Flortecnica e vivaismo n.391 gennaio/febbraio

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

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dal 1977 informa il settore

Gennaio - Febbraio • anno MMXVII

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Enrico Ciarrocchi imprenditore marchigiano che produce camelie e gardenie. Conosciuto in tutta Europa

Vivaio Ciarrocchi: il made in Italy di qualità che piace all'Europa

14 PRIMO PIANO / gestione Difesa integrata, come e dove

19 PRIMO PIANO / impresa Da vivaista a gardenista, come?

PRODUZIONE 27 ricerca

Albizia, novità in arrivo

31 estero

La fittonia della famiglia Schoenmakers


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L’ALTRA COPERTINA

TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

IPM ESSEN, “PIÙ” O “MENO”? a pag. 50

Più bella, più internazionale, più affollata. Eppure dal punto di vista degli italiani, molti aspetti sono stati negativi. Un bilancio delicato, che pure è da fare, cercando di essere il più possibile obiettivi di Marta Meggiolaro


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EDITORIALE | questo numero

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uest’ultima IPM potremmo ricordarla come un’edizione, diciamo, atletica, per le lunghe distanze che si dovevano percorrere per raggiungere lo spazio dedicato alle aziende italiane (il vecchio Padiglione Italia) dal cuore della manifestazione. Colpa delle soluzioni espositive temporanee che hanno visto molti espositori italiani posizionati in zone defilate e mal organizzate, speriamo vada meglio il prossimo anno. Ma si è percepita una distanza, tutta di mercato, tra l’Italia e Paesi come Olanda e Germania. Insomma, una sorta di peso non indifferente di queste due nazioni, per interesse produttivo, capacità commerciale e identità nazionale che allarga ancora più il divario tra il prodotto italiano e quello estero. Ma siamo fiduciosi, perché se l’Italia esporta tanto della sua produzione all’estero, sarà possibile anche colmare queste distanze chilometriche, ma serve conoscenza, confronto e la voglia di fare rete. Noi, nel nostro piccolo ci proviamo, con questo primo numero di Flortecnica e vivaismo del 2017, a partire dalla copertina dedicata a Enrico Ciarrocchi, produttore di camelie che esporta quasi tutte le sue piante in Europa. Poi un’ampia parte su nuove varietà e produzioni da riscoprire: Albizia, Fuchsia, Fittonia e Tageti. E non possono mancare i trend, per sapere cosa vorrebbe trovare il consumatore sui bancali dei centri di giardinaggio. Insomma, un numero che vi accompagna nel nostro piccolo viaggio, nella speranza di accorciare, almeno in parte, “quelle” distanze. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

P

er cercare nuove idee ci si deve arrangiare. C’è chi cerca rubando con gli occhi in giro per colleghi e amici. Chi chiede consiglio a professionisti blasonati. Altri viaggiano e cercano all’estero quello che in Italia ancora non c’è. Molti fanno come mio figlio quando pensa a che gioco fare. Si immobilizzano, sgranano gli occhi e pensano. Questa immobilità certamente a qualcuno porta consiglio, a me porta nervosismo e fastidio. Come si fa a stare fermi con tutto il mondo che ci rotola intorno? Io suggerisco, quando mi viene chiesto, di procedere sempre su tre canali: il primo è provare qualsiasi cosa, colture nuove e diverse, packaging e materiali diversi. Il secondo è guardare la natura e capire cosa fa e come si comporta: anche la natura può essere una valida fonte di ispirazione per nuove colture, il luogo dove la nostra azienda è inserita, cosa ci cresce intorno naturalmente e cercare il corrispettivo floricolo. Il terzo canale è guardare cosa fanno altre aziende di altri settori che però hanno qualcosa in comune con me, con la mia azienda. Io che faccio il venditore di chiacchiere mi sono invasato per delle webinars, cioè dei seminari online, sul marketing del turismo. La nuova frontiera è la pianta come souvenir? Anche mio figlio si smuove quando io guardo le mie webinars, forse perché si vedono isole caraibiche e colori sgargianti?

di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

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SOMMARIO | 391 - 2017

Gennaio / Febbraio

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

391

dal 1977 informa il settore

Gennaio - Febbraio • anno MMXVII

24 PRIMO PIANO

IN COPERTINA Enrico Ciarrocchi, imprenditore marchigiano che produce Camelie e Gardenie, affermato a livello internazionale.

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10 COPERTINA

Viaggiare e conoscere di Matteo Ragni

14 GESTIONE

Difesa integrata, come e dove di Valerio Pasi

17 ATTREZZATURE

Protezione massima di Costanza di Matteo

19 IMPRESA

Da vivaista a gardenista, come? di Nicolò Pensa

PRODUZIONE

27 RICERCA

Albizia, novità in arrivo di Matteo Ragni

31 VARIETÀ

Riscoprire la Fuchsia di Costanza di Matteo

34 TREND

Coda di gatto di Alessandro Coraggio

35 NOVITÀ

Sempre più blu di Bianca Belfiore

36 FIORI

Elleboro da reciso, facciamolo di Matteo Ragni

38 FIORI

Un geranio inusuale di Costanza di Matteo

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39 PIANTE

Sunsparkler® Dazzleberry: due in uno di Filippo Tommaseo

40 ESTERO

Piante tropicali made in Holland di Bianca Belfiore

42 VARIETÀ

Quattro settimane di Matteo Ragni

44 FERTILIZZANTI

Prestazioni migliori, usando al meglio i concimi di Filippo Tommaseo

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Flortecnica e vivaismo


Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 391 - Gennaio / Febbraio 2017

DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Charles Lansdorp, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

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GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon

TENDENZE

46 CONSUMATORE

I fiori che vorremo di Marta Meggiolaro

50 FIERE

IPM Essen, “più” o “meno”? di Marta Meggiolaro

53 FIERE

Ecco gli awards per l’edizione 2017 di Alessandro Coraggio

56 FIERE

Sorprendere con i fiori colloquio con Eva Olbrich di Marta Meggiolaro

PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

RUBRICHE

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

Questo numero di Matteo Ragni e Francesco Tozzi

ASSOCIATA AD

05 EDITORIALE

News dal mercato

24 FOCUS

Un mondo digitale e sostenibile di Filippo Terragni

e d i z io n i

22 FATTI & BREVI

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Businessverde.com • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • DIYandGARDEN.com • bricoliamo.com • Blossom Zine

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Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro



PRIMO PIANO |

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VIAGGIARE E CONOSCERE Sono due degli elementi distintivi di Ciarrocchi Camelie. Un’azienda marchigiana, conosciuta in tutta Europa per la qualità della produzione. E la capacità di Enrico di comprendere i gusti a ogni latitudine di Matteo Ragni

C’

è la Boniomiana classica ed elegante, la Adolphe Audsson rossa e appariscente. C’è la perfetta Nuccio’s Cameo rosa, con il fiore come quello delle ninfee. Lì in mezzo a questa distesa di piante c’è Enrico, un uomo gentile con un passato pesante e uno sguardo limpido. Un fardello reso gravoso da un secolo di storia aziendale, cioè da quando Gustavo Ciarrocchi fondò l’azienda in Argentina, un paese difficile, attraversato da una forza tumultuosa ma segnato da contrasti politici e sociali che ne condizionavano lo sviluppo: un’Italia dei giorni nostri? Grazie all’intuizione di Gustavo e alla grazia di figli tornati in quella terra originaria, stupenda e grave, come quella marchigiana, il Vivaio Ciarrocchi si compie arrivando oggi a Enrico e al suo sguardo deciso verso il futuro. Sarà il fatto che i suoi antenati hanno viaggiato, sarà l’aver studiato Floricoltura nella prestigiosa scuola di Ball negli Stati Uniti, sarà il sangue marchigiano che ha portato gente di queste terre a evangelizzare l’Asia e a combattere guerre in giro per il mondo, saranno tutte queste cose insieme, ma Enrico viaggia quasi più di me. UN MERCATO CHE RESISTE L’attività di Ciarrocchi sulle camelie è esclusivamente di esportazione, una parte del mercato italiano viene toccato dalle Gardenia multiflora, ma i viaggi li fa per visitare i clienti in giro per l’Europa. Viaggi che gli portano sempre qualcosa di nuovo da imparare e gente da conoscere. La qualità delle piante e in generale di tutta la filiera produttiva sono il biglietto da visita di questa azienda. Un’impronta riconosciuta in tutta Europa, dove le piante marchigiane sono note per il grande numero di boccioli e l’eccellente complessità dell’assortimento varietale su una coltura che ha un grande bagaglio tradizionale, ma che

PRINCIPALI IMPORTATORI

IL “FATTORE UOMO” Le tecnologie più avanzate non possono mai sostituire l’importanza del fattore umano. Esperienza, sensibilità, professionalità e passione riescono sempre a tenere sotto controllo tutte le situazioni, anche le più difficili ed impreviste. I lavoratori dei Vivai Ciarrocchi hanno il controllo totale della tecnologia e - nel momento del bisogno – possono spegnere tutto e fare alla “vecchia maniera”. Una garanzia in più.

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Olanda Germania Francia Spagna Belgio

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PRIMO PIANO

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Il clima caldo e asciutto fa produrre fiori in abbondanza, e le temperature più basse dell’inverno temprano le piante e le rendono ideali per resistere all’esterno ed essere esportate in tutta Europa. I cicli di coltivazione sono lunghi e rispettano la crescita naturale delle piante, e tutto il ciclo viene compiuto in azienda, dalla riproduzione alla spedizione, garanzia di qualità e assenza di malattie.

Camellia Japonica “Bonomiana”. Una delle varietà più importanti in tutti gli assortimenti. Fiore rosa screziato, doppio perfetto, molto bello anche il bocciolo prima della schiusa.

non ha perso mercato negli ultimi anni, a differenze di altre acidofile affini. Mentre assistiamo alla massificazione dell’offerta delle Azalee che sono rimaste soprattutto piante da forzatura del nord Europa, mentre assistiamo alla scomparsa commerciale di piante per noi storiche da vivaio come Pieris e rododendri, le camelie restano un caposaldo della produzione italiana. Sui laghi del Nord resiste con le unghie e con i denti una certa produzione, ma è nel centro Italia, in zone ventose e calde, che questa pianta si sviluppa al meglio, non solo ad Ascoli Piceno ma anche a Latina, si trovano produzioni importanti e di qualità.

UNA RISORSA, LE NICCHIE DI MERCATO Il secondo aspetto che rende la coltivazione della camelia un successo è la grande varietà genetica e varietale. Infatti le camelie, siano esse japonica o sasanqua, sono disponibili in numerose varietà, un patrimonio varietale che nasce con la camelia stessa e che viene esaltato e incrementato ogni anno di più attraverso l’attenta ricerca e selezione di nuove piante. In questo modo, grazie a un’oculata selezione delle varietà, si riesce sempre a rispondere alle esigenze del mercato, di qualsiasi mercato. Se il mercato francese vuole colore e sfumature, screziature e nuances, quello tedesco e olandese preferisce fiori doppi. Alcuni canali di vendita richiedono assortimento, altri l'uniformità. Si aprono tante piccole nicchie di mercato, come la Camellia sinensis per poter dire ai clienti che si possono coltivare il té a casa, le Camellia profumate, oppure con fiori di colore dal giallo al viola agli screziati. Tutte esigenze che si possono percepire e capire in tempo solo viaggiando e cercando di tenersi informati a livello internazionale. Se vedete in aeroporto un signore magro con gli occhi intensi, sorridente e gentile, quello è Enrico Ciarrocchi, il mio produttore di camelie preferito.

PIANTE FORTI, PRODUZIONE LENTA Parlando con Enrico si intuiscono le ragioni di questo successo, che non ha segreti se non una passione senza limiti e il clima. Clima in teoria non ideale per questa coltura, ma che è divenuto un alleato grazie a opportune tecniche di coltivazione, ed Enrico ha sposato le colture alle esigenze della distribuzione floricola con produzioni in piccole dimensioni, ideali per prezzo e facilità di spedizione. Le piante sono coltivate all’esterno, il che indurisce la vegetazione e rende le piante sane e robuste.

ALTA TECNOLOGIA, MASSIMA CURA • La pianta è al centro di ogni scelta aziendale • er er e r e e • Serre in ferro-vetro oppure ad apertura totale per l’ossigenazione ed illuminazione controllata • r er r e er e e e • Sistema computerizzato integrato che supervisiona ogni parametro • Automazione dei processi di carico del terriccio e di invasatura • e e er e r e e e e re re

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Camellia japonica “Nuccio’s Cameo”. Fiore rosa doppio perfetto.


UFFICIO LOGISTICO

Camellia japonica Oki No Nami. Fiore semi-doppio rosa bordato di bianco e striato di rosso.

