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STORIE BREVI
IL MAGICO ESTRATTO DI ICL PER IL MANTO ERBOSO DIVENTA “SMX”
ICL - impresa leader nella nutrizione delle piante - rinnova uno dei suoi prodotti di punta: da oggi l’estratto alcalino di alghe “SeaMax” si chiamerà “SMX”. Un restyling che tocca la denominazione, ma non la formula, già vincente, del prodotto. SMX è un estratto ad alta concentrazione dell’alga atlantica Ascophyllum nodosum, raccolta da fonti sostenibili e rinnovabili, ed è utilizzato come biostimolante e concime. In particolare, SMX si rivela un campione nel tappeto erboso, soprattutto quello sportivo! Numerosissimi studi condotti con SMX dimostrano chiaramente come questo estratto di alghe migliori la condizione e il radicamento del tappeto erboso. Tutto dipende dal metodo di estrazione alcalina dell’alga Ascophyllum nodosum, che ICL porta a termine preservando intatti alcuni composti biochimici fondamentali. Di conseguenza SMX è in grado di stimolare l’erba nella produzione di radici più lunghe e di maggior volume. A migliorare è anche la qualità della crescita, quindi il peso dei germogli, che risultano poi più resistenti in autunno e in inverno. Questo prezioso strumento è abbinato ai concimi premium di ICL, ma è anche disponibile come prodotto autonomo in forma idrosolubile (Sportsmaster WSF SMX) e in forma liquida (Vitalnova SMX). Inoltre, è incluso in percentuale elevata in SierraformGT Spring & Summer CalMag 14-0-7 e nel nuovo concime organico-minerale Gronamic Golf 6-2-4. news
Aumenta il prezzo della verdura, ma i produttori soffrono
Confagricoltura Piemonte rileva il forte aumento del prezzo della verdura, e spiega le debolezze di un settore in crisi. Se il consumatore di oggi è stato educato - a fatica - a preferire la stagionalità delle verdure, non gli si può negare che l’offerta del passato inverno sia stata eccessivamente cara. La verdura fresca, che d’inverno si ottiene solo sotto serra, è in testa alle preferenze dei consumatori. Ma le temperature rigide, l’aumento dei costi produttivi e le fisiologiche tensioni commerciali fanno sì che in alcuni periodi i prezzi al consumo diventino particolarmente elevati. È quello che è successo quest’anno. I pomodori sono aumentati del 35%, le melanzane del 37%. I listini del Caat – Centro agro alimentare di Torino – rilevano che un anno fa in questo periodo (prezzi all’ingrosso) i cavolfiori bianchi costavano 90 centesimi al chilo, mentre oggi sono quotati 1,30 euro; le zucchine valevano 1,60 euro, mentre oggi sono a 2,65 euro. L’aumento più consistente, complici le gelate, è quello dei finocchi, passati da 45 centesimi al chilo a 2,30 euro. Rispetto alla “normalità” del periodo, che vede la verdura più cara d’inverno, quest’anno c’è un elemento in più che incide sui prezzi. “Da un anno a questa parte il costo dei fertilizzanti azotati è aumentato mediamente del 290% - spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - mentre il gas metano, utilizzato per il riscaldamento delle serre, è aumentato di oltre il 600%”. “I consumatori pagano di più la verdura, ciò nonostante, gli orticoltori sono in grande difficoltà, perché con le contrattazioni all’ingrosso non riescono a recuperare i maggiori costi che sostengono – chiarisce Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – e se non si interverrà per stabilizzare i costi energetici molte aziende saranno costrette ad abbandonare la produzione, riducendo la disponibilità dell’offerta. Per questo è necessario che nell’ambito della filiera ciascuno faccia la propria parte, evitando di penalizzare esclusivamente il settore della produzione primaria, per evitare di far crescere la dipendenza dall’estero e peggiorare i conti della bilancia commerciale del nostro Paese”.
