Speciale DM Pasta e riso 2021

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GLI SPECIALI Novembre 2021

DI DISTRIBUZIONE MODERNA

e riso


IL GROSSO È FATTO.

Ora non resta che assaggiarlo. grano 100% italiano trafila al bronzo perfetta tenuta in cottura

“Sono stato accolto con amicizia dalla famiglia di Armando, dove la qualita` e la cura Della materia prima sono garanzia di sviluppo nel lavoro di ogni giorno. Volevo una trafila di pasta tenace, dalla perfetta tenuta in cottura e al morso. Un nuovo formato: lo spaghettone, il piu` grosso! Lo spaghettone si avvolge al suo sugo senza riserve e sentirai l’intenso profumo del grano che ha ispirato il sogno di Armando!”


SOMMARIO

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Un anno da record per pasta e riso

Supplemento a Distribuzione Moderna di novembre 2021 Direttore responsabile Armando Brescia

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Pasta secca, la tradizione di qualità guida le scelte del consumatore

Responsabile editoriale

Stefania Lorusso

Coordinamento redazionale Maria Teresa Manuelli A cura di

Fabio Massi

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Pasta fresca e surgelata gli italiani si coccolano con referenze gourmet

Progetto grafico Silvia Ballarin Editore

Edizioni DM Srl Via A.Costa, 2 20131 Milano

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Cresce la domanda per la pasta con ingredienti alternativi

P. Iva 08954140961 Contatti

redazionedm@edizionidm.it Tel. 02/20480344 Pubblicità

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Il riso intercetta le esigenze del consumatore moderno

Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344 L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.



INTRODUZIONE

Un anno da record per pasta e riso

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el corso di un 2020 scandito dalle pesanti ripercussioni dell’emergenza sanitaria gli italiani hanno cercato conforto nel cibo, riscoprendo anche la passione per la cucina e premiando soprattutto gli alimenti della tradizione come pasta e riso, le cui vendite ’ emergenza sanitaria causata dal Covid ha impattato nega- hanno fatto registrare numeri davverocaseari, importanti. Secondo i dati diffusi dall’Uniotivamente sul mercato dei prodotti lattiero specialneconcomitanza Italiana Food con nel 2020 nel nostro Paese la produmente nella prima parte del 2020 in le zioneIlnazionale di pasta ha sfiorato i 3,9 milioni di chiusure forzate del canale dell’Horeca. maggior tempo unproincremento di +11% sul già poche le persone sono state costrette atonnellate trascorrerecon nelle sitivo 2019, per unnei fatturato di poco inferiore ai 5,7 prie case, però, ha dato una grande spinta alle vendite di formaggi di euro (+12,8%). I consumi domestici sono negozi della grande distribuzione, soprattutto miliardi dei prodotti utilizzati aumentati di +5,5% a volume (50 milioni di confeziocome ingrediente e con modalità di consumo molto versatili. Secondo ni in e di +10% a valore. Negli ultimi mesi, con il le elaborazioni realizzate da Iri, nel 2020 il mercato deipiù) formaggi in Gdo progressivo allentamento delle restrizioni anti Covid, (discount compresi) ha superato in valore i 7 miliardi di euro facendo è registrata prevedibile frenata degli acquisti, registrare una performance molto positiva con unsitrend di circauna il +10% anche se il 2021 dovrebbe comunque concludersi con rispetto all’anno precedente. La crescita è stata decisamente più accenvalori inunlinea o superiori tuata nei prodotti a peso imposto che hanno evidenziato +13%, anche al 2019. L’anno scorso è stato molto positivodelle non resoltanto per i consumi nazionali, se questo fenomeno è già in atto da diversi anni. Le vendite ma anche per le esportazioni, alle quali è stato destiferenze casearie a peso variabile, invece, hanno risentito maggiormente il 62% della produzione complessiva, con la Gerdell’elevata attenzione alla sicurezza da parte deinato consumatori che, somaniatrascorrere primo mercato, prattutto nella prima parte dell’anno, hanno preferito il mi- seguita da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagnaaiebanchi Giappone. Un quarto di tutta la pasta nor tempo possibile nei supermercati evitando di soffermarsi nel mondo taglio e optando per prodotti confezionati. Ancheconsumata lo scorso anno è stata è “made in Italy”. Anche per il settore del risoprodotti il 2020 è stato un anno molto positivo confermata la tendenza che vede il consumatore orientato verso e i consumi domestici tipici e d’origine, con i formaggi Dop cresciuti di +13,1% e quelli con lattehanno superato le 440mila tonnellatesono facendo registrare un incremento di +10% ri100% italiano di +11,7%, mentre tra le varie tipologie le referenze al 2019. Nel solo trimestre del primo lockdown destinate alle preparazioni culinarie ad aver messospetto a segno gli incrementi acquisti di(+33,6%). riso sono aumentati di 74mila tonnellapiù consistenti: mozzarella da cucina (+65,6%) egli mascarpone soprattutto risi da contorno e parboiled, oltre alle Ottime le performance del gorgonzola (+25,2%),te, della ricotta (+19,6%), varietà dei grattugiati (+12,5%) e degli spalmabili (+11,3%). Da classiche segnalare come il cre-Carnaroli, Arborio e Roma. L’Italiaeèdel il primo produttore scente successo dei formaggi della sfera della salute benessere, prin- in Europa con circa 1 milione di tonnellate di hanno riso lavorato, di cui il 60% destinato cipalmente i prodotti light e senza lattosio, che sempre più brand all’export, principalmente sui mercati dell’Ue, anche inserito nei propri assortimenti, soprattutto nei freschi. se lo scorso anno il nostro Paese ha firmato uno storico accordo per esportare per la prima volta riso in Cina, in particolare quello tipico da risotto. Nelle pagine che seguono, tutte le ultime novità sul mercato della pasta e del riso raccontate dai principali player del settore.

