TR Magazine 4/2024

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4/2024

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Fabio Massi

Responsabile di redazione

Progetto grafico

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EDITORIALE

Dal magazzino alle app, il retail mostra tutto il suo sviluppo tecnologico

SOLUZIONI PDV

Le casse Diebold Nixdorf migliorano la CX ne il Viaggiator Goloso

IMPRESE

Le nuove tecnologie fanno crescere i magazzini “intelligenti”

COVER FOCUS

L’e-commerce è sempre più tecnologico, personalizzato ed eco-friendly

INTERVISTA

L’evoluzione del real estate commerciale tra esperienza e tecnologia

FOCUS

Il mercato immobiliare della logistica e del retail è in rapida evoluzione

Still supporta Fruttagel nel mantenimento della catena del freddo

SHOPPING EXPERIENCE

Nel 2024 gli acquisti online in Italia superano i 58,8 mld di euro

SUPPLY CHAIN

Auchan Lussemburgo adotta i robot Exotec per evadere gli ordini

PROTAGONISTI

Andrea Stach è stata nominata nuova sales director di Baoli Emea

CASE HISTORY

La co-creazione nell’esperienza di consumo

FOCUS

Il cloud networking accompagna la digital transformation del retail

Brico io e Tum Italia: un’iniziativa di phygital retail media di successo

FOCUS

Le app per il retail facilitano la customer experience omnicanale

Vinted consolida la sua crescita scegliendo Oracle NetSuite

LOYALTY

Nel mercato del couponing prosegue la crescita dei buoni digitali

VIDEO

L’omnicanalità secondo Link Mobility

Dsv: in cantiere un Fulfilment Factory alle porte di Milano

DAL

MAGAZZINO ALLE APP, IL RETAIL MOSTRA TUTTO IL SUO

SVILUPPO TECNOLOGICO

In questo numero del TR Magazine abbiamo scelto di raccontare la trasformazione strutturale e tecnologica del retail cercando di approfondire alcuni anelli della catena del valore, la cui evoluzione sta supportando le attività e l’efficienza operativa di un settore sempre più omnicanale. Siamo partiti dalla gestione del magazzino logistico – a cui abbiamo dedicato la cover story – che negli ultimi anni ha evidenziato una rapida e massiccia diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate per poter rispondere in maniera il più possibile adeguata al boom del commercio elettronico, ottimizzando i processi e aumentando la produttività. Proprio l’e-commerce è il protagonista del primo dei quattro focus di questo numero, all’interno del quale gli intervistati ci parlano di un settore che sta mostrando una forte spinta innovativa non soltanto in termini tecnologici, ma anche di personalizzazione dei servizi verso il cliente finale e di sostenibilità ambientale. Tutti aspetti che ritroviamo anche nel focus dedicato al mercato immobiliare commerciale, la cui evoluzione e vivacità riflettono le nuove esigenze del retail.

Oggi il real estate del commercio al dettaglio vede una crescente richiesta di hub logistici in grado di ospitare magazzini “intelligenti” e sostenibili in location strategiche per il flusso delle merci, mentre aumenta la progettazione di spazi commerciali pensati per il coinvolgimento diretto e l’esperienza dei propri clienti. L’evidente trasformazione digitale del settore del retail in ogni suo passaggio necessita di elevate prestazioni in termini di rete, un’esigenza per la quale i fornitori di cloud networking (terzo focus del TR Magazine) ricoprono un ruolo fondamentale garantendo connettività, flessibilità, scalabilità e sicurezza nelle attività online e in-store. Stessa rilevanza per poter supportare l’efficienza delle app mobile per il retail – a cui è dedicato l’ultimo focus di questo numero – che offrono al consumatore esperienze d’acquisto sempre più fluide e personalizzate. Buona lettura.

L’aumento dell’efficienza e del rapporto costi-benefici offerto dalle soluzioni tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale sta guidando la crescita del mercato dei magazzini automatizzati.

Le nuove tecnologie fanno crescere i magazzini “intelligenti”

L’importante crescita dell’e-commerce degli ultimi anni e la trasformazione del retail in un settore sempre più omnicanale ha portato a una domanda massiccia di soluzioni tecnologiche per gestire il magazzino in maniera “intelligente”, riducendo il lavoro manuale e aumentando la produttività. Software di automazione, robot autonomi, intelligenza artificiale, tag digitali e Rfid e nastri trasportatori automatizzati aiutano ogni giorno a risolvere i problemi amministrativi e di gestione dell’inventario, soprattutto per i magazzini di grandi dimensioni.

Nel 2024 il mercato globale dei magazzini intelligenti – secondo i dati diffusi da Precedence Research, un’organizzazione di consulenza e ricerca di mercato a livello mondiale – ha raggiunto un valore di oltre 26 miliardi di dollari e si prevede che sfiorerà i 99 miliardi di dollari entro il 2034. In termini di zone geografiche il Nord America lo scorso anno ha fatto registrare la maggior quota di mercato con il 32%, seguito dall’Europa con il 28% e dall’Asia Pacifico con il 25%, quest’ultima in rapida crescita.

L’aumento dell’efficienza e del rapporto costi-benefici offerto dalle soluzioni tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale sta guidando la crescita del mercato dei magazzini automatizzati. L’AI viene utilizzata in diversi processi di gestione delle strutture logistiche, tra cui la pianificazione, attraverso la quale è possibile prevedere la domanda di prodotti, consentendo alle aziende di soddisfare le richieste senza scorte o senza eccedenze. Le macchine alimentate dall’AI sono utilizzate per l’automazione di attività come la disposizione degli articoli sugli scaffali, mentre l’automazione cognitiva può anche contribuire a semplificare i processi di fatturazione e pagamento.

SOLUZIONI DI ETICHETTATURA PER IL PUNTO VENDITA

I software di gestione del magazzino aiutano a ricreare i processi logistici e a emulare vari scenari per ottimizzare la produttività di un centro distributivo.

Nelle operazioni di magazzino l’AI porta all’ottimizzazione della logistica, della gestione delle scorte e dello stoccaggio: i robot mobili autonomi, addestrati grazie al machine learning, spostano i prodotti all’interno della struttura senza bisogno dell’intervento umano e contribuiscono ad alleggerire il peso dei compiti ripetitivi e ad alta intensità di lavoro degli operatori, consentendo di assegnare loro altre mansioni, con vantaggi anche in termini di sicurezza. Secondo un recente studio di Roland Berger – società tedesca di consulenza strategica e aziendale – l’implementazione di robot mobili ha portato a una riduzione dei costi tra il 20% e il 40% e a un miglioramento della produttività tra il 25% e il 70%.

Se il segmento hardware ha dominato nel 2023 il mercato dei magazzini intelligenti, si prevede che il segmento software sarà quello in più rapida crescita nel periodo compreso tra il 2024 e il 2033. I software di gestione del magazzino, come quelli basati sulla tecnologia dei gemelli digitali (digital twins), aiutano a ricreare i processi logistici e a emulare vari scenari per ottimizzare la produttività di un centro distributivo, migliorando i processi decisionali, pianificando le risorse e distribuendo il carico di lavoro in modo efficiente senza sovraccaricare il personale.

Le tecnologie integrate in un magazzino intelligente sono strumenti indispensabili anche in termini di sostenibilità ambientale. L’adozione di veicoli elettrici negli spostamenti tra gli ambienti e l’alimentazione delle strutture con energia solare, ad esempio, riducono in modo significativo le emissioni di CO2. I sensori intelligenti, invece, non solo garantiscono la conservazione delle merci deperibili, ma riducono anche il consumo energetico. Inoltre, questi magazzini integrano tecnologie all’avanguardia come l’illuminazione a Led, i sensori di movimento e sofisticati sistemi di isolamento in grado di regolare in modo intelligente e utilizzare l’energia solo quando necessario.

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Da oltre vent’anni portiamo ogni giorno sugli scaffali prestigiosi brand del largo consumo con soluzioni innovative e a salvaguardia dell’ambiente.

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DI PIÙ

Leader italiano della logistica integrata nel Grocery

Aumenta l’utilizzo di strumenti avanzati di monitoraggio

Katya Kancheva, business solution manager di Comarch, spiega che tra le metodologie emergenti nella gestione del magazzino il dropshipping e il cross-docking giocano un ruolo cruciale, in particolare per la crescita del commercio elettronico: «Questi approcci consentono alle aziende di ridurre i costi logistici e accelerare i tempi di consegna, rendendo il processo più fluido e rispondendo con maggiore prontezza alle esigenze dei clienti. Gli operatori del settore fanno sempre più affidamento su strumenti avanzati di monitoraggio per analizzare le vendite e l’intera supply chain. Queste soluzioni digitali permettono di automatizzare i processi di scambio dati e di vendita, garantendo una visione chiara e aggiornata delle operazioni. Un altro elemento determinante è l’intelligenza artificiale, che sta rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono le operazioni: le soluzioni di AI vengono utilizzate per monitorare prevendite, scorte, statistiche, inventario e tendenze, sia sul fronte delle vendite sia del mercato. L’analisi predittiva, resa possibile da questi strumenti, consente alle imprese di anticipare le richieste dei clienti e ottimizzare le relazioni con partner e fornitori».

“Queste soluzioni digitali permettono di automatizzare i processi di scambio dati e di vendita, garantendo una visione chiara e aggiornata delle operazioni“.

Una piattaforma che migliora l’operatività tra retailer e fornitori

In ambito retail Comarch sta puntando sulla sua soluzione Online Distribution. «Si tratta di una piattaforma avanzata di reporting e comunicazione progettata per i produttori – spiega Katya Kancheva – con l’obiettivo di migliorare la collaborazione con grossisti e rivenditori all’interno dell’intera rete distributiva. Questa soluzione consente alle aziende di monitorare le performance di vendita e gestire le scorte in ogni filiale, facilitando decisioni aziendali più informate. Online Distribution confronta automaticamente i dati raccolti con le loro controparti cartacee per assicurare un’elevata qualità delle informazioni. Inoltre, grazie all’integrazione con la nostra piattaforma Edi, le aziende possono migliorare significativamente la qualità dei dati raccolti dai partner commerciali e ottimizzare tutti i processi della supply chain».

Indispensabile un approccio integrato

Davide Villani, ad di Number 1 Logistics Group, afferma che in un settore come quello della Gdo, dove i consumatori richiedono servizi sempre più rapidi e personalizzati, la logistica gioca un ruolo strategico cruciale: «Oggi è indispensabile un approccio integrato che coinvolga tutte le fasi della supply chain. Attraverso un costante dialogo con i nostri interlocutori, siamo riusciti a identificare i principali ostacoli logistici, come la gestione degli slot di consegna, i tempi di attesa e la riduzione dei picchi stagionali, per poi sviluppare soluzioni mirate che ottimizzano l’intero processo logistico. Grazie all’implementazione di un sistema di gestione integrata, abbiamo potuto coordinare in modo più efficace le operazioni di magazzino, approvvigionamento e trasporto, fornendo ai decision maker aziendali dati in tempo reale per prendere decisioni più informate, migliorando la capacità di risposta alle esigenze del mercato, l’efficienza operativa e riducendo gli sprechi. La sostenibilità è un altro dei pilastri su cui si fonda il nostro approccio: abbiamo investito in progetti che riducono l’impatto ambientale attraverso la digitalizzazione e una migliore gestione delle risorse. L’adozione di protocolli Edi, ad esempio, ha portato alla sostituzione dei documenti cartacei con flussi di dati digitali, migliorando la trasparenza delle operazioni e contribuendo a ridurre il consumo di materiali».

