nostro packaging, arrivando a immettere sul mercato 13.000 kg in meno di plastica entro il 2022». 25 25


TECHNORETAIL L’UNICA TESTATA DOVE TECNOLOGIA E RETAIL SI INCONTRANO

www.technoretail.it


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negozi di vicinato con assortimenti più ridotti) o per marca preferita: «In questo modo, però, hanno anche avuto la possibilità di provare prodotti diversi da quelli abituali, che potrebbero continuare a riacquistare. Oltre all’aumento delle vendite nel segmento grocery, si è registrato un forte incremento degli acquisti online a cui molti consumatori, nonostante alcune perplessità, sono stati obbligati a ricorrere. Senza dubbio, le ripercussioni sul sentiment dello shopper e delle sue abitudini di acquisto produrranno effetti a medio/ lungo termine e ben oltre la fine dell’emergenza legata all’epidemia».

Tante novità ecosostenibili Indipendentemente dal fatto che si tratti di prodotti a marchio di proprietà dell’azienda (Pomì o De Rica) o che si produca per conto terzi (co-packing per multinazionali o private label per catene distributive) le novità del Consorzio Casalasco sono sempre tante, sia in termini di materie prime sia di ricettazioni. «Tra tutte segnaliamo lo sviluppo di prodotti a base di pomodoro a “residuo zero” – spiega Fabrizio Fichera – punto di transito per un’ulteriore diminuzione dell’impatto sull’ambiente e l’offerta al consumatore di un prodotto eccellente. Si tratta di un utilizzo di materie prime frutto di pratiche agronomiche che possano garantire un pomodoro fresco e maturo pronto alla lavorazione e senza alcun residuo di agrofarmaci».

IL RITORNO DEGLI INGREDIENTI DI BASE

Il lockdown ha modificato radicalmente le abitudini delle persone e, necessariamente, anche la tipologia dei consumi. «Se prima dell’emergenza Covid-19 la tendenza era quella di spostarsi progressivamente verso prodotti “arricchiti” ad alto contenuto di servizio nella ricerca di qualità, ma con un tempo di preparazione limitato – afferma Fabrizio Fichera, Direttore Marketing del Consorzio Casalasco – negli ultimi mesi questa tendenza si è invertita: con molto tempo a disposizione (e la volontà di riempirlo con azioni “familiari”), si è tornati a scegliere ingredienti base, da lavorare scoprendoci cuochi e rievocando le origini della nostra cucina. Per questa ragione le polpe al naturale e le passate sono state maggiormente scelte, per essere l’ingrediente dei piatti principali della nostra tradizione».

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Innovare il

N

BUSINESS MODEL

elle nuova “normalità” del dopo Covid-19 vincerà chi saprà mettere in discussione il business model continuando a esplorare nuovi modi per servire il cliente. È la visione di Porsche Consulting presentata al Cibus Forum, che prevede quattro traiettorie, la prima delle quali è la “predominanza delle tecnologie”: il produttore e il consumatore saranno sempre più in comunicazione diretta grazie a sistemi di assistenza allo shopping basati sull’intelligenza artificiale. Poi c’è il concetto di “restituzione ambientale” che privilegia l’approvvigionamento locale e i packaging ridotti al minimo. La terza traiettoria è il “benessere in senso lato dell’individuo”, che sarà sempre più un driver dei consumi: tappi 29



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“smart” delle bottiglie in grado di suggerire momenti di idratazione quotidiana, per esempio, o sistemi visivi capaci di dare informazioni sul contenuto nutrizionale degli alimenti. Infine, i consumatori saranno sempre più “connessi” e interagiranno direttamente sia nella produzione sia nella distribuzione del prodotto, come parte attiva di un ecosistema esperenziale.

