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POLITICA AGRICOLA
STORIE di GIOVANI politica agricola
Uno sguardo verso il futuro
di Emma Colombo
La modernità e i processi di sviluppo costringono a un ragionamento su nuovi strumenti e necessità della società, in cui il settore agroalimentare assume nuovo spicco grazie alle intuizioni delle nuove generazioni
A EIMA, la kermesse internazionale dedicata ai macchinari agricoli, quest’anno ha avuto grande rilievo il ruolo dei giovani e quello della digitalizzazione. Specialmente durante il convengo “Digitale e Giovani: l’agricoltura che verrà, dalla PAC alla Strategia Farm2Fork” organizzato da Image Line, ci si è concentrati sulle nuove dinamiche che regolano l’agricoltura moderna, e delle strategie possibili per porla al centro del processo di transizione alla green economy.
LA PAROLA AI GIOVANI
I due attori principali sarebbero proprio le nuove generazioni e una digitalizzazione sempre in crescita, anche in questo settore. «Da diversi anni grazie al progetto AgroInnovation EDU, all’iniziativa AgroInnovation Award nata in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e al Premio Filippo Re ideato con l’Accademia Nazionale di Agricoltura, abbiamo un’opportunità, sempre più preziosa, che ci consente di entrare in contatto con le giovani generazioni di studenti di agraria e ricercatori e conoscere le loro idee», ha affermato Valmori, fondatore di Image Line, presentando poi il nuovo progetto dell’azienda ParteciPAC-Tutti per la PAC, la PAC per tutti. Promosso proprio da Image Line e finanziato dall’Unione Europea, ParteciPAC nasce proprio con l’obiettivo di informare e sensibilizzare giovani agricoltori, studenti e insegnanti sulla Politica Agricola Comune, e sul suo ruolo primario nell'affrontare le sfide globali che riguardano l'ambiente e il clima, portando benefici non solo al settore, ma a tutta la società.
PRODUTTORI E CONSUMATORI INSIEME
L’importanza di un’iniziativa di questo tipo è evidente da una necessità di produzione e consumo dei cibi sempre più sentita, a tutti i livelli del nostro vivere, e l’innovazione ne è la chiave. ParteciPAC sarà così un primo e importante momento di scambio tra cittadini e operatori del settore agroalimentare, promuovendo e rafforzando il dialogo e il mutuo riconoscimento di bisogni e aspettative. «A mio avviso la vera svolta è rappresentata dalla richiesta di un approccio diverso non solo alla produ-
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Esperienze virtuose
Come quella della Fattoria di Corazzano, «un esempio singolare di sostenibilità ambientale unita al sociale, che si occupa di accogliere giovani da tutto il mondo per permettergli di fare una esperienza di vita all’interno dell’azienda agricola. Grazie all’utilizzo del digitale l’azienda riesce oggi ad ottimizzare in maniera più efficace il lavoro di gestione dati e reportistica, guadagnando maggiore disponibilità in termini di tempo, da dedicare all’accoglienza e alla formazione degli ospiti», come racconta al convegno Cristiano Spadoni, Business Strategy Manager di Image Line.
zione del cibo, ma anche al consumo. Ciò rimette insieme consumatori e produttori in un’unica alleanza per la sostenibilità», sostiene infatti Diana Lenzi, Presidente CEJA, l’Organizzazione dei Giovani Agricoltori Europei che raccoglie 30 associazioni agricole e due milioni di produttori UE.
SEMPRE PIÙ SMART
La centralità del digitale, pervasiva in qualsiasi ambito della modernità, è sotto i riflettori anche nel settore agroalimentare, dove risulta il principale strumento per raggiungere una piena sostenibilità sia ambientale, sia economica, parte integrante del processo di sviluppo agricolo. Fondamentale, il digitale, lo è anche poi per strategie come la Farm2Fork, il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. In questo ambito a tutti gli attori della filiera si richiede maggiore consapevolezza, dalla produzione al consumo, ed è proprio l’accesso ai big data a permettere agli agricoltori la loro parte: consentire un’ottimizzazione di tempi, costi e risorse, intervenire in maniera mirata sulle colture e dare sempre maggiore impulso all’agricoltura di precisione, limitando al massimo gli sprechi. Ricorrere al digitale, insomma, come ben sanno i giovani agricoltori, significa maggiore efficienza e produttività per le aziende agricole.