TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
Flortecnica e vivaismo
397
dal 1977 informa il settore
Gennaio - Febbraio 2018 • anno MMXVIII
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La Calibrachoa è stata eletta "Pianta dell'Anno" dal National Garden Bureau. E si prepara alla conquista del mercato
Calibrachoa, una gamma di colori potenzialmente infinita
17 PRIMO PIANO / assortimento Una selezione di salvie dall'interessante valore ornamentale
20 PRIMO PIANO / studi IRF di Sanremo: cactacee, andiamo bene
PRODUZIONE 26 andamenti
2017: crescono i prezzi (e la domanda)
47 IPM Essen
Un nuovo mondo ci attende
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… e tutto fiorisce!
EDITORIALE | questo numero
S
arà un 2018 molto più colorato, grazie alla Calibrachoa. Ecco perché l’abbiamo scelta per la prima di copertina di questo Flortecnica e vivaismo. Il National Garden Bureau, l’associazione americana che raccoglie alcune delle aziende rappresentative del mercato di riferimento sulla scena mondiale, l’ha eletta “Pianta dell’anno”, grazie al grande lavoro di ibridazione che ha portato alla nascita di molte varietà più tolleranti a una più ampia pluralità di terreni e di climi. Ma soprattutto ha una gamma molto vasta di colori, capace di generare mix strepitosi. E sulla scia dell’ottimismo, anche gli ultimi dati Ismea raccontano di un andamento 2017 controtendenza, rispetto ai risultati degli anni precedenti. Il trend? Crescono i prezzi e la domanda. Inoltre, buone le vendite in Italia, ma ancor di più all’estero. Altro dato che lascia ben sperare: le aziende vivaistiche, dopo lunghi periodi di crisi, hanno quasi smaltito le scorte degli anni precedenti. Ma in questo Flortecnica e vivaismo c’è spazio anche per un sacco di interessanti novità: a partire dall’ultimo catalogo di ICL con nuove soluzioni innovative per il vivaismo, passando dalle ortensie Forever & Ever, un marchio dal notevole valore aggiunto in termini di marketing, per arrivare alla nuova immagine di Biancheri Creazioni tutta incentrata sulla bellezza dei (suoi) ranuncoli. Insomma, tutti segnali per un anno dai colori accesi.
di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE
B
isogna sempre rinnovarsi. La vita è tutto uno scambio di figurine, dove il segreto è scambiarsi le idee, i pensieri e i pezzetti di vita. Rinnovarsi è importante, imparare dagli altri lo è lo stesso, ma bisogna sempre avere qualcosa di nuovo da dire. All’IPM di Essen ci sono state poche novità, tanta confusione e poche certezze. Allora bisogna fare da sé, si deve essere originali e trovare un punto di forza in casa nostra, in un’idea nuova che ci viene viaggiando, nel pensiero nuovo del figlio che è di recente entrato in azienda o nello sguardo curioso e genuino dell’ultimo assunto. Il tempo non fa sconti e non possiamo permetterci di perdere occasioni d’oro. Quello che coltivavano i nostri padri, quello che coltivavamo noi qualche tempo fa ora è già storia, pre-storia delle volte. Ogni anno, ogni stagione una idea nuova, una sfida nuova. Che tutte le occasioni del 2018 siano una sfida nuova. Che tutti si sentano irrequieti e che non ci sia pace nella nostra mente e nelle nostre aziende. Le sfide sono grandi: il mercato tedesco minaccia di ri-fermarsi, quello francese perde quote di mercato ogni anno. Gli inglesi perdono colpi con la Brexit e il mercato italiano è imprevedibile e incerto. Solo chi osa e chi dà prova di originalità ce la farà, solo chi ci mette la faccia, le mani e la testa riuscirà ad affrontare le sfide del mercato. Io ci sono e le idee non mi mancano; e tu dove sei? Giochi con me?
di Matteo Ragni - @matteoragni_eu
Flortecnica e vivaismo
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w w w. c o r i n o b r u n a . c o m
SOMMARIO | 397 - 2018
Gennaio / Febbraio TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
Flortecnica e vivaismo
397
dal 1977 informa il settore
Gennaio - Febbraio 2018 • anno MMXVIII
15 PRIMO PIANO
11 COPERTINA IN COPERTINA Eletta “Pianta dell’Anno” dal National Garden Bureau, la Calibrachoa offre colori e mix potenzialmente infiniti. Qui, calibrachoa Can-Can® Bumble Bee Pink di Ball FloraPlant
È l’anno della Calibrachoa a cura di Marta Meggiolaro testi e foto di National Garden Bureau
15 AZIENDE
80 anni di Vannucci di Costanza di Matteo
17 ASSORTIMENTO
Un mondo di salvie di Gabriele Cantaluppi
20 STUDI
Cactacee, andiamo bene a cura di Costanza di Matteo con la collaborazione di Margherita Beruto
PRODUZIONE
26 ANDAMENTI
Crescono i prezzi (e la domanda) di Paola Lauricella
28 VASI
Green o “blue” economy? di Daniela Stasi
30 NOVITÀ
Per sviluppare la produzione di Filippo Terragni
32 AZIENDE
Fascino esotico di Filippo Terragni
35 NUTRIZIONE
Migliori prestazioni di Filippo Tommaseo
38 MARKETING
Focus sul consumatore di Bianca Belfiore
39 PIANTE FIORITE
L’iberis che fa primavera di Alessandro Coraggio
40 PIANTE FIORITE
“Ho esattamente quello che cerchi” di Alessandro Coraggio
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41 DIFESA
Lotta ai tripidi di Filippo Tommaseo
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Flortecnica e vivaismo
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 397 - Gennaio / Febbraio 2018
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net
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COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Giacomo Castagna , Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo
TENDENZE
GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon
Ortensie per sempre di Costanza di Matteo
PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net
44 MARKETING 47 FIERE
Un nuovo mondo ci attende di Matteo Ragni
SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)
È tornato il viola di Costanza di Matteo
52 NOVITÀ
Una nuova storia di Daniela Stasi
54 EVENTI
Portiamo il fiore allo step successivo colloquio con Eva Olbrich di Marta Meggiolaro
57 CONSUMER
Unica regola, nessuna regola a cura di Bianca Belfiore testi e foto di Flower Council of Holland
RUBRICHE
05 EDITORIALE
Questo numero di Matteo Ragni e Francesco Tozzi
22 FATTI & BREVI
News dal mercato
22 FOCUS
Le stelle emergenti di IPM
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DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe. ASSOCIATA AD
e d i z io n i
50 COLORI
Laboratorio
verde
Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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PRIMO PIANO | copertina
È L’ANNO DELLA
CALIBRACHOA Più resistente della petunia, una gamma di colori potenzialmente infinita, e ottime prestazioni in vaso: così conquisterà il mercato e tutte le balconette del mondo a cura di Marta Meggiolaro testi e foto di National Garden Bureau
Calibrachoa Kabloom Deep Blue - Pan American Seed Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | copertina
P
IN BREVE • National Garden Bureau • Pianta dell’anno: la Calibrachoa • Pieno sole • Terriccio ben drenato • Irrigare e fertilizzare con regolarità • Ampia gamma di colori disponibile • Da talea • Una sola serie da seme
oche piante hanno la stoffa per fare le dive come la Calibrachoa. Una strada in salita la sua, certo, ma quest’anno è stato sancito il suo approdo fra le stelle con la nomina a “Pianta dell’anno” del National Garden Bureau, l’associazione americana che raccoglie alcune delle aziende rappresentative del mercato del florovivaismo americano e importanti sulla scena mondiale.
Calibrachoa Celebration Illusion Calibrachoa Mini Famous Double Silver Blue - Selecta One
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ANCORA DA CONOSCERE La Calibrachoa fa il suo ingresso nel mercato negli anni ’80, ma è negli anni ’90, con Million Bells®, opera di un ibridatore giapponese, che scoppia il caso. Sono piante bellissime, anche se difficili da coltivare partendo dal seme. Successivamente si capisce che le performance sono molto meglio in basket e in vaso piuttosto che in piena terra, e così la strada per gli ibridatori e i produttori è segnata. Negli ultimi venti – trent’anni, la Calibrachoa si diffonde dal Brasile al Giappone, dall’Europa all’America, e arriva nei giardini dei consumatori. Se consideriamo che la maggior parte dei fiori che coltiviamo in giardino sono del 1700 o al più del 1800, decisamente la Calibrachoa può essere considerata una giovanissima. PETUNIETTA? NON PROPRIO Brasiliana d’origine, si riscontrano alcune varietà anche in altre regioni dell’America Latina, come la sua sorella più grande, la Petunia. Inizialmente facevano parte dello stesso genere, ma successivamente la Calibrachoa è stata classificata con un genere differente. La Calibrachoa ha una gamma molto più ampia di colori rispetto alla Petunia ed è in grado di generare mix molto più complessi. In sostanza, quando ci riferiamo alla Calibrachoa definendola una “mini – petunia”, stiamo dicendo un’inesattezza. Tra l’altro il suolo d’origine è quello roccioso e collinare, per questo rispetto alle petunie la Calibrachoaha una certa resistenza al secco e preferisce il suolo ben drenato. FRA LE PIÙ VENDUTE OGNI ANNO Grazie a un imponente lavoro di ibridazione, i problemi che rendevano la Calibrachoa difficile da coltivare sono
Calibrachoa Callie Pink Morn - Syngenta
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Flortecnica e vivaismo
Calibrachoa Callie Sunny Yellow - Syngenta
Calibrachoa Can Can Bumble Bee Pink - Ball Flora Plant
stati risolti. Le nuove varietà sono più tolleranti a una più ampia varietà di terreni e di climi, anche se resta una pianta che sta meglio in vaso che a terra e che non ama i terreni con un pH alto. Le vendite della Calibrachoa sono lentamente decollate, mano a mano che diventava più facile da tenere, e adesso è una fra le piante più vendute ogni anno. Il motivo è da ricercare nel fatto che le piante fiorite di Calibrachoa, con la loro massa di migliaia di campanelle coloratissime, sono un vero eye-catcher e non stancano mai grazie all’infinita gamma di colori disponibili. E non è solo la palette dei colori, ma anche le diverse combinazioni possibili di trame e fantasie che la rendono affascinante. Alcuni colori cambiano a seconda della temperatura, e si scuriscono con il freddo. I fiori possono essere, infine, singoli o doppi. Questa straordinaria varietà rende la Calibrachoa simile alle orchidee: più lo sguardo si avvicina, più è possibile scoprire in ogni fiore intricati giochi di colore. PIENO SOLE Esiste una sola serie, ricca di diversi colori, per la coltivazione da seme: si chiama Kabloom®. Tutte le altre Calibrachoa sono da talea. I semi possono essere piantati all’aperto otto settimane dopo l’ultimo gelo; i semi non vanno coperti col terriccio, ma solo pressati leggermente. Per la germinazione occorre luce. Per accelerare la germinazione, la temperatura va mantenuta intorno ai 20, 25º C. I germogli spunteranno in 10 -14 giorni. per crescere una pianta occorrono fra le 8 e le 10 settimane. La crescita richiede pieno sole, almeno sei ore di sole diretto al giorno, ma anche di più se possibile. Il terriccio deve essere ben drenato. Da evitare i terricci con un’alta percentuale di argilla, più freddi e pesanti, che soffocano le radici. Va applicato regolarmente un fertilizzante per acidofile, che darà alla pianta l’energia necessaria per produrre migliaia di fiori lungo tutta la stagione. Come per tutte le piante, vanno evitati stress idrici e situazioni che fanno appassire le piante: l’appassimento ripetuto rende la pianta legnosa e meno vigorosa, e riduce moltissimo la possibilità della fioritura. Il modo migliore per avere piante fiorite è mantenere il terriccio leggermente umido e ben nutrito.
Calibrachoa Hula Lavender Dummen Orange Calibrachoa Million Bells Trailing Pink - Suntory
Calibrachoa superbells® rising star - ProvenWinners
NATIONAL GARDEN BUREAU È l’associazione americana che raccoglie alcune delle aziende rappresentative del mercato del florovivaismo americano e importanti sulla scena mondiale, fra cui Sakata Seed America, Syngenta Flowers, The Dummen Group. Scopo dell’associazione, diffondere e sostenere la cultura del verde per supportare e vivificare il mercato dei membri. Fra le iniziative, la “Pianta dell’Anno”. Nel 2018, le piante elette sono: il tulipano, la Calibrachoa, la barbabietola e il choreopsis. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | copertina
Sweet bells mini yellow
L’ASSO NELLA MANICA: IL GIALLO L’offerta di Calibrachoa si distingue da quella di Petunia soprattutto per la grande varietà di colori. Fra questi, importante notare il giallo, in tutte le sue sfumature: bellissimo.
Aloha kona Mango
Chamaleon sunshine berry
Compact mini famous white eye
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Flortecnica e vivaismo
PRIMO PIANO | aziende
E
ra il 1938 quando Vannino Vannucci affitta un piccolo appezzamento di terra e decide di usarlo per coltivarci delle piante. Da lì, la storia della famiglia Vannucci si lega alla storia di Pistoia e alla vita di tutte le persone che con le loro capacità e il loro senso di appartenenza hanno giocato un ruolo decisivo nel fare il successo del vivaio, fino al risultato di oggi: 535 ettari di azienda.
DA QUARANT’ANNI NEL MERCATO INTERNAZIONALE Anno dopo anno il vivaio originario veniva ingrandito, ma negli anni Ottanta si arriva a un punto di svolta decisivo, a causa del crollo dell’economia italiana, iniziato già nella decade precedente. Vannino e il figlio Moreno, che stavano guidando insieme la compagnia, decidono di guardare oltralpe e di cercare nuovi mercati. Per poter vendere fuori dall’Italia, però, si rendono conto che sono necessari importanti cambiamenti: ecco allora che investono in un processo di modernizzazione per espandere l’assortimento di prodotti, per estendere la produzione in vaso, per meccanizzare diversi passaggi della coltivazione, per rinforzare la logistica e garantire appropriati standard di servizio. Insomma, per essere pronti ad affrontare i cambiamenti che avvenivano rapidamente nel panorama del mercato e della distribuzione, in primis l’avvento dei garden center. Alla fine di questo processo, che vide come primo promotore Moreno Vannucci, ma che rapidamente coinvolse tutte le altre aziende della zona, la piana di Pistoia era diventata uno dei distretti
florovivaistici di punta per il mercato europeo: «Mio padre fu senza discussione un grande innovatore e ha perseguito il suo progetto con un coraggio eccezionale», ha dichiarato Vannino Vannucci, attualmente alla guida dell’azienda, durante il discorso per celebrare gli 80 anni di attività tenuto durante IPM, a Essen. GRANDI SACRIFICI, GRANDI RISULTATI Dopo la prematura scomparsa nel 2000, infatti, il padre ha lasciato al figlio Vannino Vannucci una grande eredità, stimolante ma anche onerosa. «La cosa di maggior valore che ho ricevuto da lui è il suo codice morale: mi ha passato il suo amore e il suo entusiasmo per questo lavoro, la sua determinazione nel continuare
80 ANNI DI
VANNUCCI
Tre generazioni, diverse sfide, nuovi mercati. E un forte legame familiare che permette all’azienda di proiettarsi nel futuro con sicurezza di Costanza di Matteo
Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | aziende
livello globale», prosegue Vannino Vannucci «Di questo sono prova le nostre certificazioni a tutela dell’ambiente e i nostri investimenti diretti alla salvaguardia e alla salute delle piante. Sempre per questo facciamo parte del protocollo volontario di auto-monitoraggio che insieme ad altri colleghi di Pistoia, una iniziativa che ci aiuta a proteggere e garantire la salute delle nostre piante. Mi auguro che arrivino per tutti tempi migliori – ha concluso Vannucci – noi guardiamo al futuro con ottimismo. Ricordiamo che abbiamo il grande privilegio di lavorare con la natura. Mi auguro che le nostre energie si uniscano in un contributo tangibile che renda l’ambiente un posto più bello e godibile per tutti noi».
