Flortecnica e vivaismo
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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
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dal 1977 in or a il settore
Maggio - Giugno • anno MMXVII
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Giovanni e Giuseppe Caporale, alla guida di Caporal Plant,
Estate in Puglia, dove la produzione sperimenta e lancia nuove varietà 16 PRIMO PIANO / attualità OGM, ma perchè? Il caso delle petunie arancioni
53 TENDENZE / novità Doppio uso per la Calibrachoa, le prove di Veneto Agricoltura
PRODUZIONE 28 varietà
Una campanula per la bella stagione
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EDITORIALE | questo numero
U
n numero pieno di opportunità, ricco di spunti. Concreto. Impregnato di idee, interviste e case history che ci permettono di toccare con mano il mercato e scoprire cose nuove. Da raccontare (con entusiasmo!). Si parte con la Puglia, una delle regioni più attive e dinamiche negli ultimi anni in campo vivaistico, per un Made in Italy sempre più apprezzato. Qui c’è chi si affida a braccia e menti giovani, chi si lancia nella sperimentazione e chi coltiva la tradizione ma la svecchia. Insomma, un comprensorio che sta dando grandi soddisfazioni al nostro florovivaismo. Poi un suggerimento per una possibile coltivazione, la Campanula: una pianta bella per tutte le stagioni. Florensis ha introdotto una nuova varietà, la ‘Medium Campanella F1’, che non ha bisogno della vernalizzazione per fiorire e può essere proposta nei mesi primaverili e più caldi. Da sottolineare anche i tre nuovi colori, ben definiti: blu, rosa e lilac. Spazio anche alla tecnica con Idrotermica Lucchini, Barbiflex e L. Gobbi. Lucchini ci ha raccontato i suoi 70 anni di attività, Barblifex ci ha presentato il suo nuovo prodotto per la subirrigazione e Gobbi la novità per ombreggiare le serre di coltivazioni. E non si può essere dei buoni produttori senza fare delle prove di coltivazione. Così, grazie alla collaborazione di Giovanna Pavarin di Veneto Agricoltura, vi presentiamo gli ultimi test fatti sulle Calibrachoa, per capire cosa scegliere e perché. Abbiamo selezionato 11 varietà e per ognuna un suggerimento da fare proprio. Per essere originali!
di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE
P
rovare per credere sembra passato di moda. La sensazione è che la fiducia manca su tutto e che per provare servono un sacco di soldi e di tempo. Molte sono le aziende che fanno le prove in campo e che si sostituiscono a noi, o almeno ci provano. La realtà però è ben diversa: per introdurre una nuova specie in coltivazione ci vuole tempo. Come prima cosa si deve vedere come si inserisce nel nostro piano di coltivazione e poi capire se ai clienti piace. In Puglia io ci vado per vedere prove, novità che sono state selezionate lo scorso anno durante i Flower Trials e che sono state confermate all’IPM di Essen. Serve molto tempo e servono certamente dei soldi da investire in prove e in campionature. Ormai delle produzioni precoci abbiamo bisogno e così è bello vedere che molte colture tradizionali lasciano alcuni spazi a novità e a sperimentazioni, appunto. La cosa che mi affascina di più di chi decide di investire nelle prove nella propria azienda è la libertà. Spesso chi ha in mente che vale la pena investire nelle prove è anche molto libero. Così si decide di provare la coltivazione di muschi e graminacee ornamentali, frutti esotici e piante australiane. Alcuni provano per anni nuove colture per poi restare saldamente ancorati alle proprie produzioni tradizionali. Anche questo è sperimentare, provare per avere conferma che quello che si sta facendo, vada bene. E chi non prova, oltre a non credere, si illude di poter andare avanti mentre è già fermo. di M
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SOMMARIO | 393 - 2017
Maggio / Giugno
Flortecnica e vivaismo
n ni
TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
a
393
dal 1977 in or a il settore
Maggio - Giugno • anno MMXVII
16 PRIMO PIANO
IN COPERTINA Giovanni e Giuseppe Caporale, alla guida di Caporal Plant, aziende pugliese giovane e dinamica.
11 COPERTINA
Estate in Puglia di atteo a ni
16 ATTUALITÀ
OGM, ma perché? di Francesco ozzi
18 EVENTI
La prima volta... di atteo a ni
PRODUZIONE
ALLEGATO A QUESTO NUMERO
SUBSTRATI
aspetti produttivi e commerciali
18 TENDENZE
40 MARKETING
Nuovo slancio al Pelargonium collo uio con usanne u di arta e iolaro
42 EVENTI
Un vivaio da vivere di ostanza di atteo
44 VASI
La magia del prodotto finito di Fili o erra ni
24 VIVAIO
45 FIERE
28 COLTIVAZIONE
48 AZIENDE
Tanto, bello e subito di lessandro ora io
Una campanula per la bella stagione di ianca elfiore
Myplant si espande di Fili o o aseo
Novità in casa Danziger ollo uio con nna ern avs di Fili o erra ni
30 INTERVISTA
Più rare, più belle collo uio con ilvia Pecorari di arta e iolaro
33 ANDAMENTI
Marzo positivo di Paola auricella
34 STRUTTURE Manuale-guida di aggiornamento tecnico professionale realizzato in collaborazione con
Futuro alle spalle di aniela tasi
36 STRUTTURE
Subirrigazione facile di ostanza di atteo
38 STRUTTURE
Eclisse in serra di aniela tasi
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Flortecnica e vivaismo
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 393 - Maggio - Giugno 2017
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo agni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, tefania Mede , Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon
50 CONSUMER
PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo agni m.ragni laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net
Primo criterio, il colore di ostanza di atteo
SEGRETERIA E TRAFFICO atiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net
52 PROGETTI
Uniti per un paese più verde di Fili o o aseo
STAMPA All Graph ystem srl, Via Verbano 1
53 NOVITÀ
Doppio uso per le Calibrachoa di atteo a ni con la colla orazione di iovanna Pavarin
56 ANTEPRIMA
Cosa vedremo a Plantarium di ostanza di atteo
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Novara N
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 1 , 21 2 Brebbia VA el. 2 211 fa 2 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 2 del 1 n. . .C. 1 1 1. pedizione Posta arget Magazine autorizzazione L MBA IA 2 2 2.2 1 C NV.
RUBRICHE
05 EDITORIALE
Questo numero di atteo a ni e Francesco ozzi
20 FATTI & BREVI
Flortecnica e vivaismo organo u ciale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe. ASSOCIATA AD
22 FOCUS
Floradecora, cresce l’edizione 2 1 di arta e iolaro
23 FOCUS
L’importanza del punto vendita di ostanza di atteo
24 ASSOCIAZIONI
Il orovivasimo alla Camera di Fili o o aseo
e d i z io n i
News dal mercato
Laboratorio
verde
Flortecnica e vivaismo una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Businessverde.com • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • DIYandGARDEN.com • bricoliamo.com • Blossom Zine
53
Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonch alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diri di cui all’art. del .Lgs. 1 .
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PRIMO PIANO | copertina
ESTATE IN
PUGLIA C’è chi si affida a braccia e menti giovani, chi si lancia nella sperimentazione di cose nuove, chi coltiva la tradizione ma la svecchia. Ma qual è il punto in comune quando si parla della produzione pugliese? di Matteo Ragni
Q
uello che serve per l’estate lo si deve decidere tempo prima. Subito dopo il Natale ci si deve affrettare per completare gli assortimenti estivi. Assortimenti che si scelgono pensando anche a come stanno andando i ciclamini, o le stelle per chi le fa; serve immaginazione. L’immaginazione a me non manca, tanto che nel porto di Giovinazzo c'è un punto dove, se mi siedo sul masso giusto, mi sembra di essere nel mare, non si vede né si sente la terra. Bisogna avere la capacità di guardare dritto, di scegliere la propria strada per un periodo dell’anno che è più incerto di altri. Quest’anno le vendite primaverili sono andate bene, rallentate nell’ultimo periodo dal mal tempo, ma nessuno credeva che dopo un inverno così faticoso in Puglia, con la neve e il freddo che hanno fatto schizzare i costi di produzione alle stelle, ci sarebbe stata una primavera di tutto rispetto. Parto per la Puglia con questi pensieri, per il mio giro consueto, fatto di amici che mi aspettano. IL CORAGGIO DI SPERIMENTARE Giovanni e Giuseppe di Caporal Plant sono della stessa pasta. Lo si capisce dalla velocità di parola ma soprattutto di pensiero. Passare con loro una giornata intera è stato stimolante e formativo. La lista delle piante in prova che si coltivano in questa azienda è forse più lunga dell'assortimento in listino. Canosa di Puglia è una cittadina solitaria e il vivaio della famiglia Caporale se ne sta solitario sulle colline. Le dimensioni aziendali sono tali per cui non c'è spazio per nessuno intorno, se non vigne e qualche ulivo. La campagna dell'entroterra pugliese è florida e calda in questo anticipo di estate. Gli ulivi antichi contengono fino a proteggerli con i loro filari lunghe distese di Eucaliptus
gunii e accompagnano sorbi, oleandri e rosmarini. Nei tunnel perfetti alberelli di Lantana si alternano a graziosi cespugli di Lantana sellowiana in vaso 14 che per sbaglio o per intuizione accolgono due varietà di colore diverso. Maestose fuchsie crescono veloci dopo che l'inverno rigido le ha costrette all'attesa. Una distesa di Hibiscus ad alberello stanno per entrare in piena coltivazione in modo da essere pronti per l'estate. Giovani bouganvillea crescono accanto a piante mature di anni dalle forme grandi e maestose. Spalliere come finestre di solanum, torri e colonne di gelsomino sostengono il top di gamma di questa azienda. E poi tanta sperimentazione tra le piante da frutto che già vedono armoniose viti e grandi piante della tradizione mediterranea come Opuntia e olivi accompagnarsi a peschi da fiore, nuove forme di fichi e gelsi. Ottima anche la produzione vivaistica destinata ai mercati nord europei, che hanno sempre più bisogno di Italia e di Mediterraneo, soprattutto i paesi scandinavi dove l’eucalipto è una pianta da appartamento a cui strofinare le foglie la sera guardando il sole di mezzanotte. Vivaismo e fiorito si alleano per arrivare ad una completezza di offerta unica sia in termini di superfici produttive che in termini di complessità dell’assortimento. Caporal Plant si sta differenziando con una comunicazione diretta, chiara e accattivante. Dal catalogo al layout aziendale emerge sempre di più il carattere innovativo e moderno di questa azienda che ha deciso non solo di valorizzare le tradizioni ma anche di investire nella qualità delle produzioni e del servizio. Criteri necessari per poter affrontare le sfide che il mercato futuro ci chiede: aumento dell’assortimento, diminuzione dei costi, sviluppo di brand propri e mercato aperto con una logistica integrata.
CAPORAL PLANT • Eucaliptus gunii • Lantana ad alberello e Lantana sellowiana • Fuchsie • Hibiscus ad alberello • Bouganvillea • Solanum • Gelsomino • Opuntia
Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO copertina
APULIA PLANTS • • • • •
Opuntia in vaso Eremophila nivea Boronia Vinca Tradescantia Gold • Anigozanthos dal fiore giallo, rosso o arancio • Kniphofia • Thryptomene baeckeacea
AURICCHIO & SONS • Gloxinia • Lisianthus da fiore • Begonia eliathor • Calamandino • Melograno nano • Ficus carica ad alberello • Coreopsis • Cuphea
Thryptomene australe
MEDITERRANEO, IL MARCHIO DA VENDERE Tante sono le aziende agricole che in Puglia si stanno differenziando, alcune di queste sono storiche e competono con altri grandi attori italiani e stranieri. Pasquale Paparella è stato uno dei primi pugliesi che ho conosciuto. Venne anni fa allo stand di Agrexco durante IPM per chiedere nuove varietà. I due figli sono in azienda ormai da qualche anno e governano i cambiamenti e lo sviluppo del mercato cercando di fronteggiare nuove scommesse e clienti sempre diversi sia in Italia che all'estero. Accanto ai figli di Pasquale altri giovani come Roberto e Michele che si occupano del BackOffice con i clienti e della produzione. Giovani che in azienda ci stanno bene, che sono a loro agio. Un sentirsi a proprio agio che nasce anche dalla visione aperta e generatrice di Apulia plants che per l’estate propone delle bellissime Opuntia in vaso pensate per il mercato italiano ma anche per l'export, un prodotto semplice della tradizione pugliese ma che affascina tutti, perché da una parte strizza l'occhio alla moda delle piante grasse e dall’altra afferma il mediterraneo come marchio da vendere. Estive anche le ormai classiche Eremophila nivea, la boronia e le vinca in vasi sempre più grandi. Molto interessante la Tradescantia Gold che oltre ad una bella fioritura porpora assicura anche una bella vegetazione giallo tenue che colpisce per la delicatezza della composizione. Zampe di canguro per l'estate con le anigozanthos dal fiore giallo, rosso o arancio. Una pianta molto interessante e divertente, così come le kniphofia. Una delicatezza australe è la Thryptomene baeckeacea, un mirto da fiore molto gradevole per il colore rosa e dolce del fiore e per la microvegetazione. Peccato per l'Echium sciupato dalla neve di quest'inverno, che oltre ad aver causato qualche danno ha fatto impennare i costi di produzione.
lo inia coltivazione
RICOPRIRE IL PASSATO Ogni volta che entro nelle serre di Auricchio c'è una novità importante. La novità di quest'anno è l'ingresso in azienda di due figure nuove dedicate alla produzione, Luca e Roberto. Luca arriva dalla tradizione di famiglia, figlio di uno dei fondatori inizia ora a mostrare che buon sangue non mente. Roberto invece entra in azienda con un background gestionale importante, chiamato a razionalizzare i processi e le operazioni. Una sfida forte che parte dalla sicurezza di una tradizione ben ancorata. Una sfida fatta di scoperte e di riscoperte come alcune colture che da tempo non vedevo, come le Gloxinia, i Lisianthus da fiore coltivati in vaso, e le sapienti Begonia eliathor. Sono le sperimentazioni di nuove Gerbera che mi hanno colpito, così come le belle piante da vivaio con in testa i calamandino, il melograno nano e i ficus carica ad alberello: tutte piante della tradizione, ma che trovano senso anche perché completano la stagione primaverile basata su garofanini e lavanda. Nuove varietà poi come i Coreopsis, cuphea e numerose aromatiche completeranno l'assortimento estivo di "Auricchio and sons". 12
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IL VALORE DEL PRODOTTO DI NICCHIA Tra i tanti produttori di giovani piante pugliesi c’è una azienda conosciuta in tutta Italia per l’attento lavoro di selezione e promozione dei garofanini e di altre perenni da talea: Triflor. Una vasta gamma di colori di Garofanino che assicurano tutti i tipi di produzioni con uno spiccato interesse verso le varietà adatte al clima pugliese. Una gamma ricca e complessa come complesse sono le realtà produttive pugliesi che hanno bisogno di certezze negli approvvigionamenti: essere in Puglia ha dei vantaggi climatici ma degli svantaggi logistici. Avere una azienda come Triflor, ben radicata sul territorio, permette di avere una ampia gamma di clienti e la giusta fiducia sia nel controllo delle numerose prove varietali che nella promozione di nuovi prodotti. Grazie a Triflor negli anni si ha avuto lo sviluppo dell’Ornitogallo in Italia, grazie a Luigi Tricarico ora si può trovare il modo di avere sempre una gamma aggiornata e dei prodotti di nicchia interessanti. Il lavoro di ricerca sui Garofanini che conosco bene in prima persona ha portato alla selezione di varietà adatte alla coltivazione all’esterno come la selezione Menorca e le varietà speciali a fiore semplice molto rifiorenti e decorative. Triflor ha proposto da tempo l’Iberis Masterpiece dando una nuova stagione al classico Iberis da inizio primavera. Masterpiece è un Iberis a fiore grande e a portamento eretto che da aprile in poi si riempie di fiori bianchi molto decorativi. Tra i prodotti promossi da Triflor anche i Lotus, la bocca di leone e la Violaciocca della serie Nano. Quando ho visitato Luigi ho visto le prove dei nuovi Coreopsis della serie Twinklebells, dalla fioritura precoce e dal portamento eretto perfetto per essere trasportato.
