Speciale Sistemi di Sicurezza 2020

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GLI SPECIALI DI TECHNORETAIL

SISTEMI PER LA SICUREZZA NEL RETAIL


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Un semplice LED può essere installato per avvisare la cassiera di un allarme, insieme ad un segnale acustico regolabile. Le notifiche di allarme possono essere inviate direttamente all’applicazione mobile di Checkpoint in tempo reale per una risposta rapida da parte del personale di sicurezza.

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Checkpoint Systems Italia


Sommario

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Introduzione

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Soluzioni moderne, telegestibili e tailor-made

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Tecnologie innovative per la sicurezza fisica e informatica

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Programmi di protezione per una sicurezza continua

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Applicazioni audio e video integrate in ottica “beyond security”

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Innovazione e integrazione tra tecnologie e sistemi come driver di sviluppo

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Tecnologie all’avanguardia e competenza delle persone

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Analisi real-time e risposte automatizzate attraverso soluzioni di intelligenza artificiale

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Sistemi efficienti di self-checkout per fidelizzare la clientela

Gli speciali di Technoretail Anno XIII Febbraio 2020 Direttore responsabile Armando Brescia Responsabile editoriale Stefania Lorusso

A cura di Fabio Massi Progetto grafico Silvia Ballarin Editore Edizioni DM Srl Via A.Costa, 2 20131 Milano P. Iva 08954140961

Contatti Tel. 02/20480344 redazione@edizionidm.it Pubblicità Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344



Tecnologie sempre più innovative e soluzioni customizzate In base ai risultati della ricerca “Retail Security in Europe. Going beyond Shrinkage”, realizzata da Crime&tech, spin-off del centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la somma tra le perdite derivanti dalle differenze inventariali (furti interni ed esterni, errori amministrativi, merce scaduta o danneggiata) e le spese relative alla sicurezza costa agli esercizi commerciali europei oltre 49 miliardi di euro all’anno, pari a circa il 2,1% del fatturato complessivo. In Italia, siamo sui 4,8 miliardi di euro (3,3 miliardi differenze inventariali e 1,5 misure di sicurezza), con il settore alimentare che fa registrare, come in altri Paesi, il tasso di perdita più elevato (2,4% del fatturato). Secondo i retailer italiani, il taccheggio è la causa più frequente delle differenze inventariali, seguito da furto con scasso e rapina, mentre tra le contromisure più utilizzate ci sono gli impianti di videosorveglianza, seguiti dai sistemi di sorveglianza elettronica degli articoli (EAS) e dagli allarmi. Le criticità in termini di sicurezza per il settore del retail, però, non si esauriscono nei punti vendita fisici, ma si estendono anche all’ambito informatico, in seguito al veloce sviluppo delle nuove tecnologie e soprattutto del commercio elettronico. Secondo l’ultimo rapporto Clusit, infatti, sono in forte aumento gli attacchi cyber nei confronti dei retailer e della GDO (+62,5% dal 2017 al 2018), con un netto peggioramento dal punto di vista della gravità delle aggressioni. Risultano perciò in crescita le richieste per soluzioni e sistemi dedicati ai rischi del web, all’uso fraudolento dei mezzi di pagamento e al furto dell’identità digitale. Le aziende del settore della sicurezza anno dopo anno allargano la propria offerta, sviluppando sistemi basati su tecnologie sempre più innovative e soluzioni con una forte componente di customizzazione, per venire incontro alle esigenze delle diverse tipologie di retailer. Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto il punto di vista e le ultime novità dei principali operatori del comparto della security.

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SOLUZIONI MODERNE,

telegestibili e tailor-made Secondo Vittorio Callegari, responsabile commerciale di Promosecurity, il bisogno di sicurezza è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni e sono comparsi molti nuovi operatori a offrire servizi e impianti di differenti livelli qualitativi, con la videosorVittorio Callegari, veglianza che ha evidenziato responsabile commerciale il salto maggiore per la sua di Promosecurity facile integrazione nelle realtà del retail e suoi annessi (logistica, distribuzione ecc.): «Anche nei sistemi antitaccheggio si sono sviluppate tecnologie nuove atte ad aumentare l’efficacia e la gestione degli impianti, così come nelle soluzioni per la protezione delle merci esposte a libero servizio nei settori dell’elettronica di consumo e della telefonia mobile, da sempre bersagliati dai furti. Il fenomeno del taccheggio è ancora un dato preoccupante che richiede una volontà collaborativa della filiera e dei gestori di punti vendita. Oggi si raggiunge un’alta efficacia di protezione inserendo già in produzione le tag elettroniche, facendo arrivare le merci sugli scaffali già protette». Sicuramente la GDO è una delle attività più colpite da eventi dolosi e furti di ogni genere, le soluzioni da adottare sono molte e sempre più efficaci grazie all’evoluzione della tecnologia, anche se, per Vittorio Callegari, non si possono produrre buoni risultati senza l’intervento dell’uomo: «La GDO ha molte attività da seguire e la gestione delle tecnologie, seppure è una priorità, viene spesso 4 GLI SPECIALI

