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F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti
n.5
Floor&Wall - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)
INTERNI A Siegen, dove edifici fatiscenti sono stati trasformati in cinque condomini multifamiliari
Siamo a Pieve di Cento, un paesino della città metropolitana di Bologna. Qui, lo studio Giraldi Associati Architetti ha progettato una residenza privata unifamiliare, dove l’alternanza di volumi lega gli ambienti esterni con quelli interni. Pag. 14
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PROGETTO
Imperativo contemporaneo, per una casa dalle forme semplici e pulite
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editoriale
RICOMINCIAMO DALLA CASA
L
a prima di copertina di questo numero cinque di Floor&Wall non poteva che essere dedicata a una casa: il luogo che nelle ultime settimane inedite è diventato il nostro posto sicuro. Abbiamo imparato a conoscerne meglio i dettagli, ma è anche vero che le nostre case hanno imparato a conoscere noi, essendo state il luogo dei nostri pensieri. La casa ci ha fatto apprezzare quanto è bello il mondo fuori e ha assistito alla nostra capacità di reinventarci per svolgere i nostri lavori, dedicarci alle nostre passioni, e sentirci comunque vicino ai nostri affetti. Così, anche noi ci siamo chiesti come andare avanti, certi che ogni numero del giornale è un piccolo progetto e questa è una delle risorse di noi umani: la capacità inesauribile di riprogettarci. Abbiamo chiuso questo numero a distanza, utilizzando i nostri piccoli mezzi da remoto nel modo migliore, confrontandoci tramite videochiamate, rincorrendoci su WhatsApp con infiniti messaggi, per riuscire, nonostante il periodo, a fare la nostra parte con ottimismo e impegno. Articoli, racconti, foto e parole che per un pizzico del nostro tempo ci permetteranno di essere altrove e di sperare che un domani migliore ci sarà, passata questa crisi epocale. E allora per la nostra cover story ci siamo fatti aiutare dallo studio Giraldi Associati Architetti, che ci ha raccontato la storia di una residenza unifamiliare dalle forme semplici e pulite, dove l’alternanza di volumi lega gli ambienti esterni con quelli interni, attraverso un filo conduttore unico, perché niente è slegato dal contesto in cui viviamo. Poi, virtualmente, siamo andati a Rovereto in un antico palazzo dall’alto valore storico-culturale, dove il pavimento in legno è diventato il trait d’union tra ieri e oggi. E ancora a Siegen, in Germania. Qui, al posto di edifici fatiscenti, sono stati realizzati cinque condomini multifamiliari per un complesso di 70 appartamenti di pregio. E ancora, tra i tanti contributi a questo numero c’è quello di Luca Cesana, artigiano appassionato che non ci ha nascosto l’entusiasmo per il suo lavoro. Leggetelo tutto, questo Floor&Wall: perché vi servirà a pensare che le idee non si fermano e cose utili, belle e buone sono sempre lì.
FRANCESCO TOZZI
Instagram: fra_sette
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Un caffè con...
L’ARTE DELL’ASCOLTO (DEL CLIENTE) Abbiamo incontrato Cristina Pucci, architetto milanese con un bagaglio colmo di esperienze e competenze. Ci ha dato la sua visione sull’importanza del progettare e ci ha spiegato perché la scelta dei materiali, in un intervento, ha un ruolo fondamentale COLLOQUIO CON CRISTINA PUCCI DI DANIELA STASI
L
o sguardo di un architetto, la sua visione, le sue considerazioni sul mondo della progettazione. I pensieri e le emozioni che abitano la sua anima creativa, che lo conducono dal pensiero all’azione. Scopo di questa nuova rubrica è proprio raccogliere queste sensazioni e depositarle su carta. D’ora in poi, infatti, su ogni numero faremo un’intervista con un giovane architetto o designer. È un’intervista in senso stretto, ma ci piace più definirla chiacchierata, un dialogo che nasce da un punto ben definito e approda in territori non considerati a priori. Così come accade, delle volte, con i progetti. A inaugurare il nostro “Un caffè con…” è Cristina Pucci, architetto milanese che ha approfondito le tematiche della progettazione urbanistica legata sia alle politiche abitative, sia alla riqualificazione di ambiti urbani pubblici, oltre alla pratica del recupero e della conservazione del costruito. Libera professionista in proprio, nel corso degli anni si è occupata della progettazione esecutiva, direzione lavori e interior design di appartamenti privati, attici, negozi, show room, ristoranti e uffici, congiuntamente al risanamento di facciate e progetti di restauro di edifici storici vincolati. Tra gli interventi, da segnalare la progettazione definitiva ed esecutiva per il restauro conservativo e riuso della Cascina Cuccagna, cascina del XVII secolo in centro a Milano, restaurata e riaperta al pubblico dal 2012, centro di cultura e partecipazione che diffonde idee d’innovazione, servizi sostenibili e progetti culturali. Cristina, sguardo attento ai dettagli e sorriso entusiasta, di quelli che ti travolgono e ti fanno vedere il sole anche se piove, è un architetto sui generis: vanta un bagaglio di competenze inossidabili, di tutto rispetto, eppure non ha mai il sopracciglio alzato. Caratteristica invece molto in uso in certi ambienti (in tanti ambienti, giornalismo compreso). L’idea era di fare l’intervista di persona davanti un buon bicchiere di vino rosso. L’emergenza Coronavirus non ci ha dato la possibilità di incontrarci, così abbiamo chiacchierato in videochiamata, alzando i calici a distanza.
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In queste pagine alcuni dei progetti curati dall’architetto Pucci.
Come consideri oggi le ristrutturazioni di interni? Cosa pensi sia prioritario nella progettazione? La funzionalità, il comfort, la fruibilità?
«Le ristrutturazioni di interni, che siano per appartamenti, negozi o ristoranti, sono sempre molto stimolanti e sono sempre delle piccole sfide perché ogni progetto ha le sue peculiarità, dettate dalle esigenze della committenza e/o dalle esigenze del prodotto da vendere. E, non meno importante, anche dalle strutture architettoniche in cui ti trovi a intervenire. È imprescindibile cercare di interpretare le esigenze, ma anche i gusti della committenza o comunque stimolarle. Quando inizio un progetto chiedo sempre al mio cliente − anche al più neofita che vorrebbe solo il progetto fatto e finito − delle suggestioni, dallo stile di vita, alla musica che ascolta. Mi piace pensare che l’architetto sia una specie di mezzo per poter realizzare al meglio desideri e aspirazioni nel proprio spazio, che sia di vita o di lavoro. Per esempio, nella ristrutturazione di un appartamento, oltre a dare valore a un’ottimale distribuzione degli spazi, penso sia fondamentale la personalizzazione, tramite la scelta dei materiali e dei colori, che devono adattarsi alla struttura architettonica ma che devono anche esprimere la personalità del cliente. Ripensando a ritroso ai lavori realizzati sono contenta di non essermi quasi mai trovata
a riproporre una soluzione già adottata in altri progetti (se non strutturale), proprio perché ogni progetto è un piccolo mondo che racchiude tante sfumature che di volta in volta cambiano, si modificano e pertanto ne stravolgono il risultato. Sicuramente reputo che un buon progetto sia la risultante dell’equilibrio tra funzionalità, fruibilità, comfort; e che sia anzi l’equilibrio di tutti questi elementi insieme a suscitare emozioni». È l’architetto che condiziona le nuove tendenze e lo sviluppo i nuovi materiali o viceversa il mercato a in uen are la visione dell’architetto?
«Questa domanda a mio avviso è un po’ complessa, sicuramente il mercato e l’innovazione dei materiali condizionano l’architetto nel processo creativo e progettuale, ma può anche succedere che sia l’architetto, per particolari esigenze o semplicemente nel processo creativo, a sollecitare la produzione o l’utilizzo di materiali innovativi e quindi a creare nuove tendenze. Credo sia un rapporto di reciproco condizionamento e stimolo in continua evoluzione».
Secondo te come si evolveranno i materiali?
«Mi piace pensare che, come successo in passato, i materiali e la loro applicazione siano l’espressione di una civiltà. Oggigiorno è abbastanza evidente che si sia sempre più orientati al cambiamento della nostra società. Fino a oggi abbiamo causato, anche tramite l’edilizia, gravi problemi ambientali: dallo sfruttamento intensivo del territorio all’utilizzo di materiali nocivi alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Mi fa piacere constatare che oggi la progettazione, dalla piccola alla grande scala, si stia orientando piano piano verso soluzioni architettoniche e progettuali che tengano conto dell’ambiente circostante.
Basti pensare ai nuovi Piani di Governo del Territorio, sempre più attenti alla tematica ambientale, alla riconversione del patrimonio costruito in disuso, all’incentivazione dello sviluppo delle aree verdi all’interno delle aree metropolitane e alla salvaguardia del paesaggio all’esterno di esse. Bisogna pensare a materiali riciclabili, per i quali lo smaltimento non sia più un costo economico, ma soprattutto ambientale, pensare al mondo che lasceremo ai nostri figli, gettare le basi per una progettazione degli ambienti e degli edifici più orientata verso questa tematica. Quindi mi aspetto, e spero, che l’evoluzione dei materiali si evolva su questa strada». Quando progetti un nuovo interno quale peso attribuisci ai materiali, in riferimento ai pavimenti e alle pareti?
«Come già detto sono convinta che il progetto sia un processo nel quale la struttura architettonica, le esigenze della committenza, ecc., portino alla scelta di materiali mirati. Però in linea di massima per la pavimentazione delle abitazioni private prediligo il parquet perché è un materiale che intrinsecamente racchiude funzionalità, fruibilità, comfort e bellezza. Un materiale vivo, che produce una piacevole sensazione tattile, d’inverno riesce a darti calore e d’estate la sensazione di contrastare la calura delle afose città. Per non parlare delle innumerevoli specie legnose, colori e forme da poter scegliere ad hoc per ogni esigenza estetica e progettuale. Mi piacciono molto anche i marmi e le pietre, più adatti ad ambienti pratici come bagni pubblici o privati, laboratori, show room, negozi e ristoranti, perché danno immediatamente una sensazione di igiene e benessere. Materiali che riescono a evocare eleganza e nobiltà e che, abbinati sapientemente all’arredo o ad altri materiali, regalano anche molta freschezza. Mi diverte poi studiarne il taglio e la posa a seconda degli spazi. Per questi ambienti trovo molto adatte anche le resine, per un tocco di contemporaneità e per poter giocare con colori e varie fantasie, create su misura a gusto personale o della committenza. Per quanto riguarda i muri molto spesso mi piace evidenziare con colori, laminati o carta da parati alcune pareti in particolare, per dare carattere all’ambiente o per la loro peculiare struttura, posizione o illuminazione. In conclusione, la scelta dei materiali è un momento molto delicato e importante della progettazione per il raggiungimento dell’obbiettivo prefissato, per questo motivo cerco sempre di coinvolgere e stimolare la committenza e a volte, perché no, anche sperimentare insieme nuove soluzioni con nuovi materiali».
PE R CO NOSC ERE MEGLI O CRI STI NA PUCCI
L’architetto Cristina Pucci.
Il tuo maestro? Ho avuto
dire che mi ispiro a lui
processo progettuale al
un grande Maestro
come architetto, perché
di là della grandezza o
nell’architetto Giancarlo
troppo irraggiungibile.
ambizione del progetto
De Carlo, per il quale ho
Sicuramente mi porto dentro
commissionatogli.
avuto la fortuna e l’onore di
il suo insegnamento, per
Il tuo modus operandi?
lavorare ancora studente
cui l’architetto deve saper
Farsi suggestionare,
e anche pochi anni dopo
ascoltare, lasciarsi tentare
suggestionare, creare…
la laurea. Ma mi
e suggestionare nel
Info: www.architettopucci.it
difficile
11
Sommario / n° 5 Aprile 2020
14
28 20 Siamo a Pieve di Cento, un paesino della città metropolitana di Bologna. Qui, lo studio Giraldi Associati Architetti ha progettato una residenza privata unifamiliare, dove l’alternanza di volumi lega gli ambienti esterni con quelli interni. Pag. 14 m a g a z in e
te c n ico - p rofe s s io n a l e
d e l
Floor
s i s te m a
Wall
&
s u p e r f i c i
e
F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti
n.5
Floor&Wall - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)
INTERNI A Siegen, dove edifici fatiscenti sono stati trasformati in cinque condomini multifamiliari
22 MATERIALI Impegno sostenibile di Irene Nuvola 24 CASE HISTORY La qualità della vita prima di tutto di Viola Delfino
Siamo a Pieve di Cento, un paesino della città metropolitana di Bologna. Qui, lo studio Giraldi Associati Architetti ha progettato una residenza privata unifamiliare, dove l’alternanza di volumi lega gli ambienti esterni con quelli interni. Pag. 14
+
PROGETTO
Imperativo contemporaneo, per una casa dalle forme semplici e pulite
14 PROGETTO Imperativo contemporaneo a cura di Francesco Tozzi INTERNI 20 MATERIALI Il futuro alle spalle di Nora Adamsberg 12
24
r i ve s t i m e nto
CANTIERE 28 MULTISTRATO Il design che cura di Daniela Stasi 30 SOLUZIONI In fondo al mar di Daniela Stasi
NEXT E TENDENZE 56 DETRAZIONI Bonus Ristrutturazioni: chi, cosa e come di Irene Nuvola 58 MONDO DEL PROGETTO Studi di architettura, la top 50 italiana di Anita Cavalli 60 RICERCA Reazione al fuoco di resilienti e resine, i metodi italiani di Giombattista Traina 62 NORMATIVE Formaldeide in Germania, le novità di Franco Bulian 64 ACUSTICA Il controllo del tempo di riverbero di Matteo Borghi
30 35
68 RACCONTI Non trascurare niente, neanche il più piccolo dettaglio colloquio con Luca Cesana di Francesco Tozzi 70 SISTEMI Non semplici quattro mura di Clara Peretti MERCATI 72 MULTISTRATO Settore in continua (e veloce) evoluzione di Anita Cavalli 74 LEGNO Stabilità nei consumi di parquet di Nora Adamsberg
Specia le F&W mater iali
76 CRISI Pronti a guardare al dopo a cura di Jacopo Fromelli RUBRICHE 9 EDITORIALE Ricominciamo dalla casa di Francesco Tozzi
materiali SOLUZIONI | INNOVAZIONE | PRODOTTI
10 UN CAFFÈ CON… L’arte dell’ascolto (del cliente) colloquio con Cristina Pucci di Daniela Stasi 32 NEWS Brevi dal mercato
52 SOSTENIBILITÀ Il ruolo delle foreste per il domani di Viola Delfino 54 INNOVAZIONE Ispirazioni acustiche di Anita Cavalli 13
Cover Story / progetto
IMPERATIVO
CONTEMPORANEO Per una casa dalle forme semplici e pulite, dove l’alternanza di volumi lega gli ambienti esterni con quelli interni. Per una visione d’insieme dall’elevato effetto materico
A CURA DI FRANCESCO TOZZI FOTO DI FRANCESCA ANICHINI
C H I H A FAT T O C O S A Progettazione architettonica e degli interni Giraldi Associati Architetti - Fulvio Giraldi, Diego Lucesole, Federica Sordi, Daniela Girelli Luogo Pieve di Cento (BO) Metri quadrati 230 coperti + 400 giardino Stylist Francesca Dattilo, Alessandra Gatteschi Progettazione esecutiva Alessandro Dalu, Pier Paolo Carta, Domenico La Scala, Irene Mavrochi, Marco Muceli Direzione lavori e di cantiere Il cemento armato rappresenta il tema dominante della casa, sia per gli esterni, sia per gli interni.
U
Un luogo dove stare comodi. In pace, sicuri, tranquilli. Con le nostre abitudini, sempre quelle. La nostra casa, quella che abbiamo scelto o che ci siamo ritrovati, ma che con dei grandi o piccoli accorgimenti, è diventata il posto dove ci ritroviamo, ogni giorno. Nell’ultimo periodo in cui la casa è diventata la soluzione per stare meglio, noi ve ne proponiamo una con un approccio contemporaneo, che guarda al futuro, nella speranza che sia di buon auspicio per ricominciare.