Coreopsis Twinklebells
Ciclamino Masako
SCHONEVELD, LA SFIDA DEL BRAND La cena con Gianfranco diventerà un rito, come una cerimonia. Si parla di piante, di novità, di clienti e di amici. Lo conosco da sempre ma da quando lavora per Schoneveld mi sembra più a suo agio. Lo vedo sciolto, motivato, mi sembra più rock. Rock è anche la sfida che è chiamato a compiere sul mercato che Schoneveld gli ha affidato, un mercato fatto principalmente di ciclamini, dove Masako è un ciclamino con una nuova e unica forma del fiore, nato da meristema. Dopo molti anni di collaborazione con Schoneveld, Kanazawa, breeder giapponese, ha creato questo fiore doppio di ciclamino per il quale è stato scelto il nome Masako, molto conosciuto in Giappone perchè è anche il nome della principessa del Giappone. Un bell’omaggio alle origini di questo ciclamino fuori dal comune. Avida è la Campanula Carpatica propagata da seme, ultima nata nel reparto Ricerca e Sviluppo di Schoneveld Breeding. Ha una spiccata uniformità di crescita e omogeneità di fioritura e richiede l’utilizzo di meno regolatori di crescita chimici esendo geneticamente compatta. È disponibile in due colori, il bianco e il blu, entrambi caratterizzati da una eccellente e ricca fioritura. La più bella ma questo è facile, ci vuole poco, la competizione non è grande. Le cose si fanno difficili quando si deve applicare un modello moderno, visionario ad un sistema statico come quello italiano. Lavorare sul brand prima di lavorare sul prodotto, o meglio essere sicuri di una varietà giusta che può andare forte per arrivare ad avere un marchio uguale per forza e per riuscita sul consumatore. Applicare le regole del marketing sulle piante da fiore non è facile. Si passa ancora troppo velocemente da prodotti pensati per l’acquisto d’impulso a prodotti che generano invenduto e cioè spreco. Una sfida che però deve essere affrontata, e che deve essere vinta; sia da Schoneveld che deve crescere anche nel nostro paese come sta facendo nel resto del mondo, sia per la floricultura italiana che deve entrare velocemente in una nuova dimensione della produzione per il commercio.
TRIFLOR • Garofanino Menorca • Ornitogallo • Iberis Masterpiece • Lotus • Violaciocca Nano • Coreopsis Twinklebells
SCHONEVELD • Ciclamino Masako • Campanula Avida
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1. Un esemplare di Iberis sempervirens “Masterpiece”, perenne di punta dell’assortimento primaverile di ri or. 2. ra i prodo promossi da ri or, anche il Lotus berthelotii orange. . ipladenia cresciuta su supporti a cuore nelle serre di Apulia Plants. . Begonia elatior, una delle produzioni più significative di Auricchio & Sons. . Interessanti le varietà in prova e le novità di Auricchio nel campo delle gerbere. 6. Nelle serre di Caporal Plant alberelli di Lantana si alternano a caspugli di Lantana sellowiana in vaso 14. 7. Colpisce la serra di produzione delle Bouganvillea di Caporal Plant, dove i giovani esemplari crescono accanto a esemplari maestosi. 8. Da sinistra, Giovanni e Giuseppe Caporale, alla guida di Caporal Plant, pronti a raccogliere le prossime sfide del mercato.
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Campanula vida
LA SFIDA È IN MANO AI GIOVANI Oltre agli amici visitati in questo mio giro ci sono ancora tante aziende che compongono il complesso e variopinto mercato pugliese. Il punto di forza della produzione di questa regione, oltre al clima, è la “capa tosta” dei pugliesi che ha permesso loro di emergere anche in condizioni culturali non favorevoli per il nostro settore. La Puglia è ancora un sito di produzione relativamente recente, se penso ad altre esperienze italiane. Questo significa che ha un percorso dal punto di vista dell’offerta abbastanza “acerbo”, ancora legato ai sistemi di promozione delle varietà di una volta: piante che qualitativamente non sono sempre al top, anche se stanno migliorando molto, come dimostrano le aziende che ho visitato. Nel panorama pugliese ci sono aziende grosse dalla forte tradizione che purtroppo male si adattano alle sfide del mercato, una sfida che invece queste aziende hanno raccolto, mettendo i giovani in prima linea e confidando in clienti e venditori capaci di crescere insieme. In Puglia ho visto buone tecniche di coltivazione, anche partendo dal desiderio di riproporre la tradizione, svecchiandola. Restano tante aziende colpevoli di mal produrre e di mal vendere ma che la realtà dei fatti, la verità della prova del mercato e la serietà dei bravi spazzeranno via come le nuvole sull’Adriatico la mattina. Con tanta bellezza negli occhi scrivo questo articolo dall'aeroporto di Bari, e mi sembra di stare in Bretagna o in California. Gente da tutto il mondo, bambini abbronzati, un'aria di vacanza perfetta come perfetto è il cielo di questa serata. Torno a casa e sono tranquillo perché di piante belle, prodotte bene e di nuove varietà ce ne sono molte, anche per questa estate.
PRIMO PIANO attualità
IN BREVE Le petunie a fiore arancione sono state trovate positive ai testi genetici e molecolari. In Unione Europea ogni lotto appartenente a queste varietà sarà ritirato dal commercio.
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allo scorso mese di aprile molte cose stano cambiando. Una di queste è che dal mercato spariranno molte varietà di Petunia, moltissime sembra, dagli ultimi risultati delle analisi. Il 24 aprile Evira, l'autorità finlandese per la sicurezza alimentare, ha decretato la sospensione dalla vendita e la successiva distruzione delle petunie a fiore arancione delle varietà “African Sunset”, “Pegasus Orange Morn”, “Pegasus Orange”, “Pegasus Table Orange”, “Potunia Plus Papay”, “Go! Tunia Orange”, “Bonnie Orange”, “Sanguna Patio Salmon” e “Sanguna Salmon”. DIFFICILE SOLUZIONE Queste varietà sono state trovate positive ai testi genetici e molecolari e hanno mostrato che il colore arancio nelle petunie è stato ottenuto da ingegneria genetica. In Unione Europea ogni lotto appartenente a queste varietà sarà ritirato dal commercio. Le varietà geneticamente modificate di petunia non sono autorizzate per la coltivazione nell'Unione Europea. Il punto denunciato da Evira è che gli organismi geneticamente modificati si possono coltivare sul territorio Ue solo dopo l’approvazione di una procedura di coltivazione, che non esiste in questo caso. Per esempio, alcuni garofani da reciso a fiore blu sono stati autorizzati alla vendita in Europa, ma non la coltivazione. Da quel 24 aprile, quando le petunie arancioni sono state bloccate sul mercato europeo, le principali aziende produttrici di giovani piante così come tutti gli ibridatori di petunie si sono messi alla ricerca di una possibile soluzione. Soluzione che al momento non c’è. PESANTE DANNO DI IMMAGINE Il punto è che le petunie dagli anni Novanta sono sempre più al centro dell’interesse commerciale, interesse che ha spinto qualcuno a cercare il modo di avere l’arancio tra i colori che mancavano. Arancio che in natura non esiste e che è diventato la base genetica per moltissime varietà dove il gene incriminato magari non si manifesta ma c’è nel “sangue” della varietà. Se i genetisti che hanno
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prodotto le petunie arancioni avessero chiesto l’autorizzazione per vendere piante ornamentali geneticamente modificate avrebbero anche potuto ricevere il consenso, ma adesso la questione non è più solo amministrativa, è sostanziale: la questione è di fiducia e quindi coinvolge il livello soggettivo di questa vicenda. Immettere sul mercato una pianta ornamentale OGM ha senso? La realtà è che la discussione sulle OGM è tutta aperta e non è solo di natura ecologica o morale. La realtà è che non sappiamo cosa comporta sull’ambiente questa modifica genetica, anche perché ricordiamoci che le Petunie sono delle solanacee così come molte piante da orto, inclusi i pomodori. Cosa accade se un parassita, un insetto o magari la capra del vicino si mangino una petunia arancione? Dicono tutti che non succede niente
OGM, MA PERCHÉ?
Acceso il dibattito sull’uso delle modificazioni genetiche per ottenere un colore nelle piante ornamentali. Una scelta che ci interroga sul da farsi ora, e sulle conseguenze future di Francesco Tozzi
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LE PETUNIE
di pericoloso per l’uomo, ok ma da un punto di vista Ci sarà “il” colpevole che sarà chiamato a pagare tutto o RITIRATE saranno i governi dei paesi europei a metterci mano? Di ecologico cosa accade? Il punto ora lo fa, anzi lo farà l’opinione pubblica. certo qualcuno dovrà pagare e certamente qualcuno • African Sunset Quello che è chiaro è che l’intero settore subirà dei dovrà prendere delle decisioni. Viaggiando nelle ultime • Pegasus Orange quello che appare e uivalenti evidente èsono che molte lo standard sono di base danni. MPSI FRUITS danni principali & VEGETABLES sono di immagine: VITA CERTA immagine settimanecertificazioni Morn per tutte le sedi E sedi il problema produzione c’è sulle Florensis. petunie, su • Pegasus Orange commerciale, Il prodottole Petunie stato testato sono OGM, e ne viene i consumatori garantita si le varietà coinvolte. disaffezionano la sostenibilità, alle piante igiene, ornamentali. trasparenza Il passaggio del processo tra quante altre specie si è giocato con il genoma per avere • Pegasus Table il colore che MPS la natura C non voleva? OGM produ e MALE vo. Ilèmateriale ormai un dato vegetale di fatto checulturale o eneal-uesta Orange Certificazione per capire come di base si svilupperà che riguarda tutta questa la sostenibilità meno certificazione in Italia. garantito come sicuro, pulito e È ancora presto • Potuniadel Plus processo per di capire produzione chi deve di farepiante. cosa e La ancora registrazione riciclabile. I vegetali di Florensis con l’etichetta vicenda, presto Papay e la di più perselezione capire chevengono colori resteranno e ettuate sul tramite mercatol’assegnazione in • Go! Tunia PROBABILE MP FVVC LA sono RIDUZIONE uindi la scelta DEL MERCATO migliore. di un che punteggio. si sa è cheLo The standard Royal Flora per Holland Florensis laOrange Un danno quello generato da questa vicenda delle pe- futuro. Quello ualificazione venerdì scorso conche voto la specie A. 'Viva Orange' • Bonnie Orange tunie GLOBAL OrangeGAP che diventa ancora più fastidioso perché ha annunciato ha Una il sapore certificazione della beffa.molto Beffa conosciuta perché le piante in campo di pe- e 'Viva Fire' sono risultati positivi per la modificazione • Sanguna Patio genetica. L’elenco L R sta SISdiventando K I Ksempre C SILpiùRlungo e tunia agricolo Orangee devono orticolo,essere perch distrutte, riguarda beffai prodo perché c’èedibili. Salmon l’unica certezza Il enya è che Flower per ilCouncil prossimo Certification anno le dimencheme qualcuno obbligatorio che per decenni ottenerlo ha agito prima senza di poter che nessuno accedere se al • Sanguna Salmo” ne MP accorgesse e soprattutto beffa per le il consumatore, sioni del mercato chiamato delleanche petunie Flowers sarà ridotto. and rnamentals FVVC. ltre a certificare condizioni diillavoro nostro beneosserva più grande, che fa fatica a capiregli perché una igienici L’unica certezza ustainability è che siamo tandard tutti invitati F. . a. distruggere e si focalizza sulle sicuro, in modo particolare standard tecnica costosa e difficile venga applicata a delle piante le piante condizioni di petunia asociali fiore arancione. e ambientali. Tutti,Edauivalente chi in al Global dell’azienda. ornamentali. Qualcuno pagherà per lo smaltimento delle laboratorio GAP, ha delle FCpiante unaincertificazione vitro a mia mamma molto chesevera le con un piante MPS da distruggere? P Il nostro Ministero dell’Agricoltu- ha messe rigido sul balcone. standard Ma soprattutto: da rispettare. dove si buttano? ra ha diramato una informativa quale Nell’umido per ritrovarcelo come compost domani? InLarecentemente certificazione di base per le buonenella pratiche si avvicina e il caldo inizia a farsi ottenute sentire. da Florensis: si segnalano delle aziende italianeditralavoro le venditrici Per verificare tutte le certificazioni agricole, anche che include condizioni sicure cenerito? L’estate questaorensis.com storia si consumi presto e di petunie Orange geneticamente modificate. en gb certificates e un’alta sicurezza per l’ambiente. uesta e altre Speriamo che tuttawww. senza troppi danni.
CERTIFICAZIONI UNA GARANZIA DI
Proteggiamo il vostro valore
UALIT
PRIMO PIANO eventi
LA PRIMA VOLTA... In primo piano, Celmisia semicordata, dalle foglie argentate e dai fiori a capolino a petalo bianco e centro giallo. Una pianta da montagna e da roccia, molto resistente al caldo e alla siccità.
LE NOSTRE PREFERITE • La Celmisia semicordata, bella perenne sempreverde originaria della Nuova Zelanda • La Clematis ‘Taiga’ con una fioritura scalare che regala fiori per un lungo periodo • Il Leontopodium nivalealpinum Blossom Of Snow, stella alpina dal fiore grande che non soffre la siccità e prospera bene sia in città che in montagna
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...All’RHS Chelsea Flower Show. Ecco il reportage dal più importante garden show inglese con i giardini che più ci hanno colpito e le piante che ci hanno affascinato di Matteo Ragni
L
a prima volta non si scorda mai. La mia prima volta all'RHS Chelsea Flower Show non la dimenticherò di certo. In un clima estivo e molto caldo per la capitale inglese, a pochi giorni dall’ennesimo attentato a opera di bestie che pensano di strappare il nostro mondo a brandelli per imporci il loro fatto di odio e terrore, ho celebrato il mio battesimo al Chelsea. Le mie due madrine sono state Anna Piussi e Judith Beaner. Anna è una paesaggista che collabora anche con questa casa editrice, girare in bicicletta con lei per le strade di Londra la mattina prima di andare al Chelsea è stato divertente, pericoloso a tratti ma un giro di parchi e giardini così non l’ho mai fatto. Judith è una giornalista blogger olandese sempre più sulla cresta dell’onda grazie ai suoi terrari e sta diventando un’ospite fissa a Orticolario.
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L’organizzazione del Chelsea è perfetta, la segreteria e la logistica sono veramente impeccabili. I giardini in mostra sono difficili, a tratti incomprensibili per me. Incomprensibili i giardini come ostici sono i regolamenti che li governano. Un vero dedalo di pratiche e prescrizioni alle quali attenersi per poter giocare la partita più importante che ci sia. ALTO LIVELLO CONCETTUALE Il premio per il Best Show Garden meritava di andare a James Basson per il giardino M & G, una monumentale evocazione di una cava maltese in cui la natura e un giardiniere di talento eccezionale hanno lavorato insieme per guarire le cicatrici di scavo. Per ridare natura e sostanza a quello che l’uomo ha distrutto. L’insieme è caldo, certamente mediterraneo, ma austero, quindi anche freddo.
Il mio giardino preferito è Mind Trap sponsorizzato da idverde che ha preso la medaglia d’oro all'RHS Chelsea Flower Show. «Quest'opera è la manifestazione fisica della mia esperienza personale di sofferenza e di vita con la depressione - racconta Ian Price che ha disegnato il giardino - Lo scopo è quello di aiutare coloro che soffrono per essere certi che non sono soli nelle loro lotte personali. Mi sono sforzato anche di spiegare ad altri che non hanno esperienza personale di depressione quale grado di sofferenza si può provare, attraverso un giardino fisico tangibile con l'uso del simbolismo e creando un'atmosfera propria». Il punto centrale di questo giardino è l’acqua che nasconde una sorpresa, è possibile camminare sull'acqua! Le caratteristiche dominanti sono quattro pareti metalliche che fungono da barriera e da contenitore della scatola ideale della depressione. Barriere che racchiudono il giardino arido e sostengono il giardino esterno, fiorito, felice e rigoglioso. Questa è la mia realizzazione preferita perché il livello concettuale dei giardini del Chelsea è molto alto, non è facile capire tutte le implicazioni e le scelte che stanno alla base del giardino stesso. Mind Trap mi piace anche perché è ben realizzato, le piante sono belle, di buona qualità e accessibili. Non ci sono grandi virtuosismi se non la bella fontana che richiama il ciclo della mente. ANCHE VARIETÀ ORTICOLE SUL PODIO Con la mente carica e gli occhi pieni mi sono fatto accompagnare delle mie due madrine a vedere il padiglione centrale. L’impressione di essere in un film è stata forte per me. L’abbondanza stereotipata, l’eccesso barocco delle piante mi ha annebbiato la vista già dai primi passi. Quello che mi ha da subito colpito però è la presenza di piante dedicate all’orto, al giardino. Anche tra le piante premiate compaiono molte varietà orticole scelte perché la loro “carica” ornamentale completa e a volte sostiene una “carica” varietale mediocre. Partendo dalla pianta dell’anno 2017: Morus rotunbiloba Charlotte Russe (in Inghilterra) e Mojo Berry nel resto del mondo. Il Morus Charlotte Russe – Mojo Berry è una varietà nana di Gelso che fruttifica in giovane età, non è un gelso nero né uno bianco ma è una selezione di rotunbiloba ottenuta da Hajime Matsunaga in Giappone. Introdotto quest’anno da Suttons Seeds ha come nome Charlotte Russe che si riferisce alla famiglia reale britannica, poiché questa nuova varietà sarà piantata in tutti i giardini reali della Gran Bretagna a scopo benefico. Al terzo posto il peperoncino Dragon’s Breath, potente nel piccante come potente è la dolcezza della fragola Just Add Cream. Simpatico anche il peperone Popti da tenere sempre con sé per una merenda vegetale. Le piante ornamentali mie preferite sono state la collezione di Celmisia semicordata, bella perenne sempreverde originaria della Nuova Zelanda dalle foglie argentate e dei fiori a capolino a petalo bianco e centro giallo. Una pianta da montagna e da roccia ma molto resistente al caldo e alla siccità. Ovviamente la Clematis ‘Taiga’ pro-
mossa da Plantipp si è posizionata al quarto posto. Una Clematis eccezionale che ho avuto la fortuna di avere in prova per dei mesi e che ha regalato una fioritura abbondante e lussuosa. La sua fioritura scalare regala fiori per un lungo periodo. Il fiore stesso è un programma del dimorfismo vegetale. Apre come un piccolo bocciolo verde per poi virare su un viola blu deciso e persistente. I petali centrali poi degradano fino al cuore del fiore che si presenta come un bel bottone centrale. Anche il Leontopodium nivale alpinum Blossom Of Snow è entrato in classifica. Una stella alpina dal fiore grande e dalla fioritura decisa, non soffre la siccità e prospera bene sia in città che in montagna. Ha una buona riuscita in vaso così come in aiuola. Vedremo di nuovo queste piante, sia ai prossimi Flower Trials ma soprattutto al Plantarium il prossimo agosto. In questo tipo di fiere ed eventi mi sento più a mio agio. Non solo perché sono dedicate al professionista e non all’amatore. Ma perché le piante cerchi di vederle per quello che sono: piante e non solo elementi di arredo o di decorazione. La prima volta al Chelsea non si dimentica: non mi scorderò né delle piante viste né delle mie madrine che mi hanno tenuto a battesimo. Ma i giardini devo dire che me li sono già dimenticati, non tutti, ma molti sì.