IN NUMERI • 535 ettari di azienda • 240 ettari di vivai in piena terra • 295 ettari di piante coltivate in vaso • 50 ettari di coltivazione sotto copertura • 60 paesi con cui commercia • 3mila differenti specie e varietà • 5 ettari di show room all’aria aperta • 3mila metri quadrati di show room coperto • 80 anni di tradizione, innovazione e passione
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sulla strada dell’espansione. La crisi dei primi anni del Duemila non ha risparmiato la nostra azienda, ha intaccato le vendite del retail e il settore della progettazione dei grandi spazi verdi in ugual misura, e ha notevolmente ridimensionato i margini di profitto. In questo scenario siamo stati molto aiutati dai valori che ho ereditato da mio padre e da mio nonno e che fortunatamente condivido con un gruppo speciale di persone con cui lavoro, incluso mio cugino Antonio. Abbiamo continuato il nostro programma di investimenti e incrementato la nostra produzione, sia in piena terra sia in vaso. Questa strategia ha richiesto grandissimi sacrifici. Ma oggi, a fronte di una domanda crescente, risultata dal crollo della produzione in Europa e anche del recupero dell’economia – stiamo cogliendo i frutti di questo sforzo: i nostri clienti sono in grado di fare affidamento su uno stock che è unico in termini di quantità, di gamma e – vorrei aggiungere – di qualità». PENSARE ALL’AMBIENTE E PENSARE AL FUTURO La qualità della produzione non riguarda solo la produzione che appare forte e bella, è soprattutto una questione di salute delle piante, ottenuta grazie ai processi che Vannucci Piante usa per la produzione, assolutamente eco-friendly. Una qualità che ha portato la storica azienda di Pistoia a esportare in 60 paesi intorno al mondo. «Questo significa che abbiamo il dovere di operare correttamente e responsabilmente a
Flortecnica e vivaismo
PRIMO PIANO | assortimento
UN MONDO DI
SALVIE
Ne esistono di tutti i tipi, per ogni condizione climatica; abbiamo selezionato alcune specie di valore ornamentale per le nostre zone di Gabriele Cantaluppi
L
e salvie ornamentali sono sempre più consigliate nei giardini, insostituibili sia per la loro af-fidabilità nella fioritura che la loro duttilità anche in ambienti di coltivazione difficile. Per posti soleggiati o luoghi semiombreggiati, per zone secche o terreni umidi; un must have, in-somma. Il problema di coltivazione di molte salvie sudamericane si presenta in inverno: a ucciderle non è il freddo, ma l’umidità tipica di molte regioni. Qui vi presentiamo la nostra scelta di salvie per i giardini italiani.
Salvia elegans Vahl. (=Salvia rutilans Carrière) Conosciuta e trovata in vendita come salvia ananas, dato il suo peculiare profumo una volta stropicciate le foglie. E se il suo profumo non basta per convincere a coltivarla, ecco un al-tro punto a suo favore: è una delle ultime salvie a fiorire prima dell’autunno, un periodo in cui molte piante vanno a riposo. La fioritura da lontano ricorda una fiammata rossa, che si protrae da settembre circa fino alle porte della primavera, se le temperature non scendono sotto i -2/-3°C. Da vicino invece si possono apprezzare le singole infiorescenze, che portano 6-12 fiori, color rosso scarlatto, e che fioriscono scalarmente. Se soggetta a gelate più forti la pianta perde la parte aerea a scapito della fioritura, ma riparte dal-le radici in tarda primavera. In un luogo soleggiato e con un terreno drenato è resistente fino a -12°C circa. La salvia elegans forma in una stagione un cespuglio di circa 140 centimetri di altezza, per altrettanti in larghezza. È una pianta che non presenta difficoltà di coltivazione; alcuni clienti mi dicono che il colore e il periodo della fioritura a volte poco si lega-no all’ambiente circostante, ma è un bel contrasto, è come vedere un fuoco d’artificio mentre le piante intorno iniziano a prepararsi al riposo. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | assortimento
Salvia greggii Gray Salvia con un grande areale di distribuzione che si estende dalle montagne del sud-ovest del Texas fino alle piane del Messico. Forma un cespuglio sempreverde reperibile attraverso tutta la regione, in luoghi solatii e secchi. Strettamente imparentata con la Salvia micro-phylla, distinguibile per piccoli dettagli botanici, si ibridano facilmente tra loro dando vita a S. xjamensis. Nonostante venga chiamata salvia autunnale fiorisce abbondantemente per tutta l’estate, continuando fino i primi geli. Ottima per la coltivazione in vaso o in piena terra, le sue performance sono ottime e chiede una bassa manutenzione. Pianta poco suscettibile a malattie, cresce velocemente e garantisce ottime fioriture anche nelle estati italiane. Resistente al freddo fino a -12°C circa, se si garantisce un buon drenaggio. Oltre la fioritura le foglie, color verde brillante, emettono un piacevole aroma una volta stropicciate. Interessante da introdurre sul commercio per la grande variabilità in for-me, dimensioni e colori disponibili.
Salvia coccinea ‘Lady in Red’ Specie perenne non rustica, da trattare come annuale. Alta al massimo 35 centimetri, dà ottimi risultati sia in vaso che in piena terra. Una nuvola di fiori in un range di colori dal bianco al rosso. La fioritura inizia dopo 6/8 settimane dalla semina e si protrae fino ai primi geli. Ama le posizioni soleggiate. Ottima se usata abbinata ad altre piante. In centro-sud Italia tende a disseminare spontaneamente senza comportarsi come invasiva. Le pota-ture sono superflue, se trattata come annuale. Una volta invecchiata la pianta tende a fiori-re irregolarmente: anche per questo è auspicabile utilizzarla come annuale.
Salvia discolor Kunth Chiamata comunemente anche salvia peruviana, è una specie proveniente da una piccola area geografica del Perù, e ancora abbastanza rara da trovare in coltivazione. È una pianta erbacea perenne non rustica (minima: 0°C) che se ben coltivata può diventare un cespuglio lasso di un metro per un metro. Le foglie hanno la lamina superiore di un bel verde brillante mentre la pagina inferiore bianca; inoltre se stropicciate emettono un gradevole aroma di ribes nero. Semplice da coltivare, richiede un buon terreno umifero che ritenga una discreta umidità e una posizione a mezz’ombra. Visto il portamento “disordinato” e molle, meglio la coltivazione in vaso o luoghi rialzati, dove si può apprezzare la bellezza della fioritura. Se coltivata in luoghi caldi fiorisce ininterrottamente tutto l’anno, producendo infiorescenze che si allungano fino a 30 centimetri. I fiori appaiono da calici color verde pistacchio e sono di color porpora/mogano, talmente intenso da risultare nero alla vista, e dalla consistenza sericea. È una salvia affascinante e incredibilmente voluttuosa, interessante anche da usare come semplice annuale in caso non possa essere conservata in luoghi riparati in inverno. Possibile coltivarla in vasi del 12 o 14 ottenendo in breve piante pronta vendita. Un paio di cimature sono preferibili per favorirne la ramificazione. 18
Flortecnica e vivaismo
Salvia nemorosa L. Specie proveniente dall’Europa centrale e Asia occidentale, si presenta come una erbacea perenne cespitosa, di semplice coltivazione, rustica, esente da malattie e interessante utilizzata in composizioni o nei primi piani di bordure miste con effetto informale. La fioritura inizia a fine primavera/inizio estate, e con la rimozione degli steli fioriti si favorisce la rifiorenza, che può prolungarsi fino alle porte dell’autunno. Ne esistono moltissime varietà che differiscono per altezza e colore dei fiori e dei calici. I fiori sono piccoli, è l’effetto d’insieme a renderla una pianta con alto valore ornamentale in giardino. Il colore dei fiori è usualmente blu/violetto, ma esistono anche forme a fiore rosa o bianco. La Salvia nemorosa richiede una posizione soleggiata e un terreno drenato per poter esprimere al meglio il proprio potenziale. In coltivazione è una tra le salvie ornamentali che meglio si adatta alla coltivazione in vaso senza che ne risenta la fioritura e l’aspetto complessivo della pianta. Inoltre alcune varietà sono ottime utilizzate come fiore da reciso. Semplici da riprodurre, si moltiplicano per divisione dei cespi a fine inverno o per talea in lu-glio-agosto. Le diverse varietà a fiore blu risaltano quando usate in combinazione con pian-te dal fogliame grigio/argenteo.
Salvia guaranitica Saint-Hilaire ex Bentham Da un ampio areale del Sud America proviene questa perenne con un lunghissimo periodo di fioritura. Chiamata volgarmente salvia anice, visto il particolare aroma sprigionato dalle foglie se stropicciate, inizia a fiorire in estate proseguendo ininterrottamente fino ai primi geli. Anche nelle calde estati italiane, ricordandosi di non fargli mancare acqua. Una macchina da fiore, incredibilmente bella, di un colore blu cobalto poco comune nei giardini. Vi sono alcune varietà che in una singola stagione creano un cespuglio alto quasi due metri e largo un metro circa (molte tendono a pollonare). Semplice da riprodurre attraverso talea o divisione delle radici tuberose. Vi sono anche forme con fiori dal colore viola o azzurro (vedi ‘Amistad’ o ‘Argentine Skies’), con calici verdi o neri o dal portamento compatto. Questa salvia richiede una coltura simile ad altre salvie di origine messicana; pieno sole, terre-no ricco ma con un buon drenaggio e innaffiare regolari, anche nel periodo estivo. Le varietà in commercio sono spesso resistenti fino a -12°C e più se gli si garantisce una buona pacciamatura. Il difetto di queste piante è la coltivazione in vaso, che non apprezzano molto, fiorendo poco e male e spogliandosi al piede. Difetto che non risulta se coltivata in piena terra. I nuovi programmi di ibridazione stanno dando luogo a una nuovissima e fiammeggiante linea di ibridi dal portamento compatto, alte circa 60 – 80 centimetri, dunque adatte alla coltivazione in contenitore.
Salvia argentea L. La Salvia argentea è una specie proveniente dal sud Europa, coltivata specialmente per il suo fogliame argenteo: un’ampia rosetta di foglie arricciate, appena dentate ai margini, coperte da lunghi tricomi che la rendono incredibilmente lanosa al tatto. È una pianta perenne, ma per permettere alla pianta di sopravvivere è consigliabile tagliare gli steli fiorali appena appaiono o a inizio la fioritura. La produzione di semi ne decreta usualmente la morte, in quanto richiede alla pianta un grande sforzo energetico, ma le giovani pianti-ne nascono facilmente colonizzando terreni soleggiati e dal drenaggio perfetto. I fiori appaiono in tarda primavera, bianchi, riuniti in spighe, definiti spesso di scarso valore orna-mentale dai paesaggisti, perciò si tende a sacrificare la fioritura a favore del fogliame. Una pianta molto resistente, rustica fino a -12°C e oltre se il drenaggio alla buca d’impianto è o-timo. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | studi
FREQUENZE PERCENTUALI DELLA VARIABILE “NUMERO DI SPECIE/VARIETÀ DI PIANTE SUCCULENTE” PRESENTI IN AZIENDA
Numero specie/varietà presenti in azienda
0-50
51-100
101-200
201-500
Oltre 500
Nessuna risposta
Frequenze percentuali
32%
20%
24%
8%
4%
12%
INFO INSULI significa Innovazione sulle piante succulente in Liguria. È un progetto PSR di regione Liguria, misura 16.1. Qui riportiamo i dati raccolti nella rpima fase.
L
a coltivazione delle piante grasse in Liguria vanta ormai parecchi decenni di storia e di tradizione. L’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, nel corso dell’ultimo trimestre del 2017, ha indirizzato alle aziende coinvolte in questa attività un questionario volto a definire la situazione di questo comparto, per poi stabilire, insieme alle stesse aziende, quali potessero essere le strategie più adeguate per supportare queste aziende. Abbiamo la possibilità di illustrarvi quanto emerso dalla raccolta di questi dati, frutto del lavoro di Margherita Beruto, Serena Viglione ed Alessandro Guiggi, in attesa che venga definita la seconda fase del progetto INSULI (Innovazione sulle Piante Succulente in Liguria). L’avvio della prossima parte del progetto ha tratto molta forza dai risultati positivi della prima fase, e si sta valutando di allargare il gruppo operativo iniziale.
i dati ISTAT e Infocamere. Ma con queste proiezioni è comunque arduo entrare nel dettaglio delle problematiche di un particolare settore produttivo. L’Istituto Regionale per la Floricoltura ha stabilito contatti con alcune aziende del territorio coinvolte nella produzione di succulente, sviluppando un servizio di pre-moltiplicazione per moltiplicare in vitro genotipi selezionati dalle aziende stesse per avere uno stock iniziale di piante da commercializzare o da usare come piante madri. Presso l’IRF è anche attivo un servizio di analisi fitopatologiche a cui le aziende si rivolgono per diagnosi e consulenze di gestione specifiche. Il progetto INSULI nasce in questo scenario ed è indirizzato a captare la richiesta di innovazione delle aziende della Regione, cercando di individuare le problematiche del settore a cui l’Istituto può dare risposta, nell’interesse dello sviluppo del territorio.