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BASF VERSO UNA PRODUZIONE “CARBON FREE”
A un anno dal primo annuncio, BASF riafferma i propri, ambiziosi obiettivi climatici. In un aggiornamento per gli investitori e gli analisti finanziari, il Gruppo ha confermato le sue tre grandi sfide per il futuro: • Riduzione delle emissioni di CO2 del 25% entro il 2030 rispetto al 2018, con l’obiettivo Net Zero entro il 2050 • 100% della domanda complessiva di energia del 2021 da parte di BASF proveniente da fonti rinnovabili, entro il 2030 • BASF pronta a offrire ai clienti i primi prodotti a zero emissioni e a bassa impronta di carbonio Obiettivi difficili sì, ma ampiamente alla portata del gruppo chimico, soprattutto alla luce dei traguardi già raggiunti. Sul piano della sostenibilità BASF unisce al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Nonostante il significativo incremento dei volumi di produzione, nel 2021 ha ridotto le proprie emissioni di CO2 di circa il 3% rispetto al 2020: un risultato in gran parte attribuibile all’aumento dell’uso di energia rinnovabile. Energia rinnovabile, che BASF è pronto a incrementare attraverso una strategia make-andbuy, ovvero tramite investimenti in strutture di produzioni proprie, e tramite l’acquisto di energia verde da terzi. Un esempio concreto è stato, nel 2021, l’acquisto di una quota del parco eolico Hollandse Kust Zuid (HKZ) di Vattenfall, che, una volta operativo, sarà il più grande parco eolico offshore del mondo, con una capacità totale installata di 1,5 gigawatt. Il prossimo passo è invece quello di offrire ai clienti i primi prodotti a zero emissioni e a bassa impronta di carbonio. È di fatto la naturale conseguenza di un sistema di produzione improntato sull’innovazione e sull’uso di risorse rinnovabili. BASF prevede infatti che nel medio termine la domanda di tali prodotti sia maggiore dell’offerta e che il loro valore di mercato compenserà ampiamente i maggiori costi di produzione.
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Fabio Rappo, fondatore e amministratore unico di Viridea, assieme ai nuovi dipendenti nel taglio della torta.
Viridea festeggia l'apertura del decimo garden center
Grandi celebrazioni in casa Viridea. Nell’anno del venticinquesimo anniversario, il decimo Garden Center è ora realtà! Aperto al pubblico già dalla giornata dello scorso venerdì 4 marzo, il nuovo centro sorge a Castenedolo, in provincia di Brescia. Il week-end dell’inaugurazione - 5 e 6 marzo - il punto vendita ha registrato un’alta affluenza di visitatori, segnale di un futuro grande potenziale di utenza. Per entrambe le giornate sono state proposte numerose dimostrazioni gratuite, animazioni per adulti e bambini, e sono stati distribuiti omaggi a tutti i clienti. Il momento clou dei festeggiamenti è stato nel pomeriggio di domenica, con il simbolico taglio della torta alla presenza del fondatore di Viridea Fabio Rappo. “L’affluenza registrata in queste giornate d’inaugurazione e la risposta positiva che abbiamo avuto dai clienti sono per noi motivo di orgoglio e soddisfazione” - commenta Fabio Rappo, fondatore e amministratore unico di Viridea - “Abbiamo creato un team affiatato, con l’assunzione di circa 40 nuove figure tra addetti e capi reparto, e siamo pronti a lavorare con impegno e determinazione per far sì che il Viridea di Castenedolo divenga presto un punto di riferimento sul territorio. Questa nuova apertura, proprio nell’anno del venticinquesimo anniversario di Viridea, conferma la nostra volontà di continuare a crescere, sempre in un’ottica di sviluppo sostenibile”. Con oltre 7.300 mq di superficie di vendita coperta e un’area occupata di 43.500 mq complessivi, il nuovo Viridea Garden Center si contraddistingue per l’assortimento merceologico, ormai consolidato, e per un layout espositivo rinnovato che mira a semplificare l’esperienza d’acquisto per i clienti caratterizzando in modo più immediato i diversi reparti. Tra le novità, una postazione di toelettatura self-service per i cani, a disposizione di tutti i visitatori per una toelettatura completa del proprio animale. Il nuovo garden center vi aspetta a Castenedolo, in prossimità della Tangenziale Est di Brescia, a pochi minuti dal casello autostradale di Brescia Est, sulla A4.