• La spedizione rapida e sicura è il fiore all’occhiello dell’azienda • Disponibilità di mezzi aziendali e collaborazione con compagnie di trasportatori professionali • Garanzia di servizio di consegna • Contatto giornaliero coi clienti

CONTATTI CIARROCCHI VIVAI SARL Via Montagna dei Fiori, 76 – 63074 San Benedetto del Tronto (AP) Tel: 0735 588100 Email: sales@ciarrocchi.info Sito: www.ciarrocchi.info

Camellia sasanqua “Yuletide”. Fiore rosso semplice. La camelia che fiorisce durante lo Yuletide (festività pagana del solstizio d’inverno) cioè nel periodo natalizio.

IL VIVAIO

Camellia japonica “Nuccio’s Gem” è un cespuglio compatto con il fiore bianco doppio formale e molto decorativo.

Gardenia multiflora in piena fioritura.

• 23mila metri quadrati di superficie in serra • 100mila metri quadrati all’esterno • Oltre 50 tra dipendenti, collaboratori e consulenti che lavorano a tempo pieno per l’azienda • Il vivaio è visitabile, previo appuntamento telefonico o via mail, durante l’intero anno


PRIMO PIANO

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DIFESA INTEGRATA,

COME E DOVE

La prevenzione e la salvaguardia delle coltivazioni in floricoltura sono fondamentali per la buona riuscita della produzione. Il metodo con cui farlo è stato definito per legge. Vediamo di cosa si tratta di Valerio Pasi

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al primo di gennaio 2014 la difesa integrata è diventata obbligatoria (D.Lgs. 14 agosto 2012, n. 150 art. 19 - Vedi Box). In particolare, in floricoltura, l’ambiente giuoca un ruolo molto importante. Infatti ci troviamo in coltura protetta, ovvero in un ambiente confinato ove la regolazione dei fattori climatici è fondamentale per la buona riuscita delle colture, ma anche predisponente per una rapida diffusione di patogeni (insetti, acari funghi, batteri, virus, viroidi, e così via). Diventa quindi fondamentale, al di là degli obblighi di legge, operare il più possibile prevenendo la diffusione dei patogeni attraverso alcune regole di comportamento.

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1.

PULIZIA INNANZI TUTTO Un ambiente che deve ospitare una nuova coltura deve essere pulito dai residui della coltura precedente e sanificato con gli appositi prodotti (sali quaternari d’ammonio, acido benzoico, acqua ossigenata, candeggina, e così via). Quindi il passo successivo è quello di monitorare il materiale vegetale in ingresso: le giovani piante malate o malformate devono essere scartate prima del trapianto per evitare di portare infezioni o parassiti in serra. Se una partita di piantine presenta sintomi evidenti di malattia, non deve essere trapiantata. Se vi sono parassiti sulle piantine, occorre porsi il problema e possibilmente,


risolverlo prima del trapianto. Se non vi sono soluzioni valide, occorre scartare il materiale. Per il trapianto utilizzate contenitori e porta vasi nuovi o sanificati in modo efficiente ed efficace e substrato vergine. Particolarmente utile, ai fini della prevenzione delle patologie fungine radicali, risulta l’utilizzo di microrganismi antagonisti in aggiunta al substrato. Dalle esperienze personali, la maniera più efficace per l’inoculazione è la miscelazione di prodotti in forma granulare al momento dell’invaso, eventualmente ripetendo o integrando con prodotti da distribuire in un secondo tempo con l’irrigazione. L’utilizzo di ceppi selezionati pare essere più prestante rispetto all’utilizzo di altri ceppi.

2.

MONITORARE, SEMPRE Successivamente all’introduzione nell’ambiente di coltivazione delle piante invasate, occorrerà predisporre una rete di monitoraggio per gli insetti costituita da trappole collate gialle e blu, in numero di una per tipo ogni 15-20 mq di coltura protetta. Le trappole dovranno poi essere controllate periodicamente, almeno una volta alla settimana, per verificare la presenza e il numero di eventuali insetti indesiderati, in modo da valutarne la consistenza e decidere se e come effettuare interventi di contenimento. Questi sono da effettuarsi privilegiando comunque mezzi biologici e prodotti con bassa tossicità per l’uomo e a basso impatto ambientale. Non dobbiamo dimenticare infatti che l’ambiente protetto

presenta maggiori rischi di contaminazione per l’operatore, in quanto in linea teorica la persistenza dei prodotti è maggiore e la presenza umana è più frequente rispetto al pieno campo. Ove il ricambio d’aria non sia fattore limitante per la coltura, si potranno utilizzare vantaggiosamente le reti anti-insetto in corrispondenza delle aperture, per evitare l’ingresso di parassiti, soprattutto in presenza di altre colture all’esterno, specialmente se orticole. Un corretto monitoraggio delle condizioni di salute delle piante, sia dell’apparato aereo che delle radici è fondamentale per una corretta gestione delle possibili problematiche.

3.

FORNIRE NUTRIENTI BILANCIATI Un aspetto molto importante e che viene spesso trascurato ai fini del buono stato di salute delle colture floricole in serra è la nutrizione, intesa come il corretto apporto degli elementi della fertilità evitando quindi eccessi o carenze. Un valido sistema, da mettere a punto coltura per coltura, è quello che prevede la miscelazione al momento dell’invaso di un concime a lenta cessione o a cessione controllata, che, insieme al concime di base del substrato, contribuisca a circa il 70% del fabbisogno della specie coltivata. Particolarmente interessanti sono i concimi a lenta cessione, sia a base di urea-formaldeide che organici, in quanto riescono ad evitare gli eccessi di conducibilità elettrica tipici di altri concimi più solubili. Anche i concimi a cessione control-

IN BREVE • Pulizia approfondita degli ambienti e delle attrezzature • Aggiungere microrganismi antagonisti al substrato • Installare trappole e reti • Uso di mezzi a bassa tossicità per l’uomo • Uso di concimi a lenta cessione • Bilanciare attentamente i nutrienti

ART. 19 DIFESA INTEGRATA OBBLIGATORIA Gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, a partire dal 1° gennaio 2014, applicano i principi generali della difesa integrata obbligatoria, di cui all’allegato III. La difesa integrata obbligatoria prevede l’applicazione di tecniche di prevenzione e di monitoraggio delle infestazioni e delle infezioni, l’utilizzo di mezzi biologici di controllo dei parassiti, il ricorso a pratiche di coltivazione appropriate e l’uso di prodotti fitosanitari che presentano il minor rischio per la salute umana e l’ambiente.

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PRIMO PIANO

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I PRINCIPI GENERALI DI DIFESA INTEGRATA 1. La prevenzione e la soppressione di organismi nocivi dovrebbero essere perseguite o favorite in particolare da: - rotazione colturale, - utilizzo di tecniche colturali adeguate (ad esempio falsa semina, date e densità della semina, sottosemina, lavorazione conservativa, potatura e semina diretta), - utilizzo, ove appropriato, di «cultivar» resistenti/tolleranti e di sementi e materiale di moltiplicazione standard/ certificati, - utilizzo di pratiche equilibrate di fertilizzazione, calcitazione e di irrigazione/ drenaggio, - prevenzione della diffusione di organismi nocivi mediante misure igieniche (per esempio mediante pulitura regolare delle macchine e attrezzature), - protezione e accrescimento di popolazioni di importanti organismi utili, per esempio attraverso adeguate misure fitosanitarie o l’utilizzo di infrastrutture ecologiche all’interno e all’esterno dei siti di produzione. 2. Gli organismi nocivi devono essere monitorati con metodi e strumenti adeguati, ove disponibili. Tali strumenti adeguati dovrebbero includere, ove possibile, osservazioni sul campo nonché sistemi di allerta, previsione e diagnosi precoce scientificamente validi, così come l’utilizzo di pareri di consulenti qualificati professionalmente nonché bollettini di assistenza tecnica. 3. In base ai risultati del monitoraggio, l’utilizzatore professionale deve decidere se e quando applicare adeguate misure di controllo. Valori soglia scientificamente attendibili e validi costituiscono elementi essenziali ai fini delle decisioni da prendere. Per gli organismi nocivi, i valori soglia definiti per la regione, aree e colture specifiche e condizioni climatiche particolari devono essere presi in considerazione, ove possibile, prima del trattamento. 4. Ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi. 5. I prodotti fitosanitari sono quanto più possibile selettivi rispetto agli organismi da combattere e hanno minimi effetti sulla salute umana, gli organismi non bersaglio e l’ambiente. 6. L’utilizzatore professionale dovrebbe mantenere l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e di altre forme d’intervento ai livelli necessari, per esempio utilizzando dosi ridotte, riducendo la frequenza dei trattamenti o ricorrendo a trattamenti localizzati, avendo cura che il livello di rischio per la vegetazione sia accettabile e che non aumenti il rischio di sviluppo di meccanismi di resistenza in popolazioni di organismi nocivi. 7. Ove il rischio di resistenza a un trattamento fitosanitario sia conosciuto e il livello di organismi nocivi richieda trattamenti ripetuti sulla coltura, le strategie antiresistenza disponibili dovrebbero essere messe in atto per mantenere l’efficacia dei prodotti. Ciò può includere l’utilizzo di diversi prodotti fitosanitari con diversi modi di azione. 8. Sulla base dei dati relativi all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e del monitoraggio di organismi nocivi, l’utilizzatore professionale dovrebbe verificare il grado di successo delle strategie di difesa applicate.

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lata svolgono bene questo ruolo, ma devono essere scelti molto oculatamente, in base ai diagrammi di cessione in dipendenza della temperatura media del periodo di coltivazione, in modo da evitare eccessi indesiderati, soprattutto nelle prime fasi colturali e nella fase di fioritura. In questo modo si potrà apportare con la fertirrigazione solo la quota rimanente, modulando in base alla fase fenologica l’apporto di azoto, potassio e calcio. In base alle esperienze effettuate negli ultimi anni, utilizzando in questa fase concimi organico od organo-minerali, è possibile ottenere piante con colorazione più verde, con foglie più grandi e distese e con maggiore consistenza. Dal punto di vista della difesa fitosanitaria, le piante che possiedono una nutrizione equilibrata, con il corretto apporto degli elementi della fertilità, evitando eccessi in particolare di azoto, possiedono anche maggiore resistenza alle patologie fungine e sono meno attrattive verso i parassiti.


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PROTEZIONE

MASSIMA

A una produzione di qualità va associato un imballaggio sicuro, igienico e che garantisca un trasporto ottimale. Ecco alcune possibilità per sistemare al meglio piante e fiori nei carrelli di Costanza di Matteo

P

rodurre piante di qualità vuol dire occuparsi di tutti i fattori della produzione: impianti al massimo dell’efficienza, piante sane e della varietà adeguata al mercato e al nostro ciclo produttivo, rete vendita efficiente e strutturata. Uno dei fattori che sempre più necessitano un alto livello di qualità è la gestione della logistica, sia come trasporto delle giovani piante che nel trasporto delle piante finite. La logistica funziona bene quando i carrelli a pianali sono puliti e ben funzionanti, quando i pianali sono dritti e integri, quando il trasporto è efficiente e quando le piante sono condizionate nel modo giusto. Piante trasportate troppo bagnate possono rovinarsi, così come piante trasportate non protette possono deteriorarsi per via di correnti d’aria o colpi di freddo. Per questo è importante che anche il momento di preparazione delle piante per il trasporto sia effettuato con attenzione e con i migliori supporti. Fra i fornitori di materiale da imballaggio troviamo Corino Bruna. Tutto il materiale è venduto a metro lineare e non a peso. In primo luogo, è disponibile una rete per fasciare i carrelli con allungamento del 30% e maglia finissima. Adatta per qualsiasi tipo di pianta anche quelle con boccioli piccolissimi. Non danneggia le foglie, ma è comunque molto resistente. Commercializzata sia in bobina manuale da mt 500 che in bobina macchinabile da mt 2500. Ma ci sono altre possibilità che rispondono ad esigenze ancora più specifiche. IMBALLAGGIO SICURO E IGIENICO Standard-Pie è una pellicola macroperforata disponibile in versione macchinabile e manuale, progettata specialmente per le macchine da imballaggio che usano un braccio per tendere la pellicola. Con uno spessore di solo 8 micron questo film è adatto per garantire la stabilità di carichi anche pesanti e permette un buon ricambio d’aria.