AUMENTANO LE PROPOSTE INNOVATIVE PER IL “NUOVO” SHOPPER

In relazione alle evoluzioni in atto nei comportamenti di acquisto dei consumatori alcune aziende del food stanno calibrando la propria offerta con soluzioni innovative. «Stiamo puntando molto su due diversi concetti – raccontano dal Marketing di La Pizza+1 – il primo dei quali è la gamma “Forno Ludovico” di focacce a conservazione ambient senza conservanti per la panetteria a peso fisso. Il consumatore si sente molto più rassicurato dal prodotto confezionato e la nostra linea diventa uno strumento per gestire un significativo allontanamento dello shopper dalla panetteria classica intesa come offerta del banco assistito. L’altro concetto è la ricerca crescente di occasioni “gourmet” e di autogratificazione anche nei consumi domestici».

Qualità e servizio per il “momento pizza” casalingo Proprio considerando questa evoluzione, La Pizza+1 propone soprattutto La Pinsa. «Grazie alla sua formulazione caratterizzante e al suo processo di lavorazione manuale – spiegano dal Marketing – questo prodotto offre la possibilità di un “momento pizza” certamente più sorprendente, innovativo e sfizioso rispetto alla classica e generica pizza, riportando all’interno delle mura domestiche alcune delle gratificazioni che in genere si ricercano fuori casa dall’artigiano di fiducia. Tra l’altro, in occasione del Cibus Forum, La Pinsa è stata premiata come prodotto più innovativo della sua categoria da una giuria di operatori retail. I risultati, anche in piena pandemia, di questi due concetti ci stanno confermando che le nostre proposte sono coerenti con le esigenze della “nuova normalità”».

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INNOVARE CON RESPONSABILITÀ

Il periodo dell’emergenza sanitaria ha certamente modificato le abitudini delle persone in tanti aspetti della vita. «In questo contesto variato all’improvviso – spiega Massimiliano Bonin, Responsabile Vendite Italia di Oscartielle – siamo impegnati in prima linea, a partire dal periodo del lockdown, con la for-

nitura e l’installazione dei nostri locker CUB@ all’interno di strutture commerciali. Non solo. Abbiamo collaborato con importanti insegne della Gdo per collocare i locker refrigerati anche dentro ospedali, strutture di ricovero, case di cura pubbliche e private, così da restituire al personale medico-sanitario parte del tempo dedicato alla collettività».

Locker hi-tech per ogni esigenza CUB@ di Oscartielle è un evoluto sistema dotato di cassetti refrigerati per la perfetta conservazione di ogni tipo di prodotto, monitorato da remoto e completamente automatico. «Altro utilizzo dei nostri locker è quello all’interno di spazi lavorativi – illustra Massimiliano Bonin – dove offrono la possibilità di prelevare piatti pronti ordinati online, portarli in temperatura e consumarli in loco. Una soluzione innovativa per una pausa pranzo smart e in tutta sicurezza. Anche in questa emergenza imprevedibile, le aziende capaci di offrire in tempi brevi strumenti specifici e innovativi che potessero venire incontro alle mutate esigenze si sono distinte e continuano a farlo, proponendo prodotti attualmente riconosciuti soprattutto per le caratteristiche di sicurezza, ma che una volta entrati nell’uso comune potranno essere apprezzati per la comodità e modernità d’utilizzo».

ALLA RISCOPERTA DI ALCUNI PRODOTTI “DIMENTICATI”

La pandemia del Covid-19 ha condizionato i consumi di molti prodotti alimentari, penalizzando alcune categorie e favorendone altre. «L’effetto scorta nei mesi di marzo e aprile – afferma Federico Ghisolfi, Direttore Commerciale Italia di Saclà – ha sicuramente avvantaggiato i mercati nei quali lavoriamo. È ancora presto per capire se questo periodo ha modificato in maniera radicale le abitudini di

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acquisto dei consumatori, ma si può dire che ha fatto riscoprire a molte persone prodotti che da tempo non inserivano nel proprio carrello della spesa. Sono state settimane molto particolari che ci hanno confermato quanto siano importanti la pianificazione a livello aziendale e l’organizzazione commerciale. Per quanto ci riguarda, siamo riusciti a soddisfare con reattività l’incremento di richieste da parte dei retailer».