messa in secondo piano per altre precedenze. Un fornitore oggi non deve dare soltanto buoni prodotti, ma soprattutto un supporto post vendita che affianchi i responsabili della sicurezza nella verifica dello stato di funzionamento e tolga delle incombenze di routine che sono necessarie per garantire la perfetta efficienza degli impianti. La nostra visione di sicurezza si compone di: uomo + tecnologia + affiancamento del cliente, partendo da progetti evoluti e integrati fra loro». Promosecurity offre soluzioni moderne, telegestibili e tagliate su misura del cliente: dai sistemi antitaccheggio all’etichettatura alla fonte delle merci, dalla protezione del libero tocco alla videosorveglianza integrata con i sistemi antitaccheggio VideoEas, dai sistemi RFID ai cartellini elettronici segnaprezzo, fino ai sistemi di rete contapersone e videoanalisi dei punti vendita dal negozio al centro commerciale. «La nostra nuova applicazione VideoEas – spiega Vittorio Callegari – consente di gestire gli allarmi che si verificano in barriera casse, dovuti ai sistemi antitaccheggio e dal passaggio dei taccheggiatori dalle casse chiuse, inviando l’immagine in tempo reale al posto di controllo per una rapida identificazione. Inoltre, proponiamo una vasta gamma di soluzioni per esporre i telefoni cellulari, i tablet e altri articoli elettronici a libero tocco del pubblico, coniugando un’elegante esposizione a un’ottima protezione contro i furti».


TECNOLOGIE INNOVATIVE per la sicurezza fisica e informatica

Maurizio Tondi, chief technology officer di Axitea

Per Maurizio Tondi, chief technology officer di Axitea, la Digital Transformation – supportata dalle iniziative relative all’Industry 4.0, al ruolo di innovation manager, ma anche al GDPR – ha rappresentato il più importante driver a supporto di una maggiore diffusione della consapevolezza in ambito security: «Certamente le innovazioni tecnologiche applicate alla sicurezza fisica e a quella cyber (dall’intelligenza artificiale al machine learning, dall’adozione di tecnologie IoT a più sofisticati sistemi di event detection e response) hanno giocato e giocheranno sempre più un ruolo decisivo come abilitatori di servizi di sicurezza». La GDO e il settore del retail, dopo una fase di contenimento e riduzione dell’attività predatoria, registrano nell’ultimo periodo un aumento delle differenze inventariali e soprattutto un aumento delle frodi e degli attacchi di tipo cyber. «Anche le

più recenti acquisizioni – continua Maurizio Tondi – non riducono, ma anzi aumentano gli scenari di rischio legati alla sicurezza. Le più tradizionali contromisure si stanno rilevando inadeguate, pur con importanti differenze geografiche tra Nord e Sud, o tra centro città e periferia. E si evidenzia come non soltanto soggetti esterni (attaccanti), ma anche dipendenti infedeli e fornitori rappresentino considerevoli soggetti operanti nell’attività criminosa. Dal punto di vista delle contromisure, l’efficacia del servizio di vigilanza svolto esclusivamente attraverso personale dedicato ha evidenziato tutti i suoi limiti. Il fattore umano, in termini di sicurezza e protezione, è certamente l’elemento più critico».

Axitea offre una vasta gamma di servizi, che vanno dalle attività di presidio del territorio e di gestione proattiva degli allarmi e degli interventi allo sviluppo di competenze specialistiche nella progettazione, realizzazione, integrazione, manutenzione e gestione di piattaforme e soluzioni tecnologiche dedicate alla sicurezza fisica, dal controllo accessi alla videosorveglianza, dal monitoraggio satellitare alla protezione di infrastrutture ICT. «Le tecnologie innovative – spiega Maurizio Tondi – rappresentano per la nostra azienda la piattaforma di riferimento per l’erogazione di servizi di protezione attiva, di prevenzione e di intervento sia a livello fisico sia cyber, e stiamo investendo ulteriormente in questa direzione.