Mega Flores è una pellicola macroperforata leggera e molto resistente, disponibile in versione macchinabile e manuale. Essendo dotata su tutta la superficie di piccoli fori, è adatta a imballare fiori e piante. I fori permettono un’aerazione adeguata senza permettere a rami e foglie di uscire dal carrello: in questo modo si prevengono eventuali danneggiamenti nel trasporto. È appiccicosa all’interno e scivolosa all’esterno. Raccomandata per l’imballo di qualunque prodotto fresco, perché permette l’areazione e l’asciugatura delle piante, prevenendo lo sviluppo di batteri. L’esterno scivoloso rende più semplice il carico e lo scarico dei carrelli. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO

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PENSATA PER I FLORICOLTORI Air-O-Film Flowra Tite è una pellicola elastica perforata disegnata specificatamente per il mercato floricolo, particolarmente adatto ad agrumi e camelie. Le sue caratteristiche uniche sono state sviluppate secondo i dati di una ricerca approfondita riguardante le esigenze dei produttori e dei distributori di piante e fiori. Per garantire un prodotto in eccellenti condizioni in campo floricolo è necessaria una perfetta areazione durante tutta la fase di imballaggio e di trasporto. Se l’umidità aumenta troppo e non c’è una corretta circolazione dell’aria, piante e fiori potrebbero subire dei danni. Questa pellicola è pensata per prevenire i danni da umidità. Inoltre l’areazione di Air-O-Film Flowra Tite non solo aiuta a mantenere sotto controllo l’ambiente in cui si trovano le piante, ma le protegge anche, assicurando che foglie e rami rimangano all’interno del carrello. È perfetta quando c’è necessità di un imballo molto resistente e nel caso si effettui un trasporto particolarmente delicato. 35 30 peso, kg

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• Rete: per fasciare i carrelli, allungamento del 30% e maglia finissima • Standard-Pie: una pellicola macroperforata • Mega Flores: pellicola macroperforata leggera e molto resistente • Air-O-Film Standard Lite: pellicola leggera con visibilità del contenuto ottimale • Air-O-Film Flowra Tite: pellicola elastica perforata per il mercato floricolo

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r fi r er r e r r Lite in relazione alla crescita del peso. Il punto in cui si err e e rr e r r e pellicola.

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PRIMO PIANO | impresa

L’

origine, lo zoccolo duro, possono essere gli stessi. Conoscenza, competenze, capacità tecniche, conoscenza del prodotto - pianta, sono alla base di una possibile evoluzione verso il mondo dei garden center. Forse più che domandarci se da vivaisti possiamo evolvere in gardenisti, c'è da domandare perché sia necessaria una tale evoluzione. STRADE PER RIPENSARSI Anzitutto per vivaista intendiamo colui che con professionalità ha coltivato piante da esterno in zolla o

contenitore per vendere all’ingrosso o al dettaglio o per utilizzarle direttamente in quanto proprietario anche di azienda che realizza giardini. Tralasciando per un attimo quest’ultima figura e ritornando alla prima, l’evoluzione diviene tanto più necessaria quanto più il vivaio originario si trova stretto dall’urbanizzazione, senza poter essere destinato ad altre funzioni, per esempio come area edificabile. L’evoluzione è tanto più necessaria quanto più l’andamento stagionale unito a quello economico non permettono più all'azienda di avere risorse per sostenere il calo di fatturato, calo imputabile alle diseconomie che

IN COSA EVOLVERSI? • Estendersi, ampliarsi in sinergia con altre aziende vivaistiche • Evolvere verso il garden center

VIVAISTA A GARDENISTA, DA

COME?

Mutano le circostanze, e può accadere che il modo migliore per tenere aperta l’attività sia cambiare il format. È possibile, se sai come farlo di Nicolò Pensa

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PRIMO PIANO | impresa

Non perché non si conosca il mercato, non perché non si è buoni imprenditori ma solo per il fatto che si conosce solo una parte del mercato, si è ottimi imprenditori solo nel nostro campo specifico e affrontare altre vie non sempre risulta così semplice e non sempre tutti i rischi sono lì, davanti ai nostri occhi, perché li si possa pesare e affrontare. Questi sono i principali.

1.

Posizionare il garden là dove si hanno i terreni dell’azienda vivaistica. Forse sono una eccellente posizione, forse no, ma non sapendolo si affronteranno nel futuro ingenti costi che difficilmente potranno essere remunerati, e ciò potrà creare difficoltà finanziarie.

2.

Molti considerano il garden solo una serra dove si mettono i prodotti e si vende. Sebbene il modello base sia esattamente così di fatto la situazione è un più complessa. Anzitutto lo spazio da destinare alla serra: quanto grande deve essere? Quale orientamento dovrà avere? Come divido e ripartisco lo spazio tra i diversi prodotti che andrò ad esporre? Ripetiamo: si può fare tutto, ma farlo bene e con successo è diverso. Pertanto la riflessione sulle dimensioni da occupare è d’obbligo, anche perché che sia un multi tunnel o una serra ferro-vetro, i costi sono determinati proprio da questa struttura, dalla tipologia, ma sopratutto dalle dimensioni.

3. QUANDO EVOLVERSI? • Se il vivaio originario si trova stretto dall’urbanizzazione • Se non può essere destinato ad altre funzioni • Se l’andamento stagionale unito a quello economico non permettono all’azienda di avere risorse per sostenere il calo di fatturato

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re e r e er rre r e r e e e ere r e diverse, ma che si possono imparare. r e

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si creano quando su superfici troppo esigue si coltivano piante in numeri troppo bassi per risultare competitivi sul mercato. Una simile azienda non ha molte opportunità per svilupparsi e allora, se vuole restare sul mercato e nel comparto, deve necessariamente ripensarsi. Ovviamente, e lo diciamo perché non vi siano dubbi, se l’azienda vivaistica può estendersi, ampliarsi, sinergizzarsi con altre aziende vivaistiche è logico che l'evoluzione verso il garden center non sia così impellente e vitale. ATTENZIONE AI RISCHI NASCOSTI Ma torniamo a noi. Il vivaista che spinto dalle circostanze decide di evolvere verso il garden center, può certamente trarre spunti dal mercato, visitando ora questo ora quel punto vendita che più lo stimolano e gli suggeriscono le soluzioni da adottare. Questa fase sebbene entusiasmante risulta pericolosa, perché proprio qui si decide come affrontare gli anni a venire e si possono commettere molti passi falsi.

Flortecnica e vivaismo

Investire nelle strutture. Bisogna valutare che se devo fare garden e voglio farlo bene, così come ho saputo coltivare bene le piante anni addietro, non posso mettere insieme pavimenti di un tipo, con arredamenti procurati qua e là, avvalendomi solo di fornitori che concedono espositori in comodato d'uso gratuito. Da vivaista: avrei mai acquistato materiale da riprodurre e/o coltivare se fosse stato difforme? Oppure, avrei preso da più fornitori i materiali di propagazione i più disparati per poi presentare alla mia clientela un assortimento molto variegato non in specie e varietà ma in dimensioni, in sviluppo, chiedendo magari lo stesso prezzo sia per quelle brutte che per quelle belle? Siamo sicuri di no. Ecco perché occorre pensare bene a ciò che si sta facendo proprio per evitare l’effetto arlecchino che poi la nostra attività presenterebbe al mercato.

4.

Pensare che il garden si limiti alle sole piante da interno e a qualche prodotto complementare. Il garden è una completezza di assortimento, difficile da gestire, difficile da pensare, ma di soddisfazione una volta che sia stato definito correttamente. Non limitiamoci quindi ad acquistare qualche prodotto dal primo che passa, ma consideriamo attentamente cosa andremo a vendere non solo perché lo conosciamo, ma perché il cliente ce lo chiederà prima o poi. Un elemento che aumenta la difficoltà è la possibilità di gestire l’attività


in trasformazione in modo commerciale o meno, ma questo è un punto che merita una trattazione caso per caso e non limitatamente, con un semplice articolo.

5.

Il personale. Gestire un Garden a livello famigliare è possibile a patto che si facciano i giusti conteggi sui costi che tali figure famigliari avrebbero qualora non di famiglia. Di garden nati dal vivaismo, forti del nucleo famigliare, ce ne sono tanti, ma occorre riflettere: se per caso parte di questa manodopera dovesse lasciare l’attività, cosa accadrebbe? Si potrebbe ancora andare avanti? E come? Quindi occorre prepararsi a gestire la nuova attività con altre logiche. Che si possono imparare. In definitiva, possiamo rispondere alla domanda iniziale: sì. Sì, il vivaista può diventare gardenista a patto che rifletta su questi cinque rischi, li faccia propri e li affronti così come ha sempre affrontato i problemi colturali: con competenza e determinazione.

FATTORI DI RISCHIO 1. Posizionare il garden là dove si hanno i terreni dell’azienda vivaistica. 2. Considerare il garden solo una serra dove si mettono i prodotti e si vende. 3. Non investire adeguatamente nelle strutture. 4. Pensare che il garden si limiti alle sole piante da interno e a qualche prodotto complementare. 5. Fare i conteggi giusti sul costo del personale.

La parte originaria e di vivaio e di garden è simile: r ere conoscenza e competenza r pianta.

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FATTI & BREVI | news dal mercato

ARRIVA BIE - BIOMASS INNOVATION EXPO 2018

Reed Exhibitions Italia ha deciso di lanciare una nuova manifestazione: BIE-BIOMASS INNOVATION EXPO, dedicata ai prodotti per il riscaldamento e la produzione di energia termica attraverso la combustione delle sostanze legnose: legna, cippato e pellet. BIE - BIOMASS INNOVATION EXPO si svolgerà in Fiera Milano, dal 13 al 16 marzo 2018 in concomitanza con MCE - MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, una delle manifestazioni di riferimento nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili. BIE-BIOMASS INNOVATION EXPO sarà una vetrina dedicata a prodotti e soluzioni per il riscaldamento, per uso domestico ma anche industriale, alimentati a biomasse: stufe, caminetti, cucine e caldaie a legna e pellet, termocamini, termostufe, accessori, bruciatori, barbecue, canne fumarie, macchine e tecnologie fra le più innovative. Una fiera nella fiera nata con un duplice obiettivo: assicurare una speciale visibilità alle aziende del comparto degli impianti e attrezzature per il riscaldamento a biomassa legnosa, storicamente presenti nei padiglioni di MCE - MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, e favorirne l’incontro con operatori specifici del settore. www.bie-expo.it Reed Exhibitions Italia ha deciso di lanciare una nuova manifestazione: BIE-BIOMASS INNOVATION EXPO, dedicata ai prodotti per il riscaldamento e la produzione di energia termica attraverso la combustione delle sostanze legnose: legna, cippato e pellet. BIE - BIOMASS INNOVATION EXPO si svolgerà in Fiera Milano, dal 13 al 16 marzo 2018 in concomitanza con MCE - MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, una delle manifestazioni di riferimento nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili. BIE-BIOMASS INNOVATION EXPO sarà una vetrina dedicata a prodotti e soluzioni per il riscaldamento, per uso domestico ma anche industriale, alimentati a biomasse: stufe, caminetti, cucine e caldaie a legna e pellet, termocamini, termostufe, accessori, bruciatori, barbecue, canne fumarie, macchine e tecnologie fra le più innovative. Una fiera nella fiera nata con un duplice obiettivo: assicurare una speciale visibilità alle aziende del comparto degli impianti e attrezzature per il riscaldamento a biomassa legnosa, storicamente presenti nei padiglioni di MCE - MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, e favorirne l’incontro con operatori specifici del settore. www.bie-expo.it

RADICEPURA GARDEN FESTIVAL, AL VIA LA PRIMA EDIZIONE Il 21 aprile apre a Giarre (CT) in Sicilia la prima edizione del Garden Festival del Mediterraneo, promosso dalla Fondazione Radicepura. Il festival è il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, che vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. Fino al 21 ottobre, nel parco botanico della Fondazione Radicepura, sarà possibile visitare quattordici giardini, realizzati appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5mila varietà di piante: tropicali, grasse, aromatiche, alberi mediterranei e agrumi. Quattro giardini saranno creati da garden designer di fama internazionale: Michel Péna, Stefano Passerotti, James Basson, Kamelia Zaal. Altri sei, di dimensioni più piccole, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. «Il Mediterraneo è uno dei “grandi cantieri” dell’umanità: ecologia, cultura, economia, conoscenze, vivere insieme – dichiara Pablo Georgieff, direttore artistico del festival –. Abbiamo tutti voglia di essere coinvolti nell’invenzione di questo futuro al quale crediamo. Allora per pensare e fare i giardinieri, l’occasione di un nuovo festival unico nel suo genere merita un’attenzione particolare: è, a quanto ne sappiamo, il primo festival dei giardini organizzato in una struttura vivaistica. Questa idea permette di scoprire non solo lo show dei giardini, ma anche la realtà della produzione in vivaio e da visibilità al lavoro di tutti gli attori della costruzione dei giardini». www.radicepurafestival.com

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Flortecnica e vivaismo


SELECTA ONE SI RIVOLGE AI CONSUMATORI Per la prima volta Selecta one progetta una campagna marketing dedicata al consumatore finale. “Pink kisses®”, questo il nome scelto, partirà da aprile 2017. Protagonista sarà il garofanino da vaso “Pink Kisses®”, una pianta che richiede poche cure, con fiori colorati da vivaci toni di rosa. Target della campagna, le giovani donne, che hanno affinità con il colore rosa e che danno molta importanza alle emozioni e all’amicizia. Lo slogan infatti sarà: “Pink Kisses® - as beautiful as our friendship”. Eye-catcher dell’iniziativa l’etichetta del garofano, che riporta due labbra rosse su fondo rosa. La campagna sarà accompagnata da una competizione fotografica sui social, e sarà diffusa e supportata attraverso i media partner, fra cui anche bloggers e i canali social.