La crisi pandemica spinge i consumi di formaggi nella Gdo

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Pasta secca

la tradizione di qualità guida le scelte del consumatore Con vendite in Gdo per 720 milioni di euro, pari a un incremento di +10% sul 2019, la pasta secca ha fatto registrare un 2020 da incorniciare. I consumatori hanno premiato soprattutto i prodotti di maggior qualità, con materie prime di origine italiana e con un occhio alla sostenibilità ambientale.

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PASTA SECCA

CRESCE LA RICHIESTA DI PASTA PREMIUM Secondo Fabrizio Nucifora, brand sales & marketing director di De Matteis Agroalimentare, la pandemia che ha condizionato pesantemente la vita di tutti noi lo scorso anno ha avuto anche la caratteristica di accelerare processi che erano già in atto in precedenza: «La scelta di prodotti premium e di maggiore qualità, ad esempio, o la preferenza per materie prime italiane, la sostenibilità ambientale e le tematiche di filiera corta sono tutte tendenze che non si esauriranno nel breve periodo e che nel 2021 hanno determinato una crescita in alcuni segmenti del mercato della pasta, in particolare in quelli che rispondono in maniera più attenta alle nuove richieste dei consumatori. In questo senso, il nostro brand Pasta Armando ha conosciuto un’ulteriore crescita rispetto allo scorso anno, più che raddoppiando i volumi di vendita, potendo offrire un prodotto premium realizzato con solo grano 100% della filiera Armando, certificato “Metodo Zero residui di pesticidi e glifosato”».

Uno spaghetto perfetto con solo grano 100% italiano Nel 2021 l’azienda ha lanciato diverse importanti novità con il brand Armando. «Uno dei nuovi prodotti che abbiamo proposto quest’anno è lo Spaghettone – spiega Fabrizio Nucifora – realizzato in collaborazione con lo chef Alessandro Borghese: trafilato al bronzo, il suo spessore garantisce una perfetta tenuta in cottura e al morso, rendendolo ideale per sughi tipici della tradizione. Come gli altri formati della linea di semola di grano duro di Pasta Armando è realizzato con solo grano 100% italiano della nostra filiera e certificato “Metodo Zero residui di pesticidi e glifosato”».

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PASTA SECCA

LA RIPRESA DEL “FUORI CASA” SOSTIENE LA PASTA DI SEMOLA La pasta di semola ha registrato nella Gdo italiana un -10% a volume nei primi dieci mesi del 2021 (dati Nielsen), a cui però è corrisposta una ripresa dei consumi nel “fuori casa” consentendo di dimezzare il divario con lo scorso anno. «Nella seconda parte del 2021, a causa degli incrementi della materia prima, più che raddoppiata – afferma Giorgio Acconciaioco, responsabile vendite Italia di Granoro – si è invece assistito a una crescita a valore del comparto, che farà vedere i suoi effetti in maniera più evidente negli ultimi mesi dell’anno e nel primo quadrimestre del 2022». Sui mercati esteri, secondo Michele Dell’Aquila, export manager di Granoro, pur non avendo fatto registrare le stesse performance del 2020, questi dieci mesi hanno visto comunque un incremento rispetto al 2019: «La pandemia ha fatto scoprire o riscoprire, a seconda dei casi, il prodotto pasta nelle famiglie, un trend che si è tradotto in un consumo più regolare. Sicuramente le tendenze più interessanti sono rivolte alla ricerca di paste premium, ecosostenibili e “differenti” rispetto al passato».

