Flortecnica e vivaismo
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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
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dal 1977 informa il settore
Luglio - Agosto • anno MMXVII
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Uno scatto della produzione Opti-flor, azienda olandese, che presenta nuove possibilità per proporre la Phalaenopsis
Floricoltura in continua evoluzione ed export con numeri in crescita 11 PRIMO PIANO / marketing Vendi le viole, mettendole in mostra
18 PRIMO PIANO / attualità Nuove leggi, facciamo il punto
PRODUZIONE 26 gestione
Lotta ai tripidi: principali tecniche di difesa
36 andamenti
Piante e fiori: positivi i mesi febbraio-aprile
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i n a v o i g i d e t n a i p Anche nella primavera 2018 saremo con voi. PLANTA s.s.agr. Via Brennero 45 Brennerstraße 39042 Bressanone / Brixen (BZ) Tel. 0472/830000 • Fax 0472/837691 www.planta.it • info@planta.it Per ordini / für Bestellungen: order@planta.it • Fax 0472/605101
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EDITORIALE | questo numero
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l numero 394 di Flortecnica e vivaismo vi raggiungerà al termine della pausa estiva. Settembre, come sempre, sarà ricco di appuntamenti. La lettura della nostra rivista vi accompagnerà e ci ritroveremo, fra due mesi, dopo aver raccolto tutto il meglio di questa stagione così ricca. Troverete diverse case history interessanti, da cui emerge la voglia e l’intelligenza degli imprenditori che si mettono all’opera. Come Floricoltura Pironi e Verdevivo, che presentano le viole nei garden center in un modo che invoglia all’acquisto. Vi raccontiamo di Leonessa Vivai e della sua politica in fatto di marketing e comunicazione con i clienti. Spostandoci all’estero vi presentiamo Kurt Kramer, il creatore di Gardengirls®, che è riuscito a brandizzare un prodotto come la Calluna vulgaris, e Optiflor, un’azienda olandese che produce Phalenopsis. Non mancano numeri e tendenze, a cui dedichiamo come sempre molto spazio. Il report Ismea sulle vendite del primo bimestre, che fa ben sperare grazie ai segni positivi registrati in tutta Europa, e il report di Matteo Ragni che è stato per noi ai Flower Trials, portando a casa idee e novità valide per il prossimo anno. E per quanto riguarda gli argomenti più tecnici, parliamo con Valerio Pasi di lotta ai tripidi e di un insetto sempre più presente e sempre più dannoso nel territorio italico: la Popillia japonica Newman. Allegato a questo numero, infine, lo speciale substrati, in cui insieme ad AIPSA trattiamo gli aspetti produttivi e commerciali, con cui festeggiamo anche i 10 anni dell’Associazione. Buona lettura!
di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE
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opo aver passato il mese di maggio a rincorrere sales managers, come si chiamano oggi i rappresentanti, per cercare di capire quale sarà il colore del vaso, che la moglie del produttore ha scelto per le piante in vendita la primavera prossima; e dopo che a giugno non ne siamo venuti ad una e che a luglio ho dato di matto, ho capito due cose: 1) Se tua moglie ti vuole bene dopo anni di matrimonio è una fortuna che implica delle conseguenze semplici e banali. Come i cetrioli nell'insalata mista. Tua moglie ti piace tanto, ma decide lei da che parte deve andare la tua digestione. 2) Se tu e tua moglie lavorate insieme è un vantaggio, ma a volte è molto rischioso. Soprattutto se la parte commerciale è affidata alla signora! Userà gli stessi criteri per scegliere: le scarpe, la sfumatura della tinta dei capelli e il colore dei vasi. Userà il criterio degli abbinamenti. Io, ci ho rinunciato. A giugno il colore del vaso è stato cambiato tre volte così come la misura e il "bordetto" come lo chiama la signora. Ha vinto la signora. Anzi ha vinto il sales manager che, dotato di lungimiranza e pazienza, qualità delle quali io sono privo, ha capito da subito che i nostri eroi la primavera prossima continueranno a vendere nel bellissimo vaso 14, bianco. Perché nell'indecisione degli uomini le donne prendono il timone della barca e lo portano avanti, vendendo, badando alla famiglia e al colore dello smalto. Viva i colori dei vasi ma soprattutto dentro ai vasi, e saggio sia chiamato il sales manager capace di pazientare.
di Matteo Ragni - @matteoragni_eu
Flortecnica e vivaismo
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SOMMARIO | 394 - 2017
Luglio / Agosto
16 PRIMO PIANO
IN COPERTINA Opti-flor, azienda olandese, presenta nuove possibilità per proporre la Phalaenopsis.
11 MARKETING
Vendi le viole, mettendole in mostra di Marta Meggiolaro
16 FIERE
PRODUZIONE
26 GESTIONE
Lotta ai tripidi di Valerio Pasi
30 STORIE
Dalle stalle alle stelle di Marta Meggiolaro
Essen, si trasloca di Francesco Tozzi
32 ANDAMENTI
18 ATTUALITÀ
Nuove leggi, facciamo il punto di Daniela Stasi
20 REPORT
Pensiero positivo di Daniela Stasi
Primavera, ben fatto di Paola Lauricella
34 NUTRIZIONE
Efficienza nutrizionale eco-friendly di Filippo Tommaseo
36 TREND
Il mercato che non va in vacanza di Bianca Belfiore
38 PATOLOGIE
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Un alieno in espansione testo, foto e grafici di Valerio Pasi
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Flortecnica e vivaismo
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 394 - Luglio - Agosto 2017
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net
36 TENDENZE
41 NOVITÀ
Phalaenopsis per tutti i gusti di Bianca Belfiore
46 ANTEPRIME
In anticipo sulle richieste future di Alessandro Coraggio
48 EVENTI
Dove le piante incontrano le persone di Matteo Ragni
52 CONSUMER
COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi
In giardino vogliamo i fiori a cura di Filippo Tommaseo
Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
RUBRICHE
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.
05 EDITORIALE
Questo numero di Matteo Ragni e Francesco Tozzi
ASSOCIATA AD
News dal mercato
25 FOCUS
Come ali d’angelo
55 ECONOMIA & GESTIONE
Insieme verso la modernità di domani... di Jessica Bertoni
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24 FATTI & BREVI
Laboratorio
verde
Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Businessverde.com • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • DIYandGARDEN.com • bricoliamo.com • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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PRIMO PIANO | marketing
VENDI LE VIOLE, METTENDOLE IN MOSTRA
Dall’intuizione di due imprese del Centro-Nord, una modalità nuova per promuovere al meglio una delle piante più richieste in autunno. Puntando sulle infinite possibilità di colore e dimensione per stupire il consumatore di Marta Meggiolaro
PRIMO PIANO | marketing
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i inizierà il 23 settembre con Il Germoglio, a Venezia, per proseguire fino al 5 novembre con gli altri garden center che presenteranno “100 sfumature di viole”. In una sola volta si potranno ammirare insieme viole in più di cento colori differenti e originali – porpora, giallo-viola, viola occhio bianco, blu lavanda, terracotta cangiante, miele, pesca melba, giallo oro, arancio violetto, rosa fragola, sole di mezzanotte, denim… solo per citarne alcuni -, tutte fiorite contemporaneamente. L’obiettivo è naturalmente commerciale, i vasetti sono in vendita. Ma è anche culturale, divulgativo: il pubblico verrà condotto alla scoperta di nuove varietà di viole, con di suggerimenti ed esempi per la composizione di vasi o aree fiorite, e con curiosità e informazioni sulla loro coltivazione. Gli ideatori di questa iniziativa sono Floricoltura Pironi e Verdevivo di Lomazzo; un vivaio il primo, un distributore il secondo. Abbiamo intervistato Andrea Pironi e Silvio Zanini di Verdevivo per sapere come è nata l’idea e come è stata gestita la collaborazione. RIFLETTORI SUL PRODOTTO Andrea Pironi ci raccontaci la genesi di questa iniziativa: «Lo spunto ci è venuto grazie all’aver lavorato molto sulle viole. Sono 30 anni che le coltiviamo, e le abbiamo viste passare tutte, letteralmente di tutti i colori e di tutte le varietà. Dal punto di vista commerciale sono disponibili moltissime varietà, colori e tipologie; ma stranamente il mondo delle viole è cresciuto tantissimo dal punto di vista genetico, mentre dal punto di vista del consumo il mercato è rimasto tradizionale. La grande differenza è nella possibilità dell’uso delle viole in autunno, che fino a 20 anni non si faceva. Eppure ancora adesso la maggior parte dei consumatori le considera primaverili, anche se il vero mercato è autunnale, grazie alla loro resistenza in inverno. Ci siamo chiesti, quindi, come trasmettere questo messaggio e come trasformarlo in una attività che abbia un risvolto economico. Ecco allora l’idea della mostra: facciamo vedere che assortimento immenso di viole
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Flortecnica e vivaismo
abbiamo: noi a catalogo offriamo 172 colori! Oppure, un altro esempio, la mini viola ricadente che è un prodotto esclusivo di Pironi, registrato più di dieci anni fa. Un prodotto valido e interessante, ma non conosciuto e diffuso quanto potrebbe. Abbiamo pensato che la strada giusta fosse portare le viole ai consumatori e far conoscere le diverse famiglie: ricadenti, a fioritura invernale, a fiore grosso, cornute… Per veicolare questa conoscenza, abbiamo pensato di proporre un evento al garden, qualcosa di speciale a cui fosse dedicata una promozione particolare e fatta bene, con cartellonistica, depliant informativi, belle immagini: ecco l’idea della mostra, che ci serve dal punto di vista commerciale ma anche culturale. Non ci interessa che emerga il nostro nome, ci interessa fare cultura, mostrare a chi entra nel garden le possibilità che la viola offre in autunno. Sono sicuro che questo sia un investimento che sulla lunga distanza porterà frutto, perché facciamo in modo che le persone familiarizzino con l’idea che la viola si può usare in questa stagione». PROGRAMMAZIONE ULTRA-PRECISA Un investimento che richiede anche un grande sforzo in fase di produzione, perché la mostra promette di arrivare nei garden con più di 100 colori di viole tutte fiorite contemporaneamente. Andrea Pironi ci conferma che è impegnativo, ma che ne vale la pena: «Dal punto di vista del produttore, arrivare a offrire al garden questo assortimento è una fatica, perché dobbiamo gestire 170 colori, codificarli, etichettarli, garantire l’assortimento per tutto il mese, per chi decide di aderire. Non nascondo che serva molta attenzione e molta precisione per organizzare una cosa del genere. Però è una grande soddisfazione presentare nella mostra 100 colori con nome ed etichetta giusta. La parte tecnica difficile, è quella della programmazione che è molto stretta e attenta fin dalla semina, per poter avere tutte le viole fiorite nello stesso tempo. Inoltre offriamo un ventaglio di date ampio, e
Per saperne di più info@floricolturapironi.it info@verdevivosrl.it
questo significa che abbiamo più partite di produzione dell’assortimento completo: sono tre – quattro partite, un lavoro enorme di gestione delle singole varietà. Però ripaga, assolutamente. Primo perché come ho detto si fa cultura del prodotto, che nel lungo termine è un investimento intelligente, che migliorerà il mercato delle viole, grazie alla soddisfazione dei consumatori che imparano a usarle. E poi ripaga nell’immediato, perché porta un volume di vendita importante. Vendiamo buona parte della produzione con la soddisfazione dei nostri clienti che vendono in eventi remunerativi. Questo ci permette di dare un valore più alto in termini di utilizzo e di risultato al nostro prodotto». La produzione naturalmente è già avviata: parliamo di un milione di viole, in 172 colori. Oltre all’assortimento di colori, la mostra offre anche un assortimento di formati: le viole si presentano in vaso 10, in sacchi da appendere, basket e ciotoline, tutti preparati da Pironi. COLLABORAZIONE BEN DEFINITA L’altro attore in questa attività è Verdevivo, un’azienda che si occupa di distribuzione di piante e fiori con sede a Lomazzo, in provincia di Como. La collaborazione fra le due è nata in altre circostanze, Verdevivo era intermediario per Pironi per altri prodotti: «Siccome siamo convinti che ognuno debba fare il suo lavoro, abbiamo pensato che fossero i migliori per costruire l’evento e coordinarlo; l’idea era nostra ma avevamo bisogno un supporto per organizzare e vendere la mostra». In pratica ai garden viene offerto un pacchetto, che è modificabile solo in minima parte: esiste il formato “ridotto” da 4 carrelli di fornitura, e quello “completo”, da 7 carrelli. «L’anno scorso siamo arrivati a venti garden center aderenti, e quest’anno contiamo di replicare e magari di aggiungerne qualcuno, fermo restando che serve un minimo di programmazione, e quindi il tempo per le adesioni è abbastanza rigido».
Un vantaggio della mostra “100 sfumature di viole” è che è pensata per essere “auto-vendente”. In passato Pironi e Verdevivo, insieme ai garden aderenti, avevano pensato alla presenza di un esperto che veicolasse le informazioni, ma si sono accorti che è superfluo. Il materiale informativo svolge al meglio la funzione, e questa è la parte di cui si occupa Verdevivo, come mi spiega Silvio Zanini. L’IMPORTANTE È CREARE L’EVENTO Verdevivo si occupa di commercializzare piante e di organizzare iniziative che facilitano la vendita al consumatore finale. Ad esempio, sempre con Pironi, ha organizzato una mostra analoga che ha per protagonista il peperoncino. Verdevivo si occupa della grafica e della gestione per il punto vendita. La mostra “100 sfumature di viole” esiste da qualche anno, e coinvolge generalmente una ventina nel nord Italia, fra Lombardia, Veneto e Piemonte. «Come distributori abbiamo un contatto molto diretto con i garden center, e abbiamo visto che una loro esigenza era quella di destagionalizzare le viole» mi spiega Silvio Zanini «Questo evento serve proprio a creare affluenza nel garden e a proporre la viola in modo appetibile al di fuori della stagione primaverile, a cui di solito viene associata dai consumatori. La chiave è creare l’evento, l’occasione». E qui entra in scena il ruolo di Verdevivo: «Noi insieme ai Pironi siamo fornitori dei garden. Alcuni sono già nostri clienti, altri li incontriamo in questo modo, proponendo la mostra. In pratica, il garden compra i carrelli, che però sono molto particolari, perché portano nel punto vendita un assortimento di 100 colori nello stesso tempo. E in più la vendita di queste viole è supportata dalla grafica e dal materiale informativo che Verdevivo prepara per l’occasione. Tutto sommato un’idea non troppo elaborata, ma piace molto al cliente perché oltre all’assortimento vasto e sorprendente trova molti consigli per usare in modo appropriato le viole, curiosità e informazioni». Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | marketing
Coconut Swirl
Lemon Swirl
Viola cornuta marina
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Flortecnica e vivaismo
Le Calluna a boccioli Resistenti al gelo
LE PROTAGONISTE In mostra, quattro famiglie differenti di viole • Miniviole (Viola x wittrockiana): sono Viole del pensiero a fiore medio-piccolo (3-4 cm) a portamento strisciante tappezzante. Sono la migliore varietà di viole per aiuole e prati, fioriscono anche col gelo e resistono molto bene sotto la neve. Ogni pianta porta una grande quantità di fiori che, anche se bagnati, non si piegano e dunque rimangono belli anche dopo la pioggia. • Miniviole ricadenti® (Viola x wittrockiana): sono viole del pensiero a fiore medio-piccolo (diametro 3-4 cm) con portamento ricadente. Ogni pianta può portare centinaia di fiori ed è perfetta per abbellire finestre e balconi. Fioriscono durante l’inverno, sono molto resistenti alle intemperie e non temono il gelo. • Viole del pensiero: a fiore medio (5-10 cm) e grosso (8-12 cm), sono conosciute anche come Viole pansè, hanno portamento tappezzante e sono resistenti al gelo. Sono apprezzate in tutto il mondo per i loro colori vivaci, per i loro contrasti di sfumature e per le loro forme particolari. Per le aiuole vanno meglio le viole a fiore medio, mentre per i balconi sono consigliate quelle a fiore grosso. • Viole cornute: a fiore piccolo (2-3 cm), con portamento tappezzante, resistenti al gelo, disponibili in moltissimi colori e forme differenti del fiore. Ogni pianta porta moltissimi fiori che creano un cuscino colorato. Oltre ad essere le viole più precoci a fiorire, garantiscono una discreta resistenza alle intemperie proprio perché il fiore piccolo, essendo leggero, non soffre particolarmente il vento e il peso dell’acqua.