METTE D’ACCORDO PUBBLICO E GIURIA DI ESSEN La Mentha requienii Match & Moss Menthol di Van Son & Koot ha ricevuto il primo premio del concorso Show Your Colour Award IPM 2017. “Una bellissima combinazione di emozione, esperienza e fragranza rende questa pianta speciale”: ecco la motivazione del verdetto della giuria, che concorda con il voto espresso dal pubblico di IPM Essen. Jeroen van Dongen, sales manager di Van Son & Koot, ha commentato: «Questo premio è il coronamento del nostro lavoro come produttori, e del nostro reparto marketing. Ci stiamo concentrando sempre di più su esperienza ed emozione, e questa pianta è un ottimo risultato dei nostri sforzi. Il premio ci motiva a proseguire su questa strada». Secondo posto per Salix gracilistyla ‘Mt. Aso’ di Joh.

EXPO DEL VERDE NEL 2019 ANVE - Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, è stata coinvolta da AIPH per l’organizzazione di una Expo dedicata al settore del florovivaismo e in programma a Bologna per il 2019. AIPH è composta da organizzazioni florovivaistiche provenienti da tutto il mondo e, grazie al riconoscimento del BIE (Bureau International des Exposition) è l'organo internazionale che autorizza queste manifestazioni nel nostro settore. I temi proposti dalla candidatura bolognese sono la rigenerazione urbana e l’agricoltura urbana, infatti lo slogan della manifestazione sarà: “Grow Green, Eat Green, Live Green” (Crescita, alimentazione e stili di vita sostenibili). L’EXPO durerà sei mesi e coinvolgerà molteplici aree della città di Bologna: area F.I.CO, Parco nord, Giardini Margherita e Montagnola e gli organizzatori pensano a un evento di grande rilievo per il settore florovivaistico italiano. Secondo il comitato promotore saranno 50 i Paesi espositori, oltre 500 le aziende coinvolte e un centinaio le delegazioni internazionali. Un progetto ambizioso, che potrebbe portare un input non indifferente alla produzione italiana, fermo restando che associazioni e imprese riescano a fare rete, non fermandosi esclusivamente a singoli personalismi.

Breeding your success

Thomas Staats di Van Son & Koot mostra la coppa e la pianta premiata, Match & Moss e r fi di Rainer Schimm.

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FATTI & BREVI | focus

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UN MONDO

DIGITA L

SOSTENIBILE Questa è la svolta della filiera olandese promossa da Royal FloraHolland. Che grazie a nuovi strumenti e a un confronto diretto con i suoi membri sta disegnando il futuro dell’ortoflorovivasimo di Filippo Terragni

UN FUTURO SOSTENIBILE • Rispetto per le persone e l’ambiente • Allineare produzione e mercato • Comunicazione trasparente delle attività • Creare una posizione sul mercato più favorevole ai membri • Usare le opportunità per costruire l’immagine del verde come contributo sociale

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oyal Flora Holland era presente a IPM Essen come rappresentante di una collettiva di produttori e buyer olandesi. Il tema con cui si è presentata in fiera quest’anno è stato il mercato digitale e le possibilità per la sostenibilità. Temi di spessore, oltre alla posizione di rilievo assegnata all’Olanda quest’anno come paese partner, che hanno suscitato l’interesse dei visitatori.

METTERE IN MOSTRA L’AVVENIRE Lo stand di Royal FloraHolland si trovava nella Hall1, e si chiamava “La Casa delle Opportunità”. Pensato come luogo di incontro per i membri e per i possibili buyers, era anche sede di una piccola esposizione di 19 prodotti innovativi, per rendere concreto il tema del mercato digitale e della sostenibilità. Inoltre, la visione di questi prodotti ha reso possibile far nascere dibattiti proficui e interessanti. Per quanto riguarda il mercato digitale, FloraHolland ritiene che questo sia lo standard che si imporrà nell’imme24

Flortecnica e vivaismo

diato futuro. Il commercio diretto sta crescendo, c’è un evidente spostamento fra i grandi produttori e i grandi compratori, e in generale il mondo sta correndo verso la digitalizzazione. Questa è una grande sfida per il settore verde. Royal FloraHolland ha fatto un primo passo con FloraMondo, la sua piattaforma per la vendita online. Attualmente la piattaforma è usata da 1200 produttori e da 750 buyer; inoltre più di 150 webshop sono collegati alla piattaforma. Il prossimo passo sarà lanciare, nel 2017, FloraMondo 2017. Per farlo, occorre costruire una organizzazione digitale di supporto e si sta investendo nella collaborazione con i membri e i buyer: IPM è stata un momento molto utile di incontro su questi ultimi sviluppi. LE PROMESSE DELLA SOSTENIBILITÀ Insieme ai membri, ai buyer e a tutta la filiera, FloraHolland sta anche lavorando per assicurare un prodotto sostenibile, orientato al mercato. Per esempio, ha organizzato la Sustineable Horticulture Platform, in


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TOTALE

modo che tutti i membri, in tutta la filiera, possano lavorare su questo aspetto. FloraHolland è anche impegnata nello stimolare l’innovazione nell’industria del verde e contribuisce alle iniziative volte alla sostenibilità. L’idea di fondo è che più un prodotto ortofloricolo ha un’immagine sostenibile, più i consumatori spenderanno per avere fiori e piante. L’interesse suscitato da questo particolare aspetto nell’evoluzione del mercato, e la necessità di approfondire e di paragonarsi in merito, sono stati evidenti durante IPM, dove FloraHolland ha chiesto ai propri associati di recarsi allo stand per rispondere a qualche domanda e per porre tutte le proprie domande. Un lavoro di coesione e confronto da cui potremmo trarre anche noi qualche spunto utile. La Hall1 di IPM Essen, pensata come zona di incontro e di confronto

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PRODUZIONE | ricerca

ALBIZIA,

NOVITÀ IN ARRIVO Da seme o da meristema, vengono poi coltivate in piena terra e invasate. Negli ultimi anni le nuove varietà si coltivano direttamente in vaso e si riproducono da talea di Matteo Ragni

l

l genere Albizia è da attribuirsi a Filippo degli Albizzi, botanico italiano, che nel 1749 la portò a Firenze da Costantinopoli, lì giunta dall’Oriente. La specie, julibrissin, riprende il nome persiano della pianta e significa ‘fiocco di seta’. La specie è originaria della Cina centrale. In Italia è coltivata e diffusa in tutte le regioni a scopo ornamentale. L’Albizia è una pianta molto rustica, resiste all’inquinamento, ha una crescita rapida, teme solo il gelo prolungato. Per tutti questi motivi, che si aggiungono al suo indubbio valore estetico, è diffusamente utilizzata nei giardini e nei viali. Le foglie hanno la particolarità di richiudersi durante la notte per la presenza di particolari strutture presenti sia alla base del picciolo fogliare sia alla base dei piccioli più piccoli che sostengono le foglioline. Queste strutture, chiamate pulvini, fungono da vere e proprie articolazioni e permettono alle foglie di modificare la loro posizione in funzione del turgore delle cellule. Il legno, chiaro e tenero, non è particolarmente apprezzato. Sopporta bene però le potature. L’aspetto decorativo che spinge molti vivai a contemplare le Albizia tra le proprie alberature è tale che si trova disponibilità di queste piante sia nei vivai nord europei che in quelli mediterranee.

Albizia Chocolate Fountain™, varietà pendula r e fi re r intenso. Indicata come e r Molto interessante anche da tenere in vaso. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | ricerca

Albizia Summer Chocolate è stata la prima varietà a foglia scura. Negli ultimi anni l’uso di questa varietà sta via via diminuendo perché le sensibilità di questa varietà sono molte, soprattutto la scarsa resistenza al freddo.

L’Albizia Ombrella™ è una Albizia a fogliame verde e portamento eretto, un miglioramento della specie avendo i fiori più grandi e il colore dei fiori più intenso. Questa varietà si può riprodurre sia da talea che da innesto, ovviamente solo per chi ha la licenza di propagazione!

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PICCOLA, BELLA E FORTE Come tutte le piante anche le Albizia seguono le mode. Grazie o per colpa della psilla (Acizzia jamatonica), la specie a foglia verde riprodotta da seme sta lasciando spazio a nuove varietà, che risultano meno sensibili agli attacchi della psilla e più dotati di compattezza nelle forme; grazie al lavoro di selezione si sono identificati soprattutto cloni più resistenti. La moda degli ultimi tempi, sia tra i vivai americani che tra quelli europei, prevede di avere delle Albizia di dimensioni contenute e dal bel portamento decorativo. Dalla Albizia julibrissin a foglia verde e fiore rosa pallido proprio della specie si è arrivati all’Albizia Chocolate Fountain™ recentemente introdotta dalla North Carolina State University (Stati Uniti). Il fogliame scuro, i fiori rosa intenso abbondanti e numerosi rendono questo alberello ricadente molto adatto alla coltivazione in vaso. Il colore rosso nelle foglie è apparso sul mercato con l’Albizia ‘Summer Chocolate’®, dal portamento eretto, il fiore è rosa e compare nel periodo estivo. La riproduzione di questo arbusto avviene per innesto o da meristema. La debolezza di questa varietà soprattutto da un punto di vista della resistenza al freddo e alle intemperie, associata alla scarsità di fiori rispetto a varietà più recenti, che stanno portando i consumatori e i garden center a orientarsi verso altre varietà.


Albizia Evey’s Pride, l’evoluzione della Summer Chocolate, più resistente al freddo e con una fioritura notevole.

LA PSILLA È una parassita che provoca danni succhiando la linfa della pianta provocandone la defoliazione. Oltre ciò produce abbondante melata e cera imbrattando la chioma. Gli r e e e rre er e re r e acidi grassi (sali di potassio) che agiscono per contatto danneggiando le pareti cellulari r ee r e e r re r e e er re e e e er er

LE PREFERITE DI OGGI Fra le varietà che stanno riscuotendo un buon interesse dobbiamo menzionare Albizia Evey's Pride. È la nuova generazione della Albizia Summer Chocolate, portamento eretto, foglia scura e fiore rosa. A differenza dell'altra varietà "invecchia" lentamente, le piante cioè resistono di più alle intemperie e la fioritura resta costante nel tempo. Già in Spagna così come in alcuni vivai italiani questa nuova varietà sta prendendo piede, anche se il mercato delle Albizia ad alberello incontra una importante flessione di mercato. Albizia Shidare è un arbusto a portamento ricadente. I fiori grandi e numerosi rendono questa pianta molto interessante anche per la vendita per corrispondenza o come pianta da garden center in vasi medio piccoli. Il modo migliore per riprodurre questa varietà è quella di innestarla su un portainnesto da seme. Una volta ottenuto un bell'alberello è bene tenere la vegetazione sempre nuova in modo che i rami non tocchino terra. Quando la vegetazione invecchia e tocca terra l'intera pianta deperisce. La potatura frequente, da operare alla fine dell'inverno mentre la vegetazione ricaccia (e anche in estate come potatura di formazione della chioma) permette di avere tanti fiori sulle giovani cacciate.

Alibizia Shidare, varietà pendula a foglia verde e fiore rosa molto grande. Molto interessante per il mercato del garden center in vaso medio piccolo.

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www.erbasrl.it


PRODUZIONE | varietà

RISCOPRIRE LA

FUCHSIA

Perfetta per il consumatore che cerca colori vivaci. Un grande classico, da riproporre con nuove varietà in mix, per una esplosione di fiori multicolori di Costanza di Matteo

N

ell’ambito delle piante richieste in primavera-estate perché offrono uno stupefacente colpo d’occhio senza aver bisogno di troppe cure, troviamo la Fuchsia. La serie di Fuchsia Sunbeam conta tredici varietà che hanno in comune il portamento compatto, una fioritura precoce che continua per tutta l’estate fino all’autunno. Un’esplosione di colore, in cui è possibile osare con l’accostamento di varietà diverse anche in vasi piccoli da 10-14 cm. ACCOSTAMENTI A SORPRESA Queste tre varietà sono semi-rampicanti e possono raggiungere i 50 centimetri. L’abbinamento di colori è audace, perfetto per il consumatore che cerca il grande impatto senza tuttavia dover prestare troppa attenzione alle piante. Queste Fuchsia sono adatte per le balconiere, per coprire una parete e naturalmente per i basket: una cascata di fiori che durerà tutta l’estate.