LA PIANTA DEL 2017 • Morus rotunbiloba Charlotte Russe in Inghilterra e Morus rotunbiloba Mojo Berry nel resto del mondo • Varietà nana di Gelso che fruttifica in giovane età • Non è un gelso né nero né bianco ma è una selezione di rotunbiloba ottenuta da Hajime Matsunaga in Giappone
Il giardino Mind Trap, premiato con la medaglia d’oro, progettato da Ian Price con lo scopo di rappresentare la depressione e aiutare coloro che ne so rono.
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FATTI & BREVI | news dal mercato
ESRI ITALIA ALLA GUIDA DEL PROGETTO EUROPEO H2020
La ricerca di soluzioni che ottimizzino l'utilizzo delle risorse idriche in Europa e nel nostro paese ha portato allo sviluppo di MOSES (Managing crOp water Saving with Enterprise Services), un progetto finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del progetto Horizon 2020 finalizzato alla realizzazione della piattaforma GIS (Geographic Information System) per supportare l'approvvigionamento e la gestione dell'acqua per scopi irrigui. In particolare MOSES si prefigge di favorire il risparmio dell'acqua e di migliorare i servizi per i coltivatori e ridurre i costi, anche sotto il profilo energetico. Esri Italia, azienda leader nel settore delle tecnologie geospaziali e dei sistemi GIS, svolge il ruolo di coordinatore in un team costituito da 15 partner europei e un partner indiano. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, la piattaforma GIS implementata grazie al progetto MOSES prevede l'integrazione di dati e modelli innovativi per le previsioni stagionali e per l'elaborazione dei dati satellitari derivanti dall'osservazione della Terra. Favorire l'approvvigionamento intelligente e ottimizzato delle risorse idriche per scopi irrigui è anche un'azione fondamentale nell'obiettivo di promuovere la mitigazione dei cambiamenti climatici, poiché facilita la gestione delle alluvioni e dei periodi di siccità. La ricerca, della durata di tre anni, sarà attuata in via preliminare in quattro aree pilota: Italia, Spagna, Romania e Marocco. Il progetto è risultato vincitore di uno dei bandi riservati al settore "Acqua" del Programma europeo Horizon 2020, il più grande motore della ricerca scientifica mai esistito in Europa, che distribuirà fondi per 80 miliardi di euro in sette anni (2014-2020). Questo il portale del progetto http://moses-project.eu/moses_website/
MATI STUDIA UN GIARDINO PER I MALATI DI ALZHEIMER
In alto. Un angolo del giardino. Sopra. ndrea Mati, uno dei tre fratelli titolari di Mati .
Mati 1909, in collaborazione con Generali Arredamenti un’azienda di Pistoia che progetta e realizza arredi per residenze sociali assistite, nuclei Alzheimer e centri diurni, specializzata in ambienti terapeutici per lo sviluppo di terapie non farmacologiche, ha realizzato un giardino terapeutico dimostrativo presso la propria sede per ampliare ulteriormente l’orizzonte di cultura del verde accumulato in quattro generazioni di esperienza nella natura. Mati 1909 e Generali Arredamenti hanno sviluppato una partnership per progettare e realizzare spazi verdi per il benessere delle persone affette da patologie neurologiche. Una sinergia che unisce due eccellenze italiane nel settore dell’arredamento specializzato e nel mondo dei giardini. Il confronto costante con specialisti del morbo di Alzheimer e della demenza senile garantisce la progettazione di giardini dedicati ai bisogni fisici, psicologici e sociali delle persone affette da queste patologie, ponendo attenzione anche nei confronti dei familiari, amici e del personale di assistenza. Molte strutture sanitarie, come ospedali e cliniche, ormai mettono in atto terapie utilizzando questo tipo di giardini per stimolare la memoria e i sensi del malato al fine di diminuire l’uso dei farmaci. I giardini terapeutici o healing gardens, sono quelli che hanno un effetto positivo sull’umore e la salute del paziente e sono luoghi studiati per specifiche patologie, nel caso del paziente con Alzheimer vengono offerti stimoli sensoriali, tattili, olfattivi, uditivi e visivi, che aiutano il rilassamento. Piante profumate, aromatiche e dalla fioritura prolungata sono al centro del percorso ed hanno un effetto terapeutico sul paziente. Una zona di sosta munita di sedute ergonomiche contribuisce allo stato di calma e favorisce la presenza di assistenti o amici e parenti. “Per Mati 1909 si tratta di una nuova frontiera nel cammino di ricerca e specializzazione sui giardini – dice Andrea Mati –. La sensibilità che in questi anni abbiamo sviluppato e messo a disposizione verso persone con disagi e marginalità, in esperienze come San Patrignano o Comunità Incontro, ci ha rafforzato nella sperimentazione di tecniche di utilizzo delle piante e del verde a livello terapeutico. La natura, sapientemente utilizzata, offre tutti gli strumenti per la cura delle persone”.
COMMERCIO DI FIORI RECISI VOLI DIRETTI KENYA USA ORA SI PU Alla fine di febbraio il Kenya Flower Council ha approvato i voli diretti verso gli Stati Uniti per la commercializzazione di fiori recisi freschi. Seguirà ora un periodo di studio per determinare le tempistiche dell’operazione anche se il Kenya Flower Council ha portato i propri fiori alla fiera florovivaistica IFE di Chicago, a giugno, già con i primi voli diretti. La problematica principale riguarda la sicurezza del carico e le tempistiche per i controlli. Tuttavia questa operazione porterebbe grande vantaggio all’esportazione di fiori recisi dal Kenya agli USA, un mercato che, nel 2016 secondo i dati del Comtrade, ha toccato i 2,7 miliardi di dollari per le sole rose recise, senza considerare gli altri fiori “minori”. Ciò acutizzerebbe la concorrenza con i fiori importati dal Sud America, anche se il Kenya Flower Council specifica che i fiori kenioti completano l’offerta sud americana per standard e qualità differenti. Fonte: https://www.hortipoint.nl/
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I VIVAISTI ITALIANI ED IL NUOVO REGOLAMENTO FITOSANITARIO EUROPEO Si è svolto lo scorso 11 maggio presso l'Accademia dei Georgofili un incontro dedicato a "Il nuovo regolamento fitosanitario europeo Regolamento (UE 2016/2031). Impatto sull'attuale sistema dei controlli fitosanitari e sulle imprese vivaistiche ornamentali", organizzato dall’Accademia in collaborazione con il MiPAAF, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. L'obiettivo è stato quello di analizzare i nuovi scenari e avviare un primo dibattito sull'applicazione delle nuove normative UE in materia di difesa delle piante. Il nuovo regolamento entrerà in vigore a seguito dell'emanazione delle decisioni comunitarie esplicative che avverranno nei prossimi mesi o comunque entro la fine del prossimo anno. Gli ispettori ed agenti fitosanitari presenti presso le Regioni e Province Autonome, devono crescere numericamente, si dovrà passare dai circa 400 ispettori in servizio ad oltre 600, a cui si dovrà aggiungere il personale di supporto tecnico-amministrativo. Tale potenziamento si avvertirà nei maggiori controlli ai punti di entrata, porti ed aeroporti, alla sorveglianza sul territorio nazionale, all'intensificazione dei monitoraggi fitosanitari, tutte operazioni indispensabili a tenere sotto osservazione le colture dall'attacco di organismi patogeni pericolosi non presenti sul territorio nazionale, la cui provenienza avviene tramite la commercializzazione dai Paesi extra-europei. Nei prossimi giorni le relazioni saranno disponibili sul sito dell’Accademia dei Georgofili. Per maggiori informazioni e fonte: http://www.georgofili.info
PROVE IN CAMPO PER EIMA L’agricoltura di precisione è protagonista in Umbria: miglioramento della produttività agricola e degli standard qualitativi dei prodotti, ottimizzazione dei costi di produzione e riduzione dell’impatto ambientale. Questi sono i risultati ottenibili tramite l’utilizzo delle macchine ed attrezzature per l’agricoltura di precisione che alcuni tra i più prestigiosi marchi della meccanica agricola mostreranno in azione ad Eima Show Umbria 2017. I terreni dell’azienda agricola Casalina saranno per due giorni, il 28 e 29 luglio 2017, il palcoscenico sul quale decine di macchine ed attrezzature agricole si muoveranno in occasione dell’evento organizzato da FederUnacoma, Coldiretti Umbria, Umbriafiere, Università di Perugia, Fondazione per l’Istruzione Agraria e Cesar. In una fase di profonda trasformazione dell’agricoltura e della meccanica agricola, in cui la tecnologia svolge un ruolo sempre più importante, Eima Show Umbria 2017 è l’occasione ideale per entrare in contatto con le più moderne soluzioni proposte dalle Aziende costruttrici di macchine per lavorazione del terreno, semina, concimazione, irrigazione, trattamenti, fienagione e delle più innovative tecnologie per il rilevamento delle condizioni dei campi e la loro gestione. www.eimashow.it
EUROPA, MERCATO IN RIPRESA NEL CORSO DELL'ANNO Ripresa in vista per il mercato delle macchine agricole, che nel corso dell’anno dovrebbe registrare una crescita moderata, invertendo così la rotta rispetto all’andamento dei mesi precedenti. Lo prevede il Cema – il comitato che riunisce le associazioni dei costruttori di trenta Paesi europei – sulla base delle statistiche relative alla domanda europea di trattrici nei primi tre mesi dell’anno. Un periodo, questo, caratterizzato ancora da un leggero calo (-1,3% rispetto al primo trimestre 2016) dovuto non ad una tendenza generalizzata ma alla netta flessione registrata in Francia, che ha spinto in basso la media europea. Infatti, l’analisi relativa all’andamento dei singoli mercati nazionali denota, tra gennaio e marzo, una discreta vivacità del settore con recuperi significativi per Belgio (+4,9%), Danimarca (+12,6%), Germania (+5,7%) e Regno Unito (+26,4). Ma anche per Italia (+13,8%) e la Spagna (+22,3). Ripresa, ma non per tutti i comparti: nel segmento dei trattori un incremento delle vendite dovrebbe esserci per quelle con potenza inferiore ai 50 cavalli e per quelle con potenza superiore ai 150 cavalli, mentre per le classi di potenza intermedia la domanda dovrebbe ancora essere caratterizzata da una certa stagnazione. In affanno, secondo i costruttori europei, anche i segmenti delle pressatrici, dei tagliaerba, degli atomizzatori e delle mietitrebbie. Interessante la dinamica del mercato italiano, che proviene da una lunga fase negativa, che ha visto negli ultimi dieci anni una sistematica riduzione dei volumi di vendita sul territorio nazionale, e che nel corso del 2017 dovrebbe registrare finalmente un cambio di segno. I dati relativi ai primi cinque mesi dell’anno evidenziano infatti una crescita delle immatricolazioni di trattrici pari al 7,2%, ed una crescita significativa anche per quanto riguarda le mietitrebbiatrici (+7,1%), le trattrici con pianale di carico (+1,3%) e i rimorchi (+2,3%). La crescita nelle vendite di trattrici, particolarmente consistente in Regioni quali il Veneto, il Piemonte, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Campania, è dovuta in parte ad una dinamica fisiologica di recupero delle vendite dopo i lunghi anni negativi e in parte alla messa a punto dei bandi regionali per l’accesso ai fondi PSR. La federazione dei costruttori italiani FederUnacoma ritiene che nei mesi centrali dell’anno possa verificarsi una contrazione delle vendite determinata dalle crisi di redditività delle imprese agricole, dovuta alle gelate prima e alla siccità poi che hanno colpito le produzioni in molte regioni del Paese, ma prevede comunque che a fine anno, anche per effetto di specifici incentivi per l’acquisto di mezzi meccanici di nuova generazione, si possa registrare un attivo di alcuni punti percentuali. Flortecnica e vivaismo
FATTI & BREVI | focus
FLORADECORA,
CRESCE L’EDIZIONE 2018
Il nuovo marketplace di Messe Frankfurt diventa più internazionale. Nuovi espositori aderiscono alla innovativa piattaforma per ordinare fiori freschi, piante decorative e accessori di Marta Meggiolaro
SAVE THE DATE Floradecora si terrà in fiera a Francoforte dal 26 al 29 gennaio 2018.
F
iori freschi e piante stanno acquistando sempre più importanza nel commercio – sia come decorazione per la casa, sia come addobbo imprescindibile durante festività e celebrazioni di vario genere, ma anche come un’aggiunta fresca e piacevole nelle vetrine e negli interni dei punti vendita e dei luoghi di ristorazione. La domanda si volge a prodotti facili da curare e di lunga durata, che possano essere usati come complemento nelle case e come regali.
CREARE NUOVE OCCASIONI DI BUSINESS Per fare sì che queste domande incontrino l’offerta, e per generare nuovi potenziali mercati, l’industria florovivaistica sta guardando con sempre crescente interesse a nuovi canali di vendita. Floradecora è stato pensato proprio per concretizzare questi possibili sviluppi commerciali: grazie alla contemporaneità con Christmasworld, è garantito l’accesso di una grande e multiforme varietà di buyer. Sono trenta gli espositori che hanno già aderito alla seconda edizione, fra cui Anthura, Chrysal, Dümmen Orange, FleuraMetz, Goedegebuure Natural Decorations, Heembloemex Deco, 22
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LG Flowers e Zentoo. Ci saranno aziende anche dalla Danimarca, dalla Spagna e dall’Ecuador. AL CENTRO, I PRODOTTI Al centro della hall 11.1 un’ampia gamma di prodotti fra cui rose, gerbere, gigli, tulipani, crisantemi, orchidee, stelle di Natale e alberi di Natale, insieme a bambù, cactus e succulente. Su ogni tavolo una sola varietà, proveniente da diversi produttori. In questo modo i buyer potranno effettuare un paragone immediato fra le diverse possibilità, e poi potranno incontrare i produttori nei “flower circles”. Floradecora in questo senso si concentra sul prodotto: la fiera fornisce sia il luogo in cui incontrare i clienti, sia i tavoli espositivi, oltre a occuparsi della cura quotidiana dei fiori. Lungo le pareti della hall, invece, i visitatori potranno trovare una vasta selezione di accessori a corredo, dai vasi alle soluzioni pronte. PROGRAMMA RICCO NELLA FARM HOUSE Se nella prima edizione il meeting point della hall 11.1 ricordava quella di una tipica fattoria americana, per questa seconda edizione ci sposteremo in una fattoria bavarese, con il sapore di un tradizionale “beer garden”, collocata nella zona che connette la hall con la Portalhaus. Il programma del meeting point prevede la presenza di professionisti di alto livello, che organizzeranno workshop e conferenze per aiutare i visitatori a integrare fiori freschi e piante nel loro settore commerciale. Ogni giorno verranno approfonditi temi propri di un settore specifico del retail: venerdì e sabato i garden center, domenica i fioristi, e lunedì il settore decorativo. E nella Concept Area, più grande e strutturata, i visitatori troveranno diverse ispirazioni su come allestire il punto vendita. FAI UN GIRO IN FLORADECORA 2017 È possibile effettuare un tour virtuale della hall 11.1 al link floradecora.messefrankfurt.com/virtualtour. Nel sito sono disponibili anche altre informazioni utili sull’esibizione.