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PRIMO PIANO | fiere
Questa la sistemazione di IPM nel quartiere fieristico di Essen per l’edizione 2018, che si terrà dal 23 al 26 gennaio.
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al 23 al 26 gennaio a Essen si terrà la 36esima edizione dell’evento verde più importante a livello internazionale. Il quartiere fieristico, come sappiamo, è sottoposto in questo momento a rinnovamento e questo porterà inevitabilmente alcuni cambiamenti nella sistemazione degli espositori all’interno degli spazi disponibili. INAUGURAZIONE DI UNA NUOVA AREA «Dopo l’incontro con gli organizzatori in aprile e dopo intense discussioni con tutti i partner e gli espositori, Messe Essen guarda a IPM Essen 2018 in modo positivo. La fiera leader mondiale nel settore orto-florovivaistico si terrà, come sempre, con una qualità ai massimi livelli. La situazione del sito è in continuo cambiamento e, come ci aspettavamo, sta già avendo effetti positivi sulle esposizioni; e così sarà anche per IPM», ha dichiarato Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen. Ecco allora i grandi cambiamenti che ci aspettano nell’edizione 2018.
FLORADANIA SI SPOSTA, LA FRANCIA NO La Hall 5, tradizionalmente riservata alla Danimarca, non sarà accessibile. Per questo i 100 espositori danesi, raccolti nel gruppo Floradania, occuperanno temporaneamente la Hall 14 e il foyer della Grugahalle. La Hall 9 è stata completamente demolita nella prima fase dei lavori ed è stata rimpiazzata da una nuova hall inondata di luce, che alla conclusione della terza fase di costruzione, nell’estate 2018, diventerà la Hall 6. La parte nord sarà completata in tempo per la fiera. Quindi, Polonia e Spagna si sposteranno entrambe in questa zona, dopo essere state ospitate nel 2017 nella Hall 7. Dopo l’esperienza positiva del 2017 invece, i Francesi hanno deciso di restare nella Galleria. La vecchia Hall 4 non esiste più. L’area dei fioristi sarà ancora nella Hall 6, al cuore della fiera. IL BEL PAESE SI DIVIDE L’asse composto dalla Hall 3, la Galleria e la Hall 7 sarà dedicato di nuovo alla tecnologia. Il consistente consolidamento di quest’area dipende dal fatto che l’esposizione del 2017 ha provato che è la soluzione giusta, e quindi la soluzione viene confermata anche per il futuro. Le Hall 1 e 2 saranno occupate dai vivai: questi espositori si troveranno anche in parte della Hall 7, e in tutta la Hall 8 e 9. I produttori di giovani piante invece saranno ospitati nelle Hall 10,11 e 12. In futuro, i visitatori troveranno la Green City nella Hall 1A in cui si trovano anche le associazioni del verde, e in cui si svolgeranno le competizioni e gli show dei flower designer, come anche lo shop creativo di bloom’s e g&v. Ma la novità che più ci riguarda da vicino è che il prossimo anno i produttori italiani hanno deciso
ESSEN, SI TRASLOCA
A causa delle opere di manutenzione e di rifacimento dei padiglioni, nel 2018 troveremo un’organizzazione differente. Soprattutto per quanto riguarda l’Italia di Francesco Tozzi
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di non presentarsi insieme come hanno fatto finora; li troveremo invece sparsi nelle varie hall della fiera, a seconda della categoria merceologica di appartenenza. Sarà una buona soluzione? Staremo a vedere; nel 2019, a lavori ultimati, sarà possibile ridiscutere la cosa.
UNA FIERA NELLA FIERA Sotto la direzione creativa di Romeo Sommers, un green stylist olandese molto conosciuto, a IPM Essen troveremo hortivation: uno spazio dedicato alle idee per l’allestimento del punto vendita, e ai concept per i garden center, sotto lo slogan “Family Garden”. Il focus saranno le tecnologie innovative per la zona outdoor living. Hortivation sarà nella Hall 13.
Proteggiamo il vostro valore
PRIMO PIANO | attualità
NUOVE LEGGI, FACCIAMO IL PUNTO
La proposta per le detrazioni delle spese sul verde è al secondo tentativo, mentre si discute di quali siano i requisiti minimi per essere giardiniere. E con Nada Forbici il florovivaismo entra alla Camera. Vediamo cosa sta succedendo di Daniela Stasi
COSA SI CHIEDE • Formazione specifica biennale o triennale, post diploma di terza media • Almeno due-tre anni di esperienza sul campo • In alternativa alla formazione specifica, un’equa esperienza lavorativa
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uello del verde è un settore che sta conoscendo un profondo cambiamento. Finalmente, aggiungiamo a gran voce. Grazie alla perseveranza di associazioni e professionisti impegnati in prima linea, non solo tutta la filiera del verde sta ottenendo il giusto riconoscimento, ma sta iniziando a essere considerata elemento di sviluppo della green economy. E quindi tra i settori fondanti la nostra economia. PIÙ VOCE AL SETTORE Il primo segnale di cambiamento risale allo scorso anno: parliamo del riconoscimento giuridico della professione del giardiniere, di colui che si occupa della costruzione e manutenzione professionale del verde pubblico e privato, novità introdotta dal nuovo Collegato Agricoltura approvato con la Legge n. 154/2016; l'articolo 12 infatti inquadra l'esercizio dell'attività di manutenzione del verde. Il secondo segnale è il recente incarico conferito al presidente di Assofloro Lombardia, Nada Forbici, come consulente dell'onorevole Maurizio Bernardo, presidente della VI Commissione Permanente Finanze all’interno della Consulta di esperti della Camera dei Deputati, nell’ambito delle materie riguardanti il florovivaismo, lo sviluppo e la cura del verde. Un risultato importante perché il settore in questo modo ha l’opportunità di portare le proprie istanze e contribuire allo sviluppo e alla concretizzazione di progetti, cui sta lavorando da anni, a favore del verde. GARANZIA DI PROFESSIONALITÀ Per quanto riguarda la figura professionale del giardiniere, si è acceso il dibattito sul riconoscimento dei requisiti minimi per poter esercitare l'attività (aprendo la Partita Iva come costruttore e manutentore del verde). Attualmente la Legge prevede un attestato di idoneità, senza però l'obbligo di requisiti minimi di accesso indispensabili, invece, per una garanzia di
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professionalità per il corretto svolgimento dell'attività e per offrire garanzie ai fruitori del servizio. «Il nostro obiettivo è definire i requisiti minimi per ottenere l'idoneità, equiparando il riconoscimento professionale dei giardinieri ad altre professioni», spiega Nada Forbici. «Chiediamo una formazione specifica biennale o triennale, post diploma di terza media, con almeno due-tre anni di esperienza sul campo, oppure un’equa esperienza lavorativa. È fondamentale istituire dei requisiti minimi, altrimenti il rischio è di deprimere e affondare la professionalità anziché qualificarla, andando ad aggiungere solo un altro aggravio burocratico. Questa questione richiede l'istituzione di un tavolo tecnico nazionale specifico a cui possano partecipare anche gli imprenditori, coloro che conoscono le specificità e le necessità concrete del settore. Solo così si può creare aderenza con l'economia reale».
E proprio mentre scriviamo questo articolo riceviamo la notizia della presentazione al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, on. Maurizio Martina, di due interrogazioni parlamentari, una alla Camera e una al Senato, per richiedere la “costituzione di un tavolo di lavoro nazionale con il mondo imprenditoriale del settore florovivaistico”, coinvolgendo anche il Coordinamento Nazionale Filiera Florovivaistica e del Paesaggio (CNFFP). LOTTA AL LAVORO SOMMERSO La questione del riconoscimento dei requisiti minimi non è la sola. Tra i progetti di legge all'esame della Commissione c’è la proposta di legge Bernardo, Tentori e il DDL Susta: “Introduzione dell'articolo 16-ter del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese per inter-
È fondamentale istituire dei
requisiti minimi, altrimenti il rischio è di deprimere e affondare la professionalità anziché qualificarla venti di 'sistemazione a verde' di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private”. «La detrazione fiscale per il verde è una misura che, oltre a incentivare il singolo privato all’incremento e alla riqualificazione del verde, si rende necessaria anche per contrastare il lavoro sommerso, vera piaga del settore che deprime il sistema imprenditoriale e permette il proliferare di operatori con scarsa o pressoché nulla professionalità», continua Forbici. Gli sgravi fiscali andrebbero a interessare differenti tipologie di lavori, in primis la messa a dimora di piante e arbusti, il rifacimento dei manti erbosi, l'adeguamento di impianti di irrigazione, i lavori di restauro e recupero del verde relativo a giardini storici privati. E sarebbe anche una buona notizia e un impulso positivo per vivaisti e florovivaisti, perché sarebbe nell’interesse dei committenti la fornitura presso aziende riconosciute, che offrano prodotti di qualità e che emettano regolare fattura. Come andrà a finire? «Lo sapremo al termine della definizione della Legge di Bilancio, a fine anno», conclude Nada Forbici. Però il 27 settembre, con il prossimo importante appuntamento alla Camera dei Deputati, sarà una data importante: il sistema imprenditoriale e le istituzioni esorteranno il Governo a una misura sulla Legge di Bilancio, che possa, attraverso la detrazione fiscale, incentivare un verde di qualità per un ambiente sostenibile a supporto del sistema imprenditoriale».
ESPERTI IN AZIONE L’on. Maurizio Bernardo, presidente della VI Commissione Permanente Finanze, ha istituito una Consulta di esperti, coinvolgendo alcuni rappresentanti del mondo delle associazioni, delle professioni, delle università e delle imprese. Il florovivaismo è entrato a far parte della consulta con la nomina di Nada Forbici (nella foto), presidente dell’Associazione Regionale Assofloro Lombardia e dell’Associazione Florovivaisti Bresciani, scelta dalla Commissione Finanze tra i 100 esperti che elaboreranno proposte e progetti nell’interesse del Paese. La Consulta composta da presidenti di associazioni di categoria, ordini professionali, accademici e rappresentanti di enti no profit, si riunisce da diversi mesi a Milano e Roma per elaborare proposte e progetti. Sono coinvolti diversi settori: finanza e fisco, formazione e lavoro, commercio e servizi, ricettività e turismo, welfare e sicurezza, sviluppo del territorio, ambiente e cultura, con un occhio attento al sociale. In base alle competenze sono stati creati sei macro gruppi il cui ruolo è supportare con competenza tecnica, ognuno per il proprio settore, la presidenza, affinché possa legiferare. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | report
PENSIERO POSITIVO Interessante il resoconto di Ismea sulla vendita di fiori e piante nel primo trimestre 2017. In Italia numeri con segno +, come il 32% di crescita nell’export di fiori recisi verso i Paesi al di fuori dell’Unione Europea. E cresce l’ottimismo di Daniela Stasi
sostenibile. In queste pagine vi proponiamo il rapporto Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) sulla vendita di fiori e piante nel primo trimestre 2017. NEL 2016 MERCATO OLANDESE IN CRESCITA Il 2016 (che secondo un'analisi pubblicata dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale, in Europa, è stato il quarto anno più caldo di sempre) si è rivelato un anno di forte ripresa per il settore florovivaistico e questa tendenza positiva è stata confermata anche dall’inizio dell’anno 2017; a confermarlo, l’osservazione del mercato internazionale e in particolare del mercato olandese, specchio degli andamenti generali del settore del florovivaismo. In Europa, infatti, il segno più evidente della ripresa del mercato del florovivaismo è dato dal risultato ottenuto da Royal FloraHolland, circuito che riunisce le aste di Aalsmeer, Naaldwijk, Rijnsburg ed Eelde insieme alla piattaforma on‐line FloraMondo che coinvolgono migliaia di varietà di fiori recisi, piante da appartamento e da giardino, at-
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T
utto cambia, si evolve. E il settore della floricoltura sta conoscendo un cambiamento profondo, sta modificando le dinamiche interne e si sta proiettando verso il futuro. Grazie alle tecnologie digitali, per esempio, è possibile conoscere le tendenze del mercato, in termini di preferenze e necessità dei consumatori. Inoltre, sempre più spesso le aziende aderiscono a standard di coltivazione attraverso buone pratiche e processi innovativi di coltura, con l'obiettivo di stabilire regole e procedure che possano rendere l'industria del florovivaismo più
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Flortecnica e vivaismo
traverso più di 100.000 transazioni al giorno. Basti dire che nel 2016 FloraHolland ha scambiato un totale di 12,5 miliardi di pezzi con un incremento dello 0,3% rispetto al 2015 aumentando così il fatturato totale del 3,8%, a 4,6 miliardi di euro (nel 2015 era pari a 4,5 miliardi di euro) così come l’utile operativo + 3,8% a 27 milioni di euro (26 milioni nel 2015) a fronte di una migliore gestione delle voci di costo. Nel dettaglio, per i fiori recisi l’aumento percentuale del fatturato (pari a 2,7 miliardi di euro) è stato del 6,7% e quello delle piante in vaso da esterno (con un valore di 0,4 miliardi di euro) del 4,7%, mentre per il gruppo piante da interno il fatturato, di 1,5 miliardi di euro, è sceso dell’1,3%. Le esportazioni totali sono aumentate del 3% per 5,741 miliardi di euro mentre le importazioni dei primi dieci Paesi sono state pari a 0,8 miliardi (+5,2%). Il mercato più grande per i fiori e le piante olandesi è la Germania; le esportazioni totali dei Paesi Bassi nel 2017 sono aumentate di circa il 7% per oltre 1,6 miliardi di euro; sono aumentate verso tutti i Paesi a eccezione del Regno Unito, a causa del forte declino della sterlina, e della Russia, che risente ancora dell’embargo sulle importazioni di prodotti agricoli per gli Stati occidentali (fonte: Royal FloraHolland). VARIAZIONI IN VISTA NEL 2017 Passando al 2017, complessivamente, il fatturato delle aste olandesi a fine maggio presentava una crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Dopo questo periodo, vi è stato un calo delle vendite del 6%, interamente attribuibile ai fiori recisi, e si è giunti a una diminuzione dell'1,3% a fine giugno. Nel mese di giugno ci sono stati anche due giorni in meno di aste rispetto allo scorso anno, ma il calo del fatturato non è stato causato dal numero di unità vendute bensì dai prezzi più bassi. A maggio le esportazioni totali da inizio 2016 avevano mostrato una crescita del 13% della stessa entità per fiori e piante; le spedizioni verso la Francia sono diminuite così come quelle verso il mercato del Regno Unito,
