Floor&Wall magazine 016

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REPORTAGE FIERE

magazine tecnico-professionale del sistema pavimenti e rivestimenti &
DEL GENIUS LOCI + Architettura totalmente integrata nel paesaggio per la nuova cantina Leonildo Pieropan a Soave, in Veneto
Floor Wall dicembre/22 n.16 magazine
Atmosfera istituzionale ma accogliente nella nuova sede milanese di Chiara Ferragni Brand
RISPETTO
Ogni dettaglio è stato scelto per legare l’attività all’elemento terra. Dalla forma dell’edificio ai materiali naturali e locali Pag. 18
PROGETTO
Le novità esposte in cinque manifestazioni in cui è coinvolto il mondo delle superfi ci F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazioni, prodotti

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SAREMO

Si riparte dalla casa (con più spazio)

La casa ritorna protagonista della vita degli italiani, il luogo dove definire il proprio tempo e i propri spazi, senza lasciare niente al caso, partendo dai dettagli, che spesso determinano il sesso del bello. Si tratta di un fenomeno che determina un trend e ci suggerisce la (possibile) propensione a investire in maggior misura nelle costruzioni domestiche, rifiniture comprese. Secondo i dati della 5ª edizione dell’Osservatorio CasaDoxa che fotografa i cambiamenti in atto nella società e nelle case degli italiani, emerge infatti che l’ambiente domestico continua a ricoprire un ruolo centrale. Le abitudini sono radicalmente modificate, in casa si passa molto più tempo rispetto a qualche anno fa e molte delle attività esterne ora si svolgono per lo più fra le mura domestiche. Si tratta di cambiamento che ha ridisegnato le nostre case e il nostro modo di viverle. I dati elaborati da Doxa confermano, infatti, il notevole incremento di persone che desiderano una stanza in più (36%), dove poter lavorare senza essere disturbati (o disturbare) dagli altri componenti della famiglia, o trovare spazio per allenarsi e tenersi in forma. I pasti si consumano più di frequente in casa (+33% a pranzo, +36% a cena) e si condividono più di prima con amici e parenti. Anche il tempo dello svago come la visione di film e serie (+42%) è decisamente più casalingo. Così, la casa ha assunto un nuovo (e ritrovato) valore, diventando uno luogo su cui investire in una prospettiva dove il concetto di fluidità degli spazi è diventato protagonista. Ecco, perché i materiali avranno sempre più un ruolo determinate in casa, come in altri ambienti. Un ruolo che ne traccerà il disegno e ne definirà l’architettura. Quindi, buona lettura, tra pagine ispirative e innovativi materiali da valutare. Instagram: fra_sette floor_wall_network

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Editoriale
FRANCESCO TOZZI

L’arte come indagine

IL PROCESSO CREATIVO

ANIMATO

Lo ammetto, ho conosciuto Francesca Zoboli, “sfogliandola”. Proprio così, sfogliando i libri da lei illustrati. Poi, dopo una serie di incroci orchestrati dalla sorte, ho scoperto che il suo sguardo creativo e le sue mani operose danno vita a una serie infinita di mondi creativi, tra cui trovano spazio anche le carte da parati. Impossibile darle un’etichetta – è grafica, decoratrice, pittrice, illustratrice. Già entrare nel suo studio, a Milano, dove è nata e vive, è un’esperienza caleidoscopica: immerso in un angolo di verde, lontano anni luce dagli scorci milanesi a cui siamo abitati, è uno scrigno di quiete creativa. Lì sono conservati il suo passato artistico-professionale e la sua visione futura. La premessa è giunta al termine, ora largo spazio alle sue parole.

Francesca, come è cominciato il tuo percorso artistico?

È iniziato a orecchio, a sensazione, vivo l’esperienza artistica come un’indagine, legata soprattutto ai materiali. Dopo il liceo scientifi-

co, mi sono diplomata prima in visual design alla Scuola Politecnica di Milano e poi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Non avendo frequentato il liceo artistico non avevo un’infarinatura tecnica, così già ai tempi dell’accademia usavo tecniche sperimentali da me inventate, come la ruggine, gli inchiostri, la cera, al posto dei pastelli. Materiali che mi hanno avvicinato all’espressione astratta.

L’esperienza dell’Accademia è stata formativa?

È stata fondamentale a livello di formazione mentale, ho imparato a ragionare. Mi si è aperto un mondo e lì ho iniziato a diventare una persona che ha voglia di approfondire tutta una serie di interessi, di andare a vedere dentro e oltre le cose, di osservarle e studiarle.

E dopo?

Dopo un periodo di attività come grafica, ho fondato, insieme a due socie-amiche, lo studio di decorazione L’O di Giotto, attivo a Milano dal 1990 e specializzato in decorazione di interni e pit-

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Un caffè con… xxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx
COLLOQUIO CON FRANCESCA ZOBOLI DI DANIELA STASI

tura murale. Occuparsi di decorazioni in un periodo storico in cui, per ispirarsi, era necessario farsi spedire un libro sullo stencil dall’Inghilterra, è stato molto stimolante. Abituati ad avere tutto a disposizione sul web, oggi sarebbe impensabile.

Quindi il primo passaggio è stato dalla grafica alla decorazione murale? Sì, a un certo punto, però, ho avvertito il bisogno di andare in una direzione diversa e ho iniziato a dipingere, per poi capire che la pittura poteva trasformarsi in decorazione. Così per diversi anni ho realizzato, con grande soddisfazione, carte murali: le dipingevo a mano mutuando le tecniche dal mio lavoro precedente; col tempo, ho imparato ad applicarle alle pareti usando la tecnica di posa dei parati. Anche in questo caso usavo i materiali più vari, dalla ruggine alle foglie d’oro.

In ogni esperienza fai rivivere tecniche e materiali delle tue esperienze precedenti…

Continuo a passare da un’esperienza all’altra, con rimandi tra una e l’altra. La mia arte è un continuo attraversamento. Altro passaggio è rappresentato dall’illustrazione, in particolare per ragazzi ma non solo. Grazie alle influenze di un fidanzato – poi marito – illustratore e di mia sorella, che ha aperto una casa editrice (Topipittori, ndr), mi si è aperto un universo di altro tipo, che mi ha molto stimolato.

Ed eccoci ai soggetti per carte da parati… La collaborazione con Wall&decò, iniziata dieci anni fa, è stata la svolta, il punto professionale in cui sono riuscita a far convergere tutto ciò che avevo fatto in quel momento: decorazione, pittura, illustrazione. All’inizio la direzione artistica era interessata alla mia ricerca materica, poi lavorando insieme anche il mio modo di operare si è evoluto. Oggi parto da immagini analogiche per integrarle

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Vai alla pagina Instagram di Francesca Zoboli Carte decorate a mano, foglia d’oro applicate su pannello, casa privata a Milano (progetto arch. G. Ballabio). Carta decorata a mano, frottage, foglia d’oro applicata su pannello, showroom Kenzo a Parigi (art director Antonio Marras).

il digitale, che amplia notevolmente le possibilità creative. Basti pensare alla saturazione e denaturazione dei colori o all’ingrandimento dei disegni.

Quali sono le fasi creative dello sviluppo di una carta da parati?

Ogni anno Wall&decò propone temi molto liberi, ne scelgo due e inizio la ricerca. Il mio è un modo di lavorare che si auto contamina, tutto torna e ritorna in altre forme: molti miei lavori per Wall&decò sono emersi da precedenti progetti in tutt’altro ambito, per esempio da illustrazioni. Una volta concluso il processo creativo, inizia il lavoro esecutivo in senso stretto, fino ad arrivare alle varie prove colori eseguite insieme all’azienda.

Che sensazione provi nell’entrare in un posto e vedere le tue carte da parati alle pareti? È divertente, è una soddisfazione.

Tu vesti pareti, ma per te una parete che ruolo riveste in un progetto di interni? È una pagina bianca da personalizzare per rendere uno spazio meno anonimo. Considero le pareti un ambiente, lo dico sempre al

corso che tengo allo IED di Torino. Un corso di progettazione di wallpaper e di tecniche decorative murali partendo dalla natura: spiego il processo creativo per portare la natura in una stanza, a pensarci è così da sempre, basta pensare ai dipinti sui muri delle case pompeiane o allo stile Liberty. La trasformazione degli elementi naturali fa parte della storia della decorazione.

Come vedi il futuro dell’arte visiva? Sempre più ibrida, contaminata. Ho una visione polifonica dell’arte, senza confini con il mondo dell’artigianato e con il digitale. Intrecciare i vari linguaggi è stimolante, rende più liberi.

PER CONOSCERE MEGLIO FRANCESCA ZOBOLI

mi piace molto guardarmi intorno, libri, film mostre di arte, sono moto sensibile al mondo delle arti applicate e dell’artigianato popolare, e alle espressioni artistiche di altri continenti. non credo di averne uno specifico. Però mi sono sempre interessati quegli artisti capaci di indagare con la loro arte i più svariati settori, un nome fra tutti Sonia Delaunay. Il tuo modus operandi: poiché mi occupo di pittura, decorazione, illustrazione e progettazione di libri, tutte queste attività entrano in relazione fra loro, e si contaminano. La ricerca svolta in un ambito, può passare in un altro modificandosi. Per fare un esempio, il soggetto Agorà di Wall&decò proviene, debitamente modificato e studiato, dalle illustrazioni per il libro “Dame e Cavalieri” di Topipittori, casa editrice con cui collaboro.

Un caffè con…
Ph. Laura Adai Carte decorate a mano, inchiostri, cera, foglia d’oro applicata su pannello, casa privata a Milano (progetto studio di architettura Stefania Beltrame Sandra Gelmetti Architetti Associati).
New generation 14
Gli architetti Violetta Breda e Gianluca Ardiani, compagni nella vita, colleghi nel lavoro.

Visita il sito www.architempore.com

L’abito irrinunciabile

QUAL È L’IMPORTANZA DI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI IN UN PROGETTO DI INTERIOR? A RISPONDERE È L’ARCHITETTA VIOLETTA BREDA, CEO DI ARCHITEMPORE

Le finiture quali pavimenti e rivestimenti sono l’anima di un ambiente, che sia residenziale o ricettivo, e il progetto architettonico non può prescindere dalla scelta della pavimentazione, che funge quasi da abito principale di uno spazio. Sia esso un pavimento in ceramica per esterni che non si surriscalda al sole o un morbido parquet in rovere color miele o ancora una parete in carta da parati goffrata, i pavimenti e i rivestimenti sono superfici che stimolano i nostri sensi principali e vanno sempre esaltati. Nei nostri progetti è fondamentale l’approccio pratico: essendo una realtà fortemente legata al cantiere come luogo fisico, già dalle prime fasi progettuali cerchiamo di tenere presente la destinazione finale, coniugando il budget a disposizione con il rispetto dell’utilizzatore finale e le sue necessità. Non ci precludiamo nessun tipo di superficie e negli anni ho imparato molto sui pavimenti in LVT, sul legno, sulla ceramica e sul grès, ma anche sulle calci, sulle carte da parati e sui rivestimenti a parete. Nella nostra ricerca prestiamo particolare attenzione alla filiera di provenienza: la nostra direzione è proporre aziende Made in Italy, che si impegnano per un processo di economia circolare.

STORIA DI FAMIGLIA

Architempore è uno studio di progettazione architettonica e impresa edile con sede a Milano, fondato nel 2016 da Violetta e Valter Breda, figlia e padre, rispettivamente ceo e direttore tecnico. Si occupa sia di progettazioni e realizzazioni ex novo, sia di ristrutturazioni, promuovendo un’edilizia trasparente ed etica, che rispetta e tutela la sicurezza

sul lavoro. Peculiarità dell’azienda: accompagnare il cliente dall’idea al cantiere, ponendosi come unico interlocutore. Violetta, laureata in architettura presso il Politecnico di Milano e lo Iuav di Venezia, lavora sin da ragazza per l’impresa edile di famiglia e, nel 2011, inizia a collaborare come redattrice per alcuni blog di settore.

Scopre così il linguaggio digitale che, poi, anni dopo, fa confluire in Architempore, mix ben riuscito di architettura e mondo online. Con oltre 18.200 follower su Instagram, è anche docente in diverse realtà formative, dove insegna come raccontare un progetto di architettura sul web. Dedica anche molta attenzione a valorizzare l’esperienza delle

donne in cantiere, da sempre settore a prevalenza maschile. Dal 2021, infine, è membro del consiglio direttivo del gruppo Ance Giovani Milano, con delega alla comunicazione. Tra le fila di Architempore, anche Gianluca Ardiani, project manager e supervisore delle attività in cantiere, oltre a uno staff di 20 professionisti.

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DI

La nuova cantina Leonildo Pieropan presenta un’architettura integrata nel paesaggio, così l’attività imprenditoriale si fonde all’elemento terra. Tutto nella struttura è stato scelto con questo criterio.

Pag. 18

PROGETTO

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PARQUET E LAMINATO

Istituzionale ma accogliente di Daniela Stasi

28 IN&OUT

Quando lo spazio interagisce con il paesaggio di Jacopo Fromelli

CANTIERE

56 RICERCHE

L’equilibrio nelle assonanze e nei contrasti di Daniela Stasi

60 NEXT E TENDENZE

La naturale sostenibilità della pietra di Viola Delfino

64 NORMATIVE 1 Comfort tecnico nei CAM edilizia di Clara Peretti

68 NORMATIVE 2 Parquet, nuovi protocolli Fonte Paolo Tirelli

71 REPORTAGE FIERE Dove si fa networking di Daniela Stasi

Rispetto del genius loci di Daniela Stasi

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18 COVER STORY
18 24 52 28
Sommario / n° 16 Dicembre 2022
17 RUBRICHE 9 EDITORIALE Si riparte dalla casa (con più spazio) di Francesco Tozzi 10 UN CAFFÈ CON… L’arte come indagine Colloquio con Francesca Zoboli di Daniela Stasi 14 NEW GENERATION L’abito irrinunciabile di Daniela Stasi 32 EVENTI Innovativa, stimolante, informativa di Jacopo Fromelli 34 NEWS Brevi dal mercato 52 SOSTENIBILITÀ Ormai è uno stile di vita di Jacopo Fromelli 54 INNOVAZIONE La casa diventa instagrammabile di Jacopo Fromelli 81 LO SGUARDO DI FLOOR&WALL Vero stile industrial di Daniela Stasi 56 SOLUZIONI INNOVAZIONI | PRODOTTI materiali 35 Speciale F&W MATERIALI
18 LA NUOVA CANTINA LEONILDO PIEROPAN A SOAVE, IN VENETO, PRESENTA UN’ARCHITETTURA INTEGRATA NEL PAESAGGIO, COSÌ L’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE SI FONDE ALL’ELEMENTO TERRA. TUTTO NELLA STRUTTURA È STATO SCELTO CON QUESTO CRITERIO, DALLA SUA ORIGINALE FORMA AI MATERIALI NATURALI E LOCALI
del genius loci DI DANIELA STASI Della nostra visita alla cantina abbiamo parlato su floorewall.com Cover Story
Rispetto

negli uffici e nell’area ricezione ospiti.

