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CASE HISTORY

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SOSTENIBILITÀ

SOSTENIBILITÀ

STORIE di AZIENDE case history/1

Le due linee, sorte tra il 2020 e il 2021, nascono con l’obiettivo di rispondere a specifiche esigenze, andando incontro alle nuove richieste di mercato e abbracciando insieme due target: quelli che vogliono tutelare la propria salute e quella delle piante, privilegiando i prodotti biologici; e quelli che vogliono dedicarsi alla passione per il giardinaggio con un tocco più glam rispetto alla tradizione, scegliendo piante “ben vestite”. Eat-bio e Maison Armoatique non erano mai state presentate “ufficialmente” da Lorenzetto srl alla platea dei distributori a causa della pandemia, fino a Myplant 2022, che ha finalmente offerto quest’occasione.

CURA E AFFIDABILITÀ

«La nostra azienda è conosciuta e affermata da anni per l’affidabilità, la qualità, la cura del cliente. La nostra attenzione non è solamente rivolta al mercato dei clienti come grossisti o retailers, ma anche alla realtà dei garden centres o dei giardinieri», ci risponde Gianfranco, l’agrotecnico dell’azienda, quando gli chiediamo quali siano i punti di forza di Lorenzetto srl. Insomma, un occhio particolarmente attento al dettaglio di ogni singola pianta e varietà, accuratamente scelta e controllata dallo staff.

IL FASCINO DEL BIO

Ed è proprio questa attenzione che già da qualche anno ha fatto intravedere in casa Lorenzetto una sempre crescente attenzione agli ideali eco-friendly. «La nuova tendenza è un’attrazione verso il mondo green, la natura, il biologico, il rispetto per il pianeta e anche il made in Italy. Grazie a tale richiesta di mercato, quindi, i florovivaisti si orientano verso questa direzione, sopperendo alle loro stesse produzioni con l’acquisto di piante coltivate in Italia, aromatiche cresciute all’aria aperta, biologico italiano, fiori tipici delle nostre regioni - pur dovendo sostenere dei costi maggiori e avere chiaramente un prezzo finale più alto», continua Gianfranco. «Crediamo che la scelta vincente oggi sia proporre una pianta bella esteticamente, ma non “arti-

Tendenza eco-friendly

colloquio con Elena Falone e Gianfranco Lorenzetto di Marta Meggiolaro Eat-bio e Maison Aromatique: le due linee Lorenzetto che guardano alla sostenibilità tanto quanto alla resta estetica

ficiale”, cioè cresciuta in serre, spinta da fertilizzanti e fitofarmaci. La pianta deve essere sana, resistente, duratura e perfetta nella sua imperfezione naturale. Nel nostro caso particolare, una pianta aromatica deve essere un tripudio di profumo, freschezza, salute, deve sprigionare dalle foglie l’aroma della vera pianta cresciuta in pieno campo, forgiata dal vento, dalla tempesta, ma baciata dal sole e accarezzata dalla brezza del mare, che solo qui in Liguria è possibile». Ed è proprio da quest’idea e consapevolezza che prendono le mosse le due nuove linee Eat-bio e Maison Aromatique.

LE AROMATICHE DEL FUTURO

«Abbiamo voluto proporre una linea che speriamo possa essere la scelta del futuro, ovvero il bio. Nel nostro catalogo era già presente da alcuni anni, ma ha subito un restyling ed è diventata “Eat-bio”, totalmente biologica ed ecofriendly, con il vaso in lolla di riso compostabile e un packaging estremamente attuale», ci racconta Elena Falone, sales manager di Lorenzetto. «Una gamma di livello alto, studiata per chi ha rispetto Scopri di più su lorenzetto.com dell’ambiente, attenzione al benessere, alla salute personale e all’alimentazione e dedicata a chi fa una scelta di vita consapevole. Il nostro slogan è perciò diventato: “Love the planet, eat bio!”. L’altra linea

è la neonata “Maison Aromatique”, un’originale idea di piante aromatiche con un packaging che le veste a festa, molto attraenti per chi desidera acquistare una pianta che si contraddistingue non solo per la sua qualità ma anche per l’estetica. Con questo prodotto vogliamo proporre le tendenze del gardening indoor e il crescente utilizzo delle aromatiche come arredo anche in cucina».