assestatesi a ‐6% rispetto al 2016; tuttavia hanno contribuito alla crescita la Germania con +20% e la Polonia con +25%. Il fatturato è però diminuito del 14% a causa del minor prezzo pagato per le principali specie, come le rose che hanno avuto un calo del 20%, i crisantemi e i Lilium del 10% mentre per la Gerbera la riduzione è stata limitata al 3%; tra le specie che hanno avuto un aumento, il Lisianthus (+4%). Diversa la sorte per il settore piante in vaso. Per le piante da interno l’offerta è diminuita dell’1% mentre il prezzo medio è aumentato dell’1,5%; tra le specie più importanti si ricordano il Phalenopsis, (‐11% in volume) e la Zantedeschia (+22%). Per le piante da esterno invece il fatturato è aumentato del 14% con un incremento medio dei prezzi pari all’8% rispetto allo stesso periodo del 2016; stanno andando particolarmente bene le piante fiorite perenni e le piante verdi. BUONI I NUMERI NEL BEL PAESE E arriviamo all'Italia. I dati disponibili (fonte: Gta‐Eurostat) relativi al primo trimestre 2017 riguardanti le spedizioni di fiori e fronde all’estero indicano un incremento del valore, su base trimestrale, del 3,3% per i fiori recisi, con un lieve decremento verso i paesi UE dello 0,7% ma un dato particolarmente positivo emerge per quanto riguarda l’aumento del valore verso i Paesi extra‐UE (+ 32,1%); rilevante anche l’aumento del valore esportato per le fronde e il fogliame, del 24,3%. Anche i volumi esportati sono stati in crescita e rispettivamente con +6,9% per i fiori freschi recisi e +49,7% per il fogliame e le fronde, sebbene per quest’ultime vi sia stata una variazione negativa per gli scambi verso i Paesi extra‐UE pari a ‐5,1% in volume. In ambito UE invece gli invii di fogliame e fronde sono cresciuti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e la situazione degli scambi è in netto miglioramento. Diversa la situazione per piante, alberi e arbusti, categoria per la quale si osserva un generale decremento dei volumi scambiati: nello specifico, vi è stata una riduzione dell’export soprattutto per le piante da interno e da pien’aria, che rispettivamente diminuiscono del 3,8% e del 18,4%. Significativo viceversa è però il dato relativo al valore delle merci esportate che risulta in notevole crescita per le tre categorie di prodotto. L’importazione di fiori e fronde ha avuto leggeri scostamenti rispetto allo stesso Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | report
trimestre del 2016; per i fiori freschi recisi l’aumento in valore è stato dell’1,2% a fronte di una variazione dei volumi pari a ‐0,8% mentre per fogliame e fronde la diminuzione pari a ‐17,9% in volume ha di poco inciso sulla variazione in valore (‐0,5%). Si conferma la crescita delle esportazioni dell’Italia di fogliame e fronde verso alcuni Paesi importanti come i Paesi Bassi e la Germania, sia in valore sia in volume. Per l’import invece il confronto tra i due periodi di osservazione restituisce un dato totale di generale equilibrio in valore e di diminuzione in volume. ESPORTAZIONI ITALIANE FLOROVIVAISMO Variazioni I trim.2017/I trim. 2016 Totale categorie Fiori freschi recisi totale
Volumi (000 Kg) 2016
2017
Valore (000 €) var. 17/16
2016
2017
var. 17/16
4.260
4.553
6,9%
37.379
38.625
3,3%
3.793
3.983
5,0%
32.818
32.602
‐0,7%
467
570
22,0%
4.561
6.024
32,1%
3.355
5.022
49,7%
18.348
22.813
24,3%
2.977
4.663
56,6%
15.912
19.306
21,3%
378
359
-5,1%
2.436
3.507
44,0%
Piante, alberi e arbusti totale
161.602
166.168
2,8%
143.718
165.813
15,4%
Alberi e arbusti da esterno totale
100.971
114.457
13,4%
79.647
98.547
23,7%
• UE
80.244
88.677
10,5%
64.826
78.322
20,8%
• Extra UE
20.727
25.780
24,4%
14.821
20.225
36,5%
Piante da interno totale
15.155
14.584
‐3,8%
19.618
22.331
13,8%
13.146
12.564
‐4,4%
16.927
19.782
16,9%
• Extra UE
2.009
2.020
0,6%
2.691
2.550
‐5,2%
Piante da pien’aria totale
45.477
37.127
‐18,4%
44.453
44.934
1,1%
38.730
32.650
‐15,7%
37.728
39.872
5,7%
6.747
4.477
-33,6%
6.725
5.062
‐24,7%
• UE • Extra UE Fogliame e Fronde totale • UE • Extra UE
• UE
• UE • Extra UE
Fonte: Gta‐ Eurostat
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Flortecnica e vivaismo
L’ORNAMENTALE IN ITALIA Nel secondo semestre del 2016 gli andamenti del mercato sono stati in parte favoriti da condizioni climatiche ottimali in estate, all’inizio dell’autunno e durante la stagione invernale. I risultati conseguiti, sul territorio nazionale, sono differenziati in ragione della diversità dei sistemi di produzione e delle linee di coltura, nonché della collocazione geografica delle aziende e del profilo aziendale. Per questo motivo gli esiti della stagione risultano differenziati. Nel Nord‐Ovest l’offerta è stata superiore alla richiesta del mercato e la domanda leggermente inferiore rispetto allo stesso semestre del 2015. Nel dettaglio, tra le specie principali dell’autunno si è avuta una eccedenza di produzione del ciclamino, mentre è stata buona la richiesta di Poinsettia già a partire dalla fine di novembre. In Veneto l’andamento dei mesi estivi è stato in linea con le medie stagionali, luglio e agosto sono stati due mesi caldi con scarse precipitazioni, mentre le temperature sopra la media per tutto il mese di settembre e fino a metà ottobre hanno influito negativamente sulla maturazione delle produzioni, specialmente dei ciclamini, che hanno avuto ritardi di fioritura e per questa ragione sono stati immessi tardivamente in commercio. Alcuni produttori della provincia di Albenga, che hanno avuto la fortuna di sfruttare nicchie di mercato estero principalmente in Francia e in Paesi dell’Est Europa ‐ che solitamente acquistano prodotto ligure solo in primavera – hanno ben venduto le piante del periodo invernale. Nel Lazio condizioni climatiche ottimali hanno contribuito alla buona qualità delle produzioni, tuttavia la domanda è stata inferiore all’offerta. Nelle zone di produzione del Ragusano la domanda di piante verdi da interno ha superato di gran lunga l’offerta per alcune tipologie, come le verdi in basket e su tutore di altezze superiori a 80 cm e di pezzature medio alte che, per difficoltà e costi di trasporto, sono preferite a quelle degli esportatori olandesi. Nelle zone produttive di Catania, Messina e Trapani, la domanda del mercato interno, soprattutto del Nord Italia, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente ha registrato una lieve ripresa stimata tra il 10% e il 15%, in controtendenza rispetto a quanto rilevato nell’anno precedente. Nel primo trimestre 2017 un andamento stagionale considerato normale ha favorito le coltivazioni e le piante sono maturate nei tempi standard, senza attacchi di patogeni e similari che potessero comprometterne la qualità. A febbraio la domanda di piante fiorite stagionali, primule, cinerarie e viole, ha incontrato le tempistiche dell’offerta. Le citate stagionali sono state assorbite dal mercato secondo i piani di produzione, in linea con quelli dello scorso anno, così come i prezzi. La risposta del mercato nazionale è stata molto buona per alcuni prodotti; le vendite di piante stagionali in alveolo, piante fiorite da interno e in basket sono state superiori a quelle dello stesso periodo del 2016 e la domanda ha superato l’offerta. Marzo, secondo quanto riportato dagli operatori della Rete di rilevazione Ismea, è stato in linea generale un buon mese per la commercializzazione delle coltivazioni florovivaistiche grazie a un apprezzabile incremento di domanda, risultata anche elevata a fronte di un’offerta mediamente limitata. Si riconferma ancora una riscoperta delle piante verdi da interno. Per molti anni le piante verdi, valorizzate da vasi e contenitori alla moda, sono state oggetto di tendenza per l’arredamento e ora sembrano tornare in auge e riconquistare il favore del consumatore finale. Tra le principali problematiche riscontrate, si segnala però la stagnazione dei prezzi di vendita.
FATTI & BREVI | news dal mercato
PARLIAMO DI
BIOLOGICO
Mercoledì 4 ottobre dalle 9.30 alle 15.00 presso l’azienda LI. PA. Piantine si terrà un meeting dal titolo “Innovare e sviluppare nel settore biologico”. L’evento, curato dall’ortofloricoltura LI. PA. Piantine e da LI. PA. Piantine Bio, prevede l’intervento di diverse personalità che esploreranno lo stato dell’arte del biologico e le prospettive future. Aprirà il meeting Christian Formigaro, vice sindaco e assessore alle attività produttive del Comune di Castagnaro, sul tema “Utilizzo del territorio per uno sviluppo sostenibile”. Proseguirà Silvano Girelli, presidente AICG, sul tema “L’associazione come strumento di miglioramento dei soci”, mentre Andrea Righi, presidente di AssoFlorovivaistiVeneti affronterà il tema “La risorsa economica del settore biologico”. Seguiranno due interventi a titolo esemplificativo: Monica Comin parlerà dell’esperienza di Flover ne “L’inserimento di piantine biologiche nel garden”, mentre Gabriele Cantaluppi racconterà gli “Oltre dieci anni di esperienza nella gestione di piantine biologiche nel garden” di Garden Schullian. Dopo il coffee break, Pier Giulio Giovanelli di Specialagri srl interverrà su “Bio tecnologia nel settore hobbistica: il caso aziendale Zocca Garden”; seguirà Lorenzo Bologna di Biolchim spa che parlerà de “Le concimazioni Bio”, ed Ermes Derossi di Bios srl che presenterà “Il valore del marchio Bios in agricoltura”. Infine, chiuderà il meeting Oberdan Lazzarini dello Studio di Consulenza Lazzarini con un intervento dal titolo “Strategie per il posizionamento in un settore emergente”. Seguirà buffet lunch, e la visita all’azienda LI. PA. Piantine. Per motivi organizzativi si prega di confermare la propria adesione: 0442 96206, oppure info@lipapiantine.it
IL PROGETTO FINNOVER Si è tenuto mercoledì 12 luglio 2017, presso la sala assemblea dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, l’incontro di lancio del Progetto FINNOVER-1198 “Strategie innovative per lo sviluppo di filiere verdi transfrontaliere”, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, Programma Interreg V-A Alcotra 2014-2020, di cui l’I.R.F. è l’ente capofila. Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Simona Rosso, sono intervenuti in rappresentanza dell’Amministrazione della Regione Liguria: il consigliere Alessandro Piana, la dott.ssa Elena Comello (in rappresentanza dell'Assessorato di Edoardo Rixi) e la dott.ssa Gloria Manaratti (in rappresentanza dell'Assessorato di Stefano Mai); il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore allo sviluppo economico e finanziamenti europei Barbara Biale hanno portato il saluto del Comune di Sanremo e Claudia Bertinat ha salutato FINNOVER in qualità di vicesindaco di un comune (comune di Rorà-TO) della Regione Piemonte. Nel pomeriggio si è svolto un incontro tecnico cui hanno partecipato i partner delle tre regioni coinvolte: per la Liguria, l’I.R.F., Impresa Verde Liguria, Unioncamere Liguria, l’Università di Genova con i Dipartimenti DIFAR e DISTAV ed i collaboratori CREA-OF Sanremo e l’associazione Ligusto S.a.s.; per il Piemonte, l’Università di Torino Dipartimento DISAFA e Gealpharma; per la Regione Paca, l’Università Nice Sophia Antipolis, l’Institut Sophia Agrobiotech, la Camera di Commercio Italiana di Nizza, Nixe sarl azienda compartecipata di Italpollina ed i collaboratori AgroDIAGNOSTIC e Mycophyto. FINNOVER si pone quale studio di fattibilità di un progetto imprenditoriale volto a sostenere lo sviluppo di un’economia verde nella zona ed analizza la percorribilità tecnica, economica e finanziaria per un’imprenditoria innovativa rivolta alla produzione ed impiego di sostanze di origine naturale in campo nutraceutico, terapico e fitofarmaceutico. I risultati contribuiranno a fortificare le attività delle imprese già operanti nel settore e potranno aprire nuove opportunità per lo sviluppo di nuove filiere e la creazione di sbocchi professionali. Il progetto si svilupperà su un periodo di tre anni (dal 25 aprile 2017 al 24 aprile 2020). Sono previste riunioni annuali nelle diverse sedi dei partner in cui delineare lo stato di avanzamento del progetto e si recepiranno i suggerimenti dei portatori di interesse coinvolti. Il percorso tecnico sarà completato da uno studio di fattibilità che, attraverso azioni di animazione territoriale, delineerà come i prodotti ed i processi di Finnover potranno consolidare le filiere verdi già operanti sul territorio e come potranno essere incentivate nuove attività produttive.
Il progetto si basa sull’utilizzo di fitocomplessi derivanti da estratti di gemme, funghi, microorganismi associati a specie marine e da prodotti da distillazione della lavanda. In accordo con la green economy si riutilizzeranno i sottoprodotti e gli scarti di
lavorazione per il recupero ulteriore di materie prime tramite tecniche estrattive senza l’uso di solventi dannosi per l’ambiente. Verrà proposto l’uso di prodotti naturali in campo fitoterapico, nutraceutico o quali biostimolanti o biorepellenti nel campo della gestione sostenibile delle colture. In particolare, l’I.R.F. si focalizzerà sull’utilizzo dei prodotti di distillazione della lavanda per il loro impiego come bioinsetticidi. Gli olii essenziali verranno utilizzati come repellenti degli afidi e i derivati acquosi (idrolati e percolati) come sinergizzanti l’attività degli insetticidi convenzionali verso cui gli insetti hanno sviluppato resistenze metaboliche.
Le imprese interessate ad essere inserite nella main list dei portatori di interesse FINNOVER sono invitate a contattare L’I.R.F. ai seguenti indirizzi: Margherita Beruto (coordinatore del Progetto, direttore IRF): beruto@regflor.it Luciano Mela (responsabile tecnico, funzionario IRF): mela@regflor.it Diego Maccario (collaboratore IRF): maccario@regflor.it
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CONFAGRICOLTURA LIGURIA, CAMBIA IL PRESIDENTE
OLTRE L'OLANDA: GLI ALTRI MERCATI
Luca De Michelis, agronomo, imprenditore agricolo di Albenga (Sv) e presidente del Distretto Florovivaistico del Ponente, è il nuovo presidente per il triennio 2017-2020 di Confagricoltura Liguria, a sostituzione di Renato Oldoini. Alla vicepresidenza sono stati eletti: Sandra Santamaria, presidente di Confagricoltura Imperia, Enrico Noberini, presidente di Confagricoltura Genova, e Carmelo Pangallo, presidente di Confagricoltura La Spezia.
Il mercato europeo dei fiori recisi, del fogliame e delle fronde sembra destinato a crescere nel futuro a breve e lungo termine. Questo emerge dal report "Tendenze - Fiori e Piante" del I trimestre 2017 di Ismea. A parte la situazione di Olanda e Italia, che viene trattata in modo approfondito altrove, questa è la panoramica riguardo il mercato internazionale. Regno Unito: nel primo trimestre 2017 le aziende britanniche hanno conseguito una crescita di fatturato. Sembra che ora gli inglesi spendano di più per fiori e piante così come è stato evidente durante la Festa della mamma e San Valentino e comunque in prossimità delle festività annuali. L’incremento è stato più evidente sui fiori stagionali; tradizionalmente la lista dei primi dieci fiori recisi venduti nel Regno Unito è guidata da rose, crisantemi, Lilium e garofani ma negli ultimi anni tulipani e Amaryllis insieme a Gerbera e Lisianthus sono diventati sempre più importanti.