Raccontando progetti per mestiere, ci è capitato più volte di osservare strutture sinceramente rispettose dell’ambiente in cui sono inserite. Ma la sensazione di pura meraviglia non è poi così frequente. Ecco – lo ammettiamo – l’architettura della Cantina Leonildo Pieropan, a Soave, in provincia di Verona, ci ha letteralmente incantati. Avvolta tra i vigneti delle colline del Soave Classico, a pochi passi dalle mura del castello medievale, immersa nella natura, è uno di quei luoghi dall’effetto wow assicurato. Wow sia per l’armonia e la raffinatezza del progetto a cura dell’architetto Moreno Zurlo del veronese AcMe Studio, sia per la sua completa fusione con il paesaggio che la circonda. Fusione, sì, grazie alla scelta della costruzione ipogea, nata dalla volontà della famiglia Pieropan di armonizzare la realtà produttiva con il territorio. Cinque pagine non sono certo sufficienti per narrare tutti i dettagli, ma vi promettiamo che facciamo del nostro meglio per fare emergere l’essenza del pensiero progettuale.

Empedocle (V secolo a.C.). Il ciclo di lavorazione della calce, tratto da “Della Natura” - La magia della Terra

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“C’è del magico nel cogliere un sasso dalla terra, demolirlo col fuoco, modellarlo con l’acqua secondo arte e ingegno, e riottenerlo solido e tenace come in origine sotto l’influsso dell’aria: una pratica costruttiva e una filosofia antica quanto l’uomo”.

Ogni aspetto della progettazione è in simbiosi con l’ambiente: dal sistema di recupero delle acque piovane, alla regolazione naturale delle temperature in ambiente ipogeo, all’utilizzo di materiali a chilometri quasi zero

IN BREVE

• Realizzazione: costruzione di una nuova cantina

• Luogo: Soave, in provincia di Verona

• Progetto: Moreno Zurlo, AcMe Studio

LA PIETRA CHE FA VIVERE LA STORIA

presenta un’unica lunga e sinuosa facciata calcarea plurisfaccettata che, somigliante alle strutture lapidee naturali del territorio e caratterizzata da giochi chiaroscurali, sostituisce visivamente una balza del terreno preesistente e

tra la nuova copertura a verde – il lembo di terra sollevato –e la tendenza del declivio. Materiale con cui è stata realizzata la facciata, la Pietra di Vicenza estratta e lavorata da Grassi Pietre: scelta nella sua declinazione di Giallo Dorato con finitura spazzolata

e spessore 3 cm, è costituita da grandi lastre retinate e pre-assemblate a due a due, che vanno a comporre così strutture tridimensionali a forma prismatica. Le lastre di pietra, intervallate da ampi tagli verticali di vetro, sono state montate da Grassi Pietre con una soluzione a parete ventilata,

ultimata anche grazie alla progettazione esecutiva della società d’ingegneria Progest, che ha saputo reggere i pesi e gestire la complessità del disegno. I numeri parlano da sé: 1.400 mq di rivestimento, circa 2.300 pezzi di pietra distribuiti in colonne sfaccettate e tagliati con macchine a

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Cover Story

CIN CIN GREEN

A ulteriore beneficio dell’ambiente, la scelta di limitare la zona esterna pavimentata, scelta che ha consentito il re-impianto delle vigne sulla quasi totalità del lotto di terreno. Ecco, quindi, che nel vigneto di fronte alla cantina è stato piantato il Trebbiano Clonale di Attilio Scienza, vitigno che ha la peculiarità del portainnesto che si adatta autonomamente ai cambiamenti climatici. Mentre, sul tetto della cantina è stato realizzato un vigneto sperimentale carrabile di Pinot Bianco, che non necessita di alcun trattamento per le malattie funginee, esempio di una viticoltura più sostenibile. Nota importante: l’intera filiera lavora con l’azoto, dalla pressatura fino all’imbottigliamento, riducendo al minimo l’impiego di anidride solforosa nei vini.

MIX DI INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Risultato di cinque anni di lavoro, la cantina è stata fortemente voluta dal nipote del fondatore, l’omonimo Leonildo Pieropan, e a lui intitolata: è la terza azienda vitivinicola della famiglia, con una storia iniziata nel 1880 e una visione futura affidata alla quarta generazione Andrea e Dario, figli di Leonildo e Teresita. L’idea, dal punto di vista paesaggistico, è semplice nella sua atipicità: sollevare un lembo del pendio – oltre 60.000 mc – per nascondervi al di sotto il notevole volume necessario allo svolgimento

dell’attività. Nello specifico, la struttura è composta da lastre di cemento di 28 metri senza colonne portanti, mentre il soffitto sorregge un terreno alto due metri, sul quale è stato realizzato un vigneto carrabile – presente in poche cantine al mondo.

La costruzione ipogea, da un lato, permette di non impattare sul paesaggio, dall’altro valorizza al massimo l’attenzione alla sostenibilità. L’ambiente interrato, infatti, rappresenta una scelta efficace per il risparmio energetico e per l’efficienza bioclimatica, assicurando la stabilità dell’ambiente dal punto di vista termoigronomico e riducendo quindi i costi di refrigerazione. Il movimento della terra circolare, inoltre, ha permesso il riuso del terreno mosso per la costruzione della cantina nei vigneti limitrofi di proprietà che necessitavano di nuovi impianti. E ancora, un sistema di raccolta

controllo numerico: ogni pezzo è differente dall’altro ed è customizzato anche sugli staffaggi di sicurezza, in modo che la lastra risulti “appesa” alla struttura in acciaio retrostante.

In questo progetto, la Pietra di Vicenza non è solo un materiale di rivestimento, ma ha l’importante ruolo

di restituire al luogo la sua storia naturale: i coralli, le conchiglie, le alghe e i gusci degli organismi marini che popolavano i mari della Pianura Padana di quaranta milioni di anni fa, si ritrovano oggi nel fronte della nuova cantina.

Più info: www.grassipietre.it

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I NUMERI

• 5 anni di costruzione

• 40 imprese impiegate

• 10.000 metri quadri

• 40.000 tonnellate di calcestruzzo

• 6.000 tonnellate di ferro

• 200 tonnellate di pietra lavorata

delle acque piovane, attraverso il verde pensile, favorisce il risparmio idrico e, come da tradizione familiare, si è scelto di utilizzare vasi vinari in cemento, dotati di migliore coibentazione a favore di un minor costo di refrigerazione.

RAZIONALE ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

Massima cura anche all’articolazione degli spazi interni, organizzati in funzione del ciclo produttivo e delle necessità igienico-sanitarie: tutti i locali di lavorazione (appassimento, vinificazione, imbottigliamento, laboratorio, confezionamento, vendita e amministrazione), necessitando di aero-illuminazione, si aprono sull’unico prospetto verso valle; gli ambienti destinati all’affinamento (i locali di invecchiamento, i depositi e i magazzini dei prodotti finiti) sono invece ipogei. Alla parte produttiva sono state affiancate delle strutture per l’accoglienza, sale degustazione e meeting.

SCELTA NON SOLO ESTETICA

Scrupolosa la selezione dei materiali, non solo estetica ma ispirata da ciò che succede intorno in natura. Ottone, Pietra di Vicenza

MATERIALI DELLA TRADIZIONE

(approfondimento nel box “La pietra che fa vivere la storia”), trachite euganea, oltre a essere di provenienza locale per ridurre al minimo l’utilizzo di mezzi di trasporto inquinanti, si modificano con il tempo, proprio come il vino. Anche gli ambienti interni sono stati impreziositi con materiali naturali, come le finiture murarie realizzate con La Calce del Brenta nelle zone ingresso, uffici e ricezione ospiti, in grado di migliorare la qualità dell’aria e di creare un’armonia di colori e giochi di luce (maggiori dettagli nel box “Materiali della tradizione”).

Come anticipato, diversi ambienti interni sono stati rifiniti con La Calce del Brenta, posata dell’impresa Edilia di Enrico Nali di Venezia. La finitura Contrasto (varianti Tabacco 5082 e tinta a campione tono del beige), che evoca il cemento ma è a base di calce, dà vita a una superficie dal potere decorativo essenziale e ricercato nella sua semplicità; la scelta delle tonalità intense gioca in opposizione con il calore del legno e la luce. Ma anche le tonalità più neutre possono emozionare quando con l’aspetto irregolare richiamano antiche memorie, mentre al tatto sono lisce e hanno la carica energetica di una materia nuova. È questo il caso della finitura Riva, nella variante colore Cashmere, che illumina le pareti di ingresso e uffici.

Più info: www.lacalcedelbrenta.it

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Cover Story

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Istituzionale ma accogliente

In queste due pagine, lo showroom, i cui pavimenti sono ricchi di sfaccettature grazie al parquet Rovere Ecrù della collezione Signature di Woodco. Il formato è Arrow, una spina dalla grande matericità e dalle piccole dimensioni.

Èuna delle poche persone al mondo che non ha bisogno di presentazioni. È il suo nome stesso a evocare chi è, cosa fa nella vita e nel lavoro, cosa è stata capace di realizzare e cosa farà nel futuro prossimo. Stiamo parlando di Chiara Ferragni. Perché la menzioniamo sulla nostra rivista? Perché i pavimenti della nuova sede di Chiara Ferragni Brand, a Milano, sono stati firmati da Woodco: due le soluzioni proposte, una per lo showroom e una per l’area uffi ci, per un totale di circa 800 mq di superfici. Ecco un breve tour nell’headquarter.

Più info sul parquet: www.woodco.it

Progetto / parquet e laminato 24
QUESTA L’ATMOSFERA CHE SI RESPIRA NELLA NUOVA SEDE MILANESE DI CHIARA FERRAGNI BRAND. IL TOCCO CALDO È DATO DAI PAVIMENTI FIRMATI WOODCO, PROPOSTI IN DUE SOLUZIONI: PARQUET IN ROVERE A SPINA ITALIANA NELLO SHOWROOM, LAMINATO BERRYALLOC NELL’AREA OPERATIVA

GENERALE WOODCO

Quando siamo stati coinvolti per il progetto, è stata immediatamente chiara la necessità di differenziare le soluzioni sulla base della funzione degli spazi. Da un lato avevamo un’area uffici soggetta ad altissimo calpestio e ad elevata operatività, dall’altro c’erano uno showroom e degli uffici presidenziali che avevano sì bisogno di un tono distintivo e formale, ma anche di un look molto caldo, accogliente e dall’estetica ricercata. Per questi ultimi abbiamo così proposto Arrow, una spina dalla grande matericità e dal formato molto piccolo: questa sua particolarità ha consentito di dare forma ad una superficie dinamica, ricca di sfaccettature e assolutamente in linea con il tono istituzionale che lo studio di progettazione aveva ideato. Per gli uffici operativi, invece, visti i grandi volumi – circa 600 mq – e il traffico intenso, abbiamo proposto un pavimento in laminato BerryAlloc: il decoro scelto, che riproduce alla perfezione l’estetica del vero legno, ha consentito di realizzare ambienti molto caldi ma anche molto performanti in termini di resistenza e durata nel tempo, qualità indispensabili vista la quantità di persone che frequentano quotidianamente gli spazi.

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➢ LA PAROLA A GIAN LUCA VIALARDI, DIRETTORE

OGNI AMBIENTE, LA SUA FINITURA

In fase progettuale l’obiettivo era quello di ottenere un’atmosfera istituzionale ma allo stesso tempo accogliente. Da qui la scelta di prediligere i colori caldi del legno per i pavimenti. Ogni ambiente però presentava esigenze di finitura ben precise, sia in termini di stile, che di funzionalità. Questa premessa ha portato Woodco a diversificare le proposte. Per lo showroom si è quindi optato per un raffinato parquet in Rovere realizzato in un particolare formato di spina italiana. Per l’area operativa, invece, si necessitava di una pavimentazione resistente al calpestio e alle sollecitazioni tipiche degli uffici (come, per esempio, lo sfregamento delle sedie): è stato proposto così un pavimento in laminato effetto legno del brand BerryAlloc, realtà belga con cui Woodco collabora in esclusiva per l’Italia dal 2012. Opzione in grado di soddisfare lo sguardo ma anche di garantire elevate performance tecniche.

Più info sul laminato: www.berryalloc.com

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Pavimento in laminato, collezione Eternity Long di BerryAlloc.

In questa doppia pagina sono immortalati gli uffici, dove visti i grandi volumi e il traffico intenso, è stato posato il pavimento in laminato BerryAlloc, in grado di riprodurre l’estetica del legno.