A ciò aggiungiamo l’esperienza di tecnici, sistemisti e analisti da sempre impegnati nella gestione di scenari di rischio operativo, oltre alla disponibilità di asset strategici come AxiLab, il laboratorio per l’innovazione, il test e l’integrazione tecnologica, e il Security Operation Center integrato e certificato». GLI SPECIALI 5


PROGRAMMI DI PROTEZIONE

per una sicurezza continua Alberto Corradini, Italy business unit director di Checkpoint Systems, afferma che oggi i retailer italiani richiedono soluzioni che siano sempre più connesse tra loro, perché l’esigenza è di avere il controllo di ogni punto della supply chain: «La nostra azienda è pioniera in termini di connettività: ad esempio, la piattaforma IoT HALO è una delle soluzioni più ingegnose per tracciare e proteggere tutti i prodotti, poiché grazie ai sensori connessi presenti all’interno della supply chain e nei punti vendita è in grado di raccogliere dati preziosi che vengono poi rielaborati in suggerimenti di azioni mirate. Inoltre, i retailer si aspettano che i prodotti siano il più possibile personalizzabili: l’estetica ormai gioca un ruolo importantissimo, perché lo stesso concetto di punto vendita fisico sta cambiando e sta diventando sempre più uno spazio espositivo, dove non soltanto la merce ma anche lo stesso layout del negozio deve essere appealing per il cliente». Tra le principali esigenze della GDO in termini di sicurezza c’è sicuramente quella di avere prodotti protetti pronti a scaffale, una necessità che Checkpoint Systems soddisfa attraverso programmi di protezione alla fonte studiati per i propri clienti, in modo che le insegne possano avvalersi delle innovazioni tecnologiche più recenti e prevedere quali siano i prodotti più popolari in negozio e quelli ad

Alberto Corradini, Italy business unit director di Checkpoint Systems

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alto rischio. «Questa, però, non è l’unica esigenza della GDO – spiega Alberto Corradini – i retailer hanno infatti la necessità che i sistemi di sicurezza siano sempre attivi e funzionanti, quindi è indispensabile che un fornitore garantisca soluzioni all’avanguardia come la telemanutenzione, l’integrazione nell’EAS di strumenti tipo i contapersone, l’analytics, che spesso si rivelano utili anche per altre aree (marketing, vendite, risorse umane). Anche in questo campo la nostra azienda fornisce un’ampia gamma di soluzioni che si avvalgono delle ultime tecnologie». L’offerta di Checkpoint Systems per la GDO, come per tutti i settori, è molto ampia: dall’etichettatura dei prodotti al controllo dei varchi dei negozi, fino all’implementazione di tecnologie che consentono un supporto e un controllo continuo lungo tutta la supply chain. «Oltre a ciò, la mission dell’azienda è sempre stata quella di fornire soluzioni che, oltre a essere efficienti, siano anche integrate tra loro – continua Alberto Corradini – e con le tecnologie già in possesso del retailer: ogni progetto è sartoriale. Da oltre 50 anni l’azienda mette il suo know-how a disposizione dei propri clienti e quest’anno, in particolare, diversi nostri prodotti hanno conseguito un attestato valido per la predisposizione dei requisiti richiesti dalla normativa sul cosiddetto “iper-ammortamento”, che mira a incentivare le imprese italiane a investire in nuove tecnologie che permettano un’evoluzione delle stesse in termini di digitale».


APPLICAZIONI AUDIO E VIDEO integrate in ottica “beyond security” Per Pietro Tonussi, business development manager Sud Europa di Axis, le parole chiave per il settore della security sono due: integrazione di soluzioni, per interventi tempestivi e per il miglioramento della customer experience, e customizzazione: «Quest’ultima ha una rilevanza particolare, perché non soltanto ogni cliente ha le proprie caratteristiche e richieste, ma anche perché siti dello stesso cliente possono avere diverse necessità in base al tasso di criminalità della zona in cui sono ubicati. Nel mondo del retail, in particolare, sono in rapida diffusione i sistemi di self-checkout, che snelliscono il procedimento di acquisto grazie alla possibilità di scannerizzare la spesa e gestire il pagamento autonomamente, e la pratica del click & collect, con l’acquisto della spesa online e il successivo ritiro in negozio. Nuove tendenze che però richiedono un efficace sistema di controllo locale e remoto per azioni precise e puntuali». Rispetto al passato i negozi restano aperti molto più a lungo, alcuni anche per 24 ore, sorge perciò l’esigenza di un sistema