INNOVAZIONE E SICUREZZA

Anche sul futuro poi, le idee sono chiare:

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«Vogliamo essere un punto di riferimento, solido e sicuro, nel mercato del bio: per questo siamo da tempo certificati Global Gap. Abbiamo anche la certificazione IFS per poter tracciare la filiera del food nel nostro magazzino e ampliare ulteriormente l’offerta per i clienti che commercializzano nel settore, assicurando in tal modo una minore presenza di contaminazione chimica delle piante. Per questo progetto investiamo continuamente in innovazione di prodotto puntando su metodi di coltivazione e packaging green, e ci siamo certificati Bioagricert. La certificazione biologica verifica la conformità alla normativa in materia di produzioni biologiche e garantisce quindi che prodotti e processi rispettino i requisiti di produzione, trasformazione e commercializzazione», ci rivelano quando chiediamo dei progetti futuri di Lorenzetto srl. «Crediamo in una digitalizzazione funzionale e non esasperata, andiamo alla ricerca di materiali e soluzioni eco-friendly per uno sviluppo sostenibile. Se le nostre radici sono nella produzione e distribuzione, il nostro futuro è nel rispetto dell’ambiente e nell’adattarsi ai cambiamenti. Siamo appassionati del nostro lavoro, ci piace sentirci uniti, ci piace lavorare insieme e dare sempre il massimo. E ci piace molto sentirci utili ai nostri clienti e, nel nostro piccolo, al futuro del pianeta!».

Elena Falone, sales manager di Lorenzetto.

Gianfranco Lorenzetto, l’agrotecnico dell’azienda.

Lorenzetto, rinnovare la tradizione

Da cinquant’anni la famiglia Lorenzetto si dedica con passione al florovivaismo, grazie a un know-how che è cresciuto nel tempo. Allo stesso tempo, l’impresa è giovane, investe nella crescita professionale delle persone e conta nello staff cinque impiegati under 30, una componente importante per dare sempre nuova energia al gruppo di lavoro. Oltre al titolare, Germano Lorenzetto, la squadra si compone di dieci persone e durante il periodo della stagione può arrivare a 2530 elementi. I prodotti di punta sono in assoluto le piante aromatiche in vaso - tra le quali si annoverano anche molte specie particolari - grazie al microclima della piana di Albenga, particolarmente favorevole a questo tipo di colture che vengono coltivate in pieno campo. Altri articoli caratteristici sono le lavande, le margherite, le agathee, le gazanie, le dimorphoteche, gli euryops, oltre a commercializzare anche altre piante fiorite, da esterno, grasse, da siepe, da frutto, agrumi, ulivi, oleandri. La professionalità dello staff, una distribuzione annua di diversi milioni di prodotti e un notevole portfolio di clienti in tutta Europa, dalla Penisola Scandinava all’Islanda, dall’Est Europa al Sud della Francia e ovviamente l’Italia, rende la rete di vendite molto capillare tra grossi retailers, piccoli garden, giardinieri e riserve botaniche. Lorenzetto srl è socio sostenitore e sponsor dell’Aicg.

STORIE di AZIENDE case history/2

Fare sostenibilità (in concreto)

colloquio con Matteo Laconi di Alice Nicole Ginosa

Sul numero dello scorso ottobre dell’edizione nostrana di Forbes, Vigorplant rientra nella classifica delle realtà più green. Cosa significa avere una filosofia ecosostenibile fin dalle proprie radici?