NELL’INTERESSE DEL TERRITORIO È risaputo quanto sia difficile avere dati certi relativi alla produzione e alla commercializzazione del settore floricolo. Possiamo ottenere proiezioni di massima usando le fonti ufficiali: il Piano nazionale del Settore Florovivaistico, le analisi di ISMEA, il Piano strategico del Distretto Agricolo Florovivaistico del Ponente,
LE POTENZIALITÀ CI SONO L’indagine è stata condotta presso un campione significativo di aziende liguri del comparto “piante succulente”, e ha svelato un settore che, nonostante la crisi generalizzata del settore, ha molte possibilità di sviluppo. In primo luogo, è interessante notare che le aziende hanno nella loro realtà produttiva diverse specie e varietà. Questo
CACTACEE, ANDIAMO BENE
I dati emersi dalla ricerca dell’IRF di Sanremo disegnano un panorama di aziende vivaci, produttive, che hanno voglia di migliorarsi e di innovarsi a cura di Costanza di Matteo con la collaborazione di Margherita Beruto
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Flortecnica e vivaismo
ci differenzia nettamente dalle realtà nord-europee, che sono orientate alla specializzazione in poche varietà e spesso risultano essere monocolture. Più del 70% delle aziende intervistate dichiarano di avere una produzione insufficiente, per quanto riguarda il numero di piante prodotte. Ma la maggioranza reputa anche che sia più importante disporre di un prodotto innovativo, piuttosto che di grandi quantità. Da qui deriva la peculiarità delle aziende liguri, che in media producono un centinaio di prodotti diversi; una caratteristica da valorizzare attraverso la riproduzione e la promozione di prodotti nuovi. INNOVAZIONE SÌ, MA QUALE? Entrando nel dettaglio delle caratteristiche che un prodotto deve avere per poter essere considerato nuovo, le aziende hanno risposto in larga maggioranza che non deve essere presente sul mercato, ma rispondere alle esigenze del mercato, e poter essere apprezzato in nuovi mercati. L’88% degli intervistati ritiene che “la novità” debba ritrovarsi nelle caratteristiche estetiche, prima che agronomiche: l’aspetto della crescita vegetativa, come crestature, ramificazioni, poca spinosità e buona adattabilità al vaso; il colore, con particolare attenzione alle variegature; la fioritura appariscente; e genericamente, caratteri che possano distinguere quella pianta dal resto della produzione. Seguono in seconda battuta le caratteristiche agronomiche e quelle commerciali. VOGLIA DI FARE RETE Un altro aspetto interessante è che il comparto succulente ha già un buon grado di interazione intra-aziendali, per cui la risposta alle diverse attività di animazione e di
RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLE RISPOSTE RELATIVE AI DIVERSI CAMPI DI APPLICAZIONE DELLE PIANTE SUCCULENTE PRODOTTE DALLE NOSTRE AZIENDE. LEGENDA
altro ornamentale nutraceutico/ terapico/edule ornamentale per collezionisti ornamentale per garden/vivai ornamentale per grande distribuzione
0
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70
informazione condotte nell’ambito del progetto INSULI in fase 1, è sempre stata soddisfacente. Le aziende hanno manifestato interesse a promuovere la costituzione di una rete pubblico – privata a cui fare riferimento per le diverse necessità evidenziate durante l’indagine: assistenza fitopatologica, assistenza per l’introduzione di nuove specie e per la loro riproduzione e coltivazione, assistenza per trovare nuovi sbocchi commerciali e nuovi sistemi di promozione del prodotto ligure; infine, hanno espresso l’esigenza di essere assistite per offrire ai giovani una formazione che possa dare gli strumenti per aprire una nuova impresa o per avere manodopera qualificata. Insomma, ci sono tutti gli elementi per far crescere il comparto.
FREQUENZE PERCENTUALI DELLA VARIABILE “ PROBLEMATICHE PRINCIPALI INCONTRATE DURANTE LA PRODUZIONE”
Problematiche durante la produzione legate a:
Fitopatie
Frequenze percentuali
50%
Distribuzione e comRiproduzione mercializzazione 16%
Le aziende avevano risposte precostituite alle quali dovevano dare un peso percentuale.
14%
Burocrazia
Conduzione agronomica
Altro
10%
9%
1%
COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE Dato che mancano dati certi sul numero di aziende e produzione, l’IRF ha valutato la lista disponibile presso il Centro Servizi e il Distretto Florovivaistico del Ponente. Si stima un universo ragionevolmente dimensionabile sulla cinquantina di aziende; il campione è quindi stato fissato sulle 25 unità, scegliendo in modo che tutta la produzione fosse ben rappresentata. Flortecnica e vivaismo
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FATTI & BREVI | news dal mercato
FABRIZIO TESI NUOVO PRESIDENTE
DI COLDIRETTI PISTOIA
52 anni, Tesi è il legale rappresentante di Giorgio Tesi Group, leader europeo del vivaismo ornamentale. L'elezione è avvenuta nell'ambito del rinnovo di circa l'80% dei componenti dell'assemblea della principale associazione agricola provinciale. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno voluto e votato alla presidenza provinciale di una così prestigiosa e importante associazione. Faccio parte della famiglia Coldiretti da sempre - ha dichiarato Fabrizio Tesi - Assumere la carica di presidente provinciale mi riempie di orgoglio, consapevole della delicatezza degli impegni che mi aspettano». Fabrizio Tesi succede a Michela Nieri che, nel corso dell'assemblea, ha ricevuto il plauso e i ringraziamenti del neo presidente e di Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia. «Ci attendono tanti importanti impegni - ha dichiarato Simone Ciampoli - Coldiretti ha una visione del futuro basata sui dati di fatto che ci guidano. Insieme al presidente porteremo a compimento percorsi già intrapresi, ed esploreremo nuove strade per dare il supporto adeguato Fabrizio Tesi e Simone Ciampoli. agli imprenditori agricoli pistoiesi, all'insegna della trasparenza nelle filiere agricole». A cominciare dal potenziamento della rete Campagna Amica e dell'alleanza con i consumatori che sempre più amano e preferiscono sapere cosa mangiano e la loro provenienza, lotta ad accordi commerciali come il Ceta che 'affossano' il made in Italy agroalimentare. Ma i temi sul piatto sono tanti, non ultimo quello dell'eccesso di ungulati che penalizza in modo a volte irrimediabile l'attività agricola. Poi ci sarà la grande sfida di immaginare e mettere in pratica nuove traiettorie per dare un futuro pieno di soddisfazioni al settore principe dell'agricoltura pistoiese, il florovivaismo, di cui il nostro Tesi è uno dei principali attori. Il vivaismo pistoiese è in una fase nevralgica, il settore rappresenta oltre il 30% della produzione lorda vendibile dell'agricoltura della regione Toscana, la stragrande parte realizzata in provincia di Pistoia. Il settore dopo anni di stasi nell'ultimo anno ha visto crescere l'export. Ma è indubbio che occorrono profonde innovazioni strutturali nel settore, per mantenere un primato che è anche europeo. «Mi auguro di avere la collaborazione di tutti, pur in una chiara autonomia che la nostra associazione merita -ha auspicato Tesi- La mia presidenza deve essere vista come una scelta che unisce. L'unica possibilità per uscire da un periodo così delicato - ha concluso il nuovo presidente di Coldiretti Pistoia -, è rimanere uniti e coesi, nell’interesse di tutti e con il massimo rispetto reciproco». DIKE CORRE DA SOLA
Da divisione safety del noto calzaturificio padovano Orion Group S.p.A., il marchio di scarpe e abbigliamento da lavoro Dike diventa un’azienda autonoma. Guidata dell’amministratore delegato Sergio Reniero, già direttore della Safety Business Unit in Orion Group, la nuova Dike Srl proseguirà il percorso di crescita iniziato nel 2012, acquisendo in toto il marchio, il personale e l’organizzazione precedente. L’esigenza di Orion Group di staccare il marchio Dike dalla S.p.A. e di optare per una gestione autonoma è la diretta conseguenza della costante crescita di volumi e fatturato che ha caratterizzato il segmento safety fin dal suo esordio: dagli 806 mila euro di fatturato del primo anno di attività, infatti, il marchio è cresciuto con una media del 70% l’anno, attestandosi nel 2013 a 1,862 milioni, nel 2014 a 3,590 milioni, nel 2015 a 5,544 milioni e nel 2016 a 7,377 milioni, mentre per il 2017 si prevede una chiusura attorno ai 9 milioni di euro. Un processo naturale, progressivo, sostenuto dal costante sviluppo del prodotto e dal significativo ampliamento della catena distributiva passata dai 670 clienti iniziali ai 4032 L’ad di Dike Srl Sergio attuali, tra negozi di materiali edili, ferramenta e punti vendita specializzati, sia in Italia che in altri 34 Reniero. Paesi, con un peso percentuale estero del 53% sul fatturato. Il fattore alla base del successo del brand sta nell’originalità del progetto, che di fatto ha indotto una rivoluzione nel mondo dell’abbigliamento da lavoro e ha portato Dike a divenire il nuovo punto di riferimento di un segmento che prima non offriva che prodotti anonimi, standardizzati, focalizzati sul solo concetto dell’antinfortunistica e mai sulla personalità e sullo stile dei fruitori. Per primo, Dike ha studiato degli item colorati, di tendenza, leggeri e pratici, ma anche sicuri e resistenti. Prodotti caratterizzati da una tale cura nel dettaglio da farli equiparare alle collezioni dei brand della moda casual, ma anche e soprattutto sostenuti da brevetti di proprietà che li rendono innovativi per le altissime prestazioni. Un progetto che è diventato concreto e si è trasformato in pochi anni in un’impresa di eccellenza del made in Italy, con 200 mila paia di scarpe da lavoro e 50 mila capi di abbigliamento venduti solo nell’ultimo anno. La previsione è di arrivare, nel medio termine, a raddoppiare ancora. 22
Flortecnica e vivaismo
Da sinistra: Marco Dettori, presidente di Assimpredil Ance, Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia, e Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica e Verde del Comune di Milano.
ALLEANZA TRA IMPRESE DI COSTRUZIONE E DEL VERDE
Accordo di collaborazione per un progetto comune di sviluppo di sinergie tra le filiere del mondo delle costruzioni e del mondo del verde. A sottoscriverlo, a gennaio, a Milano, il presidente di Assimpredil Ance, Marco Dettori, e la presidente di Assofloro Lombardia, Nada Forbici, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica e Verde del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran. Saranno promosse occasioni di incontro tra imprese di costruzione e imprese della filiera del florovivaismo e del paesaggio, per favorire la “contaminazione” tra i due sistemi produttivi. Insieme sarà realizzata una campagna di informazione verso le imprese, i progettisti, gli stakeholder e i cittadini sull’importanza della qualità delle opere a verde nell’ambito degli interventi edilizi e sulle potenzialità che il sistema dei bonus, e in particolare del bonus per il verde, possono offrire per riqualificare il patrimonio costruito. Saranno costituiti dei focus group per favorire l’incontro di imprenditori appartenenti alle rispettive filiere, che si confronteranno sugli aspetti tecnici e sulle innovazioni dello sviluppo del verde negli interventi edilizi: l’obiettivo è di dar vita a un osservatorio delle best practices per selezionare e presentare esperienze di eccellenza nel recupero urbano attraverso il verde. www.assoflorolombardia.com - www.assimpredilance.it
SCELTA IN OLANDA LA “MIGLIORE NUOVA INTRODUZIONE DEL 2017”
Per i membri di KVBC (Royal Dutch Horticultural Society) è la Buddleja alternifolia Unique (‘Pmoore12’PBR). Un’ulteriore conferma dopo la medaglia d’oro ottenuta a GrootGroenPlus. Questa Buddleja si distingue per il suo portamento compatto: cresce fino a un’altezza massima di 120 centimetri e si espande fino a 70 centimetri. Unique è quindi consigliata per bordure e giardini per le farfalle. Resiste fino a -25º C e fiorisce sui rami dell’anno prima. Se potata dopo la fioritura, resta compatta e l’anno dopo regalerà fiori in abbondanza. Selezionata da Peter Moore in Gran Bretagna e introdotta nel 2017 da Boomkwekerij Out, Hazerswoude, Plantipp ne gestisce in esclusiva il brevetto. www.plantipp.eu
Breeding your success
Una notizia che non passa inosservata: dal 21 aprile al 6 maggio 2018 a Genova torna Euroflora, all'interno degli storici Parchi di Nervi. Ecco qualche numero: 86mila metri quadrati e cinque chilometri di percorsi tra giardini e ville d'epoca affacciati sul mare. Il progetto Euroflora 2018 – a firma degli architetti Egizia Gasparini e Valentina Dallaturca dello studio Dodi Moss – esalta ulteriormente la suggestione dei parchi con nuove fioriture e con scenografie vegetali. L’acqua, la terra, l’aria e il fuoco saranno gli elementi rappresentati nei quattro “quadri” lungo il percorso principale di visita, grandi composizioni per un totale di 500.000 fiori. Da segnalare anche il Roseto, con rose antiche, moderne, da concorso, prodotte dai principali ibridatori italiani e stranieri: il recente restauro ha consentito di ricreare una collezione con circa 200 varietà. Infine, in collaborazione con Aiapp (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio) è previsto “Meraviglia nei Parchi”, concorso per l’ideazione e la realizzazione di un giardino nell’ambito di Euroflora riservato a paesaggisti, architetti, architetti del paesaggio, agronomi, ingegneri, garden designer, giardinieri, artisti e creativi di qualsiasi nazionalità. www.euroflora2018.it
www.floricultura.com
TORNA L'APPUNTAMENTO CON EUROFLORA
FATTI & BREVI | focus
LE
STELLE EMERGENTI DI IPM Per l’undicesima volta le piante più innovative hanno gareggiato, si sono distinte e sono state premiate durante la fiera internazionale del florovivaismo tenutasi a Essen. In totale, 62 prodotti appartenenti a
33 espositori sono stati i candidati per “IPM Innovations 2018”. Riportiamo il risultato della riunione della giuria di specialisti che si è riunita la sera prima dell’apertura della fiera per stabilire i vincitori.
NATURALMENTE COMPATTA
Per la categoria “Piante tappezzanti e da balcone” vince Salvia x hybrida “Misty” di Florensis. Fiori grandi e dal colore intenso, è una salvia con portamento naturalmente compatto, adatta per creare bordure e balconette da sola o in combinazione con altre specie. Per i produttori è accattivante proprio per questo portamento, che non necessita di altri interventi dispendiosi. Fiorisce a lungo senza bisogno di essere potata, donando il suo colore al giardino per tutta l’estate. Particolarmente tollerante al pieno sole e al caldo, piace tanto alle api.
DOPPIO COLORE
Fra le “Piante fiorite da interno”, vince Kalanchoe Interspecific Hybride Queen® ElseFLower “Dean”, di Knud Jepsen, danese. I fiori di questa Kalanchoe sono unici, un arancione più chiaro e uno più scuro all’interno, che ricorda un occhio, e che ben contrastano con il verde scuro delle foglie. È una pianta affascinante con una buona struttura e facile da mantenere. Perfetta per un ambiente retro o ispirati alla urban jungle. I fiori durano a lungo, è disponibile tutto l’anno e con il suo periodo corto di coltivazione, è molto interessante per i produttori.
SVOLTA NEL RECISO
Nei “Fiori recisi” vince di nuovo la Danimarca con Knud Jepsen e la sua Kalanchoe Interspecific Hybrid Queen® CutFLowers 2Smiling Yellow Meadow”. Il calore e la luce del sole estivo, disponibili in inverno: una pianta da giorno corto adatta non solo ai bouquet misti ma anche per i monobouquet. La fioritura dura a lungo, caratteristica particolarmente piacevole per il consumatore finale. Disponibile tutto l’anno.
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Flortecnica e vivaismo
BELLEZZA IN MINIATURA
Per la categoria “Piante tappezzanti e da balcone” vince Salvia x hybrida “Misty” di Florensis. Fiori grandi e dal colore intenso, è una salvia con portamento naturalmente compatto, adatta per creare bordure e balconette da sola o in combinazione con altre specie. Per i produttori è accattivante proprio per questo portamento, che non necessita di altri interventi dispendiosi. Fiorisce a lungo senza bisogno di essere potata, donando il suo colore al giardino per tutta l’estate. Particolarmente tollerante al pieno sole e al caldo, piace tanto alle api.