Progetto / parquet e laminato

IN BREVE

• Realizzazione: showroom e nuovi uffici Chiara Ferragni Brand

• Luogo: Milano

• Pavimenti showroom: Woodco, parquet Rovere Ecrù della collezione Signature nel formato Arrow (45x450 mm)

• Pavimenti area uffici: BerryAlloc, pavimento in laminato, collezione Eternity Long, decoro Jazz XXL Natural (2.038x190 mm)

DALLA SPINA ITALIANA ALLE TAVOLE MOLTO LUNGHE

Per valorizzare ulteriormente gli articoli in esposizione nello showroom, gli elementi del parquet sono stati posati in una continua ripetizione che dà vita a una superficie dall’effetto multisfaccettato, per un pavimento che diventa così mutevole e scenografico. Come accennato, Woodco ha proposto un parquet della collezione Signature a spina italiana nella speciale variante Arrow, caratterizzata da listelli molto stretti delle dimensioni di 45x450 mm. Realizzato in pregiato Rovere di Slavonia, il parquet – posato nell’intensa colorazione Rovere Ecrù – è stato rifinito

con una vernice naturale extra opaca ad alta resistenza, atossica e sicura sia per le persone che per l’ambiente. Vediamo ora i dettagli dei pavimenti dell’area operativa, dove, come detto, la scelta è ricaduta sulla collezione Eternity Long di BerryAlloc che, resistente al calpestio, è contraddistinta da tavole molto lunghe (2.038 x 190 mm) e da decori che riproducono fedelmente i nodi, le sfumature e le irregolarità tipiche dei pavimenti in legno. Per fare emergere la luminosità degli ambienti, è stato posato il decoro Jazz XXL Natural, dai sottotoni mielati e da una texture lineare e armonica.

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Della nuova sede di Chiara Ferragni Brand abbiamo parlato anche su floorewall.com

Quando lo spazio interagisce con il paesaggio

In provincia di Treviso, lo studio ARK’it si è occupato della ristrutturazione e dell’ampliamento di un’unità residenziale rimasta a lungo incompiuta. Parte di una piccola lottizzazione, realizzata nei primi anni Duemila e costituita da sei corpi abitativi, la residenza è stata rivista ed estesa con l’intento di rendere gli spazi maggiormente fluidi attraverso l’uso di un linguaggio più contemporaneo.

TONALITÀ AD ALTO CONTRASTO

Sviluppata su tre livelli, l’abitazione ospita il cuore della casa al piano terra, dove un ambiente open space accoglie cucina, sala da pranzo e soggiorno, mantenendo separato solo il bagno di servizio. Il primo piano è riservato alla zona notte, con tre camere da letto e bagno principale, mentre nel seminterrato sono confinati i locali accessori, tra cui garage e lavanderia. Arredati sobriamente e con una voluta allure tecnica, gli interni privilegiano tonalità ad alto contrasto –bianco, nero e grigio – e volumetrie rigorose. Molto particolare è la cucina, realizzata come un blocco monolitico ligneo che da un lato cela alla vista tutte le funzionalità indispensabili – frigorifero, forno, dispensa – e dall’altro sostiene la scalinata che conduce al piano superiore, assolvendo al ruolo di parete.

Progetto / in & out 28 CONTRAPPOSIZIONI MATERICHE E CROMATICHE CARATTERIZZANO UN’ABITAZIONE CHE SEMBRA VOLER INGLOBARE AL SUO INTERNO LA VEGETAZIONE CIRCOSTANTE. MERITO ANCHE DEL PAVIMENTO IN DECO NUVOLATO DI ISOPLAM, CHE RIFLETTE I COLORI DEL GIARDINO FAVORENDO IL DIALOGO TRA SPAZI INDOOR E OUTDOOR
L’ambiente open space che accoglie cucina, sala da pranzo e soggiorno.

IN BREVE

• Realizzazione: residenza unifamiliare

• Anno di ultimazione lavori: 2021

• Luogo: Paese, Treviso

• Progetto architettonico: ARK’itStudio di architettura integrata

• Superficie abitativa: 250 mq

• Pavimenti interni ed esterni: Isoplam, Deco Nuvolato nel colore Light Gray

La superficie abitativa totale è di 250 mq.

FUSIONE TRA FUORI E DENTRO

In tutta l’abitazione è chiara la volontà di cercare una relazione con il paesaggio circostante: già nell’ingresso, ad esempio, la natura viene inglobata nell’architettura attraverso un foro sul solaio a sbalzo, che trasforma l’elemento vegetale in una sorta di pilastro verde. Nell’area giorno, invece, se le ampie vetrate a tutt’altezza collegano indoor e outdoor estendendo i confini della residenza, la pavimentazione in Deco Nuvolato di Isoplam, viceversa, porta all’interno degli ambienti il giardino, riflettendone forme e colori ed enfatizzando così l’effetto di fusione visiva tra fuori e dentro. Rivestimento continuo a base cementizia, Deco Nuvolato si caratterizza non solo

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“Se da un lato si cercava una soluzione performante e facile da mantenere, dall’altro era fondamentale conferire agli interni un’aura rigorosa e tecnica, in sintonia con i volumi squadrati di spazi e arredi”
Architetto Andrea Rossetti

per le delicate sfumature della superficie, che da uno sfondo più chiaro virano verso nuances più scure, ma anche per la particolare resistenza all’usura, agli urti e al calpestio. Scelto nella tonalità Light Gray, è stato installato nei camminamenti esterni e in tutta l’area giorno perché idrorepellente, antimacchia, antiolio e antipolvere, quindi perfetto per le zone ad alta sollecitazione (come la cucina). L’assenza di fughe, inoltre, ne facilita la pulizia e l’igienizzazione. “Il pavimento Deco Nuvolato di Isoplam – ha commentato l’architetto Andrea Rossetti dello studio ARK’it – ha saputo sposare perfettamente le esigenze estetiche e tecniche della committenza: se da un lato si cercava una soluzione performante e facile da mantenere, dall’altro era fondamentale conferire agli interni un’aura rigorosa e tecnica, in sintonia con i volumi squadrati di spazi e arredi”.

IL CEMENTO

INCONTRA

LA CREATIVITÀ

Pioniera nell’ambito delle pavimentazioni e dei rivestimenti continui a base cementizia, forte di 40 anni di esperienza e costante innovazione grazie al proprio laboratorio interno, Isoplam progetta e sviluppa superfici decorative ad alta creatività, garantendo il prodotto e la sua applicazione e proponendosi come partner altamente specializzato dei professionisti della progettazione. www.isoplam.it

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Progetto / in & out
Le sfumature della base cementizia Deco Nuvolato. Deco Nuvolato, nella tonalità Light Gray, è stato installato nei camminamenti esterni.

INNOVATIVA, STIMOLANTE, INFORMATIVA

SONO I PUNTI DI FORZA DELLA PROSSIMA EDIZIONE DI DOMOTEX, IL SALONE MONDIALE DEI TAPPETI E DELLE PAVIMENTAZIONI CHE SI TIENE A HANNOVER DAL 12 AL 15 GENNAIO. UNA RICCA FONTE DI ISPIRAZIONE PER RIVENDITORI E INTERIOR DESIGN

Sarà interessante scoprire, nella cornice di Domotex 2023, creative installazioni, presentazioni di prodotti sostenibili e uno stimolante programma di conferenze. “Dopo così tanto tempo, siamo lieti di poter di nuovo proporre una Domotex innovativa e ricca di eventi. A gennaio i visitatori e le visitatrici della fiera scopriranno nuovi format e occasioni di contatto, e numerose ispirazioni e informazioni in tutti i settori espositivi”, ha spiegato Sonia Wedell-Castellano, Global Director di Domotex.

TRA CONFERENZE E MOOD SPACES

I temi della sostenibilità e dell‘economia circolare saranno il filo conduttore del programma di conferenze di Domotex On Stage, che si svolgerà nella cornice dell’area speciale The Green Collection. Ai partecipanti verranno proposti interventi di varia natura e di ricco contenuto informativo sui temi “Connecting Markets”, “Conscious Living” e “Colourful Nature”. Poi, la nuova iniziativa Mood Spaces sarà una ricca fonte di ispirazione per rivenditori e interior designer: installazioni d’ambiente

I TEMI DEI CONVEGNI

progettate da cinque architetti di interni di fama internazionale faranno luce sulle tendenze d’arredo più attuali, mettendo in evidenza la collaborazione in atto tra addetti ai lavori del flooring e arredatori. Ispirate al format del concept store, le installazioni evidenzieranno inoltre come combinazioni di prodotti possano dare vita a un ricco universo tematico. Mood Spaces sarà curata e allestita sotto la guida della interior designer, blogger ed esperta di tendenze Holly Becker di Hannover.

“LA PIATTAFORMA IDEALE”

Di fatto hanno già confermato la loro partecipazione oltre 700 espositori di circa 50 Paesi, e diverse sono le dichiarazioni a favore della fiera. Per Caglar Kepekci, general manager di Merinos, è naturale che la sua azienda partecipi alla prossima edizione: “Non abbiamo dubbi sull’importanza di essere a Domotex nel gennaio 2023. Il salone è il più grande punto d’incontro specializzato di carattere internazionale e un must per noi. È la piattaforma ideale per incontrare i partner commerciali già esistenti, gli addetti ai lavori interessati e i colleghi, e per presentare in modo efficace le nostre novità a un vasto pubblico in un arco di tempo breve”. Anche Eduardo Diaz, presidente di Unifam, è soddisfatto della manifestazione: “Unifam, l’Associazione spagnola dei produttori di tappeti, pavimentazioni e accessori, guarda con entusiasmo alla nuova edizione del maggiore salone mondiale delle pavimentazioni, dove potrà presentare le sue novità, che sono il risultato di un impegno costante nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione”.

• Luxury carpets must be sustainable – Michael Christie, Autore ed editore del blog “The Ruggist”.

• La Customer Experience come fattore di successo nel commercio B2B - Kai Hudetz, Istituto di ricerca sul commercio (IFH) Colonia.

• Sustainability in Interior Design - Elina Grigoriou, Interior Designer ed esperta di sostenibilità.

• Legge sulle catene di approvvigionamento - Bernd Lange, membro del Parlamento Europeo.

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Focus / eventi

pavimenti resilienti per interni
4 collezioni, 18 linee, 13 formati, quasi 100 decori
www.aeterno.it
veloci
• ideali per ristrutturazioni facili e
adatti alla posa flottante su pavimenti esistenti, anche con sistemi di riscaldamento radianti
Expanded Polymer Core i LAMINATI High Density Fiberboard Solid Polymer Composite Luxury Vinyl Tile per uso residenziale per uso residenziale per uso residenziale per uso residenziale
• prodotti sottoposti a test specifici, per garantire sicurezza, a dabilità e una qualità certificata

PALETTE DIVERSE PER I VARI MOOD

Tre stili di vita per riconoscersi in un’esperienza cromatica da sognare ad occhi aperti, così Novacolor ha selezionato i Color Trends 2023, insieme all’arch. Barbara Sansonetti, tre stili di vita a cui ispirarsi: Cozy Life, Nomadism, Fluid Positivity. Ognuno con un mix di palette diverse, capaci di interpretare mood differenti. “Il progetto Color Trends rientra fra gli importanti investimenti verso il futuro che Novacolor e l’intero Gruppo San Marco portano avanti con costanza e determinazione. La nostra filosofia d’impresa guarda al domani come se il domani fosse oggi: osserviamo con attenzione ogni dettaglio che ci circonda per fiutare e anticipare le tendenze e le esigenze che verranno. Il dettaglio su cui vogliamo puntare i riflettori è quello che parla dei nuovi trend di colore MATmotion: flat paints opache e formulate con biomasse in cui convivono perfettamente i principi di sostenibilità e bellezza di cui Novacolor si fa portavoce”, ha commentato Pietro Geremia, presidente e amministratore delegato San Marco Group.

VIVA MAGENTA

Il direttore commerciale

Marco Orsolini.

SUL PROFESSIONAL

Sesto San Giovanni è la città delle “prime volte” per Orsolini che, dopo aver avviato il 2022 con l’inaugurazione del suo primo showroom d’interni in Lombardia proprio nella città dell’area metropolitana milanese, ora chiude l’anno con l’inaugurazione – sempre a Sesto San Giovanni – di un nuovo punto vendita Professional, il primo in Lombardia. L’azienda fondata nel 1880 si è trasformata nel corso del tempo in una solida e affermata realtà a livello nazionale, con un fatturato di oltre 125 milioni nel 2021 e 470 dipendenti, che ora sposta la bussola sempre più verso Nord. “Abbiamo scelto l’area metropolitana di Milano anche per il nostro primo negozio Professional perché è una zona sicuramente strategica, sia per la posizione sia per la concentrazione abitativa. Inoltre, i nostri punti vendita Professional e gli showroom d’interni lavorano in sinergia tra di loro ed è stato quindi immediato l’affiancamento allo showroom di un negozio dedicato all’edilizia e alla termoidraulica. Le due realtà, che distano solo 15 minuti, si completano e integrano offrendo alla nostra clientela un’offerta e un servizio a 360 gradi, dai materiali da costruzione alle finiture d’interni”, racconta il direttore

Se al termine “non convenzionale” dovessimo associare un colore, quello sarebbe sicuramente Pantone 18-1750 Viva Magenta, il colore dell’anno 2023. Una tonalità vibrante, che non passa inosservata e affonda le sue radici nella natura. Così dopo Very Peri, lasciamo che sia una tonalità della famiglia dei rossi a predominare, scrivendo un nuovo capitolo in perfetto equilibrio tra caldo e freddo. Un colore ibrido, potente senza essere aggressivo, acceso senza essere eccessivamente sgargiante e, soprattutto, riconoscibile anche per chi, come noi, non può rinunciare a fiori e piante. “In quest’era di tecnologia, cerchiamo ispirazione dalla natura e da ciò che è reale - ha commentato Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute -. Pantone 18-1750 Viva Magenta discende dalla famiglia dei rossi e si ispira al rosso cocciniglia, uno dei coloranti più preziosi appartenenti alla famiglia dei coloranti naturali, nonché uno dei più forti e brillanti che il mondo abbia mai conosciuto”.

