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MARKETING
STORIE di MARKETING estere
Ecco le più popolari
di Marta Meggiolaro
Il National Garden Bureau ha scelto le piante dell’anno 2022, fornendo il materiale utile alla loro diffusione e alla vendita. Un progetto di lunga data da cui trarre ispirazione
Ogni anno il National Garden Bureau seleziona una pianta annuale, una perenne, un bulbo, un arbusto, una pianta da orto e una da interno che vengono incoronate “piante dell’anno”. Le prescelte vengono selezionate in base a quanto sono popolari, semplici da coltivare, adattabili a diversi climi, versatili negli usi e con un buon numero di cultivar. Il NGB mette a disposizione degli affiliati una grande varietà di materiali che sostengono la promozione e la vendita di queste specie all’interno dei centri di giardinaggio: immagini, poster, loghi, consigli per la coltivazione, schede di informazioni sulle varietà, power point che illustrano le piante dell’anno e le attività dell’associazione. Per il 2022 le piante dell’anno sono: Peperomia, Gladiolo, Lillà, Phlox, insalata verde e Verbena.
Una Peperomia dal portamento ricadente: P. prostrata.
P. argyreia, dal fogliame a goccia, elegantemente striato di bianco. Pilea peperoimioides Evanthia.
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PEPEROMIA, OTTIMA PER I PRINCIPIANTI
Le piante di questa famiglia iniziano a essere vendute come piante da appartamento nel 1930, ma c’era poco fra cui scegliere. Recentemente stanno conoscendo una stagione d’oro: merito del fatto che si sono aggiunte tante nuove varietà, erette o ricadenti, simili a piante succulente o meno. Sono le perfette piante da appartamento perché non hanno bisogno di molta luce, anzi non vogliono proprio la luce diretta, e non crescono molto: non diventano troppo ingombranti. I pollici verdi inesperti si troveranno molto bene con questa specie, facile da coltivare: non necessita di un’irrigazione molto frequente né di specifiche concimazioni. In più, le varietà a disposizione sono talmente tante da solleticare il desiderio dei collezionisti.
UNA SPADA GENTILE
Il gladiolo deriva il suo nome dalla parola latina “gladius”, che significa spada. Il nome è stato attribuito per via del suo portamento eretto, che lo fa spiccare in giardino. Ne esistono differenti varietà, che differiscono fra loro per l’altezza e la forma del fiore. I più diffusi sono i grandiflora, ma la genetica ha lavorato molto su questa pianta, ottenendo varietà più basse o con fiori particolari. La quantità di fogge e di colori è impressionante, sono di facile accostamento alle altre specie, e faranno la differenza nei giardini dei vostri clienti. Perché sia una coltivazione soddisfacente, ricordate di piantare in un terreno ricco e ben drenato, da lavorare eventualmente con compost o stallatico prima della messa a dimora, in pieno sole, provvedendo presto ai supporti per i lunghi steli carichi di fiori. I gladioli hanno anche bisogno di essere innaffiati con regolarità e frequenza: lo stress idrico, infatti, li porta a essere più esposti a malattie e parassiti. La riuscita è ottima anche in vaso. I gladioli sono un magnifico fiore da reciso, e piantandoli in periodi successivi è possibile assicurarsi la loro compagnia per tutta l’estate: queste sono tutte indicazioni per cui i vostri clienti chiederanno il vostro consiglio e avranno bisogno di ciò che il garden offre.
LILLÀ, MODA INTRAMONTABILE I lillà sono tra gli arbusti o piccoli alberi decidui più apprezzati di sempre: sono robusti, affidabili, a bassa manutenzione e sono anche profumati. Sono diffusi in tutto il mondo e hanno dato origine a diversi ibridi. I colori comprendono tutte le sfumature di lilla, dalle più chiare
Gladiolus “Vista”, affascinante ibrido di gladiolo americano.
NGB: mission e scopi
Il National Garden Bureau è un’organizzazione non-profit che si propone di educare, ispirare e motivare le persone per incrementare l’uso delle piante nelle case, nei giardini e nei posti di lavoro: si propone insomma di essere lo strumento principe del marketing dell’industria del gardening. I membri del NGB sono aziende e gruppi esperti nel campo dell’orticoltura e tutte le informazioni che l’associazione raccoglie e diffonde sono fornite da queste fonti e sono quindi totalmente affidabili. Lo slogan? “Inspire. Connect. Grow”, cioè: ispira, connetti, cresci.
Mix di gladioli di Harris Seeds.
