Floor&Wall magazine 006

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& Floor&Wall - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)

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INTERNI Ad Alberobello, in una residenza privata dove la carta da parati arreda la zona spa wellness, grazie alla composizione in fibra di vetro

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n.6

F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti

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Siamo nel capoluogo lombardo, dove Mig, gruppo industriale veneto, ha realizzato il suo nuovo spazio espositivo. In tutto, 400 metri quadrati nella centralissima via della Spiga. Pag. 14

PROGETTO

Molto piĂš di uno showroom. Un luogo esperienziale suddiviso in diversi ambienti, ognuno dedicato a una funzione abitativa differente


EXTERNO Ipe woodco.it


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editoriale

CON LA STESSA

DETERMINAZIONE

C

on che spirito abbiamo confezionato questo nuovo numero di Floor&Wall? Con inguaribile ottimismo! È stata una strada obbligata. Certo, non sono mancati momenti di difficoltà, ma bisognava (e bisogna!) guardare avanti. Per forza. Così, per la cover story di questo numero 6 abbiamo scelto il racconto di Mig, gruppo industriale veneto, che subito dopo il periodo di lockdown ha aperto un grande showroom nella centralissima via della Spiga di Milano, che si aggiunge alle recenti aperture di Londra, Madrid e Pechino. Un segnale concreto, fisico, che mette in luce l’importanza di trasformare lo spazio abitativo in luogo esperienziale, dove poter toccare con mano soluzioni d’arredo per diversi ambienti, dal residenziale al contract. E si continua con una carrellata di progetti, più specifici, che mettono in luce l’importanza dei materiali utilizzati per pavimentazioni e pareti. Si parte con la carta da parati utilizzata (anche nella spa) in un progetto residenziale ad Alberobello e si arriva a Monza, dove 2.000 mq di parquet sono stati posati per realizzare un superstore che evoca i mercati cittadini di una volta. Poi spazio al consueto appuntamento con F&W materiali: 16 pagine di soluzioni, innovazione e prodotti delle aziende di settore. Dal legno ai resilienti, dal marmo al microcemento, dalle colle ai prodotti per la pulizia. Insomma, potremmo definirlo uno showroom su carta con una selezione di novità (e non solo) per raccogliere alcuni suggerimenti per progetti e cantieri. Perché è da qui che dobbiamo (ri)cominciare. Con la stessa determinazione di prima e una consapevolezza profondamente cambiata, siamo ritornati in studio, sul cantiere e nei punti vendita. Di sicuro faremo scelte diverse, forse più ragionate, più pensate, mossi da un mutato senso di responsabilità. Buon lavoro e buona lettura!

FRANCESCO TOZZI

Instagram: fra_sette

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Un caffè con...

APPROCCIO OLISTICO L’architetto milanese Luca Giani Carella, fondatore dello studio Silent Architecture, ci ha raccontato cosa considera prioritario, oggi, nel progettare. E ci ha rivelato che per lui, in un interno, le finiture rappresentano il 75% del progetto COLLOQUIO CON LUCA GIANI CARELLA DI DANIELA STASI

S

econdo appuntamento con la rubrica “Un caffè con…”, una chiacchierata con un architetto sul suo modo di intendere – e di vivere – la progettazione. Chiaramente, occupandoci di materiali, non possiamo non indagare su quel fronte, per comprendere quanto siano prioritari nell’immaginare un progetto d’interni. Per questo numero abbiamo incontrato Luca Giani Carella, milanese, classe 1976. Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, da subito inizia a collaborare con vari studi di progettazione, fra i quali Land di Andreas Kipar, Consalez e Rossi Associati, Tekne. Sin dai primi anni, all’attività professionale affianca quella di formatore, sia come cultore della materia in vari laboratori di progettazione del Politecnico, sia come docente in istituti privati quali Galdus, Mador e altri. Nel 2006 fonda Silent Architecture, studio di progettazione che si occupa in tutta Europa di interior design, architettura e pianificazione. Approccio olistico, il suo, in grado di considerare tutti gli aspetti di un progetto e di dare valore a ciascuno di essi, in modo armonioso ed equilibrato. Ecco cosa ci ha raccontato. Come consideri oggi la progettazione di interni, qual è la tua visione? Cosa pensi sia prioritario nel progettare? La funzionalità, il comfort, la fruibilità, l’estetica?

Credo che poche attività come la progettazione, non solo di interni, siano da affrontare in maniera olistica, perché in una soluzione ottimale nessuno degli aspetti che citi può prendere il sopravvento senza inficiare gli altri. Detto questo, più si parla di spazi di ridotte dimensioni, più a mio avviso diventa prioritario prestare 10

attenzione all’aspetto funzionale, visto che si tratta di ambienti che devono il più delle volte essere in grado di essere adibiti a funzioni diverse a seconda del momento della giornata. In questo senso è quasi come progettare l’interno di una barca, in cui ogni angolo deve poter essere utilizzato al meglio per il proprio scopo. È l’architetto che condiziona le nuove tendenze e lo sviluppo di nuovi prodotti o, viceversa, è il mercato a influenzare la visione dell’architetto?

La mia esperienza personale è che i produttori dei materiali hanno un’esigenza di lanciare periodicamente sul mercato collezioni nuove per stimolare le vendite e questo il più delle volte prescinde sia dagli sviluppi tecnologici (che in ambito edilizio sono sempre molto lenti a diventare di uso comune), sia dalle proposte dei progettisti. Il più delle volte quindi il cliente arriva dal progettista che ha già visto immagini e proposte nelle varie pubblicità sulle riviste di settore, e sta all’architetto riuscire a mediare queste suggestioni


tale abbia una forte presa sul settore. Penso ad esempio al segmento dell’illuminazione, in cui i corpi illuminanti a Oled inizieranno a breve a essere sempre più comuni ed economicamente convenienti e che permetteranno soluzioni di illuminazione integrata che fino ad oggi erano impossibili tecnicamente da realizzare, ad esempio pareti o plafoni completamente luminosi. Un altro trend già iniziato, ma che credo si evolverà ulteriormente, penso sarà quello del legno di recupero sia per pavimenti, sia per rivestimenti, una soluzione molto ecologica e che permette di avere un effetto rustico che si abbina molto bene anche con i progetti più moderni. n ueste pagine alcuni ei p getti cu ati all a chitett iani Ca ella

in una visione d’insieme coerente del progetto e, soprattutto, che non sia solo figlia della moda del momento. Secondo te come si evolveranno i materiali?

Pur essendo un settore con un’inerzia piuttosto importante, come detto precedentemente, è innegabile che la ricerca di soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico o di minor impatto ambien-

Quando progetti un nuovo interno che peso attribuisci ai materiali?

Per me in un interno le finiture sono un 75% del progetto, perché sono ciò che definisce più di tutto, assieme all’illuminazione, il mood dell’ambiente. Per questo è molto importante riuscire a operare una scelta dei materiali che vada sì incontro ai desideri del cliente, ma soprattutto che si armonizzi con il tipo di atmosfera che si è deciso di dare al locale. Anche la capacità di sorprendere il committente con materiali non comuni o comunque utilizzati in maniera non convenzionale spesso diventa la chiave di volta per dare agli spazi un sapore nuovo e inaspettato.

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pi

ella s mma elle sing le pa ti

Info: www.silentarchitecture.com L’architetto Luca Giani Carella.

11


Sommario / n° 6 Luglio 2020

14

24 20 Non solo uno spazio commerciale nella centralissima via della Spiga di Milan n lu g fisic espe ien iale suddiviso in diversi ambienti, ognuno dedicato a una funzione abitativa i e ente ve l app cci minimal e lineare la fa da padrone. Pag. 14

30 INTERNI 20 MATERIALI La forza della materia di Daniela Stasi

NEXT E TENDENZE 56 WORK IN PROGRESS Nuova fisionomia di Anita Cavalli

24 CASE HISTORY Progetto nel progetto di Viola Delfino

60 COLLEZIONI Non basta che sia bello di Violaine Dubois

CANTIERE 28 LAMINATO Indole sportiva di Nora Adamsberg

62 INVESTIMENTI Spazio alla condivisione di Daniela Stasi

30 LEGNO Maestoso intreccio tra ieri e oggi di Daniela Stasi 14 PROGETTO Molto più di uno showroom a cura di Francesco Tozzi 12

64 RICERCA Le superfici al tempo del Coronavirus di Franco Bulian 66 ACUSTICA Come isolare il rumore da calpestio di Matteo Borghi


66 35

68 RACCONTI Il valore del network (tra professionisti) colloquio con Ermanno Molinari di Francesco Tozzi

RUBRICHE 9 EDITORIALE Con la stessa determinazione di Francesco Tozzi

72 NORMATIVE Focus sui controsoffitti radianti di Clara Peretti

10 UN CAFFÈ CON… Approccio olistico colloquio con Luca Giani Carella di Daniela Stasi

MERCATI 76 EVENTI Materials world di Anita Cavalli 78 PROPOSTE Piccole storie di materiali innovativi a cura di Jacopo Fromelli

Specia le F&W mater iali

materiali SOLUZIONI | INNOVAZIONE | PRODOTTI

32 NEWS Brevi dal mercato 52 SOSTENIBILITÀ Costruire con calce e canapa di Irene Nuvola 54 INNOVAZIONE Nuova forma alle pareti di Viola Delfino

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Cover Story / progetto

MOLTO PIÙ DI UNO

SHOWROOM

Un luogo fisico esperienziale suddiviso in diversi ambienti, ognuno dedicato a una funzione abitativa differente. Dove l’approccio è minimal e lineare A CURA DI FRANCESCO TOZZI

14


ianma ia Me ali a, p esi ente e Ceo del gruppo Mig.

Il nuovo showroom si estende su una supe ficie i m nella cent alissima via della Spiga di Milano.

ancesc ucchese ell tu i ucchese esign che ha cu at l’allestimento.

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Mig, gruppo industriale veneto che riunisce quattro realtà dell’arredo, Jesse, Rotaliana, Sinetica, Sitland e due aziende della meccanica e componentistica, Mwm, Sacemi Gamar, risponde alla crisi puntando sulla valorizzazione del Made in Italy e sulla sua espansione a livello globale attraverso l’opening di un grande showroom in centro a Milano che si aggiunge alle recenti aperture di Londra, Madrid e Pechino per offrire ai mercati internazionali soluzioni progettuali complete e innovative rivolte anche al contract e al retail. Dopo uno stop dei lavori a seguito del lockdown, il gruppo ha inaugurato il suo nuovo hub internazionale nella centralissima via della Spiga: 400 metri quadrati, una posizione di prestigio ma soprattutto un’esclusiva vetrina per le quattro aziende del gruppo che prende vita in un edificio signorile del ‘700, oggetto di uno fra i più riusciti esempi di sperimentazione di architettura d’interni realizzati dall’architetto Tadao Ando, il cui approccio stilistico – lineare, semplice e minimale – è attualmente ancora ben percepibile all’interno dello store, attraverso l’imponente parete curva in cemento, lunga ben 12 metri e alta oltre sette metri, che domina lo spazio espositivo dividendolo in due livelli.

imp nente pa ete cu va in cement , lunga en 12 met i e alta oltre sette metri.


Cover Story / progetto

R AG I O N A R E S U I M AT E R I A L I

la scelta è ricaduta sul

Per capire il peso e

espositivo, proprio per

l’importanza dei materiali che

mantenere un legame con la

sono stati utilizzati all’interno

parete di Ando. «Questo ci ha

dello showroom, abbiamo

permesso di mantenere un

interpellato direttamente

dialogo continuo tra le zone

Francesco Lucchese, che ha

dedicate alla casa e quelle più

curato i lavori di allestimento

eci c e er il c ntract , a

degli spazi.

L’ i m p o r t a n z a della parete di Ando

UN PUNTO DI PARTENZA

microcemento, che è stato utilizzato per l’intero spazio

eci cat

ucc e e. nt naci

e pitture sempre sulle tonalità del grigio, del cemento, per le pareti, proprio a determinare uno sfondo quasi neutro in

Di sicuro, la presenza della

modo da esaltare gli elementi

parete in cemento creata

d’arredo e i complementi.

da Tadao Ando è stata

«Una scelta incentrata

determinante nella scelta

principalmente su un colore

degli elementi progettuali,

quasi uniforme, con tonalità

anche perché si tratta di

i lie e i erenza

un elemento molto forte,

ucc e e , er are ar

c ntinua nia

quindi l’obiettivo è stato

all int rn

anche quello di alleggerire

anche l’importanza della luce

il resto dello spazio. Per

nel disegno degli spazi: luce

uant riguar a le u er ci, pavimentazioni e rivestimenti,

n stati ic eati ive si am ienti pe

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tt lineare

che l’architetto Lucchese considera un volume.

i e enti s lu i ni a itative

Obiettivo del Gruppo Mig è quello di creare un luogo fisico esperienziale dove toccare con mano la qualità, il saper fare italiano e l’ampia varietà della sua offerta di arredi per ogni tipologia di ambiente dando al contempo spazio a nuove opportunità di partnership. Il progetto di allestimento curato dallo Studio Lucchesedesign, prevede un percorso espositivo organizzato attraverso una suddivisione pratica degli ambienti, ognuno dedicato a una funzione abitativa differente e caratterizzato dal punto di vista cromatico da accenni di colore pieno e interessanti contrasti; volumi in vetro, talvolta trasparente e talvolta colorati e opachi, creano giochi di trasparenze che si affiancano a soggetti più materici in argento e legno. Secondo Gianmaria Mezzalira, presidente e Ceo del gruppo Mig, «questo nuovo spazio è molto più di uno showroom ma un percorso dove vivere a 360° i brand del Gruppo e attivare nuove sinergie. Questo periodo di crisi ci ha confermato quanto sia importante ridare valore al Made in Italy, lavorare sulla sostenibilità e creare network e questo luogo vuole essere tutto questo. Il nostro gruppo esporta quasi l’80% all’estero, abbiamo oltre tremila punti vendita e 100 distributori nel mondo con oltre tremila prodotti a catalogo e più di mille progetti contract realizzati. Siamo convinti che la condivisione di best practise e la collaborazione sia un motore di crescita da sviluppare. Questo spazio rappresenta per Mig un traguardo importante ma anche il punto di partenza per affrontare le nuove sfide di un mercato che si sta ridefinendo».