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Focus / news
Paolo Stella, ospite dell’evento di presentazione.
SOLUZIONI | INNOVAZIONI | PRODOTTI materiali

ODE AL MEDITERRANEO

Noce Canaletto, Noce Nazionale e Ulivo sono le specie legnose scelte

I

n un contesto sempre più affollato di proposte simili, difficilmente distinguibili, Alberani Parketti ha scelto la strada della specializzazione. Come? Focalizzandosi sulla valorizzazione di specie legnose mediterranee, in particolare Noce Canaletto, caratterizzato da morbide venature e toni caldi, Noce Nazionale, contraddistinto da notevole durezza e particolari differenze cromatiche, e Ulivo, legno solenne e gentile, dalle tormentate venature. Tutti i parquet dell’azienda leccese sono garantiti da un’attenta artigianalità e sono rispettosi dell’ambiente e della salute delle persone, tramite l’impiego di materie prime certificate, colle e finiture eco-compatibili.

materiali www.alberaniparketti.it

PENSATA A MANO

Una carta da parati realizzata manualmente che ha il potere di portare il bosco in una stanza

Skov, in lingua danese “bosco”, è il nome della carta da parati ideata dall’illustratrice e designer Maria Walter Nielsen e realizzata da Fabscarte, atelier e laboratorio milanese dove vengono create carte da parati realizzate interamente a mano. Un bosco rappresentato terra cielo e in contemporanea in tutte le stagioni: la volontà è di mostrarne la stratificazione e la ricchezza della vita a ogni livello, dal sottosuolo alle chiome degli alberi. Il risultato è uno scenografico paesaggio che ben si adatta a tutti gli ambienti, frutto di una collaborazione che unisce due mondi: la grafica e l’illustrazione della designer con Ia capacità della bottega artigiana di combinare pittura, carte, stucchi a rilievo, applicati a mano. La carta diventa così tridimensionale e coinvolge non solo la vista ma anche il tatto in un’esperienza estetica sensoriale: ecco quindi dei riccioli di carta in rilievo che ricordano la corteccia di un albero e l’utilizzo di pastelli, pastelli a cera, in tinte delicate come l’azzurro e il verde, che richiamano i colori di una natura rilassante e accogliente.

Per saperne di più su Skov leggi l’articolo su floorewall.com

www.fabscarte.it

PARETI DA SROTOLARE

Una nuova soluzione per rivestimenti verticali applicabile come la carta da parati

Opaco, morbido al tatto, anti-impronta e con un'elevata resistenza cromatica alla luce. È X-Kin di Fenix, superficie flessibile che può essere applicata su pareti ed elementi strutturali come pilastri e colonne, con le stesse modalità di una carta da parati. È disponibile in rotoli da 1,3x10,05 m e in quattro tonalità: Rosso Jaipur, Verde Comodoro, Grigio Londra e Grigio Bromo.

materiali www.fenixforinteriors.com

RESISTENZA ED ESTETICA

Combinazione ben riuscita tra performance tecniche e aspetto ultra-naturale della superficie

Un ulteriore passo nel settore delle pavimentazioni viniliche. A compierlo la gamma Viskan Pro, classe 33, nel formato piastra, della collezione di pavimenti in vinile rigido Rigid Vinyl 2.0 di Pergo. L’iperrealistico effetto Pietra Alpina, disponibile nei colori bianco, nero e grigio, si unisce a elevate performance tecniche che consentono resistenza (testimoniata dalla garanzia dai 20 ai 25 anni) e facile manutenzione: impermeabile, igienico, necessita di poche cure, grazie allo strato superiore ultraresistente che protegge il pavimento da macchie, sporcizia e usura; e, come tutti i prodotti Pergo, è al 100% senza ftalati. La resa estetica con micro-venature è caratterizzata da una bisellatura naturale e definita, mentre l’impermeabilità è data dal nuovo sistema a incastro che garantisce una tenuta stagna totale del pavimento, rendendo impossibile qualsiasi passaggio di liquidi tra le tavole. E ancora: grazie al basso spessore non si ha necessità di rimuovere il pavimento precedente; l’elevata stabilità dimensionale evita il rischio di surriscaldamenti localizzati in caso di alte temperature; la totale compatibilità con il riscaldamento a pavimento, sia in posa flottante che incollata, offre una bassa resistenza termica. Da segnalare, infine, il sistema di installazione rapido a incastro Uniclic, che rende la posa semplice anche nei punti più difficili.

www.pergo.it

MENO RUMORE CON STILE

Sistema componibile di pannelli fonoassorbenti decorativi di design per il corretto assorbimento del riverbero negli spazi chiusi

Coniugare la forma alla sostanza, la funzionalità al design. A riuscirci pienamente è Skin che, nato dall’esperienza tecnica di Tecnasfalti-Isolmant unita a quella progettuale di Wide Design Consultancy, è un sistema componibile di pannelli fonoassorbenti di design per il corretto assorbimento del riverbero negli spazi chiusi. A caratterizzare Oblique Collection Wall: la matericità dei pannelli e la possibilità di mixarli. Si può decidere come inserirli nello spazio a disposizione, a seconda dell’effetto grafico che si vuole ottenere, più deciso o meno invadente. Ogni piastrella (60x60 cm), infatti, è contraddistinta da geometrie che, a seconda di come vengono orientate, cambiano il pattern complessivo del disegno. Leggere e maneggevoli, sono removibili così da cambiare configurazione nel tempo. La texture, inoltre, è tridimensionale ed è in grado di modificarsi con la luce e le ombre, creando superfici sempre diverse, dall’effetto pelle. La palette cromatica comprende otto colori – ma è possibile creare palette personalizzate – e permette di combinare tra loro tonalità diverse, sature e insature.

www.skinforspaces.it
materiali
Su floorewall.com l’ntervista a Eugenio Canni Ferrari, amministratore delegato di Tecnasfalti-Isolmant

L’ACQUA NON È UN PROBLEMA

Il parquet totalmente a tenuta stagna da posare (e usare) senza timore anche in cucina e in bagno

Si chiama Cascada l’ultima innovazione di Quick-Step, marchio del gruppo Unilin. Si tratta della prima collezione di parquet completamente impermeabile. Dopo aver ideato il sistema brevettato Uniclic, il team di ricerca e sviluppo ha poi sviluppato Wood for Life, che offre ai pavimenti in parquet una migliore protezione contro acqua e sporcizia. In questo modo, l'acqua non può più infiltrarsi tra le tavole e danneggiare il nucleo del pavimento. In pratica, la superficie è totalmente sigillata e in più il sistema a incastro Uniclic Multifit è a tenuta stagna, di conseguenza la superficie e i giunti non si rovinano né si anneriscono e i liquidi non possono infiltrarsi sotto la superficie e creare ristagno. Caratteristiche tecniche: formato 2.200x190x13 mm. Bisellatura 2/4V.

Approfondimento su floorewall.com

www.quick-step.it

OLTRE LO SGUARDO

Soluzioni cromatiche che offrono sensazioni visive così profonde da indurre a “toccare” le superfici colorate. Tutto questo in sintonia con le attuali tendenze dell’interior design che ricercano, oltre alla decorazione, anche il benessere di chi vive gli spazi, grazie a una formulazione a basso contenuto di COV e priva di formaldeide aggiunta. È Celestia_Wall Painting, finitura dall’effetto “soft touch” di Novacolor. Benessere ed estetica sono anche i valori protagonisti del restyling della nuova capsule collection dedicata a Celestia: uno strumento realizzato con prodotti applicati a mano con cura artigianale. Le cartelle Novacolor sono studiate per proporre, con un linguaggio chiaro e semplice, le migliori soluzioni seguendo le tendenze decorative del momento. Tra le proposte colore presentate, un richiamo al purple, in cui tonalità dalla forte intensità riescono a enfatizzare la percezione visiva e tattile del prodotto.

materiali www.novacolor.it
Finitura soft touch per un rivestimento decorativo che trasforma le pareti in esperienza

PER NIENTE FRAGILE

L'aspetto di una piastrella in ceramica combinato al comfort e alla facilità di installazione di un pavimento morbido

CERAtouch è la new entry nella gamma di pavimenti in composito rigido COREtec STONE. Nelle foto di questa pagina è visibile nello showroom de Il Materassaio, marchio molto conosciuto in provincia di Verona, specializzato nella produzione e nella vendita di materassi. CERAtouch, disponibile in numerose varianti e totalmente impermeabile, combina l'aspetto di una piastrella in ceramica al comfort e alla facilità di installazione di un pavimento mor bido. È caratterizzato da un sottostrato in sughero e da un nu cleo ad alta densità composto da particelle di calcare, privo di PVC: la sua longevità è assicurata da più strati di materiali ad alte prestazioni che gli conferiscono una resistenza ai graffi pa ri a quella di una piastrella in ceramica, ma senza la fragilità di quest'ultima. Grazie al suo sistema ad angolo, è autoallinean te, pertanto la posa è semplice e immediata anche su un pavi mento preesistente o su una superficie leggermente irregolare.

www.coretecfloors.com

CROMATISMO DINAMICO

Un nuovo modo di indagare il cromatismo, come sintesi dei cambiamenti in atto, tra natura e tecnologia. Questa l’essenza di Milano Style Collection, la nuova collezione di piastrelle in cemento firmata dalla statunitense Lili Cement Tile. Un intreccio di design italiano a cura di Francesco Roggero dello studio milanese Original Designers 6r5 Network, direzione a stelle e strisce e produzione artigianale vietnamita. Il risultato? Soluzioni per rivestire pareti e pavimenti con 13 varianti di colore e cinque disegni: Lut, che combina immagini di onde marine e sonore; Throne, caratterizzato da punte angolari che si innalzano per creare uno sfondo regale; Hi-Fi, che presenta un motivo a catene intrecciate in colori vivaci per un design vibrante e d'impatto; Tucson, reinterpretazione aggiornata dei classici motivi del Sud-Ovest; Ilio, che si ispira alle coste dell'Italia settentrionale e presenta un motivo a stelle, nuova interpretazione di un disegno classico.

materiali www.lilitile.com
Collezione di cementine per inventare nuove combinazioni di colori, grafiche e disegni di ispirazione italiana

DECORATIVI GEMELLI

Si propone sia per pavimenti che per pareti il nuovo sistema vinilico in grandi formati. Per creare abbinamenti o per ambienti dal decoro unico

Sistema decorativo vinilico in formati XXL pensato sia per i pavimenti che per le pareti.

A proporlo è Kimono con la nuova gamma SPC, ideate per una ristrutturazione veloce. Basta scegliere il decorativo e posarlo direttamente sulla superficie esistente, anche nelle stanze più umide grazie alla totale impermeabilità. Si compone dei pavimenti vinilici SPC Robust a plancia larga da 457x914 mm (finiture: pietra cardiff, cemento, travertino e marmo) e Wall, rivestimenti da parete resistenti, sottilissimi, sostenibili e senza emissione di formaldeide, ricavati dai decorativi gemelli del pavimento, per ottenere diversi abbinamenti o creare un ambiente con un unico decoro a pavimento e a parete.

www.kimono-spa.com

A PROVA DI TRAFFICO INTENSO

La pavimentazione industriale che assicura la più alta resistenza a ogni tipo di sollecitazione grazie alla presenza di corindone e quarzo sferoidale

Pavilux Corundum è la pavimentazione industriale sviluppata da Isoplam per i contesti sottoposti ad alto traffico di mezzi pesanti. Composta da una miscela selezionata a base di corindone purissimo, quarzo sferoidale tedesco, cemento Portland e ossidi Bayer, si caratterizza per l’elevata resistenza all’abrasione e all’usura, per la robustezza contro gli impatti accidentali e per l’imperturbabilità all’attrito volvente e radente. La realizzazione avviene tramite applicazione a spolvero su calcestruzzo fresco, lavorando la superficie manualmente o con frattazzatrice meccanica. Tale metodologia riduce la formazione di polvere e la penetrazione di olii e grassi, facilitando così le operazioni di pulizia e manutenzione, e rende la superficie resistente agli agenti atmosferici, al gelo e disgelo e all’attacco dei sali disgelanti. C’è anche la possibilità di applicare trattamenti antiolio, antievaporanti, antipolvere, antisale, idrorepellenti o densificanti, nonché particolari accorgimenti dedicati all’industria alimentare o chimica.

materiali www.isoplam.it

TRA LE RIGHE

Fermarsi e osservare oltre, immergersi negli aspetti invisibili del quotidiano. Questo l’obiettivo con cui i designer Gabriele Pardi e Laura Fiaschi di Gumdesign hanno disegnato Tralerighe, la prima collezione di carte da parati prodotta da antoniolupi a completamento del progetto bagno nella sua globalità. Ben 41 i disegni disponibili, in positivo, negativo e colore, studiati in base a un algoritmo matematico: rette orizzontali, verticali e oblique, di un millimetro di spessore, si intersecano come se fossero in continuo movimento e in dialogo tra loro. Il risultato ottico non è quello di una gabbia grafica, ma di uno spazio pronto ad accogliere ritmo. Oltre alle geometrie, fil rouge delle proposte, i colori, sfumati o posti a contrasto tra loro. Tutti i disegni possono essere richiesti su due diversi supporti: TNT con finitura vinilica e fibra di vetro, idrorepellente e quindi adatto anche a contatto diretto con l’acqua.

www.antoniolupi.it
Nuova collezione di carte da parati che trasforma le geometrie in assenza di rigore, in respiro tra gli spazi

GEOMETRIE ALL’INFINITO

La linea beCreative di beWall si arricchisce di nuove fantasie per dare spazio all’estro e alla libera interpretazione. Ed ecco Marea (foto a destra), il nuovo decoro di Serena Cerillo che, popolato da piccole creature marine, evoca il fluttuare del mar Mediterraneo: le sue tinte acquerellate si combinano in un mosaico di tasselli adatti a qualsiasi ambientazione. Mentre Microdisegni di Carlotta Fortuna (foto sopra) si ispira al tempo dell’infanzia, con colori dal tratto dolce. Entrambi i nuovi decori sono stampabili su molteplici supporti: vinilico/TNT dalla texture raffinata e materica; fibra di vetro, che ne permette la posa in ambienti umidi o esterni; carta ecologica, come ecopaper o ecomais; infine, supporto dalle proprietà fonoassorbenti e fonoisolanti per un maggiore comfort acustico.

