Speciale Software e gestionali 2020

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GLI SPECIALI DI TECHNORETAIL

SOFTWARE E GESTIONALI


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2 L’innovazione digitale conquista sempre più i retailer

4 Customizzare e semplificare le attività dei retailer

12 Soluzioni integrate per garantire

un’esperienza unica allo shopper

18 Tag intelligenti per connettere lo store fisico al mondo online

22 Ascoltare il mercato per sviluppare soluzioni su misura

25 Tracciare l’esperienza d’acquisto nel punto vendita Gli speciali di Distribuzione Moderna Anno XIII Aprile 2020 Direttore responsabile Armando Brescia Responsabile editoriale Stefania Lorusso A cura di Fabio Massi

Coordinatrice redazionale Maria Teresa Manuelli

Contatti Tel. 02/20480344 redazione@edizionidm.it

Progetto grafico Silvia Ballarin Editore Edizioni DM Srl Via A.Costa, 2 20131 Milano P. Iva 08954140961

Pubblicità Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344


L’innovazione digitale conquista sempre più i

retailer Nel retail aumenta il numero di aziende che investono in soluzioni innovative per migliorare l’efficienza di alcuni processi interni e per garantire un’esperienza d’acquisto aumentata in-store, così come sono in crescita i retailer che veicolano la propria offerta anche su un sito di e-commerce, nonostante manchi ancora una chiara strategia sull’utilizzo dei dati in ottica di integrazione omnichannel. Sono alcuni dei trend evidenziati dalla sesta edizione dell’“Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail” promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, il cui lavoro d’indagine si è concentrato sui principali 300 retailer tradizionali presenti in Italia. Secondo lo studio, nel 2019 l’investimento complessivo del campione nelle soluzioni digitali è in leggera crescita e ha raggiunto circa l’1,5% del fatturato.

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I negozi fisici si stanno trasformando sempre più in luoghi ricchi di funzionalità e connessi al canale online: per migliorare la customer experience il 40% dei top retailer ha adottato sistemi di pagamento più rapidi via smartphone, il 15% ha introdotto cartellini interattivi e scaffalature intelligenti, un altro 13% ha sviluppato vetrine “smart” per catturare le emozioni e l’attenzione dei visitatori. Parte degli investimenti è andata per approfondire la conoscenza della clientela all’interno del punto vendita: il 18% delle aziende ha implementato nel proprio store un’infrastruttura wi-fi, il 12% ha installato sistemi per il monitoraggio dei clienti, mentre il 32% ha potenziato le soluzioni di Business Intelligence Analytics e i Crm per favorire un orientamento al dato e la creazione di una vista unica sul cliente. Sono in aumento i retailer con un proprio sito di e-commerce (79%) e quelli che hanno implementato iniziative di mobile commerce attraverso app o sito ottimizzato (76%). In ottica di integrazione omnicanale, però, manca ancora una chiara strategia sull’utilizzo dei dati: due retailer su tre raccolgono informazioni sui clienti nei diversi canali, ma non possiedono un sistema in grado di armonizzarli e integrarli. Per approfondire queste tematiche abbiamo coinvolto alcuni tra i maggiori fornitori di software e sistemi gestionali operanti in Italia, ai quali abbiamo chiesto di fare il punto sul momento attuale e sulle tendenze più interessanti dell’Information Technology applicata al mondo del retail, e di descrivere le principali problematiche che possono scaturire dalle esigenze dei clienti del commercio al dettaglio e tutte le ultime novità in termini di offerta.

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Customizzare e semplificare le attività dei retailer Vero è che ancora oggi una percentuale significativa dei retailer è in ritardo nell’utilizzo dei nuovi servizi offerti dalle moderne tecnologie, non sfruttandone a pieno i vantaggi: «Perseguiamo un obiettivo semplice, ma ambizioso – spiega Ilario Perrucci, Ceo di Sipos –, ovvero migliorare il modo di lavorare e le performance della nostra clientela tramite servizi avanzati e innovativi, come la semplificazione dei metodi di pagamento sia online che offline, l’ottimizzazione delle code mediante l’utilizzo di totem in grado di acquisire ordini, i sistemi di queue busting, i frontalini elettronici per una chiara e

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completa visualizzazione dei prezzi, l’ecommerce e altro ancora». Oggi il consumatore è sempre più smart e utilizza dispositivi che arricchiscono la sua esperienza di acquisto, sono però necessarie anche tecnologie in-store in grado di osservare e monitorare la shopping experience. «I nostri sistemi software soddisfano ogni esigenza di gestione front-end/back-office per il punto vendita – continua Ilario Perrucci – realizziamo programmi customizzati che rispondono alle esigenze specifiche dei retailer. Il nostro team di sviluppo studia applicativi specifici che puntano a una semplificazione dell’ingente mole di informazioni economico-finanziarie tipiche delle attività commerciali. Tutti i flussi legati ai vari canali di vendita, inoltre, vengono resi facilmente accessibili e consultabili dal personale dedicato ai fini di un’analisi che ottimizza il controllo di gestione, la business intelligence e la previsione e pianificazione di campagne di marketing ad hoc».