“Grazie all’implementazione di un sistema di gestione integrata, abbiamo potuto coordinare in modo più efficace le operazioni di magazzino, approvvigionamento e trasporto“.

Un sistema per la visibilità dei dati in real time

Un esempio emblematico dell’impegno dell’azienda verso l’innovazione è il progetto Number 1 Online, che ha trasformato il sistema operativo interno in una piattaforma online. «Questo sistema offre visibilità in tempo reale su tutte le operazioni logistiche – spiega Davide Villani – rendendo i dati accessibili a diverse funzioni aziendali e facilitando la previsione e la pianificazione degli ordini, delle risorse di magazzino e del trasporto. La visibilità dei dati in tempo reale ha migliorato la collaborazione con fornitori e clienti, permettendo di concentrarsi sugli aspetti critici e di garantire un servizio sempre più efficiente».

Lettori, terminali e stampanti migliorano le performance e prevengono gli errori

Secondo Angelo Sperlecchi, regional sales manager South West Europe – Turkey & Israel di Tsc, le aziende sono sempre più orientate a ottenere una maggiore produttività e precisione nella gestione del magazzino: «I sistemi gestionali basati su codici a barre permettono un controllo completo delle merci e funzionalità di tracciamento per ridurre l’errore umano e migliorare l’efficienza nell’ingresso e nella spedizione delle merci in deposito, contribuendo a controllare i costi e ottimizzare le prestazioni operative. Ciò implica l’uso di tecnologie come lettori e terminali per la cattura automatizzata dei dati (codici a barre o Rfid), insieme a stampanti di etichette che permettono di identificare i prodotti, migliorando la tracciabilità e le performance nella gestione del magazzino. Queste soluzioni non solo automatizzano le operazioni quotidiane, ma prevengono anche gli errori di inserimento manuale dei dati, contribuendo a una maggiore precisione ed efficienza nei processi. Inoltre, le tendenze attuali del mercato sono orientate sicuramente verso la sostenibilità, ma anche sulla mobilità: potendo stampare direttamente nel luogo e nel momento in cui ne hanno bisogno, i dipendenti diventano più produttivi in meno tempo».

“Queste soluzioni prevengono gli errori di inserimento manuale dei dati, contribuendo a una maggiore precisione ed efficienza nei processi“.

Dispositivi leggeri, compatti e resistenti

Negli ultimi mesi, Tsc ha ampliato la propria offerta di stampanti portatili, progettate per aumentare la produttività dei lavoratori in ambienti dinamici come i magazzini e i punti vendita. «Le nostre stampanti portatili, disponibili nelle versioni da 2, 3 e 4”, sono ideali per una varietà di applicazioni – spiega Angelo Sperlecchi – dalla stampa di etichette con codici a barre alla stampa di ricevute con i modelli Tdm, Alpha e l’ultima serie RE-310, fino alla codifica di etichette Rfid con i modelli Alpha 40L. Sono dispositivi leggeri, compatti e resistenti, hanno anche superato rigorosi test: sono stati sottoposti a 800 cadute da un’altezza di 2,1 m, dimostrando di essere conformi allo standard Mil-Std-810 per l’uso in ambienti di lavoro difficili come quelli dei magazzini e della logistica».

L’innovazione tecnologica migliora l’efficienza e la sostenibilità

Per Alessandro Rosso, technical service product specialist di Kion, la gestione del magazzino nel retail omnicanale è sempre più influenzata dall’innovazione tecnologica, spinta dalla necessità di migliorare l’efficienza e rispondere a standard di sostenibilità: «Tra le soluzioni più interessanti degli ultimi mesi, Linde Connect si distingue per la capacità di integrare le operazioni logistiche con un approccio digitale e flessibile. Grazie alla piattaforma Connect, offriamo una gestione avanzata delle flotte, combinando monitoraggio in tempo reale, analisi dei costi e controllo operativo. La soluzione si adatta ai sistemi già in uso dai clienti, assicurando una perfetta integrazione e uno scambio di dati fluido. Uno degli aspetti più innovativi è il cost-monitoring, che permette di monitorare il consumo energetico dei carrelli elevatori, calcolare i costi sulla base della tipologia di batteria e stimare in modo accurato i risparmi potenziali. Questo consente alle aziende di pianificare le spese in modo più efficace, ottimizzando i processi operativi e riducendo l’impatto ambientale. Linde Connect non si limita al monitoraggio: collegandosi a sistemi di misurazione dei livelli di batteria, la soluzione consente di analizzare quando i carrelli vengono messi in ricarica, migliorando la gestione energetica. Essendo una realtà in costante evoluzione, stiamo già lavorando su nuove tecnologie che vedranno la luce nel 2025 e che avranno un impatto significativo sulla gestione delle flotte, offrendo funzionalità ancora più avanzate per il controllo energetico, il risparmio e la sostenibilità».

“Stiamo già lavorando su nuove tecnologie che vedranno la luce nel 2025 e che avranno un impatto significativo sulla gestione delle flotte, offrendo funzionalità ancora più avanzate per il controllo energetico, il risparmio e la sostenibilità“.

Strategie omnicanale e tecnologie avanzate guidano il magazzino

Secondo Alice Bellelli, marketing & communications manager di Modula, la gestione del magazzino nel retail sta vivendo una trasformazione significativa, guidata dall’adozione di strategie omnicanale e dall’integrazione di tecnologie avanzate, che risponde alle crescenti esigenze di efficienza operativa e sostenibilità ambientale: «Tra le tendenze più rilevanti c’è l’implementazione di sistemi automatizzati, come trasloelevatori e robot mobili autonomi, che sta ottimizzando le operazioni di stoccaggio e picking, riducendo errori e tempi di processo. Si aggiunge a questo una ricerca di integrazione di soluzioni software avanzate unite ad analisi di big data e simulazione per anticipare necessità future e ottimizzare le decisioni strategiche, oltre a strategie di fulfillment omnicanale per evadere ordini provenienti da diversi canali di vendita. Accanto a tutto ciò c’è una crescente attenzione all’adozione di pratiche sostenibili, come l’ottimizzazione dei percorsi di consegna per ridurre le emissioni e l’uso di imballaggi ecologici. La nostra azienda si è concentrata moltissimo sulla realizzazione di soluzioni che vedono l’integrazione tra varie tecnologie come i magazzini e i robot autonomi mobili, sta lavorando a soluzioni per picking sempre più efficienti e rapidi, e continua a investire lato software sia per avere un Wms sempre più performante e adattabile ad altri Wms ed Erp esistenti sia per elaborare algoritmi che ottimizzano il popolamento del magazzino e le sue prestazioni nel tempo».

“Grazie alla nostra tecnologia, i retailer possono raccogliere dati dettagliati sul comportamento dei clienti e utilizzare queste informazioni per ottimizzare le loro strategie di marketing“.

L’e-commerce è sempre più tecnologico, personalizzato ed eco-friendly

Le ultime tendenze dell’e-commerce mostrano come il settore stia diventando sempre più sofisticato e orientato al cliente, con un forte focus sull’integrazione tecnologica, la personalizzazione e la sostenibilità. Secondo i dati dell’ultima indagine dell’Osservatorio E-commerce B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, gli acquisti online degli italiani nel 2024 valgono 58,8 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto allo scorso anno. Corrono di più i servizi (+8%) – grazie al settore del turismo e trasporti e del ticketing per eventi – rispetto ai prodotti (+5%), trainati soprattutto dagli acquisti nell’arredamento e living (+12%), nel beauty & pharma (+12%) e nel food & grocery (+7%), mentre l’informatica e l’elettronica di consumo sono in linea con la media del mercato (+5%). L’omnicanalità è sempre più una realtà e i retailer tendono a creare esperienze d’acquisto tra i vari canali di vendita (online, mobile, in-store) permettendo ai consumatori di iniziare un acquisto su un dispositivo e completarlo su un altro. Ciò implica una gestione delle scorte integrata tra i vari canali per garantire che i clienti possano vedere la disponibilità dei prodotti in tempo reale, indipendentemente dal canale utilizzato. Le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale supportano i merchant online per analizzare i comportamenti d’acquisto e fornire raccomandazioni personalizzate, aumentando la probabilità di conversione, mentre i chatbot alimentati dall’AI forniscono assistenza ai clienti 24/7, rispondono a domande frequenti e guidano i consumatori nella loro esperienza d’acquisto. Lato delivery, aumenta l’implementazione di soluzioni logistiche avanzate per garantire consegne rapide a domicilio o nei luoghi di lavoro, nello stesso giorno o entro poche ore, così come sono in ascesa le modalità out-of-home con locker e punti di ritiro. Cresce la domanda di prodotti sostenibili – è in aumento l’interesse verso i marketplace specializzati nei prodotti second-hand – e imballaggi eco-friendly, che spinge i retailer a offrire opzioni più green e a fornire informazioni dettagliate sulla provenienza dei prodotti e sulle pratiche di sostenibilità adottate dall’azienda.

di Niccolò Cultrera

Le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale supportano i merchant online per analizzare i comportamenti d’acquisto e fornire raccomandazioni personalizzate.

Le

soluzioni automatizzate ottimizzano i processi di

imballaggio e spedizione

Negli ultimi mesi, secondo Aurélien Jacquier, sales manager AutoBox South Europe di See, abbiamo assistito a un’evoluzione significativa nell’e-commerce: «Le aziende stanno adottando soluzioni sempre più automatizzate per ottimizzare i processi di imballaggio e spedizione, al fine di rispondere alla crescente domanda di velocità, precisione e sostenibilità. Tra le tendenze più interessanti, spicca l’utilizzo di tecnologie avanzate per la gestione delle dimensioni degli imballaggi, come i sistemi I-Pack Void Reduction, che riducono gli spazi vuoti nelle scatole, migliorando l’efficienza del materiale da imballaggio e riducendo l’overpacking. Questi sistemi abbassano anche i costi di trasporto e le emissioni di CO2, poiché consentono di caricare più ordini per veicolo. Inoltre, la crescente digitalizzazione del commercio ha portato a una maggiore personalizzazione dell’imballaggio, con soluzioni personalizzate che si adattano a vari tipi di prodotto. Infine, la sostenibilità continua a essere un tema centrale, con sempre più aziende alla ricerca di soluzioni che minimizzano l’uso di plastica e altri materiali non riciclabili, favorendo imballaggi ecologici e processi più verdi».

“Spicca l’utilizzo di tecnologie avanzate per la gestione delle dimensioni degli imballaggi “.