materiali www.be-wall.it

LEGNO AD ALTA TECNOLOGIA

Ultima generazione di pavimenti e rivestimenti dal basso impatto ambientale e dalle elevate prestazioni tecniche

Le tradizionali tecniche di lavorazione artigianale del legno abbracciano la tecnologia di verniciatura più avanzata. Nasce così IWood Collection di Berti, sistemi di pavimentazioni e rivestimenti duraturi, facili da posare, resistenti e con differenti possibilità di configurazione. IWood è sostenibile: è composto in superficie da soli 0,6 mm di legno nobile, mentre lo spessore maggiore è realizzato con essenze di facile e veloce ricrescita; la verniciatura a base d’acqua abbatte le emissioni nocive. Ha attestato il limite massimo di resistenza all’abrasione e rigatura in 200 giri al Taber Test: 100% in più rispetto al limite fissato in 100 giri per i prodotti definiti a massima resistenza. Il sistema, inoltre, si avvale di un trattamento con ioni di argento che rendono la superficie antibatterica al 99% in maniera naturale, rendendolo più sicuro per la salute, oltre a non rilasciare formaldeide e voc.

www.berti.net

QUANTO BASTA

Lagom in svedese significa “il giusto”, né troppo, né troppo poco. È un vero e proprio stile di vita che porta a trovare l’equilibrio nelle piccole cose che compongono il quotidiano. La nuova carta da parati di Ambientha si chiama proprio così e si ispira a questa filosofia per trasmettere armonia nello spazio. Non eccede nei contrasti cromatici ma non rinuncia all’uso dei colori, riassumendo tra grandi pennellate palette delicate, dai toni glaciali a quelli terrosi e più neutri.

materiali www.ambientha.com
Una carta da parati che esprime equilibrio con grandi pennellate e palette delicate
RELAX. WE SUPPORT YOU. 00722 Visualcom –VE RAIL SYSTEM CON RAIL SYSTEM ANCHE LA POSA DI PAVIMENTI IN DECKING È PIÙ SEMPLICE E VELOCE. NIENTE PIÙ VITI, BASTA UN CLICK! I MAGATELLI SI AGGANCIANO ALLE TESTE DEI SUPPORTI CON UN SEMPLICE SCATTO, SENZA L’UTILIZZO DI VITI. LA POSA DELLA STRUTTURA NON È MAI STATA COSÌ INNOVATIVA. SCAN O VAI SU IMPERTEK.COM OUR SUPPORT SYSTEM IS AT YOUR SERVICE UNA GAMMA DI PRODOTTI COMPLETA E VERSATILE. UN MONDO DI SERVIZI PENSATI PER SUPPORTARTI IN OGNI FASE DEL PROGETTO, LIBERANDO TEMPO PER ASSAPORARE I MOMENTI BELLI DELLA VITA. MEET US AT CEVISAMA (27/02-3/03) VALENCIA, SPAIN MEET US AT IRE (7-9/03) DALLAS, USA

ORMAI È UNO STILE DI VITA

ESSERE SOSTENIBILI È DIVENTATA UNA PRIORITÀ PER GLI ITALIANI E INTERESSA IL 73% DELLA POPOLAZIONE. A RACCONTARCELO L’ULTIMA RICERCA DI LIFEGATE, IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO EUMETRA MR

L’ 8° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile condotto da LifeGate insieme all’Istituto Eumetra MR non lascia dubbi: gli italiani credono nella sostenibilità. Per la precisione, dal 2015, si sarebbe vissuto un incremento pari al +30%, un dato che si traduce in 36,5 milioni di persone. Mica male, no? Ed è proprio da quella data che LifeGate analizza di anno in anno il sentimento dei cittadini nei confronti della tematica e le azioni quotidiane messe in campo per un futuro più verde.

LA GENERAZIONE Z IN POLE POSITION

Ma chi sono nel concreto questi 36,5 milioni di persone? Anche su questo fronte abbiamo una risposta chiara: principalmente i giovani della Generazione Z ma anche i laureati, i cittadini tra i

LA RICERCA

Svolta a livello nazionale, a Milano, Roma e Torino, la nuova indagine è stata realizzata nel mese di giugno su un campione di 800 individui, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con sovracampionamento di 500 casi sulle città di Roma e Milano, e un segmento specifico appartenente alla Generazione Z, tra i 18 e i 24 anni.

18 e i 24 anni, attenti a limitare l’uso della carne e con un animale domestico. Se ci focalizziamo anche sulle singole città, si rileva che sia Roma sia Milano si mostrano stabili: il 75% dei milanesi (74% nel 2021) e il 78% dei romani (stesso dato nel 2021) si dichiarano coinvolti dalle tematiche ambientali.

I TEMI CHE STANNO A CUORE

ENERGIA

• Il 77% della cittadinanza italiana (74% Gen Z) conosce il termine energia rinnovabile.

• L’88% pensa siano giusti gli investimenti statali nelle fonti di energia rinnovabile (65% Gen Z).

• il 57% (49% Gen Z) crede sia una priorità utilizzarla in maniera esclusiva.

ALIMENTAZIONE

• L’84% (74% Gen Z) dichiara sia fondamentale sostenere l’agricoltura biologica.

• Il 30% (32% Gen Z) acquisterebbe prodotti biologici anche se costassero di più.

AZIENDE

MOBILITÁ

• Il tema della mobilità sostenibile è compreso dal 52% della popolazione (50% Gen Z).

ECONOMIA CIRCOLARE

• Il 71% (50% Gen Z) fa la raccolta differenziata dei rifiuti RAE.

• Il 21% (31% Gen Z) sarebbe disposto ad acquistare prodotti in materiale riciclato anche se costassero di più.

• Nella selezione di prodotti e servizi da acquistare, il 35% tiene in considerazione le informazioni trasparenti (26% Gen Z), il 31% il controllo della filiera di produzione (26% Gen Z), il 23% la presenza di certificazioni sostenibili (28% Gen Z) e il 24% la compensazione delle emissioni (19% Gen Z).

CLIMATE CHANGE

MODA E DESIGN

• L’81% degli italiani sa che l’arredamento e l’abbigliamento possono essere sostenibili (72% Gen Z).

• Il 78% della popolazione è informato sulla questione del riscaldamento globale (79% Gen Z) e il 69% sulla crisi climatica (74% Gen Z).

• L’85% (74% Gen Z) crede sia necessario fermare i cambiamenti climatici adattando il proprio stile di vita e il 54% considera una priorità del Paese ridurre l’inquinamento dell’aria (57% Gen Z).

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Focus / sostenibilità

LA CASA DIVENTA INSTAGRAMMABILE

LE TENDENZE LE DETTA INSTAGRAM, PER IL 44%

DEGLI ITALIANI, MA TIKTOK È FONTE D’ISPIRAZIONE

PER 1 ITALIANO SU 4. POI, MAGGIORE ATTENZIONE

ALLE SPESE CON BOOM DI RIPARAZIONI. ECCO

LA FOTOGRAFIA SCATTATA DAL GLOBAL TREND REPORT DI TASKRABBIT

Nel 2022 l’inflazione e il caro vita hanno avuto la meglio anche nelle scelte degli italiani per l’arredamento della casa: per contrastare il crescente aumento dei prezzi, gli abitanti del Belpaese hanno preferito riparare i mobili rotti (+238%) piuttosto che acquistarne di nuovi, dare una nuova vita alle piastrelle con la pittura e gli adesivi (+300%), invece che cambiarle, e isolare le pareti (+44%) per trattenere il caldo e il fresco, limitando le spese per il riscaldamento e l’aria condizionata. Questa fotografia è stata scattata dal Global Trend Report di Taskrabbit, il network globale che mette in contatto chi ha bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa con tasker competenti e affidabili, che ha voluto individuare le tendenze che seguiremo per arredare la casa nel 2023.

SEMPRE PIÙ SOCIAL

Dalla ricerca si evince che per gli italiani la casa debba essere ben organizzata, una priorità per ben il 97% degli intervistati, accogliente (96%) e ben progettata (92%). Circa la metà degli italiani (44%) aspira ad avere una casa “instagrammabile”, tanto che sono proprio i social media a influenzare maggiormente le scelte nel campo dell’interior design, con il 47% degli intervistati che prende ispirazione da Instagram, il 27% da TikTok e il 26% da Facebook. Proprio TikTok ha dettato alcuni trend che gli italiani negli ultimi 12 mesi hanno seguito per arredare la propria casa, con il 42% che si è lasciato ispirare dal social media per organizzare il proprio frigorifero e il 34% che ha ricreato una dispensa in cucina come quelle dei video virali.

NETWORK GLOBALE

I PROSSIMI TREND

Il report fa anche delle previsioni sui trend di arredamento del 2023. Eccoli…

1. Bye-bye minimal. Il cluttercore, il movimento anti-minimal da 74 milioni di visualizzazioni su TikTok, che mixa tessuti e complementi d’arredo kitsch, arriva anche nelle case degli italiani, con il 18% degli intervistati che intende dar sfogo alla creatività e ricreare un “disordine ordinato”.

2. Usato è bello. L’imperativo per il prossimo anno è non pesare troppo sul portafoglio: l’upcycling continuerà a prendere piede nelle case degli italiani. Il 43% degli intervistati ha affermato di voler dare una nuova vita ai propri mobili, per evitare di acquistarne di nuovi.

3. Occhio alla bolletta. Ridurre le spese per le utenze con una casa più “energy-efficient” è una priorità per moltissimi italiani, tanto che il 46% intende isolare le finestre e il 32% vuole migliorare l’impianto idraulico per sprecare meno acqua.

4. Sempre più green. L’armonia con la natura passa anche dalle pareti della casa grazie al biophilic design, con addirittura il 30% degli italiani che vuole ricreare una parete “vivente”.

5. A tutto relax. Come insegna il momijigari, i colori che vanno dal terracotta al giallo tramonto rendono una casa sempre più accogliente. Questo connubio tra relax e spiritualità interessa il 32% degli italiani, che intende dipingere le pareti con colori caldi, confermato anche dalle prenotazioni su Taskrabbit, che per queste tinte hanno visto un aumento del 400% su base annua.

Taskrabbit è il network globale che mette in contatto tasker competenti e affidabili con persone della loro comunità che hanno bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa, come il montaggio mobili, piccole riparazioni domestiche, aiuto con il trasloco e molto altro. Acquistata da Ingka Group (Ikea) nel 2017, Taskrabbit opera negli Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Principato di Monaco, Germania, Spagna, Portogallo e Italia. Taskrabbit ha sede a San Francisco e ha uffici in Europa a Londra.

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Focus / innovazione

Un laminato che resiste all’acqua? Bella idea.

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Inquadra il QR code e scopri ROOMS il nuovo pavimento laminato certificato NALFA, specifico per ambienti umidi come l’ingresso, il bagno o la cucina perché capace di passare indenne e senza deformazioni 24 ore a contatto con l’acqua. Disponibile nei tre decorativi super contemporanei rovere argento, rovere platino e rovere titanio, per adattarsi a qualsiasi esigenza del vivere moderno. Vi piace l’idea?

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Cantiere / ricerche 56 QUATTRO LE PALETTE DI COLORE INDIVIDUATE PER IL 2023 DALLO STUDIO BAOLAB PER SAN MARCO. QUATTRO UNIVERSI CROMATICI TRA CHIAREZZA E SATURAZIONE, CON TINTE NEUTRE E RASSICURANTI O ACCESE E VIBRANTI L’EQUILIBRIO NELLE ASSONANZE E NEI CONTRASTI Tutti i dettagli su Color Trends 2023 sul sito san-marco.com DI DANIELA STASI

BUCOLIC GARDEN

Palette dai toni polvere, in cui prevale il giallo mattone come accento tra i verdi salvia e le diverse sfumature del blu cielo. Evoca intimità, quiete e un’atmosfera retro.

Per delineare i trend cromatici per gli interni nel 2023, San Marco ha commissionato la ricerca qualitativa Color Trends a Baolab, studio milanese specializzato in strategia di prodotto, ricerche di materiali, processi tecnologici avanzati e analisi delle tendenze. Il risultato? L’individuazione di quattro palette di colore, accomunate da un’equilibrata distribuzione di chiarezze e saturazioni: Bucolic Garden, Fresh Purity, Authentic Confidence, Quiet Beauty. Per avere un’idea precisa di contrasti e abbinamenti, San Marco mette a disposizione una serie di strumenti, come la possibilità di utilizzare i campioni di colore per valutare le diverse sfumature direttamente nel luogo oggetto del restyling. Da segnalare anche una serie di contenuti aggiuntivi utili per la scelta della tinta, a cui si accede tramite l’utilizzo di device con fotocamera e dell’applicazione San Marco AR.

FRESH PURITY

A dominare è il blu, nelle sfumature più tenui e in quelle più intense, in una gamma colori che spazia da declinazioni desaturate e quasi nere all’azzurro leggero. Minimalismo e purezza le parole d’ordine.

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➢ ➢

AUTHENTIC CONFIDENCE

Bordeaux e viola neutri e densi con il contrappunto di due verdi, uno a dominanza fredda e l’altro calda, danno vita a superfici tattili. Da guardare e da toccare.

QUIET BEAUTY

Tinte lievi dalla forte matericità: vaniglia e rosa pallidi si alternano ai rossi delle terre e agli arancioni bruciati, armonicamente connessi da verde-azzurri freschi e riposanti.

DI BAOLAB

Individuare i nuovi linguaggi emergenti nel mondo degli interni è da sempre per noi un lavoro molto interessante e stimolante. Il Gruppo San Marco ci ha dato la possibilità di sviluppare in profondità questa ricerca, supportandoci con analisi attente, una raccolta di dati importanti e la rara e preziosa capacità tecnica di saper trasformare suggestioni e visioni in qualcosa di tangibile: pitture e vernici altamente sensoriali, con textures e finiture sorprendenti.