Nella seconda parte del 2021, a causa degli incrementi della materia prima, più che raddoppiata, si è assistito a una crescita a valore del comparto, che farà vedere i suoi effetti in maniera più evidente negli ultimi mesi dell’anno e nel primo quadrimestre del 2022.

Tante novità 100% Puglia Le principali novità di Granoro riguardano l’ampliamento della gamma della pasta di filiera Dedicato 100% Puglia. «Dopo la certificazione “Pesticide and Glyphosate Free” – spiega Giorgio Acconciaioco – la linea ha visto nascere la prima pasta di filiera integrale Dedicato 100% Puglia e subito dopo anche la pasta all’uovo realizzata con grano tutto pugliese. Ultima novità Le Specialità di Attilio 100% Puglia: si tratta di una gamma di formati speciali di semola di filiera con il plus delle confezioni realizzate in carta riciclabile Fsc».

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UNA PASTA

ECCELLENTE CHE RISPETTA

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PASTA SECCA

INNOVARE SEGUENDO LA TRADIZIONE

Tante novità in tutti i segmenti Rummo è costantemente al lavoro per potenziare la propria offerta. «Lo scorso anno, tra le altre novità, abbiamo introdotto la nuova linea integrale con un elevato contenuto di fibre, ma con un gusto morbido e delicato come la pasta classica – spiega Guido Veronese – e ampliato la distribuzione della linea senza glutine, al momento presente presso le principali insegne. Nel 2021 abbiamo già inserito delle nuove referenze, tra cui le Mafaldotte e la Gramigna, e ci aspettiamo di continuare a crescere nella nicchia della pasta con elevato contenuto di proteina e fibra».

Il settore della pasta ha continuato negli scorsi mesi a evidenziare una spiccata capacità di innovare, non soltanto in termini di formati. «Il nostro brand ha confermato anche quest’anno il trend positivo del 2020 – commentano dal Pastificio Liguori – raggiungendo a oggi, per il mercato italiano, una crescita di +57% a volume. L’attenzione dei consumatori è sempre più rivolta verso il segmento premium, in cui il nostro marchio si posiziona ampiamente sia con il prodotto core Pasta di Gragnano Igp essiccata lentamente con grano 100% di filiera italiana sia con le referenze biologiche, in particolare la nostra pasta integrale bio. Un’assoluta novità è la Pasta di Gragnano Igp Biodinamica certificata Demeter, con la quale abbiamo intrecciato alla perfezione la tradizione con l’innovazione, andando a creare un ponte tra le tradizioni secolari rappresentate dal know-how gragnanese e le sfaccettature del mercato attuale, in completa sintonia con la terra, così da abolire l’utilizzo di fertilizzanti minerali sintetici e di pesticidi chimici».

IL CONSUMATORE PREMIA LA PASTA DI SEMOLA DI QUALITÀ Nei primi nove mesi di quest’anno il mercato della pasta di semola ha evidenziato un trend in contrazione (-8,7% a volume e -7,5% a valore, dati Nielsen). «In questo scenario la nostra marca è quella che cresce di più (+6,1% a volume e +5,2% a valore) – racconta Guido Veronese, direttore generale di Rummo – mentre quasi tutte le altre performano negativamente. Inoltre, nel segmento della pasta integrale, che nel 2021 ha mostrato una sostanziale stabilità nei volumi, siamo il brand con il miglior incremento (+25,1% nelle quantità). Per la fine dell’anno ci aspettiamo di seguitare a crescere nella pasta di semola del segmento premium, sia in Italia sia all’estero, oltre alla nicchia della pasta con elevato contenuto di proteina e fibra, sulla quale continuiamo a puntare. Uno dei nostri obiettivi rimane quindi quello di aumentare progressivamente la distribuzione ponderata e la quota di mercato, convinti che possiamo rispondere a tutte le esigenze di chi sa riconoscere l’eccellenza della pasta made in Italy». 9


IL MEGLIO DELLA TRADIZIONE ITALIANA

Sfoglia ruvida

Con farine 100% italiane

Ripieno di ricotta cremosa

Con uova da galline allevate a terra

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Mercato della pasta: una fotografia degli assortimenti dei siti e-commerce a cura di QBerg

Cosa propongono i siti di e-commerce italiani ai consumatori nell’ambito della pasta?

Per capirne di più, il team di QBerg ha effettuato uno studio sulle offerte dei diversi tipi di pasta (semola, all’uovo, di riso, ripiena secca) negli scaffali virtuali dei siti web retailer generalisti e dei siti web pure generalisti, con un focus sull’ultima settimana di settembre 2021.