Non vi sono segnali visibili dell’effetto di Brexit sull’economia del mercato florovivaistico, fatta eccezione per le fluttuazioni del tasso di cambio della sterlina. La maggior parte dei fiori vengono
Luca De Michelis, presidente di Confagricoltura Liguria per il triennio 2017-2020.
CAMBIO DI GUARDIA AI VERTICI DI PÖPPELMAN Pöppelmann TEKU® è considerata da anni leader dell'innovazione e referenza nel settore dei sistemi di coltivazione per il giardinaggio commerciale. Questo grazie anche alla competenza e al know-how di Hubert Haskamp, che dal 2001 è stato alla guida del reparto vendite di TEKU® e da oltre 40 anni lavora presso Pöppelmann. Il 1° luglio la gestione è passata in mani più giovani: quelle di Sven Hoping. Quest’ultimo ha iniziato la sua carriera presso Pöppelmann TEKU® nel 2001. Dopo un’esperienza lavorativa presso il leader mondiale del mercato delle tecnologie agricole, John Deere International, è tornato da TEKU® nel 2009 come direttore vendite export. Pöppelmann TEKU® quindi avrà con Hoping un dirigente che, con la sua carriera professionale e la sua esperienza internazionale, si classifica come scelta ottimale per l'ulteriore sviluppo del settore e per il raggiungimento degli obiettivi di crescita a lungo termine. Il cambio è avvenuto su iniziativa di Haskamp stesso e per garantire la migliore transizione possibile,
Haskamp potrà continuare a fornire il know-how che ha accumulato negli anni, facilitando al suo successore l'inizio della nuova sfida. «Nonostante la crescente
digitalizzazione e la maggiore velocità nei cambiamenti, occorre trasferire e continuare a curare le pluriennali relazioni personali e in parte amichevoli con i partner commerciali, i grossisti, i giardinieri e gli altri partner del mercato» spiega Hubert Haskamp. Inoltre Haskamp curerà come “capofila” fino alla fine del 2018 le ottimizzazioni in corso per il processo e la progettazione e l'introduzione in TEKU® di un nuovo sistema ERP su base SAP.
attualmente ordinati e consegnati attraverso il Cash & Carry Webshop e anche i fioristi utilizzano questo canale per rifornirsi. Negli ultimi cinque anni il canale online è cresciuto dal 3% al 13% a fine 2016. E il numero di aziende che offre fiori online aumenta di giorno in giorno e c’è molta concorrenza. Altro canale importante per la vendita di fiori resta il supermercato, scelto dal 47% dei consumatori. Russia: in questo Paese il mercato resterà precluso alla gran parte dei prodotti agricoli e alimentari europei fino alla fine del 2017; ne è segno evidente il calo registrato sui fiori recisi importati che fino al 2015 provenivano per circa il 40% dai Paesi Bassi. Inoltre sembra che la Russia stia consolidando le proprie relazioni commerciali al di fuori dell’UE, con India e Vietnam ma anche Giappone, e stia anche potenziando la sua produzione interna. Germania: il mercato dei fiori e delle piante ornamentali è stabile e positivo. Secondo la società tedesca per la ricerca sui consumi (Gesellschaft für Konsumforschung ‐ GfK) nel 2016 i consumi privati generali sono aumentati di circa due punti percentuali e questo è stato percepito anche dai fioristi; le associazioni tedesche di giardinaggio e dei centri di prodotti per il fai‐da‐te riferiscono che, nonostante condizioni
meteorologiche stagionali sfavorevoli, vi è stata una leggera crescita nel settore. Alla fine di ottobre 2016 al Bundestag è stato
approvato all’unanimità un documento di indirizzo dal titolo “Rafforzare e rendere sostenibile il giardinaggio e il comparto dell’orticoltura e della cura del paesaggio in quanto settore economico innovativo”. La Germania sembra avere un crescente grado di autosufficienza e soprattutto la tendenza a preferire i prodotti locali, condizione che determina l’abbassamento della quota di volumi importata da altri Paesi (fonte: IPM Essen). Kenya: le esportazioni di fiori dovrebbero raggiungere 133.000 tonnellate nel 2017 a pareggio con il 2016, a causa delle condizioni di siccità che hanno spinto le aziende floristiche a ridurre gli investimenti. I dati del governo indicano che nel 2016 il Kenya ha esportato fiori per 690 milioni di dollari Usa, ossia il 70% delle esportazioni totali del settore dell’orticoltura. La produzione kenyota viene in massima parte esportata nell’UE, ma sono in via di espansione gli approvvigionamenti da parte dell’Europa orientale, la Russia e la Cina. Le statistiche mostrano che il Kenya sta contribuendo con oltre il 35% del commercio mondiale di fiori ed è in continua competizione con paesi come l’Ecuador e la Colombia, e sul mercato africano risulta il principale produttore ed esportatore in testa a Etiopia e Tanzania.
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PRODUZIONE | gestione
LE SOLUZIONI • Pulire in modo accurato gli ambienti destinati a ospitare una nuova coltura • Pavimentare o diserbare gli spazi tra una struttura e l’altra per impedire lo sviluppo della flora infestante • Impiegare reti antinsetto a maglia finissima, al di sotto del millimetro • Apporre trappole cromotropiche • Utilizzare organismi antagonisti
I
tripidi sono insetti praticamente onnipresenti in tutte le colture protette. L’ambiente controllato e la scarsa presenza di predatori fanno sì che la loro presenza non manchi in tutte le stagioni dell’anno. I tripidi appartengono all’ordine dei Thysanoptera e provocano danni sulle piante coltivate in quanto sono provvisti di un apparato boccale pungente-succhiante specializzato nella nutrizione a base di linfa e di un ovopositore (terebra) utilizzato per deporre all’interno dei tessuti vegetali. I danni provocati dai tripidi sono anche indiretti, in quanto con le punture di alimentazione vengono trasmessi diversi virus, tra i quali uno dei più devastanti è il Virus dell’avvvizzimento del pomodoro, il Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV).
Rete antinsetto.
PULIZIA METICOLOSA La tecnica di difesa in ambiente protetto inizia con la più rigorosa pulizia degli ambienti destinati a ospitare una nuova coltura, pulizia che deve comprendere tutti i residui colturali, la sostanza organica presente negli interstizi dei bancali, dei pavimenti ecc., i pozzetti di raccolta delle acque e ogni pianta, alga o muschio presente nell’ambiente. Particolarmente importanti sono gli spazi tra una struttura e l’altra dove non deve svilupparsi flora infestante, possibile ricettacolo di virosi anche allo stadio latente. In particolare, il consiglio è quello di pavimentare questi spazi o, per lo meno, di diserbarli e poi stendere una rete antialga per pacciamatura in modo da impedire la ricrescita del-
LOTTA AI TRIPIDI Solo una gestione attenta sin dall’inizio della coltivazione, e che sfrutti le possibilità offerte dall’impiego degli antagonisti, riuscirà a limitare la presenza di questi insetti onnipresenti nelle colture protette. Vi suggeriamo le principali tecniche di difesa di Valerio Pasi
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ORGANISMI ANTAGONISTI
le infestanti. Un ottimo metodo per impedire l’accesso ai tripidi dall’esterno è l’utilizzo di reti antinsetto, le quali però devono essere a maglia finissima, al di sotto del millimetro (es. mm 0,78 x 0,61, porometria 845 µ). Queste reti possono avere anche un effetto termico, utili in inverno e all’inizio della primavera. Il limite dell’utilizzo delle reti antinsetto risiede però nel forte ostacolo alla circolazione dell’aria tra l’interno e l’esterno, per cui nella stagione calda occorre abbinare dei sistemi di raffrescamento e deumidificazione che non sempre sono economicamente sostenibili. Le reti, pertanto, possono essere utilizzate molto bene nelle strutture da dedicare ai seminati e al taleaggio, dove l’investimento e il reddito a metro quadrato consentono il loro utilizzo in modo economico e dove è fondamentale che il materiale di propagazione sia indenne da virus e dai loro vettori. ATTENZIONE ALLE PRIME GENERAZIONI Il secondo passo è quello di monitorare la presenza dei tripidi mediante l’apposizione di trappole cromotropiche, nel caso specifico di colore blu-azzurro, da distribuire in numero adeguato per unità di superficie e in posizioni facilmente accessibili, in modo da controllare spesso la presenza di catture. Purtroppo o per fortuna, le trappole catturano anche gli sciaridi, per cui occorre un’attenta osservazione per individuare i tripidi adulti, muniti di ali, che si incollano sulle tabelle. È fondamentale riuscire a controllare le prime generazioni, in quanto, poiché sono in grado di riprodursi anche per partenogenesi (senza fecondazione), spesso le popolazioni aumentano di numero in maniera “esplosiva”, riuscendo a compiere più di 10 generazioni, anche sovrapposte. I due stadi larvali che seguono la schiusura dell’uovo deposto nei tessuti vegetali sono quelli che vediamo facilmente sui fiori, sulle foglie e sui frutti, individui senza ali e di colore giallastro. Il contenimento degli insetti non riesce facilmente mediante l’utilizzo degli insetticidi, in quanto per il loro comportamento (si nascondono tra le guaine fogliari, i sepali, i petali)
• Insetti utili appartenenti al genere Orius • Acari utili quali Macrocheles robustulus, Amblyseius swirksii, Neoseiulus cucumeris • Funghi come Lecanicillium muscarium • Nematodi entomopatogeni per applicazione fogliare
Danni su Viburnum tinus .
si riescono difficilmente a colpire direttamente e, inoltre, pochi sono i prodotti che non provocano danni ai fiori presenti sulle piante pronte per la vendita. Tra l'altro, data la sovrapposizione generazionale, occorre trattare ogni pochi giorni alternando principi attivi appartenenti a “famiglie chimiche” diverse per avere qualche speranza di contenimento. APPROCCIO ALTERNATIVO Per questi motivi è consigliabile un approccio diverso, mediante l’utilizzo di organismi antagonisti. Occorre quindi programmare quali organismi utilizzare: al momento sono disponibili insetti utili appartenenti al genere Orius (Orius laevigatus, antocoride, preda larve e adulti di tripide), acari utili quali Macrocheles robustulus (preda le pupe dei tripidi), Amblyseius swirksii (preda le larve di tripide), Neoseiulus cucumeris (preda uova e il primo stadio larvale dei tripidi). A seconda del momento riproduttivo del tripide, delle temperature previste per il ciclo colturale, e della specie coltivata si possono impiegare diversi antagonisti. Gli acari predatori sono in gradi di nutrirsi anche di polline o di altri insetti e per questo motivo sono i più utiFlortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | gestione
Schegge di legno usate come supporto per ausiliari.
IL PIÙ TEMUTO ARRIVA DAGLI USA Il tripide più diffuso nelle serre è il cosiddetto tripide dei fiori Frankiniella occidentalis (Pergande), introdotto negli anni ’80 nel nostro Paese dagli USA, il quale ha una spiccata propensione per la resistenza agli insetticidi. La Frankliniella attacca oltre 250 piante ospiti, tra le quali floricole (Crisantemo, saintpaulia, rosa, gerbera, garofano, gladiolo, gloxinia, ibisco, portulaca, geranio, ecc.), fruttiferi (albicocco, pesco, susino, melo, pero, vite, fragola, agrumi e altre), orticole ( peperone, melanzana, pomodoro, cipolla, fagiolo, fava, pisello, fagiolino, lattuga, zucchino, melone, cetriolo, patata, ecc.) e colture di pieno campo (medica, cotone, bietola, soia, ecc.). I danni consistono in deformazioni del germoglio, del fiore, dei frutti, in distruzione degli stami, dei pistilli e conseguente aborto fiorale, in depigmentazioni, suberificazioni e alterazioni delle foglie e dei fusti causati non solo dalle punture di alimentazione, ma anche dalle punture di ovideposizione delle femmine. I maggiori danni da ovideposizione sono a carico dei frutti, in quanto le ferite aprono facilmente la strada ai funghi agenti di marciumi. Altri tripidi dannosi per le colture ornamentali e orticole sono il Thrips tabaci e l’Heliothrips haemorroidalis, soprattutto quest’ultimo per le tipiche depigmentazioni e imbrattamenti sulle foglie di Viburnum tinus, Prunus laurocerasus, Camellia spp. e altre ornamentali da siepe. 28
Flortecnica e vivaismo
lizzati. In particolare Amblyseius swirksii è molto attivo anche contro la mosca bianca (Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci).Orius laevigatus si può utilizzare bene con la coltivazione del crisantemo, in quanto predilige la presenza del fiore e del polline, mentre risulta meno attivo in assenza della fioritura. Un'altra opportunità è fornita dall’utilizzo di funghi antagonisti, quale Lecanicillium muscarium, che necessita di una temperatura di 18-28 ° C e un'umidità relativa media del 70% per alcuni giorni dopo l’applicazione affinché abbia efficacia. Si possono utilizzare anche i nematodi entomopatogeni per applicazione fogliare, utilizzando Steinernema feltiae ed effettuando il trattamento la sera per minimizzare l’azione negativa dei raggi UV e sfruttare la permanenza dell’umidità necessaria per la sopravvivenza e gli spostamenti dei nematodi. Il vantaggio offerto dall’utilizzo di nematodi risiede nel fatto che non attaccano gli insetti e gli acari utili e quindi possono essere impiegati in aggiunta agli altri ausiliari. Da ultimo, occorre anche ricordare che possono essere impiegati prodotti che svolgono un’azione meccanica, come ad esempio alcuni polisaccaridi, i silicati, gli oli o i saponi o altri prodotti che contengono estratti vegetali ad azione repellente o che disincentivano l’alimentazione dei tripidi. In conclusione, solo una gestione attenta sin dall’inizio della coltivazione e che sfrutti le possibilità offerte dall’impiego degli antagonisti riuscirà nell’arduo intento di gestire al meglio la presenza dei tripidi in coltura protetta.
Sintomi TSWV su peperone.
FIERA DI PADOVA
Flormart, il Salone storico del settore, cambia per dare risposte nuove ad un mercato in evoluzione. Con i suoi 7 padiglioni, l’evento in fiera a settembre è il momento centrale di un impegno che viene portato avanti tutto l’anno per promuovere e sostenere il florovivaismo italiano. A Flormart 2017 si parlerà di biodiversità, di appalti pubblici, di nuove idee per lo sviluppo del settore, di sostenibilità e di nuove opportunità di business.