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C
osa si aspettano i consumatori dal proprio giardino? La nuova parola d’ordine è “tecnologia”. Apparecchiature e processi che sono applicati con successo su larga scala, nel settore professionale, vengono adesso proposti agli hobbisti. Il trend sta prendendo piede velocemente e sempre più aziende professionali iniziano a lanciare programmi che coinvolgano gli hobby farmer. In Francia, il Ministero dell’Agricoltura sta progettando di mettere a servizio delle zone urbane grandi container in cui verranno coltivate in idroponica piante orticole, illuminate a led. L’agricoltura del futuro? Questa è la scommessa, soprattutto pensando ad alcune zone del nostro pianeta. UNO SHOW SULL’INNOVAZIONE Questo sarà il centro di Hortivation, che si propone di mettere in collegamento la tecnologia e il know – how professionale con l’universo dei consumatori finali, con obiettivo una crescente efficienza e sostenibilità. L’idea di fondo è che non importa di cosa parliamo: fertilizzanti, piante coltivate da robot, uso di insetti utili: qualunque funzione venga applicata all’industria orticolturale, può essere trasferita sul balcone di casa. Il tutto, naturalmente, allestito in una cornice fruibile dall’hobbista: le tecnologie si vestono cioè in modo appetibile per lo shopping. IDEE PER VENDERE Sarà cura di Romeo Sommers, green stylist, e Karel de Graaf, esperto di retail, allestire lo spazio della Hall 13 della fiera di Essen, durante IPM. La prima edizione di Hortivation si è tenuta nel quartiere fieristico di Kalkar, in Germania, nel giugno 2016, in concomitanza con i Flower Trials. Novanta espositori e mille i visitatori, con un indice di gradimento molto alto. A seguito di un confronto con gli espositori aderenti nel 2017, si è rilevata la necessità per le aziende di non scindere prodotti e concept di vendita. Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe
Essen, ha commentato così la scelta di cambiare periodo e sede per il giovane evento fieristico: «L’integrazione di Hortivation all’interno di IPM Essen è un logico raffinamento dell’evento: in questa area espositiva infatti i visitatori troveranno informazioni aggiuntive su come usare dei prodotti che hanno visto in esposizione». UN’ANTEPRIMA Durante IPM Essen 2017 è stato presentato il progetto di Hortivation 2018 agli interessati. Il messaggio è che è necessario essere consapevoli dei trend che muovono la società e che questa consapevolezza deve tradursi in una ottimizzazione del punto vendita, per ottenere una crescita della vendita di prodotti del settore verde. In questo senso fra Hortivation e la tradizionale esposizione di Essen si creerà un circolo virtuoso particolarmente vantaggioso per i visitatori. Il nuovo spazio, che come abbiamo detto si troverà nella Hall 13, occupa 800 metri quadrati. Romeo Sommers sarà il curatore dell’esposizione e si occuperà di sistemare all’interno dello spazio i prodotti offerti dagli espositori che decideranno di aderire. La zona sarà organizzata pensando alle situazioni di shopping che si verificano nei punti vendita reali. E ogni giorno le visite guidate insieme a un programma di incontri e allo spazio per il catering, faranno sì che Hortivation sia al centro del dibattito e dell’attenzione, con un grande passaggio di visitatori.
IN BREVE • Hortivation • Hall 13 Messe Essen • 800 metri quadrati • Titolo: “Family garden” • Focus su: tecnologia professionale
SAVE THE DATE Hortivation si terrà dal 23 al 26 gennaio a Essen, durante IPM.
Il progetto di ortivation 2018, realizzato da Romeo Sommers e Karel de raaf.
PUNTO VENDITA L’IMPORTANZA DEL
Una delle novità della prossima edizione di IPM Essen sarà collocata nella hall 13. Idee e trend futuri per l’esposizione di Costanza di Matteo Flortecnica e vivaismo
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FATTI & BREVI | associazioni
IL FLOROVIVAISMO ALLA
CAMERA
La Commissione permanente Finanze ha istituito una ‘consulta di esperti’, che include anche rappresentanti del mercato del verde. Una risposta concreta all’impegno del settore di Filippo Tommaseo
I Al centro, Nada Forbici, durante un convegno organizzato da sso oro Lombardia.
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l Presidente di Assofloro Lombardia, Nada Forbici, ha ricevuto l’incarico come consulente del presidente della VI Commissione permanente Finanze all’interno della ‘consulta degli esperti’ della Camera dei Deputati, nell’ambito delle materie riguardanti il florovivaismo, lo sviluppo e la cura del verde. Un risultato importante. Il florovivaismo finalmente ha l’opportunità di portare le proprie istanze e contribuire allo sviluppo e alla concretizzazione di progetti, cui sta lavorando da anni, a favore del verde e, di conseguenza, dell’ambiente, della salute pubblica, del clima, del patrimonio immobiliare, della qualità della vita. UN TEAM DI ESPERTI L’on. Maurizio Bernardo, presidente della Commissione, ha istituito una consulta di esperti, coinvolgendo alcuni
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rappresentanti del mondo delle associazioni, delle professioni, delle università e delle imprese. Il florovivaismo è entrato a far parte di questa consulta di esperti con la nomina di Nada Forbici (presidente dell’Associazione Regionale Assofloro Lombardia e della Provinciale Associazione Florovivaisti Bresciani), scelta dalla Commissione Finanze tra i 100 esperti che elaboreranno proposte e progetti nell’interesse del Paese. “La Consulta di Esperti – spiega in un comunicato l’on. Bernardo – che mi affianca nei lavori della Commissione, composta da presidenti di associazioni di categoria, ordini professionali, accademici e rappresentanti di enti no profit, già si riunisce da diversi mesi a Milano e Roma per elaborare proposte e progetti. A breve, il team terrà incontri pubblici per illustrare il lavoro svolto dalla società civile, nell’esclusivo interesse del Paese e di Milano, cuore economico e finanziario dell’Italia”. Sono coinvolti i diversi comparti: finanza e fisco, formazione e lavoro, commercio e servizi, ricettività e turismo, welfare e sicurezza, sviluppo del territorio, ambiente e cultura, con un occhio attento al sociale. In base alle competenze sono stati creati sei macro gruppi il cui ruolo, all’interno della consulta, è supportare con competenza tecnica, ognuno per il proprio settore, la presidenza affinché possa legiferare. RICADUTE IMPORTANTI Tra i progetti di legge all'esame della commissione c’è la proposta di Legge Bernardo, Tentori e il DDL Susta: "Introduzione dell'articolo 16-ter del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese per interventi di 'sistemazione a verde' di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private" (3787). “Questo progetto e l’ascolto riservato a chi è stato coinvolto, è un segnale chiaro della volontà di avvicinare ulteriormente la politica ai reali bisogni del mercato e del territorio. Le ricadute possono essere davvero importanti, come importante è il riconoscimento nei confronti del comparto florovivaistico e della nostra categoria”, ha dichiarato Nada Forbici.
ANVE INCONTRA IL SETTORE
Due giornate per sostenere la formazione e lo sviluppo del mercato, con la condivisione di problematiche e soluzioni
Nei giorni 2 e 3 giugno 2017, in occasione della IX Giornata Nazionale del Vivaismo Mediterraneo di Monopoli, si sono tenuti il consiglio direttivo e l’assemblea Anve e anche il convegno nazionale “Effetti delle normative europee sulla produzione e commercializzazione di prodotti florovivaistici” in cui sono stati esaminati alcuni aspetti legislativi attuali per il settore. Come di consueto sono stati assegnati i due premi di laurea intitolati a Stefano Capitanio. I soci e i consiglieri si sono riuniti per riflettere su numerosi punti all’Ordine del Giorno tra cui le opportunità promozionali legate agli eventi fieristici in Italia e all’estero. Il presidente Cappellini ha esposto ulteriori opportunità che l’associazione sta gestendo per le aziende come ad esempio il recente incarico che Anve ha ricevuto da Fiere di Parma per la ristrutturazione a verde del quartiere fieristico. Inoltre, vista la partecipazione di Anve al Gruppo di Lavoro Barriere Fitosanitarie istituito al Mipaaf, si sono altresì valutati i possibili sviluppi di mercato previsti con la Turchia, paese terzo di interesse commerciale per numerose tipologie produttive. In sede di convegno nazionale si sono affrontati molteplici questioni tecniche e legislative di notevole interesse. Gianluca Buemi, consigliere Anve, ha esposto le opportunità e i limiti del Regolamento 2016/2031 relativo alle misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione di organismi nocivi per le piante. Silvio Schito, dell’Osservatorio fitosanitario pugliese, ha fatto il punto sul monitoraggio della Xylella fastidiosa nella zona demarcata salentina e anche Donato Boscia, coordinatore dei due progetti europei di ricerca PONTE e XF-ACTORS, ha svolto un’analisi dell’iter scientifico che determinerà le procedure per l’intercettazione, il monitoraggio e l’eradicazione del batterio e di altri fitopatogeni. Infine, Edoardo Sciutti ha esposto le problematiche legate al Regolamento 1143/2014 sulle specie invasive aliene, il quale prevede forti ostacoli alla produzione e movimentazione delle specie vegetali considerate impattanti e dunque 23 - 26 agosto 2017 pericolose per la biodiversità europea.
Boskoop/Holland
Marco Cappellini, presidente Anve.
WWW.PLANTARIUM.NL
PRODUZIONE | vivaio
TANTO, BELLO E SUBITO
I NUMERI • 23 anni di storia • 35 ettari di vivaio, di cui 15 coperti • 8 milioni di vasi prodotti all’anno, di cui il 20% aromatiche in vaso
Di Meo Remo, l’azienda florovivaistica di Nettuno capace di far fiorire l’Italia. La sua carta vincente? Un approccio moderno e maturo al marchio e al mercato di Alessandro Coraggio
L’
Ortoflorovivaistica Di Meo Remo nasce nel 1994 a Nettuno (Roma) grazie alla passione e alla lunga esperienza nel settore del suo fondatore Remo Di Meo, affiancato nella gestione aziendale dalle figlie Barbara e Alessia. Un'azienda basata su un vivaio di 35 ettari di cui 15 coperti da serre tecnologicamente avanzate e 20 in campo aperto. Tutta la superficie è attrezzata in modo da poter sostenere più cicli produttivi partendo dall’idea che l’ottimizzazione delle coltivazioni e dei processi produttivi è la chiave per assicurare un prodotto sempre fresco e di qualità ai clienti e una gestione veloce e agile a chi l’azienda la gestisce. PIANIFICAZIONE E OTTIMIZZAZIONE Visitare il vivaio di piante aromatiche è il modo più semplice per capire come funzionano i processi produttivi dell’azienda Di Meo. Impianti moderni servono le colture in modo che tutti i processi produttivi (le fasi colturali: cioè irrigazione, concimazione e trattamenti) siano automatizzati il più possibile. Un livello di ottimizzazione che coinvolge anche le produzioni sotto serra, che consistono in piante ornamentali da fiore e piantine da orto per l’hobbistica. Le serre, così
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Flortecnica e vivaismo
come il vivaio, sono dotate dei più moderni sistemi di gestione ambientale, dall’irrigazione alla fertilizzazione. «L’obiettivo - spiega Barbara che mi accompagna nella visita all’azienda - è quello di essere concentrati sulla vendita, la produzione deve funzionare in modo autonomo». Per ottenere questa distinzione si deve sapere cosa produrre in anticipo in modo che i piani di produzione siano a servizio delle vendite. La pianificazione è il cavallo di battaglia di Remo, che al nostro primo incontro, aveva sottolineato l'importanza dell'ottimizzazione delle produzioni. Uno degli obiettivi dell’elevata meccanizzazione aziendale e del conseguente livello di integrazione dei sistemi, è quello di arrivare a uno stadio di standardizzazione dell'offerta tale per cui i prodotti proposti possano andare bene per tutti, dal commerciante romano al grossista lombardo, dal garden center del Veneto così come al distributore bavarese. OVUNQUE E SEMPRE La produzione annuale è di circa 8 milioni di vasi di cui il 20% aromatiche in vaso, e grazie alle certificazioni dei processi produttivi come Global GAP l'azienda riesce a vendere ad ampio raggio dal Nord al Sud. Questa è la chiave dell’azienda, riuscire ad arrivare ovunque con lo stesso grado di competenza e di servizio. Criteri moderni che sempre di più si stanno vedendo nella floricoltura italiana. La coltivazione a ciclo continuo delle aromatiche permette all'azienda di Nettuno di poter vendere tutto l’anno. Questa disponibilità che costituisce la base degli assortimenti annuali viene arricchita di volta in volta con i prodotti stagionali come ciclamini, poinsettie, fioriture primaverili e estive così come Hobby Orto e perenni da fiore.
volta in volta i prodotti più adatti a loro. Aiuto che viene anche da un packaging chiaro e accattivante che rende il prodotto Di Meo Remo chiaramente “nostrano”. Un contenitore rosso a sei fori per il vaso 10, con manico decorativo e con la faccia del fondatore in bella vista. Un produttore che mette la faccia sui propri prodotti è un segno rassicurante e dal risultato incisivo. Incisiva anche la collezione di peperoncini che nel QR code che accompagna ogni pianta racconta una storia, così come il vaso serigrafato con i consigli su come tenere la pianta che si sta comprando. Un approccio al marchio, così come al mercato, moderno e netto che mette in luce i fattori chiave della produzione, della qualità Made in Italy e del packaging corretto. Un approccio molto maturo che rende riconoscibile il prodotto firmato Di Meo.
Per conoscere più da i i a ie a i e Remo, visita il sito www.dimeoremo.it
CI METTE LA FACCIA Anche la scelta delle varietà che compongono l’assortimento è orientata verso quelle piante che danno il meglio di sé in termini di omogeneità delle varietà e delle coltivazioni. Una semplificazione dell’offerta viene in aiuto ai venditori e ai clienti che sono chiamati a scegliere di PICCANTE QUANTO BASTA
ra i cavalli di battaglia dell’o erta i Meo spicca il peperoncino, disponibile in oltre varietà con gradi di piccantezza molto vari. La piccantezza del peperone il carattere più particolare e dipende dalla presenza nel frutto di una sostanza alcaloide chiamata capsaicina e da uattro sostanze naturali correlate. La capsaicina determina piccantezza in uanto va a stimolare i termo recettori presenti nella bocca e in altre parti del nostro corpo apparato digerente, mucose, ecc . Le maggiori concentrazioni non si hanno nei semi ma nella placenta, la parte bianca a cui sono attaccati. I peperoncini si di erenziano per la diversa presenza di capsaicina che misurata empiricamente secondo la scala di coville, che va da a 1 gradi e uantitativamente in unità di coville U basate sulla presenza di capsaicina e di idrocapsaicina. In uesto modo si determinato che il peperone dolce ha zero unità coville, mentre l’habanero, uno dei più piccanti al mondo, ne ha circa . . ul sito web dell’azienda sono descritte le caratteristiche di tutte le varietà proposte.
Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE coltivazione
CAMPANELLA • La più compatta tra le campanule del suo genere • Di grande effetto nei punti vendita • Fioritura copiosa • Non necessita vernalizzazione per fiorire • Ottimo articolo per la primavera e l’estate • Si può coltivare tutto l’anno
L
a Campanula medium Campanella F1 è caratterizzata da una miriade di fiori grandi, profondi e naturalmente a forma di campanella, con un buon diametro e piacevolmente tondeggianti. È una pianta generalmente compatta e di forma conica, ideale per essere coltivata in vasi da 12-15 centimetri. La caratteristica più interessante è che Campanella non necessita del freddo per fiorire: quindi possiamo considerarla programmabile e ideale per fioriture ad inizio primavera ed estive. Normalmente se coltivata tra ottobre e febbraio fiorisce da gennaio a giugno. I tre colori sono ben marcati e decisi: Blu, Rosa e Lilac. Campanula medium Campanella F1 Lilac
PRIMA FASE, POCA LUCE Le giovani piante sono pronte dopo un periodo di cinque settimane nei contenitori. La germinazione avviene intorno ai 18-20º C. Il pH ideale si aggira intorno al 5,86,2. Le piantine crescono meglio in ambiente con buona areazione. Per prevenire la fioritura precoce, durante le settimane nei contenitori è opportuno evitare l’esposizione alla luce per più di 12 ore. Quando le giovani piante hanno tre foglie sono pronte per essere trapiantate nel vaso definitivo, l’ideale è che sia fra i 12 e i 15 centimetri di diametro. Il terriccio deve essere ben drenante. Per le prime tre settimane è opportuno mantenere le condizioni di illuminazione e luce descritte sopra, con un’esposizione alla luce inferiore alle 12 ore, e una temperatura costante di 20 - 21º C. Normalmente le piante devono essere ben radicate e presentano già fra le 8 e le 10 foglie prima che si formino le prime gemme fiorali. SECONDA FASE, ABBASSARE LE TEMPERATURE Tre settimane dopo il trapianto le piante si sono adattate al nuovo ambiente. A questo punto è consigliabile iniziare ad abbassare la temperatura a 10 - 13º C e per due settimane si estende l’esposizione alla luce per almeno 16 ore. Se le piante sono troppo piccole, si può prolungare l’esposizione alla luce per una settimana in più, con una intensità luminosa minima di 110 lux. Da ricordare che l’illuminazione favorirà la crescita in verticale della parte centrale: per avere vasi più pieni e una forma più arrotondata, si può praticare una leggera spuntatura dell’apice della pianta. Il momento migliore è cinque settimane dopo il trapianto o alla fine del trattamento di fotoperiodo lungo. Da considerare che la spuntatura ritarderà la fioritura di 5-7 giorni. TERZA FASE, MANTENERE IL FRESCO Completato il periodo di illuminazione prolungata, mantenere la temperatura intorno ai 10-13º C per quattro settimane, per favorire lo sviluppo delle gemme florali. Queste sono le temperature ideali per avere piante
UNA CAMPANULA PER LA BELLA STAGIONE Da Florensis, una varietà che non ha bisogno della vernalizzazione per fiorire. Da proporre nei mesi primaverili e più caldi, senza paura di Bianca Belfiore
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Flortecnica e vivaismo
GLI SPECIALISTI.