Sistemi efficienti, sicuri e sostenibili

Negli ultimi mesi, See ha concentrato gli sforzi su soluzioni automatizzate che ottimizzano la produttività e rispondono anche alle esigenze di sostenibilità e sicurezza. «I sistemi I-Pack Void Reduction sono stati uno dei nostri principali focus – spiega Aurélien Jacquier –poiché permettono di ridurre al minimo i vuoti nelle scatole, ottimizzando l’uso del materiale da imballaggio e riducendo i costi complessivi. Inoltre, abbiamo puntato su soluzioni di pack senza l’uso di lame, che minimizzano i rischi per gli operatori nei processi di confezionamento. Le soluzioni di etichettatura e imballaggio personalizzabili, che possono essere regolate in tempo reale in base alla dimensione dei prodotti, sono diventate sempre più richieste per gestire l’elevato volume di ordini e i picchi stagionali tipici dell’e-commerce».

Convenienza, fiducia e sostenibilità caratterizzano il commercio online

Per Marcello S. Valerio, co-founder di iF Returns, le ultime tendenze in ambito e-commerce sembrano convergere attorno a convenienza, fiducia e sostenibilità: «La crescente attenzione degli utenti circa l’impatto sul Pianeta della vendita al dettaglio si sta traducendo in un aumento di acquisti di capi di seconda mano (mercato C2C), ma anche di soluzioni logistiche più eco-responsabili. In base a dati McKinsey, si prevede che il volume dei servizi out-of-home in Germania, Francia, Polonia e Italia crescerà di 1,3 miliardi di pacchi entro il 2027, mentre le consegne a domicilio aumenteranno solo di 200 milioni di pacchi. In questo scenario, la tecnologia gioca un ruolo cruciale; infatti, l’AI può supportare le imprese nell’ottimizzazione del servizio clienti e analisi dati, per migliorare i tassi di conversione. Negli ultimi mesi ci siamo concentrati prevalentemente sullo sviluppo di soluzioni interne basate sull’AI volte alla riduzione dei resi, alla diminuzione dei rimborsi e alla limitazione dei costi operativi. Abbiamo lavorato sull’ottimizzazione dei nostri algoritmi di cross-selling basati sull’analisi del carrello e sui cluster di comportamento d’acquisto per la riduzione dei rimborsi. Abbiamo svolto previsioni sul tasso di reso, consentendo ai merchant di introdurre politiche più mirate e targettizzate per limitare l’impatto dei resi senza inficiare la soddisfazione del cliente. Infine, abbiamo ampliato le nostre integrazioni con reti pick-up/drop-off (Pudo) globali per supportare resi tracciati, consolidati e più eco-responsabili».

“Negli ultimi mesi ci siamo concentrati prevalentemente sullo sviluppo di soluzioni interne basate sull’AI volte alla riduzione dei resi, alla diminuzione dei rimborsi e alla limitazione dei costi operativi“.

“Stiamo implementando una strategia complessiva per l’e-commerce, per diventare l’organizzazione di riferimento per la gestione dell’intera ultima fase della shopping experience“.

Aumentano

le consegne out-of-home e il delivery personalizzato

Secondo lo studio annuale del Gruppo Geopost – di cui fa parte Brt – sull’evoluzione dell’e-commerce che ha coinvolto 24mila persone in 22 Paesi, la quota di e-shopper regolari è stabile negli ultimi tre anni (48% di chi acquista online), crescono le piattaforme C2C (soprattutto di prodotti second-hand), si riducono i budget e il prezzo continua a essere un fattore determinante per la scelta. «Oltre alla crescita della vendita di prodotti freschi – commentano da Brt – aumentano le consegne out-of-home, in particolare dei locker, e la possibilità dell’utente di scegliere ora e data della consegna. Stiamo implementando una strategia complessiva per l’e-commerce, per diventare l’organizzazione di riferimento per la gestione dell’intera ultima fase della shopping experience dei consumatori e accompagnare le imprese nella transizione digitale per poter cogliere le grandi opportunità del commercio elettronico. Siamo stati pionieri nel lancio della digital label, l’etichetta digitale che supera la stampa cartacea. In questo filone abbiamo creato una piattaforma per spedizioni più smart, attraverso la quale gli utenti possono acquistare online le spedizioni, definire i luoghi di partenza e arrivo della merce, calcolare il costo e consegnare gli articoli in uno dei nostri oltre 9mila fermopoint o in un locker. Lato imprese abbiamo sviluppato un servizio che consente l’accesso a 80 marketplace globali e stiamo continuando a potenziare Brt fresh, il servizio di consegna di prodotti alimentari freschi».

“Le aziende sono sempre alla ricerca di soluzioni che permettano una facile ed efficiente integrazione dei due canali di vendita“.

Si scelgono soluzioni per un’efficiente integrazione dei canali fisici e digitali

Per Angelo Sperlecchi, regional sales manager South West Europe – Turkey & Israel di Tsc, l’integrazione tra i canali fisici e digitali è una delle necessità del mercato retail: «In questo ambito le aziende sono sempre alla ricerca di soluzioni che permettano una facile ed efficiente integrazione dei due canali di vendita (click & collect). Acquisto online e ritiro fisico in negozio, ad esempio. Quindi soluzioni a 360 gradi che partono dallo sviluppo di una parte web e digitale che cattura l’attenzione del cliente e un’agile, facile e veloce soluzioni di consegna o ritiro del prodotto».

Nuove stampanti amiche dell’ambiente

Tsc ha un catalogo prodotti molto completo che copre ogni tipo di esigenza o soluzione il cliente possa avere. «Le ultime novità lanciate nel mercato retail, e non solo, sono la stampante industriale MB241 e la nuova serie di stampanti desktop di alte prestazioni DH-TH – spiega Angelo Sperlecchi – entrambe con la soluzione di stampa linerless che, non avendo la parte siliconata sul retro dell’etichetta, permette di ridurre notevolmente lo smaltimento dei rifiuti e di diminuire le emissioni di carbonio. Inoltre, senza la parte siliconata si aumenta la capacità del rotolo etichette di un 40%».

direttore del Mapic

L’evoluzione del real estate commerciale tra esperienza e tecnologia

Il mercato immobiliare commerciale e logistico è in una fase di trasformazione, innescata dagli enormi cambiamenti evidenziati negli ultimi anni dal retail, un settore sempre più omnicanale e supportato dalle nuove tecnologie. Francesco Pupillo, direttore del Mapic, il principale evento internazionale del mercato immobiliare commerciale, ci aiuta a comprendere meglio quali sono le tendenze più interessanti in atto in questo ambito. di Fabio Massi

Quali sono i principali trend del mercato immobiliare commerciale italiano?

Il real estate commerciale è in una fase di trasformazione profonda, come forse non è mai stata vissuta in precedenza. Ciò che è più interessante analizzare sono i cambiamenti strutturali. Il tema portante del Mapic di quest’anno, infatti, è stato “La nuova equazione del mercato retail: crescere in un mondo che cambia”: possiamo immaginare il mercato retail come un’equazione con diverse variabili, per la quale gli operatori devono trovare la soluzione. La prima grossa variabile è la forte crescita dell’e-commerce, il cui impatto, diversamente da quanto prevedeva il pensiero comune, non ha distrutto il retail fisico, ma ha fatto nascere un nuovo paradigma, che è quello dell’omnicanalità, in cui convivono i diversi canali di vendita. Il commercio tradizionale ha ridotto i suoi spazi e oggi i nuovi progetti prevedono nuovi tipi di servizi e soprattutto l’esperienza, che è il secondo grande cambiamento fatto registrare dal retail. La maggior parte dei brand ha modificato il proprio concept rendendolo molto più esperenziale, riducendo la gamma dei

prodotti esposti e dedicando spazi per offrire attività legate appunto all’esperienza diretta dei clienti. Altro grosso cambiamento sopravvenuto nel retail negli ultimi anni è la crescente sensibilità in termini di impatto ambientale e sociale, mentre il più recente è la diffusione della tecnologia e soprattutto l’arrivo dell’intelligenza artificiale, che sta impattando in maniera completa su tutta la catena di valore.

Quali effetti ha avuto questa trasformazione sul real estate?

Il mercato del real estate commerciale e logistico ha risentito ovviamente di tutti questi cambiamenti a cominciare dalla natura dei progetti immobiliari: per una ventina d’anni abbiamo avuto come modello dominante il regional shopping mall che funzionava out-of-city, ora quasi tutti i Paesi d’Europa non rilasciano più licenze per costruire greenfield fuori città e la nuova tendenza è recuperare e trasformare le strutture già esistenti, possibilmente rigenerando interi quartieri. Le nostre città sono piene di aree abbandonate o con poco valore commerciale, perciò oggi vengono realizzati progetti urbani che comprendono sì gli spazi destinati alle attività del retail, ma inseriti in un contesto che riesce a soddisfare le diverse esigenze quotidiane dell’utilizzatore: uffici, abitazioni, hospitality, leisure. Si parla molto della cosiddetta “città dei 15 minuti” dove i cittadini possono trovare una vasta rete di servizi di prossimità, e al Mapic stiamo vedendo tantissimi progetti di questo tipo.

Ci sono brand che si stanno distinguendo per aver realizzato progetti innovativi?

Certamente, ci sono brand che hanno fatto i giusti investimenti per seguire la trasformazione in atto del retail creando spazi per il coinvolgimento diretto e l’esperienza dei propri clienti, soprattutto nella categoria sport. Sta avendo molto successo, ad esempio, la catena canadese Lululemon specializzata nell’abbigliamento fitness i cui store sono progettati per poter svolgere lezioni di yoga e altre attività. Oppure il brand di calzature sportive On che ha aperto recentemente il suo flagship a Milano dedicando uno spazio come luogo di incontro e di confronto per la community e il mondo dei runner. E poi c’è il settore della ristorazione che punta molto sull’esperienza, come i ristoranti immersivi a tema giungla o fondali marini. O ancora il Dans Le Noir, il ristorante parigino con i camerieri non vedenti e i clienti che mangiano immersi nel buio sviluppando altri sensi.

Il mercato immobiliare della logistica e del retail è in rapida evoluzione

Le trasformazioni guidate dai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, dall’innovazione tecnologica e dalle nuove esigenze di sostenibilità e flessibilità si riflettono inevitabilmente sul mercato immobiliare per la logistica e il retail. Secondo i dati diffusi dal Team Research di Dils, nei primi nove mesi del 2024 la logistica ha attratto un volume di investimento pari a circa 1,1 miliardi di euro (640 milioni di euro nel solo terzo trimestre), con un leggero incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche se l’assorbimento (take-up) ha fatto registrare una contrazione del 21% raggiungendo circa 1,7 milioni di mq, a dimostrazione della nuova dimensione raggiunta dal mercato italiano, ben avviato verso il quinto anno consecutivo sopra i 2 milioni di mq annui di take-up. Una delle principali caratteristiche del real estate logistico è l’aumento dell’utilizzo delle cosiddette aree brownfield, cioè spazi realizzati attraverso progetti di riqualificazione di strutture già esistenti, in particolare all’interno del tessuto urbano sia per un approccio sempre più sostenibile sia per ottimizzare la distribuzione delle merci, soprattutto quelle scaturite dalle vendite dell’e-commerce, in termini di velocità e flessibilità per i clienti finali. Il settore del retail – sempre dall’analisi realizzata da Dils – emerge come il segmento ad aver attratto il maggior volume di investimento nei primi nove mesi del 2024 con quasi 1,6 miliardi di euro, di cui circa 1,1 miliardi nel solo terzo trimestre. La vivacità del mercato immobiliare per i retailer è testimoniata anche dall’evoluzione fatta registrare dai punti vendita rispetto al passato, come la diffusione degli spazi destinati ai pop-up store per creare esperienze d’acquisto uniche e attrarre i consumatori con eventi esclusivi e attività interattive. Anche il maggior utilizzo di tecnologie avanzate all’interno dei negozi, come la realtà aumentata e la realtà virtuale, per offrire esperienze di prova virtuale e tour immersivi di prodotti, è un trend che influenza sempre di più le operazioni immobiliari.

di Niccolò Cultrera

Il maggior utilizzo di tecnologie avanzate all’interno dei negozi è un trend che influenza sempre di più le operazioni immobiliari.