Alessandro Dalu, Pier Paolo Carta, Francesco Marzocca Progettazione impianti Beta Progetti, Total Service Engeneering Progetto strutture Valerio Alecci General contractor Tecton
SENSAZIONI TATTILI
Siamo a Pieve di Cento, un paesino della città metropolitana di Bologna, dove lo studio Giraldi Associati Architetti ha progettato una residenza privata unifamiliare con una superficie di 230 metri quadrati, oltre ad altri 400 metri quadrati di giardino. L’edificio si trova in una zona urbana che dista dal centro del comune soltanto 500 metri ed è caratterizzata da una bassa densità edilizia che si materializza in tessuto abitativo di villette e piccoli complessi immobiliari a carattere condominiale con massimo tre piani. La casa rispetto al contesto ha forme semplici e pulite, con un’alternanza di volumi che rendono parzialmente leggibile dall’esterno la funzione dei diversi ambienti, i quali trovano espressione in quattro viste differenziate che dialogano con lo stesso linguaggio materico e volumetrico. L’altro elemento disgiunto dall’intorno riguarda la scelta dei materiali che con estrema sincerità conferiscono alle viste dell’edificio sensazioni tattili. Il cemento armato a vista 15
Cover Story / progetto
Il soggiorno con la parete in pietra con all’interno un camino.
rappresenta il tema dominante. La visione d’insieme è arricchita da ampie superfici vetrate, brise soleil, legno lamellare e tende in tessuto riflettente. PAROLA D’ORDINE, SEMPLICE
L’immobile si sviluppa su due livelli, un piano terra e un primo piano. Al piano terra si trova la zona living dalla quale si accede alla sala da pranzo e sul lato opposto alla cucina. Il soggiorno è suddiviso in due zone da una parete in pietra che accoglie al suo interno un camino. L’arredo semplice e lineare della zona living, caratterizzato dalla presenza dello spazioso divano giallo e della libreria, si contrappone alle scelte barocche della sala da pranzo, dove un tavolo di legno intarsiato occupa prepotentemente lo spazio. Da qui si accede, passando sotto la scala che porta al primo pianto, 16
MATERIALI ED ELEMENTI D’ARREDO Zona living
Pavimenti in gres porcellanato di Iris Ceramiche Divano componibile “Bend sofà” prodotto da B&B Pouff
end sof
prodotto da
Tavolino in alluminio “Mirror” prodotto da Baxter Librerie “Selecta” in legno laccato bianco lucido prodotte da Lema Tappeto disegnato da GAA, prodotto da Rossano Scontini Cucina
Pavimento in gres porcellanato di Iris Ceramica Piano cucina in legno laccato bianco lucido prodotto da Lasa Idea Cappa a vista in vetro retro-laccato prodotto da Lasa Idea Tavolo a penisola laccato bianco opaco prodotto da Lesa Idea
Bagni
Sanitari prodotti da Scarabeo Rubinetteria e gruppi doccia di Frattini Pavimentazione in parquet di noce prodotto da Corà Mobile per lavabo in legno laccato Lasa Idea Appendiabito multiplo in acciaio inox di Lasa Idea Cabina doccia in cristallo prodotta da Lasa Idea Accessori bagno in acciaio cromato di Lasa Idea Specchio retro-illuminato di Lasa Idea Piano doccia prodotto da Duravit
Cameretta
Pavimentazione in parquet di noce di Corà Letto contenitore con giroletto rivestito in ecopelle di Lasa Idea Armadio in legno prodotto da Lasa Idea Scrivania in legno laccato grigio opaco di Lasa Idea Biancheria in seta prodotta da Tessilarte
Camera
Pavimentazione in parquet di noce prodotto
matrimoniale
da Corà Letto contenitore con giroletto rivestito in ecopelle di Lasa Idea Testata letto in legno laccato bianco prodotta
alla cucina: un ambiente semplice ed essenziale. Qui, il colore degli oggetti emerge dal candore della mobilia. Completano il piano terra un locale lavanderia, un bagno e un locale tecnico dove si trova la caldaia. Dalla scala, che parte dal soggiorno, si accede al primo piano che è composto da uno studio e un salotto dai quali si accede alla terrazza esterna. Dal salotto, con ampie vetrate che danno all’esterno, parte un lungo corridoio che attraversa trasversalmente tutto il primo piano, passando dalla camera matrimoniale ricavata dal patio, alla cabina armadio, al bagno per arrivare all’accesso a un’altra camera.
da Lasa Idea Biancheria in seta prodotta da Tessilarte Salotto
Pavimento in gres porcellanato di Iris Ceramica Mobile da soggiorno porta TV in legno laccato bianco di Lasa Idea Divano componibile “Tufty-Time” prodotto da B&B Pouff
uft
ime di
Tavolino da fumo “Mex” di Cassina Lampadario a sospensione “Hope” prodotto da Luceplan Porte “Outline” in legno tamburato prodotte
FINITURE INTERNE
da Lualdi Porte
I pavimenti al piano terra, sia in interno che in esterno, sono in piastrelle di gres porcellanato. La stessa pavimentazione al piano
Porte “Graphis Plus” di Rimadesio Illuminazione di Reggiani Illuminazione
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Cover Story / progetto
primo per il salotto e la terrazza esterna, mentre per la parte rimanente del piano (camere, corridoi e bagni) è stata utilizzata una pavimentazione in parquet di noce pretrattato, al fine di ottenere una finitura grezza. Nel locale ingresso-soggiorno, sulla parete dove è stato inserito il caminetto, è stato realizzato un rivestimento in pietra su entrambi i lati. Tutte le altre pareti di divisione in laterizio sono state finite con una placcatura con lastre di cartongesso e tinteggiate di bianco. Infine, le porte interne sono in legno laccato. ELEMENTI STRUTTURALI
L’edificio è stato realizzato utilizzando materiali tipici, con struttura in pareti in cemento armato, acciaio e, per una piccola porzione indipendente (il patio) è stata inserita una struttura intelaiata in legno. Ecco nel dettaglio gli elementi strutturali. Fondazione: è costituita da una platea in cemento armato realizzata su un mogrone di calcestruzzo e uno strato di ghiaia. Solaio al primo livello: costituito da travi di acciaio e progettato su lamiera grecata. Solai: sono a piastra di spessore 25 cm per la zona relativa all’ingresso, all’ingresso e allo studio, mentre la tipologia predalles è prevista per le altre zone del primo piano e per le coperture. Struttura in legno: realizzata con legno lamellare di tipo GL28C
con giunzioni travi-pilastro di dimensione 24x26 cm, mentre i pilastri sono di sezione 24x40 cm. Le giunzioni di fondazione sono state pensate e realizzate per funzione a cerniere e, inoltre, per una migliore connessione tra le due strutture di diverso materiale è stata prolungata la soletta strutturale. Ecco, tra finiture, arredi e struttura vi abbiamo accompagnato tra gli interni di questa casa dove lo stile contemporaneo è l’imperativo. Ora non resta che rilassarci un po’.
L’ E S T E R N O E L’ I N VO L U C R O Una delle caratteristiche
quasi vetrata, e superficie
del progetto architettonico
a doghe di legno, sono
è quella di presentare
state utilizzate diverse
pareti all’interno e
tecnologie: per quanto
all’esterno con finitura in
riguarda l’ottenimento
cemento armato faccia
della superficie liscia è
vista. Per raggiungere
stato usato un pannello
l’obiettivo nel rispetto
prefabbricato della Peri.
delle richieste energetiche
La cabina armadio di una delle camere. Il pavimento è in parquet di noce.
18
a seconda finitura a tavole
previste dalla normativa,
faccia vista rispetto alla
è stato studiato un
prima, anche se classica,
involucro a doppia pelle
non è stata meno semplice
(dove un setto assume
da realizzare a livello
funzione strutturale
tecnologico, se si considera
e l’altro rivestimento-
l’altezza dei setti di 3,5 m
finitura esterna o interna),
e il ridotto spessore pari
con interposizione di
a 15 cm. Le tavole sono
isolamento termico di
state assemblate in opera
spessore pari a 10 cm. Per
verticale, in modo da
ottenere le finiture previste
ottenere un’unica superficie
dal progetto, ovvero quelle
con una serie di tavole con
relative al cemento faccia
finitura superficiale semi-
vista con superficie liscia,
grezza.
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Interni / materiali
Il futuro alle spalle
Il pavimento in legno Woodco trait d’union tra ieri e oggi nella riqualificazione di un attico in un palazzo dall’alto valore storico-artistico a Rovereto DI NORA ADAMSBERG
U
Un esempio ben riuscito di come si possa creare un dialogo tra passato e presente intrecciando un filo sottile ma visibile, palpabile. Di recente, in uno dei palazzi d’epoca del centro storico di Rovereto, in provincia di Trento, vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, è stata ultimata la ristrutturazione di un attico che valorizza l’anima più autentica dell’edificio, mediante l’accostamento di arredi dallo stile contemporaneo a elementi della struttura originaria. Curato dall’architetto Simona Prezzi dello Studio Moon Design di Trento, il progetto ha riorganizzato l’impostazione planimetrica preesistente con interventi finalizzati da un lato ad ampliare la superficie disponibile, dall’altro a garantire una comunicazione continua tra tutti gli ambienti. Ecco tutti i dettagli, tra cui spicca il pavimento firmato Woodco. GIOCO DI CONTRASTI
«La mission affidataci era quella di utilizzare al meglio gli spazi – spiega l’architetto Prezzi – Considerando l’ampia superficie calpestabile, di circa 300 mq, di cui parte soppalcabile grazie alle 20
generose altezze, abbiamo trasformato l’attico in un’abitazione ricercata, ariosa e perfettamente in linea con le esigenze abitative odierne». Gli ambienti principali dell’appartamento ruotano intorno all’ingresso giroscale, in cui i gradini in pietra originali sono stati valorizzati da un attento studio illuminotecnico e da pareti dipinte con colorazioni naturali. Per mettere in relazione tra loro tutte le aree della casa, nel vano di accesso è stata realizzata una passerella sospesa che, protetta da ringhiere metalliche, ha creato un secondo passaggio, oltre a quello principale tra la zona giorno e la zona notte. Oltrepassato l’ingresso, l’ampio open space unisce living, sala da pranzo e cucina in un ambiente dall’atmosfera contemporanea. Le antiche capriate in legno, appartenenti all’impianto originario del palazzo, sono state valorizzate per contrasto dalle tonalità delicate di pareti, divani e serramenti. L’ampia zona notte, accessibile direttamente dalla cucina attraverso la passerella sospesa, è composta da una camera da letto padronale, un grande bagno – con area
IN BREVE • Realizzazione: attico privato • Luogo: overeto, rento •
per cie 00 m
soppalco
• Progetto architettonico: architetto imona Prezzi, tudio Moon esign • Pavimenti in legno:
oodco,
par uet overe aribou collezione ignature
Texture materica Il parquet Rovere Caribou posato nell’attico appartiene alla collezione Signature di Woodco, che unisce tecniche e strumenti antichi alle moderne tecnologie. Oltre che per la suggestiva colorazione, il pavimento è stato scelto dalla committenza per la texture particolarmente materica: le irregolarità presenti sulla superficie, che ricreano l’effetto dello scorrere del tempo e l’usura legata al calpestio, sono state realizzate con la piallatura, lavorazione artigianale che, grazie l’utilizzo manuale della pialla, rende ogni tavola davvero unica. Info: www.woodco.it
doccia in diretta comunicazione con gli ambienti circostanti – e una spaziosa cabina armadio. L’attico include anche altre due camere, una lavanderia e uno scenografico soppalco, le cui due scale di accesso (dal soggiorno e dalla camera padronale) conducono a una zona relax con bagno privato, trasformabile all’occorrenza in spazio per gli ospiti. RIMANDI CONTINUI
ucio onina
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op fotografie
Il colore intenso delle travi, presenti in tutta l’abitazione, è stato ripreso dal pavimento in legno Rovere Caribou di Woodco, scelto in una variante piallata e rifinita con olio naturale. Le tavole di grandi dimensioni (3.000x400x20 mm), caratterizzate da irregolarità che rievocano l’usura tipica dei pavimenti antichi, percorrono l’intera casa, inclusa l’area wellness dotata di sauna e vasca idromassaggio. «Per la committenza – continua l’architetto Prezzi – calore e accoglienza erano aspetti imprescindibili: pur optando per arredi contemporanei e linearità rigorose, non si voleva perdere quell’atmosfera “di casa” che solo il legno sa conferire».
Interni / materiali
IMPEGNO SOSTENIBILE Porcelanosa Grupo ha annunciato il programma EcoConscious, che raggruppa le iniziative green sviluppate dalle sue società. Qui le innovazioni che ci hanno colpito DI IRENE NUVOLA
La sostenibilità il filo conduttore della XXVII Esposizione Internazionale di Architettura Globale e Interior Design, l’evento organizzato a fine gennaio da Porcelanosa Grupo presso gli impianti centrali di Vila-Real (Castellón), in Spagna. In quell’occasione, a cui hanno partecipato 12.000 visitatori provenienti da 80 Paesi, gli otto marchi del Gruppo hanno presentato le ultime novità per il settore residenziale, alberghiero e contract. In sostanza, Porcelanosa Grupo ha annunciato il programma EcoConscious, che riunisce alcune delle iniziative green sviluppate da ciascuna delle sue società. Qui di seguito una breve panoramica delle novità che hanno colpito la nostra attenzione. LARGO SPAZIO ALLA RICERCA
Antic Colonial ha lanciato Altissima Stone, serie basata sulla pietra naturale dal taglio pulito e raffinato: con 68 riferimenti diversi, le tavole riuniscono pezzi di marmo, onice, granito, quarzite o calcare e le loro finiture ne sottolineano l’esclusività. Torna al
marmo anche XTone, il compatto minerale sinterizzato di Urbatek. Le sue tre nuove serie, Azul Macauba, Calacatta Green e Alpi Verde, includono tonalità più consistenti come il cobalto, il verde scuro e il celeste. La grande varietà di formati e spessori permette di utilizzare queste collezioni sia come pavimenti sia come rivestimenti. Venis ha riformulato l’estetica della pietra naturale con Verbier, gres porcellanato dall’aspetto consumato. La sua finitura opaca e i suoi vari livelli di lucentezza definiscono ciascuna delle tre tonalità: Silver, Dark e Sand, tra cui sono disponibili 18 grafiche diverse e vari formati. Orientata al riciclo, Butech, con il suo nuovo adesivo R Eco: realizzato con plastica riciclata, consente di riutilizzare 250 grammi di plastica per ogni sacco di adesivo (che equivale a 50 buste di plastica). Inoltre, la società continua ad ampliare la gamma dei profili decorativi con il nuovo Pro-part Coal: presente all’interno della collezione Texture, il suo color ebano esalta i toni chiari inserendoli in una struttura predefinita e sobria.
Per il settore retail Fitwall e Krion Shell sono le
ai progetti. L’uso di questo
solari. È quindi una soluzione
Pet riciclata: con il 5%
due principali novità di Krion.
materiale non richiede lavori
adatta per pareti interne ed
di materiale riciclato e uno
Il primo ha sostituito gran
in muratura e i progetti che lo
esterne. Krion Shell, invece,
strato esterno solido, è in
parte delle resine con minerali
utilizzeranno acquisiranno una
è un Engineered Mineral
grado di apportare maggiore
e pigmenti naturali che
maggiore resistenza al fuoco,
Composite costituito da
durabilità ai sanitari.
donano maggiore realismo
all’acqua e alle radiazioni
minerale dolomite e plastica
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Interni / case history
La qualità della vita prima di tutto Al posto di edifici fatiscenti, a Siegen, ora sorgono cinque condomini multifamiliari per un complesso di 70 appartamenti di pregio. A realizzarli la cooperativa edilizia Hüttental, che ha scelto i pavimenti di design Disano by Haro, sostenibili e salubri DI VIOLA DELFINO • FOTO DI HARO-HAMBERGER FLOORING GMBH & CO. KG
S
Siegen, situata in Germania nella Renania Settentrionale-Vestfalia e celebre per aver dato i natali al pittore fiammingo Pieter Paul Rubens, è una tranquilla cittadina di circa centomila abitanti. È qui che spostiamo il nostro sguardo per raccontarvi la case history di questo numero. Un progetto interessante, non solo sotto il profilo architettonico, ma anche sotto quello sociale. Si tratta, infatti, della costruzione di 70 nuovi appartamenti realizzati dalla cooperativa edilizia abitativa Hüttental (WGH). Una cooperativa, sì, costituita quindi da soci-inquilini, che possono abitare nelle case a tempo indeterminato, hanno il diritto di codeterminazione e una serie di altri benefici. Sono appartamenti eleganti, curati nei minimi dettagli e nelle finiture, per i quali è stato scelto il pavimento di design Disano by Haro. Qui di seguito un breve approfondimento.
di euro, sono stati realizzati cinque condomini multifamiliari per un complesso di 70 appartamenti di varie metrature, tutti di pregio e per la maggior parte senza barriere architettoniche. Ogni condominio comprende diverse tipologie di appartamenti: da quelli per single di 38 mq ad alloggi per famiglie di 115 mq. Tutti gli edifici sono dotati di ascensore e ciascuna unità abitativa ha posti auto e cantina di pertinenza. Gli immobili sono realizzati con materiali ecocompatibili di alta qualità, secondo i sistemi di costruzione sostenibile dettati dal Regolamento tedesco sul risparmio energetico (EnEV). Dal punto di vista architettonico, sono contraddistinti da ampie vetrate col fine di ottenere appartamenti luminosi. Sono presenti anche balconi e loggiati affacciati sulla strada principale, che vanno a creare accenti decorativi. Tutt’intorno, accoglienti aree verdi molto ampie.