Campanula medium Campanella F1 Blue
compatte e ben ramificate. Poi, gradualmente si può iniziare ad alzare la temperatura a 15º C per forzare la fioritura nelle ultime cinque settimane. In generale, le piante iniziano a fiorire 19-20 settimane dopo la semina o dopo 12-13 settimane dall’invaso. Per quanto riguarda il periodo giusto per l’invaso, nell’emisfero nord la finestra va da ottobre a febbraio con fioritura fra gennaio e giugno. Febbraio-marzo è il momento ideale per il trapianto se si vuole sfruttare la luce naturale senza dover aggiungere quella artificiale. Il periodo di semina o di trapianto dipende totalmente dalla capacità di mantenere le temperature indicate. Da ricordare, che dalla metà fino a tarda primavera, il periodo di luce più lungo, i livelli di luce più alti e le tempera-
Campanula medium Campanella F1 Pink
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PRODUZIONE | intervista
Aechmea Felice
F
lora Artistica è un’azienda molto conosciuta. Il fondatore, Celso Pecorari, è stato un pioniere nella coltivazione delle Bromeliacee in Italia, che svolge dalla metà degli anni ’60. Nel 1972 fonda, insieme alla moglie Agnese, Flora Artistica, dedicandosi esclusivamente alla produzione di Aechmea, Cryptanthus, Guzmania, Neoregelia, Nidularium, Tillandsia e Vriesea. Negli anni ’80 introduce le piante carnivore, nella fattispecie le Nepenthaceae, e negli anni ’90 si aggiungono le Droseraceae. Negli stessi anni entrano in azienda anche i figli di Celso e Agnese, Silvia e Marco, che iniziano a collaborare alla gestione dell’azienda. L’attività di ricerca di nuove varietà che si adattino sempre meglio ai gusti e alle esigenze del consumatore finale, garantendo un prodotto qualitativamente superiore. Abbiamo quindi chiesto a Silvia di raccontarci quali novità ci attendono in assortimento.
Silvia Pecorari, attualmente alla guida di lora rtistica, l’azienda di famiglia.
Mio padre ha saputo trasmetterci lo stesso fascino che sente lui per questa ricchezza e diversità, e che si esprime anche nei lunghi tempi di cura che queste piante necessitano. La coltivazione in Flora Artistica comincia da una giovane piante riprodotta con la tecnica del meristema. Per ottenere la pianta adulta in vaso occorrono da un minimo di 12 a un massimo di 36 mesi; ma se consideriamo alcune varietà di Tillandsia, il tempo si misura in decenni».
Innanzi tutto, Silvia: perché le Bromeliaceae? «Perché è una delle famiglie di piante più multiformi e versatili. Tra gli individui che la costituiscono si trovano piante tipiche pluviali, desertiche, piante di pianura e piante di alta montagna, piante rocciose e piante terricole o arboricole… le forme delle foglie e i colori sono tanti e diversi tra loro.
PIÙ RARE,
PIÙ BELLE
eoregelia MM
an urme
Nella produzione di Flora Artistica, storicamente dedita alla coltivazione delle Bromeliacee, le variegate hanno un posto di rilievo. Scopriamo perché colloquio con Silvia Pecorari di Marta Meggiolaro
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Flortecnica e vivaismo
Quali varietà vuoi segnalarci? «Uno degli aspetti interessanti dell’intervento dell’uomo sui vegetali è il fatto che siamo riusciti a isolare in tutte le specie un’ulteriore varietà che in natura esiste ma è molto rara: la pianta variegata, le cui foglie presentano striature bianche o crema che si alternano al classico verde. Noi ci siamo innamorati di questa mutazione, e abbiamo deciso di inserire nella nostra produzione, già molto nutrita, anche le migliori Bromelie variegate».
uzmania rossa.
Nello specifico di quali piante stiamo parlando? «Le più numerose si trovano tra i Neoregelia, con i famosi Fireball, che è stolonifero e generoso, non finisce mai di crescere e dare nuovi germogli, oltre al bellissimo M.me van Durme, che familiarmente chiamiamo Italia, perché ha proprio i colori della nostra bandiera, oltre ai classici Flandria e Perfecta tricolor, il nuovo Morado che anziché rosso ha un bellissimo cuore purpureo. Ma anche le Aechmea hanno i loro esemplari, noi abbiamo scelto uno dei più belli, di nome Felice; e non potevano mancare le Guzmanie viola e rosse». Qual è il valore aggiunto nello scegliere le variegate? «Queste Bromelie costano molto di più delle piante a foglia verde, perché sono più difficili da riprodurre, ma hanno maggiore valore estetico e hanno una durata di fioritura superiore: una caratteristica che può fare la differenza sia per il retail che per i consumatori finali».
new PETUNIA AMORE PURPLE HEART
new PETUNIA serie CAPELLA
new PORTULACA NANO ORANGE
LE VARIETà 2018 DANZIGER IN ESCLUsiva per noi ANTEPRIMA STAGIONE 2018
podereluen.it
FIERA DI PADOVA
21·23SETTEMBRE2017
PRODUZIONE andamenti
MARZO POSITIVO Le vendite iniziano a decollare a febbraio, e si rafforzano a marzo. Bene le richieste dall’estero e il commercio sul territorio italiano. Resta il problema dei prezzi, ma diminuiscono le eccedenze di Paola Lauricella, ricercatrice ISMEA
L
a primavera è arrivata in anticipo anche quest’anno, e le poche precipitazioni hanno determinato un vero e proprio allarme siccità in buona parte della Penisola. Tuttavia le vendite di piante grazie al bel tempo, giunto dopo un inverno che ha alternato temperature miti e a periodi di freddo intenso, sono cominciate a decollare a febbraio e i risultati migliori, secondo il panel di aziende di produzione Ismea, si sono avuti a marzo per tutti i tipi di piante da interno, da balcone e anche alcune tipologie da giardino, tra cui le piante e gli arbusti da siepe e gli arbusti di rose. CRESCONO LE ESPORTAZIONI L'anomalo inverno ha stimolato la domanda dall'estero. Le aziende liguri che ne hanno beneficiato, evidenziano come il clima mite abbia favorito la crescita di alcune piante in pieno campo, mentre per le margherite ha alimentato le infestazioni di fusarium. La buona intonazione delle vendite ha indotto i produttori liguri a spingere l'accrescimento delle piante con l'uso di stimolanti e concimi. Le vendite a livello nazionale hanno riguardato tutte le piante verdi e fiorite. Tra le piante fiorite, il geranio è andato meglio dello scorso anno per una minore offerta in alcune aree. Allo stesso modo si vendono le surfinie, le petunie, le dimorfoteche, le ortensie e le camelie in vaso 14 fino al 18. Per altre tipologie come tagete, begonie e impatiens, primule veris ed obconiche, viole, si preferiscono i vasi del 10. PIANTE VERDI, MENO ECCEDENZE Il problema di fondo per molte piccole e medie aziende sono i livelli dei prezzi troppo bassi, che per alcune specie come le stagionali o le aromatiche hanno LE PIANTE FIORITE PIÙ VENDUTE • Geranio zonale, edera e parigino • Surfinie • Petunie • Dimorfoteche • Ortensie
• Camelie • Begonie • Tagete • Impatiens • Primule • Viole
margini assestati, ormai da diversi IN BREVE anni, a pochi centesimi a vaso. Solo in Veneto il livello della domanda • Liguria: clima mite, uso di stimolanti e ha consentito lievi incrementi per le concimi per aumentare esportazioni. begonie e altre fioriture la cui offer• Lombardia: eccedenze di acidofile. ta è stata limitata, mentre in altre • Veneto: incrementi per begonie. zone, per la prima volta dopo anni, • Lazio: buona richiesta di camelie. non si sono fatti sconti. Le piante • Puglia e Campania: buona richiesta da acidofile sono risultate eccedentarie Nord Italia di agrumi e piccoli olivi. soprattutto in Lombardia, mentre • Sicilia: interessanti ordini di piante verdi la Camelia nel Lazio è stata ben rispecialmente su tutore. chiesta. Per le piante verdi nel Nord Italia e Centro vi è stata carenza di offerta per la chiusura di un'importante azienda toscana e alcune aziende siciliane, che coltivano per il mercato locale, hanno ricevuto ordini interessanti per tutta la gamma, in particolare per le piante su tutore. Anche nel centro Italia le vendite si sono sviluppate piuttosto bene a marzo e molte spedizioni hanno riguardato il Nord Italia; in Veneto il rifornimento dal Lazio, Puglia e Campania ha riguardato sia le piante mediterranee, fra cui agrumi, olivi di piccole dimensioni, e piante fiorite.
PRODUZIONE strutture
rimasto tale anche dopo avere conosciuto l'azienda da vicino. L'impressione è quella di un'azienda solida, grata alla sua storia, orgogliosa del percorso fin qui compiuto. E la nostra opinione si è ulteriormente rafforzata incontrando il presidente Massimo Lucchini: sguardo fiero, ironia vivace, riconoscente alle sue origini, con in tasca quella giusta dose di coraggio in grado di trasformare l'ambizione in lungimiranza.
L
a prima impressione è quella che conta. Si dice così. E come per qualsiasi questione, si può essere d'accordo o no. Certo è che le sensazioni immediate, quelle che abbiamo quando incontriamo qualcuno per la prima volta, sono importanti, perché non sono ancora influenzate dai giudizi che si creano in seguito. Questa premessa per dire che quanto percepito al primo impatto varcando la soglia della sede di Idromeccanica Lucchini, specializzata nella produzione di serre, a Guidizzolo, nel mantovano, è
L'IMPORTANZA DEL SERVIZIO Oggi Idromeccanica Lucchini conta 50 dipendenti (oltre alle squadre esterne di montaggio) e quattro sedi nel mondo; la produzione è Made in Italy nell'headquarter di Guidizzolo, che vanta una superficie di 30.000 mq, di cui 10.000 al coperto: nel 2016 ha lavorato in 42 Paesi, coprendo più di 500 ettari di serre. L'azienda pur essendo internazionale è tuttora guidata dalla famiglia Lucchini: Massimo con il fratello Emanuele. Il segreto del successo? «Non ci limitiamo a produrre e a commercializzare un prodotto, forniamo un servizio completo avvalendoci di diverse professionalità, agronomi, ingegneri ambientali, progettisti, fiscalisti. Insegniamo a coltivare ottimizzando risorse e costi – spiega Massimo Lucchini – Le serre devono essere installate, quindi bisogna essere capaci di fornire un valido supporto agronomico. E il nostro valore aggiunto sta proprio nel pacchetto di servizi che siamo in grado di offrire, dal layout progettuale all'indagine di mercato, fino alla formazione del personale che lavora all'interno delle serre. Per poter evolvere, inoltre, è fondamentale capire quando è ora di rivedere la strategia, e noi siamo sempre riusciti a cambiare il passo per raggiungere obiettivi man mano più elevati: in passato abbiamo lavorato sodo per fare conoscere la qualità dei nostri prodotti, poi abbiamo iniziato a puntare all'internazionalità, ora miriamo a sviluppare tecnologie innovative in grado di cambiare il concetto stesso di coltivazione in serra. Le varie sfide hanno reso l'azienda più sicura, più forte, capace di ge-
FUTURO
ALLE SPALLE
Siamo andati nel mantovano a conoscere da vicino Idromeccanica Lucchini, azienda specializzata nella produzione di serre che quest’anno celebra i suoi primi 70 anni. Ne abbiamo toccato con mano la qualità dei prodotti e la lungimiranza dei progetti di Daniela Stasi
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Flortecnica e vivaismo
stire cantieri monumentali. Ciò che è rimasto invariato è l'importanza a valori quali onestà, vicinanza alle maestranze, gioco di squadra, umiltà e volontà di crescere». NUOVI CONCETTI DI SERRA Un esempio di innovazione è la Vertical Farm, la serra verticale, progettata per la prima volta da Lucchini in occasione di Expo 2015: un concetto coltivo non orizzontale, ma che basandosi su tecniche di coltivazione idroponica, consente di coltivare anche in assenza di acqua e terra. Un progetto che ha permesso all'azienda di iniziare nuovi percorsi, affrontare nuove strade. «Una volta la serra consentiva di coltivare ortaggi e fiori – racconta Lucchini – Oggi consente di coltivare nuovi concetti, a partire dai prodotti medicali, infatti il cibo sarà sempre più considerato un “farmaco”. Con le nuove tipologie di serre sarà possibile realizzare colture, ora attuabili solo in pieno campo». Peraltro ogni tipologia di coltivazione, a seconda anche della localizzazione geografica, richiede una serra ad hoc: per alcuni mercati si fanno ancora grandi numeri con i tunnel, altri investono sempre di più in serre hi-tech. Obiettivi per il futuro? «Far crescere ulteriormente l'azienda e continuare a sviluppare nuovi concetti di serra – continua Massimo – Inoltre vorremmo lavorare con maggiore assiduità nel mercato
dei floricoltori, in cui stiamo acquisendo commesse importanti». Tra le tecnologie sviluppate di recente, ideali anche per il mondo del fiore, spicca il New White System, una serra che, grazie a un trattamento innovativo, consente di ottenere una maggiore luminosità e un maggior controllo del clima: una serra più fresca d'estate, più luminosa d'inverno.
Una rappresentanza di Idromeccanica Lucchini. In prima fila, da sinistra, Emanuele e Massimo Lucchini.
UNA STORIA DA RACCONTARE Quest’anno Idromeccanica Lucchini compie 70 anni. Un traguardo che ha festeggiato con un evento presso la sede con i dipendenti, le famiglie, gli e dipendenti, i collaboratori e i fornitori. Non solo l’azienda porta avanti i festeggiamenti per tutto il corso dell’anno durante le fiere nazionali e internazionali a cui partecipa nel 2 1 , festeggiamenti che culmineranno il prossimo gennaio nella tre giorni intitolata rticoltura, tecniche in campo , l’evento organizzato in collaborazione con Ferrari, che coinvolge realtà della filiera delle coltivazioni in foglia e a ra 2. persone provenienti da Paesi. Nata nel giugno 1947 nelle polveri del Dopoguerra grazie all’intuizione dei fratelli Angelo e ino Lucchini, nel corso del tempo l’azienda stata sviluppata e proiettata nel mercato attuale. Agli esordi l’a vità era legata all’idraulica con la realizzazione di pozzi per portare l’acqua nelle abitazioni. Negli anni Sessanta la società ha iniziato a cambiare fisionomia prima passata all’irrigazione per poi dedicarsi, a partire dal 1 , alla costruzione di serre, a vità che, abbracciata inizialmente con l’obie vo di destagionalizzare, diventata presto il core business.