Ne abbiamo parlato anche su floorewall.com

58 Cantiere / ricerche
➢ ➢
➢ LA PAROLA A MANUELA BONAITI ED EMMA CLERICI, FONDATRICI
Progress Profiles SpA Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2015 www.progressprofiles.com NEW GRIGLIA DIMA TASSELLO PROFOIL BUTILE CANALINA SIFONE PROSHOWER BASE L PRO LINEAR PROSHOWER BASE L PRO CENTRAL PROSHOWER SYSTEM PRODESO HEAT GRIP SYSTEM PROSHOWER PROFILE GLASS PROSHOWER BASE L PROSHOWER BASE BASIC PROSHOWER TOP TASSELLO PROFOIL PROFOIL SECTION PROSHOWER PROFILE FRONT PROSHOWER PROFILE WALL PROSHOWER PANEL PROFOIL PANEL PROBAND PROBAND PROLISTEL CHANNEL PROSHELF LINEAR PROFOIL PANEL PROBAND PRODESO HEAT GRIP SYSTEM PROLISTEL CHANNEL PROSHOWER DRAIN LATERAL PROSHOWER DRAIN GRIGLIA TASSELLO PROFOIL PROFOIL SECTION PROSHOWER PANEL CENTRAL PROBAND PROINTER PROLISTEL CHANNEL PROSHELF DESIGN CENTRAL Il sistema è composto da: PROSHOWER PANEL, PROSHOWER PROFILE, PROSHOWER BASE L / BASIC e il nuovo BASE L PRO sia in versione Linear che Central disponibile con diverse griglie di finitura in acciaio inox, per donare un tocco di design contemporaneo. PROSHELF PROHEATER PROSHELF DESIGN PROHEATER Il sistema che rivoluziona l’ambiente doccia PROHEATER SYSTEM PROSHELF SYSTEM Veri elementi di design con dettagli funzionali nascosti Il più bel sistema radiante per il tuo bagno

LA NATURALE SOSTENIBILITÀ DELLA PIETRA

A MARMOMAC È STATO PRESENTATO “NATURALMENTE SOSTENIBILE”, IL MANIFESTO DELLA PIETRA NATURALE AUTENTICA. PRIMO RISULTATO CONCRETO DEL PERCORSO GREEN PROMOSSO DALLA RETE DI IMPRESA PNA

Pietra Naturale Autentica in occasione di Marmomac, la fiera italiana di riferimento per il settore lapideo svoltasi a fine settembre a Verona.

Il documento, realizzato con la consulenza di figure tecnico-scientifiche, raccoglie in dieci punti programmatici la serie di obiettivi

CHI È SCESO IN CAMPO

definiti dalla Rete in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ecco tutti i dettagli.

CARTA D’IMPEGNI CONDIVISI

Perché la necessità di stilare il Manifesto? La risposta è racchiusa nell’energivora carta d’identità del settore costruzioni: gli edifici, infatti, sono responsabili del 36% delle emissioni annuali di CO2, del 40% del consumo di energia, del 21% di acqua potabile e del 50% delle estrazioni di materia prime. La sostenibilità è quindi

PNA - Rete di impresa Pietra Naturale Autentica è nata nel 2018 per valorizzare nei diversi ambiti la conoscenza e la tutela della pietra naturale autentica. È aperta a tutte le aziende, gli enti e le organizzazioni che vogliono contribuire alla promozione oggettiva del prodotto lapideo naturale.

Cantiere / next e tendenze 60
DI VIOLA DELFINO

Il Manifesto, punto di partenza di un percorso orientato alla sostenibilità della pietra naturale.

la nuova frontiera a cui il settore lapideo deve necessariamente affacciarsi. Il Manifesto, dunque, intende essere una carta di impegni e obiettivi condivisi fra tutte le aziende della Rete PNA e, insieme, un punto di riferimento per gli stakeholder che vogliano utilizzare la pietra naturale nel mondo della progettazione e della costruzione, agendo con consapevolezza e secondo i valori ormai imprescindibili della sostenibilità e della responsabilità sociale di impresa. “Da tempo siamo convinti – afferma Claudia Chiappino, capo progetto Sostenibilità di PNA, che a Marmomac ha introdotto il Manifesto insieme a Stefano Ghirardi, presidente di PNA, e Paolo Marcesini, direttore di Italia Circolare, a fianco di PNA per i contenuti del documento – che la pietra naturale possa essere esempio di ‘vera’ sostenibilità, in relazione non solo alle qualità intrinseche del materiale, ma anche alle peculiarità del suo ciclo produttivo: limitati impatti ambientali su aria e acqua, emissioni di CO2 molto contenute e derivate soprattutto dal trasporto della materia prima tra i siti di estrazione e lavorazione”. Importante sottolineare che i contenuti del Manifesto verranno continuamente aggiornati al conseguimento di nuovi dati e ricerche.

LA PAROLA A STEFANO GHIRARDI, PRESIDENTE DI PNA

Il Manifesto è uno strumento che racconta la “naturale sostenibilità” della pietra e la sua capacità di coniugare innovazione e tradizione, rendendo le imprese consapevoli degli enormi valori che sono già a disposizione della loro responsabilità sociale d’impresa attraverso le qualità intrinseche della pietra definita come materia. Il Manifesto è solo un punto di partenza, l’inizio di un percorso virtuoso che definisce la nostra attitudine “naturale” alla sostenibilità. E soprattutto, grazie ai suoi contenuti, si inserisce nella catena del valore che il nostro settore ha il dovere di trasmettere al mondo della progettazione e della costruzione. Usare la pietra naturale è utile, sostenibile, bello.

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A presentare il Manifesto a Marmomac: Claudia Chiappino, ingegnere minerario, Paolo Marcesini, direttore di Italia Circolare, Stefano Ghirardi, presidente Rete PNA.

PARTNERSHIP PER OBIETTIVI

Le aziende del settore lapideo intendono partecipare attivamente agli impegni definiti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Come? Raggiungendo i seguenti obiettivi di sostenibilità, in relazione al loro specifico ambito di attività: SDG 12 - Consumo e produzione responsabile; SDG 11 - Città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; SDG 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica; SDG 13 - Azione per il clima; SDG 17 Partnership per gli obiettivi. In particolare, rispondendo agli obiettivi dell’SDG 17, che

individua nella partnership per obiettivi il motore per uno sviluppo competitivo e realmente sostenibile, PNA intende dare il proprio contributo ai contenuti di sostenibilità economica, sociale, ambientale dell’intero settore, all’adozione dei criteri ESG, alla ricerca e innovazione tecnologica, alla valorizzazione delle caratteristiche uniche e irripetibili della pietra naturale, alla riduzione dell’impatto ambientale della produzione e lavorazione, alla promozione e diffusione della cultura circolare degli scarti lapidei, come visione sistemica e di indirizzo a favore del risparmio di materia e di energia.

IL RUOLO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Tra le attività attuate da PNA per far conoscere l’impronta ambientale delle pietre naturali, l’incarico al Politecnico di Torino di redigere un’analisi LCA settoriale (Life Cycle Assessment) del prodotto “lastre di Pietra Naturale Autentica” e, in previsione, la conseguente EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), conformemente alle Linee guida relative ai prodotti lapidei. Da segnalare a tal proposito, il progetto Zero Stone Waste, coordinato dall’Istituto Internazionale del Marmo (Isim): seguendo la normativa dell’End of Waste europeo, è finalizzato al recupero e utilizzo di derivati e scarti della lavorazione delle pietre ornamentali attraverso la messa a punto di adeguate metodologie di processo e tecnologie di produzione impiegabili dalle singole aziende di settore. Zero Stone Waste promuove così la riduzione fino allo zero dei costi di conferimento degli scarti per proporre nuovi materiali per l’edilizia, tutti dichiarabili CAM per l’elevato contenuto di sottoprodotto lapideo riciclato e recuperato.

Per saperne di più sul Manifesto vai al sito www.naturalstoneisbetter.com

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Cantiere / next e tendenze

L’altissima capacità drenante. La sostenibilità di un legante eco-friendly. Il pregio del marmo, del granito, del porfido. La stabilità estetica. IPM GeoDrena® è la soluzione ideale per realizzare pavimentazioni continue all’aperto. Caratteristiche e prestazioni lo rendono adatto a ogni esigenza progettuale mirata a valorizzare e rispettare il territorio. IPM GeoDrena® è prodotto da IPM Italia Srl

Hotel “Baffo Rosso”Corropoli
(TE)
Cantiere / normative 1 64 Per approfondire vai al sito www.q-rad.it I SISTEMI RADIANTI SONO COINVOLTI NEI CRITERI AMBIENTALI MINIMI. ECCO COSA È CAMBIATO, NELLA TEORIA E NELLA PRATICA DI ING. CLARA PERETTI* - FONTE FOTOGRAFIE: AZIENDE Q-RAD COMFORT TERMICO NEI CAM EDILIZIA * Ingegnere, libera professionista con studio a Bolzano. Segretario Generale Q-RAD: Consorzio Italiano Produttori Sistemi Radianti di Qualità. Esperto italiano del CEN TC 130-WG9 e ISO TC 205-WG8.

Il Consorzio Q-RAD ritiene che i sistemi radianti e i relativi componenti descritti nella norma europea di sistema UNI EN 1264:2021 siano impianti e quindi gli isolanti non devono essere assoggettati alle percentuali di riciclato e di sottoprodotto

Il 4 dicembre 2022 è entrato in vigore il nuovo decreto che ri guarda i CAM, Criteri Ambientali Minimi, per l’edilizia. Tra gli elementi coinvolti nella norma, i sistemi radianti, anche se solo alcuni dei prodotti e dei componenti di questi impianti, e una parte della progettazione, sono richiamati nel decreto.

QUALI SONO I REQUISITI?

I nuovi CAM per l’edilizia, come detto, si applicano ad alcuni componenti e prodotti associati al sistema di climatizzazione ra diante, vincolati alle percentuali di prodotto riciclato che devono contenere (sono riportati nel dettaglio nella tabella sotto). In particolare, quali sono i requisiti richiesti sul comfort termico per i sistemi radianti? I contenuti del punto 2.4.6 sul benessere termico prevedono che il benessere termico e la qualità dell’aria interna siano garantiti in condizioni conformi almeno alla categoria B secondo la norma UNI EN ISO 7730 in termini di PMV (Voto Medio Previsto) e di PPD (Percentuale Prevista di Insoddisfatti), oltre che di verifica di assenza di discomfort locale. Ciascuna categoria prevede una percentuale massima di insoddisfatti (PPD) e un PD (percentuale di insoddisfatti rispetto a uno dei tre discomfort locali). Le tre categorie presentate nella figura nella pagina successiva si applicano a spazi in cui le persone sono esposte al medesimo ambiente termico. È vantaggioso rea-

COME SI APPLICANO I CAM?

Per ogni singolo criterio, al fine di dimostrarne la conformità, è richiesta la Relazione CAM, nella quale devono essere descritte le soluzioni adottate per raggiungere le prestazioni minime e premianti richieste.

COMPONENTI E PRODOTTI DEL SISTEMA DI CLIMATIZZAZIONE RADIANTE

Tipologia componente

Isolante termico e acustico dei sistemi radianti Tubazioni (Pe-X, PE-RT)

Altre tubazioni Raccordi

Freno/barriera al vapore Massetti, intonaci Lastre di cartongesso

Lastre in gessofibra Pavimentazioni

Criteri da rispettare / / 2.5.12 Tubazioni in PVC e Polipropilene / 2.5.1 Emissioni negli ambienti confinati (inquinamento indoor) / – Controsoffitti: 2.5.1 Emissioni negli ambienti confinati (inquinamento indoor) – 2.5.8 Tramezzature, contropareti perimetrali e controsoffitti / – 2.5.1 Emissioni negli ambienti confinati (inquinamento indoor) (*) – 2.5.10 Pavimenti – 2.5.6 Prodotti legnosi

(*) Escluse le piastrelle di ceramica e i laterizi, qualora non abbiano subito una lavorazione post cottura con applicazioni di vernici, resine o altre sostanze di natura organica, incluso le resine liquide.

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lizzare una qualche forma di controllo individuale dell’ambiente termico da parte di ciascuna persona presente nello spazio. Il controllo individuale della temperatura locale dell’aria, della temperatura media radiante o della velocità dell’aria, può contribuire a livellare le notevoli differenze tra le necessità individuali e quindi a garantire un minor numero di insoddisfatti.

E GLI ISOLANTI DEGLI IMPIANTI?

Nella versione precedente del decreto CAM (2017), la percentuale di riciclato veniva garantita anche attraverso lo strato di protezione

ALTO GRADIMENTO

Le classi riportate nello standard UNI EN ISO 7730 sono rappresentate nella figura. La categoria B prescrive che almeno il 90% delle persone siano soddisfatte delle condizioni termo-igrometriche dell’ambiente interno e punta a mantenere l’indice PMV in un range tra 0.5 e 0.5.

PROGETTAZIONE DEI SISTEMI RADIANTI

I sistemi radianti sono coinvolti nei Criteri Ambientali Minimi sul comfort termico, acustico e sulla qualità dell’aria interna. Lo prevedono diversi punti nell’ambito dei CAM dedicati alle Specifiche Tecniche Progettuali (2.4):

• 2.4.6 Benessere termico;

• 2.4.11 Prestazioni e comfort acustici;

• 2.4.5 Aerazione, ventilazione e qualità dell’aria (quando i sistemi radianti sono integrati con sistemi di ricambio dell’aria).

dello strato isolante (tale strato è prescritto dalla norma UNI EN 1264). Nella nuova versione non è più possibile computare come riciclato lo strato di protezione nonostante sia prodotto e accoppiato contestualmente, e soprattutto creato a partire dagli scarti di lavorazione dei pannelli isolanti; infatti, viene riportata l’esclusione di eventuali rivestimenti. Le criticità nell’applicazione delle nuove prescrizioni sono molteplici, eccole di seguito dettagliate.

1. Difficoltà e incertezza nell’approvvigionamento del materiale riciclato e del sottoprodotto.

2. Durabilità: come già evidenziato dall’Aipe (Associazione Italiana Polistirene Espanso) in ambito normativo, l’aggiunta di una percentuale di riciclato non controllato e non certificato modificherebbe le prestazioni dei sistemi, in particolar modo la conducibilità termica e la resistenza a compressione. Per gli isolanti dei sistemi radianti garantire queste due caratteristiche è di fondamentale importanza.