Cresce la richiesta di magazzini hi-tech e sostenibili

Graeme Hepburn, country manager Italy di Logicor, spiega che dal costante dialogo e scambio reciproco con i clienti emerge soprattutto la necessità di offrire magazzini all’avanguardia e sostenibili in location strategiche per il flusso delle merci: «Fin dal nostro ingresso sul mercato italiano, grazie a un forte know-how costruito nel tempo, siamo stati capaci di individuare i territori con le maggiori potenzialità e di concentrare i nostri investimenti su centri diventati oggi delle aree strategiche per il settore. Nell’ultimo anno abbiamo differenziato i nostri investimenti e il nostro impegno su variegati progetti, con l’obiettivo di rispondere alle diverse esigenze dei clienti e all’evoluzione della domanda di mercato. Abbiamo seguito diversi sviluppi greenfield, alcuni dei quali sono in fase di completamento e consegna, come il polo logistico di Pomezia. Inoltre, abbiamo lavorato anche a numerosi progetti brownfield, un ambito in cui stiamo investendo molto, spinti dalla volontà di coniugare il nostro impegno per l’ambiente e il territorio, caratterizzato dalla scarsità di nuovi spazi greenfield, e la necessità dei clienti di poter operare vicino ai centri urbani. Tra i progetti più virtuosi che abbiamo portato a termine possiamo ricordare la riqualificazione dell’ex showroom Mercatone Uno a San Giorgio di Piano (Bologna), trasformato in un magazzino all’avanguardia per Number 1 Logistics Group, la riqualificazione e l’ampliamento di un hub logistico a Vignate (Milano), in parte customizzato per Ima Eurosicma, e l’ambiziosa rigenerazione urbana che darà nuova vita all’area Ex Safosa di Gaggiano (Milano)».

“Abbiamo

lavorato a numerosi progetti brownfield, un ambito in cui stiamo investendo molto, spinti dalla volontà di coniugare il nostro impegno per l’ambiente e il territorio“.

Aumenta la progettazione di strutture logistiche ad alte prestazioni

Secondo Nicola Salis, ceo di Sfre, l’evoluzione verso l’omnicanalità ha reso la logistica un partner strategico per il retail, in particolar modo per quanto concerne l’e-commerce e il micro-fulfillment: «Nell’ultimo periodo abbiamo osservato una crescente richiesta di immobili logistici di grado A, capaci di ospitare al proprio interno importanti sistemi di automazione a supporto del monitoraggio delle scorte e della gestione avanzata della distribuzione dei prodotti. Velocità e flessibilità sono cruciali nel comparto retail come in quello logistico: è proprio per questo motivo che progettiamo strutture logistiche dalle alte prestazioni, così da adattarci a un mercato in continua trasformazione. Integriamo soluzioni ingegneristiche avanzate e rispettose dell’ambiente, offrendo servizi di progettazione per edifici che uniscono l’ottimizzazione degli spazi e il risparmio energetico. Risultato? Gli immobili logistici che progettiamo rispondono efficacemente alla continua domanda di consegne rapide, grazie a un approccio orientato all’innovazione e alla sostenibilità che contribuisce al successo del settore retail e del real estate logistico».

“Velocità

e flessibilità sono cruciali nel comparto retail come in quello logistico: è proprio per questo motivo che progettiamo strutture logistiche dalle alte prestazioni“.

“Da anni puntiamo su soluzioni innovative per rispondere alle esigenze del settore “.

La richiesta di hub logistici last-mile e tecnologici guida il mercato

Per Andrea Faini, ceo & founder di Wcg, sono in aumento le strutture last-mile in risposta all’esigenza crescente di consegne rapide nei contesti urbani: «Questi spazi, situati in prossimità dei centri abitati, permettono di velocizzare i tempi di consegna, garantendo una logistica più agile e just-in-time, in linea con le aspettative dei consumatori moderni. Parallelamente, l’aumento di hub logistici avanzati riflette l’esigenza di strutture più moderne e tecnologicamente attrezzate per la gestione integrata delle scorte. Questi hub sono progettati per offrire la massima efficienza operativa e rispondere alle complessità del nuovo retail omnicanale. Infine, l’automatizzazione dei magazzini e l’uso crescente dell’intelligenza artificiale stanno trasformando i flussi operativi, rendendo la logistica più efficiente e sostenibile. Questi strumenti permettono di ottimizzare la gestione delle scorte e degli ordini, riducendo al contempo l’impatto ambientale e rispondendo a una domanda di mercato sempre più attenta alla sostenibilità. Da anni puntiamo su soluzioni innovative per rispondere alle esigenze del settore. Tra queste, l’Atlante della Logistica, una mappatura dettagliata e costantemente aggiornata dei magazzini in Italia, che arricchiamo oggi con l’AI per migliorare velocità e precisione dei dati. È uno strumento di supporto strategico sia per gli operatori logistici alla ricerca di magazzini performanti e ben posizionati, sia per i proprietari che vogliono conoscere le disponibilità e i prezzi di zona per ottenere il massimo profitto».

“Concentriamo le nostre risorse su soluzioni innovative per migliorare l’efficienza e la sostenibilità degli spazi logistici e retail“.

Gli spazi immobiliari seguono le nuove esigenze del retail

Per Marco Grassidonio, country head di Garbe Italy, una delle tendenze principali nel real estate è la crescita degli spazi logistici vicini ai centri urbani (last-mile logistics), per garantire tempi di consegna sempre più rapidi e rispondere alle aspettative dei consumatori: «Parallelamente, si osserva una maggiore attenzione all’automazione e alla robotizzazione dei magazzini, con investimenti in infrastrutture per gestire in modo efficiente l’e-commerce e ridurre i costi operativi. In ambito retail, gli spazi commerciali stanno evolvendo per essere sempre più flessibili, integrando esperienze fisiche e digitali (phygital) e supportando nuovi modelli, come i dark store e i punti vendita temporanei (pop-up store), per soddisfare le mutevoli esigenze dei consumatori. Come developer, concentriamo le nostre risorse su soluzioni innovative per migliorare l’efficienza e la sostenibilità degli spazi logistici e retail. Un focus particolare è stato posto sulla progettazione e sviluppo di centri logistici ad alta automazione, predisposti per accogliere tecnologie avanzate per la gestione dinamica delle scorte, il monitoraggio in tempo reale e l’ottimizzazione delle rotte di consegna, migliorando così l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale. Nei nostri centri logistici stiamo inoltre implementando una serie di iniziative “social” per rendere l’ambiente di lavoro più coinvolgente e migliorare l’impatto sulla comunità. Abbiamo progettato spazi ricreativi e aree comuni per favorire la collaborazione e il senso di appartenenza tra i dipendenti».

I retailer puntano sulla vendita omnicanale

col ritiro in negozio

Secondo Roberto Zoia, amministratore delegato di Igd, la tendenza più rilevante osservata da un po’ di tempo a questa parte è che tutti i retailer che fanno omnicanale lo utilizzano soprattutto a traino della vendita fisica: «Anche gli operatori di maggiori dimensioni stanno iniziando ad apportare modifiche ai propri servizi online, ad esempio facendo pagare i resi o le spese di spedizione. L’obiettivo dei retailer sta cambiando, si iniziano a coniugare sempre di più gli acquisti comodamente dal divano di casa e il ritiro in negozio. Sempre in un’ottica di supporto all’evoluzione dell’omnicanalità, stiamo riservando alcuni spazi, all’interno dei centri commerciali, dedicati al click and collect. La predisposizione di spazi appositi consente da un lato al retailer di avere minori costi di trasporto, dall’altro al centro commerciale di poter contare su un maggiore traffico fisico e quindi maggiori possibilità di cross selling. Una soluzione vantaggiosa per tutti».

La digitalizzazione del retail e la sostenibilità sono le sfide del futuro

Paolo Negri, founder e ceo di Irgen RE Group, afferma che le sfide future nel mercato immobiliare commerciale saranno molteplici: «Dall’integrazione sempre più profonda della tecnologia nel mondo retail alla necessità di rispondere alle emergenze climatiche con soluzioni sempre più sostenibili e resilienti. Con lo stesso spirito pionieristico che ci ha guidato finora, sapremo affrontare queste sfide e trasformarle in nuove opportunità. La nostra missione è e sarà sempre quella di innovare, di creare valore non solo per i nostri clienti, ma per l’intera comunità, contribuendo a costruire un futuro migliore e più sostenibile. Stiamo lavorando in particolar modo per garantire elevati standard di attenzione alla clientela, in termini di accoglienza e formazione del personale, e per migliorare i servizi offerti ponendoci come luogo confortevole e di “orientamento” attraverso infopoint, punto di informazione turistica e di vendita di servizi sul territorio, aree di co-working a disposizione della clientela. La grande innovazione che abbiamo portato nel progetto di Maximall Pompeii è stata l’introduzione della tecnologia digitale per la gestione degli aspetti più strettamente connessi con la parte di comunicazione. Un’app dedicata sarà utilizzata sia in chiave B2B per le promozioni dei tenant sia B2C per le informazioni su orari, parcheggi, prenotazioni del cinema e teatro ecc. Inoltre, un sistema videodigitale composto da megaledwall e digi-totem, connessi a un’unica cabina di regia, diffonderà messaggi, informazioni e suggestioni in 4K e fungerà da store-directory evitando inutili sprechi di carta».

“La nostra missione sarà sempre quella di creare valore non solo per i nostri clienti, ma per l’intera comunità, contribuendo a costruire un futuro migliore e più sostenibile“.

“La predisposizione di spazi appositi consente al retailer di avere minori costi di trasporto, e al centro commerciale di poter contare su un maggiore traffico fisico“.