A MACFRUT 2022 RI.NOVA METTE IN MOSTRA LA TECNOLOGIA
Ri.Nova – neonata cooperativa per l’innovazione agroalimentare con sede a Cesena – sarà la grande protagonista di Macfrut 2022, fiera in scena al Rimini Expo Center il prossimo 4, 5 e 6 maggio. Nel padiglione dinamico Smart Agriculture le parole d’ordine saranno innovazione e tecnologia. La scelta è quella di offrire uno spaccato delle più avanzate tecnologie commercialmente disponibili, con lo sguardo verso il futuro di ciò che la tecnologia può mettere in campo. Sono state selezionate aziende e startup italiane ed europee, capaci di operare in tre grandi ambiti tecnologici: sensori, droni, robot. Ecco le novità presenti in fiera. • Sensori. Negli ultimi anni la sensoristica per l’agricoltura ha subìto una rapida evoluzione: nuovi prodotti sono entrati nel mercato a cominciare dalle centraline meteo, ma anche sonde per il suolo, trappole automatiche, sensori e biosensori che rilevano direttamente le condizioni della singola pianta. Nell’immediato futuro tali strumenti assumeranno un ruolo sempre più centrale nel perseguimento degli obiettivi di riduzione dei prodotti chimici indicati dalle recenti politiche europee. Winet srl, azienda cesenate, è una delle realtà nazionali al centro di questo rinnovamento. Esporrà le sue ultime tecnologie per la rilevazione dello stato dei frutti sulla pianta. • Droni. Sensori mobili del futuro, sono in grado di apprezzare lo stato della singola pianta, arrivando laddove il satellite non riesce a fornire una visione sufficientemente accurata. In più, facilitano l’ispezione delle colture da parte dell’uomo grazie alla - segue
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realtà virtuale o aumentata, specialmente nel campo della difesa fitosanitaria. Molte realtà aziendali per la fornitura di servizi via droni sono sorte in Italia negli ultimi anni, spesso gettando il cuore oltre l’ostacolo di una normativa parziale o non aggiornata. • Robot. Attualmente, il mercato offre importanti applicazioni robotizzate per il diserbo, la semina e le lavorazioni del terreno. Anche la raccolta del fresco si sta aprendo alla meccanizzazione, non solo nelle colture di industria. Fattore importante è quello dell’alimentazione energetica dei robot, dato il caro energia e il crescente costo dei carburanti. Un esempio virtuoso è Consorzi Agrari d’Italia, che già da tempo si avvale del robot elettrico DINO, sviluppato dalla francese Naio Technologies per il diserbo meccanico delle colture orticole.
CHIARA BORTOLAS ALLA GUIDA DELLE DONNE DI COLDIRETTI
Chiara Bortolas, 42 anni, titolare di un’azienda che produce frutta e verdura sulle montagne bellunesi è la nuova responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti in rappresentanza di un esercito di 207mila imprese agricole a guida femminile in Italia. Bortolas ha un diploma di maturità classica e una laurea in Biologia Molecolare conseguita presso l’Università di Padova, e dopo un periodo come ricercatrice ha scelto di puntare sulla vendita diretta. Nella loro azione imprenditoriale – spiega Donne Impresa Coldiretti – le imprenditrici agricole italiane hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida del mercato con il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita e l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In agricoltura, le donne sono protagoniste dalle attività di educazione alimentare ed ambientale nelle scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, dai mercati di Campagna Amica all’agriturismo. Un trend favorito anche dall’ingresso di imprenditrici di “prima generazione” che hanno fatto esperienze lavorative in altri settori. Un’azione imprenditoriale forte, quella femminile, che ha saputo raccogliere le sfide e le opportunità del presente e che si rispecchia nei numeri, come sottolinea la stessa Chiara Bortolas: “grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta aumenta il numero delle donne ai vertici di aziende multifunzionali”. L’obiettivo di Coldiretti, continua Bortolas è quello di “[r]iuscire a coniugare in forma responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune” il tutto, mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio italiano.