Fuchsia Lambada, rosa chiaro esterno e viola per er e e r e e

Fuchsia Ernie, elegante il contrasto fra il rosa interno dei petali esterni e il bianco dei petali interni.

Fuchsia Samba, rosso acceso per l’esterno, mentre i petali interni sono di un delicato color lavanda. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | varietà Fuchsia Cherry

PORTAMENTO ERETTO Fuchsia Rocky

Fuchsia Tango Fuchsia Ballerina Blu Fuchsia Sunbeam Hot Rose Dark Purple

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PORTAMENTO RICADENTE

Fuchsia Hillary

PROTAGONISTA AL PROSSIMO ORTICOLARIO La Fuchsia è stata eletta Fiore dell’Anno per Orticolario 2017. L’evento, giunto alla nona edizione, avrà come tema la Luna. L’allestimento degli spazi di Villa Erba sarà realizzato con le Fuchsia, che come tante ballerine animeranno i giorni e le notti: novità di e r e er re er Pianta dalle mille colorazioni e dalle notevoli sfumature, la Fuchsia è l’esempio perfetto dell’amore dell’uomo per le piante: la febbre per le fuchsie ha portato a cercare nuove varietà fino alle isole più esotiche del Nuovo Mondo, per regalare al mondo una primizia per il giardino.

Fuchsia Condor Fuchsia Salsa

Fuchsia Paloma Fuchsia Sunbeam Hot Pink White

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PRODUZIONE | trend

C

on i suoi lunghi grappoli morbidi di fiori cremisi che gentilmente dondolano dalla pianta, la "coda di gatto" è una pianta unica e accattivante, con un sapore vintage che non manca di stupire ancora. Nativa della Malesia, questa pianta è in realtà un arbusto perenne che può crescere fino a tre metri nel suo habitat naturale. Nel nostro clima, tuttavia, una giovane pianta raramente raggiungere un'altezza di oltre 60 cm nella stagione estiva. Eccellente in contenitori o in giardino, la "coda di gatto" fiorisce per tutta l'estate, e può essere portata all'aperto in posizione riparata. Anche nei garden center è possibile posizionarla all'aperto in ombra: in questo modo il basket fiorito trova spazio e crea begli angoli a effetto.

PER LA PRODUZIONE • Alta umidità ambientale • Eccellente illuminazione • Temperatura non sotto i 10° C • No sole diretto • Concimazione e spuntature frequenti

FACILE DA COLTIVARE Tre cose sono fondamentali per avere delle splendide piante di Acalypha: l'alta umidità ambientale, una eccellente illuminazione e una temperatura non troppo bassa. Se l'umidità non è adeguata la pianta perde le foglie rapidamente. Se la luce è insufficiente le piante tendono a filare producendo pochi fiori e le foglie perdono il loro bel colore vivace. Attenzione però a non porre la pianta al sole diretto. Per la coltivazione in contenitore basta tenere una temperatura superiore ai 10° C: in questo modo la fioritura continuerà e la vegetazione diventerà abbondante. Un buon programma di concimazione, associato a spuntature frequenti, permettono di ottenere piante ben formate e anche di dimensioni ragguardevoli. Il basket è il suo contenitore ideale. Si deve fare attenzione a non avere piante troppo legnose, in modo da poterle imbustare per il trasporto.

CODA DI GATTO Acalypha, il migliore amico dell’estate per i nostri clienti e una facile coltura per noi, da appendere nelle serre di produzione anche non riscaldate di Alessandro Coraggio

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PRODUZIONE | novità

SEMPRE

PIÙ BLU

E fiori sempre più grandi grazie alle varietà più recenti. Per il mercato dei colori freddi, che negli ultimi anni sta riprendendo vigore, senza dimenticare la richiesta di piante resistenti

IN BREVE

• Fioritura abbondante • Fiori grandi, di un blu intenso • Richiede poche cure • Sopporta bene le malattie • Crescita massima: 60 centimetri in altezza e 25 di larghezza • Tollera bene il pieno sole • Tollera il freddo, fino a -20º C • Distribuito in Europa da Plantipp

di Bianca Belfiore

I

l Caryopteris è un arbusto perenne a cespuglio, con portamento eretto a fontana e fogliame grigio-verde leggermente aromatico. Molto apprezzato per la fioritura blu-violetto che attira farfalle e api e che adorna il giardino sul fare dell’autunno, sta conoscendo una buona diffusione anche perché la coltivazione è molto semplice: è una pianta adattabile che non ha grandi esigenze. Si accontenta di poca acqua anche in vaso, a patto di un terreno ben drenato. Unica cosa da tenere a mente, richiede spazio: da 60-70 cm a un metro e più, a seconda della varietà, a causa del suo portamento “esplosivo” con rami che vanno un po’ in tutte le direzioni. Ama molto il sole, anche intensissimo: è quindi ideale per giardini e terrazzi assolati e sopporta bene i rigori invernali, fino a -15º C. D’inverno perde le foglie e le rimette in primavera.

ESIGENZE • Terreno ben drenato • Grandi contenitori • Potatura di 2/3 a fine inverno

GRANDI FIORI, GRANDI SODDISFAZIONI Unica accortezza: per favorire una crescita più ordinata e contenuta, si possono potare tutti i rami (fiorisce sui rami dell’anno) anche piuttosto severamente (di buoni due terzi) dopo l’inverno. Il mercato ha prodotto varietà leggermente più compatte per spazi ristretti anche se l’ingombro non è mai trascurabile, ma la ricerca si è concentrata soprattutto sul colore e le dimensioni dei fiori. Caryopteris x clandonensis ‘Blue Empire’ è una delle varietà più notevoli: la fioritura è ricca e importante, di un blu intenso. Richiede poche cure e sopporta bene le malattie. Piuttosto compatto, con una crescita massima di 60 centimetri in altezza e 25 di larghezza, tollera bene il pieno sole e il freddo, fino a -20º C. Una soluzione ottimale per terrazzi e balconi che non vogliono passare inosservati. Prodotto da Boomkwekerij Elst-van Bergen, è distribuito in Europa da Plantipp.

una crescita massima di 60 e er altezza e 25 di larghezza, tollera bene il pieno sole e il freddo, fi Una soluzione e er terrazzi e balconi.

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PRODUZIONE fi r

ELLEBORO DA RECISO, FACCIAMOLO Al via in diversi campi prova la coltivazione di varietà a stelo lungo. Ne seguiamo una in particolare a Pescia, dove la famiglia Pippi cresce gli ellebori Nikita e Francesco di

Matteo Ragni reciso e/o vaso fiorito. L’obiettivo generale del progetto è quello di introdurre colture innovative a basso impatto ambientale per una valutazione pre-commerciale ed un successivo sviluppo industriale delle varietà/colture più promettenti attraverso un modello di diffusione dell’innovazione che considera una stretta interazione tra ente di ricerca e realtà produttive territoriali. L’elleboro è stato sviluppato attraverso l’interazione dell’IRF con l’azienda di ibridazione Gagliardi Domenico. L’IRF ha scelto come metodo di propagazione la micropropagazione, perché permette di ottenere di varietà selezionate di elleboro in grado di fiorire nello stesso anno dell’impianto.

IN BREVE • Alessandro e Andrea Pippi • Pescia (Pistoia) • Collaborazione con IRF Sanremo • Elleboro da reciso Nikita e Francesco

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a famiglia Pippi da generazioni coltiva fiori da reciso a Pescia. Da una lunga tradizione i fratelli Alessandro ed Andrea cercano di trovare il loro posto nel mondo scegliendo di coltivare fiori recisi da reddito. Eccoli allora impegnati da anni con i ranuncoli, con gli anemoni ed ultimamente hanno accettato la sfida lanciata da Floratoscana: Ellebori da reciso. Grazie a numerose visite a produttori di ellebori e grazie alla conoscenza con l’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, ecco nascere durante l'autunno 2016 la prima coltivazione di Elleboro Nikita e Francesco targata Pippi. Flortecnica seguirà la produzione valutando e calibrando la coltura. Questa è solo la prima puntata del nostro quaderno di campagna. IL PROGETTO DI IRF Gli Ellebori coltivati da Pippi sono le varietà Francesco e Nikita, dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, di cui abbiamo già parlato su queste pagine. In sintesi, il progetto da cui sono derivate queste due varietà è stato avviato fra il 2013 e il 2014. Attraverso l’interazione pubblico-privata mirava all’ottenimento di nuovi prodotti adatti alla coltivazione del territorio ligure, e più in generale italiano. L’attenzione si è rivolta alla coltivazione della margherita per vaso fiorito e alle colture di elleboro ed iberis per fiore

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Flortecnica e vivaismo

INDICAZIONI COLTURALI Dalla scheda tecnica rilasciata dall’IRF si evincono quali sono le migliori tecniche di coltivazione secondo i loro test. Prima di tutto, poiché l’Elleboro è fortemente condizionato dalla temperatura, soprattutto per quanto riguarda l’induzione a fiore, in estate occorre raffrescare gli ambienti di coltivazione con impianti ad aspersione aerea e impiegando reti ombreggianti che devono però essere rimosse alla ripresa vegetativa autunnale. Le piante per la produzione di fiori recisi vanno poste a dimora preferibilmente nel periodo autunno invernale oppure in primavera con una densità di impianto che varia dalle 3 piante/m2 fino a 6-8 piante/m2 in funzione delle specie e varietà. Per ottenere esemplari rigogliosi occorre una buona concimazione di fondo con materiale organico ben maturo, seguita da periodiche fertirrigazioni con titolo bilanciato o con concimi granulari a lenta cessione. Per favorire la fioritura occorre arricchire la concimazione con fosforo e potassio; inoltre è consigliabile eliminare le foglie vecchie per stimolare l’allungamento degli steli. Durante la coltivazione dell’elleboro è bene mantenere a livelli costanti l’umidità del substrato e dell’ambiente in modo da evitare ristagni di acqua e colpi di secco. È necessario fare attenzione all’umidità del terreno nella stagione estiva, quando l’evapotraspirazione è molto elevata a causa delle elevate temperature. L’utilizzo di impianti a goccia, per garantire la corretta umidità del substrato, è consigliato.


2017

Solo giovani piante per produzioni di qualità: • Maxi plug da 40 fori per coltura anticipata 66 fori per fiori maxi 96 fori per fiori mini Consegne dalla sett 18 • Le migliori varietà per il nostro mercato senza compromessi. • Produzione italiana, consegna con mezzi propri. Servizio di qualità Planta.

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fra il no dei rni dei rni.

PRODUZIONE fi r

UN GERANIO

INUSUALE

Da Jadelty Nurseries una nuova varietà di Pelargonium che promette di riaccendere l’amore nei consumatori grazie alle sue caratteristiche migliorate di

IN BREVE • Jadelty Nurseries • Compatto • Fioritura lunga e abbondante • Fiori rosa, lievemente profumati • Crescita lenta

Pinki Pnks fi r e primavera per e e alla ciotola così come al basket, da sola o in composizione.

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Costanza di Matteo

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iorisce abbondantemente dalla primavera fino all’inizio dell’inverno, è compatto ed elegante; e in più accosta il colore vivace alla resistenza al secco e al vento. Pinki Pinks è un arbusto perenne naturalmente compatto e con buona ramificazione. I fiori, a forma di farfalla, rosa acceso, scendono a cascata sopra un fogliame scuro, e somigliano a un pizzo delicato. Attira api e farfalle per tutta la bella stagione, grazie alla fioritura molto lunga. COMPATTO E VERSATILE Il Pelargonium Pinki Pinks presenta un look classico, che lo rende adatto a tutti i giardini mediterranei. Grazie alla grande massa di fiori è adatto per essere il protagonista delle fioriere, ma il portamento compatto e la crescita lenta lo rendono adatto anche a giocare il ruolo di complemento in composizioni più ricche. Ottimo anche come coprisuolo, come bordura o in piccole aiuole.