3. Garanzia del prodotto finito e riorganizzazione del ciclo produttivo. Tali difficoltà sono particolarmente critiche per quanto riguarda la conducibilità termica e la resistenza alla compressione al 10% di deformazione nel caso di materiali non controllati e certificati.

4. Incertezza sull’incremento dei costi del prodotto. Tale aspetto potrebbe disincentivare la scelta del sistema radiante a favore di altri terminali, nonostante questo sia l’unico sistema in grado di garantire un effettivo risparmio di energia e quindi contenimento delle emissioni di CO2. A tal proposito ricordiamo il perfetto abbinamento delle pompe di calore con i sistemi radianti che garantisce il massimo risparmio energetico.

Per sapere gli aspetti introdotti dai nuovi CAM Edilizia, vai a pag. 60 del numero 015

66 Cantiere / normative 1

PARQUET, NUOVI PROTOCOLLI

PUBBLICATA LA NORMA UNI CHE DEFINISCE IL METODO DI PROVA PER L’INCOLLAGGIO DI PAVIMENTI IN LEGNO CON COLLE SILANICHE. ECCO COSA PREVEDE LA PROCEDURA INDIVIDUATA

Un passo importante nella definizione di un metodo di prova per verificare le colle silaniche utilizzate per l’incollaggio di pavimenti in legno a un sottofondo. È stato compiuto il 9 giugno 2022, quando l’UNI ha pubblicato la norma “UNI 11864:2022 Adesivi per edilizia - Adesivi a terminazione silanica per incollare il parquet a pavimento - Metodi di prova e requisiti per la valutazione della stabilità termica”, documento tecnico che nasce dal lavoro svolto dai membri del gruppo “GL 04 adesivi per uso generale in edilizia” di Unichim, ente federato all’UNI che si occupa dell’unificazione nel settore chimico. Vediamo passo passo in che cosa consiste.

PROVE INTERLABORATORIO

Si è trattato di un vero e proprio lavoro di squadra in quanto le aziende coinvolte hanno messo a disposizione i propri laboratori per la realizzazione di prove interlaboratorio atte a definire il metodo di prova più efficace per la valutazione delle prestazioni di questi particolari tipi di adesivi che, in alcuni casi in uso, avevano mostrato delle problematiche prontamente risolte dal comparto industriale, ma non evidenziate dalle prove previste dal metodo internazionale di riferimento: “EN ISO 17178:2020 Adesivi - Adesivi per incollare parquet a sottofondi - Metodi di prova e requisiti minimi”. I risultati delle prove eseguite, grazie alle competenze di Unichim, sono stati analizzati anche da un punto di vista statistico per valutarne la robustezza.

Per saperne di più: www.catas.com

* Catas è un ente certificatore per il settore legno e arredo con un laboratorio che si occupa di prove, analisi e test sui prodotti.

Cantiere / normative 2
FONTE PAOLO TIRELLI DI CATAS*

La norma specifica un metodo di prova e i relativi requisiti da superare per la valutazione della stabilità termica di adesivi a terminazione silanica per l’incollaggio di parquet e/o pavimenti di legno a un sottofondo

IL REQUISITO RICHIESTO

Il metodo di prova specificato dalla norma può essere utilizzato per determinare la durabilità delle colle silaniche a integrazione di quanto già previsto dalla ISO 17178.

La procedura di prova prevede di incollare degli elementi di legno di rovere sulla superficie di un massetto standardizzato e determinare la resistenza a trazione perpendicolare al piano del supporto dopo rispettivamente: un condizionamento in atmosfera standard (23°C e 50% u.r.) per 49 giorni; un condizionamento ad elevata temperatura (7 gg a 23°C e 50% u.r. + 41 gg a 90°C + 1 gg a 23°C e 50% u.r.). La norma prevede un requisito per il quale la variazione percentuale tra valore medio della resistenza a trazione dopo condizionamento a caldo e quella dopo condizionamento in ambiente standard deve essere maggiore all’85%.

La valutazione della consistenza dei dati che hanno portato a questo requisito è stata gestita direttamente da Unichim, il gruppo di lavoro ha ritenuto fosse utile condividere questo approccio con i fruitori della norma e nell’appendice informativa sono state raccolte queste considerazioni. Consultare prima l’appendice informativa e poi il testo normativo, potrebbe essere un ottimo punto di partenza per capirne maggiormente la filosofia e il valore tecnico.

PER CERTIFICARE LE EMISSIONI DI COV

Sulle pagine del nostro magazine abbiamo parlato più volte dei nuovi Criteri Ambientali Minimi che, ricordiamo, sono i requisiti definiti dal Ministero della Transizione ecologica e indirizzano le scelte della Pubblica Amministrazione su prodotti e servizi più sostenibili in sintonia con i principi e i modelli di sviluppo comunitari per un’Europa più pulita e competitiva. A tal proposito, segnaliamo che, per quanto riguarda i CAM edilizia, una delle certificazioni Catas

Quality Award, il CQA CAM Edilizia è considerata valida ai fini della dimostrazione del rispetto dell’emissione ridotta di composti organici volatili da materiali da costruzione quali: pavimenti di legno, pannelli a base di legno, controsoffitti e rivestimenti interni ed esterni di pareti con elementi di legno massiccio. Nel dettaglio, oltre a fornire la conformità ai CAM Edilizia, questa certificazione rappresenta uno strumento utile per migliorare la qualità dell’aria degli spazi confinati, fornendo maggiore sicurezza

negli ambienti lavorativi e di vita quotidiana. Inoltre, è uno strumento efficiente per garantire continue basse emissioni di COV (Composti Organici Volatili) da un prodotto, essendo una combinazione di test sul prodotto e sorveglianza dei processi e dei parametri relativi alle emissioni. Un esempio? Per la conformità ai CAM, il valore delle emissioni di Composti Organici Volatili totali da un campione deve risultare inferiore a 1.500 mg/ m3. COV totali non è l’unico parametro considerato: l’elenco

completo, adottato dai criteri CAM pubblicati, è specificato nel Regolamento tecnico di certificazione e comprende 14 sostanze, l’emissione delle quali viene misurata campionando l’aria in uscita dalla “camera di prova“ dopo 28 giorni di permanenza del campione. Per certificarsi gli step sono cinque: compilazione della domanda; audit e campionamento; prove di laboratorio; concessione marchio; monitoraggio e mantenimento (Fonte: Daniele Bergamasco di Catas).

DOMOTEX FLOORED BY NATURE

12 – 15 JANUARY 2023

Hannover · Germany domotex.de

The fascination of nature: sustainability, social responsibility and a new awareness of values are the focus of the world‘s leading trade show for floor coverings in 2023 with the keynote theme FLOORED BY NATURE. Discover the latest product trends and room solutions. Be inspired and get in touch with the international industry.

The World of Flooring

DOVE SI FA NETWORKING

LE DATE 2023

Cersaie: 25-29 settembre

Marmomac: 26-29 settembre

Superfaces: 11-13 ottobre

Sicam: 17-20 ottobre

Architect@Work: 8-9 novembre

Autunno caldo per le fiere e gli eventi, quello appena concluso. Da settembre a novembre è stato un susseguirsi di saloni che, a seconda delle filiere, hanno coinvolto i pubblici di riferimento. Ecco, quindi, che il mondo delle superfici, di cui ci occupiamo sulle pagine del nostro magazine, è stato interessato da ben cinque manifestazioni, due a settembre, due a ottobre e una a novembre. Eccole nel dettaglio: Cersaie, salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, a Bologna dal 26 al 30 settembre; Marmomac, fiera del marmo e della pietra naturale, a Verona, dal 27 al 30 settembre; Superfaces, evento B2B dedicato alle superfici e ai materiali innovativi per l’interior, il design e l’architettura, a Rimini dal 12 al 14 ottobre; Sicam, salone internazionale dei componenti, acessori e semilavorati per l’industria del mobile, a Pordenone dal 18 al 21 ottobre; infine, Architect@Work, evento sulle innovazioni per architetti, interior designer e progettisti, a Milano il 9 e il 10 novembre. Noi di Floor&Wall abbiamo partecipato a tutte le manifestazioni

menzionate e ci sentiamo di dire a gran voce che i saloni e gli eventi sono tornati a essere in salute, a essere un momento atteso dai visitatori. Certo, il loro ruolo è radicalmente cambiato rispetto al passato: se una volta si aspettava di andare in fiera per vedere le ultime novità, oggi non è più così. Oggi tutto scorre veloce, e ci sono molti altri canali attraverso cui conoscere in anteprima i nuovi prodotti. Le fiere però rimangono vetrine importanti per mostrare le new entry e per rafforzare l’identità di marchio; soprattutto sono diventate il luogo per fare networking, per stringersi le mani – a differenza di un anno fa, ora lo si può fare –, per dare dei volti a voci sentite al telefono e a parole lette via mail. Sottolineiamo, in particolare, la creazione di una rete di contatti, per cui il sistema fiera è diventato sempre più importante. Anche noi abbiamo stretto mani e incrociato sguardi. E abbiamo intercettato prodotti che, ciascuno a suo modo, innovano il settore dei pavimenti e dei rivestimenti. Nelle pagine seguenti, la panoramica di ciò che ci ha colpito.

Cantiere / Reportage fi ere 71
LE FIERE OGGI PIÙ CHE MAI SONO IL LUOGO DOVE SI CREA LA RETE DI CONTATTI UTILE A RAFFORZARE IL PROPRIO GIRO DI AFFARI. DA SETTEMBRE A NOVEMBRE, NOI DI FLOOR&WALL ABBIAMO VISITATO BEN CINQUE MANIFESTAZIONI IN CUI È COINVOLTO IL MONDO DELLE SUPERFICI. NELLE PAGINE A SEGUIRE I PRODOTTI CHE HANNO CATTURATO IL NOSTRO SGUARDO DI DANIELA STASI

Morbido come il velluto

Esaltare le caratteristiche di morbidezza del cemento. Ecco Cameo, la collezione disegnata da Marco Merendi e Diego Vencato per Gypsum (www.gypsum-arte.com) ispirata alle antiche gemme con figura in rilievo. Una serie di moduli in cemento dalla finitura vellutata e tattile che può essere usata a parete e a pavimento, sia in spazi indoor che outdoor: i moduli offrono infinite possibilità di configurazione, alternando elementi tridimensionali, elementi piatti e micro-righe. La collezione Cameo, disponibile in quattro cromie con la possibilità di realizzare colori su richiesta, è realizzata in Cementobasic di Gypsum, un cemento ad alte prestazioni colorato in massa. La superficie è trattata con un prodotto impermeabilizzante e antimacchia che conserva un aspetto naturale e morbido al tatto. Il processo produttivo è interamente artigianale e dà vita a piccole variazioni di dimensione e colore che sono una parte integrante del prodotto.

ALTA FEDELTÀ FIGURATIVA

Nuove frontiere per la boiserie

Con Itlas (www.itlas.com) le boiserie rivestono anche le pareti del bagno. Et voilà Le Righe Fineline ECOS, la boiserie realizzata con i ritagli di legno: tridimensionale, può essere posata sia in verticale che in orizzontale, dando vita a effetti ottici particolari. Un prodotto di grande appeal a livello estetico, ma anche e soprattutto un progetto che ha a cuore l’ambiente. Come anticipato, infatti, Le Righe Fineline possono essere realizzate con il metodo ECOS, che consiste nel trasformare in pavimento e in rivestimento i piccoli ritagli di legno: un processo fondato sull’idea che nulla deve essere sprecato, perché il legno è una materia prima preziosa, rigenerabile e riutilizzabile. La collezione è proposta in diverse specie legnose: frassino, faggio del Cansiglio e rovere. A queste si aggiunge Le Righe Soft, una novità caratterizzata da un sistema fonoassorbente.

Approfondimento sulla collezione

Le Righe Fineline ECOS su floorewall.com

Stone Gallery e Marble Gallery sono le due nuove collezioni di pietra sinterizzata firmate Nexion (www.nexiontiles.com). A caratterizzarle, prestazioni elevate e un’alta fedeltà cromatica, resa dall’alta gamma di sfumature e tinte mescolate e bilanciate. In particolare, il tratto distintivo dei marmi sinterizzati è la proprietà di rifrazione: questo materiale, infatti, permette di ottenere una riflessione senza distorsioni, qualità apprezzabile visibilmente nella grande brillantezza, profondità e fedeltà figurativa dell’immagine riflessa. Le finiture della collezione Stone Gallery sono Roccia Portoghese, Vicenza Beige, Basalto Grigio e Gabbro Sfumato, quelli della Marble Gallery, invece, Statuario Freddo, Grigio Avio, Onice Aria Beige, Calacatta Bronzo, Calacatta Nero, Onice Nero e Quarzo Verde Aqua.

72 Cantiere / Reportage CERSAIE

PER IL CORRETTO DEFLUSSO DELL’ACQUA

Tra i 21 sistemi brevettati da Progress Profiles (www.progressprofiles.com), Proshower System è ideale per rendere la doccia walk-in un luogo di comfort assoluto. Disponibile nelle versioni Linear e Central, il sistema si compone di diversi elementi: la novità, presentata in fiera, è la nuova canalina di raccolta con sifone orientabile a 360° e facilmente ispezionabile, Proshower Base L Pro. In acciaio inox, è disponibile in diverse lunghezze e viene completata da cinque differenti griglie in acciaio inox. La doppia pendenza interna garantisce il corretto deflusso dell’acqua e ha la possibilità di inserire un filtro ferma capelli. All’interno del corpo canale sono presenti due basi di appoggio con altezze diverse (quelle al livello inferiore sono 6 mm al di sotto di quelle più alte): la presenza di queste basi di supporto permette, semplicemente ruotando la griglia di 180°, di raggiungere una quota più elevata di 6 mm. Nel kit sono presenti anche piedini alettati di altezza complessiva di 17,5 e 27,5 mm che consentono di alzare la griglia sino a un’altezza massima di 25 mm.