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Professor Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM.
GIORNATA DEI DOTTORANDI ALLA FONDAZIONE EDMUND MACH: IL RACCONTO DI UNA ECCELLENZA ITALIANA
Si è svolto lo scorso 4 aprile il “PhD Day” 2022, la giornata dedicata agli 80 dottorandi della trentina Fondazione Edmund Mach. I dottorandi hanno presentato i loro progetti di ricerca partecipando a discussioni di gruppo organizzate in tavole rotonde, condividendo un momento di confronto e scambio scientifico con i tutor di ricerca. Il programma di alta formazione “International Doctoral Program Initiative” è coordinato dal Centro Ricerca e Innovazione e coinvolge studenti che provengono da ogni parte del mondo (21 paesi). Le ricerche degli studenti si focalizzano su diversi temi attinenti alle aree di interesse di FEM, quali l’analisi e il controllo delle specie invasive di insetti, ricerche sull’approccio innovativo alla scoperta di nuovi biofungicidi sostenibili a basso impatto contro le malattie delle piante, per quanto concerne l’area dell’agricoltura. Dal lato delle ricerche in ambito alimenti e nutrizione, sono trattate le analisi delle proprietà fisico-chimiche e sensoriali degli alimenti, la misurazione dell’effetto degli alimenti ricchi di polifenoli sul microbiota intestinale, studi sull’alterazione del microbiota e la sua resilienza. Lo studio di tecniche di monitoraggio dell’ecosistema alpino, la conservazione della genomica dell’ittiofauna alpina in via di estinzione e l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi alpini caratterizzano, infine, le ricerche condotte in ambito ambiente e sviluppo sostenibile. “Promuovere la formazione in ricerca è per FEM un obiettivo strategico - sottolinea il prof. Mario Pezzotti, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM -. La comunità dei dottorandi è numerosa e internazionale, racconta l’attrattiva dell’istituzione e stabilisce un legame indissolubile con le future generazioni di ricercatori. Attraverso i giovani ricercatori le attività di FEM crescono e si affermano nella comunità scientifica”. L’esperienza di dottorato di ricerca presso la FEM, rappresenta da anni un motivo di vanto nel settore, nonché un grande trampolino di lancio per gli studenti. Grazie alle numerose convenzioni con istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, e con aziende private, l’80% dei borsisti ha potuto trovare impiego presso enti prestigiosi. Una giornata all’insegna della ricerca scientifica, settore forse sottostimato in Italia, ma in grado di offrire tanti esempi virtuosi come questo.