LE AZIENDE DEL FOOD PUNTANO FORTE SULL’E-COMMERCE La pandemia ha sicuramente modificato in maniera strutturale la modalità di acquisto dello shopper. «Anche le fasce dei “non nativi digitali” hanno scoperto che con i semplici device a loro disposizione fare la spesa online è possibile e comodo – afferma Andrea Bino, Marketing Manager di Surgital – e questo ha portato le aziende a implementare gli e-commerce o a crearli laddove non esistevano. Anche noi stiamo lavorando in tal senso. Questa scoperta dell’acquisto online è un fenomeno che ha riguardato in massa l’ambito dei con-

TANTE NOVITÀ SU DIVERSI MERCATI In questo periodo, Saclà è in fase di lancio con diverse referenze destinate ai mercati storici presidiati dall’azienda. «Stiamo partendo con la linea dei Grigliati Sottolio, le Olive Snack&Go e le Salse – spiega Federico Ghisolfi – e stiamo puntando su forti attività di trade marketing e promozionalità dei prodotti basici al fine di consolidare il legame di fiducia con chi si è riavvicinato alle nostre categorie. Parallelamente al lavoro sul mercato consolidato, stiamo inoltre investendo molto nello sviluppo di nuovi prodotti nel comparto “ready meal”, come ad esempio la nuova linea dei Risotti che lanceremo in autunno». sumi e, per quanto riguarda il food, ha segnato anche la ristorazione aprendo la strada dell’“home delivery” nelle sue varie sfumature».

Primi piatti pronti, pratici, buoni e sicuri

Surgital propone tante soluzioni anche per le esigenze della nuova “normalità” che stiamo vivendo. «Un piatto pronto monoporzione è la soluzione perfetta perché ha una componente di servizio altissima – spiega Andrea Bino – se surgelato consente una gestione dello stoccaggio domestico funzionale alla contrazione del tempo dedicato alla spesa, se monoporzione abbatte gli sprechi. “Piacere Mio!” assolve tutte queste funzioni, garantendo un appagamento gustativo unico e tranquillizzando il consumatore rispetto alle paure inerenti la sicurezza. La surgelazione industriale garantisce infatti l’assenza di conservanti, l’igiene e la salubrità degli alimenti. “Piacere Mio!” non è solo una linea di primi piatti pronti monoporzione, è un progetto che avrà importanti evoluzioni in futuro, per dare al consumatore domestico soluzioni pronte, pratiche, buone e sicure».

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Un futuro più sostenibile passa dal

PACKAGING e dai materiali

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l tema dei materiali e del packaging nel comparto agroalimentare è strettamente legato a quello dell’innovazione tecnologica, la quale svolge un ruolo fondamentale nel processo di transizione verso un’economia circolare a basso impatto ambientale e senza sprechi. La vetrina del Cibus Forum è stata anche l’occasione per presentare progetti innovativi in tale ambito, come quello per la tracciabilità dei manufatti compostabili realizzato da Saes Coated Films e Novamont. Dopo aver introdotto sul mercato il rivoluzionario packaging ali37


B2B MARKETING CONFERENCE 2020

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mentare con tecnologie a base d’acqua in grado di compostare in soli 45 giorni, le due società hanno messo a punto speciali marker destinati a essere inseriti all’interno del biopolimero Mater-Bi che, una volta colpiti da raggi UV emessi da un detector, rilasceranno un segnale ottico grazie al quale un macchinario appositamente sviluppato estrometterà le materie non compostabili conferite con l’organico. Un’innovazione molto importante per migliorare l’efficienza e per abbattere i costi legati alla presenza di manufatti non a norma.