Flortecnica e vivaismo

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fi r e rosa acceso, e sono e e r

RESISTE AL SECCO Nonostante la delicata immagine dei fiori e il profumo delicato, questa varietà è robusta, e può sopportare molte avversità, soprattutto il caldo e il vento. Cresce bene in pieno sole ma anche in mezz’ombra, per questo è consigliato in ambienti che devono sopportare temperature molto alte nella bella stagione. Il suo scarso consumo di acqua lo rende perfetto per i giardini di chi è attento a non sprecare questa importante risorsa o per le zone con restrizioni sull’uso dell’acqua. Ma anche in ambienti umidi o piovosi questo Pelargonium se la cava benissimo, a patto che il terreno in cui si trova sia ben drenante.


igold sta Bee

PRODUZIONE | piante

SUNSPARKLER DAZZLEBERRY:

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DUE IN UNO

Una pianta per due usi, come foglia decorativa in primavera e come fiore acchiappa api in estate. È ora di vendere Sedum in vasi più grandi come piante veramente decorative di Filippo Tommaseo

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Sedum così come molte altre “piante minime” hanno poche esigenze di coltivazione e una facile collocazione nel punto vendita. Per “piante minime” intendo quelle piante che hanno bisogno di poco per dare il meglio di sé nelle condizioni più diverse, anche quelle più dure. La nostra preoccupazione non è più quella di produrre piante che resistano al caldo o al troppo freddo. La nostra preoccupazione, la preoccupazione dei consumatori finali che vivono in città o che vanno in vacanza ad agosto, è quella di avere piante che resistono sia al caldo estivo che al freddo invernale. È giunto quindi il momento di coltivare i Sedum non solo come piante da roccaglia, come stupide coprisuolo. È giunto il momento di togliere i Sedum da sciapi vasi 10 e di metterli nella produzione delle nostre piante perenni.

Per informazioni sui Sedum SunSparkler® visita il sito www.sunsparklersedums.com

PERFETTO PER LE GRANDI DIMENSIONI I nuovi Sedum della serie Sunsparkler nascono con questa intenzione: avere piante belle e grandi sia in primavera con le loro foglie decorative, che in inverno con abbondanti fioriture. Iniziando la coltura in marzo, partendo da alveolari che hanno subito almeno 4 settimane di freddo, anche freddo intenso, si possono ottenere ottimi risultati anche in vasi medio grandi. In tre mesi scarsi, fine maggio inizio di giugno, le piante saranno ben vegetate e vendibili. Se non le vendo subito le posso offrire come piante fiorite a settembre. Non avrò problemi a tenere le piante in vivaio e potrò proporre piante fiorite subito dopo l’estate. Anche i nostri clienti saranno contenti perché quando torneranno dalle vacanze avranno i loro vasi fioriti anche se lasciati all’asciutto dei balconi padani. Sunsparkler è un marchio registrato, quindi le piante devono essere accompagnate da etichetta e da relativo brevetto.

A destra. e così anche il Sedum SunSparkler® Dazzleberry, danno il e e e hanno subito una fase di freddo ad inizio della coltura. Vasi sempre più grandi così come piante in composizione possono assicurare un buon momento di vendita ai Sedum a foglia e r Dazzleberry oltre a una foglia e ha anche fi r r interessante amica delle api e dei giardinieri e

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | estero

PIANTE TROPICALI

MADE IN HOLLAND Vi presentiamo uno dei più grandi coltivatori di Fittonia. Una piccola pianta tropicale che, supportata da una campagna marketing molto ben organizzata, sta spopolando in tutta Europa di

Bianca Belfiore

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uando acquistate delle piante di Fittonia, molto probabilmente esse provengono dalla famiglia Schoenmakers: quasi tutte le Fittonia in commercio sono coltivate dalla loro azienda, specializzata in colture tropicali da vaso. I tre fratelli Schoenmakers coltivano con orgoglio queste piante colorate in serre tropicali nella regione olandese del Brabant. Da venticinque anni si dedicano all’ibridazione di questa colorata pianta da interni, con l’obiettivo di trasformare la pianta tropicale originale in un elemento di arredo forte e colorato, adatto alla temperatura dei nostri soggiorni e intonato con eleganza alle tendenze attuali del design. In tutti questi anni i fratelli Schoenmakers hanno maturato una vasta esperienza nella coltivazione e nel trattamento di questa difficile coltura. I loro sforzi sono stati premiati, ed è ora disponibile una vasta gamma di varietà con foglie caratterizzate da bellissime forme, che tollerano anche qualche piccola avversità. CONSIGLI

• Un grande numero di Fittonia della stessa varietà ne rafforza enormemente l’effetto

• L’uso di altri materiali dello stesso colore della variante di Fittonia scelta dà come risultato un’esplosione di colori

• Prima dell’uso, immergere il vaso in acqua tiepida (e lasciarlo sgocciolare un momento)

• Giocate con oggetti decorativi dello stesso colore della Fittonia: •

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bastoncini, spilli, rattan, sisal, elementi luccicanti, senza mai eccedere e soprattutto bilanciando le proporzioni Abbinate le piante di Fittonia a fiori freschi nella stessa tonalità di colore

Flortecnica e vivaismo

La famiglia Schoenmakers punta a r r re e arredamento e di design contemporaneo.


creata una variante con forma a stella, la linea Fittonia Star (White Star, Pink Star, Snow Star), caratterizzata da foglie piccole e appuntite, che si dispongono nel vaso in modo compatto come delle piccole stelle. SERVE LA GIUSTA ISPIRAZIONE “Inspired by Fittonia” è il nuovo slogan del vivaio. Incontrando uno dei coltivatori, ci si sente automaticamente ispirati, per il suo entusiasmo, per la molteplicità dei colori e delle forme, la robustezza della Fittonia e le possibilità di utilizzo. Provate ad esempio a immaginare delle grandi fioriere con migliaia di foglie di colori vivaci, composizioni stagionali in cui questa pianta fa da base, composizioni per matrimoni, allestimenti bianchi per l’inverno. La Fittonia, infatti, è così colorata che stimola la creatività. È su questa forza che si punta per la vendita. I colori influenzano il nostro umore, e si scelgono in base alle emozioni. Con i colori di Fittonia non si creano soltanto degli allestimenti, ma si crea un’atmosfera e si suscitano emozioni. Il marketing allestito intorno alla vendita di questa pianta è focalizzato a suscitare queste emozioni, per aiutare i distributori a suscitare la richiesta nei consumatori finali. r e re e r del lavoro di ibridazione dei tre fratelli Schoenmakers.

GRANDE IMPEGNO NELL’IBRIDAZIONE I tre fratelli hanno coltivato più di quaranta varianti, per le quali hanno ottenuto i diritti di coltivazione. Essi si occupano anche dell’ibridazione, e alle nuove varietà vengono assegnati nomi che fanno parte della linea dei vari gruppi. Il gruppo Fittonia Anne, ad esempio, è dedicato a mamma Schoenmakers, che ha fondato l’azienda insieme al padre. Vi sono White Anne (verde chiaro, quasi bianco), Pink Anne e Snow Anne. È stata inoltre

IN BREVE • Famiglia Schoenmakers • Uno dei maggiori produttori di Fittonia • Serre tropicali nella regione olandese del Brabant • Trasformare la pianta tropicale in un elemento di arredo • Quaranta varianti per cui hanno i diritti di coltivazione • Si occupano anche dell’ibridazione

LESS IS MORE Questo è un detto molto comune nel mondo degli stilisti, ed è vero, in particolare per quanto riguarda le composizioni di fiori e piante, perché permette di non disperdere l’attenzione di chi osserva. Per ottenere una composizione elegante e di impatto, quindi, è preferibile usare una sola variante di Fittonia in un solo colore. Per quanto riguarda il numero di piante da utilizzare, tuttavia, il detto non si applica. Un vasetto di Fittonia non ha niente a che fare con un grande vassoio che contiene trenta Fittonia della stessa forma e colore. Questa pianta da interni, infatti, crea un effetto ottimale utilizzando lo stesso oggetto in grandi quantità.

L’elemento fondamentale nel proporre valorizzarla usando grandi


PRODUZIONE | varietà

QUATTRO SETTIMANE

M In basso a sinistra. Bonanza Deep Orange. In basso a destra. Bonanza Flame Improved

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ettete dei Tagetes accanto alle vostre piante da orto. Sempre di più gli orti diventano giardini e sempre più appassionati usano le consociazioni di piante per abbellire e proteggere il proprio orto. I Tagetes sono facili da coltivare e, grazie anche alla loro resistenza nel periodo estivo, sono adatti a molti usi. Le nuove varietà presenti sul mercato e proposte sia da Floranova che da PanAm sono adatte sia come pianta da vaso sia da pack, ma anche come fiore reciso o fiore edibile. Con 4/5 settimane di coltivazione a temperatura medio bassa possiamo ottenere ottimi vasi da 10 cm a un prezzo accessibile a tutti. ESTETICA PRIMA DI TUTTO L’uso di queste piante è vario e soprattutto è uno dei simboli dell’estate. È una facile pianta da coltivare partendo anche dal seme per le aziende che vogliono produrre da sé le proprie fioriture estive. La selezione Cresta di Floranova è molto varia in termini di colora-

Flortecnica e vivaismo

Tagetes da aiuola, da balcone e da giardino. Uno strumento utile per abbellire il nostro assortimento di piante da fiore riprodotte da seme. E con le nuove varietà tempi brevi e risultati sorprendenti di

Matteo Ragni

zioni e di sfumature. Molto interessante è la resistenza in piano campo così come dimostrato in numerosi campi catalogo. Una scelta estetica prima ancora che agronomica. È infatti nell’estetica che si può trovare nuovo spazio e nuova linfa per proporre piante fiorite. La logistica e la convenienza economica devono poi essere guida nella scelta delle varietà: scegliamo più varietà coltivate in vaso se vogliamo proporre piante dal fiore particolare e dal risultato accattivante. Mentre scegliamo piante in pack se pensiamo che anche i fiori possano essere venduti insieme alle piante da orto, in questo secondo caso sarà necessario scegliere un giallo e un arancione. Se due colori non ci bastano e vogliamo colpire i nostri clienti allora ci possiamo divertire creandoci una collezione di Tagetes in pack da scegliere tra i Bonanza Deep Orange oppure il Bonanza Flame improved dalle bellissime tonalità calde. Per una coltivazione in vaso ci viene incontro Floranova con la serie Cresta tra cui gli strepitosi Cresta Flame e il Cresta Spry. Fiori unici adatti a molti usi e pronti in quattro settimane dal trapianto in vaso.


Marigold Cresta Harmony

Marigold Cresta Bee

Marigold Cresta Spry

Marigold Cresta Yellow

Marigold Cresta Gold

Marigold Cresta Gold

Marigold Cresta Flame

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE

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gni anno da parte di ICL vengono condotte prove con i concimi avvolti, per poter rilevare e definire i bisogni delle varie colture. Da questi test raccogliamo preziosi spunti e consigli per la coltivazione. Un esempio per tutti è l’importanza che rivestono il calcio ed i microelementi, che vengono invece spesso sottovalutati. A tale proposito Dorus Rijkers, di ICL Specialty Fertilizers, si è preoccupato di raccogliere e stilare le informazioni salienti raccolte da questo giro di prove.

COME SCEGLI IL CONCIME?

Per maggiori informazioni visita il sito di ICL Fertilizers www.iclfertilizers.it

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fra il no dei rni dei rni.

REGOLARE IL DOSAGGIO A SECONDA DEL PERIODO VEGETATIVO La durata dei concimi avvolti viene testata e si riferisce generalmente ad una temperatura di laboratorio di 21° C. Durata e schema di rilascio sono fattori importanti per il buon funzionamento del concime. Una percentuale di rilascio dei nutrienti troppo veloce nei primi mesi potrebbe portare a livelli EC iniziali troppo elevati, che limitano il corretto sviluppo delle colture durante i primi stadi. Diversamente una mancata o insufficiente cessione a fine coltivazione creerebbe un importante

Per fare la scelta più adeguata può essere utile procedere rispondendo a queste domande: • Qual è il tuo obiettivo nella concimazione? • Conosciamo la qualità delle materie prime che compongono il concime? • Quali sono le proprietà di cessione del concime e con quali tempistiche? • Quanto affidabile e sicuro è il rilascio dei nutrienti durante la crescita? • Il prodotto garantisce lo stesso risultato in presenza di qualsiasi condizione climatica e richiesta colturale? • La qualità dei diversi lotti di produzione del concime sarà uguale e costante nell’arco degli anni? • Se si usa la concimazione di base, quanto concime extra bisogna comunque fornire con l’irrigazione e quali sono le differenze nella crescita? • Quali sono i costi dell’intero periodo di coltivazione, tenendo conto anche dei benefici apportati dal concime?