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PRODUZIONE | strutture
IN BREVE • Sistema di subirrigazione • Lunga tenuta • Adatto a ogni tipo di coltivazione • Forma una riserva idrica • Riduce l’impiego di fertilizzanti • Rilascio graduale • Forte risparmio idrico • Distribuzione omogenea della soluzione nutritiva e dell’acqua • Staticità dimensionale • Perfettamente pulibile • Made in Italy
L
a nota azienda di Carate Brianza è specializzata nella produzione di non tessuti di primissima qualità e si è affermata proponendo una gamma vasta e completa. Tre i settori in cui l’azienda è presente: edilizia e ingegneria civile (impermeabilizzazione di edifici, strade, ferrovie, aeroporti, trafori, discariche), industria (calzaturiera, abbigliamento, automotive, filtrazione, casalinghi), e garden. Questa è la divisione che ci interessa, in cui Barbiflex offre sistemi di pacciamatura per professionisti, Enti Pubblici e privati, e in cui è stata introdotta una novità interessante. RISPARMIO PER I COLTIVATORI Se la necessità è quella di formare una riserva idrica per le piante, Barbitank è la soluzione adatta: che si tratti di piante in vaso, su bancali, in serra e in campo aperto, questo tappetino permette di trasmettere l'acqua nello stesso modo su tutte le superfici, garantendo la perfetta omogeneità di irrigazione. Inoltre Barbitank è a rilascio graduale: questo consente di ottenere un forte risparmio idrico e una distribuzione uniforme, sia della soluzione nutritiva, sia dell'acqua irrigua. In caso di scarsità d'acqua è possibile interrare Barbitank (con profondità
variabile a seconda delle piantumazioni), creando piste di riserva idrica. Perfettamente pulibile, duraturo nel tempo, con un'ottima impermeabilità che impedisce il passaggio di inquinanti nel terreno; non solo protegge le falde, riduce anche il consumo di fertilizzanti che, depositandosi sul fondo, si riattivano autonomamente con cicli di sola acqua. Barbitank è lo strumento ideale, dunque, per chi vuole rispettare e mantenere il ciclo naturale: la pianta, infatti, cerca l'acqua verso il fondo, preparando l'apparato radicale ai successivi trapianti. SEMPLICE DA USARE La posa è estremamente semplice: è sufficiente preparare il fondo formando una leggerissima schiena d'asino, con un massimo di pendenza del 1%. Anche il fissaggio è rapido: composto da un sigillante butilico, da un rotolo in nontessuto e polietilene e dall’adesivo speciale Barbistick, il kit agevola ulteriormente la posa. Una novità studiata da Barbiflex per aumentare le prestazioni di un sistema di subirrigazione già notevolmente efficace, adesso ancora più performante e facile da impiegare. Inoltre, Barbitank è proposto in differenti misure per adattarsi a diverse esigenze: è disponibile la variante classica a tre strati, nella versione Barbitank Feltro e Barbitank Simple Verde. Il prodotto è disponibile in rotoli lunghi 50 m, con altezze differenti, da 2,05 a 4,10 m in formato standard; le misure sono comunque personalizzabili su richiesta, a conferma della flessibilità di Barbiflex che, producendo direttamente, è in grado di soddisfare le necessità e di rispondere prontamente alle singole e specifiche richieste. Il prodotto è 100% Made in Italy, più precisamente viene realizzato nello stabilimento di Barbiflex, dove viene regolarmente e rigorosamente testato e controllato, per assicurarne l’alto livello di prestazioni.
SUBIRRIGAZIONE
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Da Barbiflex un prodotto per irrigare alla base le piante sui bancali, impermeabile al 100%. Ed è Made in Italy di Costanza di Matteo
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Per informazioni consultate il sito www.barbiflex.it
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PRODUZIONE | strutture
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L
uce e ombra. Due termini che, per voi che avete a che fare quotidianamente con le colture, non evocano concetti astratti. Anzi, al contrario, sono talmente concreti da essere considerati tra i parametri fondamentali (insieme ad altri chiaramente) da cui dipende la buona riuscita di una coltivazione. E a proposito di luce e ombra, vi presentiamo gli ombreggianti firmati Sudlac, distribuiti in esclusiva in Italia da L. Gobbi di Campo Ligure (GE), azienda attiva da più di 60 anni, specializzata per lo più nel settore dei regolatori di crescita, dei fertilizzanti fogliari (tra cui i meso e microelementi chelati), degli ammendanti e di altri prodotti per il settore agricolo e, tra questi, i prodotti biologici e i biostimolanti.
A CIASCUNO LA SUA OMBRA Gli ombreggianti sono applicati sulle coperture delle serre e dei tunnel allo scopo di proteggere le colture dalle
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radiazioni indesiderate. È risaputo, infatti, che la crescita delle piante sotto protezione sia decisamente migliore. I prodotti distribuiti da L. Gobbi possono essere applicati su tutti i tipi di copertura: vetro, materiale plastico morbido (tunnel di polietilene) e rigido (acrilico, policarbonati, PVC) per il periodo necessario alla coltura e quindi, eventualmente, rimossi quando non vi è più necessità. Gli ombreggianti non agiscono tutti allo stesso modo. Eclipse e Ombra Keeper per la loro colorazione bianca e la particolare composizione producono un discreto ombreggio e riducono il passaggio degli infrarossi mentre TransPar riduce in maniera più considerevole il passaggio degli infrarossi ma lascia passare la lunghezza d’onda appartenente al visibile conferendo anche un sensibile effetto di diffusione della luce. La scelta del tipo di ombreggiante deve essere eseguita in base alle reali necessità delle piante che saranno coltivate. Per esempio Eclipse e Ombra Keeper sono più indicati per colture che richiedono più ombra quali: orchidee, Anthurrium, Spathiphyllum, azalee, felci, alcune piante verdi (piante da appartamento), mughetti, Valerianella, giovani germogli; TransPAR può essere applicato per colture che richiedono molta luce: rose, margherite, orchidee farfalla, garofani, crisantemi, gigli, Freesia, Alstroemeria, Amaryllis, pomodori, peperoni, melanzane, angurie, meloni, fragole. TRE FORMULATI AD HOC Eclipse, in particolare, è una pasta ombreggiante opaca con tempo asciutto, trasparente quando è bagnato. Tutta la linea Eclipse unisce alle caratteristiche di ombreggiatura quelle particolari
Visitateci al
FlowerTrials dal 13 al 16 Giugno 2017
14 Giugno 2017 Ppresentazione del terzo premio “Klaas Schoone Memorial Award”
di opacità ai raggi infrarossi. Per meccanismo di riflessione fa ombra nel campo degli infrarossi, cosa che non si vede ma si sente: infatti a confronto con un ombreggiante classico usuale la temperatura nella serra, in presenza di forte insolazione, è notevolmente inferiore. È disponibile in tre formulati che si differenziano per la tenacità e quindi alla resistenza all’azione della pioggia: Eclipse LD (Lunga Durata), Eclipse F6, Eclipse F4, tutti e tre caratterizzati da buona capacità ombreggiante ed elevata tenacità. La scelta del formulato dipende dalla coltura da proteggere e quindi dalla durata del ciclo nonché dalle caratteristiche climatiche della zona in cui si applica il prodotto.
COME FARE IN PRATICA Ogni formulato Eclipse è facilmente diluibile in acqua. Normalmente si impiegano: una parte di Eclipse in 2,5-5 parti di acqua sufficienti per una superficie di 35-75 mq di copertura (sono possibili diluizioni maggiori). Queste diluizioni corrispondono a spessori e quindi a fattori di opacità progressivamente decrescenti. La elevata solubilità del prodotto consente una distribuzione omogenea con la creazione di uno strato protettivo regolare, senza grani o scalfitture, e questo qualunque sia la diluizione, e quindi spessore, impiegati. Poche ore dopo l’applicazione il film protettivo diventa resistente alle piogge. Si consiglia di fare una applicazione all’inizio della stagione soleggiata, ripetendo, eventualmente, nel periodo di massimo irraggiamento solare (giugno). Secondo le indicazioni di L. Gobbi, una sola applicazione standard assicura comunque un’ombreggiatura compresa tra il 60 e il 70%.
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METTERE E... TOGLIERE Nella gamma L. Gobbi, infine, anche LDNet, pensato per rimuovere Eclipse LD e TransPAR. LDNet si presenta come un liquido concentrato che, opportunamente diluito in acqua, consente una pratica rimozione. Può essere applicato su qualsiasi superficie. Non è necessario sciacquare immediatamente ed è possibile attendere la prima pioggia perché agisca. Non è nocivo per gli operatori, per le piante o per le strutture. L’acqua di risciacquo può essere riutilizzata nel circuito di fertirrigazione dopo un semplice controllo del pH. Il prodotto è biodegradabile per oltre il 90% in un anno.
TENDENZE | mar eting
CHI COMPRA I GERANI? • Il 29% delle piante viene acquistato da persone sopra i 75 anni • Il 71% da consumatori sopra i 60 (Dati mercato tedesco 2016)
P
er far fronte alla stagnazione che in anni recenti, per diverse ragioni, ha colpito il geranio, è stata lanciata nel 2016 una promozione ad hoc per questo prodotto, Pelargonium for Europe. Attori principali, alcuni grandi produttori: Dümmen Orange, Elsner PAC, Florensis / P. van der Haak Handelskwekerij, Geranien Endisch e Selecta One. Pelargonium for Europe coinvolge i paesi europei, in particolare Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Austria, Svizzera e Svezia. Grazie al contributo dell’Unione Europea, si vuole promuovere e garantire nel tempo il commercio di gerani, come è già stato fatto, con successo, per la Poinsettia. Abbiamo chiesto a Susanne Lux, project manager di Pelargonium for Europe, di illustrarci più in dettaglio cosa prevede il progetto.
Quali fattori hanno portato alla decisione di organizzare questa attività? «Dalla crisi economica del 2008/2009 il mercato di fiori e piante in Europa ha vissuto una fase decrescente. Tra le principali cause la cessazione di programmi di promozione nazionali ed europee per fiori e piante. In Germania, la CMA si è fermata, il Dutch Flower Council ha dovuto ridurre i suoi programmi. In Italia, i programmi di promozione dell'UE si sono arrestati, così come è avvenuto in Austria. Inoltre l’affermarsi, negli ultimi anni, di nuovi target giovani ha rappresentato un ostacolo a livello europeo. Altri fattori influenti sono stati il cambiamento di stile di vita e il coinvolgimento sempre maggiore di donne, lavoratrici a tempo pieno (e dunque con meno tempo a disposizione per dedicarsi ad attività come la cura del balcone) come acquirenti di
NUOVO SLANCIO AL
PELARGONIUM Un’iniziativa nata per volere dei grandi coltivatori europei mira a risollevarne le vendite, grazie anche ai fondi dell’Unione Europea. Vediamo come colloquio con Susanne Lux di Marta Meggiolaro
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Flortecnica e vivaismo
“sorella” di Pelargonium for Europe, Stars for Europe, ha già utilizzato con successo questi finanziamenti e inizierà il prossimo 1° giugno il suo terzo programma in Francia, Germania, Svezia e Polonia. L’Italia e la Spagna, invece, sono al terzo anno della campagna “Stars Unite Southern Europe” finanziata con il contributo dell’Unione Europea».
Il classico uso del geranio, come pianta fiorita da balcone, è retaggio di una fascia di consumatori sempre più anziani in ermania il degli acquirenti ha superato i 60 anni.
piante. Anche le tendenze delle architetture moderne hanno avuto di sicuro un impatto. Inoltre, i giovani si sono concentrati sempre più su erbe, ortaggi e varietà rare». Stiamo dicendo che il Pelargonium è una pianta “da vecchi”? «Secondo le indagini fatte su un campione di consumatori tedeschi dal gruppo GfK, quasi il 70% di piante da giardino in Germania sono acquistate da consumatori con più di 60 anni (2016). Nello specifico, l'età media degli acquirenti di Pelargonium è ancora più elevata con il 29% delle piante acquistate da consumatori sopra i 75 anni e il 71% dei consumatori sopra i 60. Da qui la necessità di studiare delle strategie di marketing orientate al target più giovane, per intercettare il consumatore di domani». E in questo senso, i fondi europei aiutano… «Grazie ai nuovi regimi di finanziamento avviati dall'Unione Europea nel 2016, è possibile finanziare fino all'80% i programmi di marketing. L'organizzazione
I PRODUTTO RI COINVOLTI • Dümmen Orange • Elsner PAC • Florensis / P. van der Haak Handelskwekerij • Geranien Endisch • Selecta One
Quali sono stati i risultati di Stars For Europe? «Come rivelano le statistiche tedesche AMI, i precedenti programmi UE "Stars Unite" hanno stabilizzato il mercato tedesco. Nel 2016 la Poinsettia ha ulteriormente aumentato la propria quota di mercato sul mercato delle piante da fiore in vaso. Anche se la Poinsettia ha solo un breve periodo di vendita, che dura all’incirca 6 settimane, nel 2016 ha detenuto una quota di mercato dell'11% sulle spese tedesche per le piante da fiore in vaso (il dato del 2010 era dell’8-9%). Questo sviluppo ha avuto un impatto importante sulle crescite complessive del mercato delle piante da fiore in vaso nel 2016. Ci aspettiamo che si possa fare lo stesso anche per il Pelargonium». In sostanza cosa prevede il progetto sui gerani? «Pelargonium for Europe (PfE) è un'iniziativa di marketing creata per volere dei coltivatori europei di Pelargonium. L'iniziativa è nata nel 2016 con lo scopo di promuovere e garantire nel tempo il commercio di gerani. L'attività si svolge in nove paesi europei e dal 2017 le iniziative di marketing sono supportate in alcuni paesi come Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Austria, Svizzera e Svezia, dall'Unione Europea. In Italia Pelargonium for Europe ha iniziato quest’anno una campagna di PR&Media Relations, rivolta sia alla stampa specializzata che consumer, e di social media. Per i punti vendita sono in lavorazione dei materiali informativi personalizzati. Lo scopo è favorire una comunicazione sempre più integrata e a sostegno del mercato del Pelargonium».
Centro dell’iniziativa Pelargonium for Europe, proporre un’immagine più moderna per attrarre la clientela più giovane.
TENDENZE | eventi
Giardino dimostrativo “Accademia dei tedeschi”
GIARDINI DI MOSTRATIVI • Giardino Terapeutico per Persone affette da Alzheimer • Giardino in Permacultura • OrtoFair • Giardino Formale con vasca di ninfee e fiori di loto • Giardino Formale con rose • Giardino informale con sistema di controllo remoto Garantes • Giardino orto a cassoni • Teatro di verzura • Giardino dell’accademia tedesca del Giardino
UN VIVAIO
DA VIVERE
Questa è la scommessa di Mati 1909, che lancia quest’anno un progetto per coinvolgere vecchi e nuovi clienti nelle attività dell’azienda. Un’occasione anche per diffondere la conoscenza del verde di Costanza di Matteo
C
he per Francesco Mati e i suoi fratelli il fatto di condurre un’azienda vivaistica non significhi soltanto produrre piante e fiori, è cosa nota. Tutti e tre sono impegnati a vario titolo in altre attività, fra cui anche la politica e la cultura, collocandosi in una posizione “atipica” rispetto ai colleghi. Quest’anno però il legame fra le diverse attività dei fratelli Mati si è reso particolarmente evidente, perché Pistoia è stata eletta capitale Italiana della Cultura. COINVOLGIMENTO TOTALE Mati 1909, l’azienda storica del vivaismo ornamentale pistoiese di cui i fratelli Mati sono proprietari, ha colto
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Flortecnica e vivaismo
l’opportunità di esaltare il legame secolare tra Pistoia e il vivaismo, collegando le bellezze artistiche e architettoniche a quelle paesaggistiche e naturali. Con questo fine si è deciso di promuovere per tutti i clienti e i contatti sparsi intorno al mondo la Mati experience: un’esperienza nel verde a 360 gradi. Il programma prevede la visita al centro Mati 1909 per scoprire i segreti della coltivazione dei vivai, la passeggiata alla scoperta della bellezza e del fascino dei giardini dimostrativi, la visita degli orti i cui prodotti sono destinati ad arricchire i sapori del food toscano. Una giornata in cui è possibile toccare con mano cosa vuol dire fare cultura del verde, in un modo che solo un'azienda con oltre 100 anni di esperienza può offrire.
RIVOLTA A TUTTI Mati experience è un'esperienza che viene proposta a chiunque, dagli appassionati del verde e delle piante, a chi desidera comprendere come nasce un giardino o scoprire i segreti delle piante. L’iniziativa è rivolta anche al pubblico di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, nonché agli appassionati della cucina e dei prodotti tipici toscani che si recano a gustarli presso il Ristorante Agrituristico Toscana Fair. Le visite si possono prenotare per il sabato mattina dalle ore 9 alle ore 12, con possibilità di estensione anche al pomeriggio. Verranno accolti gruppi o singole persone previa iscrizione telefonica o tramite mail. La visita prevede una passeggiata nei giardini dimostrativi dell'azienda, con descrizione delle tipologie, qualità e tecniche di produzione delle piante utilizzabili per la realizzazione di giardini formali, informali, eco-sostenibili e terapeutici. Il programma si concluderà con la visita agli orti a cassoni. A richiesta è disponibile un esperto per una lezione nei locali dell’Accademia del Giardino su: la storia del vivaismo pistoiese; la storia centenaria da MATI 1909 con aneddoti legati al mondo delle piante e dei giardini; l’evoluzione del giardino dagli anni ‘60 ad oggi; il giardino sostenibile; i migliori giardini realizzati da MATI 1909 negli ultimi dieci anni. Sarà inoltre possibile pranzare, previa prenotazione, presso il Ristorante Agrituristico Toscana Fair, situato all'interno dell'area Piante Mati 1909, le cui materie prime utilizzate, rigorosamente selezionate, sono provenienti dal proprio orto o da aziende agricole del territorio toscano. Nel pomeriggio è possibile invece visitare Pistoia accompagnati da guide turistiche autorizzate. AL CENTRO, LE PIANTE Il 25 marzo 2017 si è svolto il primo appuntamento della Mati experience. Il secondo ha avuto luogo il
22 aprile, con la presenza di Mogol e il sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli. Il terzo evento aveva come titolo “I segreti delle rose”, mentre il quarto è stato interamente dedicato all’orchidea. Piante Mati infatti è stata la sede della seconda edizione della mostra mercato “ORCHidea”, la mostra mercato internazionale che presenta selezioni rarissime di una delle piante da fiore più belle e amate. ORCHidea 2017 ha avuto un ottimo successo di pubblico, molte sono state le persone giunte da tutta Italia per conoscere e acquistare le orchidee più rare: non solo appassionati, ma anche architetti, paesaggisti, amanti del verde, giardinieri, che hanno visitato gli stand hanno potuto conoscere orchidee rare come Dimorphorchis rossii, Laelia tenebrosa, Cattleya warscewiczii, Paphiopedilum godefroyae var. leucochilum, Oeceoclades paniculata. La mostra mercato è stata accompagnata da eventi collaterali fra cui cinque seminari con esperti di orchidee e di florovivaismo, due concerti immersi nel verde di cui uno a cura di Andrea Mati, uno show cooking in cui Vincenzo Volpe, lo chef di Toscana Fair, ha insegnato come è possibile usare le orchidee in cucina. Naturalmente chi ha visitato il centro Mati 1909 in questa occasione ha avuto la possibilità di visitare i giardini dimostrativi e gli orti amatoriali. Ognuna delle due giornate si è conclusa con un aperitivo all’OrtoFair. Gli appuntamenti con Mati experience riprenderanno a settembre, dopo la pausa estiva, con cadenza mensile.