APPARTAMENTI (DAVVERO) PER TUTTI
Partiamo dalle origini. I nuovi appartamenti sorgono in KarlSaßmann-Weg, dove sono stati demoliti sette edifici risalenti al Dopoguerra. Al loro posto, con un investimento di oltre 10 milioni
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DESIGN ATTENTO ALL’AMBIENTE E ALLA SALUTE
Ed eccoci ai pavimenti. La cooperativa Hüttental, come accennato, ha scelto Disano by Haro soprattutto per la sua sostenibilità, la
Senza pvc esistenza e decori effetto legno che appagano l’occhio. ueste le caratteristiche sostanziali di Disano b
aro, un pavimento in
materiale plastico totalmente senza pvc, ammorbidenti e metalli pesanti. Da segnalare anche la sua struttura a cinque strati, che lo rende adatto a qualsiasi esigenza abitativa. Info: www.haro.com
Disano Project è stato scelto per la salubrità e la sostenibilità dei materiali con cui è realizzato.
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Interni / case history IN BREVE • Luogo: Siegen, Germania • Realizzazione: 70 nuovi appartamenti • Azienda di riferimento: Disano by Haro • Prodotti utilizzati: 2000 mq di pavimenti Project rovere cristallo • Committente: Cooperativa edilizia Hüttental (WGH) • Posatore: Fußboden König, Olpe
Sul fronte salubrità, i pavimenti Disano sono espressione di una casa sana grazie al marchio di qualità ecologica Blauer Engel e al marchio dell’eco-Institut Label salubrità e il design. L’azienda produttrice Hamberger Flooring di Rosenheim è ben consapevole della sua responsabilità ecologica, e così la produzione sostenibile è certificata secondo la norma Iso per un’attenta gestione ambientale e per la riduzione dei consumi energetici. Sul fronte salubrità, inoltre, i pavimenti di design Disano sono espressione di una casa sana grazie al marchio di qualità ecologica Blauer Engel e al marchio dell’eco-Institut Label. Ecco qualche numero: su tutta la superficie degli appartamenti sono stati posati 2.000 mq di Disano Project dalla ditta Fußboden König di Olpe. Importante nota tecnica: questa tipologia di pavimento si presta bene sia a essere riscaldato (con impianti di riscaldamento a pavimento) sia a locali particolarmente umidi.
Lo stile delle nuove abitazioni in Karl-Saßmann-Weg a Siegen si ispira a quello delle costruzioni originarie, demolite di recente.
Vivere in una cooperativa osa significa esattamente vivere e abitare in una cooperativa Per rispondere prendiamo in prestito le parole del fondatore della
ttental (
), espresse nel 1902 ma attualissime anche oggi:
o scopo della cooperativa è garantire ai suoi membri
appartamenti di buona qualità e adatti alle loro esigenze, che si trovino in edifici appositamente costruiti o acquistati, pagando a tti ragionevoli . In sostanza, è una garanzia di a tti socialmente accettabili e una protezione dalla recessione del contratto di locazione. e cooperative edilizie, in genere, operano sia ristrutturando edifici già esistenti, sia realizzando costruzioni ex novo.
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Garantito a vita, impermeabile e facile da installare. Ora disponibile anche a spina di pesce.
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Cantiere / multistrato
IN BREVE Luogo: Francoforte, Germania Azienda di riferimento: USFloors Prodotto utilizzato: 450 mq di Coretec Herringbone
Il design che cura
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Al centro della riqualificazione di un centro medico a Francoforte, i pavimenti in Coretec Herringbone di USFloors. Posati a spina di pesce, sono stati scelti per l’installazione rapida, l’aspetto autentico e la facilità di manutenzione DI DANIELA STASI
egli ultimi anni, un po’ ovunque nelle città occidentali, è cambiato radicalmente il ruolo dell’estetica negli ambulatori e negli ospedali. Sempre più spesso, infatti, capita di assistere a vere proprie trasformazioni: da studi freddi, senza anima e calore, ad ambienti di design, dove si presta una particolare attenzione ai colori delle pareti e dei complementi d’arredo, e a tutti quei dettagli che contribuiscono a regalare un’atmosfera accogliente e rilassata. In questa evoluzione hanno di sicuro inciso le numerose ricerche in cui si ribadisce che un ambiente configurato in un certo modo possa davvero influire sull’umore dei pazienti. In queste pagine vi presentiamo la recente riqualificazione del centro medico polispecialistico Hausarztpraxis Consilio di Francoforte.
contribuito alla scelta, l’aspetto autentico, la facilità di manutenzione, nonché l’elevata resistenza ai graffi e all’usura. Il pavimento, dall’aspetto caldo e luminoso, irradia eleganza e si sposa pienamente con gli interni contemporanei dello studio. TRE VERSIONI, 200 MODELLI
Situato all’interno di un palazzo d’epoca, ospita gli ambulatori specialistici di pediatria, neurologia, ginecologia, ortopedia, oltre a quello di medicina generale presieduto dal responsabile del centro, Ilja Kleiman. Nella ristrutturazione degli ambienti, un ruolo di primo piano è stato svolto dal pavimento, per la cui realizzazione è stato scelto Coretec Herringbone di USFloors, società del gruppo Shaw Industries.
Ma quando si parla di Coretec, cosa s’intende di preciso? Si tratta di una nuova generazione di pavimenti in composito multistrato, creati e brevettati da USFloors. A caratterizzarli, la vasta gamma di look naturali, composta da più di 200 modelli, e la semplicità di posa. I pavimenti Coretec sono disponibili in tre versioni, tutte impermeabili al 100%, protette da multistrati ultraresistenti ad alte prestazioni e supportate da un sottofondo in sughero. Eccole nel dettaglio: la versione Pro Core è ulteriormente rinforzata per una maggiore resistenza alle ammaccature e agli urti; Sound Core si avvale della tecnologia USFloors per la riduzione del rumore; Coretec Stone, infine, ha un nucleo privo di pvc e proveniente da materiali minerali, che lo rende ancora più resistente ed ecologico, infatti è certificato prodotto a zero emissioni.
ASPETTO CALDO E LUMINOSO
Nel dettaglio sono stati posati 450 mq a spina di pesce (modello Herringbone per l’appunto), design “Forest” della collezione Coretec “The Naturals”. Come ci hanno spiegato i tecnici di USFloors, il dottor Kleiman ha scelto Coretec Herringbone per diversi motivi. Fattore decisivo è stata l’installazione rapida e semplice sul pavimento esistente, che ha consentito di velocizzare i lavori. Inoltre, hanno
alsiasi s perficie Tutti i pavimenti Coretec possono essere installati direttamente su qualsiasi superficie senza alcuna preparazione (compresi i pavimenti esistenti) e su superfici moderatamente irregolari. Non richiedono manutenzione, sono indeformabili e compatibili con il riscaldamento e il raffreddamento a pavimento. ’installazione è semplice grazie al sistema di presa ad angolo sicuro. egli anni è stata anche perfezionata ulteriormente la tecnologia “ mbossed In egister”, finalizzata a creare dettagli di superficie notevolmente realistici. Più info:
.coretec oors.co
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Cantiere / soluzioni
In fondo al mar
on capita certo tutti i giorni di cenare in un ristorante sott’acqua. A Båly, sulla costa meridionale della Norvegia, è possibile fare questa esperienza a dir poco unica. Si chiama Under ed è il più grande ristorante subacqueo al mondo e il primo in Europa: progettato dallo studio Snøhetta, si inabissa per cinque metri nel Mare del Nord dove poggia sul fondale marino. Tra le aziende coinvolte nel progetto, Mapei, che ha fornito numerosi prodotti e sistemi. Vediamo nello specifico di cosa si è trattato. RISPETTOSO DELL’AMBIENTE
Dalla forma simile a quella di un tubo inclinato di 34 metri, Under è stato pensato per non stravolgere l’ambiente circostante. A testimoniare questo intento, la scelta del cemento grezzo a vista, determinante per poter “confondere” il ristorante con il roccioso 30
paesaggio costiero fuori dall’acqua e agevolare nel contempo la crescita delle alghe e dei mitili sott’acqua. Preziosa chicca: l’ampia vetrata di 11 metri per 4 consente al ristorante di funzionare anche come centro di biologia marina per l’osservazione dell’ecosistema del mare e del fondale. UN SISTEMA PER OGNI ESIGENZA
Il progetto, complesso sotto tutti i punti di vista tecnico-operativi, ha richiesto il coinvolgimento di Mapei per la fornitura di soluzioni in grado di resistere alle estreme condizioni ambientali, dettate sia dal clima rigido sia dalle gelide acque. Tra i prodotti forniti, quelli per il ripristino e la rasatura del calcestruzzo e per gli ancoraggi, il fissaggio chimico per incollaggi strutturali, il primer epossidico per calcestruzzo con umidità superficiale, la rasatura per calcestruzzi faccia a vista, gli impermeabilizzanti per strutture interessate da percolazione di acqua e l’additivo per malte. Oltre all’adesivo per l’intervento di posa di piastrelle ceramiche in 3D nei bagni.
Numerosi prodotti Mapei sono stati determinanti per la complessa realizzazione di Under, il ristorante subacqueo più grande al mondo, situato sulla costa meridionale della Norvegia. Il progetto è firmato studio Snøhetta DI DANIELA STASI
IN BREVE Luogo: Båly, Norvegia Azienda di riferimento: Mapei Intervento: ristorante subacqueo
La fornitura Nel dettaglio Mapei ha fornito
fissaggio chimico per
i seguenti prodotti:
incollaggi strutturali;
A
• onfix, onfix in, edirep
• primer epossidico per
da percolazione di acqua;
Tutte le soluzioni sono
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calcestruzzo con umidità
• l’additivo per malte
prodotte e distribuite sul
per il ripristino e la
rasatura del calcestruzzo; •
apepox apepox
I, ,
apepox
apefix
,
onsett 400 per
gli ancoraggi; •
superficiale
apeprimer
• la rasatura per calcestruzzi faccia a vista Planitop ine inish
per il
• gli impermeabilizzanti
esfoam 1
e esfoam 1
per strutture interessate
uper
t
• l’adesivo
piastrelle ceramiche in 3D nei bagni.
mercato norvegese da ltrabond
A a eccezione di
apid ad elevato effetto ventosa iniziale e presa rapida per la posa delle
,
apeprimer
apei
apefix , Planitop
ine inish, esfoam 1 e
ltrabond
apid.
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Focus / news
Ci vediamo il prossimo anno Non poteva essere altrimenti, visti i numeri che fa il Salone del Mobile.Milano e quindi la decisione da parte degli organizzatori è stata quella di sospendere l’edizione 2020 riprogrammando l’appuntamento dal 13 al 18 aprile 2021. Le condizioni che avevano indotto lo spostamento da aprile a giugno, annunciato il 25 febbraio, sono completamente cambiate. Si è cercato di mantenere fino all’ultimo la data di giugno per consentire un regolare svolgimento della manifestazione – hanno fatto sapere i vertici del Salone –, ma lo scenario nell’ultimo periodo ha subito un mutamento totale e le incertezze per il medio periodo non hanno consentito di confermare l’appuntamento. L’edizione 2021, che celebrerà il 60° anniversario del Salone del Mobile. Milano, sarà un momento speciale per tutto il settore. Per la prima volta, si presenteranno, insieme al Salone Internazionale del Mobile, al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, a Workplace3.0, S.Project e al SaloneSatellite, tutte le biennali. Oltre a Euroluce, già prevista nel 2021, saranno presenti, dunque, EuroCucina, con il suo evento collaterale FTK - Technology for the Kitchen e il Salone Internazionale del Bagno. Un’unica grande manifestazione di sistema che rappresenterà una nuova opportunità di rilancio per le imprese e per tutta la filiera che lavora in sinergia con il Salone e per Milano.
50 ANNI IN CRESCITA Il 2019 è stato un anno davvero molto intenso per Catas, caratterizzato da eventi e iniziative per celebrare i primi 50 anni del laboratorio italiano, la più importante realtà in Europa per le prove nel settore del legno-arredo. Un primato che non potrà che consolidarsi, grazie alla ciliegina sulla torta di questi 50 anni, ovvero l’inaugurazione nel mese di novembre del nuovissimo “laboratorio mobili”, la più grande e attrezzata struttura europea per i test sull’arredamento che permetterà a Catas di raggiungere nuovi e importanti risultati. L’entusiasmo del prestigioso anniversario segna una conferma dell’operatività di Catas; a partire dal numero delle prove eseguite, che nel 2019 sono state il 2% in più rispetto al già consolidato 2018. Nel 2019, dunque, sono state eseguite qualcosa come 48.152 prove, per un fatturato che ha superato i 6,5 milioni di euro, il 2% in più rispetto all’anno precedente. Cresciuto anche il personale (a oggi sono 54 gli addetti di Catas), con ulteriori nuovi ingressi previsti già nei primi mesi del 2020.
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Uno stop responsabile Xylexpo 2020 sarà posticipata. Questa la sofferta ma doverosa decisione presa dal consiglio di amministrazione di Acimall, l’associazione nazionale italiana dei costruttori di macchine e attrezzature per la lavorazione del legno, titolare della biennale internazionale. L’edizione 2020, dunque, non si terrà dal 26 al 29 maggio, come stabilito, ma sarà organizzata nella seconda metà dell’anno, in una data che è ancora in definizione, alla luce del fermento che sta caratterizzando i calendari degli eventi fieristici e delle incertezze sugli sviluppi del Covid-19. Un atto di responsabilità, dunque, che ritiene prioritaria la difesa della salute pubblica, considerando che al momento espositori e visitatori non sarebbero nelle condizioni ideali per programmare la propria presenza a uno dei più importanti appuntamenti dell’innovazione tecnologica per l’industria del legno.
Pronti a ripartire. In sicurezza L’ultimo periodo ha messo alla prova la tenuta di un intero Paese, del mondo intero e, come da più parti sottolineato, la lotta al Covid-19 ci impegnerà ancora per molto tempo. Ciò non significa che non si debba pensare al “dopo”: anzi, in situazioni così totalizzanti il dovere di tutti è proprio mettere le basi per ciò che sarà il futuro, pensare a come potremo gestirlo. L’emergenza sanitaria è e dovrà continuare a essere in primo piano, dettando norme di comportamento per la massima sicurezza delle persone in tutte le espressioni del vivere. È altrettanto innegabile che l’economia non potrà restare sospesa all’infinito e si dovranno trovare le corrette modalità, perché le imprese di ogni settore e comparto tornino a essere operative, a creare reddito per tutte le persone coinvolte, così da scongiurare situazioni che potrebbero avere risvolti estremamente pesanti anche in termini di convivenza civile e di opportunità per le generazioni future. È in questo contesto che Acimall, l’associazione dei costruttori di macchine per la lavorazione del legno e dei suoi derivati, sottolinea la necessità di condividere un confronto costruttivo, che possa portare a nuove modalità industriali. «Le macchine per produrre – ha commentato Lorenzo Primultini, presidente di Acimall (nella foto) – sono un elemento fondante dell’economia di ogni Paese. Condividiamo le preoccupazioni di Federmacchine, la federazione che raccoglie tutte le associazioni nazionali italiane della meccanica strumentale, sulla necessità di un progressivo ritorno alla normalità e la ripresa della produzione, adottando tutte quelle misure che la comune lotta alla pandemia da “Covid 19” continuerà a imporci, ma adoperandoci per fronteggiare – insieme – la grave situazione economica che si va delineando e che potrebbe avere costi sociali drammatici».