Dov’è più conveniente fare acquisti?

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Sicuramente nei siti web pure generalisti, in particolare la pasta di riso (prezzo medio di 4,67 euro contro i 5,45 euro dei web retailer generalisti) e la pasta di semola (2,79 euro vs 2,95 euro). Più allineati, invece, i prezzi medi della pasta all’uovo (3,80 euro per i siti web pure generalisti contro i 3,93 euro dei web retailer generalisti), mentre, al contrario, quelli delle confezioni di pasta secca ripiena sono più bassi nei siti web retailer generalisti (7,14 euro vs 7,82 euro).

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Dalle rilevazioni sono emerse marcate differenze di prezzo per singolo sito. Quanto sono evidenti tali variazioni?

Alcuni siti propongono la pasta in vendita a prezzi inferiori del 2530% (1,81 euro oppure 1,94 euro) della media del totale mercato (2,55 euro). Altri, invece, si pongono al di sopra anche del 20% della media, offrendo la pasta a prezzi superiori ai 3,00 euro.

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Pasta fresca e surgelata gli italiani si coccolano con referenze gourmet

Il segmento della pasta fresca continua a conquistare gli italiani, grazie a prodotti di elevata qualità che esprimono tutta la conoscenza della nostra tradizione gastronomica, anche se non mancano proposte molto innovative, soprattutto nelle referenze surgelate sempre più apprezzate dai consumatori.

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PASTA FRESCA E SURGELATA

FRESCHI E CREMOSI

SEMPRE PIÙ AMATI I PRODOTTI TIPICI REGIONALI Il consumatore continua a cercare con sempre maggior interesse il prodotto italiano, autenticamente tradizionale e genuino. «La versatilità e la praticità di utilizzo sono tra i fattori chiave del successo di questa categoria – afferma Roberta Morini, brand manager freschi del Gruppo Fini – che continua a conquistare nuovi consumatori. Negli ultimi anni si stanno consolidando anche chiari fenomeni di “premiumizzazione” degli acquisti che spingono la distribuzione e la rotazione di prodotti con formati e ripieni di elevata qualità, con ricette in grado di valorizzare ingredienti della cultura gastronomica tipica italiana e regionale. Il mercato della pasta fresca ripiena si sta quindi sempre più polarizzando sulle due fasce di prezzo: premium e low, trend comune anche ad altre categorie del food italiano. Per il brand Fini, dopo tre anni di crescita di quote di mercato, anche il 2020 ha registrato tassi di incremento dei sell-out molto positivi, riconfermati anche in questi primi 10 mesi dell’anno».

Ravioli ripieni in versione inedita Lo scorso giugno l’azienda ha lanciato i Ravioli Ricotta Erbette, attraverso la collaborazione con il Gruppo Granarolo. «Si tratta di una versione inedita – spiega Roberta Morini – sicuramente ricca e gustosa, del piatto tipico della tradizione emiliana, in cui si esalta e valorizza ancora di più il connubio di sapore tra l’avvolgente ricotta fresca di qualità del brand Granarolo, accompagnata da erbette saltate in padella, e il raviolo a doppia sfoglia dalla superficie ruvida e porosa, ottenuta con farine 100% italiane e uova da galline allevate a terra».

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NO VIT À

IL GRANO DI PRONTO DA GUSTARE IN MILLE MODI GRANO DI FILIERA 100% ITALIANO

COTTI AL VAPORE

FRUTTA O LEGUMI ITALIANI

RICCHI DI FIBRE E SALI MINERALI

Naturalmente buoni e ricchi di proprietà nutrizionali, i Pronti e Sani di Armando sono sfiziosi mix a base di grano, pronti da gustare in mille modi. Cotti al vapore, con grano 100% Italiano della filiera Armando, unito a legumi o frutta di provenienza Italiana, contengono fibre e sali minerali. Un modo nuovo di gustare il grano della filiera Armando, una proposta innovativa nel panorama italiano.

Pronti da gustare, perfetti come base per le tue ricette sfiziose

Da gustare così

Da scaldare per una zuppa saporita

Per arricchire l’insalata


PASTA FRESCA E SURGELATA

PROSEGUE L’OTTIMO MOMENTO DELLE PASTE SURGELATE Sulla scia di un 2020 da record, i surgelati stanno facendo registrare buone performance anche negli ultimi mesi. «Il nostro è da sempre un settore considerato di serie B rispetto al fresco – racconta Fabio Rossi, direttore commerciale di Fumaiolo – c’è una forte disinformazione da parte del consumatore medio che reputa il surgelato un prodotto “d’emergenza” a cui ricorrere solo in caso di totale mancanza di tempo e idee. Nell’ultimo anno, invece, abbiamo notato con piacere una maggior consapevolezza dei consumatori che iniziano a comprendere il grande potenziale dei surgelati, prodotti che hanno come unico conservante il gelo, realizzati con materie prime di altissima qualità e i cui processi produttivi devono rispettare rigorosi standard di sicurezza. Nel 2021 abbiamo arricchito la nostra proposta di paste soprattutto per il mondo Horeca: la nostra fonte d’ispirazione è l’Italia con tutte le sue varietà gastronomiche e il nostro obiettivo è arrivare a un servizio personalizzato regione per regione, declinato in base al gusto locale e pensato per soddisfare ogni palato».