BIANCO INTATTO
Fra le piante a cespuglio vince Bergenia cordifolia hybride “Snow Crystal” di Kientzler. Candida come la neve, che non cambia mai e non vira nel rosa neppure alla fine del periodo di fioritura. Questa è la novità per cui si è meritata il premio. I fiori durano molto a lungo e la pianta attira l’attenzione grazie al contrasto con il fogliame. È molto adatta per l’acquisto d’impulso. Snow Crystal è perfetta per essere combinato con piante precoci ed è interessante anche per le balconette.
LUNGHISSIMA FIORITURA
Per le “Piante fiorite”: Pericallis x Hybrude Senetti® bianca di MNP Flowers. Una speciale varietà bianca, con fiori molto grandi, abbondanti e che durano a lungo, dalla fine di marzo a giugno. Crescita compatta, può dare una seconda fioritura se potata a dovere. Può essere presentata da sola in bei vasi o in combinazione con altre piante primaverili.
COME UN BOUQUET
Infine, il premio speciale per prodotti innovativi è stato assegnato a Hydrangea macrophylla “Saxtabbar” dell’Associazione olandese di ibridatori di Hydrangea. Tabletensia® ha convinto la Giuria e si è meritata il premio speciale per il particolare portamento che presenta. È piatta, quindi adatta a essere coltivata in vasi bassi, può essere usata anche come centrotavola (di qui il nome). Ramificazione generosa tanto quanto la presenza dei fiori, assomiglia a un boquet, ma dura di più. Una promessa nell’allargamento della gamma delle Hydrangea.
PRODUZIONE | andamenti
CRESCONO I PREZZI (E LA DOMANADA)
Buona la ripresa nazionale, ma ancor di più quella estera. E Le aziende vivaistiche, dopo lunghi periodi di crisi, hanno quasi smaltito le scorte degli anni precedenti di Paola Lauricella, ricercatrice ISMEA
TENDENZE • Moderato trend di crescita • Torna a crescere la Turchia • Prezzi medi più elevati • Ottima performance delle piante da esterno • Aumenta la frequentazione nei garden center nella la ricorrenza dei Santi e dei Defunti
L
e vendite di fiori e piante in vaso nei mesi autunnali e fino a dicembre evidenziano un moderato trend di crescita, soprattutto in direzione dei mercati del Nord Europa, ma anche nel bacino orientale e del Nord Africa; come nel passato decennio, fra i paesi importatori spicca la Turchia. OTTIMO RISULTATO La Germania, dopo diversi anni di basso profilo delle importazioni dall'Italia, sembra aver ristabilito una discreta domanda di piante, alberi e arbusti dovuta a una dinamicità degli operatori all'ingrosso e al dettaglio riscontrata anche nell'ultimo evento fieristico avutosi a Essen, come pure evidenziato dall’ultimo rapporto pubblicato dall’AMI (Die Agrarmarkt Informations-Gesellschaft mbH). Le stime indicano un fatturato per i primi nove mesi del 2017, ai prezzi di mercato, pari a 8,6 miliardi di euro, che seppure in lieve contrazione, a causa di eventi climatici poco favorevoli, rappresenta un ottimo risultato. Anche per il gruppo delle aste Floraholland l'anno 2017 si chiude positivamente con un fatturato di 4,7 miliardi di euro corrispondenti a un aumento tendenziale dell'1,2%. Questo risultato è stato generato da prezzi medi più elevati (3,9%) relativi a 12 miliardi di prodotti smerciati, il cui volume risulta in flessione dell'1,8% rispetto al 2016. Le piante in vaso rispetto ai
fiori e fronde recise presentano una variazione del fatturato dell'1,1% contro lo 0,4% dei secondi, a fronte di disponibilità superiori dello 0,7% su base annua. Ottima la performance delle piante da esterno che per opera di prezzi medi crescenti, raggiungono un fatturato del 7,1% più elevato del 2016. L'offerta, parimenti a quella dei fiori e fronde recise (-2%) ha subito una contrazione del 2,5%. MANCANO PALME E ROSE Sul fronte interno, le informazioni provenienti dalle aziende della rete di rilevazione Ismea del centro-Nord Italia per i mesi autunnali, confermano la lieve ripresa registrata dai consumi nazionali, ma soprattutto esteri. Le aziende vivaistiche dopo anni di crisi hanno quasi smaltito le scorte degli anni precedenti, ma la messa a dimora di nuove piante si scontra con la difficoltà di avere informazioni sulle tipologie che mancano a livello nazionale e sui tempi lunghi di accrescimento, che spingono a vendere piante anche al di fuori degli standard per dimensioni e diametro del tronco. Nei mesi autunnali le aziende più orientate verso l'estero hanno registrato aumenti nelle spedizioni e nell’acquisizione degli ordini per la primavera prossima. Le criticità circa gli approvvigionamenti degli scorsi mesi provengono dal distretto vivaistico di Canneto sull’Oglio riguardo alla scarsità di alcune tipologie di alberi
I NUMERI
8,6
miliardi di euro il fatturato rappresentato dalla Germania
26
Flortecnica e vivaismo
4,7
7,1%
miliardi di euro l’incremento il giro d’affari di di vendite Floraholland delle piante da esterno in Italia
3,6%
l’aumento degli acquisti di piante in vaso da parte delle famiglie
3,5%
l’incremento della spesa di piante in vaso nel Sud Italia in novembre
4%
la crescita della spesa di piante in vaso nel Nord Est
% DI OCCASIONI DI ACQUISTO CALCOLATA SUGLI ACQUIRENTI TOTALI Occasioni di acquisto per le piante in vaso • Per regalo in una cerimonia o ricorrenza (es. matrimonio, battesimo, anniversari)
5,9
13,2
• Per la particolare ricorrenza di dei defunti/ Ognissanti
48,6
26,2
• Per portarli in dono, come ospite ad amici e/o parenti in occasione di pranzi, cene,etc.)
12,8
11,7
• Per me/per abbellire la mia casa
33,4
46,4
• In occasione di funerali (corone, cuscini, ecc)
1,9
1,9
• Per portarli al cimitero piu’ o meno regolarmente (ad esclusione dei funerali)
15,1
16,1
• Per altri motivi/ circostanze
3,5
1,7
Numero medio di occasioni
1,21
1,17
e/o alberelli a foglia caduca e per trapianto e per alcune tipologie di arbusti a fiore e foglia caduca. Le palmacee in Toscana, dopo anni di esubero, vengono menzionate per la scarsità di offerta; tra gli arbusti, presso alcuni vivai, risultano su livelli bassi anche le rose rampicanti. IN AUMENTO I CLIENTI Gli acquisti di piante in vaso, secondo il panel Ismea delle famiglie, nei mesi di ottobre e novembre indicano un aumento del 3,6% nel primo mese (grazie a un maggior numero di acquirenti, cresciuto del 2%) e un modesto incremento inferiore all'1% nel secondo mese, a fronte però di un significativo rialzo della numerosità della clientela, su base annua, in tutte le aree geografiche e mediamente pari al 6%. Nel bimestre si è assistito a una maggiore frequentazione di alcuni canali di vendita, complice anche la ricorrenza dei Santi e dei Defunti, quali: la G.D.O (grande distribuzione organizzata), il chiosco e il garden center. Pur se la quota di coloro che dichiarano l'acquisto di fiori per questa occasione (70% ad ottobre, 50% a novembre) sia sempre significativamente più elevato di coloro che scelgono le piante (50% ad ottobre e 30% a novembre), non va sottovalutato questo sentimento di devozione che in alcune regioni, soprattutto nel Centro-sud, muove ancora discrete somme. A novembre sia il Nord est sia il Sud evidenziano un aumento della spesa in piante in vaso superiore alla media nazionale (rispettivamente +4% e +3,5%), mentre la spesa nelle altre due aree geografiche decresce (del 2-3%) rispetto al valore riscontrato a novembre 2016.
PRODUZIONE | vasi
I NUMERI • Cinque stabilimenti produttivi • Più di 2.000 dipendenti in tutto il mondo • Oltre l’80% del materiale utilizzato dalla divisione Teku® è riciclato
E
conomia circolare, se ne parla sempre di più. Non entriamo nel merito, diciamo solo che in soldoni è un termine che si usa per definire un sistema economico in grado di rigenerarsi da solo. Insomma sta alla base della sostenibilità ambientale. In queste pagine vi presentiamo un esempio concreto di energia circolare, una nuova iniziativa strategica che riunisce in sé più progetti di riciclaggio complementari tra loro: si chiama Pöppelmann blue® ed è promossa dalla divisione Pöppelmann Teku®. Di cosa si tratta? Di una linea di innovativi vasi per ortofloricoltura realizzati in PCR, riciclabili al 100%, a garanzia quindi di un ciclo chiuso delle materie prime. SOSTENIBILITÀ COME STRATEGIA Andiamo più nel dettaglio. PCR è pura plastica riciclata post-consumo. In sostanza, la plastica utilizzata è realizzata al 100% in materiale riciclato e proviene esclusivamente da materiali con il simbolo Der Grüne Punkt (“Il Punto Verde”, approfondimento nel relativo box): una volta che una pianta viene estratta dal vaso, il vaso stesso viene restituito al sistema di riciclaggio in modo che la plastica sia nuovamente disponibile per il riutilizzo. Il nuovo materiale Pöppelmann PCR viene impiegato per la realizzazione di vasi delle serie VCG e VCH, presto ne seguiranno altre. Come già accennato i nuovi vasi fanno parte dell'iniziativa Pöppelmann blue®: con questo marchio il
L’AZIENDA Pöppelmann non ha certo bisogno di presentazioni. L’azienda di Lohne, nella Bassa Sassonia, è diventata uno dei principali produttori di materie plastiche. Vanta ben cinque stabilimenti produttivi e oltre 2.000 dipendenti in tutto il mondo.
produttore tedesco di materiali plastici riunisce numerosi progetti che si impegnano per promuovere un'economia di riciclaggio continua. «Lanciando sul mercato vasi realizzati al 100% con plastica riciclata, Pöppelmann dimostra ancora una volta il suo alto livello di innovazione – commenta Markus Helftewes, amministratore delegato di Der Grüne Punkt-Duales System Deutschland (DSD) – Partner all'avanguardia come Pöppelmann sono indispensabili per far progredire l'economia del riciclaggio della plastica». Sottolineiamo a tal proposito che l'uso di materiale riciclato è parte integrante della strategia aziendale per la sostenibilità, anzi di più: è una competenza fondamentale di Pöppelmann Teku®. Basta un numero per fare capire di cosa stiamo parlando: già da molti anni in questa divisione la percentuale di materiale riciclato va oltre l'80%. I progetti recenti (come i nuovi vasi per piante realizzati in PCR) fanno fare al Gruppo un ulteriore passo avanti, evidenziandone l'impegno nella salvaguardia dell'ambiente.
GREEN O “BLUE”
ECONOMY?
Pöppelmann blue® è la nuova linea di vasi realizzati in PCR, pura plastica riciclata post-consumo. Ecologici al 100% di Daniela Stasi
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Flortecnica e vivaismo
Riduzione a granulato
Smistamento
Produzione
Separazione della pianta dall’imballaggio
Utilizzo
Per saperne di più www.poeppelmann.com/ us/teku
IL PUNTO VERDE È un simbolo noto, basta un’occhiata per riconoscerlo. Il Punto Verde è un logo utilizzato per individuare un particolare sistema per lo smaltimento degli imballaggi dei beni di consumo. Composto da due frecce intrecciate tra loro che formano un cerchio, è stato lanciato in Germania nel 1991 dalla Duales System Deutschland (DSD) in seguito all’introduzione di una normativa sui rifiuti che imponeva ai fabbricanti di occuparsi anche dello smaltimento finale dei propri prodotti. Per aiutare i produttori a rispettare la norma è nato perciò un sistema di raccolta dei rifiuti privato, parallelo a quello pubblico, destinato a raccogliere e smaltire i prodotti delle aziende a esso aderenti. Queste ultime appongono quindi “Il Punto Verde” sui propri prodotti in modo da far sapere al cliente finale che la confezione sarà raccolta e smaltita dalla DSD. Il sistema si è poi esteso ad altri 32 Paesi.
PRODUZIONE | novità
A
Essen la grande azienda olandese ha presentato in pompa magna le nuove introduzioni varietali che renderanno la stagione 2018 frizzante e colorata: Primula Perola, Ranunculus Sprinkles Dwarf, Primula Touch Me mini, Primula Touch Me Galaxy, Primula Paradiso Early e Campanula Avida. SEMPRE AL TUO FIANCO Schoneveld Breeding non offre solo innovazioni vegetali interessanti: supporta anche attivamente i propri produttori, e in questo supporto sono incluse le migliori prassi per la coltivazione. Sono a disposizione esperti che svolgono il ruolo di consulenti per la coltivazione e che possono aiutare i produttori a sviluppare le serie con le ultime novità. L’azienda inoltre è aperta alla collaborazione attiva con diversi partner, fra cui i produttori in primis, e poi i rivenditori e gli ibridatori. Ad esempio, Schoneveld fa parte della Dutch Growers Association – Touch Me + (una Primula Obconica), e hanno selezionato la Campanula della Addenda Growers Association. Collaborano anche con la Floricoltura Chiara Mario e Figli in Italia, per la produzione del ciclamino Masako. Obiettivo, rafforzare il concept, monitorare la qualità, e porre i produttori nella migliore posizione possibile sul mercato.
Primula Touch Me mini: la versione piccola di Touch Me, adatta a vasi di diametro 9 e 10,5. Disponibile in tre colori.
Primula Perola: fioritura uniforme, gemme molto forti, il che va a vantaggio della durata del fiore. Disponibile in sette colori.
Primula Paradiso Early: ha le stesse caratteristiche delle Mid e Late, ma ha fioritura precoce. Disponibile in dieci colori. Ranunculus Sprinkles Dwarf: la versione geneticamente compatta di Sprinkles, non richiede l’uso di regolatori di crescita. Disponibile in cinque colori.
SVILUPPARE
PER LA PRODUZIONE
Schoneveld Breeding mette a disposizione varietà interessanti e supporta i produttori lungo tutto il processo, per conquistarsi una buona posizione sul mercato di Filippo Terragni
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PRODUZIONE | aziende
FASCINO PER APPROFONDIRE Nel 2006 è stato pubblicato un compendio di 313 specie in cui si evidenzia l’importanza di questo sottogenere. La specie è presente in Nuova Guinea e Borneo, in minore presenza in Indonesia, Filippine, e Malesia. Rhododendron vireya Saxon Blush, la novità introdotta da Ciarrocchi Vivai e distribuita in esclusiva da Auricchio & Sons.
ESOTICO
Vi presentiamo una specie poco diffusa, ma molto interessante dal punto di vista botanico, che Ciarrocchi Vivai e Auricchio & Sons si preparano a diffondere in Europa di Filippo Terragni
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a Vireya è una pianta dall'origine lontana, esotica, attorno alla quale si sviluppa un'interessante storia botanica. Non gode di un'ampia diffusione nei territori europei e questo è fonte del suo indubbio fascino. La prima pubblicazione a suo riguardo risale al 1822 e si basa sul materiale edito da William Jack a Sumatra. Nel 1826 Carl Blume, direttore del Bogor Botanic Garden, ha individuato altre cinque specie. Fu lui a suggerire di chiamare la pianta Vireya in onore del suo amico Julian Joseph Virey. Sebbene l’idea inizialmente non fosse stata ben accolta, questo sottogenere di Rhododendron viene chiamato ancora così.