UN’ASSOCIAZIONE PER TUTELARE I RESILIENTI IN GERMANIA Novità per il mercato tedesco
dell’utilizzo di pavimentazioni
delle pavimentazioni,
resilienti: soluzione moderna,
che potrà contare sulla
funzionale e altamente
nuova associazione FEB,
compatibile con i più attuali
costituitasi recentemente
temi legati alla sostenibilità.
a
Un luogo di dibattito e
nster.
ello specifico
l’associazione raccoglie
confronto, che consentirà
nove delle principali aziende
di offrire nuove soluzioni
nell’ambito dei materiali
tecnologicamente avanzate
resilienti, che consentirà di
e innovative. I membri della
operare con un approccio
FEB sono tra i più importati
comune per salvaguardare
interlocutori di pavimenti
gli interessi del comparto.
resilienti in Europa e
Un vero e proprio centro di
rappresentano oltre il 90% del
consulenza e assistenza,
mercato tedesco.
oltre che di promozione
www.feb-ev.com
Il management dell’associazione.
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materiali SOLUZIONI | INNOVAZIONE | PRODOTTI
materiali
Pareti come PAGINE
Sketchbook è la nuova collezione di carte da parati firmata Inkiostro Bianco. Un percorso creativo nel mondo dell’illustrazione
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emorie, pensieri, scarabocchi, disegni... Il taccuino è un prezioso contenitore di estemporaneità e riflessione, custode di idee appena nate, annotate all’istante. Parte proprio da lì Sketchbook, la prima collezione 2020 di Inkiostro Bianco, un viaggio all’interno del taccuino dell’illustratore, un mondo ricco di spunti e di visioni. Ventisei nuove grafiche si aggiungono alle collezioni stagionali del brand, realizzate dai designer di Inkiostro Bianco e da designer esterni. Consolidate le partnership con lo studio Nerodiseppia e l’illustratore Umberto Stagni, nuove collaborazioni si sono unite al progetto: Marisa Badalamenti, appassionata di illustrazioni naturalistiche, e Giorgia Ricci, designer che contamina illustrazione, disegno a mano libera, collage e pittura. Le carte da parati di Inkiostro Bianco, vinilica e fibra di vetro EQ.dekor, da pagine bianche del taccuino diventano vere illustrazioni sulle pareti. www.inkiostrobianco.com
Da scarto a RISORSA RadiciGroup lancia sul mercato Renycle, linea di filati realizzata con nylon riciclato e totalmente recuperabile a fine vita. Per pavimentazioni tessili, tappeti e moquette di design
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na gamma di filati nata dal riciclo di nylon. Si chiama Renycle ed è la nuova linea lanciata sul mercato da RadiciGroup a inizio 2020. Presentata a Domotex di Hannover, si tratta di una soluzione innovativa per il mondo delle fibre da recupero destinate ad applicazioni in ambito arredo, tessile moda e automotive, frutto dell’integrazione verticale nella filiera del nylon e delle sinergie tra le diverse aree di business, dalla chimica ai tecnopolimeri, alla produzione di filati. Nel dettaglio, Renycle, 100% riciclabile a fine vita, è caratterizzata da filati per pavimentazioni tessili, tappeti e moquette di design, e per capi
di abbigliamento della moda Made in Italy. Come comunicato da RadiciGroup, le prime misurazioni interne hanno rilevato che questo nuovo prodotto presenta performance ambientali notevolmente vantaggiose rispetto al polimero vergine di PA6. Ecco i numeri: Renycle permette di risparmiare oltre l’87% di energia e il 90% di acqua, e di ridurre le emissioni di CO2 di quasi il 90%. In questo percorso di innovazione sostenibile si inserisce l’acquisizione da parte di RadiciGroup di Zeta Polimeri, azienda italiana con esperienza trentennale nel recupero di fibre sintetiche e di materiali termoplastici. www.radicigroup.com
materiali
Valore all’ INNOVAZIONE GeoDrena di IPM Italia è un sistema di pavimentazione continua per esterni che unisce estetica e sostenibilità, fruibilità e resistenza
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umerose le caratteristiche di IPM GeoDrena, creato nel laboratorio interno di IPM Italia, da sempre impegnata nella ricerca e sviluppo di pavimentazioni continue. È un sistema per outdoor, eco-friendly, traspirante, resistente all’usura e ai cicli gelo-disgelo, e dall’elevata capacità drenante. Inoltre, grazie alla varietà e combinazione di colori delle graniglie naturali di pregio (marmo, quarzo, porfido, serpentino e granito) si integra in qualsiasi ambiente.
Personalizzabile in base alle esigenze e con solo 10 mm di spessore, risulta ottimale per realizzare pavimentazioni drenanti e continue e trova applicazione in piazze, aree residenziali, parcheggi, ville, bordi piscina, campi da golf e viali, tutti contesti nei quali anche l’aspetto estetico riveste un ruolo primario. Tra gli interventi in cui GeoDrena è stato protagonista ricordiamo la pavimentazione di 3.700 metri quadrati delle Residenze Hadid (CityLife a Milano, nella foto). www.ipmitalia.it
Autentico effetto VISSUTO
La collezione di parquet Impression di Woodco si arricchisce di nuove colorazioni e finiture. I nodi e le venature ne evidenziano il carattere artigianale
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oodco rinnova Impression, la collezione di pavimenti in legno caratterizzata dalla lavorazione artigianale, dalla bellezza naturale del rovere e dalla presenza di nodi e venature. Da ogni tavola emerge un suggestivo effetto vissuto, dato dalla piallatura a mano, che conferisce al pavimento i segni tipici dello scorrere del tempo. Alcune tavole, inoltre, possono presentare delle morbide battute che aumentano ancora di piÚ l’aspetto autentico del parquet. Disponibile in sei colorazioni (Calantha, Eranthe, Maylea, Zahir, Liko e Kalika), di cui cinque nuove sfumature calde ispirate ai colori della terra, la collezione Impression è composta da tavole di grande formato a due strati, con superficie in rovere e supporto in multistrato di pioppo, ideale sia per la posa flottante che per quella incollata. La naturalità del legno viene esaltata e protetta attraverso la finitura con olio molecolare (garanzia di resistenza e durevolezza delle superfici), assenza di VOC al 100% e facile manutenzione. Tutti i prodotti Impression rispettano le direttive europee relative al contenuto di formaldeide, ponendosi ampiamente al di sotto degli standard richiesti. www.woodco.it
materiali
Per palati RAFFINATI La vicentina Margraf propone il marmo per valorizzare l’ambiente cucina. Dai rivestimenti al pavimento, fino al top e al lavello
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l marmo, materiale naturale per eccellenza, unico e mai uguale a sé stesso, è sempre più utilizzato in tutto il mondo per valorizzare l’ambiente cucina. Numerose le sue qualità: è particolarmente igienico e facile da pulire; consente, inoltre, molteplici utilizzi, dal top al lavello, dai rivestimenti al pavimento. Il marmo Margraf, con le sue particolari venature e sfumature, è disponibile in un’ampia scelta di tipologie, colori, spessori e finiture, grazie a macchinari e sistemi di estrazione e lavorazione avveniristici. Per la cucina, la storica azienda vicentina propone una vasta gamma di materiali, in stile classico o contemporaneo, a seconda dell’ispirazione del cliente. www.margraf.it
Architettura inusuale sopra i binari dell’ÖBB, il sistema ferroviario austriaco.
Scelta SOSTENIBILE I pavimenti Haro protagonisti degli appartamenti realizzati nell’ex sede della direzione delle poste di Vienna. Quando l’attenzione per l’ambiente è una priorità
© M.Hierner/www.hierner.info
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n progetto architettonico interessante, che profuma di nuovo. A Vienna, nel nono distretto, l’edificio che fino al 2013 ospitava la direzione delle poste è stato completamente ristrutturato, dando vita a un complesso residenziale dagli standard elevati, con ben
237 appartamenti. Tra le peculiarità: la posizione inusuale dell’immobile, in parte su di una base che sovrasta i binari ferroviari dell’ÖBB, e il sistema di teleraffreddamento, per la prima volta usufruibile dai privati (prima era a uso esclusivo delle strutture industriali). In prima linea, l’attenzione all’ambiente, concretizzata anche dalla scelta per le abitazioni dei parquet Haro, prodotti in maniera sostenibile dalla tedesca Hamberger Flooring: sono stati posati circa 4.570 mq di plance Rovere Sauvage bianco puro con finitura NaturaLin, realizzate con legno proveniente da foreste gestite in modo ecosostenibile, certificate PEFC. Altri plus di Haro: l’elevata resistenza e la facilità di manutenzione delle superfici NaturLin, che conservano a lungo il fascino naturale. www.haro.com
materiali
In equilibrio tra estetica e FUNZIONALITÀ I pannelli isolspace style tra le soluzioni adottate per l’intervento di fit out di un ufficio open space milanese. Versatilità ed elevata possibilità di personalizzazione, le carte vincenti
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n ufficio open space dall’elevato comfort acustico. Gli architetti del team project&development services di Cushman & Wakefield, hanno completato l’intervento di fit out del nuovo ufficio di 800 mq del gruppo Lloyd’s Register a Milano. Un progetto tecnicamente complesso per via delle altezze ridotte e del controsoffitto in cartongesso continuo, con ridotte possibilità di intervento. Tra le soluzioni adottate, i pannelli
fonoassorbenti di design della gamma isolspace style di Isolmant (marchio di Tecnasfalti) che, grazie alla versatilità e all’elevata possibilità di personalizzazione, hanno consentito di realizzare una correzione acustica dell’area open space e di tre sale riunioni (una sala training e due sale meeting). Tra le ragioni della scelta: il vantaggio del prodotto non imbottito (monomateriale) e la possibilità di poterlo “plasmare” in relazione alle esigenze progettuali, senza contravvenire alla normativa antincendio, che spesso impone l’utilizzo di prodotti certificati 1IM con fibre di scarsa qualità estetica e rivestimento in tessuto. Nel dettaglio, per il nuovo ufficio milanese i pannelli fonoassorbenti, di colore bianco e applicati con velcro a soffitto su una superficie totale di 490 mq, sono stati sagomati riprendendo le linee della moquette secondo uno schema di trapezi e triangoli che si intervallano al sistema di illuminazione e alle isole di controsoffitto. In un gioco di rimandi e di linee spezzate che contribuisce a definire lo spazio. La forma di ciascun pannello è stata realizzata custom made, richiedendo un lavoro di massima precisione sia in fase di produzione e taglio dei pannelli sia da parte degli applicatori che hanno eseguito la posa, effettuata da Biesse, società che si è occupata delle opere di fit out in qualità di general contractor. www.isolspace.it
No LIMITS
A voi la panoramica di soluzioni Mapei per la posa di carte da parati viniliche e fibre di vetro decorative in ambienti asciutti e umidi, anche all’interno delle docce
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ra le tendenze attuali spicca l’utilizzo di fibre di vetro decorative e carte da parati viniliche, oltre che in ambienti asciutti, anche in cucina, bagno e all’interno di docce, dove a imperare è l’umidità. Per rispondere al trend, Mapei propone soluzioni ad hoc. Vediamole insieme. Per la posa in ambienti asciutti, ecco Ultrabond Eco Decor Dry, l’adesivo pronto all’uso
e a bassissime emissioni di Voc per l’incollaggio di carta da parati e fibra di vetro decorativa su supporti assorbenti. Mentre per la posa in ambienti umidi Mapei propone Ultrabond Eco Decor Wet, adesivo monocomponente a base di polimeri sililati per fibra di vetro decorativa e carta da parati anche su supporti non assorbenti. Infine, la finitura poliuretanica alifatica protettiva Mapecoat Decor Protection, in abbinamento all’adesivo Ultrabond Eco Decor Wet, costituisce un sistema completo e sicuro per la posa di fibra di vetro decorativa e carta da parati vinilica, con retro in TNT, anche nelle docce. Particolarmente indicato, inoltre, per facilitare la pulizia di rivestimenti in fibra di vetro e carta da parati stampati e per la protezione degli stessi dal viraggio di colore e dai raggi UV. www.mapei.com/it/it/tx-decor
materiali
I colori della NATURA Otto interpretazioni delle tinte neutre e naturali. Si compone cosĂŹ la linea Eight Color di Uniko Legno, eco-friendly e totalmente made in Italy
U
n ricercato percorso cromatico per un avvincente stile contemporaneo. Ispirandosi alla natura, Uniko Legno presenta Eight Color, ripensando i suoi parquet in otto interpretazioni delle tinte neutre e naturali, dal bianco al nero. Il nuovo effetto cromatico nasce da una speciale verniciatura all’acqua capace di trasmettere un aspetto piÚ morbido e naturale, leggermente opaco: la trasparenza lascia intravedere le venature e tutte le caratteristiche proprie del legno. La finitura, a basso impatto ambientale, si unisce alla pregiata lavorazione artigianale eseguita interamente in Italia. www.unikolegno.it
Più profondità agli AMBIENTI Sei nuovi effetti per il sistema Continuo di San Marco. Per pavimenti e pareti senza interruzioni in grado di riproporre le calde venature del legno e l’eleganza del marmo
P
ensato per avvolgere pareti e pavimenti in un'unica superficie senza fughe e interruzioni. È il sistema Continuo di San Marco, marchio specializzato nella produzione e commercializzazione di pitture e vernici per l’edilizia professionale. Ora l’azienda lancia sei
nuovi effetti marmo e legno, che vanno ad aggiungersi agli apprezzati effetti cemento Minimal, caratterizzato da una superficie liscia, e Style, con leggera texture visiva e tattile. Resistente agli urti, all'abrasione e alla compressione, Continuo è un sistema multistrato a base di prodotti di natura minerale ed è ideale per decorare ogni tipo di ambiente interno o esterno protetto. È applicabile infatti su moltissime tipologie di superficie (dal cartongesso alla ceramica, dai rivestimenti in gres porcellanato o di natura epossidica), su complementi d'arredo e manufatti. In pochi millimetri di spessore, crea spazi che acquistano profondità, garantendo un alto standard di igiene e pulizia e una manutenzione minima a lungo termine. Ecco nel dettaglio i sei nuovi effetti: Cozy, Shabby Chic e Nordic per l’effetto legno; Luxury, Modern e Classic Chic per l’effetto marmo. www.san-marco.com
materiali
Esterni con stile pronti A TUTTO G Resistente, impermeabile, antiscivolo. Younique di Bagattini si adatta a qualsiasi condizione d’uso e a ogni esigenza del progettista
rande capacità di adattamento e di resistenza. Il pavimento per esterni Younique di Bagattini è così: è in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza progettuale per creare aree pavimentate antiscivolo, resistenti ai graffi, al gelo e all’usura, e impermeabili all’acqua e all’olio. Realizzato in pietra naturale e in pietra ricostruita è disponibile in quattro collezioni: cemento, legno, marmo e pietra. Ciascuna si compone poi di linee capaci di riprodurre qualsiasi elemento naturale, storico o artistico, e di crearne di nuovi, unici e irripetibili. https://younique.bagattinipav.com
Sofisticato TOTAL LOOK Un’ampia collezione composta da lavabi e complementi coordinati tra loro, in cui emergono con forza i dettagli materici. È Acqua Project, la nuova linea del programma ItalgranitiLive, firmato da Centro Stile Milano Architetti
E
lementi di arredo bagno in grado di combinarsi con pavimenti e rivestimenti, all’insegna di una raffinata continuità estetica. Questa, in estrema sintesi, l’essenza di Acqua Project, la nuova linea del programma ItalgranitiLive di Italgraniti Group, firmato dallo