I MARCHI PRESENTI • Blueside, per l’oggettistica • Frette, per la biancheria e il tessile • Greggio, per l’oggettistica in argento • Moret, per i tappeti • NasonMoretti, per l’oggettistica in vetro di Murano • Pieces of Venice, per l’oggettistica • Stereo box, per le soluzioni audio e video • Talenti, per l’allestimento della terrazza

a tic la mente cu ati gli elementi a e che spa ian a s lu i ni esi en iali a sugge imenti c nt act

VOLUMI SUGGESTIVI

Coniato come il polo veneto del design, Mig include le seguenti aziende: Jesse e Sinetica nel trevigiano, la prima è una realtà trasversale che propone arredi per la casa, la seconda è specializzata negli arredi per l’ufficio, mentre Rotaliana in Trentino è tra le realtà di riferimento in ambito illuminazione e la vicentina Sitland, acquisita due anni fa, è specializzata nella produzione di sedute per ufficio e contract. Quest’ultima in particolare si è inoltre distinta a seguito all’emergenza Covid-19 per supportare la comunità avviando di fronte all’acuirsi della crisi sanitaria, un percorso di riconversione per la realizzazione di mascherine protettive di alta qualità e 100% Made in Italy, con tempestiva donazione ai comuni del territorio. Il progetto di allestimento dello showroom nasce da uno stato di fatto d’eccellenza, essendo lo spazio originario del famoso architetto


Cover Story / progetto

PERCORSO SUGGESTIVO one di erenti per sol ioni a ca allo tra residen iale e contract Welcome. È la zona che accoglie i visitatori dall’ingresso di via della Spiga caratterizzata dalla presenza di tre vetrine che lasciano molta visibilità dal cortile verso l’interno. Contraddistinta da colori tortora caldo con toni di giallo ocra e blu oceano, è una zona ingresso/living con prodotti adatti a un ambiente sia casa, sia contract. Dining.

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la gamba in legno ed è allestita con oggetti trasparenti che contrastano con i volumi in argento. Living.

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soluzioni luce adatte all’ambiente lavorativo. Sharing.

Lo spazio è dominato dall’imponente parete curva disegnata da Tadao Ando che fa da quinta scenica a un tavolo meeting importante.

Tadoa Ando. Dal punto di vista dell’architettura lo stile minimal e lineare che caratterizza lo spazio originario rimane come linea guida generale del progetto che affida al contenitore neutro, ma con volumi suggestivi, il compito di fare da quinta scenica agli arredi. Il percorso espositivo è stato organizzato con la suddivisione funzionale degli ambienti, ognuno dedicato a una funzione abitativa differente, in modo che il visitatore venga accompagnato in un percorso dall’immediata lettura con un’ottimale fruibilità dello spazio. Ogni zona è caratterizzata dal punto di vista cromatico da una campitura di colore pieno che fa da linea guida per le finiture degli arredi e degli oggetti decorativi dando un ritmo al percorso espositivo. La selezione del tessile è in completa armonia con le finiture degli arredi con abbinamento talvolta a contrasto con colori decisi dal sapore contemporaneo. avimenta i ni in mic cement

PIANO -1 Relaxing. Zona di decompressione prima di immergersi nella zona notte. Gli arredi sono prodotti trasversali utilizzabili sia per il progetto casa che per gli ambienti contract. Dressing. Ambiente dedicato alla zona guardaroba con i erenti

luzi ni i c nteni ent . l

ffitt a

volta caratterizza tutte le stanze del piano interrato creando un ambiente intimo. Sleeping. Zona notte in cui dominano i colori naturali en atizzati alla gra ca ulle ne tre, c e crea un’atmosfera fresca e rilassante. Styling.

ann una c nn ta i ne minimal e linea e agli spa i

abina ar a i c n i erenti abiti e accessori.

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Interni / materiali

La forza della materia Le carte da parati Inkiostro Bianco sono il tocco in più in un progetto residenziale d’impatto ad Alberobello. Oltre a essere utilizzate come retro letto, grazie alla composizione in fibra di vetro, sono state scelte per impreziosire la zona spa DI DANIELA STASI

Approccio sartoriale Il progetto rappresenta, in sintesi, l’applicabilità dei parati Inkiostro Bianco a qualsiasi contesto, residenziale, commerciale, hotellerie, contract. Il marchio, infatti, è in grado di a attare gni

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realizzata u carta a arati inilica tra izi nale e u bra i etr ec r

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decorativi ad hoc per abbinamenti a complementi d’arredo a seconda delle richieste dei progettisti e delle idee della committenza. Info: www.inkiostrobianco.com

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Q

Quando l’attenzione per il dettaglio diventa la chiave di lettura dell’intero progetto. Un’attenzione al di là della forma, che fa posare lo sguardo anche sulla materia, affinché quella forma – pensata, immaginata e progettata – possa diventare un insieme armonico con il concept progettuale. Una cura del particolare che va dalla scelta dei materiali allo studio della luce, fino all’utilizzo di elementi altamente tecnologici, per una maggiore funzionalità. Ed “entrando” ne “La casa nel recinto”, residenza privata nel centro di Alberobello, in Puglia, si ha proprio la sensazione di un insieme equilibrato e accogliente, dove ogni elemento è al posto giusto ed esprime la sua forza compositiva. Il progetto, firmato dagli architetti Michele Sgobba e Imma Resta, è impreziosito dalle carte da parati di Inkiostro Bianco, che arredano la zona spa wellness e la zona notte. Eccolo a voi, raccontato per filo e per segno. DIALOGO CON IL TERRITORIO

In queste pagine un progetto residenziale in cui le carte da parati Inkiostro Bianco hanno dato quel tocco in più, regalando unicità a ogni ambiente.

Il nome della residenza “La casa nel recinto” trae ispirazione dall’ubicazione della casa all’interno di un giardino incolto, come spiegano gli architetti Michele Sgobba e Imma Resta: «Abbiamo cercato di rispettare quanto più possibile l’immagine originaria del lotto, riprendendo e riproponendo le murature preesistenti in maniera tale da salvaguardare il luogo originario di “recinto”». L’abitazione si sviluppa su quattro livelli collegati da una scala principale e da una piattaforma elevatrice. Sia all’esterno sia all’interno emerge la pietra locale: le murature esterne in pittura con latte di calce bianco, i muretti di confine a secco e le pareti interne in pietra facciavista, sono tutti elementi che caratterizzano la struttura. In generale, si ha una netta prevalenza dei colori tortora e bianco contrastati da elementi lignei in noce canaletto e da arredi color cacao. 21


Interni / materiali IN BREVE Realizzazione: residenza privata Luogo: Alberobello, Puglia Progetto: architetti Michele Sgobba e Imma Resta, Finepro Carte da parati: Inkiostro Bianco, ittle e

i ing

fi a i vet

EQ.dekor) nella zona spa, Soft Circle (carta da parati vinilica) per il retro letto Dealer carta da parati: Barili

SCELTA DEI PARATI DIVERSIFICATA

Ed ecco il coerente abbinamento con le carte da parati di Inkiostro Bianco, quel tocco di poesia in grado di regalare unicità a ogni ambiente. La scelta dei parati è stata diversificata in base alla zona di destinazione: nella zona spa e wellness si è optato per la fibra di vetro EQ.dekor, supporto ottimale per le zone umide o con possibile contatto con l’acqua (approfondimento nel box “A prova di umidità e calpestio”). Il design della carta Little Red Riding Hood, che ritrae una

foresta dai lunghi tronchi d’albero, è in linea con il rilassante concept decorativo dell’ambiente, scelto per dare l’idea di un angolo di natura, con affaccio sul patio verde. La zona notte, invece, è stata decorata con la carta da parati vinilica Soft Circle. Dettaglio importante: la parete decorata, dotata di porte a scomparsa anch’esse rivestite in carta da parati, divide la camera da letto dal guardaroba, mantenendo così la continuità del decoro. A caratterizzare Soft Circle, tonalità morbide e pulite che creano una misurata sintonia con l’intero progetto.

Tutti i dettagli sulla fi ra etro . e or

A prova di umidità e calpestio Tra i dettagli che più saltano

a uso decorativo, è uno

tradizionale ed è

all’abrasione, alle

all’occhio in questo progetto

speciale tessuto bidirezionale

infatti adatta per

aggressioni chimiche

spicca l’uso della carta da

c

decorare le pareti

del cemento, agli agenti

parati in un ambiente umido

trattate u er cial ente

degli ambienti

come la zona spa e wellness,

con un appretto a base

umidi, docce, cucine e anche i

UV; facile da tagliare e adattare

che va a sdoganare il classico

poliuretanica resistente agli

pavimenti. Tra le caratteristiche

alla conformazione del

uso limitato solo alle camere

alcali. Antisismica e a prova di

tecniche salienti: waterproof

supporto; rapida applicazione;

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umidità, vanta caratteristiche

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Interni / case history

Progetto nel progetto Vi accompagniamo, passo passo, tra i locali della nuova sede fiorentina dello studio Giraldi Associati Architetti, progettato dallo studio stesso. Un insieme di 11 ambienti, dove la linea moderna degli arredi (e di pavimenti arditi) si contrappone al fastoso involucro ottocentesco DI VIOLA DELFINO

Š foto Diego Lucesole

Š foto Francesca Anichini

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Š foto Francesca Anichini

Nelle foto di questa pagina, da sinistra in senso orario, la sala relax, un dettaglio della reception e una delle sale dedicate alla progettazione.


© foto Francesca Anichini

S

Sala progettazione.

Spazi dalla forte identità comunicativa e progettuale, dove si respira un’aria nuova, coinvolgente, giovane e dinamica. Questa l’essenza della nuova sede fiorentina dello studio Giraldi Associati Architetti, trasferitosi in via Dei Serragli 9, all’interno del palazzo Antinori-Aldobrandini, in locali dalla superficie totale di circa 600 mq, progettati – ca va sans dire – dallo studio stesso. Il colpo d’occhio è d’impatto: stucchi e affreschi si amalgamano armoniosamente con un design fresco e moderno, dando vita a un luogo di lavoro ospitale e creativo. La struttura è suddivisa in 11 ambienti, che, oltre alle stanze riservate alla progettazione, alla sperimentazione per l’utilizzo dei materiali e alle sale riunioni, ospitano anche una cucina e un’area relax. Nota interessante: quest’ultima, visto l’aumento delle nascite all’interno del gruppo (sei nell’ultimo anno) diventerà presto una nursery, un servizio che aumenterà ulteriormente la qualità della vita degli associati. Dopo le premesse, siamo pronti

per addentrarci nello studio. Vi prendiamo quindi per mano e vi accompagniamo, passo passo. INGRESSO A EFFETTO

Oltrepassata la galleria delle carrozze al piano terra e salite le scalinate in pietra, tra statue in marmo e pareti specchiate, si arriva a un pianerottolo illuminato con luce naturale, grazie alle ampie vetrate esposte sul giardino interno. Sulla destra, una porta in legno rivestita in specchio nasconde lo studio. Varcato l’ingresso, ecco la scritta GAA, acronimo di Giraldi Associati Architetti, realizzata con tubi di vetro a neon blu e posta su un pannello rivestito in cemento. La luce azzurra avvolge il divano “Superonda” in ecopelle (skai) bianca posizionato sotto il pannello e si scontra con il bagliore caldo proveniente dal lampadario a soffitto che illumina il resto del corridoio, scoprendo dietro di sé un bancone reception in legno

Più di 20 anni di progettazione Fondato nel 1997 dall’architetto Fulvio Giraldi, lo studio è composto da cinque partner e 22 associati (di un’età compresa fra i 27 e i 40 anni). Forte di solidi rapporti di collaborazione con il mondo della moda, negli anni, ha progettato e realizzato i

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ngele e erlin , tel, re

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private. Info: www.giraldiassociati.it

25


Interni / case history IN BREVE • Progetto: Giraldi Associati Architetti • Luogo: Firenze erfic e 600 mq

E L E M E N T I D ’A R R E D O • Divano “Superonda” in skai bianco di Poltronova • Lampada a sospensione in acciaio ve niciat , inte n c n e ett

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c ntini

• annell e ett cement c n l g in tubi di vetro a neon, GAA design, produzione Asso • Opera d’arte di Ziqqurat “Pac Cow” • Tavolo in legno di tiglio e calamina, GAA design e produzione di Asso • Moquette verde, rossa e nera i

ssan

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• llumina i ne i eggiani llumina i ne • Tavolo in vetro e acciaio GAA design e produzione di Asso © foto Francesca Anichini

Sala riunioni.