La co-creazione nell’esperienza di consumo

Le evidenze rivelano che i consumatori co-creano attivamente le loro esperienze di consumo attraverso la co-produzione, la personalizzazione e il coinvolgimento. Sebbene venga sempre data loro una scelta, i consumatori si coinvolgono deliberatamente nelle attività e sfruttano le opportunità tattili per co-creare la loro esperienza. Questo coinvolgimento nella produzione dell’esperienza principale è in linea con le visioni chiave della co-produzione secondo cui i consumatori sono partecipanti attivi nel lavoro dell’organizzazione. Gli studiosi definiscono il coinvolgimento del consumatore come «uno stato psicologico che si verifica in virtù di esperienze interattive e co-creative del cliente con un agente/oggetto focale. È un concetto multidimensionale soggetto a un contesto e/o a un’espressione specifica dello stakeholder o a dimensioni cognitive, emotive e/o comportamentali rilevanti» (Brodie, Hollebeek, Juric, & Illic, 2011; Hollebeek, 2011).

In linea con questa definizione, l’impegno è considerato un processo con il consumatore come soggetto e l’esperienza di consumo come oggetto. L’impegno dello shopper è molto più che “mettere in scena” un’esperienza attraverso l’uso intenzionale di servizi come palcoscenico e di beni come oggetti di scena per coinvolgere i singoli consumatori in un modo che crei un evento memorabile. L’impegno del consumatore è una funzione di quanto si è immersi cognitivamente ed emotivamente nell’esperienza. L’immersione emotiva implica la sensazione di una rilevanza personale e di una connessione con l’esperienza. I risultati rivelano che ciò viene invocato attraverso l’interazione, sia con altri consumatori sia con membri dello staff, dove vengono condivise storie e ricordi. L’immersione cognitiva viene rivelata attraverso le riflessioni dei consumatori sulla loro esperienza, un desiderio di saperne di più, che implica la messa in discussione dei loro preconcetti e atteggiamenti.

Definiamo il coinvolgimento del consumatore come lo stato psicologico di immersione cognitiva ed emotiva di un individuo nell’esperienza di consumo. Questo approccio opera favorevolmente in termini di inclusione degli aspetti emotivi e cognitivi del coinvolgimento, e la componente comportamentale è catturata nella co-produzione. I risultati rivelano anche che la personalizzazione è una componente critica della co-creazione. Gran parte della letteratura sulla personalizzazione si concentra sul ruolo dei dipendenti in termini di comportamenti adattivi, processo e personalizzazione dei risultati. La letteratura adotta una prospettiva organizzativa della personalizzazione, concettualizzandola in termini di come l’organizzazione può personalizzare l’esperienza per il consumatore.

Gli shopper personalizzano la loro esperienza scegliendo un percorso autodiretto in base ai loro interessi, utilizzando gli spazi di esperienza a modo loro e utilizzando la tecnologia e l’assistenza dei dipendenti. Nella personalizzazione dei prodotti, i consumatori scelgono componenti di un articolo e li mettono insieme per renderlo proprio. Allo stesso modo, nella personalizzazione di un’esperienza, i consumatori scelgono aspetti specifici di quell’esperienza che si adattano alle loro particolari esigenze e la personalizzano. Le loro scelte possono essere guidate dalle interazioni con il personale e dalle informazioni che sono state fornite loro. L’immersione in un’esperienza ha una dimensione collettiva, in cui le interazioni sociali possono determinare la misura in cui un individuo è immerso nella propria esperienza. L’importanza dei dipendenti nel consentire un’esperienza personalizzata supporta la scoperta secondo cui i dipendenti sono un fattore chiave per un’esperienza di servizio personalizzata. La scoperta dei dipendenti come motori dell’immersione emotiva nell’esperienza attraverso la narrazione supporta l’affermazione secondo cui il personale può rendere viva l’esperienza attraverso le informazioni che fornisce e il modo in cui queste vengono trasmesse.

Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, adjunct professor Università Milano Bicocca, partner Beready.

Il cloud networking accompagna la digital transformation del retail

Con l’evoluzione continua delle tecnologie di rete e l’aumento delle esigenze di connettività, flessibilità, scalabilità, sicurezza e prestazioni da parte delle aziende, il cloud networking ricopre ormai un ruolo cruciale per il settore del retail, diventato oggi sempre più omnicanale e digitalizzato. Secondo le stime effettuate dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, grazie soprattutto alla spinta dell’intelligenza artificiale il mercato italiano del cloud alla fine del 2024 crescerà del 24% rispetto all’anno precedente e raggiungerà i 6,8 miliardi di euro. All’interno delle grandi organizzazioni italiane l’87% delle soluzioni basate su funzionalità di AI sfrutta modelli di servizio in-cloud. Il segmento del public & hybrid risulta quello più dinamico (+30% sul 2023) con un valore di 4,8 miliardi di euro, mentre il cloud privato si attesterà a circa 1,1 miliardi di euro (+10%). All’interno del cloud pubblico e ibrido i servizi infrastrutturali (IaaS) metteranno a segno un forte incremento del 42% sul 2023 raggiungendo 2,1 miliardi di euro e sorpassando i servizi sosftware (SaaS) – 1,8 miliardi di euro e +21% – che per lungo tempo avevano dominato il panorama delle spese aziendali. Grazie ai servizi di cloud networking i retailer possono rispondere più tempestivamente alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione e aumentare l’efficienza operativa. Inoltre, l’infrastruttura gestita dai fornitori del settore consente di connettere, gestire e proteggere i dispositivi e le applicazioni in modo più sicuro, scalabile ed efficiente rispetto alle reti tradizionali, con una conseguente riduzione dei costi di hardware, manutenzione e aggiornamento. Il cloud networking, inoltre, consente l’elaborazione dei dati vicino al punto di origine (edge computing), migliorando la latenza e riducendo il carico sui server centrali.

Grazie ai servizi di cloud networking i retailer possono rispondere più tempestivamente alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione e aumentare l’efficienza operativa.

Il cloud supporta i retailer nelle attività online e in-store

Paolo Spreafico, country director of engineering Italy di Google Cloud, spiega che oggi i retailer si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse e il cloud offre loro gli strumenti per rispondere in modo agile ed efficace: «Tra le tendenze più interessanti, spicca l’adozione di architetture multi-cloud e ibride, che permettono di ottimizzare costi e prestazioni garantendo al contempo la massima resilienza. Un altro aspetto chiave è l’elaborazione dei dati “all’edge”, vicino alla fonte, ad esempio nel punto vendita. Questo abilita esperienze in-store personalizzate e in tempo reale, un fattore sempre più importante per il successo nel retail moderno. Naturalmente, in un contesto in cui la sicurezza dei dati è fondamentale, vediamo anche forti investimenti in soluzioni avanzate per proteggere i dati dei clienti e garantire la business continuity. Aiutiamo i retailer a migliorare la ricerca e la navigazione sui loro siti web e app, e li supportiamo anche negli store fisici coadiuvandoli a creare esperienze in-store personalizzate e a potenziare la produttività dei dipendenti. Forniamo inoltre soluzioni per ottimizzare le operazioni di evasione ordini e rifornimento e per la modernizzazione dell’infrastruttura del negozio, garantendo scalabilità, sicurezza e affidabilità. Vertex AI, la nostra piattaforma di machine learning, consente ai retailer di sviluppare e implementare modelli di AI personalizzati per rispondere a specifiche esigenze di business. Offriamo anche strumenti di AI generativa, come Imagen, per creare contenuti creativi e personalizzare l’esperienza del cliente».

“Aiutiamo i retailer a migliorare la ricerca e la navigazione sui loro siti web e app, e li supportiamo anche negli store fisici coadiuvandoli a creare esperienze in-store personalizzate e a potenziare la produttività dei dipendenti“.

“Le principali tendenze in questo ambito includono l’AI e l’analisi predittiva, che velocizzano le decisioni, riducendo i rischi e contribuendo a una gestione più agile e informata della supply chain“.

decisioni

Micaela Valent, Coo area solutions di Iungo, afferma che il cloud networking negli ultimi mesi è diventato essenziale nella supply chain, migliorando l’efficienza e la gestione del procurement: «Allo Iungo Forum 2024, i Cpo hanno indicato che dotare l’ufficio acquisti di strumenti adeguati consente di ottenere vantaggi significativi: il 23,5% di tempo aggiuntivo per attività strategiche, il 17,6% di miglioramento nelle relazioni con i fornitori e una maggiore esecuzione rapida e riduzione dei costi. Le principali tendenze in questo ambito includono l’AI e l’analisi predittiva, che velocizzano le decisioni, riducendo i rischi e contribuendo a una gestione più agile e informata della supply chain. Poi c’è la sostenibilità e la visibilità che consente ai buyer di essere proattivi alle fluttuazioni del mercato e di non farsi trovare impreparati, mentre la formazione e la praticità sono essenziali per massimizzare i risultati ottenibili. La nostra copertura funzionale ci permette di supportare i clienti nella digitalizzazione dei processi, dalla gestione strategica dei fornitori a monte e a valle, passando per le attività di sourcing management fino ad arrivare alla gestione digitalizzata degli ordini di acquisto. Ciò che è fondamentale sottolineare è l’approccio che adottiamo: la tecnologia deve essere un abilitatore ed è indispensabile che prima della sua introduzione in azienda i processi siano strutturati e le persone/ stakeholder coinvolti siano adeguatamente formati e che a loro volta condividano gli obiettivi del progetto stesso».

Garantire al retail flessibilità, scalabilità e sicurezza

Per Carlo Azzola, ceo di Colt Italia, Colt Technology Services, il cloud è una soluzione perfetta per le esigenze attuali dei retailer in quanto è flessibile, scalabile e sicuro: «Gli ultimi trend mostrano che le aziende del retail puntano su una strategia di differenziazione e di crescita basate sullo sviluppo di una customer experience altamente soddisfacente, supportata da strumenti e applicazioni digitali in grado di avvicinare il brand ai propri clienti. Ne è un esempio l’AI, sempre più adottata dalle società del commercio per analizzare dati e identificare tendenze. Un’infrastruttura digitale solida è fondamentale per ottimizzare queste capacità e le esperienze che perseguiamo giornalmente con i nostri clienti lo riflettono chiaramente. Stiamo inoltre notando una crescente attenzione verso le tematiche Esg in ambito tecnologico e da alcune nostre recenti ricerche emerge che più di 1 rivenditore su 4 cerca consigli dai propri fornitori di rete sulle migliori pratiche sostenibili e noi li aiutiamo a esplorare modi diversi per ridurre il consumo di energia a livello di rete. Offriamo una pluralità di soluzioni di infrastruttura digitale per i nostri clienti retailer e, oltre a fornire un progetto che soddisfi i requisiti aziendali, ci teniamo ad

ascoltarli e comprendere le loro esigenze per creare una proposta che supporti i loro obiettivi di business: ad esempio, se ospitano grandi quantità di dati di vendita nel cloud, una soluzione SD Wan potrebbe essere la giusta opzione di connettività, in grado di offrire una solida sicurezza e grandi prestazioni».

“Le aziende del retail puntano su strategie di crescita basate sullo sviluppo di una customer experience altamente soddisfacente, supportata da strumenti e applicazioni digitali“.