PRESTAZIONI MIGLIORI, USANDO

AL MEGLIO I CONCIMI Riportiamo i dati salienti raccolti grazie ai test effettuati da ICL. Per migliorare le performance e fornire strumenti di lavoro più efficienti ai florovivaisti di

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Filippo Tommaseo

Flortecnica e vivaismo


scompenso degli elementi nutritivi richiesti, rendendo necessaria un’integrazione degli stessi. La regolazione dei fertilizzanti è utile anche per controllare gli effetti sull’ambiente. Sempre più consumatori vogliono sapere come sono state coltivate le piante che acquistano, rendendo l’aspetto dell’impatto ambientale un tema sempre più centrale. Anche in questo caso lo schema di rilascio dei concimi riveste un ruolo molto importante. Il processo della lisciviazione di azoto e fosforo viene notevolmente ridotto quando questi due nutrienti sono rilasciati nel momento di reale fabbisogno della pianta. Questo fenomeno diventa un punto di attenzione sempre più rilevante. L’esperienza di ICL conferma che nella corretta pratica colturale nell’ambito della nutrizione delle piante: • L’azoto riveste un ruolo molto importante, lasciando invece in secondo piano fosforo potassio. • Calcio e microelementi sono importanti supplementi a N, P e K e non dovrebbero essere sottostimati. MICROELEMENTI: LA FORMA DI SOMMINISTRAZIONE FA LA DIFFERENZA I microelementi sono particolarmente importanti per il processo di fotosintesi nelle colture. Aiutano la pianta ad assorbire l’azoto. Per le colture arboree in vivaio i microelementi sono generalmente difficili da assorbire a causa delle temperature primaverili relativamente basse e a causa del generale basso livello di pH. Recentemente alcune prove condotte in campo hanno dimostrato come l’apporto continuo di ferro a livello dell’apparato radicale sia importante per l’assorbimento dell’elemento stesso. Risulta che le piante metabolizzino il ferro più facilmente in piccole dosi quotidiane rispetto a quanto riescano a fare quando l’elemento è disponibile a singoli, massicci dosaggi settimanali. Le prove dimostrano come la forma in cui vengono forniti gli microelementi sia molto importante per la loro efficacia. In substrati a base di torba (terricci), microelementi sotto forma di solfati sono preferiti rispetto ai chelati (come EDTA, DTPA ed EDDHA). I chelati dilavano velocemente dato che non hanno capacità di scambio. Perciò i microelementi chelati non hanno effetti prolungati. Nella scelta del compost è importante tener conto della sua qualità. Le piante ornamentali e gli arbusti sempreverdi traggono grande beneficio dall’apporto extra di microelementi tramite la nutrizione. CALCIO ALL’INIZIO, POTASSIO DOPO Nella coltivazione delle perenni e degli arbusti sempreverdi in vaso, crescita compatta, buona colorazione e buona radicazione sono fattori estremamente importanti. Il ritmo di crescita della maggior parte delle piante richiede un piano di concimazione ben ponderato. Durante le prime settimane i valori EC nel vaso devono essere limitati in modo da agevolare una corretta radicazione. Una limitata quantità di sali durante i primi tre mesi di coltivazione garantisce una buona crescita iniziale ed un forte apparato radicale. È importante ricordare

che, per la pianta, il calcio è difficile da assorbire e che la maggior parte delle colture semplicemente assorbe questo elemento, a causa della traspirazione fogliare. È quindi di grande importanza apportarne quantitativi sufficienti durante le prime fasi di crescita. È necessario assicurarsi che il calcio sia ben distribuito tra le radici giovani. Inoltre si può aspirare a migliorare l’assorbimento livellando se possibile, durante la primavera, i picchi di temperatura ed irrigazione all’interno della serra. Il potassio invece è fondamentale per la crescita compatta. Nella seconda fase del periodo di crescita, quando la crescita radicale è totalmente completata, le piante necessitano di molto azoto per la sintesi delle proteine della crescita. Se si desidera una crescita compatta, è meglio utilizzare un concime ad alto contenuto di potassio. Una proporzione di azoto-potassio di circa 1:2 assicura piante robuste ed una crescita graduale. È fondamentale adeguare i quantitativi di calcio, bilanciandoli conseguentemente con quelli di magnesio, essendo questi due elementi antagonisti. Questi elementi possono contrastarsi a vicenda nel vaso e quindi vi è il rischio di una carenza di magnesio.

Questa comparazione tra Prunus mostra la ere e rilascio dei concimi. Se r funziona troppo velocemente o troppo lentamente la pianta crescerà e 2 e 3.

IL SET-UP DELLE PROVE DI ICL SPECIALTY FERTILIZERS Il miglioramento continuo dei nostri prodotti è una priorità in ICL Specialty Fertilizers. Per farlo, li testiamo in apposite strutture presenti entro alcuni nostri stabilimenti nei Paesi Bassi, approntate esclusivamente allo scopo. Inoltre i nostri prodotti sono inclusi in prove pluriennali svolte in tutta Europa da istituti indipendenti. Le piante da testare sono scelte in base allo scopo della prova. Inoltre, nell’approntare i test, è molto importante escludere il più possibile fattori esterni come la predisposizione alle malattie. Ad esempio: • Per rilevare differenze nel rilascio dei nutrienti tra i diversi concimi è utile usare piante sensibili all’azoto come Lonicera, Spiraea, Prunus, conifere e perenni; • Per test di concimazione con ferro sono richieste piante sensibili a questo elemento come le erbacee, ad esempio Imperata e Carex. Anche altri esemplari come il Cytisus e piante della famiglia dei bambù richiedono alti apporti di ferro. • In prove di sensibilità alla salinità o dell’apparato radicale sono ideali piante come Ericacee (Pieris, Calluna, Leucothoe), Rhododendron e Cotoneaster.

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TENDENZE | consumatore

FIORI

I CHE VORREMO Dall’Olanda i trend per il 2017. Colori e forme che risponderanno alla domanda dei consumatori. E attenzione al gusto in crescita per le collezioni di Marta Meggiolaro

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uinbranche Nederland, VHG Sector Association, Flower Council of Holland e iBulb hanno annunciato i nuovi trend per la floricoltura. Scopo dell’iniziativa, aumentare la visibilità del verde fra i consumatori, e offrire al settore opportunità e spunti per comporre e presentare al meglio la propria offerta. La traduzione dei trend commerciali nel settore del verde è stata realizzata da Aafje Nijman. I quattro stili sono l’immagine di quattro diversi approcci alla situazione in cui viviamo, confusa e spesso stressante: armonizzare, equilibrare, energizzare e ribellarsi.

VERDE AL CENTRO Cresce il desiderio di contatto con il verde, la percezione sensoriale è diventata incredibilmente significativa, e cerchiamo luoghi naturali, incontaminati. Cresce il desiderio di circondarsi di piante e fiori. Forme: arrotondate e naturali, infondono un senso di pace. Materiali: naturali e grezzi, in combinazioni contrastanti. Pietra e pietre semi preziose. Design: trame e fantasie naturali, derivate da fiori e piante. Colori: il verde è il cuore della palette di colori, circondato da tonalità calmanti, come il giallo pastello, il rosa, il lilla. Fiori: Eucharis, mimosa, fresia, fiordaliso, veronica, ranuncolo, giacinto. Piante: gelsomino, kalanchoe beharensis, clerodendrum, ceropegia sandersonii 46

Flortecnica e vivaismo


IN BREVE Harmonise: forme arrotondate, mix di materiali, tema ricorrente nel colore o nella forma. e combinazioni e collocazioni inusuali, colori contrastanti, pattern a strisce. Energise: fiori resistenti, colori brillanti, optical e riferimenti al mondo dello sport. Rebel: molti materiali sintetici, mix di piante, fantasie astratte ed esotiche.

VOGLIA DI EQUILIBRIO Le ingiustizie e le violenze di cui veniamo a conoscenza ci portano a cercare di aggiustare e di restaurare l’ordine almeno nella nostra vita. In casa e intorno alla casa, fiori e piante di piccole dimensioni vengono posti su piedistalli che ne bilanciano le misure. In giardino, alterniamo il verde vivo a materiali inerti, a cui diamo la stessa importanza. Forme: tonde e squadrate insieme. Materiali: diversi, in combinazioni inusuali. Design: pattern floreali, molto femminili, si accostano al minimalismo maschile, come si vede dall’uso sempre più diffuso di blocchi di colore, pois e strisce. Fiori: tulipano, alstreoemeria, Calla, Gerbera, dianthus, Anigozanthos, giglio, Anthurium Piante: Anthurim, Guzmania, crisantemo, Calathea, Crassula afra.

NUOVA FORZA Ci stiamo preparando ad andare oltre la crisi, a superarla. L’energia si sente, si vede nel nuovo credo: essere in forma, attivi, dinamici. Gli spazi che organizziamo sono allo stesso tempo rilassanti e attivi, grazie all’accostamento di elementi freschi, energizzanti e funzionali. In campo florovivaistico questo si traduce in fiori potenti, rigidi, foglie con forme di carattere, colori che catturano l’attenzione. Materiali: metallo verniciato, marmo Design: ricco di rimandi allo sport Colori: vivaci, accostati a diversi grigi e al verde brillante. Il focus è su colori vivaci combinati con altri più chiari o più scuri. Solidi materiali geometrici e fantasie che ricordano lo sport come righe, cerchi e strutture ad alveare. Fiori: tulipano, Calla, dianthus, sinforicarpo, Heliconia, Molucella, dahlia Piante: Zamioculcas, Sanseveria, Haworthia, Philodendron Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | consumatore

credito: Flower Council of Holland

LIBERTÀ! In tempi di tensione e stress, abbiamo bisogno di darci una tregua per sopravvivere. Fondamentale saper mettere le cose in prospettiva e assumere un punto di vista più leggero, un’atmosfera in cui apparentemente non ci sono regole, ma solo colori, allegria e frivolezza. Fiori e piante sono l’ideale per incontrare questo desiderio, attraverso le infinite combinazioni e forme. Astratta ed esotica, l’atmosfera che creiamo è un collage in cui non ci sono regole eccetto il gusto personale. Le proprie preferenze sono l’unico criterio per l’accostamento: si creano collezioni di mini piante di ogni genere, soprattutto i mini cactus. Forme: inaspettate combinazioni Materiali: tutto è possibile, molti materiali sintetici. Design: astratto, figurativo ed esotico. Uso del collage Colori: un mix di colori, in cui mancano solo i toni neutri. Fiori: Gerbera, crisantemo, diathus, Physalis, Eryngium, Alstroemeria, Zinnia Piante: cactus, Monstera deliciosa, crisantemo, bromelia

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Flortecnica e vivaismo


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TENDENZE | fiere

IPM ESSEN, “PIÙ” O “MENO”?

Più bella, più internazionale, più affollata. Eppure dal punto di vista degli italiani, molti aspetti sono stati negativi. Un bilancio delicato, che pure è da fare, cercando di essere il più possibile obiettivi di Marta Meggiolaro

SAVE THE DATE La prossima edizione di IPM Essen si terrà dal 23 al 26 gennaio 2018.

ESSEN IN NUMERI • 1.577 espositori • 45 nazioni partecipanti • 66 provenienti dall’estero • 57mila visitatori • proveniente dall’estero • visitatori professionali

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PM Essen è la fiera di settore più bella del mondo: così inizia il comunicato stampa di chiusura arrivato dalla Germania. Una frase un po’ stonata per me che, pur non avendola mai visitata, sono stata raggiunta dagli echi del malcontento e dei pasticci di quest’anno, grazie agli incontri fatti a Christmasworld con visitatori ed espositori che da Essen si erano spostati a Francoforte. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono gli elementi da mettere sul piatto della bilancia. ANNATA DALL’ACCENTO OLANDESE Partiamo con i numeri: 57mila visitatori professionali, provenienti da tutto il mondo, si sono recati a Essen durante i quattro giorni della fiera, giunta alla 35esima edizione. Gli espositori sono stati 1.577 provenienti da 45 nazioni (in lievissimo calo rispetto al 2016, quando erano 1.588 da 49 nazioni). Fra i visitatori, in crescita gli olandesi con un +3%. Un dato che non stupisce, dato che il Paese partner 2017 era proprio la vicina Olanda, che ha senza dubbio caratterizzato tutta l’edizione. Negli incontri bilaterali durante i quali sono

Flortecnica e vivaismo

stati affrontati numerosi temi di cooperazione e di competizione nel settore "piante" si è consolidata ancora di più la via preferenziale tra le associazioni di produttori e di commercianti dei due paesi. Il programma è stato come sempre ben orchestrato e ricco di contenuti utili. Si è parlato dei nuovi target group, di nuovi trend, a cui IPM ha risposto con idee fresche. I due filoni più importanti sono “Urban jungle” e “Grow your own”. Con il primo parliamo del ritorno delle piante da appartamento, facili da mantenere e in crescita soprattutto fra i giovani, che desiderano occuparsi di piante con tutte le facilitazioni possibili: sistemi di irrigazione, nutrimento per i fiori, arbusti dalla bassa manutenzione. Fra i colori che animeranno la stagione, rosa e violetto in tutte le gradazioni, che conquisteranno le nostre balconiere. Con “Grow you own” invece parliamo del trend ancora in crescita delle piante da orto. Punto importante per il prossimo anno, il mix con le piante ornamentali, seme r