© foto Francesca Anichini

Sala progettazione.

laccato bianco. Guardiano dell’ingresso, una grande mucca rivestita di cartone, opera dell’artista Ziqqurat. Due porte conducono verso la sala riunioni e le stanze adibite alla progettazione. POMPOSITÀ ALLEGGERITA DALLA MOQUETTE

La sala riunioni si rivela in tutto il suo splendore, amplificato da un camino in marmo e dalla volta del soffitto totalmente coperta 26

di affreschi: al centro un lungo tavolo in legno grezzo accoglie 12 posti. Da lì si accede ad altre due stanze dedicate alla progettazione: la prima, con a terra il parquet, si affaccia sulla strada ed è dotata di grandi finestre che permettono l’ingresso della luce naturale; la seconda, invece, affaccia sulla corte interna del palazzo. Qui trovano spazio tre file di scrivanie in legno laccato lucido bianco, e a terra una moquette verde smorza la pomposità del soffitto ricoperto interamente di stucchi. Oltrepassando il disimpegno raccolto tra due grandi porte in legno rifinite con cornici dorate, si entra nella terza stanza dedicata alla progettazione: due lunghe scrivanie, anch’esse in legno laccato lucido bianco, ospitano altre 12 postazioni, mentre al centro della sala un tavolo in vetro ospita campioni e materiali. Anche questo salone, che si affaccia sul giardino interno del palazzo, è caratterizzato dalla presenza di una moquette rossa che rende l’ambiente accogliente e si contrappone allo sfarzo dato dal caminetto in marmo e dagli stucchi al soffitto. Ed eccoci all’area relax, una stanza in cui morbidi pouff si posano sul verde della moquette che richiama il colore del prato, e alla già citata cucina. Nell’ultima parte della struttura, infine, ci sono altre quattro stanze più piccole, di cui una è lo studio personale dell’architetto Fulvio Giraldi, luogo raccolto e riservato.


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Cantiere / laminato

Indole sportiva

Sintesi di resistenza e design negli ambienti della palestra Area39 a Rovereto grazie ai pavimenti Grand Avenue di BerryAlloc. Testati per il “traffico” intenso

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DI NORA ADAMSBERG • FOTOGRAFIE DI LUCIO TONINA

rogettare la pavimentazione di una palestra non è un’azione così scontata. Sono numerosi, infatti, gli aspetti di cui tener conto: l’estetica, la funzionalità (la pulizia deve essere semplice e immediata), la sicurezza, l’elasticità e la resistenza. Questi ultimi due fattori, in particolare, sono di fondamentale importanza: negli ambienti in cui ci si allena è necessario dotare gli spazi di pavimenti in grado di assorbire il forte impatto derivato dal peso degli attrezzi e ridurre lo sforzo degli sportivi. L’architetto

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IN BREVE Realizzazione: Area39 wellness space Luogo: Rovereto, Trento Progetto: architetto Mario Bonifazzi erfic e 1.400 mq Pavimenti in laminato: BerryAlloc collezione Grand Avenue 12,3 mm, Magnificent Mile e Champs Elysées gente

oo co Mirko Eccher

Pronti a tutto Grazie allo speciale pannello AquaResist in HDF e ai bordi i

er eabilizzati elle ta

le, le u er ci ei a i enti

Grand Avenue di BerryAlloc sopportano schizzi e scarpe bagnate, riducendo al minimo l’assorbimento di acqua e umidità. Il materassino fonoassorbente Silent System, rein tallat

u gni li t ne, er ette in ne una ri uzi ne

del rumore nella stanza di oltre 19 decibel, in favore di ambienti tranquilli e silenziosi. n o www. err a oc.co

Mario Bonifazzi nel curare il rinnovamento della pavimentazione di Area39, wellness space a Rovereto, in provincia di Trento, è riuscito a coniugare tra loro tutti gli elementi in gioco, in modo armonico e funzionale. Come? Affidandosi ai pavimenti in laminato HPL (High Pressure Laminate) della collezione Grand Avenue di BerryAlloc, marchio distribuito sul territorio nazionale da Woodco.

pavimenti Grand Avenue risultano ottimali per gli spazi commerciali di grandi dimensioni e i luoghi pubblici. L’impatto estetico è garantito dalle elevate dimensioni delle tavole, molto grandi sia in lunghezza (2.410 mm) che in larghezza (236 mm), e dal realistico decoro effetto legno, ottenuto con la finitura OiledTouch che regala alle tavole l’aspetto naturale e opaco di un pavimento oliato.

DIALOGO TRA I VARI AMBIENTI

Ispirata alle strade più celebri del mondo per il look sofisticato e per l’elevata resistenza al “traffico” intenso, la collezione Grand Avenue posata nella struttura di Area39 crea un dialogo continuo tra tutti gli ambienti della palestra, dalla reception alle sale riservate agli attrezzi, fino al centro estetico: la scelta dei decori, Magnificent Mile e Champs Elysées, valorizza gli spazi e amplia otticamente le superfici grazie all’eleganza e al calore dell’effetto legno. SUPERFICI AD ALTA PRESSIONE

Da un punto di vista tecnico, la speciale superficie ad alta pressione e il sistema di aggancio Aluloc rendono la collezione particolarmente performante, tanto da raggiungere la classe di resistenza 34/AC6. Grazie alla possibilità di essere posati senza giunti di dilatazione e alla capacità di tollerare carichi fino a 1.200 kg per metro lineare, i 29


Cantiere / legno

Maestoso intreccio tra Michele De Lucchi firma un superstore a Monza che evoca i mercati cittadini di una volta, luogo d’incontro sociale, oltre che commerciale. A rendere gli spazi caldi e accoglienti, quasi 2.000 mq di pavimenti CP Parquet DI DANIELA STASI

IN BREVE Luogo: Monza Azienda di riferimento: CP Parquet Prodotto utilizzato: tavolato della Collezione Antico Asolo 3 strati (1.300 mq di Rovere Europeo Rusticone spazzolato grezzo della linea ‘500 e 600 mq della linea Maxi) Info: www.cpparquet.it

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g

ià dalla firma del progetto, di Michele De Lucchi, si può intuire di essere di fronte a un equilibrato intreccio di forma e sostanza. E in effetti si presenta proprio così il Maestoso Iper Mercato Urbano di Monza, un superstore dal sapore di un mercato, che torna a dare nuova vita all’ex cinema “il Maestoso”, storico punto nevralgico del tessuto urbano monzese, a ridosso del Parco e della Villa Reale. Finanziato dal gruppo Finiper-Iper Montebello è appunto curato da De Lucchi e dal suo studio ADML Circle. Una realizzazione in cui, per la pavimentazione degli interni, è stata coinvolta CP Parquet. Qui di seguito tutti i dettagli. DIMENSIONI GENEROSE

ieri e oggi Un edificio, tre anime Il progetto in ferro e vetro, ampio e luminoso, richiama i mercati urbani sorti durante la Rivoluzione Industriale. Una

Per rendere confortevoli e accoglienti gli spazi la scelta è ricaduta sul pavimento in legno. Nello specifico, si tratta del tavolato della Collezione Antico Asolo 3 strati di CP Parquet, in grado di trasmettere una sensazione di benessere e relax: ben 1.300 mq di Rovere Europeo Rusticone spazzolato grezzo della linea ‘500, oltre a 600 mq della linea Maxi; pavimenti dalle dimensioni generose, fino a quattro metri di lunghezza. La scelta di verniciare in opera è stata dettata dalla necessità di avere un pavimento con finitura ignifuga (classe di reazione al fuoco CFL-s1), con manutenzione da effettuarsi annualmente, nel rispetto della sicurezza in spazi pubblici e commerciali. Le operazioni di posa e verniciatura sono state effettuate con professionalità e attenzione da Serafino Pelizzari di Pelizzari Parquet.

“citazione” intenzionale: l’obiettivo, infatti, è renderlo un luogo di incontro sociale, oltre che commerciale, così come un tempo. Un centro di ritrovo, dove il cibo viene raccontato, vissuto e diventa oggetto di condivisione. Tre le anime della truttura il

ercat al ian terra, cu re ell e i ci

la

Corte, galleria gourmet al primo piano, uno spazio dedicato al ri t r c n cucine a i ta l rea

iti a all ulti

piano, adibita a mostre e convegni sul mondo del cibo.

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Focus / news

L’imprenditore gentiluomo In genere non ci piace commemorare chi non c’è più, ma per Rodrigo Rodriquez facciamo un’eccezione. Sì, col cuore. Abbiamo avuto il piacere di conoscerlo di persona e la sua anima gentile e il suo pensiero alto hanno lasciato un segno (buono) in noi. Figura iconica del design italiano del XX secolo, Rodrigo Rodriquez è scomparso lunedì 8 giugno all’età di 83 anni. Un lungo percorso professionale, il suo, iniziato nel 1969 come vicedirettore generale della C&B Italia, proseguito poi nel 1973 alla direzione generale di Cassina, azienda in cui rimase per molti anni anche come vicepresidente e amministratore delegato. Uomo di profonda cultura, infaticabile, negli anni ricoprì anche numerosi incarichi istituzionali. Citiamo, tra i vari, la presidenza di FederlegnoArredo, la vicepresidenza della Fondazione Fiera Internazionale di Milano, la presidenza di Isia Design Firenze, Scuola Universitaria del Miur, e la presidenza di Material Connexion Italia.

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SUL MERCATO DEL PARQUET Il Consiglio di Amministrazione della Federazione Europea del Parquet (Fep) ha tratteggiato una panoramica della situazione attuale del parquet e dei primi impatti della crisi da Covid-19 sui mercati europei. Vediamola insieme. Dopo un inizio generalmente positivo nei mesi di gennaio e febbraio 2020, con andamenti stabili o leggermente in crescita, il mese di marzo ha provocato una battuta d’arresto su tutto il territorio europeo. Un cambio di rotta dovuto al diffondersi del Coronavirus. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i dati provvisori dei primi tre mesi dell’anno indicano un consumo stabile di parquet in Scandinavia (tranne in Svezia, per ragioni strutturali), nei Paesi Baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) e anche in Germania dove, per il momento, l’attività legata al parquet sta proseguendo. Tutt’altra situazione nel sud Europa che sta facendo i conti con misure restrittive più severe e dove si è registrato un calo significativo del consumo di parquet. Info: www.parquet.net

Vai al focus dettagliato Paese per Paese sul sito www.floorewall.com

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Gesto di attenzione e vicinanza Gli 8503 studenti delle scuole bergamasche che tra giugno e luglio hanno sostenuto l’esame di maturità, rientrando in aula per il colloquio orale dopo il lungo stop determinato dall’emergenza Coronavirus, hanno trovato un omaggio di Confindustria Bergamo e di alcune sue imprese associate: il kit #maturitàmolamia, nome scelto in analogia con quello attribuito alla rete imprenditoriale #molamia, filiera bergamasca delle mascherine. Il kit comprendeva un taccuino, un quadernone, prodotti igienizzanti e una mascherina certificata. Tra le imprese coinvolte, anche quelle della filiera tessile – Plastik, RadiciGroup, Santini Maglificio Sportivo – che hanno prodotto il tessuto non tessuto e confezionato le mascherine chirurgiche di tipo II con certificazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Info: www.confindustriabergamo.it


L’onda lunga del Covid-19

L’analisi dei dati raccolti dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta il settore delle tecnologie per il legno-arredo, conferma che gli effetti del lockdown dovuto alla pandemia sono stati immediati. Il primo trimestre 2020 si è chiuso con un calo generalizzato degli ordini di macchine e utensili per la lavorazione del legno, una contrazione a due cifre che ha visto coinvolti, pur con qualche piccolo sfasamento temporale, i mercati di tutto il mondo. La consueta indagine trimestrale – che, come sempre, ha coinvolto un campione statistico che rappresenta l’intero settore – rivela dunque una decisa flessione degli ordinativi, pari al 21,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le piccole differenze temporali hanno forse permesso ai risultati ottenuti dai clienti internazionali (che segnano un meno 19,4%) di non essere così negativi come il meno 25,3% registrato dalla domanda nazionale. Il carnet ordini è pari a 2,6 mesi e dall’inizio dell’anno i prezzi sono aumentati dello 0,8%. Il fatturato del trimestre mostra un andamento differente da quello degli ordini, con una contrazione dell’8,8%, segno che le imprese del settore hanno potuto completare e consegnare le commesse in corso, ma le preoccupazioni per quanto concerne il futuro hanno convinto molti a procrastinare ogni decisione di investimento. Info: www.acimall.com

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mq di semilavorato; un’area

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{ Valle SPIRIT COLLECTION

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materiali

Supporto ROBUSTO Due le linee di basamenti regolabili firmati Italprofili, entrambe caratterizzate da una grande resistenza e da elevata portata, fino a 3.000 kg

S

tudiati per dare un sostegno robusto e autolivellante alle pavimentazioni sopraelevate. I basamenti regolabili di Italprofili si dividono in due linee: la linea Special con testa autolivellante o fissa, e la

linea Special Light con testa fissa; possono essere usati con diverse tipologie di pavimentazioni come piastre prefabbricate, piastrelle in gres porcellanato, marmo, pietra, legno, legno composito. Vengono utilizzati al di sotto di pavimentazioni sopraelevate per rendere praticabili zone impermeabilizzate e non, per permettere il passaggio di cavi e tubazioni. Per questo motivo vengono spesso impiegati nelle nuove costruzioni o negli interventi di ristrutturazione. La portata certificata è davvero elevata, da un minimo di 1.100 fino a 3.000 kg. www.italprofili.com


Old Style MODERNO Il battiscopa è il dettaglio che rende l’insieme ancora più personale. Seguendo le ultime tendenze La San Marco propone tre nuovi modelli dal gusto rétro ma dal carattere contemporaneo

Caroline

T

ra i vari trend 2020, vi è una forte tendenza alla richiesta di battiscopa più elaborati e più alti, pensati come veri elementi decorativi per tutti i locali. Il battiscopa diventa così un dettaglio che completa il design degli interni. Per questo motivo, La San Marco ha deciso di allargare la sua già vasta linea

di battiscopa “Old Style” con tre nuovi modelli: Edward, George a Caroline. Tutti profili prodotti con legno massello e in diverse forme e dimensioni. Il risultato è un look moderno e vintage, poiché combina echi del passato con un tocco di design e tecniche contemporanee. www.lasanmarcoprofili.com

Edward

George


materiali

Carta marmorizzata: la base è una “teletta” nera di cotone al 100% con applicati gli intarsi di carta.

Quarta DIMENSIONE Le creazioni artigianali di Angela Florio sono vere e proprie opere d’arte. Dai suoi decori prendono vita anche le carte da parati in TNT, dall’effetto vellutato

La base è di carta da parati con un intervento di pittura a disegno realizzato sopra dalla decoratrice.