Le piattaforme cloud aiutano a creare customer experience su larga scala

Secondo Vittorio D’Alessio, country manager Italy di Infobip, il retail in Italia si sta evolvendo rapidamente e la customer experience diventerà sempre più importante: «Offrire un customer journey omnicanale permette di essere competivi e aumentare la customer satisfaction. Grazie a AI, big data e analytics, i retailer possono offrire esperienze personalizzate e al contempo ridurre il tasso di abbandono e aumentare i tassi di conversione. L’area in cui si assiste a una maggiore adozione dell’AI è quella dei chatbot, che utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale per condurre conversazioni simili a quelle umane 24/7, così da migliorare l’efficienza e l’efficacia e personalizzare le interazioni con i clienti, portando a una migliore qualità del servizio con un conseguente aumento della fidelizzazione. La nostra offerta alle aziende prevede una piattaforma globale di comunicazione cloud che consente di creare customer experience su larga scala in tutte le fasi del customer journey. Le soluzioni di omnichannel engagement, identity, autenticazione e contact center sono accessibili attraverso un’unica piattaforma e aiutano a superare la complessità delle comunicazioni con i consumatori, a far crescere il business e ad aumentare la fidelizzazione. Negli ultimi anni abbiamo visto un crescente interesse da parte dei retailer per le nostre soluzioni di conversational commerce e più in generale per quelle di gestione delle interazioni con i clienti sui canali conversazionali come WhatsApp e Rcs, grazie anche all’integrazione delle funzionalità di AI».

“La nostra offerta alle aziende prevede una piattaforma globale di comunicazione cloud che consente di creare customer experience su larga scala in tutte le fasi del customer journey“.

Un potente supporto all’efficienza operativa e all’esperienza cliente

Mario Manfredoni, senior director South Europe di Juniper Networks, individua nel cloud networking per il retail quattro tendenze principali: «La prima è l’efficienza operativa basata sull’AI, con i retailer che stanno cercando di utilizzare questa tecnologia per automatizzare la gestione delle reti, riducendo così le complessità operative e i costi. Poi c’è una migliore customer experience: i rivenditori stanno sfruttando sempre più l’AI, gli insight basati sulla localizzazione e l’analisi dei dati per personalizzare l’esperienza dei clienti. Quindi la sicurezza e l’affidabilità della rete: le reti sono diventate più complesse con l’aumento dei dispositivi mobili e IoT, perciò è fondamentale garantire un accesso sicuro e affidabile e proteggere i dati dei clienti, mantenendo al contempo prestazioni coerenti in più sedi. In ultimo, grazie a un approccio basato sui dati, i retailer possono prendere decisioni informate che migliorano l’efficienza operativa e ottimizzano la gestione della supply chain. Con un occhio sempre attento alla sostenibilità, offriamo una suite completa di soluzioni su misura anche per il settore retail, con un focus sul miglioramento dell’efficienza operativa, l’ottimizzazione dell’esperienza cliente e una solida gestione della supply chain. Il networking basato sulla nostra AI, alimentato da Mist AI, ad esempio, automatizza le operazioni di rete, riducendo complessità e costi operativi, ottimizzando le prestazioni della rete e affrontando proattivamente i problemi prima che impattino sulle operazioni grazie al machine learning».

AI e cloud portano efficienza negli store fisici

Alberto Tha, direttore Sud-Europa di Oracle Retail, afferma che nonostante l’incertezza del contesto macroeconomico una sicurezza accomuna il mondo del retail: i negozi sono ancora la prima fonte di fatturato dei brand: «L’ottimizzazione dell’esperienza del cliente all’interno degli store è sempre al centro dell’agenda dei direttori delle catene retail. Lo testimonia l’adozione crescente del mobile come principale strumento all’interno dei negozi, per garantire una “cerimonia di vendita” più personale ed efficace, che si traduce in clienti più fedeli. Risulta poi evidente che per garantire una piena soddisfazione del cliente, coerentemente con gli obiettivi di business, bisogna gestire in modo più efficiente ed efficace tutte le attività di pianificazione, approvvigionamento e distribuzione, il che oggi è possibile solo grazie all’adozione del cloud. Un’altra tendenza riguarda l’utilizzo dell’AI, e non solo quella generativa, per portare efficienza nei negozi, ad esempio migliorando la previsione della domanda e permettendo di ridurre lo stock medio e l’invenduto a fine stagione. Siamo l’unico fornitore sul mercato ad avere un portafoglio applicativo nativo in cloud (SaaS), che copre interamente tutti i processi e le necessità del settore retail: omnicanalità, pianificazione, merchandising, Erp, Epm, Hcm, finance, supply chain, CX. E c’è un altro “unicum”: grazie al controllo di tutto lo stack tecnologico, dall’infrastruttura all’applicazione, possiamo garantire ai nostri clienti una struttura di pricing affidabile e prevedibile nel tempo».

“È fondamentale garantire un

accesso sicuro e affidabile e proteggere i dati dei clienti“.

L’edge computing consente l’elaborazione dei dati vicino alla fonte

Secondo Alessandro Cozzi, ceo & founder di Wiit, nel retail i casi più interessanti in tema di cloud networking riguardano il miglioramento dell’efficienza operativa, l’ottimizzazione della CX e una gestione più agile e reattiva della catena di approvvigionamento: «Un primo fattore significativo è relativo all’adozione di soluzioni cloud ibrido e multi-cloud, che offrono flessibilità, scalabilità e un maggiore controllo sui dati sensibili, combinando i vantaggi del cloud privato e pubblico. Un altro sviluppo cruciale è rappresentato dall’uso dell’edge computing, che consente l’elaborazione dei dati vicino alla fonte, migliorando la reattività in tempo reale, molto utile per monitorare le scorte nei negozi o offrire esperienze personalizzate ai clienti. Tale approccio si integra con l’AI e il machine learning nel cloud, utilizzati per analizzare i comportamenti d’acquisto e prevedere la domanda. La nostra offerta di soluzioni per i retailer si declina attraverso una serie di servizi avanzati che abilitano la trasformazione digitale e garantiscono la continuità operativa. Le nostre soluzioni cloud scalabili e sicure permettono ai retailer di affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso, migliorando la gestione del punto vendita, l’integrazione omnicanale e l’efficienza della supply chain. Supportando sistemi in alta affidabilità, performanti e sicuri che ospitano sistemi e piattaforme di analisi dati e di AI, offriamo ai nostri clienti strumenti per personalizzare la CX, prevedere le tendenze di mercato e ottimizzare le strategie di vendita».

“Le nostre soluzioni cloud scalabili e sicure permettono ai retailer di affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso“.

“Per garantire una piena soddisfazione del cliente, coerentemente con gli obiettivi di business, bisogna gestire in modo più efficiente ed efficace tutte le attività di pianificazione, approvvigionamento e distribuzione, il che oggi è possibile solo grazie all’adozione del cloud“.

Brico io e Tum Italia: un’iniziativa di phygital retail media di successo

Brico io, una delle principali catene in Italia per il fai-da-te, arredo casa e giardino, ha stretto una partnership con Tum Italia, unico player in Italia specializzato nell’e-sampling. Il retailer ha sfruttato le potenzialità del phygital retail media di Tum Italia attivando entrambi i canali di e-sampling, Samplia e Simple Sample, per coprire tutti i livelli del funnel marketing e aumentare l’in-store traffic on e offline.

Samplia è il primo servizio di sampling digitale basato su un’app mobile che permette di prelevare sample dalle installazioni Samplia posizionate in 8 gallerie di importanti centri commerciali con un traffico complessivo di oltre 4,5 milioni di persone. Brico io, insieme a Samplia, ha quindi svolto un’iniziativa innovativa di proximity marketing, che ha registrato risultati straordinari, realizzando la prima campagna di sampling drive-to-store per un retailer.

di Andrea Vitrotti

Per dare risposta a “cosa possiamo veicolare se non abbiamo sample?”, Samplia ha creato un sample kit Brico io per veicolare la promo: una scatolina personalizzata con all’interno una gift card. Quindi, anche aziende di servizi sono idonee a pianificare su Samplia. Per questo primo test svolto nel CC Sarca a Sesto San Giovanni (Milano), durante 15 giorni di ottobre è stata posizionata una vending machine personalizzata Brico io dove la community di Samplia ha inserito una “mystery box” ad hoc, che conteneva due gift card: una Brico io, che invitava a recarsi in-store per ritirare un regalo e avere uno sconto del 30% sulla spesa, e l’altra Magneti Marelli, fornitore di Brico io. Entrambe le card erano utilizzabili presso i punti vendita Brico io più vicini al centro commerciale dove è stata fatta la campagna (Brico io Viale Monza e Palmanova).

In sintesi, questa strategia ha combinato l’interazione fisica con la distribuzione di gift card per incentivare le persone a visitare i punti vendita Brico io, promuovendo così l’in-store traffic di prossimità. Una sinergia tra mondo fisico e digitale che ha permesso di raggiungere un target già predisposto agli acquisti in-store, offrendo la possibilità di conoscere il punto vendita. In concomitanza, è stata attivata una campagna di insert marketing tramite il network proprietario di Tum Italia Simple Sample che permette ai brand di veicolare oggetti di comunicazione (sample/leaflet) nei pacchi e-commerce.

Tum Italia ha ideato una soluzione in cartotecnica con una doppia gift card con la Cta per acquistare su Brico io, sia online sia nei punti vendita fisici. Sono stati veicolati oltre 500mila leaflet all’interno dei box e-commerce di un panel di merchant in target (shop online di farmacia, prodotti food, moda ecc.) garantendo al cliente un costo per contatto unico e certo. Anche in questo caso l’obiettivo era di generare un drive-to-store retail & netretail.

Ma tra gli importanti risultati ottenuti del drive-to-store, non solo l’elevata partecipazione, la brand awareness e il data base building, ma anche l’effetto positivo sull’acquisto d’impulso e le vendite. Questo ha dimostrato l’efficacia della campagna nel portare traffico al punto vendita e all’e-commerce, ma anche nel convertire rapidamente questo traffico in vendite tangibili. L’incremento dell’acquisto d’impulso è un indicatore significativo del successo di questa collaborazione, evidenziando la capacità delle due aziende di stimolare l’interesse e l’azione immediata dei consumatori.

La partnership tra Brico io e Samplia rappresenta un esempio di successo nell’utilizzo di strategie innovative per coinvolgere i clienti e generare conversioni. Con il continuo sviluppo di iniziative simili, entrambe le aziende guardano con ottimismo al futuro delle loro collaborazioni con campagne già pianificate in altri centri commerciali.