C’è una forte disinformazione da parte del consumatore medio che reputa il surgelato un prodotto “d’emergenza” a cui ricorrere solo in caso di totale mancanza di tempo e idee.

Nuovi ravioli super gourmet Lo storico Pastificio Rana torna a stupire con una nuovissima gamma in edizione limitata, in cui il colore rosso della passione si unisce alla preziosità di ingredienti unici e ricercati. Nasce così “Oro Rosso”, una linea di quattro ricette esclusive e raffinate di ravioli che vanno quasi a ripercorrere le tappe di un menù delle feste: si parte con il ripieno all’Astice dal gusto delicato e inconfondibile, si prosegue con il ripieno di Risotto al Tartufo dal sapore deciso e inconfondibile, per poi continuare con un ripieno di Brasato rivisitato in chiave veneta grazie all’inedito abbinamento con il pregiato Amarone della Valpolicella Docg, per concludere con il dessert rappresentato dal ripieno dolce al Tiramisù. Queste nuove e gustose versioni di ravioli sono disponibili per un periodo di tempo limitato, fino al prossimo febbraio 2022, non soltanto nel banco frigo dei supermercati, ma anche sul web nel nuovo sito e-commerce dell’azienda, dove si possono acquistare tutti gli altri prodotti del Pastificio Rana.

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LA TUA PASTA FRESCA Una coccola di gusto, ogni giorno! 5 LINEE DI PRODOTTI per soddisfare ogni consumatore

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PASTA FRESCA E SURGELATA

UNO SHOPPER SEMPRE PIÙ ATTENTO E INFORMATO

Nuove rivisitazioni ancora più gustose Scoiattolo ha rilanciato alcune referenze storiche per uscire a scaffale con prodotti ancora più gustosi. «Le Perline con Parmigiano Reggiano Dop, nostro prodotto simbolo e amatissimo per la sua tipica forma a sacchettino – spiega Antonio De Sarlo – si sono rinnovate con un Parmigiano a stagionatura esclusiva di 24 mesi, grattugiato direttamente nelle cucine dell’azienda per garantire la bontà autorizzata dal Consorzio. A fine settembre, invece, la nostra linea classica i Buoni Ricordi, ispirata ai sapori della tradizione, è stata rilanciata con ripieni ancora più ricchi e golosi».

Per Antonio De Sarlo, direttore commerciale Italia di Scoiattolo, i trend di consumo più importanti sono certamente legati, mai come in questo momento, alla ricerca di un ottimo compromesso tra qualità e prezzo nel desiderio di variare la propria alimentazione: «Cresce l’interesse per le materie prime utilizzate, in particolare per l’origine italiana e le ricette semplici. Resta significativa l’attenzione per i prodotti salutari (non solo free from) che si decide di portare nel piatto, così come la sostenibilità del pack scelto. Si riconferma la grande costante della pasta fresca vissuta come pratica coccola a tavola e una forte richiesta di referenze con ripieni “gourmet”, che portano in tavola la bella sensazione di un pasto extra-ordinario: non a caso la prima referenza per il nostro brand è Granpanzerotti gamberi e polpa di granchio. Infine, è in aumento la sensibilità del consumatore per temi quali la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente: anche in questo senso stiamo lavorando per garantire una produzione sempre più sostenibile».

IL MERCATO DEI PRIMI PIATTI PRONTI RIPARTE GRAZIE ALL’INNOVAZIONE Nel 2020 la pandemia ha determinato da un lato il successo dei surgelati e dall’altro un calo di prodotti ad alto tasso di servizio. «La categoria dei piatti pronti surgelati, di cui fa parte il progetto Piacere Mio! sul quale ci stiamo concentrando, è stata penalizzata – afferma Andrea Bino, marketing manager di Surgital – ma confidiamo nel 2022 per diverse ragioni. Persiste infatti l’attenzione alla salubrità e alla sicurezza dei prodotti alimentari che permetterà ai surgelati di godere di una rinnovata fiducia anche in futuro. Il ritorno alla normalità, inoltre, con routine nuovamente segnate da impegni fuori casa, sta riportando la luce sull’importanza dei prodotti servizio con il loro plusvalore in termini di tempo e fatica. Per la linea Piacere Mio!, lanciata a fine 2019 con primi piatti pronti monoporzione, abbiamo scelto un posizionamento distintivo: la valorizzazione del “piacere” come focus. Sono prodotti altamente performanti, al rinvenimento il piatto è come se fosse stato appena preparato da un professionista. Ne è un esempio l’ultimissima novità, gli Spaghetti al ragù di seppia». 17