A

rtista artigiana dal talento multidisciplinare. Angela Florio, veneziana d’origine e titolare dell’atelier milanese DecorAzione, esprime la sua poliedrica creatività con opere di arte applicata agli interni. Affascinata da sempre dall’influsso della quarta dimensione, imprime alle sue creazioni uno stile contemporaneo nel quale riesce a conferire quella componente

che costituisce lo spaziotempo quadridimensionale unificato in cui occorrono tutti gli eventi dell’universo. La sua inventiva, che crea valore attraverso la riscoperta delle tecniche artigianali del passato, spazia dai sistemi modulari per l’interior decoration a vere invenzioni artistiche, fino alla moda. Per quanto riguarda la decorazione d’interni, le sue opere si basano sull’utilizzo di modelli ornamentali che lei stessa inventa. Muri, soffitti, intere abitazioni prendono vita nuova sotto il suo tocco decorativo. Dai suoi decori nascono anche le carte da parati in TNT, dall’effetto vellutato, pensate non solo per rivestire pareti ma anche mobili e complementi. Alcune di queste nascono dalle matrici realizzate a mano, sempre su disegno esclusivo, utilizzate per stampare tessuti. www.d-azione.com


Sculture VERTICALI I pannelli decorativi metallici firmati Emboss, disponibili anche tailor made, hanno superfici tridimensionali che sembrano scolpite. Qui un assaggio della Collection 2020

U

na superficie tridimensionale che appare “scolpita”, una soluzione ricercata per il rivestimento di interni ed esterni. Ecco i pannelli metallici per il rivestimento Emboss, dall’elevata qualità estetica e prestazionale: diversi i pattern nel catalogo dell’azienda vicentina, che propone anche la possibilità di sviluppare decori tailor made, per rendere esclusivo e originale ogni singolo intervento. Novità dell’anno è la Collection 2020, composta da cinque texture che si prestano al rivestimento di interni: Line, Tangle, Quilt, Dot e Crumpled, pannelli disponibili in lamiera piena, forata e rete microstirata in metalli diversi, che possono essere forniti al naturale o con molteplici finiture (verniciatura, anodizzazione, brunitura, cromatura). Caratteristica peculiare di questi pattern è il grande formato delle lastre: 1.000x3.000 mm. I pannelli tailor made, invece, sono sviluppati ad hoc con il progettista sulla base delle specifiche esigenze. Per una illimitata libertà progettuale. www.embosspanels.com


materiali

Scelta RUSTICA Tavole realizzate con alberi con piĂš di 130 anni di vita. Ecco come nasce il formato Riserva 1885 di Mardegan Legno, con grandi nodi e forti spaccature del legno

S

imbolo di una scelta rustica, contraddistinta dalla presenza di grandi nodi e forti spaccature del legno. Il formato Riserva 1885 di Mardegan Legno consiste in tavole provenienti da una speciale selezione, realizzate a partire da alberi con piÚ di 130 anni di vita. Le tavole sono stuccate in modo molto evidente, per valorizzare la natura vissuta e verniciate su entrambi i lati, per garantire la massima stabilità . Riserva 1885 è solo una delle proposte Mardegan Legno, tutte sviluppate con maestria artigianale. www.mardeganlegno.com


Il laminato Narvik Pro X di Pergo, distribuito da Unilin Italia, vanta un’elevata resistenza all’usura, all’impatto e all’acqua. A testimoniarlo, la garanzia fino a 10 anni in ambienti umidi

Resiste a TUTTO U ltima evoluzione della gamma di laminati Pergo, distribuito sul territorio nazionale da Unilin Italia. Il suo nome è Narvik Pro X e vanta una resistenza all’usura in classe 34/AC6 con superficie TitanX, brevetto esclusivo Pergo. Elevata anche la resistenza all’impatto, grazie all’ottimizzazione della tecnologia multistrato che protegge il pannello dalle ammaccature. Da segnalare inoltre la resistenza all’acqua garantita dalla tecnologia AquaSafe con bisellatura a pressione, la stessa della gamma Sensation, che permette al pavimento di resistere fino a 24 ore all’acqua stagnante: l’acqua non penetra nell’incastro, pertanto si ha la sicurezza di non aver nessun tipo di danno come rigonfiamenti o dilamazioni. Una caratteristica sancita da una

garanzia fino a 10 anni in ambienti umidi come bagno e cucina, come tutti i laminati Pergo con tecnologia AquaSafe/Sensation. La combinazione di resistenza all’usura e agli impatti, unita alla resistenza all’acqua, rende Narvik Pro X il pavimento ottimale per ambienti dalle condizioni d’uso estreme, come palestre, negozi di grande superficie, ristoranti. Da segnalare, infine, l’aspetto estetico: la superficie opaca e la venatura sincronizzata evocano il fascino del rovere, in sei varianti colore. www.unilinitalia.it


materiali

Infiniti schemi di POSA

Ampia libertà di progetto con la collezione Signature di Woodco. Davvero illimitate le combinazioni di formati, finiture e geometrie originali

L

a collezione Signature di Woodco in rovere e noce è caratterizzata da numerose combinazioni di formati, finiture e colorazioni, oltre che da motivi geometrici originali, quali Pattern 180, Spina per esagono, Spina corta e Spina 45. Pattern 180 è la combinazione di tre formati (180x180 mm,

180x360 mm, 180x540 mm) che permette di realizzare infiniti schemi di posa. Numerose anche le proposte cromatiche disponibili (ben 36 varianti di colorazioni su Rovere) e le lavorazioni di superficie (spazzolatura, taglio sega, piallatura e sabbiatura). La Spina per esagono impreziosisce gli spazi con dinamismi prospettici e cromie intense; ogni esagono viene realizzato unendo tre diversi piccoli listelli a forma di spina (200x228 mm), che, nell’insieme, conferiscono movimento alla superficie. La Spina corta, variante della tradizionale spina ungherese, grazie ai listelli più larghi (accostabili sia dal lato corto che da quello lungo), permette di riproporzionare in chiave prospettica ambienti eccessivamente ampi. La Spina 45, infine, viene realizzata con listelli i cui lati corti vengono tagliati con un’inclinazione di 45°; si può anche optare per una colorazione in noce ricca di sfumature, per un effetto caleidoscopico. www.woodco.it


Senza INTERRUZIONI Superfici materiche continue con il microcemento Microtopping di Ideal Work, per rinnovare quelle esistenti senza rimuoverle. Per pavimenti e pareti, interni ed esterni

I

l microcemento Microtopping di Ideal Work è pensato per realizzare superfici senza fughe, giunzioni e interruzioni: continue, essenziali, materiche, sia interne che esterne, orizzontali e verticali. Un rivestimento a base cementizia che in tre millimetri di spessore permette di rinnovare superfici esistenti su differenti supporti (calcestruzzo, autolivellante, ceramica, legno...) senza rimuoverle. Resistente alle sollecitazioni climatiche e all’usura, è facile da pulire e veloce da realizzare e ha una resa ottimale anche su pavimenti radianti. Microtopping è disponibile in diverse texture e, grazie ai coloranti liquidi Colour Pack-C, consente di ottenere infinite combinazioni di colori: l’intensità e la tonalità del colore variano in funzione della quantità di prodotto diluita nel polimero e dal tipo (bianco o grigio) di Microtopping utilizzato. È possibile ottenere effetti lucidi, nuvolati, acidificati e realizzare velature e inserti decorativi per finiture personalizzate. www.idealwork.com


materiali

È così con Prosupport Tube System, Prosupport Slim System e Prorail System, i tre nuovi sistemi brevettati di Progress Profiles per pavimentazioni esterne sopraelevate

Posa veloce, pratica e SICURA P Nella foto sotto, Prosupport Tube System e ProRail. In alto, Prosupport Slim System.

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rogress Profiles ha brevettato tre nuove soluzioni per una posa pratica e stabile di pavimenti flottanti, con altezze variabili da 10 a 1.000 mm. Adatto per qualsiasi superficie (massetti cementizi, calcestruzzo lisciato, solai in legno e vecchi rivestimenti), Prosupport Tube System è composto da sette elementi in polipropilene: dotato di una resistenza al carico di 1.300 kg per pezzo, permette di installare pavimentazioni con altezza compresa tra 29 millimetri e 1.000 mm. Per realizzare, invece, una pavimentazione con altezza tra 10 e 30 mm, ecco Prosupport Slim System, composto da due

basi di altezza 10 mm, sovrapponibili tra loro, e quattro dischi livellatori, anch’essi da porre uno sull’altro. E ancora, il sistema modulare Prorail System garantisce una sottostruttura stabile e resistente fornendo tutti gli elementi necessari: i travetti in alluminio Prorail o Prorail Ret, gli anelli per il fissaggio Prorail Ring e i distanziatori Prorail Spacer, per posare in maniera veloce, pratica e sicura lastre in ceramica, marmo, listoni in legno, WPC e materiali compositi di qualsiasi formato; le gomme Prorail Rubber, infine, garantiscono un effetto antiscivolamento e antirumore. www.progressprofiles.com


Oltre le SFIDE Ripple è un’opera che esalta l’elevata capacità tecnica e tecnologica di Margraf di lavorazione del marmo a taglio sagomato nella realizzazione di rivestimenti tridimensionali applicati a facciate architettoniche

U

na nuova e avveniristica opera monumentale firmata Margraf progettata dal designer Raffaello Galiotto. Si chiama Ripple ed è un imponente propileo lapideo di forte tridimensionalità, di 600 metri quadrati, in Fior di Pesco Carnico Margraf, un marmo esclusivo e proveniente dall’unica cava esistente al mondo a Forni Avoltri

(UD), di proprietà dell’azienda vicentina, che impreziosisce così la parete del nuovo polo di ristorazione dell’Area Margraf a Gambellara (VI), in una posizione strategica, tra Milano e Venezia. Tecnicamente il rivestimento lapideo ondulato di facciata è composto da 350 elementi suddivisi in 35 file verticali ciascuna costituita da 10 elementi differenti, a cui si aggiungono quelli curvi ai fianchi del muro e altre 300 marmette piane sul lato interno. Le pieghe sul lato esterno, via via si increspano verso il centro per riappiattirsi sul bordo raggiungendo una tridimensionalità di 70 cm, 35 cm di bombatura convessa (file pari) e 35 cm di bombatura concava (file dispari). Ogni fila è costituita da 10 elementi - caratterizzati da una particolare e unica venatura e colorazione, che una volta ricomposti in verticale formano una texture progressiva ed è realizzata da un medesimo blocchetto di marmo mediante un taglio consecutivo e sagomato prodotto con filo diamantato. www.margraf.it


materiali

Tre in UNO

IndorTec Therm-E, distribuito da Ardex, è il sistema che permette il riscaldamento elettrico di superfici, il disaccoppiamento e la sigillatura. Tutto in un solo prodotto

C

aratterizzato da una posa rapida e semplice e idoneo per quasi tutti i rivestimenti di pavimenti. IndorTec Therm-E di Gutjahr, distribuito in esclusiva sul territorio italiano da Ardex, è un sistema di riscaldamento elettrico di superfici che raggruppa in sÊ tre funzioni: riscaldamento, disaccoppiamento e sigillatura. Basato sulla speciale geometria della base portante, oltre a essere molto sottile, risulta particolarmente efficiente dal punto di vista energetico: a parità di potenza riscaldante, infatti, necessita del 10% di energia in meno rispetto ai sistemi confrontabili. www.ardex.it


Supporto anche I ONLINE Con il suo sito web, Impertek accompagna il progettista, il posatore e il fornitore dalla scelta del prodotto alla progettazione con planimetria personalizzata, fino alla posa stessa con video-tutorial

n ogni progetto, architetto, posatore e fornitore lavorano sinergicamente. Tre figure con problematiche apparentemente distanti tra loro, ma che in realtà richiedono un’unica visione unitaria. Da più di 30 anni Impertek realizza completamente in Italia prodotti per l’edilizia con plastiche riciclate e lavora al fianco di architetti e imprese edili per trovare le soluzioni più semplici per la posa di pavimenti sopraelevati. E con il sito web aziendale accompagna il progettista, il posatore e il rivenditore dalla scelta del prodotto alla progettazione con planimetria personalizzata, fino alla posa stessa con pratici video-tutorial. Tra le soluzioni ricordiamo Pedestal Line, la gamma di supporti autolivellanti per pavimentazioni flottanti, che garantisce sicurezza, durabilità e la possibilità di ispezioni nella realizzazione di terrazze, bordi piscina e passaggi pedonabili. www.impertek.com


materiali

I

nodori, privi di solventi, alte prestazioni acustiche, durata, resistenza all’usura ed elevata elasticità superficiale. Queste le principali caratteristiche dei pavimenti in resina Sika ComfortFloor, senza giunti e ad alto impatto estetico. Facile da pulire, la superficie in resina liscia inoltre non permette a polvere e batteri di annidarsi, rendendo anallergico il pavimento. I sistemi ComfortFloor di Sika Italia sono disponibili in 72 colori standard, ma è anche possibile optare per colori e design personalizzati, come l’effetto “spatolato” bicolore. Da non dimenticare le versioni opaco o lucido e la possibilità di abbinare il colore pavimento-parete. www.sika.it

Versatilità a impatto ESTETICO Disponibili in 72 colori standard, i pavimenti in resina Sika ComfortFloor sono studiati per creare superfici confortevoli e durevoli, di facile pulizia e manutenzione


Superfici PULITE Non tutti sanno che solo dopo un’accurata pulizia si può passare all’igienizzazione, e non viceversa. Ecco le proposte di Fila Surface Care Solutions