CRESCONO I PRODOTTI DI SERVIZIO

Il Covid-19 ha segnato profondamente le abitudini d’acquisto del consumatore italiano e in questo periodo si è assistito a una crescita dei prodotti di servizio. «Per i prossimi mesi, ci aspettiamo che il contesto socioeconomico continuerà a influenzare l’andamento dei consumi – afferma Stefano Ziliotti, Marketing & Trade Marketing Director di Castelli Group – con uno shopper sempre più attento e sensibile alla qualità e all’origine dei prodotti, alle attività promozionali e ai formati convenience. In particolare, il nostro Gruppo, nell’ottica di rispondere ai diversi need di clienti e consumatori,

ECOPACK DA PREMIO Al Cibus Forum, durante i Tespi Awards, Castelli Group ha conseguito il premio di “Miglior packaging del prodotto a libero servizio – Parmigiano” con il Parmigiano Reggiano Bio 18 mesi da 200 g della gamma “Le Bontà della Natura”. «È una linea che unisce tutta la freschezza e la naturalezza del formaggio biologico in un packaging riciclabile – spiega Stefano Ziliotti – e comprende diverse categorie, dalla mozzarella vaccina a quella di bufala, dal Parmigiano Reggiano al Gorgonzola. Questo premio è un’ulteriore conferma della priorità che il nostro Gruppo si è posto come obiettivo di perseguire anche nel prossimo futuro nell’ambito della sostenibilità e dei packaging eco-friendly». sta sviluppando prodotti che generino benefit in termini di formato, size e occasione di consumo. Capillarità e flessibilità sono le nostre linee guida e puntiamo sempre sulla qualità del prodotto e sulla tradizione, sia in Italia sia all’estero».

PUNTARE SULLE PROPRIE COMPETENZE E SULLA QUALITÀ

Per Sabrina Mancini, Marketing Manager di Madama Oliva, l’impatto del Covid-19 porterà a un calo di ricavi e di margini di profitto per le imprese: «Ma quelle aziende che hanno avuto la fortuna di superare il periodo di pandemia, per sopravvivere 39


CONTACTS: EUROWASTE srl via Beato Pellegrino, 23 35137 Padova (IT) / t +39.049.8726986 info@venicesymposium.it OFFICIAL WEBSITE: www.venicesymposium.it

VENICE ORGANISED BY: IWWG / INTERNATIONAL WASTE WORKING GROUP DATE: 16-19 NOVEMBER 2020 NEW! VIRTUAL EVENT

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8TH INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON ENERGY FROM BIOMASS AND WASTE

NEW FORMAT. NEW TOPICS CALL FOR ABSTRACTS RE-OPENED

VENICE 2020 IS GOING VIRTUAL: CALL FOR ABSTRACTS RE-OPENED We are excited to present the new digital format for the 8th edition of the Venice Symposium - International Symposium on Energy from Biomass and Waste. With the transition to the virtual event we have the chance to re-open the call for abstracts and to introduce additional topics. Full list available on the symposium website: www.venicesymposium.it/topics Proposals can be submitted within 14th September through the online submission form.

NEW FORMAT: BE PART OF IT Oral sessions: Similar to the traditional sessions, virtual ones will be structured as a set of oral presentations followed by a moderated live discussion. The sessions will allow for live interaction between speakers and participants: using the Q&A tool, delegates will be able to send questions which will be answered live by the authors. Attendees may also be invited to join the discussion with camera and microphone. Workshops e round tables: Workshops, which are primarily focused on open discussion among participants, will mainly be organized as highly interactive live sessions, during which attendees can be a part of the debate with camera and microphone. E-poster sessions: Virtual posters will be provided as PDF files, accessible at all times and easily downloadable. The e-posters can also be enriched with slides or video presentations. Delegates will be able to comment and ask questions to the authors via Q&A and chat. Meet the expert: Live sessions featuring keynote speeches delivered by highly reputed scientists who will examine specific topics in great depth and answer questions from delegates. In the ring: Two speakers will discuss a controversial topic on which they have diametrically opposite views, highlighting pros and cons of the issue. A moderator will manage the discussion and introduce questions from the audience in order to fuel the debate. Science Slam: Sessions dedicated to young scientists who will have the opportunity to present their projects and research works in a captivating way. A jury made up of leading experts, who will also be available for comments and suggestions for the researchers, will vote for the best presentation. SEND US YOUR PROPOSAL! For further information please contact the Organising Secretariat at info@venicesymposium.it