PRODUZIONE | storie
DALLE STALLE
ALLE STELLE
Questo il destino della Calluna vulgaris, grazie a un florovivaista lungimirante e determinato: stiamo parlando di Kurt Kramer, il creatore di Gardengirls® di Marta Meggiolaro
IN BREVE • Kurt Kramer • Creatore di Gardengirls® • Ibridazione di erica e Calluna • Valore del marchio • Valore delle pubbliche relazioni • Pubblicità in tutte le maggiori riviste per i consumatori • Pubblicità alla radio tedesca • Nuovi colori ogni anno
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S
e il marchio delle sue eriche e delle sue Calluna è uno dei più conosciuti al mondo, un motivo deve esserci. E la storia che abbiamo scoperto dietro queste piante in effetti è davvero interessante. L’erica e la Calluna per secoli sono state usate per costruire le ramazze. I rami secchi erano usati anche a terra, nelle stalle, come lettiera. Solo nel diciannovesimo secolo, le persone si accorgono della bellezza delle brughiere. Qui accade la prima piccola rivoluzione: gli appassionati di giardinaggio che si recano a passeggiare nelle distese di erica iniziano a portare a casa le piante, per metterle a dimora nei propri spazi verdi. A questo punto si interessano all’erica e alla Calluna anche i botanici, che iniziano a studiarne le varietà e a propagarle. IL SEGRETO STA NEL MARCHIO Quando, nel 1974, Kurt Kramer inizia il suo lavoro di ibridatore con l’erica, tutte le varietà esistenti erano derivati da incroci avvenuti in natura, nei giardini, o da piantine selezionate perché presentavano qualche mutazione. La prima
Flortecnica e vivaismo
ibridazione di successo, nel senso che si trattò di un vero miglioramento della varietà standard esistente, è sua: è l’ibrido interspecifico Erica x darleyensis, introdotta sul mercato nel 1984 con il nome “Kramer Rote”. Questa varietà ad oggi è leader nel mercato europeo, canadese e neozelandese. La seconda grande rivoluzione di Kramer è la Calluna con gemme da fiore. Il successo di questo gruppo viene accresciuto dalla protezione varietale, che permette solo ai produttori che ne hanno la licenza di coltivare questa varietà migliorata. I boccioli infatti presentano molti vantaggi rispetto alla forma selvatica. La caratteristica principale è che non si aprono. Mostrano il colore da agosto fino a tutto l’inverno, a seconda della varietà, e non vengono danneggiati dalla brina. Kramer capisce che è necessario anche brandizzarla. Nel 1997 nasce quindi il nome Gardengirls®, e tutte le varietà ricevono un nome femminile. Da qui inizia una rapida scalata fino a diventare leader del mercato in Germania e tempo dopo in Europa. IL RUOLO FONDAMENTALE DELLE PR Quello che non è mai mancato, insieme al costante lavoro di ibridazione, è stata la pubblicità. Fin dall’uscita sul mercato delle prime piante, Kramer ha considerato essenziale l’aspetto
blica Ceca. I volumi di produzione vengono regolati e limitati per garantire che le piante possano essere vendute al prezzo più alto possibile: i produttori possono produrre sono tante piante quante ne potranno vendere. I rivenditori vengono aiutati a vendere grazie anche al materiale di supporto marketing online, sul sito di Gardengirls®.
comunicativo, perché si rendeva conto che era necessario rendere l’erica appetibile per il mercato, portandola dall’essere la chicca, la rarità apprezzata dagli appassionati, a essere la pianta numero uno nelle vendite autunnali, scavalcando l’Erica gracilis, una annuale proveniente dal sud Africa. Per fare questo, era necessario che il marchio fosse conosciuto e riconosciuto dal consumatore. Per questo Kramer è sempre presente su 30 riviste per il consumatore in Germania e 20 in Europa. Le presentazioni e i training, i laboratori con le associazioni di coltivatori, di rivenditori e anche di consumatori supportano validamente la vendita nei garden center. Le Gardengirls® sono pubblicizzate anche in radio dal 2012, un altro campo in cui Kramer è stato un pioniere. La scelta è stata determinata dal fatto che la radio è uno dei media più efficaci per raggiungere il consumatore. Gli spot sono famosi in Germania e dal 2015 alcuni garden selezionati che fanno parte della VDG (l’associazione dei garden center tedeschi) possono usarla per le loro trasmissioni radio. NUMERO UNO IN AUTUNNO Gli sforzi di Kramer sono stati ripagati. Oggi la sua Calluna è la seconda pianta venduta in Germania, subito dopo il Pelargonium. È la numero uno nelle vendite autunnali con una fetta di mercato che arriva ben al 23%. Il marchio Gardengirls® è uno dei pochi che vengono riconosciuti in orticoltura. Ogni anno nuove varietà vengono aggiunte alla famiglia e lanciate sul mercato per migliorare costantemente la qualità. Solo in Germania circa 200 produttori hanno ricevuto la licenza per produrre le varietà. Questi produttori sono distribuiti a livello regionale e sono collocati vicino ai propri market place. Molti di loro sono certificati MPS o Global G.A.P., grazie ai metodi di produzione ecosostenibili. In alcune di queste aziende la generazione entrante, più giovane, sta ricevendo un training per portare lo spirito Gardengirls® al livello successivo. Le aziende produttrici partecipano a meeting nazionali e regionali, oltre naturalmente alle fiere. E la produzione si è estesa anche in Olanda, Belgio, Francia, UK, Irlanda, Danimarca, e Repub-
PIÙ BELLE, PIÙ A LUNGO Le linee di Calluna di Kramer sono pensate per avere un tempo di fioritura prolungato. Si parte con la Gardengirls® Summer Line, che consiste di sei varietà disponibili da metà agosto, che durano per quattro mesi. L’unica nota negativa è il fatto che a causa delle temperature estive, la loro durata nel punto vendita è un po’ più corta. Per i mesi successivi, invece, si passa alla Late Line, che fiorisce dopo e ha un tempo di durata nel punto vendita molto più lungo. Gardengirls® Sunset Line è una delle nuove linee ed è la più ricercata e “moderna”, perché sono le foglie stesse a essere colorate, senza gemme da fiore. In questa linea i colori vanno dal giallo intenso all’arancione, dall’argento al verde smeraldo. Presto verranno aggiunti anche il verde acido, un arancione più vivace e un verde molto scuro. I colori della Calluna sono brillanti, colpiscono nel punto vendita e si mantengono tali a casa, qualunque sia l’uso che ne farà il consumatore e in qualunque condizione atmosferica. Per i rivenditori sono piante interessanti perché il lavoro di ibridazione di Kramer consente di offrire questa pianta per un tempo molto più lungo rispetto a quello della Calluna normale, sono piante che durano molto in negozio, e hanno bisogno di pochissima manutenzione.
Mini - Girls® è la serie di Calluna di piccole dimensioni, ottima per i mix in vaso e le composizioni.
GARDENGIRLS® • Calluna con gemme da fiore • Diverse linee con fioritura da metà agosto • Buona durata sugli scaffali del punto vendita • Colori brillanti che si mantengono a lungo • Non viene danneggiata dalla brina • Richiede poca manutenzione
Zoe fa parte della linea Sunset. Arancione acceso, si caratterizza, come tutte le Gardengirls®, per il fatto che non viene danneggiata dagli eventi atmosferici tipici dell’inverno. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | andamenti
IN BREVE APRILE • La produzione è stata ben assorbita • Bene vendite per la Pasqua • A metà mese le spedizioni a livello nazionale sono diminuite • Il canale estero regge meglio MAGGIO • Vendite discrete anche se più basse alle attese • Molto bene le piante mediterranee • Qualche problema con le esportazioni per gelate in Germania • Alta la richiesta di piante verdi NEI GARDEN • Vendite globali di tutti i reparti di un garden di medie dimensioni: incrementi tendenziali positivi nel periodo febbraioaprile con un picco del +15% riscontrato a marzo. • Il vivo ornamentale chiude il primo quadrimestre con quasi il 10% di aumento tendenziale. • È anche merito dei volumi di offerta ridotti rispetto al passato, almeno di un 30%.
N
el mese di aprile le vendite di piante in vaso, secondo la rete di rilevazione Ismea, si sono svolte su livelli più bassi rispetto al mese di marzo a causa di gelate e perturbazioni di aria fredda che si sono verificate più intensamente nella seconda metà di aprile, con particolare virulenza nel Sud Italia. Tuttavia grazie anche all'impulso della richiesta alimentata dalla Pasqua, tutti i punti di rilevazione hanno dichiarato vendite complessive a livello tendenziale superiori ad aprile del 2016, tranne per le aziende del bacino produttivo del Nord Ovest che hanno chiuso in pareggio. Qui, come per il resto di Italia, la produzione è stata ben assorbita durante la ricorrenza pasquale, ma nella seconda metà le spedizioni a livello nazionale sono diminuite, mentre il canale estero ha retto meglio. CONTINUA IL TREND DELLE AROMATICHE In Lombardia così come in Liguria le fioriture in pieno campo erano in ritardo nella prima decade, tanto da spingere gli albenganesi a trattare le piante con fitostimolanti. Dopo la Pasqua non si aspettavano la battuta di arresto che li ha costretti nuovamente ad intervenire con potature, per ritardare nuovamente l'induzione a fiorire. Medesimo l'effetto delle temperature in alcune zone del centro e Sud Italia che per diverse tipologie si sono trovate con piante non del tutto rispondenti agli standard. Ciononostante tutte le piante sono state ben veicolate e anche le piante da giardino (soprattutto piante da siepe, graminacee, piante a forma, photinia, prunus laurocerasus, pittosporum, rose e rampicanti) sono andate a rimpiazzare le piante morte o rovinate dalle temperature invernali. Tra le piante in vaso gli operatori non segnalano grosse differenze: si menziona una migliore stagione per i gerani dato il deciso calo della produzione, una sostanziale riconferma per le piante e arbusti aromatici per le quali l'ibridazione cerca l'innovazione;
BENE LE ESPORTAZIONI Il trend positivo è continuato a maggio, anche se su livelli più bassi rispetto alle attese. In questo mese, indipendentemente dalla festa della mamma, le vendite sono proseguite discretamente, soprattutto secondo le aziende laziali e siciliane. Fin dal mese di aprile nelle regioni del centro-sud la richiesta si è avvalsa del buon andamento sui mercati esteri con ritmi costanti per le piante mediterranee, con gli agrumi in testa, per le piante da interno verdi e fiorite, per le stagionali e le piante da giardino. Si segnala a maggio un mancato ritiro di merce ordinata, da parte dei grossisti tedeschi a causa delle gelate tardive che hanno bloccato la domanda. Non sempre l'offerta, è il caso della Sicilia, è stata sufficiente, vi sono state infatti tipologie di piante che anche a maggio presentavano squilibri nei volumi rispetto alla domanda. Nella provincia di Ragusa la produzione di
PRIMAVERA,
BEN FATTO
Si conclude positivamente il trimestre febbraio ‒ aprile, nonostante il clima sfavorevole dell’ultima parte, grazie alla Pasqua e alla riduzione della produzione di Paola Lauricella, ricercatrice ISMEA
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bene anche le acidofile, soprattutto le ortensie e nel Lazio si evidenzia un'annata ancora di crescita per il fatturato di cactacee e succulente.
Flortecnica e vivaismo
piante verdi destinata al mercato locale viene sempre di più richiesta da altre regioni, e nel vicino Mar Mediterraneo, dalla Repubblica maltese. Molto elevata la richiesta di pothos, philodendron su tutore, pothos in basket, spathiphillum per la diminuzione strutturale della produzione in altre regioni italiane. IL VIVO ORNAMENTALE È IN CRESCITA Tale andamento è confermato anche dalle vendite del canale garden center monitorato da Ismea nelle regioni del Nord Italia. Le vendite globali di tutti i reparti di un garden di medie dimensioni (almeno 1.500 mq di superficie) indicano incrementi tendenziali positivi nel periodo febbraio-aprile con un picco del +15% riscontrato a marzo (che diventa del +28% per alcuni garden center). Tale periodo è di per sé eccezionale, se si pensa che lo scorso marzo 2016, colpa anche dell'alternanza caldo e gelo, dal lato delle produzioni ci fu un accavallamento dei cicli e dal lato della domanda non andò troppo bene, tranne la parentesi pasquale, né per il vivo ornamentale, né per le vendite globali. Anche a gennaio di questo anno, come lo scorso, si è venduto molto poco, in quanto la clientela presso i punti vendita è stata assai scarsa, poi la tendenza è cambiata. Alle vendite globali appena descritte si contrappongono i dati riscontrati per il vivo ornamentale che segna risultati persino migliori sia a marzo sia ad aprile, per chiudere il primo quadrimestre con quasi il 10% di aumento tendenziale. Sperare che l'inversione sia duratura, è possibile, ma è ancora presto per dire se andrà così, anche perché il vivaismo negli acquisti nazionali è ancora depresso. Inoltre questa vivacità nelle contrattazioni deriva anche da volumi di offerta ridotti rispetto al passato, almeno di un 30%. Andamento delle vendite sell-out (% da gennaio ad aprile)
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I garden center monitorati da Ismea nelle regioni del Nord Italia segnalano vendite globali di tutti i reparti con un buon incremento. I garden di medie dimensioni, con almeno 1.500 mq di superficie, indicano incrementi tendenziali positivi nel periodo febbraio-aprile con un picco del +15% riscontrato a marzo; alcuni hanno raggiunto il +28%.
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PRODUZIONE | nutrizione
EFFICIENZA NUTRIZIONALE
ECO-FRIENDLY Cresce la linea top di CIFO dedicata al segmento professionale. Facilità di utilizzo, alte performance e basso impatto ambientale. I prodotti giusti anche in agricoltura biologica di Filippo Tommaseo
TOP N è un concime microgranulare particolarmente ricco in azoto organico, che esalta la fertilità biologica del terreno, migliorando l’assorbimento degli elementi nutritivi e proteggendoli da fenomeni di lisciviazione. Utilizzato nelle fasi iniziali promuove lo sviluppo delle piante, incrementandone la potenzialità produttiva.
TOP NP 7-14 è un concime pellettato particolarmente ricco in fosforo biologico ed azoto organico, indicato nei momenti di massima richiesta energetica da parte delle piante: in pre-semina o pre-trapianto, alla ripresa vegetativa e post-raccolta di piante da frutto.
TOP NPK 7-5-14 è un concime pellettato di nuova concezione, particolarmente ricco in potassio biologico, con azoto organico e fosforo naturale, prevalentemente indicato per impianti frutticoli, viticoli e olivicoli, oltre a orticole ed estensive con elevati standard qualitativi, in quanto incrementa gli standard qualitativi e commerciali della produzione finale.
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Flortecnica e vivaismo
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al successo di Top N nasce la linea Top di Cifo: una linea di prodotti altamente innovativa che garantisce un’efficienza nutrizionale molto elevata, rispettando allo stesso tempo l’ambiente. L’elevata efficacia della linea Top, che ne rende possibile un utilizzo a bassi dosaggi, è assicurata da un alto contenuto di azoto organico, fosforo e potassio di origine naturale, rilasciati con una cessione modulata e progressiva lungo tutto il ciclo colturale, in base alle esigenze delle piante nelle diverse fasi fenologiche MASSIMO ASSORBIMENTO, MASSIMA RESA Tali caratteristiche sono strettamente legate al processo di idrolisi da cui i prodotti della linea Top Cifo derivano. Si tratta di un processo ad elevato livello tecnologico, denominato FCH (Fully Controlled Hydrolisis), messo a punto sulla base di anni di ricerca, che, oltre a contribuire a mantenere il carbonio organico in una forma totalmente “biodisponibile”, dà origine all’innovativo complesso proteico APR (attivatore proteico della rizosfera) la quale agisce contemporaneamente a livello del terreno, delle radici, e degli elementi nutritivi, per massimizzare l’assorbimento di questi ultimi da parte della pianta. Un altro indubbio vantaggio dei prodotti della linea Top consiste nella facilità di utilizzo del prodotto, grazie alle piccole dimensioni dei pellets, e nelle diverse modalità di applicazione dello stesso: localizzato o distribuito in banda, o a pieno campo, sia in superficie sia interrandolo a 5-10 cm.
SunSparkler® SunSparkler® Dazzleberry Dazzleberry
SunSparkler® SunSparkler® Lime Zinger Lime Zinger
SunSparkler® SunSparkler® Firecracker Firecracker SunSparkler® la serie di Sedum che cambierà il modo di concepire le perenni. Una serie dal fogliame fantasioso, fioritura estiva eccezionale e di lunga durata. Attira le api e ama il freddo invernale così come il caldo estivo!
www.sedumsunsparkler.com Una proposta Plantipp per il 2017! Propagare SunSparkler® senza licenza è vietato.