P

ulizia, igienizzazione e sanificazione. Termini che ricorrono spesso oggigiorno. E mai come in questo periodo, la sola igienizzazione e/o disinfezione delle superfici, senza una precedente pulizia atta a rimuovere lo sporco accumulato, può rivelarsi insufficiente. A tal proposito, ecco le novità di Fila Surface Care Solutions, specializzata nello sviluppo e produzione di prodotti specifici per la cura e il mantenimento delle superfici, tutti rispettosi dell’ambiente e pet friendly. Due i nuovi prodotti: Rapidsan e Sanifast. Rapidsan è l’eco igienizzante spray

che, oltre a pulire rispettando la superficie, grazie alla sua formula con alcol, rimuove germi e batteri. Adatto per qualsiasi tipo di superficie (compresi laminati, marmo, granito, agglomerati in marmo e quarzo), contiene Tea Tree Oil, essenza naturale ad alto potere sanificante. Sanifast è il detergente ad azione rapida che rimuove germi e batteri, e che pulisce e igienizza a fondo rispettando tutte le superfici. Può essere impiegato anche per la manutenzione dei pavimenti trattati a cera e per i pavimenti esterni. www.filasolutions.com


materiali

Vai al video e alla scheda tecnica di Adetac S

L’adesivo acrilico Adetac S di Adesiv è pensato per l’incollaggio di diverse tipologie di pavimenti e rivestimenti, da quelli in PVC alla moquette

Presa ELEVATA AREE DI APPLICAZIONE • Pavimentazioni assorbenti • Massetti cementizi tradizionali • Massetti in anidride • Massetti a base di solfato di calcio • Sottofondi a riscaldamento o ra re

a ent a a i ent

IN BREVE • Acrilico monocomponente • Elevato potere adesivo • Forte presa iniziale • Per uso interno

E

levato potere adesivo e forte presa iniziale. Queste alcune tra le principali caratteristiche di Adetac S, l’adesivo acrilico a elevata presa di Adesiv. Nello specifico si tratta di un acrilico monocomponente in dispersione acquosa per l’incollaggio di pavimenti e rivestimenti in PVC omogeneo, LVT, moquette e agugliati, rivestimenti con

supporti in lattice espanso, juta e linoleum in teli. Non è adatto per la posa di gradini, zoccolini, rivestimenti in gomma, su pavimentazioni non assorbenti, massetti cementizi con umidità residua superiore alle normative vigenti, massetti non protetti da adeguata barriera al vapore. www.adesiv.it


IMPRESSION Rovere Eranthe woodco.it


Focus / sostenibilità

COSTRUIRE CON CALCE E CANAPA L’emergenza sanitaria ha portato a un ripensamento della tutela della salute negli edifici. Canapa e calce offrono una valida soluzione per ambienti sanificati e sicuri. A dirci il perché l’esperto Gilberto Barcella DI IRENE NUVOLA

Dopo lo scossone dell’emergenza sanitaria appena vissuta, di certo cambieranno anche i criteri per la progettazione, la costruzione e la valutazione di mercato degli edifici. La loro salubrità salirà in cima alla lista delle priorità degli addetti ai lavori, delle istituzioni e delle famiglie. A tal proposito, la bioedilizia si avvale di materiali che garantiscono ottime e comprovate prestazioni in termini di sanificazione, quali i biocompositi in canapa e calce. Tanti i benefici dal loro uso: migliore isolamento termico e acustico, dispersione di una minore quantità di energia, assorbimento delle emissioni di CO2, meno vulnerabilità agli incendi, maggiore tutela della salute. MATERIALI ANTICHI

Ma a cosa si devono queste notevoli proprietà? Ce lo spiega Gil-

berto Barcella, professionista specializzato nel restauro e nella costruzione con la canapa e la calce naturale, ora direttore tecnico, ricerca & sviluppo e commerciale per la divisione Tecnocanapa by Senini di Montichiari: «Sin dall’antichità, la calce utilizzata come legante insieme alla canapa veniva impiegata per sanificare e disinfettare gli ambienti. Si tratta nello specifico di idrossido di calcio, che si ottiene mischiando la calce idrata con acqua in una proporzione ben definita. Le pareti, i cappotti, gli intonaci e le pitture, realizzati sia con le tecniche tradizionali che a proiezione sulle superfici, risultano quindi privi di batteri e virus. Al tempo stesso il comfort e la qualità dell’aria indoor risultano eccellenti, perché questi materiali regolano l’umidità, azzerano la condensa ed evitano la cosiddetta sindrome dell’edificio malato». MA QUANTO COSTA?

Barcella sfata il mito per cui l’edilizia sostenibile sia più onerosa rispetto a quella tradizionale. Al contrario, gli edifici in canapa e calce richiedono un processo costruttivo più rapido e snello, il che incide sulle spese. Le costruzioni in canapa e calce, che possono diventare carbon negative assorbendo più CO2 di quanta ne producano, sono coerenti con il percorso europeo di decarbonizzazione del patrimonio edile entro il 2050. Pertanto, possono beneficiare degli incentivi economici previsti da qui ai prossimi anni. «In Italia, mettendo insieme ecobonus e sismabonus, attualmente si può ottenere un massimo di 136mila euro di sgravi fiscali per ogni unità abitativa», conclude Gilberto Barcella.

Chi è, cosa fa Dopo anni di studi ed

biocompositi in canapa e

alta efficienza energetica,

divisione Tecnocanapa by

esperienze sul campo,

calce che ha permesso

naturali e riciclabili. Oggi

Senini di Montichiari. Tiene

Gilberto Barcella ha

di industrializzare i

si occupa della direzione

corsi di formazione per

realizzato un brevetto

processi di produzione e

tecnica, ricerca&sviluppo

architetti che desiderano

per la realizzazione di

installazione di involucri ad

e commerciale per la

avvicinarsi alla bioedilizia.

52


Rovere destrutturato

Bisaccia

IL FRUTTO DELLA NOSTRA PASSIONE

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Focus / innovazione

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Next e tendenze / work in progress

Eccovi il reportage fotografico della riqualificazione degli interni di un edificio nel cuore dell’Appennino modenese. L’impresa Stil Legno è riuscita a fargli cambiare volto grazie all’uso sapiente della resina. Un racconto puntuale, prima, durante e fine lavori DI ANITA CAVALLI

Nuova fisionomia

U

n lavoro che ha cambiato radicalmente la fisionomia interna di un edificio rispettandone la storia e il legame con il passato e con il territorio. Siamo a Pavullo nel Frignano, borgo collinare nel cuore dell’Appennino modenese, al centro di un altopiano circondato da crinali di diversa altezza su cui dominano le alture di Montecuccolo e Gaiato. È tra le città decorate al valor

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militare per la guerra di liberazione, insignita della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l’attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui gli architetti Giacomo Ferrari e Marta Mazzolani dello studio GFA Giacomo Ferrari Architetto (www.giacomoferrariarchitetto.com) si sono occupati della riqualificazione di un’abitazione privata d’epoca, sviluppata su tre piani (due negozi al piano terra e un


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57


Next e tendenze / work in progress

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Progetto integrato Kerakoll Design House è un progetto integrato di design per interni composto da dieci materie innovative: dai cementi e resine per pavimenti e rivestimenti continui (come Cement esina, Cement

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al pa uet

Legno+Color; dai rivestimenti continui (come Wallcrete e

allpape alle supe fici c ntinue in mic

esina

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inati alla palette i

dieci colori caldi della linea Warm Collection. Info: www.kerakolldesignhouse.com

58

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Nel cantiere protagonista di queste pagine i colori usati sono due, proposti nei diversi prodotti utilizzati con diversi risultati estetici

appartamento disposto tra secondo e terzo piano). Nel ripensare il concept degli interni è stato dato alto valore ai pavimenti e ai rivestimenti, trasformandoli in un “involucro” minimale contemporaneo in contrasto con le travi a vista, silenti custodi del tempo che fu. Come materiale principe è stata scelta la resina decorativa per i pavimenti, i rivestimenti e le scale. Le porte, come si può evincere dalle foto di queste pagine, sono state decorate con rasante stonalizzato, elemento che ha regalato ancora più eleganza

agli interni. Altro dettaglio che ha fatto la differenza, il battiscopa in tinta con i colori dei muri. A eseguire i lavori, con perizia e cura meticolosa, Stefano Ghinelli di Stil Legno di Casinalbo di Formigine, in provincia di Modena. Tra i materiali usati, il sistema KDH - Kerakoll Design House. «Il progetto KDH di Kerakoll è vantaggioso perché lo stesso colore può essere proposto in diversi prodotti con diversi risultati estetici – racconta Stefano Ghinelli – In questo cantiere, per esempio, sono stati utilizzati due colori». 59


Next e tendenze / collezioni

Non basta che sia bello Ci sono caratteristiche che sempre di più verranno richieste come parte integrante del valore del prodotto. Fra queste, una emerge su tutte: la sostenibilità DI VIOLAINE DUBOIS, FOTO EFSA

Q

uattro direttrici che invitano a rielaborare e a rivisitare i concetti in voga in questo momento, rendendoli “usabili” nei nostri allestimenti. Ecco il lavoro che ogni anno Efsa si impegna a fare con la collaborazione dello studio Nelly Rodi di Parigi. Il quadro d’insieme per la stagione autunno-inverno 2020/2021 potrebbe essere riassunto così: echi di mode più antiche (come il Romanticismo Gotico) e più recenti (come in minimalismo nordico) si intrecciano al desiderio sempre stringente di tornare alla natura e di accoglierla in casa, seguendo il percorso dato dalle nuove esigenze percepite dalla società. Sempre più consumatori non si accontentano solo di prodotti belli, aggiornati, ed esperienze entusiasmanti. Il richiamo al rispetto dell’ambiente naturale e di una convivenza più armoniosa fra uomo e natura è sempre più forte. In una parola, sostenibilità. Accadrà sempre più spesso, scrive nella presentazione dei Trend Ulrike Ziegler, manager di Efsa, che i nostri clienti ci chiederanno di “rendere conto” di come viene prodotto ciò che offriamo loro. Non facciamoci trovare impreparati, investiamo in questo senso, pena la perdita di serietà del nostro business agli occhi dei clienti. Ecco quindi i quattro trend delineati da Efsa per l’autunno-inverno 2020/2021.

Holistic harmony, giochi di luce Linee molto definite, ampi spazi vuoti bilanciati dai pieni. I blu e i colori ambrati giocano con il rosa cipria e i rossi aranciati. Su tutto brillano i riflessi dorati che ispirano lusso e raffinatezza. Suppellettili e tessuti che richiamano le icone orientali trovano la giusta dimensione.

Brutal Boheme, minimalismo urbano e base minerale La vita in città pone richieste precise al design: praticità, estetica elegante e allo stesso tempo il valore dell’artigianale, del fatto su misura. Richiami al naturale e installazioni effimere sono i complementi giusti per questo gusto, in cui si fondono diverse direttrici. Obiettivo: ripensare la costruzione dell’ambiente, usare diversi materiali naturali in modi utili, e a volte indulgere nell’esagerazione con elementi big-size. La palette colori è dominata dai toni della terra e della pietra, rinvigoriti solo da accenti di bronzo dorato. I grigi sono la base di partenza ottimale, su cui si sviluppano gli altri toni, fino al bianco. Minimalismo sì, ma arricchito dai giochi delle textures elaborate. 60


Cool chalet, l’eleganza del grezzo

Wonderful witch, misteriosa attrazione Il bizzarro e il grottesco hanno il potere di incantare, come accade sempre davanti alle decorazioni romantiche e barocche. Le stranezze come i fiori scuri, i semi e le foglie spiccano fra la vegetazione e i fiori dallo stelo lungo. Oggetti d’arte tradizionale, antiche pratiche e immagini evocano ambienti lunari, stanze animate da curiosità gotiche. Il nero assume tutte le sfumature della brace ardente, dallo scuro grigio del carbone ai tocchi di rosso acceso. I toni scuri di base rendono tutto misterioso e fluttuante. Accenti di verde acido, di fucsia e di porpora ricordano vapori sulfurei e magiche pozioni. Il tono metallico è dato dai dettagli bronzati.

I valori familiari, la sapienza degli artigiani, uno stile di vita ricalcato sui ritmi naturali: questo è ciò che si respira nei paesi montani, ed è ciò che l’ultimo trend indica come desiderato e cercato. Le piante alpine, le forme coniche degli abeti, gli animali di montagna; boschi, lana, mattoni. È il grande ritorno del tartan e delle camicie a scacchi dei boscaioli; gli interni e gli esterni sono resi confortevoli dalle ultime e più moderne novità. Tutte le tonalità del legno e dei boschi sono comprese, mentre i colori vivaci vengono presi in prestito dal regno delle bacche e dei piccoli frutti: rossi dei lamponi, blu dei mirtilli, il giallo dello sciroppo d’acero. La luce è offerta da accenni di oro, patinato, sfaccettato e ruvido, come se non fosse stato lavorato fino in fondo.