Cresce la domanda per la pasta con

ingredienti alternativi

Il settore della pasta conferma la sua grande spinta innovativa non soltanto in termini di nuovi formati, ma soprattutto di ingredienti legati alla sfera del benessere: farine integrali, legumi, riso, mais, quinoa, farro, gluten free, incontrando le esigenze di un consumatore sempre più attento alla salute.

GRANDE ATTENZIONE ALLE PASTE HEALTHY Negli ultimi mesi si conferma il consolidamento della domanda per prodotti della categoria “healthy food”. «Oggi il consumo di pasta a base di farine naturalmente senza glutine e alternative non è più riservata a una fascia ristretta – racconta Francesco Andriani, vicepresidente e ad di Andriani – ma benefici e vantaggi hanno catturato consumatori sempre più attenti al benessere psicofisico che scelgono di alimentarsi in modo sano e consapevole con un occhio alla sostenibilità. In questo contesto si colloca il nostro brand Felicia, con il quale abbiamo lanciato diverse novità, a cominciare dagli Spaghetti alla Spirulina, una micro alga molto nutriente e con un basso impatto ambientale, coltivata in vasche con acqua proveniente dal processo di produzione della pasta opportunamente purificata. Poi le Penne di 100% Teff etiope da filiera etica by Andriani, gli Spaghettoni di Lenticchie Rosse da filiera di legumi bio italiana e sostenibile, le Linguine di Avena e i Risoni, disponibili in tre varianti tutte mono ingredienti (grano saraceno integrale, lenticchie rosse e ceci)».

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PASTA HEALTHY

AUMENTANO LE RICETTE “RICH IN” ANCHE NELLA PASTA L’attenzione da parte dei consumatori per un’alimentazione maggiormente salutare era in pieno sviluppo anche prima della pandemia, ma è indubbio che l’emergenza sanitaria abbia dato un ulteriore impulso agli acquisti di referenze con caratteristiche naturali e benefiche per l’organismo. «I nostri trend sia per il mercato interno sia per l’export sono senz’altro positivi – afferma Fabio Dalla Costa, direttore commerciale di Dalla Costa – anche se, soprattutto negli ultimi mesi, sono emerse parecchie difficoltà legate agli aumenti vertiginosi dei prezzi delle materie prime e talvolta anche alla scarsità di approvvigionamento delle stesse. In termini di novità è recentissima la nostra presentazione al Tuttofood della rivisitazione con una nuova ricetta della nostra Pasta Proteica al 30%, sia in versione convenzionale nel formato Penne sia in versione integrale con il formato Fusilli. Si tratta di un filone che teniamo sicuramente a cuore e che in futuro verrà incrementato con altri prodotti affini».

LA PASTA INTEGRALE CONFERMA IL SUO TREND POSITIVO I buoni risultati fatti registrare dalla pasta anche nel 2021 sono confermati dalle performance di quelle referenze legate più alla sfera del benessere. «I primi dieci mesi di quest’anno ci hanno visto crescere – spiega Giuseppe Ferro, amministratore delegato di La Molisana – un trend che si è verificato sia nel nostro Paese sia all’estero. In particolare, siamo il secondo pastificio per il segmento della pasta integrale con una quota di mercato che supera il 15%, oltre a essere il primo brand per crescita. Una conferma del fatto che oggi la tendenza del consumatore è sicuramente quella di mangiare in modo salutare. Negli ultimi mesi abbiamo lanciato diverse novità in termini di nuovi formati di pasta, a cominciare da Rigacuore nel pack riciclabile interamente nella carta: un formato trafilato al bronzo e dalla superficie ruvida, con la doppia piega che cattura benissimo il condimento, super tenace grazie all’elevato tenore proteico. Senza dimenticare Quadrotto, Trighetto e Cubetto, tutti nuovi formati che stanno riscontrando il favore dei consumatori». 19


Un settore in piena salute

a cura di Sante Maiolica, partner & ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services

Il segmento della pasta e del riso rappresenta un altro pilastro del mercato food italiano, estremamente diversificato in termini

di offerta (materie prime, formati, grammature e certificazioni di qualità) e piuttosto concentrato per valore della produzione, con oltre l’86% del mercato rappresentato dai primi otto marchi. Il settore è predominante non solo a livello domestico, ma anche europeo e globale, basti pensare che un quarto della produzione totale di pasta nel mondo è di stampo italiano. Dopo il boom di domanda nel 2020 nei periodi di lockdown, quest’anno il mercato ha registrato un trend lievemente negativo, anche se, rapportato ai valori pre-Covid del 2019, rimane comunque in forte crescita.