PRODUZIONE | trend
A destra. Echinacea - collezione Summervibes. Sotto. Peroskia atriplicifolia blue spire.
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l mercato italiano non pare ancora particolarmente propenso, eppure diventa sempre più importante per le aziende florovivaistiche poter dare continuità all’offerta commerciale, utilizzando le varietà a fioritura estiva. Da qualche anno a questa parte alcune aziende hanno colto questa possibilità e stimolano il mercato con la proposta di piante coloratissime e che resistono in pieno sole, quello che i clienti vogliono in questo momento dell’anno. Fra queste, Leonessa vivai. IL VALORE DELLA COMUNICAZIONE Leonessa vivai è un’azienda giovane, nata dalle ceneri di un’esperienza precedente. La produzione si estende per circa 11 ettari ed è composta principalmente da arbusti, conifere, rosai, rampicanti, perenni, fruttifere (La banda dei frutti nani®), e fruttiferi minori (La banda dei fruttini®). Attualmente sono in dodici, quasi tutti ex dipendenti del vivaio, che, una volta licenziati dall’amministrazione precedente, hanno deciso di rilevare l’azienda e di aprire Leonessa. Il nome deriva dal simbolo di Brescia, con un po’ di patriottismo. La svolta di questa giovane azienda è il valore dato alla comunicazione, le loro campagne 2016 – 2017 hanno avuto un buon riscontro all’interno dei garden center.
UN PORTE APERTE CHE È UNA FESTA Dato che puntare sulla comunicazione funziona, i primi due giorni di settembre Leonessa vivai aprirà le porte al pubblico per una festa, dove verrà presentato “Piantonario”, il tema del prossimo anno: le quattro stagioni del vivaio. Le collezioni saranno divise come nella moda, in autunno-inverno e primavera-estate, grazie alla collaborazione con la visual Erica Cherubini, con Orlandelli, Erba Vasi e altri partner. Nei due giorni di Porte Aperte ci sarà la possibilità di ascoltare gli interventi di alcuni professionisti del settore, e AICG presenterà il Festival d’Autunno. La serata fra venerdì e sabato invece sarà una vera e propria festa, con buon cibo e musica. Bello, ma soprattutto utile, perché se in estate servono le varietà giuste da proporre ai garden, in autunno è necessario avere un supporto per riuscire a vendere le piante. Leonessa opera in modo lungimirante, offrendo ai propri clienti un servizio che li alleggerisce da una parte di lavo-
IL MERCATO CHE
NON VA IN VACANZA La pausa estiva può offrire spunti interessanti anche nel settore del florovivaismo, basta farsi trovare preparati. Ecco quali sono i prodotti giusti di Bianca Belfiore
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Flortecnica e vivaismo
ro, fornendo non solo piante da vivaio che si presentano già bene rispetto a molte altre, grazie ai vasi, ma anche il materiale promozionale da metterci vicino. PIANTE ESTIVE A PRONTO EFFETTO Ecco qualche esempio di piante semplici da coltivare, ma di grandissima resa negli estivi giardini assolati. BELLA GRANDE Un vaso importante, 5 lt, per una pianta già pronta. Da tenere in vaso o piantare in giardino. La scelta del vaso dalle dimensioni grandi è utile per poter dare l'effetto "Wow" già nel momento della vendita. La collezione di Leonessa presenta ben 47 varietà tutte dai fiori particolari. A farle da cornice una maxi etichetta fotografica che racchiude all'interno tutto il catalogo delle varietà. POCHE PRETESE, FORTE IMPATTO Aspetto minimal dettato dai lunghi steli verde scuro coronati dai bellissimi fiori color lavanda. Una pianta che non ha nessuna esigenza particolare, ma che sa esprimere in questo periodo una fioritura copiosa e prolungata. Ottima in pieno sole e per creare grosse macchie di colore dal forte impatto visivo. PROFUMO DI ESTATE Un evergreen che tutti i giardini dovrebbero avere. Fiori grandi giallo sole che racchiudono tutta l'energia dell'estate. Fogliame leggermente profumato, ottima come bordura, di bassa manutenzione e dalla continua fioritura. INONDAZIONE DI AZZURRO Pianta decidua conosciuta soprattutto per la sua abbondante fioritura eterea dai lunghi steli azzurro/lilla e dal fogliame grigio argentato. Di rapido sviluppo vegetativo,
Verbena bonariensis lollipop
sa in pochi mesi colorare elegantemente qualsiasi angolo del giardino, riempiendo l’aria di profumi, grazie al fogliame particolarmente aromatico. Pochi sanno che è una pianta mellifera ed è anche chiamata Salvia Siberiana. BUONA ANCHE DA MANGIARE Una nuvola di sorprendenti colori: un mix di tinte forti e toni pastello. L'estate romantica racchiusa in un cespuglio, forte, rustica e rifiorente. Una chicca: i fiori si possono utilizzare anche in cucina in quanto sono eduli. Quest'anno alla collezione "classica" si sono aggiunte le varietà nei toni del giallo crema, rosa acceso, fucsia e rosso sangue, per un totale di 14 varietà.
Hypericum hidcote
SAVE THE DATE Piantonario sarà il 1 e il 2 settembre presso Leonessa vivai, in via Sabbionera, 6, a Travagliato (BS). Per informazioni e contatti è possibile consultare il sito www.leonessavivai.it
Salvia greggii jamensis microphylla
PRODUZIONE | patologie
UN ALIENO IN ESPAN L’insetto Popillia japonica Newman è sempre più presente sul territorio italiano. I danni sono notevoli, visto che si nutre di circa 300 specie vegetali. A voi le caratteristiche, i numeri e le soluzioni da mettere in atto testo, foto e grafici di Valerio Pasi
IDENTIKIT • L’insetto assomiglia alle cetonie nostrane, da cui si differenzia per la presenza di ciuffi di peli bianchi che appaiono come cinque puntini per ogni lato dell’addome e altri due all’estremità • Le dimensioni dell’adulto variano tra i 5-7 mm di larghezza e gli 8-10 mm di lunghezza • Si ciba di circa 300 specie vegetali
A lato. Nei grafici ben ben visibile la crescita dell’insetto Popillia japonica Newman in Italia dal 2014 al 2017.
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U
n insetto alieno in forte crescita: Popillia japonica Newman. Sin dal 2014 è stata segnalata la presenza di un insetto di nuova introduzione per il territorio italiano nei dintorni degli aeroporti di Malpensa (VA) e Cameri (NO): si tratta di un coleottero rutelide di origine giapponese il cui nome scientifico è Popillia japonica Newman. È un insetto da quarantena nella direttiva europea 2000/29 CE e pertanto soggetto alle misure di lotta obbligatoria previste dal decreto ministeriale del 17 marzo 2016. Altrove in Europa è presente solamente nelle isole Azzorre, mentre è molto diffuso negli Stati Uniti, in Canada e nell’isola di Kunashir in Russia.
FAMELICO E DANNOSO Dal 2014 al 2017 tra Piemonte e Lombardia l’insetto si è espanso molto (vedi grafici) e molto recentemente si è avuta notizia del ritrovamento di alcuni adulti all’interno di una trappola in Svizzera, vicino al confine con la Lombardia. L’insetto assomiglia alle cetonie nostrane, dalle quali si differenzia a prima vista per la presenza di ciuffi di peli bianchi che appaiono come cinque puntini per ogni lato dell’addome e altri due all’estremità. Le dimensioni dell’adulto variano tra i 5-7 mm di larghezza e gli 8-10 mm di lunghezza. La colorazione del corpo si differenzia: capo e pronoto sono di colore verde con riflessi metallici mentre le elitre sono marrone bronzo o rame, sempre con riflessi metallici. Il maschio, che solitamente ha dimensioni inferiori rispetto a quelle della femmina, quando è posato su di una foglia tiene il secondo paio di zampe distese verso l’alto, a bandiera, forse per segnalare alle femmine la sua disponibilità. La caratteristica più eclatante di questo insetto è però la straordinaria polifagia, ovvero l’attitudine a cibarsi di un numero estremamente elevato di specie vegetali, che è stimato in circa 300. Tra le specie che sono più appetite, in base ai monitoraggi effettuati, troviamo sia piante spontanee che piante coltivate (vedi tabella). Gli insetti adulti si nutrono delle foglie delle piante, spesso riducendole in scheletro poiché non attaccano le nervature: i danni possono essere anche molto estesi, in quanto sovente si riuniscono in gruppi anche molto numerosi, cosa facilitata dall’emissione di specifici fero-
Flortecnica e vivaismo
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N SIONE moni di aggregazione che fungono da richiamo per altri individui e dalla risposta delle piante, le quali emettono sostanze volatili che possono attrarre anche altri coleotteri defogliatori. Vengono divorati anche fiori e frutti, anche se in misura più ridotta rispetto le foglie. UOVA NEI PRATI Gli insetti femmina adulti, una volta che si sono riprodotte, depongono le uova nel terreno, preferibilmente nei prati di graminacee, ma non disdegnano anche altre specie, come ad esempio rovo, rosa e mirtillo. Le uova sono molto piccole (1,5 mm) e le larve che schiudono variano molto in dimensione a seconda dell’età e sono quelle tipiche dei coleotteri scarabeidi, come quelle dei maggiolini, dalle quali si differenziano solo per una disposizione tipica dei peli sull’estremità dell’addome. Durante la vita, che mediamente dura 30-45 giorni, una femmina può deporre circa 50 uova. Le larve si nutrono di radici per tutta la loro vita, sino a che diventano pupe. Sulla base delle osservazioni effettuate, lo sfarfallamento dallo stadio pupale avviene tra il mese di maggio e il mese di giugno, con un picco della presenza di adulti tra giugno e agosto. Con il mese di ottobre cessano gli sfarfallamenti degli adulti. I danni che le larve creano ai tappeti erbosi e ai prati permanenti possono essere anche molto gravi, con la formazione di chiazze o addirittura larghe estensioni di tappeto morto.
SPECIE SENSIBILI A POPILLIA JAPONICA Tiglio - Tilia spp.
Ciliegio - Prunus avium
Pesco - Prunus persica
Amolo - Prunus pissardii
Olmo - Ulmus spp.
Salice - Salix spp.
Platano - Platanus spp.
Pioppo nero - Populus nigra
Ontano nero - Alnus glutinosa
Albicocco - Prunus armeniaca
Susino - Prunus domestica
Biancospino - Crataegus monogyna
Prugnolo - Prunus spinosa
Glicine - Wisteria sinensis
Vite americana - Parthenocissus spp .
Vite - Vitis vinifera
Rovo - Rubus spp.
Rosa - Rosa spp.
Luppolo - Humulus lupulus
Mirtillo - Vaccinium spp .
Nocciolo - Corylus avellana
Mais - Zea mais
RISULTATI INCORAGGIANTI Poiché si tratta di un organismo da quarantena, i servizi fitosanitari di Piemonte e Lombardia si sono attivati sin dai primi ritrovamenti, effettuando dapprima campagne di monitoraggio e in seguito predispo-
IL CASO NEGLI USA L’insetto negli Stai Uniti è stato introdotto nel periodo 1906/1911 e in seguito ritrovato e identificato in un vivaio di Riverton, New Jersey, nel 1916. Da allora la sua presenza si è espansa sino a comprendere 34 Stati corrispondenti a circa la metà del territorio statunitense, nonostante i provvedimenti intrapresi e la lotta diretta contro l’insetto, che hanno visto come protagonisti della lotta chimica anche il DDT e l’Aldicarb. È stato stimato che gli interventi per contrastare l’insetto costino alle aziende che coltivano tappeto erboso e piante ornamentali oltre 450 milioni di dollari ogni anno, mentre la perdita economica ammonta a circa la metà.
Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | patologie
nendo piani di cattura massale con trappole attivate da feromoni e attrattori (geraniolo). Nel 2016 sono state posizionate in Lombardia più di 2.300 trappole, che hanno catturato più di 10 milioni di insetti adulti. Sempre nel 2016, in Lombardia, sono stati effettuati prove di controllo delle larve con due antagonisti biologici: un fungo (Metarhizium anisopliae) e tre ceppi di nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis). Con il fungo sono stati effettuati due trattamenti: uno a maggio su 146 ettari e uno tra settembre e ottobre su 178 ettari, mentre con i nematodi è stato effettuato un trattamento su 60 ettari. I risultati sono stati incoraggianti, tanto che ad agosto 2017 la Regione Piemonte applicherà su ben 740 ettari del comprensorio del Parco del Ticino il prodotto Nematop costituito da nematodi Heterorhabditis bacteriophora.
È un insetto da quarantena nella direttiva
europea 2000/29 CE
e pertanto soggetto alle misure di lotta obbligatoria DA SAPERE E DA FARE
Dal punto di vista del giardiniere, è bene conoscere e identificare correttamente l’insetto adulto, in modo da poter intervenire quando richiesto con trattamenti insetticidi utilizzando i prodotti comunemente utilizzati per gli insetti in ambito civile (PMC) purché in etichetta sia indicato l’uso su alberi, arbusti e vegetazione in genere. Il privato può intervenire da sé con prodotti per piante ornamentali (PPO) o con prodotti fitosanitari qualora si tratti di coltivazioni. Contro le larve, che possono essere confuse molto facilmente con quelle dei maggiolini estivi (Rhizotrogus aestivus, Amphimallon solstitiale, Amphimallon majale), ma che comunque provocano gli stessi danni, la lotta deve essere effettuata con antagonisti (nematodi) oppure con prodotti fitosanitari registrati per i tappeti erbosi che contengano Metarhizium anisopliae o con prodotti non fitosanitari che comunque contengano Metarhizium anisopliae, spesso in miscela con Bauveria bassiana. Occorre anche prestare attenzione al materiale di risulta dalla manutenzione dei giardini, in quanto, sebbene gli insetti adulti volino via facilmente quando disturbati, potrebbero anche rimanere tra le fronde recise. Il consiglio è quello di conferire il materiale all’interno della zona delimitata o di procedere alla triturazione sul posto prima di iniziare il trasporto al di fuori della zona delimitata.
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Flortecnica e vivaismo
TENDENZE | novità
U
na signora Phalaenopsis, così Opti-flor presenta le proprie orchidee. Diverse le collezioni a catalogo, presentate in modo caratteristico, usando grandi foto. Le collezioni danno valore alla vendita, così
come, per il distributore, è una garanzia la completezza di gamma e la proposta di tante novità, fra cui la Phalaenopsis a fiore singolo grande. Una pianta appariscente, ma che grazie al fiore così grande, dal diametro di 14 centimetri, può funzionare anche per chi è non
PHALAENOPSIS
PER TUTTI I GUSTI
Dall’Olanda nuove possibilità per proporre in modo sempre diverso l’orchidea più amata e più venduta. Dopo il fiore singolo grande, arrivano anche nuovi colori di Bianca Belfiore
Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | novità
UN SECOLO DI STORIA La fondazione dell’azienda familiare di J. W. Hendriks risale al 1928. La coltivazione di orticole – lattuga, pomodori e broccoli – lascia il posto nel 1998 alla Phalaenopsis. Metodi di coltivazioni innovativi e strutture all’avanguardia collocano l’azienda, nel 2008, fra le 100 più promettenti del settore, fino ad ottenere due anni dopo il prestigioso premio come migliore impresa agricola. Fra il 2014 e il 2016 il percorso dell’azienda continua con l’apertura del Opti-flor Creating Center, del Concept Store e di Opti-flor Creations.
amante delle orchidee. E giocando sul bianco puro dei petali, da poco le orchidee “Singolo” sono disponibili anche in sei delicati colori acquarello, grazie a un particolare trattamento spray. Un elemento in più da proporre come idea regalo per il distributore rientra fra le idee regalo. MERCATO GLOBALE L’esperienza della famiglia Hendriks come coltivatori è quasi secolare. La cura che mettono nella produzione di orchidee è il loro orgoglio: una cura che ripaga, vista la crescita dell’azienda. L’anno scorso è stata aperta la sesta sede. Attualmente sono circa 200 le persone impiegate in totale. La vendita delle loro orchidee copre tutto il mondo, anche se per la maggior parte riguarda l’Europa. In un anno, Opti-flor produce 5,5 milioni di orchidee, della sola specie delle Phalaenopsis.