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Next e tendenze / investimenti

Spazio alla condivisione Vi presentiamo un progetto immobiliare davvero innovativo, sia per la qualità e la sostenibilità delle architetture e degli spazi verdi, sia per aver scelto il crowdfunding come formula di finanziamento DI DANIELA STASI

H

o pensato a lungo come poter definire il progetto di cui scrivo in questo articolo. E gli aggettivi che mi sono venuti in mente – innovativo, lungimirante, intelligente, ecosostenibile – mi sono sembrati tutti riduttivi. Sì, calzano a pennello ma non rendono pienamente l’idea. Parto dall’inizio. G311 – Green Living è un progetto di sviluppo immobiliare destinato a

innovare e cambiare la fisionomia del mercato immobiliare stesso. Nella forma e nella sostanza. Situato in via Gallarate 311 nella zona nord-ovest di Milano, comprende due edifici residenziali di otto piani fuori terra e innoverà per le sue numerose caratteristiche a valore aggiunto: oltre all’alta qualità progettuale e costruttiva, ospiterà il primo forest garden urbano e non sarà solo un’operazione immobiliare tesa a valorizzare il territorio coinvolto, ma

Un vero bosco condominiale Fil rouge di tutto il complesso

quantità e qualità della

che sarà cornice di verde

non solo autoctone della

architettonico è il verde,

vegetazione presente, nata

int rn agli e i ci. e iante

Pianura Padana ma anche

progettato da Vittorio Peretto

spontaneamente. Grazie a

sono davvero numerose e

“viaggiatrici”, nate da semi

di Hortensia Garden Design

tale ricchezza naturale è

testimoniano la capacità della

portati dai volatili, che qui

(www.hortensia.it). G311 –

nato il concept del Forest

natura di agire in autonomia,

hanno trovato un buon

Green Living valorizzerà

Garden, nome scelto per

senza l’ausilio dell’uomo. Ci

posto per attecchire. Un

e proteggerà la grande

questo bosco spontaneo,

sono varie specie spontanee,

bosco che diventerà spazio

62


anche una comunità di abitanti che si riconosce nei valori della sostenibilità e della condivisione. E non è tutto: G311 – Green Living cambia le regole del mercato immobiliare anche per la formula di finanziamento scelta dalla Vitofin, la società che ne ha promosso lo sviluppo: quella del crowdfunding, o finanziamento collettivo, processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. Si tratta di una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Formula molto usata in tanti ambiti ma nuova per il mercato immobiliare. G311 – Green Living sarà finanziato proprio così, dalle persone che aderiranno al progetto su Mamacrowd, la piattaforma di equity crowdfunding autorizzata da Consob che permette di investire in progetti innovativi italiani. Insomma, di valore ce n’e davvero molto. Ecco qui un assaggio del progetto.

I N BREVE 71 unità immobiliari 255 mq di aree comuni 830 mq di balconi, logge e terrazzi privati 2.618 mq di forest garden 230.000 kWh di energia elettrica prodotta coi pannelli fotovoltaici Info: www.g311.it

protocollo del dipartimento ABC del Politecnico di Milano, che classifica il livello di benessere abitativo grazie a 64 indicatori di tipo: tecnico/ambientale (funzionalità ed efficienza energetica), sociale (qualità delle strutture comuni e dei relativi servizi), economico (efficienza ed economicità della gestione). Il progetto, inoltre, è certificato da Bureau Veritas Nexta, società francese specializzata in verifiche e controlli al fine di garantire qualità e affidabilità in progetti immobiliari e infrastrutturali. FILOSOFIA SMART LIVING

CONDOMINIO A 7 STELLE

Le abitazioni del progetto G311 – Green Living (bilocali, trilocali, quadrilocali, duplex) comprendono nel capitolato sistemi di domotica, le cucine e le parti più importanti dell’arredamento (con arredi del miglior design italiano). Tutte le soluzioni presentano spazi comuni al piano terreno, già arredati e attrezzati (portineria, sala lounge, spazi smart working e sala fitness). I manufatti e le finiture sono di prima qualità. Il complesso risponderà ai parametri del Condominio a 7 Stelle, la certificazione sulla base di un

condominiale, con la

rampicanti, mentre le piante

creazione di due piccole

e le

piazze con il ping pong e

terrazzi sono state scelte per

il gioco degli scacchi per

armonizzarsi con architetture

creare occasioni per vivere

e arredamenti. L’imprinting

il giardino. Sulle facciate ci

green caratterizzerà anche le

saranno dei grandi glicini

coperture sommitali.

Il progetto G311 – Green Living abbraccia la filosofia smart living, presentando interni connotati da comfort e privacy che si aprono in modo intelligente alle parti comuni. L’esterno è uno spazio immerso nella natura, un piccolo bosco da vivere in tranquillità o da condividere. Nello smart living rientrano una piattaforma di servizi appositamente sviluppata sul web al fine di ottimizzare la gestione e prenotazione degli spazi comuni e di tutti i servizi interni ed esterni da parte di ogni condomino, anche per mezzo di un’app. Da segnalare anche la bacheca digitale in grado di fornire una serie d’informazioni utili e in tempo reale sulla gestione del condominio. Sul fronte dei costi e del risparmio energetico, basti dire che il plesso sarà dotato di teleriscaldamento, impianto di ventilazione controllata con recupero di calore e impianto fotovoltaico.

riere i balc ni e

63


Next e tendenze / ricerca

In seguito alle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria, vengono richieste specifiche di efficacia antibatterica delle superfici e della loro capacità di resistere alle operazioni di pulizia e di disinfezione. Il Catas sta effettuando studi ad hoc. Ecco un interessante approfondimento * ice i ett e Catas

DI FRANCO BULIAN *

I

e supe fici al temp el Coronavirus

l termine “contagio”, che in questo periodo ricorre spesso nei nostri discorsi, ha un’etimologia alquanto interessante derivando infatti dal latino cum che significa “insieme” e tangere ovvero “toccare”. Il semplice gesto di toccare una superficie è effettivamente un meccanismo alla base di molti contagi e alcuni studi testimoniano, ad esempio, come le maniglie delle porte o i pulsanti degli ascensori di luoghi affollati siano annoverabili tra le cause primarie della trasmissione di molti virus. Queste strane “entità biologiche” sono infatti in grado di viaggiare facilmente passando dalle superfici che tocchiamo alle nostre mani e dalle mani alla nostra bocca e ai nostri occhi, che rappresentano delle porte spalancate per il loro ingresso all’interno del nostro

a re

organismo. A tal proposito, uno studio effettuato in Australia nel 2015 ha dimostrato che le persone tendono a toccarsi molto spesso la faccia (mediamente 23 volte all’ora) e questi gesti, anche inconsapevoli, sono utilmente sfruttati dai virus per sviluppare la loro diffusione. RIFLESSO IMPORTANTE PER IL SETTORE DELLE FINITURE

La trasmissione del virus attraverso le superfici si basa evidentemente su un primo contagio derivante da una persona infetta, magari attraverso le droplets (goccioline di saliva trasmesse attraverso uno starnuto, un colpo di tosse o semplicemente parlando a un’altra persona) a cui si associa la capacità del virus di sopravvivere

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Oltre alla prova che

combinato del contatto

provocando striature o aloni

valido aiuto per il mercato,

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in attesa che anche il mondo

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normativo inizi a considerare

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nuove esigenze.

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www.catas.com

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PER SAPERNE DI PI Ù Ecc la i li g afia

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su superfici inanimate e loro inattivazione con agenti

Concerning Survival of Viruses

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Environmental Virology, Ma ch 2010

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sulla superficie così contaminata. Studi recenti, effettuati proprio sul Covid-19, indicano una sopravvivenza abbastanza prolungata di questo virus sulle materie plastiche (fino a 72 ore) e sull’acciaio (48 ore), mentre risulta più ridotta sul cartone o sul rame. Il dato forse più interessante per ciò che riguarda gli arredi interni è quello relativo alle plastiche, considerando che molte delle superfici che ci circondano sono verniciate o realizzate comunque con laminati o altri materiali a base polimerica che rappresentano per l’appunto i costituenti primari delle plastiche. Al di là di tutto ciò, molti aspetti sono mutati nella nostra quotidianità conseguentemente alla drammaticità degli effetti del Covid-19 e abbiamo imparato che, oltre al distanziamento reciproco, è anche determinante l’igiene delle nostre mani e quella di tutte le superfici che ci circondano. Queste nuove esigenze e abitudini stanno determinando un riflesso importante anche per il mondo dell’arredo e delle finiture, che si ritrova coinvolto in richieste specifiche di efficacia antibatterica delle superfici o comunque della loro capacità di resistere alle frequenti operazioni di pulizia e di disinfezione. A tal proposito il Catas ha recentemente iniziato degli studi specifici in tal senso su sollecitazione di diverse aziende del nostro settore.

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Persistenza di coronavirus

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LA RESISTENZA ALLA PULIZIA E AI DISINFETTANTI

Come ricordato, la pulizia frequente e la disinfezione delle superfici sono azioni raccomandate a ogni livello per contrastare la diffusione del Covid-19. Tra i prodotti dichiaratamente efficaci contro i virus vi sono i preparati a base alcolica e quelli contenenti agenti ossidanti, come l’ipoclorito di sodio o l’acqua ossigenata. L’alcool è certamente un agente da tenere in debita considerazione, in quanto tende a volte a provocare il rammollimento di alcuni rivestimenti. Gli agenti ossidanti possono essere invece responsabili di decolorazioni o “sbiadimenti” anche se non esistono attualmente molti dati a disposizione per poter presentare una reale casistica a riguardo. Una particolare attenzione bisogna infine porla ai coloranti che a volte vengono aggiunti a questi prodotti: se tali sostanze penetrano profondamente all’interno delle superfici diventano poi difficili da rimuovere, determinando l’insorgenza di indesiderate macchie colorate. In merito a ciò, il Catas ha messo a punto uno specifico protocollo di indagine (basato sulla norma EN 12720) per verificare la capacità delle superfici di resistere al contatto con i prodotti di pulizia e con i liquidi disinfettanti di uso comune.

L’EFFICACIA ANTIBATTERICA DELLE SUPERFICI

L’effetto antibatterico delle superfici è normalmente ottenuto grazie all’aggiunta di particolari additivi (ad esempio a base di argento) che svolgono un’azione battericida e/o inibitoria verso la loro proliferazione. Il Catas effettua prove specifiche per studiare l’azione antibatterica delle materie plastiche e di altri materiali non porosi contaminando le superfici oggetto di indagine e verificando successivamente l’effetto che esse producono sui batteri. I metodi di riferimento sono quelli descritti dalle norme ISO 22196 e JIS Z2801, oltre a metodi interni creati per adattare la prova a materiali che per le loro proprietà intrinseche non si prestano all’analisi mediante i metodi normati. Tali verifiche non riguardano comunque i virus e tanto meno il Covid-19 che l’Istituto non possiede ovviamente all’interno del proprio reagentario. 65


Next e tendenze / acustica

Come isolare il rumore da calpestio In cosa consiste, come si misura e quali le soluzioni da adottare. Ecco un excursus tecnico-pratico per approfondire l’argomento *Esperto Anit

DI MATTEO BORGHI*

I

“rumori da calpestio”, o forse meglio i “rumori da impatto”, riguardano tutti quei fenomeni che trasmettono energia direttamente alle strutture edili (ad esempio il calpestio o lo spostamento di mobili in un appartamento, o la movimentazione dei carrelli della spesa in un supermercato). La prestazione di isolamento di un ambiente rispetto a questa tipologia di rumori può essere valutata con la misura in opera dell’indice di livello di rumore da calpestio (L’nw). In estrema sintesi, la misura si esegue attivando una sorgente normalizzata di rumore da calpestio nell’ambiente disturbante e rilevando il livello di pressione sonora nell’ambiente disturbato. Pertanto, più il valore di L’nw è basso, migliore è la prestazione di isolamento. Importante: il descrittore L’nw (indice di livello di rumore da calpestio normalizzato sull’assorbimento acustico) non è l’unico parametro che può essere utilizzato per descrivere il livello di rumore nell’ambiente ricevente. Esiste anche ad esempio il descrittore L’nTw (indice di livello di rumore da calpestio normalizzato sul tempo di riverbero). In Italia però i limiti di legge sono definiti sul descrittore L’nw I LIMITI DA RISPETTARE

In Italia i limiti di legge sono indicati dal DPCM 5-12-1997. Ad esempio, negli ambienti abitativi residenziali viene richiesto un valore di L’nw inferiore o uguale a 63 dB. Al decreto si possono affiancare ulteriori prescrizioni definite nella 66

Misurazione del livello di rumore da calpestio: ben visibili nell’immagine, la macchina per il calpestio e il microfono.

legislazione locale (ad es. leggi regionali e regolamenti edilizi), o eventuali richieste dei committenti nei capitolati. Per gli appalti pubblici occorre considerare anche le indicazioni del Decreto CAM 2017 (Criteri Ambientali Minimi). In caso di interventi su edifici esistenti alcuni regolamenti richiedono di raggiungere le prestazioni indicate nella legislazione nazionale in vigore. COME SI MISURA E COME SI CALCOLA

La norma tecnica più recente che spiega come misurare in opera il livello di rumore da calpestio è la UNI EN ISO 16283-2. Il documento descrive le caratteristiche della sorgente e della catena di misura, le procedure da seguire per la rilevazione e le tecniche di analisi dei dati. Individua anche come comportarsi in “casi particolari” (ad es. ambienti sfalsati o con forme particolari, sorgente posizionata su una scala, ecc.). Gli ambienti di misura (emittente e ricevente) possono essere sovrapposti, affiancati, sfalsati o anche


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Manuale

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Per i calcoli previsionali del livello di rumore da calpestio, i modelli matematici a cui fare riferimento sono riportati nelle norme tecniche UNI EN ISO 12354-2 e UNI TR 11175.

distanti tra loro. Ma come si calcola? I modelli matematici per i calcoli previsionali sono riportati nelle norme tecniche UNI EN ISO 12354-2 e UNI TR 11175, che indicano come calcolare il livello di rumore da calpestio “diretto”, attraverso il solaio in esame e i percorsi laterali. Combinando tutti i percorsi si ottiene il risultato finale. LE SOLUZIONI

Per isolare dai rumori da impatto si deve interporre tra sorgente di rumore e strutture adiacenti un elemento in grado di ridurre la trasmissione di vibrazioni e rumori. Tra le possibili soluzioni vi sono: • I “massetti galleggianti”: si realizzano interponendo tra massetto e strutture adiacenti un materiale resiliente. • I rivestimenti resilienti ad esempio rivestimenti in PVC o moquette.