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Dal punto di vista dell’M&A, il settore

è da sempre stato particolarmente attrattivo per gli investitori e gli operatori industriali, soprattutto di grandi dimensioni, i quali stanno continuando le proprie campagne di espansione tramite acquisizioni e integrazioni. Nei primi mesi del 2021 il leader di mercato Barilla è entrato nel mercato della pasta fresca grazie all’acquisizione della maggioranza di Pasta Evangelists, tra i brand leader del segmento inglese nelle vendite tramite e-commerce. Grazie a questa acquisizione, oltre ad aver penetrato un nuovo segmento di mercato e aver consolidato la propria presenza nel Regno Unito, Barilla ha iniziato a esplorare nuovi canali di vendita digitali. A distanza di poche settimane ha inoltre annunciato di aver concluso l’accordo per l’acquisizione di Catelli Dry Pasta, leader nel mercato canadese, che include i brand Catelli, Lancia e Splendor. Di recente, Pasta Divella – al secondo posto nel mercato italiano insieme a De Cecco – ha avviato il processo per la cessione di una quota azionaria: il dossier è già sui tavoli dei grandi fondi di private equity che potrebbero, tramite operazioni di add-on, permettere al brand di diventare un’importante piattaforma di aggregazione e creazione di valore made in Italy. Anche De Cecco, nel medesimo periodo, ha destato l’interesse di investitori finanziari, in particolare del fondo spagnolo ProA Capital per l’acquisizione di una quota di minoranza. L’obiettivo finale del gruppo sarà poi, come dichiarato negli scorsi anni, la quotazione in borsa.

Per quanto riguarda il mercato del riso, si se-

gnala la recente acquisizione dello storico marchio Flora di Colussi da parte di Curti (Euricom) a seguito dell’ottenimento di un importante finanziamento dai maggiori gruppi bancari, con l’obiettivo di affermare e diversificare maggiormente la propria presenza in Italia. Il Gruppo Scotti ha invece annunciato di aver ottenuto un contratto di licenza esclusivo con il Gruppo Sapise per la trasformazione e commercializzazione del loro rinomato riso Venere. In conclusione, il settore è particolarmente effervescente sia dal punto di vista del mercato sia dell’M&A e non si può che prospettare che la tendenza rimanga in crescita anche per il 2022.

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Il riso

intercetta le esigenze del consumatore moderno La maggiore propensione degli italiani per le preparazioni casalinghe e la crescente attenzione per cibi considerati più salutari ha favorito le vendite di riso nel 2020, non soltanto per le tipologie della tradizione italiana, ma anche per quelli più legati a piatti di origine straniera come il Basmati.

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RISO

UN RISO SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE La ritrovata passione per la cucina degli italiani costretti a trascorrere molto tempo in casa dall’emergenza sanitaria ha giovato alle vendite di riso. «Il 2020 per noi è stato un anno da record, con incrementi di fatturato di +20-25% – afferma Carlo Preve, consigliere delegato di Riso Gallo – anche grazie al roll-out del nostro progetto di riso da agricoltura sostenibile, che ci ha permesso di raggiungere risultati importanti soprattutto oltre confine. Ci siamo prefissati di diventare la prima azienda italiana produttrice di riso a essere sostenibile e oggi siamo presenti sul mercato con Carnaroli, Arborio e Roma da agricoltura sostenibile, a cui si è aggiunto quest’anno il Basmati, il primo in Italia e in Europa certificato Sustainable Rice Platform (Srp). La capacità di rispondere puntualmente alle esigenze del consumatore, innovando e diversificando l’offerta e garantendo sempre una costante ed elevata qualità, ci ha permesso di confermare il nostro ruolo di leader del mercato italiano del riso, con una quota del 18,7% a valore (dato Nielsen)».

Nuova linea di Paella in tre versioni Riso Gallo continua a investire in ricerca e sviluppo per dare vita a prodotti innovativi, in grado di soddisfare le rinnovate necessità di consumo. «Nel 2021 abbiamo lanciato sul mercato la linea Bontà Pronte Paella – spiega Carlo Preve – tre referenze (Mare, Mista e Veggie) pensate per rispondere alle esigenze dei consumatori, continuamente alla ricerca di piatti veloci, facili da preparare e allo stesso tempo gustosi, ideali per un consumo domestico, ma anche per l’out of home, grazie alla facilità di utilizzo».