CREARE ORCHIDEE Ciò che rende differenti le orchidee di Opti-flor, è la qualità delle piante. Vengono coltivate nelle serre più a lungo che nelle altre aziende, e hanno più spazio per potersi sviluppare; come risultato sono più in salute, di qualità eccellente, e offrono un periodo di fioritura più lungo. Lo slogan dell’azienda è: “Creating orchids”, perché il Dipartimento di Ricerca & Sviluppo è il suo cuore pulsante, in cui vengono testate centinaia di nuove varietà ogni anno controllando una serie di caratteristiche come il periodo di fioritura, il colore, il diametro dei fiori e la durata. Solo le migliori si conquistano un posto nelle collezioni di Opti-flor, che dai clienti vengono riconosciute come le più trendy, esclusive e di stile. TECNOLOGIA E CURA ARTIGIANALE La maggior parte delle fasi di lavorazione nelle serre è meccanizzata, ma ciò non toglie che molto ancora sia fatto, inevitabilmente, affidandosi alla maestria e alla
La Creative Collection mostra le possibilità creative offerte dalla Phalaenopsis. In questa collezione viene esaltata l’individualità della singola pianta, grazie al suo sviluppo naturale e al tocco aggiunto dall’intervento umano. Grazie a una tecnica artigianale giapponese che prevede l’uso di tutori in filo d’acciaio, queste orchidee in forme particolari sono la massima espressione dell’eleganza.
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Flortecnica e vivaismo
manualità dei collaboratori dell’azienda. L’attenzione e l’abilità sono due dei valori principali che vengono coltivati in azienda. Per sollecitare questo atteggiamento anche nei clienti, ogni anno Opti-flor premia un professionista dell’orchidea che si è distinto in maniera particolare, con il “Golden Singolo Award”: in questo modo l’eccellenza di uno diventa stimolo ed esempio per tutti. E sempre a proposito di eccellenza, Opti-flor ha investito molto nel rispetto delle persone, della natura, e dell’ambiente. Il riscaldamento dell’azienda è fornito da pompe di calore che prendono l’acqua a una profondità di 2500 metri. Opti-flor è certificata da “Fair Flowers Fair Plants”, un marchio di garanzia per fiori e piante provenienti da aziende che rispondano a severi requisiti nel campo dell’ambiente e del personale, e ha inoltre la certificazione MPS-A, che garantisce la cura nell’uso di energia, acqua, concimi e protezione delle piante. Nelle serre di Opti-flor i parametri di luce, umidità e calore sono perfettamente bilanciati per ottenere il massimo risultato. Il riscaldamento è ottenuto tramite pompe di calore che attingono l’acqua a 2500 metri di profondità.
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TENDENZE | anteprime
più affermando sia sul mercato italiano che su quello internazionale con importanti operazioni in mercati emergenti e tradizionali. La visita di giugno a Gruppo Padana ha comportato un grande lavoro di valutazione delle varietà che non solo sono coltivate sia in esterno che in interno, ma che hanno implicato anche un confronto varietale, oltre a una coltivazione sapiente e pensata per avere delle piante mature come quelle che vengono messe in vendita nei nostri garden center.
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ella seconda metà di giugno, chi ne ha fatto domanda, ha visitato i campi prova di Gruppo Padana. È stato così possibile visionare l’intero assortimento per la Primavera-Estate 2018 e la presentazione delle principali novità commerciali e pre-commerciali. Negli ultimi anni Gruppo Padana dei fratelli Gazzola ha dato molto spazio alle prove in campo facendo di questo evento non solo un luogo di incontro ma anche un momento di confronto tra le varietà in assortimento e quelle che vengono candidate a entrare nell’assortimento per l’anno successivo. I criteri per scegliere nuove varietà da mettere in assortimento sono diversi di pianta in pianta, così come le esigenze tecniche, di marketing e commerciali spingono i tecnici del Gruppo Padana a cercare il confronto con la clientela prima di scegliere una nuova varietà. Forti dei 250.000 metri quadri di serre la produzione di giovani piante di Paese (TV) si sta sempre di
RISULTATI ACCATTIVANTI Tra le novità per il 2018, la Canna Cannova Red Shades è la varietà che più mi ha colpito sia per le piante viste in campo che per quelle viste in serra. Piante dal buon vigore, come sempre la Canna nei suoi ibridi moderni, ma dalla coltivazione particolarmente facile e dal risultato accattivante dovuto soprattutto al portamento della pianta matura, eretto e aperto. Molto belle anche in vaso grande da usare per la vendita estiva. Il Red Orange così come il Deep red sono tra gli Argyranthemum della selezione Grandaisy® di Mohereim di recente introduzione nel catalogo di Padana con una esclusiva di vendita che rende l’offerta di margherite da vaso ancora più accattivante. Particolare attenzione va riposta alla varietà Red Orange che ha un lungo periodo di fioritura e una grande variabilità di colore a seconda dell’età del fiore che colpisce tutti sia gli addetti ai lavori che il consumatore finale. Ottima anche la resistenza al caldo estivo che quest’estate si è fatto tutto sentire anche in questa parte di Veneto.
IN ANTICIPO SULLE
RICH IE
Eccovi una panoramica delle novità Primavera-Estate 2018 presentate da Gruppo Padana nel corso dei campi prova di giugno. Cosa ci ha colpito? La coltivazione sapiente e il grande lavoro di valutazione delle varietà di Alessandro Coraggio
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Flortecnica e vivaismo
LE NOSTRE PREFERITE
Colours games Verbena Temari mix 2.
Surfinia® Table Dark Red.
VASTITÀ DELL'ASSORTIMENTO Maggiore interesse per le Verbena in particolare per il Colours games Temari mix 2 dal risultato armonioso nella forma e nei colori, particolarmente accattivante anche la Verbena Lanai Bright eye così come una vera stranezza dovuta alla Verbena vintage vodka. Colore paglierino che tiene bene il sole ma che vede i fiori portati su una pianta ancora poco sviluppata nella vegetazione. Perfetta per vasi singoli di non grandi dimensioni. Il bello delle Surfinia® nelle prove di Padana è la vastità dell’assortimento. La perfezione delle piante di Surfinia® Table Dark Red è stata unica e veniva voglia di comprare le piante esposte. Accanto alle petunie le Mandevilla in particolare la Classic Early scarlet così come la Mini Scarlet hanno mostrato tutta la loro carica esplosiva e il grande lavoro di selezione. Fiori abbondanti su piante ben formate, colori resistenti e ottima colorazione delle foglie libere da sensibilità e debolezze genetiche. Un ampio assortimento di Dipladenia che confermano Padana nella rosa degli attori principali di questa coltura. Andare da Padana a vedere le prove non è facile, la sede per me è lontana e richiede tempo, tempo che in questa estate calda dopo una primavera caldissima non sempre è disponibile. Ma chi non si muove, oltre a invecchiare prima, si espone a rischi enormi: perde il treno!
H IESTE FUTURE Argyranthemum Grandaisy® Red Orange.
• Canna Cannova Red Shades • Argyranthemum Red Orange e Deep red della selezione Grandaisy® di Mohereim • Verbena Colours games Temari mix 2, Verbena Lanai Bright eye, Verbena vintage vodka • Surfinia® Table Dark Red • Mandevilla, in particolare la Classic Early scarlet così come la Mini Scarlet
TENDENZE | eventi
DOVE LE PIANTE
INCONT
Vi raccontiamo la nostra esperienza ai FlowerTrials® 2017. Un evento culturale a tutti gli effetti, dove vengono mostrate le novità e le particolarità del nostro settore. Curiosi? A voi quattro pagine belle sostanziose di Matteo Ragni
Allium Quattro F1 di Prudac, venduto in Italia da Domina Seeds. Una varietà di erba cipollina molto interessante, soprattutto per la sua bellissima fioritura.
I NUMERI • 7.135 visitatori registrati provenienti da 67 Paesi • 5.557 persone nel Westland, con un incremento del 6% rispetto al 2016 • Anche la regione Aalsmeer ha visto un nuovo aumento di 3.653 visitatori, il 4,4% in più rispetto al 2016
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I
FlowerTrials® 2017 si sono svolti dal 13 al 16 giugno nelle regioni di Westland e Aalsmeer in Olanda e nella regione Rheinland Westfalen in Germania. Tutte le volte che mi trovo a spiegare che cosa sono i FlowerTrials® a chi non è del nostro settore mi accorgo che l’idea che si fa la gente è quella della settimana della moda delle piante. In realtà non siamo molto lontani. I FlowerTrials® non sono solo un incontro mondano e programmatico, quello è di più IPM ad Essen, ma è soprattutto un evento culturale. Non si vende ai FlowerTrials® non si compra ai FlowerTrials® ma si mostrano le novità, le stranezze e le particolarità. I numeri parlano chiaro. CIFRE CHE PARLANO Con 7.135 visitatori registrati provenienti da 67 Paesi, i FlowerTrials® 2017 fanno di nuovo il pieno. Il numero totale di visitatori nei Paesi Bassi è aumentato notevolmente. Non meno di 5.557 persone hanno fatto il viaggio nella regione del Westland, con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno. Anche la regione Aalsmeer, cresciuta fortemente negli ultimi anni, ha visto un nuovo aumento di 3.653 visitatori, il 4,4% in più rispetto al 2016. I soli numeri non bastano: il mercoledì ci sono stati ben quattro incontri con non meno di
Flortecnica e vivaismo
ONTRANO LE PERSONE Sundaville Mini Scarlet colore tradizionale e fiore piccolo. Cambiare la taglia del fiore per avere una nuova varietà commerciale è una scelta semplice ma non scontata se il risultato è così interessante e accattivante.
15 Sud Coreani che giravano in Olanda, il numero di visitatori dell’Europa dell’Est è aumentato così come il numero di Latini, cioè italiani, spagnoli e io aggiungo anche greci e turchi. ATTENZIONE ALLA RICERCA GENETICA Piccoli accenni di miglioramento da un punto di vista genetico si sono intravisti soprattutto se si pensa che questa primavera tutti sono stati catalizzati dallo scandalo delle Petunie geneticamente modificate. Dovendo passare la maggior parte del mio tempo con le aziende israeliane con le quali collaboro, mi sono mosso poco ma ho, come sempre, parlato tanto. I discorsi andavano sempre verso le novità e io mi sono accorto che due sono i temi ricorrenti: la riduzione dei costi di produzione con relativo interesse per l’uso di macchine per l'abbattimento della prima voce di costo nella nostra industria, cioè la manodopera; il secondo tema è la ricerca genetica verso nicchie inesplorate, cercare nuove piante o gruppi
Grandaisy® la collezione di Argyranthemum a fiore grande più completa e accattivante con molte sfumature di colore perfette per essere coltivate sia in vaso piccolo che in vaso grande. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | eventi
di piante con esigenze e comportamento simile da poter essere coltivate insieme o da vendere nello steso periodo. In entrambe i casi le aziende olandesi e tedesche sono da guardare con attenzione.
A sorpresa Rino Caccia di Gruppo Padana ha trovato il suo posto nei corridoi di MNP. Certamente vedremo Padana ai Trials il prossimo anno.
Molto d’effetto la massa e l’esposizione di piante di Dummen Orange che sempre più si conferma il principale player del mercato sia in termine di varietà che di forza vendite. Una grande azienda che continua a crescere.
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Flortecnica e vivaismo
TRADIZIONE E INNOVAZIONE L’approccio di Moerheim anzi di MNP (Moerheim New Plant), rappresentante in Europa di Suntory, mi ha confermato l’idea che la tradizione e l’innovazione pagano sempre: una sola varietà di petunia trovata geneticamente modificata e subito tolta dal mercato, un marchio nuovo e rilanciato non solo nell’immagine ma soprattutto nella strategia commerciale con alleanze e con aperture a nuovi mercati con i prodotti che hanno reso forte la genetica Suntory in Europa: Surfinia®, Sundaville®, Senetti®. Innovazione misurata e qualità solida e tradizionale. Questo approccio classico ma rassicurante l’ho trovato anche in altre aziende brevemente visitate quest’anno, come Morel e Florensis e come tante altre che fanno la storia e la tradizione del nostro settore. Non sono stato in Germania ma mi riprometto di andarci il prossimo anno, magari raggiungendo l'Olanda in auto così da poter andare e tornare caricando piante e visitando posti che non ho mai visto prima. Sono aperte le iscrizioni per il mio personale tour che si terrà come i FlowerTrials® 2018 dal 12 al 15 giugno.
1. L’incremento dei visitatori ai FlowerTrials®, per le aziende che espongono, comporta una maggiore ricerca e cura dell’offerta. 2. Surfinia® Ocean Blue, portamento ricadente, colore acceso, calice bianco. Una delle migliori surfinie per la resistenza al caldo e per la tenuta del fiore. 3. Il mondo della coltivazione delle orchidee sgomita per restare sempre sulla cresta dell’onda. Aziende che producono nuove varietà cercano di rendere le orchidee coltivabili da tutti.