QUASI SCOMPARSA, MA NON DEL TUTTO Dal 1845 in poi vennero introdotte specie sempre nuove e furono creati oltre 500 ibridi, di cui solo una piccola parte sono ancora presenti. Nella seconda metà del secolo la Vireya ha raccolto un consenso crescente con l'introduzione di altre specie grazie all’italiano Odoardo Beccari; tuttavia, in quel periodo erano in voga le orchidee e altre specie di Rhododendron derivanti dalla Cina e dall’Himalaya molto più resistenti al freddo. Dal 1950 l’interesse verso la Vireya crebbe grazie a nuove pubblicazioni. In particolare nel 1966 fu pubblicato un libro che per 40 anni fu il principale riferimento per la Vireya: "An account of Rhododendron in Malesia". IN CONTINUA RICERCA Dagli anni 70 in poi la Vireya è stata ed è ancora oggetto di numerosi programmi di ricerche su quei rari esemplari ancora disponibili in natura. Di qui nasce l’interesse dell’azienda Ciarrocchi Vivai di San Benedetto del Tronto e la volontà di introdurre, tramite dei programmi di ibridazione, varietà che possano adattarsi bene al clima italiano e nord Europeo, facili da coltivare in serra e di facile gestione per l’utente finale. In particolare si intende sviluppare le seguenti caratteristiche: maggiore resistenza al freddo, grazie all’incrocio con specie che vivono ad altitudini elevate; varietà che abbiano una buona ramificazione, una crescita compatta e robusta, e che forniscano una buona uniformità di forma. Non basta una bella fioritura, la forma è indispensabile. Varietà che offrano fiori con una gamma completa di colori, di forme e di grandezze. Varietà che abbiano anche fiori profumati.
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Flortecnica e vivaismo
Il logo di Ciarrocchi Vivai per il lancio della Vireya.
GLI SPECIALISTI.
LA SINERGIA CON L’AZIENDA AURICCHIO & SONS La sinergia sorta fra l’azienda Ciarrocchi Vivai e l’azienda Auricchio & sons, che ne gestirà la vendita del prodotto in maniera esclusiva ha come scopo quella di introdurre questa pianta anche in Europa, data la sua scarsa diffusione attuale. È infatti, una pianta interessante dal punto di vista botanico, in quanto ha grandi potenzialità e può essere rivolta a un mercato estremamente esigente e di nicchia. L’obiettivo chiave che si cercherà di ottenere, quindi, è la diffusione di questa pianta fra il grande pubblico, dal momento che ora è in esposizione solo nei più importanti giardini botanici del mondo.
AURICCHIO & SONS Nel 1982 Pasquale e Domenico Auricchio, figli di un bracciante floricolo, decidono di affittare una piccola serra in legno: questo fu il primo “mattone” della loro storia professionale. L’esperienza e il senso organizzativo hanno reso possibile la buona riuscita di questa avventura. Nel corso di tre decenni i fratelli Auricchio hanno ampliato con sapienza l’organico aziendale, creando tre macro-settori: radicazione, campo aperto e uffici. Oggi l’azienda conta su due punti di forza: l’inventiva di uno staff giovane e l’esperienza generazionale dei soci fondatori. Famiglia e professionalità insieme danno energia alla realtà Auricchio & sons. Attenzione alle fasi di produzione, garanzia di consegna nelle tempistiche pattuite, alta qualità dei prodotti e un attento servizio post vendita, sono prerogative irrinunciabili. L’azienda può vantare oggi un successo crescente nel florovivaismo nazionale, che continua a confrontarsi con le ricerche più innovative nel settore per definirsi e ridefinirsi, per poter incontrare le esigenze di tutti i mercati, anche e soprattutto quello internazionale.
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PRODUZIONE | nutrizione
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Possibile, scegliendo il concime giusto. Affidarsi alla consulenza degli esperti può aiutare a raggiungere l’obiettivo prima e meglio di Filippo Tommaseo
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a nutrizione e la cura delle piante sono uno dei fattori da gestire per ottenere piante di qualità, migliori guadagni, e minore inquinamento. Per questo ICL Specialty Fertilizers, nota azienda di Treviso, mette a disposizione di vivaisti e floricoltori un catalogo ad hoc, per fornire performance comprovate e garantite, grazie alla sinergia fra i prodotti di ultima generazione Osmocote e Peters e la qualità del servizio di consulenza dei loro esperti.
L’INFORMAZIONE È FONDAMENTALE Il primo passo per indirizzare correttamente la scelta del fertilizzante è conoscerlo. È opportuno allora, prima di decidere, porsi queste domande: • Che cosa contiene il concime? • Cosa rilascia il concime? • Soddisfa i parametri di ecosostenibilità? • Quando vengono rilasciati i nutrienti? Soddisfano il fabbisogno nutritivo delle piante durante la stagione di produzione? • Il rilascio dei nutrienti è davvero affidabile? • Il prodotto è sicuro per le piante? • Offre gli stessi risultati costanti nel tempo? Anche in presenza di condizioni climatiche diverse e in caso di differenti esigenze delle piante?
• Se si applica una dose di base nel substrato, quanto concime extra occorre per completare il ciclo produttivo? • Qual è il rapporto costi/benefici del concime durante l’intero periodo di coltivazione? Inoltre, per ottenere i migliori risultati è necessario avere un piano di concimazione specifico, che possa fornire alle colture tutti i nutrienti necessari per una crescita sana, tenendo in considerazione l’ambiente e le tante variabili che influenzano la coltivazione, in modo da ottenere piante di elevato valore, pur riducendo i costi. CONSIGLI CHE PRODUCONO RISULTATI I tecnici di ICL sanno bene che ogni situazione è diversa, e sono a disposizione per fornire un servizio personalizzato: l’unica strada che permette di fare davvero la differenza. Il servizio di consulenza è un vero e proprio valore aggiunto che ICL offre partendo dalla consapevolezza che l’informazione è la chiave per la scelta del concime. Quante più informazioni si hanno sui concimi, più facile sarà fare la scelta giusta. È importante avere le idee chiare sullo scopo della concimazione e sapere quale prodotto darà i risultati migliori. La consulenza fornita ai coltivatori quindi deve essere: Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | nutrizione
• Personalizzata. Ogni consiglio è modellato sulle specifiche esigenze di coltivazione, metodo e tipologia di substrato e acqua d’irrigazione. • Aggiornata su tecnologie, prodotti e metodi all’avanguardia. • Flessibile: è possibile rivedere e modificare il piano di concimazione in qualunque momento della stagione di coltivazione. • Completa: il tecnico ICL può scegliere tra un portafoglio prodotti che copre tutte le esigenze di coltivazione, trovando sempre il prodotto più adatto. Che si tratti di situazioni di coltivazione sfidanti con piante altamente sensibili o problemi con l’acqua di irrigazione, il personale tecnico e il dipartimento R&D sono alla continua ricerca di soluzioni per coltivare piante migliori e in modo più semplice. UN PRODOTTO AFFIDABILE Osmocote Exact è la proposta per la nutrizione a cessione controllata di ICL per il florovivaismo. Questa gamma di prodotti ha dimostrato di essere degna della fiducia dei professionisti del settore, grazie all’esperienza, alle tecnologie di avvolgimento, all’uso di materie prime di alto livello e grazie al costante controllo qualità. Con Osmocote Exact è possibile ottenere il massimo rendimento delle colture e piante di pregio: un investimento davvero profittevole. Queste le caratteristiche di Osmocote Exact: Continuità La durata e lo schema di rilascio dei nutrienti in Osmocote Exact sono garantiti anno dopo anno, mese dopo mese, sacchetto dopo sacchetto. Affidare le colture a Osmocote Exact significa sapere esattamente cosa aspettarsi dalla nutrizione durante tutta la stagione. Rilascio sicuro Tutti gli elementi di cui sono composti i concimi Osmocote Exact vengono rilasciati, garantendone la totale distribuzione esattamente quando è necessaria.
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Resistenza alle sostanze chimiche Il rivestimento a base di resina dei concimi Osmocote Exact garantisce l'integrità del granulo anche dopo il contatto con prodotti per la protezione delle piante e agenti umettanti. Sicuri anche con elevato o basso livello di pH Lo speciale processo di preparazione dei concimi Osmocote Exact garantisce la totale disponibilità di microelementi, anche in caso di aumento del livello di pH nel substrato durante il ciclo di crescita.
Flortecnica e vivaismo
Riconoscibilità certa grazie al codice colore Ciascun prodotto Osmocote Exact ha una propria durata, contrassegnata da un colore specifico in modo da consentirne la facile identificazione. Circa il 4% dei granuli contenuti in un sacchetto presentano una colorazione diversa, a seconda della durata: rosso = 3-4 mesi, marrone = 5-6 mesi, blu = 8-9 mesi, giallo = 12-14 mesi e viola 16-18 mesi. Questo codice colore, riportato anche sul sacco, evita possibili errori e rende più facile riconoscere quale concime è stato aggiunto nel substrato. Sicuro nell'applicazione nel foro d'impianto I granuli dei concimi Osmocote Exact presentano dimensioni uniformi e per questo sono perfetti per applicazioni nel foro di impianto con macchine dosatrici. L'omogeneità di dimensione dei granuli garantisce anche il regolare funzionamento delle macchine, riducendo il danno da abrasione. Velocità di rilascio più lenta durante la prima fase di coltivazione La tecnologia di rivestimento Osmocote Exact brevettata e l’uso esclusivo di materie prime di qualità garantisce l’uniformità dei granuli ed un rilascio ridotto di nutrienti durante la prima fase della coltivazione. Grazie alla ridotta velocità di rilascio iniziale, i prodotti Osmocote Exact sono perfetti per numerose colture, anche in serra o vivaio. Sicuro in condizioni di caldo estremo L’efficacia dei concimi Osmocote Exact è stata testata anche in condizioni particolarmente difficili. Ad una temperatura di 40° C, Osmocote Exact garantisce un rilascio sicuro e controllato dei nutrienti.* * Nell'articolo dedicato alla ricerca sul rilascio dei nutrienti dei fertilizzanti Osmocote Exact pubblicato dall'Università delle Scienze Applicate di Osnabrück (Germania) viene descritto come "Tutti i prodotti Osmocote Exact rilasciano i nutrienti gradualmente e in modo uniforme, anche in caso di significative variazioni di temperatura". (Prof. Schacht 5/2003). Queste tesi sono state avvalorate dalle prove di laboratorio condotte dal 2000 in poi.
OSMOCOTE EXACT STANDARD Nutrimento continuo durante tutta la stagione di crescita. Uso universale: adatto per tutti i tipi di colture e per diverse condizioni di coltivazione. Disponibile con diverse durate: 3-4 mesi, 5-6 mesi, 8-9 mesi, 12-14 mesi. OSMOCOTE EXACT LO.START Durata 16-18 mesi. Rilascio di nutrienti relativamente lento durante i primi mesi dopo l’applicazione. Adatto per colture sensibili o dove sia richiesto un rilascio prolungato.
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OSMOCOTE EXACT HIGH K Rapporto N:K spostato sul potassio. Per una crescita compatta delle piante o in caso di utilizzo di acqua di irrigazione con alto contenuto di azoto. Disponibile con diverse durate: 5-6 mesi, 8-9 mesi e 12-14 mesi.
OSMOCOTE EXACT HI.END All’inizio del ciclo di coltivazione il rilascio dei nutrienti è ridotto. I nutrienti vengono rilasciati e messi a disposizione della pianta successivamente. Ideale nella coltivazione delle piante che richiedono un maggiore fabbisogno di nutrienti nelle ultime fasi di crescita. Particolarmente efficace grazie alla perfetta corrispondenza tra disponibilità di nutrienti e richieste nutrizionali della pianta. Disponibile con diverse durate: 5-6 mesi, 8-9 mesi e 12-14 mesi.
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PRODUZIONE | marketing
Selecta one, che ha deciso di non occuparsi più solo del marketing B2B. Per la prima volta nel 2017 con la campagna dei mini garofanini l’azienda tedesca ha deciso di rivolgersi direttamente ai consumatori. Il primo passo è stato quindi intercettare le donne fra i 18 e i 35 anni d’età attraverso i social, gli influencer, alcuni eventi, la stampa e la stampa online, proponendo i garofanini come “pensiero” grazioso e simpatico per le amiche. La campagna si è rivelata un successo.
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on l’inizio della stagione 2018, Selecta farà partire la seconda edizione della campagna per il consumatore finale rivolta alla vendita dei mini garofani Pink Kisses® nel mercato tedesco. La scelta è dovuta al successo della campagna di lancio del 2017, e quest’anno l’obiettivo è espandere le attività di comunicazione fino a includere uno shop online che abbia come audience le giovani donne, grazie anche a un supporto esteso e continuo per il retail, in modo da presentare in modo attraente questi piccoli fiori rosa.
A destra, la cartellonistica della campagna si rivolge direttamente alle giovani donne fra i 18 e i 35 anni.
LA SVOLTA VERSO LE CLIENTI FINALI La campagna “Pink Kisses®, belli come la nostra amicizia” non è solo una trovata commerciale: nel 2017 ha segnato un vero e proprio cambiamento di strategia di
IL POTERE DELLO SLOGAN Piccoli fiori rosa, dicevamo: per questo il motto scelto è “Pink Kisses®, belli come la nostra amicizia”. L’obiettivo è posizionare questa popolare varietà di garofanini da vaso come simbolo dell’amicizia fra giovani donne, rendendoli il regalo ideale fra amiche. Interessante il tentativo di indirizzare la campagna verso un’audience più giovane rispetto al solito target del mercato di piante e fiori, in modo da trovare nuovi mercati senza deprivare quello delle tradizionali piante da balcone. Selecta one in questo modo ha trovato oltre 30 milioni di nuovi contatti attraverso i media. La strategia di marketing per il 2018 naturalmente si avvale anche di strumenti di supporto per il retail. A partire da questa primavera, una quantità definita di pacchetti regalo Pink Kisses® saranno venduti online, perché si ritiene che i minigarofanini possano raggiungere una platea più ampia del target di riferimento in questo modo. Allo stesso tempo però i display e gli altri supporti per il retail tradizionale vengono distribuiti ai garden center, in modo che questi mini garofanini possano avere una posizione privilegiata all’interno del reparto, generando l’acquisto d’impulso che ci si aspetta da un’audience giovane.