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nificare i dati per ottimizzare i processi

Soluzioni software e consulenza IT da Sipos Sipos propone una vasta gamma di soluzioni sempre al passo con le nuove tecnologie e le ultime tendenze del mercato del retail: dal

Un problema a cui i fornitori di software devono rispondere è che le aziende del mondo retail sono oggi piuttosto ricche di informazioni, ma questi dati sono solitamente destrutturati e disorganizzati, conservati in silos non comunicanti tra loro. «Le organizzazioni che riusciranno a fare leva su dati unificati e su un’intelligence applicata – spiega Nicola Schirru, Direttore della Divisione Business Applications di Microsoft Italia – saranno in grado di ottenere una visione a 360° del proprio business e dei propri clienti, per ottimizzare i processi e migliorare la customer experience». Oggi i consumatori sono molto esigenti e cercano esperienze altamente inno-

software di front-end centralizzato e di back-office in cloud alla business intelligence, dalla fidelity card online alle applicazioni per la raccolta dei dati su piattaforma Android, fino all’e-commerce. «Offriamo consulenza IT – spiega Ilario Perrucci di Sipos – non ci consideriamo semplici fornitori, ma puntiamo a consigliare gli imprenditori e ad affiancarli nelle loro scelte, entriamo in profondità nelle dinamiche aziendali e gestionali attraverso un’analisi delle esigenze e proponiamo i nostri prodotti adattandoli a seconda delle richieste del cliente».

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spazi e si può operare ad assortimento ridotto in-store, sfruttando le esperienze digitali. Inoltre, il digitale applicato al punto vendita consente di “leggere” il comportamento dei clienti e aiuta a rispondere in maniera puntuale e personalizzata alle loro esigenze».

vative e personalizzate. «Per rimanere al passo con le aspettative di una clientela sempre più smart – continua Nicola Schirru – i retailer investono frequentemente nella creazione di esperienze “phygital”, che combinino fisico e virtuale senza soluzione di continuità, puntando anche sui sistemi di realtà aumentata. Ad esempio, se si dispone di una vetrina digitale in grado di mostrare i prodotti in realtà aumentata, non occorrono grandi

Focus su cloud e AI Microsoft Italia propone numerosi servizi e applicazioni dedicati al retail, che fanno leva sul cloud e sull’AI per aiutare le aziende a creare esperienze sempre più personalizzate e ingaggianti per i clienti. «Dynamics 365 Commerce, ad esempio, combina i dati di back-office, in-store, call center e customer journey – spiega Nicola Schirru di Microsoft Italia – restituendo insight avanzati per supportare i processi decisionali, ottimizzare la personalizzazione dell’offerta e la relazione con i clienti sia online sia nei punti vendita fisici. Dynamics 365 Customer Insights, invece, raccoglie tutti i dati sugli utenti in possesso dell’azienda per ottenere un profilo unico dei clienti finali e condurre attività di marketing customizzate, mentre con Dynamics 365 Connected Store è possibile dar vita a uno store intelligente, analizzando i dati provenienti da videocamere e sensori IoT per migliorare l’efficienza del punto vendita e l’esperienza dei visitatori del negozio». 6


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omprendere ogni aspetto della customer experience

Per Matteo Losi, Innovation Director di SAP Italia, i retailer di successo nel prossimo futuro saranno quelli capaci di comprendere ogni aspetto della customer experience, traendo vantaggio dalle tecnologie emergenti per attirare e coinvolgere sempre più i clienti: «Abbiamo identificato cinque priorità di business per aiutare i retailer a offrire esperienze uniche e superare le aspettative dei consumatori: mettere il cliente al centro della catena del valore, sfruttando dati e insight generati dal cliente stesso; servire un unico segmento, raggiungendo livelli sempre più alti di personalizzazione; implementare la digital supply chain, per anticipare la domanda e rispondere in tempo reale alle richieste del mercato; gestire store intelligenti, usando l’experience management per

trasformare i clienti in fans, i dipendenti in ambasciatori, i brand e i prodotti in ossessioni positive; sviluppare nuovi modelli di business, dall’abbonamento al pay-per-use fino a quelli basati sui risultati». Nei prossimi anni la vendita passerà da un approccio prodotto-centrico a un modello più esperienziale che mescolerà prodotti, servizi fisici e digitali, personalizzazione e convenienza, ponendo al centro il consumatore. «La robotica e l’AI indirizzeranno tutti gli aspetti di business – continua Matteo Losi – dai magazzini automatizzati ai robot addetti ai negozi, fino alla consegna con auto senza conducente. Gli store fisici rimarranno parte integrante della customer experience, ma saranno radicalmente trasformati per offrire una vasta gamma di esperienze molto personalizzate».