studio Centro Stile Milano Architetti. Si tratta di un’ampia collezione composta da lavabi e complementi coordinati in cui i dettagli materici mettono in evidenza la semplicità delle forme. Il risultato? Un sofisticato total look. Superfici in gres porcellanato, finiture laccate, legni e strutture tubolari metalliche, il tutto alternato con volumi pieni e vuoti per arredare lo spazio fondendo in modo equilibrato tra loro estetica, funzionalità e praticità di manutenzione, tutte caratteristiche indispensabili per l’ambiente bagno. E le performance tecniche proprie delle superfici in gres porcellanato – come colori inalterati e resistenza alla flessione e alle macchie – vengono mantenute nel tempo dai lavabi e dai complementi. www.italgranitigroup.com
materiali
Adesiv presenta Pelpren PL6-G, l’adesivo bicomponente per pavimenti tessili e resilienti. Per interni ed esterni
Efficacia POLIVALENTE S
i chiama Pelpren PL6-G ed è l’adesivo bicomponente epoxypoliuretanico per pavimenti tessili e resilienti realizzato dalla vicentina Adesiv. Per uso interno ed esterno, è adatto per pavimentazioni assorbenti e non assorbenti ed è contraddistinto da un elevato potere adesivo e da tenacia ed elasticità. Si ricorda, infine, che Pelpren PL6-G è a spalmatura unica ed è indicato anche per pavimentazioni in gomma, campi sportivi in agglomerato di gomma, piste di atletica PVC e LVT. www.adesiv.it
IN BREVE • Epoxy-poliuretanico bicomponente • Elevato potere adesivo • Grande tenacia ed elasticità • Per uso interno ed esterno • Indicato per pavimentazioni assorbenti e non assorbenti
Bello e POSSIBILE (ovunque) Look naturale, totale impermeabilità, rapidità di posa. Grazie alle sue caratteristiche, la gamma Sensation di Pergo può essere posata in ogni ambiente
C
on i nuovi decori della gamma Sensation, Pergo lancia la sfida di un pavimento in laminato con un aspetto decisamente naturale. Il risultato è possibile grazie alle venature profonde e alla superficie opaca. Tra le caratteristiche principali la totale impermeabilità grazie alla tecnologia AquaSafe che, sigillando completamente la superficie del pavimento (anche nelle bisellature), fa rimanere in superficie acqua, sporcizia e macchie. Grazie ad AquaSafe, quindi, è possibile posare i pavimenti Pergo anche in bagno, in cucina e in tutti gli ambienti soggetti a umidità. La gamma Sensation, infine, è pronta in un click: l’incastro brevettato PerfectFold 3.0 assicura rapidità di posa e garanzia a vita. www.pergo.it
materiali
Liuni firma le moquette Milliken, equilibrata sintesi di eleganza, avanzate tecnologie produttive e attenzione per l’ambiente e la salubrità
Passi morbidi e FELPATI N ovità in casa Liuni. La storica azienda lancia sul mercato le moquette Milliken, disponibili in quadrotte e doghe autoposanti con un vasto assortimento di effetti estetici e disegni ottenuti dall’uso di avanzate tecnologie produttive, come il Tufting in Solution Dyed e la stampa digitale Millitron, con colori brillanti e trame raffinate. Da evidenziare l’attenzione all’ecosostenibilità, che si traduce nell’uso di filati Econyl (Made in Italy), backing con elevata percentuale di contenuto riciclato per filato: il materiale, infatti, è stato ricavato dalle reti di pesca. Il basso impatto ambientale è dato anche dall’imbottitura del materassino Comfort Plus e dalla produzione Carbon Negative. Tra gli altri punti forti: fino
a 37 dB di assorbimento acustico, proprietà ergonomiche ottimali, elevate durata e resistenza al traffico (classe 33), e la garanzia di 15 anni in uso commerciale. Milliken è anche particolarmente sana e sicura. Lo dimostrano il trattamento antimicrobico Alphasan e antimacchia Stainsmart, nessuna emissione di formaldeide, Voc, sostanze dannose, neanche in caso di incendio (assenza di sottofondi bituminosi). Degna di nota la gamma di certificazioni, come: EPD, BREEAM, GUT, CRI Green Label Plus, Indoor Air Quality. www.liuni.com
{ Noce QUADROTTE PISANI
PAVIMENTO IN LEGNO MADE IN ITALY www.ideal-legno.com
Focus / sostenibilità
IL RUOLO DELLE FORESTE PER IL DOMANI Sono numerosi gli studi che evidenziano il contributo positivo degli alberi nel contrasto ai cambiamenti climatici. Ecco la posizione di FSC Italia che appoggia il ripristino dei boschi ed esorta a preservare il patrimonio esistente DI VIOLA DELFINO
Il 2019 è stato il secondo anno più caldo dal 1800 a oggi. L’anno degli incendi in Australia, e prima ancora in Siberia, Alaska, Groenlandia, Angola e Congo. Fil rouge di tutti questi eventi è il cambiamento climatico, che modifica parametri ambientali, accelerando l’incidenza dei fenomeni meteorologici. Il primo passo è dunque riconoscere che ci troviamo in una crisi di livello globale, e che urgono scelte coordinate per far fronte comune all’emergenza. In questa pagina, la posizione di FSC Italia (Forest Stewardship Council), organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione responsabile delle foreste. UN CONTRIBUTO VITALE
Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato il contributo positivo degli alberi nel contrasto ai cambiamenti climatici: non solo sono in grado di trattenere la CO2, principale causa del sur-
riscaldamento del pianeta, compensando in parte le emissioni prodotte dall’attività antropica, ma possono anche influenzare il ciclo dell’acqua e delle precipitazioni, e limitare i danni da dissesto idrogeologico. La Fao ha dimostrato come attualmente le foreste contribuiscano per circa un sesto delle emissioni globali di carbonio quando degradate o convertite; allo stesso tempo però hanno il potenziale per assorbire circa un decimo delle emissioni globali di carbonio. Se gestiti in modo sostenibile, alberi e boschi danno un contributo vitale, fornendo aria e acqua pulite, conservando il suolo e la biodiversità. GESTIONE ATTIVA DELLE FORESTE
© Matteo Rapella Ersaf
Secondo un recente rapporto, l’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’Onu sul cambiamento climatico, ha calcolato che sarebbe necessario ripristinare un miliardo di ettari di foreste entro il 2050 per contenere l’aumento delle temperature a +1,5°C. «Gli effetti delle azioni di ripristino o reimpianto di alberi potranno essere valutati e misurati solamente tra 20 o 30 anni – spiega Diego Florian, direttore di FSC Italia – Per questo devono essere accompagnate da una gestione attiva e responsabile del patrimonio forestale esistente, e da relative strategie di resilienza e mitigazione. Iniziative come la Bonn Challenge, che ha l’obiettivo di ripristinare 350 milioni di ettari di foresta entro il 2030, o le attività del Global Landscape Forum devono essere sostenute da azioni di conservazione, salvaguardia e valorizzazione delle aree forestali mondiali già presenti». 52
Sistema completo IndorTec® THERM-E TD Termostato touchscreen programmabile o IndorTec® THERM-E TM Termostato ON/OFF elettronico, manuale
IndorTec® THERM-E BF Sensore pavimento
IndorTec® THERM-E HK Cavo riscaldante
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Focus / innovazione
ISPIRAZIONI ACUSTICHE Realizzati con bottiglie di plastica riciclata, i pannelli fonoassorbenti della svizzera EchoJazz sono un esempio di buon design. Attento all’ambiente, all’estetica e alla funzionalità DI ANITA CAVALLI
EchoJazz è una giovane azienda svizzera, nata nel 2015 e specializzata in soluzioni acustiche ad alte prestazioni realizzate con bottiglie in pet riciclato. Intento primario, combinare la sostenibilità con la semplicità di un buon design. Tutti i prodotti sono in feltro high-tech – realizzato appunto con bottiglie di plastica, alla vista molto simile alla lana tradizionale – e acciaio riciclato. La gamma di soluzioni fonoassorbenti comprende: soffitti, illuminazione, pareti e divisori, oltre a pannelli semilavorati che, totalmente adattabili alle esigenze progettuali, consentono al progettista e al designer di creare scenari unici. Due i modelli di pannelli semilavorati: EchoBoard, disponibile negli spessori di 12 e 24 mm, ed EchoCoustic con spessore di 25 mm. Entrambi fruibili in numerosi colori, possono essere utilizzati in qualsiasi situazione in cui occorre l’isolamento acustico, senza limiti di forme o applicazioni: resistenti e di facile manutenzione, possono essere infatti montati ovunque, sul soffitto, sui muri, su mobili e complementi. Una curiosità, per fare un pannello EchoBoard da 12 mm ci vogliono 140 bottiglie di plastica da 500 ml, per farne uno da 24 mm ce ne vogliono 303, infine per realizzare un pannello EchoCoustic sono necessarie 181 bottiglie. Tutte le info tecniche: www.echojazz.com
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Next e tendenze / detrazioni
Un compendio sulla detrazione del 50% sulle spese sostenute per ristrutturazione edilizia. Una mini-guida da tenere a portata di mano per rispondere a tutte le domande dei clienti DI IRENE NUVOLA
Bonus Ristrutturazioni: chi, cosa e come
G
li addetti ai lavori attendevano la notizia e l’hanno appresa a tempo debito. Ma occupandoci di progetto e del sistema superfici e rivestimento, non possiamo non tornarci su. Ci riferiamo alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni previste dalla Legge di Bilancio 2020 (Legge n.160 del 27 dicembre 2019). Due i dettagli salienti di cui tenere conto: una proroga e una novità. La prima riguarda la detrazione per le ristrutturazioni edilizie, prorogata anche per quest’anno nella misura del 50%. La novità, invece, è relativa al Bonus Facciate, che permette di detrarre dalle imposte lorde (Irpef) il 90% delle spese sostenute nel 2020 per il recupero e la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici ubicati nei 56
centri storici e nelle zone parzialmente o totalmente edificate (le cosiddette zone A e B ai sensi del decreto ministeriale n. 1444 del 1968). La detrazione è suddivisa in dieci quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese. DALLA MANUTENZIONE ORDINARIA A QUELLA STRAORDINARIA
Occupandoci di interni la nostra attenzione è rivolta al bonus per le ristrutturazioni edilizie. In sostanza, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2020 si potrà beneficiare della detrazione del 50% (calcolato fino alla quota massima di 96mila euro per unità immobiliare). La detrazione, così come nei precedenti anni, è ripartita in
Scarica il documento di sintesi redatto da Anit
Per saperne di più sul Bonus Facciate
N O N S O LO LE SPE S E P E R G L I I N TE RV E NTI Con il bonus per le ristrutturazioni edilizie, oltre alle spese per la realizzazione degli interventi, sono detraibili anche quelle sostenute per: • la progettazione; • le prestazioni professionali; • la messa in regola degli impianti elettrici e a metano; • l’acquisto dei materiali; il rilascio della certificazione di conformit dei lavori • le perizie e i sopralluoghi; • Iva, bollo e diritti di autorizzazioni, concessioni e denuncia inizio lavori.
dieci quote annuali dello stesso importo. Il bonus si può applicare per interventi di: • manutenzione ordinaria, esclusivamente sulle parti comuni di edifici residenziali; • straordinaria; • restauro e risanamento conservativo; • ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edificio residenziale e sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale. Consentiti anche la ricostruzione o il ripristino dell’immobile dan-
Anit (Associazione
modo da riportare per
Nazionale per l’Isolamento
ogni comma della Legge
Termico e acustico), per
di Bilancio 2020 le
fare chiarezza sul tema, ha
indicazioni dell’Agenzia
elaborato un documento
delle Entrate oltre a una
di sintesi rispetto alle
serie di approfondimenti
indicazioni dell’Agenzia
tecnici per rispondere
delle Entrate sul “Bonus
alle domande: quali sono
Facciate” presente nella
le zone A e B? Cosa si
Legge di Bilancio 2020.
intende con restauro e
Il provvedimento è stato
recupero? Cosa si intende
chiarito e reso applicabile
per facciata esterna? Come
dalla Circolare n.2/E
si valuta la percentuale di
dello scorso 14 febbraio
intervento? Quali sono i
2020. L’approfondimento
requisiti minimi di e cienza
Anit è strutturato in
energetica?
neggiato in seguito a calamità, la rimozione delle barriere architettoniche, la realizzazione di posti auto o autorimesse pertinenziali, l’installazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile, l’impiego di misure antisismiche e i lavori finalizzati a evitare gli infortuni domestici. Sono da menzionare, infine, gli interventi per prevenire atti illeciti da parte di terzi, la cablatura degli edifici, i lavori per limitare la rumorosità e le opere di bonifica dall’amianto. OLTRE AL PROPRIETARIO
Ma chi ha diritto al Bonus Ristrutturazioni 2020? Vediamolo insieme qui di seguito: • il proprietario dell’immobile; • il titolare del diritto di godimento e chi paga le spese: familiare convivente (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado), il coniuge separato se assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge, il convivente more uxorio; • nudo proprietario; • locatario o comodatario; • socio di cooperative divise e indivise; • l’imprenditore individuale ma solo per l’immobile non strumentale o merce; • società semplici in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, ma solo per l’immobile non strumentale o merce. La detrazione, infine, spetta all’acquirente anche in caso di preliminare di vendita e/o compromesso se ha preso possesso dell’immobile ed effettua gli interventi a carico proprio. Info dettagliate: www.agenziaentrate.gov.it 57
Next e tendenze / mondo del progetto
Studi di architettura, la top 50 italiana Eccovi la classifica per fatturato elaborata dalla società di ricerca Guamari a fine 2019. Una fotografia che, in questo tempo sospeso, apre nuovi interrogativi DI ANITA CAVALLI
costruzioni. La classifica, chiaramente, si basa sui bilanci del 2018 e fa parte del più articolato Report 2019 on the Italian Construction, Architecture and Engineering Industry, elaborato annualmente da Aldo Norsa, professore universitario di Tecnologia dell’Architettura, con la collaborazione dell’analista di mercato Stefano Vecchiarino, sempre per Guamari. NUMEROSI GLI EXPLOIT
L
a classifica che vi proponiamo risale ormai a qualche tempo fa. Ma per noi che pubblichiamo un trimestrale di approfondimento, le notizie, se non quelle di stretta attualità, non hanno scadenza. Ciò che risuona in modo strano, in questo preciso momento storico, è la percezione stessa delle classifiche, delle ricerche, degli studi realizzati poco prima dell’emergenza Coronavirus. In questo tempo sospeso, di cui si conosce bene il punto di partenza, ma non il punto di arrivo, tutto ciò che è stato pubblicato prima sembra davvero appartenere a un’altra epoca. Ma fedeli ai nostri intenti, eccoci qui con la top 50 degli studi di architettura in Italia per fatturato, pubblicata alla fine del 2019 ed elaborata da Guamari, società di ricerca che da oltre 30 anni realizza studi sull’imprenditoria delle
58
Ecco una lettura breve e veloce della classifica. Primo aspetto da notare è il cambio al vertice: Lombardini 22, con una crescita del 28,7% da 12,3 a 15,8 milioni di euro, ha sorpassato One Works, che nei due anni precedenti occupava la prima posizione. Così Renzo Piano Building Workshop, passa dal secondo al terzo posto − considerando però il solo fatturato della società italiana; se si dovesse prendere in considerazione anche quello della società parigina, il primo posto sarebbe il suo! Passando la classifica alla lente, si scorge, inoltre, una notevole crescita di alcuni studi, in primis quella di Mario Cucinella Architects MCA, che ha visto aumentare il fatturato del 70,2% passando dalla sedicesima alla sesta posizione, e quella di ATI project (dalla 103esima alla 16esima posizione). Da segnalare anche gli incrementi di fatturato di Park Associati (dalla 32esima alla 19esima posizione) e Schiattarella Associati (dalla 96esima alla ventesima posizione). E ancora, Carlo Ratti Associati CRA avanza dalla 39esima alla 35esima posizione e Fuksas Architecture dalla 50esima alla 36esima. Come non menzionare, poi, Stefano Boeri Architetti SBA che, comparso nella top 50 per la prima volta nel 2018, sale dal 35esimo al trentesimo posto. Tra chi scende, Giugiaro Architettura che, con un calo di circa il 60%, passa dalla quinta alla 39esima posizione.