Le app per il retail facilitano la customer experience omnicanale

Le ultime tendenze nella progettazione delle app per il settore del retail sono legate allo sviluppo delle tecnologie digitali e alle crescenti aspettative dei consumatori per esperienze d’acquisto personalizzate, coinvolgenti e fluide. Secondo un recente studio realizzato da Packlink, piattaforma specializzata nelle soluzioni logistiche, quasi il 74% degli italiani utilizza app mobili per i propri acquisti online ed è in aumento il numero di retailer che sta implementando questi strumenti nei propri canali di vendita per rendere più fluida l’esperienza dei propri clienti. Tra le principali aspettative dei consumatori in termini di nuove funzionalità che arricchirebbero la propria shopping experience con le app per il retail, il 21% degli intervistati vorrebbe vedere l’integrazione di un assistente virtuale per il customer care, mentre il 33% è interessato a utilizzare i comandi vocali per effettuare acquisti tramite assistenti personali come Alexa o Siri e il 15% preferirebbe utilizzare l’autenticazione biometrica per le fasi di login e di pagamento, come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale. Le app di ultima generazione integrano perfettamente la customer experience sia online sia nello store fisico, consentendo ai clienti di iniziare un acquisto su un canale e completarlo su un altro senza interruzioni. L’utilizzo di notifiche push e messaggi in-app permette ai retailer di inviare aggiornamenti e offerte personalizzate ai clienti rafforzando la loro fidelizzazione e incoraggiando acquisti ripetuti. Tra le novità tecnologiche più interessanti adottate dalle app per il retail ci sono i tool basati sulla realtà aumentata (AR) che permettono allo shopper di provare virtualmente prodotti come abbigliamento, accessori o arredamento, migliorando la fiducia negli acquisti online. Senza dimenticare l’integrazione di portafogli digitali e il supporto per pagamenti contactless per rendere il processo di checkout sempre più rapido e sicuro.

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Le app integrano perfettamente la customer experience sia online sia nello store fisico, consentendo ai clienti di iniziare un acquisto su un canale e completarlo su un altro senza interruzioni.

Le app mobili offrono esperienze personalizzate, veloci e coinvolgenti

Claudio Agazzi, ceo e founder di RetailTune, afferma che le app mobili non sono più soltanto strumenti per acquistare, ma piattaforme che offrono esperienze personalizzate, veloci e coinvolgenti alimentate da tecnologie come l’AI, la realtà aumentata e la geolocalizzazione: «In risposta a questa evoluzione, il settore del retail sta adottando app mobili sempre più avanzate, che combinano l’esperienza digitale e fisica in un acquisto immediato e su misura per ogni cliente. In questo contesto si inserisce RetailTune, la nostra piattaforma pensata per supportare i retailer nel migliorare la visibilità online dei punti vendita, che centralizza tutti i dati dei negozi per distribuirli sui principali touchpoint online consultati dai consumatori prima di visitare uno store fisico. Un aspetto distintivo della piattaforma è la grande autonomia offerta ai negozi: attraverso l’app B2B, possono aggiornare orari, gestire aperture speciali e ricevere notifiche push. Ogni recensione lasciata su Google Business Profile, inoltre, così come ogni richiesta di appuntamento, viene notificata in tempo reale sull’app, consentendo al personale di vendita di gestirla prontamente. Siamo in fase di lancio di un nuovo prodotto, RetailPay, che rappresenta una rivoluzione nello shopping locale: gli utenti potranno acquistare gli articoli che hanno trovato in rete nel negozio più vicino e ritirare l’ordine direttamente in un punto vendita, combinando la velocità dell’acquisto online con la sicurezza e l’assistenza dello store fisico. In più, offre ai clienti vantaggi come pagamenti rateizzati e sconti esclusivi».

“Il settore del retail sta adottando app mobili sempre più avanzate, che combinano l’esperienza digitale e fisica in un acquisto immediato e su misura per ogni cliente“.
“Abbiamo

sviluppato una piattaforma basata sull’AI, HI! che permette a brand e retailer di entrare in contatto in maniera mirata con i consumatori“.

Secondo Marco Durante, global VP sales & marketing di ShopFully, grazie all’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, oggi le app sono in grado di interpretare e rispondere in modo accurato alle preferenze degli utenti: «Consci di queste nuove tendenze, abbiamo da tempo sviluppato una piattaforma basata sull’AI, HI! (Hyperlocal Intelligence), che permette a brand e retailer di entrare in contatto in maniera mirata con i consumatori potenzialmente interessati ai prodotti offerti, coinvolgendoli lungo tutto il processo d’acquisto, a partire dalla ricerca di informazioni online da casa, fino all’acquisto nel punto vendita. Ciò permette di proporre contenuti sempre più mirati, generando un alto livello di engagement degli utenti, e facendoli sentire al centro dell’interazione con il brand. Parallelamente a questa nuova soluzione, i volantini digitali rimangono un importante strumento di comunicazione su cui investire. Proprio lo scorso anno abbiamo introdotto sul mercato Next, il nuovo volantino nativo digitale in grado di generare un +16% di interesse verso le offerte veicolate e un +17% di ricordo spontaneo dell’insegna rispetto al volantino digitale tradizionale, contribuendo a incrementare le visite nei punti vendita. Oltre a garantire una distribuzione iper targettizzata e geolocalizzata intorno a ogni singolo store, Next rende i volantini ancora più accattivanti per i consumatori, grazie a maggiori possibilità di interazione attraverso l’integrazione di nuovi elementi, tra cui dei video per presentare le caratteristiche dei prodotti».

Soluzioni smart per rendere più fluida l’esperienza omnicanale

Per Andrea Pizzato, ceo di Spider 4 Web, già da alcuni anni nel retail si assiste allo sviluppo di app che sfruttano tecnologie come l’Nfc o il QR code per connettere i punti vendita fisici con quelli digitali: «In questo modo un cliente può ricevere promozioni mirate o avere la possibilità di salvare articoli per un acquisto successivo in negozio, rendendo più fluido il passaggio da un canale all’altro. Un’altra tecnologia applicata al retail, soprattutto nel settore dell’arredamento e del fashion, è la realtà aumentata (AR) che consente ai consumatori di “provare” virtualmente un prodotto visualizzando sullo schermo del proprio smartphone come questo potrebbe adattarsi a uno spazio o un certo tipo di corporatura. Nell’ultimo periodo, inoltre, vediamo un’importante crescita delle app basate su tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning che offrono raccomandazioni sempre più personalizzate, in base non solo alla cronologia degli acquisti ma anche ai comportamenti in tempo reale. Senza dimenticare l’attenzione crescente verso la sostenibilità, sia dal punto di vista tecnologico sia dei contenuti delle app stesse. Recentemente abbiamo concentrato i nostri sforzi nello sviluppo di soluzioni personalizzate, che spaziano dalle app per il marketing B2C fino a strumenti B2B e applicazioni IoT. Abbiamo lavorato su progetti mirati a migliorare l’esperienza utente e l’efficienza operativa dei nostri clienti, integrando tecnologie avanzate per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni settore».

“Vediamo un’importante crescita delle app basate su tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning che offrono raccomandazioni sempre più personalizzate“.

Le

casse

Diebold

Nixdorf migliorano la CX ne il Viaggiator Goloso

Diebold Nixdorf, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di percorsi nei punti vendita per i consumatori, porta le proprie casse self-service nello store il Viaggiator Goloso, brand premium del Gruppo Finiper Canova, da poco inaugurato a Milano.

Il punto vendita il Viaggiator Goloso, caratterizzato da un design definito da forme essenziali e pulite in una superficie di 250 mq, dispone di cinque soluzioni self-service Diebold Nixdorf, tra cui il modello DN Series Easy One installato per la prima volta in Italia in un “grocery store” con banco colazioni. Questo sistema, posizionato al banco della gastronomia servita permette di effettuare il pagamento sia in elettronico sia in contanti e in modo self-service e veloce senza il percorso obbligato per passare dalle casse in uscita.

Al termine dell’area acquisto, si trovano altre due casse DN Series Easy One in modalità multifunzione, ovvero self-service, semi-assistita o assistita a seconda della disponiblità del personale e dei momenti di afflusso della clientela, alle quali si aggiungono altre due Easy eXpress sia con pagamento in contanti sia con elettronico. L’esperienza lavorativa del personale è facilitata dalla possibilità di operare direttamente dai monitor della cassa multifunzione e dai colori che assumono i semafori delle casse in funzione allo stato del pagamento in corso oltre che allertare in caso di necessità di aiuto al cliente.

«L’inserimento delle nostre soluzioni self-checkout DN Series Easy One e DN Series Easy eXpress nel panorama italiano rappresenta un passo fondamentale per la modernizzazione del settore retail – dichiara Lorenza Sbarbaro, direttore Sud Europa retail di Diebold Nixdorf – la tecnologia che offriamo non solo rende più semplice e veloce l’esperienza di acquisto per i consumatori, ma rappresenta anche un vantaggio competitivo per i nostri clienti grazie alla grande flessibilità di configurazione e di utilizzo realtime sulla barriera cassa, che come sappiamo è uno dei momenti più critici per raggiungere la soddisfazione del consumatore durante una spesa».

Still supporta

Fruttagel nel mantenimento della catena del freddo

Still, fornitore di sistemi e attrezzature per l’intralogistica, ha ottimizzato le attività logistiche di Fruttagel, società specializzata nella trasformazione di ortofrutta fresca, cereali e legumi in prodotti finiti destinati agli operatori del retail, del food service, del porta a porta e dell’industria alimentare.

Nello stabilimento di Alfonsine (Ravenna), Fruttagel trasforma migliaia di tonnellate di frutta e verdura in succhi, nettari, passate e sughi per servire numerosi clienti. Un’attività in cui il mantenimento della catena del freddo risulta fondamentale e che richiede la conservazione delle merci in celle frigorifere dove le temperature possono essere molto rigide e scendere fino a -30 gradi centigradi.

Per far fronte a questa esigenza e al fine di garantire la massima efficienza delle attività logistiche anche sottozero, Still negli anni ha contribuito a costruire un parco macchine composto da 73 mezzi elettrici adatti per soddisfare le diverse esigenze. Tra frontali, retrattili, transpallet e carrelli elevatori con e senza pedana, tutti i mezzi operativi nello stabilimento di Alfonsine sono efficienti, robusti e in grado di muoversi con agilità anche tra le celle frigorifere.

I mezzi Still non sono solo resistenti, ma anche attenti al risparmio: tutti i carrelli elevatori impiegati nello stabilimento in provincia di Ravenna sono infatti dotati di un sistema di controllo energetico denominato Blue-Q. Se infatti in un particolare momento il carrello non viene utilizzato dall’operatore, il sistema attiva automaticamente la modalità stand-by al fine di risparmiare energia. Una soluzione innovata che riduce i consumi fino al 20%, senza però rinunciare alle prestazioni.

«Un altro elemento chiave che da sempre caratterizza il nostro storico rapporto di collaborazione con Fruttagel è l’importanza della sicurezza nel magazzino – racconta Luca Marzaduri, sales manager filiale Emilia Est di Still Italia – su specifica richiesta del cliente, tutti i mezzi sono equipaggiati con luci di sicurezza Safety Lights».

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Nel 2024 gli acquisti online in Italia superano i 58,8 mld di euro

Secondo l’Osservatorio E-commerce B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2024 gli acquisti online degli italiani valgono 58,8 miliardi di euro (+6% rispetto al 2023).

Da un lato i servizi continuano il loro percorso di crescita, soprattutto grazie alle performance positive del settore turismo e trasporti e del ticketing per eventi, e il valore degli acquisti online per la macro-categoria raggiunge 20,6 miliardi di euro (+8%). Dall’altro il valore dell’e-commerce di prodotto aumenta, anche se con ritmi più contenuti rispetto agli anni scorsi: gli acquisti online toccano 38,2 miliardi di euro (+5%). Crescono a ritmi positivi, ma in linea con la media di mercato, l’informatica ed elettronica di consumo (+5%), l’abbigliamento (+5%) e l’auto e ricambi (+4%). L’editoria, invece, sembra aver raggiunto la sua stabilità di valore: gli acquisti online sono pressoché pari (+1%) a quelli registrati nel 2023.