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SAP offre una suite integrata di applicazioni e tecnologie intelligenti e una piattaforma digitale per agevolare i retailer ad adottare modelli di business innovativi e fornire ai loro clienti esperienze uniche, sempre e ovunque. «L’imperativo di un digital core, cioè di un sistema gestionale di nuova generazione come SAP S/4HANA, integrato e intelligente – spiega Matteo Losi – è fondamentale per la crescita futura. Dalla creazione di una customer experience personalizzata fino ad aiutare i responsabili a prendere decisioni informate e in tempo reale, i retailer devono collegare istantaneamente dati storici e transazionali all’interno dell’organizzazione».

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digitalizzato che porta l’acquirente a informarsi sul prodotto prima dell’acquisto, fino a saperne più degli stessi assistenti alla vendita e ad aspettarsi, una volta attivato il touchpoint fisico, di continuare la stessa esperienza avuta con il brand online, in profonda interconnessione tra digitale e store fisico».

A questo processo si aggiunge la sempre minore distanza tra prodotto, servizio ed esperienza nelle percezioni del cosiddetto “omnishopper”. «In tale contesto, il mobile rappresenta la tecnologia cruciale, in grado di porsi come anello di congiunzione tra virtuale e negozio fisico – continua Rudy Ricci – veicolando aspetti di marketing e comunicazione, abilitando innovativi processi di assistenza alla vendita, fino a gestire forme di pagamento elettronico. La difficoltà maggiore per i punti vendita è legata alla necessità di controllo sull’intero customer journey, al fine di mettere in atto manovre di fi-

cchi puntati sul percorso omnichannel del consumatore

Oggi il retail fisico è anche alla forsennata ricerca di una strategia integrata in grado di realizzare una customer experience personalizzata e coerente su tutti i canali. «Nella nostra azienda – spiega Rudy Ricci, Direttore R&S Soluzioni Horeca/Retail di Passepartout – crediamo fortemente nell’omnichannel journey del consumatore moderno (ribattezzato omnishopper), un processo fortemente

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Tante soluzioni per una gestione evoluta Passepartout offre da sempre soluzioni nativamente integrate in grado di gestire le varie aree aziendali come il software Retail, estremamente flessibile e studiato per soddisfare le esigenze gestionali e fiscali delle attività di vendita al dettaglio. «A fianco di Retail, dedicato agli store e ai punti cassa – spiega Rudy Ricci di Passepartout – i nostri clienti possono abbinare soluzioni per contabilità, magazzino e produzione grazie a Mexal, un software potente, completo ed evoluto, ideale per chi cerca delizzazione del cliente. un prodotto semplice, affidabile e intuitiLa mole di dati a disposivo, oltre a un’intera suite di soluzioni zione delle aziende del reweb con il CMS proprietario tail aumenta in continuazione, Passweb». imponendo alle software house modelli di integrazione tra tutti i canali attivati e ai punti vendita una gestione uniforme dei processi aziendali, dagli approvvigionamenti al post-vendita».

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ecnologie per gestire l’intero ciclo di vita del prodotto

L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando il settore del retail e le nuove opportunità di business, delineando anche un diverso scenario competitivo. «Aumentano la competizione e le esigenze di customer experience personalizzata e di servizi innovativi – dichiara Silvano Joly, Country Sales Manager di Centric Software Italia –, non soltanto per influenzare il comportamento e le scelte di acquisto, ma anche per capire i bisogni e conquistare l’attenzione di un consumatore sempre più connesso e consapevole. Ad esempio, la riduzione del time-to-market parte dal mood-

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boarding e prosegue nello sviluppo di un prodotto o di una gamma secondo criteri di sostenibilità, tracciabilità, coerenza a modelli di circular economy che noi, in un unico concetto, chiamiamo “sviluppo prodotto digitale”». Sono molti i punti tecnologici di attenzione che scaturiscono dal rapporto con un cliente del settore del retail: la creazione di valore ha superato il tradizionale perimetro della supply chain, perciò è necessario connettere le aziende di tutta la filiera e offrire servizi integrati. «Una piattaforma moderna deve raccogliere i dati relativi ai comportamenti di acquisto dei consumatori – continua Silvano Joly – far “disegnare” e poi realizzare prodotti e servizi sempre più personalizzati, consentendo customizzazione e iperpersonalizzazione per accontentare shopper sempre più informati e avvezzi a comparare prezzi e offerte per poi decidere in modo consapevole». L’azienda offre ai retailer un’innovativa gamma di tecnologie di product lifecycle management (PLM) per gestire l’intero ciclo

di vita del prodotto. «Centric Retail PLM, che include la nostra piattaforma PLM, le app mobili e le digital board – spiega Silvano Joly – è adatta a tutti i tipi di attività di vendita al dettaglio e velocizza il timeto-market in mille modi diversi, eliminando le inefficienze e mantenendo ogni SKU sul suo percorso critico: comunicazione più rapida e semplice con i fornitori, aumento del successo nell’introduzione di nuovi lanci, centralizzazione dei piani di sviluppo prodotto, visibilità di mix di referenze tra brand e private label per progettare e sviluppare soltanto i prodotti best seller e desiderati dai clienti».