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RISO

CRESCONO LE PROPOSTE FUNZIONALI Nei primi dieci mesi del 2021 il riso normale ha registrato -11% a volume rispetto allo stesso periodo del 2020 (dati Iri). «Le persone hanno voglia di uscire, dedicano meno tempo alla cucina e le varie tipologie di riso normale hanno avuto contraccolpi notevoli – racconta Erica Furini, responsabile marketing di Bf Agro-Industriale – ad eccezione del Carnaroli, ideale per i risotti e usato anche dai grandi chef. I nostri risi della linea Le Stagioni d’Italia hanno invece performato molto bene, crescendo a doppia cifra, grazie a un aumento della distribuzione e a investimenti in comunicazione. Novità importante del 2021 il primo riso funzionale del mercato: Riso Sei+Ricco. Oltre che per la bontà e la qualità della sua materia prima, a filiera 100% italiana, questo riso si distingue per l’alto contenuto di selenio e per essere fonte di iodio, due importanti micro nutrienti che non vengono assunti sufficientemente con la normale alimentazione: una porzione da 80 g apporta un quantitativo di selenio e iodio pari rispettivamente al 31% e al 15% dell’introduzione giornaliera raccomandata».

SEGNALI POSITIVI PER IL FUTURO DEL RISO I consumi domestici sono omai tornati in linea con i livelli pre pandemia. «Pensiamo che nel 2022 gli acquisti di riso riprenderanno a crescere – spiega Mario Francese, ceo di Curti (Gruppo Euricom) – seguendo il trend del periodo 2011-19, caratterizzato da un forte aumento dei consumi sia nel nostro Paese (+25%) sia nell’Ue (+12%). Una previsione supportata anche dai dati sulle abitudini alimentari degli italiani: il riso è un prodotto ricco di carboidrati e proteine, ma pove-

Le persone hanno voglia di uscire, dedicano meno tempo alla cucina e le varie tipologie di riso normale hanno avuto contraccolpi notevoli.

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ro di grassi, pertanto sempre più gradito nella dieta del consumatore moderno». Curti, società del Gruppo Euricom, con la recente acquisizione del marchio Flora rafforza il proprio posizionamento nel segmento parboiled. «Così come Curtiriso – spiega Angelo Lonati, sales & marketing manager mercato domestico – Flora è un brand storico, noto al pubblico italiano, presente sulle tavole dal 1960, ed è il terzo marchio più venduto tra i risi parboiled. La gamma dei prodotti Flora che intendiamo promuovere punta a rispondere alle esigenze di consumatori sempre più consapevoli e attenti alla qualità e al benessere».

UN PRODOTTO IN GRADO DI RISPONDERE AI BISOGNI DEL CONSUMATORE Dopo la prima fase della pandemia, in cui le vendite di riso avevano evidenziato importanti incrementi, era facile prevedere un rallentamento, anche se i consumatori non hanno smesso di acquistare questo cereale, anzi. «Quello che stiamo osservando è un calo fisiologico rispetto al 2020, ma con numeri comunque superiori a quelli del 2019 – afferma Umberto Rovati, responsabile marketing area riso di Riso Scotti – a dimostrazione che lo scossone dello scorso anno ha portato un rinvigorimento all’interno della categoria grazie a fenomeni come la riscoperta del piacere di mangiare, di cucinare in casa o la ricerca di protezione per sé e per la propria famiglia in termini salutistici, e il riso sta dimostrando in questa fase storica di saper rispondere a tutti questi bisogni. Da parte nostra, nel corso del 2021 abbiamo continuato a seguire le esigenze dei consumatori con diversi lanci di prodotti legati al mondo del benessere e del servizio, andando anche a intercettare quello che potrà essere il futuro, un futuro che per noi è rappresentato da un riso in grado di innovarsi».

Tante novità dal modo del riso Venere La principale novità di Riso Scotti è sicuramente la nuova linea di riso Venere, il cui marchio dal prossimo gennaio sarà di uso esclusivo dell’azienda. «Per noi il riso Venere più che un prodotto è un vero e proprio progetto – spiega Umberto Rovati – un brand a sé stante capace di rispondere a tutti quei bisogni salutistici e di servizio legati al mondo del riso. A luglio abbiamo lanciato la versione per Pokè, un nuovo modo per intercettare i consumatori più giovani, poi il Venere per Cous Cous e anche le gallette, che per noi rappresentano un caposaldo».

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