Un grande traguardo che premia l’impegno di Vigorplant nel contrastare la crisi climatica, da una parte, ma anche la possibilità di continuare a fare sempre meglio verso un mondo migliore, per tutti. Vigorplant è ufficialmente nella classifica di Forbes Italia delle 100 eccellenze italiane nel campo della sostenibilità, un riconoscimento che si concretizza nel Sustainability Award e che è il risultato di un percorso iniziato nel 1975. Ce lo siamo fatti raccontare da Matteo Laconi di Vigorplant, marketing manager dell’azienda lodigiana.

Come è iniziato il percorso e approccio verso una maggiore sostenibilità? Dal 1975 quali sono state le fasi fondamentali?

«La tendenza verso tematiche sostenibili è sempre stata protagonista delle scelte dell’azienda e, negli ultimi 10 anni, si è ulteriormente intensificata con la realizzazione di un grande progetto legato all’energia: un impianto fotovoltaico da 300mila Kilowatt capace di fornire gran parte dell’energia elettrica utilizzata nel processo produttivo. Parlando di prodotti, in alcuni utilizziamo corteccia proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo i rigorosi standard FSC® (Forest Stewardship Council®). Un altro esempio di sosteni-

Matteo Laconi, marketing manager di Vigorplant. bilità è il Nativia, il terriccio universale biologico top di gamma per la sostenibilità, contenente Biocross®, prodotto ricco di microrganismi naturali che rafforzano le radici in modo ecocompatibile, e dotato anche del marchio I’m Greentm sul packaging, che attesta l’utilizzo di una parte di plastiche riciclate che riducono le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Anche la materia prima di nostra produzione di tipo rinnovabile EcoFibra®, 100% naturale, ottenuta trasformando, mediante un processo di estrusione, il legno di particolari essenze arboree in fibre soffici, aerate e sterili capaci di donare ai substrati eccellenti performance agronomiche, rappresenta un’altra azione concreta a testimonianza dell’impegno quotidiano».

Abbiamo avviato il progetto Brooklyn che vede la realizzazione di vere e proprie serre in cui poter sperimentare soprattutto materie prime innovative e sostenibili

STORIE di AZIENDE case history/2

Il piazzale di stoccaggio dei prodotti destinanti all’ambito professionale.

Il claim ideato in occasione del riconoscimento di Forbes Italia.

Cosa rappresenta per voi aver ricevuto il premio Sustainability Award?

«Sicuramente un traguardo di cui siamo molto orgogliosi, un premio unico nel nostro settore che vede così valorizzati il nostro impegno sociale e ambientale. Alla base del nostro CSR c’è una filosofia tutta green che mira ad armonizzare gli obiettivi economici e di business con quelli sociali e ambientali e a lavorare per un mondo migliore per tutti, a partire da chi lo abita oggi. Una filosofia green che siamo contenti essere stata premiata e riconosciuta da un premio così importante, che ci rende orgogliosi e ancora più forti di fronte alle sfide che la crisi climatica di oggi ci pone: dal 1975 ci impegniamo a rendere il nostro business sempre più sostenibile ed efficiente».

Ci sono progetti e attività in questo ambito che lancerete nel prossimo anno? «Si, abbiamo avviato il progetto Brooklyn che vede la realizzazione di vere e

proprie serre in cui poter Consulta tutte le soluzioni sperimentare soprattutto materie prime innovatiprofessionali ve e sostenibili. Un vero di Vigorplant e proprio ponte verso il futuro in cui il floricoltore continua ad essere un partner fondamentale per le nostre ricette dando vita ad una vera e propria co-creazione di valore condiviso, per noi e per il professionista. Il nostro reparto di ricerca e sviluppo è una delle chiavi del nostro successo e per tale ragione abbiamo voluto investire ulteriormente con un progetto ad hoc sviluppato proprio sul fronte della sostenibilità».