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oluzioni integrate per garantire un’esperienza unica allo shopper La necessità di offrire servizi sempre più integrati, in un’ottica orientata al customer journey, per i retail diventa sempre più pressante. «Lato back-end, le aziende del commercio hanno maturato l’esigenza di implementare soluzioni che riducano la complessità della loro mappa applicativa – afferma Alessandro Volpato, Business Line Executive Retail di Tesisquare –, favorendo così un orientamento al dato con soluzioni in grado di monitorare i livelli di magazzino e l’assortimento nel punto vendita. Lato front-end diventa indispensabile impostare un’efficace strategia omnicanale per intercettare le esigenze del cliente nei diversi touchpoint e consentire una corretta integrazione dei dati per la gestione dello stock». Oggi i comportamenti dei consumatori sono sempre più dinamici e interattivi, pertanto occorre introdurre servizi innovativi e adottare nuove tecnologie per

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poter garantire una customer experience di successo. «L’elemento differenziante in questo processo – continua Alessandro Volpato – è la personalizzazione: offrire un’esperienza unica, soddisfare le esigenze del cliente e riuscire a fidelizzarlo. L’adozione di una strategia marketing omnicanale risulta necessaria al fine di proporre ai clienti finali servizi unici attraverso un’esperienza personalizzata in ogni punto di contatto, indipendentemente dal canale o dal dispositivo utilizzato. Innovare l’esperienza d’acquisto significa inoltre creare valore aggiunto nell’automazione dei negozi attraverso percorsi di self-checkout agili e veloci, che garantiscano affidabilità e completa autonomia del cliente


nella fase di pagamento». Lato backoffice, l’azienda si affianca a un player internazionale in grado di supportare le strategie di “unified retail” con una proposta ad ampia copertura capace di efficientare i processi di gestione merci e punto vendita. «Lato front-end – spiega Alessandro Volpato – la nostra offerta si declina in soluzioni di self-checkout e self-scanning a supporto della customer experience in-store. Proponiamo al mercato una gamma integrata di servizi a supporto dei retailer in grado di digitalizzare i processi in logica di “extended enterprise” e trasformare le masse di dati in informazioni, modelli e azioni che generino valore per tutta la filiera».

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oddisfare le esigenze dei consumatori nell’era dell’omnicanalità Il settore del retail lo scorso anno ha dato qualche buon segnale di ripresa, anche se la leva promozionale pesa ancora eccessivamente per attirare i consumatori. «Le promozioni offrono un grande valore allo shopper – afferma

Antony Wildey, VP global omni channel sales consulting di Oracle – ma incidono negativamente sul margine lordo del retailer e rendono difficile monetizzare l’intero valore della loro offerta. Abbiamo visto cambiare in modo massiccio il comportamento dei clienti con un aumento delle vendite tramite il canale digitale e l’e-commerce del 19%, con aspettative sempre più elevate rispetto alla possibilità di comprare online e ritirare in negozio». Oggi c’è un enorme incremento dei dispositivi mobili e il valore dell’analisi dei dati è sempre più importante. «Acquisire, convertire, fidelizzare i clienti sono le priorità costanti della maggior parte dei retailer – continua Antony Wildey – il digitale può aiutare in molti modi. Ad esempio, il costo di acquisizione di nuovi clienti cresce esponenzialmente, anno dopo anno. Il cliente deve essere al centro di ogni decisione e oggi si possono sfruttare, anche con le soluzioni Oracle, l’intelligenza artificiale e il machine learning per prevedere chi saranno quelli che si riveleranno più redditizi in futuro».

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Strumenti completi per i retailer Con la sua piattaforma endto-end Oracle offre ai retailer la possibilità di innovare e andare in profondità, avendo a disposizione strumenti completi per rivolgersi al consumatore.