Le dinamiche dell’e-commerce italiano non sono diverse da quelle del contesto internazionale negli ultimi anni. Quest’anno, gli acquisti online di prodotto a livello mondiale sono cresciuti dell’8% rispetto al 2023. L’aumento dell’e-commerce di prodotto è pari al +8% in Cina, al +9% negli Usa e al +7% in Europa. Con particolare riferimento al mercato europeo, gli Stati dove il commercio online di prodotto è più sviluppato sono UK (+4%) rispetto al 2023, Germania (+4%), Francia (+5%) e Spagna (+7,5%).

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«Nel 2024 non subisce grandi variazioni la ripartizione del mercato tra online e fisico in Italia – spiega Valentina Pontiggia, direttrice dell’Osservatorio E-commerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano – il tasso di penetrazione dell’online sui consumi totali (e-commerce + store) acquista mezzo punto percentuale e arriva al 13%, con valori diversi nelle componenti di prodotto (11%) e di servizio (17%). I valori di mercato ci parlano di un online un po’ meno vivace rispetto al passato. Questi dati non riflettono, però, il grande lavoro svolto dietro le quinte da molti merchant in termini tecnologici».

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Auchan Lussemburgo adotta i robot Exotec per evadere gli ordini

Auchan Retail Luxembourg ha stretto una partnership con Exotec, sviluppatore e produttore innovativo di sistemi robotici per l’automazione del magazzino, che prevede l’utilizzo del sistema Skypod nella sua struttura logistica di Dudelange.

Presso il sito di Auchan, Exotec ha installato 37 robot per automatizzare l’evasione degli ordini, alleggerendo e rendendo più piacevole il carico di lavoro degli addetti al magazzino. L’installazione consiste in scaffalature alte 1 m in cui i robot Skypod manovrano in modo autonomo ed efficiente in tutte le direzioni per estrarre i prodotti da 15.300 contenitori. Quindi li portano in una delle tre stazioni di picking, dove completano l’ordine.

«Automatizzando le attività di magazzino – dichiara Rémy Malchirand, Evp sales Western Europe di Exotec –Auchan ha aumentato in modo significativo la qualità e l’affidabilità del processo di allestimento degli ordini, risparmiando ai dipendenti molte camminate e sollevamenti e migliorando in modo significativo le condizioni di lavoro. Questo è pienamente in linea con la nostra filosofia human first, in cui ci impegniamo costantemente per rendere il lavoro in magazzino il più confortevole e sicuro possibile».

I sistemi automatizzati aumentano la produttività del magazzino fino a 915 ordini all’ora. Data la popolarità dell’e-commerce, in cui i consumatori si aspettano tipicamente consegne entro 24 ore, questo è un vantaggio importante per Auchan Lussemburgo. In totale, dal magazzino di Dudelange vengono preparati 160mila ordini all’anno, che vengono consegnati attraverso punti di distribuzione in tutto il Lussemburgo. I clienti che vivono nelle vicinanze possono ritirare la merce desiderata appena dieci minuti dopo l’acquisto.

«Il sistema Skypod appena installato a Dudelange occupa solo 749 mq di superficie – afferma Nicolas Gueuzurian, direttore marketing e e-commerce di Auchan Retail Luxembourg – mentre il nostro sistema precedente occupava 2.200 mq di spazio. Dopo un mese e mezzo di transizione, il numero di prodotti disponibili nell’Auchan Drive è aumentato del 17%».

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Andrea Stach è stata nominata nuova sales director di Baoli Emea

Baoli Emea, azienda specializzata nel campo delle soluzioni per carrelli elevatori, ha nominato Andrea Stach come nuova sales director.

Stach ha maturato una vasta esperienza nel settore dei carrelli elevatori e della logistica, ricoprendo vari ruoli di leadership nelle vendite, nell’assistenza e nel marketing. In particolare, Andrea Stach ha operato in qualità di sirector of sales & service presso Cesab Material Handling Europe, una filiale di Toyota Material Handling Europe (Tmhe), dove è stata responsabile della gestione del budget, della pianificazione strategica del business e dello sviluppo di una solida rete di concessionari.

Nel suo nuovo ruolo, Andrea sarà determinante nel guidare la strategia di vendita aziendale al fine di ottenere un aumento del volume degli ordini, migliorare la quota di mercato e raggiungere gli obiettivi economici prefissati per il mercato Emea. Andrea guiderà un team di vendita altamente performante, coordinerà le strategie del Gruppo con le iniziative di vendita e riferirà direttamente al managing director di Baoli Emea.

Il percorso professionale di Andrea è iniziato presso l’azienda Clark Maschinenfabrik, cui hanno fatto seguito posizioni chiave presso Yale Fördertechnik e Tmhe, dove si è distinta in posizioni quali senior manager per la gestione del territorio e manager per il marketing di prodotto, coordinando unità aziendali con significative responsabilità in ambito P&L e guidando ampi team eterogenei in diverse regioni europee. Ha dimostrato una forte capacità di promuovere cambiamenti, guidare iniziative di crescita e ottimizzare le operazioni di vendita.

Le sue competenze comprendono la trasformazione aziendale, l’ottimizzazione dei processi di customer journey e la comunicazione interculturale. Grazie a una conoscenza fluente della lingua inglese e una buona padronanza di francese, olandese e italiano, le abilità linguistiche di Andrea saranno preziose nella gestione dei partner di rete Baoli in Europa, Medio Oriente e Africa.

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Vinted consolida la sua crescita scegliendo Oracle NetSuite

Vinted, marketplace europeo online consumer-to-consumer dedicato alla moda di seconda mano, ha scelto Oracle NetSuite con l’obiettivo di consolidare la propria gestione finanziaria, migliorare la coerenza dei processi tra più entità e aumentare la visibilità dei dati in tutti i dipartimenti.

Nel corso della sua espansione, per Vinted – che oggi conta milioni di utenti in oltre 20 Paesi – era sempre più importante ottimizzare la propria gestione finanziaria che era affidata a otto applicazioni non collegate tra di loro, rendendo difficile ottenere una visione coerente e integrata dei dati finanziari. Vinted ha dunque scelto NetSuite come sistema di enterprise resource planning (Erp) per affrontare questa necessità e utilizzare una piattaforma scalabile a sostegno del proprio sviluppo.

«La nostra azienda si impegna a innovare e cercare modi per rendere l’usato la prima scelta e permettere alle persone della community di acquistare e vendere articoli di seconda mano – dichiara Ieva Karklytė, finance systems team lead di Vinted – con NetSuite, possiamo accedere ai dati a un livello molto più dettagliato che ci consente di comprendere meglio il nostro flusso di dati, disponendo di uno strumento affidabile in grado di gestire la nostra espansione».

Con NetSuite, Vinted si è dotata di un sistema finanziario scalabile per consolidare e automatizzare i processi finanziari a livello internazionale. NetSuite ha svolto un ruolo significativo nel ridurre del 70% i tempi di revisione contabile di fine anno del marketplace, permettendo all’azienda di ottenere una visione più accurata del suo flusso di cassa e di monitorare con precisione il valore dei suoi asset nel corso del tempo. Inoltre, NetSuite OneWorld ha aiutato Vinted a semplificare le esigenze di reportistica fiscale e gestione delle valute attraverso le numerose filiali internazionali.

«Il mercato dell’abbigliamento di seconda mano è in piena espansione – afferma Nicky Tozer, senior vice president Emea di Oracle NetSuite – e Vinted mostra che direzione seguire dando nuova vita ai capi di moda».

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Nel mercato del couponing prosegue la crescita dei buoni digitali

Secondo l’“Osservatorio sul mercato del couponing” a cura di Savi, marketing technology company specializzata nella gestione dei servizi legati all’utilizzo dei buoni sconto e all’analisi dei dati nel mercato della Gdo e non solo, il mercato del couponing continua la sua progressiva crescita avendo raggiunto nel primo semestre 2024 un valore di 162,5 milioni di euro (+12% sull’anno precedente).

Nei primi 6 mesi del 2024 sono stati infatti distribuiti in Italia complessivamente 108,4 milioni i buoni sconto con un incremento dell’8% rispetto al primo semestre 2023, a dimostrazione di come sempre più aziende del largo consumo decidano di accedere a queste forme di promozione anche per offrire ai consumatori un risparmio concreto e immediato.

Dalla ricerca, condotta su un network di oltre 40mila imprese partner (insegne della Gdo, drugstore, specializzati e farmacie) che coprono l’intero territorio nazionale, emerge anche l’aumento nell’utilizzo dei digital coupon, che oggi rappresentato il 17% del transato in cassa, confermando gli ottimi risultati realizzati a fine 2023, quando si era registrato un aumento del 45% rispetto all’anno precedente. Un dato rilevante se si pensa che nel 2021 i buoni dematerializzati si fermavano a una quota del 7%, ma che vede ancora ampi margini di sviluppo grazie soprattutto alle possibilità offerte sul fronte dell’analisi dei dati, della misurazione dell’intention-to-buy e dei risultati delle campagne.

I buoni digitali garantiscono infatti il tracking costante di tutto il processo di emissione e conversione, consentendo di targetizzare le offerte in base alle preferenze dei consumatori e aumentando progressivamente la redemption. Un processo che consolida la relazione con l’utente e garantisce un time-to-market di poche ore, l’azzeramento del consumo di carta, una maggiore sicurezza e tracciabilità. Per queste ragioni, i digital coupon sono la soluzione oggi preferita dal 68% delle aziende che lo individuano come strumento di maggior efficacia per indirizzare il customer journey.

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L’omnicanalità secondo Link Mobility

Link Mobility Italia è parte del Gruppo Link Mobility, azienda europea di mobile messaging e communication platform dal 2001. Per oltre 47mila brand, le soluzioni innovative di Link Mobility ottimizzano il flusso delle conversazioni tra aziende e clienti in settori chiave come retail, e-commerce, banking, travel & hospitality. Andrea Amatucci, partner e sales manager dell’azienda, spiega ai nostri microfoni i vantaggi dell’omnicanalità e in che modo Link Mobility supporta i propri partner nell’utilizzo dei nuovi canali.

Dsv: in cantiere un Fulfilment

Factory alle porte di Milano

Dsv è un player di logistica e trasporto attivo in Italia attraverso tre divisioni, Air & Sea, Road e Solutions. L’azienda opera attraverso tre macro vertical, ossia il settore industrial pneumatici, la divisione fast moving consumer goods e la divisione automotive. Davide Uracchi, managing director di Dsv Solutions Italia, ha raccontato ai nostri microfoni quali sono i cambiamenti in atto nel mondo del retail, anticipando l’inaugurazione di un nuovo Fulfilment Factory a Settala, nei pressi di Milano, e sottolineando gli obiettivi e le iniziative sul fronte della sostenibilità.

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