La filosofia Green

• Eccellenza in tutti i comparti dell’azienda • Armonizzazione degli obiettivi di Business con quelli sociali e ambientali • Valorizzazione delle risorse come primo passo per investire sul futuro Queste tipologie di substrati possono essere confezionate in sacchi da 70 litri, in big bag da 1 a 3,5 mc di substrato, in Xpro pack da 4 a 6 mc di substrato “compresso”, in Xbag sacchi coltura da 30 o 15 litri oppure sfuso. • Semina e taleaggio • Fuori suolo • Colture protette • Vivaistica • Paesaggistica

I substrati professionali Gli impieghi

STORIE di AZIENDE case history/3

Controllo ed efficienza per Stelle di Natale senza pari

a cura di Filippo Terragni

Innumerevoli elementi concorrono alla salute e qualità delle coltivazioni. E lo sa bene Giuseppre Iuele, che grazie agli schermi Robuxta di Arrigoni ha migliorato la produzione delle sue Stelle di Natale

La delicatezza della Stella di Natale non dipende solo dalle peculiarità della pianta, ma anche dal modo in cui essa viene coltivata. Gli agronomi di Arrigoni, azienda comasca specializzata nella produzione di reti e tessuti per l’agricoltura, hanno infatti recentemente scoperto che gli schermi della gamma Robuxta®, caratterizzati da un’elevata

Giuseppe Iuele alla guida dell’azienda. resistenza all’abrasione, sono in grado di assicurare il rispetto di diversi parametri di questo tipo di pianta e si adattano all’installazione con sistema automatizzato. Possono quindi favorire una crescita armonica e rigogliosa dell’Euphorbia pulcherrima, nota appunto come Stella di Natale.

FILTRARE CON EFFICACIA

È proprio Giuseppe Iuele, titolare dell’omonima azienda orto-florovivaistica di San Marco Argentano, in provincia di Cosenza, a darci una testimonianza diretta. La sua azienda produce annualmente circa 20 milioni di piantine da orto, 100mila Stelle di Natale e altri 400mila vasi di fiori, su 40mila metri quadrati di superficie totale. “Le esigenze maggiori le abbiamo in estate – spiega Iuele – quando necessitiamo di una luce controllata (il nostro fabbisogno è di circa 32.000 lux) e di rinfrescare l’ambiente delle serre. In passato, per abbattere la luce usavamo l’imbiancante ed eravamo costretti a fare più passaggi sulle serre. Ora, con la rete Robuxta® di Arrigoni, abbiamo risolto i nostri problemi”. Il valore aggiunto dell’impianto di Iuele è, inoltre, l’automatizzazione: un computer regola l’apertura e la chiusura degli schermi Robuxta® a seconda delle condizioni meteo. Vincenzo Mercuri, dell’azienda Lamezia Serre di Lamezia Terme (CS), che ha realizzato la struttura schermante, aggiunge: “Il telo Robuxta® di Arrigoni è più pesante e più rigido rispetto a quelli che abbiamo sempre installato. Il risultato finale è stato davvero ottimo e abbiamo toccato con mano quanto la qualità di questo materiale, testato negli anni, si presti per un simile tipo di coltura”.

FARE IL PIENO DI BENEFICI

Sono proprio le tensostrutture i progetti ideali per gli schermi Robuxta®, grazie alla loro funzione termo-riflettente. Catene e trame sono realizzate con mono-

STORIE di AZIENDE case history/3

Gli schermi Robuxta® applicati sulle serre dell’azienda calabrese.

I numeri

• 40.000 metri quadrati di superficie totale • 20.000.000 di piantine da orto • 100.000 Stelle di Natale • 400.000 vasi di fiori

filo, mentre la seconda trama è in bandella. Questo monofilo aggiuntivo protegge la bandella di trama e impedisce che quest’ultima entri in contatto con i montanti e i cavi delle strutture di trazione, evitandone il danneggiamento. Il colore bianco riflette una parte della luce infrarossa, responsabile delle alte temperature. A causa della riflessione, la temperatura al di sotto dello schermo è significativamente ridotta. Non di meno, la gestione della temperatura aumenta l’efficienza nel risparmio idrico del 20-30% e l’additivo LD-Light Diffusion impiegato nella bandella fornisce più luce PAR (radiazione fotosinteticamente attiva), utile per la fotosintesi delle piante.

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