• I pavimenti flottanti: realizzati posando un materiale resiliente sotto la pavimentazione parquet o piastrelle. • I sottofondi a secco. • I controsoffitti fonoisolanti, da realizzarsi nell’ambiente ricevente. I sistemi possono anche essere “combinati tra loro” ad esempio massetto galleggiante + controsoffitto. La scelta di una specifica soluzione deve essere valutata dal professionista che segue l’intervento e dipende dalle richieste del committente e dal contesto costruttivo. Negli interventi di ristrutturazione può risultare molto utile eseguire una misurazione fonometrica prima dell’inizio dei lavori, per valutare l’effettiva prestazione pre-opera e l’eventuale presenza di significativi ponti acustici. Nel caso si vogliano rispettare i limiti imposti dalla legislazione è sempre necessario realizzare almeno una delle soluzioni sopra esposte. Solai privi di soluzioni anticalpestio generalmente sono caratterizzati da valori di L’nw superiori a 75 dB.

P OS S I B I L I S OLU ZIONI a sinist a massetti galleggianti , ivestimenti esilienti, pavimenti

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Next e tendenze / racconti

Il valore del network (tra professionisti) È questo l’approccio che ha portato all’affermazione di Ermanno Molinari, pittore edile e decoratore, nel bacino modenese. Un modo di lavorare inclusivo, per promuovere il valore dell’artigiano sul cantiere COLLOQUIO CON ERMANNO MOLINARI DI FRANCESCO TOZZI

E

milia, provincia di Modena. Siamo negli anni Ottanta, quelli del boom, e dopo il diploma all’istituto d’arte, assieme a un socio ha aperto un paio di discoteche, dove si è occupato della ristrutturazione e della manutenzione. È grazie a questa esperienza che Ermanno Molinari si è avvicinato al mondo della decorazione, e oggi conta un’azienda in proprio, Parti d’Arte, e un network di collaborazioni con esperti artigiani e studi di architettura. Due anni fa, assieme all’architetto Massimo Gennari, ha fondato la società Laboratorio di Idee: una realtà che mira a offrire soluzioni chiavi in mano per i clienti. Ma non finisce qui. Molinari è vice presidente Anvides (Associazione nazionale imprese di verniciatu-

68

L’impegno internazionale Ermanno Molinari è delegato

rappresenta gli interessi

di Uniep, l’Associazione

delle imprese del settore e le

internazionale delle imprese

attività a loro legate e difende

di imbiancatura/decorazione,

gli interessi del settore della

che rappresenta circa 60mila

pittura, e lavora sull’immagine

imprese tramite le sue 18

ella p

essi ne att ave s il

associazioni membri in 14

miglioramento delle capacità

Paesi europei e impiega

e elle c mpeten e al fine i

280mila imbianchini/

ga anti e un utu

verniciatori/decoratori

a pittori e decoratori.

professionisti. Dal 1953, Uniep

Info: www.uniep.org

ualificat


Nelle immagini di queste pagine alcune realizzazioni di Parti d’Arte di Ermanno Molinari.

“Ultimamente si stanno diffondendo sempre più rivestimenti e finiture dall’effetto materico, metallico, levigante”


Next e tendenze / racconti

ra, imbiancatura, restauro, decorazione, stuccatura, finiture edili in genere) e delegato Uniep, l’Associazione internazionale delle imprese di imbiancatura/decorazione.

Qual è il bacino in cui operi?

Come nasce l’interesse verso questo settore?

Quindi, Parti d’Arte è stata fondata negli anni Novanta, giusto?

«Io nasco come pittore edile e, dopo un’esperienza nel mondo delle discoteche, dove mi occupavo di ristrutturazione e manutenzione, ho deciso di buttarmi nel settore dell’edilizia. In prima battuta solo come pittore, poi mi sono reso conto che la mia terra, Mirandola, avrebbe raccolto anche altri “stimoli”, anche perché è una delle zone in Italia con il maggior reddito pro capite».

«Da questo punto di vista, sono fortunato: l’80% del mio lavoro è dislocato nel raggio di 30 chilometri».

«Sì, ha mosso i suoi primi passi tra il 1990 e il 1992 e oggi conta tre dipendenti. Già da subito, però, ho voluto collaborare a stretto contatto con gli artigiani della zona, anche per dare il giusto valore alla professionalità delle diverse maestranze. Questo modo di lavorare, inoltre, ha consolidato i rapporti e creato una rete di professionisti».

Quindi?

«Ho iniziato a propormi come un interlocutore in grado di ragionare in termini di “progetto” e non semplicemente più come pittore edile. Allora, ho pensato di creare un network tra altri professionisti e artigiani sul territorio, per offrire ai miei clienti un servizio chiavi in mano, partendo proprio da un’idea di progetto da proporre alla committenza: un progetto con un valore riconosciuto».

Negli ultimi anni, il segmento della decorazione d’interni sta conoscendo un periodo felice. Potremmo dire che rientra a pieno titolo nel concetto d’arredo?

Un modo di lavorare apprezzato dai clienti?

Ci racconti una delle ultime tendenze?

«Non è stato semplice, perché la gente qui non è così abituata a pagare per un progetto prima dei lavori, ma piano, piano il concetto è passato. Inoltre, l’approccio al cantiere attraverso un’analisi progettuale, permette di ridurre i tempi del cantiere e i possibili errori in fase di lavoro».

«Dipende ancora molto dagli input di produttori e rivenditori, ma ultimamente si stanno diffondendo sempre più rivestimenti e finiture dall’effetto materico, metallico, levigante. Poi piacciono sempre più le resine e non parliamo del boom delle carte da parati, oggi ne esistono anche in 3D».

«Mi piace considerare la decorazione, dal pavimento alla parete ai rivestimenti, come fosse un contorno dell’arredo, rientrando a pieno titolo nella fase di progettazione degli spazi».

E sul fronte della formazione?

«Ecco, questa è un po’ una nota dolente. Manca ancora il riconoscimento della figura professionale del decoratore, anche se lo scorso anno, in seno ad Anvides, abbiamo istituito una certificazione volontaria. Il problema, però, per quanto riguarda la formazione professionale è generalizzato e complicato e coinvolge tutti gli ambiti scolastici». Già, questa è una questione molto delicata...

«Investire in formazione significa investire in professionalità. Vuol dire promuove passione».

Chi è Anvides Anvides (Associazione

per evolvere e crescere.

la gestione degli scarti di

diretti con le aziende

nazionale imprese di

I vantaggi per le imprese

lavorazione in ottemperanza

produttrici aggregate.

verniciatura, imbiancatura,

associate sono diversi,

al D.Lgs. 152/2006.

Inoltre Anvides collabora

restauro, decorazione,

a partire dall’assistenza

Grazie all’adesione a

attivamente con altre

stuccatu a, finitu e e ili in

per l’ottenimento della

FederlegnoArredo, i soci

realtà del settore come per

genere) è dal 1962 una realtà

ce tifica i ne sec n

Anvides possono anche

esempio Cortexa, il Consorzio

che rappresenta, promuove

norma UNI 11704, alle

accedere a numerose altre

per la qualità del Sistema

e difende gli interessi della

consulenze pre-giudiziali in

convenzioni, dialogare con

di Isolamento a Cappotto,

categoria, siano essi singoli

caso di contestazioni, alle

le Camere di Commercio

fornendo un contributo a

artigiani che imprese,

convenzioni con aziende

locali per la stesura e

tavoli tecnici di lavoro.

attraverso iniziative, utili a

produttrici di prodotti

l’aggiornamento dei listini

Info: pagina Anvides Italia su

tutti i professionisti del settore

vernicianti, all’aiuto per

prezzi, prendere contatti

Instagram e Facebook

70


L’approccio al cantiere attraverso un’analisi progettuale permette di ridurre i tempi e i possibili errori in fase di lavoro.

“Allora, ho pensato di creare un network tra altri professionisti e artigiani sul territorio, per offrire ai miei clienti un servizio chiavi in mano, partendo proprio da un’idea di progetto”

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Next e tendenze / normative

Focus sui controsoffitti radianti Panoramica tecnica con tutti i dettagli fondamentali. La norma di riferimento, le tipologie disponibili, i requisiti e l’iter per la progettazione Sistema Loex BLife – sede Atis Mezzolombardo (TN).

DI *ING. CLARA PERETTI * Ingegnere, libera professionista con studio a Bolzano. Segretario Generale Q-RAD, Consorzio Italiano Produttori Sistemi Radianti di Qualità. Esperto italiano del CEN TC 130-WG9 e ISO TC 205-WG8

I

controsoffitti radianti sono costituiti da pannelli con tubazioni e una struttura metallica di sostegno. Grazie alla massima flessibilità, sono adatti sia per gli edifici nuovi che per le riqualificazioni per moltissime tipologie di strutture, quali residenziali, uffici, sanitarie, scuole, negozi, sale mostre, sale eventi, etc... Non sono invece adatti per gli edifici di grande altezza (industriali, chiese, etc...) e per le strutture con elevato carico di umidità (piscine, saune, etc…). Tra i vantaggi di questa applicazione vi sono l’elevata resa in freddo, la bassa inerzia, l’assenza di stratificazione e nessun movi-

mento dell’aria, il comfort omogeneo in tutti i punti dell’ambiente, la velocità di installazione, la perfetta integrazione architettonica e la massima silenziosità operativa. LA NORMA ISO 18566

La norma ISO 18566 è stata pubblicata nel 2014 (le prime quattro parti) e nel 2017 la parte 6 (la parte 5 che è un Report Tecnico è attualmente ancora in lavorazione). La norma è così strutturata: • Parte 1: definisce a quali sistemi si applica la norma, le tipologie (Annex informativo), i criteri di comfort, i requisiti delle schede tecniche (Annex informativo)

T I P O LO G IE DI CONTROS OFFI TTI RADI ANTI

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• Parte 2: determinazione della potenza di riscaldamento e di raffrescamento (mediante test) • Parte 3: progettazione • Parte 4: regolazione • Parte 5: report tecnico (bozza fase di revisione) • Parte 6: parametri di input per i calcoli energetici La norma contiene indicazioni per la progettazione, le condizioni di prova e i metodi per la determinazione della capacità di raffrescamento e riscaldamento e il controllo dei pannelli radianti di riscaldamento e raffrescamento con intercapedine d’aria. La norma si applica a tutti i tipi di pannelli radianti prefabbricati e installati all’interno degli ambienti a soffitto, parete e pavimento. Si applica anche ai sistemi di riscaldamento e raffrescamento idronici (sospesi) in edifici residenziali, commerciali e industriali. Non si applica, invece, ai pannelli inglobati nel soffitto, pareti o strutture del pavimento e pannelli a soffitto ibridi (radianti con combinazione di convezione forzata). La norma specifica le definizioni, i simboli, i criteri di comfort, le specifiche tecniche


L A DEROGA SULL E ALTEZZE Dal primo ottobre 2015 sono entrati in vigore tre decreti che prevedevano diverse novità riguardanti i sistemi radianti, tra cui le principali sono contenute nel decreto “Requisiti minimi”. Da segnalare, pe esempi , che pe i c nt s

tti

radianti è possibile derogare di 10 cm l alte a minima pe e ifici ist uttu ati e i ualificati nstallan a iante a s

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un sistema

c n is lante l alte a

minima non è più 2,7 metri, ma 2,6 metri. a in.

e i requisiti dei pannelli radianti montati a soffitto. LE TIPOLOGIE E I REQUISITI

Nella parte 1 della norma sono descritte le tipologie di sistemi radianti a soffitto, le relative tolleranze dimensionali e caratteristiche. Le tipologie riportate nella norma sono: • Tipo A (cartongesso con un lato sul quale possono essere applicati intonaci o decorazioni) • Tipo D (cartongesso a densità controllata) • Tipo E (cartongesso con bordi di rivestimento) • Tipo F (cartongesso con migliore adesione del nucleo ad alta temperatura) • Tipo H (cartongesso con tasso di assor-

bimento d’acqua ridotto) • Tipo P (pannelli che hanno un lato predisposto per intonaco di gesso o da combinare con collage con altri materiali in forma di pannelli o lastre) • Tipo I (cartongesso con maggiore durezza superficiale) • Tipo R (cartongesso con maggiore resistenza) È fondamentale evidenziare che queste tipologie non vanno confuse con le tipologie di sistemi radianti annegati riportati nelle norme UN EN ISO 11855 e UNI EN 1264. La parte 1 della norma descrive anche i re-

ffitt ra iante

.

quisiti dei sistemi a soffitto, quali: • Se il materiale richiede protezione, devono essere fornite misure di protezione contro la corrosione. • La vernice utilizzata per la protezione non deve contenere sostanze chimiche il cui uso non è consentito nei prodotti da costruzione. • La conformità alle pertinenti normative nazionali deve essere dichiarata dal produttore del pannello radiante. • La superficie di riscaldamento/raffrescamento radiante deve avere un’emissività

Dettagli sull’isolamento Sul tema degli isolanti, all’interno della norma sono riportate

6.1.2 della norma). • Il lato non riscaldato o non

informazioni ripetute, ovvero:

ra re

at

ei annelli ra ianti

• L’emissione termica nello

deve essere provvisto di

ell i

la ent in ui ce

• Dovranno essere riportate

in modo sostanziale sulla

nelle schede tecniche i

potenza termica emessa verso

valori di: resistenza termica

l’ambiente retrostante.

in

e

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spazio non occupato deve

isolamento (punto 6.1.2 a) della • Non vi sono limiti,

in kg/m3 a 40 °C; materiale

essere ridotta al minimo

norma).

suggerimenti, indicazioni sui

per la copertura dell’isolante;

valori.

reazione al fuoco.

mediante isolamento (punto

• La resistenza termica

73


Next e tendenze / normative

L E S I M U L AZIONI AG LI E LE M ENTI F I NI TI Per valutare le prestazioni di un i te a ra iante a

ffitt ,

in alternativa alle prove di laboratorio, possono essere utilizzate le simulazioni agli ele enti niti. n e e ri

i

rtat nella gura a e tra. EHT. Orme blu.

Le simulazioni sono un prezioso strumento per valutare la distribuzione delle te

erature nella tratigra a,

l’incidenza dei materiali e dell’intercapedine d’aria.