MATI EXPE RIENCE SU YOUTUBE È possibile vedere i servizi andati in onda su TLV a questi link: • https://www. youtube.com/ watch?v=CJnPMrRGFsk&t=4s • https://www. youtube.com/ watch?v=dnPev3lkZ7E&t=19s
Giardino dimostrativo della permacoltura.
TENDENZE | vasi
LA MAGIA
DEL PRODOTTO FINITO COLORI DISPONIBILI • • • • • • • • • •
Terracotta Antracite Tortora Lime Lilla Bianco Rosso Fucsia Arancio Giallo
Da Erba un contenitore semplice, perfetto per proporre al retail un abbinamento già completo di fiore e contenitore di Filippo Terragni
Midi è la cassetta che rba, la nota azienda lombarda, produce per la coltivazione. La dimensione , con capienza di , litri.
Ideale anche per il trapianto, contiene due vasi diametro .
Dal design semplice e moderno, Midi è la scelta giusta per fornire alla GDS o ai centri di giardinaggio un prodotto finito, dotato anche di sottovaso, insomma pronto per essere venduto
Il fondo è stato pensato per un ottimo drenaggio, per la coltivazione in serra infatti è dotato anche di fori obliqui. Carrellabile su CC, fino a pezzi a pianale. Ideale anche per il trapianto, contiene due vasi diametro .
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Flortecnica e vivaismo
TENDENZE | fiere
C
hiusa un’edizione che ha registrato un arricchimento della qualità, dei numeri e della provenienza dei visitatori, il Salone internazionale del verde ha iniziato i preparativi per la quarta edizione, alla quale è stata riconosciuta recentemente per la quarta volta la qualifica di “internazionale” da Regione Lombardia.
POTENZIAMENTO A PIÙ LIVELLI Dopo i rumors circolati all’indomani della conclusione della terza edizione sull’apertura del terzo padiglione di Myplant 2018, anche l’organizzazione conferma che questa ipotesi rientra tra le novità della prossima edizione. «Le priorità sono molte – spiegano gli organizzatori – esempio lo sviluppo dei canali d’invito di operatori esteri, l’ampliamento e l’approfondimento dei visitatori italiani, qualche innesto merceologico ulteriore e lo sviluppo di settori già presenti, ma di grande potenziale. Per far fronte a queste esigenze, è stato deciso dopo attenta valutazione di aggiungere un terzo padiglione, che significa altri 15mila metri quadrati di esposizione». Da fine maggio, dunque, ciò che era stato ipotizzato
sta diventando realtà: il terzo padiglione sarà il 12, sta prendendo vita, avrà un suo ingresso e sarà collegato al 20 da un tunnel fiorito. Tutto questo “grazie” alla terza edizione di Myplant & garden, che ha fatto tornare la “voglia di fiera” in Italia, ma soprattutto ha convogliato negli stand 110 delegazioni ufficiali di buyer esteri e 13mila visitatori dai cinque continenti. E l’attività non è isolata ai giorni di fiera; in aprile, Myplant ha attivato un evento green di enorme successo durante la settimana del Fuori Salone, dOT, Design Outdoor Taste, 800 metri quadrati nel cuore di Brera, l’unico evento dedicato all’arredo da esterno e al verde. Con il caldo sono iniziati anche i programmi di partnership con altri eventi e l’organizzazione dei roadshow in Italia e all’estero. IL LUOGO DEL MERCATO ATTIVO E proprio dall’estero è arrivato il 21% degli espositori a Rho-Pero, mentre per i visitatori la quota internazionale si attesta intorno al 12%. «La profilatura dei visitatori ci consente di dire che oltre il 50% degli stessi fosse costituito dai canali di vendita a varia scala (negozianti, centri giardinaggio, agenti) e della compravendita tra produttori orto-floro-vivaisti. Se affianchiamo i grossisti e gli operatori import/export, i compratori delle catene, i buyer invitati, scopriamo che Myplant ha attratto più di un potenziale compratore immediato ogni 2 visitatori, mentre buona parte del rimanente è stato rappresentato da potenziali acquirenti in un momento successivo (manutentori, giardinieri, vivaisti, architetti, imprese, rappresentanti del settore dell’ospitalità alberghiera e del turismo, professionisti e società di servizi). Ciò significa che il Salone internazionale del verde ha riunito nel capoluogo lombardo i più importati attori del mercato del florovivaismo, del paesaggio e del garden in Italia: è quanto ci chiedono gli espositori e gli operatori stessi, ed è quanto ci richiede tutta la filiera del verde».
MYPLANT SI ESPANDE
Chiusa la terza edizione con numeri da record e buone sensazioni, l’organizzazione è al lavoro per il quarto appuntamento. Lavori in corso per l’apertura del terzo padiglione
MYPLANT IN CIFRE • 3 giorni di rassegna (22-2324 febbraio) • 567 espositori • 21% degli espositori dall’estero • 110 le delegazioni ufficiali di buyer internazionali • 40 tra incontri, convegni, talk • 13.000 visitatori certificati • 12% dei visitatori dall’estero
SETTORI DI INTERESSE DEI VISITA TORI • Vivai: floricoltura, piante da interno ed esterno 60% • Tecnica: terricci, fertilizzanti, prodotti fitosanitari 31% • Vasi: vasi e contenitori professionali 28% • Architettura: architettura ed edilizia per il giardino 27% • Macchinari: macchinari e attrezzature 24% • Decorazione: decorazione e articoli per fioristi e garden 23% • Fiori: fiori recisi 22% • Servizi: software, hardware, gestionali 9
SAVE THE DATE Fiera Milano, 21-23 febbraio 2018
di Filippo Tommaseo Flortecnica e vivaismo
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è arrivata la rivista per te. per essere un ottimo giardiniere. non puoi farne a meno.
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TENDENZE | aziende
DANZIGER, STAGIONE 20 7 20 8 • Nuovi Bidens fra cui una varietà rosa • Bacopa tollerante al caldo • Petunia resistente alla pioggia • Portulaca estremamente precoce • AMORE™, la Petunia con cuori sui petali
Anna Chernyavsky è la nuova direttrice delle vendite per il settore piante da aiuola e perenni di Danziger.
NOVITÀ IN CASA
DANZIGER
Una giovane direttrice delle vendite per il reparto delle piante da aiuola e perenni. Tre i punti su cui lavorare, pensando ai millenial colloquio con Anna Chernyavsky di Filippo Terragni
F
ondata negli anni '50, Danziger è una delle principali aziende floricole che producono talee in erba più innovative del mondo, con un'ampia gamma di prodotti generati dal lavoro di ibridazione interno, muovendosi su molti settori. Il fiore reciso, le piante perenni così come le annuali da aiuola sono prodotte in strutture di propagazione all'avanguardia in Israele, Guatemala, Kenya e Colombia. Danziger fornisce materiale vegetativo di qualità a circa 1000 clienti in oltre 60 paesi. Negli ultimi anni numerose sono state le sfide che Danziger ha intrapreso sul mercato globale arrivando in pochi anni a conquistare grandi fette di mercato in Europa ma anche negli Stati Uniti. In occasione della nomina di Anna Chernyavsky come nuova direttrice delle vendite, abbiamo avuto la possibilità di parlare con lei dei progetti futuri dell’azienda. Anna, in cosa consisterà il tuo lavoro come direttrice delle vendite? Il primo passo è sicuramente mantenere il trend di crescita che Danziger ha registrato negli anni passati. Il secondo, rafforzare le sinergie con i nostri partner strategici per assicurare una fornitura affidabile, un servizio squisito e una genetica eccezionale. Poi, sarà necessario esplorare nuove opportunità: i mercati in via di sviluppo, nuovi segmenti di mercato e l’uso di nuove tecnologie.
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Flortecnica e vivaismo
Petunia Amore Purple.
Qual è la tua visione di questo settore nei prossimi cinque anni? Credo che saremo testimoni di un cambio di generazione importante nei nostri consumatori. La nuova generazione vorrà ancora godersi una tazza di caffè in un giardino magnifico, anche se la maggior parte di queste persone hanno scelto di spendere il loro tempo libero in modo diverso dal fare giardinaggio per tutto il weekend. Questo significa che i nostri prossimi consumatori si aspetteranno soluzioni facili da adottare, uniche e di alta qualità, accessibili con il tocco di un dito. Si fa un gran parlare, anche in modo concitato, di questa generazione dei millennial. Voglio dire soltanto questo, che non è un gruppo caratterizzato da un’età definita, è piuttosto uno stato mentale, un modo di vivere. Per l’industria questo significherà, in poche parole, offrire: accessibilità, qualità senza compromessi, bellezza originale e a bassa manutenzione.
Tu arrivi dall’industria di materie plastiche. Come vedi l’industria delle piante? Quali sono i punti in comune e le differenze, dal punto di vista delle vendite? Ci sono meno differenze di quelle che ci si potrebbe aspettare! Il settore dei mobili da giardino e delle piante sono rivolti allo stesso consumatore e sono distribuiti negli stessi punti vendita: garden center, catene del fai-da-te, ipermercati e anche l’e-commerce. Per la maggior parte delle famiglie, le due categorie di prodotti rientrano in realtà nello stesso budget, tant’è vero che i trend nel comportamento dei consumatori possono essere tracciati in modo simile. Per quanto riguarda le differenze, il settore delle piante ha una filiera di produzione più lunga e più complessa. Quando posizioniamo un prodotto, costruiamo un portfolio e pensiamo a uno slogan che rimandi al valore unico di quella pianta, il nostro team deve pensare al guadagno del coltivatore, del distributore e del consumatore allo stesso tempo. Questo passaggio è ostico, ma è esattamente questo approccio a tutto tondo che a mio parere è la chiave del successo. Il nostro staff include ibridatori, agronomi, analisti, esperti di vendite e produttori. loro knowte, le fragole così coltivate sono Il interessanti how, ben combinato, loro esperienza, danno valore tutte pereillaconsumatore finale perché sonoabiole parti in modo uguale. logiche e non occorre lavarle sotto l’acqua corrente per ore prima di mangiarle. Qual è il tuo fiore preferito? I problemi più frequenti nelle fragole possoSono una professionista, nonattacchi sono autorizzata ad avere un fiore no essere di Afidi o Ragnetto rosso: preferito (ride). Seriamente, tutti i fiori bellissimi. Questo questi possono esseresono contrastati efficaceè uno dei prodotti più gratificanti con cui denominato io abbia mai Ortica. lavorato. mente con il preparato Tutto sta nel collocarlo e neldipresentarlo modo Nel caso attacchi dinel Tripidi o digiusto. Tortricidi dà ottimi risultati il preparato Allium. Quanto è importante il mercato italiano Danziger? Nel caso di fitopatie comeper Antracnosi, BoIl mercato italiano trite ha una e Oidio ricca sono tradizione risultati nell’outdoor efficaci preparati e nello specifico nel florovivaismo, come Equiseto un gusto e Propogem, squisito e uno usatistile singolardi vita che amo molto, come mente tutti.oTutto abbinati. questo rende l’Italia un mercato importante e per noi Inoltre, molto sistrategico. possono utilizzare altri prodotti per problemi specifici come l'Antilim per Nel futuro vedremo contrastare più perenni l'invasione o piante di lumache da aiuolao nell’asil Tosortimento di Danziger? talp come Quando repellenti vedremo nei confronti i primi frutti di Topi e le e talpe. ritiene che ci sia posto per questi prime orticole? Danziger prodotti nel nostro mercato hobbistico? Danziger è un ibridatore, prima di tutto, questo significa che siamo focalizzati sull’innovazione costante: precisamente, il 10% del nostro staff è collocato nel reparto di Ricerca e Sviluppo. Sicuramente vedremo sia più piante da aiuola, sia più perenni. Se ampliamo lo sguardo a Danziger Group, vediamo che è attivo in molti segmenti del mercato, inclusi gli ortaggi. Danziger Seeds Il sito è ben fatto, intuista promuovendo una nuova varietà di pepe, soprattutto nei mere offre loe shopping catitivo, del Messico di Israele, mentre testa nuovi potenziali mercati.
online oltre a una guida Quali sonodeii tre prodotti su cui spingerai di più nella staper l’uso prodotti. gione 2017-2018? www.lapraglia.it
Danziger si presenta sul mercato con diverse varietà, molto numerose. Stiamo introducendo una nuova generazione di Bidens che include una varietà rosa, una Bacopa che tollera il caldo, una Petunia resistente alla pioggia e una Portulaca estremamente precoce. Inoltre continueremo a dare enfasi a AMORE™, la noil preparato a baseserie vegetale stra serie di Petunia conAllium cuorièsui petali. Questa è stata un successo senza precedenti nella storia, in raggiungendo molti consigliato caso di attacchi di milioni di esemplari venduti nel primo ripidi anno odidiintroduzione. E non ha ortricidi. ancora raggiunto il suo pieno potenziale!
TENDENZE | consumer
ANNUALI ESTIVE COLORI PREFERITI 1. Multicolore, in Germania, Olanda e Gran Bretagna 2. Rosso e rosa in Francia 3. Bianco in Svezia
ORTICOLE, LE PIÙ VENDUTE IN SVEZIA • Pomodori • Fragole • Piante di cetriolo
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no studio condotto dal Dipartimento Business & Market Intelligence olandese ha monitorato il comportamento di un gruppo di consumatori per un anno intero, esaminando inoltre le differenze fra Paesi Bassi, Francia, Germania, Gran Bretagna e Svezia. Non figura l’Italia e stiamo parlando di Paesi con abitudini e gusti differenti dai nostri, tuttavia i risultati della ricerca sono interessanti e possono riuscire di qualche aiuto anche a noi, che di fatto produciamo anche per l’estero. ANNUALI ESTIVE, LE PIÙ POPOLARI In tutti i Paesi esaminati, è evidente che gli acquisti aumentano in maniera considerevole in estate. All’incirca il 30-40% degli acquisti infatti vengono effettuati dai consumatori per usufruire al meglio dei loro giardini estivi, e si tratta di piante da esterno. In Olanda, la percentuale è ancora più alta, e si arriva al 50% sul totale degli acquisti. Le piante perenni, che fioriscono ripetu-
tamente per più anni di seguito, conquistano il secondo posto con il 30% sul totale. Un aspetto interessante è che in Svezia le piante orticole e gli alberi da frutto raggiungono il 20% degli acquisti. Pomodori, fragole e piante di cetriolo sono le piante più popolari in questo gruppo. LA TOP FIVE DEI GRANDI CLASSICI Le piante più vendute in estate fra le annuali sono petunia, fuchsia, vinca, geranio, e crisantemo. Fra le perenni, la lavanda è la più popolare in tutti e Paesi. Insieme alle rose da vaso, si trova nella top ten di ogni Paese. In Olanda è molto popolare anche l’hydrangea. Fra le annuali estive, quelle molto colorate, magari con diverse cromie, sono le più scelte in Germania, in Olanda e in Gran Bretagna, perché fanno splendere il giardino. In Francia i colori più popolari sono rosso e rosa. In Svezia c’è una tendenza lievemente superiore a scegliere il bianco rispetto agli altri colori. Fra le perenni, invece, in tutte le nazioni prese in considerazione, vince il viola. Questo si spiega con la preferenza data alla lavanda, che
1 2 PRIMO CRITERIO,
IL COLORE
Nell’allestimento dei giardini le scelte sono fatte spesso a partire dalle sfumature cromatiche ritenute più piacevoli. Ma quali sono le più richieste? di Costanza di Matteo
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Flortecnica e vivaismo
La lavanda è la pianta perenne preferita in tutta uropa, e il colore viola si colloca al primo posto fra i più ricercati per il giardino.