Vai al Report 2019 on the Italian Construction, Architecture and Engineering Industry
L A C L AS S IFICA 2 0 1 9 d ecco la classifica completa dei primi 0 studi di architettura in Italia. ra parentesi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 23 25
indicata la posizione dell anno precedente.
(3) ombardini22 (1) ne
or s
(2) enzo Piano uilding (4) Progetto mr (7) remonesi
or shop
=
or shop
(16) Mario ucinella Architects (8) pa (10) itterio
iel
Partners Interiors
(17) tarching (9) Hydea (15) pi
ociet Progettazioni Integrali
(21) Asti Architetti (11) itterio
iel
Partners
(18) eneral Planning (6) Archea Associati (103) A Ipro ect (13) Patricia r uiola (20) esign roup Italia (32) Par Associati (96) chiattarella e Associati (14) Matteo hun
Partners
(19) avid hipperfield Architects (29) Made to Measure (26) pen Pro ect (24) tudio Marco Piva
26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 44 45 46 47 48 49 50
(27) e ne (22) Architetto Michele e ucchi (23) issoni asal ibeiro (28) angar esign roup (35) tefano oeri Architetti (43) enius oci Architettura (45) Il Prisma Architettura (44) Archest (36) inini Partners (39) arlo atti Associati (50) Fu sas Architecture (73) omus Ing
Arch
(30) Polistudio Aes (5) iugiaro Architettura (34) Archilinea (33) uccon International Pro ect (68) Ipostudio Architetti (25) Piuarch (47) Asa Albanese (89) eonardo (54) Fortebis Integrated uilding ervices (42) J+S (64) . ision Architecture (52) ioedil Progetti (46) Aegis antarelli
Partners
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Next e tendenze / ricerca
Reazione al fuoco di resilienti e resine, i metodi italiani Dopo aver analizzato sullo scorso numero il percorso per la marcatura CE, in queste pagine ci concentriamo sulla normativa italiana. A voi tutti i dettagli e i nostri consigli tecnici DI GIOMBATTISTA TRAINA* *Ingegnere e Direttore del Laboratorio di Reazione al fuoco dell’Istituto Giordano
Piccola fiamma
I 8456.
S
ul numero precedente (pag. 58) abbiamo trattato i requisiti e gli obblighi in ambito marcatura CE secondo il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR). Ma quando si parla di attività soggette a prevenzione incendi esiste ancora la possibilità di testare i prodotti con i metodi italiani. Il percorso delineato dalla normativa italiana è regolato da vari decreti, a partire dal DM 26/06/84 e successiva modifica con DM 3 settembre 2001, e da tutta una serie di circolari, risoluzioni e chiarimenti che rendono più agevole la certificazione di prodotti e famiglie di prodotti.
IL SISTEMA NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE
Nonostante l’avvento della marcatura CE sui prodotti da costruzione, resta comunque sempre molto attuale il sistema nazionale 60
di certificazione, in particolare, l’articolo 10 del DM 26/06/84, che permette di certificare i prodotti già installati o da fornire in Limitata Produzione (LP). È possibile usare l’art. 10 LP DM 26/06/84 al posto della marcatura CE (art. 5 CPR) solo per limitate produzioni, derogando così dall’obbligo della marcatura CE, fermo restando che possono esistere altri obblighi normativi, diversi dal fuoco, che andranno comunque rispettati. Innanzitutto, chiariamo che quando si parla di prevenzione incendi e DM 26/06/84, si possono utilizzare solo Certificati emessi ai sensi dell’art. 8, per produzioni in serie e sempre con atto di omologazione e relativa dichiarazione di conformità, oppure ai sensi dell’art. 10 del DM 26/06/84. SÌ AI CERTIFICATI, NO AI RAPPORTI DI PROVA
Tali Certificati possono essere emessi solo da laboratori italiani autorizzati ai sensi del DM 26 marzo 1985. Quindi, prima regola da ribadire, mai usare dei Rapporti di Prova (RdP), anche se emessi dagli stessi laboratori autorizzati, al posto dei Certificati.
In sintesi Un produttore di resine e
eseguire i test per verificare
materiali resilienti, usati
se il proprio prodotto rispetti
come prodotti da costruzione
le classi richieste dai vari
in attività soggette a
decreti o dal progetto
Prevenzione Incendi, deve
di prevenzione incendi
Pannello radiante
I 9174.
DA SAPERE • Il DM 26/06/84 prevede che
quanto scritto in precedenza.
un prodotto incombustibile
Avere un prodotto multistrato
resti tale anche se verniciato
con strati “non sostanziali”
con al massimo 0,6 mm di
obbliga a eseguire tutti i test
vernice. uesto non significa
senza sconti particolari.
che si può evitare il test delle
• La Decisione 96/603/
resine di finitura o testare solo una parte del ciclo, evitando le finiture
hi vende la resina
A1 di prodotti da costruzione
assegnare la classe europea o
senza prove, se questi prodotti
italiana per l’intero ciclo.
incombustibili hanno meno
• La norma EN 13501-1, per
dell’1% di sostanza organica
le classi A1 e A2 prevede
distribuita uniformemente.
Una volta ricevuta la domanda e i prodotti da testare, il laboratorio inizierà le procedure descritte nelle norme tecniche usate per la classificazione: UNI ISO 1182 “Prove al fuoco. Prodotti edilizi. Prova di non combustibilità”; UNI 8456 “Materiali combustibili
specifico (
), e pu farlo
no strato superficiale non
per strati “sostanziali” e “non
è da considerarsi “distribuito
sostanziali”. Il termine “non
uniformemente”, quindi una
sostanziale” viene a volte
resina applicata a un prodotto
travisato, le prove vanno fatte
incombustibile, per quanto sia
sempre e bisogna rispettare
meno dell’1%, non permette
determinati limiti per il Potere
l’applicazione delle Decisioni
alorifico per ogni strato.
L’IMPORTANZA DELLA CLASSIFICAZIONE
0
prevede la classificazione
deve fare i propri test e
la divisione e test specifici
È comunque possibile certificare per il DM 26/06/84 i prodotti da costruzione, applicando i metodi europei e la norma di classificazione EN 13501-1. Ovviamente i prodotti da costruzione coperti da una norma armonizzata al Regolamento CPR, a meno di Limitate Produzioni, non possono essere omologati (applicando l’art. 8 del DM 26/06/84) e vanno testati con i metodi europei per la marcatura CE. A prescindere dal tipo di prodotto, il fabbricante dovrà fare una domanda di certificazione al Laboratorio Autorizzato in carta intestata e con allegata la scheda tecnica del prodotto, con tutte le caratteristiche rilevanti (il colore non è rilevante e può essere trascurato nella scheda, per cui a parità di prodotto la classe sarà valida per qualsiasi colore).
modificata poi dalla ecisione 2000
comunitarie suddette, e il
Quindi non confondere questo
prodotto nel suo insieme
punto facendo un incrocio con
andrà testato.
suscettibili di essere investiti dalla fiamma su entrambe le facce. Reazione al fuoco mediante applicazione di una piccola fiamma”; UNI 8457 e UNI 8457/A1 “Materiali combustibili suscettibili di essere investiti dalla fiamma su una sola faccia. Reazione al fuoco mediante applicazione di una piccola fiamma”; UNI 9174 e UNI 9174/A1 “Reazione al fuoco dei materiali sottoposti all’azione di una fiamma d’innesco in presenza di calore radiante”; UNI 9176 “Preparazione dei materiali per l’accertamento delle caratteristiche di reazione al fuoco”; UNI 9177 “Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili”. La classificazione si basa sull’attribuzione del valore 0, 1, 2, 3, 4 o 5: i valori più alti significano maggiore partecipazione al fuoco; il valore 0 indica i materiali non combustibili, elencati nel DM 14 gennaio 1985, o provati secondo la norma UNI EN ISO 1182, e in grado di soddisfare i requisiti dell’art. 4 del DM 3 settembre 2001. Un prodotto a base organica (come le resine o la maggior parte dei resilienti a base organica) è impensabile che possa ottenere la classe 0 o A1 Europea, per cui la migliore classe spendibile per la maggior parte dei decreti di prevenzione è la classe 1.
prodotto è coperto da norma
solo una prova ma un percorso
le Limitate Produzioni, è
applicando la classificazione
armonizzata, che obbliga
di qualità per garantire le
ancora in vigore il sistema
europea
difatti a marcare
prestazioni costanti della
nazionale previsto dall’articolo
il egolamento P . i ricorda
propria produzione. ome
10 del D
che la marcatura
alternativa alla marcatura, per
sistema di classificazione.
13501-1 o italiana
I 9177. In prima battuta per deve verificare se il
secondo non è
26 06 84 e relativo
61
Next e tendenze / normativa
Formaldeide in Germania, le novità Posiamo lo sguardo sulle regole entrate in vigore oltre confine dal 2020, da conoscere per chiunque operi in quel mercato. Ecco cosa cambia e perché
* Vicedirettore Catas
DI FRANCO BULIAN *
I
n Germania, a partire dal nuovo anno, sono cambiate le norme sull’emissione di formaldeide dai pannelli e dai manufatti. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, sia per comprendere le future direzioni del settore, sia per potersi rivolgere al mercato tedesco in linea con quanto richiesto dalla normativa.
UNA NORMA PIÙ CONTEMPORANEA
In sostanza, dall’inizio del 2020 sono diventate ufficiali le regole pubblicate nel 2018 sulla gazzetta ufficiale tedesca (BAnz AT 26.11.2018 B2). Devono pertanto essere conosciute e osservate da tutti gli operatori del settore che si rivolgono a questo mercato. In realtà, l’unica vera novità introdotta da questa legge è un nuovo metodo di prova, quello descritto dalla norma europea EN 16516. Ricordiamo che per misurare l’emissione di formaldeide dai pannelli e dai manufatti con essa realizzati era stata adottato, ancora negli anni ’90, il cosiddetto metodo della camera (EN 717-1), basato sulla simulazione delle condizioni reali di un’abitazione. Così, se un prodotto superava la prova di laboratorio, risultava conseguentemente idoneo anche nell’impiego reale (questi pannelli erano stati chiamati E1). Ma secondo gli esperti tedeschi del BAM (l’istituto federale tedesco per le prove e la ricerca sui materiali) e dell’UBA (l’ufficio federale tedesco per l’ambiente) le condizioni definite dalla norma EN 717-1 non sono più valide, in quanto le abitazioni di oggi sono diverse rispetto a quelle di trent’anni fa. Secondo lo studio condotto da questi due enti, gli edifici moderni sono molto più “sigillati” rispetto al passato per effetto delle necessità e delle disposizioni legislative sul risparmio energetico. Vi
LE DUE NORME A CONF RON TO EN 717-1
EN 16516
Pannelli a base legno. Emissione di formaldeide con il metodo della camera
Prodotti da costruzione. Determinazione delle emissioni in ambiente interno
Temperatura
23°C
23°C
Umidità relativa
45 %
50 %
Ricambio d’aria
1 ricambio/ora
0,5 ricambi/ora
1 m2/m3
1,8 m2/m3
arico (superficie pannelli/volume camera)
è inoltre una tendenza alla riduzione dei volumi delle abitazioni con un conseguente aumento relativo delle superfici che possono potenzialmente emettere formaldeide come pavimenti, mobili, pareti e soffitti. La scelta di cambiare il metodo di prova da parte
Focus esportazione Dunque, come fare per
una prova secondo uno dei due
Se si esportano invece prodotti
ha apportato formaldeide,
essere tranquilli su ciò che
metodi, ovvero utilizzando la
a base di pannelli rivestiti, i casi
non è teoricamente necessaria
viene esportato nel mercato
norma EN 16516 (con il limite
sono due: se i pannelli grezzi
alcuna ulteriore verifica
tedesco? Se i prodotti esportati
di 0,1 ppm) o con il vecchio
impiegati rispondono già alla
se invece i pannelli grezzi
sono pannelli grezzi bisogna
metodo EN 717-1 moltiplicando
nuova legge tedesca e se il
impiegati come supporti
necessariamente effettuare
però il risultato per un fattore 2.
processo di rivestimento non
sono classificati come 1 o
62
della Germania deriva dunque dalla maggior capacità della nuova norma EN 16516 di simulare le condizioni di un ambiente di vita moderno. EMISSIONE DIMEZZATA
Se si analizza la legge tedesca, di fatto, il limite non cambia, rimane quello che già da anni conosciamo per la classe di emissione E1 (e cioè 0,1 ppm) ma, in pratica, la nuova procedura analitica rende la prova molto più severa rispetto al passato. In sostanza, per effetto di questo cambiamento, a partire dal primo gennaio 2020 i pannelli destinati al mercato tedesco devono avere una emissione di formaldeide che corrisponde alla metà di quelli classificati E1. Chi esporta in Germania materie prime, semilavorati e prodotti finiti a base di pannelli, deve dunque osservare queste nuove disposizioni assicurando il suo cliente sul rispetto del limite previsto per l’emissione di formaldeide. Tuttavia, questi pannelli non hanno ancora una loro codifica, c’è chi li chiama “E1 mezzi”, “E1 UBA”, “E1 0,5” ma di fatto non esiste una loro classificazione condivisa, che potrà avvenire solo dopo l’eventuale revisione della norma europea EN 13986. Bisogna anche aggiungere che la legge tedesca non richiede una certificazione di parte terza, è il produttore ad assumersi la responsabilità sulla conformità di ciò che esporta.
CARB/EPA, per stabilire se
previsti valori di riferimento
il prodotto finito rispetta la
per i cosiddetti metodi
legge, bisognerà sottoporlo
derivati, ovvero il perforatore
alla prova in camera secondo
e la gas analisi, che quindi
uno dei due metodi citati. Al
non possono essere utilizzati
momento, infatti, non sono
per questi scopi.
I N ANTI C I PO SUI TEMPI atas, ente certificatore
metodo di prova EN
con laboratorio prove e analisi
16516 e proponendo una
per il settore legno-arredo,
certificazione specifica per
si è mosso da tempo per
questa nuova tipologia
andare incontro alle esigenze
di pannelli. Tutte queste
delle aziende con cui
informazioni, compresi
collabora incrementando
i dettagli operativi, sono
decisamente il numero
state diffuse in un
delle attrezzature destinate
organizzato all’inizio del
all’analisi dell’emissione di
2020 e sono a disposizione
formaldeide (le camere),
nell’area “MyCatas” sul sito
accreditando il nuovo
or shop
eb www.catas.com.