Pietro Tonussi, business development manager Sud Europa di Axis

di sicurezza all’altezza, per tutelare sia il cliente che magari decide di recarsi al punto vendita di notte sia l’asset. Ma non solo. «La principale problematica per la GDO, probabilmente il settore che soffre più di perdite – continua Pietro Tonussi – è quindi la necessità di esercitare il massimo controllo possibile. Soluzioni integrate basate su analitiche in grado di avvalersi del supporto di sistemi audio possono essere validi sistemi di loss prevention per scoraggiare i malintenzionati e far intervenire il personale di sicurezza. Purtroppo, controllare tutto e in ogni momento rimane ancora un’utopia, quindi la deterrenza darà sempre i suoi frutti a patto che sia fatta nel rispetto anche della privacy di coloro che vogliono godere i servizi offerti nel massimo del comfort». Axis mette a dispo-

sizione della GDO un ampio ventaglio di soluzioni, ma l’obiettivo dell’azienda è realizzare applicazioni audio e video che possano essere impiegate in un’unica soluzione integrata in ottica “beyond security”, per esigenze che vanno anche oltre la sicurezza. «Gli stessi altoparlanti usati per trasmettere messaggi in tempo reale rivolti a eventuali malintenzionati – spiega Pietro Tonussi – possono diffondere annunci promozionali nei parcheggi o consentire al personale di comunicare l’apertura di nuove casse qualora i sensori rilevassero una coda eccessivamente lunga in un punto cassa. L’integrazione di audio e video contribuisce quindi a migliorare tanto la customer experience, in termini di ottimizzazione dei tempi e degli spazi di acquisto, quanto la loss prevention. Il principale vantaggio è l’ottimizzazione dei costi destinati a queste due funzioni e tradizionalmente sostenuti da diversi compartimenti industriali: adottare soluzioni integrate permette di unire sforzi e budget per un risultato congiunto e più efficace». GLI SPECIALI 7


Innovazione e integrazione tra tecnologie e sistemi come

driver di sviluppo

Luca Cappellini, retail director Italia e Svizzera di Sensormatic (Johnson Controls)

Luca Cappellini, retail director Italia e Svizzera di Sensormatic, marchio di Johnson Controls, afferma che i trend attuali mostrano come il mercato guardi con interesse a tutti gli ambiti della security, dalla videosorveglianza al controllo accessi, passando per le proposte più avanzate dell’antintrusione: «L’innovazione tecnologica si conferma una delle principali leve competitive del comparto, oggi trainata dalle molteplici possibilità offerte dalla crescente digitalizzazione. Grazie alla costante attività innovativa, infatti, negli ultimi anni il settore della sicurezza ha saputo rinnovare il portfolio prodotti intercettando le nuove esigenze espresse dal mercato. Un secondo importante driver di sviluppo è rappresentato

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dall’integrazione fra tecnologie e sistemi, risposta a una necessità di sicurezza riscontrata in tutti i principali mercati di riferimento». Le soluzioni per la sicurezza progettate per la GDO devono necessariamente tenere conto delle minacce provenienti sia dall’interno sia dall’esterno, che possono provocare ingenti danni economici e grosse ricadute sulla produttività aziendale. «La sicurezza per il settore della GDO viene garantita con la progettazione, installazione e manutenzione di impianti di allarme intrusione e rapina – continua Luca Cappellini – nonché di sistemi antitaccheggio efficaci ma discreti, in grado di adattarsi al design degli store. A questi si aggiungono anche sistemi di monitoraggio accessi, superfici e volumi che garantiscono anche una protezione perimetrale esterna». Per quanto riguarda i dispositivi antitaccheggio, Sensormatic ha recentemente affiancato alla tecnologia acusto-magnetica, storica esclusiva dell’azienda, una linea completa di antenne e protezioni in radiofrequenza, pensata soprattutto per la GDO. «La vasta gamma delle nostre soluzioni – spiega Luca Cappellini – permette di presentare ai nostri clienti un pacchetto completo e

integrato di sicurezza che comprende TVCC, antintrusione, controlli accessi e rivelazione incendi. La possibilità di integrare tali sistemi in piattaforme di supervisione su cloud si traduce, poi, in un evidente vantaggio in termini di standardizzazione ed economie di scala. L’approccio di Sensormatic è quello di prediligere la proposta di soluzioni e tecnologie dei propri brand quali American Dynamics, Exacq e CCure. Grazie all’esperienza accumulata in decine d’anni, siamo però anche perfettamente in grado di agire in qualità di integratore di prodotti della maggior parte dei marchi presenti sul mercato della sicurezza. Ultimo, ma non meno importante, crediamo molto nella consulenza e nella formazione del personale del punto vendita ed è a questo scopo che proponiamo un servizio completo di assistenza a disposizione della GDO».


TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA E

competenza delle persone Marco Iavernaro, SOC manager di Yarix-Var Group Digital Security Division, afferma che negli ultimi anni l’evoluzione delle tecnologie di sicurezza è caratterizzata da una crescita vertiginosa, dovuta principalmente allo sviluppo parallelo delle tecniche utilizzate dagli aggressori, in grado di sviluppare nuove metodologie di attacco, spesso difficilmente identificabili con le soluzioni di sicurezza standard: «L’introduzione di concetti come “machine learning”, “intelligenza artificiale” e “analisi comportamentale” può rappresentare un avanzamento in tal senso, ma non devono essere considerate come la soluzione a tutti i problemi. Rimangono centrali, infatti, le competenze delle persone, che devono essere in grado di gestire queste tecnologie ed eseguire analisi approfondite per fronteggiare un nu-

mero sempre crescente di minacce». Uno dei principali problemi che si trovano ad affrontare le insegne della grande distribuzione è indubbiamente quello del controllo delle cosiddette “periferie”: tutti i punti vendita, infatti, sono collegati con i data center centrali per garantire l’operatività dei sistemi, ma è chiaro che un sistema informatico di questo tipo è più complicato da gestire e da monitorare, e rappresenta per coloro che sono intenzionati a sferrare un attacco un vantaggio come possibile punto di ingresso. «Un secondo aspetto delicato che merita molta attenzione – continua Marco Iavernaro – è relativo al possibile utilizzo fraudolento del brand con finalità di estorsione verso gli utenti finali: una finta pagina promozionale, infatti, potrebbe essere impiegata, ad esempio, per la raccolta di informazioni personali o per il pagamento da parte degli utenti».

Marco Iavernaro, SOC manager di Yarix-Var Group Digital Security Division

Yarix, grazie a un’approfondita conoscenza dei settori di attività, offre una vasta gamma di servizi per la sicurezza in grado di rispondere alle diverse esigenze delle aziende, secondo standard d’eccellenza omogenei a livello globale: soluzioni all’avanguardia complete o modulari di Security Assessment, IT Governance, Forensic Investigation, Data Leakage, Antispam e molto altro ancora. «Il monitoraggio 24 ore su 24 degli eventi di sicurezza permette di prevenire e di identificare gli incidenti – spiega Marco Iavernaro – mentre le attività di Red Teaming consentono di evidenziare le potenziali falle, sia nei sistemi sia nelle procedure e nelle difese perimetrali.

Le attività di Threat Intelligence, infine, permettono di identificare utilizzi fraudolenti o malevoli del nome o del brand dell’azienda. La combinazione e la sinergia di queste componenti garantiscono un alto standard di sicurezza e un adeguato livello di protezione». GLI SPECIALI 9


Analisi real-time e risposte automatizzate attraverso SOLUZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE Raffaele Amodeo, esperto di IBM Security

Secondo Raffaele Amodeo, esperto di IBM Security, la grande distribuzione organizzata è uno dei settori che sta accelerando l’adozione di tecnologie innovative per migliorare la propria posizione sul mercato: «Saper fornire al cliente il giusto prodotto nel minor tempo possibile e migliorare l’esperienza di acquisto sono alcune delle priorità di questo settore, le quali richiedono importanti investimenti in innovazione per trasformare un ambiente, storicamente analogico e chiuso, in un ecosistema aperto, fullydigital e interoperabile rispetto a oggetti, fornitori e persone. Le imprese che riusciranno in questo potranno accelerare la supply chain e differenziarsi sul mercato». Dal punto di vista della sicurezza informatica, però, questa evoluzione sicuramente espone ad alcuni rischi che possono causare impatti significativi sulla reputazione e sul business dell’azienda: si pensi, per esempio, al furto di dati sensibili dei clienti oppure all’interruzione dei processi automatici di approvvigionamento di prodotti deperibili. «Per questo motivo, le infrastrutture a supporto della sicurezza – continua Raffaele Amodeo – devono essere adeguate a proteggere gli ambienti innovativi ed efficienti, identificando anomalie mediante l’analisi real-time di quanto avviene nell’infrastruttura IT e automatizzando la risposta all’incidente. Avendo sempre come priorità 10 GLI SPECIALI