FOCUS SUL
CONSUMATORE
Selecta one continua a espandere la campagna per i consumatori del mini garofano Pink Kisses® di Bianca Belfiore
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Flortecnica e vivaismo
PRODUZIONE | piante fiorite
L’IBERIS
CHE FA PRIMAVERA Una varietà di particolare interesse, da proporre come vaso fiorito. Che significa anche una marginalità altrettanto interessante di Alessandro Coraggio
di 5.8 – 6.2, facendo molta attenzione a far asciugare il terriccio prima di bagnare nuovamente. Gli eccessi di umidità, oltre a compromettere la coltura e la salute delle radici possono portare l’avvizzimento precoce dei fiori. Se la fioritura avviene quando fa freddo, i fiori possono prendere una bella colorazione rosa. Una volta che la pianta ha subito del freddo, le piante possono essere ritirate in serra aumentando la temperatura di qualche grado per anticipare la fioritura. In tutti i casi, quando i boccioli fiorali sono pronti per aprirsi, è bene non fare trattamenti alla pianta ed evitare gelate tardive.
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li iberis da seme sono un prodotto a fioritura invernale, si finisce di venderli a fine febbraio, mentre gli iberis da talea come il Fishbeck iniziano a fiorire a fine inverno e continuano a fiorire per una buona parte della primavera, fino a che il caldo non li ferma. BUON POSIZIONAMENTO NEL PUNTO VENDITA All’interno della coltivazione delle perenni sicuramente gli iberis sono tra le piante che segnano maggiormente il passaggio da inverno e primavera. La produzione comunemente vede piante coltivate in vaso 14, soprattutto per le piante prodotte da seme, mentre vasi da 16 e 18 possono essere usati per coltivare piante da talea. Questa differenza di forma la si deve anche a due momenti diversi di vendita: il primo è l’iberis sempervirens tradizionale, che è una pianta perenne da fiore, mentre il Fishbeck è una pianta da vaso fiorito, questa differenza si vede sia nel prezzo di vendita, il vaso è più costoso, sia nel posizionamento nel punto vendita.
CIMATURA AL TRAPIANTO Se le piante son coltivate in pieno campo non c’è bisogno di regolatori della crescita, mentre se le piante sono coltivate in serra rispondono bene a tutti i regolatori di crescita, soprattutto per bagnatura. Per promuovere la ramificazione è necessaria una cimatura al momento del trapianto. La cimatura deve essere fatta per le coltivazioni in esterno almeno sei settimane prima dell’inizio del freddo. È possibile usare concimi a lenta cessione incorporati nel terriccio, che sono da preferire a fertirrigazioni e concimazioni fogliari, che rischiano di far allungare troppo la pianta soprattutto in condizioni clima caldo. Non ha senso forzare la fioritura del Fishbeck, perché si rischia di avere piante troppo lunghe che si comportano male in vaso.
IN BREVE • Iberis sempervirens Fishbeck • Da talea • Coltivazione in vaso 16 e 18 • Fioritura da fine inverno a inizio estate • Periodo di coltivazione di 4 – 6 mesi
La coltivazione in pieno campo può essere effettuata senza problemi, soprattutto al centro – sud Italia.
ATTENZIONE A FREDDO E ACQUA Da un punto di vista di tecnica colturale, è possibile coltivare le piante anche in pieno campo soprattutto nel centro-sud Italia, con un periodo di coltivazione di 4 – 6 mesi. È importante il terreno molto drenato, con un pH Flortecnica e vivaismo
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mento Calliope® di Pelargonium come il prodotto che dà ai consumatori “esattamente quello che desiderano”.
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uante volte, ascoltando esigenze, curiosità, bisogni e sogni dei nostri clienti, avremmo voluto esclamare “ce l’ho”? Syngenta FloriPro Services® (FPS) promette di darci la possibilità di dirlo. Durante l'edizione 2018 di IPM Essen infatti ha presentato il suo nuovo assorti-
SYNGENTA, LEADER A LIVELLO MONDIALE Oltre 26.000 dipendenti, distribuiti in più di 90 Paesi, accomunati da una medesima missione: Bringing plant potential to life, cioè “sviluppare il potenziale delle piante”, attraverso tecnologie all’avanguardia, una presenza globale e il massimo impegno nei confronti del cliente, senza dimenticare la tutela dell’ambiente e la salute e la qualità della vita. Syngenta Flowers è la divisione aziendale responsabile per la vendita all’ingrosso, fornisce giovani piante a produttori e distributori, e offre un assortimento di materiali genetici d’avanguardia, compresi diversi assortimenti di sementi. FloriPro Services® è la divisione incaricata della distribuzione: si occupa di giovani piante, ma anche della vendita diretta al produttore di sementi e talee non radicate. Sul territorio europeo, FloriPro Services® opera attraverso una rete dedicata ed indipendente, mirata a vendite, marketing, servizio clienti e supporto tecnico.
PIANTE BELLE SENZA STRESS Lo slogan si basa su un'approfondita indagine di mercato condotta nel Regno Unito e in Germania nel 2017, che rivela cosa vogliono gli appassionati di giardinaggio da una pianta. Le caratteristiche più popolari sono: fiori che durano a lungo, colori straordinariamente intensi per tutta la stagione, piante che non diano preoccupazioni. L’assortimento Calliope® riunisce in sé tutte queste caratteristiche, è il culmine dei 120 anni di esperienza di ibridazione di Syngenta Flowers e il coronamento delle innovazioni operate dall’azienda nel 2017. PIÙ COSTOSO, MA PIÙ FACILE DA VENDERE L'assortimento comprende oltre 34 varietà a fioritura prolungata, disponibili in una vasta gamma di colori intensi, che spaziano dal bianco al rosso scuro. L'assortimento Calliope®, proposto come the easy way to colour your life — “Il modo più semplice di dar colore alla tua vita”, risponde alle necessità dei consumatori di oggi. E i rivenditori saranno felici di sapere che, a parte le performance eccezionali in giardino, è stato dimostrato che il nuovo Calliope® ha un prezzo al dettaglio più alto rispetto ai gerani standard e utilizza dei strumenti di branding ben noti ai consumatori per indirizzare le vendite. LARGO ALLE VIOLE A IPM è stato possibile vedere anche l’assortimento di viole, raccolto sotto il brand Do it Right!: punti di forza le serie di viola del pensiero e di viola, ben conosciute e apprezzate per le loro performance, per affidabilità e uniformità e per un'ampia scelta di colori e di tipologie. L'assortimento Do it right! comprende le serie a fiore grande Delta® e Colossus®, così come le serie versatili a fiore piccolo Endurio, Deltini e Rocky. Tutte queste varietà si fanno notare anche per affidabilità e redditività in produzione.
“HO ESATTAMENTE QUELLO CHE
CERCHI
”
La risposta che tutti vorremmo dare ai nostri clienti diventa realtà, grazie a un nuovo Pelargonium presentato in anteprima a IPM Essen di Alessandro Coraggio
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PRODUZIONE | difesa
LOTTA AI
TRIPIDI
Una volta che arrivano in serra, è praticamente impossibile debellarli. Però possiamo controllarne la popolazione. Qui trovate le strategie migliori quando si parla di ciclamini sotto attacco di Filippo Tommaseo in collaborazione con Morel Diffusion
I
tripidi fanno parte degli insetti nocivi più difficili da combattere nella coltivazione del ciclamino. È dura sradicarli dalle serre, il loro ciclo di vita è breve e sono insetti molto mobili, che si nascondono nelle piante. Non solo causano gravi danni nutrendosi di foglie giovani e di boccioli, o deponendo le uova; in più, hanno la capacità di trasmettere diversi virus. Questo rappresenta sicuramente il pericolo principale, e può provocare enormi danni alle colture del ciclamino.
CONOSCIAMOLI DA VICINO La specie di tripidi che provoca più danni è la Frankliniella occidentalis o WFT (Western Flower Thrips). Prima di procedere ai trattamenti chimici, è opportuno impiantare delle trappole adesive, in modo da valutarne la presenza e il numero. La strategia migliore, infatti, è quella di cercare di limitarne il numero. Per ottenere questo è anche necessario conoscere il loro ciclo di vita, che include sei stadi: 1. Uovo 2. Larvale 3. Larvale 4. Pre-pupa 5. Pupa 6. Adulto
Indipendentemente dalla specie, la durata della loro vita dipende dalla temperatura. Le condizioni ideali per il loro sviluppo si stendono in un intervallo fra i 20 e i 26º C. Oltre i 35º C la loro vita si ferma. I danni peggiori ai ciclamini vengono fatti durante gli stadi larvali e lo stadio adulto. La femmina depone le uova (150-300 in totale nell’arco della sua vita) nelle cellule dei tessuti teneri e superficiali delle giovani foglie, dei petali e degli steli: in questo modo sono protette dai trattamenti chimici. Dopo l’incubazione compaiono le larve, simili già agli adulti: hanno un corpo arrotondato, oblungo, senza ali ma mobili grazie alle zampe, e si nutrono voracemente in vari punti della pianta tramite suzione delle cellule dell’epidermide: le cellule, svuotate dal loro contenuto originario, si riempiono d’aria, perdono la colorazione e si seccano. Le fasi pre-pupa e pupa non arrecano danni alla pianta, in quanto le pupe sono immobili e non si nutrono, ma non riescono a essere debellate dai trattamenti chimici perché cercano luoghi bui, cioè molto riparati: il suolo, il substrato, o i fiori a struttura complessa. Infine l’ultima fase, quella adulta: l’insetto
Sopra, una panoramica dei danni causati dai tripidi a foglie e fiori di ciclamino. A sinistra, Frankliniella occidentalis allo stato adulto.
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PRODUZIONE | difesa
Le trappole blu consentono di verificare la presenza di tripidi e di controllarne la popolazione.
LOTTA CHIMICA • Abamectine • Spinosad • Methiocarbe • Acrinathrine • Formetanate • Lufenuron • Imidaclopride
deformazione generalizzata delle foglie attaccate, che assumono una forma simile alle foglie di quercia. Più raramente sotto le foglie compaiono sintomi uguali a quelli che si possono notare sui fiori.
è di colore giallo (i maschi più chiaro, le femmine più scuro), misura non più di due millimetri (i maschi sono più piccoli delle femmine), e ha un corpo piatto. Si nutre di polline, è rapidissimo nei movimenti e tende a nascondersi al minimo contatto, difendendosi quindi ottimamente dall’esposizione ai prodotti chimici. DANNEGGIANO FOGLIE E FIORI La regola generale è che si sono verificati i danni, è già tardi per intervenire in modo efficace. L’entità e il tipo di danni dipendono anche dall’età della vegetazione: nel ciclamino solitamente si traducono in sintomi su foglie e fiori. Per quanto riguarda i fiori, gli adulti di Frankliniella occidentalis si nutrono di polline e quindi danneggiano gli stami. Quando penetrano nel bocciolo prima che sia sbocciato, danneggiano il fiore in modo importante. Durante la deposizione le femmine possono danneggiare i tessuti sub-epidermici inserendo le uova nella vegetazione. I punti interessati sono visibili perché i petali assumono un colore scuro, segno di necrosi. Le larve si nutrono delle cellule dei petali, causandone la decolorazione. Per quanto riguarda la foglia, abbiamo due sintomi: il primo sono ferite molto marcate e nette su una o più foglie isolate, non sull’intera pianta. Dall’altra, una
ATTENZIONE A NON CONFONDERSI Le ferite dovute ai tripidi a volte possono essere scambiate con danni causati da altri fattori. Tripidi / tarsonemi: i tarsonemi deformano tutto il fiore prima dello sviluppo dei petali, invece i tripidi causano lesioni argentate sui petali senza deformare il fiore. La lesione è molto simile, ma i tarsonemi danneggiano fiori e foglie allo stesso stadio di crescita, mentre i tripidi danneggiano le foglie delle piante giovani e i fiori delle piante mature. Tripidi / fertilizzazione: durante la fase di attecchimento, e prima del distanziamento, i ciclamini vengono talvolta fertilizzati con annaffiatura dall’alto. Questa tecnica, in combinazione con temperature elevate e assenza di ombra, può provocare la deformazione delle giovani foglie, con sintomi molto simili a quelli causati dai tripidi. Tuttavia nel caso dei tripidi ci troviamo di fronte a foglie isolate e con ferite più nette.
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TRAPPOLE BLU PER CONTROLLARE LA POPOLAZIONE L’azione preliminare e fondamentale è eliminare tutti i focolai di contaminazione che possono essere fonte di potenziali virus: • Eliminazione piante rimanenti dalle colture precedenti • Eliminazione delle erbe infestanti • Disinfezione • Trattamento chimico o biologico • Isolamento delle colture potenzialmente portatrici di virus
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Per un controllo chimico efficace è necessario individuare prima possibile la presenza dei tripidi, mediante trappole blu adesive che permettono di stimare la popolazione esistente in serra e sorvegliarne lo sviluppo. Le trappole vanno disposte ogni 100 / 200 metri quadrati. Se in una settimana si contano almeno dieci adulti incollati a ogni trappola, è opportuno iniziare i trattamenti. Scopo, contenere lo sviluppo della popolazione, nella consapevolezza che è difficile eliminarla completamente. Se la popolazione è già più abbondante e sono presenti contemporaneamente più generazioni, solo trattamenti frequenti, ripetuti ogni tre-quattro giorni, possono combattere la resistenza dei tripidi e interrompere il loro sviluppo. I trattamenti durante la fase di fioritura sono inutili perché i danni sono già presenti. Le trappole adesi-
VIRUS, IL DANNO PEGGIORE Le larve di Frankliniella occidentalis possono trasmettere il virus TSWV (Tomato Spotted Wilt Virus) e INSV (Impatiens Necrotic Spot Virus). Gli adulti nate da larve infettate a loro volta inoculano il virus, causando danni alle coltivazioni molto più numerosi e importanti di quelli per alimentazione dei tripidi e deposizione delle uova.
Sopra, il danno alle foglie si presenta come una deformazione “a foglia di quercia”. A sinistra, il danno al fiore in cui sono penetrati i tripidi è molto importante. Le larve si nutrono delle cellule dei petali che si decolorano. Sotto, i punti interessati dall’attacco dei tripidi su foglie e fiori sono visibili come macchie scure, segno di necrosi, e scolorite.
ve possono contribuire anche all’efficacia dei trattamenti chimici: infatti quelle dotate di feromoni attirano i maschi e le femmine che escono dai ripari per accoppiarsi, e in questo modo vengono colpiti dai trattamenti. Questa strategia riduce la popolazione dei tripidi del 30%. LOTTA CHIMICA La maggior parte delle sostanze è efficace sui tripidi allo stadio larvale o adulto; uova e pupe sono difficili da uccidere sia con i prodotti da contatto sia con i translaminari. I translaminari sono molto efficaci su stadi larvali e adulti. I prodotti sistemici invece sono meno efficaci, perché non raggiungono i fiori in cui i tripidi si nutrono. È consigliabile alternare diverse sostanze attive e diverse azioni, seguendo sempre in modo scrupoloso
le normative in materia di prodotti fitosanitari. Inoltre, ricordiamo che è buona norma effettuare dei test su piante campione prima dell’applicazione a tutta la coltura. • Abamectine, translaminare e contatto: efficace su larva e adulto • Spinosad, translaminare e contatto: efficace su larva e adulto • Methiocarbe, contatto: efficace su larva e adulto • Acrinathrine, contatto: efficace su larva e adulto • Formetanate, contatto: efficace su larva e adulto • Lufenuron, contatto: efficace su larva • Imidaclopride, contatto: efficace su larva e adulto LOTTA BIOLOGICA Le possibilità sono svariate, e informarsi presso i propri fornitori è la strada migliore per prendere la scelta più opportuna e ottimizzare questa tipologia di lotta ai tripidi. Alcuni esempi sono: Amblyseius Cucumeris e Amblyseius Swirskii: acari predatori delle giovani larve, misurano un millimetro e si trovano nei fiori. Il successo dipende in modo decisivo dall’umidità relativa, che non deve essere inferiore a 75% e alla temperatura, che deve essere compresa fra i 18 e i 26º C. Inoltre, tutti i prodotti con effetto acaricida devono essere eliminati dal programma di trattamento.