63
Next e tendenze / acustica *Esperto Anit
Di cosa si tratta, perché e come misurarlo. Una panoramica tecnica su questo importante parametro, utilizzato per determinare la rumorosità di un ambiente DI MATTEO BORGHI*
Il controllo del tempo di riverbero
I
l tempo di riverbero (T) di una stanza, in termini approssimati, è il tempo necessario affinché un impulso sonoro generato nell’ambiente divenga impercettibile. Dipende dalla dimensione del locale e dalla capacità delle superfici e degli elementi al suo interno (pareti, soffitto, tende, arredi, ecc.) di riflettere o assorbire le onde sonore. Una stanza che “rimbomba molto”, e che non consente una adeguata comprensione del parlato, è quindi caratterizzata da tempi di riverbero elevati. In pratica T è il tempo necessario affinché il livello di pressione sonora (Lp) generato da una sorgente all’interno del locale, diminuisca di 60 dB, dopo che la sorgente è stata spenta. QUALITÀ ACUSTICA INTERNA
Indicativamente, un ambiente residenziale normalmente arredato è caratterizzato da un tempo di riverbero medio pari a circa 0,5 secondi. Lo stesso ambiente, completamente vuoto, può avere valori di T superiori a 1,5 secondi. Il valore di T cambia con la banda di frequenza considerata: una stanza quindi è caratterizzata da differenti tempi di riverbero alle varie frequenze. Si ricorda che il tempo di riverbero è uno dei parametri maggiormente utilizzati per caratterizzare la “qualità acustica interna” di un ambiente, ma non è l’unico. Esistono molti altri descrittori, come ad esempio la “chiarezza” (C) e lo “speech transmission index” (STI), citati nel Decreto CAM 2017 e nelle norme tecniche UNI 11367, UNI 11532 e UNI EN ISO 3382. I LIMITI DA RISPETTARE
In Italia i limiti di legge sono indicati dal DPCM 5-12-1997. In 64
T60, T30 o T20? Se il tempo di
60 d . e si utilizza un
riverberazione (T) viene
decadimento di 30 dB, e si
ricavato da un effettivo
moltiplica il risultato per 2,
decadimento di 60 dB, il
il tempo di riverberazione
descrittore viene definito
verrà indicato con la
dalla sigla T60. A volte però
sigla T30. e si utilizza un
accade che un eccessivo
decadimento di 20 dB, e si
rumore di fondo, o l’utilizzo
moltiplica il risultato per 3,
di una sorgente sonora
il tempo di riverberazione
non troppo “rumorosa”, non
verrà indicato con la
permettono di realizzare
sigla T20. Attenzione: i
concretamente tale
valori di T20 o T30 già
decadimento. In questi casi
rappresentano il risultato
è possibile ricavare il tempo
esteso al decadimento
di riverbero utilizzando
di 60 dB, pertanto non
un “decadimento ridotto”,
devono essere moltiplicati
estendendolo fino a
per 3 o per 2.
particolare, il Decreto prescrive valori limite per aule scolastiche (T ≤ 1,2 s) e palestre delle scuole (T ≤ 2,2 s), richiamando una circolare ministeriale del 1967. Al Decreto si possono affiancare ulteriori prescrizioni definite nella legislazione locale (ad es. regolamenti edilizi e Leggi Regionali), o eventuali richieste dei committenti nei capitolati. Per gli appalti pubblici occorre considerare anche le indicazioni del Decreto CAM 2017 (Criteri Ambientali
L E S O LU ZIONI DA A D OTTA R E La correzione acustica di
tipologia di materiale
un ambiente può essere
utilizzato e al posizionamento
eseguita posizionando a
nell’ambiente. La scelta di
parete o a soffitto materiali
una soluzione deve essere
o sistemi fonoassorbenti, in
valutata dal professionista
grado di ridurre le riflessioni
che segue l intervento e
delle onde sonore. Tra le
dipende dalle richieste del
soluzioni possibili: la posa
committente e dall obiettivo
di pannelli fonoassorbenti,
che si deve raggiungere. ei
la realizzazione di
casi di correzione acustica
controsoffitti o contropareti
di ambienti esistenti, può
fonoassorbenti,
risultare molto utile eseguire
l’applicazione di intonaci
una misurazione fonometrica
fonoassorbenti. Ogni
prima dell inizio dei lavori, per
soluzione è caratterizzata
valutare l effettiva prestazione
da specifiche prestazioni
pre-opera. Per maggiori
che variano in base alla
informazioni: www.anit.it.
Posa di pannelli fonoassorbenti.
ealizzazione di controso tti o contropareti fonoassorbenti.
Minimi). A prescindere dai limiti di legge “obbligatori”, in molti ambienti è più che opportuno correggere l’acustica interna per consentire un’adeguata comprensione del parlato. Si pensi ad esempio a locali aperti al pubblico quali uffici, bar, ristoranti, mense, ecc. A tal proposito, i soci Anit (Associazione Nazionale Isolamento Termico e Acustico) possono approfondire questo tema con le guide Acustica edilizia e Acustica e ristrutturazioni, disponibili sul sito dell’associazione. Applicazione di intonaci fonoassorbenti.
Il “valore ottimale” del tempo di riverbero dipende dalla destinazione d’uso dell’ambiente e dalla sua dimensione. Facciamo un esempio: una sala dedicata all’ascolto di musica sinfonica è opportuno che sia caratterizzata da un tempo di riverbero più elevato rispetto a una sala conferenze dotata di impianto di amplificazione. Esistono svariate pubblicazioni scientifiche che propongono relazioni matematiche per valutare questo parametro. A livello normativo in Italia alcune indicazioni sono proposte
Il tempo di riverbero.
nelle norme UNI 11367 “Classificazione acustica delle unità immobiliari” e UNI 11532 “Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinanti”. U
Le norme tecniche più recenti che spiegano come misurare in opera il tempo di riverbero sono le UNI EN ISO 3382 (Parte 1: Sale da spettacolo, Parte 2: Ambienti ordinari, Parte 3: Open space). I documenti descrivono le caratteristiche delle sorgenti e della catena di misura, le procedure da seguire per il rilevamento e le tecniche di analisi dei dati. In estrema sintesi la procedura consiste nel generare un evento sonoro nella stanza e nel misurare il suo decadimento. I rilevamenti vanno eseguiti in più punti e poi mediati tra loro, seguendo le indicazioni normative (approfondimento nel box “T60, T30 o T20?). I modelli matematici per i calcoli previsionali sono riportati nella norma tecnica UNI EN 12354-6, che indica come determinare il tempo di riverbero di una stanza sulla base delle sue dimensioni geometriche e delle prestazioni fonoassorbenti degli elementi presenti al suo interno. Riporta anche nelle appendici i coefficienti di assorbimento acustico di elementi tipo (sedie, individui, rivestimenti, ecc.). I soci Anit possono eseguire i calcoli previsionali con il software Echo. 65
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Next e tendenze / racconti
Non trascurare niente, neanche il più piccolo dettaglio Per scrivere a Luca Cesana: luca.cesana@tiscali.it
Quando il lavoro di artigiano fa la differenza in cantiere. Ne parliamo con Luca Cesana, decoratore ed esperto di posa di materiali, che non nasconde l’entusiasmo per il suo lavoro COLLOQUIO CON LUCA CESANA DI FRANCESCO TOZZI
P
rofessione? “Artigiano”. E io aggiungerei, artigiano appassionato, competente e creativo. Lui è Luca Cesana, 36 anni, originario di Lecco, con una professione che si è costruito nel corso del tempo, dopo un diploma come muratore e una prima esperienza di dipendente in una piccola impresa edilizia durata nove anni. Ci tiene a pre-
cisare che grazie a un certo tipo di modo di lavorare è diventato un artigiano di fiducia, «perché oggi il valore umano, anche nelle professioni, è un tratto distintivo, apprezzato e che fidelizza la clientela». Oggi si occupa di creazione, posa e finiture da interno, oltre a piccoli lavori di muratura: un decoratore, per riassumere. Fa parte di Anaepa, Associazione nazionale artigiani dell’edilizia
Cos’è Anaepa ANAEPA-Confartigianato
delle principali organizzazioni
costruzione e ristrutturazione,
• Promuovere la coscienza
Edilizia (Associazione
di settore di Confartigianato
di manutenzione e
organizzativa e sindacale
Nazionale Artigiani
e rappresenta le imprese
riparazione, sino ai lavori di
degli artigiani del settore
dell’Edilizia dei decoratori,
artigiane del settore
completamento e finitura
delle costruzioni.
dei Pittori e attivit Affini ,
delle costruzioni: dalle
(pavimentazione, pittura e
• Partecipare in
costituita nel 1950, è una
attività più complesse di
simili . I tre scopi principali
rappresentanza degli artigiani
68
dei decoratori dei pittori ed attività affini (realtà che aderisce a Confartigianato – ndr), e negli ultimi anni ha realizzato lavori tra l’Italia – tanti a Milano – Francia, Londra e il Qatar. Come hai iniziato?
«Dopo il diploma professionale di muratore e un’esperienza di nove anni in una piccola impresa edile delle mie zone, mi sono avvicinato al lavoro di mio suocero, che si occupava di tappezzeria, cornici e moquette. Non erano anni particolarmente felici, perché la crisi economica si faceva sentire, ma abbiamo saputo differenziarci e quindi costruire il nostro spazio».
Alcuni stanze del ristorante persiano Cardamomo a Lecco. Un lavoro durato tre mesi, dove alcune pareti sono ricoperte di pura seta.
Il segreto per essere apprezzato sul lavoro? Cioè?
«Mio suocero mi ha insegnato il mestiere, mi ha insegnato soprattutto l’arte della posa. Io ho affinato la ricerca dei materiali, la tecnica e mi sono orientato verso lavori più ricercati e che richiedono l’utilizzo di materiali particolari e un determinato livello di maestria… Forse più di nicchia, ma sicuramente più appaganti e redditizi». Immagino che questo ti abbia permesso di crearti una buona clientela?
«Già, è proprio così! Da questo punto di vista direi che posso ritenermi fortunato. I miei sono quasi tutti clienti alto-spendenti, proprio perché sono alla ricerca di un lavoro di qualità, e in questo ambito devo dire che non si respira particolare crisi».
«Non trascurare niente, neanche il più piccolo dettaglio. È un aspetto che la clientela di un certo livello apprezza molto. Per esempio, quando mi trovo sul cantiere, in base alla situazione che vedo, mi faccio un’idea su quali potrebbero essere i materiali da utilizzare e poi nel mio laboratorio sviluppo le soluzioni possibili. Cercando di non fare scelte scontate». In relazione ai tuoi lavori, mi daresti un’idea orientativa di spesa a metro quadrato?
«Se parliamo di tappezzeria, dipende molto dai materiali. A partire da 40 fino a 300 euro a metro quadrato, devo ammettere che a questi livelli c’è un buon mercato e poi c’è un altro aspetto: senti che il tuo lavoro è valorizzato». Hai dei collaboratori?
«Nel tempo ho creato una rete di professionisti, di altri artigiani, che mi permette di organizzare il cantiere nel migliore dei modi». Come promuovi la tua attività?
«Sembrerà strano, ma per ora grazie al passaparola». Internet, social?
«No, non ho un sito internet e niente social». Un consiglio a un giovane che si affaccia a questo mestiere?
Un appartamento privato a Londra (ph Arredaesse).
«Il mio è un lavoro che potrebbero fare tanti altri giovani. Nonostante non ci siano scuole professionalizzanti come in altre parti d’Europa, questo mestiere dà tante soddisfazioni sotto tutti i punti di vista. Naturalmente, come in tanti altri lavori, servono spirito di sacrificio e voglia di sperimentare».
alla stipula dei contratti
• Tutelare e assistere
L’Associazione è suddivisa in
nell’ambito delle associazioni
collettivi nazionali di lavoro
le imprese artigiane sul
due raggruppamenti (edilizia
territoriali aderenti a
per i dipendenti delle
piano sindacale, economico,
e affini, pittori e decoratori ,
imprese artigiane e della
tecnico e professionale,
che inquadrano sul piano
complessivamente associate
piccola industria del
attraverso momenti formativi
nazionale i gruppi delle
sono circa
settore edile.
e di approfondimento.
categorie artigiane, costituiti
www.anaepa.it
onfartigianato. e imprese mila.
69
Next e tendenze / sistemi
Non semplici quattro mura Tutto ciò che c’è da sapere sui sistemi radianti a parete, dalle tipologie presenti sul mercato alle norme di riferimento DI *ING. CLARA PERETTI
* Ingegnere, libera professionista con studio a Bolzano. Segretario Generale Q-RAD, Consorzio Italiano Produttori Sistemi Radianti di Qualità. Esperto italiano del CEN TC 130-WG9 e ISO TC 205-WG8
D
opo aver illustrato sullo scorso numero (pag. 76) i sistemi radianti a soffitto, ora focalizziamo la nostra attenzione sui sistemi radianti idronici a parete, adatti per il riscaldamento e per il raffrescamento degli ambienti. Le possibili configurazioni sono le seguenti: sistemi radianti a parete realizzati in opera, pannelli radianti a parete con tubazioni preinserite, sistemi radianti a parete con tubazioni da installare in opera. L’isolante può essere collocato immediatamente dietro ai tubi oppure all’interno della stratigrafia della parete. Tale indicazione è riportata nelle norme sui sistemi radianti annegati, che approfondiamo di seguito. I tubi installati in aderenza alla muratura consentono di ottenere un sistema con maggiore inerzia. Tuttavia, in questo caso, occorre prevedere uno spessore maggiore per l’isolamento termico della muratura per limitare le perdite di emissione.
ria) sono UNI EN 1264 e UNI EN ISO 11855. Per i sistemi radianti a parete con intercapedine (contropareti radianti) non vi sono normative, mentre i sistemi radianti a parete in aderenza devono rispettare le resistenze termiche riportate nella norma UNI EN 1264-4. In sostanza, la norma UNI EN 1264 è il principale riferimento sui sistemi radianti annegati. Attualmente le cinque parti della norma sono in revisione: molte sono le modifiche rispetto alla versione precedente. Tra queste la descrizione delle tipologie di sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto riassunte nella tabella. A tal
COSA DICE LA LEGGE
Le normative sui sistemi radianti a parete annegati (ovvero senza intercapedine d’a70
Sistemi radianti a parete modulari (fonte: Loex).
proposito si precisa che i sistemi radianti annegati a parete sono rappresentati dalle tipologie A1 e B: in un sistema radiante a parete di tipo A1, come già anticipato, l’isolante può essere collocato vicino alle tubazioni oppure nella stratigrafia, all’interno della parete oppure all’esterno (isolamento a cappotto). ESEMPI CONCRETI
Qui di seguito una breve panoramica dei sistemi radianti a parete. Partiamo da quello in aderenza con isolante preaccoppiato (tubazioni nell’isolante). Nella foto in basso
sono rappresentati i moduli di lastra isolante a parete che possono essere utilizzati anche a pavimento. L’installazione prevede l’aggiunta di elementi in legno tra i pannelli per migliorare l’ancoraggio alla parete. Tali sistemi sono installati in aderenza alla parete. Procediamo con il sistema radiante a parete in aderenza con isolante preaccoppiato (tubazioni nella lastra di cartongesso). Nella foto in basso sono ben visibili i moduli di lastra isolante a parete che possono essere utilizzati anche a soffitto. I pannelli sono installati mediante una controparete.
Tipologie di sistemi radianti idronici a parete.
TIPOLOGI E DI SI STEMI RADI ANTI NEL L A NORMA prEN 1264 :2019 Tipo
Sistema
A
istemi con tubi integrati nello strato di diffusione del calore
B
istemi con tubi inseriti nei dispositivi di diffusione termica nello strato isolante
C
Sistemi con tubi integrati nello strato di regolazione
D E
istemi con elementi superficiali (sistema a sezioni piane) Sistemi con tubi integrati nella struttura (TABS - sistemi ad attivazione termica della massa)
F
Sistemi con tubi capillari in uno strato sotto la parte strutturale
G
Sistemi per le costruzioni in legno
H
istemi con tubi nelle fresature della parte superiore dello strato di diffusione termica
I
istemi con tubi fissi nei profili, integrati nello strato di diffusione termica
J
istemi con tubi integrati nello strato a diffusione termica senza isolamento
K Sistemi radianti a parete (fonte: Eurotherm).
E ancora, un altro esempio è il sistema radiante a parete in aderenza su rete metallica: nelle foto in basso in tal caso, i sistemi a parete possono essere installati in aderenza per essere poi intonacati. La tubazione
istemi in edifici industriali con struttura portante rinforzata con tubi inseriti nello strato a diffusione termica con o senza isolamento
viene vincolata a maglie metalliche. Infine, si ricorda il sistema radiante a parete con struttura metallica senza isolante preaccoppiato (controparete): nella foto a destra i pannelli radianti sono composti da uno strato di cartongesso fresato all’interno del quale sono alloggiate le tubazioni; il sistema viene vincolato alla parete tramite una struttura metallica.
Sistemi radianti a parete con maglia metallica (Fonte: Systerm).
Sistema radiante a parete senza isolante (Fonte: Uponor).
71
Mercati / multistrato
SETTORE IN CONTINUA (E VELOCE) EVOLUZIONE Abbiamo partecipato all’ultimo evento promosso da MMFA, l’associazione dei pavimenti modulari multistrato. Qui un breve resoconto di quanto è stato illustrato DI ANITA CAVALLI
L’
emergenza Covid-19 ha dilatato totalmente la percezione del tempo, creando una sorta di spartiacque tra il prima e il dopo. Così, tutti gli eventi a cui abbiamo partecipato prima sembrano lontanissimi, anche se in realtà appartengono solo a una manciata di mesi fa. In particolare, ci riferiamo alla conferenza stampa annuale di MMFA (Multilayer Modular Flooring Association), associazione dei pavimenti modulari multistrato, conferenza svoltasi in occasione di Domotex 2020, lo scorso gennaio. Tirava aria di ottimismo e le previsioni per il 2020 erano positive. Ora, con lo stallo causato appunto dalle conseguenze del Coronavirus, è tutto cristallizzato, come in una bolla. Ignorare però ciò che è stato fatto finora non fa certo bene al futuro e alla ripresa. Così, ecco qui un breve resoconto di quanto è stato illustrato alla fiera di Hannover.