«Per

molti

clienti nei mercati in cui siamo presenti, il mobile sta diventando il canale preferenziale – spiega Antony Wildey di Oracle – lo è anche per gli addetti alle vendite e per gli altri team aziendali che vogliono avere a disposizione strumenti innovativi per svolgere il loro lavoro in modo più collaborativo ed efficace. E noi li offriamo. Un altro aspetto importante è l’omnicanalità: per soddisfare le crescenti aspettative dei consumatori abbiamo sviluppato funzionalità che consentono ai retailer di gestire oltre 64 possibili percorsi d’acquisto diversi. Caposaldo indispensabile nella nostra

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oluzioni per abbattere le barriere tra i canali

Fabienne Cetre, Sales Director di Manhattan Associates, ha aspettative molto positive sulle opportunità di mercato che si stanno aprendo perché, nonostante la continua volatilità della situazione globale, la richiesta di soluzioni innovative per il retail e la supply chain non è mai stata così elevata: «Le prestazioni delle nostre soluzioni leader hanno registrato ottimi risultati con picchi da record nel 2019, ricevendo un feedback estremamente positivo da parte dei nostri clienti, e questo ci ha dato ulteriore fiducia per progredire nella nostra tran-

moderna piattaforma per il retail è la soluzione POS Oracle Retail Xstore, che si integra con sistemi online, di customer engagement e di gestione degli ordini».

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sizione al cloud». Il percorso degli acquisti è spesso un cammino sfaccettato composto da canali disgiunti, i consumatori, però, si aspettano coerenza e un livello costante di servizi. «Per trionfare nel mercato odierno – continua Fabienne Cetre – è fondamentale per i retailer rimuovere l’attrito tra le varie esperienze e gli spazi vuoti che possono esserci attraverso tutto il percorso di acquisto. Soltanto così un rivenditore può consentire ai propri clienti di domandare, comprare, consegnare, restituire, scambiare o risolvere problemi in modo pratico, ovunque vogliano. Anche l’evasione degli ordini omnicanale è essenziale per offrire un’esperienza senza attrito che soddisfi le esigenze dei clienti: le capacità e le tecnologie di ultima generazione, tra cui lo streaming degli ordini nei centri di distribuzione e l’utilizzo dell’apprendimento automatico per determi-

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nare la posizione più redditizia per l’evasione degli ordini, aiuteranno i retailer a soddisfare (e superare) le aspettative dei clienti, rendendole così vantaggiose». I servizi proposti da Manhattan Associates coprono tutte le necessità dei retailer, dalla gestione del magazzino (compresi logistica e trasporto) fino a quella degli ordini omnichannel e all’attenzione post-vendita. «Manhattan Active Omni è una suite unica nel suo genere – spiega Fabienne Cetre – è stata progettata per un mondo omnicanale e costruita per garantire un’esperienza cliente di eccellenza. È nata nel cloud e rappresenta un portfolio completo di soluzioni e servizi sempre aggiornato, completamente espandibile e concepito per abbattere le barriere esistenti tra i canali. Le funzionalità sono a disposizione di ogni collaboratore attraverso un’unica applicazione, ovunque e in qualsiasi momento».


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istemi per automatizzare l’attività dello store

Per Elena Massaro, Head of Sales Italy di ToolsGroup, i temi che maggiormente vengono sollevati dai clienti del retail sono legati all’introduzione dell’automazione nei processi aziendali: «L’avvento delle tecnologie basate su sistemi di machine learning e intelligenza artificiale ha consentito una rapida crescita in questo ambito. Sono preferite soluzioni in grado di centralizzare le decisioni, ma nel contempo capaci di differenziare il comportamento in base alle caratteristiche dei singoli punti vendita e del loro relativo assortimento. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza globale e rendere automatica l’attività relativa alle numerose complesse decisioni da prendere, guidati da dati sempre freschi

e oggettivi». In un contesto di continuo cambio degli assortimenti, con la difficoltà a determinare il comportamento di vendita dei prodotti nei singoli store e nei diversi canali distributivi (compreso e-commerce), secondo Elena Massaro sono sempre più richieste soluzioni orientate a migliorare l’efficienza del processo di pianificazione della domanda e di ottimizzazione dei livelli di stock e riordino: «Un efficace processo di pianificazione completamente automatizzato, oggi possibile con i nuovi sistemi, può permettere di ridurre lo stock, migliorare il livello di servizio e aumentare la produttività dei pianificatori, per concentrarsi sul vero valore del business». Da sempre l’azienda punta su tecnologie in grado di autoapprendere e suggerire le decisioni necessarie per garantire l’approvvigionamento dei punti vendita

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e l’emissione degli ordini ai fornitori. «Una componente fondamentale della nostra offerta – spiega Elena Massaro – è il “demand forecasting”, potenziato da un motore proprietario di machine learning. Una volta definito un insieme di regole, a partire dallo storico della domanda, gli algoritmi di machine learning permettono di proiettare una previsione di vendita più accurata e uno studio più preciso sulla variabilità della domanda. La soluzione permette quindi all’azienda di gestire al meglio la domanda e di definire lo stock in ogni singola location del network di approvvigionamento, trovando un trade-off tra lo stock che si vuole mantenere e il livello di servizio da erogare al cliente».