Commistioni di sensibilità

Jannelli&Volpi (www.jannellievolpi.it) a Cersaie ha svelato l’intera collezione CO.DE 03, in parte presentata in anteprima lo scorso giugno al Salone.Milano. Come le due precedenti collezioni CO.DE01 e CO.DE02, anche questa si avvale della collaborazione di artisti, illustratori, designer, chiamati a interpretare l’idea di wallcovering in grandi formati. Si aggiungono alle proposte di Marta Cortese, Sarah Edith, Karin Kellner, Federica Perazzoli, Claudia Scarsella – già presentate – William Boullier, Anna D’Andrea, Marina Migneco, VZN Studio e THDP.

Abbiamo parlato di altre novità viste al Cersaie 2022 su floorewall.com

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Salento “illuminato”

Originale proposta quella dell’azienda salentina Bianco Cave (www.biancocave.it) che, specializzata nell’estrazione e nella lavorazione della Pietra Leccese da oltre 80 anni, in fiera a Verona ha messo in mostra un rivestimento a parete che diventa anche complemento d’arredo, realizzato proprio con questo materiale. Progettato dall’architetto Vanna Zorzi, presenta inserti con scritte retroilluminate totalmente customizzabili, che impreziosiscono la pietra e permettono di arredare gli ambienti in modo decisamente personale. Lo spessore ridotto di 2 cm consente di adattare il rivestimento a ogni esigenza.

TRAMA FITTA

Il bacino marmifero delle Alpi Apuane non finisce di sorprendere con la sua straordinaria ricchezza, regalandoci nuove perle. Come il Calacatta Crestola, un materiale che va ad arricchire la famiglia dei pregiati Calacatta di Franchi Umberto Marmi (www.fum.it). Estratto dalla Cava di Crestola, è una pietra naturale caratterizzata da una trama fitta e da colori intensi. Un marmo dalla grande forza espressiva che, immaginiamo, verrà apprezzato da un mercato internazionale sempre più esigente. Le nuance del Crestola vanno dal beige al marrone con toni caldi color ruggine, mescolandosi in striature longitudinali che corrono lungo la lastra. Mentre campiture più ampie di grigi fanno da sfondo a questo gioco di sfumature terrose. Non è tutto: si tratta di un materiale bello, ma anche rispettoso della natura. I blocchi del Calacatta Crestola sono, infatti, estratti in galleria con una tecnica innovativa che permette di ridurre al minimo gli scarti. Una procedura che punta su un’estrazione di qualità, facendo del Crestola un materiale poco impattante sull’ambiente.

Per saperne di più sullo stand di Franchi

74 Cantiere / Reportage MARMOMAC
Umberto Marmi a Marmomac 2022 vai su floorewall.com

Di raro splendore

Marmo che ha incantato i più grandi scultori, da Michelangelo a Canova, dal colore di fondo bianco brillante, attraversato da sinuose venature grigie, rare e sottili. Scrigno delle Alpi Apuane ed estratto dalla rinomata cava Calocara Bettogli n° 102-A, lo Statuario Sagevan è selezionato per valorizzare le sue geometrie e i suoi raffinati caratteri estetici. Per il design di interni, Sagevan (www.sagevanmarmi. com), noto marchio italiano specializzato nella lavorazione e commercializzazione dei celebri marmi di Carrara, lo propone sotto forma di lastre, marmette o cut to size con finitura lucida o levigata.

PIETRA EPPURE VETRO

Superficie uniforme e luminosa, forte e leggera. Stoneglass (www.stoneglass.it) è un materiale prodotto attraverso un procedimento di scioglimento e cristallizzazione di particelle di silicio, molto simile alle condizioni di formazione del granito naturale. Le lastre, caratterizzate dall’elevata stabilità chimica, non subiscono alterazioni, quali perdita di colore, di brillantezza e di solidità. Stoneglass è ecologico: viene infatti realizzato senza l’utilizzo di resine o solventi ed è totalmente riciclabile. Quattro le collezioni in gamma: Linear, Geometric, Laser e Natural, tutte disponibili con la nuova linea di finiture superficiali, presentate a Marmomac e nate dall’incontro tra funzionalità

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Cemento peso piuma

La matericità e la durevolezza del calcestruzzo ma con un peso notevolmente ridotto. Ecco i pannelli Rio Terà di Cimento (www.cimento.tech), rivestimenti di facile installazione che, disponibili in diverse finiture, possono essere utilizzati in molteplici contesti – pubblico/privato, interni/esterni, classico/moderno.

DALLA PROGETTAZIONE ALLA POSA

Carte da parati che possono essere stampate su differenti tipologie di rivestimenti: golden e silver, per chi ama l’eleganza; vinilico, ideale per living e zona notte; fibra di vetro per pareti di box doccia, bagni e cucine. Sono firmate Klamoo (www.klamoodesign.com) e sono soluzioni tailor made 100% Made in Italy per progetti contract in cui risultano fondamentali la progettazione e l’adattabilità grafica e cromatica dei design. Il retro in TNT dei supporti vinilici, inoltre, permette un’installazione semplice e rapida. Il trattamento subito dal materiale durante la stampa dona un’elevata resistenza agli agenti esterni, consentendo la pulizia e l’igienizzazione delle pareti rivestite.

Superfici scenografiche

Spaziocontinuo è il marchio di Litokol (www.spaziocontinuo.it) specializzato in resine decorative per interni che propone materiali all’acqua, eco-sostenibili e salubri, in grado di trasformare pavimenti e rivestimenti in vere e proprie scenografie. Il concept creativo è affidato al pittore di scena modenese Rinaldo Rinaldi: tra le proposte, SpazioLamina EVO #Ossidato Corten, superficie ossidata che evoca la trasformazione dei metalli esposti all’azione degli agenti atmosferici, del tempo e dell’uomo. Un caleidoscopio di sfumature ed effetti materici.

76 Cantiere / Reportage SUPERFACES

SANDWICH RESISTENTI

Cosmo Tecnology (www.cosmotecnology.it) è specializzata nella realizzazione di pannelli compositi anche per rivestimenti murali. Sono detti a sandwich, perché composti da due strati resistenti, distanziati dal core, un materiale connettivo leggero. I materiali impiegati? Schiume quali Pu, PVC, PET o celle a nido d’ape in alluminio, polipropilene, ecc.

Sperimentare con la materia e la luce

Premiato nel 1987 con il Compasso d’Oro, Diafos di Abet Laminati (www.abetlaminati.com) è stato il primo laminato traslucente a decorazione tridimensionale. Viene riproposto oggi in una nuova veste, in nuovi formati e in nuovi colori, in una collezione firmata dai design curator Giulio Iacchetti e Matteo Ragni. Frutto di una ricerca che unisce tecnologia, design e intuizioni estetiche, è pensato per chi vuole sperimentare con la materia e la luce, facendo penetrare quest’ultima senza inseguire la trasparenza, anzi valorizzando l’uso del colore. Diafos, che può essere personalizzato tramite stampa digitale, come il suo predecessore è il risultato di un percorso nella cultura del design dove non sono più gli oggetti a doversi adattare alla materia, ma è la materia stessa a essere progettata per realizzare gli arredi e i complementi più diversi.

Curiosità visiva e tattile

Lavorazioni tridimensionali dal design contemporaneo in grado di donare una nuova estetica agli ambienti. Ecco, in sintesi, la carta d’identità dei pannelli fresati Latho (www.lathocomponents.it), ideati per dare una nuova vita alle superfici, creare stupore, curiosità visiva e tattile.

77 Cantiere / Reportage SICAM

DINAMICA E VIBRANTE

Chain, Big Chain, Circle e Square, i cui nomi svelano i tratti stessi delle grafiche, suggeriscono scenari per ambientare la quotidianità, in un equilibrio ideale tra originalità stilistica, caratterizzata da un coinvolgente dialogo tra colori, geometrie e pattern botanici, e materiali performanti adattabili a qualsiasi utilizzo e contesto. Questa, in sintesi, l’anima della Capsule Collection firmata da SRA - Studio Rocchi Architettura per WallPepper/Group (www.wallpeppergroup.com). La qualità dei materiali incontra così la creatività di un nuovo autore per dare vita a una collezione di carte da parati dinamica e vibrante, capace di ripensare l’estetica degli spazi contract e residenziali.

Veste sempre

nuova

La ricerca continua di tecniche e materiali innovativi si associa alle grafiche pure e minimali per un risultato estetico raffinato e contemporaneo. Questa la filosofia delle nuove collezioni di carte da parati con stampa 3D di Foliae Surfaces (www.foliaesurfaces.com). Design minimali e sofisticati, colori soft e delicati vengono valorizzati dall’effetto tridimensionale che rende viva e mutevole l’estetica globale del prodotto. La cangianza delle tinte e dell’effetto superficiale al variare dell’illuminazione dei locali conduce lo sguardo in un viaggio sensoriale sempre nuovo. Tra le collezioni: Infinite Touch e Merletto Touch, i cui decori possono essere riprodotti a rilievo in differenti combinazioni cromatiche.

78 Cantiere / Reportage ARCHITECT@WORK

Infinite possibilità in verticale

BenettiHome (www.benettihome.it) ha presentato la nuova collezione Mr. Flock, un prodotto con caratteristiche inedite dal punto di vista tecnico e dall’elevato impatto estetico. Risultato di un importante investimento in ricerca e sviluppo, e pensato per il contract, è costituito da un pannello di poliuretano, compatto, leggero e insonorizzante, facilmente lavorabile, che viene inciso per ottenere le varie grafiche e successivamente trattato con la tecnica della floccatura (vellutazione), che rende la superficie morbida al tatto. I pannelli sono realizzati in spessore 2,5 cm nel formato 60x60 cm e sottomultipli. Le forme geometriche sono ideate dall’Ufficio Stile dell’azienda e la collezione è disponibile in una gamma standard di 16 colori. Numerose le grafiche della collezione Mr. Flock, da The Strand, riproduzioni di monumenti iconici delle città del mondo, a Little Italy, con delicati motivi floreali e versi di celebri poesie, fino ai motivi che richiamano un mondo di suggestioni metropolitane londinesi. C’è anche la possibilità di aggiungere BenettiMOSS, lichene 100% naturale e stabilizzato chiamato Cladonia stellaris che, raccolto nei boschi del Nord Europa, non richiede manutenzione, è stabile, e non attira gli insetti.

DALLA MODA AL DESIGN

Tra le collezioni più recenti di Zambaiti Parati (www.zambaitiparati.com), quella realizzata in partnership con il marchio Philipp Plein, icona nel settore moda, con una consolidata esperienza anche nell’ambito dell’interior design. Ecco, quindi, la collezione Philipp Plein Italian Luxury Wallpaper by Zambaiti Parati, ispirata ai tessuti e ai materiali che Philipp Plein utilizza nelle sue collezioni di abbigliamento e accessori moda, trasferiti nella carta da parati, con effetti animalier e materici. È stata realizzata anche una linea tropical con elementi floreali e una linea con geometrie tessili del logo. Il catalogo presenta un vasto assortimento di pannelli decorativi a stampa digitale, che riprendono i simboli più evocativi del marchio.

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MAGAZINE SITO WEB www.fl oorewall.com INSTAGRAM redazione_fw FACEBOOK Floor&Wall NEWSLETTER Il network tecnico-professionale e progettuale del sistema superficie e rivestimento & Floor Wall

VERO STILE INDUSTRIAL

Appena entrati nello Spazio Tadini, il nostro sguardo è esploso di gioia. È la casa museo in memoria di Emilio Tadini, celebre pittore e scrittore milanese del ‘900, fondata dal figlio Francesco – fotografo, regista e autore televisivo – e da Melina Scalise – psicologa e giornalista. Inserito nel circuito delle 16 case museo di Milano (storiemilanesi.org), lo Spazio Tadini, su una superficie di circa 500 mq su più livelli, si trova in un edificio degli anni ‘20, tra i primi in cemento armato a Milano. I suoi spazi, una volta, ospitavano le Grafiche Marucelli, tipografia e casa editrice del padre di Emilio Tadini. Le pareti bianche e in mattoni a vista accolgono i colori dell’arte, mentre i pavimenti, in parte in legno e in parte

in cemento, raccontano di passi lontani nel tempo, in grado di rivivere sotto altre forme. Motivo della nostra visita, la presentazione di Wub Contest 2023 (World Unconventional Bathrooms), il primo concorso fotografico sul mondo del bagno lanciato dall’agenzia di marketing Sir: le prime 50 fotografie classificate saranno esposte proprio allo Spazio Tadini, in occasione della Milano Design Week 2023 (per partecipare c’è tempo fino al 20 gennaio, per info: www.wubcontest.it).

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Lo sguardo di Floor&Wall
Leggi di più sullo Spazio Tadini Le pareti e i pavimenti dello Spazio Tadini sono in autentico stile industriale, eredità di uno spazio che in passato ospitava una casa editrice e tipografia.

16 dicembre 2022 / Trimestrale tecnico-professionale del sistema pavimenti e rivestimenti

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Francesco Tozzi francesco@floorewall.com

VICEDIRETTORE

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IN REDAZIONE

Alessia Forte - Isacco Consoli - Jacopo Fromelli redazione@floorewall.com

PROGETTO E GRAFICA

Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Nora Adamsberg, Anita Cavalli, Viola Delfino, Irene Nuvola, Clara Peretti

PROMOZIONE E SVILUPPO

Stefano Carlin / stefano@floorewall.com

SEGRETERIA

Dorella Maiocchi / dorella@floorewall.com

STAMPA

Villa Italo Tipolitografia srl, Via Puecher, snc 23844 Sirone (LC)

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

DSKronos srl, via F.lli Bronzetti 20, 20129 Milano Tel. 02 82878399 www.floorewall.com

SERVICE EDITORIALE

Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35, 20158 Milano

ABBONAMENTO 5 NUMERI: 25 euro COSTO ARRETRATI: 7 euro

Floor&Wall periodico trimestrale registrato presso il Tribunale di Milano n. 90 del 10-04-2019

La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Floor&Wall sono sotto la responsabilità degli autori.

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