il contenimento dell’incidente stesso entro parametri accettabili per limitare gli impatti sul business». Le imprese della GDO possono raggiungere questo obiettivo avvalendosi di partner come IBM, in grado di fornire tecnologia all’avanguardia, basata su intelligenza artificiale e ricerca, e servizi gestiti di monitoraggio e risposta, svolti attraverso un dedicato team di specialisti di cyber security. «Con l’introduzione di soluzioni moderne di Security Information and Event Management (SIEM), come IBM Qradar – spiega Raffaele Amodeo – le imprese del settore possono raccogliere registri, eventi, flussi di rete e comportamento degli utenti nell’intera azienda, correlarli con dati di intelligence e vulnerabilità per rilevare, da un lato, minacce note e, dall’altro, applicare analisi sofisticate per identificare anomalie dovute a minacce sconosciute. Inoltre, con l’adozione di una soluzione come IBM Resilient Security Orchestration, Automation and Response (SOAR) le aziende possono orchestrare e automatizzare i processi di risposta agli incidenti, avendo anche la possibilità di abilitare risposte adattive a minacce informatiche complesse».


Sistemi efficienti di self-checkout PER FIDELIZZARE LA CLIENTELA Fabrizio Pareschi, industry marketing manager retail di Datalogic, afferma che già da quattro o cinque anni la tecnologia dei lettori che vengono utilizzati nel punto cassa è in una fase di migrazione sempre più evidente da una tecnologia lineare a una tecnologia imaging: «Questo significa che, di fatto, la lettura dei codici a barre avviene attraverso una fotografia che, attraverso algoritmi di item recognition e di artificial intelligence, offre la possibilità di aggiungere funzionalità al lavoro della cassiera o cassiere oppure all’utente che sta identificando i prodotti freschi da acquistare, limitando l’eventualità di un errore». Oggi, soprattutto in seguito allo sviluppo dell’ecommerce, alle insegne della GDO non è più sufficiente aprire nuovi negozi per far crescere il proprio fatturato, come accadeva fino a una quindicina di anni fa, ma occorrono altre strategie. Per mantenere il massimo dell’efficienza, infatti, i retailer stanno rivedendo i propri formati distributivi e molti preferiscono puntare su negozi di prossimità piuttosto che su giganteschi

ipermercati. Questa tendenza rappresenta una sfida anche per i fornitori di sistemi di sicurezza. «La GDO attualmente è molto attenta a evitare o limitare i cosiddetti momenti di friction con i propri clienti – afferma Fabrizio Pareschi – i quali, recandosi nel punto vendita, non devono avere l’impressione di buttare via il proprio tempo. Se, ad esempio, un utente arrivando al self-checkout si trova di fronte un operatore discreto e veloce allora la sua fiducia in quel negozio crescerà, mentre se riscontra difficoltà nell’identificazione degli articoli che ha scelto ci sarà il rischio di associare una brutta immagine a quel supermercato. Il nostro compito è proprio quello di mantenere elevato il livello di aspettativa della clientela nell’ultimo passaggio, nel momento del pagamento della spesa». Negli ultimi anni, nel canale della GDO, stiamo assistendo a un incremento delle quantità di stazioni di self-checkout

Fabrizio Pareschi, industry marketing manager retail di Datalogic

rispetto a quelle cosiddette “attended”, cioè presidiate da un operatore. Certamente, questa tendenza offre un notevole risparmio in termini di risorse umane, visto che un solo addetto può coprire senza problemi tra le otto e le dieci apparecchiature. Tuttavia, l’utilizzo di un maggior numero di self-checkout significa anche aprire teoricamente a più errori da parte degli utilizzatori, voluti o meno. «Attraverso le nostre tecnologie – spiega Fabrizio Pareschi – stiamo cercando di mettere a punto una soluzione in grado di aiutare il supervisore a concentrare i controlli soltanto su quegli utenti che effettivamente hanno commesso una svista,

poiché gli interventi random tendenzialmente non servono granché, anzi generano insoddisfazione sia da parte dell’operatore, che il più delle volte non trova nulla di sbagliato, sia da parte del cliente, che viene ispezionato pur avendo fatto tutto in maniera corretta». GLI SPECIALI 11


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