TENDENZE | marketing
IN BREVE • Forever & Ever • Hydrangea macrophilla • Hydrangea macrophilla ad alberello • Hydrangea paniculata • Calla • Hibiscus • Logo molto riconoscibile • Produzione ecosostenibile • App per prendersi cura delle piante
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engono cresciute in diverse zone del Vecchio Continente: Francia, Germania e anche Polonia. Ma l’ultima fase, quella in cui diventano il bel cespuglio fiorito che conosciamo, in cui viene dato loro nome, vaso ed etichetta, si svolge in Olanda. E da lì, tornano a ripopolare tutta Europa. Stiamo parlando delle ortensie Forever & Ever, un nome difficile da dimenticare: è stampato in bianco su tutti i vasi, di un bel viola scuro. Un viola che fa benissimo il paio con i colori delle ortensie e che è anche tornato di tendenza quest’anno, grazie a Pantone che l’ha eletto Colore dell’Anno per il 2018. LA PAROLA CHIAVE, ECO-SOSTENIBILE Dietro a questa apparenza così ben apparecchiata, c’è di più. Il vero “valore aggiunto” su cui spinge questa ortensia è la assoluta sostenibilità della coltivazione. Le piante sono accuratamente selezionate per il loro valore ornamentale, per la salute e la qualità. Vengono presentate come “coltivate da produttori severamente selezionati per le modalità di produzione eco-sostenibili”, e tutti i produttori sono ben consapevoli delle caratteristiche uniche che le collezioni di piante Forever & Ever devono avere. Questo significa metodi di coltivazione e di cura particolari: alle piante
viene dato il tempo per maturare in modo adeguato, e poi vengono scelte con attenzione, per offrire al retail e poi al consumatore esattamente il tipo di pianta che essi si aspettano. Ovvero piante robuste, in grado di resistere in giardino e in vaso, con poche cure. La promessa che Forever & Ever fa è che acquistando una delle sue ortensie, non dovrai occuparti di nulla se non di bagnarla ogni tanto. Per questo le definiscono user-friendly, “amiche di chi le usa”: adatte a tutti, insomma. IL TRUCCO C’È (MA NON SI VEDE) Il nome – Forever & Ever – si riferisce a tutto l’assortimento: comprende la classica Hydrangea macrophilla, ma anche una gamma di paniculata e di macrophilla ad alberello, oltre a una collezione di Calla e di Hibiscus.
ORTENSIE PER SEMPRE
Non accenna a diminuire l’interesse per le Hydrangea, e si sviluppano modalità sempre più raffinate per raggiungere il pubblico. Ecco tre idee dall’Olanda di Costanza di Matteo
Ciò che vuole evocare è l’idea che il consumatore può avere sempre un bel giardino, balcone o terrazzo. Per sempre pieni di fiori, e senza fatica, perché il lavoro duro l’ha fatto il team di Forever & Ever. Questo è l’altro aspetto accattivante della campagna marketing aziendale: “pensiamo noi a tutto, tu goditi lo spettacolo”. Come renderlo possibile? L’elemento in più che Forever & Ever fornisce a chi acquista, è l’app informativa. L’app contiene consigli e trucchi per prendersi cura al meglio delle piante, ed è adatta anche a chi è totalmente inesperto di cura del verde. Il consumatore può scegliere anche di ricevere le notifiche push: se ad esempio cambiano le condizioni climatiche, e quindi le piante potrebbero avere bisogno di più attenzione, l’app invia un messaggio sullo smartphone. Leggendo le care tips, basta una minima conoscenza di giardinaggio per accorgersi che siamo davanti a normalissime ortensie, che hanno bisogno delle solite attenzioni: ma l’approccio è completamente differente e cambia la prospettiva del consumatore finale. “Dovrai occuparti di pochissime cose, e in quelle pochissime ci siamo noi ad aiutarti, insieme al garden center in cui hai comprato la nostra piante”. Offrono una compagnia: e il gioco è fatto.
Ortensie, calle e Hibiscus sono presenti come la soluzione semplice per uno spazio fiorito che dura per tutta la stagione.
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i n a v o i g di e t n a pi Anche nella primavera 2018 saremo con voi. PLANTA s.s.agr. Via Brennero 45 Brennerstraße 39042 Bressanone / Brixen (BZ) Tel. 0472/830000 • Fax 0472/837691 www.planta.it • info@planta.it Per ordini / für Bestellungen: order@planta.it • Fax 0472/605101
TENDENZE | fiere
UN NUOVO
MONDO CI ATTENDE A IPM va in scena tutto il settore del florovivaismo, i cui confini sono sempre più ampi. Ci si prepara alla prossima stagione con qualche novità e tanti concept per la vendita, orientati al consumatore
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di Matteo Ragni
inque giorni: per me l’IPM di Essen inizia la domenica e finisce il venerdì. Una volta confermati gli appuntamenti, una volta organizzate le cene con gli amici per tutta la settimana finalmente la fiera può partire. Un tempo iniziava con un foglio passato quasi sottobanco su cui si trovava l’elenco delle novità da andare a cercare, scovare e insistere per vedere. Ora tutto questo non c’è più, tutto è palese anche perché le vere novità nell’ambito floricolo, nel mercato delle beddings, sono tutte incentrate sul marketing. CAMBIA LO SCENARIO, MA IPM RESTA AL CENTRO Iniziata come una fiera di vivaisti tedeschi la fiera di IPM Essen ha ora lasciato spazio a ibridatori, produttori di giovani piante, produttori di fiore reciso delle più calorose e colorate provincie dell’impero della floricultura mondiale. Una fiera icona della forza creatrice europea e della potenza economica e culturale tedesca. Una fiera che cambia ma che si conferma essenziale a livello mondiale. Un posto dove esserci, dove stare fino alla fine. O quasi. Quando mercoledì mattina mi sono accorto di avere nel mio quaderno degli appunti più biglietti da visita coreani e australiani che italiani o francesi, mi sono iniziato a guardare in giro. Nel padiglione 1 e 2, quelli dedicati alle piante e ai fiori recisi, i visitatori non sono mancati ma oltre ai soliti volti, dopo i nuovi amici dell’Europa dell’Est e dopo gli Americani che negli scorsi anni hanno iniziato a visitare Essen, ora anche asiatici, coreani,
cinesi, malesi e tanti, tantissimi australiani. Andando poi nel padiglione 3, così come nel 7 e nel 10, si scopre che un nuovo mondo sta venendo in visita ad Essen, a cercare risposte e nuove idee. Nel padiglione 3 in particolare la fame di tecnica e di tecnologia nuova ed innovativa prende sempre tutti. Una fame di risposte che spesso nascono dalla domanda di cosa produrre, ma non avendo avuto risposte o idee nuove dal padiglione 1 e 2, dato che anche quest’anno le novità intese come nuova genetica scarseggiavano, ci si rivolge alla tecnica e alla tecnologia nella speranza che una nuova rinvasatrice o una lampada a led rispondano all’esigenza di nuovo.
SAVE THE DATE La prossima edizione di IPM Essen sarà dal 22 al 25 gennaio 2019.
Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | fiere
IPM IN NUMERI • 1564 espositori (13 in meno rispetto al 2017) • 45 nazioni di provenienza • 63% dall’estero • 40mila professionisti in visita • 97% dei visitatori sono professionisti
BISOGNA GUARDARE LONTANO La vera domanda di questo 2018 è quanto produrre: se ci si basa sulla stagione scorsa, sia che si parli di vivaio o di piante fiorite, la risposta è tanto! Il nord Europa ha fame di prodotto, così come il mercato italiano. Una fame che spesso disorienta visto che si dipende per le vendite sempre dagli stessi canali. E la nostra fame di informazioni spesso ci spinge verso prodotti sicuri, anche se inflazionati. Quindi a parte tonnellate di espositori di piante tropicali, fiori carioca, decorazioni asiatiche e nuovi materiali americani quello che mi resta di questo IPM 2018 è una domanda: a fronte di migliaia di espositori che ogni anno fanno domanda per partecipare all’IPM e che non vengono accettati per mancanza di spazio (nell’attesa dei nuovi padiglioni in costruzione) quali
UNO SU TRE È la percentuale dei visitatori che quest’anno hanno effettuato i loro ordini direttamente in fiera, secondo il sondaggio operato da Messe Essen durante i giorni dello show. Oliver P. Kuhrt, CEO della fiera, ha dichiarato a proposito: «Non possiamo che essere soddisfatti dal successo dell’evento. La proporzione dei visitatori stranieri è aumentata dal 36 al 38%. Il 71% dei visitatori hanno potere decisionale nell’azienda per cui vengono in visita, con un aumento rispetto all’anno scorso del 2%. E i visitatori in totale sono stati 54mila. Un risultato al top, che ci conferma come la fiera numero uno a livello globale fra le fiere del verde». 48
Flortecnica e vivaismo
sono gli sviluppi dell’industria della florovivaistica europea? Ma soprattutto cosa si dicono un coreano, un olandese ed un italiano all’IPM Essen? Parlano di nuove varietà, ovviamente: per il 2020, quando il mondo andrà in modo diverso, forse. BASTA PIANTE SOLITARIE Uno degli spunti che ha offerto IPM è la visione di una concezione sempre più definita (e definitiva, forse) della pianta come parte di un mondo vivente. È stato possibile tradurre questa visione in proposte per i garden center grazie al trend show organizzato da Romeo Sommers. Tre temi: Family garden, The new gardener, Eat your greens (“giardino di famiglia”, “il nuovo giardiniere”, “mangia le tue piante”). Dalla proposta di piante facili da curare come le cactacee, passando da sistemi che facilitano la coltivazione delle verdure, fino ad arrivare a prodotti che combinano gioco e piante, per introdurre i più piccoli alla nuova cultura del verde. «Il punto» ha commento Romeo Sommers «è capire che il successo si raggiunge insieme. Dobbiamo essere in grado di intercettare i bisogni e il lifestyle dei consumatori, e per farlo dobbiamo essere insieme, produttori e trade». ITALIA, DOVE SEI? L’anno scorso anno l’Italia si è trovata sistemata in un modo che ha causato diversi disagi. Dopo un confronto con l’ente fiera, per quest’anno gli espositori italiani hanno scelto di collocare i propri stand in zone diverse, in prevalenza nel padiglione 7 e 9. La maggior parte si è dichiarata soddisfatta della propria collocazione, anche se senza grandi entusiasmi. Probabilmente questo è stato uno dei motivi per cui, durante una conferenza stampa tenutasi in fiera, il Flormart, insieme al Mipaaf, si è proposto come organizzatore di un “distretto italiano” all’interno dello show del prossimo anno. Il progetto è ancora in nuce, ma c’è l’idea di creare un Padiglione Italia con al centro una zona di degustazione - un’attività che durante IPM non manca mai e non smette di attrarre visitatori negli stand. È ancora tutto da vedere, ma certamente potrebbe essere una carta vincente per “imporre” la presenza del florovivaismo italiano nella fiera più importante al mondo. Allo stesso modo, sarebbe bello vedere le nostre eccellenze competere nei concorsi organizzati dalla fiera. Insomma, gli italiani ci sono; ma l’Italia, dov’è?
LE PIANTE CONQUISTANO GLI SPAZI ABITATIVI Il giardinaggio urbano è di moda, e piace alla generazione dei Millennials. Erbette, piccoli frutti e ortaggi si coltivano in combinazione con piante decorative fiorite. Le piante da appartamento sono al centro dell’attenzione: sono facili da curare e sono particolarmente apprezzate dai gruppi target più giovani, perché accostate al vaso giusto diventano elementi di design all’interno delle abitazioni. La semplicità delle cure ha sempre un importante ruolo per i clienti finali: vasi con sistema di irrigazione integrato, fiori da taglio estremamente durevoli o piante perenni.
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TENDENZE | colori
PER APPROFONDIRE Non manca, come tutti gli anni, la palette dei colori che Pantone ha selezionato per accompagnare Ultra Violet: sono visibili sul sito www.pantone.com connettendo il nostro spirito al mistero e all’arte. Suscita la voglia di conoscere, di scoprire. Il desiderio di andare oltre è simboleggiato dall’enigmatico cielo notturno».
INFO Il viola è un colore facile da portare dentro i punti vendita: con un allestimento monocolore è possibile creare un’atmosfera molto suggestiva, che offre mistero e fascino.
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riginalità, ingenuità, e un pensiero visionario che ci proietta nel futuro: sono queste le caratteristiche di Ultra Violet, il colore che ci accompagnerà lungo le prossime stagioni. Leatrice Eiseman, direttore di Pantone Color Institute, così spiega la scelta: «Viviamo in un mondo che richiede inventiva e immaginazione, ispirazioni creative. Ultra Violet è un viola su base blu, che porta la nostra attenzione e il nostro potenziale a un livello più alto. È intuitivo, e illumina la strada che si apre di fronte a noi, una strada che porta alle tecnologie più avanzate, alle galassie più lontane,
FIORI VESTITI DI MISTERO Il viola, in tutte le sue tonalità, è da sempre associato al non-convenzionale, al mistero e al genio artistico. Prince, David Bowie, Jimi Hendrix sono fra gli artisti che hanno voluto usare questo colore come espressione della propria personalità. Il viola simboleggia la sperimentazione, l’emozione, e storicamente si associa anche all’aspetto più “mistico” della persona. L’uso dei toni viola negli spazi in cui si pratica la meditazione è volto a dare energia e a ispirare connessione e rilassamento fra i soggetti. «Cerchiamo messaggi profondi, cerchiamo significati nascosti, cerchiamo emozioni e riflessioni che vadano oltre la fretta e la superficialità che spesso caratterizzano la trasmissione quotidiana delle informazioni» ha aggiunto Laurie Pressman, vice presidente del Pantone Color Institute «Sempre più persone in tutto il mondo restano affascinate dal potere del colore e realizzano l’abilità che questi hanno nel suscitare nuovi sentimenti e nel condurre a messaggi nascosti. Il Colore dell’Anno, per questo, fornisce indicazioni importanti sulla direzione che hanno preso i trend e il design nel mondo».
È TORNATO IL VIOLA
Colore dell’anno per il 2018, secondo il colosso Pantone. Una scelta che fa il gioco del florovivaismo, grazie alla miriade di varietà che si vestono di queste sfumature di Costanza di Matteo
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Il fiore della Clematis “Taiga� cambia di colore e forma man mano che matura, passando da sfumature bianco azzurre fino al porpora intenso. www.plantipp.eu
TENDENZE | novità
Nelle foto di questa pagina, scorci del Porte Aperte di Biancheri Creazioni, occasione per presentare le ultime novità a operatori e produttori.