APPROVVIGIONAMENTO DELLE MATERIE PRIME. IL MONITO DI COMPAG: GARANTIRE LA REPERIBILITÀ DEI FERTILIZZANTI
Compag, la Federazione Nazionale delle rivendite agrarie e dei centri di stoccaggio, che rappresenta un settore il cui fatturato è stimato a circa 3,8 miliardi di euro, non nasconde la seria preoccupazione per la scarsa disponibilità delle materie prime e per l’aumento dei costi energetici. Lo fa per voce del suo Vice-Presidente Mauro Acciarri, intervenuto al tavolo convocato all’inizio di marzo scorso dal Sottosegretario Centinaio del Mipaaf per affrontare la situazione emergenziale relativa ai cereali. “Apprezziamo che il Governo abbia voluto ascoltare le nostre istanze. In questa situazione è innanzitutto necessario garantire la sicurezza alimentare per tutti e, pertanto, rivedere le scelte legate alle politiche UE, che rischiano di ridurre le zone produttive e la disponibilità di mezzi tecnici, che rappresentano un elemento imprescindibile per garantire la produzione agricola. Le politiche europee, in questo momento storico, dovrebbero incentivare la produzione di materie prime, fondamentali per il nostro fabbisogno”. Le prime grandi ripercussioni sono già sotto i nostri occhi. La scarsa disponibilità di fertilizzanti, legata alla situazione russa e al forte aumento dei costi energetici, ha comportato, tra le altre cose, la chiusura dello stabilimento italiano del principale produttore di urea a livello UE. Gli impatti sulla campagna attuale dei cereali saranno importanti, in particolare su grano e mais. Il prezzo dell’urea ha infatti già superato i 1.000 euro/ton proprio in un momento in cui si avrebbe grande necessità di queste materie prime, fondamentali per la produzione alimentare italiana. Solo per i cereali, la cui campagna è attualmente in corso, si stima che la necessità di urea potrà essere di 8-10 milioni di quintali. Compag propone al Governo di intervenire in emergenza al fine di rimettere in produzione lo stabilimento italiano, e prevedere dei contributi che rendano accessibile il prezzo dell’urea. Bisogna inoltre riformulare le attuali limitazioni nell’utilizzo di altre forme di fertilizzanti, come, ad esempio, i liquami.
AGRIFLORTEC per FLORSISTEMI
Due importanti novità a servizio del retail
Si va verso una nuova gestione degli acquisti e degli ordini, per ottimizzare logistica e consegne. In un’epoca in cui il delivery si sta sempre più diffondendo. Ecco le ultime risposte tecnologiche di Flortesistemi
Guarda i video di presentazione delle novità!
L’azienda milanese specializzata in software, hardware e soluzioni per etichettatura, che il prossimo anno festeggerà il suo trentennale, ha introdotto sul mercato due importanti novità a supporto del retail, per migliorare e ottimizzare le funzione di pagamento e ordini.
La prima interessante novità, riguarda
l’accordo tra Sumup, azienda specializzata in servizi di semplificazione dei pagamenti, e Floresistemi, che consentirà a punti vendita e grossisti di utilizzare, con la massima semplicità, carte di credito e supporti mobili proprio
per i pagamenti. Attraverso dei POS di nuova generazione e tramite dei sistemi Android e grazie ai dispositivi web di Florsistemi sarà possibile accettare i pagamenti direttamente con bancomat e carta di credito. Una soluzione che ottimizza sicuramente logistica e tempi nelle procedura di acquisto e consegna, soprattutto in un’ottica di diffusione del delivery.
Il servizio e-commerce studiato dall'azienda milanese.
Si tratta di due innovazioni che consentono agli operatori del settore, specialmente grossisti e dettaglianti, di migliorare notevolmente i processi di acquisto, vendita e consegna di piante e fiori, in un mercato sempre più dinamico e in continuo aggiornamento, soprattutto sul fronte tecnologico.
Altra importante novità è il primo programma Flortsistemi su device android desktop, quindi un computer fisso che permette, anche in questo caso, di ottimizzare le fasi e le operazioni di acquisto e vendita. Un prodotto che è stato introdotto per agevolare l’immissione degli ordine, che possono essere inseriti rapidamente, aggiungendo anche caratteristiche specifiche del prodotto, oltre alle informazioni utili per la gestione della consegna.
