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Parola al consumatore
Geranio e basilico spopolano tra i pollici verdi
A rivelarlo un sondaggio del mensile “Vita in Campagna” che, grazie al coinvolgimento di un campione di appassionati, svela quali piante conquisteranno l’outdoor degli italiani e conferma che per gli acquisti verdi si continua a preferire il negozio fisico
di ALICE NICOLE GINOSA
La primavera è già nel pieno del suo svolgersi e i pollici verdi hanno già iniziato ad accumulare sui propri carrelli piante fiorite, aromatiche e officinali di ogni tipo. Obiettivo? Colorare il balcone, finalmente! Ma quali varietà rientrano nella top 3 e soprattutto il perché lo rivela un sondaggio del mensile “Vita in Campagna”.
Oltre 500 appassionati hanno espresso il loro parere sulle varietà fiorite e non, ma anche cosa guida le loro scelte e soprattutto sui luoghi prediletti per i propri
acquisti. Insomma, quello che leggerete, a breve, è un bel qua-
dro delle tendenze e preferenze di un campione, sì ristretto, ma esemplificativo di una nuova
era di plant-lover informatissimi, affamati di novità e che prestano attenzione all’estetica e alla “funzione alimentare” del verde.
COME SI DIVIDE IL BALCONE?
Partiamo da un primo dato interessante: il 58% degli intervista-
ti per il proprio balcone sceglie le fioriture, mentre il 33% preferisce le piante officinali, medicinali e aromatiche.
Piante fiorite
1° posto Gerani (30%) 2° p s urfi ie (14%) 3° posto Rose (12%)
Uomini e abitanti delle città preferiscono le rose. Le donne e gli abitanti dei piccoli centri apprezzano begonie, gerani e surfinie.
Officinali, medicinali, aromatiche
1° posto Basilico (25%) 2° posto Rosmarino (18%) 3° posto Salvia (18%)
ALCUNE NICCHIE DI MERCATO RIMANGANO LEGATE ALL’ACQUISTO IN LOCO E ALLA CONSULENZA DIRETTA DEGLI ESPERTI
E INTERNET?
Solo il 4% acquista online. La percentuale scende al 3% per gli abitanti dei piccoli centri
PERCHÉ I CLIENTI COLTIVANO FIORI E PIANTE?
• Ragioni estetiche (38%) • Uso alimentare (37%)
Gli abitanti dei piccoli centri si dimostrano particolarmente consapevoli di come un orto da balcone possa essere utile anche in cucina
I LUOGHI PREFERITI PER GLI ACQUISTI
In generale il sondaggio ha rivelato una preferenza per il negozio fisico e nello specifico: • 45% vivai • 21% negozi specializzati • 15% mercati • 11% supermercati e ingrossi
CHI SONO GLI APPASSIONATI
Si tratta di un gruppo di oltre 500 persone, eterogeneo in quanto a provenienza e tipologia di nucleo urbano di residenza. Tra le caratteristiche del campione - composto sia da uomini sia da donne - si denotano: • prevalenza di abitanti in piccoli centri • l’89% possiede il diploma di scuola superiore e spesso la laurea • fascia di età compresa dai 55 anni in su / Facciamo il punto
I trend oltre il sondaggio
colloquio con Alberto Locatelli della redazione di “Vita in Campagna”
Come è stato impostato il sondaggio e quale è stato l’obiettivo della sua realizzazione?
«Il sondaggio nasce per profilare i nostri potenziali lettori, dal momento che ci siamo rivolti, per scelta, non ai nostri abbonati ma ai registrati al sito. Abbiamo inviato
le domande a un campione casuale, che ha indicato esplicitamente la preferenza per uno stile di vita legato alla campagna, che preveda la coltivazione dell’orto, del giardino e del frutteto ma anche l’allevamento di animali sia da compagnia
sia di bassa corte. A motivarci nella creazione del sondaggio è stata la volontà di avere una maggiore conoscenza di coloro che potrebbero potenzialmente diventare i nostri lettori. Ma non solo. Obiettivo della redazione di “Vita in Campagna” è anche quello di verificare se, oltre alla coltivazione e all’allevamento, il campione coltivasse ulteriori interessi. E così abbiamo scoperto che gli intervistati si stanno dedicando alla tutela e difesa dell’ambiente. Nel concreto si sta imponendo uno stile di vita sostenibile che predilige prodotti biologici, a discapito di quelli nocivi per la natura e per l’uomo».
Il campione analizzato comprende una fascia d’età dai 50 ai 65 anni e oltre. Cosa succede invece tra le fasce d’età più giovani?
«Si sta registrando un forte interesse per uno stile di vita sostenibile anche tra le fasce giovani. Nel concreto mi riferisco a uomini e donne tra i 35-45 anni che si avvicina-
no al mondo della campagna e dell’agricoltura, sia amatoriale sia professionale, poiché ereditano - non dai genitori ma dai nonni - terreni o case in campagna,
in origine destinati alla coltivazione o all’allevamento. Si tratta dunque di “agricoltori di ritorno” che hanno saltato una generazione - quella dei genitori - e che decidono di dare una svolta alla propria vita, occupandosi a pieno titolo dell’agricoltura come prima risorsa di reddito, nonostante in passato fossero impiegati in settori completamente differenti».
La figura dell’"hobby farmer": come è cambiata?
«La definizione che si utilizzava fino a 10-15 anni fa è completamente cambiata dal momento che l’avvicinamento all’agricoltura - a livello hobbistico e professio-
nale - è avvenuto non solo per motivi economici ma anche e soprattutto per motivi etici. Dedicarsi alla coltivazione o allevamento viene percepito, oggi,
come una missione per la tutela dell’ambiente che ci circonda».
Le piante ornamentali “entrano nel radar” del nuovo hobby farmer?
«Sì, assolutamente. Questo trend è cambiato negli ultimi anni. Se inizialmente l’hob-
by farmer si occupava quasi esclusivamente di produzione di frutta, ortaggi e allevamento di animali, oggi questa figura ha incluso tra le sue sfere di interesse
anche l’abbellimento della propria azienda agricola, giardino, terrazzo e aree limitrofe con la coltivazione di varietà ornamentali».
Il trend delle erbe aromatiche vi risulta condiviso a tutte le fasce d'età del consumatore?
«L’interesse in questi ultimi anni per le erbe aromatiche, sia tradizionali sia più ricercate e insolite, abbraccia le più svariate fasce d’età. Non solo appassionati di età medio-alta ma anche tanti giovani. A spingere sempre più verso questo trend è il loro uso in cucina. Non c’è nulla di più soddisfacente di raccogliere le foglie della propria pianta di basilico e ricavarne del pesto. Senza dimenticare l’aspetto estetico: da non trascurare e che è un ulteriore fattore che spinge i consumatori verso l’acquisto di questa categoria merceologica».