REGISTRATION As the Symposium will be held entirely digitally, the fees have been reduced. Please visit: www.venicesymposium.it/en/entrance-fees EARLY BIRD DISCOUNT AND SPECIAL CUMULATIVE FEES AVAILABLE! Register now by filling the online form: www.venicesymposium.it


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Confezioni innovative e “user-friendly”

Madama Oliva anche e soprattutto durante l’emergenza sanitaria non ha mai smesso di pensare, innovare e progettare. «Proprio in queste settimane – spiega Sabrina Mancini – stiamo lanciando due nuove linee di prodotto: Squeeze e Aperitop. Squeeze è composta da quattro referenze a base di olive fresche e lupini, ottime come ingrediente per la cucina e già pronte per decorare aperitivi e antipasti. La confezione è innovativa, giovane ed ergonomica, da 110 g con tappo a vite, studiata per facilitare l’utilizzo del prodotto. Aperitop, invece, comprende tre referenze già pronte da gustare, in vaschetta da 150 g con coperchio salva freschezza, particolarmente adatte per aperitivi e condimenti, preparate partendo da ricette regionali».

NUOVE BOTTIGLIE PER IL MERCATO CHE VERRÀ In questo momento ogni azienda sta cercando di interpretare e immaginare il mercato dei prossimi mesi, al quale Maniva dedicherà diverse novità, a partire dal packaging. «Il rischio di anticipare trend non realistici è ancora elevato – illustra Michele Foglio – anche se le tendenze in atto prima del Covid non potranno essere stravolte, ma in alcuni casi a breve potranno pure accelerare. Presto lanceremo un formato contenente PET riciclato (RPET) nella misura del 50% e svilupperemo nuove referenze sul vetro a rendere e a perdere, nonché rivedremo l’immagine e la comunicazione di Acqua Maniva per esaltarne il suo aspetto salutistico legato al pH alcalino del prodotto, nella convinzione che questo aspetto connesso al benessere troverà ottimi riscontri nella fase di normalizzazione che prima o poi arriverà».

sono state costrette a rivedere le logiche produttive interne in termini di offerta, puntando ancora di più sulle proprie competenze e sulla qualità dei prodotti, soprattutto in questo particolare momento storico. L’industria e la distribuzione, inoltre, si sono dimostrate più flessibili e dinamiche; questa esperienza negativa ci ha comunque insegnato a essere più coraggiosi e perseveranti. Tutto sommato, la pandemia ha rappresentato un grande stimolo alla sopravvivenza, tirando fuori il meglio che c’è in ognuno di noi».

ACQUE MINERALI TRA DIFFICOLTÀ E PROSPETTIVE FUTURE

La categoria delle acque minerali è rimasta penalizzata dalla pandemia soprattutto sui formati piccoli, in particolare il mezzo litro, principalmente a causa del crollo dei consumi fuori casa. «Per l’opposta ragione – afferma Michele Foglio, Direttore Commerciale di Maniva – si sono registrate invece buone prestazioni per i formati grandi da utilizzo famigliare e per il vetro nelle consegne a domicilio. Ogni azienda ha purtroppo toccato con mano il vecchio detto che sembrava non più attuale e che recita: “Ci vogliono anni per costruire e possono bastare giorni per distruggere”. La sensazione di incertezza e di velocità di cambio del panorama complessivo resterà in futuro un’eredità non facile da superare».

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Distribuzione Moderna. Il retail in real time. Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.

www.distribuzionemoderna.info


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