Per rimanere sempre informato www.florsistemi.it
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IPM RINFORZA IL SUO COMITATO CONSULTIVO CON DUE NUOVI MEMBRI
IPM-Essen – la grande fiera commerciale tedesca del verde – arricchisce il suo organo direttivo di due nuove figure: Dirk Bader, membro del consiglio esecutivo di Landgard, e Klaus Götz, presidente della associazione federale dei fioristi tedeschi (Fachverband Deutscher Floristen – FDF). L’advisory panel raggiunge adesso i 17 elementi, esperti nel campo del business, della vendita e dell’amministrazione. Dirk Bader punta sullo sviluppo sostenibile di IPM ESSEN: “come attori di co-martketing con circa 3mila membri, riteniamo di essere per inostri clienti, sia a livello nazionale che internazionale, partner innovativi, verdi e sostenibili. Tutto questo calza perfettamente negli ideali di IPM ESSEN che, come evento leader nel settore dell’orticoltura, si impegna nel presentare ogni anno soluzioni nuove e innovative. Il nostro obiettivo è quello di offrire al visitatore un valore aggiunto attraverso presentazioni, concept e prodotti sostenibili; è l’esito di un continuo sviluppo nel tentativo di rendere IPM ESSEN un luogo di incontro e di informazione, H Dirk Bader, membro del consiglio esecutivo di Landgard.
H Klaus Götz, presidente di Fachverband Deutscher Floristen – FDF. un motore di innovazione. A nome di Landgard, ma anche personalmente, non vedo l’ora con la mia annessione al panel di continuare a valorizzare il prodotto green e soprattutto di poter puntare i riflettori su temi importanti come il cambiamento climatico, la sostenibilità e la conservazione delle risorse”. Le parole di Klaus Götz invece, sono dedicate alle potenzialità creative attorno al fiore e alla sua vendita. “Il mio compito nel comitato sarà quello di orientare la direzione produttiva di IPM ESSEN e di attirare l’attenzione verso questo settore. L’allestimento del prodotto da parte dei fioristi è un passaggio ricco di emozione e creatività. È qui che il prodotto viene migliorato grazie all’arte del design; potenziato il suo valore di asset culturale. Tutto questo e molto altro sarà mostrato nelle presentazioni in FDF World, nella Hall 1A. Un punto vendita unico all’interno della fiera, che rappresenta l’intero settore e ne rispecchia la complessità e la ricchezza. La floricoltura e le forniture legate ad essa giocano un ruolo molto importante nell’insieme del mercato”.
IRRITEC E NETSENS: UN ACCORDO STRATEGICO E COMMERCIALE PER L’AGRICOLTURA IOT
Irritec, tra i leader mondiali nel settore dell’irrigazione di precisione, e Netsens, leader nei sistemi di smartfarming, hanno siglato un accordo strategico e commerciale che vede l’ingresso di Irritec nel capitale di Netsens, con una quota del 30%, a fronte del restante 70% di proprietà della famiglia Manes. Netsens continuerà a operare in piena autonomia nel mercato italiano, mentre Irritec sarà distributore esclusivo dei prodotti Netsens nel mercato internazionale. Continuando ad avvalersi degli asset tecnologici e dei prodotti Netsens, Irritec estenderà la propria offerta commerciale a tutto il settore dell’Agricoltura IoT, per soluzioni end-to-end chiavi in mano. L’operazione permetterà a Netsens di accrescere il proprio orizzonte commerciale e i volumi di fatturato grazie alle sinergie con il gruppo Irritec. “Siamo orgogliosi di questa alleanza con Netsens che trova le basi in un percorso di anni di collaborazione e valori condivisi. – dichiara Carmelo Giuffrè, Presidente e AD di Irritec – Una sinergia che ci permetterà di rafforzare la nostra presenza nel settore dello smart farming, offrendo un servizio ancora più integrato agli agricoltori di tutto il mondo”. Questa partnership tutta italiana si inserisce all’interno di un programma di sviluppo e diffusione internazionale di un modello di un’agricoltura interconnessa e sostenibile, che risponde in maniera efficiente ed efficace alle esigenze di ogni coltura, preservando la risorse naturali e migliorando il lavoro in campo e da remoto.