Esempi di simulazioni agli elementi finiti per controsoffitti radianti.

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a sinistra. Attraverso ue ta anali i

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radiante con le tubazioni nell’isolante oppure nel cartongesso.

la temperatura a bulbo secco di progetto dell’ambiente, l’umidità relativa e il punto di rugiada. Inoltre, specificare le condizioni esterne. (B) Calcolare gli apporti di calore sensibile e latente. (C) Stabilire la minima portata d’aria di mandata per la ventilazione. Calcolare la potenza latente e sensibile disponibile rispettivamente dall’aria di mandata. Successivamente, determinare il carico di raffrescamento sensibile rimanente che dovrà essere coperto dal sistema radiante a soffitto. (D) Determinare Aust (temperatura media superficiale incondizionata). (E) Determinare la temperatura superficiale minima consentita effettiva del pannello che non causerà condensa superficiale e disagio termico in condizioni di progetto. (F) Determinare l’area del pannello necessaria per il raffrescamento sensibile rimanente. (G) Determinare la temperatura media dell’acqua di raffrescamento del pannello per il passo delle tubazioni. Inoltre, determinare la portata e l’incremento di temperatura dell’acqua nel calcolo del flusso. (H) Progettare la disposizione dei pannelli. Inoltre, determinare le dimensioni e la posizione del collettore. ur t er .

non inferiore a 0,8. • I produttori dichiarano i materiali utilizzati per la produzione dei pannelli radianti, inclusa la protezione delle superfici (cfr. Allegato B - informativo). • Le tolleranze dimensionali devono essere rispettate. • Deve essere presente l’isolante. LA PROGETTAZIONE

Nella parte 3 della norma ISO 18566 viene descritto l’iter per la progettazione. Si riporta un estratto di seguito. (A) Determinare 74

ffitt ra iante e nar

.


SISTEMI DI BASAMENTI REGOLABILI

PER PAVIMENTAZIONI SOPRAELEVATE

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Mercati / eventi

Quando

MATERIALS WORLD

Appuntamen to a Rimini, dal 12 al 14 novembre 20 20 www.superfa ces.it

Dal 12 al 14 novembre al via a Rimini la prima edizione di Superfaces, fiera delle superfici innovative per l’interior design e l’architettura DI ANITA CAVALLI

La prima volta non si scorda mai. Dal 12 al 14 novembre 2020 debutterà presso il quartiere fieristico di Rimini la prima edizione di Superfaces, manifestazione internazionale dedicata al settore delle superfici per l’architettura. Organizzata da IEG - Italian Exhibition Group, ospiterà le più recenti novità materiche per pavimenti e rivestimenti e sarà rivolta quindi a rivenditori, distributori, contractor e architetti. Particolare attenzione sarà riservata

alle superfici resilienti e viniliche (comparto con previsioni di crescita dal 6 al 18% tra il 2014 e il 2022 nei Paesi europei), a resina e cemento, legno e fibre naturali, e in generale a tutti i materiali di nuova generazione, realizzati con lavorazioni innovative o nuove combinazioni. ANCHE UN PREMIO E UN’AREA PER TOP BUYER ESTERI

Tra i principali focus: la sostenibilità e le tendenze materiche nell’interior attuale e futuro, con l’accento sull’importanza dei materiali come asset strategico e valore aggiunto per ogni ambito progettuale, dal residenziale al commerciale e horeca. Non mancheranno incontri e workshop tenuti da esperti del settore e una mostra tematica che raccoglierà le novità dei brand all’interno di un percorso emozionale e interattivo per fornire spunti e stimoli creativi ai visitatori. Sarà inoltre istituito il Superfaces Design Award 2020, un riconoscimento assegnato ai prodotti più all’avanguardia tra quelli mostrati in fiera, selezionati da un comitato di esperti, designer, architetti, tecnici e rivenditori. Infine, un’area sarà dedicata ai top buyer esteri: frutto dell’attività di incoming da parte di IEG, darà la possibilità agli espositori di organizzare appuntamenti presso l’apposita piattaforma di business meeting. 76


www.superfaces.it

l i v i n g

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12.11.2020

m a t e r i a l s

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w o r l d

14.11.2020

R I M I N I E XH I B I T I O N C E N T R E - I TA LY The B2B marketplace dedicated to innovative materials for interior, design and architecture

Organized by:


Mercati / proposte

PICCOLE STORIE DI MATERIALI INNOVATIVI Otto mini racconti di aziende che, con i loro prodotti, ridisegnano lo stile dei rivestimenti per creare “nuovi” ambienti dallo spiccato carattere espressivo, a tratti unici A CURA DI JACOPO FROMELLI

Buon compleanno! Con la sua storia e l’incessante attenzione a qualità, design e innovazione, QuickStep, parte del gruppo Unilin, è ormai riconosciuto nell’industria dei pavimenti di legno, laminato e vinile. Noto per il suo sistema di installazione senza collanti a incastro Uniclic, Quick-Step è per questo diventato sinonimo di pavimento in laminato. Nel tempo, grazie alla ricerca è passato dall’essere un’alternativa 78

economica al legno a rappresentare una categoria a sé stante, con un’ampia varietà di pavimenti di design, facili e veloci da installare e da manutenere. Nel 2020, Quick-Step compie trent’anni quando, in contemporanea, anche la casa madre Unilin festeggia una data importante, il suo 60° anniversario. «Un termine ricorrente nella storia di Quick-Step è ‘pionieristico’ – dichiara Ruben Desmet, presidente di

Unilin Flooring Europe –. Un aggettivo che risale alla creazione del marchio nel 1990. Allora Quick-Step è stato il primo marchio per pavimenti a utilizzare la tecnologia del laminato a pressione diretta (DPL). Tutti gli strati, durante la produzione, vengono sottoposti simultaneamente a pressione garantendo così un prodotto stabile che non si deforma, né si piega». www.unilinitalia.it


Le tre diverse texture.

ESPRESSIONI TRIDIMENSIONALI Una nuova collezione di pannelli fonoassorbenti che espande le possibilità del sistema Fold Panels ed è composta da tre diverse linee: A-gami, O-gami e U-gami. Nuove forme che liberano l’espressione tridimensionale della creatività di architetti e designer, in soluzioni concrete e originali. Diverse le finiture possibili: laminato, metallo e impiallacciato. Grazie alla ripetizione e alla combinazione dei moduli, le geometrie dei nuovi pannelli pieghevoli, consente di rispondere alle diverse esigenze estetiche. www.wood-skin.com

Atmosfere regali Continua l’esplorazione del colore sui supporti a effetto metallico che, a seconda delle tinte e delle combinazioni, miscelati alla lucentezza dei metalli preziosi, illuminano i decorativi di riflessi e sfumature inaspettate. La nuova collezione Goldenwall 2020 introduce la collaborazione con nuovi designer, una novità che amplia la proposta creativa sulla linea luxury. «Le collaborazioni esterne rappresentano un arricchimento culturale e creativo – afferma Manuel Mollicone, responsabile creativo dell’azienda di Sassuolo – e i decorativi artistici realizzati da designer esterni sono frutto di un intenso lavoro a quattro mani: un processo molto delicato che presuppone allo stesso tempo grande rispetto degli stili e delle proposte sviluppate e attenzione a non snaturare le origini artistiche». Si tratta di collezioni che regalano la magia dei fasti, di sogni e atmosfere regali che trascinano l’osservatore in storie e paesaggi onirici che solo l’immaginazione riesce a catturare. www.inkiostrobianco.com 79


Mercati / proposte

IMPEGNO ECOLOGICO

In edizione limitata Instabilelab, come fosse su un vero e proprio palcoscenico, apre il sipario a uno dei suoi progetti più preziosi di questo 2020, oroNero. Cristalli, paillettes e glitter brillano su nuove e ricercate applicazioni. In questa nuova collezione, design e moda si fondono a creare un binomio accattivante, che non passerà inosservato. Con questa nuova linea, l’azienda veneziana conferma la sua propensione alla sperimentazione. In tutto quattro differenti versioni per ben 24 grafiche differenti, tutte studiate in ogni minimo dettaglio. Un ultimo appunto: la collezione è stampata su carta Oro “Prestige” e (rigorosamente) in edizione limitata. www.instabilelab.it

I pavimenti acustici Bolon, linea di Liuni, sono realizzati in materiale riciclato da rifiuti industriali e bottiglie usate. Lo strato di isolamento acustico è costituito da fibre in poliestere riciclato al 90% provenienti da bottiglie in pet. Insieme ai rifiuti industriali utilizzati nello strato di supporto inferiore, la percentuale totale di materiale riciclato è più alta del 25%. E come tutte le pavimentazioni Bolon, il processo di produzione è garantito dall’uso di energia rinnovabile. Come risaputo, l’isolamento acustico è una caratteristica essenziale in un edificio, in quanto impedisce la trasmissione di disturbi del suono nello spazio adiacente e sottostante. In altre parole, i pavimenti insonorizzati migliorano la qualità dell’ambiente interno. Si tratta di una linea che è stata migliorata grazie all’inserimento di uno strato di feltro isolate, che riduce il rumore e i suoni di impatto. Questo strato isolante fornisce, inoltre, al pavimento acustico uno spessore totale di 5 mm. Incorporando questo soffondo in feltro, i decibel sono stati migliorati a 22 dB. www.liuni.com

Superficie Narrativa Secondo WallPepper, il termine “carta da parati” è ormai obsoleto. Siamo giunti, infatti, in un momento storico in cui sarebbe più corretto generalizzare e parlare di “superfici decorative”. Rispetto al passato, è cambiata praticamente ogni cosa: la “carta” (addirittura!) oggigiorno non è più fatta di

carta. Il supporto di stampa di Wallpepper, ad esempio, è un rotolo fatto di tessuto non tessuto in cellulosa e fibra di agave, assolutamente ecologico. L’esperienza e professionalità dell’azienda milanese hanno dato vita a superfici decorative dalle infinite possibilità espressive e funzionali, sinonimo di un


Parola d’ordine: semplicità di posa È la semplicità d’installazione, la caratteristica principale degli elementi di Haro Interior Wall, perché sono dotati di strisce adesive applicate in fase di produzione. Una volta tolta la pellicola di protezione, gli elementi si incollano sulla parete predisposta, semplicemente aggiungendo un po’ di adesivo. Non è necessario nessun tipo di utensile e grazie allo spessore ridotto non è richiesto nemmeno applicare una tamponatura laterale. Un sistema che apre nuove prospettive ad artigiani e posatori, proprio grazie alla semplicità di installazione. Haro Interior Wall è disponibile in due

differenti design: gli elementi in vero legno della versione Nevada sono proposti in rovere in tre spessori diversi. Il risultato è una superficie vivace, con marcata spazzolatura e un aspetto plastico tridimensionale che conferisce alla stanza un carattere particolare. La versione Patagonia, invece, è stata studiata per superfici più ampie: gli elementi molto più grandi uniscono il look rustico con un effetto omogeneo della superficie sulla parete. I due design si connotano, inoltre, per il loro aspetto elegante e allo stesso tempo discreto grazie alla finitura oliata. www.haro.com

TRADIZIONE ARTIGIANALE Equus prosegue il racconto di Sartoria, brand di Terratinta Group che affonda le radici nella tradizione artigianale ceramica, abbracciando le singolarità delle tecniche semiartigianali e combinandole all’innovazione della tecnologia moderna. Equus nasce da un’ispirazione equestre che Sartoria ha deciso di esplorare e declinare in linee differenti grazie alle potenzialità del materiale ceramico. La collezione combina geometrie sofisticate con forme architettoniche senza tempo per dare vita a una proposta moderna che offre l’unione perfetta di innovazione urbana e tradizione rurale. Presentata in una ampia gamma di colori, texture e finiture, questa collezione di rivestimenti e pavimenti scolpiti e lavorati in rilievo permette di esplorare infiniti schemi di posa. L’intera collezione è prodotta in Italia. www.terratinta.com

made in Italy di qualità. Inoltre, sono realizzate solo con materiali naturali, ecocompatibili, privi di Pvc e certificati, per rispondere alle diverse esigenze decorative. Così, questo nuovo concetto di carta da parati definisce l’atmosfera dello spazio che la accoglie e lo rende unico, esaltando lo stile:

una raccolta di immagini, un susseguirsi di colori, forme geometrie, di diapositive di luoghi lontani e affascinanti che richiamano alla natura, al mondo marino, a quello della fantasia o dell’architettura. Insomma, una vera e propria superficie narrativa. www.wallpepper.it


N° 6 luglio 2020 / trimestrale tecnico-professionale del sistema superfici e rivestimento network Floor&Wall DIRETTORE RESPONSABILE

Francesco Tozzi francesco@floorewall.com VICEDIRETTORE

Daniela Stasi daniela@floorewall.com IN REDAZIONE

Marianna Castelluccio - Isacco Consoli - Jacopo Formelli redazione@floorewall.com PROGETTO E GRAFICA

Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Nora Adamsberg, Matteo Borghi (esperto ANIT), Franco Bulian (vicedirettore CATAS), Anita Cavalli, Viola Delfino, Elena Federico, Irene Nuvola, Elena Parigi, Clara Peretti (segretario generale Q-RAD) PATROCINI TECNICI

IN COLLABORAZIONE CON

PROMOZIONE E SVILUPPO

Adele Ammirata / adele@floorewall.com Stefano Carlin / stefano@floorewall.com SEGRETERIA

Dorella Maiocchi / dorella@floorewall.com STAMPA

Press Up, via Caduti sul Lavoro, 01036 Zona industriale Settevene (VT) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI) Tel. 02 82878399 www.floorewall.com SERVICE EDITORIALE

Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) 25 euro COSTO ARRETRATI: 7 euro

ABBONAMENTO 5 NUMERI:

Floor&Wall periodico trimestrale registrato presso il Tribunale di Milano n. 90 del 10-04-2019 La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Floor&Wall sono sotto la responsabilità degli autori.




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