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ag intelligenti per connettere lo store fisico al mondo online Secondo Alessio Gruffè, direttore generale Italia e Balcani di Ses-imagotag, l’acquirente di oggi è sempre più esigente, prima di comprare un prodotto s’informa e si tiene aggiornato sulle caratteristiche, i prezzi e le tendenze relative all’articolo desiderato: «Per questa ragione lo store ha l’esigenza forzata di diventare un luogo connesso e costantemente monitorato rispetto al mondo

STORE EFFICIENTE E CLIENTI COINVOLTI

Gli ambiti in cui la soluzione di Ses-imagotag permette di migliorare la performance dello store sono principalmente due: l’efficienza del negozio e il coinvolgimento del cliente. «Dal lato dell’efficienza del punto vendita – spiega Alessio Gruffè di Ses-imagotag – il nostro software V-core è in grado, ad esempio, di estrarre i dati di prodotto da qualsiasi fonte (erp, e-commerce ecc.) per metterli a disposizione del retailer al fine di perfezionare la scelta dei prezzi e le strategie di marketing. In termini di coinvolgimento dell’acquirente, invece, con V-connect possiamo offrire ai clienti alcuni servizi in-store sullo smartphone: riusciamo a fornire informazioni sul posizionamento dei prodotti, couponing digitali, pagamento direttamente dall’etichetta e altri ancora». 18


bassissimo consumo, display a colori ad alta risoluzione, sensori, nfc attivo, velocità ultra-rapida di trasferimento dati, led lampeggianti e Computer Vision». online, dove il cliente può trovare le informazioni più accurate e i prezzi migliori. Un retailer deve quindi coniugare la reperibilità online dei dati con l’aggiornamento dei prezzi costante e repentino rispetto alla concorrenza online stessa, senza dimenticare le tecniche di vendita nel negozio fisico, che rimane ancora il fulcro del commercio». Una delle soluzioni più immediate e semplici a questa nuova necessità del commercio è l’utilizzo dei prezzi elettronici che si aggiornano in pochi secondi e allo stesso tempo permettono all’acquirente di connettersi al mondo online con un solo tap. «Tutto ciò è possibile grazie alla nostra piattaforma Vusion Retail IoT – continua Alessio Gruffè – che rappresenta le fondamenta su cui si costruisce il concetto di omnicanalità e di negozio connesso: le etichette elettroniche sono il fulcro di questa piattaforma IoT (Vusion), in cui convergono una infrastruttura di comunicazione IoT a

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erso una business intelligence più “governata” La crescente consapevolezza del valore dei dati ha portato al proliferare di diverse soluzioni di analytics tanto che sempre più spesso si parla di “self-service business intelligence (BI)” dove, con gli utenti che dispongono di differenti strumenti di lavoro, diventa difficile garantire un’unica versione della verità. «Sta iniziando una fase in cui l’IT – afferma Carlo San Martino, Sales Director e Country Manager di MicroStrategy Italia – sta “riprendendo il controllo del dato” e si sta tornando a una BI che sia comunque self-service, ossia fruibile autonomamente dai diversi utenti, ma allo stesso tempo sviluppata e distribuita centralmente da un unico team IT: in altre parole, meno delocalizzata e più controllata». La necessità dei retailer di offrire al cliente la migliore esperienza d’acquisto richiede una profilazione attenta e puntuale dello shopper e un’analisi rapida ma accurata delle sue abitudini nel punto vendita. «Questo porta da un lato all’esplosione della mole dei dati da analiz-

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Distribuzione Moderna. Il retail in real time. Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.

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zare con un potenziale forte incremento dei costi legati all’infrastruttura hardware – continua Carlo San Martino – dall’altro all’esigenza di poter applicare modelli matematici complessi per analizzare i pattern di acquisto dei consumatori. A differenza di altri strumenti, la nostra piattaforma MicroStrategy consente di analizzare i dati senza necessariamente portarli in una struttura in memory, limitando così i bisogni di hardware». Inoltre, è possibile connettere al nostro metadato strumenti di analisi come Python o R-studio, che permettono analisi avanzate sui dati mantenendo la governance del dato stesso. MicroStrategy Italia offre una piattaforma per lo sviluppo code free di app mobile con cui il cliente può costruirsi una suite totalmente personalizzata. «Attraverso visualizzazioni accattivanti, la nostra piattaforma è in grado di restituire la singola versione della verità – spiega Carlo San Martino – andando a raccogliere gli analytics da tutte le fonti dati a disposizione e soddisfacendo qualsiasi necessità del business. In aggiunta, per rispondere alle esigenze di imme-

diatezza, abbiamo introdotto la tecnologia rivoluzionaria dell’HyperIntelligence: strumenti che invertono il paradigma di interazione con il dato, portando l’informazione verso l’utente invece di obbligarlo ad andare a cercarla e analizzarla. Le schede di HyperIntelligence, infatti, forniscono istantaneamente insight rilevanti su clienti, prodotti, dipendenti e molto altro, senza dover uscire dal contesto in cui si sta lavorando e senza la necessità di un’interfaccia dedicata».