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3 Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | consumer
Lo studio è stato condotto nei mesi di aprile e maggio tra i professionisti iscritti su Houzz (oltre 8.600 rispondenti a livello globale, di cui più di 1.200 in Italia)
H
ouzz, la piattaforma online leader mondiale nell’arredamento, progettazione e ristrutturazione d’interni e d’esterni ha indagato all’interno della propria community per scoprire le preferenze in termini di “verde” e spazi outdoor. Le risposte sono state sorprendenti soprattutto per quanto riguarda la percentuale di consumatori che ha intenzione di investire nel verde privato. Vediamo nel dettaglio i risultati del sondaggio. IL GARDENING PIACE ALL’85% DEGLI ITALIANI Per il 29% della community, durante la stagione calda l’area esterna alla propria casa diventa una vera stanza aggiuntiva, proprio per la piacevolezza del trascorrere il tempo all’aria aperta, dopo mesi rinchiusi in casa o in ufficio. Il 45% dedica il giardino ai piacevoli momenti di relax, il 20% lo sfrutta per dedicarsi all’hobby del giardinaggio, mentre il 19% organizza grigliate e cene con gli
amici. Solo il 5% lo utilizza come solarium o area dove poter fumare (4%). Il motivo per cui ci si prende cura del giardino è quasi unanime: l’85% infatti lo fa perché dedicarsi al “gardening” è considerata un’attività rilassante in grado di mettere di buon umore. Solo il 12% lo fa per motivi estetici, e ancor meno (1%) per obblighi dettati dal regolamento condominiale. «Il giardinaggio e la cura dell’orto sono diventate attività riconosciute per il loro potere di rilassare e tranquillizzare. Gli utenti di Houzz sono attentissimi alle tendenze in fatto di verde e seguono con passione gli articoli che parlano sia di giardinaggio che di arredo outdoor: anche chi ha solo un terrazzino a disposizione non demorde e cerca consigli pratici per realizzare, in piccolo o in grande, il suo paradiso verde personale», dice Leonora Sartori, editor italiana del magazine di Houzz. E per quanto riguarda il materiale vegetale da usare nel sistemare il proprio spazio, ben il 45% preferisce i fiori, per dare un tocco di colore, mentre il 33% si orienta sulle piante per ricreare un angolo di verde personale; il 12% sottolinea che ama coltivare piante aromatiche per insaporire i propri piatti. SI INVESTE NEL VERDE Oltre a questi sondaggi condotti all’interno della propria Community, di recente Houzz ha anche presentato lo studio annuale sulle “Tendenze nella progettazione di esterni residenziali”, dal quale è emersa l’importanza di personalizzare il proprio giardino o terrazza: il 41% che ha appena acquistato casa è infatti intenzionato ad adattare gli spazi esterni secondo i propri gusti e desideri. Tra i motivi principali che li hanno portati a intraprendere il progetto, ritroviamo l'adattamento ai recenti cambiamenti nella famiglia e nello stile di vita (21%) e il rinnovamento di elementi deteriorati o fatiscenti (21%). Indipendentemente dalla motivazione, gli italiani hanno in mente grandi progetti: ben il 50% prevede infatti cambiamenti
IN GIARDINO VOGLIAMO
I FIORI
Secondo un recente sondaggio il 45% dei consumatori li preferisce; al secondo posto le piante verdi. E la metà di chi ha comprato casa vuole investire nella sistemazione degli spazi verdi a cura di Filippo Tommaseo
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Flortecnica e vivaismo
ELEMENTI ESTERNI NON STRUTTURALI RINNOVATI Fioriere/vasi
69%
45%
Aiuole/bordure
30%
sostanziali. Dallo studio emerge anche che, al contrario di quello che si potrebbe pensare, il 12% dei proprietari di casa interagisce maggiormente con i propri vicini dopo i lavori di ristrutturazione. Il 53% scambia saluti di cortesia con il proprio vicinato, il 43% si intrattiene in chiacchiere, il 30% si aiuta a vicenda quando necessario e il 13% trova l’occasione per bere e mangiare qualcosa insieme. Insomma, l’outdoor bello e confortevole è uno spazio da vivere, e da vivere insieme, per cui vale la pena spendere tempo, denaro ed energie.
Prato - naturale
A PROPOSITO DI HOUZZ
27%
Attrezzature per il fuoco
23%
Parete verde
Le percentuali degli elementi più richiesti in giardino e delle operazioni più diffuse.
Houzz è la piattaforma online leader mondiale nell’arredamento della casa e nell’offerta di soluzioni di design in ogni fase della ristrutturazione. Dall’arredo di una stanza alla costruzione di una casa, Houzz mette in contatto milioni di utenti appassionati di design e professionisti di tutto il mondo. Avvalendosi del più ampio database di immagini di proposte residenziali e di una vivace community, Houzz è la soluzione più immediata per trovare idee, soluzioni, ricevere consigli, comprare prodotti e arredi, coinvolgere e ingaggiare professionisti per trasformare la casa dei sogni in realtà. Houzz ha sede a Palo Alto in California e dispone di uffici a Londra, Berlino, Mosca, Sydney, Bangalore e Tokyo. Houzz e il suo logo sono marchi registrati a livello internazionale da Houzz Inc. Per maggiori informazioni consultare www.houzz.it.
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Nixe
ECONOMIA & GESTIONE
INSIEME VERSO LA
MODERNITÀ DI DOMANI...
S
iete imprenditori perché credete di poter creare qualcosa di speciale e quindi fate del mettervi costantemente in gioco, il vostro modus vivendi, o perché vi è capitato? Ecco la provocazione con cui apriamo l'articolo di questo numero, perché chi sceglie di fare impresa deve farlo sapendo che non si deve smettere mai di cercare di migliorare. E per le imprese florovivaistiche moderne, nel nostro Paese, che, diciamolo ancora, poca attenzione pone alla normativa di settore, di margine ce ne è ancora tanto, per fortuna! Spesso però le dimensioni dell'azienda media di questo comparto sono piccole, e troppo spesso il produttore-tipo non crede nella possibilità di crescere insieme agli altri. A raccontarci questo atteggiamento consolidato sono i dati attinti dal mercato, dove si osservano accanto a poche realtà strutturate e organizzate una miriade di satelliti abbandonati alle proprie orbite.
P
PUNTARE ALL’ECCELLENZA A 360º er affrontare le sfide che la modernità impone e per riuscire a rispondere alle nuove e sofisticate esigenze del consumatore medio è indispensabile una consapevole e “costosa” ricerca in termini di innovazione, ma non solo. Non va sottovalutata l'importanza di un'offerta a tutto tondo, capace di soddisfare le tante sfaccettature di una domanda sempre più preparata ed esigente, in termini di qualità di prodotto ma anche di gamma. Pur conservando eventuali specializzazioni in questa o in quell'altra produzione, pur avendo delle punte di eccellenza, è cruciale riuscire ad integrare la propria offerta, ampliando la varietà dei prodotti-servizi proposti
Una riflessione doverosa sul significato di imprenditoria in Italia in questo momento storico, con un suggerimento, vecchio ma sempre nuovo perché spesso inascoltato: fare rete può essere la soluzione di Jessica Bertoni
IL PUNTO CRUCIALE
È fondamentale l’analisi della possibilità di creare aggregazione, attraverso l’esamina delle diverse alternative esistenti che meglio si adattano al tipo di imprese da cui nasce l’esigenza. Esistono degli sportelli ad hoc, nati per aiutare le imprese ad aggregarsi. Grazie a questi sportelli sarà quindi possibile progettare e realizzare alleanze tra PMI motivate a crescere. Si possono chiedere informazioni presso le associazioni di categoria della realtà territoriale di residenza delle imprese interessate. La cosa più auspicabile sarebbe la creazione di un aggregato di comparto, un’associazione di imprese florovivaistiche italiane capace di agire sul mercato operando come un unico soggetto economico vero e proprio, pur mantenendo l’individualità dei consociati.
Flortecnica e vivaismo
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ECONOMIA & GESTIONE
IN BREVE
• Le piccole e medie imprese italiane faticano a rimanere competitive • Unirsi per aumentare la forza di tutti • Molte sono le possibili opzioni e forme organizzative • Se il un prodotto è inserito in un contesto conosciuto e misurabile, sarà possibile per il consumatore fidarsi della qualità proposta. • La rete d’imprese è la soluzione più semplice • Si semplifica il sistema di relazioni della filiera di fornitura con il cliente finale • Si garantisce una offerta più completa, di servizi, di prodotti, di fasi di lavorazioni • Si ottimizza la gestione delle risorse e delle competenze • Si possono portare avanti azioni comuni suddividendone i costi • Si mantiene la libertà e l’autonomia delle singole aziende
in modo da raggiungere una totale complementarietà. Solo così si rimane competitivi e si può sperare di non perdere quote di mercato. Tanto più in considerazione che, oltre ai concorrenti nazionali, si subisce anche l'offerta estera. Come affrontare dunque un mercato così selettivo e difficile? La forza dell'imprenditoria deve sapersi spingere anche lì dove il vuoto normativo non propone possibilità. Creare delle dinamiche di comparto, far fare tutto al mercato: questo il limite verso cui tendere sviluppando il modello teorico da seguire per poter attuare il coraggioso processo di ammodernamento e miglioramento dell’impresa florovivaistica di oggi.
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AUMENTARE LA FORZA, SENZA PERDERE L’IDENTITÀ a detto infatti che, in generale, tutte le piccole e medie imprese italiane faticano oggi a rimanere competitive senza stringere alleanze e collaborazioni. La conquista di nuovi mercati impegna ingenti risorse finanziarie e richiede sforzi organizzativi spesso non alla loro portata dei soggetti esistenti. Gli investimenti in ricerca e innovazione determinanti per creare e produrre nuovi prodotti, sono poco praticati per le forti difficoltà sia a reperire le risorse, sia a costruire rapporti con università e centri di ricerca. O si hanno davvero importanti risorse, in termini finanziari e di conoscenze, o la chiave di svolta è la collaborazione con gli altri: unirsi per aumentare la forza di tutti, pur mantenendo la propria individualità. Passare dalle possibilità rilegate al piccolo alle opportunità del grande. E questo apparentemente pretenzioso obiettivo è in realtà una possibilità alla portata davvero di tutti. Vediamo come. La collaborazione tra imprese, specie per quelle più piccole e che non realizzano un prodotto proprio, rappresenta uno dei principali elementi per aumentare la capacità di innovare, di competere e dare impulso alla crescita delle attività imprenditoriali. Molte sono le possibili opzioni e forme organizzative:
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Flortecnica e vivaismo
dalle semplici collaborazioni a veri e propri processi di aggregazione. Non dimentichiamo infine che il successo di ciò che proponiamo dipende sicuramente in misura direttamente proporzionale da quanto è obiettivamente misurabile il rapporto qualità prezzo. Cosa significa? Significa in parole semplici che se il nostro prodotto è inserito in un contesto conosciuto e misurabile, allora sarà possibile per il consumatore fidarsi della qualità proposta. Il termine misurabile implica una identificazione dell'impresa in termini di standard di qualità attesi.
I
UN ESEMPIO: LE RETI DI IMPRESA mmaginiamo dunque un contenitore, che chiamiamo a titolo esemplificativo, impresa di qualità, in cui rientrano tutti i garden che si associano. Ovviamente per poter essere associati le imprese dovranno rispettare dei parametri predefiniti (parametri dimensionali, politiche di prezzo, standard di qualità, e così via). L'iniziativa aggregativa dovrebbe partire da un singolo o gruppo ristretto di imprese (ad esempio nella forma tipica dell'associazione temporanea di imprese che, lo si specifica, non è soggetto giuridico a parte) che potrebbe fare da capofila del progetto. Ci vorrebbe un'analisi economica da parte di un addetto ai lavori, per l'identificazione dei parametri da soddisfare per poter far parte dell'aggregato. Punto, questo, nevralgico, che segna il livello qualitativo dell'aggregazione e il target di riferimento. Occorrerebbe dunque creare un mini apparato che fungesse da segreteria della nascente associazione. Si potrebbe ricorrere a un vero e proprio contratto di rete per gestire alcuni progetti specifici. Si prenda ad esempio la gestione degli ordini di acquisto, che, attraverso un semplice contratto di rete di imprese, potrebbe funzionare come una sorta di centrale di acquisti, il cui potere contrattuale è molto più forte nei confronti del fornitore, pur non avendo i costi tipici del ricarico applicati dalla centrale di acquisto ai singoli soggetti (le imprese che si servono della centrale di acquisto). Questo si convertirebbe immediatamente in una più soddisfacente
Per le imprese florovivaistiche moderne, nel nostro Paese che poca attenzione pone alla normativa di settore, di
margine ce n’è ancora tanto,
per fortuna!
ECONOMIA & GESTIONE
politica di prezzo da adottare e praticare ai clienti, garantendo prezzi più concorrenziali. È il caso di ribadire che l'unione fa la forza. Le reti d’impresa sono, infatti, una particolare forma di collaborazione tra imprese che preserva l’indipendenza di ogni singola impresa e nello stesso tempo consente di dar vita a un’impresa più grande e quindi di sfruttare i vantaggi legati alla maggiore dimensione. Questo contratto prevede la norma: “più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere la propria capacità innovativa e la propria capacità di competere sul mercato e a tal fine si obbligano sulla base di un programma comune di rete a collaborare in forme e ambiti prestabiliti attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale o tecnologica ovvero ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa”.
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TANTI I VANTAGGI are rete di imprese vuole dire semplificare il sistema di relazioni della filiera di fornitura con il cliente finale: significa infatti per il cliente finale ridurre il parco fornitori e i costi di gestione delle commesse potendo contare su di un unico fornitore invece di tanti interlocutori. Fare rete di imprese vuole anche dire garantire una offerta più completa, di servizi, di prodotti, di fasi di lavorazioni... Una rete trasversale di piccole medie imprese permette infatti di presentarsi sul mercato con un’unica offerta completa capace di soddisfare le richieste più complesse ed impegnative di uno stesso cliente o di accrescere il numero dei clienti. Fare rete tra imprese vuole anche dire ottimizzazione delle risorse e delle competenze: la rete permette infatti di condividere servizi e specializzazioni e quindi di non aumentare le singole strutture e saturare le risorse esistenti. Consente inoltre, di portare avanti azioni comuni suddividendone i costi (ad esempio, ricerca e sviluppo, fiere internazionali, rete commerciale, e così via), mantenendo nello stesso tempo la libertà e l’autonomia della singola azienda. Si potrebbe ambire addirittura a una standardizzazione di alcune fasi dell'organizzazione aziendale. Prima fra tutte la comunicazione: adottare un modello comunicativo uniforme per tutti gli iscritti, un po' come una comunità in cui si parla lo stesso linguaggio. Così si potranno creare delle sicure economie di scala in termini di costi promozionali: ciascuna realtà promuovendo sé stessa promuoverà anche il contenitore di cui fa parte e viceversa (sinergie!). Al di là della produzione e dell’attività caratteristica di ciascuna impresa aderente all'aggregazione creata, è chiaro che si apriranno nuove possibilità, quanto meno in termini di attività correlate che potrebbero essere gestite in solido con tutti o alcuni consociati. Il punto fondamentale dunque da
Si aumenterebbe la forza economica, competitiva e “contrattuale” dell’intero settore, spostando l’attenzione degli addetti ai lavori e, perché no, del legislatore affrontare è l'analisi della possibilità di creare aggregazione, attraverso l'esamina delle diverse alternative esistenti che meglio si adattano al tipo di imprese da cui nasce l'esigenza. In alcune realtà territoriali esistono già degli sportelli ad hoc, nati per aiutare le imprese ad aggregarsi. Grazie a questi sportelli sarà quindi possibile progettare e realizzare alleanze tra PMI motivate a crescere e a competere attraverso un rafforzamento delle dimensioni, reso oggi necessario dall’ampiezza e complessità degli scenari di riferimento. Al riguardo, si possono chiedere informazioni presso le associazioni di categoria della realtà territoriale di residenza delle imprese interessate. Ma ciò che sarebbe auspicabile sarebbe davvero la creazione di un aggregato di comparto, un'associazione capace di agire sul mercato operando come un unico soggetto economico vero e proprio, pur mantenendo l'individualità dei consociati. In questo modo si aumenterebbe la forza economica, competitiva e “contrattuale”, in termini anche strettamente giuridici, dell'intero settore, spostando l'attenzione degli addetti ai lavori e, perché no, del legislatore. Questa la svolta per crescere ed acquisire quell'identità che ancora manca alle imprese di questo settore, ma che è indispensabile per il futuro e per rendere ragionevole un fruttuoso ricambio generazionale nella gestione di queste particolari aziende da cui ancora tanto ci si può aspettare.
PASSAGGI DEL PROCESSO AGGREGATIVO
1. L’iniziativa aggregativa dovrebbe partire da un singolo o gruppo ristretto di imprese che fa da capofila del progetto 2. Analisi economica da parte di un addetto ai lavori, per l’identificazione dei parametri da soddisfare per poter far parte dell’aggregato 3. Creare un mini apparato che funga da segreteria 4. Ricorrere al contratto di rete 5. Organizzarsi come una sorta di centrale di acquisti 6. Procedere alla standardizzazione di alcune fasi dell’organizzazione aziendale, come la comunicazione
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Substrati di coltivazione: composizione, proprietà e impiego Tracciabilità: dalle materie prime al prodotto finito Guida all’impegno dei substrati di coltivazione Queste sono le tre linee guida pubblicate da Aipsa, Associazione Italiana di Substrati di coltivazione e Ammendanti, strumenti utili per il sostegno e lo sviluppo del settore
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