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Tutti i dettagli su www.bianchericreazioni.it
assato, presente e futuro. Tre dimensioni temporali indissolubilmente intrecciate tra loro. E fin qui non diciamo nulla di nuovo, è così per tutti: il passato, volente o nolente, condiziona il presente che, a sua volta, è punto di partenza per scrivere il futuro. Per Biancheri Creazioni, passato, presente e futuro sono il DNA stesso dell'azienda, radicata sin dalle origini a Camporosso, nel distretto produttivo di Sanremo. La storia è lunga, iniziò con Duilio Biancheri, che inviava oltralpe petali di rose per la produzione di essenze profumate; lo seguì il figlio Antonio, che con grande intuito iniziò a importare bulbi di anemoni e ranuncoli dall’estero. Dagli anni 80 entra in scena Alberto, che inizia a fare ricerca e selezionare nuove varietà. Biancheri Creazioni, conosciuta in tutto il mondo, nasce così, legata alle origini ma proiettata verso il futuro grazie alla sperimentazione di nuove tecniche di miglioramento genetico varietale, per ottenere nuove varietà di ranuncoli e anemoni, unite a tecniche per la moltiplicazione a propagazione in vitro.
UNA NUOVA
Nel 2018 l'azienda celebra i 30 anni della sua nascita: Alberto Biancheri e tutto lo staff hanno festeggiato in occasione del Porte Aperte, consueto appuntamento che si tiene ogni anno a gennaio. L'evento si è rivelato un successo, basti dire che ha coinvolto circa 700 persone, tutte addette ai lavori, tra operatori e produttori.
STORIA
Biancheri Creazioni ha festeggiato i 30 anni di attività durante il consueto Porte Aperte nella sede ampliata e rinnovata. Diverse le novità, prima tra tutte il Ranuncolo ‘Antoine’ di Daniela Stasi
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Flortecnica e vivaismo
SCELTA CONTROCORRENTE Il nuovo capitolo della storia di Biancheri Creazioni passa anche attraverso un modo di comunicare per nulla scontato. Il catalogo 2018 profuma di coraggio. Perché? Per la scelta audace e controcorrente di utilizzare immagini di fiori appassiti. Il messaggio è profondo, e va al di là della mera presentazione di nuovi prodotti: è importante sorprendersi, guardare oltre l’ovvio, perché in natura tutto è una continua rivelazione.
A lato, Ranuncolo Success® ‘Antoine’. Sopra, il ranuncolo Pon-Pon® (linea fiore reciso Cloni Pon-Pon®) è un nuovo fiore dalle forme arrotondate, dalla forma giocosa, che ha la delicatezza di un petalo e la resistenza di una foglia verde, caratterizzato da uno stelo più robusto.
FIORE LEGATO ALLE RADICI Diverse le novità illustrate durante la giornata, con la presentazione del nuovo marchio, da Biancheri Creations a Biancheri Creazioni, per evidenziare con orgoglio il Made in Italy. Larga attenzione è stata data anche al rinnovamento e all'ampliamento della storica sede, che oggi vanta un nuovo spazio di 2.500 metri quadrati: nel complesso l'azienda si sviluppa su oltre 12 ettari destinati sia alla ricerca sia alla produzione. Infine, riflettori puntati sul catalogo 2018, suddiviso nelle tre linee: fiore reciso Ranuncoli, fiore reciso Anemoni-Papaveri e vaso “Garden”. In particolare, novità assoluta il Ranuncolo 'Antoine' della linea Cloni Success®, dedicato ad Antonio Biancheri, in gioventù chiamato Antoine. Si tratta di ranuncoli clonati, frutto di un'accurata selezione genetica che consente il miglioramento delle varietà per colore, qualità, durata in vaso dei fiori ed elevata produttività delle piante. Il tutto sotto un attento controllo fitosanitario. Il taglio dello stelo fiorito avviene quando il fiore è appena sbocciato.
PETALI AL VENTO Durante il Porte Aperte riflettori puntati anche sulla linea di anemoni Mistral Plus® (nella foto) che, come la linea Mistral®, unisce la variegata cromaticità, creata da un attento perfezionamento genetico, alla ricerca dei migliori caratteri presenti in natura. Mentre Mistral® presenta un fiore di più grandi dimensioni, dal lungo stelo, per una fioritura medio-precoce, Mistral Plus® (che proviene da una diversa selezione) presenta un petalo più corto, dalla fioritura media, maggiormente resistente.
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TENDENZE | eventi
PORTIAMO IL FIORE ALLO A Francoforte si propongono piante e fiori come prodotti di lifestyle. Una concezione forse un po’ estranea rispetto alla consueta, ma che può funzionare colloquio con Eva Olbrich di Marta Meggiolaro
nissimo con il particolare ed elegante design degli stand di Floradecora.
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fine gennaio ha avuto luogo, all’interno della Fiera di Francoforte, la seconda edizione di Floradecora. Lo “spin off” di Christmasworld è stato spostato ed è stato ridimensionato. L’allestimento come sempre ha fatto il suo effetto: era piacevole girare per gli stand, e molti si sono goduti il giro, fotografando con meraviglia le diverse varietà di fiori, gli immensi bouquet di rose, le particolari piante da interno e i cactus collocati in vasi colorati e graziose vetrine. Apprezzabili gli sforzi organizzativi della fiera per realizzare un concept unico e innovativo; ma l’offerta necessita di essere integrata, così da offrire una panoramica più completa del comparto. Con Eva Olbrich, direttrice di Christmasworld e di Floradecora, abbiamo parlato dei risultati di quest’anno e dei progetti futuri. Eva, come mai questo spostamento? Le ragioni sono due: la prima è che dovevamo organizzare al meglio le aziende che hanno aderito, e non era necessario un padiglione intero. In secondo luogo, ed è il risvolto positivo della medaglia, ci serviva uno spazio che potesse suggerire anche nella sua collocazione che Floradecora è un naturale proseguimento di Christmasworld: per questo la Galleria era il posto ideale. Oltre al fatto che è una delle zone più belle di Messe Frankfurt, con le alte vetrate a cupola, e quindi sta be54
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Spiegaci meglio cosa intendi con “naturale proseguimento di Christmasworld”… Floradecora non è e non sarà mai una fiera sul verde. Anche per questo, la vicinanza – quest’anno la sovrapposizione – con IPM Essen non deve essere vista come un problema. Mi spiego: i buyer che vengono a Francoforte non sono quelli di Essen, ad eccezione di una piccola parte che tu conosci bene, quella dei garden center. Per il resto però la nostra fiera viene visitata da un altro genere di aziende: supermercati, catene di discount, negozi di mobili, negozi dell’area food e di articoli da regalo, cartolerie e centri per il fai da te, che sono presenti grazie anche agli show Paperworld e Creativeworld. Tutti costoro raggiungono Francoforte per i loro acquisti in tema festività e decorazioni. E per tutti loro fiori e piante rientrano nella categoria “decorazioni”. Quindi in sintesi la scommessa di Floradecora è offrire fiori e piante come prodotti decorativi stagionali. Sì, il concetto è questo. Alcuni prodotti del settore verde si prestano per questo tipo di vendita, e noi vogliamo proporli così. Nell’organizzare Floradecora e nel proporla alle aziende produttrici incontriamo proprio questa
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difficoltà, soprattutto con i tedeschi e gli italiani: hanno una mentalità da coltivatori, e chi coltiva guarda i suoi fiori e le sue piante per quel che sono, vegetali, mentre per noi, un mazzo di rose non è un mazzo di vegetali, ma un decoro. Penso che sia difficile far passare questa differenza di ottica, ma che sia decisivo, per non perdere le opportunità che questo mercato può offrire. Le aziende presenti però hanno compreso, o comunque hanno deciso di provarci. Abbiamo avuto una forte adesione di aziende olandesi e danesi, che più di altri in Europa comprendono l’idea di pianta come elemento di decor: me ne accorgo quando vedo il lavoro davvero imponente dei loro settori marketing. Preponderante la presenza di aziende olandesi, con lo stand di Dummen Orange che campeggiava al centro, ricco di bouquet realizzati seguendo i trend che la fiera condivide con gli espositori prima dello show. Quest’anno l’adesione è stata buona anche dall’Africa, con rose e altri fiori recisi. L’unico italiano presente è Orlandelli.
Mi immagino uno dei nostri stand circolari popolato da diverse aziende italiane che, insieme, possono proporre piante come prodotto di lifestyle: piccoli ulivi in vasi di terracotta per Pasqua, piccoli agrumi, composizioni di piante da orto e di aromatiche come complementi per la cucina, un’offerta di piante da interno e di piante grasse in composizione… il sapore mediterraneo, declinato nelle diverse stagioni, pronto all’uso per chi vuole vendere questi articoli come idea regalo o come accessori. I produttori italiani hanno IPM Essen come fiera di riferimento, naturalmente, i loro buyer abituali si trovano lì, è una fiera “sicura”; ma sono certa che si potrebbe organizzare un trasporto da Essen a Francoforte per essere presenti qui e intercettare nuovi clienti. Cosa puoi anticiparci rispetto al prossimo anno? L’idea per ora è di mantenere Floradecora in Galleria, ripensando la collocazione degli stand, in modo che il percorso risulti più fluido. Proveremo di nuovo a coinvolgere le aziende tedesche, e anche le italiane. Vedremo!
Come immagini la presenza degli italiani in questo particolare tipo di show? Flortecnica e vivaismo
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ome ogni anno, l’associazione olandese della floricoltura, formata da Tuinbranche Nederland, VHG sector association, iBulb e Flower Council of Holland, insieme al trendwatcher Aaje Nijman, hanno identificato tre tendenze in atto nel mercato di fiori, piante e bulbi; tre stili che riassumono ciò che i consumatori finali si aspettano e desiderano. Il nucleo di partenza per lo sviluppo di questi trend è lo zeitgeist, lo spirito del tempo. Quello che è chiaro in questo travagliato periodo è la ricerca di nuove risposte, di fronte al crollo dei vecchi poteri, e il fatto che ci troviamo a vivere forti contraddizioni e desideri contrastanti. Sentiamo il bisogno di una connessione col passato, ma allo stesso tempo sentiamo la spinta ad andare sempre oltre; siamo sempre più egocentrici, e allo stesso tempo desideriamo sempre di più interconnessione e armonia. Da qui partiamo per identificare i tre nuovi stili nella floricoltura.
in cui il messaggio è: dai alla natura la sua libertà, anche se questo significa lasciar crescere l’erba fra la pavimentazione che avevi sistemato tu. Forme e colori: è tutto tagliente, affilato, appuntito. È una forte presa di posizione personale contro qualcosa. Fra i colori, molti contrasti e molto nero, con il rosso a fare da oppositore. Verde, beige e rosa pallido addolciscono il contrasto così vivido.
IN BREVE • Associazione olandese per la floricoltura • Individuazione tre trend per il 2018 1. Punk 2. Riciclo 3. Decadente • Uso di piante e fiori in abbondanza • Mix di materiali e forme
PUNK-REBOOTED Propriamente significa “punk riavviato”. Tre le parole chiave: potere, libertà, regole. Il cambio di equilibri di potere ci fa avvertire un senso di oppressione della nostra libertà. Abbiamo bisogno di regole a cui obbedire, ma non sappiamo chi sarà a imporle domani. Questo ci rende incerti e inclini alla ribellione: vogliamo risolvere le cose per noi e per noi soltanto. Ma come? Indoor: gli spazi assumono un look anarchico e aspro. Gli oggetti hanno forme taglienti e ruvide, si usano materiali industriali e di riuso. Materiali industriali si mischiano a quelli più lussuosi, come il marmo, e a quelli più economici, come la plastica. Fiori e piante: si usa tutto, purchè non sia nel solito modo. Le regole preesistenti vanno cancellate, la loro applicazione diventa irrilevante. Outdoor: gli spazi sembrano quasi abbandonati a se stessi, si lascia che sia la Natura a vincere su tutto, e a decidere cosa fare. L’effetto è un giardino disordinato, ma confortevole,
UNICA REGOLA,
NESSUNA REGOLA I trend per i fiori e le piante del prossimo anno indicano una certa insofferenza verso le strade obbligate e quelle già percorse. Prevale il desiderio di sperimentare, e l’apprezzamento per i contrasti a cura di Bianca Belfiore testi e foto di Flower Council of Holland
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TENDENZE | consumer
RE-ASSEMBLE “Riassemblare”, combinare insieme in modo creativo vecchi e nuovi elementi. Non ci interessano le cose nuove di zecca, immacolate e intonse: noi costruiamo con quello che c’è, anche se qualche volta sono elementi contraddittori. L’importante è che tutto sia riciclato. Questo modella lo spazio in cui viviamo rendendolo un collage tridimensionale. Forme, colori, materiali sono mischiati senza timore per i forti contrasti, per dare vita a un nuovo, allegro, tutto. Indoor: un’esplosione di creatività che dà vita a un fresco linguaggio fatto di nuove forme. Senza forzature, le cose vengono mischiate insieme e spostate per dare ogni volta un aspetto differente e divertente. Fiori e piante: qui hanno un ruolo importante. Gli allestimenti sono aerei, composti da elementi sciolti. Si usa una gran quantità di piante differenti. Outdoor: il giardino diventa un patchwork a tre dimensioni. Stili, funzioni, materiali diversi, tutto è mischiato. Le superfici si sovrappongono e si uniscono in modo casuale. Questo dà la sensazione di un luogo flessibile, e mai del tutto compiuto. Tipi diversi di bordure si connettono con punti luce. Forme e colori: forme che sembrano capitate lì per caso, messe insieme a random; elementi impilati o fusi insieme, per un effetto collage. La palette di colori prevede qualunque tipo di tonalità, pastello o accesa, opaca o lucida; ma prevale il verde, in tutte le sue sfumature.
ROMANCE 3.0 L’era odierna ci permette di isolarci in una “bolla digitale”, in cui ci circondiamo di persone che hanno le nostre stesse opinioni, dandoci un senso di benessere e forza. Tutto è amplificato, anche i materiali: super lussuosi, dalle forme opulente e ricche, colori intensi. È la nuova era decadente, fatta di marmi e ceramiche, pelli e velluto, cristallo e rame. Indoor: colori caldi, tutto è lavorato al dettaglio, molto è ispirato da colori e forme dei fiori. La combinazione di materiali ricchi offre un’atmosfera decadente. La carta da parati dei muri riporta motivi floreali, che si confondono con le piante vere, per una sensazione di abbondanza fino allo stordimento. Fiori e piante: i fiori sono usati in abbondanza, vengono preferiti colori forti, petali larghi, bouquet pienissimi. Anche le piante sono grandi, e hanno un’apparenza esotica. Outdoor: il giardino è uno spazio di lusso, prolungamento dell’interno. Le fioriture sono abbondanti e ricchissime, dalle forme morbide, dolci. Gli arredi sono confortevoli. A terra, materiali preziosi come il marmo. L’oro e il bronzo predominano nei dettagli. Forme e colori: volume, stravaganza, tutto è extra e deve essere coinvolgente al massimo. Le forme sono romantiche, piene e tondeggianti. Anche i colori sono pieni e ricchi, possono essere chiari ma anche più scuri e intensi, con un ruolo particolare del viola. 58
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