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Lillà “Flower Festa” Pink.
alle più scure, e i fiori possono essere singoli o doppi. Amatissimi per le loro fragranze e la loro bellezza, grazie al lavoro della genetica possono ora essere coltivati in climi differenti e abbiamo anche delle varietà con un portamento più compatto e che non raggiungono grandi dimensioni; in questo modo si prestano a essere usati in diversi contesti, anche in vaso, sui terrazzi o sui balconi della città. Un’altra caratteristica che li rende molto apprezzati oggi, e che aiuta la vendita, è il fatto che attraggono gli insetti impollinatori: sono amici delle api e contribuiscono a incrementare la biodiversità. Esistono anche varietà rifiorenti, che permettono di godere dei profumatissimi fiori lungo tutta l’estate. Per tutte queste ragioni, il Lillà è una pianta da proporre in vivaio e da inserire nei progetti per i nostri clienti. Perché questa specie dia il meglio di sé, è importante coltivarla in zone che garantiscano un inverno abbastanza freddo, dove il terreno è ben drenato e leggermente alcalino, in una posizione in pieno sole.
NON È SOLO UN’INSALATA
Strana storia, quella delle insalate. Forse non tutti sanno che prima di diventare il piatto delle signore perpetuamente a dieta, le verdure da foglia erano comunque associate alla sfera femminile in quanto si riteneva che alcune varietà fossero un afrodisiaco e aiutassero la fecondità: si trovano tracce di questa convinzione fin nell’Antico Egitto. Inizialmente usate negli infusi, le insalate sono entrate ben presto nella dieta mediterranea, sia crude sia cotte, condite o saltate nell’olio. Le più note fanno parte della famiglia delle Asteraceae, come la lattuga, la cicoria o il tarassaco; dalla famiglia delle Amarathaceae citiamo invece gli spinaci, mentre le Brassicaceae comprendono la famiglia dei cavoli, che stanno conoscendo una buona diffusione. Questi ortaggi possono dare grande soddisfazione ai nostri clienti che vogliono organizzare
Per approfondire
Le informazioni e le foto riportate nell’articolo sono state messe a disposizione del pubblico dalle aziende membri del NGB e sono reperibili qui
Lillà “Little Lady”, di Bailey Nurseries.
Un mix di lattughini di PanAm. “Bright Lights”, di Swiss Chard.
STORIE di MARKETING estere
un orto domestico, in piena terra o nei contenitori: possiamo incuriosirli proponendo varietà dai colori particolari o specie più esotiche, ma la parte importante è fornire le informazioni corrette per la coltivazione di ognuna e gli strumenti adeguati alla difesa delle piantine. Trattandosi di piante da orto, possiamo aiutarli a sperimentare con le varietà e a imparare a conoscere modalità e tempi di raccolta.
VERBENA, PER I GIARDINI ASSOLATI
È risaputo che la Verbena sopporta bene le alte temperature e il secco; quello che forse non si sa è che i nuovi ibridi sono stati sviluppati proprio per potenziare questa caratteristica, unitamente al valore ornamentale della fioritura. La pianta è conosciuta fin dall’antichità, quando veniva usata come medicamento; oggi si è diffuso le numerose varietà, differenti per portamento e colori, vengono sfruttate per adornare i giardini. I fiori sono ampi, i colori vivaci, e sono generalmente offerte in mix, per poter creare gradevoli accostamenti di colore. La verbena è molto amata dagli insetti impollinatori: uno dei motivi per cui verrà scelta volentieri dai consumatori. Può essere proposta sia come tappezzante sia come punto focali, in vasi o in basket appesi. Va posta in pieno sole. L’importante è che il substrato sia drenante e che l’irrigazione sia abbondante e regolare, pena lo scolorimento dei fiori. È consigliabile anche proteggerla dall’oidio trattandola con olio di Neem, nonostante le nuove varietà siano più resistenti. La Verbena è una pianta annuale che, grazie all’apporto di allegria e colore che regala al giardino, darà grande soddisfazione anche ai consumatori meno esperti.
PHLOX, UN OMAGGIO ALL’AMERICA
Non è difficile comprendere come mai il Phlox sia stato scelto come pianta dell’anno dall’associazione americana NGB: infatti originariamente è un fiore selvatico che si trova nei territori dalla Florida all’Alaska. È una classica pianta perenne americana, coltivata già dai nativi. I fiori hanno colori vivaci e la fioritura dura molte settimane: questi sono i due punti di forza per cui il Phlox è un must have per i giardini assolati, dove si possono trovare sia quelli a fioritura primaverile, sia quelli a fioritura estiva. I primi sono generalmente usati come coprisuolo, mentre i secondi sono più alti. I Phlox hanno bisogno, oltre che di luce, di un substrato leggero, sabbioso e ben drenante; il terreno argilloso potrebbe comprometterne irrimediabilmente la messa a dimora. Hanno anche bisogno di essere innaffiati regolarmente e con abbondanza, ma temono i marciumi e gli attacchi fungini, quindi è meglio evitare di bagnare la mattina presto e di bagnare le foglie. La cosa migliore è avere un impianto di irrigazione a goccia. Essendo perenni i giardinieri un po’ più esperti possono divertirsi in autunno a dividerli. Questo rinvigorirà le piante che, l’anno successivo, regaleranno una fioritura ancora più esuberante.
Verbena “Tuscany Pastel” mix, di Syngenta.
Verbena “Samira Rose”, di Benary. Phlox “Pink Sparkles”, di Walter Gardens.
Phlox “Pop Star” Deep Blue, di Syngenta.