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scoltare il mercato per sviluppare soluzioni su misura Secondo il Gruppo Custom, innovare significa rendere una tecnologia di semplice utilizzo disponibile a tutti, per migliorare una situazione di vita quotidiana. «Oggi la nostra azienda non vuole semplicemente essere un follower ma, al contrario, grazie all’ascolto attivo del mercato e all’importante R&S composta da 200 ingegneri e 100 sviluppatori, vuole essere un trend setter capace di creare valore, portando la tecnologia a un livello più universale», sottolinea Alessandro Mastropasqua, Responsabile Corporate Communication Manager del Gruppo Custom.

Il presente e il futuro del mercato IT è la lettura e l’interpretazione del dato, per questo motivo Custom è sempre più orientata all’integrazione fra hardware, software e servizi post vendita. «Le nuove soluzioni di data intelligence, che sono trasversali ai molteplici settori verticali dove sono utilizzati i prodotti e software della nostra azienda – continua Alessandro Mastropasqua – hanno l’obiettivo di intercettare le evoluzioni portate su tutti i campi dalla digital transformation, connettendo e migliorando l’efficienza complessiva del mondo del retail, semplificandone i processi. La “vera challenge” del Gruppo è stata la crescita in ambito software che ha avviato un processo di sviluppo “core” in grado di sfruttare l’esperienza internazionale incrociandola con esigenze di mercato».

Una piattaforma per l’intero processo di vendita Il Gruppo Custom ha sviluppato OneStore Suite, la soluzione enterprise che sfrutta tutte le potenzialità digital per migliorare le performance dell’intero processo di vendita, garantendo una semplicità di integrazione e installazione unica sul mercato, in grado di aiutare i retailer ad adottare le corrette tecnologie nell’era dell’evoluzione digitale, grazie anche a un’infinità di opportunità e specifiche personalizzazioni “su misura”. «Per questo motivo siamo orgogliosi di presentare l’architettura a microservizi – afferma Mauro Bordin, Software Division Senior Manager del Gruppo Custom – un nuovo approccio allo sviluppo software che permette a entità esterne di aggiungere funzionalità. Custom svilupperà il core della propria architettura, ma consentirà al system integrator di modificare e/o integrare le proprie verticalizzazioni, offrendo la possibilità di sviluppare moduli personalizzati e aggiuntivi». 22


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estionali flessibili, veloci e user-friendly

Le aziende che lavorano con la gdo vivono un contesto veloce e dinamico, necessitando di soluzioni software potenti, complete e pronte. «Tali software gestionali – afferma Maurizio Cardillo, Sage X3 Pre-sales Manager di Formula Impresoft – devono essere velocemente in grado di supportare tutte le attività dell’azienda. Le ragioni che portano all’adozione di un nuovo gestionale seguono sempre più spesso il driver dell’interna-

zionalizzazione, poiché vediamo come le aziende del mondo retail crescono maggiormente se hanno la capacità di allargare i loro confini tradizionali verso nuovi territori». In un contesto che non permette sprechi e con la pressione promozionale in costante crescita, le aziende del settore

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si confrontano da diversi anni con una domanda estremamente volatile. «In questa situazione – continua Maurizio Cardillo – la gestione ottimale delle promozioni è un elemento centrale, sia per sostenere i volumi sia per tenere sotto controllo il livello di trade spending complessivo. Per affrontare correttamente queste dinamiche è determinante disporre di previsioni più attendibili ed essere capaci di analizzare grandi moli di dati provenienti da fonti diverse. Il sistema gestionale è, dunque, uno degli attori. Le sue informazioni ovviamente vanno integrate con i dati provenienti dai social media (brand reputation) per orientare strategie e campagne vincenti». Formula Impresoft propone per il mercato gdo le funzionalità “advanced” di Sage X3, il software ERP integrato nella gestione dei processi, per rispondere alle necessità tipiche del retail: dai contratti ai premi cliente, dalle politiche commerciali

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complesse alle campagne promozionali. «Sage X3 è una soluzione gestionale completa – spiega Maurizio Cardillo – orientata alla media impresa, internazionale perché prodotta da Sage, il terzo player mondiale nel settore, e portata in Italia dal nostro Gruppo. Un sistema flessibile, semplice da usare e con tempi di adozione decisamente ridotti grazie ai workflow di processo, che sono immediatamente fatti propri dagli utenti. Altro aspetto veramente significativo è la piattaforma di sviluppo, che abilita l’uso in mobilità e mette a disposizione le informazioni chiave su smartphone per avere in ogni momento “l’azienda in tasca”».