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pre più richiesto da coloro che decidono di sfruttare i piccoli spazi con il verde. Erbe aromatiche, frutti e ortaggi si accompagnano ai fiori, in un’ottica anche di consociazione. ISPIRAZIONI DA TOCCARE CON MANO Il programma di IPM aveva come obiettivo il fornire idee, ma pratiche, realizzabili e già verificabili in loco. In questo senso vanno letti tutti gli interventi degli esperti, fra cui Sascha Lobo, blogger e consulente per il settore, che ha parlato di quanto profitto può generare la digitalizzazione e di come è possibile darle forma. Il forum di INDEGA ha trattato la questione delle nuove malattie e di come affrontarle. Nel g&v Creative Center, idee per il POS e nuove varietà di piante che sfruttano le nuove tendenze, come le bacche di goji e il pelargonium edibile. La presentazione curata da Bloom’s, da parte sua, con il motto “Floral Living” si è concentrata su nuovi design per fioristi. Altre occasioni di ispirazione con i premi: Innovation Showcase e Show Your Colour Award. E infine, uno sguardo attento ai social media, che sarebbe meglio non fossero ignorati nella comunicazione aziendale. FDF e Florismart hanno presentato una collezione di crisantemi, “Just chrys 2017”, creata appositamente per entrare nelle nuove abitudini e nei nuovi bisogni dei consumatori, presentata con un linguaggio visivo originale, nello stile di Instagram e Pinterest. In questo senso sono linee guida interessanti anche i nuovi trend presentati dal Flower Council of Holland, che puntano a rendere il fiore adatto per i consumatori moderni, inserendolo fra i possibili must-have. ITALIANI A IPM ESSEN: SODDISFATTI A METÀ Riportiamo la dichiarazione che il CEO di Messe Essen Oliver P. Kuhrt ha rilasciato a seguito del malcontento creatosi nel corso di questa edizione di IPM ES-

SEN 2017. La causa, lo spostamento del padiglione italiano in tre soluzioni temporanee che purtroppo sono state mal servite per i primi giorni della fiera. «La soddisfazione incondizionata dei nostri espositori italiani, a cui ci lega da decenni un rapporto di amicizia e reciproca fiducia creato in decenni di collaborazione, ci sta estremamente a cuore. Siamo quindi molto dispiaciuti che quest’anno non siamo stati in grado di offrire le condizioni ottimali di esposizione ai quali le aziende sono abituate e ci siamo scusati personalmente con tutte le persone che si sono sentite in qualche modo svantaggiate. Di comune accordo è stato quindi deciso che negli anni 2018 e 2019 le aziende italiane non esporranno più come collettiva nei padiglioni temporanei ma individualmente, nei padiglioni di settore, secondo il settore merceologico dei loro prodotti. Dal 2020 le aziende italiane torneranno a presentarsi come collettiva in uno dei nuovi padiglioni ora in costruzione e potranno cosi approfittare di una struttura nuova, che sarà al top sotto tutti gli aspetti».

BIZZ e spazio di BIZZ Holland. Nuovo design e nuovo layout, basato sui pallet e r e per essere l’ingresso della hall 12 dedicato olandesi.

UNA MARGHERITA SOSTENIBILE

L’ e e er r r re re e e Essen 2017 la margherita “Itala”, la nuova varietà di margherita che rende omaggio a Italo Calvino. Quest’anno lo stand della Liguria è stato di impatto, capeggiato da una sola pianta, una sola varietà, con alle spalle la sua storia. Questa nuova margherita, “Itala”, ha un forte valore culturale ma anche particolari caratteristiche tecniche. È un fiore “sostenibile”, come spiega la direttrice dell’IRF Margherita Beruto: «La definiamo naturalmente compatta, cioè una varietà che nella coltivazione non ha bisogno di regolatori di crescita per poter avere questo comportamento nel vaso: per questo rientra in un filone di sostenibilità ambientale. È estremamente rigogliosa, con una fioritura precoce e che dura a lungo, fino a luglio. Il fiore, elegante e piuttosto grande, è di un bianco puro».

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TENDENZE | fiere

AWARDS

ECCO GLI PER L’EDIZIONE 2017

La Central Horticultural Association (ZVG) e Messe Essen anche quest’anno hanno presentato la vetrina delle migliori innovazioni vegetali

G

di Alessandro Coraggio

iunto alla decima edizione, il concorso per le migliori piante innovative vede quest’anno sei vincitori, oltre a un premio speciale, conquistato da una rosa italiana. Per la prima volta quest’anno anche i visitatori hanno potuto esprimere il loro giudizio, e hanno scelto l’Helleborus vincitore nella categoria “shrubs”. Per il concorso “Show your Colours Award”, che premia piante e fiori che si distinguono per la forte e originale capacità di raccontare una storia, ha vinto ottenendo il favore della critica e del pubblico la ‘Mentha requienii Match & Moss Menthol’, di van Son & Koot BV.

LA RISCOPERTA DEL CLASSICO Il Pelargonium zonale 'Brocade Fire Night' presentato da DUMMEN Orange si è distinto come l'Innovazione IPM 2017 nella sezione "Bedding and Balcony Plant". Graziose foglie verde zonate di un caldo color tabacco con incantevoli fiori rossoarancio fanno di questa varietà un romantico omaggio ai gerani di una volta. Il numero di fiori abbondanti sono ben bilanciati dalla vegetazione compatta e ben ramificata. Un geranio rosso a foglia verde scuro, un classico sempre di moda che servirà a rilanciare i Gerani zonali nella prossima estate.

DELICATA FIORITURA La Mandevilla sanderi Woodson 'Mini Scarlet' presentata da MNP ha ricevuto il titolo di "IPM Innovazione 2017" nella categoria "Tub Plants". Si aggiunge alla gamma di Mandevilla con un tipo del tutto speciale. La sua fioritura ricorda la Gloriosa, grazie alla forma stretta dei suoi fiori. I molti fiori si mostrano in una forma aperta e il grande numero di fiori sono molto evidenti e gradevoli.

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TENDENZE | fiere

CONTRASTO VIVACE L'Hibiscus rosa sinensis 'Petit™Orange' presentato da Graff ha ricevuto il premio "IPM Innovazione 2017" nella categoria "Flowering House Plant". I suoi fiori bicolore, di dimensioni medie hanno un bel colore arancione con occhio del calice scuro. L'abbondanza di fiori bicolore rende le piante un particolare gioiello.

BIANCO PREZIOSO Un'alstroemeria presentata da Konst Alstroemeria dai Paesi Bassi chiamata 'White Pearls' si è distinta come il "IPM innovazione" nella categoria "Cut Flowers". Un prodotto nobile, proprio la cosa giusta per interni moderni. È caratterizzata dalla particolare abbondanza di fiori bianchi, che ricordano le perle.

PICCOLI E BELLI La commissione di esperti ha deciso in favore della Picea abies 'Little Santa' presentata da Baumschule Artmeyer come "IPM Innovation 2017" nella sezione "Woody Plants". Da una buona idea di marketing è nata l'idea di soddisfare i desideri dei consumatori per i piccoli e compatti alberi di Natale. 54

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GLI SPECIALISTI.

QUALITÀ DA MEDAGLIA D’ORO L'Helleborus Gold Collection® Ice N‘Roses® (Helleborus x glandorfii) presentato dal famoso Heuger Gartenbaubetriebe ha vinto il premio per l'innovazione nella categoria "Arbusti". I grandi fiori appariscenti e precoci caratterizzano questo Helleborus che ben si inserisce nella Golden Collection: fioritura precoce, fiori colorati e carattere robusto.

PREMIO SPECIALE PER L’ITALIA Anche quest'anno, la giuria ha pensato ad un premio speciale: Rosa polyantha 'Smeralda Green Show' presentata dall'italiana Twelve Energy Società Agricola srl rappresentata da Patrucco. Un prodotto fondamentale per ogni fiorista: non ha assolutamente nulla a che fare con una rosa normale. Solo alcune foglie si trovano sulla punta della sua lunga e sinuosa vegetazione verde cera. Non importa se questi steli vengono usati da soli o in composizione, l'effetto eye-catcher è garantito così come la resistenza nel tempo a casa del consumatore finale.

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TENDENZE | fiere

SAVE THE DATE • Christmasworld: 26 – 30 gennaio 2018 • Floradecora: 26 -29 gennaio 2018

SORPREND E CON I FIORI La prima edizione di Floradecora registra un buon esordio e una buona accoglienza, grazie a un concept nuovo, incentrato sul prodotto colloquio con Eva Olbrich di Marta Meggiolaro

I NUMERI DI FRANCOFORTE • 2.938 aziende provenienti da 63 nazioni • 85.400 visitatori provenienti da 154 Paesi

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A

lla fine di gennaio si è svolta a Francoforte Christmasworld, la fiera del Natale e delle decorazioni stagionali, insieme a Paperworld e Creativeworld. Novità di quest’anno l’apertura nel padiglione 11.1 di Floradecora, una fiera del fiore fresco sviluppata secondo un concept originale. Per quanto riguarda i numeri, in generale la fiera di Francoforte ha ospitato 2.938 aziende provenienti da 63 nazioni, e oltre 85.400 visitatori in totale, provenienti da 154 Paesi. Floradecora segna un buon esordio con 64 espositori e più di 10.700 visitatori. Ho intervistato Eva Olbrich,

Flortecnica e vivaismo

direttrice di Christmasworld e Floradecora, per chiederle un primo giudizio sulla debuttante. Eva, come giudichi questa prima edizione di Floradecora? «È una fiera nuova, che mira a creare nuovi mercati fornendo l’occasione a categorie che generalmente non si incontrano di stabilire contatti. È uno show completamente differente. Ha lasciato un po’ spiazzati, anche perché potevamo presentarla solo attraverso i rendering, ma l’inizio è stato buono, con un buon equilibrio fra verde, fiori recisi e altri prodotti».


D ERE

r e re fi r re e diverse aziende, per un paragone più semplice e una scelta agevolata a seconda delle proprie esigenze.

Che commenti hai raccolto da chi ha visitato la fiera? «I visitatori e gli espositori di Floradecora sono rimasti sorpresi dall’eleganza dell’allestimento, data dai teli semitrasparenti che delimitavano gli stand al posto delle solite pareti, e dalla forma circolare degli spazi. Le distese di fiori sui tavoli e di piante sui bancali hanno suscitato un vero effetto wow. È stato molto apprezzato che sulle pareti laterali fossero collocate le aziende di vasi e accessori, che il verde avesse “il posto d’onore” al centro. Gli espositori mi hanno confermato di aver incontrato clienti che, seguendo il canale tradizionale, non avrebbero mai incrociato; è stato molto gradito anche il carattere internazionale dell’evento».

Come descriveresti il rapporto fra Floradecora e IPM Essen? «So che qualcuno ha pensato che il nostro show si sovrapponesse con Essen, ma non credo sia così. IPM è la fiera dei produttori, improntata sulle novità varietali, sui macchinari utili per la produzione. Noi nasciamo, e con Floradecora continuiamo a essere, una fiera dedicata al retail. I nostri visitatori sono i garden, le catene DIY e di bricolage, la GDO, i supermarket, ma anche IKEA e le aziende simili, che si occupano di mobili. Un garden center va a Essen per ordinare l’assortimento da vivaio; finita IPM, di solito ci si sposta a Francoforte per ordinare l’oggettistica per le feste a Christmasworld. Da quest’anno, con Floradecora, è possibile completare il proprio assortimento di piante e fiori recisi. Sono sicura che dal prossimo anno, grazie alle foto e al giudizio positivo di chi ha visto, sarà più semplice proporre l’adesione».

e padiglione, vasi e accessori per completare il proprio r e senza rubare e fi r e alle piante, centro.

Pensi anche all’Italia, che quest’anno era presente “solo” con Orlandelli? «Penso soprattutto all’Italia! Ci piacerebbe riuscire a coinvolgere i vostri produttori, che sono una presenza fondamentale in questo settore. L’anno prossimo mi piacerebbe vedere le piante aromatiche, le specie mediterranee, gli agrumi e gli ulivi, i vostri fiori… penso che il risultato riuscirebbe a sorprendere tutti». Eva Olbrich, re r e Christmasworld e Floradecora.

Ho visto fiori e piante che non raggiungono l’Italia, ma che potrebbero avere un mercato… «Questo è uno degli aspetti interessanti della nostra idea. Magari un grossista italiano, che deve fare un ampio volume di ordini, non sceglie una varietà particolare proposta dal produttore olandese. Ma un garden center, o un fiorista, qui possono vedere queste varietà nuove, e possono “osare” qualcosa che ai loro clienti piacerebbe. Sono contenta che tu abbia notato questo aspetto». Flortecnica e vivaismo

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