è al primo posto. Ma anche il rosa e il bianco hanno un buon indice di gradimento. SPAZIO IN GIARDINO La maggior parte delle piante da esterno vengono piantate in giardino, in piena terra, preferibilmente nel giardino dietro casa. In Gran Bretagna, a differenza degli altri Paesi, davvero poche piante vengono poste sui balconi o sulle terrazze, in vaso (il 15%, rispetto a una media del 30%). Gli inglesi preferiscono piantare a terra, in giardino, i loro acquisti. Un’immagine coerente con l’offerta dei garden center britannici, che vendono molti prodotti ancora giovani, più che piante mature. In Francia e in Svezia, il giardino di
ACQUISTI ONLINE
fronte alla casa è più importante di quello sul retro. Record per i Britannici anche per quanto riguarda gli acquisti online: circa il 12% delle piante da esterno giungono da quel canale. In Gran Bretagna i fornitori online come Crocus, Primrose e BakkerSpalding hanno lavorato per anni nel far crescere il settore online. Grazie alla loro buona reputazione e alla comodità del ricevere gli ordini a casa, sempre più inglesi si rivolgono alla rete per i loro acquisti. In Francia, Olanda, e Svezia, invece, si preferisce recarsi in un garden center: qui si effettuano un terzo degli acquisti che riguardano le piante da esterno. In Olanda la percentuale sale al 46%, mentre in Francia si segnala una percentuale particolarmente positiva di acquisti nei vivai: il 19%.
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Primato dell’Inghilterra, con circa il 12% delle vendite di piante da esterno tramite la rete (Crocus, Primrose e BakkerSpalding).
LA TOP FIVE DELLE ANNUALI ESTIVE 1. 2. 3. 4. 5.
Petunia Fuchsia Vinca Geranio Crisantemo
TENDENZE | progetti
S
i chiama Flormart Sistema 365 ed è una delle novità più significative dello storico salone padovano dedicato al florovivaismo, all’architettura del paesaggio e alle infrastrutture verdi. Il cambio di passo nasce dalla valutazione che il modello fieristico, di incontro BtoB per quattro giorni, non possa essere esaustivo di un rapporto costruttivo con le aziende del settore. ANDARE OLTRE I MODELLI SUPERATI Luca Griggio, amministratore delegato di Geo Spa, commenta così: «Il progetto di rilancio che abbiamo
I PROGETTI • La terza edizione del Concorso Internazionale di rchitettura del Paesaggio FLORMART GARDEN SHOW”, organizzato in partnership con Uniscape, European network of Universities for the Implementation of the European Landscape Convention, che sviluppa il tema del verde sostenibile e il legame tra architettura e paesaggio • Nova Green, il premio all’innovazione che seleziona le novità che avranno impatto significativo e duraturo nella filiera del verde e dei fiori per creare un fattore • Il forum internazionale del orovivaismo, il 21 settembre, organizzato in collaborazione con Ministero dell’agricoltura, ANVE e AIPH • PP L che pone l’accento sulle nuove opportunità di business con le pubbliche amministrazioni per il mercato della filiera. Flormart GPP Lab si compone di due iniziative, lor raining che consiste in appuntamenti istituzionali e formativi con percorsi di approfondimento e aggiornamento tematico con esperti del settore e FlorMatch, speciale borsa B2B tra operatori selezionati; • La nuova edizione del orum Internazionale C C R , promosso da Paysage, uno degli appuntamenti più importanti nel panorama internazionale dedicati alla presentazione delle best practices nelle applicazioni del verde nella gestione delle città contemporanee.
messo in campo da quando abbiamo assunto la gestione della Fiera di Padova parte da questa consapevolezza: proporre le fiere secondo il modello tradizionale è superato, sia come modello di business, sia come modello espositivo. Quella che proponiamo è una sfida culturale e di approccio, credere in una fiera dove il momento espositivo è evento finale di un percorso che dura tutto l’anno, in una fiera che è spazio aperto di ricerca e sperimentazione industriale, per le imprese e la città tutta». Il progetto Sistema 365 è composto da quattro ambiti con l’obiettivo di valorizzare il ruolo che il verde ha nella nostra vita. Giardino Italia, il parco della biodiversità, che si colloca all’interno dell’ex quartiere fieristico di Padova, insieme a Giardino Italia itinerante, sono una vetrina per le aziende florovivaistiche. Nei Green Matching verranno creati i contatti business tra aziende florovivaistiche e i buyer italiani e internazionali. Infine il Green Press Tour, è lo strumento per far conoscere alle più importanti riviste internazionali di settore il florovivaismo italiano. DIALOGO APERTO E CONTINUO Fra le iniziative del nuovo Flormart, importante segnalare la presenza online del sito ItaliaPiùVerde. Il progetto è nato da Flomart, e si avvale della collaborazione di Radio24, emittente del Sole 24Ore. Questo spazio si propone di dare voce al settore del florovivaismo italiano e futuro al mondo del verde, luogo di confronto per costruire un paese dal futuro più verde. Qui rappresentanti di distretti e associazioni del territorio parleranno dei temi che, nel segno di uno sviluppo sostenibile, potranno dare un futuro più verde all’Italia che verrà. Fra gli interventi ad oggi disponibili, quelli di Francesco Mati, Vannino Vannucci, Marco Cappellini, Mario Faro, Nada Forbici, Andrea Righi e Roberto Magni: grandi personalità che presentano potenzialità e benefici della filiera del verde.
PAESE PIÙ VERDE UNITI PER UN
Flormart compie 68 anni ma non invecchia. Al via un progetto di collaborazione con le aziende del settore che occupa tutto l’anno, per rivoluzionare il format tradizionale delle fiere di settore di Filippo Tommaseo
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TENDENZE | novità
DOPPIO USO PER LE
CALIBRACHOA I risultati delle prove varietali di Calibrachoa ad opera del Centro PO di Tramontana. Quando vale la pena provare e sperimentare, per capire cosa scegliere e perché di Matteo Ragni con la collaborazione di Giovanna Pavarin
I
n una stagione dove le vendite vanno bene, abbassare la testa per vedere delle prove varietali è uno sforzo gravoso per molti. Chi lo ha fatto merita la mia simpatia: vuol dire che c’è ancora qualcuno che ha deciso di cercare, vedere, confrontarsi e forse anche lasciarsi stupire. Chi merita la mia stima è certamente chi, a muso duro e da anni, cerca di portare avanti un primato: realizzare delle prove di confronto varietale che meritino attenzione e riguardo. Anche quest’anno si è ripetuto quindi il cerimoniale delle prove varietali del Centro Po di Tramontana. Prove primaverili basate quest’anno sulle Calibrachoa, come a proseguire idealmente il percorso intrapreso con le Petunia negli anni scorsi. Prove che si basano sulla coltivazione uniforme, tenendo a mente un paio di dati tecnici: 250 varietà a fiore semplice e doppio con anche 5 interspecifici tra Calibrachoa e Petunia. L’invaso è avvenuto in settimana 8 -9, il vaso è stato per tutte le piante un 14 cm, terriccio acido e irrigazione a flusso e riflusso nella serra e a goccia nel tunnel. DA PROPORRE DOPO LE PETUNIA Come ogni anno il confronto tra me e Giovanna vorrebbe che io proseguissi con ordine e con rigore come lei fa. Ma come ogni anno io entro nelle sue serre e cerco quello che mi piace e mi interessa. Faccio il gioco del “se fossi”. Se fossi un coltivatore pugliese cosa sceglierei? Se fossi un grosso produttore di Latina quali varietà metterei in catalogo? E se fossi io a scegliere le piante per la grande distribuzione, quali vorrei? Come ogni anno questo è un articolo pratico, fotografico, semplice e spudoratamente soggettivo, l’ho scritto io con i miei occhi e con le mie idee. Le Calibrachoa sono tante, alcune tradizionali altre a fiore grosso, alcune super compatte e altre più vigorose. Io credo che la distinzione che i produttori di
giovani piante e gli ibridatori devono comunicare a chi coltiva sia: piante super compatte e piante da basket. Si tratta di due prodotti che hanno tempi, usi e criteri diversi. Le Calipetite sono le più compatte, sono così compatte che vanne bene per un vaso da 10 cm e sono indicate per il mercato del nord Europa e per la grande distribuzione. Le prove hanno mostrato che si può fare anche un buon vaso 14 cm, l’importante è una gestione corretta delle bagnature. Le Calipetite restano ancora il riferimento genetico sul quale basare la nostra gamma se vogliamo fare un vaso piccolo, precoce e semplice. Se invece vogliamo creare dei mix da noi, dobbiamo scegliere tra le varietà meno compatte perché altrimenti le piante, crescendo, non si sposeranno l’una con l’altra creando le belle composizioni di colore che tanto funzionano dal punto di vista commerciale. Sempre tenendo la bussola sulle vendite estive italiane io proporrei le Calibrachoa dopo le Petunia, come compimento dell’estate. In questo modo posso avere la possibilità di vendere basket ben formati e di pronto effetto. VARIAZIONI SUL TEMA E SUL COLORE I fiori spettacolari sono sempre la parte più interessante del lavoro di ricerca e di selezione. Tra le bizzarrie genetiche che ho visto quest’anno ci sono i colori tenui e delicati che dalle primule in poi stiamo vedendo sempre più e cioè le sfumature di rosa e di giallo come la Calita Pink vanilla e la Chamaleon Sunshine Berry. Merita vedere le Calibrachoa in prova, merita anche provarsele da sé queste varietà, per essere diversi e per caratterizzarsi sul mercato. In estate tutto è più evidente, anche le Calibrachoa del Centro Po di Tramontana. Per il prossimo anno io propongo la combinazione di tre varietà diverse, i cataloghi ne sono pieni e il mercato li guarda con interesse.
INFO Le prove si svolgono come ogni anno all’interno delle strutture del centro PO di Tramontana che ringraziamo per il valido lavoro di confronto. Per maggiori informazioni sulle tecniche colturali e per visionare tutti i dati tecnici della prova, contattare Giovanna Pavarin all’indirizzo mail giovanna.pavarin@ venetoagricoltura. org. Ringraziamo Giovanna per la sua squisita disponibilità e infinita pazienza.
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TENDENZE | novità
DITTA
Lasciarsi sorprendere dall’inaspettato. Sweet bells mini Yellow è una varietà recente che mi ha molto colpito per la buona riuscita in coltivazione. Compatta ma a fiore medio grande.
SAKATA
SERIE
Calipetite
VARIETÀ Red
DITTA
GRUNEWALD
SERIE
Sweet Bells
Il rosso compatto più accattivante del mercato. Colore puro e molto italiano!
VARIETÀ Mini Yellow
DITTA
SELECTA
SERIE
C. Mini Famous
VARIETÀ
White Yellow Eye
DITTA
FLORENSIS
SERIE Il bianco con occhio che di più mi piace, usato anche in basket piccoli può dare un buon risultato.
Questo è il mio blu preferito, la pianta è di buon vigore, i fiori ben formati ed evidenti grazie anche al calice tigrato ben marcato.
Conga
VARIETÀ Blue
DITTA
DUMMEN
SERIE
Aloha Kona
VARIETÀ Hot Pink
Pianta di medio vigore come tutta la serie Kona, il colore abbagliante e tropicale illumina il vaso.
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DITTA
DUMMEN
SERIE
Aloha Kona
VARIETÀ Mango
DITTA
WESTHOFF
SERIE Riuscire a definire la luce del sole è difficile. Ma i colori che emergono da questa bella Chamaleon me li ricordano tutti.
Chamaleon
VARIETÀ
Sunshine Berry
Il colore arancio, caldo e il fiore ben marcato rendono questa varietà molto interessante e certamente uno dei prodotti estivi preferiti per la città.
DITTA
FLORENSIS
SERIE
Cabaret
VARIETÀ Dark Rose
DITTA
PW - PSENNER
Pianta di buon vigore e fiori dal colore intenso. Una varietà molto bella associata alle Lobularia o alle altre varietà ricadenti e destrutturate.
SERIE
Superbells
VARIETÀ White
Il bianco più resistente e secondo me più utile. Resiste bene al caldo e alla pioggia e ha una energia unica!
DITTA
SELECTA
SERIE Rave
VARIETÀ Violet
DITTA
VOLMARY
I fiori stellati mi hanno sempre interessato. Il violetto di questa Rave lo trovo molto interessante perché è d’altri tempi, una punta di colore diversa.
SERIE Quando il rosa sfocia nel giallo e quando i fiori maturano e virano da un colore all’altro si chiama magia.
Calita
VARIETÀ Pink vanilla
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TENDENZE | anteprima
PHLOX PANICULATA ‘VERSCAN’ (BAMBINI CANDY CRUSH) Una cultivar della serie Bambini®. Ben ramificata, dalla fioritura precoce e crescita compatta (25 centimetri massimi di altezza), resistente alla muffa e con fiori profumati. Preferisce una posizione assolata o in mezz’ombra, in terreno ben drenato. Perfetta nei mix, nelle bordure, e sui balconi.
HIBISCUS SYRIACUS ‘RWOODS6’ (STARBURST CHIFFON) Da luglio a settembre si gode dei magnifici doppi fiori di questo Hibiscus, che sfumano dal rosa scuro al rosa chiaro. È un cespuglio che raggiunge i due metri di altezza al massimo, con fiori abbondanti che raggiungono i 10 centimetri di diametro. Decisamente una pianta da veranda o terrazza, come tutta la serie Chiffon.
ACER PALMATUM ‘JWW7’ (BROWN SUGAR) Un acero giapponese forte e robusto, che in primavera si copre di bei germogli color cioccolato che virano al verde scuro. In estate il colore diventa rosso brillante e le foglie continuano a crescere fino a settembre. I rami crescono rapidamente e restano rossi per tutto l’inverno. Brown Sugar non teme le basse temperature.
COSA VEDREMO A
PLANTAR IU A poche settimane dall’avvio dell’edizione 2017, ecco la nostra selezione in anteprima delle novità che saranno presentate a Boskoop di Costanza di Matteo
D
al 23 al 26 agosto si terrà la 35esima edizione della nota fiera olandese. Tema di quest’anno, “Stories”, che rimanda alla possibilità di dare valore alle piante da vendere creando suggestioni e ispirazioni, raccontando storie. Anche quest’anno si conferma la natura internazionale dell’evento, con più di 300 espositori provenienti da 48 differenti Paesi. Moltissime le nuove varietà che verranno presentate; ne abbiamo scelte alcune, per offrire uno scorcio della ricchezza che vedrà chi visiterà Plantarium.
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ILEX CRENATA ‘SAMURAI’ Crescita veloce e robusta per questa ilex che ogni anno arriva ad aumentare di 70 centimetri. Per questo ‘Samurai’ può essere facilmente modellata ed è ottima per rimpiazzare il bosso. Dopo la potatura cresce compatta, e le si può dare facilmente la forma piramidale o tonda. Può essere usata anche come siepe.
ANTIRRHINUM MAJUS ‘PMOORE07’ (PRETTY IN PINK) Fiori rosa brillante con cuore giallo e una forma inusuale, molto allungata: questo rende Pretty in Pink diverso da tutta la sua specie, insieme a fioritura più lunga (dal principio dell’estate fino all’autunno) e più abbondante. I fiori sono più grandi, la pianta ha portamento compatto ed è molto resistente alle malattie. Perfetta nelle bordure.
R IUM
SCHIZACHYRIUM SCOPARIUM ‘STANDING OVATION’ Fogliame azzurro-verde che mano a mano che la stagione si avvicina all’autunno diventa più rosso-bruno. Prospera in pieno sole e in terreno secco, ben drenato. È un’erbacea altamente ornamentale, con foglie più sottili rispetto alle altre varietà della stessa specie. Raggiunge i 90 centimetri di altezza e i 40 centimetri di larghezza.
SYRINGA MEYERI ‘ANNY200809’ (FLOWERFESTA PURPLE) Flowerfesta® è una serie di syringa composta da tre colori: rosa, bianco e viola. Portamento compatto a cespuglio che raggiunge al massimo i 125 centimetri. Produce abbondanti fiori profumati che sono più grandi rispetto al normale. Inoltre, la fioritura si ripete in autunno. Resiste fino a -28ºC e ama i terreni ben drenati. POTENTILLA FRUTICOSA ‘HACHBIANCA’ (BELLA BIANCA) Fiorisce abbondantemente in primavera con fiori di un color bianco puro, e continua a produrli fino all’estate. Il fogliame è verde scuro e contrasta molto bene con il bianco dei fiori. Si adatta a qualunque terreno ed è perfetta per aiuole con diverse combinazioni di piante, anche perché è resistente alle malattie e agli attacchi di parassiti. Flortecnica e vivaismo
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