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racciare l’esperienza d’acquisto nel punto vendita Al giorno d’oggi nel retail la principale innovazione è collegata all’ecommerce e alle tecnologie che ruotano intorno. «La novità è che le nuove generazioni – sostiene Mirko Menecali, Partner e Alliance Manager di Sinfo One – stanno cambiando il ruolo del canale web nel processo di acquisto. Credo che, indipendentemente dal settore, la parola chiave sia multicanalità: come il proliferare dei servizi di consegna a domicilio di beni alimentari portati avanti da insegne tradizionali o la volontà del web retailer per eccellenza Amazon di aprire negozi fisici, i tanto discussi Amazon Go». Oggi stiamo assistendo al passaggio da una strategia di one-to-one all’utilizzo in simultanea di vari canali. «Per comprendere meglio questa fase – continua Mirko Menecali – possiamo fare un esempio: un utente viene a conoscenza di un prodotto tramite il passaparola, va su un

sito di recensioni per cercare informazioni, si reca in un punto fisico per vedere concretamente il bene e infine decide di acquistarlo su Amazon. La capacità di intercettare durante questo percorso il comportamento del consumatore può fare la differenza. Ritengo che la vera sfida tecnologica sia quella della customer experience sul punto fisico. Quando navighiamo in un sito web l’esperienza è perfettamente tracciata: ogni nostro spostamento del puntatore fornisce informazioni usabili per guidare la vendita, quando invece ci muoviamo tra le corsie di un negozio tutto questo si perde, diventa a volte difficile capire anche solo quante persone sono presenti in quel momento in quello spazio. In realtà, oggi noi siamo costantemente connessi tramite un telefonino ed esistono le tecnologie per “aumentare” l’esperienza

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fisica di acquisto». Sinfo One sta portando avanti collaborazioni con startup innovative che hanno sviluppato tecnologie specifiche di customer experience dei negozi come luogo fisico. «Oltre a questo la nostra offerta si concentra sugli strumenti di analisi – spiega Mirko Menecali – anch’essi devono diventare multicanale, poiché ogni decisione è presa confrontando analisi che integrano informazioni prevenienti dai sistemi gestionali interni con quelle recuperate dal sito web, dai social, dai siti di terze parti e nel prossimo futuro da sensori posizionali nei punti vendita».

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ornire risposte molto complesse in tempi molto rapidi Indubbiamente il settore dei fornitori di software sta attraversando una fase di profondo ripensamento dei processi. Secondo Umberto Tocci e Marco Ricci, rispettivamente Solution Manager in ambito Artificial Intelligence e Solution Manager in ambito Crm & Marketing di Comarch Italia «occorre

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rispondere a tendenze nei modelli di consumo che impongono un’integrazione sempre maggiore e più fluida tra i canali fisico e digitale, con le relative implicazioni nel servizio atteso e negli impatti logistico-organizzativi. L’elevata specializzazione è portata ai massimi livelli dall’artificial intelligence applicata, capace di fornire in tempi molto rapidi risposte complesse in termini di robotizzazione dei processi di back-end, ma anche di offerta, comprensione e contatto con il cliente». Oggi i retailer hanno la necessità di utilizzare un’infrastruttura tecnologica fluida che sia di supporto a un business sempre più dinamico.


«L’esigenza è quella di gestire fluttuazioni nell’utilizzo tanto rapidamente quanto cambia il bisogno del cliente stesso o la strategia di business – continuano Umberto Tocci e Marco Ricci – per le aziende, perciò, diventa necessario dotarsi di un ecosistema di applicazioni altamente specializzate tra di loro interconnesse. In quest’ottica, è fondamentale la scelta di soluzioni che utilizzino protocolli di interfacciamento standard e garantiscano un’elevata scalabilità». Comarch Italia si propone come un partner in grado di coprire un vasto numero di esigenze, dalla gestione della vendita omnicanale all’ERP, dal supply chain management alla gestione dei processi di marketing e di CRM, inclusa una propria soluzione di location-based services. «Uniamo a questo portafoglio di applicazioni specializzate una soluzione di business intelligence e un ampio ventaglio di servizi di business – spiegano Umberto Tocci e Marco Ricci – e

stiamo puntando molto sulla tecnologia cloud. Le applicazioni di intelligenza artificiale lato consumer hanno prodotto risultati strabilianti in particolare in ambito “churn analysis” e “customer segmentation”: con algoritmi di AI oggi siamo in grado, ad esempio, di predire l’“abbandono” di un cliente fidelizzato con una previsione di due mesi rispetto alla piena consapevolezza del consumatore stesso e una precisione del 98%».

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