VENDI TE 2019 ASSOCI ATI MMFA
VERSO UN’ECONOMIA SEMPRE PIÙ CIRCOLARE
Nel corso della conferenza una particolare attenzione è stata prestata al Green Deal europeo, l’accordo per una maggiore sostenibilità adottato dalla Commissione Europea lo scorso dicembre. Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal, sarà necessario mettere in atto piani d’azione mirati all’economia circolare. Le aziende saranno così incoraggiate a realizzare prodotti riutilizzabili, durevoli e riparabili. I rifiuti dovranno essere ridotti al minimo, privilegiando il riutilizzo e il riciclaggio. In particolare, per l’estate 2020 (ora è necessario capire se queste scadenze saranno prorogate) è prevista l’attuazione di una strategia sostenibile per il settore chimico e
un piano d’azione a zero inquinamento per aria, acqua e suolo (2021). Ciò si concentrerà sulle sostanze chimiche pericolose e solleciterà l’innovazione per lo sviluppo di sostanze alternative, sicure
Vento favorevole per i pavimenti multistrato Prima dell’emergenza
semina per farsi conoscere
importatori in grado di
vedere: i pavimenti modulari
Coronavirus – sul dopo
nel settore, nel 2016 ha
offrire consulenza logistica,
multistrato, oggigiorno, sono
vedremo cosa accadrà – per
compiuto un passo storico
commerciale e tecnica in
ampiamente riconosciuti,
la MMFA soffiava un buon
per questo segmento di
Europa. Un passo che ha
le singole categorie di
vento, a favore. Fondata
mercato: per la prima volta,
creato le condizioni per
prodotti hanno trovato le
nel 2012 dai produttori
infatti, un’associazione
una reale copertura del
loro applicazioni specifiche
europei di “pavimenti di
europea di pavimenti ha
mercato. E oggi i frutti di
e canali di vendita. E
design”, dopo una fase di
concesso l’adesione a quegli
queste mosse iniziano a farsi
questo insieme di fattori
72
Innovazioni tecniche Tra le novità illustrate durante l’evento, ricordiamo anche diverse sperimentazioni tecniche, tra cui lo sviluppo di un metodo di prova oggettivo per la determinazione pratica del comportamento termico di pavimentazioni modulari multistrato con sistemi di bloccaggio meccanico. Il progetto, dalla durata da luglio 2019 fino a dicembre 2021, ha previsto un budget
Emettitore infrarossi
di 450mila euro. I primi risultati si avranno nel corso del 2020.
Sistema lineare con sensore
Materiale per pavimentazione
e sostenibili. Dal canto suo, il quadro normativo dovrà rispondere tempestivamente alle ricerche scientifiche sul rischio rappresentato dagli interferenti endocrini, dalle sostanze chimiche presenti nei prodotti, dagli effetti combinati di diverse sostanze e da sostanze chimiche molto persistenti. In materia di sostenibilità, durante la conferenza stampa, è stata ricordata la nascita di EuFCA, European Floor Covering Association, fondata a maggio 2019 da MMFA, ERFMI (European Resilient Flooring Manufacturers’ Institute), ECRA (European Carpet and Rug Association) ed EPLF (European Producers of Laminate Floorings) proprio con l’obiettivo di posizionare il settore come stakeholder a Bruxelles, focalizzandosi sempre più sull’economia circolare attraverso finanziamenti per progetti di ricerca congiunti.
I TREND 2020 • Pavimenti impermeabili, resistenti e facili da mantenere • Pavimenti con riduzione del rumore • Pavimenti prodotti senza pvc o plastificanti e certificati da etichette ambientali • Tra i pavimenti in legno, il rovere è ancora il materiale dominante
Vai al video della conferenza stampa MMFA svolta durante Domotex 2020
I N U ME R I DI M M FA
26 membri associati 25 membri ordinari 2 membri sostenitori
53 membri
rappresenta un terreno
dei pavimenti flottanti
uno spessore inferiore a
segnalare che la categoria
fertile per le innovazioni, sia
e modulari. Ricordiamo
quello del pavimento in
“Polimero” è stata a sua
tecniche che decorative.
le categorie individuate:
sughero standard; “Polimero”,
volta suddivisa in “LVT Click”
Altro passo importante,
“Legno”, pavimenti con
pavimenti con piastra
e “Rigid” e quest’ultima
dopo un lungo processo, i
pannelli portanti realizzati
portante e superfici di
comprende il cosiddetto
membri della MMFA hanno
con materiali a base di legno
materiali polimerici; “Misto”,
EPC (acronimo di “nucleo
concordato per la prima volta
e superfici in polimero o
categoria per tutte le altre
polimerico espanso”) e SPC
una chiara categorizzazione
con strato di sughero con
tipologie di prodotto. Da
(“nucleo polimerico solido”).
73
Mercati / legno
STABILITÀ NEI CONSUMI DI PARQUET Posiamo la lente sulla previsione preliminare di Fep sul consumo di parquet in Europa nel 2019. È solo una prima analisi, ma è utile per farsi un’idea del passato prossimo DI NORA ADAMSBERG
Mercato del parquet in Europa nel 2019 praticamente invariato rispetto al 2018. Questo quanto emerge dalla previsione preliminare sul consumo complessivo di parquet effettuata da Fep, Federazione Europea dell’Industria del Parquet: redatta prendendo in considerazione le informazioni raccolte dalle aziende associate e dalle varie associazioni nazionali, rappresenta l’elaborazione dei report analizzati con i rappresentanti dei Paesi membri durante l’assemblea del consiglio di amministrazione Fep svoltosi in occasione di Domotex ad Hannover. Vuole quindi essere semplicemente una prima analisi in previsione dei dati definitivi, e pertanto è soggetta a variazioni. Ecco i dati nel dettaglio. IN EQUILIBRIO TRA SEGNI PIÙ E SEGNI MENO
Per poter comprendere la panoramica al meglio, partiamo dal 2018, che aveva visto un calo, seppur moderato. Nel 2019 si è registrato un leggero miglioramento, dovuto in particolare alla ripresa del consumo di parquet in Germania, il principale mercato europeo. Segni (e segnali) positivi sono stati riscontrati anche in Austria, Francia, Polonia e Spagna. Questi dati però devono essere bilanciati con le diminuzioni osservate in Italia, Svezia e Svizzera e in parte in Danimarca, Finlandia e Norvegia. EUROPEAN GREEN DEAL, UN’OCCASIONE PER IL SEGMENTO
Allargando lo sguardo e andando ad analizzare la concorrenza, ossia la crescente offerta di prodotti dall’aspetto simile al legno – in particolare le piastrelle in LVT – si evidenziano le incertezze causate dalla cosiddetta “guerra commerciale” tra gli Stati Uniti e la Cina a livello globale e i mercati europei. Fep è comunque ottimista: considera l’European Green Deal, pubblicato l’11 dicembre 2019 dalla nuova Commissione e adottato dal Parlamento europeo lo scorso 15 gennaio 2020, un’importante opportunità per i produttori di pavimento in legno, e accoglie con favore l’attenzione per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni. Dal canto suo, l’industria europea del parquet offre un prodotto circolare e sostenibile che risparmia carbonio e costituisce un’alternativa a soluzioni che sfruttano fonti fossili. 74
LA FORMA INCONTRA LA SOSTANZA La massima qualità dell’essere nell’apparire: un nuovo modo di intendere lo spazio e di arredarlo. Comfort acustico e design si incontrano in isolspace per ridisegnare ogni spazio. Chiudi gli occhi e immagina, isolspace nasce per realizzare i tuoi desideri, crea ambienti su misura, adatti alle tue esigenze e alla massima soddisfazione dei sensi.
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Mercati / crisi
PRONTI A GUARDARE AL DOPO È l’impegno di Federcomated, che chiede al Governo azioni concrete per garantire la ripresa a emergenza finita. Così da essere pronti a ripartire come settore e filiera dell’edilizia nel suo complesso A CURA DI JACOPO FROMELLI
G
ià, la situazione non è delle migliori. Anzi. Tutte le previsioni sono negative e tutti gli operatori del settore economico e associazionistico fanno quadrato sul fatto che i prossimi mesi saranno particolarmente difficili. A partire da Confindustria, che parla di un’economia italiana “colpita al cuore” a causa del diffondersi planetario del Covid-19 che ha determinato “uno shock congiunto di offerta e di domanda”. Di fatto, al progressivo blocco, temporaneo ma prolungato, di molte attività economiche sul territorio nazionale, necessario per arginare l’epidemia, si è associato un crollo
La fotografia di EdilegnoArredo Interessanti dati (in crescita) e indicatori redatti dal Centro Studi di Federlegno, ancor prima dell’emergenza Covid-19, sul comparto dei pavimenti in legno e del mercato immobiliare Tutti con segno più gli ultimi dati diffusi
pandemia dovuta al Covid-19. Volendo
(+4%), con un export di 1,32 milioni di metri
lo scorso dicembre dal Centro Studi di
fermarci temporalmente alla fine del 2019,
quadrati (+8%) e una produzione stabile di
Federlegno sul mercato dei pavimenti
secondo il gruppo “Parq 40” – un campione
4,68 milioni di metri quadrati.
in legno in Italia. Ora, naturalmente,
rappresentativo dei produttori italiani di
Il fatturato del 2018 è pari a 417 milioni di
bisognerà fare i conti con gli effetti
pavimenti in legno – nel 2018 le vendite
euro (+3% - 78% quota Parq 40), mentre la
dell’emergenza sanitaria innescata dalla
si sono attestate sui 323,7 milioni di euro
produzione che segna un timido +0,3% si
76
della domanda di beni e servizi, sia dall’interno che dall’estero. In concreto, secondo il Centro Studi di Confindustria, si prevede un netto calo del Pil di circa sei punti, sotto l’ipotesi che la fase acuta dell’emergenza sanitaria termini a maggio. Inoltre, gli investimenti delle imprese sono la componente del Pil più colpita nel 2020 (-10,6%). Calo della domanda, aumento dell’incertezza, riduzione del credito, chiusura forzata delle attività: in questo contesto è proibitivo per un’azienda realizzare nuovi progetti produttivi e sono fortemente a rischio gli investimenti privati che, sempre secondo Confidustria, crolleranno nella prima metà di quest’anno.
AL LAVORO DA SUBITO
Al grido dall’allarme di Confidustria, si uniscono le serie preoccupazioni di tante altre associazioni di categoria, tra cui anche quelle di Federcomated, la federazione di filiera delle costruzioni che fa capo a Confcommercio. Una realtà che attraverso tutte le sue categorie – che vanno dalla produzione dei materiali da costruzione alla loro distribuzione e trasporto, dalla progettazione degli edifici fino alla loro messa a sistema attraverso la realizzazione dell’opera – genera nel nostro Paese 120 miliardi di euro di fatturato ogni anno e garantisce un’occupazione a oltre un milione di cittadini.
assesta su 4,95 milioni di metri quadrati
immobiliare, che vede negli ultimi anni
anche il valore relativo ai mutui nel 2018:
(95% quota Parq 40). Per quanto riguarda i
un netto aumento delle compravendite
in tutto 44 miliardi di euro (+11%) i nuovi
consumi, quelli interni raggiungono gli 8,3
a discapito della costruzione di nuove
mutui erogati per le famiglie, il 25% per il
milioni di metri quadrati (69% quota Parq
abitazioni, con un conseguente incremento
nuovo e il restante per l’usato. Da tenere in
40) e le esportazioni registrano vendite
delle ristrutturazioni. Parlando di numeri,
considerazione il dato della Lombardia che
per 1,5 milioni di metri quadrati (91% quota
secondo una stima di Ance, dal 2007 al
assorbe il 24% del valore. In termini di unità,
Parq 40). In generale, nel mercato europeo,
2019 gli investimenti in manutenzioni
per le nuove costruzioni si è passati dalle
l’Italia si posiziona al quarto posto in termini
straordinarie per le abitazioni sono stati di
54mila unità nel 2014 alle 59.000 nel 2018,
di valore. Interessante anche la panoramica
48.262 miliardi di euro, mentre per le nuove
mentre per le compravendite da 406mila
relativa ad alcuni aspetti del mercato
abitazioni di 19.584 milioni. Da sottolineare
unità (2014) a 579mila.
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Mercati / crisi
A LC U N I NUM E R I • 6% circa la quota di perdita del Pil annua • 10,6% la quota di perdita della componente investimenti (Pil) • 120.000.000 di euro il fatturato rappresentato da Federcomated • 10.000 le aziende della distribuzione che conta Federcomated
Una filiera, quindi, fondamentale per la tenuta economica e sociale del tessuto produttivo italiano. E il pensiero è al post emergenza, come evidenzia Luca Berardo, presidente di Sercomated e consigliere di Federcomated: «Come filiera dell’edilizia ci sentiamo anche un’altra grande responsabilità, quella di guardare fin da ora al dopo, a quando dovremo ricostruire questo Paese (grandi opere, rigenerazione urbana, efficientamento energetico, efficientamento sismico, ecc.). Sappiamo, infatti, che saremo il solo settore che, seppur martoriato e ferito come tutti gli altri, potrà mettersi a lavorare da subito per tutti, con ricadute positive anche per altri settori della nostra economia ai quali servirà necessariamente più tempo per ripartire, perché legati alla ripresa dei consumi interni oltre che internazionali». Una speranza quella di Berardo, che dà voce a oltre 10mila aziende della distribuzione, oltre al mondo della produzione tramite Sercomated. LE QUATTRO RICHIESTE
Per questi motivi la filiera dell’edilizia ha presentato al Governo, alle forze politiche e al mondo finanziario quattro proposte immediate, imprescindibili e di largo respiro per riuscire a mantenere i livelli occupazionali del settore e fare da subito la propria parte per la tenuta economica e sociale dell’Italia: 1. Moratoria immediata delle scadenze di pagamento e fiscali di tutta la filiera delle costruzioni per i mesi di marzo, aprile e maggio per un periodo di dodici mesi con le opportune coperture a garanzia dello Stato. 2. Sospensione immediata del 78
rating bancario per il periodo marzo-dicembre 2020 per tutte le aziende afferenti al settore delle costruzioni e dell’edilizia in generale. 3. Trasformazione immediata di linee di autoliquidante in linee di cassa (conto corrente). 4. Aumento immediato delle linee di credito in essere nella misura del 50% del totale a tassi agevolati anche con utilizzo del fondo di garanzia PMI da estendere a tutte le imprese della filiera, a prescindere dalla dimensione. Proposte che il Governo dovrebbe raccogliere a stretto giro, secondo la Federazione, perché rappresentano la precondizione indispensabile per le aziende del settore di ritornare a essere attivamente operative al momento della ripartenza. PROPOSTE CONDIVISE
A sottoscrivere il documento contenente queste proposte sono le associazioni di categoria Federcomated, Federcostruzioni, Assoposa (Associazione nazionale imprese di posa e installatori
di piastrellature ceramiche), Assodimi Assonolo (Associazione dei distributori e noleggiatori di macchine strumentali), i gruppi di rivenditori di materiali edili BigMat, Deus, Made, i multipoint 4Bild, Orsolini, Zanutta e Harley&Dikkinson, l’Arranger tecnologico, finanziario e di garanzia rivolto a chi opera nella riqualificazione e valorizzazione degli edifici. In tutto, dieci realtà che cercano di trovare un appoggio dalle istituzioni con il fine che vengano garantite condizioni concrete per la ripresa. Ed è lo stesso Berardo a confermarlo: «La filiera dell’edilizia, come è sempre stato dopo ogni guerra o crisi, si impegna anche questa volta, non appena i vincoli governativi saranno allentati, ad adempiere al proprio ruolo di motore della ripresa economica del nostro Paese». Naturalmente, la speranza è un ritorno alla normalità il prima possibile, così da scongiurare la conferma di dati ancora più preoccupanti sul settore del commercio, che si ripercuoterebbero in maniera negativa sul comparto dell’edilizia e delle finiture d’interni. Si aspetta fiduciosi, con un tessuto imprenditoriale pronto a rimboccarsi le maniche.
Luca Berardo, presidente di Sercomated e consigliere di Federcomated.
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